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TECNICA DELLA RESPIRAZIONE

CIRCOLARE
per strumentisti a fiato

Trent P. Kynaston

Traduzione: Bruscia Antonio


Impaginazione: Marcolina Lorenzo

INTRODUZIONE

Il respiro circolare è una tecnica impiegata nella performance del suonare a fiato quando
questo è necessario.
Esso permette al musicista di prendere il fiato necessario senza fermare la musica e così
continuare la fase musicale oltre il limite normale del fiato. Questo fatto non è mistico e
neanche difficile come all’apparenza potrebbe sembrare.
Dovrebbe essere visto nello stesso modo come produrre uno staccato un vibrato o
qualsiasi altra tecnica uno pratichi per raggiungere una più alta qualità di suono. Come
qualsiasi delle tecniche menzionate essa deve essere praticata con molta determinazione
prima di raggiungere con successo dei risultati accettabili. Sembra non ci siano documenti
sull’origine del respiro circolare, ma comunque pensiamo sia stato scoperto dal primo
Indiano incantatore di serpenti.
Egli probabilmente scoprì agli inizi della sua carriera che se il suono s'interrompeva egli
era morso dal serpente quindi per istinto di sopravvivenza inventò il respiro circolare.
Qualunque sia la sua origine questa tecnica è oggi usata da molti musicisti con strumenti
a fiato, in tutti i tipi di musica e trova maggiore popolarità nel Jazz Americano.
Altri artisti hanno dimostrato una grande abilità nell’uso del respiro circolare a vantaggio
della musica.
Molta gente vede il respiro circolare come un trucco e, devo ammettere che normalmente
all’inizio é visto come tale, ma i musicisti appena menzionati hanno già provato che volta
fatta propria questa tecnica si possono aggiungere nuove ed eccitanti dimensioni alla
musica a fiato.
Con questo vogliamo affermare che il testo é stato scritto credendo fermamente in questo
metodo.

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IL RESPIRO

Uno studio sul respiro circolare non può essere intrapreso se non si è già abituati al
normale fiato necessario per suonare gli strumenti a fiato. Per questa ragione è necessario
una valutazione delle proprie capacità di fiato.
Bisogna ricordare che non è sufficiente l’importanza che si dà al bocchino, alla tecnica, o
allo strumento, nessun suono può essere creato senza aria. Il fiato è il processo principale
ed il più importante fattore della musica a fiato ed è quello che decide l’effetto di ogni
piccola fase. Sembra abbastanza ovvio affermare che molta gente dà per scontato che il
respiro sia un atto naturale ed effettivamente lo è per la funzione naturale del corpo
necessaria per sostenere la vita, ma il tipo di respiro necessario per produrre musica con
strumenti a fiato non è un atto naturale. E’ quindi necessario invertire il modo naturale di
respirare imparando il nuovo metodo e praticarlo al punto che diventi naturale.
Esaminiamo prima il respiro normale:
circa il 60% del singolo ciclo del respiro è consumato per inspirare aria circa il 20% per
espirare e il rimanente 20% come periodo di riposo, in altre parole se un ciclo normale di
respiro dura 5 secondi 3 secondi vengono impiegati per inalare, un secondo per espirare
ed un secondo di riposo. Respirare per suonare richiede una drastica inversione del
processo naturale. L’inalazione dell’aria avviene istantaneamente mentre l’espirazione
avviene in un lungo e sempre differente periodo di tempo.
Il resto del periodo del ciclo di respiro potrebbe anche non esistere. L’espirazione in se
stesso ha ancora qualche differenza. Nel respiro normale l’aria viene espirata con grande
intensità all’inizio seguito da un improvviso abbassamento dell’intensità. L’espirazione
durante una performance richiede un'espirazione di grande intensità e per un lungo
periodo di tempo. L’attuale consistenza di intensità dell’espirazione verrebbe controllata da
una serie di fattori, lo stile, dinamica, articolazione etc... La domanda è come meglio
potremmo portare a termine questa improvvisa inalazione e l’alto controllo
dell’espirazione. Il respiro può essere diviso in quattro tipi, sono descritti come respiro alto,
respiro medio, respiro basso, e respiro totale.
(Il respiro viene insegnato nello Yoga e nonostante lo studio del respiro nello Yoga si
potrebbe rivelare di grande aiuto è mia intenzione soffermarmi solo sulla parte fisica e non
sulla parte spirituale del metodo)

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PARTE PRIMA
IL RESPIRO ALTO

Il respiro alto è quello che più di tutti richiede un maggiore impegno fisico, mentre la sua
efficacia è la più bassa. Sembra una sfortuna che la maggior parte della popolazione
mondiale respiri in questo modo. Il respiro alto è caratterizzato fisicamente da una
evidente alzata delle spalle e da un leggero ritiro dell’addome.
Esso può essere facilmente visto dopo un energico esercizio o una corsa. Potrebbe
essere visto come un ansimante, benché esso implichi un respiro poco profondo e veloce.
Ancora il respiro veloce spreca molta più energia per essere portato a termine di qualsiasi
altro tipo di respiro ma è quello che rende meno in termini di quantità di aria inalata. Esso
inoltre non permette un ottimo controllo del processo di espirazione. Non c’è un singolo
muscolo nel petto superiore o nella spalla capace di controllare i polmoni in questo tipo di
respiro il centro del respiro è troppo alto perché il diaframma sia efficace. (Pratica per un
po' il respiro alto e nota la sensazione fisica prodotta così come le limitazioni che sono
inerenti a questo tipo di respiro, bisogna prestare attenzione che non si respiri in questo
modo sia che si suoni oppure no.)

PARTE SECONDA
RESPIRO MEDIO

Il respiro medio così come quello alto non è una alternativa per chi suona strumenti a fiato.
Esso spreca molta energia per i risultati che può dare. Questo respiro è caratterizzato
dall’espansione del petto superiore, senza un apprezzabile cambiamento del livello delle
spalle. Puoi anche notare una leggera rientranza dell’addome come nel respiro alto, ed
ancora non è di nessuna utilità per i musicisti di strumenti a fiato perché non offre un
volume di aria accettabile o un modo funzionale per il suo controllo. (Vedi come respiro
alto pratica)

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PARTE TERZA
RESPIRO BASSO

Il respiro basso è il più funzionale ed il più accettato tipo di respiro per i suonatori di
strumenti a fiato.
Il respiro basso è più comunemente chiamato respiro a diaframma ed è caratterizzato da
un'evidente espansione della regione addominale e con nessun evidente cambiamento del
petto superiore o delle spalle.
L’espansione dell’addome è causata dal movimento verso il basso del muscolo del
diaframma, questo forza lo stomaco e gli altri organi verso il basso e l’esterno così da far
sembrare l’individuo con la pancia più grossa. Il diagramma qui sotto mostra le posizioni di
base del diaframma durante la respirazione.

Il diaframma si trova tra la sesta e l’undicesima o dodicesima costola posteriore. La metà


destra come potete vedere nella figura precedente, si alza di più della sinistra. Esso
contrasta con ogni inalazione appiattendosi verso il basso, quindi si rilassa verso l’alto ad
ogni espirazione, ritornando alla sua forma di boomerang invertito.
Il livello che il diaframma raggiunge nella sua salita o discesa è normalmente determinato
dalla quantità di aria inspirata o espirata.
Fra tutti i tipi di respiro quello basso è il più consigliato perché permette di inalare il
massimo d’aria nel modo più veloce.
Esso porta il diaframma al massimo della sua funzionalità. Questo muscolo può essere
sviluppato per controllare l’espulsione dell’aria al massimo possibile. Questo non vuol dire
che la scoperta del respiro basso porti ad un successo immediato su tutte queste linee. Il
diaframma come ogni altro muscolo deve essere usato e sviluppato prima di raggiungere
qualche successo.
Ma la scoperta è l’inizio di una fine. Ci sono molti esercizi che vi aiuteranno nello sviluppo
del diaframma, così come all’abitudine ad un buon modo di respirare in generale. Alcuni di
questi esercizi saranno sufficienti a far capire come.

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1. Fai un respiro basso inalando quanta più aria possibile. Con la bocca aperta tira
i muscoli addominali verso l’interno il più possibile mentre spingi verso il basso e
fuori con l’aria dei polmoni. Non lasciare neanche un po' d’aria fuoriuscire anche
se hai la bocca aperta. La sensazione dovrebbe essere come un grugnito. Tieni
così il respiro il più possibile prima di rilasciare l’aria. Ripeti spesse volte questo
esercizio.

2. Ripeti l’esercizio precedente mentre ti siedi e ti alzi lentamente, ripeti tre o


quattro volte ogni respiro. Questo è abbastanza duro quindi bisogna fare
attenzione a non esagerare.

3. Sdraiati dritto sulla schiena sul pavimento o su un'altra superficie dura. Metti un
grosso peso (sacco di sabbia, o libri) sullo stomaco e pratica il respiro basso.
Inala ed espelli aria lentamente. Se non trovi niente sufficientemente pesante
metti un solo libro sullo stomaco e fatti aiutare da un’altra persona facendo
premere sul libro facendo aggiungere peso.

PARTE QUARTA
RESPIRO TOTALE
Il quarto tipo di respiro lasciato per discussione è chiamato respiro totale. Questo respiro è
semplicemente la combinazione del respiro alto, respiro medio, respiro basso, in ordine
inverso. Questo respiro è anche un utile esercizio che aiuta lo sviluppo del diaframma, ed
aiuta ad avere un respiro ottimale.
Primo, fai un respiro basso inalando aria quanto più possibile. Nota l’espansione
dell’addome. Sopra a questo aggiungi il respiro medio e nota l’espansione del petto, quindi
aggiungi il respiro alto e nota l’alzamento delle spalle.
Trattieni questo respiro totale il più possibile e quindi butta fuori l’aria lentamente con
costanza.
Il respiro totale non è raccomandato per i musicisti di strumenti a fiato per suonare. Anche
se fornisce una grande quantità di aria e la possibilità di controllarne l’uso esso ha bisogno
di molto tempo per essere portato a termine, così come spreca molta energia fisica. Ad
ogni modo praticando il respiro totale uno si abitua ad inalare una grande quantità di aria e
quindi aiuta ad espandere in misura grande le capacità di respiro. Dopo diventa possibile
inalare moltissima aria con un semplice respiro basso. Per questa stessa ragione il respiro
totale è raccomandato per gli esercizi. E’ un esercizio che tutti i musicisti di strumenti a
fiato dovrebbero fare spesso.
Facendo il punto adesso possiamo dire che siamo una società che respira attraverso la
bocca. Molte autorità in materia concordano che questo non va bene se noi imparassimo a
respirare attraverso il naso, il quale filtrerebbe e riscalderebbe l’aria, allergie e malattie un
problema come lo sono oggi. Nel respiro normale uno non dovrebbe respirare attraverso il
naso ma nel respiro circolare uno deve respirare attraverso il naso. All’inizio è difficile e
richiede molto impegno ma ne vale la pena.

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RESPIRO CIRCOLARE
E’ stato già detto che il respiro circolare deve essere considerato una estensione della
tecnica del respiro normale. Deve essere disponibile ogni qualvolta una performance
musicale ne ha bisogno. Il processo del respiro circolare è attualmente uno dei più facili il
problema sta solo nel coordinare il processo e nel convincere la mente ad accettare che il
nostro sistema respiratorio può espellere ed allo stesso tempo inalare aria.
Detto semplicemente il processo richiede uno di raccogliere aria nella cavità della bocca
(gonfiando le gote nelle fasi precedenti) mentre sostieni una nota o suonando una frase.
Ad un momento preciso la spinta del diaframma è stoppata, contemporaneamente al
momento in cui l’aria raccolta nella bocca viene spinta fuori usando le gote e i muscoli
della gola.
Questo deve essere fatto in maniera lineare così da non causare la rottura del suono. In
quel momento un respiro veloce deve essere fatto attraverso il naso. Questo deve essere
fatto in una frazione di secondo e non più lungo, perché l’aria limitata che si trova nella
bocca non può supportare il suono per più di uno o due secondi.
Una volta che hai inalato aria attraverso il naso, devi effettuare il cambio con il diaframma
immediatamente come prima.
Ancora non ci dovrebbe essere nessuna interruzione nella continuità del suono. Una volta
che sei diventato padrone di questa
tecnica, è possibile espellere la rimanente aria dei polmoni attraverso il naso prima che
l’aria fresca venga inalata. Questo è ottenuto mentre il suono è sostenuto con l’aria
contenuta nella bocca, e aiuta a contrastare il problema di iperventilazione che spesso
accade.

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PARTE PRIMA
INIZIO DELLE TECNICHE SENZA STRUMENTO

Per sviluppare la tecnica del respiro circolare sono raccomandati i seguenti passi. Bisogna
fare attenzione ad imparare bene ogni passo prima di procedere al passo successivo. Il
risultato tende ad essere molto frustrante se dovessi scegliere altrimenti.
Nota che il passo 1 e 2 vanno eseguiti senza strumento.

1. Il problema iniziale nel respiro circolare è quello di sviluppare le gote e i muscoli della
gola; imparando ad usarli spingendo aria fuori dalla bocca continuamente e
costantemente. Questo è inizialmente complicato dal fatto che l’aria non è una
sostanza tangibile. Questo è possibile ingoiando e inalando così come spingendo fuori
dalla bocca. Per questa ragione, cominceremo usando dell’acqua.

Immagina che la cavità della tua bocca sia un pallone, e l’unica apertura è la tua
bocca. Dovresti fare coscientemente uno sforzo di chiudere (figurativamente) l’apertura
della gola.

a) Primo, metti quanta più acqua possibile nella bocca. Lascia che le gote si
gonfino, come un musicista principiante che ancora non sa come fare in altri
modi. Mettiti in piedi davanti ad un lavandino, crea un piccolo buco fra le labbra,
e usando le gote e i muscoli della gola, tenta di spingere l’acqua fuori in maniera
costante.

Dopo aver fatto questo un paio di volte, metti due o tre dita al centro delle
guance e spingere all'interno, forzando l’acqua ad uscire fuori dalla bocca in
maniera costante.

Noterai che l’acqua viene fuori in maniera molto più positiva e diretta con l’aiuto
della pressione delle dita. Continua a praticare questo esercizio senza l’aiuto
delle dita fino a quando raggiungi lo stesso controllo di fuoriuscita dell’acqua
che hai ottenuto con l’aiuto delle dita. Questo esercizio ha due importanti
risultati: l’inizio dello sviluppo delle guance e dei muscoli della gola, e elimina la
possibilità di fuoriuscita di sostanze attraverso la gola dalla bocca. (Non è
possibile che l’acqua esca in questa maniera senza soffocare, ma è molto
comune quando l’acqua è sostituita dall’aria.)

b) Il prossimo passo è una facile e molto importante aggiunta all’esercizio


precedente. Metti quanta più acqua possibile nella bocca. Inizia un rapido
respiro attraverso il naso. Continua a respirare ed allo stesso tempo spingi
l’acqua fuori dalla bocca, con le guance e i muscoli della gola. Questo dovrebbe
essere portato a termine facilmente e ti aiuterà enormemente ad alleviare alcuni
dei problemi già menzionati, quando l’acqua è sostituita dall’aria.

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Una volta che riesci a svolgere questo esercizio con facilità, passa dal respiro
rapido al respiro lungo, inalando dal naso. Attento a non soffocare con l’acqua
durante l’esercizio. E’ naturale per il sistema respiratorio inalare aria
contemporaneamente dal naso e dalla bocca, ma in questo caso siccome la
bocca è piena d’acqua si possono verificare situazioni spiacevoli, d’altra parte,
praticando con successo questo esercizio vi sarà possibile superare anche gli
esercizi futuri.

c) Raccogli quanta più aria possibile nella bocca, gonfiando le guance, tieni le
labbra ben chiuse. Comincia a respirare attraverso il naso con costanza. Una
volta portato a termine questo esercizio, spingi l’aria che è trattenuta nella
bocca, con le guance e i muscoli della gola. ( le prime volte è consigliabile usare
le dita sulle guance per aiutare a spingere fuori l’aria con forza, così come è
stato fatto precedentemente con gli esercizi con l’acqua).

Una volta portato a termine questo esercizio, cambia dal respiro costante
attraverso il naso ad una lunga inalazione attraverso il naso mentre spingi fuori
l’aria trattenuta nella bocca con le guance ed i muscoli della gola.

Bisogna fare attenzione, durante questo esercizio a non ingoiare l’aria che si
trova nella bocca cosi come non si deve inalare attraverso la bocca, ricorda la
sensazione che si prova svolgendo l’esercizio con l’acqua in bocca, ti aiuterà a
portare a termine l’esercizio.

Come hai potuto notare in tutta la prima parte, ho menzionato l’uso dei muscoli della
gola. E’ possibile che tu non li stia usando oppure li usi ma non te ne accorgi. I muscoli
della gola non prendono parte integrante nella tecnica del respiro circolare a questo
punto dell’esercizio ma saranno importanti più avanti. Bisogna dire anche che la lingua
aiuta enormemente la spinta dell’aria fuori dalla bocca, siccome questo della lingua è
un atto naturale, è meglio non creare confusione analizzandolo.

2. Gli esercizi a questo punto hanno trattato lo sviluppo delle guance e dei muscoli della
gola e del loro uso indipendente nel processo del respiro (esempio l’abilità di spingere
aria fuori dal corpo attraverso la bocca mentre contemporaneamente si inala attraverso
il naso).

a) La sezione 2 della parte 1 tratterà il coordinamento e lo sviluppo del ciclo


completo del respiro circolare. Attraverso i seguenti esercizi, è importante
imparare a controllare indipendentemente l’inspirazione l’espirazione attraverso
il naso mentre controllando l’uso dell’aria nella cavità della bocca, sarà anche
necessario sviluppare un facile scambio di supporto dal diaframma alle guance
e gola e viceversa. Così si potrà avere il respiro circolare completo.
a. Fai un respiro basso pieno. Con le labbra ben chiuse, lascia che un po' d’aria
venga dentro la bocca dai polmoni, gonfiando le guance. Mentre trattieni questa
aria dentro la bocca, lascia uscire l’aria rimasta nei polmoni attraverso il naso, e
sempre attraverso il naso inala un respiro basso pieno. Alla fine, rilascia tutta
l’aria attraverso la bocca lentamente e con costanza. Ricorda questo esercizio
ha 5 passi separati:

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I. Fai un respiro basso pieno attraverso la bocca;
II. Lascia risalire quanta più aria possibile dentro la cavità della bocca;
III. Butta fuori l’aria rimasta nei polmoni attraverso il naso, trattenendo l’aria
nella bocca;
IV. Fai un altro respiro basso pieno attraverso il naso;
V. Rilascia tutta l’aria attraverso la bocca.

Ripeti questi passi fino a quando riuscirai a portare a termine l’esercizio senza
fatica. Continua a praticare.
I.
b) Questo esercizio è una leggera variante del precedente. Fai un respiro basso
pieno attraverso la bocca. Con le labbra ben chiuse lascia salire quanta più aria
possibile dai polmoni riempiendo la bocca lasciando gonfiare le guance. Butta
fuori l’aria rimasta nei polmoni attraverso il naso. Fai un altro respiro basso
pieno attraverso il naso, allo stesso tempo usa le guance e i muscoli della gola
per spingere con forza l’aria fuori dalla bocca. Non appena hai completato il
respiro, continua a buttare fuori aria dalla bocca passando dalla spinta della
guancia e i muscoli della gola alla spinta del diaframma. E’ importante inalare
attraverso il naso velocemente, prima che l’aria della bocca si sia esaurita
completamente. Bisogna fare attenzione a cambiare velocemente alla spinta del
diaframma, continuando a sospingere fuori aria dalla bocca. Questo è l’essenza
del respiro circolare.

Per ripetere in questo esercizio sono necessari i seguenti passi:

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I. Fai un respiro basso pieno;
II. Lascia salire quanta più aria possibile dai polmoni verso la bocca
gonfiando le guance;
III. Rilascia, l’aria rimasta nei polmoni, fuori attraverso il naso;
IV. Fai un veloce respiro basso inalando attraverso il naso mentre usi le
guance e i muscoli della gola per spingere fuori l’aria trattenuta nella
bocca;
V. Velocemente torna al diaframma prima che tutta l’aria sia stata spinta
fuori dalla bocca, continuando e tenendo costante l’uscita del flusso
dell’aria dalla bocca.
A.
Se i passi precedenti sono stati portati a termine, con successo, adesso sarà
possibile fare il respiro circolare completo.

c) Fai un respiro basso pieno. Comincia soffiando fuori l’aria dalla bocca nella
maniera normale dal diaframma. Quando circa la metà dell’aria è uscita dai
polmoni lascia che le tue guance si gonfino. Il flusso dell’aria che esce dalla
bocca non deve fermarsi mentre l’aria viene raccolta nella bocca. Se tu
semplicemente lasci le guance gonfiarsi, l’aria in eccesso verrà trattenuta nelle
cavità della bocca, senza dover fermare il flusso d’aria. Una volta portato a
termine (dovrebbe volerci solo qualche secondo) ferma la spinta di aria dal
diaframma e chiudi la gola. Mantieni il flusso di aria usando le guance e i
muscoli della gola per spingere fuori l’aria rimasta nella bocca. Adesso dell’aria
fresca viene inalata attraverso il naso, questo, come indicato precedentemente
deve essere fatto velocemente. Quindi si ritorna al supporto del diaframma
completando così il ciclo. Il flusso d’aria che esce dalla bocca dovrebbe
rimanere continuo.

Nota che lo stop del supporto del diaframma, la chiusura della gola, l’inizio della
spinta da delle guance e i muscoli della gola, e l’inalazione attraverso il naso
devono tutti iniziare simultaneamente. Dovresti praticare il ciclo completo per
molto tempo prima di cominciare ad usare uno strumento.

Ancora, i passi da seguire in quest’ultimo esercizio sono i seguenti:

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I. Fai un respiro basso;
II. Spingi fuori l’aria nel modo normale;
III. Quando metà dell’aria è uscita, accumula aria nella bocca gonfiando le
guance;
IV. Ferma la spinta dal diaframma e comincia a spingere con le guance e i
muscoli della gola mantenendo il flusso d’aria continuo;
V. Fai un respiro basso attraverso il naso “VELOCEMENTE
VI. Inverti tornando al supporto del diaframma mantenendo costante il flusso
dell’aria che esce dalla bocca;
VII. Ripeti il ciclo all’infinito a piacere.

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PARTE SECONDA
TECNICHE INTERMEDIE CON AGGIUNTA DELLO
STRUMENTO
Usando la tecnica del respiro circolare ad uno strumento si presenteranno dei nuovi
ostacoli da superare. Quelli che già suonano strumenti a fiato, tipo Oboe o Fagotto, hanno
più resistenza naturale e quindi faranno meno fatica ad aggiungere l’uso dello strumento
alla tecnica del respiro circolare di quelli che usano strumenti come il flauto e quindi hanno
poca resistenza naturale. Anche la grandezza dello strumento avrà la sua importanza. Per
esempio sarà più facile raggiungere degli ottimi risultati usando questa tecnica su
strumenti come la tromba piuttosto che il basso tuba.

Avanti queste righe, i passi seguenti saranno trattati.


Il grado di difficoltà che si presenterà sarà determinato dal tipo di strumento usato.

A. Sostenere (o comunque creare) un suono usando solo l’aria trattenuta nella bocca sarà
difficile all’inizio. Questo é dovuto al grado di sviluppo delle guance e dei muscoli della
gola, così come il fattore della resistenza naturale sopra menzionato.

B. Gonfiando le guance nel modo descritto nella parte I spesso si causano alterazioni
sull’imboccatura. Questo può rendere più difficile creare e mantenere un suono durante
il ciclo del respiro circolare.

C. Una grave fluttuazione di tonalità é speso la causa di problemi durante il ciclo.

D. Dopo molti respiri circolari l’iperventilazione diventa un problema.

E. Come si può trattare il problema del riassestamento dell’imboccatura dopo numerosi


respiri circolari?

F. Come si fa’ il respiro circolare mentre si continua il vibrato?

G. Può nello stesso tempo esserci il respiro circolare e un colpo di lingua?

H. E’ possibile eseguire il respiro circolare con i registri alti e bassi dello strumento?

Le note di questo testo saranno dedicate alle risposte ai problemi e alle domande che
sono divise in due categorie di base: Il successo dell’adattamento del respiro circolare agli
strumenti a fiato; e il suo uso musicale, vantaggi e svantaggi.

A. Il rigonfiamento delle guance normalmente causa indesiderabili distorsioni


sull’imboccatura. Questo di conseguenza ha qualche avverso effetto sul suono
prodotto. Ancora all’inizio dell’uso del respiro uno si imbatte nel problema della
consistenza del suono e della fluttuazione di tonalità quando si comincia ad usare lo
strumento. I seguenti esercizi ti aiuteranno a ridurre o comunque ad alleviare il
problema.

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1. Seleziona una nota sul tuo strumento che sia facile da produrre, evita i registri
estremi. Accumula una consistente quantità di aria nella bocca. Posiziona
l’imboccatura dello strumento nella bocca in posizione normale. Usando le guance
e i muscoli della gola (come negli esercizi precedenti con l’acqua e l’aria) spingi
l’aria dentro lo strumento. Bisogna fare attenzione ad usare solo l’aria della bocca e
non permettere che altra aria salga sù dai polmoni. Il suono che ne risulterà sarà
indubbiamente molto debole. Se nessun suono viene prodotto é probabilmente
causato dal’ imboccatura troppo stretta. Questo é un risultato comune all’inizio, tu
stai provando a ricreare la sensazione di resistenza massima che ognuno prova
quando le labbra sono perfettamente chiuse e nessun strumento é presente.
L’aggiunta dello strumento riduce enormemente la resistenza e richiede maggior
controllo sull’imboccatura, così come il controllo dell’aria insegna a mantenere
l’imboccatura nella sua normale e rilassata posizione, ed il suono comincerà piano
piano a venire. Spendi molto tempo praticando questo piccolo esercizio; deve
diventare molto facile produrre un suono per due o tre secondi. Usa solo l’aria
accumulata nella bocca aiutandoti con la spinta delle guance e dei muscoli della
gola. Bisogna anche provare a tenere ben serrata l’imboccatura così che il suono
prodotto sia pieno e consistente.

2. Seleziona una nota sullo strumento che sia facile da produrre. Evita i registri
estremi. Con il bocchino in posizione, raccogli aria nella bocca, gonfia
moderatamente le guance. Adesso comincia a respirare attraverso il naso, continua
il respiro allo stesso tempo che spingi l’aria dalla bocca e quindi fuori aiutandoti con
le guance e i muscoli della gola. Sforzarsi per un suono stabile e consistente che
duri per due o tre secondi.

Lo scopo di questi esercizi é di assicurarsi che solo l’aria della bocca venga usata
per creare il suono. Non é possibile per i polmoni accettare e rilasciare aria
simultaneamente. E’ anche una importante aggiunta alla tecnica con lo strumento a
questo stadio.

3. Questo passo é una leggera variazione del precedente passo. Evita i registri
estremi, con il bocchino in posizione, raccogli aria nella bocca, gonfia le guance
moderatamente. Comincia prendendo un singolo respiro attraverso il naso mentre
crei un suono, usando le guance e i muscoli della gola per spingere l’aria raccolta
nella bocca. Inala velocemente. Una volta che il respiro é completo, cambia dal
supporto di suono delle guance e i muscoli della gola al supporto del diaframma, e
continua a sostenere la nota. Il suono deve rimenare continuo durante tutto
l’esercizio.

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La cosa più importante in questo passo é il passaggio al supporto del diaframma. Con
una buona dose di pratica, dovrebbe essere facile realizzare un suono continuo mentre
si fa’ il passaggio. Pratica questo esercizio fino a quando non solo il passaggio avviene
facilmente, ma fino a quando il tono, il volume e altre proprietà del suono sono
consistenti durante la sua durata.
I passi in questo esercizio sono i seguenti:

a) Seleziona una nota da suonare;

b) Con il bocchino in posizione raccogli aria nella bocca;

c) Fai un respiro Veloce attraverso il naso non appena creato il suono, usando l’aria
della bocca;

d) Passa al supporto del diaframma, continuando il suono.

Una volta portato a termine, dovrebbe essere relativamente facile eseguire il respiro
circolare completo con lo strumento.

4. Ancora, seleziona una nota sullo strumento che sia facile da produrre, evita i registri
estremi. Fai un respiro basso pieno. Suona la nota selezionata come se fosse una nota
lunga. Quando approssimativamente metà dell’aria dei polmoni é stata usata, lascia
accumulare dell’aria nella cavità della bocca gonfiando le guance. Il suono non deve
essere fermato mentre si compie l’esercizio. Una volta completato, ferma la spinta dal
diaframma e chiudi la gola.

Mantieni continuo il flusso d’aria che va’ dentro lo strumento usando le guance e i
muscoli della gola per forzare l’aria trattenuta nella bocca. Adesso fai un respiro
attraverso il naso. Ricordati ancora una volta che il respiro deve avvenire rapidamente
perché l’aria rimasta nella bocca può mantenere il suono solamente per 1 o 2 secondi.
I migliori risultati si hanno quando questo respiro é preso istantaneamente, così si
richiederà alle guance e ai muscoli della gola di mantenere il suono solo per una
frazione di secondo. Un rapido passaggio al supporto del diaframma deve essere fatto
completando così il ciclo.

Ci possono essere diversi problemi nei primi tentativi di completare il ciclo. Il suono si
potrebbe interrompere in qualsiasi punto durante il ciclo del respiro.

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Questo può essere causato da una serie di cose: la scarsa linearità dal passaggio del
supporto del diaframma al supporto delle guance e dei muscoli della gola, una cattiva
imboccatura durante il ciclo, troppo tempo per inalare aria attraverso il naso, scarsa
linearità nel tornare al supporto del diaframma. Cerca di localizzare i problemi incontrati
cercando di migliorare in quell’area, pratica molto gli esercizi.

Dopo aver prodotto con successo un suono continuo attraverso tutto il ciclo,
probabilmente noterai una vasta fluttuazione di toni nell’istante che inali aria. Questo é
causato dal cambio di imboccatura (che a sua volta é causato da un eccessivo
gonfiamento delle guance) e dalla caduta della pressione dell’aria durante il cambio di
supporto dal diaframma alle guance e ai muscoli della gola e viceversa. Solo la pratica nel
mantenere una buona imboccatura e un guadagno di maggior controllo delle guance e i
muscoli della gola ridurranno il verificarsi dei problemi suddetti.

Io ho spesso verificato che i problemi elencati sono stati la causa dell’inabilità a coordinare
i vari passi. La migliore cura é semplicemente quella di pensare al processo e convincere
la mente a capire ed accettare il procedimento del ciclo.

I passi del seguente esercizio sono:

1) Seleziona una nota;

2) Fai un respiro basso;

3) Suona la nota nella maniera lunga usando circa la metà dell’aria dei polmoni
prima di andare avanti;

4) Accumula aria nella cavità della bocca gonfiando le guance moderatamente;

5) Ferma la spinta del diaframma chiudi la gola e comincia a spingere l’aria dalle
guance e con i muscoli della gola;

6) Fai un respiro attraverso il naso;

7) Ritorna a supportare il suono con il diaframma.

Questo passo richiederà molta pratica e convincimento per raggiungere risultati


soddisfacenti.

Non sentirti frustrato durante l’esecuzione degli esercizi, se qualcosa non va’, abbi
pazienza e continua a fare molta pratica.

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PARTE TERZA
TECNICA AVANZATA
Adesso si possono perfezionare molti aspetti della tecnica del respiro circolare.
Il modo in cui vengono affrontati avranno un effetto diretto sulla versatilità e utilità della
tecnica.

GUANCE GONFIE
Benché il gonfiamento delle guance é stato molto importante negli sforzi iniziali per
imparare i diversi controlli nel respiro circolare, dovrebbe essere adesso evidente
attraverso la pratica e l’applicazione che non é veramente necessario per la realizzazione
della tecnica.
Puoi usare l’aria che si trova nella bocca solo quando é necessario inalare aria per
completare il ciclo.
Questo richiede che la tecnica sia portata a termine in modo rapido, lineare e controllata.
Richiede anche che i muscoli della gola vengano usati quasi esclusivamente per spingere
l’aria fuori dalla bocca.
I muscoli delle guance hanno poco valore quando non c’é un eccesso di aria nella cavità
della bocca. Il senso di controllo e supporto dell’aria deve venire da dietro la gola e non dai
lati della bocca.

Normalmente non é possibile semplicemente cambiare l’area di controllo dell’aria dopo


aver realizzato questo fatto e la sua potenzialità.
Il cambio deve essere fatto gradualmente mettendo più enfasi sulla nuova aria mentre si
cerca di dimenticare la vecchia. Bisogna dare ai muscoli impegnati l’opportunità di
svilupparsi prima di poter raggiungere risultati accettabili.

Una volta portato a termine questo, i seguenti temi possono diventare, a sua volta, il
centro dell’attenzione.

IPERVENTILAZIONE
L’iperventilazione é un problema che puoi avere avuto durante il respiro circolare.
L’iperventialzione é causata dall’acceso di ossigeno nei polmoni e nel sangue, e la
mancanza di adeguato diossido di carbonio. Le sensazioni che ne risultano possono
essere come stordimento, sensazione di tremore e svenimento, insensibilità alle estremità
del corpo, crampi e persino la morte!!!
Noi crediamo che nessuno esageri fino a questo punto pur di raggiungere il risultato finale,
ma comunque lo stordimento e la sensazione di tremore sono abbastanza comuni.

L’iperventilazione nel respiro circolare può essere spiegata nel modo seguente.
Probabilmente avrai scoperto che non é possibile usare tutta l’aria dei polmoni e dopo
decidere di fare un respiro circolare. Per poter portare a termine la tecnica ci vuole una
sostanziale riserva d’aria rimasta nei polmoni. Il risultato del respiro attraverso il naso é
quindi al massimo un mezzo respiro.

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Come esempio diciamo che hai una frase da suonare che é abbastanza lunga. Sarebbe
meglio suonarla con un unico respiro continuo, ma rimani sempre senza aria lasciando
alcune note da suonare. In questo caso, il respiro circolare non può essere fatto alla fine
della frase quando é necessario. Quindi deve essere fatto nel mezzo della frase quando é
ancora possibile eseguire il respiro circolare senza problemi.

Se la frase é così lunga da richiedere più respiri circolari allora bisogna accorciare i tempi
fra un respiro e l’altro. Quando il 5° o il 6° respiro é stato compiuto i seguenti arriveranno
in rapida successione. Questo é dato dal fatto che ogni respiro causa un indebolimento del
supporto d’aria e di conseguenza accorcia i tempi tra un respiro e l’altro per soddisfare il
bisogno d’aria.

A questo punto una grande quantità d’ossigeno si é rapidamente accumulata nei polmoni
e quindi il problema della iperventialzione diventa evidente, molto spesso diventa evidente
dal 3° respiro in poi.

Benché il problema può essere superato, rimane una delle limitazioni e svantaggio del
respiro circolare. Il modo di evitare o almeno ritardare l’iperventilazione può essere
descritta come un “doppio respiro circolare”. Esso é stato descritto brevemente prima del
teso.

In un momento del ciclo quando il respiro viene fatto attraverso il naso, potresti prima
rilasciare l’aria rimasta nei polmoni (fuori attraverso il naso). Questo può presentare
qualche problema di controllo.
L’aria della bocca deve essere ora controllata per dare tempo di rilasciare l’aria dei
polmoni così come per inalare aria.

Ci sono molti vantaggi nel respiro circolare doppio in termini di iperventilazione, esso
rende possibile per il musicista di fare un respiro basso pieno. Questo a sua volta
permette il massimo supporto del diaframma e ritarda la necessità del successivo respiro
circolare, ritardando così il problema dell’iperventilazione. Un altro vantaggio é che una
volta fatto proprio questo esercizio, il respiro circolare regolare in paragone diventa più
facile e meno faticoso.

La cosa scoraggiante in tutto questo é che bisogna rendersi conto che non é possibile
acquisire la capacità di suonare per sempre senza fermare il respiro.

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RIASSESTAMENTO DELL’IMBOCCATURA

Un altro fattore che rende “ suonare all’infinito” impraticabile se non impossibile é il


riassestamento dell’imboccatura.
Periodicamente durante una performance, il bocchino deve essere rimosso
dall’imboccatura per allentare la pressione sulle labbra. Questo permette al sangue di
circolare liberamente attraverso i muscoli dell’imboccatura, se non si permette questa
circolazione del sangue si incorre in problemi fisici e, di conseguenza, musicali.

RESPIRO CIRCOLARE E IL VIBRATO

L’aggiunta del vibrato nel respiro circolare é un interessante prospettiva. Prima di


discutere i passi per aiutarvi nel suo sviluppo, sarebbe meglio identificare alcune
limitazioni.

Visto che il respiro circolare richiede un’interruzione del supporto del suono da parte del
diaframma, il vibrato con il diaframma non é possibile. Per lo stesso motivo il vibrato con la
gola é impraticabile.

L’unica alternativa pratica nel respiro circolare é il vibrato con la mascella, il vibrato
supportato a pressione é anche una possibilità per i suonatori di Ottoni.
Chi usa normalmente il vibrato con il diaframma o la gola é obbligato ad imparare a
trasferire in modo agevole dentro e fuori dalla mascella un vibrato con pressione durante il
ciclo.

Prima uno può iniziare a sviluppare un vibrato durante il respiro circolare. L’uso del
rigonfiamento delle guance deve essere ridotto gradualmente. Come é stato previsto, il
rigonfiamento delle guance, causa distorsione nell’imboccatura per un vibrato controllato.
L’imboccatura deve rimanere ferma. Il problema é di trovare il modo di centrare la tua
concentrazione sulla produzione del vibrato come contrario ai passi del respiro circolare, e
sviluppando il controllo necessario a fare il vibrato in maniera usuale.

Inizia con un vibrato veramente lento. Non serve allo scopo partire con un vibrato normale
che diventerà lento e disintegrato durante il ciclo del respiro circolare. Sforzati invece con i
muscoli, di buttare fuori un’ondulazione consistente. Appena impari la consistenza
aumenta la velocità.
Il risultato desiderato sarà raggiunto velocemente, con meno problemi se seguirai i
seguenti suggerimenti. Prendi nota che quelli che usano il vibrato con pressione non
hanno bisogno di essere concentrati attorno a questo. Infatti, l’aggiunta di questa forma di
vibrato dovrebbe causare solo un piccolo problema di coordinamento. La questione é che
tipo di pressione (più o meno usuale) é necessaria durante il ciclo.

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LA RESPIRAZIONE CIRCOLARE ED IL COLPO DI
LINGUA
Imparare a staccare e controllare la gamma completa di articolazioni durante la
respirazione circolare presenta molti problemi, più che non per il vibrato. La lingua
naturalmente gioca due ruoli molto importanti durante il ciclo. Il suo uso in queste pagine
non è mai realmente stato trattato con particolare attenzione. Aiuta il processo di chiusura
della gola all'inizio del ciclo ed anche aiuta a spingere fuori l'aria nella bocca durante il
ciclo. Ambe queste attività contribuiscono ad irrigidire la lingua e rendono impossibile
controllare qualsiasi articolazione con sicurezza.

Il rimedio per questo è molto più semplice di quello che sembra. Per raggiungere le
possibilità dell'articolazione normale, la lingua deve essere rimossa da entrambe queste
attività. La lingua dovrebbe mantenere il suo normale stato di rilassamento per tutto il
ciclo. Per riuscire a fare ciò, i muscoli della gola devono assumersi una responsabilità
maggiore nel sostenere la pressione.

Durante gli sforzi iniziali per mantenere la lingua in un stato rilassato, le guance
cominceranno automaticamente a sbuffare di nuovo. Successivamente riprenderanno a
rilassarsi, come nel parlare, fornendo il sostegno necessario completare il ciclo. Benché
sia impossibile alleviare completamente le guance dal soffiare, in questa situazione il
punto di spinta maggiore dovrebbe essere mantenuto lontano dal dorso della cavità della
bocca il più possibile. Questo ridurrà i cambi di impostazione dell'imboccatura.

Il lavoro sul colpo di lingua durante il ciclo dovrebbe cominciare lentamente. Usa legato lo
staccato leggero con la lingua su note da un quarto a 60 di metronomo e sforzati di
ottenere consistenza di attacco e suono dentro e fuori dal ciclo. Una volta fatto ciò,
aumenta la velocità e tenta di usare articolazioni diverse. Più tardi, presta attenzione
all'uso di varie articolazioni mescolate.

Uno non dovrebbe ottenere troppo scoraggiamento da tutto questo. Ho sentito esecutori
usare il doppio ed il triplo colpo di lingua attraverso il ciclo e anche il doppio ciclo. Ho
sentito ciò anche compiuto sul flauto, che deve essere considerato l'atto di capacità di
usare la respirazione circolare più incredibile. Concentrazione e dedizione e pratica
diligente sono il solo modo per ottenere questo tipo di successo.

LA RESPIRAZIONE CIRCOLARE NEI REGISTRI ESTREMI

La domanda spesso sorge circa l'uso possibile della respirazione circolare in registri
estremi. In questo come in ogni altro esempio, per risolvere bene il problema è necessario
capire le procedure usate durante la normale prassi esecutiva.

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I registri estremi su tutti strumenti a fiato richiedono un diverso volume di aria. Per
esempio il registro basso nel sassofono richiede un volume più grande di aria del il registro
medio, mentre il registro superiore richiede più pressione (aria più veloce), con in più un
concentrato sostegno da parte del diaframma. Il sassofonista deve cercare di creare il tipo
di immissione proprio per il registro nel quale sta suonando. Per ottenere ciò, i muscoli
della gola devono poter produrre il desiderato sostegno necessario per la consistenza
propria dell'aria. Comincia praticando la tecnica nei registri medio-alti e medi dello
strumento. Quando questo è comodo, espande ai registri estremi e sviluppa il controllo
della respirazione circolare di su tutta l'estensione dello strumento.

POSTILLA

La respirazione circolare non dovrebbe essere considerata certamente una panacea per
tutti i problemi della respirazione incontrati dagli strumentisti a fiato. Il suo uso iniziale può
dare anche più problemi di quanti ne potrebbe risolvere efficacemente, perché l'esecutore
deve dare ora, di fatto, confrontarsi con ilo chiedersi quale possa essere l'effettivo ruolo
musicale di tale tecnica e delle possibili applicazioni artistiche. Una di queste
considerazioni è che l'esecutore può avvicinarsi ora alla frase musicale come fanno tutti gli
altri strumentisti, e non è limitato dai limiti del fiato singolo.

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