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L'ingresso nella pornografia[modifica 

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Risale al 1987 la sua prima pellicola a luci rosse del "circuito di serie A", accreditata col suo nome
fin dal titolo, Fantastica Moana, per la regia di Riccardo Schicchi. Entrata
nell'entourage dell'agenzia Diva Futura di Schicchi, nello stesso anno partecipò allo spettacolo dal
vivo Curve deliziose che la lanciò definitivamente nel mondo del porno e le diede anche una
notevole pubblicità sulla stampa per via dello scandalo con risvolti giudiziari che ne nacque.

Fra i film di maggior successo il già citato Fantastica Moana, Moana la bella di giorno e Cicciolina


e Moana "Mondiali". Divenne assai popolare grazie alla televisione, ai cui programmi cominciò a
essere invitata, anche grazie alle sue doti intellettuali e culturali sino ad allora, per il grande
pubblico, insospettabili per un personaggio della pornografia. Più che la sua collega Ilona Staller,
Moana Pozzi portò alla luce l'esistenza, precedentemente pressoché sotterranea, del vasto
universo della pornografia e dei relativi consumatori.

Pubblicò a proprie spese il libro La filosofia di Moana (20 000 copie per un costo di sessanta
milioni di lire), fondando una casa editrice diretta dal giornalista Brunetto Fantauzzi.[8] Ne La
filosofia di Moana raccontava di personaggi famosi con cui avrebbe avuto rapporti sessuali
occasionali. Il libro fece scalpore, anche per alcuni commenti, e veri e propri voti sulle
"prestazioni" degli occasionali partner, fra i quali figurava anche un uomo politico inserito senza
nome, ma riconoscibile per i notevoli indizi come Bettino Craxi, che Moana incontrò quando
questi non era ancora Presidente del Consiglio, ma comunque già segretario del PSI.[9]

Molto nota è anche la sua performance televisiva nel programma L'araba fenice (1988), nel quale


faceva la critica di costume nuda o "vestita" solamente di un cellophane trasparente. Nell'estate
1992 condusse su Italia 1 in seconda serata il programma televisivo Magico David dedicato al
mago David Copperfield. La popolarità di Moana fu tale che divenne anche protagonista di
un cartone animato, realizzato dal cartoonist Mario Verger, che la vide coinvolta nella regia: il
cartoon, intitolato Moanaland, fu trasmesso a più riprese da Blob e nelle puntate monografiche
dedicate alla diva dell'hard. Sempre Verger, questa volta da solo, le dedicò un altro film
d'animazione I Remember Moana, raccogliendo l'attenzione di Marco Giusti ed Enrico
Ghezzi per Fuori Orario; l'opera vinse la Menzione Speciale all'Erotic Film Festival negli Stati Uniti.
Nel 1993 solcò le passerelle milanesi per la griffe di Chiara Boni. Il 16 febbraio 2014 nella
trasmissione Lucignolo, l'avvocato Michele Cianci, legale della famiglia di Nicolino Matera, ultimo
impresario di Moana Pozzi, ha mostrato un estratto del film inedito L'ultima volta di Moana, girato
da Riccardo Schicchi quattro mesi prima della sua morte, dalla quale si nota palesemente la
malattia dell'attrice.[10]

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