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Regali di Natale dagli Esteri


Tagli agli italiani nel mondo per diciassette milioni di euro ma non a patronati e associazioni vere o presunte
uasi tutti i capitoli del Ministero degli Esteri che interessano gli italiani allestero subiscono tagli pesanti in questa Finanziaria 2007. Fa eccezione il capitolo 3105 Associazioni ed Enti che operano per lassistenza delle collettivit italiane allestero. Nel 2006 cerano 2.352.000 euro e nel 2007 ci saranno 2.352.000 euro. A chi vanno questi soldi? Per quanto riguarda 2.152.000 euro confessiamo che al momento non lo sappiamo, ma promettiamo di approfondire, indagare e riferire. Per quanto riguarda i rimanenti 200.000 euro abbiamo trovato una spiegazione. Infatti lAmbasciatore Adriano Benedetti, Direttore Generale per gli Italiani allEstero e le Politiche Migratorie, in data 10.9.2006 ha inviato una richiesta di parere al Comitato di Presidenza del Cgie in relazione ai contributi da erogare per lesercizio in corso sul cap. 3105 ad Enti e Patronati con sede in Italia che operano allestero per il tramite di proprie filiazioni, specificando comunque: questa Direzione Generale intende procedere alle assegnazioni di seguito indicate. 170.000 euro vanno a Patronati: 36.000 a Ital-Uil, 36.000 alle Acli, 36.000 allInasCisl, 36.000 allInca-Cgil, 7.000 all Enas, 7.000 al Sias, 7.000 all Enasco, 5.000 all Epasa. 30.000 euro vanno ad associazioni di emigrazione: 3.000 ad Associazione Acli, 3.000 ad Aitef, 5.000 ad Anfe, 5.000 a Filef, 8.000 a Cser, 3.000 a Mcl, 3.000 a F. Santi. Ricchi premi e cotillons a chi indovina quale sar il parere del Comitato di presi-

L I TALIANO
Quotidiano per gli Italiani nel Mondo

Venerd 17 novembre 2006

ari lettori, con grande gioia ed entusiasmo che inizio con oggi la mia collaborazione editoriale con LItaliano. LItaliano vuole essere il quotidiano di centrodestra per tutto ci che riguarda gli italiani nel mondo, nellinsegna della libert e della corretta informazione. Spero che liniziativa sia accolta da tutti voi che ponete la libert al primo posto nella lista dei vostri valori, e che ci seguiate numerosi. La mia attivit di parlamentare non mi permette di essere presente come dovrei sulla stampa, ma da oggi cercher di farmi sentire pi spesso e di condividere con voi le mie riflessioni su ci che riguarda la politica in generale - italiana ed estera - , lattualit, il mondo dellassociazionismo, quello dellemigrazione e dei connazionali sparsi ovunque nel globo. A proposito di corretta informazione, vorrei in questa occasione commentare le parole del ministro della Giustizia Clemente Mastella, pronunciate ieri dopo il voto al Senato che ha bocciato, 154 voti a favore e 161 voti contrari, la proposta della Casa delle Libert di sospendere per 15 giorni i lavori sulla manovra economica finanziaria, per avere il tempo di esaminarla approfonditamente. Pallaro anche in questa occasione si schierato dalla parte della maggioranza. Sorvolo sul mio giudizio personale a proposito, e vado direttamente alla frase di Mastella, il quale ha dichiarato se non arrivano i fondi per gli italiani allestero, usciamo dal governo. Mi sento di ringraziare particolarmente il Guardasigilli, perch, se davvero ha intenzione di mantenere la parola data, dovr presto lasciare la sua maggioranza, facendo cos cadere Prodi e tutti i suoi seguaci. Probabilmente il leader dellUdeur, non seguendo con attenzione tutto ci che succede intorno al mondo degli italiani allestero, non informato: questa per non pu essere una giustificazione. Oggi stesso mi sono sentito con alcuni dei parlamentari esteri, i quali mi hanno confermato che i famosi 14 milioni di euro non ci sono. Vorrei fosse chiaro una volta per tutte. Se Mastella conosce il significato della parola coerenza, sar presto obbligato ad abbandonare il governo. Noi che lavoriamo instancabilmente per gli italiani del mondo, dobbiamo tatuarci sulla pelle le dichiarazioni del ministro della Giustizia e aspettarlo al varco. * Resp. relazioni internazionali di Fi e vicepresidente vicario di Azzurri nel mondo

ASPETTIAMO AL VARCO IL GOVERNO


on. DARIO RIVOLTA*

di LUIGI TODINI

Firmato laccordo con lAlgeria


a pagina 2

energia

Per Moretti uno stipendio da nababbo


a pagina 3 proprio bisogno di regalare 170 mila euro ai ricchissimi patronati, che ripetiamo ogni anno introitano dallo Stato 310 milioni di euro (trecentodiecimilioni)? Non gli mancano certo i fondi per le campagne elettorali. Ne parleremo prossimamente. Decine di anni fa allestero litigai con uno straniero che mi aveva gridato in faccia che lItalia era lunico Paese al mondo ad avere la mafia e i patronati. Lo feci per difendere la mia patria, non certo i patronati. Perch in effetti uno Stato normale ed efficiente non certo ha bisogno di intermediari, ci pensa lamministrazione. Purtroppo da noi le leggi sono tanto incasinate e lamministrazione tanto farraginosa che c bisogno della protezione del patronato, entit sconosciuta a tutti gli altri Paesi del pianeta Terra.

sprechi pubblici

uestanno come non mai la finanziaria sta scontentando tutte le categorie. Questanno, come mai prima dora, ci sono anche i parlamentari eletti allestero a chiedere quattrini allo Stato italiano, e quindi al governo. Da quello che si capito pare che questi soldi - i famosi 14 milioni - non bastino nemmeno a coprire tutte le necessit. Come

di RICKY FILOSA

Chi ci capisce bravo Un eroe italiano


Finanziaria e italiani allestero, che rebus!
stato gi scritto sulle pagine di questo stesso giornale, Prodi pensava che la questione del voto dei nostri 18 fosse chiusa: riteneva che fosse gi tutto sotto controllo. Ed invece cos non : che sorpresona deve essere stata per il Raviolone bolognese a cui piace tanto andare in bicicletta, ma che pare mantenere a fatica lequilibrio come Presidente del Consiglio. Noi ci vogliamo vedere chiaro. I soldi che saranno concessi (?) da questo governo pasticcione, dove andranno a finire? Quali sono, secondo i 12 deputati e i 6 senatori italo-stranieri, le priorit? Ci sar un documento che informer i connazionali residenti oltre confine su come saranno spesi questi quattro spiccioli? Noi ce lo auguriamo vivamente. Non vorremmo che questi euro, che gi son pochi, si perdessero nelle migliaia di rivoli della burocrazia. In Italia, intanto, i mortadelloni litigano fra di loro, si scannano, partecipano a cortei e manifestazioni contro se stessi, continua a pag. 2 l Comandante Vincenzo Arcobelli, presidente del Comites di Houston, non vuole lasciare nulla dintentato per fare in modo che un eroe del secondo conflitto mondiale riacquisti la cittadinanza italiana, prima che sia troppo tardi a causa della sua tarda et. Presidente Arcobelli cos che linquieta maggiormente della mancata concessione della cittadinanza al Comandante Attilio Russo? Senza dubbio il dover constatare che lItalia a causa del suo macchinoso apparato burocratico ignori forse lultimo desiderio di uno dei suoi figli migliori, un eroe di guerra, e cio quello di poter ottenere la cittadinanza italiana. Quali sono i motivi per i quali definisce il Comandante Russo un eroe della seconda guerra mondiale? Non sono solamente io ad aver definito

denza (di 16 membri) composto da : 3 dipendenti dell Acli (Narducci, Losi, Volpini), 2 della Cgil (Fedi, Amaro), 2 dellItal-Uil (Di Martino e Nardi), 1 dellInas-Cisl (Narducci Filona), 3 dirigenti della Filef (Carozza, Mangione e Buccino) pi altri 5. Uno di questi ultimi il Coordinatore del Comitato tricolore per gli italiani nel mondo, che tutti, in tutto il mondo, conoscono, meno il ministero degli Esteri che conosce esclusivamente le associazioni suindicate. Ricchi premi e cotillons anche a chiunque sia in grado di fornirci notizie certe dellAitef. Quando si tratta dei 10 membri di

nomina governativa che la legge riserva alle associazioni nazionali di emigrazione, il ministero non pu permettersi di scherzare pena lintervento del Tar. E allora il Ctim c, come c Azzurri nel mondo. LAitef naturalmente non c. Ma, per lamor di Dio, non sono i 3.000 euro dati a questa misteriosa Aitef a farci indignare. Il vero scandalo, che grida vendetta, rappresentato da quei 170.000 euro ai patronati, che gi beccano (ho sottomano i dati del 2003) ben 310 milioni di euro allanno dal fondo patronati del ministero del Lavoro. Va bene che fra un mese Natale, ma c

Intervista al Comandante Arcobelli sul caso Russo

di RO PUCCI Houston

il Comandante Russo un eroe di guerra. Attilio Russo un ufficiale di Marina pluridecorato che ha ricevuto ben quattordici decorazioni al valor militare. Durante il corso del secondo conflitto mondiale apparteneva a un gruppo di sommergibilisti italiani noti per il loro valore tra i quali Fecia di Cossato , Marengo di Moriondo, Moccagatta, Pelosi e Todaro e la Marina Militare italiana, nella continua a pag. 3

Cari amici de LItaliano, Innanzitutto complimenti sinceri per la vostra iniziativa innovativa e valida per cercare di tenere vicino in modo semplice, veloce e gratuito (il che non guasta) tanti italiani che vivono in giro per il mondo. Per questo faccio una proposta concreta: creare un Forum delle idee su LItaliano per mettere poi a disposizione di tutti i parlamentari le istanze vere, le richieste, i problemi degli italiani allestero. In altre parole cercare di raccogliere e selezionare idee e segnalazioni da tradurre in atti legislativi, interpellanze parlamentari, proteste o proposte da sottoporre sia in aula che in commissione. Un patrimonio di idee da portare poi a tutti i parlamentari della Casa delle Libert e innanzitutto ai nostri eletti nelle circoscrizioni estero per far capire ai lettori che c davvero chi ci tiene a difendere i loro interessi e pungolare governo e maggioranza a mantenere gli impegni. Sono contrario a proporre troppi argomenti o questioni personali che vanno invece seguite dal singolo parlamentare, ma a selezionarli cercando di capire quali siano i temi pi sensibili per le nostre comunit. Il primo tema e si potrebbe subito aprire il dibattito - potrebbe essere proprio una lettura critica della legge elettorale per evitare gli abusi ed i brogli che hanno contraddistinto allestero il voto di aprile. Aiutateci ad aiutarvi, insomma, nellottica di una posizione comune, unita, forte del centro-destra perch sono convinto che - superando certe polemichette personali a volte assurde - dobbiamo lavorare tutti insieme, soprattutto allestero, per costruire la riscossa. Perch io sono sicuro che la prossima volta non solo avremo la maggioranza dal voto degli italiani residenti in Italia, ma anche tra quelli che vivono allestero e questi voti dobbiamo meritarceli. On. Marco Zacchera Responsabile dipartimento esteri di An

Appello ai lettori de lItaliano

Quotidiano per gli Italiani nel Mondo


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evidente limportanza, per gli italiani dAmerica, di non essere accostati ai neri: un marchio terribile, soprattutto in alcuni Stati. Gli Stati Uniti che gli immigrati italiani conobbero erano una nazione fondata su un processo di colonizzazione, espropriazione e schiavit e pertanto percorsa da profonde fratture, causate da gerarchie di disuguaglianza basate sulla razza. Essendo rimasti poveri pi a lungo della maggioranza degli altri emigrati europei, gli italiani vissero altrettanto a lungo fra i neri, nei quartieri pi poveri degli Stati Uniti, sperimentando sia i privilegi dellessere bianchi sia le discriminazioni razziali a loro danno. Accolti inizialmente come bianchi, dovettero attendere a lungo prima di essere trattati davvero come tali. Nel 1922, in Alabama, un uomo di colore accusato di miscegenation (mescolanza di razze) per avere avuto rapporti sessuali con una bianca venne assolto in quanto la donna non era bianca, era italiana. I pregiudizi razziali venivano accresciuti persine dal presunto cristianesimo pagano degli italiani, con particolare sospetto sulla venerazione della Madonna nera di Loreto, il san Nicola nero di Bari, il Filippo nero di Agira, il san Zeno nero di Verona, il Cristo nero di Siciliana, e il San Calogero nero tanto amato in Sicilia. La situazione era pi grave per i meridionali, considerati come unaltra razza anche dagli italiani del nord, che condividevano una comune convinzione nordeuropea per cui lEuropa finisce a Napoli. Calabria, Sicilia, tutto il resto appartiene allAfrica. Una tesi simile, del resto, era sostenuta e in parte originata dai principali antropologi positivisti italiani, convinti che i meridionali

La difficile integrazione negli Usa


APPUNTI PER LA STORIA DELLEMIGRAZIONE - II parte

o scorso inverno molti italiani hanno temuto di restare al freddo a causa della diminuzione delle forniture di gas russo. La dipendenza energetica italiana ormai nota anche ai non addetti ai lavori. Quale sar il nostro futuro, considerando che siamo un paese che appare in ritardo nel ricorso a fonti alternative? Non va dimenticata la lentezza con cui procedono i progetti relativi ai rigassificatori. Da sempre si detto che lItalia ha una posizione geografica e una storia che le attribuiscono una vocazione mediterranea, di dialogo con lintero bacino del mare della storia. Storia ed economia si fondono in una recente iniziativa del governo Prodi. Niente di ingegnoso da un punto di vista geopolitico, data la premessa appena fatta. E stato firmato ad Algeri un accordo di fornitura di gas naturale allItalia. Un gasdotto trasporter nel nostro paese otto miliardi di metri cubi allanno; dallAlgeria alla Sardegna e di qui alla Toscana, regione dalla quale il prezioso idrocarburo raggiunger tutto lo Stivale.

Firmato accordo sul gas naturale

Italia-Algeria

Venerd 17 novembre 2006

L I TALIANO

di RICKY FILOSA

segue dalla prima pagina

di EUGENIO BALSAMO

Notevole stata, e sar, la collaborazione del presidente della regione Sardegna, Renato Soru, che si impegnato attivamente poich la Sardegna lultima regione italiana a non avere gas naturale. Soddisfazione stata espressa anche dallamministratore delegato dellEnel Fulvio Conti. Questo progetto le parole dellad - fornisce un importante contributo ad aumentare la sicurezza e la flessibilit del sistema di approvvigionamento di gas naturale dellItalia che registra un forte aumento della domanda. Lintesa raggiunta costituisce un ulteriore passo nella strategia di Enel volta a crescere nellintera filiera del gas e consolida la partnership con Sonatrach. I rapporti di fornitura con lAlgeria hanno avuto inizio nel 1997 con quattro miliardi di metri cubi, aumentati a sei nel 2002. Adesso, forse, potr rientrare lallarme per la mancanza di gas nel nostro Paese. Ieri stato inoltre firmato un altro accordo di importanza strategica tra Eni e Gazprom. Il colosso energetico russo assicurer rifornimenti di gas naturale per i prossimi trentacinque anni.

fanno, disfano, costruiscono e poi distruggono. Chi ci capisce, bravo. La legge finanziaria un camaleonte che cambia a ogni ora ha affermato Silvio Berlusconi: il paragone usato dal Cavaliere rende benissimo lidea. Ve la ricordate la famigerata tassa di soggiorno? Ora non c pi nemmeno quella. E meno male! Ci sarebbe toccato pagare dai 2 ai 5 euro al giorno per visitare citt darte, localit turistiche, una mazzata fra capo e collo a quella che una fra le prime risorse dellItalia: il turismo. Anche grazie alla Casa delle Libert questo pericolo scongiurato. Purtroppo, vincere una battaglia non vuol dire aver vinto la guerra: bisogna prestare attenzione giorno per giorno e, instancabilmente, fare unopposizione dura e convinta contro questa manovra economica scellerata. Ne va del bene del Paese.

Molti furono costretti a cambiare religione e americanizzare il nome


mediterranei, pi scuri, fossero una razza diversa da quella dei settentrionali ariani, pi chiari: i primi avrebbero posseduto sangue africano inferiore e dimostravano di avere una struttura sociale e morale e reminiscenze di unepoca primitiva e perfino quasi barbarica: dunque appartenevano a una civilt assolutamente inferiore. Simili idee attraversarono con facilit lAtlantico e furono subito accolte dai bianchi nati negli Stati Uniti e dagli emigranti dallEuropa settentrionale, fornendo loro una facile spiegazione genetica per la violenza cui i meridionali sembravano maggiormente portati. Oltretutto non erano molti gli italiani specie quelli del sud - a considerarsi tali. Le vicende dellunit nazionale avevano lasciato indifferenti o ostili allo Stato nazionale i loro inni, bisnonni, e la loro fedelt, il loro senso della patria, riguardava compaesani e parenti. In simili condizioni di sottoproletariato, aggravato dalle distinzioni razziali, non stupisce che quanti svilupparono attivit o appartenenze politico-sindacali lo fecero nei gruppi anarchici o in quelli socialisti, per lottare contro lo sfruttamento ma anche - di conseguenza - contro il razzismo, il capitalismo, il nazionalismo, limperialismo. Finirono cos, spesso, per aggravare la propria posizione: marchiati come sovversivi, criminali, o in entrambi i modi, spesso erano costretti ad accettare lavori tipicamente neri. E con i neri spesso familiarizzavano o si mobilitavano, venendo meno al rispetto della linea del colore e suscitando lodio dei sostenitori della supremazia bianca. Furono moltissimi gli italiani che per liberarsi di simili pregiudizi dalle conseguenze drammatiche, cambiarono religione (25mila soltanto a New York nel 1918) e americanizzarono il nome. E fu a partire dallimplacabile esecuzione di Sacco e Vanzetti e dalle pi note imprese di Al Capone che - comprensi-

di FRANCESCO SANTAVICCA

Frank Sinatra

bilmente - gli italiani dAmerica sentirono pi forte la necessit di essere riconosciuti come americani bianchi a tutti gli effetti. Allo stesso tempo daltra parte e per lo stesso motivo - sentivano il bisogno di essere riabilitati nella loro italianit. Determinante fu, in questo senso, il favore con il quale il governo di Washington vide linsediarsi al potere di Mussolini e il progressivo stabilizzarsi del fascismo in un regime forte. Mussolini, daltronde, era prodigo di gesti amichevoli verso gli Stati Uniti, ma soprattutto di attenzioni (culturali e politiche) verso quegli stessi emigrati che il regime liberale aveva praticamente ignorato. Allintegrazione degli italiani giovarono anche grandi imprese come la trasvolata atlantica da Roma a Chicago, con 24 idrovolanti. Poi, il successo di italo-americani come Joe di Maggio, Frank Sinatra, Fiorello La Guardia ecc. (al riguardo uscito nel 2004 Sinatra, Scorsese, Di Maggio e tutti gli altri, di Erik Amfithea-trof (Neri Pozza, pagg. 460, euro 18). Giov agli italiani, soprattutto, il loro lavoro. Ma in un film di grande successo Fa la cosa giusta, di Spike Lee (1989) - il protagonista nero, litigando con un pizzaiolo italo-americano, gli dice, allusivo: Lo sai cosa si dice degli italiani di pelle scura, vero? si dice ancora che non sono del tutto bianchi.

L I TALIANO

Venerd 17 novembre 2006

Sinistra ipocrita sugli stipendi doro


Perch non fissare anche per i super manager un tetto massimo di retribuzione?
l anno nella sua attuale veste di amministratore delegato di Trenitalia? Il lato grottesco di tutta la vicenda che il compagno ingegner Moretti, succeduto da un manager come Catania, che di Euro ne percepiva 3.000.000 (tre milioni) l anno, fa anche la figura del moralizzatore sollecito e rispettoso del denaro pubblico, avendo accettato il taglio dei quattro-quinti dello stipendio del suo predecessore. In realt, la mozione dellUlivo dimostra che a sinistra scattato il campanello d allarme: sono sempre di pi gli elettori che, avendo nelle ultime consultazioni elettorali incautamente votato per l Ulivo, si ritrovano ora a fare le guardie bianche dei super- burocrati del ministero dell Economia e delle Finanze che, dopo aver scuoiato a dovere il popolo lavoratore dando fondo a tutta la loro fantasia predatoria, si accingono ora a spartirsi, in letizia, la torta di mille e pi miliardi delle vecchie lire che un improvvida legge del 2003(la 350), varata da centro- destra, mette loro a disposizione (v. LItaliano di venerd 10 novembre). Della legge di cui sopra, l attuale opposizione dovrebbe almeno vergognarsi. In ogni caso, sembra doveroso una qualche forma di ravvedimento operoso. Perch il centro-destra non approfitta dell apparente buona volont dellUlivo, sponsorizzando in spirito bipartisanla citata mozione, e proponendo un decreto legge di un solo articolo che fissi, come tetto massimo per la remune-

ome al solito, la sinistra nostrana predica bene e razzola malissimo. I fatti. Gioved 9 novembre una mozione del gruppo dell Ulivo al Senato, presentato dalla presidente Anna Finocchiaro, dai vice Luigi Zanda e Nicola La Torre, da Salvatore Adduce, Giorgio Tonini, Guido Galardi e Lino Scarpetti, chiedeva al governo, sulla scia del caso Catania (ex-amministratore delegato di Trenitalia, liquidato con sette milioni di euro per la sua disastrosa gestione delle ferrovie) un intervento urgente per limitare, in modo congruo, i compensi dei consiglieri di amministrazione e degli amministratori delegati delle aziende pubbliche e a partecipazione pubblica, evitando anche il cumulo tra compensi, indennit, gettoni, di chi ricopre pi cariche (cfr LUnit del 10 novembre). La mozione, a prima vista, sembra manifestare una ritrovata sensibilit redistributiva, da parte di un governo che si vuole attento e premuroso nei confronti delle fasce deboli della societ, e volto a cancellare, per quanto possibile, le tante iniquit dellattuale sistema sociale italiano. Che stia pi attento,

di J.F. WARZENSCHWEIN

razione dei manager pubblici, l attuale stipendio del Segratario Generale del Ministro degli Esteri, o quello del capo di Stato Maggiore della Difesa? Per rispetto delle due altissime cariche dello stato citate non ci sentiamo di rilevare, in questa sede, i relativi emolumenti.

Arcobelli: Non possiamo scordare un eroe di guerra. Russo rischia di morire senza la cittadinanza che tanto desidera
segue dalla prima pagina sta mancanza di sollecitudine verso la richiesta di cittadinanza del Comandante Russo? Sono rimasto profondamente contrariato, deluso ed incredulo. Non riesco a concepire che chi ha la possibilit di far realizzare un ultimo ed estremo desiderio come questo, che rivela ancora come questo italiano non rinunci a essere tale fino alla fine, non possa o non voglia fare nulla per intervenire fattivamente accelerando il processo di riacquisto della cittadinanza. Eroi italiani della statura del comandante Russo e che sono stati onorati persino dai loro precedenti nemici adesso devono affrontare lindifferenza della burocrazia e di settori della classe politica di un Paese che hanno contribuito a difendere mettendo a rischio la propria vita ed semplicemente assurdo e inconcepibile che ci avvenga. Presidente Arcobelli qual la risposta che sattende ora dallItalia a proposito della concessione della cittadinanza al Comandante Russo? Sono sempre stato convinto che non si pu e non si deve fare un fascio di tutta lerba. Tra le forze politiche italiane esistono personalit dotate dumanit e di profondo orgoglio patriottico italiano. Devo ringraziare special-

in altri termini, ai problemi dei precari, dei giovani invano in cerca di un lavoro e di una casa, degli insegnanti sottopagati, e meno a quelli degli strapagati manager pubblici, per di pi sottratti a qualsiasi tipo di controllo di produttivit. Ma allora, sui chieder il lettore medio di sinistra ( e non solo...), quale governo ha consentito che al compagno Mauro Moretti, ex segretario della Cgil Trasporti, fosse attribuito un ingaggio di 600.000 (seicentomila) euro

A sinistra il nuovo amministratore delegato Mauro Moretti, ex Cgil In alto Trenitalia in grave crisi, rischia di lasciare le vetture in stazione

di RO PUCCI

quale il Comandante Russo ha servito con onore, a un certo punto ha sentito il dovere di dedicargli un intera sala al Museo della Marina. Perfino Paul Kemp, uno storico americano, nel suo libro Underwater Warriors pubblicato nel 1996 dallAccademia della U.s. Navy di Annapolis ha dedicato pagine e fotografie alle azioni del comandante Attilio Russo. Qual stato latteggiamento delle autorit italiane contattate da lei per la concessione della cittadinanza al Comandante Russo? I funzionari tanto della Presidenza della Repubblica, che del Ministero della difesa e del Ministero dellInterno pur dichiarando disponibilit a considerare la richiesta non hanno tenuto nel dovuto conto lurgenza della richiesta del valoroso connazionale che per la sua et molto avanzata rischia di non vedere realizzato il suo ultimo sogno dessere avvolto, al termine della sua vita, in quel tricolore per il quale ha dato tutto senza riserve come ufficiale di marina. Quali sono state le sue reazioni a que-

mente lonorevole Marco Zacchera di Alleanza Nazionale per essere intervenuto prontamente su mia richiesta su questo caso attraverso uninterrogazione parlamentare presentata alla Camera dei Deputati la settimana scorsa. La sua iniziativa stata condivisa anche da altri? Desidero precisare che il mio un ulteriore appello e una richiesta dintervento concreto a continuazione delle richieste analoghe fatte nel passato da parte del presidente dellUnuci della sezione di Miami, Maggiore

della Guardia di Finanza Pilota Antonio Pianta. Come il Comandante Russo e come molti militari in congedo, vivo in un Paese dove chi ha indossato una divisa, sotto qualsiasi governo e in qualsiasi periodo storico, rispettato come un vero servitore della sua nazione. Negli Stati Uniti ho avuto modo di visitare molte citt, e ho potuto notare il rispetto e lammirazione che sono tributati al valore di tutti i militari stranieri e perfino a quelli avversari. Sono rimasto molto commosso, per esempio, nel constatare che a Chicago esiste una piazza dedicata allaviatore, pionere dellAeronautica Italiana Italo Balbo. Mi ha fatto piacere apprendere che Balbo, e tanti altri, sono stimati e ammirati negli Stati Uniti e sono quindi onorati nei musei dellAviazione e della Marina americana. Eroi come il nostro caro connazionale Attilio Russo pi che un patrimonio storico devono essere considerati come un esempio di patriottismo, e di quei valori che ritengo fondamentali per le nostre generazioni tanto del presente che del futuro. Proprio per questo desiderio rinnovare il mio appello al Presidente della Repubblica e al Ministro dellInterno affinch, tenendo presente quant meritevole il beneficiario del loro provvedimento, esaudiscano al pi presto questa richiesta per meriti speciali con un decreto straordinario.

La Mailing List Histria (http://www.mlhistria.it ) gruppo di discussione nato in internet, al quale aderiscono esuli giuliano dalmati, figli di esuli, connazionali residenti in Slovenia e in Croazia e - ha indirizzato una lettera a Michele Ventura dei Ds, e per conoscenza a tutti i deputati e senatori. La missiva, ha per oggetto il rifinanziamento della legge 193/2004 a favore della Comunit italiana in Croazia e Slovenia e delle attivit culturali degli esuli giuliano dalmati. Nella lettera , pubblicata da La Voce del Popolo di Fiume, si chiede che tra gli emendamenti alla legge Finanziaria 2007 sia inserita lapprovazione della proroga della legge n. 193/ 2004, che prevede interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunit degli esuli dallIstria, da Fiume e dalla Dalmazia nonch a favore delle attivit della comunit nazionale italiana in Slovenia e Croazia.

Rifinanziare la legge per gli italiani in Istria

IN BREVE

Il barbaro assassinio di Marco Biagi, il cui ricordo pi che mai vivo, deve ancora oggi indurci alla pi ferma condanna di ogni forma di violenza e di rifiuto delle ragioni del libero confronto e del dialogo. Lo ha affermato il presidente della Repubblica nel messaggio inviato a Marina Orlandi Biagi, presidente della Fondazione dedicata a Marco Biagi, ucciso il 19 marzo 2002 dalle Br a Bologna, mentre, di ritorno dalluniversit di Modena dove insegnava diritto del lavoro, si apprestava ad aprire il portone di casa. Ieri stata inaugurata, infatti, la sede della Fondazione presso lUniversit di Modena e Reggio Emilia.

Inaugurata la sede della fondazione Biagi

Venerd 17 novembre 2006

L I TALIANO

una Norma! esclam il celebre commediografo catanese Nino Martoglio quando assaggi la pasta con pomodori, basilico e melanzane che si vide portare a tavola dopo uno spettacolo particolarmente faticoso. Lartista, piacevolmente sorpreso dal gusto di quel semplice piatto, volle esprimere la soddisfazione delle sue papille paragonandolo allillustre opera di Vincenzo Bellini. Fu cos che entrambe (lopera e la pasta) divennero i simboli di Catania, provincia della Sicilia orientale da molti definita la Milano del sud per la sua operosit e la creativit dei suoi abitanti. Ma non tutti sono concordi nel far risalire il nome di questa pietanza allo splendore della musica lirica: secondo alcuni, infatti, la dicitura dialettale pasta a norma sarebbe da intendere cucinata con tutte le regole e norme, cio in maniera eccellente. Lobiezione a questa ipotesi che se fosse cos allora in italiano si direbbe pasta con la norma, da tradurre in siciliano pasta cu la norma. La cucina tradizionale della Sicilia, sebbene sia unisola e a causa delle grandi dimensioni del suo territorio, molto variegata ed facile trovare piatti tra loro diversissimi pur tipici di citt o zone limitrofe. La pasta alla Norma rientra comunque nel novero dei piatti unici, unusanza tutta locale, al pari della pasta con le sarde, originaria di Palermo, e della

Pasta alla Norma simbolo di Catania


sapere i sapori
di ROBERTA BARBI

a recente estensione dellelettorato attivo al di l diAlpi e Oceano ha attirato lattenzione di chi poco o per niente prestava attenzione alla grande comunit degli italiani allestero, una diaspora di circa 60 milioni di abitanti concentrati soprattutto in Europa e nel continente americano. Il ruolo degli italiani allestero dipende dalle scelte politiche interne, ma principalmente dalla volont di considerare i nostri connazionali un peso o una ricchezza. Un aspetto appare curioso: dato il mutamento del quadro politico del subcontinente americano degli ultimi 7 anni, che valore pu avere per il nostro paese la risorsa umana italica tra Ande e Caraibi? Il nuovo corso politico che sta sconvolgendo quasi interamente il latinoamerica si basa sulla volont dei protagonisti politici e dei popoli di venir fuori il pi possibile dallorbita di Washington e pertanto nuovi scenari sono possibili. Le radici storiche e culturali che legano lEuropa al subcontinente possono realmente costituire il giusto ponte per unire le due sponde delloceano. , in realt, anche il desiderio espresso dalla maggior parte dei princi-

Quando lunione pu fare la forza


Prospettive per la diaspora dei nostri connazionali in tutto il mondo
pali mandatari sudamericani in carica, e lItalia ha le carte in regola per porre in essere strategie di natura politica, sociale ed economica, molto pi di quanto realizzato e realizzabile da paesi europei che non possono contare su comunit oriunde cos numerose. Dai primi anni Novanta il dibattito sulla diaspora si fatto pi vivo. Ma mai nessuno nei decenni precedenti ha avuto il coraggio di parlare di una lobby italiana, di un network etnico, di una comunit metanazionale degli italici. Se ne parlato durante la Prima Conferenza dei Parlamentari di origine italiana (attualmente sono circa 350, due terzi dei quali in America Latina e con il primato allArgentina) tenutasi a Roma nel 2000. In quel contesto vi sono state spinte in tale direzione da parte di chi ha sempre contestato il timore manifestato nei palazzi italiani davanti al termine lobby. Che le lobby italiane in Usa e Canada esistano e, pi o meno, funzionino, non una novit, ma il sogno che vive nella mente di tanti una rete mondiale, un network globale guidato da Roma attraverso i vari centri di potere presenti nel mondo. E qui si innesterebbe la forza dellassociazionismo italiano. Lipotesi di una lobby italica non deve far pensare a velleit di neoimperialismo; ci che potrebbe sorgere una struttura che persegua, unendoli, gli interessi delle varie comunit nei paesi di residenza nonch gli interessi delle stesse in Italia. Gestire gli interessi italici significherebbe difendere i valori, il modo di pensare e di vivere che cosa comune degli italiani residenti allestero, promuovendoli per fare in modo che non vadano perduti nei passaggi generazionali. la memoria, accompagnata dalla difesa di cultura e valori, che permette la creazione di una grande Comunit metanazionale, di un Commonwealth italiano, come qualcuno azzarda definirlo. La Comunit italiana inAustralia, per fare un esempio, la realt che si considera meglio integrata. Nonostante il contributo degli italiani allo sviluppo del paese, a tutti i livelli, sia stato notevole, gli organi di informazione anglosassoni, sicuramente in maniera non casuale, tendono a sottovalutarlo. Ci, reso possibile anche dallesiguit dei corrispondenti strumenti da parte italiana. Lo stesso accade in Germania dove di lobby italiana non si parla affatto e anche qui la stampa dei nostri immigrati quasi inesistente. continua

pasta ncaciata (il timballo) che si prepara a Messina. Il formato tipico con il quale si prepara una vera Norma catanese sono i rigatoni, glielo dice uno che fa questo mestiere da 35 anni, spiega Francesco Ardita, titolare del ristorante Da Rinaldo di Catania, e ha ragione: rigatoni e maccheroni (da maccu maccare che nellantica lingua sicula significa schiacciare) furono il primo formato di pasta inventato nellisola tra la caduta dellImpero romano e lavvento della dominazione araba. Oggi prepariamo la Norma con qualunque pasta, a seconda del gusto del cliente, soprattutto preferiscono spaghetti e linguine. Anche gli spaghetti sembra siano nati nellisola del sole: il geografo arabo Endrisi, nellopera Kitab-Rugiar, scritta nel 1154, parla di itriya, una specie di spaghetto molto sottile.Ancora oggi, in dialetto, i capelli dangelo vengono chiamati tria. Tornando alla Norma, si pu azzardare anche unipotetica datazione del piatto, intorno all800, epoca in cui il pomodoro fu introdotto in Sicilia; fino alla fine del secolo precedente, infatti, veniva considerato un frutto poco saporito quando non, addirittura, velenoso. Il segreto di questo piatto, raccontano, sta proprio nella lavorazione della salsa: Non tutti i cuochi la sanno fare prosegue Ardita e attenzione anche alle melanzane, che vanno mantecate insieme al condimento: a fetta larga

quelle usate per decorare, le altre, che insaporiscono la pasta, vanno tagliate a tocchetti o a julienne.

Ricavare dalla melanzana 4 fette per decorare i piatti, tagliare il resto della polpa a tocchetti e disporre a strati in uno scolapasta cospargendo con sale grosso e coprendo con un peso. Lasciare cos per almeno unora in modo da spurgare tutta lacqua di vegetazione, dopodich friggere in abbondante olio. Ridurre i pomodori in pezzetti, salarli e farli rosolare per un quarto dora nellolio in cui si sar fatto imbiondire lo spicchio daglio. Scolare la pasta al dente e condirla con la salsa in cui alla fine si saranno fatte mantecare le melanzane a tocchetti, spolverare con tanta ricotta salata grattugiata, decorare i piatti con le fettine di melanzane e il basilico. Vino consigliato: qualunque bianco poco strutturato, ottimo lo Chardonnay o il Cataratto

Ingredienti: 400 g rigatoni o spaghetti; 600 g pomodori da salsa; uno grossa melanzana nera; ricotta salata da grattare non troppo stagionata (q. b.); basilico (q.b.); olio (q.b.); uno spicchio daglio

Pasta alla Norma

LA RICETTA

Il dna svela il mistero: Non figlia di Pern


curiosit
di FEDERICA FRANGI

esame del Dna ha sollevato ogni dubbio: Martha Susana Holgado non la figlia dellex presidente dellArgentina, Juan Domingo Pern. crollato cos, definitivamente, il caso della donna che ha dedicato met della sua vita a dimostrare al mondo che Pern era il suo padre biologico. La donna, da sempre sostiene il fatto di essere nata da una relazione extraconiugale durante il primo matrimonio del presidente argentino conAurelia Eugenia Tizn. Secondo la dottoressa Modesti, che si occupata di questa delicata vicenda, non esistono margini di errore e spiega come Non pu esistere nessun margine di errore. Un giallo nella vita di Pern sembra risolto, ma ne resta ancora uno aperto. Infatti, esiste una teoria, sostenuta da alcuni studiosi sardi come Tola, Canneddu, Casula o Ballore, sec-

ondo la quale lex capo del governo argentino, in realt, sarebbe stato un emigrante sardo. Il suo vero nome sarebbe stato Giovanni Piras, nato a Mamoiada paese della in provincia di Nuoro, emigrato in Argentina nel 1909. Sempre secondo i ricercatori, Piras fu costretto a cambiare identit, creandosi una nascita in argentina, per evitare la chiamata alla alle armi durante la grande guerra. Il disertore, poi, si sarebbe introdotto come macchinista ferroviario nel mondo delle ferrovie del nord argentino. Successivamente sarebbe diventato un dirigente di unazienda ferroviaria legata alla compagnia monopolistica La Forestal. Pi tardi, con laiuto, pare, di persone amiche e potenti, entr in Accademia militare, la stessa che frequent anche Pern. Il fatto interessante, per, che nel Colegio Militar, potevano accedere solo cittadini

nati o nazionalizzati in Argentina. E proprio laccademia porterebbe alla spiegazione della falsificazione e della manipolazione dei documenti anagrafici e delle contraddizioni che spesso si trovano nelle biografie degli storici argentini e esistenti nelle sue memorie. A questo proposito, estremamente interessante leggere in uno dei libri Enrique Pavn Pereyra, biografo personale di Juan Pern, una frase dettata allo scrittore, durante lesilio a Madrid, dallesule argentino: Io ho giocato con il mio destino una magica scommessa, sono riuscito fino a oggi a conservare le mie origini come profondo segreto. Divenuto poi presidente della Repubblica Argentina a maggior ragione la vera identit non doveva essere rivelata poich la Costituzione dispone che il presidente della nazione deve essere nato in Argentina.

di EUGENIO BALSAMO

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