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<title> Cyberbullismo </title>
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<H1> Cos’è il cyberbullismo: quello che devi sapere </H1>
Perché è importante sapere cos’è il cyberbullismo e per quale motivo è fondamentale
conoscerne caratteristiche, rischi e pericoli?
La risposta è facilmente intuibile. Perché si tratta di un fenomeno in costante
aumento che può portare conseguenze anche gravi per chi lo subisce. Partiamo da una
premessa importante. Il bullismo esiste da tempo immemore. La nascita del bullismo
online è invece legata allo sviluppo dei moderni dispositivi tecnologici. Le nuove
generazioni vivono in una società fortemente dipendente dalle tecnologie e dalla
rete, al punto che spesso si ritrovano di fronte a una difficoltà oggettiva:
distinguere ciò che reale da ciò che è virtuale. È palese che ciò che avviene
online non è reale; ma è pur vero che ciò che è virtuale troppo spesso influenza e
condiziona fortemente la vita reale. Ecco perché un’azione di bullismo online (o
come si scrive cyberbullismo) può rappresentare un pericolo serio per l’incolumità
fisica e mentale della vittima. Iniziamo a familiarizzare con i concetti fin qui
accennati.

Bullismo e cyberbullismo
Per capire cosa significa cyberbullismo, bisogna necessariamente analizzare i
principali temi sul bullismo.
Il fenomeno si manifesta prevalentemente in ambito scolastico. Consiste in azioni
intimidatorie, che talvolta sfociano in violenze fisiche, esercitate da un singolo
o da un gruppo di ‘bulli’ ai danni di una vittima.
I soggetti coinvolti sono adolescenti e bambini. Di solito l’elemento più debole e
sensibile rappresenta il bersaglio ideale.
Il cyberbullismo identifica ugualmente una molestia, ma con la differenza che essa
viene perpetrata attraverso la rete. Per questo lo si definisce anche come bullismo
su internet.

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Definizione di cyberbullismo
Per una maggiore comprensione del termine, riportiamo di seguito la definizione di
cyberbullismo reperibile sul sito di Wikipedia:
“Il cyberbullismo o ciberbullismo è il termine che indica un tipo di attacco
continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della
rete.”
Come è ormai chiaro, il cyberbullismo rappresenta quindi una forma di bullismo che
avviene tramite Internet sotto forma di offese, minacce e molestie.
Entrambi i comportamenti (bullismo e cyberbullismo) si sviluppano attraverso una
serie di azioni ripetute nel tempo. Ciò che cambia è il contesto nel quale avviene
la molestia: i bulli agiscono nel mondo reale, i cyberbulli agiscono online.
Ma cosa dice la legge italiana in merito? Naturalmente, trattandosi di reato, il
cyberbullimo è punito dal nostro Stato.
La legge 29 maggio del 2017 si pone l’obiettivo di:
contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con
azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed
educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia
in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi
senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
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Bulli e cyberbulli: le differenze
Per quanto riguarda le differenze abbiamo sintetizzato le principali nel seguente
elenco:

I bulli sono generalmente compagni di classe o frequentanti il medesimo istituto


della vittima. I cyberbulli sono ragazzi o adulti che potenzialmente possono
operare da ogni parte del mondo.
Il bullismo è circoscritto ad un determinato ambiente (solitamente scolastico)
mentre il bullismo ha la possibilità di agire su un ‘territorio’ sconfinato, la
rete. Ad esempio le minacce esercitate attraverso materiale fotografico possono
essere diffuse in maniera capillare attraverso gli strumenti messi a disposizione
dal web.
Il bullo agisce in un arco temporale circoscritto, essenzialmente all’orario
scolastico; il cyberbullo può agire in qualunque momento della giornata.
Il bullo è identificabile; l’identità del cyberbullo è nella maggior parte dei casi
sconosciuta.
L’azione del bullo è talvolta arginata dal contesto (docenti, compagni di classe e
personale scolastico); il cyberbullo agisce in piena libertà.
Chiarite analogie e differenze e fatta chiarezza su chi è il cyberbullo, è tempo di
focalizzarci sull’oggetto della nostra guida. Andiamo ad analizzare nel dettaglio
il bullismo online e le sue caratteristiche.

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cyberbullismo
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Tipologie di bullismo online
Quali sono le forme di cyberbullismo in cui ci si può imbattere? Nel corso delle
analisi e della ricerca sul cyberblussimo, il ‘Center for safe and responsible
internet use’ ha identificato le seguenti tipologie:
Flaming: messaggi offensivi e/o volgari inviati solitamente su forum e siti di
discussione online.
Harassment (molestie): inviare in maniera ossessiva e ripetuta messaggi contenenti
insulti.
Put-downs (denigrazione): inviare messaggi, tramite sms, mail e post, a più
destinatari con l’intento di danneggiare la reputazione della vittima.
Masquerade (sostituzione di persona): rubare l’identità della vittima con
l’obiettivo di pubblicare a suo nome contenuti volgari.
Exposure (rivelazioni): rendere pubbliche le informazioni private della vittima.
Trickery (inganno): conquistare la fiducia di una persona per carpire informazioni
private e/o imbarazzanti con la finalità di renderle pubbliche.
Exclusion (esclusione): escludere deliberatamente una persona da un gruppo online
per ferirla.
Cyberstalking (cyber-persecuzione): molestare e denigrare ripetutamente per
incutere paura e terrore in riferimento all’incolumità fisica.
Happy slapping: molestare fisicamente con lo scopo di riprendere l’aggressione e
pubblicare il video sul web. Rispetto alle modalità di esecuzione delle molestie,
il tutto si svolge attraverso le nuove tecnologie e i nuovi media. L’intimidazione
può avvenire tramite telefonate, sms, mail, chat, social network, forum online,
siti di giochi.
Per quanto riguarda l’oggetto del disturbo? A seconda dei casi può riguardare
pettegolezzi, foto, video imbarazzanti, immagini spiacevoli realizzate ad arte,
furti di identità e profili social, insulti e minacce fisiche.
Una grande percentuale di casi di cyberbullismo si riferisce a molestie a sfondo
sessuale ed in questo caso le vittime preferite sono prevalentemente ragazze.
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Vittime del cyberbullismo e conseguenze
Ora che abbiamo visto alcuni esempi di cyberbullismo, entriamo ancor più nel
dettaglio parlando di vittime e conseguenze di questo fenomeno.
In moltissimi casi, le vittime del cyberbullismo conoscono personalmente i loro
aggressori. Trattandosi prevalentemente di adolescenti e in generale giovani, le
vittime sono particolarmente vulnerabili di fronte a tali comportamenti. La maggior
parte di esse ha difficoltà nel parlare dell’argomento e nel denunciare gli
aggressori per paura di essere ricattate. Intrappolate in uno stato di fragilità
emotiva estrema, le vittime dei cyberbulli rischiano conseguenze pericolose. Molte
di esse incorrono in forme di depressione, autolesionismo e tendono ad isolarsi. La
pressione psicologica agisce negativamente anche sulla condizione fisica. Un’alta
percentuale di vittime ammette di aver ridotto drasticamente l’assunzione di cibo.
Questa conseguenza è fortemente presente nei casi di body shaming, ovvero nei casi
di offese che tendono a concentrarsi sull’aspetto fisico della vittima. Al tempo
stesso, un’altrettanta percentuale di vittime trova rifugio nel cibo, lasciandosi
andare ad abbuffate eccessive.
La conseguenza peggiore del cyberbullismo è la capacità di indurre al suicidio.
Purtroppo tante vittime, anziché chiedere aiuto, trovano nel suicidio la soluzione
per liberarsi di questo peso.
Da quanto è emerso fino ad ora, è evidente come il cyberbullismo possa
compromettere la vita delle persone fino ad arrivare a conseguenze estreme.
Contrastare questo fenomeno e aiutare le vittime è fondamentale. Per questo anche
il nostro Ateneo vuole fare la sua parte.

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