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Daniele Pons
Informatica
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Metodi e fondamenti
Marisa Addomine
Daniele Pons
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L’impegno a mantenere invariato il contenuto di questo volume per un quinquennio (art. 5 legge
n. 169/2008) è comunicato nel catalogo Zanichelli, disponibile anche online sul sito www.zanichelli.it,
ai sensi del DM 41 dell’8 aprile 2009, All. 1/B.
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1 Architettura e struttura 42
Sezione A Fondamenti 2 Il corpo macchina 43
3 La scheda madre 45
Scheda Bus 47
1 La scienza dell’informazione 2 4 I processori 47
Scheda Floating Point Unit 48
1 Cos’è l’Informatica 2 Scheda La memoria virtuale 49
Scheda L’Informatica parla inglese 3 5 Le memorie 50
2 Cosa vuol dire ICT 4 Concetti essenziali 52
3 L’Informatica è ovunque 5 Test 52
Scheda Business Continuity 5
Concetti essenziali 6 6 Le periferiche 54
Test 7
1 Dispositivi di input 54
2 Come funziona un computer 8 Scheda Sulla punta delle dita 57
2 Dispositivi di output 58
1 Analogico e digitale 8 Scheda Colore e risoluzione 60
Scheda Il campionamento 9 Scheda Formati della carta 62
Scheda La struttura delle immagini digitali 10 3 Dispositivi di I/O 63
2 Zero e uno 11 Concetti essenziali 65
Scheda La numerazione romana 12 Test 66
3 Il computer lavora con due soli stati 13 Esercizi 67
Scheda L’origine delle cifre moderne 14
Concetti essenziali 15 7 Primi passi nell’uso del PC 68
Test 15
Esercizi 16 1 Regole di manutenzione 68
Scheda La garanzia 69
3 Breve storia del calcolo automatico 18 2 Regole di buon utilizzo 70
Scheda La memoria di carica 70
1 Prima del digitale 18 Scheda Ergonomia 73
Scheda Il calcolo e i calcoli 19 3 Il malware 73
Scheda La macchina di Antikythera 19 Scheda Virus, Worm, Trojan & C 75
2 L’architettura di Von Neumann 21 Concetti essenziali 76
Scheda Colossus 23 Test 77
3 Hardware e software 23
4 I grandi calcolatori a valvole 25
5 La rivoluzione dei transistor 26 Sezione B Sistemi operativi
6 La spinta alla miniaturizzazione 28 e applicazioni
Concetti essenziali 30
Test 30 1 Il sistema operativo 80
III
IV
VI
1 La scienza dell’informazione
cando con noi, ma dopo l’arrivo del messaggio, ne sappiamo esattamente quanto
Sezioni e capitoli prima (dato che sapevamo già il suo nome). Se invece ci dice che ieri si è iscritto
alla Facoltà di Medicina, il messaggio contiene un elemento di novità, e quindi
informazione.
Notiamo in questo esempio come informazione e comunicazione siano stretta-
mente legate: approfondiremo la questione nel prossimo paragrafo.
Una sigla composta da una L’Informatica non è il Personal Computer • La scienza dell’informazione,
che in Italia è comunemente detta Informatica, non si occupa solo del PC e del suo uti-
lizzo. Oltre ai computer, piccoli o grandi che siano, esistono un’altra infinità di dispositivi
lettera e da un numero indi- che scambiano informazione, la trattano, la gestiscono secondo le istruzioni contenute
nei programmi e compiono azioni conseguenti.
Tutti questi apparecchi o sistemi, che vanno dal telefono cellulare alle gran-
di reti di telecomunicazione a livello globale, dal televisore di casa ai sistemi di
ca la sezione del testo e il gestione delle borse valori, sono governati da processori che acquisiscono infor-
mazioni, le elaborano, eseguono azioni programmate e trasmettono le informa-
zioni elaborate.
Inizia con questo capitolo un percorso formativo che ha lo scopo di introdurci nel Appare quindi evidente che pensare a un esperto di Informatica come a un mago
capitolo in cui ci troviamo. mondo della scienza dell’informazione.
La diffusione planetaria delle tecnologie digitali e l’uso massiccio dei Personal
Computer rendono indispensabili conoscenze approfondite in questo campo: dovremo
del Personal Computer sia estremamente riduttivo: in realtà, la scienza dell’informazio-
ne abbraccia un campo di studi molto vasto, che spazia dalla linguistica - dato che le
lingue sono da sempre il primo metodo di comunicazione usato dalle comunità degli
familiarizzarci con concetti, strumenti e metodi che sono ormai divenuti di uso univer- umani - alla robotica, alle applicazioni industriali per il controllo automatico della
sale nel mondo del lavoro, dello studio e della ricerca. produzione sino allo studio delle interfacce, cioè delle tecniche e dei modelli di comu-
Al tempo stesso, non possiamo limitarci a essere utilizzatori passivi di programmi nicazione che permettono l’interazione tra gli umani e le macchine.
che qualcuno, altrove, ha realizzato, eseguendo operazioni meccanicamente, ignorando
come tutto possa avvenire.
Scopriremo che il mondo dell’Informatica è assai più ampio del semplice utilizzo di L’Informatica parla inglese
qualche programma sul proprio PC e, cosa fondamentale, ne comprenderemo le ragioni
e i perché. In tutto il mondo dell’Informatica si parla inglese.
Alcune nazioni, come la Francia, negli anni ’70, vollero redigere un lessico infor-
matico nella propria lingua, creando o adattando parole francesi per esprimere la
terminologia del mondo dei computer.
1 Cos’è l’Informatica In realtà, l’inglese è la vera lingua franca, cioè comune, a tutta la comunità mon-
diale degli informatici.
Per questo motivo, in questo volume e in quelli degli anni successivi, troverete
Quando sentiamo parlare di Informatica, pensiamo subito ad un computer, magari a tutti i termini di uso comune, in inglese, insieme alla loro traduzione in italiano.
quello che abbiamo a casa o nell’aula di laboratorio della nostra scuola. Talvolta, si sentono persone non esperte lamentarsi di questo gergo, rite-
Più che "Informatica", il nome più appropriato per questa disciplina è scienza dell’infor- nuto incomprensibile per i non addetti ai lavori e così pieno di termini inglesi.
Introduzione mazione: una disciplina che si occupa, certamente, di computer, ma più in generale di tutto
quanto riguarda gli aspetti di trattamento, elaborazione, memorizzazione dell’informazione.
Cos’è l’informazione? Sono state proposte molte definizioni. Per i nostri scopi possia-
Pensiamo, allora, che ogni attività ha un linguaggio proprio: se un marziano che
avesse studiato italiano con una buona grammatica e degli esercizi, ascoltasse una
telecronaca di una partita di calcio, cosa capirebbe?
mo utilizzare la seguente: Per quanto riguarda l’inglese, la scelta deriva solo dal fatto che lo sviluppo
Le note introduttive presen- • l’informazione contenuta in un messaggio è pari al grado di novità che il trasmet-
titore invia al ricevitore.
dell’Informatica ha avuto luogo soprattutto nei centri di ricerca statunitensi: si
tratta quindi di una ragione storica.
Non è l’unico caso: i cantanti lirici di tutto il mondo, ad esempio, devono da
sempre imparare l’italiano, dato che tutta la terminologia musicale e gran parte
tano il tema del capitolo, il Abbiamo un soggetto che trasmette, cioè che comunica, un determinato messaggio a
un soggetto che la riceve. Il messaggio avrà tanto maggiore contenuto informativo quan-
to più alto sarà il grado di novità che porta.
delle opere che andranno a interpretare sono nate in Italia: altri momenti storici,
altre consuetudini.
Schede di approfondimento
Contengono informazioni aggiuntive
rispetto al testo principale o ampliano
temi di particolare importanza, sia teo-
rica che pratica.
Concetti essenziali
Concetti essenziali 4 Calcolare il valore di d, per a = 1, b = 0, c = 0: 8 Calcolare il valore m in uscita dal seguente circuito
1
0
NOT inverte il termine: se è vero, lo tramuta in
i punti fondamentali del capito- Ogni elemento logico compie una sola operazione falso e viceversa. 5 Calcolare il valore m in uscita dal seguente circuito m
0
logica elementare. logico:
I circuiti logici sono composti da elementi logici 1
AND fornisce un risultato vero se entrambi i ter- collegati tra loro, in cui il valore finale del segnale 1
1
m
Problemi
ne è vero. Attraverso circuiti logici è possibile ricavare opera-
1
zioni aritmetiche, usando la notazione binaria.
quanto appreso e ne permetto-
1 Disegnare un circuito logico che, dati due ingressi
XOR fornisce un risultato vero se solo uno dei due a e b, dia in uscita m = Vero quando entrambi gli
ingressi sono Veri.
6 Calcolare il valore m in uscita dal seguente circuito
A serve per calcolare le divisioni V F Esercizi 1 6 Disegnare un circuito logico che, dati due ingressi
B serve per descrivere un operatore V F a e b, ed altri due ingressi c e d, dia in uscita m =
C serve per semplificare un operatore V F 1 Calcolare il valore di c per a = 1 e b = 1. Falso quando a e b sono diversi tra loro.
V F
Test
D serve per calcolare un numero binario A c = (a AND b)
B c = (a AND (NOT(b)))
4 Dire se le seguenti affermazioni sono vere o false. C c = (NOT(a)) OR (NOT(b))
Un circuito logico:
A non può essere collegato ad altri circuiti logici V F 2 Calcolare il valore di c, per a = 0 e b = 1.
Per ogni capitolo, una serie di B non può essere collegato a un circuito identico a
stesso
C non può essere collegato a niente
V
V
se
F
F
A c = (a AND b)
B c = (a AND (NOT(b)))
C c = (NOT(a)) OR (NOT(b))
D non può essere preceduto da altri circuiti logici V F
test a scelta multipla ci permet- 5 Dire se le seguenti affermazioni sono vere o false.
Quando si effettuano somme tra numeri binari:
3 Calcolare il valore di c, per a = 0 e b = 0.
A c = (a AND b)
B c = (a AND (NOT(b)))
A non posso sommarli se sono identici V F C c = (NOT(a)) XOR (NOT(b))
te di verificare l'apprendimento 296 D Fondamenti di programmazione 2 Operazioni logiche sui dati 297
Problemi
Alcuni capitoli propongono dei problemi per la
Esercizi cui risoluzione dovremo non solo applicare le
Rappresentano un momento nozioni specifiche del capitolo, ma ricercare in
applicativo in cui è possibile modo creativo la chiave di risoluzione.
verificare la capacità di risolve- I problemi sono classificati secondo tre livelli di
re problemi specifici grazie a difficoltà, che sono indicati con uno, due o tre
quanto appreso nel capitolo. quadratini rossi in ordine crescente.
VII
VIII
Fondamenti
A1 La scienza dell’informazione
A6 Le periferiche
1 La scienza dell’informazione
Inizia con questo capitolo un percorso formativo che ha lo scopo di introdurci nel
mondo della scienza dell’informazione.
La diffusione planetaria delle tecnologie digitali e l’uso massiccio dei Personal
Computer rendono indispensabili conoscenze approfondite in questo campo: dovremo
familiarizzarci con concetti, strumenti e metodi che sono ormai divenuti di uso univer-
sale nel mondo del lavoro, dello studio e della ricerca.
Al tempo stesso, non possiamo limitarci a essere utilizzatori passivi di programmi
che qualcuno, altrove, ha realizzato, eseguendo operazioni meccanicamente, ignorando
come tutto possa avvenire.
Scopriremo che il mondo dell’Informatica è assai più ampio del semplice utilizzo di
qualche programma sul proprio PC e, cosa fondamentale, ne comprenderemo le ragioni
e i perché.
1 Cos’è l’Informatica
2 A Fondamenti
1 La scienza dell'informazione 3
4 A Fondamenti
1 La scienza dell'informazione 5
Abbiamo processori nelle macchinette delle sale gioco, negli strumenti di misura di
tipo più diverso, dalle macchine da laboratorio per le analisi cliniche ai sistemi di misura
del territorio, derivati in linea di principio dai vecchi sistemi ottici. C’è un processore
nell’orologio elettronico che portiamo al polso, così come nel telecomando del televisore e
nel videocitofono.
Processori governano i sistemi antifurto, gli sportelli Bancomat, le macchine emetti-
trici automatiche dei biglietti alle stazioni ferroviarie, così come i parchimetri a moneta.
Gli impianti che permettono la progettazione e la realizzazione di questi sistemi si
basano, a loro volta, su computer e su sistemi digitali: senza computer, oggi, non
potremmo progettare un nuovo computer.
Il nostro mondo, almeno per quanto riguarda i Paesi tecnologicamente avanzati, è
completamente pervaso dalla tecnologia digitale: i computer sono ovunque, e dove c’è
un processore, ci sono programmi che lo fanno funzionare.
E non dimentichiamo che ci sono state persone che hanno ideato il dispositivo, altre
che lo hanno ingegnerizzato, altre che lo hanno realizzato e altre ancora che hanno scritto
i programmi.
L’Informatica, quindi, va ben oltre il semplice PC di casa o dell’ufficio, anche se il
Personal Computer sarà per noi un ottimo banco di prova per verificare le abilità e le
competenze che avremo raggiunto.
Concetti essenziali
L’Informatica è una scienza vasta, che va al di là Le tecnologie digitali, campo di applicazione prin-
del semplice utilizzo del Personal Computer. cipale dell’Informatica, si trovano in ambiti ed
apparati di ogni tipo: dai prodotti di consumo
La lingua universale del mondo informatico è fino alle più sofisticate apparecchiature per ricerca
l’inglese. avanzata.
6 A Fondamenti
5 Dire quali delle seguenti affermazioni (nessuna, una 10 Dire quali delle seguenti affermazioni (nessuna, una
o più di una) sono vere. o più di una) sono vere.
Informatica e telecomunicazioni: A Non è possibile, al giorno d’oggi, fare niente se non si
A sono nate separatamente e poi si sono congiunte hanno a disposizione strumenti informatici. V F
V F B Gli strumenti informatici sono importantissimi per la vita
B sono nate separatamente e sono disgiunte F V moderna. V F
C sono due discipline fortemente connesse V F C Non esistono più nuove tecnologie da inventare, l’In-
D sono due discipline che si escludono a vicenda formatica è ormai al massimo della sua evoluzione.
V F V F
D Nuovi strumenti informatici o loro miglioramenti ven-
6 Dire quali delle seguenti affermazioni (nessuna, una gono continuamente prodotti in tutto il mondo.
o più di una) sono vere. V F
1 La scienza dell'informazione 7
1 Analogico e digitale
Nel mondo che ci circonda, incontriamo assai spesso l’aggettivo "digitale": orologio
digitale, termometro digitale, fotografia digitale; molto meno frequentemente, invece,
troviamo l’aggettivo che si contrappone a questo termine: "analogico". La differenza tra
analogico e digitale è un concetto importante, dato che tutto il mondo dei computer si
basa su un approccio digitale.
L’esempio più immediato per distinguere tra questi due termini è quello degli orologi
da parete: se pensiamo all’orologio tradizionale, con il grande quadrante rotondo nume-
rato da 1 a 12, la lancetta delle ore e quella dei minuti, stiamo parlando di un misuratore
di tempo che fornisce all’osservatore un’indicazione di tipo analogico. In altri termini,
le lancette ci informano, in ogni momento e senza soluzione di continuità, su che ora è:
tutti gli intervalli tra un minuto e il successivo sono percorsi dalla lancetta, che si muove
uniformemente ruotando intorno all’asse centrale.
A B
Figura 1
[A] Orologio analogico
e [B] orologio digitale.
8 A Fondamenti
Il campionamento
Un segnale analogico, per sua natura, è rappresentabile come una curva continua.
Immaginiamo di avere la curva delle temperature rilevate da una centrale meteoro-
logica nell’arco della giornata (curva nera in figura 2).
Potremmo anche rappresentare questi valori, a patto di rinunciare a un poco di
precisione, con un’approssimazione
ottenuta dividendo l’insieme dei valo-
ri di partenza in N parti, magari ad
intervallo fisso di tempo (curva spez-
zata azzurra in figura 2). L’operazione
Temperatura
Come è possibile utilizzare in modo valido per i nostri scopi grandezze imprecise,
come quelle digitalizzate? Un esempio ci viene in aiuto. Se guardiamo le fotografie in
bianco e nero sulle pagine di un quotidiano, riconosciamo facilmente le persone o i
luoghi o gli oggetti rappresentati. Eppure, se prendiamo una lente di ingrandimento, ci
rendiamo conto che le immagini sono formate da migliaia e migliaia di puntini bianchi
e neri: un esame da vicino rende impossibile comprendere cosa la fotografia ci mostra.
L’immagine è stata "frammentata" in migliaia di puntini: un numero sufficientemente
elevato affinché l’occhio umano, e il cervello, riescano a percepire quel mosaico come
un’immagine analogica, ricomponendoli, ed estraendone quello che si chiama il conte-
nuto informativo.
Dobbiamo immaginare che l’immagine originale, analogica, caratterizzata da tante
sfumature, cioè toni di grigio, sia stampata su una griglia formata da tanti quadratini, e
che all’interno di ogni quadratino possiamo avere solo un determinato tono di grigio.
Se il numero dei puntini diminuisse, a parità di dimensione della fotografia, a un certo
punto noteremmo che l’immagine risulta "sgranata". Oltre un certo limite l’immagine
sarebbe irriconoscibile. È chiaro quindi che l’informazione portata dall’immagine, ad
esempio la possibilità di riconoscere un personaggio noto dal suo volto, va degradando
al diminuire del numero di puntini: per esprimerci in modo più corretto, dovremo dire
con la diminuzione del numero di campioni.
Questi concetti intuitivi sono alla base della Teoria dell’Informazione, e su di essi si
basano sia il funzionamento dei computer sia quello dei sistemi di comunicazione. Li
approfondiremo nei capitoli dedicati a queste discipline.
10 A Fondamenti
2 Zero e uno
cioè dalla somma di una serie di prodotti di potenze del 10 (ricordiamo che ogni numero
elevato alla 0 vale 1).
Questo sistema di notazione, per noi assolutamente intuitivo, è una conquista relati-
vamente recente: di origine indiana, giunse in Europa intorno all’anno mille, attraverso
la cultura araba.
Un esempio di notazione differente è dato dall’antico metodo additivo romano (vedi
box di seguito).
La numerazione romana
I Romani svilupparono un sistema di numerazione
Cifra Valore
detto numerazione additiva: ogni cifra aveva un
valore ben definito e ogni numero era ottenuto som- romana decimale
mando, con particolari regole, le cifre elementari
M 1000
(vedi tabella).
Le cifre erano scritte da sinistra a destra, partendo D 500
da quelle di valore maggiore. Ad esempio, CXXVII, C 100
significa 100 + 10 + 10 + 5 + 1 + 1, cioè 127. L 50
Non si poteva avere più di tre volte la stessa cifra
consecutiva; quindi, per dire 4, non si poteva scrivere X 10
IIII, ma si scriveva IV, intendendo che la prima cifra, V 5
di valore inferiore, andava sottratta alla seconda, di I 1
valore superiore. Difficile?
12 A Fondamenti
Figura 5
00101110 Dividere per 2 un numero binario Moltiplicazione e
divisione per 2 di un
00010111 Spostamento a destra
numero binario.
Per gli scopi di questo capitolo, semplificheremo molto la descrizione di quanto avviene
all’interno di un computer, ma l’importante è comprendere i concetti di base, lasciando
l’approfondimento tecnico a un secondo momento.
Immaginiamo che i numeri siano registrati in celle contigue nella memoria del com-
puter come sequenze di zero e uno.
Supponiamo che il computer sia in grado di compiere, grazie ai suoi circuiti, pochis-
sime operazioni molto semplici sulle celle di memoria: per esempio, prendere una cella
e cambiarne lo stato (cioè trasformare uno zero in uno e viceversa), prendere due celle e
scrivere su una terza uno zero o un uno a seconda dello stato delle due celle di partenza,
prendere il contenuto di una cella e copiarlo uguale nella cella a sinistra o in quella a destra
e così via. Operazioni banali? Certamente, quindi facili da eseguire. Ma, allo stesso tempo,
potentissime.
Vediamo perché.
Prendiamo il numero 9, e scriviamolo in notazione binaria. Per fare questo, lo dobbia-
mo esprimere come somma di potenze di 2. Il numero 9 è dato da (8 + 1), per cui
9 = 1 x 23 + 0 x 22 + 0 x 21 + 1 x 20
che, in notazione binaria, porta al valore 1010. Verifichiamo sommando 9 a 1 in notazione binaria:
1001 + (9 decimale)
0001 = (1 decimale)
1010 (10 decimale)
Sommando 1 alla cifra più a destra della rappresentazione binaria del nostro numero
9, ritorniamo ciclicamente a 0 ma generiamo un riporto di 1 nella cifra subito a sinistra!
Prendiamo ora nuovamente il nostro numero 9, e supponiamo di volerlo moltiplicare
per 2. Il numero 18, in codice binario, si esprime come
16 + 2, cioè 1 x 24 + 0 x 23 + 0 x 22 + 1 x 21 + 0 x 20
e quindi si scrive come 10010. Confrontiamolo con il 9, che in binario si scrive 01001.
Se osserviamo attentamente, scopriamo che nel 18 tutte le cifre del 9 sono state spostate
a sinistra di una posizione, e la cifra più a destra è diventata uno 0. Scopriamo quindi che,
in notazione binaria, per moltiplicare un numero per 2 basta spostare di una posizione a
sinistra tutte le sue cifre, mettendo uno zero nell’ultima posizione restata libera.
Analogamente, se volessi dividere 18 per 2 in notazione binaria, dovrei quindi solo
scalare a destra le cifre che compongono 10010, mettendo uno zero a sinistra nella posi-
zione che è rimasta libera.
Questo è solo un esempio: è chiaro che, nella pratica, dobbiamo saper moltiplicare e
dividere anche per valori diversi da 2. Ma quello che vogliamo rendere evidente è che,
con una serie di artifici, giocando sulla rappresentazione numerica in base binaria delle
informazioni, il computer può compiere operazioni sui dati. Le operazioni che esso com-
pie sono molto elementari, ma in compenso vengono eseguite ad altissima velocità, per
cui è in grado di produrre il risultato voluto in tempi ridottissimi.
14 A Fondamenti
Test
1 Dire se le seguenti affermazioni sono vere o false. 4 Analizzare la seguente affermazione e dire se essa
A Il grafico che descrive l’andamento demografico è vera o falsa.
annuale di una città, mese per mese, è di tipo ana- L’operazione di digitalizzazione di un segnale analogico
logico. V F consiste nella sua trasformazione da un segnale continuo,
B La traccia lasciata sulla neve da uno sciatore che pra- con infiniti valori intermedi, in un segnale campionato,
tica lo slalom è rappresentabile come una curva di tipo espresso come sequenza di un numero finito di valori.
digitale. V F V F
C Il ritratto della Gioconda di Leonardo da Vinci è stato
realizzato con tecnica digitale. V F 5 Indicare quali, tra le seguenti affermazioni, sono
D Il termometro a colonna di mercurio è uno strumento vere (anche più di una).
di misura di tipo analogico. V F Per riprodurre digitalmente nel modo più fedele possibile
un’immagine a colori devo usare:
A un piccolo numero di toni diversi V F
2 Dire quali delle seguenti affermazioni sono vere. B un grande numero di toni diversi V F
Un orologio digitale che abbia solo le indicazioni delle ore C una griglia di campionamento molto fitta V F
e dei minuti ha una precisione: D una griglia di campionamento molto rada V F
A migliore di un minuto V F
B migliore di un secondo V F 6 Dire se la seguente affermazione è vera o falsa.
C al massimo di un minuto V F Se leggo il numero "0011" esso può significare solo che
D diversa nei vari giorni della settimana V F stiamo parlando del numero undici. V F
Esercizi
1 Esaminare la seguente curva, campionarla su dieci
campioni, tracciare le verticali in corrispondenza
delle divisioni dei campioni, indicare per ogni cam-
pione il valore minimo, massimo e medio che la
A funzione assume all’interno del campione.
100
50
B
0
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
16 A Fondamenti