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Bullismo e

Cyberbullismo
Due tematiche importanti e frequenti nell’attualità.
Cyberbullismo
Il cyberbullismo è il termine che indica un tipo di attacco continuo, offensivo attuato mediante
gli strumenti della rete.
I giuristi anglofoni distinguono di solito tra il Cyberbullying, che avviene tra minorenni,
e il Cyberharassment che avviene tra adulti o tra un adulto e un minorenne. Tuttavia, nell’uso corrente, il termine
Cyberbullismo viene utilizzato indifferentemente per entrambi i casi. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo
può a volte costituire una violazione del Codice Civile e Penale e per quanto riguarda l’ordinamento italiano,
del Codice della Privacy.

DIFFERENZE CON IL BULLISMO


Anonimato del bullo/cyberbullo: in realtà, questo anonimato è illusorio, ogni comunicazione elettronica lascia pur
sempre delle tracce.
Indebolimento delle esitazioni: spesso la gente fa e dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale.
Assenza di limiti spaziotemporali: mentre il bullismo tradizionale avviene di solito in luoghi e momenti specifici (ad
esempio in contesto scolastico), il cyberbullismo investe la vittima ogni volta che si collega al mezzo elettronico
utilizzato dal cyberbullo.
Leggi
Legge n° 71 – 29 Maggio 2017
“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto al fenomeno del cyberbullismo”, - (
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2017/06/03/17G00085/sg) -  entrata in vigore il 18 giugno 2017,
ha introdotto nuove forme di tutela degli adolescenti colpiti da tale fenomeno.

• Il provvedimento intende contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni,


assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.

Ha funzionato?
È ancora presto per affermare un corretto funzionamento della legge ma, di certo, da parte delle istuzioni
scolastiche ed altri, c’è stato l’incremento del raggio d’azione:
•Si è individuato un referente sulle attività di contrasto e il preside è chiamato a vigilare e ammonire tali
atti (L’ammonimento dura fino ai 18 anni)
Polizia postale
La polizia postale e delle comunicazioni è il reparto specializzato per tutte le attività di controllo/repressione
Degli illeciti penali ed amministrativi rientrati nella vasta e complessa materia delle comunicazioni, incluse le
Attività illecite perpetrate per mezzo della rete internet.

Il servizio costituisce il punto di contatto dell’Italia con tutti gli uffici di polizia dei Paesi aderenti e si occupa di
Investigare su tutti quei reati correlati al computer e ai più recenti strumenti tecnologici / informatici. La sua
Attività, pur non essendo esclusivamente di web-intelligence tratta reati come: Pedopornografia, cyberterrorismo,
Copyright, hacking, E-banking, giochi e scommesse on-line…

Gli episodi di cyberbullismo o altri reati online, possono essere segnalati o


in sede oppure attraverso servizi online come la segnalazione a abuse@microsoft.com
You Pol – L’app per combattere i bulli
La Polizia Postale ha presentato a Roma l’app “You Pol” che consente di interagire e segnalare episodi di bullismo o
di spaccio di sostanze stupefacenti. Si può scaricare su tutti gli smartphone e tablet. Si possono inviare immagini e
segnalare direttamente alla sala operativa della Questura competente per territorio fatti di cui si è testimoni diretti
(anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositivo).
Sentinelle digitali  Significato di Sentinella: Soldato armato posto di guardia a luoghi, mezzi, persone

Oggi, i genitori diventano sentinelle digitali per controllare i profili dei social network ma anche la messaggistica
sui cellulari dei propri figli: obiettivo “scovare” episodi di cyberbullismo o video a luci rosse che coinvolgono
minorenni, bloccando il cosiddetto sexting, l’invio di messaggi di testo, video o foto esplicite attraverso i telefonini.

È proprio grazie a uno di questi gruppi di genitori, affiancati da altri composti da studenti, che è stata scoperta la
diffusione virale di un video che vede come protagonista una 16enne cagliaritana, ripresa mentre amoreggia con il
compagno. Una diffusione avvenuta su whatsapp, su cui adesso indaga la Polizia postale, anche perché la ragazzina è
stata presa di mira con insulti e minacce sui social. La segnalazione del video è arrivata a uno dei gruppi di genitori
e studenti che collabora con l’Ifos, l’Istituto di formazione nel settore psico socio-sanitario.
Cosa possono e devono fare i genitori?
• Spiega a tuo/a figlio/a che il telefonino è un mezzo di comunicazione che impone cautela, soprattutto se naviga in
rete.
• Ricordagli/le che foto e riprese effettuate con il telefonino sottostanno alla normativa italiana in materia di
protezione della privacy delle persone: se creano immagini o video di persone non sono autorizzati a condividerli,
diffonderli nei gruppi di chat, pubblicarli sui socialnetwork. Una volta immessi in rete, foto e filmati possono
continuare a essere diffusi senza controllo, per un tempo potenzialmente infinito.
• Spiega ai tuoi figli che promesse di ricariche facili o altri vantaggi immotivati provenienti da sconosciuti sono spesso
tipiche di chi usa la rete con cattive intenzioni.
• Parla ai tuoi figli della potenziale pericolosità nell’accettare amicizie virtuali o nello scambiare messaggi con utenti
sconosciuti: la rete è popolata anche da persone interessate a rapporti sessuali con minorenni, ben consapevoli
dell’attrazione che il web esercita sui ragazzi e di quanto i giovani siano poco riservati e cauti nei contatti “virtuali”.
Qualche consiglio per i ragazzi
• Nelle chat, sui social e nei giochi di ruolo non dare mai il tuo nome, cognome, indirizzo, numero di cellulare o di casa.
• Non incontrare mai persone conosciute sui social o online senza avvertire i genitori. Se proprio vuoi incontrare
qualcuno conosciuto su Internet, prendi appuntamento in luoghi affollati, porta con te almeno due amici e informa
sempre i tuoi genitori.
• Se qualcuno in rete ti manda messaggi, ti telefona, ti chiede foto o filmati personali e ti parla di sesso, ti chiede di
mantenere segreti i vostri contatti, ti propone di incontrarlo, ti minaccia in qualche modo, sappi che non deve farlo!
Puoi parlare di questo con i tuoi genitori, con i tuoi insegnanti o con la Polizia e richiedere loro un aiuto per
interrompere i contatti con queste persone.
• Se qualcuno inizia ad essere un po’ «strano» nei tuoi confronti, non avere timore di parlarne con i tuoi genitori o
insegnanti. Ricordati che dietro al computer tutti possono fingere di essere migliori, peggiori o comunque diversi da
quello che sono davvero.
• Se possiedi un collegamento Internet a banda larga (Nell'ambito della teoria dei segnali questo termine è usato per
indicare i metodi che consentono a due o più segnali di condividere la stessa linea trasmissiva: canale entro il quale
viaggiano i segnali rappresentativi dell’informazione) non lasciare il PC sempre connesso se non lo utilizzi: un
computer “incustodito” sulla Rete è un PC più vulnerabile.

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