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Costanzo Preve Luigi Tedeschi Dialoghi Sull Europa e Sul Nuovo Ordine Mondiale PDF
Costanzo Preve Luigi Tedeschi Dialoghi Sull Europa e Sul Nuovo Ordine Mondiale PDF
DIALOGHI
SULL'EUROPA E
SUL NUOVO ORDINE
MONDIALE
INTRODUZIONE DI STEFANO SISSA
Direttori di collana
Jacopo Agnesina, Università del Piemonte Orientale - Vercelli
Diego Fusaro, Università di Milano - San Raffaele
Segretario di redazione
Mario Carparelli, Università del Salento
Comitato Scientifico
Giovanni Bonacina, Università di Urbino
Gaetano Chiurazzi, Università d i Torino
Vincenzo Cicero, Università di Messina
Massimo Dona, Università di Milano - San Raffaele
Domenico Fazio, Università del Salento
Sebastiano Ghisu, Università d i Sassari
Giuseppe Girgenti, Università d i Milano - San Raffaele
Marco Ivaldo, Università d i Napoli - Federico I I
Roberto Mordacci, Università di Milano - San Raffaele
Vesa Oittinen, Università di Helsinki
Pier Paolo Portinaro, Università di Torino
Roberta Sala, Università d i Milano - San Raffaele
Andrea Tagliapietra, Università di Milano - San Raffaele
DIALOGHI
SULL'EUROPA E
SUL NUOVO ORDINE
MONDIALE
INTRODUZIONE DI STEFANO SISSA
s
Introduzione
La f il o s o f ia ‘t u t t a p o l it ic a ’ d i
C o stan zo P rbve:
UN INTELLETTUALE NON OMOLOGATO
note
1 C. PREVE, Il ritorno del clero, C.R.T., Pistoia, 1999; pagg. 21 e 27.
8 Stefano Sissa
note
2 Vedi, tra gli altri, C. PREVE, M a r x in attuale. E red ità e prospettiva,
Bollati Boringhieri, Torino, 2004.
18 Stefano Sissa
tale classe sociale non può essere identificata tout court come
l’intrinseco supporto sociologico di un processo sociale così
complesso. In effetti, tale processo si è rivelato capace di
trascendere ampiamente il solo supporto della borghesia,
come si è visto negli ultimi decenni, in cui abbiamo assi
stito ad un sostegno incondizionato al capitalismo anche
da parte del proletariato occidentale, stregato dai comfort e
dai livelli di consumo che gli ha garantito fino all’altro ieri.
In realtà, alcune frange della borghesia - che peral
tro si articola in più componenti differenziate —hanno
rappresentato anche una forma di ‘coscienza infelice’ del
la civilizzazione capitalistica, offrendo il destro anche al
sorgere della critica anticapitalistica di forma dialettica
(diversa da quella puramente nostalgica e ‘reazionaria’),
che ha avuto in Marx il suo esponente più robusto. Per
il moderno pensiero dialettico, elaborato in seno a quelle
frange sociali di cui sopra, la vicenda umana si qualifica
attraverso il processo di autocomprensione del rapporto
di reciproca determinazione tra il soggetto e l’altro da sé,
cioè l’oggetto. L’uomo perviene alla verità di se stesso —che
è una verità relazionale —attraverso quella prassi storica
che gli consente la comprensione di come il suo essere vada
concepito a partire dal punto dinamico di incontro/scon-
tro tra Io e Mondo, tra soggetto e realtà; il che bandisce
sia il puro soggettivismo che il realismo ingenuo. La con
dizione alienata è quella in cui l’uomo è lontano o impe
dito a compiere questa autocomprensione, che avrebbe un
effetto liberatorio perché consentirebbe sia di rimuovere
gli ostacoli di una oggettività pietrificata, sia di rimettersi
dagli svianti sogni di onnipotenza del soggetto.
Ora, non vi è dubbio che il sistema capitalistico, che
pure ha sprigionato enormi potenziali di razionalità tecnica
e scientifica, comporti per l’uomo un sempre più marcato
esproprio della sua capacità di autodeterminarsi, raggelato
come in un insieme di rapporti sociali che funzionano alla
Introduzione 19
note
0 C . PREVE, S to ria d ella d ia le ttic a , P etite Plaisance, Pistoia, 2006,
pagg. 125-6.
20 Stefano Sissa
note
4 Mi permetto soltanto di rinviare, però, a due miei scritti: l’artico
lo La 'destra' come categorìa antropologico-culturale. Per la preistoria di un
concetto politico, in «Scienza & Politica», n. 42, 2010, e poi Pensare la
politica controcorrente, e-book, Arianna Editrice, Bologna, 2010: un mio
studio su Alain de Benoist (un autore su cui anche Preve ha pubblicato
un 'confronto filosofico-politico’), interpretato alla luce delle categorie
concettuali della ‘destra antropologica’.
Introduzione 27
note
5 Vedi C. PREVE, I l paradosso D e Benoist, Edizioni Settim o Sigillo,
Rom a, 2006.
30 Stefano Sissa
Stefano Sissa
37
E u r o p a : u n m it o u n if ic a n t e o o m o l o g a n t e ?
U n a id e n t i t à e u r o p e a d iv e n u t a s e n so d i c o lpa
COLLETTIVO
mio parere, di fatto solo il quarto conta, e gli altri tre re
stano del tutto accessori e complementari. Finché il maso
chismo dell’Europa non verrà curato in modo radicale, le
basi USA espiatorio-punitrici continueranno ad occupare
militarmente l’Europa.
In secondo luogo (andrebbe da sé, ma è meglio chia
rirlo per evitare pittoreschi equivoci diffamatori) quanto
dico non significa per nulla che il genocidio ebraico non
sia mai avvenuto, e che -se avvenuto- non debba essere ra
dicalmente respinto, deplorato, condannato e ovviamente
“ricordato”. Io sono per la totale libertà di parola e di
espressione pubblica per i cosiddetti “revisionisti” ed i
cosiddetti “negazionisti”, non posso entrare nel merito
del gioco dei numeri delle vittime accettate o supposte
(non sono infatti mai entrato in vita mia in un archivio
storico —sono totus philosopbus), ma parto dal dato storico
per cui Hitler intendeva realmente sterminare il popo
lo ebraico in quanto popolo, per un insieme di ragioni
razziali (preservare la purezza del sangue tedesco) e di
ragioni storico-complottivo-paranoiche (il complotto
ebraico compiuto in alleanza informale fra capitalisti fi
nanziari e commissari politici bolscevichi). Per quanto
mi riguarda, il genocidio ebraico è veramente esistito (così
come quello armeno, che non è per nulla meno odioso e
più “giustificato” del precedente). Detto questo, è evi
dente che esso merita che ne venga coltivata la memoria.
Altra cosa, invece, è il culto religioso della memoria. La
memoria è coltivata soprattutto nell’ambito privato fa
migliare e nello spazio pubblico scolastico, ed ha come
fine principale l’impedire il più possibile che fatti con
simili possano essere in futuro legittimati e ripetuti. Il
culto della memoria non ha questo scopo preventivo ed
educativo, ma esercita una funzione di legittimazione di
eternizzazione di un senso di colpa collettivo e generazio
nale permanente.
Dialoghi sull’Europa e sul nuovo ordine mondiale 45
L’E u r o p a è u n a p a t r ia u n iv e r sa l e
C r is i e v o l u t iv a o c r is i sist e m ic a d e l c a p it a l is m o ?
U n ’E u r o p a in c o n t r a d d iz io n e t r a id e a c o m u n it a r ia
i;d e c o n o m ic is m o d e l l a UE
G io v a n i c o n d a n n a t i a l l ’im m o b il is m o d e l l ’e t e r n o
PRESENTE?
I l g io v a n il is m o com e f u g a d a l l a realtà
U n a p r e c a r ie t à e s is t e n z ia l e p e r m a n e n t e
La g u e r r a g l o b a l iz z a t a c o n t r o la c iv il t à
M ig r a z io n i e p r o l e t a r iz z a z io n e u n iv er sa le
I m m ig r a z io n e e “ n o m a d ism o p r o d u t t iv o ”
S ta to n a z io n a l e e picc o le pa tr ie
O b a m a : l ’u o m o n u o v o p e r la n u o v a f r o n t ie r a
L’o m o l o g a z io n e c o m p iu t a d e g l i a f r o - a m er ic a n i
al sistem a
O b a m a , il p r e s id e n t e d e lla c o n t in u it à c l in t o n ia n a
V er so u n a p ia n if ic a z io n e c a pit a l ist a
L’eroismo di Gaza
e il Ministero Occidentale della Verità
I l t r a d im e n t o a r a b o d e lla c a u sa pa lestin e se
D ue p o p o l i e u n o sta to
F il o c c id e n t a l is m o e sen so d i co lpa e u r o p e o
D e c a d e n z a a m e r ic a n a e c o n f l it t u a l it à l a t e n t i
in M e d io r ie n t e
U n a r e s t a u r a z io n e l ib er ista in c o m p iu t a
S t r a t e g ie “ m o n d ia l i ” e “ g l o b a l i ” a c o n f r o n t o
P e n s a t o r i “ in a t t u a l i ” e s p ir it o d e l t e m po
U n ’E u r o p a o p pr e s sa d a i r u d e r i d el t e m p o
L’u o m o è d e s t in a t o a d e t e r n a r s i o alla p r e c a r ie t à
IMMANENTE?
R ic a m b io g e n e r a z io n a l e e d iv e n ir e d ella s t o r ia
U t o p ia e r e in c a n t o d e l m o n d o
A lla r ic e r c a d i u n n u o v o u m a n e s im o
E t ic a e m e r c a t o : d u e sistem i in c o m p a t ib il i
I
Dialoghi sull’Europa e sul nuovo ordine mondiale 201
La “ f a m ig l ia u m a n a ” e la g l o b a l iz z a z io n e
P o s t o f isso e p r im a t o d ella p o l it ic a
C a pit a l e u m a n o e s t a b il it à d e ll ’im p r e sa
S t a t o so c ia l e , u n m o d ello e u r o p e o
Scuola: un laboratorio
di sperimentazione sociologica
F a m ig l ia , in d iv id u a l is m o e c o n t r o l l o so ciale
G io v a n e - a d u l t o : u n r a p p o r t o r o v esc ia to
L a sc o m pa r sa d e l r ib e llism o g io v a n il e
E clisse o t r a m o n t o d e lla s u p e r p o t e n z a a m e r ic a n a ?
I l d e c l in o a m e r ic a n o e le in c o g n it e m e d io r ie n t a l i
L’a v v e n t o d e l “ secolo a s ia t ic o ”
L a v e r it à f il o s o f ic a e il su o d is c o n o s c im e n t o
La f il o s o f ia com e s c ie n z a d e l l ’essere
I n d iv id u a l is m o e t o t a l it à s t o r ic a e so ciale
U n a l o t t a d i classe ca po v o lta
L a g l o b a l iz z a z io n e com e u n iv e r s a l iz z a z io n e
DEGLI EGOISMI
U n c a p it a l is m o s e n z a u m a n e s im o : è d u n q u e g iu n t a la
SUA fase t e r m in a l e ?
Le id e o l o g ie n o v e c e n t e sc h e d in a n z i a l pr e se n t e
STORICO CAPITALISTA
D it t a t u r a d e i d ir it t i u m a n i e so lid a r ie tà c o m u n it a r ia
L a d ic o t o m ia A m ic o / N em ic o d i C a e l S c h m it t
NELLO “SCONTRO DI CIVILTÀ”
S c o m p a r s a d e lla d ia l e t t ic a h e g e l ia n a e f e t ic is m o
ECONOMICITÀ
L a p r iv a t iz z a z io n e d e i d i r i t t i so c ia li
La p r iv a t iz z a z io n e id e o l o g ic o - p o l it ic a
La p r iv a t iz z a z io n e g e o p o l it ic a glo ba le
L a p r iv a t iz z a z io n e p o s it iv is t a - c a pit a l ist a
L’indifferentismo morale
e la cultura dell’individualismo di massa
P e n sie r o u n ic o e in d if f e r e n t is m o m orale
Il m o r a l ism o o r g a n ic o d e g l i in t e l l e t t u a l i
POST - MODERNI
S c h ia v it ù d e l d e b it o : c r is i della s o v r a n it à
E DELLA RAPPRESENTANZA
C e n t r a l it à del la v o ro e d e g l o b a l iz z a z io n e
D e c a d e n z a d e lla “ c a st a ” e “ m a s o c h is t i a s t io s i ”
Q u a n d o m u o r e il d ia v o l o , D io è g ià m o r t o d a t e m p o
I l s o g g e t t o r iv o l u z io n a r io im p o s s ib il e e la t o t a l it à
sociale d i S a r tre
U n c a p it a l is m o sp e c u l a t iv o u n il a t e r a l e e p r o v v is o r io
C a p it a l is m o e c o m u n it a r is m o : r it o r n a la
CONTRAPPOSIZIONE TRA INDIVIDUALISMO E DEMOCRAZIA
D e m o c r a z ia a n t ic a , d e m o c r a z ia m ed io eva le e
ATTUALITÀ DELLA METAFISICA IDEALISTA
L a r iv o l u z io n e n e c e ss a r ia e o g g i im p r o b a b il e
S en so d i in u t il it à esistenziale e d e st r a n ea z io n e sociale
L ' in u t il it à d e i l a v o r a t o r i - c o n s u m a t o r i d e s t in a t i
ALLA ROTTAMAZIONE E L'ATTUALE IMPENSABILITÀ DELLA
RIVOLUZIONE
L a g l o b a l iz z a z io n e
s e n z a m e t a fis ic a d e l l ' e t e r n o
PRESENTE CAPITALISTA E FALSA COSCIENZA DELLA STORIA
P-