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Una alternanza tra suoni con costrizione di aria e rilascio di aria è dal
punto di vista percettivo quella più facilmente udibile (e probabilmente
segmentabile).
Si noti che attraverso questa regola possiamo derivare il fatto che la sillaba
non marcata sia CV (e non ad esempio VC).
Ad esempio, la sillaba prarp sarà una sillaba possibile in una lingua che
ammetta due consonanti nella coda; sillabe come *rparp/*prapr non
saranno invece ammesse dato che non rispettano la scala di sonorità (a
meno che la liquida non faccia sillaba a sè stante)
Si noti che nel caso delle geminate una va in coda ed una in onset della
sillaba successiva; nella sillabificazione delle geminate intervocaliche è
opportuno seguire la seguente modalità:
paz.zo pa[t.ts]o
raz.zo ra[d.dz]o
strac.cio stra[t.tS]o
og.gi o[d.dZ]i
sillaba
sillaba
onset rima
nucleo coda
a) la rima determina il peso della sillaba: una sillaba può essere leggera o
pesante; è pesante se contiene una vocale lunga (un nucleo pesante) o se
ha una coda consonantica; altrimenti è leggera:
inserire schema
sillaba
(incipit) rima
nucleo (coda)
Abbiamo osservato che una vocale in sillaba aperta non finale di parola
che porti l’accento primario si allunga:
pé:ro vs però cà:lo vs calò
Nel caso in cui la parola con sillaba accentata finale sia seguita da vocale o
chiuda la frase, il segmento temporale rimane vuoto.
Hov.vis.to.tu.a.so.rel.la Hab.be.vu.to.du.e.li.tri.di.vi.no
E’p.par.ti.to.an.che.Gian.ni
Pie.tro.had.det.to.chet.tor.ne.ran.no.tar.di
So.cheM.ma.rio.si.èl.li.cen.zia.to
Hod.do.man.da.to.lo.ro.sef.fa.ran.no.tut.to
Sev.vie.ni.ci.di.ver.ti.re.mo
Chef.fa.te.lu.ne.dì? Chem.man.gi.ac.co.la[t.ts]ione?
Chit.te.l’had.det.to.chen.no.nèv.ve.ro?
An.drò.ap.pren.de.re.la[d.dZ]ac.ca
Hot.te.le.fo.na.to.am.mi.o.fra.tel.lo
Ab.bia.mo.ce.na.to.daG.giu.lia Sia.mo.qui.daf.fi.ne.lu[L.L]o
Qual.chev.vol.ta.do.vrem.mo.i[N.N]o.rar.lo
???Sie.te.ri.u[S.S]i.ti.af.fa.re.qual.chef.fo.to?
No.na.vràp.po.tu.to.par.ti.re. I.o.hog.giàm.man.gia.to
Per.chél.leg.gi.tan.to? Hav.ven.ti.trév.vo.lu.mi.di.fi.si.ca
Pre.fe.rìr.ri.ma.ne.re E.ra.piùv.ve.lo.ce.di.Gio.van.ni
Per.chés.sie.te.co.sìl.len.ti? Non.l’hop.piùs.sen.ti.to
A.vràs.si.cu.ra.men.te.ca.pi.to
Lo statuto di [s]
In italiano il segmento [s] si comporta in maniera eccezionale in vari casi:
Quindi, a dispetto delle apparenze, in questi casi non c’è alcuna violazione
della scala di sonorità, dato che la s viene analizzata come coda della
sillaba precedente:
as.pro pas.to bis.ca
L’ho già strappato Perché scrivi tanto? Non hanno più sbagliato
La vocale finale è in sillaba aperta ed è tonica, quindi deve allungarsi; si è
visto che nel RS invece dell’allungamento si ha la creazione di una “coda”,
cioè di una posizione X sull’asse dei segmenti temporali, che viene
riempita con i tratti della consonante che segue.
Però nel caso che la parola seguente inizi con s, la s non appartiene
all’onset della prima sillaba, ma sillabifica direttamente con la vocale che
precede e viene analizzata come coda dell’ultima sillaba della parola che
precede; non c’è quindi bisogno di aggiungere un segmento o allungare
un’altra consonante:
lo[d.dz]e.ro al.la[ts.s]i.a
un bel.lo[ñ.ñ]o.mo quel.lo[S.S]e.mo