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TEMA SULLA FELICITA’

1. La felicità è un sentimento che scaturisce quando si vedono i propri desideri


realizzati. Questa è la moderna definizione che caratterizza quest’emozione,
tuttavia essa è molto differente rispetto a ciò che ne pensavano gli intellettuali
vissuti secoli fa. Per i filosofi antichi la felicità è una forma di virtù, uno stato
che non cambia e che si può provare sia mediante valori materiali, sia mediante
idee più profonde. Nell’età moderna invece la felicità bisogna trovarsela, la
politica infatti non la garantisce ma neanche la vieta. Aristotele ad esempio
pensava che la felicità più che uno stato concreto, rappresenti uno stile di vita,
che ha l’obbiettivo di allenare e potenziare le migliori qualità dell’essere
umano. Giacomo Leopardi invece pensava che la felicità non sia altro che la
contentezza del proprio essere e del proprio modo di essere. E ancora
Alessandro Manzoni vide la felicità da un punto di vista religioso. secondo lui
la felicità è una cosa che dio aveva promesso solo a coloro che hanno seguito i
suoi insegnamenti e che sono quindi destinati alla salvezza. L’idea di felicità
dei secoli passati è quindi molto differente rispetto a quella contemporanea,
che vede come obbiettivo principale la realizzazione dei desideri
dell’individuo. Questa definizione tuttavia è una generalizzazione, in quanto
l’idea di felicità di un soggetto molto spesso non coincide con quella di un
altro, rendendola dunque un opinione soggettiva, che varia in base agli
interessi e ai desideri di ognuno.

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