UDA SUL BULLISMO

LAVORO DI LOPS,SOLDANO,GIACONELLI E SILVESTRIS

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Quella provocata dal Covid 19 è una strage alimentata anche
dalle fake news e dai cattivi maestri. Mi è capitato di vedere,
attraverso un post su Facebook che ha ricevuto molti
apprezzamenti in termini di “like”, un
servizio di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, trasmesso nel TG
Flash delle 13:30 del 23 dicembre 2021 dalla TV Byoblu24,
nel quale si indica una possibile evidenza circa la dannosità
dei vaccini.
Essi osservano quindi che, poiché “l’unica cosa che è
cambiata da un anno all’altro è stata la campagna
vaccinale anti-COVID” è proprio questa, la somministrazione
dei vaccini, la causa più probabile del maggiore numero di
morti del 2021, pur dicendosi retoricamente aperti a valutare
l’opinione di chi avesse altre
spiegazioni da offrire
È inaccettabile che chi ricopre ruoli di
responsabilità, chi gode di un credito che gli
deriva dalla sua
professione, avalli argomentazioni di tale
lapalissiana inesattezza. Trovo incredibile che
queste persone non avvertano la
responsabilità che hanno nel fomentare poveri
sprovveduti che si lasciano
condizionare al punto da arrivare non solo a
rinunciare alla vaccinazione, ma perfino a
rifiutare le cure dei medici, secondo loro
schiavi soltanto delle multinazionali e dei
complotti internazionali.
Come riconoscere le false recensioni?

Ÿ Controllate sempre il numero delle recensioni: se è alto è più

probabile che il punteggio medio sia attendibile;
Date un occhio all’ultima data di pubblicazione di una recensione:
se l’inserimento delle opinioni è aggiornato vuol dire che la fonte
potrebbe essere affidabile;
Guardate con attenzione le foto scattate dai clienti;

Ÿ Consultate la sezione “domande e risposte” del portale: il

solo fatto che sia presente sul sito e che sia aggiornata è un buon
segno;
La singola recensione, invece, è quasi sempre dubbia: meglio non
fidarsi.
Identikit della recensione falsa
Ecco, infine, un identikit della recensione falsa: tenerlo a mente può essere uno strumento in più
per riconoscere i commenti fake.

Ÿ La recensione è stata scritta da un account

registrato solo pochi minuti prima. Lo stesso account ha pubblicato diverse opinioni in un breve
periodo, oppure non ha inserito altre recensioni su altre strutture;

Ÿ La recensione
riporta informazioni fin troppo dettagliate e immagini professionali o “rubate” da altri siti;

Ÿ La recensione esprime un giudizio diametralmente opposto rispetto

alla media delle altre opinioni;

Ÿ La recensione esprime un giudizio eccessivamente negativo o positivo su una struttura;

Ÿ Nello screditare una

struttura, la recensione ne suggerisce un’altra: quest’ultima è la prova inconfutabile che si tratta di
un fake.
Il bullismo è uno squilibrio di potere fisico e psicologico
tra chi agisce e chi subisce,il cyberbullismo invece
rispetto al bullismo fisico e verbale si basa sulla
persistenza,l’anonimato,l’assoluta mancanza di contatto
e quindi di empatia.
Le parole in rete che definiscono gli abusi sono:
▪ HATE SPEECH:discorso online che inciti alla violenza o
ad azioni mirate ad aumentare il pregiudizio contro
persone o gruppi
▪ SEXTORSION:costringere le vittime a pratiche sessuali
e al pagamento di una somma di denaro in cambio
della mancata divulgazione di immagini e di video
compromettenti.
▪ GROOMING:l’adescamento online
La vittima è scelta dal bullo perché funzionale a far
acquisire potere e funzione nel gruppo di appartenenza
COSA SI PUO’ FARE?
Interpretare i bisogni dei ragazzi senza imporre regole
IL BULLISMO NEL DIRITTO
Il bullismo si traduce in comportamenti aggressivi consistenti in atti di intimidazione
sopraffazione e oppressione fisica o psicologica nei confronti del soggetto debole da
vittima.
Nel nostro ordinamento giuridico gli atti di bullismo possono configurarsi E comunque
fattispecie reato quindi possono essere denunciati e puniti; Innanzitutto può
configurarsi un reato contro la persona (art. 580 c. p. ), percosse (art. 581 C. P.),
lesioni (art. 582 CP), diffamazione (art. 595 CP), violenza sessuale (art. 609 bis CP) ,
minaccia( art. 612 CP), stalking (art. 612 bis CP), interferenze illecite nella vita privata
(art. 615 CP).
Un altro passo in avanti al bullismo è rappresentato dalla legge numero 71 del 2017 la
quale ha introdotto e disciplinato il reato del cyberbullismo, questo reato è ancora più
subdolo perché avviene tramite internet.
Sono atti persecutori il controllo sulla vita quotidiana della vittima, l'invio di
lettere, le email, sms, molesta nella vita tramite social networks; Integra il
delitto di atti persecutori anche divulgazione tramite social network dei
filmati diffamatorie nei confronti della vittima procurandole uno stato
d'animo di disagio e paura.
Molte volte alcune condotte poste in ambito scolastico al fenomeno del
bullismo si estrinsecano in atti disciplinati che possono avere rilevanza sotto
un profilo giuridico e quindi sono perseguibili penalmente.
Il più delle volte il bullismo viola sia la legge penale sia quella civile quindi
può dare vita a due processi penale e civile.,
 MANIFESTO COMUNICAZIONE NON OSTILE

Si è ciò che si comunica: Le parole che scelgo raccontano la

persona che sono: mi rappresentano.

Abbiamo scelto questo punto del manifesto perché secondo noi

non è vero che quello che viene detto da una persona rappresenti
quello che è veramente
 ADJECTIVES TO DESCRIBE THE BULLY

IGNORANT STUPID
WEAK
BOSSY
ARROGANT

THE BULLY TORMENTED

BAD

INSECURE
MOCKED
SUPPORTED

UNFRIENDLY
 LA VEGAFOBIA
La Vegafobia è la discriminazione verso quelle persone che non
aderiscono all’ideologia carnista, ovvero coloro che, per motivi etici, si
rifiutano di mangiare carne. Insomma, è l’avversione irrazionale nei
confronti delle persone vegetariane e vegane.
Le azioni vegafobiche possono manifestarsi attraverso frasi
canzonatrici, battute di pessimo gusto che condannano lo stile di vita
del vegano (o vegetariano). Purtroppo però possono anche sfociare in
azioni di emarginazione e discriminazione su vari contesti (familiari,
sociali, lavorativi).

Molto vicino all’omofobia e al bullismo, la Vegafobia ha

una valenza da non trascurare che spesso ha esiti fatali.
Sebbene non riguardi un’età specifica, è facile
comprendere che le principali vittime siano minorenni, i
quali, non riuscendo a sopportare la derisione, possono
spingersi fino al suicidio