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Andrea Fredi

EFT
3.0
Emotional Freedom
Techniques Tecniche di Libertà
Emotiva

La guida di
Manuale teorico e pratico di EFT (Tecniche di
Libertà Emotiva), la guida che ti svela come lasciar
andare i pesi del passato, trasformare i tuoi
pensieri e vivere pienamente. Approvato da
www.eft-italia.it
indice.....................................................................................................2

prefazione.............................................................................................3

Il Sentiero Interiore...............................................................................4

capitolo I: Un po’ di storia...................................................................10

capitolo II: Muovere energia...............................................................13

capitolo III: La pratica di EFT...............................................................15

capitolo VI:Elementi di EFT.................................................................21

capitolo V:Imparare EFT......................................................................28

bibliografia..........................................................................................30

l’autore................................................................................................31

Copyright Creative Commons 2019

2
Perché EFT 3.0?
Sono passati ormai molti anni dal 1995, anno in cui Gary Craig, ingegnere
californiano, mise a punto EFT (Emotional Freedom Techniques). Milioni
di persone ne hanno beneficiato, anche se non tutti in maniera completa
o continuativa. EFT è stata investita di enormi aspettative, e
probabilmente la causa prima è stato l’approccio “missionario” di Craig e
di alcuni suoi allievi: “salvare il mondo grazie alla capillare diffusione di
EFT”. Quando, nel 2003, l’ho appresa negli Stati Uniti ed ho iniziato a
diffonderla in Italia, ero anch’io sulla stessa onda. Pensavo di poter
cambiare (in meglio) il nostro Paese, senza rendermi pienamente conto
che si tratta di un’impresa titanica. Sebbene il “paradiso in terra”
auspicato da Gary, dopo più di 20 anni dalla diffusione del metodo, non si
è verificato, e anche nel mondo stesso di EFT si siano registrati
comportamenti tutt’altro che etici, un risultato è assodato: questa tecnica
ha portato sollievo a milioni di persone, ha aperto nuove visioni della vita,
ha migliorato l’autostima e i risultati di moltissime persone.
Il bilancio di questi primi decenni è quindi positivo e incoraggiante, tanto
che continuo a praticare, divulgare ed insegnare questa tecnica.
Grazie a questo manuale potrai apprendere EFT nella sua versione
rinnovata, senza fronzoli o dogmi. Imparerai la più famosa tra le tecniche
energetiche, in modo semplice e graduale, e i benefici arriveranno da
subito. No, non sto affermando che in pochi giorni stravolgerai la tua vita.
Continueranno a presentarsi problemi, e in questo libro non troverai
soluzioni “precotte” o magiche. Però avrai a tua disposizione un metodo
che ti consente di muovere la tua energia vitale. Sai cosa significa?
Minore attaccamento e sofferenza, maggiore vitalità e benessere.
Ogni volta che praticherai EFT farai un piccolo passo verso la piena
conoscenza di te, unica strada che conduce alla realizzazione.
Si comincia!
Buona onda,

Andrea Fredi
Il Sentiero Interiore
Questo manuale nasce all’interno di un progetto che ho denominato “Il
Sentiero Interiore”. Vivendo mi sono reso conto di non essere immortale,
sebbene varie teorie e antiche tradizioni affermino l’esistenza di una vita
ultraterrena. So che questa è l’unica, ora, a mia disposizione, ed è mia
intenzione onorarla e impiegarla al meglio. Oggi è molto diffusa la
credenza nelle cosiddette vite precedenti, che presuppongono
innumerevoli esperienze in diverse epoche oltre alla salvifica certezza di
vite posteriori. “Non escludo il ritorno” ha fatto scrivere il cantante Franco
Califano sulla sua lapide, ed io sono con lui, tuttavia non posso nemmeno
affermare con certezza qualcosa di così imponderabile. Peraltro,
quand’anche fosse accertata l’immortalità di “qualcosa in me” (anima,
essenza, mente imperitura, etc.) preferisco comunque focalizzarmi sulla
mia vita attuale, così, giusto perché ce l’ho sottomano.
Dopo aver riflettuto sulla mia impermanenza mi sono reso conto che
anche tutto quello che esiste possiede questa caratteristica. Oggi c’è,
domani chissà, tra mille anni forse, tra ventimila probabilmente non ne
resterà traccia. Eraclito descrive questo fenomeno con due parole greche,
“panta rei” ovvero “tutto scorre”. Del resto, è risaputo che l’entropia non
guarda in faccia a nessuno. Non solo, molti anni fa il principe Siddhartha
ha determinato che la causa prima della sofferenza è l’attaccamento, sia
alle cose positive che a quelle negative dell’esistenza. Nella mia
esplorazione della vita, mi sono accorto che essa è qualcosa di vivo.
la vita è viva
Intendo che è una sorta di organismo, composto dalle vite di tutti gli
esseri, dai loro pensieri, dalle emozioni, dai vissuti, dalle fantasie, dai non-
detti, dalle paure, dalle aspettative, dalle idee, dalle impressioni. Questa
unica immensa manifestazione organica è viva nel tempo e nello spazio e
mi piace chiamarla “plasma spazio-temporale”. Questo termine evoca
una sostanza a metà tra il liquido e il solido, intelligente, che risponde alle
frequenze emesse da ciascun essere. Per questo, quando accade
qualcosa, tendo a guardare dentro piuttosto che fuori. Non è facile né
automatico, ma può dare parecchie soddisfazioni oltre a metaforiche
legnate sui denti! Penso che guardarsi dentro sia la prima e più
importante cosa da fare, senza però attribuirsi poteri che,
semplicemente, l’essere umano non possiede. Ad esempio, se ti fossi
trovato a vivere in un paese multiculturale e moderno come era la Siria
nel 2011 e all’improvviso ti avessero sparato addosso o bombardato la
casa, oppure fossi finita come schiava sessuale nelle mani di cosiddetti
(dai media occidentali) “ribelli moderati” dimostratisi dei tagliagole al
soldo delle stesse nazioni che dicono di combatterli, non è tanto o
solamente dentro di te che avresti dovuto guardare. Anche perché, in
questo esempio, la guerra è stata ideata, decisa e finanziata da persone o
organismi con precise mire economiche e politiche, incuranti della tua
vita e del tuo destino. Quando sei nel bel mezzo di un fenomeno più
grande di te, verso il quale hai poco o punto potere, puoi certamente
cambiare il modo con il quale lo vivi e reagisci ad esso, al contempo
rendendoti conto che le tue opzioni sono limitate e difficilmente sono in
grado di arrestare un fenomeno così vasto e complesso. Per questo
quando entro in contatto con idee del tipo “tu crei la tua realtà al 100%”,
mi ritrovo all’estremo opposto del fatalismo, secondo il quale tutto è già
deciso ed è inutile fare alcunché. Mi piace molto la massima latina “In
medio stat virtus”, la trovo efficace per offrire soluzioni pratiche. Questo
mi esorta a guardare dentro di me, rispettando gli ordini di grandezza
della vita. Del resto, solo gli esseri umani potevano concepire una visione
totalmente antropocentrica dell’esistenza.
Tornando al plasma, mi sono accorto che esso risponde ai pensieri, agli
stati d’animo, alle intenzioni. Perciò è possibile, in una certa misura,
cambiare l’esterno (o anche solo la nostra percezione di esso)
trasformando l’interno. Per farlo serve energia, ovvero capacità di agire.
In genere ne abbiamo in abbondanza, il problema è che talvolta è male
impiegata, spesso per mantenere reazioni automatiche limitanti invece
che per manifestare nuovi intenti.
per trasformare e orientare la tua vita hai bisogno di energia
L’energia vitale può essere cristallizzata nel passato (eventi), in futuri
ipotetici (fantasie) e nelle varie credenze e idee. Per ottenere un
cambiamento devi muovere energia grazie a un processo alchemico che
ho definito “Il Sentiero Interiore”, che poggia le sue basi su antiche
tradizioni e moderne scoperte. Dopo tanti anni di esperienza con varie
Tecniche Energetiche, mi sono reso conto che un metodo, da solo, non
riesce ad essere efficace con chiunque in qualsiasi situazione.
Grazie ad EFT è possibile facilitare il processo alchemico conosciuto come
“Solve et coagula” ovvero “Dissolvi e aggrega”. Ogni cosa è soggetta a
questo fenomeno, che possiamo intendere anche come morte e rinascita,
come dissolvimento del vecchio dal quale generare il nuovo. Noi umani
non siamo esenti da questo processo, anzi possiamo contribuirvi in
maniera consapevole. Uno dei modi per farlo è seguire il nostro sentiero
interiore, ovvero porre sotto la luce della consapevolezza le ombre che ci
abitano. Dobbiamo favorire un riequilibrio cosciente delle energie (solve)
così da poterle utilizzare con consapevolezza nella fase creativa (coagula).
Ho unito quattro metodi che ritengo rispondano ad alcuni criteri selettivi:
efficacia, facilità di apprendimento e di insegnamento, economicità,
ecologia, semplicità.
Il primo è EFT, la tecnica che mi ha cambiato la vita. Un sistema di auto-
aiuto e di gestione delle energie ormai famoso in tutto il mondo, che ho
rielaborato secondo il mio stile in modo che sia ancora più fruibile e
semplice da insegnare.
Il secondo metodo è TAI, un sistema che prende le basi da diverse
tecniche energetiche e risulta avere un’efficacia strabiliante su molte
tematiche a livello fisico, emotivo, mentale e spirituale proprio perché
agisce sulla componente energetica dell’individuo. Abbinata ad EFT, TAI
diventa ancora più efficace.
Il terzo approccio è AGER (Age Gate Energy Release) ovvero Rilascio di
Energia attraverso i Cancelli del Tempo. Grazie ad AGER è possibile
contattare quella coscienza cristallizzata in “capsule del tempo”
configuratesi anche prima della nostra nascita, che abbiamo ereditato
nascendo nella nostra specifica famiglia. Con la corretta applicazione del
metodo si possono aprire quei cancelli che normalmente ci separano da
questi nodi irrisolti, dandoci l’occasione di portare a compimento le
numerose “sequenze non concluse” che influenzano le nostre vite.
Uno strumento molto potente all’interno del Sentiero è PET (Provocative
Energy Techniques) ovvero Tecniche Energetiche Provocative. Questo
approccio, particolarmente indicato per uscire dalle situazioni di blocco,
permette di provocare il cambiamento che desideriamo utilizzando il
paradosso, l’umorismo, l’interruzione di schema. Questo metodo, del
quale ho avuto l'onore di essere il primo operatore italiano, viene
insegnato anche in Italia dal suo fondatore, lo psicologo australiano Steve
Wells. A questi quattro elementi del Sentiero Interiore, rappresentati dai
quattro elementi del logo, aggiungo il mio primo amore, il metodo che mi
ha aperto all’auto-conoscenza: il Reiki. Nella fattispecie, grazie
all’incontro con Chiara Grandi e con il Reverendo Hyakuten Inamoto, lo
stile più vicino al metodo delle origini: il Komyo Reiki. Lo consiglio
caldamente anche per abbinarlo agli altri sistemi così da aumentare, nel
praticante, il livello di energia e la consapevolezza di ciò che, sul piano
sottile, avviene all’interno.
EFT, PET, TAI, AGER: i quattro punti cardinali che ti faranno da guida lungo
il Sentiero Interiore, così da lasciar andare i pesi del passato, sviluppare i
tuoi talenti e manifestare la tua natura profonda.
Ricorda, prima di iniziare a praticare, di leggere le avvertenze.
AVVERTENZE
Le informazioni contenute in questo e-book sono di natura didattica e
sono fornite solo come informazioni generali. EFT è un approccio
relativamente nuovo e la misura della sua efficacia, così come i rischi ed i
benefici non sono conosciuti completamente. Il lettore è d’accordo
nell’assumersi ed accetta la piena responsabilità per ogni e qualunque
rischio associato alla lettura di questo e-book e nell’utilizzo di EFT come
risultato. Il lettore comprende che se lui o lei sceglie di utilizzare EFT,
emozioni o sensazioni fisiche o memorie irrisolte potrebbero emergere.
Ciò potrebbe essere percepito come effetto collaterale negativo.
Materiale emotivo potrebbe continuare ad emergere dopo l’utilizzo di
EFT, indicando che altre tematiche necessitano di essere valutate.
Memorie in precedenza vivide e dolorose potrebbero dissolversi,
limitando la capacità di fornire testimonianze legali dettagliate riguardo
accadimenti traumatici. Le informazioni presentate in questo testo non
sono intese a rappresentare che EFT sia utilizzata per diagnosticare,
trattare, curare, o prevenire alcuna malattia o disordine psicologico. EFT
non sostituisce un trattamento medico o psicologico. I casi presentati in
questo testo non costituiscono alcuna garanzia o predizione riguardo ad
alcun risultato nell’utilizzo individuale di EFT per alcuna particolare
problematica. L’autore non fornisce alcuna garanzia o predizione riguardo
alcun risultato derivante dall’utilizzo di EFT per alcuna particolare
problematica. Le informazioni presentate in questo e-book sono solo per
il tuo uso personale. Per poter utilizzare EFT con altri, è consigliabile
divenire sufficientemente formato sull’argomento. Sebbene i materiali ed
i link ad altre risorse siano forniti in buona fede, l’accuratezza, la validità,
l’efficacia, la completezza, o l’utilità di qualunque informazione qui
contenuta, così come in qualunque pubblicazione, non possono essere
garantite. L’autore non accetta alcuna responsabilità per l’utilizzo
corretto o meno delle informazioni contenute in questo e-book. Consiglio
di cercare consulenza professionale appropriata prima di praticare
qualunque protocollo od opinione espressi in questo e-book, e prima di
prendere qualunque decisione riguardo alla salute. Se qualsiasi corte
legifera che qualsiasi parte di questo Disclaimer sia invalida, il Disclaimer
sta come se queste parti fossero tolte. Continuando a leggere questo
testo sei d’accordo con quanto sopra.

COPYRIGHT CREATIVE COMMONS

Questo manuale è frutto dell’ingegno e dell’esperienza di un essere


umano chiamato Andrea Fredi, ed è protetto da Copyright Creative
Commons (www.creativecommons.it). Di conseguenza puoi:
 diffondere liberamente questo ebook senza tuttavia chiedere nulla
in cambio, nemmeno un indirizzo email;
 stamparlo e divulgarlo;
 utilizzarlo citando sempre la fonte, ovvero Andrea Fredi;

e non puoi:
 utilizzarlo o citarlo attribuendotene la paternità;
 modificarlo in alcun modo;
 utilizzarlo in toto o in parte per elaborare una tua opera;
 venderlo o fornirlo in cambio di denaro o altro valore.

Anche grazie a te, dopo che ne avrai sperimentato i benefici, EFT sarà
sempre più diffusa e potrà aiutare molte persone nella loro ricerca
interiore. Grazie!
Capitolo I: Un po’ di storia
EFT nasce nel 1995 quando Gary Craig, allievo del Dr. Callahan ideatore
della TFT (Thought Field Therapy), mette in dubbio quanto aveva appreso
e ne confuta, in parte, le teorie. Parafrasando Cartesio, la saggezza
proviene dal dubbio.

La saggezza proviene dal dubbio

Craig esegue protocolli opposti rispetto a quelli previsti dalla TFT, e si


accorge che il metodo funziona ugualmente. Ripete l’esperimento per un
numero sufficiente di volte, tale da confermargli che alcuni elementi
teorici del metodo erano, quantomeno, limitati e limitanti. Si accorge che
non sta più praticando TFT bensì qualcosa di diverso, e decide di dargli un
nome: Emotional Freedom Techniques. Si rende conto che il nuovo
metodo può essere applicato con successo a diverse problematiche, e ne
constata la facilità di utilizzo anche per chi non ha formazione nella
relazione d’aiuto. Decide di diffondere la sua scoperta in tutto il globo,
per questo la protegge con un copyright libero (chiunque può utilizzare il
nome) e realizza corsi a basso costo, consentendo a migliaia e poi a
milioni di persone di apprendere il metodo. Io sono stato tra questi, ed ho
apprezzato la spinta divulgatrice del Gary Craig di quel periodo. Poi le
cose sono cambiate, si sono verificati alcuni “conflitti di territorio” e
l’idealismo dei primi anni è andato perduto. Questo non toglie che grazie
a Gary milioni di persone hanno appreso un metodo semplice e
relativamente veloce per riequilibrare le proprie energie e per liberarsi
dai pesi del passato.
Quando, dopo alcuni anni passati a praticare, diffondere ed insegnare
EFT, mi sono trovato a mettere in dubbio alcuni degli assunti di Gary, non
mi sono subito accorto di trovarmi in una posizione simile a quella che
aveva vissuto lui stesso con Callahan. Mi sono reso conto di poter mettere
in questione alcuni elementi che la EFT “classica” presentava come
insostituibili. Come me, altre persone nel mondo operavano questa
esplorazione, ad esempio David Lake e Steve Wells, che dall’Australia
mettevano a punto una loro versione semplificata di EFT, denominandola
SET (Simple Energy Techniques). La loro ricerca è parte della mia “cassetta
degli attrezzi” e utilizzo SET dal 2008. Rispetto alla EFT classica, il modello
che propongo consente una maggiore facilità di utilizzo, e non necessita
di una formazione particolarmente prolungata. Il benessere risulta quindi
ancor più “a portata di mano” e di facile divulgazione. Dopo aver letto
questo manuale potrai insegnare le basi del metodo a parenti ed amici
(talvolta potranno essere scettici, ma fa parte del gioco), sottolineando
loro ciò che evidenzio ora a te: EFT è un sistema di riequilibrio cosciente
delle energie, agisce sulla parte “sottile” degli esseri viventi (detta “qi”) e
non rappresenta un metodo di cura.

EFT è un sistema di riequilibrio cosciente delle energie

Grazie ad EFT potrai utilizzare ogni singolo attimo di perturbazione


energetica (paura, rabbia, noia, accidia, critica, giudizio, etc.) come
un’occasione per favorire un maggior flusso di energia nel tuo sistema,
ottenendo da questo un miglioramento a diversi livelli.
Lo so, non è facile considerare i piccoli e grandi problemi quotidiani come
occasioni, d’altronde è il modo migliore per risolverli o, quantomeno,
vederli da una prospettiva più costruttiva.

Da quando ho appreso EFT, nel 2003, il metodo si è evoluto e ho scelto di


inserirlo in un percorso più ampio che ho denominato Il Sentiero
Interiore. Mi sono accorto che un singola tecnica non riesce ad essere
efficace con tutti, sempre. Rimane una percentuale di praticanti che non
riesce a trarre beneficio da una metodica, in occasioni specifiche e
talvolta anche in generale. Però, se il metodo in questione viene abbinato
ad altri approcci, e si agisce su diversi livelli dell’essere, i risultati
aumentano notevolmente. Questo manuale è abbinato ad altri due, che
introducono a metodiche “sorelle” in grado di amplificarsi
vicendevolmente. Sto parlando di AGER (Age Gate Energy Release) e TAI
(Tecniche di Alchimia Interiore).
Attenzione, EFT da sola è molto efficace e ti permetterà di riequilibrare il
tuo sistema energetico, punto di partenza per ogni altro beneficio a livello
fisico, emotivo, mentale e spirituale. Tuttavia grazie alla guida dei
prodotti editoriali e della formazione che propongo in varie sedi, ti verrà
facile scegliere il metodo che fa per te in ogni specifico caso.
Nei prossimi capitoli imparerai cos’è il tuo sistema energetico, come
attivarlo per il tuo massimo beneficio, come trovare le chiavi di accesso al
tuo benessere e alcune strategie applicative per le problematiche più
disparate.
Imparerai a riconoscere che l’origine dei disagi che vivi è sempre
riconducibile a energia che non fluisce correttamente, perciò
intervenendo sul sistema energetico potrai favorire un riequilibrio in
grado, nel tempo, di trasformare il tuo modo di vivere le situazioni. Ti
accorgerai anche che il disequilibrio del sistema è dovuto ai tuoi pensieri
e alle tue abitudini mentali, che danno luogo a emozioni e azioni. In
sostanza i pensieri ed il sistema energetico si influenzano
vicendevolmente, provocando cambiamenti a livello emotivo e
comportamentale.
Agire sulla parte “impalpabile” di un essere umano significa consegnargli
uno strumento per risolvere una vasta gamma di tematiche.
Una menzione speciale merita l’espressione di sentimenti di
gratitudine, potente strumento di connessione con la vita e creatrice di
ordine. Sentire ed esprimere gratitudine aiuta a vivere meglio, ad essere
felici e a sentirsi parte dell’esistenza. Per questo, come in altri libri, ho
disseminato nel manuale una serie di “inviti alla gratitudine”. Quando li
incontri, ti consiglio di seguirne le indicazioni e di prenderti il tempo per
assaporare il benessere che la gratitudine, invariabilmente, permette di
provare.
CAPITOLO II: Muovere energia
Tutto è energia, anche tu che stai leggendo. Anche i tuoi pensieri in
risposta all’ultima frase. Anche il tuo respiro. E il luogo sul quale hai
posato gli occhi, distogliendoli dal libro? Anche quello è energia.

“Se vuoi scoprire i segreti dell’universo, pensa in termini di energia,


frequenza e vibrazioni.”
Nikola Tesla

Uno dei più grandi geni che l’umanità abbia avuto ci esorta a pensare in
questi termini, perché?
Ritengo che almeno uno dei motivi sia che nulla funziona senza energia,
nemmeno tu! Non solo, l’energia deve essere bene impiegata per
consentire un risultato efficace ed ecologico. In questo caso parliamo di
energia in flusso, mentre quando ciò non accade la definiamo come
energia in parziale stasi. Infatti quando il flusso di energia è totalmente
terminato, per gli esseri viventi abbiamo il fenomeno della morte.
Inoltre, la frequenza misura la velocità della vibrazione (in Hertz) e tu
stesso, in questo preciso istante, stai emettendo diverse frequenze.
Esse si propagano nello spazio, producendo effetti. Hai avuto modo di
accorgerti che il tuoi pensieri influenzano il tuo umore e le tue azioni?
Penso proprio che, almeno dall’età della ragione, tu abbia potuto
osservare questo fenomeno. Solo che nel patrimonio culturale comune
(nel cosiddetto Occidente) manca un elemento molto importante: la
conoscenza di ciò che scorre nel sistema energetico.
In Oriente è la base di varie medicine tradizionali, ed era diffusa anche da
noi prima dell’avvento del pensiero scientifico il quale, sebbene abbia
portato a grandi scoperte, ha anche eliminato molta saggezza accumulata
dai nostri antenati. Parliamo dell’energia vitale, che in Cina si chiama Chi,
in Giappone Ki, e in Grecia si chiamava Pneuma mentre in Egitto, Ka.
Utilizziamo il termine cinese poiché la rete dei meridiani che interessa la
nostra trattazione è stata individuata in Cina svariate migliaia di anni fa.
Nel tempo i medici cinesi hanno scoperto che l’energia vitale fluisce
all’interno di una rete (chiamata sistema dei meridiani) che si dipana in
tutti i distretti corporei, similmente a vene e arterie. Fino a qualche anno
fa venivano (in Occidente) considerati come linee immaginarie, ma le
ricerche scientifiche a partire dal 1960 hanno dimostrato l’esistenza di
una rete di canali (detti di Bonghan dal nome dello scienziato coreano che
li ha identificati) del diametro che varia dai 30 ai 100 micron che
combacia con le mappe della MTC (Medicina Tradizionale Cinese). Come
abbiano fatto all’epoca ad identificarli, rimane uno dei tanti misteri della
storia.
Quello che importa è che i meridiani, che scorrono sotto l’epidermide,
hanno dei punti di accesso, simili a fiumi che in certe zone salgono in
superficie. Questi punti permettono di interagire con il sistema
energetico, ad esempio mediante gli aghi (Agopuntura), con il massaggio
(Shiatzu), con erbe calde (Moxa) e, grazie ad EFT, con la punta delle dita.
Questo significa che puoi interagire direttamente con il tuo sistema
energetico, senza mediatori esterni, per favorire il riequilibrio del flusso di
energia vitale.

Puoi riequilibrare il flusso di energia vitale con la punta delle tue dita

Questi canali rappresentano una interfaccia tra noi e l’ambiente e ci


permettono di ritornare o rimanere in uno stato di benessere fisico,
emotivo e mentale. Ci sono diversi modi per influenzare il flusso di
energia, oltre alle tecniche energetiche. Ad esempio, la meditazione
profonda tende a riportare in equilibrio il sistema, come anche la
visualizzazione (che avvenga con le onde cerebrali in Alpha o Theta) o il
Chi Kung. Tuttavia, questi ultimi approcci richiedono tempo, esperienza e
condizioni esterne favorevoli. Grazie ad EFT puoi interagire con il tuo
sistema in modo diretto, ogni volta che vuoi, in qualsiasi ambiente. Ti
basta stimolare una serie di punti mediante massaggio, pressione o
picchiettamento. Se al gesto associ la focalizzazione del pensiero o
l’enunciazione di frasi, aumenti ancora di più l’efficacia.
CAPITOLO III: La pratica di EFT
EFT è incentrata sulla trasformazione della coscienza: se non avviene un
cambiamento all’interno, mutare l’esterno sarà faticoso o effimero. Per
favorire il riequilibrio del sistema energetico dobbiamo conoscere i punti,
ovvero una selezione di aree cutanee che connettono ai 14 meridiani
principali, secondo le mappe della Medicina Tradizionale Cinese.
I punti sulla pelle permettono di accedere al reticolo dei meridiani, il
sistema di distribuzione dell’energia vitale di un essere umano. Se in
ambito fisiologico è il sangue a portare nutrimento a tessuti ed organi, a
livello sottile i meridiani trasportano energia e codificano qualunque
squilibrio. Per questo intervenire su di essi provoca immediati
cambiamenti nel grado di stress presente nell’organismo e fornisce
l’energia necessaria a sbloccare situazioni (credenze, pensieri, emozioni)
di stasi e disarmonia.

Il sistema energetico dei meridiani

Vi è la possibilità di attivare i punti senza pensare a nulla (una metodica


chiamata SET Indiretta) e già questo può produrre rilassamento e
benessere. Tuttavia EFT si basa sulla partecipazione attiva del praticante.
In questa fase è importante essere sintonizzati sulla tematica. Lo si può
fare pensandoci, visualizzandola, sentendola nel corpo, ricordandola,
descrivendola ad alta voce, e così via.
Una volta connessi alla tematica si passa a stimolare i punti, osservando
quello che emerge. Questo semplice approccio si chiama SET Diretta e
può favorire grandi cambiamenti.
Ci sono tre modalità per attivare i punti:

 massaggio (orario o antiorario, a piacere)


 leggera pressione o “tenuta” del punto
 picchiettamento (leggero)
Questa fase prende il nome di Sequenza e viene eseguita su una selezione
di punti sui meridiani. La scelta di tali aree cutanee segue un criterio di
semplicità (di accesso e di memorizzazione). Anche altri punti sui
meridiani sono efficaci, tuttavia in EFT usiamo questi perché sono facili da
ricordare e sono tutti situati nella parte superiore del corpo, quindi di più
facile accesso. Il tempo di attivazione di ciascun punto è soggettivo, e può
variare in base alla persona, alla tematica scelta ed al momento.
Raccomando almeno quattro o cinque secondi per ciascuna zona. In
genere, più siamo lenti nell’attivazione dei punti, più abbiamo modo di
rimanere presenti a noi stessi. Inoltre, si è visto che la tecnica funziona
meglio se il corpo è idratato, quindi è opportuno avere sempre dell’acqua
a disposizione. La posizione nella quale eseguire il metodo è ininfluente,
perciò da seduti, sdraiati, in piedi, passeggiando, correndo (interessante è
l’applicazione di EFT durante la corsa, per aumentare velocità e
resistenza), a gambe incrociate o camminando sull’acqua (se ci si riesce).
L’ordine con il quale vengono stimolati non è importante, tuttavia
consiglio di incominciare dal punto Sopra la Testa e progredire verso il
basso, in modo da attivare tutti i meridiani e memorizzare la collocazione
dei punti. Una volta che queste aree siano diventate famigliari, possono
essere stimolate anche senza alcun ordine. Ecco i punti indicati nella
figura ed il loro corrispondente meridiano.

sopra la testa: Vaso Governatore 20


sopracciglio: Vescica 2
lato occhio: Vescica Biliare 1
sotto l’occhio: Stomaco 1
sotto il naso: Vaso Governatore 27
sotto la bocca: Vaso Concezione
24 clavicola: Rene 27
sotto l’ascella: Milza 21
sotto il seno/pettorale: Fegato 14
pollice: (lato esterno) Polmone 11
indice: (lato esterno) Grosso Intestino
1 medio: (centro) Ministro del Cuore 9
anulare: (lato esterno) Triplice Riscaldatore 1
mignolo: Cuore 9 (lato interno) e Intestino Tenue 1 (lato esterno)
punto Karate (lato di taglio della mano): Intestino Tenue 3
punto Doloroso: zona compresa tra le clavicole ed i pettorali (questo non
è un meridiano, bensì un’area di congestione linfatica)

I punti vanno stimolati con due o più dita, a seconda della facilità di
raggiungimento dell’area cutanea. Usando quattro o cinque dita, i
meridiani presenti su queste ultime vengono attivati maggiormente. Una
nota speciale la merita il punto di Vescica 2. Dopo aver appreso il metodo
Quick Remap ho modificato la modalità di stimolazione del punto
Sopracciglio: utilizzando indice, medio ed anulare insieme è possibile
attivare sia Vescica 2 che l’Extra Punto 1, collocato esattamente tra l’inizio
di entrambe le sopracciglia. Ponendo il medio al centro (che stimola
l’Extra Punto) indice ed anulare andranno ad attivare entrambi i punti di
Vescica 2. La modalità consigliata è il leggero massaggio. Quando si
stimolano i punti è importante lasciar fluire la coscienza, ovvero notare
tutto ciò che emerge (scene, idee, commenti, etc.) e continuare con
l’attivazione di queste aree cutanee. Questa procedura viene anche detta
SET (Simple Energy Techniques) Diretta. Nella mappa è indicato anche il
Punto Doloroso, una zona di congestione della linfa e non un punto di
accesso ai meridiani. Lo si può comunque inserire nella Sequenza, perché
mediante il massaggio di queste aree (dette anche “piscine linfatiche”) si
favorisce il flusso della linfa, fondamentale per l’eliminazione delle tossine
dal corpo. Spesso infatti l’accumulo di tossine rallenta o inibisce l’efficacia
della stimolazione del sistema energetico. Anche per questo motivo bere
acqua è caldamente consigliato.

Fin qui abbiamo visto la pratica di SET, consistente nell’attivazione dei


punti mentre si pone attenzione a sensazioni corporee, emozioni, pensieri
e così via.

In EFT si utilizzano diverse frasi a seconda della problematica e dello stato


interiore del praticante, così da far emergere con maggiore facilità le aree
da riequilibrare (pensieri, esperienze, fantasie, credenze, etc.).
In particolar modo lo Stile Evocativo permette al praticante di raccontare,
come se stesse parlando con una persona fidata, la tematica da diverse
angolature, con il corredo di emozioni, pensieri, immagini, sensazioni e
perché no, anche eventuali imprecazioni. Quando la mente è focalizzata
su ciò che contribuisce a disturbare il flusso, e contemporaneamente si
attiva il sistema energetico, si arriva più facilmente al risultato desiderato:
un nuovo equilibrio. Per questo lo Stile Evocativo è così importante: è
come un mirino che permette di inquadrare i bersagli (pensieri, immagini,
emozioni, sensazioni) mentre l’attivazione del sistema energetico si
occupa di colpirli.
Come dice la parola stessa, evocare significa chiamare fuori, far
emergere. Non importa come lo si faccia, l’importante è produrre la
focalizzazione sulla tematica generando emozione e/o attenzione.
Lo scopo primario dello Stile Evocativo è far emergere alla coscienza,
quindi puoi immaginare di raccontare la tematica che desideri migliorare
a qualcuno di fidato, oppure davanti ad uno specchio. Focalizzati sul
divenire consapevole di idee, emozioni represse, paure, sensazioni
corporee, ricordi o immagini di fantasia, simboli, voci interiori, e
quant’altro emerga alla tua coscienza.
Siccome EFT fa parte di un modello di alchimia interiore (trasformare ciò
che in sé è “metallo grezzo” in “metallo nobile”) utilizzo ora una metafora
che proviene da questa tradizione. Forse può sembrare anacronistica, ma
la funzionalità di base dell’essere umano e del suo vivere nel mondo non
è cambiata nei secoli. Oggi come mille anni fa dobbiamo entrare nella
nostra oscurità interiore, guardarla con coraggio, dissolverla e così
generare nuove sostanze adatte all’essere umano che ambiamo a
diventare.
Il fatto di descrivere la tematica mentre stimoli i punti ti aiuta a far uscire
il “piombo” per trasformarlo in “oro”. Seguirai infatti l’antico motto
alchemico “Solve et coagula” (Dissolvi e aggrega) diventando dapprima
consapevole di ciò che ti blocca (il piombo), liberandolo grazie alla
stimolazione dei meridiani e ritrovandoti così con rinnovata energia da
dedicare a ciò che più ti sta a cuore.
Descritto così, lo Stile Evocativo può sembrare semplice, ma l’esperienza
mi ha insegnato che prima di poter padroneggiare qualsiasi arte è
necessario apprenderla per gradi, seguendo protocolli e istruzioni precise
che portino ad interiorizzare il metodo. Per questo nei primi mesi (o anni)
di pratica è bene iniziare seguendo lo schema della EFT più classica,
ovvero la Preparazione seguita dalla Sequenza. La Preparazione consiste
nello stimolare il Punto Karate (o, in alternativa, il Punto Doloroso)
mentre si ripetono determinate frasi.
Per entrare nella tematica puoi quindi iniziare la tua descrizione attivando
il Punto Karate mentre dici (ad alta voce o nella mente):
“Anche se ho (questo problema), mi amo e mi accetto completamente e
profondamente“;
“Anche se ho (questo problema), tutto può cambiare e cambia mentre lo
osservo”;
“Anche se ho (questo problema), e a qualche livello non riesco a lasciarlo
andare, mi amo e mi accetto comunque”.

Pronuncia le frasi con consapevolezza, ovvero intendendo ciò che


affermi, e nota cosa emerge in te. Inizia la Sequenza, partendo dal punto
Sopra la Testa, e ogni volta che si presenta una novità alla tua coscienza,
cambia punto. Ad esempio, sei focalizzato su una situazione che ti
intimorisce e stai stimolando il Punto Karate mentre dici: “Anche se
questa situazione mi fa paura, io mi amo e mi accetto comunque”.
Improvvisamente emerge un ricordo della scuola, nel quale ti sei sentito
impaurito in modo simile. Passa al punto successivo (Sopra la Testa) e
mantieni la focalizzazione sul ricordo della scuola. Quando cambia, e
magari emerge rabbia verso te stesso perché non vorresti più provare
quella paura, cambia ancora punto e focalizzati sulla rabbia, e sulla
fantasia di essere diverso da come sei. Così via fino a quando, punto dopo
punto, non avrai fatto emergere tutti gli elementi che compongono la
situazione problematica. Avrai posto gli elementi nel calderone, ed
iniziato la loro fusione.
Questo processo potrebbe richiedere anche alcune decine di minuti,
soprattutto se la tematica è complessa; sarà tempo ben investito.
Ti permetterà, infatti, di compiere un passo nella direzione della tua
interezza, della tua piena realizzazione.

“Crescere significa andare oltre la recitazione di un ruolo e riempire i


buchi della personalità in modo da reintegrare la persona nella sua
totalità.”
Bruce Lee

Ogni volta che muovi energia e la ridistribuisci grazie ad EFT, metti in


pratica il consiglio del saggio e ti avvicini alla tua totalità.
CAPITOLO IV: Elementi di EFT
Nella vita è necessario avere una strategia. Se vuoi procurarti il cibo devi
averne una, se desideri andare in un luogo hai necessità di pensare prima
e di eseguire poi, una serie di passi che ti condurranno da dove sei a dove
vuoi arrivare. Se il tuo desiderio è di espandere la consapevolezza e vivere
più in armonia con chi sei veramente, e riconosci EFT come uno degli
strumenti che ti possono aiutare a realizzarlo, hai bisogno di conoscere
delle strategie efficaci per metterla in pratica.
A monte delle strategie c’è la conoscenza di ciò che funziona, e in misura
minore di come funziona. In questi anni di esperienza con EFT ho
osservato alcuni elementi che rendono efficace il metodo.

Alcuni elementi chiave di EFT

Aspettativa: se eseguo la tecnica confidando in essa come panacea, e la


carico di aspettative, invece di sciogliere contribuisco a bloccare energia.
Il non-attaccamento, peraltro una delle basi del pensiero filosofico
orientale, risulta essere un approccio fondamentale per aumentare
l’efficacia. In altri eBook di questa serie, ad esempio quello dedicato a TAI,
trovi un intero capitolo sul tema. Per quanto riguarda EFT,
l’atteggiamento mentale più adatto è certamente una sana fiducia nel
metodo, senza aspettarsi miracoli pur considerandoli possibili.

Tenacia: spesso la differenza la fa la dedizione, la caparbietà. Potrebbe


sembrare in antitesi con il non-attaccamento, mentre in realtà la vera
dedizione deriva dal desiderio di migliorare unito alla fiducia nei propri
mezzi. Se le prime esperienze con EFT non dovessero portare risultato…
mai mollare!

Simbologia e pensiero analogico: abituati a pensare per simboli,


soprattutto per quanto riguarda le tematiche fisiche. Spesso il corpo
mostra ciò che non arriva direttamente alla coscienza, o che viene
prontamente ricacciato. Leggere una tematica come messaggio simbolico
può fare la differenza.
Emozione: quando pratichi cerca di suscitare intensità, coinvolgimento.
Se ripensi ad un vissuto stressante e non provi nulla, probabilmente non
sei in contatto. Questo può limitare l’efficacia del metodo, perché è come
scagliare una freccia senza prima aver inquadrato il bersaglio.

Ripetizione (collegato alla tenacia): se alcune tematiche vengono risolte


con pochi “giri”, altre situazioni richiedono costanza di applicazione, a
volte per mesi. Ad esempio, per migliorare le prestazioni in uno sport,
potrebbe essere necessario eseguire EFT tre volte al giorno (circa un
minuto) per qualche mese. Gli sportivi professionisti non se lo farebbero
ripetere due volte, e tu?

Auto-osservazione: è uno dei pilastri della consapevolezza.


L’osservazione di sé conduce, nel tempo, alla presenza. Questa permette
di notare dettagli interiori che prima sfuggivano, e di andare
maggiormente in profondità

Creatività e pensiero laterale: se una strategia non porta risultato,


cambiala! Pensa lateralmente, ovvero percorri linee di pensiero che non
sei solito seguire. Sii creativo nel realizzare il tuo Stile Evocativo, così da
attivare emozioni, identificare simboli, facilitare la ripetizione.

Pratica: ricorda, EFT funziona solo se la utilizzi!

Seguendo questi consigli, i benefici che otterrai da EFT aumenteranno


notevolmente.

Una buona strategia è focalizzare la problematica, “scaldarla”, entrare in


contatto con essa. Lo scopo è far emergere ciò che ha creato la situazione
insieme a ciò che impedisce il cambiamento, mediante le frasi iniziali:
“Anche se (tematica), mi amo e mi accetto profondamente”; Anche se
(tematica), mi amo così come sono”; Anche se (tematica), mi amo e mi
accetto interamente, e so che tutto si trasforma, tutto scorre” o ancora
“Anche se qualcosa in me attiva (tematica), tutto si trasforma, e cambia
mentre lo osservo”.
Abbiamo visto che queste frasi servono a focalizzarsi sulla consapevolezza
che amare se stessi è la prima e più importante prerogativa per vivere e
per crescere. Inoltre, hanno la funzione di favorire la consapevolezza che
tutto scorre, anche ciò che sembra impossibile da trasformare. Infine,
servono anche a guidare la coscienza sul fatto che gli eventi della vita
trovano eco in chi li vive, ed è quest’ultimo e non l’evento in sé che può
essere trasformato.
Le frasi di Preparazione permettono di muovere energia grazie all’azione
combinata di due fattori: la stimolazione dei punti e l’enunciazione di uno
o più intenti.
L’importante è impostarle in modo che abbiano un senso, ad esempio
quelle nello stile “Tutto scorre” vanno focalizzate su qualcosa che sia
effettivamente suscettibile di cambiamento. Un esempio può aiutare: se
dico “Anche se il nonno mi picchiava tutto questo può cambiare” mi
chiudo ogni possibilità di trasformazione, poiché il nonno che mi picchiava
è un fatto storico, immutabile.
Se invece imposto la frase “Anche se il nonno mi picchiava e ancora oggi
ne soffro, tutto questo può cambiare e cambia mentre ne divento sempre
più consapevole”, mi accorgo che sebbene il fatto storico sia avvenuto, la
mia reazione ad esso (la sofferenza) può mutare. Ancora, posso dire:
“Anche se il nonno mi picchiava e ancora oggi ne soffro, io amo e accetto
me stesso e le reazioni che sto ancora avendo”. Le frasi di Preparazione
sono particolarmente efficaci poiché ci aiutano ad amare e accettare
anche quelle espressioni di noi che non ci piacciono (es. quelle deboli,
sofferenti, limitate, chiuse, etc.) e al contempo facilitano la
consapevolezza che tutte le nostre reazioni (emozioni, pensieri,
comportamenti) dipendono da noi e possono mutare. Questi approcci
sono sostanzialmente basati su due assunti: amare e accettare anche gli
elementi di sé che non soddisfano aspettative e requisiti, e restare
consapevoli dell’idea di impermanenza, quel fenomeno comune a tutto
l’universo conosciuto che impedisce a qualunque suo elemento di durare
eternamente. Infatti, sebbene con tempi di vita estremamente diversi,
ogni cosa è destinata a cambiare, compresi i pianeti e le stelle. Figurarsi
una situazione disturbante!
L’altro lato della medaglia è che le situazioni piacevoli sono altresì
destinate a cambiare. Come diceva il filosofo greco Eraclito, “Panta rei”
ovvero “Tutto scorre”. Allenarsi e ricordare questa caratteristica della vita
permette di utilizzare al meglio il tempo che si ha a disposizione. Questo
approccio ci ricorda inoltre uno dei principi della fisica quantistica, ovvero
che l’osservatore influenza ciò che viene osservato. “Cambia mentre lo
osservo/ne divento consapevole” sottolinea il potere di trasformazione
della realtà intrinseco alla coscienza di ogni essere umano. Un’altra
versione prevede di concludere la frase con “e intendo che cambi” o
“cambia grazie al mio intento”. Quest’ultima ha la funzione di ricordare al
praticante il suo intento ed il suo potere nei confronti della situazione
disturbante.
Infine, la frase “Anche se a qualche livello attivo/genero ;
tutto scorre e si trasforma” è molto efficace nel ravvivare la
consapevolezza del ruolo creativo della coscienza.
La scelta di utilizzare una o l’altra versione dipende dal “sentire” del
praticante, e non deve mai essere percepita come una forzatura.

Fase operativa

Nell’esecuzione di EFT la frase iniziale non è in realtà obbligatoria, tuttavia


può rivestire un ruolo importante poiché permette di entrare
maggiormente in contatto con la tematica che si desidera elaborare.
Iniziare la pratica dicendo: “Anche se ho questo problema, io mi amo e mi
accetto interamente” aiuta a lasciar andare il bisogno di cambiare le cose,
che altro non è se non la cristallizzazione in un futuro ipotetico e
desiderato. Questo porta a non vivere il presente, quindi riuscire ad
affermare con consapevolezza (non semplicemente ripetendo la frase
perché c’è scritto in un libro) che ci si ama e ci si accetta nel qui-ed-ora è
un grande viatico per arrivare a vivere veramente nel presente.
Anche l’altra frase di incipit serve a favorire il cambiamento, attraverso
un’altra via. Focalizzarsi su “tutto questo può cambiare, e prima o poi lo
farà” ravviva la consapevolezza che tutto è impermanente, compresa la
problematica. Spesso le componenti che mantengono in essere una
situazione di disagio (sia esso fisico, emotivo o mentale) sono l’abitudine
ad averlo, l’idea di non poterci fare nulla e la “convenienza” a mantenere
le cose così come stanno (per potersi lamentare, ricevere attenzioni, non
dover ampliare la gamma delle proprie responsabilità, etc.).
Le due principali frasi di Preparazione (ce ne sono alcune altre, ma sono
meno universali) favoriscono il contatto con la tematica e
contemporaneamente con se stessi nella tematica. Una volta che questo
contatto è stabilito (e me ne accorgo perché in me avvengono dei
movimenti energetici, espressi attraverso cambiamenti nel respiro,
sbadigli, brividi, etc.) continuo con la Sequenza, ovvero la stimolazione dei
vari punti mentre rimango in contatto con la tematica o con aspetti di
essa. Ad esempio, se inizio stimolando il Punto Karate mentre dico:
“Anche se ho questo peso sul cuore, mi amo e mi accetto interamente”,
lascio che la frase riverberi in me e poi eseguo la Sequenza, attivando i
punti a partire da Sopra la Testa fino a Sotto il Pettorale, mentre rimango
focalizzato sul “peso sul cuore”.
Se durante la stimolazione dei punti il “peso sul cuore” si trasforma in
altro (un peso sullo stomaco, un ricordo dell’infanzia, una situazione
intricata, etc.) è importante seguire quello che accade, continuando
l’attivazione dei punti. Questa procedura permette di far salire alla
coscienza i diversi aspetti della problematica fornendo nuove opportunità
di cambiamento. Infatti nel momento in cui, durante il flusso di pensieri,
dovesse emergere una scena del passato, una credenza o una fantasia
disattesa ecco che sarà il momento di utilizzare EFT oppure TAI.
Inoltre bisogna vagliare la possibilità che una problematica (fisica,
emotiva, comportamentale) sia un simbolo, un modo che l’inconscio usa
per comunicare un disagio o uno squilibrio energetico. A quel punto,
sciogliendo l’enigma del simbolo è lecito aspettarsi un cambiamento
profondo e su più livelli.
Leve motivazionali

Ogni volta che compiamo un’azione, a monte ci deve essere una leva
motivazionale abbastanza forte che ci spinga ad agire. Questo vale per
tutto, compreso l’utilizzo di tecniche energetiche. Ci sono
sostanzialmente due situazioni che possono portare alla pratica di EFT (e
in realtà di qualunque tecnica energetica):

 avverti un disagio (fisico, emotivo, mentale) e applichi il metodo per


gestirlo, trasformarlo o risolverlo
 intendi migliorare una data situazione o far accadere qualcosa di tuo
gradimento.
In entrambi i casi per poter essere efficaci è necessario “contattare” la
problematica, focalizzarsi su di essa. Un conto è pensare ad un ricordo
lontano e non avvertire alcuna emozione, un altro è rievocare una scena
sentendo ciò che si è vissuto (a livello percettivo ed emotivo) e applicare
EFT. Qualche esempio:

 sintomo fisico, tipo mal di testa. “Anche se ho questo mal di testa, e


lo sento simile ad un chiodo conficcato; tutto scorre e cambia
mentre lo osservo”. Proseguo con la stimolazione dei punti e osservo
ciò che emerge (pensieri, scene, idee, simboli, etc.)
 sintomo fisico, altro approccio. Considero il sintomo come una
risposta ad un conflitto vissuto precedentemente. “Anche se ho un
conflitto nella (zona del corpo dove si è manifestato il sintomo); mi
amo e mi accetto completamente e profondamente”.
 paura degli aghi. “Anche se a qualche livello ho generato questa
paura degli aghi; tutto questo può cambiare e cambia grazie al mio
intento”. Anche qui è importante notare cosa emerge alla coscienza
e proseguire con la stimolazione cutanea.
 sofferenza per un ricordo. “Anche se sto ancora soffrendo per quello
che è accaduto, mi amo e mi accetto con tutte queste emozioni”. In
questo caso possono emergere idee, fantasie, desideri non
soddisfatti.

Ovviamente questi esempi sono molto statici rispetto alla realtà, nella
quale i vari aspetti della problematica emergono spesso in modo confuso
e rapido. Assistere a lezioni dal vivo è altamente istruttivo e aiuta a
comprendere sfumature e procedure applicative. Inoltre, le frasi non
sono scolpite nel marmo e possono essere variate dal praticante. Lo
scopo delle parole è muovere energia ed è opportuno che esse non
diventino schemi fissi. EFT è prima di tutto un’arte e il bravo praticante è
in grado di identificare le frasi più adatte per trasformare una
problematica.
Il flusso di coscienza

Un aspetto importante della pratica di EFT è il flusso di coscienza ovvero


quel fiume in piena di ricordi, idee, fantasie, pensieri che, normalmente,
resta nascosto nelle profondità dell’individuo. Durante la pratica lasciar
fluire i pensieri può rivelare elementi importanti per il cambiamento. Il
flusso di coscienza ha anche lo scopo di favorire un ampliamento del
punto di vista, antesignano di qualsiasi trasformazione interiore ed
esteriore. Per questo è opportuno ricordare di considerarci origine di ciò
che stiamo vivendo, e prendercene la responsabilità. Non importa se
siano coinvolte altre persone, o il mondo intero. Partiamo dall’idea che a
qualche livello (molto probabilmente inconsciamente) abbiamo emanato
un certo tipo di pensieri, credenze ed emozioni che hanno contribuito a
generare la problematica di concerto con altri elementi del sistema nel
quale viviamo.

Più o meno
La vita è duale. Per quanto uno insista nel focalizzare la sua attenzione
solo su certi aspetti, quelli opposti comunque non scompariranno. Se mi
focalizzo solo sul negativo, oltre a rovinarmi l’esistenza non riuscirò ad
escludere completamente il positivo. Se viceversa mi sforzo di pensare
solamente positivo, correrò il rischio di non “sentire” il negativo, creando
un vuoto che in qualche modo cercherà di essere riempito. Inoltre, spesso
nel – ci sono dei lati +, mentre nel + ci sono lati negativi. Come fare per
trovare una soluzione? Accogliendo entrambi gli ambiti. Grazie ad EFT
puoi attivare i punti mentre contempli gli aspetti positivi e negativi della
situazione che stai elaborando, così da espandere il tuo punto di vista e
trovare una soluzione più equilibrata. L’approccio del + e del – risulta
complesso da descrivere in un libro, ma è di facile comprensione visto in
video o dal vivo.
CAPITOLO V: Imparare EFT
Giunti sino a qui è facile (anche se non scontato) che tu abbia un ardente
desiderio di apprendere EFT, per cui ho sviluppato diversi strumenti
didattici. Prima di illustrarli, intendo chiarire alcuni punti:

 EFT ruota attorno all’idea e alla sensazione di connessione con


l’Universo e con le sue leggi, tra le quali quella di responsabilità
personale delle proprie reazioni una volta divenuti consapevoli. La
tendenza usuale e automatica è di attribuire all’esterno qualunque
responsabilità, o viceversa credersi responsabili di qualsiasi evento o
sensazione che crea disagio, posizioni polarizzate che impediscono
una reale esplorazione della dimensione umana. Affrancarsi da
questo stato comune è dispendioso, poiché va oltre il livello che la
Natura ha previsto per l’essere umano medio e che si può osservare
con precisione nel comportamento delle masse. La responsabilità
individuale (abilità di rispondere) è strettamente legata alla
presenza a sé stessi, uno stato di coscienza assolutamente non
ordinario per ottenere il quale sono richiesti impegno e disciplina.

 La responsabilità individuale si interseca con quella di altri esseri e


forme di vita andando a creare quell’universo intelligente e
dinamico che possiamo chiamare “plasma spazio-temporale”.

 L’energia può essere in flusso o congelata. Nel primo caso evolve ed


è in continuo mutamento. Nel secondo caso non evolve e rimane
stabile nel tempo. Il segreto è trovare l’equilibrio tra questi due
stati, generando un nuovo e più funzionale livello di ordine.

 EFT è concepita come base per sviluppare benessere,


consapevolezza e sovranità individuale.

 EFT può stravolgere completamente le certezze acquisite, le idee, le


priorità, i gusti. Può condurre a vedere il mondo sotto una luce
nuova, diversa. Si rivela altamente rischiosa per chi si è affezionato
al proprio “status quo”.

Formazione in EFT

Come apprendere EFT? Nel sito www.eft-italia.it trovi un percorso


esperienziale che favorisce la conoscenza di EFT e soprattutto sviluppa
nel partecipante le abilità per applicare il metodo su di sé e,
eventualmente, sugli altri.
Per favorire la divulgazione tra le persone che, a qualche livello, “stanno
cercando”, delle conferenze esperienziali vengono organizzate in varie
città italiane ed elvetiche. Partecipare ad una conferenza (o guardare i
video) può dare un’idea dell’efficacia del metodo e fornisce quella
componente esperienziale necessaria alla comprensione di EFT.
Sul sito www.eft-italia.it trovi consigli, articoli, l’elenco delle conferenze e
dei corsi, e tanto altro materiale frutto dell’esperienza di persone da tutto
il mondo che ti metterà in grado di trarre il meglio da EFT.
Per rimanere in contatto e apprendere le ultime novità:
 Iscriviti alla Newsletter, inserendo la tua migliore mail nell’apposito
modulo sul sito www.eft-italia.it
 Iscriviti al Gruppo Facebook “Andrea Fredi – Il Sentiero Interiore”
https://www.facebook.com/groups/AndreaFredi/
 Metti “Mi piace” alla Pagina Facebook “EFT Italia”e inizia a seguirla
https://www.facebook.com/eft.andreafredi/
 Iscriviti al canale Youtube de "Il Sentiero Interiore":
https://www.youtube.com/c/SentieroInteriore

“Educa sempre il tuo spirito e non smettere mai di imparare


La vita senza cultura è un’immagine della morte”

Marco Publio

Catone Ad maiora

semper, Andrea
Fredi
Bibliografia e videografia

Per un approfondimento teorico-pratico sulla EFT moderna rimando al


mio libro del 2009 “Manuale di EFT – L’arte della trasformazione”
(riedizione del 2018) e al DVD “EFT in pratica”. Una speciale applicazione
di EFT e PNL per raggiungere il proprio giusto peso è presentata nel
doppio DVD: “EFT & PNL – Insieme per Dimagrire” di Andrea Fredi e
Debora Conti, Edizioni MyLife.
Una combinazione tra EFT e la Cronoriflessologia del Dr. Di Spazio è
illustrata nel DVD: “AGER”, sempre con Edizioni MyLife.
Consiglio anche il “manuale di cambiamento”: “Trasforma le tue
abitudini – con EFT e PNL”, di Andrea Fredi e Nicoletta Todesco, 2017 Ed.
MyLife.

Bibliografia essenziale

 Andrea Fredi: Manuale di EFT- L’arte della trasformazione – MyLife


Edizioni
 Andrea Fredi: Tecniche di Alchimia Interiore – MyLife
 Andrea Fredi, Dr. Vincenzo Di Spazio: AGER - MyLife
 Andrea Fredi, Nicoletta Todesco: Trasforma le tue abitudini con EFT
e PNL – MyLife Edizioni
 Byron Katie: Amare ciò che è – Mondadori
 G. Cesare Giacobbe: Alla ricerca delle coccole perdute – Ponte alle
Grazie
 Marco Della Luna, Paolo Cioni: Neuroschiavi – Macro Edizioni
 Marco Della Luna: Oltre l’agonia – Arianna Editrice
 Vincenzo Di Spazio: Guarire dalle ferite degli antenati – Macro
ebook
L’autore

Andrea Fredi (1974), coach, formatore e ricercatore nel panorama


italiano delle moderne Tecniche Energetiche, contribuisce alla
diffusione di metodi di consapevolezza e di auto-aiuto, tra i quali la più
conosciuta è certamente EFT (Emotional Freedom Techniques).
Insieme con il Dr. Vincenzo Di Spazio è co-fondatore del metodo AGER,
e gestisce il sito internet www.eft-italia.it punto di riferimento per EFT
in lingua italiana.
Dal 2011 è operatore di Tecniche Energetiche Provocative certificato
dagli ideatori del metodo, Dr. David Lake e Steve Wells. Nel 2017 ha
messo a punto una nuova metodica, TAI (Tecniche di Alchimia
Interiore) che attraverso il riequilibrio cosciente delle energie facilita
l’espansione della consapevolezza e un incremento del benessere.
Andrea vive in Italia e tiene conferenze e seminari in diverse nazioni.
Il suo percorso esperienziale si chiama Il Sentiero Interiore
(www.sentierointeriore.com), costituito da quattro tecniche
energetiche selezionate tra le più efficaci attualmente disponibili.

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