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UNI EN 12350-2:2001 - 30-06-2001 - Prova sul calcestruzzo fresco - Prova di abbassamento al cono.
IDcompl
ITEM3 UNICEMENTO
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN
12350-2 (edizione ottobre 1999). La norma specifica un metodo per determinare la
consistenza nel calcestruzzo fresco mediante la misurazione dell'abbassamento al
cono.
PARZIALMENTE SOSTITUITA
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
LINGUA Italiano
PAGINE 4
PREZZO EURO Non Soci 17,50 Euro - Soci 8,75 Euro
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2007.1
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
GIUGNO 2001
NORMA EUROPEA
SOMMARIO La norma specifica un metodo per determinare la consistenza nel calce-
struzzo fresco mediante la misurazione dell’abbassamento al cono.
ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 12350-2 (edizione ottobre 1999), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNICEMENTO, ente federato all’UNI, segue i lavori europei
sull’argomento per delega della Commissione Centrale Tecnica.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1
3 PRINCIPIO 1
4 APPARECCHIATURA 1
5 CAMPIONAMENTO 2
6 PROCEDIMENTO 2
8 RESOCONTO DI PROVA 3
9 PRECISIONE 4
prospetto 1 Dati di precisione per misure di abbassamento al cono (determinazione singola) ................ 4
prospetto 2 Dati di precisione per misure di abbassamento al cono (determinazioni doppie) .................. 4
OTTOBRE 1999
DESCRITTORI
ICS 91.100.30
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
© 1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 104 "Calce-
struzzo (prestazioni, produzione, posa in opera e criteri di conformità)", la cui segreteria è
affidata al DIN.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-
diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro aprile 2000,
e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 2003.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
La presente norma fa parte di una serie di norme riguardanti le prove sul calcestruzzo fresco.
Essa si basa sulla norma internazionale ISO 4109 "Fresh concrete - Determination of the
consistency - Slump test".
Un progetto della presente norma è stato pubblicato nel 1996 per l’inchiesta CEN come
prEN 12382. Si trattava di una serie di metodi di prova numerati singolarmente per il cal-
cestruzzo fresco o indurito. Per ragioni di convenienza, si è ora deciso di raggruppare
questi progetti di norme separati in tre nuove norme con parti separate per ogni metodo,
come segue:
- Testing fresh concrete (EN 12350:1999)
- Testing hardened concrete (prEN 12390:1999)
- Testing concrete in structures (prEN 12504:1999)
La presente serie EN 12350 comprende le parti di seguito elencate dove fra parentesi è in-
dicato il numero sotto cui i singoli metodi di prova erano stati pubblicati per l’inchiesta del
CEN.
EN 12350 "Testing fresh concrete"
Parte 1: Sampling (già prEN 12378:1996)
Parte 2: Slump test (già prEN 12382:1996)
Parte 3: Vebe test (già prEN 12350:1996)
Parte 4: Degree of compactability (già prEN 12357:1996)
Parte 5: Flow table test (già prEN 12358:1996)
Parte 6: Density (già prEN 12383:1996)
Parte 7: Air content - Pressure methods (già prEN 12395:1996)
AVVERTENZA: Quando il cemento è mescolato con acqua forma una soluzione alcalina.
Durante la miscelazione del calcestruzzo evitare che la polvere di cemento entri negli oc-
chi, nella bocca o nel naso. Evitare il contatto del cemento umido o del calcestruzzo con
la pelle indossando adeguati indumenti protettivi. Se il cemento o il calcestruzzo entrano
negli occhi, lavarli immediatamente ed energicamente con acqua pulita e ricorrere senza al-
cun ritardo a trattamento medico. Rimuovere immediatamente il calcestruzzo umido dalla
pelle.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 12350-1:1999 Testing fresh concrete - Sampling
3 PRINCIPIO
Il calcestruzzo fresco è compattato in uno stampo a forma di tronco di cono. Lo stampo è
sfilato verso l’alto e l’abbassamento del campione fornisce una misura della consistenza
del calcestruzzo.
4 APPARECCHIATURA
4.1 Stampo per formare il campione, di metallo non facilmente aggredibile dalla pasta ce-
mentizia e con spessore di almeno 1,5 mm. Il suo interno deve essere liscio ed esente da
sporgenze quali chiodature ed ammaccature. Lo stampo deve avere forma di tronco di co-
no cavo con le dimensioni interne seguenti:
- diametro della base inferiore (200 ± 2) mm;
- diametro della base superiore (100 ± 2) mm;
- altezza (300 ± 2) mm.
Le basi inferiore e superiore dello stampo devono essere aperte, parallele fra di loro e ad
angolo retto con l’asse del cono. Per poter tenere fermo lo stampo, questo deve essere
munito di due maniglie nella parte superiore e di ganci di fissaggio alla piastra di base op-
pure di staffe sulle quali appoggiare i piedi. Lo sblocco degli eventuali ganci di fissaggio
deve avvenire senza che si determini alcun movimento dello stampo stesso o alcuna in-
terferenza con il calcestruzzo che si sta abbassando.
4.2 Barra di costipazione, a sezione circolare, diritta, di acciaio, avente diametro di (16 ± 1) mm,
lunghezza di (600 ± 5) mm ed estremità arrotondate.
4.3 Imbuto (opzionale), di materiale non assorbente non facilmente aggredibile dalla pasta
cementizia e corredato da un collare per consentire di collocare l’imbuto sullo stampo di
cui al 4.1.
4.4 Asta, graduata da 0 mm a 300 mm, a intervalli non maggiori di 5 mm, con il punto zero ad
una delle estremità.
4.5 Piastra/superficie di base, piastra o altra superficie su cui collocare lo stampo, non as-
sorbente, rigida, piana.
4.6 Recipiente di riomogeneizzazione, vassoio piatto, rigido, costruito con materiale non as-
sorbente e non facilmente aggredibile dalla pasta cementizia. Deve essere di dimensioni
tali da consentire il rimescolamento del calcestruzzo utilizzando la pala a bocca quadrata.
5 CAMPIONAMENTO
Il campionamento deve essere effettuato in conformità alla EN 12350-1:1999.
Prima di eseguire la prova, il campione deve essere rimescolato usando il recipiente di
riomogeneizzazione e la pala a bocca quadrata.
6 PROCEDIMENTO
Inumidire lo stampo e la piastra di base e porre lo stampo sulla piastra/superficie di base
posta orizzontalmente. Durante il riempimento mantenere fermo lo stampo contro la pia-
stra/superficie di base utilizzando i ganci di fissaggio o gravando con i piedi sulle due staf-
fe di base.
Riempire lo stampo in 3 strati successivi pari ciascuno, una volta assestato, a circa un terzo
dell’altezza dello stampo. Assestare ciascuno strato con 25 colpi di barra di costipazione.
Distribuire uniformemente i colpi sulla sezione trasversale di ciascuno strato. Per assesta-
re lo strato inferiore è necessario distribuire circa la metà dei colpi a spirale dal perimetro
verso il centro, inclinando leggermente la barra di costipazione. Compattare lo strato in-
termedio e quello superiore facendovi penetrare il pestello per tutta la sua profondità, in
modo che i colpi penetrino nello strato immediatamente sottostante. Quando si riempie e
compatta lo strato superiore, si deve aggiungere calcestruzzo in eccesso prima di iniziare
l’assestamento.
Se nonostante ciò l’assestamento provocasse l’abbassamento del livello del calcestruzzo
al disotto del bordo superiore dello stampo, aggiungere ancora calcestruzzo in modo da
mantenere sempre un eccesso di calcestruzzo sopra la sommità. Subito dopo l’assesta-
mento dell’ultimo strato, rasare e lisciare la superficie del calcestruzzo usando la barra di
costipazione con movimento di va e vieni e di rotolamento.
Rimuovere dalla piastra/superficie di base il calcestruzzo versato. Rimuovere lo stampo
dal calcestruzzo sollevandolo verticalmente con cura.
L’operazione di rimozione dello stampo deve essere compiuta in un tempo compreso fra
5 s e 10 s con un sollevamento regolare senza impartire al calcestruzzo movimenti laterali
o torsionali.
L’intera operazione, dall’inizio del riempimento alla rimozione dello stampo, deve essere
compiuta senza interruzione e completata entro 150 s.
Immediatamente dopo aver rimosso lo stampo misurare e registrare l’abbassamento (h)
determinando la differenza tra l’altezza dello stampo e quella del punto più alto del cam-
pione di calcestruzzo in esame.
Nota La consistenza di un impasto di calcestruzzo varia al trascorrere del tempo in conseguenza del procedere
dell’idratazione del cemento e della possibile perdita di umidità. Pertanto, se si vogliono ottenere risultati rigo-
rosamente confrontabili, le prove dovrebbero essere eseguite sui differenti campioni mantenendo costante
l’intervallo di tempo dall’inizio della miscelazione.
a) b)
8 RESOCONTO DI PROVA
Nel resoconto di prova si deve riportare:
a) identificazione del campione di prova;
b) luogo di esecuzione della prova;
c) data di esecuzione della prova;
d) tipo di abbassamento - vero o con cedimento;
e) misura dell’abbassamento vero, arrotondata ai 10 mm più prossimi;
f) eventuali deviazioni rispetto al metodo di prova descritto dalla presente norma;
g) dichiarazione di chi ha eseguito la prova in cui affermi di averla eseguita in conformità
con la presente norma eccetto quando disposto in f).
Il resoconto può riportare:
h) la temperatura del campione di calcestruzzo al momento della prova;
i) l’ora della prova.
9 PRECISIONE
I dati di precisione sono riportati nel prospetto 1. Si riferiscono a misurazioni di abbassa-
mento al cono eseguite su calcestruzzo prelevato dallo stesso campione e quando ogni ri-
sultato di prova è ottenuto da una determinazione singola dell’abbassamento al cono. I
valori che si riferiscono a risultati di prova ottenuti quale media di determinazioni doppie
sono riportati nel prospetto 2.
prospetto 1 Dati di precisione per misure di abbassamento al cono (determinazione singola)
Nota 1 I dati di precisione sono stati determinati quale parte di un esperimento eseguito nel Regno Unito nel 1987, du-
rante il quale sono stati ottenuti i dati di precisione per varie prove descritte nella BS 1881. All’esperimento hanno
partecipato 16 operatori. I calcestruzzi erano costituiti da normale cemento Portland, sabbia della Thames Valley
ed aggregati a grana grossa da 10 mm e 20 mm della Thames Valley.
Nota 2 La differenza fra due risultati di prova ottenuti sullo stesso campione da parte di un operatore che usi la stessa
attrezzatura entro il più breve intervallo di tempo possibile, eccederà il valore di ripetibilità r mediamente non
più di una volta su 20 casi, se il metodo è eseguito in modo corretto e normale.
Nota 3 I risultati di prova sullo stesso campione ottenuti entro il più breve intervallo di tempo possibile da due opera-
tori che usino ognuno la propria attrezzatura, differiranno del valore di riproducibilità R mediamente non più
di una volta su 20 casi, se il metodo è eseguito in modo corretto e normale.
Nota 4 Per ulteriori informazioni sulla precisione e per le definizioni dei termini statistici utilizzati in relazione alla pre-
cisione, vedere ISO 5725.
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia