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LUCIANA ARCIDIACONO
C l
omunicare con
’
BOMPIANI
per la scuola
0020.colophon_aprile06 5-04-2006 11:02 Pagina II
Anna Lia Celli ha curato le schede: “Grammatica comparata”, “Per approfondire”, “Per usare bene la lingua”,
Cristina Morandi ha collaborato con gli autori alla definizione del progetto.
Coordinamento editoriale
Iacopo Basagni
Coordinamento redazionale
Maria Paola Amendola
Redazione
Anna Lia Celli
Progetto grafico
dMB Editoria e Grafica, Remo Boscarin, Firenze
Impaginazione
dMB Editoria e Grafica, Enrica Fantoni, Firenze
Copertina
Elaboratorio s.a.s. di Stella Fabbri, Firenze
Stampa
La Tipografica Varese, Varese
Ristampe
ISBN
88-451-1623-9
La realizzazione di un libro presenta aspetti complessi e richiede particolare attenzione nei controlli: per questo è molto
difficile evitare completamente errori e imprecisioni. L’editore ringrazia sin da ora chi vorrà segnalarli alle redazioni.
Direzione Editoriale RCS Libri S.p.A. – Divisione Education – Via Mecenate, 91 – 20138 Milano Fax 02/50952613
Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento
alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero dell’accordo stipulato tra
Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al
15% del presente volume, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Via delle Erbe, 2 – 20121 Mila
[www.bompianiscuola.it]
III
I due volumi sono articolati su due livelli: lezioni con argomenti strettamente collegati e mo
duli comprendenti più lezioni e al cui termine l’insegnante può prevedere una verifica.
L’intento è quello di coadiuvare l’insegnante nelle due fasi di base del suo lavoro:
– la programmazione in cui deve segmentare il programma di italiano tra i due anni del biennio;
Comunicare con l’italiano fornisce agli studenti della scuola superiore uno strumento di lavo
ro che unisce:
– completezza scientifica e didattica;
– sinteticità delle informazioni teoriche;
– ricchezza delle esercitazioni (più del 50% del corso);
– diversificazione dell’operatività: materiali per la verifica, il consolidamento, l’approfondi
mento, il sostegno, il recupero, l’autovalutazione;
– uso della grammatica anche come strumento di consultazione: la divisione in lezioni per
mette di scegliere gli argomenti da approfondire su una griglia di unità di apprendimento
semplice e flessibile;
– spinta alla motivazione e all’interesse dello studente. A questo scopo si offrono schede di
attualizzazione ed esemplificazione della grammatica, informazioni utili alla consultazione
e all’uso dei dizionari, sia monolingue che bilingue, schede di collegamento e confronto,
sia con il latino che con le lingue moderne, e flash di curiosità linguistiche.
APPARATI DIDATTICI
Nel volume sono presenti vari e diversificati livelli di esercizi:
– esercizi di fine lezione (per l’apprendimento del singolo argomento studiato);
– esercizi di riepilogo alla fine di ogni modulo;
– autotest dopo gli esercizi di riepilogo di fine modulo, molto utili e comodi perché permet
tono al ragazzo di prepararsi autonomamente per le verifiche in classe e di valutare la pro
pria preparazione;
– esercizi di recupero, consigliati in particolar modo se l’autotest non ha dato un risultato suffi
ciente per lo studente;
– esercizi di riepilogo generale (per moduli collegati tra loro) che costituiscono un serbatoio
di prove di verifica per l’insegnante su tutte le conoscenze apprese.
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IV INDICE GENERALE
PROVE D’INGRESSO
PARTE SECONDA
1
2
Conoscenza linguistica e interessi culturali
La comunicazione e i suoi codici.
IX
Breve storia dell’italiano 27
Lezione 4
4 Le parti del discorso. I prestiti linguistici XV
Dal latino all’italiano
29
5 L’analisi grammaticale XVII
1 Dal latino alle lingue neolatine 29
6 L’analisi logica XIX
2 Dal latino ai volgari italiani 30
MODULO 3
Lingua e comunicazione
I livelli della lingua italiana
Lezione 5
1
38
2 Prestiti linguistici 41
MODULO 1
Per approfondire: Anche le parole
La comunicazione e i codici 2
3 Neologismi 42
Il processo comunicativo
Lezione 1
Esercizi 44
e ricevente
3
Le lingue speciali
46
11
1.5 Dall’italiano comune
linguistici 16
I dizionari
Lezione 7
58
Esercizi 17
1 Tipi di dizionari 58
18
Per approfondire: Il vocabolario
1 Il linguaggio del corpo 18
di base della lingua italiana 59
2 Il linguaggio a segni 20
1.2 Dizionario bilingue 60
2.1 La lingua italiana 1.3 Dizionario etimologico 61
dei segni per i non udenti
21 1.4 Dizionari specialistici 61
3 Modi di comunicare con i segni 1.5 Dizionario dei sinonimi e dei contrari 61
degli scimpanzè 23
2 Come arricchire il proprio vocabolario 62
Esercizi 24
Esercizi 63
INDICE GENERALE V
Lezione 12
La formazione delle parole:
e il significato
la composizione 109
La composizione 109
delle parole 65
1
Grammatica comparata:
Lezione 13
67
Il significato delle parole 116
VI INDICE GENERALE
Impara a usare il dizionario: L’analisi 3.1 Il plurale dei nomi mobili 220
Esercizi 149
3.3 I nomi difettivi 222
Lezione 15
La coniugazione 155
La flessione nominale 223
Lezione 19
2.2 Verbi servili 157
L’articolo: determinativo,
2.3 Verbi causativi 157
indeterminativo, partitivo
232
3 La coniugazione 159
3 Articolo partitivo 233
Esercizi 161
Esercizi 236
Lezione 16
Lezione 20
Esercizi 173
Grammatica comparata: La posizione
Lezione 17
Esercizi 181
1.1 Aggettivi possessivi 256
Esercizi 262
MODULO 7
Lezione 22
ed esclamativi 278
Esercizi 345
282
5
e traduzione
Pronomi interrogativi ed esclamativi 282
PARTE QUINTA
Esercizi 283
La sintassi 385
MODULO 9
Lezione 27
Le parti invariabili 320
La frase indipendente, il soggetto
L’avverbio e il predicato 387
Lezione 24
321
Esercizi 327
1 Classificazione dei complementi 399
La preposizione
333
latino dei casi ai complementi 400
336
409
1 I complementi indiretti 409
Lezione 26
3 L’interiezione 342
di luogo 411
Lezione 32
in italiano e in inglese 413
Le frasi subordinate (1) 470
Esercizi 415
1 Le frasi subordinate 470
1.1 Subordinate oggettive 470
I complementi indiretti (2)
Lezione 30
MODULO 10
2 Proposizioni incidentali 496
3 Discorso diretto e indiretto 497
La sintassi della frase Esercizi 499
complessa o periodo 457 ● ESERCIZI DI RIEPILOGO, AUTOTEST
La coordinazione E RECUPERO (LEZIONI 31-34)
Lezione 31
505
e la subordinazione 458 ● ESERCIZI DI RIEPILOGO GENERALE
1 Coordinazione e subordinazione 458 (LEZIONI 27-34) 514
Grammatica comparata: Tradurre
in inglese la sintassi italiana 459
2 La coordinazione 460 SOLUZIONI 545
2.1 Le diverse forme di coordinazione 460 GLOSSARIO 548
2.2 Tipi di coordinate mediante INDICE ANALITICO 550
congiunzione 461
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IX
PROVA D’INGRESSO
CONOSCENZA LINGUISTICA
E INTERESSI CULTURALI
................................................................................................................................................................................
e] Quale genere di libro preferisci? (Puoi barrare anche più di una casella).
romanzo giallo poesie racconti
romanzo d’avventura
biografie fiabe
romanzo d’amore
romanzo storico libri sull’attualità
romanzo di fantascienza
saggi su materie scientifiche
Indica il titolo e l’autore dell’ultimo libro che hai letto:
................................................................................................................................................................................
f] Quale tipo di spettacolo preferisci? (puoi barrare anche più di una casella).
cinema radio tv teatro musica sport nessuno
g] Quanto tempo dedichi alle seguenti attività nel corso della settimana? (Se rispondi affermativamen
te specifica anche quanto richiesto nella seconda domanda).
● Leggere mai 1 ora ...... ore per ...... giorni ............. ore tutti i giorni
● Studiare mai 1 ora ...... ore per ...... giorni ............. ore tutti i giorni
● Studiare una lingua straniera mai 1 ora ...... ore per ...... giorni ............. ore tutti i giorni
quale? ...............................................................................................................................................................
● Studiare uno strumento musicale mai 1 ora ...... ore per ...... giorni ......... ore tutti i giorni
quale? ................................................................................................................................................................
● Guardare videocassette o CD mai 2 ore ...... ore per ...... giorni ......... ore tutti i giorni
● Uscire con gli amici mai ...... ore per .......... giorni
............. ore tutti i giorni
● Dedicarti a giochi elettronici mai ...... ore per .......... giorni ............. ore tutti i giorni
XI
PROVA D’INGRESSO
LA COMUNICAZIONE E I SUOI CODICI
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
LE FUNZIONI DELLA LINGUA
I LINGUAGGI SETTORIALI
ALUNNO ..................................................................................... CLASSE .......................
2
DATA .......................
Leggi con attenzione il brano proposto, poi svolgi gli esercizi che seguono.
Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L’interrogato, seduto davanti a lui, risponde alle domande
un po’ balbettando, ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di
troppo: “Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino die
tro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di so
pra era stata scassinata”. Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele trascrizione: “Il sotto
scritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento
dell’impianto termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel rinvenimento di un quantitativo di pro
dotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di
aver effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli nell’intento di consumarlo durante il pasto pomeri
diano, non essendo a conoscenza dell’avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante”.
da: I. Calvino, Una pietra sopra, Einaudi
1 Individua, nel testo che hai letto, i seguenti elementi del processo di comunicazione.
a] L’emittente: .....................................................................................................................................................
b] Il ricevente: ......................................................................................................................................................
c] Il canale: ..........................................................................................................................................................
d] Il codice: ..........................................................................................................................................................
e] Il contesto: .......................................................................................................................................................
2 La comunicazione può essere anche non verbale, cioè attuata attraverso gesti, sguardi, posizioni
del corpo. C’è, nel brano, qualche esempio di comunicazione di questo tipo? In caso affermativo ri
porta le frasi trovate nello schema seguente, costruito sulla tradizionale “grammatica” del linguag
gio del nostro corpo.
Tono: .....................................................................................................................................................................
Atteggiamento: .....................................................................................................................................................
Distanza: ...............................................................................................................................................................
Gestualità: .............................................................................................................................................................
Mimica: .................................................................................................................................................................
3 Qualsiasi comunicazione svolge una o più funzioni. Indica quale o quali funzioni ritrovi nel testo,
sbarrando la/e risposta/e che ritieni corretta/e.
Nel brano è presente una funzione:
informativa (o referenziale), per mezzo della quale si presenta oggettivamente una situazione, metten
done in evidenza il referente, ossia ciò su cui verte il messaggio;
espressiva, per mezzo della quale si delineano stati d’animo, emozioni e sensazioni;
persuasiva, per mezzo della quale si cerca di coinvolgere, di persuadere qualcuno;
poetica, per mezzo della quale si evidenzia la forma del messaggio, fissando l’attenzione sulla scelta dei
vocaboli e sulla costruzione della frase;
fàtica (o di contatto), per mezzo della quale si mantiene o si instaura il canale della comunicazione tra
mite espressioni usate al telefono, formule di saluto o di cortesia, ecc.
0045.prove_ingresso 13-12-2005 11:46 Pagina XII
XII
4 Nel processo della comunicazione è importante comprendere il significato delle parole, se vogliamo
interpretare, cioè decodificare, correttamente il messaggio del testo. Prova a spiegare con parole
tue il significato dei termini che seguono.
a] Brigadiere: .......................................................................................................................................................
b] Bottiglieria: ......................................................................................................................................................
c] Antimeridiane: ................................................................................................................................................
d] Effrazione: .......................................................................................................................................................
e] Esercizio: .........................................................................................................................................................
b] L’accaduto: ......................................................................................................................................................
c] Il commento: ...................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
7 La comunicazione linguistica si serve anche di linguaggi settoriali, ossia di varietà particolari della
lingua utilizzate dagli specialisti di una determinata disciplina o attività. Nel brano, per esempio, so
no presenti espressioni del linguaggio burocratico. Indica qui di seguito quale personaggio fa uso di
un linguaggio tipico della burocrazia e trascrivi i termini che, secondo te, sono specifici di questo
settore.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
8 Italo Calvino, l’autore del brano, osserva che il brigadiere si esprime in una “antilingua”. Prova a
spiegare che cosa significa questa espressione e se sei d’accordo con lo scrittore.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
XIII
PROVA D’INGRESSO
COMPETENZA LINGUISTICA, ORTOGRAFICA
E LESSICALE
Competenza linguistica
1 Completa le seguenti frasi, coniugando opportunamente la voce verbale data fra parentesi.
1. Penso che la vita dei giovani (essere) ...................................... oggi piena di possibilità.
4. Sebbene tu (essere) .................................. una brava ragazza, non esistasti ad abbandonarmi in quella
brutta situazione.
5. Anche se (essere) ..................................... abbattuto, non devi perdere la calma.
delle onde che si susseguivano rompendosi; .......... salici, diramati, riflettevano nell’acqua .......... loro scorza
grigia; e al di là, tutt’intorno, .......... prateria sembrava deserta. Era l’ora della cena nelle fattorie, e ..........
giovane signora e .......... suo compagno udivano soltanto .......... cadenza dei loro passi sul sentiero, ..........
parole che dicevano e .......... fruscio dell’abito di Emma che le rumoreggiava intorno.
Competenza ortografica
3 Ricostruisci la corretta punteggiatura tolta quasi completamente dal seguente brano. I punti dove si
collocava la punteggiatura originaria sono segnalati da barre.
La mamma non riusciva a capire/ perché se ne stava seduto/ quasi triste/ come il giorno lontano della par
tenza/ Ormai era tornato/ una vita nuova davanti/ un’infinità di giorni disponibili senza pensieri/ tante bel
le serate insieme/ una fila inesauribile che si perdeva di là delle montagne/ nelle immensità degli anni futu
ri. Non più le notti d’angoscia quando all’orizzonte spuntavano bagliori di fuoco e si poteva pensare che an
che lui fosse là in mezzo/ disteso immobile a terra/ il petto trapassato/ tra le sanguinose rovine. Era tornato/
finalmente/ più grande/ più bello/ e che gioia per la Marietta. Tra poco cominciava la primavera/ si sareb
bero sposati in chiesa/ una domenica mattina/ tra suono di campane e fiori. Perché dunque se ne stava smor
to e distratto/ non rideva più/ perché non raccontava le battaglie/
da: D. Buzzati, Il mantello, in La boutique del mistero, Mondadori
XIV
7 Da quali parti del discorso sono formate le seguenti parole (nome+nome, aggettivo+nome, ecc.)?
1. cambiavalute: ..................................................................................................................................................
2. cartastraccia: ...................................................................................................................................................
3. pianoforte: .......................................................................................................................................................
4. sottobosco: ......................................................................................................................................................
8 Forma il plurale delle seguenti parole tratte dal precedente brano di Flaubert.
1. viaggio: ............................................................................................................................................................
2. idea: .................................................................................................................................................................
3. diplomatico: ....................................................................................................................................................
9 Correggi gli errori ortografici. Fai attenzione, non in tutte le frasi ci sono errori.
1. Un’amico mi ha accompagnato al cinema.
2. Non ho incontrato Francesca da almeno una settimana.
3. Abbiamo appeso alla parete il cuadro che ci ai regalato.
4. Maria è andata in vacanza con un’amica greca.
5. Durante la II guerra mondiale sono morti miglioni di persone.
6. Qual’è il tuo film preferito?
7. Non vogliamo venire in campegio perché forse piovera.
8. Cerca sopratutto di non far tardi a scuola.
Competenza lessicale
10 Leggi con attenzione il seguente brano e cerca di definire il significato di tutte le parole in corsivo.
Spesso anche oggi si usano aneddoti per spiegare degli aspetti particolari di un personaggio famoso, sia esso
un politico o uno scrittore: una volta l’atteggiamento pedantemente oratorio della cultura in vigore (mi rife
risco agli anni ’50), considerava l’aneddoto un elemento fondante, per esempio, della didattica storica.
Oggi si raccontano aneddoti all’inizio di dotte conferenze cattedratiche, nelle grandi assemblee delle multi
nazionali, per accattivarsi il lettore di un giornale.
1. aneddoti: .........................................................................................................................................................
2. politico: ...........................................................................................................................................................
3. pedantemente: ................................................................................................................................................
4. oratorio: ...........................................................................................................................................................
5. didattica: ..........................................................................................................................................................
6. dotte: ...............................................................................................................................................................
7. cattedratiche: ..................................................................................................................................................
8. multinazionali: ................................................................................................................................................
9. accattivarsi: ......................................................................................................................................................
2. ameno: .............................................................................................................................................................
3. panegirico: .......................................................................................................................................................
4. apocalisse: .......................................................................................................................................................
XV
PROVA D’INGRESSO
LE PARTI DEL DISCORSO
I PRESTITI LINGUISTICI
1 Nel testo sottolinea una volta tutti i verbi; due volte tutti i nomi; cerchia gli aggettivi qualificativi.
2 Individua nel testo tutte le preposizioni semplici e scrivile nelle righe sottostanti.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
Leggi con attenzione il brano proposto, poi svolgi gli esercizi che seguono.
« Questi Dissenatori sorvegliano una prigione di pazzi? » chiese zio Vernon, spezzando di colpo il filo
dei pensieri di Harry.
« Sì » rispose Harry.
Se solo la testa avesse smesso di fargli male, se solo avesse potuto uscire dalla cucina e raggiungere la sua
stanza buia e pensare...
« Oho! Sono venuti ad arrestarti! » esclamò zio Vernon, con l’aria trionfante di chi raggiunge una con
clusione inconfutabile. « È così, vero, ragazzo? Sei in fuga dalla legge! »
« Certo che no » disse Harry, scuotendo il capo come per cacciare una mosca, con la mente che correva.
« E allora perché...? »
« Deve averli mandati lui » mormorò Harry, più a se stesso che a zio Vernon.
« Come sarebbe? Chi deve averli mandati? »
« Lord Voldemort » rispose Harry.
[...]
« Lord... un momento » disse zio Vernon, il volto contratto, un’espressione di crescente comprensione
0045.prove_ingresso 13-12-2005 11:46 Pagina XVI
XVI
Stava guardando Harry come non lo aveva mai guardato prima. E all’improvviso, per la primissima vol
ta nella sua vita, Harry apprezzò a fondo il fatto che zia Petunia fosse la sorella di sua madre. Non avrebbe
saputo dire perché questo lo colpisse con tanta forza in quel momento. Sapeva solo di non essere l’unica
persona nella stanza ad avere una vaga idea di ciò che poteva significare il ritorno di Lord Voldemort.
da: J. K. Rowling, Harry Potter e l’ordine della fenice, Salani
1. sorvegliano VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
2. prigione VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
3. se VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
4. solo VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
5. buia VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
6. pensare VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
7. oho VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
8. più VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
9. chi VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
10. un VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
11. miei VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
12. minimamente VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
13. è tornato VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
14. frigorifero VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
15. e VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
16. ad VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
17. vaga VER NOME ART AGG PRON PREP AVV CONG INT
6 Individua nel brano tutti i che e sottolineali se sono pronomi relativi, cerchiali se sono congiunzioni,
riquadrali se sono pronomi interrogativi o esclamativi.
7 Individua nel brano i perché e sottolineali una volta se si tratta di un avverbio, due se è una congiun
zione.
I prestiti linguistici
8 Individua nel brano tutte le parole straniere, scrivile nelle righe sottostanti e indica a quale categoria
grammaticale appartengono fra le nove dell’esercizio 5. Se compaiono più di una volta analizzale
solo alla prima occorrenza.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
XVII
PROVA D’INGRESSO
L’ANALISI GRAMMATICALE
Leggi con attenzione il brano proposto, poi svolgi gli esercizi che seguono.
Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L’interrogato, seduto davanti a lui, risponde alle domande
un po’ balbettando, ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di
troppo: “Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino die
tro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di so
pra era stata scassinata”. Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele trascrizione: “Il sotto
scritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento
dell’impianto termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel rinvenimento di un quantitativo di pro
dotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di
aver effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli nell’intento di consumarlo durante il pasto pomeri
diano, non essendo a conoscenza dell’avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante”.
da: I. Calvino, Una pietra sopra, Einaudi
1 Sottolinea nel brano una volta gli articoli determinativi e due volte quelli indeterminativi.
2 Inserisci nello schema predisposto qualche esempio, tratto dal brano, per ciascuna delle voci indi
cate.
Nomi comuni
Concreti Astratti
............................................................................. .............................................................................
............................................................................. .............................................................................
............................................................................. .............................................................................
4 Nell’espressione uno dei detti articoli, a quale categoria grammaticale appartiene la parola dei?
Sbarra la risposta che ritieni corretta e motiva la tua scelta.
a] Preposizione semplice
b] Preposizione articolata
c] Articolo partitivo
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
5 Completa la tabella che segue, inserendo gli aggettivi contenuti nel brano secondo i diversi tipi. Nel
caso non ne trovassi, sbarra lo spazio rimasto vuoto.
Aggettivi
Qualificativi Possessivi Dimostrativi Indefiniti Numerali
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
0045.prove_ingresso 13-12-2005 11:46 Pagina XVIII
XVIII
6 Riporta qui di seguito l’unico aggettivo di grado superlativo relativo presente nel brano. Poi forma il
superlativo assoluto degli aggettivi impassibile, veloce e fedele utilizzando tutti i modi che conosci.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
7 Completa la tabella che segue, inserendo i pronomi contenuti nel brano secondo i diversi tipi. Nel
caso non ne trovassi, sbarra lo spazio rimasto vuoto.
Pronomi
Personali Relativi Possessivi Dimostrativi
.................................. .................................. .................................. ..................................
8 La parola casualmente è un avverbio di che tipo? Sbarra la risposta che ritieni corretta e motiva la
tua scelta.
a] Avverbio di modo b] Avverbio di quantità c] Avverbio di valutazione
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
9 Completa lo schema predisposto, riportando almeno quattro esempi tratti dal brano per ciascuno
dei modi indicati. Fai inoltre l’analisi grammaticale di ciascuna voce verbale, indicando il tempo, la
persona, il numero, e segnalando il genere (transitivo o intransitivo) e la forma (attiva o passiva).
a] Indicativo
.................................................: ...................................................
.................................................: ...................................................
.................................................: ...................................................
.................................................: ...................................................
b] Participio
.................................................: ...................................................
.................................................: ...................................................
.................................................: ...................................................
.................................................: ...................................................
XIX
PROVA D’INGRESSO
L’ANALISI LOGICA
Leggi con attenzione il brano proposto, poi svolgi gli esercizi che seguono.
Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L’interrogato, seduto davanti a lui, risponde alle domande
un po’ balbettando, ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di
troppo: “Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino die
tro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di so
pra era stata scassinata”. Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele trascrizione: “Il sotto
scritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento
dell’impianto termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel rinvenimento di un quantitativo di pro
1. Sottolinea tutti i soggetti presenti nel brano. Nel caso vi fossero soggetti sottintesi, esplicitali e ri
portali qui di seguito, indicando a quale preposizione o periodo appartengono.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
2 Nella proposizione Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere, indica se la forma verbale è co
stituisce un predicato verbale o un predicato nominale. Motiva la tua risposta.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
3 Fai l’analisi logica del periodo che segue. Lavora su un foglio a parte.
Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino dietro la cas
sa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di sopra era
stata scassinata.
4 Nei seguenti gruppi di proposizioni riconosci i vari tipi di complemento introdotti dalla stessa pre
posizione.
Complemento
a] Il brigadiere è di Roma: ....................................................................
XX
5 Le espressioni evidenziate in corsivo sono tutte complementi: riconoscine il tipo segnalandolo nel
lo spazio tra parentesi e individua l’eventuale presenza di attributi, sottolineandoli.
Il sottoscritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane (................................................) nei locali
(..............................................) [...].
6 La bottiglieria di sopra era stata scassinata: è possibile aggiungere all’interno di questa proposizio
ne un complemento d’agente? In caso affermativo, spiega perché.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
7 Completa il brano riportato qui sotto, inserendo singole parole o espressioni di tua invenzione, la cui
funzione sia quella indicata tra parentesi.
................................................ (compl. di tempo) il brigadiere .......................................................... (attributo)
XXI
PROVA D’INGRESSO
L’ANALISI DEL PERIODO
Leggi con attenzione il brano proposto, poi svolgi gli esercizi che seguono.
Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere. L’interrogato, seduto davanti a lui, risponde alle domande
un po’ balbettando, ma attento a dire tutto quel che ha da dire nel modo più preciso e senza una parola di
troppo: “Stamattina presto andavo in cantina ad accendere la stufa e ho trovato tutti quei fiaschi di vino die
tro la cassa del carbone. Ne ho preso uno per bermelo a cena. Non ne sapevo niente che la bottiglieria di so
pra era stata scassinata”. Impassibile, il brigadiere batte veloce sui tasti la sua fedele trascrizione: “Il sotto
scritto essendosi recato nelle prime ore antimeridiane nei locali dello scantinato per eseguire l’avviamento
dell’impianto termico, dichiara d’essere casualmente incorso nel rinvenimento di un quantitativo di pro
dotti vinicoli, situati in posizione retrostante al recipiente adibito al contenimento del combustibile, e di
aver effettuato l’asportazione di uno dei detti articoli nell’intento di consumarlo durante il pasto pomeri
diano, non essendo a conoscenza dell’avvenuta effrazione dell’esercizio soprastante”.
da: I. Calvino, Una pietra sopra, Einaudi
2 La frase Il brigadiere è davanti alla macchina da scrivere è una proposizione indipendente di che ti
po? Sbarra la risposta che ritieni corretta e motiva la tua scelta.
a] Proposizione enunciativa c] Proposizione esclamativa
b] Proposizione interrogativa
d] Proposizione volitiva
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
3 Definisci con parole tue che cos’è una proposizione subordinata e riportane un esempio tratto dal
brano.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
4 Una proposizione subordinata può essere esplicita o implicita. Riporta qui di seguito un esempio
tratto dal brano per ciascuno dei due casi, specificando tra parentesi quale elemento della frase
rende la proposizione esplicita o implicita.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
5 Di che tipo è la proposizione subordinata seduto davanti a lui? Sbarra la risposta che ritieni corretta.
a] Subordinata relativa (significa che è seduto davanti a lui)
XXII
6 Fai l’analisi del periodo da Il sottoscritto essendosi recato... a adibito al contenimento del combusti
bile. Lavora su un foglio a parte.
7 Definisci con parole tue che cos’è una proposizione coordinata e riportane un esempio tratto dal
brano.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
8 Indica di quale tipo sono le due proposizioni subordinate ad accendere la stufa e per bermelo a ce
na. Segnala anche se la loro forma è esplicita o implicita e individua quali altre preposizioni o con
giunzioni possono introdurre questo tipo di subordinata.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
9 Definisci con parole tue che cos’è una subordinata modale, poi prova a individuarne una nel brano
di Calvino. Se c’è, riportala qui di seguito.
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................................
10 Nel periodo Non ne sapevo niente che la bottiglieria di sopra era stata scassinata, di quale tipo è la
subordinata sottolineata? Sbarra la risposta che ritieni corretta e motiva la tua scelta.
a] Subordinata dichiarativa
b] Subordinata oggettiva
c] Subordinata relativa
XXIII
PROVA D’INGRESSO
VERIFICA GLOBALE
COMPETENZA MORFOSINTATTICA
Leggi con attenzione il brano proposto, poi svolgi gli esercizi che seguono.
Nei giorni precedenti era piovuto e l’Ema trasportava queste ultime piogge dell’inverno, stretta nel suo al
veo e tumultuosa, nottetempo l’acqua aveva superato gli argini, arenandosi sulle prime zolle dei campi. Di
rimpetto a noi, al di là del fiume largo pochi metri, v’era un mulino con le pale immote, accanto a una casa
colonica, sulla cui facciata era scritto: “Questa è la guerra che noi preferiamo”. Gli animali da cortile veni
vano a beccare fin quasi su gli argini, ove un maiale si grufolò a lungo nella melma. Poi una ragazza si affac
ciò all’unica finestra della casa e si mise a cantare. Attraverso i vetri della sala, aperti a metà, pervenne fino a
noi il motivo di una vecchia canzone.
da: V. Pratolini, Cronaca familiare, Mondadori
2 Negli spazi sottoriportati classifica gli aggettivi del brano letto. Nel caso non ne trovassi di un tipo
barra lo spazio vuoto.
Qualificativi Determinativi
Possessivi Dimostrativi Indefiniti Numerali
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
............................ ............................ ............................ ............................ ............................
3 Completa lo schema seguente inserendo i pronomi presenti nel brano secondo i diversi tipi. Nel ca
so non ne trovassi, sbarra lo spazio rimasto vuoto.
Pronomi personali Pronomi possessivi Pronomi dimostrativi Pronomi relativi
.................................. .................................. .................................. ..................................
4 Fai l’analisi grammaticale delle seguenti voci verbali tratte dal brano, indicando il modo, il tempo, la
persona, il numero; indica anche la forma (attiva, passiva o riflessiva) e se i verbi sono transitivi o in
transitivi.
1. era piovuto: .....................................................................................................................................................
2. trasportava: .....................................................................................................................................................
5. pervenne: .........................................................................................................................................................
6. era: ...................................................................................................................................................................
7. preferiamo: ......................................................................................................................................................
8. beccare: ...........................................................................................................................................................
9. si grufolò: ........................................................................................................................................................
XXIV
l’acqua: ........................................................................................................................................
arenandosi: ........................................................................................................................................
b] coordinate correlative
c] subordinate implicite
11 Rileggendo attentamente il brano di Vasco Pratolini, sottolinea una volta le proposizioni principali,
due volte le proposizioni coordinate alla principale, cerchia invece le proposizioni subordinate.
12 Riprendi le proposizioni subordinate che hai individuato e specifica scrivendovi sopra una E o una I
se sono esplicite o implicite.
0050.P1 13-12-2005 11:48 Pagina 1
PARTE
PRIMA
Lingua
e comunicazione
La comunicazione e i codici
Lezione 1 Il processo comunicativo
MODULO 1
La comunicazione
e i codici
Lezione 1 Il processo comunicativo
Per approfondire:
Esercizi
Lezione 2 I segni. Le funzioni della lingua
Per approfondire: Lingua e linguistica
Grammatica comparata: Gli universali
PARTE
PRIMA linguistici
Esercizi
Lezione 3 La comunicazione non verbale
Per approfondire: Il linguaggio
degli scimpanzé
Esercizi
0070.P1M1L1 13-12-2005 11:50 Pagina 3
LEZIONE 1
Il processo comunicativo
OBIETTIVI
CONOSCENZE COMPETENZE
In questa lezioni imparerai: Al termine di questa lezione sarai in grado di:
● la definizione di comunicazione ● individuare i principali elementi che
● chi sono gli attori della comunicazione compongono i processi di comunicazione e
● che cosa sono i codici e come vengono le differenze fra contesti
formate e interpretate le informazioni ● produrre testi e discorsi appropriati alle
● che cosa sono il significante e il significato esigenze di comunicazione e ai vari contesti
● che ruolo hanno nella comunicazione i
fattori esterni (referente, contesto, rumore,
ridondanza)
Tutta la vita è comunicazione. Comunichiamo dalla nascita alla morte; comunichiamo per richiedere o
fornire informazioni, tramite parole, gesti e in tanti altri modi. Comunichiamo per risolvere i nostri pro
blemi o manifestare i nostri sentimenti, per scelta o involontariamente. La comunicazione non avviene so
lo tra persone, ma anche tra oggetti e persone e tra animali. Le forme di comunicazione sono tantissime:
a] per la strada fermiamo un passante per chiedere dove sia via Verdi;
e] i vestiti indossati da una persona ci informano che essa proviene dall’India o dalla Scozia.
Il messaggio Il messaggio
può anche essere inviato a distanza: può essere costituito da gesti:
Per comportarsi in modo appropriato nella strada, e non subire né causare danni, è necessa
rio conoscere il codice che stabilisce queste corrispondenze.
I codici sono in numero praticamente illimitato: è un codice l’insieme delle espressioni fac
ciali che indicano i diversi sentimenti; è un codice il sistema di numerazione arabo o quello
romano; è un codice il modo di vestire che dà informazioni sociali, culturali ed economiche;
è un codice l’insieme dei segni per diagnosticare le malattie; sono codici tutti i linguaggi ver
bali come l’italiano e il francese.
L’operazione di formazione di un messaggio utilizzando un codice si chiama codifica. Du
rante l’operazione di codifica si trova una forma (significante) con cui esprimere quella infor
mazione (significato) in modo efficace:
Codifica
→ Messaggio
Significato Significante
L’emittente trasmette il suo messaggio, il ricevente lo accoglie e lo interpreta, gli dà cioè un si
Questa operazione di interpretazione del messaggio secondo il codice scelto si chiama deco
difica.
Significante Significato
Decodifica
Messaggio →
Situazione di incomprensione
Referente
Il messaggio viene pronunciato in una situazione particolare, che si chiama contesto del mes
saggio. La conoscenza del contesto in molti casi permette di comprendere meglio il significa
to del messaggio e il suo referente.
Un messaggio del tipo “Bisogna individuare la mela marcia” ha un referente e un significato
diversi in contesti diversi:
Contesto Referente e significato
Da un fruttivendolo la mela marcia è il particolare frutto andato a male; la
sua individuazione porterà poi al suo scarto.
In un gruppo di ragazzi la mela marcia è il particolare individuo che esercita
sulla cattiva strada: sul gruppo una cattiva
influenza; la sua individuazione permetterà di
prendere provvedimenti specifici.
Comunicazione
E sercizi
1 I seguenti messaggi verbali possono essere emessi in diverse situazioni.
INDIVIDUAZIONE Individua un emittente, un destinatario e un canale possibili.
Emittente Destinatario Canale
1. Stia a letto finché è sfebbrato. ................. ................. .................
Contesto
2 Il contenuto di un messaggio varia a seconda del contesto. Per ognuno
INDIVIDUAZIONE/ dei seguenti messaggi individua due contesti d’uso e indica il significato
PRODUZIONE che il messaggio assume in ciascuno di essi.
Era fuori. Contesto1: Partita di tennis.
Significato: La pallina era andata fuori dal campo.
Contesto2: Visita a un amico.
Significato: L’amico era uscito.
1. Ha perso la bussola. Contesto1: .............................................................
Significato: .............................................................
Contesto2: .............................................................
Significato: .............................................................
Significato: .............................................................
Contesto2: .............................................................
Significato: .............................................................
Contesto2: .............................................................
Significato: .............................................................
Significato: .............................................................
Contesto2: .............................................................
Significato: .............................................................
Contesto2: .............................................................
Significato: .............................................................
Significato: .............................................................
Contesto2: .............................................................
Significato: .............................................................
E sercizi
Referente
3 I testi che seguono descrivono un contesto, ma non nominano il referen-
INDIVIDUAZIONE te. Ricavalo tu.
1. L’importante è che sia ampio, comodo e resistente. Mi serve per portare tanti li
bri a scuola. 2. L’ho chiamato per telefono per andare all’aeroporto. È arrivato su
bito, l’autista era veloce e per quel tragitto mi ha chiesto 15 Euro. 3. Vi ho tra
scorso tutta la domenica mattina. Era pieno di bambini che giocavano a palla e di
signori con il cane. Io sono rimasto seduto sulla panchina a leggere e a prendere il
sole. 4. Purtroppo era rotto. Per asciugare i capelli ho usato un asciugamano, ma
alla fine sono uscito di casa con i capelli umidi e mi è venuto il raffreddore. 5. Le
avevo dimenticate a casa; così ho dovuto tagliare i disegni in modo impreciso. Il la
voro pertanto non è venuto bene. 6. I miei genitori non me le danno perché tendo
a perdere facilmente gli oggetti. Quindi, quando esco, devo sempre controllare che
qualcuno sia a casa all’ora in cui penso di ritornare e poi suonare per farmi aprire la
porta. 7. Tutta la mia famiglia la sera ci si siede davanti.Avvengono lunghe discus
............................................................ ............................................................
............................................................ ............................................................
............................................................ ............................................................
Codici
4 Vengono elencati alcuni codici in uso nella nostra società. Per ciascun
PRODUZIONE codice indica alcuni tratti pertinenti e alcuni tratti non pertinenti che
possono accompagnare i messaggi che si vogliono esprimere. Questo
esercizio ti porterà a discutere in classe perché ti si propone di prendere
in considerazione anche codici che non sono definiti in modo esplicito
come, per esempio, il codice dei saluti tra due amici che si incontrano in
strada.
Tratti pertinenti Tratti non pertinenti
La luce rossa che segnala L’essere la luce accesa. L’intensità della luce.
la riserva di benzina sul L’essere la luce spenta. ...................................
cruscotto di un’automobile.
1. Il trillo della campanella ................................... ...................................
................................... ...................................
LEZIONE 2
I segni.
OBIETTIVI
CONOSCENZE COMPETENZE
In questa lezioni imparerai: Al termine di questa lezione sarai in grado di:
● che cosa sono i segni e qual è il loro ● distinguere fra segno, significante e
rapporto con il significante e il significato significato
● le relazioni che possono esistere fra il ● individuare le funzioni della lingua
significante e il significato all’interno ● produrre testi appropriati a seconda della
della lingua funzione che devono svolgere
● le principali funzioni della lingua
Nell’analizzare i segni, vediamo ora il rapporto tra la loro forma (il significante) e il loro con
tenuto (il significato):
Significante Significato
Il riso brucia!
Il fumo, “Il riso brucia!” e “The rice is burning!” sono tre significanti per lo stesso significato.
0080.P1M1L2 13-12-2005 11:53 Pagina 12
In questo caso uno stesso oggetto viene chiamato con significanti diversi in lingue diverse.
Ma perfino in una stessa lingua possiamo esprimere la stessa entità o nozione in più modi
(con più significanti): noi compriamo una dozzina o dodici panini per lo stesso prezzo;
diversi modi; per concetti più complessi si ha spesso a disposizione un numero quasi infi
nito di possibilità.
Significato
Significato
In questi due casi è quindi possibile una diversa interpretazione se si utilizza il codice del
l’italiano o quello dell’inglese, ma solo se le parole sono scritte: infatti i suoni di queste pa
role nelle due lingue non si assomigliano.
0080.P1M1L2 13-12-2005 11:53 Pagina 13
Significato
2 La comunicazione e le funzioni
Partendo dallo schema generale della comunicazione, presentato nella lezione precedente
(➜ p.7), si possono distinguere sei funzioni fondamentali della comunicazione linguistica.
Ciascuna di esse mette in primo piano, rispettivamente, la realtà esterna, l’emittente, il rice
vente, il messaggio, il canale e il codice.
● Funzione informativa (o referenziale)
Una comunicazione svolge la funzione informativa (o referenziale) quando mette in evi
denza soprattutto la realtà esterna: è quindi focalizzata sul referente. È la funzione più
frequente che si riscontra nella comunicazione verbale. Per esempio:
Sono le tre precise.
Sta piovendo.
● Funzione espressiva
Una comunicazione svolge una funzione espressiva (o emotiva) quando è focalizzata sul
l’emittente e ne illustra lo stato d’animo: dolore o allegria, sicurezza o paura, voglia di po
tere o desiderio di guida.La funzione espressiva si manifesta in tanti modi, con toni della
voce, costruzioni sintattiche, parole particolari o altro. Per esempio:
Che noia questa lezione!
● Funzione persuasiva
Una comunicazione ha funzione persuasiva (o conativa) quando mira a coinvolgere, in
fluenzare, persuadere o colpire il ricevente/destinatario. La funzione persuasiva si mani
festa, per esempio, con l’uso del vocativo e dell’imperativo:
Vieni qui!
Non piangere.
● Funzione poetica
Una comunicazione ha funzione poetica quando è focalizzata sulla forma del messaggio:
sugli aspetti fonici, sintattici, di scelta delle parole e costruzione delle frasi. Il nome scelto
per questa funzione è inappropriato perché fa pensare solo all’uso letterario della lingua,
mentre con questa funzione si vuole sottolineare anche la componente giocosa della co
municazione linguistica che può ritrovarsi in ogni tipo di lingua, come quella pubblicita
ria, dei bambini o della normale conversazione quotidiana. Per esempio:
Fiesta ti tenta tre volte tanto.
● Funzione di contatto
Una comunicazione ha funzione di contatto (o fàtica) quando mira a instaurare o a man
tenere il canale della comunicazione. Tipiche sono le espressioni utilizzate al telefono e
quelle di saluto:
Pronto?, Mi senti?, Ci sei ancora?, Buongiorno.
● Funzione metalinguistica
La funzione metalinguistica caratterizza quei particolari tipi di comunicazioni in cui la
lingua parla di se stessa, e coinvolge di conseguenza il codice. Si trovano continui usi me
talinguistici della lingua non solo nelle grammatiche, ma anche nel linguaggio usato nella
vita di tutti i giorni. Per esempio:
Ho visto un film bellissimo. A ben pensarci però, forse “bellissimo”
non è il termine più appropriato, sarebbe meglio dire “molto interessante”.
Si deve al linguista russo Roman Jakobson la connessione tra le sei funzioni fondamentali
della comunicazione e gli elementi della situazione comunicativa precedentemente indivi
duati. Tale corrispondenza può essere esemplificata in uno schema come quello proposto
sotto.
Funzione
informativa
referente
Funzione Funzione
espressiva persuasiva
emittente messaggio ricevente/
destinatario
Funzione
poetica
codice canale
Funzione Funzione
metalinguistica di contatto
Negli usi quotidiani e concreti della lingua, le funzioni individuate non si presentano quasi
mai separatamente: spesso accade che un messaggio svolga nello stesso tempo molteplici fun
zioni. Per esempio, consideriamo la frase:
Prendimi quel vaso di cristallo.Ti prego, fai attenzione! È molto fragile!
In essa sono presenti tre funzioni: la funzione persuasiva, nella forma del comando (Prendi
mi quel vaso di cristallo.); la funzione espressiva (Ti prego, fai attenzione!), con cui l’emitten
te manifesta il suo timore che il vaso possa cadere; e infine quella informativa (È molto fragi
le!), con cui si spiega al destinatario del messaggio che l’oggetto è fatto di un materiale facile
a incrinarsi o rompersi.
D’ora in poi, ci occuperemo di due tipi di comunicazione e dei relativi codici: la comunica
zione non verbale, nella prossima lezione, e la comunicazione verbale, che tratteremo nel
corso delle restanti lezioni.
0080.P1M1L2_apr06 5-04-2006 10:40 Pagina 15
GRAMMATICA comparata
Gli universali linguistici
Esistono elementi comuni a tutte le lingue? E se esi camminare eretti, un apparato fisiologico capace di mo
stono, come li possiamo riconoscere? Bisogna studia dulare i suoni (labbra, lingua, palato, ecc), tutte caratte
re la linguistica o sono facilmente riconoscibili da ristiche che differenziano l’uomo dagli altri primati.
chiunque abbia familiarità con quella lingua? Ogni lingua ha poi una propria «grammatica particola
re», un insieme di regole che ne definisce il lessico, la fo
Proviamo ad esaminare alcune frasi:
nologia, la morfologia e la sintassi, e nel corso del nostro
1 L’erba brillava verdemente. studio noi impareremo quali sono queste regole all’in
2 L’erba verde brillava al sole. terno della lingua italiana. Ma adesso vediamo quali so
3 Maria e sua sorella era impaurita dal buio. no alcuni dei principi della grammatica generale, ossia i
4 Maria e sua sorella erano andate al cinema. più importanti universali linguistici.
5 I miei amici dicono che la donna che Luigi par
La prima caratteristica comune a tutte le lingue è
lava eri tu
la ricorsività, ossia la capacità di formare delle fra
in Val Padana”.
INF ESPR PERS CONT
2. Al telefono: “Mi senti?” INF ESPR PERS CONT
3. “Che sfortuna!” INF ESPR PERS CONT
4. Su un cartello stradale: “Pericolo di frana”. INF ESPR PERS CONT
5. In treno: “Vietato fumare”. INF ESPR PERS CONT
6. “Stammi a sentire”. INF ESPR PERS CONT
7. “Auguri, Maria!” INF ESPR PERS CONT
8. In un ufficio postale: “Apertura
2 Inventa tre frasi con funzione referenziale, tre frasi con funzione espres-
PRODUZIONE siva, tre frasi con funzione persuasiva e tre frasi con funzione di contat
to. Per ogni frase precisa l’emittente e il contesto. Svolgi l’esercizio sul
quaderno.
0090.P1M1L3 13-12-2005 11:57 Pagina 18
LEZIONE 3
La comunicazione
non verbale
OBIETTIVI
CONOSCENZE COMPETENZE
In questa lezioni imparerai: Al termine di questa lezione sarai in grado di:
● la definizione di comunicazione non ● riconoscere e classificare le caratteristiche
verbale dei messaggi non verbali
● le caratteristiche più comuni dei messaggi ● individuare il significato dei segni
non verbali ● applicare questa conoscenza nell’analisi del
● alcuni fra i più importanti linguaggi dei comportamento
segni (linguaggio per non udenti)
● le differenze fra i significati dei segni in
contesti diversi
Non comunichiamo solo con le parole. Esiste anche una comunicazione non verbale: il nostro corpo e il
nostro comportamento inviano continuamente messaggi. Quando ci avviciniamo a una persona e le met
tiamo una mano sulla spalla, quando ridiamo in modo aperto, quando ci tocchiamo i capelli forniamo
informazioni, proprio come quando usiamo il linguaggio.
Messaggi non verbali possono essere inviati per scelta o inconsapevolmente, da soli o uniti alle parole: a
un osservatore attento danno moltissime informazioni, per esempio, sulle nostre reazioni e intenzioni, e
perfino sul nostro carattere e sul mondo da cui proveniamo.
Tra i messaggi linguistici e quelli non verbali c’è una grande differenza: mentre siamo consapevoli dei pri
mi, spesso non ci accorgiamo dei secondi. In molti casi i messaggi non verbali vengono prodotti in un pro
cesso che resta al di fuori della nostra coscienza.
In questa lezione descriveremo alcuni aspetti della comunicazione non verbale nell’uomo.
Gli esempi che seguono riportano soltanto una delle possibili spiegazioni del messaggio; cia
scun lettore può sforzarsi di individuare ulteriori situazioni in cui quello stesso comporta
mento fisico assume un diverso significato.
Una piccola grammatica del linguaggio del nostro corpo comprende: il tono, l’atteggiamen
to, la distanza, la gestualità e la mimica.
● Il tono
Il tono comprende tutti i modi in cui parliamo, trascurando, invece, il contenuto lingui
stico del discorso. Fanno parte del tono due tipi di elementi:
– le modalità con cui emettiamo il messaggio linguistico, come: l’intonazione, il volume
della voce, il ritmo dell’eloquio, le pause;
Esprimere il proprio pensiero urlando rappresenta una modalità del parlare che fornisce
informazioni, per esempio, sullo stato di nervosismo o sul carattere iroso di chi parla:
La ragazza urlò alla madre: “Capisco il tuo punto di vista. Ma non sono d’accordo”.
Chiudere la porta prima di iniziare a parlare può significare che si vuol comunicare qual
cosa di riservato oppure semplicemente che si è infastiditi dalla corrente d’aria prove
niente dal corridoio.
Spostare il peso da una gamba all’altra può significare imbarazzo, oppure impazienza e
desiderio di interrompere un lungo discorso.
● La mimica
La mimica comprende i movimenti e le espressioni che si manifestano su un volto, come:
corrugare la fronte, sorridere sotto i baffi, avere uno sguardo sfuggente. Per esempio, ar
ricciare il naso e le labbra a contatto con un cibo o una bevanda poco gradevoli:
L’aranciata era così amara che arricciò il naso e le labbra.
A questo si può aggiungere che la persona è probabilmente a proprio agio perché mani
festa una reazione negativa senza nasconderla, come avverrebbe se si trovasse a essere
ospite e ad avere poca confidenza con i padroni di casa.
All’osservazione del padre non rispose, ma le guance di Marina si contrassero
e le narici cominciarono a fremere.
La contrazione delle guance e il fremere delle narici mostra una tensione interna di Mari
na: forse è contrariata dall’osservazione del padre e fa fatica a non parlare.
Si tenga presente che alcuni comportamenti possono rientrare anche sotto più di uno dei
parametri descritti. Per esempio, inclinare il capo può far parte della mimica, ma anche
dell’atteggiamento; appoggiare le spalle al muro può essere interpretato come un aumen
to della distanza oppure come un atteggiamento di difesa.
2 I linguaggi a segni
I linguaggi a segni consentono la comunicazione in quegli ambienti in cui non è possibile
parlare: per esempio, in officine rumorose, durante le corse e tra nuotatori subacquei. Essi
sono comunque utilizzati anche in contesti normali per rafforzare o sostituire la comunica
zione verbale. Vediamo alcuni gesti comunemente usati:
a] Che cosa vuoi?: le estremità delle dita si riuniscono rapidamente
Ingenuamente alcuni pensano che le lingue cambino da un luogo all’altro e i gesti no. Invece
anche nella comunicazione con il corpo si ritrovano tante lingue diverse. Sembra che siano
comuni a tutti i popoli della Terra (e quindi innate) solo alcune espressioni come quelle per
manifestare la propria ira: la fronte aggrottata, i pugni serrati, i piedi che colpiscono il terre
no e gli oggetti intorno. Questi gesti sono stati riscontrati anche in soggetti sordi e ciechi dal
la nascita.
Coloro che viaggiano in paesi lontani si sentono spesso a disagio di fronte ad alcuni compor
tamenti gestuali insoliti. Per esempio, insegnanti europei o americani raccontano il proprio
disorientamento di fronte al comportamento degli studenti nelle università giapponesi.
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Da noi gli ascoltatori rivolgono lo sguardo al conferenziere per manifestare il proprio inte
resse; in Giappone, invece, gli studenti sembrano un po’ per volta sprofondare nel sonno.
Dopo un po’ tutti gli ascoltatori se ne stanno a occhi chiusi e paiono addormentati.
Un conferenziere racconta di aver fatto un esperimento: di aver pronunciato all’improvviso
il nome dell’imperatore. Subito tutti gli occhi si sono aperti: erano vivi, di persone che segui
vano il discorso. Infatti, in Giappone stare con gli occhi chiusi è solo un modo di essere con
centrati. Perfino tra popoli culturalmente simili come noi Italiani e gli Americani degli Stati
Uniti è possibile notare alcune differenze. Per esempio, il modo di contare con le dita in Eu
ropa e negli Stati Uniti è differente: entrambi partiamo con il pugno chiuso, ma per i numeri
1, 2, 3, 4 e 5 noi apriamo successivamente il pollice, l’indice, il medio, l’anulare e il mignolo.
Negli Stati Uniti, invece, il primo dito a essere aperto è l’indice, cui seguono il medio, l’anu
lare e il mignolo; il pollice viene aperto per ultimo, a indicare il cinque. In altri paesi del mon
do, invece, il primo dito a essere steso è il mignolo, cui segue l’anulare e così via.
Luogo Sì No
Europa ● Scuotendo il capo dall’alto verso ● Scuotendo il capo da un lato
centrale il basso. all’altro.
Ceylon ● Muovendo il capo dall’alto verso ● Scuotendo il capo da un lato
il basso per risposte su fatti all’altro.
(Hai bevuto il caffè?).
● Scuotendo il capo lateralmente
Grecia ● Scuotendo il capo dall’alto verso ● Portando indietro il capo con uno
il basso strattone e abbassando il volto
(spesso gli occhi sono chiusi e le
sopracciglia sollevate).
● Schioccando la lingua.
● Per esprimere un no forte, una o
due mani vengono sollevate
all’altezza delle spalle con le
palme verso l’interlocutore.
“La pazienza è la mia virtù fondamentale”, ella disse. “Ma certo, se non ero in va
canza, non ti avrei potuto aspettare. Così, vedi, la settimana di ferie, anche se a fine
“Bello?”
Egli l’aveva presa a braccetto, e le disse: “Non chiedermi altro perché ti lascerei cu
Accelerarono il passo, sui lungarni per accorciare la strada, e lui disse: “Ti donano
“Sei un amore”, egli le sussurrò, e le sfiorò il mento con la mano, una carezza.
PRODUZIONE
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E sercizi
Il linguaggio dei gesti
5 Fai raccontare a un tuo compagno di classe come ha trascorso le ultime
OSSERVAZIONE/ vacanze e analizza i suoi gesti. Prova a descrivere il suo comportamento
PRODUZIONE non verbale sul quaderno e confrontati con i compagni.
7 Prova a individuare i gesti più tipici di persone note a tutta la classe, co
OSSERVAZIONE/ me insegnanti, studenti, preside o bidelli ed annotali sul tuo quaderno.
PRODUZIONE
PARTE
SECONDA
Breve storia
dell’italiano
MODULO 3 MODULO 2
L’italiano di oggi
Lezione 5 I livelli della lingua italiana
Lezione 6 Le lingue speciali
Lezione 7 I dizionari
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MODULO 2
Alle origini
dell’italiano
Esercizi
PARTE
SECONDA
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LEZIONE 4
OBIETTIVI
CONOSCENZE COMPETENZE
In questa lezioni imparerai: Al termine di questa lezione sarai in grado di:
● che le lingue hanno una storia ● esporre la storia del latino e delle lingue
● quali sono le origini del latino e delle neolatine, in particolare dell’italiano
lingue romanze o neolatine ● utilizzare queste competenze
● attraverso quali fasi è nata e si è metalinguistiche per analizzare
sviluppata la lingua italiana parole e testi
Il latino, la lingua parlata nell’antica Roma, è la risultante di due componenti, la lingua proto-indoeuro
pea e la lingua mediterranea.
Per lingua proto-indoeuropea si intende un’antichissima lingua, la cui esistenza è stata ipotizzata dagli
studiosi per spiegare somiglianze che intercorrono tra lingue diverse, come l’antico indiano, il greco, il la
tino, lo slavo, ecc. Questa lingua si presuppone appartenesse a un popolo, gli Indoeuropei, che da una zo
na dell’Europa centro-orientale si era, in successive migrazioni a partire dalla fine del terzo millennio a.C.,
diffuso da una parte verso est, raggiungendo la Persia e l’India, e dall’altra verso sud-ovest, cioè verso
l’Europa meridionale.
Quando le tribù indoeuropee giungevano in un nuovo luogo dovevano venire a patti con i popoli già inse
diati in quella regione; col tempo, attraverso una più o meno pacifica fusione, nasceva una nuova civiltà, ca
ratterizzata anche da una nuova lingua in cui l’elemento indoeuropeo si mescolava con l’elemento locale.
L’elemento locale in tutti i paesi che si affacciavano sul Mediterraneo era appunto la lingua mediterranea.
Quando gli Indoeuropei arrivarono in Italia, in successive riprese che vanno dal 1500 al 500 a.C., essi si
fusero con i popoli che vivevano lungo le coste del Mediterraneo e diedero vita a un gruppo linguistico
proto-italico, del quale facevano parte l’osco-umbro e il latino.
Possiamo quindi dire che il latino è una lingua indoeuropea nella quale sono confluiti anche numerosi ele
menti della lingua mediterranea. La sua fortuna è legata alla fortuna di Roma, alle ripetute vittorie con cui
Roma si affermò sui popoli che ne volevano ostacolare la supremazia: il latino, infatti, viaggiò al seguito
delle armate romane e si diffuse dapprima in Italia e poi nell’Europa mediterranea, in parte dell’Asia e
nelle regioni del Nordafrica, diventando la lingua ufficiale di tutti i popoli sottomessi da Roma.
pubblici e insegnato nelle scuole, che vennero man mano aperte in gran parte del territorio
conquistato. Il latino stesso però subì una notevole influenza dall’elemento locale e questo
portò, soprattutto nel linguaggio parlato, al suo differenziarsi nelle singole regioni perché i
sostrati linguistici, ossia le lingue già esistenti, venivano in parte assimilati.
Mentre il latino scritto rimaneva fortemente unitario e sostanzialmente invariato, il latino
parlato andava dunque differenziandosi da regione a regione e distinguendosi sempre più
dal latino scritto.
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Quando poi, tra il III e il V secolo d.C., iniziarono la crisi e la disgregazione dell’Impero ro
mano, mentre il latino scritto non perse la sua compattezza, la lingua parlata si staccò del tut
to da quella scritta e i vari latini regionali si differenziarono sempre più, sia per il riaffiorare
con maggiore forza dell’elemento locale (il sostrato), sia per il sovrapporsi di altre lingue por
tate da nuovi popoli invasori.
Là dove il latino era radicato da più tempo si vennero col volgere dei secoli a formare nuove
lingue, chiamate lingue romanze (da romanice loqui, “parlare al modo dei Romani”) o neola
tine. Ciascuna di esse ha la sua storia particolare, ma tutte hanno nella lingua latina parlata
una base comune.
Come illustrato nella cartina soprariportata, sono lingue neolatine il portoghese, lo spagno
lo, il catalano, il provenzale, il francese, l’italiano, il sardo, il ladino, il rumeno.
In altre regioni, invece, dove il latino non era radicato in profondità e dove vi furono altre do
minazioni forti (quali quelle dei Germani e degli Arabi), nel corso del Medioevo l’uso del la
tino si perse.
fino a epoche molto vicine alla nostra), ricostruire i molteplici passaggi che hanno portato alla
formazione della lingua italiana è compito quasi impossibile, perché l’italiano, come le altre
lingue neolatine, deriva dal latino parlato, del quale non possiamo trovare che esigue tracce.
Al crollo dell’Impero romano seguirono i cosiddetti “secoli bui” dell’alto Medioevo, duran
te i quali in Italia la vita diventò sempre più misera a causa delle continue invasioni, accom
pagnate da guerre e carestie. La scarsa popolazione sopravvissuta viveva in comunità separa
te le une dalle altre, anche a causa della precarietà delle vie di comunicazione, e questo non
fece che accelerare le differenze anche linguistiche tra i diversi luoghi. Mentre la lingua scrit
ta rimase il latino, usato quasi esclusivamente dagli uomini di Chiesa, il popolo, analfabeta,
parlava il latino della sua regione, ormai contraddistinto da caratteristiche sue proprie. An
che in Italia dunque il latino parlato si era ormai differenziato in tante lingue diverse, i volga
ri italiani (“volgari” perché lingue parlate dal “volgo”, cioè dal popolo), che saranno alla ba
se dei dialetti italiani.
Su tutti i volgari italiani poi, nel corso della storia, avrà il sopravvento il volgare parlato a Fi
renze, il quale costituisce la base dell’italiano odierno (➜ par. 3.1).
3.1 Il fiorentino
Un ruolo fondamentale per lo sviluppo della lingua italiana riveste la Firenze del Trecento,
città assai ricca economicamente, in cui la civiltà comunale mostrava una prodigiosa vitalità.
In questo secolo tre scrittori, Dante, Petrarca e Boccaccio, compongono, accanto a testi lati
ni, opere di grandissimo valore (Dante la Divina Commedia, Petrarca il Canzoniere e Boccac
cio il Decameron), usando il volgare fiorentino. Grazie a loro il fiorentino diviene una lingua
dotata di una fisionomia sua propria, ricca di espressività ed eleganza: con Dante, Petrarca e
Boccaccio nasce storicamente il modello principale per l’unificazione linguistica nazionale.
Inizia da questo momento, per la lingua italiana, una situazione destinata a protrarsi per vari
secoli, e che sarà superata solo nel secolo in cui noi oggi viviamo. Accanto al latino, lo studio
e l’uso del quale non verrà mai meno e la cui importanza sarà anzi esaltata nel periodo del
l’Umanesimo e del Rinascimento (fine sec. XIV — inizio sec. XVI), si forma una lingua ita
liana “ideale” basata, sia pure con variazioni e adattamenti, sul fiorentino parlato nel Trecen
to: lo scrittore, di qualsiasi regione egli sia, che vuole scrivere in volgare, non può infatti igno
rare i livelli raggiunti dal volgare toscano e sceglie quindi di imitarlo. Nel corso del Cinque
cento viene anche compilata, sulla base dei modelli dei tre grandi scrittori del Trecento, una
grammatica, mentre all’inizio del secolo successivo è stampato il primo grande vocabolario