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Bullismo o cyberbullismo

Sei al corrente di episodi di bullismo o cyberbullismo? In che modo si concretizzano?

Fortunatamente io, in prima persona, non ho mai vissuto esperienze di bullismo o cyberbullismo né ho mai
assistito ad episodi di tale genere. E’ vero però che, da anni, ne sento parlare. Non sono ultime le notizie che
in televisione e in tutti i mass-media hanno diffuso storie terribili di bambini e ragazzi che sono rimasti
tragicamente coinvolti in esperienze (soprattutto di cyberbullismo) che li hanno condotti a comportamenti
autolesionisti e, addirittura, letali.

Spesso i ragazzi vengono presi di mira per futili motivi, l’aspetto fisico, il presunto orientamento sessuale, le
relazioni sentimentali, il modo di vestire e di pensare diverso dal branco.

Un ragazzo, uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene
esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto deliberatamente da uno o
più compagni.

Chi è vittima di cyberbullismo riceve offese dirette attraverso la Rete e sa che vengono viste, lette e condivise
da tantissime persone. Questi eventi sono pericolosi e generano nella vittima molta paura a denunciarli: c’è
il timore che i genitori reagiscano in modo eccessivo (magari togliendo internet) oppure che i cyberbulli
possano vendicarsi per essere stati smascherati.

Il cyberbullismo presenta caratteristiche proprie che lo rendono più pervasivo ed irrefrenabile. Se, infatti, il
bullismo tradizionalmente era inteso come una forma di prevaricazione, singola o di gruppo, che implicava il
rapporto diretto tra bullo e vittima, nel cyberbullismo i confini sono molto più estesi perché viaggiano
attraverso internet.

Quello del cyberbullo è un atto aggressivo intenzionale, condotto da un individuo o gruppo d’individui, che
si avvale di varie forme di contatto elettronico, ossia diverse modalità offerte dai nuovi media soprattutto
social network (Facebook, Twitter…), chat, forum online, telefonate e messaggi.

Che cosa pensi di questi comportamenti? E’ sufficiente dire che sono sbagliati? Che cosa si può fare per
porvi fine?

L’aspetto più preoccupante di questi comportamenti riguarda le conseguenze che ne derivano. Si spazia,
infatti, dalla vergogna e dall’imbarazzo all’isolamento sociale della vittima, senza tralasciare varie forme
depressive, attacchi di panico e atti estremi come i tentativi di suicidio. Il cyberbullismo è ancor più
psicologicamente devastante del bullismo.

Nella dimensione virtuale, infatti, gli atti di bullismo (immagini, commenti) spesso non possono essere
cancellati o, se vengono eliminati, hanno comunque già raggiunto una diffusione capillare incontrollabile. Il
cyberbullismo genera, quindi, ferite inguaribili proprio perché il fenomeno si autoalimenta ed è impossibile
da controllare per il singolo. Accade che questi comportamenti aggressivi, virtuali e non, creino nei nei
bambini e negli adolescenti problemi che possono persistere anche nella vita adulta e per tutta la vita
semprechè non portino, molto prima, ad azioni fuori controllo, drammatiche e autodistruttive.

Non basta, da parte di ognuno di noi, il tentativo di sanzionare comportamenti nocivi di bullismo e
cyberbullismo come “sbagliati”, deprecabili, pericolosi e delinquenziali né tantomeno il fatto di parlarne ogni
volta che avvengono tragedie per debellare o, quantomeno, ridurre il problema.
Secondo me, è necessario un controllo molto più severo della rete, dei social-network, delle community che,
perfino, dovrebbero essere costantemente monitorati e immediatamente chiusi se ritenuti veicolo di
atteggiamenti e comportamenti lesivi, disumani e pericolosi.

Al bullismo e al cyberbullismo ci vuole una risposta culturale forte e determinata da parte di tutti, un impegno
energico ed incisivo da parte di tutte le istituzioni a livello mondiale, leggi e sanzioni durissime per chi li
pratica e li diffonde.

Quali sono, secondo te, le caratteristiche delle persone che si rendono protagoniste di atti di bullismo o di
cyberbullismo? Ritieni siano persone forti? Pensi che abbiano un carattere equilibrato? Perchè compiono
certi atti?

Generalmente, il cyberbullo, rispetto al bullo, è un soggetto che nella vita reale può anche sembrare
"innocuo", ma che dietro lo schermo del computer perde tutti i propri freni inibitori e si lascia andare a
comportamenti bullizzanti che al di fuori della realtà telematica non ha il "coraggio di compiere".

l cyberbullo è, spesso, una persona conosciuta dalla vittima; può agire da solo o può essere supportato da
altri cyberbulli. Rispetto al “classico bullo”, in questo contesto chi compie questi atti è protetto
dall’anonimato, può agire dalla sua stanza lontano dalla vittima, può avere anche un profilo fake (falso) o un
nickname. Il cyberbullo ha spesso atteggiamenti e comportamenti aggressivi e di predominanza nei confronti
dei coetanei e, spesso, anche degli adulti. Si mostra incurante delle regole che caratterizzano la vita sociale e
comune, mostra un’immatura capacità relazionale e affettiva e una scarsa capacità di gestire le proprie
emozioni. Il cyberbullo agisce per noia e/o per divertimento, spesso queste azioni sono a lui utili per scaricare
frustrazioni o vissuti personali negativi di cui non è consapevole e che mette nel mondo attraverso azioni
aggressive e denigratorie verso i più deboli. Infatti, di solito, dietro ai suoi comportamenti e al come si mostra
agli altri, si cela una struttura di personalità e un mondo interno caratterizzato da insicurezza e fragilità.
Ovviamente questo non giustifica il disagio, il dolore e la grave situazione delle vittime.

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