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1. Mettere la funzione nella forma di Bode (In pratica mettiamo in evidenza in modo da
avere polinomi con termine noto unitario facendo prima le dovute scomposizioni e
semplificazioni)
2. Scriviamo la funzione G(s) in G(j)
3. Ci calcoliamo i poli e gi zeri
4. Se la funzione presenta poli nell’origine ci calcoliamo il punto in cui la funzione
interseca l’ascissa attraverso la formula:
6. Andiamo a rappresentare il modulo e la fase: tracciamo gli assi cartesiani per il modulo e
la fase.
Sull’ asse delle ascisse consideriamo un intervallo di pulsazione che contenga tutti le
pulsazioni di interesse (punti di rottura, punto in cui la funzione interseca l’ascissa, poli,
zeri ecc.). E’ consigliabile un intervallo che và due decadi prima del valore più piccolo, a
due decadi dopo il valore più grande. Es. se abbiamo come pulsazioni di interesse
(2,10,100) è consigliabile un intervallo che va da 10-2 a 104 .
Sull’asse delle ordinate per il modulo usiamo multipli di 20, mentre per la fase multipli
di .
7. Per il diagramma dei moduli , in corrispondenza dei punti di rottura, disegniamo delle
piccole frecce che rappresentano le variazioni di pendenza di 20dB per decade, tenendo
conto che:
Gli zeri della funzione di trasferimento amplificano i moduli (↑);
I poli della funzione di trasferimento attenuano i moduli (↓) ;
Nel caso del trinomio il punto di rottura corrisponde a radice reali e coincidenti quindi la
variazione sarà di 40dB invece di 20db.
1
Il modulo partirà dall’estrema sinistra del diagramma.
Ogni qualvolta si incontra una freccia varierà la pendenza a seconda della direzione della
freccia.
Nel caso del trinomio avremo poli o zeri doppi quindi la variazione sarà di invece di .
NOTA:
La fase partirà dall’estrema sinistra del diagramma dal punto calcolato con la formula:
Con FASE (k) =
2
Ogni qualvolta si incontra una freccia varierà la pendenza a seconda della direzione della
freccia.
NOTA:
La fase, se il diagramma è stato disegnato correttamente e non ci sono errori nei calcoli,
inizierà costante e finirà costante e sempre in multipli di 90;
Diagramma Polare
3
Se non ha poli nell’origine partirà dal punto in cui parte il modulo nel
diagramma di Bode.
4. Far concludere il diagramma nell’origine.
5. L’ultimo valore che avrà la fase indica il quadrante in cui finirà il diagramma (1°, 2°,
3° o 4°)
NOTA:
Diagramma di Nichols
Si utilizza, a partire dal diagramma di Bode, un sistema di assi cartesiani dove sulle ordinate
si rappresenta il modulo in dB e sulle ascisse la fase espressa in gradi (una specie di battaglia
navale con le coordinante ricavate da modulo e fase del diagramma di Bode).
NOTA:
Conviene partire dalla destra del diagramma di Bode per poi costruire le coordinate
leggendo prima la fase e poi il modulo corrispondente.
E’ un filtro passa-basso
a)
b) E’ un filtro passa-alto
c)
E’ un filtro passa-banda
5
4. Si consideri F la funzione d’anello aperto di un sistema in controreazione. Applicare il
criterio di Nyquist per determinare la stabilità del sistema a CICLO CHIUSO (quindi
non c’entra nulla con la stabilità che richiediamo per determinare se è un filtro o meno)
1. Osservare il diagramma polare: se passa per il punto critico (-1, 0) il criterio non è
soddisfatto e W(s) non sarà asintoticamente stabile
2. Ribaltare il diagramma polare intorno all’ asse reale.
3. Per la chiusura disegnare n mezzi-giri in senso orario da 0- a 0+ (ovvero dalla partenza
del diagramma ribaltato alla partenza del diagramma polare). Il numero di poli
nell’origine g indica anche il numero di mezzi-giri da disegnare.
4. Si contino i giri completi intorno al punto critico, considerati positivi se compiuti in
senso antiorario: condizione necessaria e sufficiente per la stabilità è che tale numero di
giri deve essere uguale al numero di poli a parte reale positiva della F(s).
NOTA:
Se F(s) non ha poli ha parte reale positiva, il criterio richiede che non vi siano circondamenti
del punto critico.
Il criterio può essere applicato anche direttamente ai diagrammi di Bode, se:
F(s) non ha poli a parte reale positiva;
Il suo guadagno è positivo;
Il diagramma dei moduli attraversa una sola volta l’asse delle ascisse (0 dB).
In questo caso, per l’asintotica stabilità, basta verifica che la fase, nel punto in cui il modulo
incrocia l’ascissa (0 dB), sia minore di 180°
1. Esaminare
6
quindi ad esempio se abbiamo al denominatore il coefficiente di grado massimo
elevato alla 3 avremo una matrice 3 x 3 del tipo:
NOTA:
In caso manchi qualche termine mettere 0 al suo posto (ad esempio se abbiamo
scrivere nell’ultima riga -1 -1 0 poiché manca s2 ).
Andiamo a scriverci :
Se m < v (ovvero grado del numeratore < grado denominatore):
.
Se m = v:
..
C
NOTA:
In caso di presenza di disturbo, bisogna tenerne conto durante le equazioni di congruenza, e di
conseguenza nella rappresentazione i-s-u che sarà del tipo:
7
b) Ad interruttore chiuso determinare la risposta all’ingresso persistente u(t)
1. In genere l’ingresso u si può scrivere come la somma di due ingressi u1 e u2, dove il
primo in genere è una costante .
2. Ad interruttore chiuso la risposta sarà:
3. Se l’ingresso u
è una costante
Dove è la funzione , funzione di trasferimento totale (per trovare tale
funzione vedere appendice), in cui invece di s abbiamo sostituito 0.
È un'altra funzione, ad esempio u(t) = 4 1(t-2), , con U(s)
trasformata di u(t)
Se u2 è una funzione seno: in )
Dove:
NOTA:
(modulo di un prodotto = prodotto dei moduli)
r n
r n
r n
NOTA:
La fase di un prodotto è uguale alla somma delle fasi, mentre la fase di un
rapporto è uguale alla differenza delle fasi.
NOTA:
Impostare la calcolatrice su radianti.
4. Scrivere quindi
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c) Calcolare come varia la risposta calcolata in b) se l’interruttore si apre in t= n sec
1. Ad interruttore aperto la risposta è uguale all’evoluzione libera della G dove si apre
l’interruttore più l’eventuale risposta all’ingresso dell’altra G. Quindi nel caso il
disegno sia simile a quello in figura, .
NOTA:
Se il sistema fosse stato del tipo:
NOTA:
Se ad esempio abbiamo che dove
Allora x sarà uguale ad y trovata in b) in cui sostituiamo a t il valore n riportato nella
traccia meno calcolata nel punto 2. in cui sostituiamo a t il valore n riportato nella
traccia, tutto fratto 20.
NOTA:
Arrivati al punto 6 nel caso risulta essere una matrice 2x2 ricordarsi che
anche x0 e C saranno vettori di due elementi. Quindi avremo una cosa del tipo:
Conviene effettuare il prodotto riga per colonna prima tra e il vettore x0 per
poi moltiplicare il vettore risultante per il vettore C. Poi si procede normalmente con gli
altri passi.
Per quanto riguarda il vettore x0 di due elementi, bisogna prima cosa calcolarsi
Caso sintesi in :
Si progetti il controllore C(s) in maniera tale che:
Ingrezzo/numero 0 1 2 3
poli nell’origine
Gradino: 1(t) 0 0 0
(nullo) (nullo) (nullo)
Rampa: t 1(t) 0 0
(nullo) (nullo)
Esponenziale: t2 0
1(t) (nullo)
Ingrezzo/numero 0 1 2 3
poli nell’origine
Gradino: 1(t) Finito 0 0 0
(nullo) (nullo) (nullo)
Rampa: t 1(t) Finito 0 0
(nullo) (nullo)
Esponenziale: t2 Finito 0
1(t) (nullo)
NOTA:
11
8.
NOTA:
NOTA:
NOTA:
Nel caso dobbiamo anticipare/ritardare solo la fase, ci posizioniamo alla coordinata
h, tiriamo una linea verticale e scegliamo il primo che incrocia la linea ed un m
molto grande.
12
NOTA:
Caso 3
13
NOTA:
Se ci dà un margine di fase: , quando arriviamo al punto 6. Per
trovare di quanto anticipare / ritardare la fase invece di usare 180° - ,
utilizzeremo un valore medio c tra a e b => 180°- c = d;
Quindi per sapere di quanto anticipare / ritardare la fase utilizzeremo la formula:
–d=h
Per poi procedere normalmente con i successivi passi
NOTA:
Se ci da un margine di risonanza Mr z dB dobbiamo fare in modo da prendere un
punto che sia maggiore dello z ovetto della carta di Nichols. Se ad esempio abbiamo
Mr 4 dB scegliamo un punto che sia almeno a -140 dB.
NOTA:
Nel caso la traccia dice: “Dato T = t secondi si vuole progettare il controllore C(s) in
digitale. Valutare se il tempo di campionamento è sufficiente” Dobbiamo praticamente
verificare che
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(se ho devo verificare che sia )
Quindi sostituiamo i valori e verifichiamo che la condizione sia rispettata. Nel caso lo è il
sistema può essere trasformato in un sistema a dati campionati;
NOTA:
Nel caso la traccia dice: “Dato T = t secondi, si progetti il controllore C(s) con la tecnica
della sintesi in omega, tenendo conto che poi sarà realizzato in digitale
1. Verificare che
(se ho devo verificare che sia )
Quindi sostituiamo i valori e verifichiamo che la condizione sia rispettata. Nel
caso lo è il sistema può essere trasformato in un sistema a dati campionati e
possiamo continuare;
2. Dato che ci calcoliamo, sostituendo i valore, quanto vale
Per
1. Calcolarsi gli zeri e i poli
2. Rappresentare sugli assi cartesiani i poli e gli zeri (indicheremo con “X” i poli e
con “O” gli zeri);
NOTA:
e angoli:
e angoli:
NOTA:
Conviene disegnare delle freccette per indicare il verso dei rami. Esse avranno verso
opposto alla zona in cui non è definito il luogo delle radici.
NOTA:
Per essere stabile il luogo deve essere definito a sinistra dell’origine degli assi
Quindi:
Per ricavarci il range dei valori in cui possiamo scegliere l’eventuale polo.
7. Ridisegniamo il luogo delle radici;
8. A questo punto dobbiamo trovarci il controllore e quindi il valore di kc ;
9. Se l’eccesso poli zeri è 2 è possibile applicare la regola 10: la somma delle radici
deve essere costante:
se la somma dei poli è y, quando due poli hanno parte reale x1 e x2 , sapendo che la
somma è costante per trovarsi l’altro polo z basterà ricavarselo:
Si sostituisce a
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Trasformazione 2:
Si sostituisce a
Trasformazione di Tustin:
Si sostituisce a
5) Algoritmo di Controllo
3. Riscriviamo u(k + n) come u(k) quindi facciamo ovunque “- n” (la ritardiamo nel
tempo di n campioni)
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APPENDICE
Ovvero prodotto
di tutto quello che
c’è all’andata per
quello che c’è
sotto
Trasformate di alcune funzioni notevoli
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Regolatori Standard
Regolatore P:
Regolatore I:
Regolatore D:
Regolatore PI:
Regolatore PD:
Regolatore ID:
Regolatore PID:
20