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08
Edizione maggio 2010
Guida introduttiva
Guida Roland
stampa&taglio
Tecnologia, procedure,
materiali di stampa ed applicazioni
2 Guida Roland stampa&taglio
Buona lettura!
Vittorio Neri e Daniele Cogo
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 3
INDICE
Stampa&taglio Gli inchiostri
Vantaggi e applicazioni 7 I tipi di inchiostro 34
La soluzione che occorre Base solvente: ecosolvente e solvente puro
Come si fa? Base acqua: dye e pigmentati
Cosa si può fare con una periferica stampa&taglio Inchiostri UV
Inchiostri sublimatici
Le parti di un plotter Roland 10 Inchiostri metallici
Partiamo dal file
L’elettronica a bordo Uno sguardo agli inchiostri Eco-Sol MAX 38
Lo scorrimento del materiale La durata dell’inchiostro
Rendimento
Al lavoro 12 Versatilità
Si stampa!
Si taglia!
Il software RIP Roland VersaWorks
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4 Guida Roland stampa&taglio
5
Stampa&taglio
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6 Guida Roland stampa&taglio
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 7
Vantaggi e applicazioni
Questo capitolo si apre con un’introduzione dedicata agli aspetti basilari delle applicazioni di stampa&taglio,
principalmente realizzate su materiale vinilico adesivo. Si scopriranno, passo dopo passo, le procedure più
comuni per realizzare lavori di stampa&taglio e si apprenderà come creare un file digitale, acquisendo nel
contempo le conoscenze indispensabili sui supporti di stampa, sulle protezioni da applicare, sugli inchiostri
impiegati nella stampa&taglio a getto d’inchiostro e le differenti tipologie di applicazioni possibili.
L’integrazione del procedimento di stampa su vinile e di quello successivo di sagomatura apporta un significativo
vantaggio nelle operazioni di produzione grafica per diversi motivi. Primo perché viene eliminata la fase di
ricarico da una periferica di stampa ad una di taglio. Tutto viene gestito da un unico software e la rimessa
a registro tra la stampa e la successiva sagomatura avviene in maniera automatica. Il software RIP Roland
VersaWorks in dotazione alla periferica di stampa&taglio gestisce in automatico l’invio del file di stampa e il
successivo taglio. La precisione della periferica garantirà la bontà del risultato finale. L’ergonomicità del sistema
aumenta la produttività totale e semplifica sia le operazioni di apprendimento che quelle di lavoro.
Un’unica periferica poi è un guadagno concreto di spazio utile che, sappiamo bene, può essere un problema
dove i laboratori di produzione sono limitati nella metratura.
Svolgendo l’intero processo di lavoro con un’unica periferica si riducono notevolmente gli errori di messa a
registro, di carico materiale, d’invio file e non è più necessaria la costante presenza dell’operatore per il periodo
necessario a queste operazioni. Non male vero?
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8 Guida Roland stampa&taglio
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 9
Come si fa?
La domanda che spesso ci si pone davanti ad una applicazione particolarmente accattivante è proprio:
“ma come è stata fatta?”
Questa domanda sovviene anche ai professionisti della grafica e rappresenta un punto di partenza per stimolare
la nostra immaginazione e creatività.
In passato la risposta era da ricercare in lunghi ed elaborati processi di lavoro: verniciatura a mano, aerografia,
applicazione di strati in vinile, mascheratura e finitura con il rischio però di non riuscire ad arrivare al risultato
desiderato. Oggi la tecnologia di stampa digitale di grande formato e soprattutto quella di stampa&taglio ha
cambiato completamente il modo di produrre una grafica. Sfumature, cromie, passaggi tonali, sagomature
particolari e al vivo, grafico a pezzo unico: tutto ciò può essere realmente creato in un solo passaggio con tempi
rapidi ed in modo sicuramente più agevole.
Inoltre la grafica creata può essere stampata su un ampio ventaglio di materiali, espandendo le possibilità
realizzative e consentendo di andare ad esplorare nuovi mercati rispetto a quelli standard.
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10 Guida Roland stampa&taglio
L’elettronica a bordo
Quando dal RIP manderemo il file in stampa, la macchina elaborerà prima la parte bitmap.
è importante che, sia la tipologia d’interfaccia adottata che la scheda di gestione dei dati, possano gestire file di
grandi dimensioni, per evitare colli di bottiglia o perdita di dati. Per questo Roland ha dotato le sue periferiche di
affidabili interfacce Ethernet e schede di gestione del flusso dati potenziate.
La mainboard (scheda madre) gestirà quindi i parametri di stampa inviando gli opportuni segnali ai motori ed
al sistema di movimentazione del materiale e alla testina di stampa, per la gestione del dot stampato e delle
passate di stampa.
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12 Guida Roland stampa&taglio
Al lavoro
Si stampa!
La fase di stampa inizia con il riscaldamento
preventivo del materiale, in modo che i pori dello
stesso siano pronti per ricevere l’inchiostro.
La stampa vera e propria avviene sotto il carrello di
stampa. Di solito un carrello di stampa ospita due,
quattro o sei testine, ognuna con il suo colore e la sua
fila di ugelli che “sparano” i dot (gocce d’inchiostro)
sul supporto. La tecnologia utilizzata da Roland per
le sue testine è quella piezoelettrica, che assicura
un’ottima precisione della goccia, senza satelliti e
perfettamente dimensionabile (dot variabile).
Roland ha recentemente adottato la tecnologia Roland Intelligent Pass Control su tutta la sua gamma di
stampanti. Come si evince dal nome, questa funzione agisce sulla passata di stampa allo scopo di armonizzare i
dot della passata stessa con quella stampata successivamente. Il controllo della passata di stampa ci consente di
aumentare la qualità dello stampato e di aumentare la produttività, poiché ci si può spingere ad utilizzare velocità
più alte senza rischi di deterioramento della grafica. Effettuata la stampa il materiale passa sopra un asciugatore,
di solito integrato nella
macchina, che asciuga
rapidamente l’inchiostro e
ne elimina i residui volatili. Le
temperature dei riscaldatori
e degli asciugatori possono
essere gestiti dall’operatore a
secondo del tipo di materiale
che s’intende stampare.
è possibile gestire un tempo
di asciugatura prima di
passare automaticamente
alla fase di taglio.
Si taglia!
Il taglio della grafica avviene riavvolgendo il materiale
stampato ed elaborando il file vettoriale che descrive
la sagomatura della grafica. Il plotter taglierà i
contorni delle grafiche ottimizzando il percorso di
taglio in modo da eseguire l’operazione di scontorno
nel minor tempo possibile.
Dopo la stampa, la grafica può essere laminata e
poi ricaricata sul plotter. è il caso, ad esempio, delle
grafiche da applicare sui veicoli: essendo sottoposte
a notevoli stress (solventi, spazzole, idrogetti)
necessitano di un’adeguata protezione.
Il plotter stampa dei crocini di riferimento (Roland Quadralign) e, quando il foglio viene ricaricato dopo la
laminazione, i crocini vengono letti da un apposito sensore. Il sistema Roland Quadralign adatta il file di taglio
correggendo anche eventuali errori dimensionali introdotti dalla laminazione, per ottenere il risultato ottimale.
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14 Guida Roland stampa&taglio
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16 Guida Roland stampa&taglio
Sono letteralmente due rivoluzioni nella stampa digitale perché si apre a tutti la possibilità di fare comunicazione
visiva in maniera nuova, con una tecnologia integrata semplice ed a portata di mano, nonché unica e
particolarmente innovativa.
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 17
Oggi, l’arrivo di marchi con tipologie di periferiche simili, non può che stimolare a fare di più.
è per questo che Roland ha introdotto ultimamente diverse novità. La serie VersaUV, la prima periferica al
mondo che stampa e taglia con inchiostri UV è già stata già insignita di ben tre premi come migliore periferica
innovativa. Poi gli inchiostri metallici, per realizzare effetti ad alto valore aggiunto sulle grafiche.
Poi Roland OnSupport, il sistema che comunica direttamente con l’utente via e-mail direttamente sul cellulare.
Quando si parla di storia, di cuore e di passione tecnologica dietro ogni prodotto Roland, s’intende giusto questo:
non solo il bene per l’azienda che lo fabbrica, ma soprattutto per chi quotidianamente ci lavora.
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18 Guida Roland stampa&taglio
Roland OnSupport
Roland OnSupport è il nuovo sistema di supporto per l’utente che
permette di sapere lo status della periferica da remoto, tramite
e-mail inviata sul PC o sul telefono. è attivo sulle periferiche di
stampa&taglio di ultima generazione Roland. Per capirne l’utilità,
si pensi ad esempio a quando l’inchiostro sta terminando
oppure quando la stampa è finita: Roland OnSupport avverte
immediatamente l’operatore. In questo modo, egli può seguire i
lavori senza essere fisicamente presente davanti al prodotto.
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 19
Inchiostro metallico
Alcune delle periferiche della serie stampa&taglio
Roland hanno la possibilità di stampare con
inchiostro metallico. Questa caratteristica sposta il
discorso dal “prezzo al metro quadro” a realizzazioni
ad alto valore aggiunto, impossibili da ottenere con
altre periferiche, tranne nella serigrafia, dove però
occorre considerare i costi d’impianto e le alte tirature.
Con le periferiche Roland predisposte si può
stampare bianco e metallico, oltre alla quadricromia,
a pezzature uniche o di pochi pezzi.
Questo consente di vendere la grafica stampata
considerando servizi che vanno al di là del costo
del materiale e dell’inchiostro. L’uso dell’inchiostro
metallico permette all’operatore di proporre una
grafica molto personalizzata, nelle quantità, nella
realizzazione e nei colori. Il valore aggiunto di
queste produzioni veramente esclusive, consente
marginalità più alte in fase di vendita
Gli effetti più accattivanti si hanno nella stampa di pattern geometrici, di testi, di riempimenti e di forme e profili
grafici. Oltre alla realizzazione di piccoli lotti, si possono realizzare prototipi di progetti grafici grazie anche alla
possibilità di stampare il bianco sopra o sotto gli altri colori per effetti particolari.
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20 Guida Roland stampa&taglio
I programmi da utilizzare
Gran parte dei professionisti che lavorano con le periferiche stampa&taglio Roland raccomandano l’utilizzo
di programmi di grafica vettoriali, ad esempio Adobe® Illustrator® e CorelDRAW® e conseguentemente di file
vettoriali. Il principale vantaggio delle grafiche vettoriali, rispetto a quelle bitmap o raster, è costituito dalla
loro indipendenza dalla risoluzione. In pratica è possibile ridimensionare la grafica vettoriale in qualunque
dimensione senza che la qualità si deteriori. Ad esempio un logo vettoriale utilizzato per la realizzazione di una
T-shirt, potrebbe essere messo più avanti sulla parete di un furgone.
Basterà semplicemente ridimensionare la grafica per ottenere il risultato desiderato alla massima risoluzione.
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 21
Grafica bitmap
Nella grafica si sente spesso parlare di file bitmap e file vettoriali.
Nei file bitmap, la grafica è costituita da tanti quadratini chiamati pixel.
Ognuno di essi ha una specifica posizione, colore e luminosità. Tantissimi
punti messi insieme formano un’immagine detta appunto bitmap.
Guardando da vicino una grafica bitmap ci si accorgerà dei punti che
la compongono. Ingrandendola essa si “sgranerà” poiché le dimensioni
dei singoli pixel aumenteranno, con un conseguente decadimento della
qualità. Ecco perché parliamo di risoluzione nei file bitmap.
Una foto perfetta nella sua dimensione 10x15cm risulterà inguardabile
portandola a 70x100cm.
La tabella che segue indica, per ogni tipologia di materiale, e a seconda
della distanza di visualizzazione, qual è la risoluzione in PPI consigliata. Esempio di grafica bitmap
Distanza di visualizzazione
>50 m 20-50 m 5-20 m 1-5 m <1 m
MESH 10 25 50 70 100
BLUEBACK 15 30 50 80 100
BANNER 20 30 80 90 120
ONE WAY 10 30 50 80 120
PVC Adesivo 30 50 70 150 200
Valori in PPI (Pixel per Pollice)
Grafica vettoriale
Una grafica vettoriale descrive matematicamente l’oggetto
dell’immagine. Se un rettangolo in una grafica bitmap è un insieme di
punti, in una grafica vettoriale esso sarà definito dalle sue coordinate.
Così facendo è possibile allargare l’immagine a piacimento senza che
essa si deformi o decada di qualità.
è possibile utilizzare grafica vettoriale per loghi, simboli e illustrazioni
mentre una fotografia è necessariamente composta da grafica bitmap.
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22 Guida Roland stampa&taglio
Creare la grafica
Per prima cosa occorre realizzare la grafica del lavoro. È possibile creare un’immagine totalmente vettoriale
o un’immagine costituita da componenti sia bitmap che vettoriali. Qualora all’interno del file siano presenti
immagini bitmap, bisogna assicurarsi di creare un file la cui dimensione e risoluzione siano adeguate al risultato
finale desiderato.
Abbondanza all’immagine
Al fine di evitare delle sottili linee bianche tra il taglio della sagomatura è consigliato aggiungere un’abbondanza
al bordo esterno della grafica. Una linea di 1-3 pt. è l’ideale.
Salvare la grafica
Una volta terminate queste operazioni, si può salvare l’immagine in uno dei formati file supportati come EPS
o PDF e importare il file per la stampa in Roland VersaWorks. In alternativa, si può stampare dal programma di
grafica preferito direttamente sul plotter stampa&taglio.
Abbondanza
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1. Per prima cosa occorre cliccare su Finestra > Finestre mobili > Browser tavolozza colore.
2. Sotto la voce Tavolozze dell’utente spuntare la voce Tinte piatte personalizzate.
Si aprirà la palette dei colori personalizzati che si potrà spostare a piacimento (figura 1).
3. Cliccare ora sulla freccia nera in alto a sinistra sulla Tavolozza e scegliere Modifica > Editor tavolozza (figura 2).
4. Eliminare eventuali colori inutilizzati e cliccare su Aggiungi colore.
5. Selezionare poi la finestra Tavolozza e cliccare sull’icona Apri (figura 3).
6. Occorre ora selezionare il file “userinks.cpl” presente in C:\Programma\Roland VersaWorks\Swatch\CorelDraw
7. Selezionare il primo campione (CutContour) e cliccare su Aggiungi a tavolozza. Poi cliccare su Chiudi (figura 4).
Nel caso volessimo aggiungere tutti i colori della Roland Color System Library, selezionare tutti i campioni
prima di cliccare su Aggiungi a tavolozza.
8. Confermare l’operazione cliccando nuovamente su OK.
Il colore CutContour da assegnare al percorso di taglio è ora disponibile nella tavolozza colore.
Figura 1
Figura 2
Figura 3 Figura 4
A partire dalla versione CorelDRAW® Graphic Suite X5 le Tavolozze colore Roland sono integrate direttamente
nel programma.
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Figura 1 Figura 2
Figura 3 Figura 4
Figura 5 Figura 6
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26 Guida Roland stampa&taglio
Da sapere
VersaWorks permette inoltre il calcolo del consumo d’inchiostro per ogni singolo file stampato in modo che si
possa determinare il costo vivo della stampa. VersaWorks calcola in anticipo il tempo di stampa di ogni file in
modo da poter meglio gestire la coda dei lavori. VersaWorks può gestire in contemporanea, dallo stesso PC, fino
a quattro periferiche Roland: stampa, stampa&taglio, taglio. Infine VersaWorks permette all’operatore di sfruttare
tutto lo spazio disponibile sul materiale ed evitare sprechi posizionando le etichette in maniera ravvicinata e
permettendo la stampa e il taglio al vivo.
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 27
è fatto da Roland
Roland ha realizzato VersaWorks tramite i suoi specialisti e lo aggiorna sempre in tempo reale.
A differenza di altri RIP, che si adattano alla periferica in uso, VersaWorks sfrutta tutte le caratteristiche delle
periferiche da stampa perché costruttore del RIP e della macchina è sempre Roland.
Ha la libreria colori
VersaWorks ha già una libreria colori completa e stampabile per avere sempre il colore richiesto dal cliente senza
complicate profilature e messe a punto. Si stampa la libreria sul materiale scelto (banner, pvc ecc.) e si confronta
il colore richiesto dal cliente. Il colore scelto sarà riprodotto fedelmente e senza inconvenienti.
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28 Guida Roland stampa&taglio
Il profilo ICC
La sigla ICC sta per “International Color Consortium”. Questo ente ha creato delle regole per la gestione dei colori.
Conoscendo le specifiche di ciascuna periferica che utilizziamo (plotter e monitor in particolare) è possibile preser-
vare i colori dal momento della loro scelta sino alla fase di stampa.
Nel nostro caso specifico il profilo ICC di ogni singolo materiale tiene conto delle caratteristiche della nostra stam-
pante Roland indicando ad essa come gestire le combinazioni del colore ed in quale quantità, in modo da sfruttare
la massimo le caratteristiche della stampante sul quel dato materiale.
Materiali diversi avranno quindi profili diversi. Un conto è infatti stampare su carta, che ha la capacità di assorbire
maggiormente gli inchiostri, un altro conto è stampare su PVC adesivo ed un altro conto stampare su una superfi-
cie più ostica, come può essere una pellicola, che tende a respingere l’inchiostro.
In questo caso, la giusta regolazione della quantità d’inchiostro eviterà allo stesso di “galleggiare” in superficie.
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30 Guida Roland stampa&taglio
La Roland Color System Library nasce con l’intento di avere un riferimento preciso su tutti i colori che una
stampante può riprodurre. Grazie a questo sistema è possibile stampare lo stesso colore di una grafica o di un
prodotto esistenti, quali i colori di un logo o di un riferimento Pantone. Come riuscirci in maniera facile e precisa?
Roland ha creato un sistema codificato di colori, una serie di tacche da stampare e confrontare con il campione
esistente al fine di identificare il riferimento corretto. Una volta trovato il codice relativo al colore che vogliamo
ottenere è sufficiente scegliere la tinta corrispondente da una biblioteca campioni nel programma di grafica
(CorelDRAW®, Illustrator® o InDesign®) per ottenere in stampa il colore desiderato.
In seguito occorre andare sul menù Supporti e scegliere una delle chart a disposizione:
Color Chart Type-1 Color Chart Type-2 Color Selector Color Chips
I colori sono suddivisi in I colori della libreria sono Stampa la tabella di Stampa 12 campioni
categorie sulla base della suddivisi in categorie sulla combinazione degli inchiostri cromatici per ogni colore, per
saturazione e disposti in base del tono del colore e per da tagliare e rilegare per creare 5 colori, in formato A4. I colori
modo da variare in tonalità ciascun tono viene stampata un album di provini colore sono disposti in base al tono
in senso orizzontale, ed in la ruota dei colori. che può essere utilizzato per colore.
luminosità in senso verticale. paragonare i colori.
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RVW-PR08J
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32 Guida Roland stampa&taglio
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Gli inchiostri
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34 Guida Roland stampa&taglio
Da sapere
I tipi di inchiostro
Base solvente: ecosolvente e solvente puro
Esistono due tipologie di inchiostri a base solvente:
ecosolvente e solvente standard. Roland utilizza
inchiostri di tipo Eco, chiamati Eco-Sol MAX, in tutte
le sue periferiche da stampa&taglio. Si dicono eco
perché hanno una quantità di solvente molto ridotta
e pochi elementi volatili VOC rispetto al solvente
standard. Anche l’odore è praticamente nullo, se
confrontato con i solventi puri, che infatti necessitano
di cappe di aspirazione o filtri al carbone.
Nel veicolo liquido di solvente vengono miscelati i
pigmenti che danno il valore qualitativo all’inchiostro. Grazie alla qualità del pigmento usato da Roland nei suoi
Eco-Sol MAX, si ha un ottimo gamut di colori e la possibilità di stampare su supporti rivestiti o non rivestiti. Inoltre
la stabilità della tinta del pigmento è sempre garantita in fase di produzione, con controlli continui sul prodotto.
Questo significa che acquistando una cartuccia oggi o tra un anno il colore riprodotto, a parità di condizioni, sarà
sempre lo stesso. Gli inchiostri a base di solvente puro stampano molto bene su supporti non rivestiti, poiché
la maggior quantità di solvente “mangia” il vinile facilitando l’aggrappaggio. Tuttavia le macchine a solvente
puro richiedono appositi dispositivi di ventilazione e manipolazione, da includere nel prospetto costi, nonché
procedure continue di pulizia poiché il solvente, se lasciato asciugare, occlude le testine di stampa.
Eco-Sol MAX contiene invece il giusto mix di solvente per il grip dell’inchiostro sul materiale ed è accompagnato
da una ricca serie di profili ICC per tantissime tipologie di materiale. I profili ICC sono visualizzabili all’interno
di Roland VersaWorks. La manutenzione delle periferiche con Eco-Sol MAX, grazie alla sua composizione, è
estremamente facile ed avviene sia in maniera automatica che con procedura manuale.
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36 Guida Roland stampa&taglio
Inchiostri UV
L’inchiostro UV è un’ulteriore tipologia di inchiostro
che si affianca a quelli a solvente e base acqua.
Quello adottato sui plotter da stampa VersaUV può
stampare su una vastissima gamma di materiali,
soprattutto quelli più flessibili, grazie alla particolare
conformazione dell’inchiostro.
Esso si fissa sul supporto grazie all’essiccazione
generata da due lampade UV. Esse infatti, grazie
all’emissione di raggi UV, trasforma l’inchiostro da
liquido a solido aggrappandolo sulla superficie del
supporto di stampa. L’essiccazione è molto rapida e non è necessario alcun tempo d’asciugatura. La resa dei
colori è perfetta e di una brillantezza unica. La saturazione dei colori è ottimale ed il gamut riproducibile è
estremamente ampio.
La notevole copertura dell’inchiostro bianco permette la stampa senza problemi su supporti trasparenti.
Inchiostri sublimatici
Vi sono poi gli inchiostri sublimatici, una particolare
categoria di inchiostri base acqua. La sublimazione è
quel processo utilizzato nella stampa che permette
di trasferire, tramite una pressa a caldo, l’inchiostro
contenuto nella carta transfer direttamente sul tessuto.
Durante il riscaldamento, con temperature superiori ai
140°, l’inchiostro passa direttamente dallo stato solido a
quello gassoso in maniera istantanea. La sublimazione
è possibile su materiali sintetici, tessuti e non, che a 140
°C allentando la loro struttura molecolare permettono
al pigmento, che si trasforma in colorante, di combinarsi
con il materiale in maniera permanente. Il risultato finale permette di avere una superficie o tessuto senza alcun
rilievo o spessore, lavabile e con la sofficità propria del materiale.
Per la realizzazione del processo di sublimazione sono necessari una stampante dotata di inchiostri sublimatici
di qualità e una pressa per il trasferimento a caldo. La sublimazione consente la personalizzazione di tessuti,
stendardi, striscioni, bandiere per la personalizzazione di eventi, punti vendita, ambienti museali o didattici.
è possibile realizzare campionature di abbigliamento o di tessuti, così come allestimenti, sfondi e scenari.
Grazie alle tante possibilità offerte dalla sublimazione, si possono personalizzare oggetti più disparati quali tavole
da surf, snowboard, divani, tovaglie ed oggettistica varia.
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Inchiostri metallici
L’inchiostro Eco-Sol MAX metallico, presente su
alcuni modelli di plotter Roland, permette di dare alla
stampa caratteristiche uniche e offrire alla clientela
personalizzazioni molto spinte. La qualità del
dettaglio che si può ottenere consente di riprodurre
sia loghi o clipart così come immagini fotografiche.
L’inchiostro metallico può essere utilizzato sui
supporti di stampa per la comunicazione visiva, arti
grafiche, etichette e packaging.
Gli effetti più accattivanti si hanno nella stampa di
pattern geometrici, di testi, di riempimenti e di forme
e profili grafici. È possibile la realizzazione di piccoli
lotti o di prototipi grafici e la possibilità di stampare
il bianco sopra o sotto gli altri colori per effetti
particolari.
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La durata dell’inchiostro
Resistenza al graffio
Eco-Sol MAX è pensato per offrire un’ottima resistenza ai graffi, fattore indispensabile per produrre banner
esterni e altre realizzazioni grafiche che implicano tecniche di rifinitura complesse, come cuciture o occhiellature.
Per l’operatore quindi il vantaggio concreto è quello di preservare una qualità di stampa elevata e una
maneggevolezza totale dello stampato.
Rendimento
Tempo di asciugatura ridotto
L’asciugatura rappresenta sempre un collo di bottiglia nella produttività quotidiana. Con Eco-Sol MAX, Roland ha
ridotto al minimo il tempo necessario per l’essiccazione dell’inchiostro. Un altro grosso vantaggio di Eco-Sol MAX
è il suo potere di aggrappare al materiale in maniera stabile e senza l’eventualità che la stampa si rovini durante
il processo di montaggio della grafica, . Nel caso di produzioni notturne è possibile utilizzare un riavvolgitore per
ottimizzare i tempi. La supervisione diretta di un operatore non è infatti necessaria.
Versatilità
Assenza di odori
è molto importante che nel luogo di lavoro si preservi la qualità dell’aria e l’eco compatibilità dei materiali usati.
Sotto questo punto di vista Eco-Sol MAX ha un odore residuo praticamente nullo, ideale quindi anche in uffici e
studi grafici. Non contiene VOCs (Volatile Organic Compounds - residui volatili organici) pericolosi e non richiede
ventilazioni speciali, filtri o cappe come invece è necessario per i normali inchiostri a base solvente.
Questo significa risparmio per l’utilizzatore e nessun costo nascosto nell’acquisto della periferica Roland.
Ogni colore ha un suo specifico foglio di sicurezza scaricabile dal sito di Roland.
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40 Guida Roland stampa&taglio
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I materiali e la laminazione
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42 Guida Roland stampa&taglio
Vinili cast
I vinili di tipo cast sono pellicole di alta qualità, sottili e morbide,
con una lunga durata all’esterno (di solito 5-7 anni).
Vengono prodotti in forma liquida e spalmati poi sul liner per
avere uno spessore molto sottile.
Per questo, sono materiali facili da tagliare, spellicolare e applicare.
Sono molto stabili dal punto di vista delle dimensioni poiché non
hanno memoria di forma (memoria plastica) ed il restringimento
nel tempo è trascurabile. In genere, sono più opachi dei vinili
calandrati, ma anche più costosi. I vinili di tipo cast sono facili
da utilizzare, resistenti agli strappi e ideali per un ampio ventaglio di grafiche di lunga durata, soprattutto su
superfici irregolari o deformi, con rivetti, sporgenze e rilievi. Grazie al sistema adesivo più sofisticato, sono la
prima scelta per le grafiche veicolari o per applicazioni particolarmente complesse. Vista la loro qualità, possono
essere usate all’interno o all’esterno. Su grafiche veicolari, è sempre raccomandata la laminazione.
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44 Guida Roland stampa&taglio
PVC Retroilluminato
Il PVC retroilluminato è un materiale molto simile al classico
vinile adesivo. La sua particolarità è quella di far risaltare la
brillantezza dei colori stampati su di esso nel momento in cui
viene retroilluminato. Solitamente il PVC adesivo retroilluminato
è accoppiato al plexiglass trasparente per realizzare insegne,
totem luminosi e cassonetti pubblicitari. Il risultato finale è una
soluzione comunicativa di forte impatto visivo che difficilmente
può passare inosservata. Questo tipo di comunicazione prevede
che il file sia stampato ad un’ottima risoluzione e con ricchezza di
colore e dettaglio, vista la vicinanza dell’osservatore.
Banner
Il banner è il materiale che si utilizza per i classici striscioni.
Si tratta di un telo di PVC spalmato, non adesivo, il cui peso varia
normalmente dai 300 ai 700 gr/mq. È un supporto di stampa
gommoso che può essere utilizzato sia in interno che in esterno.
Il banner è adatto, oltre alla realizzazione di striscioni, anche per
personalizzare tensostrutture o stampe di grande formato.
Esistono anche banner chiamati black-out, che hanno un’anima
interna scura e non permettono il passaggio della luce.
Successivamente alla stampa, i banner hanno necessità di essere
rifiniti ulteriormente in base al loro uso.
Le lavorazioni più comuni sono:
• Termosaldatura dei lati del perimetro per aumentare
la resistenza alla tensione;
• Asolatura per l’inserimento di eventuali sostegni;
• Occhiellatura tramite anelli di acciaio per l’ancoraggio del banner tramite elastici o corde tensionatori;
• Applicazione di bottoni automatici per l’ancoraggio del supporto su diverse strutture.
Carta Blueback
La carta blueback è un supporto molto economico e di qualità
relativamente bassa. Viene solitamente utilizzata per la stampa delle
locandine che si vedono lungo le strade o di grandi poster 6x3. Il retro
di colore blu consente, durante l’affissione, di nascondere il poster
precedente sopra cui è stato applicato il nuovo. La carta blueback è
un supporto piuttosto ostico da stampare in quanto, non utilizzando
i profili corretti, non assorbe l’inchiostro causando problemi di
sovrainchiostrazione.
Il risultato cromatico su una carte blueback è di bassa qualità ma il suo
prezzo molto economico la rende un sopporto utile per le affissioni che
non devono durare nel tempo.
Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 45
Mesh
Il mesh è un telo plastico la cui superficie è interamente
microforata. è utilizzato principalmente per la realizzazione di
stampe di grandissimo formato che vadano, ad esempio, a
coprire la facciata di monumenti o edifici in fase di restauro.
I fori sulla sua superficie garantiscono una minore resistenza alle
raffiche di vento che, su una superficie piena, causerebbero il
classico “effetto vela” mettendo a repentaglio la tenuta di una
tensostruttura non ancorata a parete. L’effetto semitrasparente
“vedo non vedo”, creato da questo materiale, lo rende adatto
anche come telo separatore di spazi espositivi. Così come il
banner, anche il mesh è un materiale che può essere rifinito
dopo la stampa.
One way
Il one way è un PVC adesivo microforato con retro nero che va
posizionato su superfici trasparenti, generalmente vetri di auto
o vetrine di negozi. La sua particolarità è quella di consentire la
visione dal lato nero e di celarla dal lato opposto, quello della
stampa. Nel caso della una vetrina di un negozio, la grafica sarà
visibile dalla strada e non sarà consentito a chi la osserva vedere
l’interno del negozio. Dall’interno, al contrario, sarà possibile
vedere tranquillamente la strada e i clienti interessati!
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Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 47
Quando le grafiche sono esposte a condizioni climatiche da esterno (raggi UV, contatto con agenti chimici ed
atmosferici) e necessitano di durare nel tempo, è consigliata la laminazione.
La laminazione estende la durata del lavoro da un 20% sino ad un 70% a seconda del prodotto utilizzato e
permette la pulizia della grafica.
La laminazione è consigliata anche per applicazioni di breve/media durata in esterno, in locazioni esposte a luce
diretta o in posti soggetti a sfregamento e contatto con agenti chimici.
La laminazione può essere anche utile per esaltare la brillantezza dei colori (laminazione lucida) o diminuirne i
riflessi (laminazione opaca).
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Dopo aver impostato la grafica e il percorso di taglio inviamo il file in stampa sul nostro plotter stampa&taglio.
Sfiliamo il prodotto stampato dal plotter e applichiamo il rivestimento trasparente spray.
è consigliato applicare due strati sottili piuttosto che un singolo strato più spesso.
Questo consente di evitare colature del liquido e raggrumi adesivi.
Rimuoviamo infine il vinile indesiderato dalla grafica quando è ancora umida: se lo spray è stato applicato in
modo troppo abbondante, i bordi che sono stati tagliati potrebbero congiungersi durante l’asciugatura.
Quando la grafica è asciutta, tramite application tape viene effettuato il posizionamento sul mezzo.
Per gli inchiostri Eco-Sol MAX occorre accertarsi di scegliere un laminato liquido a base solvente appositamente
concepito per stampe a getto di inchiostro; diversi sono i marchi disponibili.
Le bombolette spray sono adatte a grafiche di piccole dimensioni.
Quelle da 1 litro consentono di applicare il prodotto su grafiche più grandi utilizzando una pistola a spruzzo.
L’uso di laminazioni liquide può avere i suoi pro ed i suoi contro: è bene
accertarsi della qualità e della compatibilità del liquido.
I vantaggi sono quelli di poter lavorare su supporti flessibili e di poter
avere liquidi di laminazione sia opachi che lucidi.
In commercio è possibile trovare liquido per laminazioni mono-
componente, con durate fino a due anni, e bicomponente, con durate
fino a cinque anni. Ambedue preservano la flessibilità del materiale.
Application Tape
L’application tape è uno speciale adesivo semitrasparente che permette di posizionare la grafica nel modo voluto.
è dotato infatti di un adesivo poco potente che ha la sola funzione di permetter all’operatore di mettere la grafica
e spatolare, per poi essere rimosso. Alcuni application tape, possono essere utilizzati anche più volte.
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La periferica Roland, dopo aver ricaricato il foglio laminato, legge in automatico i quattro crocini di registro
stampati dal plotter. A questo punto, il software RIP invia il file per il taglio ed il plotter effettua lo scontorno
dell’immagine laminata.
Questa è la procedura illustrata passo per passo
1. Impostare i dati di stampa e i percorsi di taglio per l’immagine, ricordandosi di chiamare “CutContour” il
colore tinta piatta associato al percorso di taglio;
2. Inviare l’immagine al plotter per la SOLA STAMPA , aggiungendo dal RIP l’opzione di stampa con dei crocini
di registro ottici Quadralign (figure 1 e 2);
3. Effettuata la stampa, rimuovere la grafica stampata dal plotter e realizzare la laminazione richiesta (figura 3);
4. Ricaricare quindi la stampa laminata nel plotter
5. Inviare a questo punto le informazioni di SOLO TAGLIO per scontornare la grafica. Il sistema di rimessa a
registro con lettura ottica allinea automaticamente i percorsi di taglio alla grafica stampata e compensa
eventuali deviazioni o distorsioni introdotte nel materiale dalle operazioni di laminazione (figure 4 e 5).
6. Rimuovere il vinile in eccesso dalla grafica e applicare il lavoro dove desiderato (figura 6)
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Figura 1. Impostazioni VersaWorks per stampa di grafica e crocini Figura 2. Fase di stampa
Figura 5. Rilettura automatica dei crocini Quadralign Figura 6. Rimozione del vinile in eccesso dalle etichette
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Tecniche e applicazioni
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Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 55
La vetrina è il biglietto da visita di qualsiasi azienda, negozio, centro commerciale, banca o concessionaria.
è uno spazio su cui comunicare e, nella forma voluta, tutti i concetti che fanno la differenza per quell’attività
commerciale possono essere immediatamente messi in risalto. Insomma, la vetrina è un vero e proprio
strumento di marketing e permette di uscire subito dall’anonimato cittadino!
Quando si propone una grafica da vetrina ad un cliente bisogna anche prospettare che una vetrina con una
grafica armonica dà un messaggio di pulizia e serietà alla clientela dell’attività, nonché serenità e allegria.
Inoltre, la vetrina decorata, ben si unisce ad altre applicazioni che possono essere poi proposte all’interno
dell’attività, in modo da dare un unico ed armonico messaggio.
Materiali
La decorazione di una vetrina si fa solitamente in vinile, che può essere stampato e tagliato nella forma voluta.
Ovviamente, vetrine colorate e capaci di catturare l’attenzione possono essere realizzate anche con solo vinile
da taglio. Importante è preservare quelli che sono i simboli del negozio o dell’attività: loghi, slogan e altri simboli
grafici debbono essere perfettamente integrati nel progetto.
Il vinile stesso, per le sue caratteristiche di brillantezza, da molto risalto alla grafica
Il vinile utilizzato per la decorazione delle vetrine è solitamente quello che ha una durata superiore.
Per ovvi motivi: sole, freddo, pioggia, mani, sudore, graffi ed altri stress tipici di una grafica per esterno.
Inoltre, esso non deve ritirarsi, frantumarsi, cambiare stato, pena un lavoro da rifare daccapo.
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Installazione
è consigliato, nella creazione della grafica, puntare su colori chiari,
più visibili di quelli scuri. Questi ultimi possono essere invece
contornati di bianco nel caso la grafica preveda il loro uso.
Il colore scuro tende ad assorbire più luce, sottoponendo il vetro
ad uno stress intenso. Inoltre, i difetti sullo scuro sono più visibili.
Per le grafiche da vetrina, il consiglio è di applicarle fuori e non
dentro, perché i riflessi sono più vivi ed accattivanti e l’impatto
è sicuramente diverso. Esternamente le grafiche sono installabili
in un tempo minore se paragonato a quello necessario per una
vetrina interna.
Altri effetti
La decorazione delle vetrine può essere effettuata anche utilizzando vinili da taglio particolari, come i satinati
che simulano l’effetto del vetro sabbiato. Per ottenere degli effetti di sicuro impatto è anche possibile stampare
utilizzando i nuovi inchiostri Roland metallizzati. In quest’ultimo caso, è sempre raccomandata la laminazione.
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Come applicare
L’applicazione va fatta sempre su un vetro pulito utilizzando detersivi che non lascino residui, pena il
deterioramento del potere adesivo del vinile. Una migliore pulizia si ottiene pulendo prima con detersivo
apposito ed acqua calda. Una volta asciutto, si pulisce con acqua ed alcool isopropilico miscelati con carta o
stoffa che non lascino residui e pelucchi.
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Vinile
BIANCO
Figura 4. Posizionamento del vinile bianco a coprire la grafica Figura 5. Impostazioni VersaWorks per lettura crocini e taglio
Figura 6. Lettura dei crocini tramite sistema Quadralign Figura 7. Il lavoro finito
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Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 61
Abiti personalizzati
Per questo tipo di lavorazione è inoltre necessario acquistare una pressa a caldo.
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1. Creare la grafica da applicare sulla maglietta e il relativo percorso di taglio utilizzando il programma
di grafica desiderato. Per far coincidere il colore del bordo della stampa con quello della maglietta, è
fondamentale l’utilizzo della Roland Color System Library (figure 1 e 2).
2. Inviare l’immagine al dispositivo di stampa&taglio per stampare e tagliare sul materiale termo trasferibile.
3. Terminata la stampa rimuovere il vinile in eccesso dalla grafica (figura 3).
4. Pulire l’abito con una spazzola Questo permette di rimuovere residui di materiali o fibre che possono
macchiare o scolorire l’immagine quando l’abito viene pressato a caldo.
5. Preriscaldare la pressa a caldo fino a raggiungere la temperatura consigliata, di solito circa 150-160°C..
Disporre in modo uniforme l’abito e pressare l’area dove si desidera applicare la grafica al fine di rimuovere
eventuali pieghe.
6. Stendere uniformemente sopra la grafica un application tape adatto alle alte temperature (figura 4).
7. Posizionare sull’abito l’immagine appena stampata assicurandosi di aver tolto il liner sotto di essa.
Sulla grafica, posizionare un foglio staccabile in carta antiadesiva in silicone (figura 5).
8. Pressare l’immagine e l’abito in base ai parametri di tempo e temperatura consigliati (solitamente 150-160°C
per circa 10-15 secondi). Il tempo e la temperatura sono fattori fondamentali per la corretta riuscita del
trasferimento termico (figura 6).
9. Rimuovere con cura l’application tape per ammirare un prodotto finito che durerà a lungo (figure 7 e 8).
Ecco fatto! Pochi secondi e si potranno produrre fantastici abiti a colori personalizzati!
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Figura 1. La Roland Color System Library per la scelta dei colori Figura 2. La preparazione del file in Adobe® Illustrator®
Figura 3. Stampare la grafica sul materiale termo trasferibile Figura 4. Applicare l’application tape e togliere il liner sotto la stampa
Figura 5. Posizionare sopra la grafica un foglio in carta antiadesiva Figura 6. Pressare alla temperature e con il tempo consigliati
Figura 7. Rimuovere con cura l’application tape Figura 8. Ammirare il prodotto finito
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Guida introduttiva – HandBook n. 08, maggio 2010 65
Nel camminare all’interno di un’attività o di un centro commerciale, non si può non essere attratti dalle grafiche
poste sul pavimento. Ognuna di esse, in maniera più o meno marcata, veicola un messaggio che viene subito
recepito.
La grafica da pavimento, anche chiamata floor graphic, è uno dei complementi essenziali della comunicazione
visiva all’interno di un negozio, di uno shopping center, di una qualsiasi attività aperta al pubblico, così come
ambienti industriali, di produzione e magazzini.
Nella comunicazione visiva, se essa è ben gestita, riesce ad evidenziare nella giusta maniera le peculiarità di un
prodotto o di un evento, che altrimenti si perderebbe all’interno della vasta offerta che oggi è presenta in un
qualsiasi shop. Nonostante sia raramente considerata in un piano di comunicazione efficace, la floor graphic è
una delle applicazioni più in crescita nella stampa digitale.
Come funziona
Solitamente tutto parte da quello che si vuole comunicare e dal suo contesto. In un negozio si può decidere
di promuovere un particolare prodotto o in un museo si può evidenziare una particolare area. In un centro
commerciale le attività di ristorazione o le offerte speciali possono essere esaltate con una grafica ad effetto
sfruttando la naturale predisposizione delle persone a focalizzare i loro occhi in basso, osservando dove
camminano mentre spingono i carrelli. L’occhio cade molto facilmente sul pavimento ed esso può essere
sfruttato efficacemente poiché la risposta a questo tipo di messaggio è sempre molto positiva.
Far combaciare questa azione di comunicazione con altre grafiche più tradizionali, permette di rafforzare la
percezione del messaggio.
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I materiali
Le aziende che producono vinile hanno a catalogo solitamente una gamma di materiali per le grafiche su
pavimento. Su questi materiali poi, vengono applicate delle laminazioni a scopo protettivo e antiscivolo.
Il potere adesivo deve assicurare che non si stacchino per la durata prevista. Da controllare la sensibilità alla
variazione di temperature e all’umidità, specialmente in centri commerciali, fiere o fabbriche, che potrebbero
nuocere alla stabilità dell’adesivo. Il consiglio per questi materiali è di farli acclimatare per almeno una giornata
fuori dall’imballo prima di procedere alla stampa e di attendere poi la definitiva stabilizzazione della grafica
stampata (asciugatura inchiostri, evaporazione umidità ecc.) prima di laminare. Più l’umidità è alta, più alto sarà il
tempo di attesa prima della laminazione.
La laminazione
Le grafiche poste sul pavimento sono sottoposte ad una pressione costante ed a un’usura elevata.
Calpestio, sporcizia, grasso, materiali usati per la pulizia, macchine per la lucidatura, aspirapolveri, ecc.
La laminazione da usare deve essere quindi dedicata allo scopo. Conviene assicurarsi di questo con il produttore.
Dove applicare
Una grafica effettuata al pavimento è applicabile ad ogni spazio che abbia pavimenti levigati e non porosi.
Vanno bene i pavimenti con superfici plastiche o in ceramica e i pavimenti in legno. Il pavimento deve essere
integro e non presentare malformazioni, pena il distacco della pellicola.
Pulire poi con sgrassanti appositi prima dell’applicazione oppure con prodotti a base alcolica per macchie più
resistenti da rimuovere con un panno asciutto prima della totale asciugatura del liquido. Evitare posti ove vi sia
traffico veicolare, ingressi o comunque posti che si bagnano spesso poiché si può anche generare un problema
di scivolamento. I bordi debbono essere particolarmente asciutti e sigillati con cera, per evitare le infiltrazioni di
umidità.
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Come funziona
Il materiale utilizzato per la grafica sugli autoveicoli è il cast,
chiamato anche PVC fuso. Tale prodotto, grazie alla qualità del
PVC e al sistema produttivo tramite spalmatura, non ha ritiri nel
tempo, nemmeno una volta conformato e applicato a “caramella”
sulla superficie. L’applicazione di questo materiale va effettuata
con accorgimenti tecnici particolari. Tramite una pistola termica
occorre scaldare il materiale fino a 50°C durante la sua applicazione.
Infine, a decorazione ultimata, occorre fissarlo a 90°C per eliminare
la memoria del materiale. Per proteggere le stampe applicate agli
autoveicoli è sempre consigliata la plastificazione.
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Link utili
Roland Toolbar
Grazie alla Roland Toolbar, messa a disposizione per Firefox e Internet Explorer, è possibile
accedere velocemente ai contenuti e ai profili presentati nella guida. È inoltre utile per
essere costantemente aggiornati sul mondo del Artigiani Tecnologici di Roland.
Scaricabile su www.rolandforum.com o rolanddme.ourtoolbar.com.
Roland Forum
Condividere per crescere. Nato per dare voce al dialogo reciproco: il forum dell’Artigiano
Tecnologico. La creatura esclusiva di casa Roland. Lo spazio virtuale dove utilizzatori, azienda,
partner e fornitori condividono esperienze e scambiano consigli. Dove le problematiche
professionali di ognuno trovano il sostegno di tutti. Per entrare a contatto con la famiglia
Roland, un’unico indirizzo. Libero, gratuito, immediato: www.rolandforum.com.
Roland Blog
Blog Roland. Il diario online di Roland. Per condividere esperienze, riessioni, eventi,
momenti ed applicazioni nel mondo Roland. Avvicinare opinioni dierenti, per la crescita
comune.
Roland DG Academy
Se ascolti dimentichi, se guardi ricordi, ma se fai impari. Soddisfare al meglio le
speciche richieste del mercato. Per questo, all’interno di Roland DG Mid Europe, uno
spazio di eccellenza riservato alla formazione di alto livello professionale: Roland
DG Academy. Corsi interattivi e dimostrazioni pratiche che insegnano all’utilizzatore
come sfruttare al massimo le potenzialità delle macchine Roland DG. Competenze
informatiche e creatività manuale per disegnare il prolo del nuovo “Artigiano
Tecnologico”.
Ringraziamenti
La guida Roland stampa&taglio è stata realizzata da:
Davide Boggian
HV ArtiGrafiche
www.hvartigrafiche.it
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Basta installare un apposito software sul telefonino, scaricabile
gratuitamente da internet, attivarlo ed inquadrare il codice con la
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È possibile scaricare il lettore da http://reader.kaywa.com
oppure su http://www.i-nigma.mobi