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STORIA

DELLE ARTI MARZIALI


E DEL KARATE
A cura del Maestro MARIO CAMERA

LE ORIGINI DELLE ARTI MARZIALI

Ritenere che le arti marziali siano nate in una sola zona geografica o che siano frutto
delloperatore di una sola persona, certamente non corretto. Le origini di queste
discipline uno dei misteri di cui puntualmente ci si scontra ogni qual volta si tenta
di andarle a scoprire.
In effetti il lottare a mani nude, nasce col nascere delluomo stesso, costretto agli
albori della storia ad elaborare un sistema di difesa che gli permettesse di vivere in un
mondo ostile ed estremamente pericoloso.
Comunque tracciare anche una breve sintesi di quello che stato levolversi di queste
discipline, diventa un compito decisamente arduo e di vasto orizzonte, dovendo
necessariamente toccare costumi, popoli, tradizioni, situazioni politiche e sociali che
coprono un arco di tempo di circa 5000 anni.
Forse la testimonianza pi antica potrebbe essere costituita da due statuette babilonesi
(circa 3000 a.c.) rappresentanti una la posizione di una parata, tipica espressione di
Karate, laltra due uomini in lotta tenendosi per la cintura, tipica forma di lotta corpo
a corpo, espressione di Sumo.
C pure una legenda che racconta sempre restando nello stesso periodo, circa il 3000
a.c., che visse nel cuore dellIndia un principe talmente annoiato delle sue ricchezze
da trovare interesse solo nel codificare un metodo di lotta.
Questi studi a fondo le tecniche di difesa e di attacco degli animali, cercando di
adattarle alluomo.
Fatto ci, si serv molto democraticamente della vita dei suoi schiavi, per scoprire
quelle parti del corpo umano maggiormente vulnerabili, su cui dirigere lefficacia dei
colpi.
Leredit di questo suo lavoro venne raccolta dai guerrieri KSHATRIYA, che
migliorarono le tecniche al punto che i suoi appartenenti erano conosciuti come gli
uomini dal pungo di diamante.

LA LEGENDA DI BODHIDHARMA

In India appare, tra il 450 e il 550 d.c. un monaco buddista di nome Bodhidharma,
generalmente reputato fondatore del Karate antico e padre della dottrina Zen.
Sembra strano che tale visione filosofica-religiosa sia nata per loperato di un solo
individuo, tanto pi che affonda le sue radici nel buddismo, quindi sembra logico
pensare che sia emersa da un orientamento di pensiero dovuto al concorso di un
particolare gruppo di monaci o individue e pertanto Bodhidharma potrebbe essere
considerato non un individuo, bens una sintesi operata dalla storia o dalla tradizione
popolare di pi individui. Dando comunque per scontata la sua esistenza ed a qusto
proposito, si possono ricordare gli studi di un giovane americano, BRUCE HAINES,
che laureatosi con una tesi sul Karate, ha trovato tracce della concreta esistenza di
Bodhidharma nelle biografie dei grandi sacerdoti del 634 d.c. e nei Ricordi del
tempio di LOYANG, ed attenendoci ad alcune testimonianze dei monasteri di
LOYANG si espone quanto segue:
Circa nel 520 d.c. per lappunto un monaco indiano nativo di KANCHIPURAM, nei
pressi di MADRAS, si rec nella citt di KUANG (lattuale CANTON) dove fu
ricevuto dallimperatore WU-DI della dinastia LIANG, il quale non simpatizz con la
sua visione del buddismo. Pertanto dopo questo incontro BODHIDHARMA si ritir
in meditazione presso un monastero nel regno WEI.
Sempre secondo la legenda, trascorse nove anni a fissare un buco nel muro
ascoltando il grido delle formiche. Questo suo comportamento suggestion a tal
punto i sui seguaci che alcuni in segno di solidariet decisero di mutilarsi
(testimonianza questultima dipinta su una pergamena del tredicesimo secolo,
dinastia SONG).
Finita la fase di meditazione (ed opportuno in questo contesto interpretare questi
nove anni di auto reclusione di BODHIDHARMA, come una condizione particolare
della mente e non come una reale immobilit), cre un metodo di allenamento
unendo le precedenti esperienze con le tecniche locali di combattimento.
Questo metodo, che prevedeva tra laltro lunghe ore di stressante allenamento, fu
praticato dai monaci buddisti di quel periodo storico (i quali spesso venivano fatti
vittime delle violenze da parte dei predoni), cos efficacemente tanto che diventarono
famosi per la loro abilit nei combattimenti.

TESTIMONIANZE STORICHE SULLE ORIGINI DELLE ARTI MARZIALI

Tralasciando comunque quelle che possono essere considerate testimonianze quasi


attendibili o racconti e leggende non supportate da nessun documento depoca
passano a questo punto dal 3000 a.c. , un paio di millenni, nel buio pi completo, per
arrivare al 776 a.c. dove si hanno prove concrete dellesistenza, in Grecia di un tipo
di lotta, con un metodo organizzato di combattimento chiamato PANKRATION e
riconosciuto ufficialmente nelle olimpiadi dello stesso anno.
Il tipo di combattimento praticato in stile pugilato era particolarmente violento, tanto
vero che finiva quasi sempre con la morte del vinto.
Sempre nello stesso periodo, da notizie provenienti da antiche opere letterarie ed
artistiche, forme di lotta organizzata cominciarono a svilupparsi anche in Cina ed
India. A questo proposito si possono citare, tra gli antichi testi indiani i SASTRA
che descrivevano in dettaglio, metodi per colpire i punti vitali dun avversario e luso
delle armi in combattimento e il SUSRYTA -SAMHITA, un testo medico datato fra
il secondo e il quarto secolo d.c. scritto dal fisico e chirurgo indiano Susruta, che
contiene informazioni precise su circa 100 punti del corpo umano, che se colpiti,
possono provocare dolore, paralisi, perdita di conoscenza o addirittura la morte.
Per quanto riguarda invece gli antichi testi cinesi, la scoperta finora pi pubblicizzata
stata quella di una serie di esercizi tramandati da un famoso medico, HUA DUO,
che basava la sua tecnica sui movimenti degli animali, con particolare riferimento alla
tigre, la scimmia, la cicogna, lorso e altri.
Comunque anche altri testi, sempre cinesi, seppur pi recenti (epoca 90 d.c.) tipo
SHO-PU di HAN-SHU-I, si narra di un tipo di lotta largamente diffuso senzarmi.
Recentemente stato pubblicato un libro, intitolato SHAO LIN KUNG FU, degli
autori YING ZI e WENG YI (fonte dinformazione La Via delle arti marzialidi H.
Reid e M. Croucher), dove gli autori sostengono che un affresco in una tomba della
dinastia HAN del 200 d.c. circa mostra due uomini in un atteggiamento tipico delle
arti marziali. Questo affresco, intitolato Sumo (sebbene non abbia alcuna somiglianza
con il Sumo, la forma di lotta corpo a corpo giapponese), sarebbe se autentico, la pi
antica raffigurazione delle arti marziali, anche se dalle foto sembra che sia stato
rielaborato.

LA DIFFUSIONE DELLE ARTI MARZIALI


Non c dubbio che la Cina debba essere considerata una delle protagoniste nel
campo delle arti marziali, tanto vero che i concetti ideologici integrati da tecniche
pratiche di combattimento, oltrepassarono i confini cinesi per arrivare fino alla Corea,
al sud -est Asiatico, nonch al Giappone.
Questo processo di diffusione specialmente in Giappone fu incentivato, sia per la
collocazione geografica del Giappone stesso, sia perch al contrario delle altre
organizzazioni sociali la diffusione e la divulgazione delle arti marziali ebbero una
parte importante nella societ medesima .
A supporto del processo di diffusione possiamo dire che nel 607 d.c. il Giappone
inizi una serie di relazioni ufficiali con la Cina, che durarono fino al 894 d.c., data
ufficiosa di chiusura delle frontiere Giapponesi a qualsiasi rapporto con lesterno.
I Giapponesi, come detto, furono fortemente influenzati dalla cultura Cinese, tanto
vero che impararono presto le lezioni tramandate dagli antichi maestri, e sulla base di
questultime svilupparono le loro forme di arti marziali.
A testimonianza di ci, vi sono alcuni testi dellepoca i quali sostengono che un tipo
particolare di lotta CHAN antenato dellattuale Kung Fu, fu importato e
radicalmente trasformato da lotta difensiva ad offensiva.
Enorme importanza ebbero anche i violenti scontri tra monaci rivali, i quali
costrinsero lo SHOGUN (una tipologia di primo ministro, che amministrava al posto
dellimperatore, al quel tempo pi impegnato nelle pratiche religiose che in quelle
politiche) a disarmare i turbolenti monasteri che a questo punto cominciarono a
perfezionare le micidiali tecniche da combattimento CHUAN FA.
Che anche in Giappone siano stati i monaci a coltivare la lotta non del tutto casuale,
infatti nel 1192 il Bonzo EISAI arriv nella terra di Yamato e probabilmente diffuse
lo Zen, nello stesso modo di come aveva fatto Bodhidharma.
Nel 1592 Hideyoshi Toyotomi part con i suoi soldati per conquistare la Corea,
cercando di approfittare delle difficolt incontrate dal nemico nel difendere i confini
settentrionali, ma il pronto accorrere dei vicini alleati, quali gli amici cinesi fecero si
che linvasione si trasform un una lenta disfatta durata sei anni.
In questo periodo i guerrieri SAMURAI ebbero modo di assimilare a fondo le
tecniche coreane di SUPAK, che si tramandava in forme quasi analoghe e con
denominazioni in parte simili fin dal 2000 a.c.

Come questo tipo di lotta si sia sviluppato in Corea, rimane a tutti oggi, abbastanza
misterioso. Infatti, non si riusciti a determinare se si tratti di una forma autonoma o
se affondi le radici nelleredit del mitico Principe Indiano.

In occidente prima di avere qualche testimonianza sulla scoperta delloriente e di


conseguenza di tutte le condizioni sociali/politiche/religiose ivi comprese le forme di
lotta bisogna arrivare fino al quattordicesimo secolo.
Questo poich gli esploratori europei, dovettero ristabilire i legami costruiti secoli
prima dai loro antenati. Infatti ritornando indietro nel tempo, non si ricordano i
contatti stabiliti con lIndia da Alessandro Magno nel IV secolo, a.c. quando nel 331
a.c. part alla conquista delloriente, con 40.000 soldati.
In ogni caso opportuno sottolineare, che prima della fine del 1800, in occidente non
si sapeva nulla sulle arti marziali. Infatti solo allinizio del 1900 che, alcuni Inglesi
ed alcuni Americani, iniziarono a praticare il Judo ed il Karate ed altre forme di Arti
Marziali allepoca meno note.
Tutto questo ebbe un modesto sviluppo fino a quando nel 1945, sullonda
dellentusiasmo portato dai soldati americani, che avevano studiato Arti Marziali, il
numero dei praticanti in Europa divenne incredibilmente alto.

LA NASCITA DEL KARTE

Per oltre mille anni, la Corea stata la terra dincontro delle culture cinesi e
giapponesi. Molta importanza, ebbero le isole disposte fra larcipelago giapponese e
Taiwan (Isola di Formosa), appunto le isole Ryukyu, il cui nome originario cinese era
Liu Chiu. Lisola maggiore si chiama Okinawa, che anche capitale dellarcipelago,
la separano dalle coste della Cina appena 850 km di oceano. Si ipotizza che, i primi
abitanti dellisola di Okinawa, siano stati sia i cinesi sia gli abitanti delle isole
settentrionali del Giappone e sia altre popolazioni provenienti dal sud dellAsia. A
questo proposito alcuni archeologi hanno dimostrato che la penetrazione culturale
nellisola da parte dei cinesi e dei giapponesi pu esser fatta risalire al 300 a.c.
Comunque, nel XV secolo i cinesi prendono possesso dellisola di Okinawa, dove
introdussero la loro cultura ed i loro usi, fra cui probabilmente un metodo di
combattimento con pugni e calci (da sottolineare luso delle gambe come arma da
combattimento).
E giudizio di molti, accreditare il Karate come derivazione del Kempo cinese (che
apparve nelle isole Ryukyu nel 1400 circa), il quale ebbe, nel trascorso dei secoli,
differenti denominazioni, quali: KENJU - BUGEI - GIGEKI. Nel 1609, il Giappone,
appena unificato, deluso dal rifiuto di Okinawa di riconoscere legemonia del nuovo
Shogun, invase lisola prendendone il dominio e proibendo a tutti gli abitanti luso
delle armi (spada lunga Katana, spada corta Wakizashi e coltello Tanto). Luso delle
armi era talmente proibito, che venne vietato anche luso domestico di coltelli o
simili; un solo coltello per villaggio, legato ad un palo e guardato a vista da una
guardia giapponese armata. In questambito, ebbero un notevole sviluppo e
impulso le tecniche di combattimento a mani nude, anchesse erano proibite, ma
erano comunque trasmesse clandestinamente, maggiormente durante la notte e in
luoghi isolati e segreti. La possibilit dellutilizzo di armi, si limit cosi in modo
naturale, alla creazione di un arsenale costituito da attrezzi agricoli o di uso
quotidiano, come il bo, nunchaku, tonfa ecc.
Sempre ad Okinawa, un uomo di nome Sakugama, nato il 5/03/1733 a Shuri, si
avvicin al Kung-U apprendendolo ad Akata dal monaco Takahara Peichin, poi si
specializz a Naha con il Maestro cinese Kwan Shang - Fu, grazie alle conoscienze
apprese durante il suo viaggio in Cina, cominci a classificare le numerose tecniche
da combattimento, sorte spontaneamente in pi parti dellisola, fondando in questo
modo una sua scuola. Un altro esperto di cui si hanno testimonianze attendibili, che
ha contribuito alla divulgazione delle tecniche da combattimento, fu un militare
cinese di nome Kushanku , arriv ad Okinawa nel 1762, il quale fra le altre cose
codific un famoso Kata, ancoroggi molto diffuso.

Un altro Maestro, considerato uno dei capi scuola del Karate moderno, fu
Matsumura, anche lui nato a Shuri fra il 1790 ed il 1809, il quale fu affidato agli
insegnamenti del grande Maestro Sakugama. Costui modificando una forma cinese,
cre il Kata Patsai (noto come Bassai). Tra i suoi maggiori allievi possiamo ricordare:
i grandi Maestri Anko Azato (1827 - 1906) e Anko Itosu (1832 - 1926) i quali tra
laltro furono i Maestri de Maestro fondatore del Karate Shotokan G.Funakoshi.
Comunque molti altri militari cinesi, contribuirono alla divulgazione delle tecniche da
combattimento, impartendo lezioni agli esperti dellisola. Nel secolo XIX, si
cominciarono a distinguere tre differenti stili di Karate, in altrettanti centri urbani:
Lo Shuri-Te (la mano di Shuri), veniva praticata dalla casta dei Samurai ed era anche
indirizzato alla classe nobiliare. Meno articolato nelle proiezioni e nelle leve
articolari degli altri stili, trov la sua divulgazione attraverso il Maestro Anko Itosu.
Questa scuola ha trasmesso alcuni Kata a tuttoggi insegnati negli stili Shotokan,
Shito e Wadoryu, come ad esempio: Kushanku, Wanshu, Bassai e Chinto.
Il Naha-Te (la mano di Naha), rappresent la maggior concentrazione di praticanti.
La prima versione del Naha-Te pass per Sakayama, riproposta in seguito da Kanevo
Higaonna. Anche questa scuola ci ha trasmesso dei Kata, ad esempio: Seishan,
Sanchin, Saifa e Suparimpei.
Il Tomari-Te (la mano di Tomari), nacque, probabilmente, dalla fusione delle arti
marziali e delle esperienze studiate dai marinai che avevano viaggiato nel sud-est
asiatico. Un modello di combattimento basato sullabilit, velocit e acrobazia,
derivato dallo stile cinese. Venne divulgato dai Maestri: Gusuma e Koroku
Matsumura.
In epoca successiva, Shuri e Tomari, si fusero sotto un'unica scuola di nome Shorin
Ryu, che era caratterizzata da movimenti rapidi e leggeri, in contrapposizione alla
scuola di Naha-Te, successivamente chiamata Shorei Ryu, la quale metteva in
particolare evidenza la potenza muscolare, nonch la forza fisica.

Lo Shorin Ryu ( la scuola di Shorin)


dallo Shorin Ryu deriva: Shotokan e Shitoryu.
In questo momento in Giappone raggruppa tre scuole:
Sukunai Hayashi - Ryu : capo scuola M Homan Soken (1889 - 1973), allievo
del M Nabe Matsumura.
Kobayashi - Ryu: capo scuola M Soshin Chibana (1885 - 1969), allievo del
M Anko Itosu.
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Matsubayashi - Ryu: capo scuola M Shosin Nagamine (1907 - ?) allievo del


M Ankichi Aragagi.
Lo Shorei-Ryu (la scuola di Shorei)
La scuola di Shorei-Ryu raggruppa 2 stili:
Gojo-Ryu: capo scuola M Kanryo Higaonna (1845 - 1915), allievo del M
Woo Lu-Shin, maestro di Kung-Fu, con il quale approfond gli studi sui stili
Radiosa Aurora e Mantide Religiosa del Sud.
Uechi-Ryu: capo scuola M Kambu Uechi (1877-1948), il quale allet di
ventanni, si rec in Cina a studiare presso una scuola di Kempo.

LA STORIA DEL KARATE FINO AL 1950

Da una combinazione delle scuole SHORIN - SHOREI, nasce un nuovo stile che sar
chiamato Shotokan, per merito di un grande Maestro G. Funakoshi, nato a Shuri nel
1869, il quale inizi la pratica del Karate allet di quindici anni, come allievo del
Maestro Azato e del Maestro Itosu. Nel 1906 partecip ad una ad una manifestazione
pubblica, in Okinawa, al cospetto di innumerevoli personalit della Marina Militare.
Nel 1921 ebbe modo di farsi notare, in occasione di unesibizione, dal Principe
ereditario Hito-Hito che era in visita ufficiale ad Okinawa. Contemporanei del
Maestro Funakoshi furono: il Maestro Chogun Miyagi, che perfezion lo stile Goju
Ryu e Kenwa Mabuni, che perfezion lo stile Shito Ryu, i quali furono i primi tre
divulgatori dellOkinawa - Te in Giappone. Il Maestro Funakoshi, comunque, fu il
primo che si trasfer a Tokyo nel 1923. Il secondo fu il Maestro Kenwa Mabuni che,
nel 1926, di trasfer nella citt di Osaka. Il terzo fu il Maestro Chogun Miyagi il
quale, nel 1930, si trasfer nellisola di Kyushu. Si deve a questi tre grandi Maestri la
diffusione di questa disciplina in tutto il Giappone. Nel 1935, un comitato di Maestri
dei diversi stili di Okinawa, si riun per dare un nome comune alle loro discipline, che
venne identificato in Karate. Nel 1936 il giornale Ryukyu Shimpo Sha, organizz
un incontro a Naha invitando tutti i grandi Maestri, dandogli la possibilit di creare
un fronte di divulgazione comune.
Funakoschi, Mabuni e Miyagi, furono insegnanti di grandi Karateka, molti di loro, in
seguito, divennero i pilastri della diffusione del Karate internazionale. Di seguito
alcuni esempi:
Il Maestro G.Funakoshi, ebbe fra i suoi allievi: Egami, Otsuka, Obata, Nakayama,
Kanazawa, Oyama.
Il Maestro K.Mabuni, ebbe fra i suoi allievi: Ha-Hayashi (suo figlio), Mauro Ivata.
Il Maestro C. Miyagi, ebbe fra i suoi allievi: Iga, Yagi, Yamaguchi.
Fra il 1950 ed il 1957, questi tre grandi Maestri, quasi in estrema povert, si
spengono uno dopo laltro, in et molto avanzata.

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ORGANIGRAMMA DEL KARATE MODERNO

Nel tentativo di tracciare un organigramma delle principali scuole, stili e divulgatori,


ne consegue quanto segue:

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CENNI SULLE DIFFERENZE TRA I PRINCIPALI STILI PRATICATI

Anche se non fa parte di questa dispensa lo scendere nel dettaglio, prettamente


tecnico, delle diversit tra le varie scuole in questo periodo diffuse, si rende
comunque necessario, giacch ne sono stati citati i fondatori.

WADORYU : La scuola della via della pace.

Questo stile stato fondato dal M Hironori Otsuka, nato il primo giugno del 1892,
nella prefettura di IBARGI in Giappone. Questo Maestro inizi la pratica delle arti
marziali allet di sei anni, sotto la guida dello zio paterno (un Samurai), il quale gli
insegn larte dello Ju-Jitsu, che Otsuka pratic fino allet di 25 anni. Nel 1922,
allet di trentanni, diviene uno degli allievi pi promettenti del M Funakoshi. Dopo
circa otto anni, con lassenso del suo Maestro, fond il primo stile di Karate
Giapponese. Il Wadoryu fu fondato sulla base dello Ju-Jitsu del Karate di Okinawa e
della medicina fisioterapica giacch il M Otsuka era un medico fisioterapista.
Ufficialmente questo stile nacque nel 1934 e fu inserito nellAssociazione
Governativa per leducazione Marziale della Giovent. Il successo che ottenne
immediatamente, dalla data della sua prima presentazione ed il motivo che lo ha reso
uno degli stili pi diffusi al mondo, va ricercato nellinnovazione data da tecniche pi
morbide, fluide, veloci e da posizioni pi naturali per il corpo umano. Da subito si
not che era efficiente ed efficace, sia nellambito della difesa personale che in quello
prettamente sportivo. Una particolarit data dal miglioramento delle tecniche di
mobilit delle anche, il tai sabaki. E importante ricordare che il M Otsuka
lunico, nellambito delle arti marziali, ad essere stato insignito del 10 Dan Meijing,
appunto direttamente dalla famiglia Imperiale Giapponese, proprio per il grande
contributo prestato in questo ambito ed in segno di gratitudine da parte di tutto il
Giappone. Il M Otsuka si spegne il 29 gennaio del 1892.
SHTORYU: Il filo dellovest.

Questo stile stato fondato dal M Kenwa Mabuni (1899-1957), il quale studi anche
lutilizzo delle armi kobudo con il MAragagi. La data ufficiale di creazione risale
al 1934 e si diffuse principalmente nella zona di Osaka per opera del M Sakagami.
In questi ultimi anni sta trovando grandi consensi anche in occidente. Un eventuale
rapida, divulgazione ostacolata dal fatto che ci sono pochi Maestri abili e dediti a
questopera. In definitiva una sintesi di studio tra gli stili Shotokan e Gojuryu, dai
quali si cerca di sfruttare la velocit del primo e la forza del secondo. Stile nel
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complesso morbido e molto articolato, estremamente vario poich ha classificato


oltre quaranta Kata.
SHOTOKAN: Casa dellonda dei pini.
Questo stile stato fondato dal M Gichin Funakoshi (1869-1957). Questo Maestro
universalmente riconosciuto come il fondatore del Karate moderno da lui che
derivano Kata inizialmente denominati stile Funakoshi e in seguito stile
Shotokan. Ci fu un processo di modificazione, in gran parte sotto il profilo tecnico,
portato in atto da suo figlio Yoshitaka, il quale nel 1930, prese il posto del padre
allUniversit di Waseda, proponendo un nuovo corso di Karate sportivo e
spettacolare di questo stile. Lo Shotokan ha delle posizioni molto basse e forti che
consentono unazione potente, tanto vero che conserva una naturale durezza
dimpatto. Questo stile ha delle riduzioni di mobilit e si adatta molto a coloro che
hanno delle notevoli prestazioni fisiche ed caratterizzato da un ottima impostazione
di base ed un notevole senso dellequilibrio.
GOJURYU: Scuola del duro e morbido.
Questo stile fu fondato dal M Chojun Miyagi (1887-1953). Ufficialmente la date di
fondazione risale al 1952, quando il Maestro ritorn da Okinawa, appunto poco prima
di spegnersi. Suoi grandi discepoli sono stati Seiko Iga e Gogen Yamaguchi,
questultimo soprannominato il GATTO, ha guidato la pi importante scuola di
Gojuryu del mondo. Questo stile ricorda il Kug-Fu meridionale, dotato di posizioni
potenti e ferme. La respirazione una delle componenti fondamentali di questo stile,
alquanto rumorosa, facilita sia le tecniche in difesa che in quelle in attacco e pu
essere eseguita in 4 modi differenti, quali:
1.
2.
3.
4.

Insipirare ed esalare molto lentamente e completamente.


Inspirare molto lentamente ed esalare velocemente.
Inspirare velocemente ed esalare lentamente e completamente.
Inspirare velocemente ed esalare velocemente.

I kata fondamentali riconosciuti in questo stile, sono relativamente pochi.


Altri stili, sempre da considerarsi importanti, seppur poco conosciuti in occidente
sono:

KYOKUSHINKAI: Verit suprema.


Stile fondato da un coreano, famoso nel mondo con il nome di Masutatsu Oyama, il
quale stato discepolo di Yamaguchi. Questo estroverso personaggio ha realizzato
esibizioni che a tuttoggi sembrano irrealizzabili. Vengono a lui attribuite prove che
rasentano linverosimile. Si parla di innumerevoli animali (Tori), uccisi a mani nude,
di tecniche di rottura su legno, vasi, tegole e pietre di spessore proibitivo per qualsiasi
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altro essere umano. Questo stile molto duro, la cui enfasi nella preparazione fisica,
sulla potenza dei colpi e sulla resistenza alla fatica e al dolore. Al contrario di altri
stili, cerca il contatto nelle parate rendendole molto dure ed efficaci. C in fine da
porre laccento sul passaggio a qualifiche superiori rappresentato da prove di
idoneit estremamente difficili e dure, come ad esempio il combattimento contro
decine di avversari, uno alla volta, durante pi giorni.
SANKUKAI: Unione del sole, della terra e della luna.
Questi stile stato fondato dal M Yoshimao Nambu ed da considerarsi fra i pi
recenti. In questo stile, c la ricerca del perfezionamento della parata senza contatto,
cio una schivata. Da notare che in buona parte dei movimenti, sono supportati da
una rapidissima rotazione dellanca e vi inoltre uno studio continuo nella ricerca
sulla velocit massimale di esecuzione dellattacco e dei relativi spostamenti.
SHOTOKAI: Gruppo o collegio di Shoto. Shoto era lo pseudonimo usato dal Maestro
Gichin Funakoshi per firmare le proprie poesie.

Molto simile allo stile Shotokan, nato anche questo dagli insegnamenti del M
Funakoshi e modificato in seguito dal M Egami, si differenzia dal primo per lo
studio approfondito della forza della mente. Infatti, per questo stile il concetto base
lanticipo mentale su quello che pu essere considerato un eventuale attacco da parte
di uno o pi avversari. Altro concetto fondamentale che considerato il KIME
come termine di penetrazione e non come condizione di contrazione muscolare.
Infine c da sottolineare che lo Shotokai antepone laspetto spirituale a quello fisico.

SHUKUKAI: La via di tutti.

Questo stile stato fondato dal M Tani, nel 1963, con lutilizzo e il supporto dei
computer nello studio delle varie tecniche. Questo stile considerato uno dei pi
evoluti dal punto di vista pratico/agonistico. Adotta delle posizioni di base pi alte
dello Shotokan e introduce lo Shoch il famoso colpo danca frustato, abolendo, di
fatto, le tecniche circolari.

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Sullisola immersa nel sole del sud,


caduta dal cielo larte della mano nuda
che mi preoccupa, perch non deve spegnersi.
Chi vorr farla sopravvivere e fiorire?
Davanti al cielo azzurro io assumo limpegno.

M Gichin Funakoshi

Nelle Arti Marziali la tecnica come


il Cosmo: infinita. Non vi sono limiti.

M Hironori Otsuka

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LEVOLUZIONE ORGANIZZATIVA DELLA SCUOLA GIAPPONESE

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