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A.S. 2011/2012
Possibili azioni per linsegnamento e lapprendimento dellitaliano L2
Sommario
1. COS LINTERLINGUA............................................................................................................................... 4
2. LE INTERFERENZE LINGUISTICHE .............................................................................................................. 4
2.1. Lingua italiana e lingue dorigine a confronto................................................................................... 5
2.2. Lo sviluppo dellinterlingua ............................................................................................................. 12
2.3. Apprendimento delle lingue: .......................................................................................................... 12
3. TEORIA DELLA PROCESSABILITA ............................................................................................................ 13
3.1. La gerarchia della processabilit applicata allitaliano .................................................................... 14
4. COSA SONO I TASK ..................................................................................................................................... 16
4.1. Come si propongono?..................................................................................................................... 16
4.2. Ruolo insegnanti ............................................................................................................................. 16
4.3. Tipologie di task .............................................................................................................................. 17
5. ANALISI DELLINTERLINGUA ....................................................................................................................... 19
6. COME DESCRIVERE LINTERLINGUA............................................................................................................ 19
6.1. Esempio di scheda di rilevazione ......................................................................................................... 20
7. TAPPE ACQUISIZIONALI .............................................................................................................................. 22
7.1. La flessione del verbo sequenze acquisizionali del verbo ................................................................. 23
7.2. Il sistema nominale e laccordo ........................................................................................................... 24
7.3. La sintassi. ........................................................................................................................................... 25
7.4. La negazione ........................................................................................................................................ 25
7.5. Le subordinate ..................................................................................................................................... 25
7.6. La sequenza di comparse delle forme ................................................................................................. 26
8. LERRORE .................................................................................................................................................... 26
8.1. Gli errori non sono tutti uguali: il passato prossimo. ........................................................................... 26
9. ESEMPI DI STRUTTURA DI PERCORSO. ........................................................................................................ 27
9.1. Percorso per la Scuola Primaria. .......................................................................................................... 27
9.2. Percorso ideato per la scuola dellinfanzia .......................................................................................... 40
10. QUADRO COMUNE EUROPEO DI RIFERIMENTO PER LE LINGUE Livelli comuni di riferimento: scala
globale. ........................................................................................................................................................... 45
BIBLIOGRAFIA ................................................................................................................................................. 47
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Possibili azioni per linsegnamento e lapprendimento dellitaliano L2
PREMESSA
Le azioni per linsegnamento dellItaliano quale Lingua Seconda sono ormai diventate una
consuetudine nelle scuole del Circolo didattico di Campoformido.
Apprendere una lingua seconda una grande avventura con tanti ostacoli da superare.
Linsegnante chiamato a facilitare lapprendimento della lingua negli alunni, considerando
sempre le caratteristiche individuali, le fasi e gli elementi fondamentali che entrano in gioco
nellapprendimento delle lingue.
Il raggiungimento del successo formativo passa anche attraverso lapprendimento della lingua
italiana L2 in tutte le sue funzioni, da quella comunicativa a quella strumentale allo studio delle
discipline.
Questo lavoro intende essere uno strumento di riflessione e di lavoro per coloro che si trovano
nella situazione di dare aiuto e sostegno agli alunni migranti non italofoni.
Il presente elaborato il frutto di ricerca, di studio e di discussione di alcuni membri del Gruppo
Intercultura (Cucchiaro M., Della Vedova C., Dose S., Furlani I., Spangaro S.).
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1. COS LINTERLINGUA
Le varie tappe intermedie del percorso di apprendimento di una lingua costituiscono linterlingua.
Linterlingua dipendente:
- dalla L1
questo in quanto le regole della L1 possono coincidere con quelle della L2, possono essere
riconducibili alla LM (lingua madre), o essere indipendenti da entrambe.
2. LE INTERFERENZE LINGUISTICHE
Il meccanismo che regola linfluenza del sistema di origine si chiama transfer. Non si tratta della
semplice transizione da un sistema linguistico ad un altro poich:
- pu verificarsi transfer anche da altre lingue precedentemente apprese e non solo dalla
lingua materna;
- il transfer comunque uno dei processi che contribuiscono a dare forma allinterlingua.
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Il meccanismo di transfer pi attivo se si percepisce una certa similarit tra le lingue e una
ridotta distanza tipologica.
Il transfer sembra seguire una scala che va dalla fonologia al lessico alla sintassi alla morfologia.
Il transfer pi presente nella produzione spontanea che in quella guidata ed pi forte negli
adulti che nei bambini, pi negli apprendenti iniziali che in quelli avanzati.
1
Isolante riferito a lingua che, come il cinese, tende ad esprimere le relazioni grammaticali non con affissi, ma con
morfemi autonomi, per cui ogni parola corrisponde a un unico morfema. (fonte Dizionario Italiano Sabatini-Coletti).
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Romanes Lingua di origine indiana parlata dalla Laumento della frequenza degli
maggior parte dei rom dispersi nel alunni sinti o rom negli ultimi
roman mondo. decenni non corrisponde al
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Pinyin > trascrizione ufficiale dei caratteri cinesi in 26 lettere latine La trascrizione d informazioni sulla pronuncia
del carattere e sul tono con cui modulato La trascrizione in pinyin non coincide con lalfabeto italiano. (Favaro,
2002)
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Russo Lingua del ceppo slavo, Alfabeto e Aspetti GRAFICI E FONETICI > la
scrittura cirillica> corrispondenza trascrizione non presenta grossi
grafema-fonema. Lalfabeto corsivo problemi perch lalfabeto latino
utilizza forma grafiche diverse da conosciuto ed usato. Il sistema
quelle dellalfabeto stampatello. vocalico e consonantico simile a
Sistema linguistico con parole variabili quello italiano. Elementi
ed invariabili problematici si possono ritrovare
Sistema fonetico > tratti distintivi che nella pronuncia delle o non
riguardano lesito dei gruppi accenta, dei dittonghi gl e gn,
consonantici e le problematiche che della g di giocare, della t , della
riguardano la pronuncia delle vocali s impura, di qu che tende a
a/e/i/o atone precedute da diventare kv.
consonanti dure. Laccento libero e Aspettti MORFOLOGICI > sostantivi
mobile, e tonico. Non esistono accenti o individuazione dei generi
grafici in cirillico. specie delle parole di origine
Aspetti MORFOLOGICI > esistono greca (problema, teorema)
categorie di genere (m, f, neutro), che in italiano sono maschili
animatezza (animato, inanimato), mentre in russo femminili
numero, caso (6, nominativo, genitivo, o formazione dei plurali
dativo, accusativo, strumentale, o uso dellarticolo (in russo
prepositivo), aspetto, modo, tempo. manca)
Le parole variano in base a queste Pronomi > forma di cortesia in 3
categorie. La frase si costruisce persona singolare (in russo viene
rispettando la coerenza semantica di resa con la 2plurare); uso di
questi attributi. pronomi doppi; spostamento dei
La complessit morfologica del russo pronomi nella costruzione delle
rende superfluo luso dellarticolo, che forme riflessive (in russo, i pronomi
non esiste in questa lingua. non rientrano mai a far parte del
Aspetti SINTATTICI > ricchezza di verbo); uso pronomi personali
suffissi e prefissi, possibilit di soggetto impliciti (in russo sono
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o COMPRENSIONE
o OSSERVAZIONE
o FORMULAZIONE DI IPOTESI
o SPERIMENTAZIONE
o FEEDBACK RISTRUTTURAZIONE
Fino agli anni 70, lapprendimento era considerato secondo unottica meccanicistica, sotto
linfluenza del comportamentismo di Pavlov e Skinner; ne segu lo strutturalismo (modello
economico) che non dette risposte soddisfacenti.
Basare lapprendimento sulla memoria a breve termine non corretto per le lingue (la mente non
apprende mai in modo lineare!): sono necessarie procedure che rispettino il silenzio, la
pragmatica.
Esposizione a INPUT > in contesto significativo che aiuta a comprendere tale input, sia in
contesti formali che informali
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caratteristiche simili
Conferma ipotesi
FEEDBACK
RISTUTTURAZIONE IPOTESI
La teoria PT, spiega le sequenze evolutive dellinterlingua sulla base di una gerarchia universale di
abilit procedurali che vengono gradualmente acquisite.