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Domenico – Immigrati

Il motivo per cui c’è tanta ostilità negli italiani nei confronti dei migranti deriva, secondo me, da
un’errata percezione che la politica italiana ha dato a questi nel corso degli anni:

Solitamente gli stranieri, dai politici, sono stati divisi in tre grandi categorie:
> immigrati economici
> immigrati politici (detti anche rifugiati)
> clandestini

Gli immigrati economici sono persone straniere che vengono in Italia per vivere in un ambiente migliore
e per usufruire del benessere che l’Italia o l’Europa ha da offrire; gli immigrati politici invece sono
persone che vengono in Italia per sfuggire alle guerre ed infine i clandestini sono persone straniere che
entrano illegalmente in italia (di conseguenza non sappiamo il motivo).

La politica negli anni precedenti si è concentrata soprattutto sugli immigrati economici, sottolineando
come le persone straniere vengano in Italia senza “motivi seri”. In realtà, come sappiamo, in Africa le
popolazioni vivono continuamente situazioni di instabilità politica, guerra e non hanno un futuro
bellissimo davanti a loro; di conseguenza anche gli immigranti economici, anche se non sono veri e
propri rifugiati, fuggono da uno stato che ha ancora le “cicatrici” di vecchie guerre, che hanno portato
povertà e miseria.
Credo che noi italiani dobbiamo ricordare che anche noi siamo stati vecchi immigrati (i nostri nonni e
bisnonni andavano in America per fare fortuna) e che, anche se siamo contrari all’immigrazione, non
possiamo controllare il numero di clandestini che entrano. Di conseguenza dobbiamo risolvere il
problema in un altro modo, non semplicemente alzando le barriere, ma cercando di integrare gli
stranieri e vivere in una comunità, a prescindere dal fatto che abbiamo pochi mezzi economici per
accogliere le persone.

Testo immigrazione – Gennaro

Fino a qualche mese fa in Televisione si ascoltavano slogan come “Paghiamo, ogni giorno, per ogni
immigrato in Italia, 35 euro!” oppure altre cose come “gli stranieri ci rubano il lavoro”. Ma in realtà è
davvero così?
In Italia, è vero, paghiamo molti soldi per accogliere i migranti, ma al tempo stesso questi soldi vanno in
mano alle strutture che gli offrono cibo e alloggio!
Questi soldi che offre l’Italia non sono soldi “tolti” alle persone che sono in povertà: infatti ogni anno,
sia il governo che altri istituti statali decidono quanti soldi dare agli immigrati, quanti alle persone
povere, e così via.
Una quota di denaro deve essere sempre destinata agli stranieri, anche perché se non facessimo così
violeremmo la costituzione. Gli italiani poveri che non ricevono soldi non devono prendersela con gli
stranieri, ma con chi organizza i loro soldi. Si dice inoltre che non dovremo accogliere gli immigrati
perché compiono molti crimini. Questa cosa può essere vera, ma soltanto parzialmente. Chi fugge dal
proprio paese lo fa per disperazione. Una volta venuto in Italia, però, soffre la povertà e la fame. Questi
fattori possono senz’altro spingere QUALSIASI PERSONA (a prescindere dal fatto che sia straniera o
meno) a compiere crimini. Infine, dovremo stare tranquilli anche per il punto di vista del lavoro. Gli
immigrati fanno i lavori più miserabili dell’Italia, e a volte vengono anche sfruttati. Questi lavori
sicuramente non li farebbe un Italiano in generale, perché ad esempio non lavorerebbe mai per pochi
soldi tante ore sotto al sole. Il problema quindi del lavoro è dato da chi lo offre: gli stranieri accettano
questi lavori e vengono purtroppo sfruttati.
Yu – Italiano

Fin dall’inizio della storia, l’uomo ha sempre migrato. All’inizio cercava nuovi territori favorevoli alla sua
esistenza e vi si stabiliva. Da lì si sono creati i villaggi, poi le città ed infine gli stati.

Con il passare dei secoli le persone hanno creato nuovi confini, non più fisici, e hanno limitato le
persone a fare questi spostamenti.

Ciò ha portato gli italiani a vedere come “estranei” o “parassiti” le persone che entravano nella loro
nazione, semplicemente perché cercavano un luogo migliore in cui vivere. Ma… chi siamo noi italiani
per giudicare se una persona è degna o meno di avere un’opportunità su questa terra?
Non eravamo noi gli stessi ad essere discriminati all’estero quando le nostre famiglie sono fuggite
dall’Italia a causa della povertà e della guerra?
Io farei questa domanda agli italiani che sono contrari all’immigrazione. E inoltre, chiederei: questi
italiani, immigrati, non hanno migliorato il territorio estraneo e lo hanno reso più ricco?

Il fenomeno della migrazione secondo me va visto così: è una ricchezza e una risorsa che va saputa
cogliere, maturare e far sviluppare nella società che la riceve. Le problematiche che accompagnano
questo fenomeno non devono divenire motivo per ostacolarlo. I problemi che derivano
dall’immigrazione dovrebbero aiutarci a superare le paure. I problemi dell’immigrazione (povertà,
criminalità, prostituzione) che non sono tipici di tutti gli immigrati dovrebbero essere soltanto uno
spunto per organizzare le strutture che ospitano e accolgono i migranti per integrarli e dare vitalità a
questo fenomeno. Quindi io penso che l’immigrazione non sia un problema, minaccia o un
inquinamento per la nostra società, ma di essere grande risorsa e forza di rinnovamento. Prima di tutto,
si parte dall’integrazione di un immigrato. Se non si integra una persona straniera nella nostra società,
questa si sentirà esclusa e sarà tutto destinato ad andare fuori controllo.

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