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Prima di passare alle coniugazioni vere e proprie bisogna però sottolineare l’uso che il castigliano fa
di alcuni tempi verbali.
Passato Remoto
Il passato remoto (pretérito in spagnolo) è una forma verbale usata molto più che in italiano.
Si utilizza:
Per narrare eventi di una storia (a prescindere se questa sia avvenuta 10 anni fa o l’altro ieri).
Per parlare di azioni avvenute in un momento preciso
Per descrivere tutte quelle azioni eseguite che si considerano concluse
Quindi uno spagnolo non dirà: Ayer he ido al cinema (ieri sono andato al cinema) ma ayer fui al
cinema (ieri andai al cinema). Per la stessa ragione preferirà dire: Esta mañana estuve en el
colegio (questa mattina andai a scuola) e non esta mañana he estado en el colegio (questa mattina
sono andato a scuola).
Anche per chi traduce dallo spagnolo all’italiano questa è una caratteristica, non che una differenza
con la nostra lingua, fondamentale. Si usa il passato remoto per tutte le azioni che si considerano
finite e non ha quel valore di azione persa in un profondo passato.
Per capire basti pensare che nel sud Italia si tende ad avere la stessa abitudine.
Imperativo
Anche l’imperativo è un tempo molto più usato in spagnolo che in italiano. L’imperativo si usa per
esprimere ordini, suppliche e desideri.
Bisogna sottolineare che in spagnolo l’imperativo non è vissuto come brusco e maleducato. Si deve
quindi utilizzare senza riserve.