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Bergson
Il pensiero di Bergson appartiene alla corrente dello spiritualismo(Incentrata su
l'interiorità dell’individuo) e si sviluppa in un periodo contemporaneo a quello di Freud.
Bergson sostiene che ciascuno di noi possiede dentro una forza creatrice grandiosa
chiamata Slancio Vitale, così grandioso che potrebbe essere paragonato all’esplosione
di una granata.
Nel pensiero di Bergson il Tempo assume un ruolo molto importante, egli sostiene che il
tempo è una costante ma anche variabile importante nella vita dell’uomo.
Il tempo si divide in due momenti, Il tempo della scienza e il tempo della coscienza.

Il tempo della scienza è un tempo meccanico, che può essere facilmente regolato
dalle lancette dell’orologio, lo consideriamo un tempo reversibile perché noi
possiamo portare le lancette dell’orologio avanti e indietro a nostro piacimento e
Bergson lo paragona ad una collana di perle perchè le perle appaiono tutte uguali
all’interno della collana e quindi se proviamo a fare uscire tutte le perle della
collana, e proviamo a reinserirle in modo impreciso, senza un ordine specifico va
bene lo stesso, si ricompone senza nessun problema.

Il tempo della coscienza è il tempo della vita, un tempo irreversibile, che non
possiamo intercambiare, è quel tempo che ci portiamo dietro da quando siamo nati
e che porteremo fino alla nostra morte, insieme a tutto quello che ci riserva la vita
tenendo conto del passato, del presente in funzione del futuro. Quindi il tempo della
coscienza avrà un itinerario proprio che lo caratterizza nel bene o nel male. Il tempo
della coscienza è paragonato ad un gomitolo di lana, che parte da un piccolo filo
che man mano che si avvolge su se stesso aumenterà di volume fino al momento
della morte. non tutti gli avvenimenti saranno chiari alla nostra mente, in quanto
spesso per ricostruire determinati momenti della nostra vità e quindi del tempo della
nostra coscienza occorrerà uno sforzo di memoria, ricollegandosi al pensiero di
Freud.

Bergson 1
Bergson fa un riferimento al ruolo della società, e distinguerà una società aperta e una
società chiusa:
La società aperta è una società disponibile, democratica, libera, intraprendente, con la
voglia di cambiamento, quindi con una fisionomia molto allargata e con orizzonti molto
vasti.
La società chiusa al contrario è una società bigotta e retrograda.
Bergson elogia la società aperta, ma una società aperta e una società chiusa sono
legati anche ad una religione che sia aperta o chiusa anch'essa, e la religione di cui
parla bergson all’interno di una società aperta deve essere una religione mistica, una
religione che non è frutto di ripetizioni e tradizioni che mi sono state tramandati ma è
una religione dei santi, come la religione di S. Francesco D’assisi, cioè di colui che ha
sposato l’amore per il prossimo, il rispetto per il prossimo. La religione mistica è la
religione di chi riesce ad incarnare determinati aspetti che sono legati al misticismo,
all’aprirsi verso gli altri e tutti quei principi profondi e legati al bene comune.

Bergson 2

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