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PEDAGOGIA SPECIALE
Riccardo Sebastiani
riccardo.sebastiani@uniecampus.it
Corso di Laurea: Scienze pedagogiche - curr. Pedagogia della marginalità e della disabilità
Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1
Titolo: Programma
Attività n°: 1
Il docente
Riccardo Sebastiani
PhD in Scienze Umane e dell’educazione
Il contesto
Gli esami si svolgono in forma scritta in tutte le sedi di E-Campus. Nelle sedi di
Novedrate e Roma è possibile inoltre sostenere solo l’orale, oppure lo scritto più
eventuale orale.
BIBLIOGRAFIA:
Testi obbligatori:
• Andrea Canevaro, Nascere fragili, EDB, Edizioni Dehoniane
Bologna, 2015;
• Marisa Pavone, L’inclusione educativa. Indicazioni pedagogiche per
la disabilità, Mondadori Università, Milano 2014;
Consigliati:
• Andrea Canevaro, Le logiche del confine e del sentiero Una
pedagogia dell’inclusione (per tutti, disabili inclusi) Erickson edizioni, Trento,
2006;
• Marisa Pavone, Scuola e Bisogni Educativi Speciali, Mondadori
Università, Milano 2015.
Corso di Laurea: Scienze pedagogiche - curr. Pedagogia della marginalità e della disabilità
Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S1
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
Riccardo Sebastiani
riccardo.sebastiani@uniecampus.it
Corso di Laurea: Scienze pedagogiche - curr. Pedagogia della marginalità e della disabilità
Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S1
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Cicerone nel De Divinatione, I, XLII, dice: «la nascita del monstrum può
essere un segnale della collera divina in conseguenza alle colpe
proprie o di chi lo ha generato o degli antenati, oppure l’annuncio di
future catastrofi; la ragione del suo venire al mondo si esaurisce
nell’essere messaggero della divinità: una volta assolto il compito, la
sua vita non ha più valore e può essere soppresso, soprattutto durante
la prima infanzia.
L’infanticidio era pratica diffusa tra l’antica Grecia e l’antica Roma, si
pensi a Sparta e al loro modello educativo nei confronti dei fanciulli che
se non rappresentavano l’ideale «spartano» di guerriero forte e sano
venivano gettati dalla rupe Tarpea.
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Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S1
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
Tra questi troviamo, prima di tutti, gli eretici e gli ebrei, quindi vengono,
in un tutt’uno pressoché indistinto, gli stranieri, i vagabondi, i
mendicanti, i menomati, i deformi. Non esiste una sensibile
differenziazione fra queste ultime categorie, identificate dall’elemento
comune di vagare senza fissa dimora. Per questo sfuggono all’ansia di
controllo di una società tradizionalista e nello stesso tempo
profondamente insicura e pertanto rappresentano l’ignota alterità da
evitare e da cui rifuggire in quanto fonte di pericolo.
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Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S2
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
Riccardo Sebastiani
riccardo.sebastiani@uniecampus.it
Corso di Laurea: Scienze pedagogiche - curr. Pedagogia della marginalità e della disabilità
Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S2
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
La genesi della Pedagogia Speciale viene fatta risalire tra la fine del
settecento e l’inizio del novecento in Francia grazie ai primi studi di
Itard e Séguin, anche se ad una più attenta analisi si potrebbe attribuire
già a Pestalozzi e Fröebel le prime riflessioni su un’educazione aperta
ai diversamente abili.
In Italia dobbiamo attendere la fine dell’ottocento e l’inizio del
novecento per incontrare i primi studi intono al tema della disabilità dei
minori con studiosi del calibro di Maria Montessori (1870-1952), Sante
De Santis (1862- 1935), Giuseppe Ferruccio Montesano (1868- 1961).
Di certo non sono stati gli unici ma di sicuro sono stati quelle che hanno
adottato un approccio scientifico della disciplina unendo le conoscenze
psico-pedo-educative con quelle mediche.
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Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S2
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
Alla fine degli anni sessanta inizio anni settanta inizia a svilupparsi,
intorno al tema della Pedagogia Speciale l’interesse della comunità
scientifica internazionale tanto che l’UNESCO incaricherà un gruppo di
esperti che propongano, ai vari governi, nuovi progetti e programmi di
rinnovamento attorno al tema della disabilità.
Grazie a questi input negli anni successivi la Pedagogia Speciale è
andata incontro ad una scoperta continua ed inarrestabile che l’ha
definita come una vera e propria scienza dotata di un proprio statuto
epistemologico ed di un proprio oggetto di indagine.
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Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S3
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
Riccardo Sebastiani
riccardo.sebastiani@uniecampus.it
Corso di Laurea: Scienze pedagogiche - curr. Pedagogia della marginalità e della disabilità
Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S3
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1
Come scienza del prendersi cura educativo delle persone con bisogni
speciali, parte dall’analisi delle storie reali, singolari, dalla finitezza
plurale dei soggetti quale si propone nella vita ordinaria, per rivalutare
l’imprevisto fenomenico, mediante la ricerca e la valorizzazione delle
potenzialità di recupero e di espressione di sé sempre presenti, anche
nel soggetto più compromesso. Superando una lettura delle situazioni
individuali nei termini semplicistici di caso e necessità, promuove una
interpretazione delle «narrazioni» in situazione, realizzata sulla base di
limiti e potenzialità sia personali (condizioni bio-psicosociali, età, livello
e gravità del deficit, stato di integrazione dinamica della personalità
ecc.), sia contestuali (attività e partecipazione sociale, sostegno
familiare, interventi della scuola, degli ambienti di lavoro, dei servizi
territoriali ecc.). [M. Pavone, L’inclusione educativa, Mondadori, Milano
2014 p. 15].
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Insegnamento: Pedagogia Speciale
Lezione n°: 1/S3
Titolo: LA DISABILITÀ NELL’ANTICHITÀ
Attività n°: 1