Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
16/03/2010
Caratterizzazione geotecnica
I modelli geotecnici devono essere dedotti da prove e indagini Relazione geotecnica.
La Normativa italiana NTC ’08, § 6.1.2, distingue relazioni geologiche da relazioni geotecniche!
- La relazione geotecnica, che consta anche di una parte di calcolo, è di esclusiva competenza del
progettista.
- La relazione geologica (anch’essa richiesta in alcune opere) classifica i terreni in base a criteri storici,
1
ed è redatta a scale molto più piccole di quelle d’interesse per i normali progetti d’ingegneria (da
25000
1
a ).
50000
Il modello geotecnico del sottosuolo, che viene invece redatto a scale molto più grandi, opera una
idealizzazione schematica della realtà, cercando di preservare le caratteristiche meccaniche reali al meglio
è una sintesi razionale.
Il dettaglio delle indagini geotecnica va commisurato all’opera, secondo criteri di buon senso (ancor
prima che seguendo le prescrizioni normative).
Le informazioni ricavate da indagini e sondaggi vanno considerate sulla base del tipo di fondazione da
realizzare.
N. B. I limiti indicati sono poco cautelativi, si consiglia di considerare i valori superiori o addirittura
maggiorarli di circa il 50%.
Profilo stratigrafico
Un tipico profilo stratigrafico risultante da un sondaggio appare come nella figura che segue:
Nella prima fase del sondaggio, la descrizione è qualitativa (“da geologo”): basata su colore o su
proprietà che, in generale, non sono direttamente riconducibili a caratteristiche meccaniche, che sono
quelle di interesse per il modello geotecnico, che verrà elaborato sulla base del sondaggio e delle prove.
Modello geotecnico
La suddivisione in strati effettuata a partire dalle carote è spesso molto fitta: nel modello geotecnico
se ne farà una sintesi razionale, accomunando strati simili o trascurando strati molto sottili che sono inseriti
nel contesto di uno strato diverso, ma di spessore molto più consistente.
LP contenuto LL
naturale
d’acqua
Il carotiere viene sollevato fino a una altezza predefinita, e viene lasciato cadere, provocando così
l’infissione dello stesso; all’estremità inferiore del carotiere è posta una valvola che si chiude
automaticamente con l’infissione, permettendo il sollevamento del cilindro e del terreno che in esso è
penetrato.
In alcuni modelli di sonda a rotazione è possibile passare a un meccanismo percussivo per superare
strati di consistenza troppo elevata per una sonda a rotazione.
L’operazione è di solito svolta con circolazione continua di acqua, per facilitare l’esecuzione; il fluido
viene pompato dall’interno del sistema di aste, per poi refluire all’esterno del foro; è evidente, tuttavia, che
tale operazione aumenta il grado di disturbo della carota estratta, che già di per sé è elevato; è inoltre
importante considerare la presenza disturbante di acqua pompata nel sistema, se si vuole individuare il
livello di falda durante il sondaggio. Tale problema è accentuato nei terreni coesivi.
Carotiere semplice
Cilindro cavo, di lunghezza compresa tra 2,5 m e 3 m.
Si applica alla carota un momento torcente per attrito sulla superficie
interna (generando così una rottura per torsione). Si può usare per
prelevare campioni di rilevante lunghezza per ogni step di infissione,
soprattutto in terreni coesivi poco consistenti. Ciò è importante ad esempio
nelle operazioni che avvengono in mare, che necessitano di tempi brevi.
La corona tagliente facilita l’infissione, ma il sistema nel suo complesso
introduce un disturbo notevole nel terreno da prelevare: esso viene
sottoposto a torsione, compressione, è penetrato da un cilindro metallico di
spessore notevole (se fosse più sottile si deformerebbe durante l’infissione).
Tutto ciò rende le carote prelevate difficilmente utilizzabili per
condurre prove meccaniche; ci si limita quindi a determinare le proprietà
indice del materiale.
σ’n=k σ’v
Fanghi bentonitici
Costituiti da acqua e bentonite. Quest’ultima ha un comportamento tixotropico (tale che la sua
viscosità sia bassa quando soggetto a un campo di spostamento rilevante, e aumenti al rallentare dello
spostamento, fino a raggiungere consistenza di solido quando il fango si trovi in quiete).
Inventati e brevettati in Italia per l’industria petrolifera, che aveva necessità di sostenere trivellazioni
profonde anche svariati km, vengono utilizzati nella realizzazione di scavi in ambito geotecnico per
stabilizzare fori di rilevante profondità - tali da rendere poco conveniente o addirittura inattuabile un
sostegno con tubi metallici o in PVC.
Campionamento da scavi
È una tecnica non molto diffusa, perché limitata ai casi in
cui si eseguono scavi (ad esempio nelle indagini su movimenti
di frana).
Una volta realizzata la trincea e raggiunta la quota di
interesse, si infigge il campionatore, preferibilmente con un
contrasto e una vite senza fine, per poter regolare la velocità di
infissione; possono usarsi campionatori standard, oppure
realizzare nuovi modelli ad hoc per il problema da affrontare.
Può essere realizzato anche un campionamento in
orizzontale, ad esempio su fronti di cava. In questo caso è
necessario un contrasto.
Prove penetrometriche
Si tratta di prove in situ e, come tali, interessano volumi di terreno maggiori di quelli esaminati in
laboratorio. Restituiscono inoltre un’informazione (somma di più risultati puntuali o addirittura continua
lungo la verticale) che si estende su tutta la profondità indagata, mentre le prove in laboratorio
interpretano il comportamento dello strato alla sola profondità di provenienza del campione.
I risultati delle prove penetrometriche sono di solito affiancati e interpretati contestualmente a un
sondaggio eseguito in adiacenza (o comunque nell’ambito dello stesso sito), per correlare le informazioni
stratigrafiche di quest’ultimo con i risultati di resistenza meccanica della prova.
NSPT
Questo numero viene poi correlato a uno o più parametri meccanici grazie a formule o abachi calibrati
su prove effettuate in terreni di composizione e consistenza completamente note.
Nel calcolo dei cedimenti è importante conoscere il modulo di Young efficace E’ (sempre per terreni
incoerenti); la risposta del terreno è non lineare, ossia esso mostra rigidezze differenti a seconda del suo
stato deformativo, e di solito la rigidezza diminuisce all’aumentare della deformazione. Tale parametro è
quindi di difficile determinazione. La correlazione di Denver (1982) fornisce un abaco o una equazione
analitica, e per ciascuno propone 5 diverse relazioni, a seconda del tipo di terreno in esame. Tralasciando le
rette relative a sabbie e ghiaie NC / OC (dato che è pressoché impossibile determinare il grado di
sovraconsolidazione di un terreno incoerente), i valori usualmente considerati nella caratterizzazione
corrispondono a quelli per sabbia satura o sabbia argillosa.
𝑘𝑘𝑘𝑘
N.B. Il grafico restituisce il modulo di Young in , mentre la formula è espressa in Mpa.
𝑐𝑐𝑐𝑐 2
Prove CPTU
È evidente che:
- In terreni incoerenti si legge l’andamento delle pressioni di falda (idrostatiche);
- In terreni coesivi si leggono le 𝛥𝛥𝛥𝛥 (e si è certi, quindi, di essere in presenza di
terreni coesivi)
Nell’interpretazione di una prova CPT, la differenza fondamentale è quella fra terreni incoerenti e
terreni coesivi:
nelle sabbie, l’andamento della resistenza alla punta è molto variabile, con picchi di resistenza e
immediati rilasci;
nelle argille, l’andamento è pressoché lineare (se presenta picchi isolati, li si può interpretare come
inclusioni sabbiose);
- in particolare, se l’ideale prolungamento del tratto lineare verso la superficie intercetta
l’origine, si può dimostrare che l’argilla attraversata è NC;
- viceversa, se l’intercetta in superficie raggiunge un valore di 𝒒𝒒𝒄𝒄 > 0, l’argilla è OC.
N.B. Andamenti misti, ossia abbastanza lineari, ma non abbastanza da indicare un’argilla omogenea,
rappresentano stratigrafie parimenti miste (sabbie argillose o argille sabbiose, a seconda del grado di
regolarità del diagramma).
Per sabbia molto sciolte, si può riscontrare un andamento continuo simile a quello delle argille.
Sabbia
Argilla con
sabbia
Andamento statico
della falda
Lo studio del diagramma delle 𝛥𝛥𝛥𝛥 affiancato al diagramma di 𝑞𝑞𝑐𝑐 conferma l’interpretazione della
stratigrafia descritta nel capoverso precedente:
- nei terreni coesivi (andamento di 𝑞𝑞𝑐𝑐 abbastanza regolare), la pressione dell’acqua è
ovunque maggiore di quella idrostatica le sovrappressioni generate dall’infissione del
cono non si dissipano immediatamente;
- nei terreni incoerenti (andamento di 𝑞𝑞𝑐𝑐 irregolare), la pressione misurata segue abbastanza
fedelmente il livello che di falda le sovrappressioni si dissipano quasi contestualmente
all’infissione.
Nel caso del diagramma riportato, si può dedurre l’ulteriore informazione che lo strato coesivo (quello
inferiore) è caratterizzato da frequenti intermissioni sabbiose, a causa dei bruschi cali di 𝛥𝛥𝛥𝛥 riscontrati; per
di più, tali cali si possono correlare ad improvvisi aumenti di 𝑞𝑞𝑐𝑐 , occorsi alla stessa profondità.
L’argilla, infine, è NC, dato che il prolungamento del profilo di 𝑞𝑞𝑐𝑐 intercetta l’origine degli assi.
In base alla zona del grafico nella quale si è addensata la maggior parte dei punti, si determina la
stratigrafia prevalente del terreno in esame.
𝜑𝜑′ 𝑐𝑐𝑢𝑢
𝐸𝐸 ′ 𝐸𝐸𝑢𝑢
N.B. Gli abachi distinguono sabbie NC da sabbie OC. Nella redazione delle curve ciò aveva senso,
perché i terreni di prova erano stati preparati appositamente, e se ne conosceva ogni parametro. Nella
pratica tecnica, tuttavia, è impossibile stabilire il grado di sovra consolidazione di una sabbia, come già
osservato in precedenza. Questi diagrammi risultano dunque poco significativi.
𝜑𝜑′ , mediante l’abaco che si trova a pag. 215 del libro “Fondazioni” di R. Lancellotta [II ediz.]:
Bisogna considerare un valore situato nel mezzo della fascia; 𝑐𝑐 ′ = 0, poiché l’argilla è NC.
Per il coefficiente di consolidazione primaria 𝑐𝑐𝑣𝑣 si usano le curve di consolidazione fornite nei log
della prova edometrica: non è la curva di compressione edometrica, ma l’insieme delle curve che indicano il
𝑘𝑘𝑘𝑘
cedimento sotto ciascun gradino di carico (1, 2, 4, 8, etc…, ).
𝑐𝑐𝑐𝑐 2
dove con 𝐻𝐻 si intende l’altezza libera di drenaggio; nell’edometro, è pari alla metà dell’altezza del
provino, poiché le superfici di drenaggio sono due (le due pietre porose).
Per stabilire quale, delle curve di consolidazione, usare nel calcolo di 𝑐𝑐𝑣𝑣 , si considera la tensione
verticale efficace e si sceglie la curva corrispondente al gradino di carico che meglio approssima la tensione
cui il campione era sottoposto in sito.
𝐻𝐻𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 +𝐻𝐻𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 2
Si ricava il valore di 𝐻𝐻 = � � ;
2∙2
𝐻𝐻𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 +𝐻𝐻𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓
2
è l’altezza media, si divide ulteriormente per 2 a causa del doppio bordo drenante, e infine
si eleva al quadrato.
I valori di 𝐻𝐻𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 e 𝐻𝐻𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 si ricavano direttamente dalle curve di consolidazione.
𝑘𝑘𝑘𝑘
Supponendo, nel S1C1, di aver scelto la curva a 8 𝑐𝑐𝑐𝑐 2 , si considera il valore finale della curva
precedente (1,7𝑚𝑚𝑚𝑚); poiché il campione era inizialmente alto 20𝑚𝑚𝑚𝑚, il valore di 𝐻𝐻𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 è (20 − 1,7)𝑚𝑚𝑚𝑚 =
18,3𝑚𝑚𝑚𝑚.
Il valore di 𝐻𝐻𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 si determina con le tangenti alle curve di consolidazione: la tangente corrispondente
al punto di flesso, e un’altra che prolunga la parte finale della curva; l’intersezione delle due rette fornisce
𝐻𝐻𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 .
Le ascisse in corrispondenza di 𝐻𝐻𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 e 𝐻𝐻𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 individuano i valori di tempo 𝑡𝑡0 e 𝑡𝑡100 ; il valore 𝑡𝑡50 è
definito allora come il valore attingibile sulla curva in corrispondenza della metà del segmento 𝐻𝐻𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓𝑓 −
𝐻𝐻𝑖𝑖𝑛𝑛𝑖𝑖𝑧𝑧; una volta calcolato 𝑡𝑡50 è possibile ricavare 𝑐𝑐𝑣𝑣 .
𝑚𝑚 2
≅ 2 ∙ 10−7 𝑠𝑠
per le argille NC.
𝜈𝜈 ′ = 0,3
Strato 3: � 𝑘𝑘𝑘𝑘
𝛾𝛾3 = 18 3
𝑚𝑚
𝜈𝜈 ′ = 0,3
Strato 4: � 𝑘𝑘𝑘𝑘
𝛾𝛾4 = 20 3
𝑚𝑚
𝑘𝑘𝑘𝑘
⎧𝛾𝛾𝑔𝑔ℎ𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = 20 𝑚𝑚 3
⎪
Strato 6: 𝑐𝑐 ′ = 0
⎨ 𝜑𝜑′ = 40°
⎪ ′
⎩ 𝐸𝐸 = 35𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀𝑀
Per la determinazione di 𝝋𝝋′ negli strati 3 e 4, che sono incoerenti, bisogna disporre del valore della
resistenza alla punta 𝑞𝑞𝑐𝑐 , in modo da poterlo correlare a 𝜑𝜑′ mediante l’abaco di Durgunoglu e Mitchell.
Il calcolo della 𝑞𝑞𝑐𝑐 media si effettua per ogni strato; si prende il picco in corrispondenza dello strato
d’interesse, e se ne fa una media pesata, oppure si può fare una media con il calcolo delle aree (NON HO
CAPITO COME, forse con AutoCAD? Boh).
Ricapitolando:
valor medio di 𝑞𝑞𝑐𝑐 correlazione con NSPT determinazione di E’ con l’abaco di Denver.