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2023

INTERNET E I SUOI PERICOLI

1at Giacomo Borghi


iis castiglioni
28/01/2023
Giacomo Borghi 1AT 27/05/2023 08:43:13

Sommario
INTERNET, UNO STRUMENTO UTILE MA PERICOLOSO................................................................................2
USO E ABUSO DI INTERNET: SIAMO TUTTI SCHIAVI DEI SOCIAL?.............................................................2
ILLUDERSI DI AVERE TANTI AMICI SU INTERNET..................................................................................2
IL CYBERBULLISMO..............................................................................................................................3
LA DIPENDENZA DA INTERNET, UNA BREVE STORIA..............................................................4
QUANDO NASCE L’ACRONIMO FOMO?....................................................................................4
QUALI SONO I SINTOMI DELLA DIPENDENZA DA SOCIAL?.......................................................................5
ULTERIORI SEGNALI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE.........................................................................5
COME NASCE LA DIPENDENZA DA SOCIAL?.............................................................................................5
COME CURARE LA DIPENDENZA DA SOCIAL?...........................................................................................6

A.S. 2022/23
IIS CASTIGLIONI
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Giacomo Borghi 1AT 27/05/2023 08:43:13

INTERNET, UNO STRUMENTO UTILE MA PERICOLOSO


Ad oggi tutti noi abbiamo disponibile un dispositivo per accedere a Internet, alcuni lo
usano per lavoro o per scuola, alcuni per Hobby ed alcuni per crimini. Il problema di
internet è proprio questo può essere utilizzato per compiere degli atti criminali pensiamo
solamente a scaricare dei film gratuitamente da dei siti che non hanno la licenza per farlo,
oppure entrando in alcuni siti (che magari hanno lo stesso nome di altri) e dando le nostre
informazioni personali possono esserci rubati dei dati personali o importanti (es: nome,
indirizzo, dati della banca ecc.).

USO E ABUSO DI
INTERNET: SIAMO TUTTI
SCHIAVI DEI SOCIAL?
Internet è un forte strumento di
divulgazione di informazioni ed è
innegabile l’importanza del suo utilizzo.
Sarebbe ormai impensabile lavorare o
passare del tempo libero senza che si
accenda, anche per qualche minuto, il
proprio smartphone. I nuovi mezzi di
comunicazione ci hanno sicuramente reso
più facile la vita: non sappiamo il significato di una parola e la cerchiamo su internet, dobbiamo
fare una ricerca e abbiamo buttato nel cestino le vecchie enciclopedie cartacee tanto c’è Wikipedia
che ci aiuta, ma cosa più grave è che quando incontriamo o conosciamo per la prima volta una
persona chiediamo “sei su Facebook?” e ci meravigliamo se la risposta è “No!”.
I social abbracciano una gran fetta di popolazione. Non a caso, possiamo parlare di uso e abuso di
internet, all’interno di una fascia molto vasta, dai più piccoli che come regalo di compleanno si
fanno acquistare uno smartphone da genitori o parenti, alla gente più anziana che un po’ per
solitudine un po’ per sentirsi più giovani, creano il proprio profilo su Facebook. Come tutte le
dipendenze, anche per l’uso e l’abuso spropositato di internet, il problema nasce dall’uso
eccessivo che se ne fa di uno strumento (esattamente paragonabile all’uso di una sostanza): è dal
tempo e dall’importanza che affidiamo allo strumento che nasce la patologia.

ILLUDERSI DI AVERE TANTI AMICI SU INTERNET


I social hanno inoltre il grande potere di farci illudere di
avere molti amici. Non è difficile trovare persone con 1.000
amici, ma poi quanti li vediamo regolarmente? L’uso e
l’abuso di internet e dei social in particolare, può
condurre anche ad una serie di rischi, quali violenza
psicologica, pensiamo per esempio al Cyberbullismo, in cui
una persona viene presa di mira, inizialmente dal bullo, ma
quasi immediatamente da altri, esercitando violenza
psicologica sulla vittima che, indifesa di fronte a tale forza,
sviluppa comportamenti di solitudine, infatti la persona
sentendosi sbagliata inizia a ritirarsi dal mando sociale. Le conseguenze possono anche portare al
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suicidio della persona. Il fenomeno del bullismo fino a poco tempo fa si riferiva quasi


esclusivamente ad atti compiuti all’interno dell’ambito scolastico, oggi il termine Cyber permette
di modificarne il contesto e quindi il modo di agire del bullo che non è più fisico ma soprattutto
verbale e psicologico. Il bullo inoltre adesso non è più una sola persona ma sono tanti contro la
stessa vittima.

IL CYBERBULLISMO
intanto partiamo dicendo cosa è il cyberbullismo: Il
cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un
fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo.
Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e
intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli,
su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie
verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente
attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia
consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di
materializzarsi in ogni momento della loro vita,
perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi
inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite
Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il
cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e
intenzionali, di una singola persona o di un gruppo,
realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto,
video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di
provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.

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IIS CASTIGLIONI
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LA DIPENDENZA DAI SOCIAL


Prima di essere definita, la dipendenza da social deve essere
inquadrata nel contesto più ampio delle nuove dipendenze,
poiché quella da internet è una vera e propria dipendenza. E
affinché si dia dipendenza è fondamentale che siano presenti
tre fattori:
 craving, ovvero un desiderio incontrollabile
dell’oggetto, o del comportamento, del piacere da cui
si ottiene gratificazione
 tolleranza, definibile come il bisogno di aumentare lo specifico comportamento così da
ottenere gli identici effetti che sono stati sperimentati nel primo uso
 astinenza, l’insieme dei disagi di ordine psichico e fisico che si manifestano quando non è
possibile l’accesso all’oggetto del piacere per un dato arco di tempo.
In un simile contesto, ovvero la dipendenza da internet, o Internet addiction disorder, possiamo
definire la dipendenza da social network come “l’essere oltremodo preoccupati dai social network,
l’essere spinti da una motivazione forte a connettersi o a utilizzare i social network”.
Queste le parole della psicologa clinica Cecilie Schou Andreassen, che nel suo studio del 2015
intitolato Online Social Network Site Addiction aggiunge come il tempo dedicato all’attività svolta
sui social network arriva a compromettere ogni altra attività sociale, di lavoro oppure di studio, le
relazioni sociali, oltre che il benessere psicologico.

LA DIPENDENZA DA INTERNET, UNA BREVE STORIA


Il primo caso ufficiale mai documentato di dipendenza da internet è datato 1996 ed è relativo agli
USA. La psicologa Kimberly S. Young ha scritto la storia di una donna di 43 anni che era in grado di
trascorrere fino a 60 ore a settimane in rete.
Le attività digitali di questa donna erano principalmente svolte all’interno di chat room,
antesignane dei social. La donna raccontava di percepirsi come parte di una vera e propria
comunità, anche se virtuale.
La dottoressa Young finì con il collezionare oltre 600 storie simili, che avevano come principale
conseguenza problemi di tipo relazionale, accademico o finanziario, per via della perdita di lavoro.
Le persone in questione non erano in grado di controllare l’utilizzo di internet.

QUANDO NASCE L’ACRONIMO FOMO?


L’acronimo FOMO viene coniato da Patrick J. McGinnis nel 2004, in un editoriale realizzato per The
Harbus, rivista della Harvard Business School.
Nel 2004, dunque, si inizia a scrivere esplicitamente di questa forma di ansia sociale che impone, a
chi ne soffre, desiderio se non vero e proprio bisogno di aggiornamenti continui sulle attività svolte
dagli altri utenti, proprio per paura di finire esclusi da contesti sociali percepiti come gratificanti.
Un fenomeno, quello della FOMO, che sembra interessare maggiormente gli adolescenti, i quali
riescono a trascorrere almeno 4 ore al giorno sui social, per mezzo del proprio smartphone. Anche
gli adulti non sono esclusi dalla FOMO, che può manifestarsi nell’essere sempre connessi, anche in
vacanza.

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QUALI SONO I SINTOMI DELLA DIPENDENZA DA SOCIAL?


L’uso eccessivo dei social network, o la quantità di tempo eccessiva trascorsa compulsando i social
media, sono a tutti gli effetti un tipo di dipendenza comportamentale, anche se il DSM-V non la
contempla e tiene in considerazione esclusivamente la ludopatia da internet.
I sintomi della dipendenza da social, inquadrati nella ricerca della dottoressa Andreassen,
dimostrano di avere una interessante rassomiglianza con le dipendenze chimiche, quindi abuso di
sostanze, e con le dipendenze comportamentali com’è il caso del gioco d’azzardo:
 tolleranza, come accennavamo, quindi una
sensazione di urgenza nel rimanere connessi
sempre più a lungo per provare lo stesso
grado di soddisfacimento
 astinenza, che si manifesta in condizioni di
impazienza, stress, irritabilità quando non è
possibile o è stato proibito l’accesso ai propri
account social
 salienza, che determina la necessità di
passare sempre più tempo connessi,
cercando comunque tempo ulteriore da
trascorrervi
 alterazioni dell’umore, perché i social network vengono utilizzati per “attutire” sensi di
colpa, irrequietezza, ansia. Alienandosi dai problemi personali
 conflitti tra abuso dei social e altre attività che vengono messe da parte. Attività quali sport,
studio, lavoro, attività all’aperto
 problemi relativi al proprio stato di salute. Per fare alcuni esempi, si possono citare
i disturbi del sonno, la depressione
 ricadute, poiché risulta pressoché impossibile convincere chi abusa dei social network a
diminuire il tempo trascorso online, e chi prova a interrompere, senza un adeguato
supporto, tende a ricadere in questo tipo di abuso.

Ulteriori segnali da tenere in considerazione


In termini più puntuali, la FOMO può caratterizzarsi per ulteriori segnali di cui il terapeuta dovrà
tenere conto:
 uno stato di ansia quando non è possibile sapere cosa stiano facendo i propri amici o i
familiari
 sentire preoccupazione nel sapere che chi si ha intorno, virtualmente o meno, stia vivendo
situazioni più interessanti e soddisfacenti della propria
 bisogno di controllare cosa stiano facendo online i propri contatti
 paura di non apparire sufficientemente importanti sui social media.

COME NASCE LA DIPENDENZA DA SOCIAL?


Questo tipo di dipendenza patologica può essere anche
definita come paura di essere tagliati fuori dalle proprie
reti sociali.
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Il professore Andrew Przybylski, psicologo dell’Oxford Internet Institute, è considerato una


autorità nello studio della FOMO e pensa che alla radice della FOMO si possa rintracciare il
tentativo di soddisfare specifici bisogni basilari che appartengono agli esseri umani.
Partendo dalla teoria dell’autodeterminazione sviluppata nel 1985 da Edward Deci e Richard
Ryan, Przybylski rietiene che l’essere umano raggiunga la propria salute psicologica quando
sente di poter influenzare l’ambiente cui appartiene, si percepisce come soggetto
autonomo e in relazione con gli altri. E proprio quest’ultimo aspetto, la relazione, per
Przybylski è alla radice della FOMO.

Come prevenire questa dipendenza negli adolescenti?


Nella cultura odierna, il trattamento per questo tipo di dipendenza dovrebbe essere l’uso
controllato piuttosto che l’astinenza totale. Non è fattibile impedire alle persone di accedere ai
dispositivi.
È fondamentale operare sulla prevenzione e su un monitoraggio costruttivo. I genitori, per
risultare credibili, devono acquisire informazioni sul mondo di internet. In questo modo possono
parlare con i propri figli con competenza dei rischi e dei pericoli connessi all’uso della rete. È
importante che i genitori preparino i ragazzi a un uso consapevole della rete lasciando aperta la
strada del dialogo, della comunicazione e del sostegno.
Prima dell’adolescenza è possibile affiancare il proprio figlio quando naviga su internet aiutandolo
a farne un uso consapevole e ad avere un atteggiamento critico dei messaggi e delle
informazioni che incontra.
Quando i figli crescono e diventano più indipendenti e abili nella navigazione, potrebbe essere
utile chiedere loro di insegnarci qualcosa sulla rete. Imparare da loro ad utilizzare le applicazioni
che conoscono e utilizzano meglio è un modo non intrusivo per entrare nel loro mondo. Ed
esplorarlo insieme a loro.
È indispensabile ad ogni età la costruzione di regole condivise quindi orari e tempo di utilizzo,
contenuti permessi, informazioni che si possono condividere online e tipologia di siti vietati. Tutto
questo deve essere alla base di un dialogo costante genitore-figlio.

Come curare la dipendenza da social?


Il primo passo è quello di riconoscere di avere un problema. Dopo si può iniziare a darsi dei
limiti e ad utilizzare delle strategie:
 aprire le app solo per un determinato tempo giornaliero e in alcuni momenti della
giornata
 togliere le icone dalla home
 tenere il telefono lontano da sé, ad esempio nei momenti in cui si è impegnati a studiare
o a lavorare.
Un approccio terapeutico basato sulla terapia cognitivo-comportamentale ha comunque
dimostrato una efficacia di valore.
Una strategia di “recupero” per chi soffre di
FOMO richiede che il paziente
riporti l’attenzione sulle proprie emozioni,
sviluppi momenti di consapevolezza quando
si verifica un episodio riconducibile alla
dipendenza da social.

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Compito del terapeuta è aiutare il paziente a costruire un dialogo interno, che dissipi i pensieri
di esclusione sociale e lo aiuti nella gestione delle proprie aspettative. Non è realistico pensare
che ogni nostra attività social sia raggiunta da un like o un commento sempre e comunque.
L’ansia, infine, può essere gestita con delle semplici regole poste per diminuire il tempo
trascorso sui social. Senza dimenticare attività offline e all’aperto, come lo sport, una medicina
naturale per il nostro benessere fisico e mentale.
SITOGRAFIA:
1. https://www.milano-psicologa.it/uso-e-abuso-di-internet/
2. https://www.miur.gov.it/bullismo-e-cyberbullismo
3. https://psiche.santagostino.it/2022/05/26/dipendenza-da-social/

A.S. 2022/23
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