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IMPIANTISTICA DELLA LAMINAZIONE A CALDO

Redatto da Teggi William: Febbraio 2014


Definizione della laminazione

Processo di deformazione plastica mediante il quale il materiale viene fatto


passare tra cilindri in rotazione che esercitano un'azione di schiacciamento con
conseguente riduzione della sezione trasversale, accompagnata da un
allungamento del pezzo.

Il più antico disegno di laminatoio che ci sia pervenuto è di Leonardo da Vinci ,


al quale va pertanto attribuito il merito di avere intuito per primo l'importanza
di questo mezzo di lavorazione dei metalli: si trattava di un laminatoio per
ottenere lastre di stagno partendo da piatti di circa 30 cm. di larghezza.

La laminazione rappresenta il 90% dei processi di lavorazione per deformazioni,


gli impianti di laminazione si suddividono in due famiglie per tipo di prodotto
ottenuto:
• Piani: Piastre (spessore >6 mm), fogli o lamiere (spessore < 6 mm)
• Lunghi: Profilati, Vergella e Barre
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Schema generale laminazioni

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Il processo di laminazione

Le parti essenziali che costituiscono un laminatoio sono:

• Forno di preriscaldo: forni a pozzo, forni a longheroni,

• Gabbie di laminazione: gabbie a duo reversibile, duo non reversibile,

• Vie a rulli che consentono di presentare il pezzo in lavorazione alla gabbia di


laminazione e di allontanarlo a lavorazione avvenuta,

• Attrezzature di laminazione (guide, manipolatori), che consentono di disporre


opportunamente il pezzo durante la lavorazione,

• Water box per il controllo della temperatura del materiale in corso di laminazione,

• Placche di raffreddamento,

• Macchine di formatura delle spire: testa forma spire, Bobinatrici Garret

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Perché serve preriscaldare l’acciaio prima della laminazione?

E’ necessario preriscaldare l’acciaio prima della deformazione per:


• Ridurre la potenza necessaria alla lavorazione
• Aumentare la duttilità dell’acciaio
• Disporre dell’energia termica sufficiente per promuovere la ricristallizzazione

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Determinazione della temperatura di riscaldo per la lavorazione a caldo

Con il modello Jmat-Pro si eseguono simulazioni delle fasi presenti ad alta


temperatura per definire gli intervalli per la lavorazione a caldo. In caso di
dubbi o per verifica si possono eseguire prove di trazione rapida a caldo.

Confronto strizione acciai serie VA Acciaio 202Z Colata 272265

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Determinazione della temperatura di riscaldo per la lavorazione a caldo

Acciaio E312 Colata 372475

Acciaio 430T2 Colata 370166


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Pratica Operativa di Riscaldo

Gli acciai da laminare su un dato diametro, sono ordinati per temperatura di riscaldo
crescente o decrescente e, per garantire il rispetto delle diverse temperature di
riscaldo, vengono inseriti degli spazi vuoti chiamati passi a vuoto. Viene inserito 1 passo
a vuoto ogni 8°C di differenza di temperatura.

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Forno di preriscaldo Bendotti

Le dimensioni del forno Bendotti sono: 25m di lunghezza, 8m di larghezza. Dispone di 6


diverse zone di riscaldo con bruciatori sulla volta. Possono essere infornate billette con
sezione da 108 a 160mm, di lunghezza compresa fra 3,6 e 7m.

1600 1280 1850 1280 1600

7600mm
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Forno di preriscaldo Bendotti

L’addetto del forno Bendotti ha a disposizione due supervisori per il


controllo della fase di riscaldo. Il primo dedicato ai controlli manuali e per
l’allarmistica, il secondo è il pilota automatico del forno. Il sistema SW si
chiama TACT e gestisce interamente il forno con l’obiettivo di ottenere allo
sfornamento la temperatura di puntamento richiesta.
TACT

HMI Bendotti
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Gabbie di laminazione

Più gabbie costituiscono un treno di laminazione

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Gabbie di laminazione: Duo TVB

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Tipologie di gabbie di laminazione per prodotti lunghi

Laminatoio a duo non reversibile: i rulli girano sempre


nello stesso verso; generalmente numerose gabbie
sono disposte in serie a formare un treno di
laminazione continuo; generalmente è il tipo di treno
di laminazione più diffuso al giorno d'oggi.

Laminatoio a duo reversibile: i rulli girano


alternativamente in sensi opposti. In questo caso il
laminato passa nuovamente in una stessa gabbia di
laminazione per essere ulteriormente deformato; tra
un passaggio e l'altro il laminato può essere ruotato su
un fianco (nel caso di prodotti a sezione più o meno
quadrata) e l'interasse dei rulli può essere ridotto; una
gabbia a duo reversibile può costituire da sola il treno
di laminazione, e si usa solo per laminati molto grossi e
di lunghezza limitata (per esempio, per trasformare
lingotti in blumi o slebi, o blumi e slebi in billette e
bramme). In questa tipologia ricadono la prima e
seconda gabbia del Blooming e la prima gabbia del
laminatoio TBV. 13
Gabbie di laminazione: Gabbie 17 – 18 Treno vergellaDuo TVB

Gabbia 17

Gabbia 18

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Tipologie di gabbie di laminazione per prodotti lunghi

Blocchi finitori: sviluppati negli ultimi 20 anni


permettono di eseguire da 2 a 10 passi di
laminazione in uno spazio ridotto. Sono utilizzati
per diametri inferiori a 20mm.

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Tipologie di gabbie di laminazione per prodotti lunghi

Esempio di moderna parte finale di laminatoio con blocco finitore

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Scelta dei cilindri di laminazione:

In linea generale sui cilindri di maggior diametro (blooming) si utilizzano ghise


oppure acciai forgiati (ns. ZK14); per cilindri di diametri minore (<500mm) si
utilizzano acciai forgiati, rapidi e ghise con maggior durezza. Le gabbie finitrici e
blocchi finitori sono equipaggiati con cilindri in carburo di W con elevata durezza
(riduzione usura), devono essere maneggiati con delicatezza in quanto sono
fragili.

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Meccanica della laminazione

Partendo con un pezzo di spessore h0 che entra nello spazio tra i due rulli ad
una velocità V0 ed esce con uno spessore hf e velocità Vf. La velocità periferica
dei rulli è Vr

Poichè le tre velocità sono differenti una parte del materiale slitta sui rulli (Vo <
Vr < Vf). Solo nel punto neutrale (1 in figura) non si ha slittamento.

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Effetto della laminazione sulla struttura cristallina dell’acciaio

La struttura del prodotto iniziale, caratterizzata da grani colonnari, viene


rigenerata per effetto della ricristallizzazione in una struttura con grani
equiassici e con dimensioni via via più piccole al crescere del numero dei
passi di laminazione eseguiti.

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Calibratura - Pass Design

Lo studio delle sagome da dare ai canali dei cilindri nei vari passaggi di una
laminazione si chiama studio del tracciato di laminazione (calibratura).
Conoscendo:
1. La sezione di partenza e quella di arrivo;
2. Le caratteristiche dell’impianto;
3. Le condizioni di allargamento e di trascinamento;
4. Il coefficiente di ritiro;
Si determina il profilo dei canali per ottenere la sezione voluta nelle
tolleranze stabilite cercando inoltre di:
• Ottimizzare l’uso dell’impianto,
• Ridurre i costi di esercizio,
• Limitare l’usura dei cilindri.

Questa attività viene eseguita da specialisti chiamati calibratori, al giorno


d’oggi tale attività è grandemente facilitata grazie all’impiego di appositi
software come il WICON utilizzato in Cogne.

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Calibratura - Pass Design

Esempio di Calibratura
Quadro 160x7000 kg 1400 TRENO TAF. Tabella di laminazione tondo 8,5 Linea D 09/12/2013

GAB. DIAM. CALIBRO LUCE CERV. FIANCO SEZ. RIDUZ. DIAM. VEL. GIRI RIDUTT. GIRI
CIL. LAVORO CIL. MOTORE
N° mm. Tipo N° mm. mm. mm. mmq % mm. m/s. n/1' Tau n/1'
Tondo 45 45 1594
7H 360 Ovale 1 5 27,1 55,2 1184 25,7 343,6 2,065 114,8 7,740 888
8V 450 Tondo 34,5P 4,4 34,4 34,4 937 20,9 427,2 2,609 116,7 7,544 880
9H 360 Ovale 2 4,6 20 43,9 709 24,3 348,4 3,448 189,0 4,89 924
10V 360 Tondo 26P 4,5 27 26,2 562 20,7 343,0 4,350 242,2 4 969
11H 360 Ovale 3 4,8 15,6 34,6 444 21,0 352,0 5,506 298,8 3,3315 995
12V 360 Tondo 20P 5,6 22,6 20,4 371 16,4 347,4 6,590 362,3 2,703 979
13H 290 Ovale 4 5,3 14,3 26,6 313,7 15,4 283,5 7,79 525,0 2,579 1354
14V 290 Tondo 18P 3,1 19,3 18 278,6 11,2 277,6 8,78 603,7 2,038 1230
15H 290 Ovale 4 3,4 12,4 22,9 239,4 14,1 282,9 10,21 689,3 1,817 1252
16V 290 Tondo 16,2P 2,9 16,7 16 214,1 10,6 279,5 11,42 780,2 1,5225 1188
17H 330 Ovale 5 2,8 10,8 20,8 181,6 15,2 324,1 13,46 793,4 1,485 1178
18V 330 Tondo 14P 2,5 14,5 14,1 162,3 10,6 321,0 15,06 896,3 1,43 1282
18bisH 330 1,35
19H 212 Losanga 129 2,08 10,28 17,84 139,46 14,1 205,0 17,53 0,64
20V 212 Tondo 12P 1,47 12,35 12,1 118,14 15,3 202,8 20,69 0,536
21H 212 Losanga 114 1,85 8,35 15,3 97,42 17,5 206,7 25,10 0,448
22V 212 Tondo 10F 1,21 10,5 10,06 83,61 14,2 204,2 29,24 0,379
23H 166 Ovale 101 1,02 6,67 12,98 69,25 17,2 161,3 35,30 0,247
24V 166 Tondo 8,5F 0,8 8,76 8,76 60,366 12,8 159,3 40,50 4856,6 0,21 1020
25H 166 0,176
26V 166 0,15
Peso profilo kg/m. 0,445 Sviluppo barra m. 3142,9 Velocità m/sec. 40,5 Tempo di laminaz. sec. 77,6

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Ottimizzazione delle sequenza di laminazione

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Attrezzature di guida

Sono uno dei componenti fondamentali in un impianto di laminazione.


Servono per indirizzare ed eventualmente tenere in posizione il materiale
all’ingresso delle gabbie di laminazione. Si suddividono in:
• Guide statiche: Sono indicate per le prime gabbie di laminazione dove la
velocità è bassa e sono posizionate sulle gabbie con ingresso tondo su ovale;
• Guide a rulli: utilizzate per contenere i difetti superficiali e per mantenere in
posizione ovale su tondo, esistono nella configurazione con 2, 4 e 6 rulli.

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Sistema di controllo della tensione in laminazione

Il controllo della tensione sul materiale in laminazione è indispensabile per


garantire la costanza dimensionale sul lungo del materiale laminato.
Sono utilizzate due tipologie di controllo:
• Controllo di tiro: utilizzato sulle sezioni maggiori, si basa sul controllo
elettronico della coppia dei motori che viene misurato e mantenuto costante
fra le gabbie.
• Controllo con ansa: viene generata una ansa con l’aiuto di un apposito rullo ed
il sistema elettronico variando la velocità delle gabbie ne mantiene una altezza
costante.

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Controllo della temperatura in laminazione

E necessario controllare la temperatura nel corso della laminazione per garantire la


sanità superficiale ed interna del prodotto. Il controllo è eseguito per mezzo di
water-box. Il nostro treno vergella dispone di due water-box fra la gabbia 16 e 17 il
primo, e fra la gabbia 18 e 19 il secondo.

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Pratica Operativa di Laminazione

Per rispettare le migliori condizioni di deformazione, le pratiche operative


prescrivono vincoli di velocità di laminazione e temperature per singolo
acciaio. Esempio di prescrizione per diametro 5,5mm.

MARCA TAB VELOC. MARCA TAB VELOC. MARCA TAB VELOC.


ACCIAIO N. m/s ACCIAIO N. m/s ACCIAIO N. m/s
202Z 3 58,0 333N 3 51,0 E420B 1 54,0
301 3 65,0 347Z 3 65,0 E420C 1 54,0
302 3 65,0 409NB 8 56,0 E430 8 50,0
302BK 3 58,0 410 1 60,0 EVM11 2 51,0
303 35 65,0 415M 1 60,0 F303 35 65,0
303K 35 65,0 416 35 56,0 F304 3 65,0
304 3 65,0 420A 1 60,0 F304L 3 65,0
304BF 3 65,0 420B 1 54,0 F316 3 65,0
304BS 3 65,0 420BF 35 56,0 F316L 3 65,0
304BT 3 65,0 420C 1 54,0 SF286 4 44,0
304HT 3 65,0 420CF 35 54,0 VA34 5 44,0
304K 3 65,0 420CM 1 54,0 VA61 5 44,0
304L 3 65,0 420D 1 54,0 VA63 5 40,0
304R 3 65,0 420MO 1 54,0 VA66 5 44,0
304RH 3 65,0 420RM 1 54,0 VM09 16 47,0
308BZ 3 65,0 430 8 50,0 VM11 16 47,0
308Z 3 65,0 430F 8 53,0 VM12D 16 47,0
309LZ 3 65,0 430FM 8 53,0 VM22 5 44,0

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