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31963-09 Imbutitura PDF
31963-09 Imbutitura PDF
PLASTICA DI LAMIERE:
IMBUTITURA
IMBUTITURA
• Trasformazione di una lastra piana di metallo laminato in un
corpo cavo, procedendo con uno o più passaggi a seconda
della profondità richiesta
• In teoria: spessore del laminato invariabile (superficie del
pezzo prodotto equivalente a quella di partenza)
• Nella pratica: spessore variabile per la presenza di
deformazioni secondarie
• Principali componenti dell’attrezzatura:
• punzone
• matrice
• premilamiera
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FASI DI UN PROCESSO DI IMBUTITURA
abbassamento di
posizionamento premilamiera (che
della lamiera blocca la lamiera
sulla matrice al bordo) e
punzone
SPESSORE DELL’IMBUTITO
• Pezzi imbutiti definiti da due parti fondamentali:
• fondello
• parete cilindrica
• Spessore della lamiera di partenza:
• conservato solo al centro del fondello
• diminuisce considerevolmente ai bordi del fondello in
conseguenza dell’allungamento subito dal materiale (zona
caratterizzata da elevata concentrazione di tensioni)
• cresce gradualmente verso l'alto
procedendo fino al bordo superiore della
parete cilindrica
• Andamento dello spessore correlato allo
stato tensionale presente nelle varie zone
dell’imbutito durante il processo
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STATO TENSIONALE
Flangia
• Tensioni radiali (σr) di trazione:
• dovute all’azione di trazione esercitata dal punzone
• Tensioni circonferenziali (σθ) di compressione:
• dovute alla progressiva riduzione di diametro
• senza premilamiera provocherebbero la formazione di
grinze e aumento dello spessore
• Tensioni assiali (σz) di compressione:
• esercitate dal premilamiera
Contrazione in direzione
circonferenziale e allungamento in
quella radiale
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STATO TENSIONALE
Parete cilindrica
• Tensioni assiali di trazione:
• dovute all’azione di trazione esercitata dal punzone
• Tensioni circonferenziali di trazione:
• dovute alla presenza del punzone rigido che impedisce
contrazioni di diametro
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STATO TENSIONALE
Fondello
• Stato tensionale biassiale bilanciato al centro
STATO TENSIONALE
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FRATTURA DELL’IMBUTITO
• Forza necessaria per eseguire la lavorazione > resistenza
offerta dalla parete cilindrica ➠ frattura dell’imbutito in
corrispondenza della zona di transizione tra fondello e parete
cilindrica
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FORMAZIONE DI GRINZE CIRCONFERENZIALI
NELLA FLANGIA
• Problema risolto mediante l’uso del premilamiera
• Pressione esercitata sulla flangia eccessiva:
• flusso radiale della flangia verso il foro della matrice
ostacolato fino al completo arresto
• movimento del punzone a spese dello spessore della
lamiera ➠ progressivo assottigliamento fino a rottura
• Nella pratica industriale valore della pressione applicata
stabilito in modo tale che:
• pressione iniziale esercitata sulla flangia compresa tra 1 e
1.5% della σ0 del materiale
• crescita della pressione con il procedere dell’operazione dal
momento che la lamiera è tirata verso la cavità della matrice
e la superficie della flangia va diminuendo
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ANISOTROPIA
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ANISOTROPIA
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ANISOTROPIA
• εl: deformazione lungo la direzione della lunghezza (direzione
di laminazione)
• εt: deformazione lungo la direzione dello spessore
• εw: deformazione lungo la direzione della larghezza
• Indice di anisotropia normale (R):
⎛w ⎞ ⎛w ⎞
ln⎜ 0 ⎟ ln⎜ 0 ⎟
ε
R= w = ⎝ f ⎠= ⎝ wf ⎠
w
εt ⎛t ⎞ ⎛ w ⋅l ⎞
ln⎜ 0 ⎟ ln⎜⎜ f f ⎟⎟
⎝ tf ⎠ ⎝ w 0 ⋅ l0 ⎠
• Materiale con caratteristiche isotrope:
• εt e εw uguali (εt = εw = 0.5·εl) ➠ R = 1
• Materiale con caratteristiche anisotrope:
• εt e εw diversi ➠ R ≠ 1
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ANISOTROPIA
• Eseguendo prove di trazione in diverse direzioni (0°, 45° e
90°) rispetto a quella di laminazione si possono verificare
quattro diverse tipologie di condizione:
1.
R 0 = R 45 = R 90 = 1
materiale con caratteristiche di isotropia normale (R=1) e
planare (R indipendente dalla direzione)
2.
R 0 = R 45 = R 90 ≠ 1
materiale con anisotropia normale (R≠1)
ma isotropia planare
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ANISOTROPIA
3.
R 0 ≠ R 45 ≠ R 90
materiale con caratteristiche di anisotropia planare (R
dipendente dalla direzione)
4.
R 0 ≠ R 45 ≠ R 90 ≠ 1
caso più generale in cui il materiale presenta sia anisotropia
normale che planare
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ANISOTROPIA
• Indice medio di anisotropia normale:
R + R90 + 2R 45
Rm = 0
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• Indice di anisotropia planare:
R + R90 − 2R 45
ΔR = 0
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• Materiale isotropo:
Rm = 1 ΔR = 0
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ANISOTROPIA
• Effetto dell’anisotropia planare:
• formazione delle orecchie (earings)
• bordo ondulato eliminato con conseguente sfrido di
materiale
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ANISOTROPIA
• Effetto dell’anisotropia normale:
• al diminuire di Rm aumenta la sensibilità del materiale alla
riduzione dello spessore e quindi all’assottigliamento ➠
cresce il pericolo di incorrere in fratture duttili della lamiera
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ANISOTROPIA
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RAPPORTO DI IMBUTITURA
D
β=
dp
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CONDIZIONI DI LUBRIFICAZIONE
Interfacce premilamiera – lamiera e matrice – lamiera
• Presenza di elevate tensioni tangenziali di attrito:
• azione di ostacolo sul flusso radiale della flangia
• aumento della forza di lavorazione
• Necessità di lubrificazione
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GIOCO TRA PUNZONE E MATRICE
g = s + C 10 ⋅ s
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D dp1 dpn−1 D
dp1 = dp2 = .... dpn = =
LDR LDR LDR (LDR )n
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ESEMPIO DI IMBUTITURA
IN PIÙ PASSAGGI
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IMBUTITURA DI PEZZI NON ASSIALSIMMETRICI
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PROVA DI ERICHSEN
• Lamiera incastrata mediante premlamiera con forza pari a
1000 kg
• Punzone di forma sferica con superficie lubrificata
• Stato deformativo biassiale perfettamente bilanciato con
deformazioni sulla lamiera positive ed eguali tra loro
• Raggiunta una certa corsa
del punzone ➠ formazione
di una frattura duttile
sull’estradosso della lamiera
• Corsa a frattura: numero di
Erichsen caratteristico di
quel materiale
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PROVA DI ERICHSEN
• Aspetti critici:
• lamiera completamente incastrata sul bordo esterno (flusso
radiale impedito) ➠ deformazione a spese
dell’assottigliamento (condizione di stretching) fino alla
rottura della lamiera
• misura della formabilità per un unico stato tensionale e
deformativo che difficilmente si verifica nelle operazioni di
stampaggio ove l’assottigliamento deve essere evitato
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BULGE TEST
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CURVE LIMITE DI FORMABILITÀ
• Stati deformativi diversi al variare del rapporto tra le dimensioni
iniziali dei lati della lamiera:
• rapporto uguale all’unità ➠ azione del rompigrinze su tutto il
contorno della lamiera ➠ condizione di stretching biassiale
completamente bilanciato
• rapporto crescente ➠
azione del rompigrinze su
una parte del contorno
della lamiera sempre più
piccola ➠ condizioni di
stretching sempre più
sbilanciate
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CURVE LIMITE DI FORMABILITÀ
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APPLICAZIONE DELLE CURVE LIMITE DI
FORMABILITÀ ALLA PROGETTAZIONE DEI PROCESSI
• Valutazione del cammino di
deformazione nelle zone
maggiormente sollecitate
• Rappresentazione del cammino
sul diagramma
• Se il punto rappresentativo dello
stato deformativo rimane
costantemente nella zona di
sicurezza ➠ processo senza
pericolo di rotture
• In caso contrario ➠
aggiustamento dei parametri
operativi per modificare lo stato
deformativo
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