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Disinformazione sul web

Oramai sono passati diversi anni da quando internet è approdato nella


società odierna, tuttavia nonostante tutto è ancora uno degli argomenti su
cui le persone mostrano più disinformazione. Varie sono le occasioni nelle
quali personaggi importanti come politici o attori hanno accusato il web e i
videogiochi, che in molti casi sono due mondi completamente distinti, di
essere simili a delle droghe, e di causare dipendenza e reazioni violente in
coloro che ne fanno uso, soprattutto se giovani. Molti esempi di ignoranza
sono avvenuti in diretta TV, permettendo all’accaduto di diffondersi in
tutto il mondo a grande velocità. Di questi ce ne sono di tutti i tipi, ad
esempio nel 2017 durante un servizio dedicato all’arresto di un uomo
accusato di apologia al terrorismo, e nel quale computer, testuali parole, è
stato trovato di tutto, l’attenzione della voce narrante andò a concentrarsi
sul titolo videoludico preferito dell’accusato, glissando completamente il
fatto che fosse in possesso di varie armi da fuoco. Il gioco in questione,
ambientato durante il periodo della rivoluzione francese, venne accusato di
avere l’obbiettivo di simulare l’attacco terroristico dell’ISIS al Louvre di
Parigi. Un altro episodio nel 2015 vede un’intervista televisiva alla
scrittrice Dacia Maraini, la quale, pur essendo un’autrice stimabile e
apprezzata, ha dimostrato di avere scarse conoscenze sul mondo dei
videogiochi. Dal canto suo il videogioco preso in questione, diffondeva
l’idea che il corpo umano non sia altro che merce, andando a eclissare la
sacralità che aveva in precedenza. E ancora, un fatto accaduto poche
settimane fa , ha come protagonista un senatore di forza Italia, il quale, in
diretta televisiva, ha parlato di un quadro devastante, del fatto che il web e
i videogiochi avrebbero sui più giovani effetti simili a quelli della cocaina.
A suo dire in aggiunta, le malattie mentali, i disturbi alimentari e
l’autolesionismo, hanno cominciato a crescere vertiginosamente dopo
l’arrivo delle console nelle nostre case. Ha inoltre affermato che le nuove
generazioni siano meno intelligenti di quelle precedenti. Questi sono solo
alcuni dei tanti episodi in cui i telegiornali e le trasmissioni italiane hanno
dimostrato la loro disinformazione su questi argomenti. Le nuove
tecnologie indubbiamente presentano il rischio di causare dipendenza nei
soggetti più giovani, questo però accade solo in seguito ad una negligenza
da parte dei genitori, i quali hanno il compito di razionare il tempo che il
proprio figlio trascorre su internet. Nelle persone più mature invece,
sempre prestando attenzione al tempo che gli si dedica, degli studi hanno
provato che i videogiochi: migliorano la coordinazione, la capacità di
risolvere problemi, l’attenzione e la concentrazione dell’individuo, la
reattività del cervello, la capacità di multitasking e i rapporti
interpersonali, oltre a potenziare la memoria e costituire una fonte di
apprendimento. In qualsiasi situazione sia stato trattato questo tema in
televisione, non si è mai parlato di questi studi, i quali dimostrano che
tutte le accuse fatte da persone poco informate sull’argomento sono
infondate e senza senso. Eventi come questo continuano e continueranno
ad accadere finché i pregiudizi su internet e sui videogiochi da parte di
coloro che ne sanno poco o nulla non cesseranno di esistere.

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