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Un nuovo mondo si è aperto grazie alla presenza di internet nelle nostre vite.

Non soltanto possiamo


comunicare a distanza con gli amici e con la famiglia – possiamo comunicare con tutto il mondo.

Gli smartphones hanno un potere incredibile: durante la pandemia di COVID-19 hanno permesso a milioni
di studenti in tutto il mondo di continuare a fare didattica a distanza in modo totalmente sicuro.

Essi ci permettono di accedere ad ogni tipo di immagine, video e altro costantemente, e ci consentono di
rimanere collegati su internet giorno e notte. La maggior parte dei ragazzi e dei bambini sono cresciuti
anche grazie a questa tecnologia e ne hanno conosciuto sia gli aspetti negativi e positivi. Un numero
sempre più grande di bambini, infatti ha avuto uno smartphone ancora prima di essere in grado di
camminare e parlare! Nel 2019, i bambini tra i 2 e gli 11 anni passavano più di 11 ore a settimana online, tra
smartphone e computer portatili. In America, inoltre, un americano adolescente riceveva 2272 messaggi al
mese.

Grazie ad internet è diventato facilissimo mandare messaggi, post e condividere informazioni, anche
personali… questa facilità ha aperto un "lato oscuro" nel nuovo mondo digitale e tutti sono consapevoli
della necessità di programmi e per promuovere la sicurezza generale di Internet, in particolare per i giovani.
Un pericolo che non ha ricevuto abbastanza attenzione è il Cyberbullismo.

Un bambino che non è a conoscenza degli effetti pericolosi di questo strumento potrebbe essere vittima di
cyberbullismo, se non è controllato dai suoi genitori. Io credo sia ancora troppo presto per parlare di
“volontà”: a volte un bambino che posta un messaggio in un forum pieno di adulti, o rivela la sua password
a sconosciuti, anche se vuole farlo, lo fa senza pensare alle conseguenze.

Il cyberbullismo può assumere la forma di testi offensivi ripetuti nel tempo (come messaggi offensivi
condivisi sotto il profilo pubblico di diverse persone), immagini o video inviati tramite fotocamera del
cellulare per mettere in imbarazzo la vittima.

I cellulari possono essere utilizzati anche per inviare chiamate e messaggi con testi offensivi o e-mail false,
che hanno lo scopo di truffare chi le legge.

Le chat pubbliche possono essere utilizzate come mezzi per minacciare gli altri o diffondere bugie o voci per
danneggiare amicizie o reputazioni.

Molti bambini cercano di diventare popolari sui social network avendo grande numero di "amici", e questo
può portare alcuni ad accettare "sconosciuti" come amici e fornire a loro in modo inconsapevolmente
informazioni personali che li rendono vulnerabili. Possono anche postare video inappropriati, che possono
essere sfruttati da altre persone, oppure -per avere il consenso degli altri ragazzi – possono fare azioni
stupide.

Un utilizzo sbagliato di questi strumenti dipende sia dalla volontà di chi lo usa, ma spesso ci dimentichiamo
che i ragazzi e i bambini non hanno idea degli effetti delle loro azioni.

In conclusione, a mio parere, per i giovani più che di volontà, si dovrebbe parlare di “consapevolezza”. Si
possono fare cose cattive non essendo consapevoli degli effetti che questi hanno sulle persone. Quindi il
problema reale non è “vietare ai bambini l’utilizzo degli smartphone”, ma far capire loro che usarli in un
certo modo può portare a delle conseguenze gravi.

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