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Dipartimento di Ingegneria Civile,

Politecnico di Bari Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica

C.d.L. Magistrale in Ingegneria Civile

Corso di TEORIA e PROGETTO di PONTI


Domenico RAFFAELE
domenico.raffaele@poliba.it

PARTE I : Generalità sui PONTI

Lezione n.2 : Linee e Superfici di influenza

Politecnico di Bari
Teoria e Progetto di PONTI A.A. 2019-2020
Domenico RAFFAELE
Un impalcato da ponte a travata è essenzialmente
costituito da:
 travate longitudinali
 travate trasversali
 solette che connettono le travate nelle due direzioni

I carichi, che sono applicati sulle solette raggiungono gli elementi portanti
(travi) con modalità direttamente correlate a forma e vincoli delle solette

I carichi accidentali che interessano le strutture da Ponte hanno la caratteristica


fondamentale di essere “MOBILI” e, come tali, definiscono un numero illimitato
di combinazioni di carico.

Per tutti i suddetti motivi, nell’ambito della progettazione strutturale dei Ponti, i primi
strumenti che devono essere maneggiati con padronanza dai progettisti sono:

Il calcolo delle travi

Il calcolo delle solette

Il calcolo delle Linee di Influenza

In questa lezione richiameremo brevemente questi concetti, peraltro già trattati nei
corsi di Tecnica delle Costruzioni

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LINEE D’INFLUENZA

IL PROBLEMA

Le strutture da ponte sono sollecitate da


carichi accidentali “MOBILI” i quali
definiscono un numero illimitato di
combinazioni di carico.

Per le verifiche è necessario individuare le


condizioni in cui risulta essere massimo o minimo,
in una DETERMINATA SEZIONE, un
determinato effetto (caratteristica della soll.,
spostamento, deformazione …)

Lo strumento che permette tale individuazione


prende il nome di “LINEA D’INFLUENZA”

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1 DEFINIZIONE di LINEA di INFLUENZA

È quel diagramma che con le sue ordinate lette in


corrispondenza della generica posizione della CAUSA
fornisce il valore dell’EFFETTO ricercato nella SEZIONE

P = azione viaggiante (CAUSA)


S = SEZIONE di posizione
G = EFFETTO in S

Il valore di G sarà in generale


funzione di 3 variabili:
FUNZIONE DI
INFLUENZA

la posizione dell’azione applicata Intensità dell’azione applicata


In campo ELASTICO

la posizione della sezione considerata N.B.: essendoci proporzionalità


diretta tra P e G, si assume P=1.

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Se si assume quale variabile la Se si assume quale variabile la
posizione della sezione in cui posizione della CAUSA
misurare l’EFFETTO

DIAGRAMMA DI STATO LINEA DI INFLUENZA

- Caratteristica della sollecitazioni diagramma che con la sua ordinata η(x)


- Linea elastica letta in corrispondenza della forza indica
l’effetto nella sezione fissata al variare
della posizione del carico.

variabile fissa

fissa variabile

P(L-xs)
M=P(x-xs)

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UNITÀ DI MISURA Per come sono definite le L.d.i. esse hanno le dimensioni
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grandezza che descrivono / grandezza forza viaggiante

Nel caso di carico viaggiante P [F]:

L.d.i. M

L.d.i. N, T

L.d.i. 

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3 USO della LINEA di INFLUENZA

La conoscenza delle L.d.I. consente di individuare la posizione dei carichi


mobili che producono gli effetti massimi e minimi nella sezione considerata

A CARICO L’effetto massimo si ottiene posizionando il carico


CONCENTRATO nella posizione in cui la linea d’influenza ha valore
massimo/minimo

A
A
B
B
S
L.I. dell’effetto in A per carico P La lettura della L.I. ci dice ad es. che:
effetto in A per carico P viaggiante lungo l’asse della trave
agente nella sezione S l’effetto in A è Max per carico P in A
l’effetto in A è min per carico P in B
l’effetto in A è nullo per carico P sugli appoggi

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B TRENO DI CARICHI L’effetto massimo si ottiene per tentativi
CONCENTRATI successivi.

C CARICO SEGMENTABILE Condizioni di carico che rendono massimo


e minimo l’effetto nella sezione S

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4 TRACCIAMENTO
della LINEA di INFLUENZA

Il pratico tracciamento della linea di


influenza può essere ottenuto applicando
due procedure alternative:

metodo DIRETTO e metodo INDIRETTO

METODO DIRETTO

Consiste nel costruire le linee


d’influenza per punti, calcolando la
grandezza G per diverse posizione del
carico.

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METODO DIRETTO

L.I. Reazioni Vincolari L.I. Taglio nella sez. S

A B

l.d.i. RB

l.d.i. RA

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METODO DIRETTO

A B
B

l.d.i. -RAxs 1
l.d.i. -RBx’s

L.I. Momento in S
L.I. Taglio in S

-1∙(x-xs)

L.I. Momento in S

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METODO DIRETTO

L.I. Reazione in B

L.I. Reazione in A

-1·

L.I. Momento in A

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METODO INDIRETTO

Deriva dal: TEOREMA di BETTI Generalizzato


Sistema (1)

Enti Sollecitanti Forze, Distorsioni

Sistema (2)

Sistema (1)

Effetti
Spostamenti, Caratt. Soll.

Sistema (2)

Assegnati due sistemi, risultano uguali i LAVORI MUTUI che gli


enti forza dell’uno compiono per gli enti spostamento dell’altro.

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TEOREMA di BETTI Generalizzato
(i)
Fi(1)
Caratt. Soll. in Sj
i(1) Cj (1) per forza F applicata in Si

Spostamento in Sj
j(1) per forza F applicata in Si

(j)
Fj(2)
Ci(2) j(2) i i j j j j i i

i(2)
ente viaggiante linea d’influenza
SISTEMA 1: forza unitaria SISTEMA 2: distorsione unitaria

j i

Forze
j =1
=1 =1
SISTEMA 1: forza unitaria SISTEMA 2: forza unitaria

j i
j =1
SISTEMA 1: distorsione unitaria SISTEMA 2: distorsione unitaria

distorsione
j i
j =1
SISTEMA 1: distorsione unitaria SISTEMA 2: forza unitaria =1 =1

j i
j =1
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La linea d’influenza di un effetto in S per un ente viaggiante (causa), coincide con il diagramma di
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stato dell’ente duale di
Domenico quello che viaggia, provocato dall’ente duale dell’effetto cercato
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L.I. delle Caratt. della Sollecitazione
ente viaggiante linea d’influenza
SISTEMA 1: forza unitaria SISTEMA 2: distorsione unitaria

j i
=1
=1 j
=1 =1

Le L.I. di M,N,T in una generica sezione S si ottengono dalla deformata che risulta tagliando la
struttura in S ed applicando due sistemi di forze uguali e contrari tali da produrre una distorsione
unitaria duale alla caratt. Della soll. Cercata e spostamenti relativi nulli rispetto alle altre due

Le L.I. delle C.S. delle strutture ISOSTATICHE sono sempre RETTILINEE

(Infatti dopo il taglio le singole parti risultano LABILI) P=1

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Le L.I. delle C.S. delle strutture IPERSTATICHE sono invece sempre CURVILINEE

P=1 P=1

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Le L.I. delle C.S. TRAVI CONTINUE
(sempre CURVILINEE)

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MASSIMO
MOMENTO (+)
di CAMPATA

MASSIMO
MOMENTO (-)
sull’APPOGGIO

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L.I. degli Spostamenti
ente viaggiante linea d’influenza
SISTEMA 1: forza unitaria SISTEMA 2: forza unitaria

=1
j i

j =1
Le L.I. degli Spostamenti verticali della generica sezione S si
ottiene ponendo un carico verticale unitario in S e leggendo gli
abbassamenti verticali sulla corrispondente deformata prodotta.

In maniera analoga:

Le L.I. delle rotazioni della generica sezione S si ottiene


ponendo una coppia unitario in S e leggendo gli abbassamenti
verticali sulla corrispondente deformata prodotta.

L.I.

N.B.: Le L.I. delle componenti di spostamento sono, in genere,


sempre curvilinee anche per le strutture isostatiche
(poiché nella loro costruzione non si passa attraverso
L.I.
l’introduzione di sconnessioni).

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L.I. dei Punti a Terra

Linea d’influenza della REAZIONE RA


P=1

RA

Distorsione =

Linea d’influenza della REAZIONE RB


P=1

RB

Distorsione =

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L.I. con l’Elaboratore

1. Modellazione della struttura


2. Scegliere la sezione e la sollecitazione per cui si vuole calcolare la L.I.
3. Ricavare la struttura ausiliaria mediante la sconnessione corrispondente
4. Eseguire analisi elastica
5. Calcolare il coeff. Correttivo
6. Valutare lo spostamento che equivale alla L.I. ricercata
P=1

A, J, E

L.I. Taglio nella generica sezione S

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L.I. con l’Elaboratore

P=1

A, J, E
S

L.I. Momento nella generica sezione S

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Esercizio n. 2 Si determina la L.I. dello spostamento della sez. A della
trave in figura, per effetto di una forza viaggiante.

E =30000 MPa
J= 200ˆ4 mm4
L= 6000 mm

6,00 m 3,00 m 3,00 m

Il valore dello spostamento nella sezione A provocato dalla forza F=1 è uguale allo
spostamento della sezione nella quale agisce la forza F per effetto di una forza
unitaria applicata in corrispondenza della sezione A.
F=1

min

max

Linea d’influenza dello spostamento di una


trave continua per forza unitaria viaggiante

Per ottenere il massimo valore dello spostamento in A,


la forza viaggiante deve assumere la posizione z = 2L.

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Esercizio n. 3 Per la trave considerata nell’esercizio precedente si determini la
L.I. del momento flettente M nella sezione A per effetto della
forza unitaria viaggiante F=1.

il valore del Momento Flettente nella sezione A provocato dalla forza unitaria F è
uguale allo spostamento della sezione nella quale agisce la forza F per effetto di
una distorsione angolare Δϕ = 1 applicata in corrispondenza della sezione A.

min
A

L L/2 L/2

2/3 max

max

Per ottenere il massimo valore del Momento


flettente in A, la forza viaggiante deve =1
assumere la posizione z=(3/2)L.

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Presenza di più carichi

L.I. MS nella sezione S

Più Carichi PUNTUALI

Se si sposta di dx il carico si ha: Carichi DISTRIBUITI


d=(x1) dx - (x2) dx
Dovendosi avere un massimo:

d/dx=0 (x1) = (x2)



La posizione cercata è quella che rende le
ordinate della L.I. uguali alle estremità

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Estensione nello spazio delle linee di influenza

SUPERFICI DI INFLUENZA

Superficie che fornisce la legge di variazione di una grandezza in un


punto al variare della posizione di un carico unitario mobile sulla piastra.

Esistono S.I. per


caratteristiche di deform.
e sollecitazione; A
esse vengono tracciate per
curve di livello
Effetto nella sezione A quando il carico
unitario si trova in un punto qualunque
della curva di livello
Sono tutte tracciate in campo elastico-lineare,
quindi in validità del principio di sovrapposizione

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l0x/l0y
SUPERF. di INFLUENZA
Piastra incastrata al contorno
Momento massimo nel centro della campata

+ +

Direz. Trasversale Direz. Longitudinale

M0y Momento massimo all’incastro M0x


+

Direz. Trasversale Direz. Longitudinale


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Definita G (xo,yo) la grandezza di riferimento risulta:
S.I. Mlongit nel centro campata

Per diversi carichi concentrati

+
Effetto in xo,yo di un
carico unitario in xi,yi

Per un carico lineare p (lungo “s”)

+
s
nel caso di carico uniformemente distribuito (p=Kost) :

Area intercettata da un piano (o cilindro)


passante per “s” sulla superficie di
influenza

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Per un carico ripartito su un’area A

+
nel caso di carico uniformemente distribuito (p=Kost) :

Volume della superficie di influenza intercettata da


un cilindro avente per base l’impronta del carico

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