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Riassunto "Tradurre. Manuale teorico e pratico" Faini

Lingua e traduzione inglese (Università degli Studi Roma Tre)

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Faini, Tradurre: manuale teorico e pratico

1. Definire il problema della traduzione


Il dibattito culturale sulla traduzione risale a tempi molto antichi e riguarda in primo luogo il
concetto di fedeltà e cosa si intende per esso, e si rifà all'opposizione lettera e spirito (prof: lettera
ed equivalenza).
Il termine ​ fedeltà​ non è neutro; sign gen = ​mantenimento ruolo e aspettative​ .
Lettera​ =​senso letterale
Spirito/equivalenza = ​ semantica, contenuto, intenzione comunicativa e relazionale​ , per il prof
equivalenza.
La fedeltà non è essenziale, lo è l'equivalenza, ma non è sufficiente, ci vuole anche l'adeguatezza.
La traduzione è un processo globale perché implica l'analisi di diversi punti di vista, è
interdisciplinare​ , il processo traduttivo (= attività che si compone di fasi diverse ≠ traduzione =
risultato finale) deve tener conto del ​ trasferimento interculturale e interlinguistico​
. La traduzione
è un fatto complesso e ci rientra anche la punteggiatura.
Chi traduce ha abilità professionali diverse da chi conosce la lingua, ha qualcosa in più =
consapevolezza del processo traduttivo.
Trasferimento interculturale​ : mettere in primo piano la ​ cultura​
ed ​
adattarla​a quella di arrivo.
Il trasf interc ha come ​ obiettivo​il raggiungimento di un effetto di ​
equivalenza​ .
Equivalenza​ : (presuppone un'adeguata decodifica del testo)
nella dimensione sintattico linguistica = relazione che viene a stabilirsi nel discorso tra unità di
traduzione della LP e della LA (Delisle), ​ al fine di riprodurre con la massima corrispondenza
possibile, la funzione del discorso del testo di partenza​ .
nella dimensione extralinguistica:
L'eq. poggia su due presupposti:
1) una presenza testuale originale
2) una rappresentazione di questa presenza testuale originale nell'ambito della cultura di arrivo

Interpretazione e comunicazione​ : non sono indipendenti ma l'una in funzione dell'altra. Prima


bisogna capire il testo e interpretarlo in base al target (ermeneutica = scienza che spiega come
interpretare il tutto), poi attraverso meccanismi di proiezione dobbiamo ricostruire il testo di
partenza in quello di arrivo.
(= estrarre prima il senso di partenza inserendolo nel contesto di un'altra realtà culturale).
Verifica finale: back translation.
Adeguatezza​ : affinché venga garantita la sopravvivenza della traduzione, il testo tradotto non
dovrà funzionare in rapporto al TP ma in rapporto alle mutate esigenze e aspettative del pubblico
di arrivo. Il testo dovrà risultare adeguato perché il ​ fine ultimo che mira a raggiungere è l'efficacia
della comunicazione​ .
La traduzione parte dal concetto di testo e non di parola.
1 step: ​ comprensione (​ contenuti intralinguistici ed extralinguistici​
) = prima di cominciare a
tradurre dobbiamo capire la globalità e poi si scompone in unità
2 step: ​ interpretazione ma soprattutto in testi non specialistici può entrare in gioco la
soggettività​ .
Intento finale dell'atto di ​ mediazione = creare un equilibrio che rispetti le norme interne della
comunicazione, che tenga conto di eventuali vincoli che condizionano il traduttore, come quelli

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derivanti dalla necessità di adeguamento a un preciso ambito culturale e dalla funzione specifica
del TA e dalle caratteristiche del destinatario.
L'atto del tradurre non è un semplice processo meccanico o un semplice trasferimento: implica il
confronto tra due sistemi linguistici diversi e il confronto tra due culture diverse​ .
Traduzione come tradizione (Folena) : la traduzione in senso storico riflette lo stato delle cose in
una data epoca.
La natura della traduzione va individuata nel combinarsi di fattori linguistici ed extralinguistici.
A seconda delle situazioni e dei materiali con/sui quali si lavora, privilegiando di volta in volta
l'aspetto linguistico o extralinguistico, il TP o il TA, il rispetto nei confronti dell'autore e dei
destinatari, il risultato sarà una varietà di approcci.
Non c'è un ​ significato univoco del termine traduzione, la quale va proiettata in una visione globale
che tenga conto degli aspetti del trasferimento interlinguistico e interculturale, che è condizionato
da situazioni di volta in volta diverse, la cui varietà richiede al trad competenze vaste di natura
linguistica e culturale, affinché il suo atto di mediazione produca un risultato equivalente o
adeguato rispetto al TP.
Traduzione = processo mediante il quale una lingua di partenza ​ LP viene resa in una lingua di
arrivo ​LA in modo che ​ il significato veicolato dalle due lingue si quanto più possibile simile, e le
strutture di partenza vengano per quanto possibile mantenute, in un quadro di sostanziale
equivalenza con le strutture della LA.
= definizione che presenta limiti perché presenta elementi di approssimazione (per quanto
possibile) e perché si focalizza su due aspetti: la sintassi della LP e il significato del TP. Il rischio è
che la trad così concepita venga vista come un'attività scolastica o come processo puramente
meccanico.
2. Appropriazione, ricostituzione testuale, definizione delle strategie traduttive
Cultura: archivio delle conoscenze di un individuo.
Il brano da tradurre va visto sia sotto un'ottica linguistica che extralinguistica. Es.: cliccare è la
conoscenza del fare click, non il solo farlo.
1) ​
accettare che tradurre significa modificare​ .
Modificazione dell'enunciato primario: causato inevitabilmente dal duplice trasferimento
interlinguistico e interculturale.
1. Appropriazione -> 2. ricostituzione testuale
La modificazione può essere più o meno ampia a seconda delle scelte del traduttore che vanno
dall'adattamento alla traduzione calco.
Adattamento​ : strategia traduttiva in funzione del pubblico di arrivo. Notevole livello di
rielaborazione​ e libertà espressiva.

Traduzione letterale​ : rispetta le particolarità formali del TP, ​


conformandosi agli usi grammaticali
della LA​
. Il traduttore mira a far emergere il senso di estraneità, consentendo la percezione di una
fonte originale senza forzare in modo innaturale la LA.
La trad lett si presta ad adattamenti, interpretazioni di carattere simbolico e opinioni personali
(che con il testo possono non entrarci).
Traduzione parola per parola​ : tipo di traduzione letterale. ​
Traspone nel TA gli elementi del TP
senza modificarne l'ordine​ (pericolosa perché può compromettere la ricezione del senso del testo.
Traduzione-calco (all'estremo opposto dell'adattamento): ​ caso estremo di traduzione letterale​
:
traspone nel TA gli elementi del TP in modo da riprodurne gli aspetti semantici, etimologici e

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temporali (Delisle), tipica di traduttori estremisti che vogliono preservare il carattere della lingua
originale.
Ad una traduzione calco può esserci il commento (sfumature, ecc)
Positiva: commenti e spunti di riflessione (es tradurre 'pecus' -> 'pecunia' come scambio x
pagamento e non 'denaro' ci fa capire meglio il testo e il significato etimologico dei termini)
Negativa: letterale
La traduzione lett non è mai assolutamente positiva o assolutamente negativa: dipende dall'uso
che se ne fa.
La fedeltà al testo molte volte nasce dalla traduzione parola x parola, ma è solo un fase intermedia
di comprensione, mai fase finale.
La fase ponte del processo traduttivo:
L'opera originale è caratterizzata da ​ contenuto semantico e ​ contorno formale​ . In traduzione si
modellerà secondo una struttura di arrivo . Il ponte tra queste due strutture è costituito dalla fase
intermedia del processo traduttivo, nella quale si realizzano l'interpretazione e la conglomerazione
di elementi appartenenti ad ambiti linguistico-culturali diversi = ​ fase di riflessione per verificare i
tentativi di comprensione e ricodifica del testo​ .
Dubbio dell'intraducibilità linguistica e la necessità di superarlo: determinata dal dato di fatto
dell'intraducibilità culturale -> la traduzione realizzerà una sostituzione e non un trasferimento di
significati: il testo di arrivo utilizzerà i propri significati, pertanto quelli del TP non verranno
sostituiti ​
à​ traduttore-traditore.
Teoria del pragmatismo: ​ funzione pragmatica del testo, implicita, che riguarda l'interiezione tra i
parlanti.
La tdp prevede uno scambio di conoscenze e competenze tra l'esperto (trad) e il teorico.
3. Come coniugare aspetto teorico e pratico?
Tradurre = adattare un testo alle esigenze pratiche.
Coniugare aspetto teorico e pratico rifacendosi alla teoria del pragmatismo: comporre un bagaglio
di base e una guida alle scelte fondata sulla conoscenza dei meccanismi dei due sistemi linguistici.
Peter Newmark​ propone di ridurre a 2 metodi la gamma degli approcci traduttivi:
1. ​traduzione semantica​ : mira a rendere l'esatto significato del TP restando quindi nella cultura
originale - ​ sors oriented
2. ​traduzione comunicativa​ : trasferimento degli elementi stranieri nella lingua e nella cultura di
arrivo per tentare di riprodurre sul nuovo lettore un effetto il più vicino possibile a quello del TP
sul lettore originale - ​target oriented
(Differenza essenziale di enfasi piuttosto che di genere.)
Bisogna saper scendere a compromessi con la traduzione (Faini) / ​ essere tolleranti (prof), nel
senso che a volte bisogna mettere in atto ​ interventi di varia natura sul TP che possono
comportare:
1. ​
impoverimento o perdita​ , sia a livello semantico che stilistico
2​ ridondanza o acquisizione​ , sia a livello semantico che stilistico, che introduce 1 o + termini
rispetto al TP, non sempre giustificati
3. l'uso di ​procedimenti come le compensazioni​ , per ovviare ad eventuali perdite di significato,
recuperando almeno in parte l'effetto del testo originale, anche con una diversa collocazione.
Queste scelte modificano lo status del traduttore: non + considerato un semplice "artigiano", ma
acquista ​ visibilità e dignità​
, che gli è stata negata per lungo tempo -> "autore" del TA.
L'invisibilità del ​traduttore​viene "corretta" dall'intervento sul testo.

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Questa sua nuova posizione richiede una precisa assunzione di ​ responsabilità morale sia nei
confronti del TP che del lettore.
Il traduttore dovrà tendere a una sorta di ​ "equivalenza dinamica" ​ = costante adeguamento degli
elementi testuali (fonologici, morfologici e sintattici) che miri ad un effetto simile a quello
prodotto all'originale e quindi in grado di trasmettere inalterata al pubblico di arrivo la globalità
del significato testuale, ovviamente nel testo non letterario ≠ ambito letterario in cui il sistema di
valori originali non può essere stravolto a fini comunicativi.
Rapporto tra testo e contesto: il traduttore ha 2 scelte
1. preservare la funzione originale del testo di partenza nella sua cultura (focalizzazione sul TP -
sors oriented)
2. agire per adattare tale funzione alle esigenze specifiche della cultura di arrivo (focalizzazione sul
TA - target oriented).
La scelta si basa a seconda della tipologia testuale.
Traduzione perfetta o definitiva = diciture non applicabili in maniera assoluta perché ogni
traduzione è strettamente correlata alla funzione che si è proposta o a cui è destinata.
A seconda della tipologia testuale muterà l'obiettivo finale: nella trad non letteraria sarà il
committente a chiarire scopi e finalità della traduzione, in quella letteraria l'obiettivo muta con il
mutare dei contesti -> necessità di ritradurre.
MA i confini tra le due tipologie linguistiche si vanno facendo sempre meno netti: oggi si parla di
differenza di grado e non di genere. Oggi la lingua non lett presenta caratteristiche stilistiche come
metafore, giochi di parole, ecc, che un tempo non le appartenevano, e quella letteraria appare
oggi più disponibile a commistioni varie -> differenza nella qualità e intensità di questi caratteri.
La ​ trad lett ha delle caratteristiche specifiche e ogni traduttore cerca di esprimere in parte la sua
personalità/sensibilità, il testo lett è inserito in un rapporto situazionale con la realtà: gli eventi
creati dall'autore in un dato tempo, luogo e cultura, sono costantemente ricreati nella mente del
lettore che vive in un altro tempo, luogo, cultura. Quindi ​ il trad deve comunicare il pensiero
dell'autore del testo originale, e per quanto possibile la forma di quel pensiero​ .
2. Verso l'analisi testuale
Rapporto tra TP e TA​ :
1. ​sincronico per epoca e contesto culturale, ma diverso per lingua
2. ​sincronico per epoca ma diverso per lingua e contesto culturale
3. ​diverso sia per epoca sia per sistema linguistico-culturale
Testo = struttura complessa e globale, multidimensionale, non semplice sequenza di frasi
P.p del verbo tessere = da fili ad abito = quando si analizza un atto linguistico, bisogna analizzare i
fili che lo compongono, la ​ TEXTURE​ (tessitura), che è la fase di passaggio dai fili al prodotto finito.
Jean-René Ladmiral​ :​ ogni traduttore è un riscrittore, un coautore -> la traduzione, e non solo
quella letteraria, è una modalità specifica della scrittura che poggia su conoscenze che investono
le scienze umane -> l'atto del tradurre non è separabile dallo studio letterario e -> visione del testo
come struttura globale = ​ MACROSTRUTTURA ​ (e ​
MICROSTRUTTURA ​ nella sua tipologia lessicale)
La traduttologia o teoria della traduzione: non + ​ sottodisciplina della linguistica, ma ​ disciplina a
pieno titolo delle scienze del linguaggio.
Struttura ≠ insieme: concetto matematico x cui l'insieme è fatto da una molteplicità di elementi,
ma si può ragionare anche in assenza di elementi (concetto astratto matematico).
Struttura: non si può definire ma si possono identificare gli elementi che lo costituiscono.
1. Il concetto di struttura mette in evidenza che c'è una ​ pluralità di elementi​ .

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2. è necessario evidenziare che questi elementi/livelli sono tra loro ​ collegati da rapporti di mutua
interdipendenza​ , oltre ad avere ​ un'autonomia di livello​ .
Il significato globale è dato dalla totalità e non dalla somma delle parti, ma dalle relazioni che si
vengono a stabilire tra le varie parti, sia grammaticalmente che concettualmente.
-> prima di cominciare a tradurre bisogna percepire la totalità/globalità del testo.
Analisi testuale​ : alla base del processo di traduzione.
COESIONE​ : un testo è tale se è coeso, cioè se c'è coesione grammaticale; un testo fortemente
strutturato (molte relative) è molto coeso. Le tecniche di coesione sono diverse per ogni lingua (es
phrasal verbs)
COERENZA​ : un testo è tale se è coerente, cioè se le info che dà sono collegate tra loro (significato
coordinato), altrimenti non è testo.
Progressione semantica o tematica: ​ lo sviluppo del testo è lineare e non circolare, deve dare info
che non ha già dato in precedenza (filo del discorso).
Spesso si divide il testo in ​ item testuali​ (componenti).
TM translation memory = archivio di tutte le mi e esperienze di traduzione che il computer
conserva e poi utilizza per i suggerimenti.
Rispetto della ​ CREATIVITÀ​ nell'opera letteraria​.
Ammissione dell'intraducibilità​ : il rapporto del contenuto con la lingua è diverso nell'originale e
nella traduzione, l'LA rimane inadeguata al contenuto -> questa frattura impedisce ogni
trasposizione e la rende superflua ​ à a seguito di questa ammissione si impone la ​ necessità della
traduzione (Walter Benjamin)​ , da intendere non come semplice passaggio di senso dalla LP alla LA
ma come studio e valutazione di entrambe.
Il linguaggio creativo = problema non indifferente che investe una duplice fase:
1. lettura in lingua originale + comprensione e interpretazione = approfondire la fase di
comprensione del testo e gli elementi grammaticali, lessicali, fonologici
2. trasferimento in lingua d'arrivo
La lingua​ , soprattutto quella ​ letteraria​, ​
non può essere impoverita e ridotta nel testo in
traduzione.
-> libertà espressiva dell'autore (deviazione dalla norma) = libertà condizionata del traduttore
che può far suo quello stesso principio di libertà che si è consentito l'autore e garantirsi una forma
di libertà espressiva anche rispetto al testo d'origine, ma deve rispettare e riproporre l'attenzione
o disattenzione nei confronti della norma che caratterizza il TP = lo stile originale non può essere
alterato neanche in nome di una correttezza formale della LA.
Quindi se ci si rifà ad un uso flessibile della lingua, estensibile anche in LA, si svincola LA da usi che
non le appartengono per essere plasmata e resa libera -> si arriva così alla concezione di un
linguaggio del traduttore, il suo idioletto, che non dovrà stravolgere la tipologia espressiva
dell'autore.
Il problema della traduzione come problema di codici​ : testo = atto comunicativo -> emittente +
destinatario + messaggio + canale di comunicazione (= pagina scritta) + codice in cui è formulato il
messaggio.
Nell'ambito dello scambio interculturale: codice non + comune a emittente e destinatario ->
indispensabile competenza culturale e linguistica del traduttore.
Soggezione nei confronti del testo originale = rispetto per la creatività linguistica dell'autore
avvertito come dovere assoluto che può indurre chi traduce a trascurare le strutture e le forme
della LA. Può accadere anche il contrario: chi, nella volontà di rispecchiarsi nel TA e di farsene
autore, produce una forma esteriore del tutto diversa da quella del TP. Soluzione = giusto limite.

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3. Il testo e la tipologia testuale


Tradurre​ =​transcodificare​ :​
codificare, decodificare, ricodificare
Bisogna tener conto del lessico ma anche del patrimonio sintattico, stilistico e idiomatico che è
parte integrante di una data cultura = di tutto il patrimonio culturale che è 1. Esterno all'individuo
e proprio di una data comunità ​ LANGUE (parte sociale) 2. Sfruttabile in modo soggettivo
dall'individuo stesso che lo utilizza per le sue personali intenzioni comunicative ​ PAROLE (atto
individuale)
I francesi (​Saussure e Ricoeur​ ) mettono al centro il concetto del discorso (​ parola/segno -> frase ->
discorso​ ) e non di testo = atto di parola che prende forma scritta e che contiene il patrimonio
virtuale della lingua e l'uso individuale (dell'autore del testo) attraverso la parola.
Punto di partenza per la traduzione​ : individuazione della ​ tipologia testuale e (x il prof) anche i
destinatari​ .
Funzione del testo (prof: non esiste una tipologia del testo condivisa da tutti, ma la funzione sì).
Karl, Buhler, 1983: tipologie testuali in base alla funzione:
1. testi con funzione ​ informativa​: articoli di giornale; tipologia linguistica neutra perché è il
contenuto la cosa prioritaria, l'orientamento è sulla LA che dovrà considerare cosa si aspetta il
lettore
2. testi con funzione ​ espressiva/emotiva​ : testo letterario, orientamento sull'autore e sul suo uso
personale della LP, massimo rispetto possibile del TP
3. testi con funzione ​ documentaria/istruttiva (vocativa brutto x il prof): manualistica; linguaggio
della pubblicità. L'orientamento è sul lettore e sulla LA, e vengono privilegiate immediatezza ed
efficacia della funzione comunicativa del testo.
L'atto di mediazione del traduttore si definisce in funzione della tipologia testuale e (x il prof)
dell'​utente​ (il dest).
Le strategie di traduzione vanno applicate in modo da:
1. ​
mantenere le componenti autoriali e soggettive​ della lingua nel ​testo espressivo​. -> LP
2. creare ​ equilibrio tra accuratezza ed accessibilità​ nel ​
testo informativo​ . -> LA
3. mirare all'​ immediata comprensione del messaggio nel ​ testo istruttivo esaltandone la funzione
comunicativa.
Elementi che concorrono alla definizione di strategia traduttiva:
1. finalità del testo tradotto (scopo comunicaz testuale)
2. caratteristiche del destinatario
3. cultura e sensibilità linguistica del traduttore
Tra il lettore e il testo = ​ mediazione del traduttore​ .
Scrittore -> testo -> lettore ​ à​scrittore -> traduttore -> testo LA -> lettore LA
Per valutare il prodotto finale, va rivisto tutto, ma il processo di valutazione cambia a seconda
della tipologia testuale.
Gli interventi diretti e indiretti: (domanda esame)
Ogni traduttore è consapevole che qualunque intervento comporti un certo gradi di perdita di
informazione.
1. ​Soluzioni dirette​ : mutuano dalla LP i termini non altrimenti traducibili - no plurale - es
computer, cocktail
-​prestiti​- computer
-​calchi​- skyscraper
-​traduzioni letterali​ - outlaw

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Quelli ormai entrati nell'uso comune, sono riportati normalmente, quelli più rari in corsivo -
plurale secondo la LP - es ​ escamotages
2. ​Soluzioni ottenute mediante traduzioni oblique (Jean Darblenet e Jean.Paul Vinay, 1958):
consentono di realizzare il trasferimento dell'informazione, inserendo il messaggio in un lessico e
in strutture tipiche e proprie della LA, tramite rimodellamento lessico/strutture
-​trasposizione/ricategorizzazione​ : cambio di categoria grammaticale/passaggio di classe
-​modulazione​ : ristrutturazione dell'enunciato nel TA resa necessaria dal cambiamento di punto di
vista e delle categorie di pensiero = stessa idea espressa in modo diverso nella LP e nella LA. Cosa
determina? Passaggio astratto -> concreto, attivo -> passivo, f. negativa -> f. positiva
-​equivalenza​ : strutture che si rifanno sintatticamente alla LP e che mira a rendere quindi con la
massima corrispondenza possibile la funzione del discorso nel TP.
Una situazione può essere resa mediante un'espressione completamente diversa con
un'equivalente che corrisponde alla stessa situazione referenziale (​ It's raining dogs and cats ->
piove a catinelle).
-​adattamento​ : forma di traduzione libera. Si applica in situazioni al limite dell'intraducibilità (es
realtà non conosciute nella LA)
Confine traduzione - non traduzione = questione filosofica - teorica.
4. Adattamento del testo. Aspetti linguistici
Il termine trasposizione è stato sostituito da ​ ricategorizzazione : qui l'equivalenza avviene
attraverso un ​ cambiamento di categoria grammaticale di un singolo elemento o di una frase (es da
avverbiale nel TP a gerundiva nel TA).
Applicabile sia a elementi grammaticali che lessicali.
Scelte del genere non vanno viste per forza come una mancanza di fedeltà all'autore, soprattutto
se una fedeltà eccessiva richiederebbe un uso improprio o forzato delle strutture naturali della LA.
Ricategorizzazione interna a una lingua:
- Non credo che verrò: esitazione, dubbio apparente: con negazione preverbale
- Credo che non verrò: maggior convinzione nel negare la propria presenza
Rilevanza delle ​ sfumature​ :
In traduzione bisogna mantenere le sfumature, vanno riconosciute e rispettate, non sono un lusso
ma un ​ aspetto essenziale della comprensione​ . Il traduttore professionista è quello che sa cogliere
le sfumature, la profondità. In un romanzo si può cogliere un dato caratterizzante del personaggio,
in questo caso esitazione o fermezza.
Google traduce letteralmente, non ​ ricategorizza​ , per farlo dovrebbe avere una conoscenza
contestuale delle frasi, invece spesso usa semplicemente il primo significato che ha negli archivi.

Nel caso di un ​ testo letterario è opportuno mantenere anche il ​ contorno formale e non solo
quello ​
semantico​ , in funzione della sua originalità e unicità.
Non bisogna considerare solo la grammatica ma anche lo ​ stile​
che è una statistica lessicale.
Un traduttore non è un omogeneizzatore.
La varietà stilistiche di una persona esprimono la persona e le strategie relazionali.
La lingua non è un macigno fisso ma è fatta di varietà (sociolinguistica della lingua).
Equivalente naturale​ :​Yours sincerely​
e Distinti saluti.
La riorganizzazione del significante in LA, talvolta è una necessità e non solo una possibilità. Il
traduttore deve anche capire cosa c'è dietro una frase.

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Interpretazione dell'enunciato​ : es. ​hai una sigaretta? = richiesta, non semplice domanda ma
messaggio indiretto/codice implicito. La forma della richiesta aiuta a capire l'atteggiamento di chi
pone la domanda.
Ricategorizzazione in traduzione​ :​
no smoking -> vietato fumare (e non ​ it is forbidden to smoke !​)-
shut the door, please = imperativo attenuato da ​ please​
-> Si prega di chiudere la porta = formula di
cortesia, ma imperativo nella forma orale: chiudete la finestra, per favore. In inglese orale
interrogativa senza ? ​ Will you please shut the window​ , perché non è una domanda ma una
richiesta.
Italiano​ :​
suffissi espressivi​ per ottenere ​ nomi alterati​ -​
inglese​:​
aggettivo + nome
a big man ​
Es.: ​ -> omone/omaccione - ​ a small house ​ -> una casetta
Da evitare in quanto scorretto è l'uso contemporaneo di suffisso espressivo e aggettivo
qualificativo come "una scatolina minuscola" (​ a tiny box​).
Tra un brutto carattere e un caratteraccio, a guidare la scelta sarà il contesto, perdite d'effetto
vanno evitate -> molta attenzione.
La riorganizzazione frastica​ : (unificare o separare enunciati per ottenere un effetto di maggiore
efficacia e naturalezza nella LA:
Nominalizzazione​ : forma verbale -> sintagma nominale (ricategorizzazione del verbo in nome)
For an Arab owned her ​
Es: ​ -> ne era proprietario un arabo
Verbalizzazione​ : sintagma nominale -> forma verbale (forte tendenza in italiano)
Though their life was modest ​
Es: ​ -> nonostante vivessero modestamente
Life - vivessero = nome-> verbo
Modest​ -modestamente = aggettivo -> verbo
La scelta della verbalizzazione sposta l'attenzione sull'agente, su colui che compie l'azione e
sull'azione, e ciò può essere funzionale ai fini narrativi (scelta di stile dell'autore).
Ricategorizzazione avverbio -> aggettivo
Scelta non sempre necessaria perché in inglese l'aggettivo può avere funzione avverbiale
Es Gabriel laughed nervously -> Gabriel rise nervoso
Ricategorizzazione agg. + nome -> avverbio
Es In a splendid style -> splendidamente
__
L'organizzazione frastica​ = ordine degli elementi basici della predicazione (Sobrero)
L'ordine può essere:
1- ​
deduttivo/progressivo/ logico: normale, basico e non marcato ITALIANO SVO ​ (non sempre: ita =
lingua flessibile che ha mantenuto la flessione verbale -> possibile individuare il sogg anche
quando non è esplicitato -> presenza soggetto = rinforzo)
2. ​
induttivo/regressivo INGLESE VSO ​ (struttura + rigida)
L'ordine frastico è l'elemento espressivo + importante che abbiamo perché l'ordine degli elementi
nella frase influisce sulla comprensione e percezione della frase.
Principio di totalità​ : il significato complessivo non è dato dalla somma delle singole parti.
Dall'ing all'ita:
posizione del soggetto​ :
in ing precede il verbo nelle affermative, in ita può variare a seconda dalle situazioni d'uso, spesso
definite dalle situazioni. Es ​ I'll think about it​ -> ci penso io
Concordanza​ :
1. ​
sillepsi

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La concordanza per numero non è regola assoluta ma dipende dal significato dell'elemento
lessicale e non dalla sua morfologia
Es ​The government have passed four bills -> il governo ha approvato 4 disegni di legge (da plu a
governement​
sing: ​ = nome collettivo)
2. ​
principio di prossimità
Either my wife or I am going​ -> concordanza verbo col termine che lo precede
-> andremo o io o mia moglie = sequenza o…o -> accordo con due soggetti
Se c'era and -> come in ita
Posizione dell'aggettivo​ :
ing: agg + sost
ita: può variare in base al modo in cui esso caratterizza il nome stesso, in particolare se ha
funzione descrittiva o restrittiva.
Es le vecchie tubature hanno ceduto ≠ le tubature vecchie hanno ceduto
Es un'esperienza unica (​ exceptional​ ) ≠ un'unica esperienza (​ only one​ )
-> I tratti normativi che contraddistinguono la LP non possono e non devono influenzare la
gestione della LA, le cui caratteristiche sintattiche e grammaticali devono essere preservate.
2 tipi di strutture:
ing​ preferisce ​ linearità e brevità​ (collana di perle)
ita​preferisce ​ subordinate​ (matrioska) fortemente gerarchizzata
-> da ita a ing bisogna modificare l'organizzazione e semplificare i periodi
Ottenere ​ enfasi nella lingua scritta: ​ dislocazione a destra o a sinistra ​ = modifica dell'ordine
sintattico della frase a fini enfatici o per sottolineare l'informalità di un registro linguistico
Si effettua tramite ​ richiami pronominali​ es ti ho fatto una domanda (rema)
O con la ​ frase scissa​ es è una domanda(tema), quella che ti ho fatto (intonazione fondamentale)
Nella frase scissa/​ cleft sentence​ , se l'elemento di rilievo si trova nella parte finale, questo viene
anticipato da una forma clitica, ovvero il richiamo pronominale: Lo dirò a lui, quello che penso = +
enfatico di Gli dirò quello che penso
Anche in inglese, si utilizza l'​ intonazione per enfatizzare un elemento piuttosto che un altro, nello
scritto con la dislocazione:
Joe Black, his name was
Dislocazione a sinistra: anticipa l'identificazione​ ​
It's in your interest I'm acting
Dislocazione a ​ destra​:​
posticipa​ l'identificazione ​I'm acting in your interest
I wrote ​ these letteres​ = io ho scritto queste, di lettere
These letters were written ​ by me​ = queste lettere le ho scritte io
They were written by me, these letters = Io le ho scritte, queste lettere
End-focus​ = focalizzazione neutra, l'info + importante è alla fine
End-weight​ : la posizione finale nella frase è riservata alle parti più complesse
That-clause​ : ha funzione di soggetto e potrebbe essere introdotta da ​ The fact come in ita Il fatto
che.
In chiusura di frase: particolare curva enfatica.
Dislocazione degli elementi temporali:
in ita + frequenti all'inizio.
Per un attimo gli stette dinanzi -> ​ she stood before him for an istant​ .
_______

L'abilità del mediatore/traduttore sta anche nel rispetto delle intenzioni autoriali della LA.

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Il rispetto delle intenzioni e l'integrità testuale possono essere mantenute senza costringere la
lingua in forme che non la appartengono, ma bisogna evitare una lingua innaturale. Le norme
vanno adattate.
Il traduttore ​ Vladimir Nabokov​ : ​fedeltà assoluta​ , procedimento rigido; interlineare =
mantenimento costruzione della frase originale, e il senso primario del lessico è tradotto come se
fosse decontestualizzato. Ma parliamo di romanzo in versi, quindi diciamo che se lo può
permettere perché la sua intenzione è far cogliere al lettore i meccanismi della LP. In questa scelta
Nabokov esercita il suo diritto alla libertà traduttiva.
+ > ≠ grammaticale e lessicale LP/LA ​ à​> il grado di scelta e l'accuratezza del traduttore
Paratassi e ipotassi vanno mantenute per rispettare lo stile dell'autore​ : la paratassi definisce una
tipologia discorsiva piuttosto semplice, mentre l'ipotassi produce strutture più complesse.
La punteggiatura:
segnale della scansione del discorso; istruzioni per l'interpretazione del testo.
Non c'è un precisa corrispondenza tra le pause dello scritto e quelle del parlato.

Tra ita e ing cambia.


Pausa forte​ .​
- triturazione sintattica per doppia focalizzazione. ​The primary thing to do is to think.
Clearly.​ -> sbagliato per la grammatica prescrittiva.
Pausa media ​ ;
Pausa debole ​ ,​
in ing separa:
she ran, she fell down, she got up again​
- brevi frasi seriali (​ )
- frasi principali unite da congiunzioni coordinative (​ and, but, or, so​) a meno che non si tratta di
frasi particolarmente brevi
- subordinate iniziali da principali ​ If you decide to go, let me know​ . Se invertiamo in traduzione
l'ordine delle frasi, otteniamo Fammi sapere se decidi di andare, senza virgola.
Il ; sostituisce la , se:
- manca la congiunzione coordinativa
- almeno una delle frasi coordinate contiene una ,
- in presenza di ​ hence, then, thus

Come comportarsi? Valutando attentamente l'organizzazione del discorso nel TP e attenersi


all'interpunzione del TP per quanto possibile, evitando cambiamenti di portata eccessiva.
In linea di massima la , non separa MAI soggetto e verbo o verbo e oggetto.
:
- presentare una spiegazione del discorso in atto o un elenco
- argomentare in presenza di una conseguenza logica

Capoverso: avvertire il lettore di un cambiamento di argomento. Anche in questo caso il


traduttore deve attenersi alle scelte dell'autore.
5. Adattamento del testo. Aspetti culturali
La tradizione ​ retorica ​
del linguaggio figurato​
, sviluppata principalmente da ​
greci e latini = uso di
strumenti​ tecnici​
​ tramite i quali ​
"manipoliamo" il linguaggio e lo abbelliamo e arricchiamo​ .
La retorica ci insegna questi strumenti.
Il linguaggio figurato rappresenta uno dei problemi + grandi nelle traduzioni. ​ Bisogna trovare gli
equivalenti​.
1° prospettiva: ​linguaggio figurato di tipo retorico

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Anni '60: disprezzo per la retorica perché si pensava che fosse meglio parlare semplicemente (->
successiva ripresa figure retoriche -> utilissime. La retorica è efficace.)
2° prospettiva: ​ linguaggio figurato di tipo cognitivo
Metafore = ​ strumento che aiuta il nostro modo di pensare​ , non + solo abbellimento del discorso
<- pensiero sviluppato da 2 studiosi americani: ​ Lokov e Johnson​ , che hanno scritto ​
Metaphors with
we live by​ -> metafore della vita quotidiana.
Sono importanti perché mediano efficacemente conoscenze che abbiamo acquisito e le spostano
in altri campi di attività.
Ogni lingua metaforizza in una certa maniera ​ ß modi diversi di vedere la realtà esterna - aspetti
culturali.
È lecito ridurre il livello di complessità? È una scelta rischiosa perché si rischia di alterare
l'intenzione comunicativa dell'autore, però si può fare in traduzione di testi non particolarmente
connotati stilisticamente, a livello letterario no: u​
n testo espressivo è tale in quanto espressione di
un linguaggio accuratamente connotato​ .
Newmark​ :​il 1° obiettivo della traduzione comunicativa è riprodurre sui lettori della LA lo stesso
effetto prodotto dall'originale su quelli della LP​ , quindi la sostanza rimane la stessa ma vengono
meno certe caratteristiche formali.
Nella traduzione semantica si mira a rendere l'esatto significato contestuale dell'originale:
mantenere strutture semantiche e sintattiche, al limite si aggiungono note esplicative, perché il
traduttore deve privilegiare un metodo meno invasivo possibile. Es. (Topo in Alice in Wonderland)
"Mine is a long a sad tale", nota con spiegazione omofonia tale-tail.

I rischi sono ipertraduzione e ipotraduzione.


Traduzione comunicativa - traduzione semantica
| |
T.O. S.O.
| |
ipertraduzione ipotraduzione

Ipertraduzione​
: per tradurre cerco di cogliere tutte le sfumature, aggiungendo anche
riflessioni
Ipotraduzione​
: uso di termini generici -> semplificazione eccessiva

Strategie retoriche: (da rispettare in traduzione)


- ​
Ironia​ : figura retorica che afferma una cosa intendendo l'opposto. Richiede sensibilità
culturale e attenzione linguistica da parte del traduttore.
-​Litote​: effetto ironico prodotto dalla negazione del contrario. Es ​
It's note a joke -> non è
mica uno scherzo! (sbagliato tradurre con è una cosa seria)
- ​
Perifrasi per censura verbale = espressioni attenuative per evitare citazioni dirette di
qualcosa di temuto/sgradevole Es un male incurabile / passare a miglior vita
Perifrasi = insieme di termini che descrive anziché nominare.
Va rispettata in traduzione e se è il caso, adattandola alla cultura della LA.
-​Sinestesia​ : da ​
synàisthesis = percezione simultanea: descrivere o qualificare un evento
arricchendolo di percezioni diverse e contraddittorie.
S artistica: applicata alla poesia

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S dei numeri: percepire il carattere astratto dei numeri non correttamente ma


cromaticamente
L'uomo tende a mescolare le sensazioni e ad aggiungere alcune caratteristiche percettive alle
vocali, v. ​
fonosimbolismo​ : nel testo poetico non è solo il cosa ma il come. In questo caso la tecnica
della traduzione si rifà al fonosimbolismo: significato in base al suono, v. pat grande e pit piccolo /
Mi illumino d'immenso: significato + tante i, entrambe le cose -> luminosità = bipolarità. Rendere
questo in un'altra lingua sarebbe impossibile.
Metafora​ =​portare fuori​ . Dal greco methaphérein = ​ trasportare​.
Definizioni:
trasferire a un oggetto il nome che è proprio di un altro.
Similitudine accorciata (termini di paragone senza nessuna mediazione)
Es. mare di ricordi, giungla cittadina.
(domanda esame) Metafora = un ​ traslato​, il ​
ricorso ad un altro nome​.
Non è una delle tante figure retoriche, ha una prevalenza sostanziale rispetto alle altre.
Si possono tradurre? NO!
Cercare adattamenti? SI!
Figure di straniamento semantico​ : la parola non appartiene al suo significato originale ma ad un
significato 2.
1) ​Metonimia​ :​
relazione qualitativa​ , 2 termini a confronto appartengono a campi semantici diversi
Autore per opera, contenente per contenuto, materia per oggetto
2) ​Sineddoche​ :​
relazione quantitativa​ , dal generale al particolare es. una parte x il tutto, sing x plu,
, genere x specie, ecc
Funzioni metafora​ :​conferire espressività e originalità​ , assume una funzione interpretativa perché
agisce come elemento di traduzione interna a una lingua. L'autore la usa per catturare l'attenzione
del lettore e per produrre una descrizione che sia essenziale e suggestiva allo stesso tempo.
Newmark​ : produce un ​ "effetto sensazionale"​ .​
MA la percezione della realtà non è sempre uguale
in culture diverse ​ à​necessità di introdurre alterazioni da TA a TP.
Es: ​the apple of my eye​ -> la luce dei miei occhi/il mio preferito (azzeramento)
Metafore lessicalizzate​ : rischiano di sparire in traduzione perché sono diventate espressioni
idiomatiche, avendo così perduto il loro valore figurativo che anzi passa inosservato. Es un cuore
d'oro
Metafore morte/spente​ : metafore lessicalizzate, banalizzate dall'uso eccessivo, si trovano nei
dizionari
Metafore vive​ : originali, interpretate e rese nel rispetto dell'intenzione originale
Resa metaforica con campi semantici diversi​ :
- sentirsi cascare le braccia = ​ to lose heart
- il braccio e la mente = ​ the brawn and the brain​ (muscolo)
Strategie di traduzione​ (Newmark)
1. a parità di frequenza d'uso è possibile riprodurre la stessa immagine
2. si deve sostituire immagine con immagine nei casi tipo the ​ brawn and the brain
3. si può ricorrere alla similitudine
4. si può ridurre lo spessore dell'immagine limitandosi a tradurre il senso espresso dalla metafora

5. si può mantenere integra, anche se è particolarmente insolita, ma aggiungendo una glossa


6. si può eliminare se risulta superflua ma recuperare il linguaggio figurato in altri punti del testo
con dislocazione dell'effetto.

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Esempi:
she is as fresh as a daisy ​
-​ = è fresca come una rosa (margherita)
break a leg!​
-​ = in bocca al lupo!

Globalizzazione e migrazione del linguaggio figurato: in genere a fornire il calco sul quale
modellare la nuova tipologia espressiva è la lingua della cultura dominante, quindi spesso l'​
inglese​.
Si deve inoltre considerare che espressioni soprattutto gergali legate a ​ mode del momento​ ,
nascono e muoiono in breve tempo.
he's a hare​
Es: ​ he's a wimp/wet​
(lepre) = ormai obsoleta -> ​ (smidollato/sciocco)

Influsso del lessico rurale​ : conosco i miei polli -> ​I know my onions​ .
Metafora -> Ø metafora​ a bird in a hand​
​ -> una cosa certa
Generica -> specifica​ bird-brain​
​ -> cervello di gallina
Specifica -> generica​ a​queer fish​ -> una bestia rara (​ queer​ = strano)
Metafora -> metafora con slittamento ​ pigs might fly! -> gli asini volano (non ci credo neanche se lo
vedo)
Espressioni idiomatiche:
es. meglio un uovo oggi che una gallina domani -> ​ a bird in the hand is worth two in the bush
Traduzione e registro:
let's have a drink​ : in base al contesto si può tradurre con beviamoci un bicchierino che suggerisce
un'atmosfera di ​ confidenzialità​ rispetto a beviamoci qualcosa.
6. Il verbo: caratteristiche diverse in ita e ing
Tempo​ : rapporto tra la forma grammaticale del verbo e il nostro concetto di tempo, questo
rapporto stabilisce la relazione cronologica tra il momento della formulazione dell'enunciato e il
momento dell'attuazione dell'azione espressa dal verbo. Contemporaneità, anteriorità o
posteriorità.
Aspetto​ : categoria non grammaticalizzata: si riferisce al modo in cui viene considerata l'azione, se
completata, ancora in atto o abituale: aspetto conclusivo, durativo, momentaneo, ingressivo (​ to
get​ + agg/p.p. - che denota lo sviluppo progressivo dell'azione: cominciare a - verbo fraseologico o
aspettuale - o invecchiare, addormentarsi).
Modo​ : esprime l'atteggiamento del locutore verso le sue stesse parole. Certezza, obbligo,
possibilità, necessità, subordinazione, indeterminatezza.
Il ​
presente​ può essere ​ timeless​ ​simple present ​
(​ x azioni abituali), ​limited​
​p. progressive​
(​ ),
istantaneous​ ​
(esprime immediatezza… + ​ now ​ad es).
Passato​ :
simple past + avverbio frequenza: azione abituale passata
simple past: azione iniziata e conclusa nel passato
present perfect: azione iniziata nel passata che raggiunge il presente
In poesia il simple present corrisponde al presente lirico.
Imperfetto: consuetudine o ripetitività
v-ing​ :
- unire due frasi (… ​ clapping her hands and crying​ )
- seguire verbi di percezione (… ​ a man's voice singing​ )
- seguire verbi che indicano movimento o stato di riposo (​ he stood, holding her heard between his
hands​ )
Traduzioni con:

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gerundio, relativa, imperfetta o ristrutturazione del periodo.


Ita: modalità espressa con ​ verbi servili o modali​ che definiscono l'azione possibile (potere),
necessaria (dovere), volontaria (volere).
Distinzione tra potere e dovere:
-​senso epistemico​ (relativo alla conoscenza) - ipotesi o probabilità: es deve essere stanco = forse è
stanco/sarà stanco
-​senso deontico​ (relativo al dovere) - ​dovere​ obbligo​
indica ​ e​potere​ permesso​
indica ​ : es dovrà
farsene una ragione
Uso dei verbi modali nel futuro:
- valore temporale: dovrò ringraziarvi
- valore modale* ma non temporale Vorrà ammettere che ecc (*valore iussivo, attenuativo,
retrospettivo, suppositivo o epistemico)
Il futuro:
Will/shall + infinito​= futuro puro ma si deve tradurre in base alle forme a maggior frequenza d'uso
in italiano: può essere reso col presente, col futuro attenuativo o con i modali volere e dovere, con
formulazioni di richieste.
Be going to + infinito​: futuro intenzionale, indica
- realizzazione nel futuro di un'intenzione presente: ​ they're going to get married next summer.
- la realizzazione di qualcosa che è già in atto nel presente: ​ she's going to have a baby next month​.
Presente pro futuro​ :​the train is leaving tonight from Rome ​ = il treno parte stasera da Roma.
Future in the past: ​his wife knew he would regret his decision ​ = la moglie sapeva che si sarebbe
pentito della sua decisione.
Imperfetto prospettivo​ he said he was coming soon ​
:​ -> disse che veniva presto
 

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