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CYBER PEDOFILIA OLTRE LO SCHERMO

Cos’è la pedofilia
Nel “DSM” (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) la pedofilia rientra nella
categoria dei disturbi sessuali e dell’identità di genere, ed indica l’attività sessuale con
bambini prepuberi, generalmente di 13 anni o più piccoli.
Chi è il pedofilo
il soggetto pedofilo deve avere almeno 16 anni e almeno 5 anni in più dei bambini che
costituiscono, per lui o lei, l’oggetto sessuale.
Classificazione dei pedofili:

● Il PEDOFILO SEDUTTORE: molto affettuoso, fa regali al bambino e con le sue abilità


manipolatorie ne ottiene la complicità garantendosi il silenzio
● Il PEDOFILO INTROVERSO: difficilmente utilizza approcci seduttivi, comunica
pochissimo con i bambini
● Il PEDOFILO SADICO: è il più pericoloso. Trae piacere nel vedere soffrire fisicamente e
psicologicamente il bambino
● Il CYBER-PEDOFILO: non abusa concretamente dei bambini, ma usufruisce del
materiale pedopornografico che trova su internet o tramite il commercio sommerso
di foto e filmati
LA PEDOPORNOGRAFIA
è un reato che consiste nel: PRODURRE, DIVULGARE, DIFFONDERE e PUBBLICIZZARE, anche
per via telematica immagini o video ritraenti bambini o adolescenti coinvolti in
comportamenti sessualmente espliciti,
inoltre, l’espansione delle comunicazioni avvenuta con la rete, ha radicalmente cambiato il
modo in cui il materiale pedopornografico viene prodotto e diffuso, contribuendo ad un
aumento della sua disponibilità e accessibilità.
Chiunque sia in possesso di competenze informatiche di base è oggi
in grado di pubblicare o cercare materiale online con facilità, mantenendo un certo livello di
anonimato. Su internet il pedofilo incontra un minor grado di controllo
rispetto alle situazioni ad interazione sociale diretta.
I PERICOLI DELLA RETE
internet e soprattutto i social networks rappresentano sicuramente strumenti di
comunicazione sempre più diffusi ma non bisogna
sottovalutare i pericoli che nascondono,
Internet e i social possono essere sfruttati da coloro che si
intrufolano nei profili personali per rubare fotografie e video che ritraggono infanti e
destinarli poi al mercato dei cyber-pedofili.
PEDOFILA e CYBER-PEDOFILIA: due realtà a confronto
PEDOFILIA CYBER-PEDOFILIA
Pedofili, uomini in carne ed ossa Cyberpedofilo, si nascondono dietro uno
schermo
Parlano pacatamente e con gentilezza Ticchettano silenziosamente sulla tastiera
attirano i bambini di un PC
Per le strade, per i parchi, all’uscita della Nessun parco, nessuna strada ma tutto il
scuola, in qualsiasi posto fisico mondo a disposizione, un mercato di
oggetti da osservare ed acquistare
Possono avere il volto del maestro, dello Possono avere qualsiasi volto dietro lo
sconosciuto, del papà schermo scuro di un PC, chattare a tutte le
ore dal telefono sempre acceso
si basano più sull’affetto, rapporto fisico si basano sulle parole che persuadono i
bambini soli
Regalano attenzioni o spargono minacce Il cyberspazio è la loro casa, immateriale
Accarezzano o afferrano a grandi mani Stabiliscono relazioni intangibili e cercano
“l’oggetto” ormai inerte alter ego dai mille volti che scandagliano
nel labirinto della rete

COME AGISCE IL PEDOFILO ONLINE?


1) Seleziona la vittima e ha un contatto iniziale: il pedofilo va alla ricerca di minorenni
vulnerabili
2) Creazione dell’amicizia: è lo stadio in cui il pedofilo tenta di ottenere la totale fiducia
del minore, instaurando uno stretto rapporto di amicizia.
3) Successivamente lui ha lo scopo di diventare l’amico più intimo del minore, il pedofilo
cerca una modalità diversa per comunicare con lui. Spesso chiede il numero di
cellulare, l’email o la chat privata
4) Esclusività: il pedofilo induce il minore a mantenere il segreto sulla relazione
manipolandolo. Spesso svela la sua identità di adulto.
5) Infine il pedofilo introduce argomenti sessuali nelle conversazioni affinché il minore si
abbandoni alle sue richieste
PEDOPORNOGRAFIA ONLINE NEL MONDO: alcune informazioni

● Secondo l’ultimo rapporto dell’osservatorio britannico, gli Stati Uniti e la Russia sono i
Paesi dove si commette il maggior numero di abusi contro i minori.
● Il 3 maggio 2021 è stata smantellata dalle forze di polizia tedesche quella che è stata
definita «la più grande piattaforma pedopornografica del mondo» infatti c’erano
circa 400 mila iscritti.
● inoltre c’è da dire che la pedopornografia online è risultato un fenomeno in aumento
durante l’emergenza coronavirus.
PEDOPORNOGRAFIA ONLINE IN ITALIA: alcune informazioni
i numeri fanno davvero rabbrividire:

● Quasi 7 milioni e 100 mila sono le foto segnalate nel 2019 il doppio rispetto al 2018
(poco più di 3 milioni).
● Sono aumentati del 77% i casi in cui sono stati reati online in danno di bambini e
ragazzi nel 2020: e continuano a crescere nel 2021.
● 16 dicembre 2020 ricordiamo che sono state Coinvolte 432 persone in tutto il mondo,
di cui 81 italiani. Denominata 'Luna Park', si tratta della più imponente operazione di
polizia degli ultimi anni contro la pedopornografia online.
● 18 marzo 2021 ci sono stati 119 perquisizioni e tre arresti .Oltre 28.000 immagini e
8.000 video scovati.
● Lo scorso settembre ci sono state 67 denunce in tutta Italia. è stata scoperta dai
carabinieri una rete di pedopornografia online. L’indagine è partita nel 2019 nel corso
di un controllo antidroga nei confronti di due giovani: nel cellulare di uno dei due i
militari hanno trovato filmati pedopornografici e di violenza.
COME BISOGNA INTERVENIRE?
Qualora navigando in Rete si incontri materiale pedopornografico è opportuno segnalarlo,
anche anonimamente. Questo per consentire le opportune attività investigative finalizzate
ad identificare chi possiede quel materiale, chi lo diffonde e chi lo produce, ma, soprattutto,
ad identificare i minori abusati presenti nelle immagini e video, assicurando la fine di un
abuso che potrebbe essere ancora in corso.
Parallelamente, se si ravvisa un rischio per il benessere psicofisico delle persone minorenni
coinvolte nella visione di questi contenuti, sarà opportuno rivolgersi ad un servizio deputato
ad offrire un supporto psicologico anche passando per una consultazione presso il medico
di base o pediatra di riferimento.

A CHI RIVOLGERSI?
Le strutture pubbliche a cui rivolgersi sono i servizi socio-sanitari del territorio di
appartenenza (Consultori Familiari, Servizi di Neuropsichiatria infantile, centri specializzati
sull’abuso e il maltrattamento all’infanzia, etc.).
Nel caso in cui una persona minorenne sia direttamente coinvolta nelle immagini, bisogna
tenere in considerazione che l’attuale normativa (legge 172 del 2012, art. 351 c.p.p.)
prevede che la persona coinvolta in qualità di vittima o testimone in alcune tipologie di
reati, tra cui la pedopornografia online, debba essere ascoltata in sede di raccolta di
sommarie informazioni con l’ausilio di una persona esperta in psicologia o psichiatria
infantile.
Vi è inoltre la necessità di insegnare ai ragazzi una forma più consapevole dell’uso di
Internet, a tutela appunto dei minori, per proteggerli durante la navigazione e soprattutto
nell’uso dei social network.
L’Associazione Meter negli anni ha cercato e cerca di dare speranza alle piccole vittime di
abuso, attraverso una serie di servizi offerti alle famiglie che ne chiedono l’intervento; tra
questi servizi il Centro di Ascolto e di prima accoglienza.
Meter dedica molte energie alla tematica poiché formare i giovani al buon uso della rete è
un modo per tutelarli.
L’Associazione ogni anno propone corsi specifici; incontri di informazione e sensibilizzazione
con genitori ed insegnanti.
QUADRO NORMATIVO:
La legge n. 269 del 3 agosto 1998 “Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della
pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di schiavitù”
introduce nuove fattispecie di reato e, insieme alle successive modifiche e integrazioni
contenute nella legge n. 38 del 6 febbraio 2006, segna una tappa fondamentale nella
definizione e predisposizione di strumenti atti a contrastare i fenomeni di sfruttamento
sessuale a danno di minori.
La legge 38/2006 “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei
bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet” introduce alcune importanti
modifiche come l’introduzione del reato di “pornografia minorile virtuale” che si verifica
quando il materiale pedopornografico rappresenta immagini relative a bambini/e ed
adolescenti, realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate, in tutto o in
parte, a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni
non reali.
PER CONCLUDERE… da ricordare
La violenza è una cosa che nessuno dovrebbe provare o vedere né tanto meno gli occhi di
giovani innocenti senza colpa.
Nella nostra società è un grande problema irrisolto e tante, troppe, volte ignorato.
La società di oggi è presa dai suoi mille problemi, dai suoi ritmi frenetici e ha tralasciato o
forse non ha voluto vedere cose che lasciano segni e ferite non solo nel corpo ma anche
nell’anima. non abbiamo ancora imparato a rispettare i nostri simili, che se pur piccoli e
innocenti hanno dei diritti come tutti.
Una delle più grandi violenze che oggi come oggi si sta sempre di più affermando è la
pedofilia, in una parola così breve si riassumono tanti orrori che i bambini devono
sopportare ogni giorno dagli adulti che il più delle volte sono loro parenti stretti, vicini,
amici, persone quindi insospettabili che si celano dietro una maschera crudele e che li porta
ad approfittare di giovani e indifese vittime e della loro fiducia.

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