Sei sulla pagina 1di 3

ELEMENTI DI BASE TESTO NARRATIVO

FABULA E INTRECCIO
La fabula è l'insieme degli avvenimenti della storia come si presentano nel
loro ordine logico temporale

L'intreccio invece costituito dall’insieme degli elementi della storia nella


successione in cui sono stati disposti dall’autore nella fase di stesura del
testo
LE ANACRONIE DEL RACCONTO
La parola analessi sostituita con il termine inglese flashback indica uno più
scene di carattere retrospettivo. con l’analessi lo scrittore sospende il
racconto per recuperare fatti accaduti in precedenza che il lettore deve
conoscere per comprendere meglio lo svolgimento della vicenda.
La prolessi consiste nell’anticipazione da parte del narratore di
avvenimenti che si verificheranno in un tempo successivo rispetto al
punto in cui è giunta la vicenda

STRUTTURA DI UN TESTO NARRATIVO


Situazione iniziale/di partenza /prologo /incipit
esordio
peripezie (fra cui lo spannung cioè il punto in cui il crescendo degli
avvenimenti raggiunge il culmine )
situazione finale/scioglimento/exciplit
TECNICHE NARRATIVE “A EFFETTO”
Suspense: stato intenzione motiva che il lettore prova quando legge nel
racconto alcuni elementi e indizi misteriosi
Sorpresa: Imprevisto colpo di scena che si verifica nel racconto
DIVISIONE IN SEQUENZE
Possono essere:
Narrative
descrittive
riflessive
dialogiche
TIPO DI NARRATORE
Narratore interno :
racconta la storia in prima persona
fornisce una visione soggettiva della realtà
può essere un protagonista o un semplice testimone
la tua partecipazione alla vicenda è emotiva
Narratore esterno:
non racconta la propria storia
narra in terza persona
produce nel racconto una maggiore impressione di oggettività
può essere onnisciente
può essere nascosto quando non si rivela apertamente ma tende
piuttosto a scomparire e a eclissarsi
I TIPI DI FOCALIZZAZIONE
-Focalizzazione zero quando il narratore ne sa più del personaggio
-Focalizzazione interna quando il narratore dice solo quello che sa il
personaggio
-focalizzazione esterna quando il narratore dice meno di quanto ne sa il
personaggio
TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE DEI PENSIERI E DELLE PAROLE
Il discorso diretto al discorso diretto libero
Con la tecnica del discorso diretto in errore riporta le parole dei
personaggi in forma diretta introduce i loro discorsi con un verbo
dichiarativo (disse, ripose, pensò)
Si ha il discorso diretto libero quando il discorso diretto non è introdotto
da verbi dichiarativi
Il soliloquio e il monologo interiore
il soliloquio è la registrazione diretta da parte del narratore dei pensieri e
delle parole rielaborata e ordinata in forma compiuta
Il monologo interiore consiste invece nell’espressione immediata dei
pensieri del personaggio senza interventi di commento di introduzione e
di spiegazione da parte della voce narrante. si utilizzano il tempo presente
e la prima persona
Un caso estremo di monologo interiore e il flusso di coscienza. in esso
compaiono presentati casualmente senza ordine o logica i pensieri e le
impressioni che il personaggio esprime seguendo le libere associazioni
della tua mente. con il flusso di coscienza si tende a riportare nella
narrazione una realtà subconscia. nel flusso di coscienza e presente una
sintassi irregolare, un uso libero della punteggiatura e la rinuncia alla
concatenazione logica dei pensieri.

Il discorso diretto al discorso indiretto libero


nel discorso indiretto il narratore riferisce le parole i pensieri dei
personaggi indirettamente. Senza usare il discorso diretto. il discorso
indiretto libero le parole i pensieri dei personaggi sono riferite senza
interrompere il testo connessi e verbi dichiarativi

Potrebbero piacerti anche