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IO/LAB04/69

ISTRUZIONE OPERATIVA:
REV00
CONFEZIONAMENTO DI PROVINI PER
DEL 03/04/09
PROVE DI RESISTENZA
Pagina 1 di 4

SETTORE LI CA AG LM LS AC AP AL
leganti calcestruzzi aggregati laterizi laterizi acciai acciai da Acciai da
idraulici per per da c. a. c. a. p. laminati e
murature solai profilati

INDICE:

1) Scopo
2) Campo di applicazione
3) Norma di riferimento
4) Definizioni e simboli
5) Responsabilità
6) Apparecchiature
7) Modalità esecutive
8) Esposizione dei risultati

1. Scopo
Scopo della prova è la specificazione dei metodi riguardanti la confezione dei provini di
calcestruzzo da sottoporre a prove di resistenza.

2. Campo di applicazione
La presente Istruzione Operativa deve essere applicata ogni qual volta il laboratorio deve
effettuare il confezionamento di provini di calcestruzzo da sottoporre a prove di resistenza e
provvedere al loro eventuale trasposto. Il confezionamento consiste nella preparazione ed il
riempimento delle casseforme, la compattazione del calcestruzzo, il livellamento della
superficie.

3. Norma di riferimento
UNI EN 12390-2 (Confezionamento e stagionatura dei provini)
UNI EN 12390-1 (Conformità dimensionale per provini e per casseforme)
UNI EN 12350-1 (Campionamento del calcestruzzo fresco)

4. Definizioni e simboli
SPE Sperimentatore
DL Direttore del Laboratorio
CLS Calcestruzzo
MIN Minuta di prova

5. Responsabilità

5.1 Responsabilità dello SPE


Lo sperimentatore è responsabile:
o della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di
Qualità Aziendale;
o della corretta esecuzione della prova;
o della corretta trascrizione ed elaborazione dei dati;
o del corretto uso della strumentazione utilizzata.

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leganti calcestruzzi aggregati laterizi laterizi acciai acciai da Acciai da
idraulici per per da c. a. c. a. p. laminati e
murature solai profilati

5.2 Responsabilità del DL


Il Direttore del Laboratorio è responsabile:
o Della precisa e puntuale applicazione di quanto previsto dal MQ del Sistema di
Qualità Aziendale;
o Della correttezza delle elaborazioni;
o Della certificazione emessa a fronte della prova fatta.

6. Apparecchiature
x Casseforme calibrate (conformi a quanto previsto al punto 5 della UNI EN 12390-1)
x Tavola vibrante
x Mezzi per compattare il calcestruzzo
x Regolo piano ad angoli retti
x Sessola
x Due cazzuole o raschiatoi
x Pala
x Mazzuolo
x Vasca di maturazione

7. Modalità Esecutive

7.1. Operazioni preliminari:

a. Campionamento del calcestruzzo fresco


Lo sperimentatore, dalla lavagna esposta in accettazione, evince la pratica da
lavorare. In funzione del tipo di prova ed in funzione delle dimensioni del provino lo
sperimentatore effettua il campionamento del materiale in conformità alla UNI EN
12350-1, procedendo a prelevare almeno 1,5 volte la quantità ritenuta necessaria per
il tipo di prova. Sempre ai fini della suddetta norma, lo sperimentatore può procedere
ad effettuare il prelievo di due diverse tipologie di campioni:
campione composito: Quantità di calcestruzzo costituita da un certo numero di
prelievi elementari, distribuiti su un impasto o su una malta di calcestruzzo,
completamente mescolati insieme.
campione puntuale: Quantità di calcestruzzo prelevata da una parte particolare di
un impasto o di una massa di calcestruzzo costituita da uno o più prelievi elementari
completamente mescolati insieme.
Gli attrezzi impiegati per il prelevamento devono essere di materiale non assorbente
a e puliti. I recipienti usati per il trasporto devono potersi svuotare agevolmente. In
tutte le fasi del campionamento, trasporto e manipolazione, i campioni di
calcestruzzo fresco dovranno essere protetti dalla contaminazione, dall’acquisto o
perdita di acqua e dalle estreme variazioni di temperatura. L’intero quantitativo
prelevato deve essere rimescolato prima dell’impiego in modo da assicurarne
l’omogeneità.

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7.2. Esecuzione della prova

7.2.1 Preparazione e riempimento delle casseforme


¾ Lo sperimentatore verifica preventivamente, prima di riempire le casseforme, che le stesse
siano idonee alla confezione dei provini e rispettino le tolleranze previste dalla UNI 12390-1
ai punti:
5.2.4 – casseforme calibrate per provini cubici
5.2.5 – casseforme calibrate per provini cilindrici
5.2.6 – casseforme calibrate per provini prismatici
¾ Riempie la cassaforma e procede alla compattazione del provino, in almeno due strati di
spessore superiore a 10cm

7.2.2 Compattazione del calcestruzzo


¾ Per la compattazione di ciascun strato di calcestruzzo può ricorrere a vibrazione meccanica o
a compattazione manuale degli strati
- Nel caso di vibrazione meccanica, utilizza la tavola vibrante, applicando una vibrazione
per il tempo minimo necessario a raggiungere la completa compattazione del calcestruzzo ed
evitando eccessi di vibrazioni che potrebbero provocare perdita d’aria nel calcestruzzo
- Nel caso di compattazione manuale, distribuisce un numero di 25 colpi con il pestello o la
barra per compattazione in modo uniforme su tutta la superficie della cassaforma. Si
assicura che il pestello o la barra non colpiscano il fondo della cassaforma mentre compatta
il primo strato e che le stesse non penetrino significativamente negli strati successivi. Al fine
di rimuovere eventuali sacche d’aria, dopo la compattazione di ogni strato procede a dare
qualche colpo di mazzuola sulle pareti della cassaforma fino a che non osserva più comparsa
di bolle d’aria superficiali e scompaiono le impronte lasciate dal pestello o dalla barra

7.2.3 Spianamento della superficie


¾ Lo sperimentatore, al termine della compattazione del provino, provvede a rimuovere il
calcestruzzo in eccesso dalla parte superiore della cassaforma usando le due cazzuole o i due
raschiatoi

7.2.4 Marcatura
¾ Lo sperimentatore, al termine dello spianamento, contrassegna in modo chiaro ed indelebile il
provino senza danneggiarlo, al fine di assicurarne la rintracciabilità dalla fase di
campionamento fino alla prova
¾ Lo sperimentatore, dopo aver contrassegnato il provino, lo lascia nella cassaforma per almeno
16 h, ma non oltre 3 giorni, proteggendolo da urti, vibrazioni e disidratazione, alla
temperatura di (20 ± 5) °C (oppure (25 ± 5) °C nei climi caldi)
¾ In seguito si procederà alla maturazione del provino, secondo quanto espresso nella
IO/LAB04/68 per il provino confezionato

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7.2.5 Trasporto
¾ Qualora sia necessario il trasporto del provino, deve essere impedita la perdita di umidità e gli
scostamenti dalla temperatura richiesta in ogni momento, provvedendo ad imballare i provini
di calcestruzzo indurito assieme a sabbia umida o segatura o attraverso panni inumiditi,
oppure sigillando il provino in sacchi di plastica contenenti acqua

8. Esposizione dei risultati

I dati riguardanti la marcatura (sigla) e la maturazione del provino in vasca (giorni di maturazione)
saranno riportati sul certificato di prova relativo alla prova per cui il provino è stato confezionato ed
a cui sarà sottoposto.

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