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derivanti dalla necessità di adeguamento a un preciso ambito culturale e dalla funzione specifica
del TA e dalle caratteristiche del destinatario.
L'atto del tradurre non è un semplice processo meccanico o un semplice trasferimento: implica il
confronto tra due sistemi linguistici diversi e il confronto tra due culture diverse .
Traduzione come tradizione (Folena) : la traduzione in senso storico riflette lo stato delle cose in
una data epoca.
La natura della traduzione va individuata nel combinarsi di fattori linguistici ed extralinguistici.
A seconda delle situazioni e dei materiali con/sui quali si lavora, privilegiando di volta in volta
l'aspetto linguistico o extralinguistico, il TP o il TA, il rispetto nei confronti dell'autore e dei
destinatari, il risultato sarà una varietà di approcci.
Non c'è un significato univoco del termine traduzione, la quale va proiettata in una visione globale
che tenga conto degli aspetti del trasferimento interlinguistico e interculturale, che è condizionato
da situazioni di volta in volta diverse, la cui varietà richiede al trad competenze vaste di natura
linguistica e culturale, affinché il suo atto di mediazione produca un risultato equivalente o
adeguato rispetto al TP.
Traduzione = processo mediante il quale una lingua di partenza LP viene resa in una lingua di
arrivo LA in modo che il significato veicolato dalle due lingue si quanto più possibile simile, e le
strutture di partenza vengano per quanto possibile mantenute, in un quadro di sostanziale
equivalenza con le strutture della LA.
= definizione che presenta limiti perché presenta elementi di approssimazione (per quanto
possibile) e perché si focalizza su due aspetti: la sintassi della LP e il significato del TP. Il rischio è
che la trad così concepita venga vista come un'attività scolastica o come processo puramente
meccanico.
2. Appropriazione, ricostituzione testuale, definizione delle strategie traduttive
Cultura: archivio delle conoscenze di un individuo.
Il brano da tradurre va visto sia sotto un'ottica linguistica che extralinguistica. Es.: cliccare è la
conoscenza del fare click, non il solo farlo.
1)
accettare che tradurre significa modificare .
Modificazione dell'enunciato primario: causato inevitabilmente dal duplice trasferimento
interlinguistico e interculturale.
1. Appropriazione -> 2. ricostituzione testuale
La modificazione può essere più o meno ampia a seconda delle scelte del traduttore che vanno
dall'adattamento alla traduzione calco.
Adattamento : strategia traduttiva in funzione del pubblico di arrivo. Notevole livello di
rielaborazione e libertà espressiva.
temporali (Delisle), tipica di traduttori estremisti che vogliono preservare il carattere della lingua
originale.
Ad una traduzione calco può esserci il commento (sfumature, ecc)
Positiva: commenti e spunti di riflessione (es tradurre 'pecus' -> 'pecunia' come scambio x
pagamento e non 'denaro' ci fa capire meglio il testo e il significato etimologico dei termini)
Negativa: letterale
La traduzione lett non è mai assolutamente positiva o assolutamente negativa: dipende dall'uso
che se ne fa.
La fedeltà al testo molte volte nasce dalla traduzione parola x parola, ma è solo un fase intermedia
di comprensione, mai fase finale.
La fase ponte del processo traduttivo:
L'opera originale è caratterizzata da contenuto semantico e contorno formale . In traduzione si
modellerà secondo una struttura di arrivo . Il ponte tra queste due strutture è costituito dalla fase
intermedia del processo traduttivo, nella quale si realizzano l'interpretazione e la conglomerazione
di elementi appartenenti ad ambiti linguistico-culturali diversi = fase di riflessione per verificare i
tentativi di comprensione e ricodifica del testo .
Dubbio dell'intraducibilità linguistica e la necessità di superarlo: determinata dal dato di fatto
dell'intraducibilità culturale -> la traduzione realizzerà una sostituzione e non un trasferimento di
significati: il testo di arrivo utilizzerà i propri significati, pertanto quelli del TP non verranno
sostituiti
à traduttore-traditore.
Teoria del pragmatismo: funzione pragmatica del testo, implicita, che riguarda l'interiezione tra i
parlanti.
La tdp prevede uno scambio di conoscenze e competenze tra l'esperto (trad) e il teorico.
3. Come coniugare aspetto teorico e pratico?
Tradurre = adattare un testo alle esigenze pratiche.
Coniugare aspetto teorico e pratico rifacendosi alla teoria del pragmatismo: comporre un bagaglio
di base e una guida alle scelte fondata sulla conoscenza dei meccanismi dei due sistemi linguistici.
Peter Newmark propone di ridurre a 2 metodi la gamma degli approcci traduttivi:
1. traduzione semantica : mira a rendere l'esatto significato del TP restando quindi nella cultura
originale - sors oriented
2. traduzione comunicativa : trasferimento degli elementi stranieri nella lingua e nella cultura di
arrivo per tentare di riprodurre sul nuovo lettore un effetto il più vicino possibile a quello del TP
sul lettore originale - target oriented
(Differenza essenziale di enfasi piuttosto che di genere.)
Bisogna saper scendere a compromessi con la traduzione (Faini) / essere tolleranti (prof), nel
senso che a volte bisogna mettere in atto interventi di varia natura sul TP che possono
comportare:
1.
impoverimento o perdita , sia a livello semantico che stilistico
2 ridondanza o acquisizione , sia a livello semantico che stilistico, che introduce 1 o + termini
rispetto al TP, non sempre giustificati
3. l'uso di procedimenti come le compensazioni , per ovviare ad eventuali perdite di significato,
recuperando almeno in parte l'effetto del testo originale, anche con una diversa collocazione.
Queste scelte modificano lo status del traduttore: non + considerato un semplice "artigiano", ma
acquista visibilità e dignità
, che gli è stata negata per lungo tempo -> "autore" del TA.
L'invisibilità del traduttoreviene "corretta" dall'intervento sul testo.
Questa sua nuova posizione richiede una precisa assunzione di responsabilità morale sia nei
confronti del TP che del lettore.
Il traduttore dovrà tendere a una sorta di "equivalenza dinamica" = costante adeguamento degli
elementi testuali (fonologici, morfologici e sintattici) che miri ad un effetto simile a quello
prodotto all'originale e quindi in grado di trasmettere inalterata al pubblico di arrivo la globalità
del significato testuale, ovviamente nel testo non letterario ≠ ambito letterario in cui il sistema di
valori originali non può essere stravolto a fini comunicativi.
Rapporto tra testo e contesto: il traduttore ha 2 scelte
1. preservare la funzione originale del testo di partenza nella sua cultura (focalizzazione sul TP -
sors oriented)
2. agire per adattare tale funzione alle esigenze specifiche della cultura di arrivo (focalizzazione sul
TA - target oriented).
La scelta si basa a seconda della tipologia testuale.
Traduzione perfetta o definitiva = diciture non applicabili in maniera assoluta perché ogni
traduzione è strettamente correlata alla funzione che si è proposta o a cui è destinata.
A seconda della tipologia testuale muterà l'obiettivo finale: nella trad non letteraria sarà il
committente a chiarire scopi e finalità della traduzione, in quella letteraria l'obiettivo muta con il
mutare dei contesti -> necessità di ritradurre.
MA i confini tra le due tipologie linguistiche si vanno facendo sempre meno netti: oggi si parla di
differenza di grado e non di genere. Oggi la lingua non lett presenta caratteristiche stilistiche come
metafore, giochi di parole, ecc, che un tempo non le appartenevano, e quella letteraria appare
oggi più disponibile a commistioni varie -> differenza nella qualità e intensità di questi caratteri.
La trad lett ha delle caratteristiche specifiche e ogni traduttore cerca di esprimere in parte la sua
personalità/sensibilità, il testo lett è inserito in un rapporto situazionale con la realtà: gli eventi
creati dall'autore in un dato tempo, luogo e cultura, sono costantemente ricreati nella mente del
lettore che vive in un altro tempo, luogo, cultura. Quindi il trad deve comunicare il pensiero
dell'autore del testo originale, e per quanto possibile la forma di quel pensiero .
2. Verso l'analisi testuale
Rapporto tra TP e TA :
1. sincronico per epoca e contesto culturale, ma diverso per lingua
2. sincronico per epoca ma diverso per lingua e contesto culturale
3. diverso sia per epoca sia per sistema linguistico-culturale
Testo = struttura complessa e globale, multidimensionale, non semplice sequenza di frasi
P.p del verbo tessere = da fili ad abito = quando si analizza un atto linguistico, bisogna analizzare i
fili che lo compongono, la TEXTURE (tessitura), che è la fase di passaggio dai fili al prodotto finito.
Jean-René Ladmiral : ogni traduttore è un riscrittore, un coautore -> la traduzione, e non solo
quella letteraria, è una modalità specifica della scrittura che poggia su conoscenze che investono
le scienze umane -> l'atto del tradurre non è separabile dallo studio letterario e -> visione del testo
come struttura globale = MACROSTRUTTURA (e
MICROSTRUTTURA nella sua tipologia lessicale)
La traduttologia o teoria della traduzione: non + sottodisciplina della linguistica, ma disciplina a
pieno titolo delle scienze del linguaggio.
Struttura ≠ insieme: concetto matematico x cui l'insieme è fatto da una molteplicità di elementi,
ma si può ragionare anche in assenza di elementi (concetto astratto matematico).
Struttura: non si può definire ma si possono identificare gli elementi che lo costituiscono.
1. Il concetto di struttura mette in evidenza che c'è una pluralità di elementi .
2. è necessario evidenziare che questi elementi/livelli sono tra loro collegati da rapporti di mutua
interdipendenza , oltre ad avere un'autonomia di livello .
Il significato globale è dato dalla totalità e non dalla somma delle parti, ma dalle relazioni che si
vengono a stabilire tra le varie parti, sia grammaticalmente che concettualmente.
-> prima di cominciare a tradurre bisogna percepire la totalità/globalità del testo.
Analisi testuale : alla base del processo di traduzione.
COESIONE : un testo è tale se è coeso, cioè se c'è coesione grammaticale; un testo fortemente
strutturato (molte relative) è molto coeso. Le tecniche di coesione sono diverse per ogni lingua (es
phrasal verbs)
COERENZA : un testo è tale se è coerente, cioè se le info che dà sono collegate tra loro (significato
coordinato), altrimenti non è testo.
Progressione semantica o tematica: lo sviluppo del testo è lineare e non circolare, deve dare info
che non ha già dato in precedenza (filo del discorso).
Spesso si divide il testo in item testuali (componenti).
TM translation memory = archivio di tutte le mi e esperienze di traduzione che il computer
conserva e poi utilizza per i suggerimenti.
Rispetto della CREATIVITÀ nell'opera letteraria.
Ammissione dell'intraducibilità : il rapporto del contenuto con la lingua è diverso nell'originale e
nella traduzione, l'LA rimane inadeguata al contenuto -> questa frattura impedisce ogni
trasposizione e la rende superflua à a seguito di questa ammissione si impone la necessità della
traduzione (Walter Benjamin) , da intendere non come semplice passaggio di senso dalla LP alla LA
ma come studio e valutazione di entrambe.
Il linguaggio creativo = problema non indifferente che investe una duplice fase:
1. lettura in lingua originale + comprensione e interpretazione = approfondire la fase di
comprensione del testo e gli elementi grammaticali, lessicali, fonologici
2. trasferimento in lingua d'arrivo
La lingua , soprattutto quella letteraria,
non può essere impoverita e ridotta nel testo in
traduzione.
-> libertà espressiva dell'autore (deviazione dalla norma) = libertà condizionata del traduttore
che può far suo quello stesso principio di libertà che si è consentito l'autore e garantirsi una forma
di libertà espressiva anche rispetto al testo d'origine, ma deve rispettare e riproporre l'attenzione
o disattenzione nei confronti della norma che caratterizza il TP = lo stile originale non può essere
alterato neanche in nome di una correttezza formale della LA.
Quindi se ci si rifà ad un uso flessibile della lingua, estensibile anche in LA, si svincola LA da usi che
non le appartengono per essere plasmata e resa libera -> si arriva così alla concezione di un
linguaggio del traduttore, il suo idioletto, che non dovrà stravolgere la tipologia espressiva
dell'autore.
Il problema della traduzione come problema di codici : testo = atto comunicativo -> emittente +
destinatario + messaggio + canale di comunicazione (= pagina scritta) + codice in cui è formulato il
messaggio.
Nell'ambito dello scambio interculturale: codice non + comune a emittente e destinatario ->
indispensabile competenza culturale e linguistica del traduttore.
Soggezione nei confronti del testo originale = rispetto per la creatività linguistica dell'autore
avvertito come dovere assoluto che può indurre chi traduce a trascurare le strutture e le forme
della LA. Può accadere anche il contrario: chi, nella volontà di rispecchiarsi nel TA e di farsene
autore, produce una forma esteriore del tutto diversa da quella del TP. Soluzione = giusto limite.
Quelli ormai entrati nell'uso comune, sono riportati normalmente, quelli più rari in corsivo -
plurale secondo la LP - es escamotages
2. Soluzioni ottenute mediante traduzioni oblique (Jean Darblenet e Jean.Paul Vinay, 1958):
consentono di realizzare il trasferimento dell'informazione, inserendo il messaggio in un lessico e
in strutture tipiche e proprie della LA, tramite rimodellamento lessico/strutture
-trasposizione/ricategorizzazione : cambio di categoria grammaticale/passaggio di classe
-modulazione : ristrutturazione dell'enunciato nel TA resa necessaria dal cambiamento di punto di
vista e delle categorie di pensiero = stessa idea espressa in modo diverso nella LP e nella LA. Cosa
determina? Passaggio astratto -> concreto, attivo -> passivo, f. negativa -> f. positiva
-equivalenza : strutture che si rifanno sintatticamente alla LP e che mira a rendere quindi con la
massima corrispondenza possibile la funzione del discorso nel TP.
Una situazione può essere resa mediante un'espressione completamente diversa con
un'equivalente che corrisponde alla stessa situazione referenziale ( It's raining dogs and cats ->
piove a catinelle).
-adattamento : forma di traduzione libera. Si applica in situazioni al limite dell'intraducibilità (es
realtà non conosciute nella LA)
Confine traduzione - non traduzione = questione filosofica - teorica.
4. Adattamento del testo. Aspetti linguistici
Il termine trasposizione è stato sostituito da ricategorizzazione : qui l'equivalenza avviene
attraverso un cambiamento di categoria grammaticale di un singolo elemento o di una frase (es da
avverbiale nel TP a gerundiva nel TA).
Applicabile sia a elementi grammaticali che lessicali.
Scelte del genere non vanno viste per forza come una mancanza di fedeltà all'autore, soprattutto
se una fedeltà eccessiva richiederebbe un uso improprio o forzato delle strutture naturali della LA.
Ricategorizzazione interna a una lingua:
- Non credo che verrò: esitazione, dubbio apparente: con negazione preverbale
- Credo che non verrò: maggior convinzione nel negare la propria presenza
Rilevanza delle sfumature :
In traduzione bisogna mantenere le sfumature, vanno riconosciute e rispettate, non sono un lusso
ma un aspetto essenziale della comprensione . Il traduttore professionista è quello che sa cogliere
le sfumature, la profondità. In un romanzo si può cogliere un dato caratterizzante del personaggio,
in questo caso esitazione o fermezza.
Google traduce letteralmente, non ricategorizza , per farlo dovrebbe avere una conoscenza
contestuale delle frasi, invece spesso usa semplicemente il primo significato che ha negli archivi.
Nel caso di un testo letterario è opportuno mantenere anche il contorno formale e non solo
quello
semantico , in funzione della sua originalità e unicità.
Non bisogna considerare solo la grammatica ma anche lo stile
che è una statistica lessicale.
Un traduttore non è un omogeneizzatore.
La varietà stilistiche di una persona esprimono la persona e le strategie relazionali.
La lingua non è un macigno fisso ma è fatta di varietà (sociolinguistica della lingua).
Equivalente naturale :Yours sincerely
e Distinti saluti.
La riorganizzazione del significante in LA, talvolta è una necessità e non solo una possibilità. Il
traduttore deve anche capire cosa c'è dietro una frase.
Interpretazione dell'enunciato : es. hai una sigaretta? = richiesta, non semplice domanda ma
messaggio indiretto/codice implicito. La forma della richiesta aiuta a capire l'atteggiamento di chi
pone la domanda.
Ricategorizzazione in traduzione :
no smoking -> vietato fumare (e non it is forbidden to smoke !)-
shut the door, please = imperativo attenuato da please
-> Si prega di chiudere la porta = formula di
cortesia, ma imperativo nella forma orale: chiudete la finestra, per favore. In inglese orale
interrogativa senza ? Will you please shut the window , perché non è una domanda ma una
richiesta.
Italiano :
suffissi espressivi per ottenere nomi alterati -
inglese:
aggettivo + nome
a big man
Es.: -> omone/omaccione - a small house -> una casetta
Da evitare in quanto scorretto è l'uso contemporaneo di suffisso espressivo e aggettivo
qualificativo come "una scatolina minuscola" ( a tiny box).
Tra un brutto carattere e un caratteraccio, a guidare la scelta sarà il contesto, perdite d'effetto
vanno evitate -> molta attenzione.
La riorganizzazione frastica : (unificare o separare enunciati per ottenere un effetto di maggiore
efficacia e naturalezza nella LA:
Nominalizzazione : forma verbale -> sintagma nominale (ricategorizzazione del verbo in nome)
For an Arab owned her
Es: -> ne era proprietario un arabo
Verbalizzazione : sintagma nominale -> forma verbale (forte tendenza in italiano)
Though their life was modest
Es: -> nonostante vivessero modestamente
Life - vivessero = nome-> verbo
Modest -modestamente = aggettivo -> verbo
La scelta della verbalizzazione sposta l'attenzione sull'agente, su colui che compie l'azione e
sull'azione, e ciò può essere funzionale ai fini narrativi (scelta di stile dell'autore).
Ricategorizzazione avverbio -> aggettivo
Scelta non sempre necessaria perché in inglese l'aggettivo può avere funzione avverbiale
Es Gabriel laughed nervously -> Gabriel rise nervoso
Ricategorizzazione agg. + nome -> avverbio
Es In a splendid style -> splendidamente
__
L'organizzazione frastica = ordine degli elementi basici della predicazione (Sobrero)
L'ordine può essere:
1-
deduttivo/progressivo/ logico: normale, basico e non marcato ITALIANO SVO (non sempre: ita =
lingua flessibile che ha mantenuto la flessione verbale -> possibile individuare il sogg anche
quando non è esplicitato -> presenza soggetto = rinforzo)
2.
induttivo/regressivo INGLESE VSO (struttura + rigida)
L'ordine frastico è l'elemento espressivo + importante che abbiamo perché l'ordine degli elementi
nella frase influisce sulla comprensione e percezione della frase.
Principio di totalità : il significato complessivo non è dato dalla somma delle singole parti.
Dall'ing all'ita:
posizione del soggetto :
in ing precede il verbo nelle affermative, in ita può variare a seconda dalle situazioni d'uso, spesso
definite dalle situazioni. Es I'll think about it -> ci penso io
Concordanza :
1.
sillepsi
La concordanza per numero non è regola assoluta ma dipende dal significato dell'elemento
lessicale e non dalla sua morfologia
Es The government have passed four bills -> il governo ha approvato 4 disegni di legge (da plu a
governement
sing: = nome collettivo)
2.
principio di prossimità
Either my wife or I am going -> concordanza verbo col termine che lo precede
-> andremo o io o mia moglie = sequenza o…o -> accordo con due soggetti
Se c'era and -> come in ita
Posizione dell'aggettivo :
ing: agg + sost
ita: può variare in base al modo in cui esso caratterizza il nome stesso, in particolare se ha
funzione descrittiva o restrittiva.
Es le vecchie tubature hanno ceduto ≠ le tubature vecchie hanno ceduto
Es un'esperienza unica ( exceptional ) ≠ un'unica esperienza ( only one )
-> I tratti normativi che contraddistinguono la LP non possono e non devono influenzare la
gestione della LA, le cui caratteristiche sintattiche e grammaticali devono essere preservate.
2 tipi di strutture:
ing preferisce linearità e brevità (collana di perle)
itapreferisce subordinate (matrioska) fortemente gerarchizzata
-> da ita a ing bisogna modificare l'organizzazione e semplificare i periodi
Ottenere enfasi nella lingua scritta: dislocazione a destra o a sinistra = modifica dell'ordine
sintattico della frase a fini enfatici o per sottolineare l'informalità di un registro linguistico
Si effettua tramite richiami pronominali es ti ho fatto una domanda (rema)
O con la frase scissa es è una domanda(tema), quella che ti ho fatto (intonazione fondamentale)
Nella frase scissa/ cleft sentence , se l'elemento di rilievo si trova nella parte finale, questo viene
anticipato da una forma clitica, ovvero il richiamo pronominale: Lo dirò a lui, quello che penso = +
enfatico di Gli dirò quello che penso
Anche in inglese, si utilizza l' intonazione per enfatizzare un elemento piuttosto che un altro, nello
scritto con la dislocazione:
Joe Black, his name was
Dislocazione a sinistra: anticipa l'identificazione
It's in your interest I'm acting
Dislocazione a destra:
posticipa l'identificazione I'm acting in your interest
I wrote these letteres = io ho scritto queste, di lettere
These letters were written by me = queste lettere le ho scritte io
They were written by me, these letters = Io le ho scritte, queste lettere
End-focus = focalizzazione neutra, l'info + importante è alla fine
End-weight : la posizione finale nella frase è riservata alle parti più complesse
That-clause : ha funzione di soggetto e potrebbe essere introdotta da The fact come in ita Il fatto
che.
In chiusura di frase: particolare curva enfatica.
Dislocazione degli elementi temporali:
in ita + frequenti all'inizio.
Per un attimo gli stette dinanzi -> she stood before him for an istant .
_______
L'abilità del mediatore/traduttore sta anche nel rispetto delle intenzioni autoriali della LA.
Il rispetto delle intenzioni e l'integrità testuale possono essere mantenute senza costringere la
lingua in forme che non la appartengono, ma bisogna evitare una lingua innaturale. Le norme
vanno adattate.
Il traduttore Vladimir Nabokov : fedeltà assoluta , procedimento rigido; interlineare =
mantenimento costruzione della frase originale, e il senso primario del lessico è tradotto come se
fosse decontestualizzato. Ma parliamo di romanzo in versi, quindi diciamo che se lo può
permettere perché la sua intenzione è far cogliere al lettore i meccanismi della LP. In questa scelta
Nabokov esercita il suo diritto alla libertà traduttiva.
+ > ≠ grammaticale e lessicale LP/LA à> il grado di scelta e l'accuratezza del traduttore
Paratassi e ipotassi vanno mantenute per rispettare lo stile dell'autore : la paratassi definisce una
tipologia discorsiva piuttosto semplice, mentre l'ipotassi produce strutture più complesse.
La punteggiatura:
segnale della scansione del discorso; istruzioni per l'interpretazione del testo.
Non c'è un precisa corrispondenza tra le pause dello scritto e quelle del parlato.
Anni '60: disprezzo per la retorica perché si pensava che fosse meglio parlare semplicemente (->
successiva ripresa figure retoriche -> utilissime. La retorica è efficace.)
2° prospettiva: linguaggio figurato di tipo cognitivo
Metafore = strumento che aiuta il nostro modo di pensare , non + solo abbellimento del discorso
<- pensiero sviluppato da 2 studiosi americani: Lokov e Johnson , che hanno scritto
Metaphors with
we live by -> metafore della vita quotidiana.
Sono importanti perché mediano efficacemente conoscenze che abbiamo acquisito e le spostano
in altri campi di attività.
Ogni lingua metaforizza in una certa maniera ß modi diversi di vedere la realtà esterna - aspetti
culturali.
È lecito ridurre il livello di complessità? È una scelta rischiosa perché si rischia di alterare
l'intenzione comunicativa dell'autore, però si può fare in traduzione di testi non particolarmente
connotati stilisticamente, a livello letterario no: u
n testo espressivo è tale in quanto espressione di
un linguaggio accuratamente connotato .
Newmark :il 1° obiettivo della traduzione comunicativa è riprodurre sui lettori della LA lo stesso
effetto prodotto dall'originale su quelli della LP , quindi la sostanza rimane la stessa ma vengono
meno certe caratteristiche formali.
Nella traduzione semantica si mira a rendere l'esatto significato contestuale dell'originale:
mantenere strutture semantiche e sintattiche, al limite si aggiungono note esplicative, perché il
traduttore deve privilegiare un metodo meno invasivo possibile. Es. (Topo in Alice in Wonderland)
"Mine is a long a sad tale", nota con spiegazione omofonia tale-tail.
Ipertraduzione
: per tradurre cerco di cogliere tutte le sfumature, aggiungendo anche
riflessioni
Ipotraduzione
: uso di termini generici -> semplificazione eccessiva
Esempi:
she is as fresh as a daisy
- = è fresca come una rosa (margherita)
break a leg!
- = in bocca al lupo!
Globalizzazione e migrazione del linguaggio figurato: in genere a fornire il calco sul quale
modellare la nuova tipologia espressiva è la lingua della cultura dominante, quindi spesso l'
inglese.
Si deve inoltre considerare che espressioni soprattutto gergali legate a mode del momento ,
nascono e muoiono in breve tempo.
he's a hare
Es: he's a wimp/wet
(lepre) = ormai obsoleta -> (smidollato/sciocco)
Influsso del lessico rurale : conosco i miei polli -> I know my onions .
Metafora -> Ø metafora a bird in a hand
-> una cosa certa
Generica -> specifica bird-brain
-> cervello di gallina
Specifica -> generica aqueer fish -> una bestia rara ( queer = strano)
Metafora -> metafora con slittamento pigs might fly! -> gli asini volano (non ci credo neanche se lo
vedo)
Espressioni idiomatiche:
es. meglio un uovo oggi che una gallina domani -> a bird in the hand is worth two in the bush
Traduzione e registro:
let's have a drink : in base al contesto si può tradurre con beviamoci un bicchierino che suggerisce
un'atmosfera di confidenzialità rispetto a beviamoci qualcosa.
6. Il verbo: caratteristiche diverse in ita e ing
Tempo : rapporto tra la forma grammaticale del verbo e il nostro concetto di tempo, questo
rapporto stabilisce la relazione cronologica tra il momento della formulazione dell'enunciato e il
momento dell'attuazione dell'azione espressa dal verbo. Contemporaneità, anteriorità o
posteriorità.
Aspetto : categoria non grammaticalizzata: si riferisce al modo in cui viene considerata l'azione, se
completata, ancora in atto o abituale: aspetto conclusivo, durativo, momentaneo, ingressivo ( to
get + agg/p.p. - che denota lo sviluppo progressivo dell'azione: cominciare a - verbo fraseologico o
aspettuale - o invecchiare, addormentarsi).
Modo : esprime l'atteggiamento del locutore verso le sue stesse parole. Certezza, obbligo,
possibilità, necessità, subordinazione, indeterminatezza.
Il
presente può essere timeless simple present
( x azioni abituali), limited
p. progressive
( ),
istantaneous
(esprime immediatezza… + now ad es).
Passato :
simple past + avverbio frequenza: azione abituale passata
simple past: azione iniziata e conclusa nel passato
present perfect: azione iniziata nel passata che raggiunge il presente
In poesia il simple present corrisponde al presente lirico.
Imperfetto: consuetudine o ripetitività
v-ing :
- unire due frasi (… clapping her hands and crying )
- seguire verbi di percezione (… a man's voice singing )
- seguire verbi che indicano movimento o stato di riposo ( he stood, holding her heard between his
hands )
Traduzioni con: