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Il trading con i bond

tattiche e strategie per sfruttare le migliori occasioni fornite dal


mercato

Roberto Pane – TRADER INDIPENDENTE


rpane@hotmail.com

MILANO, Auditorium BPM, 26 Novembre 2013


Strategia – come scegliere i titoli

Passo 1) Determinazione della strategia attesa in


funzione del sentiment macroeconomico percepito.

Passo 2) Scelta degli emittenti e dei titoli che meglio


“fittano” all’interno della strategia attesa

Passo 3) Selezione in base ad alcuni parametri tecnici


dei titoli che meglio si prestano all’attività di trading:
• Spread giornaliero
• Volume giornaliero

DISCLAIMER: il contenuto della presentazione ha carattere meramente indicativo e non costituisce


assolutamente un consiglio di investimento. I mercati finanziari sono intrinsecamente rischiosi e
quanto riportato non ha garanzia di ripetitività in futuro. Prima di intraprendere una qualsiasi
operazione finanziaria è consigliabile valutarne l’adeguatezza rispetto al proprio profilo di rischio ed è
opportuno informarsi adeguatamente anche 2 tramite una mirata consulenza professionale.
Strategia su orizzonte temporale lungo – Evoluzione della trade

 Data la pianificazione della trade vediamo la sua evoluzione possibile (posso andare in Overnight):

Price OUT TRADE CONCLUSA IN PROFIT


< Market
Price

Price IN >
SI
Price IN > Market
Market Price
Price
NO
Exit Strategy:
SI
SI • Stop Loss
INIZIO
• Martingala FINE
NO NO • Accumulazione

TRADE CONCLUSA CON NULLA DI FATTO

TEMPO – GUADAGNO DI RATEO PER I TITOLI CHE PREVEDONO CEDOLA

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Strategie applicabili nel corso dell’evolversi della trade

 MARTINGALA: è una strategia che aumenta i quantitativi utilizzati per ogni trade man mano che il
prezzo scende, diminuendo il prezzo medio di carico e consentendo quindi di uscire ad un prezzo
inferiore rispetto all’ingresso iniziale.
 MARKET MAKING O BUSTA DI INVILUPPO: consiste nel seguire il prezzo del titolo mantenendo i
range sia verso il basso che verso l’alto e seguendo man mano il trend
 ACCUMULAZIONE: da utilizzarsi nel caso in cui i volumi siano esigui e si abbiano importanti indizi della
bontà della posizione. Si mantengono stabili o con basse variazioni i prezzi di ingresso sulla base anche
della struttura e configurazione del book per poi puntare ad una trade importante di uscita.

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Hedging di portafoglio utilizzando l’anticorrelazione

 Consiste nel scegliere una strategia base in funzione di un particolare titolo guida e poi utilizzare
l’anticorrelazione per consentire un equilibrio complessivo di portafoglio
 In funzione del mercato si potrà essere più speculativi o hedged
 Se la strategia base è sui titoli BUND-correlati perché il quadro macroeconomico è di crisi o comunque
risk-averse, potrò fare hedging sui BTP-correlati nel caso in cui il mercato si volga contro.
 E viceversa.

Una strategia di questo tipo prevede di far ruotare il


capitale fra BUND-Correlati e BTP-Correlati
consentendo di essere “sempre” al riparo da
rivolgimenti del mercato.

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Hedging di portafoglio utilizzando differenti tipologie di obbligazioni

 Consiste nel definire un paniere di titoli su cui effettuare le trade che siano tra di loro anticorrelati per
tipologia
 Esempio tipico è entrare contemporaneamente su titoli ZCB o Tasso-Fisso ed Euribor linked o Equity
Linked
 A parità di rating l’uno si anticorrela all’altro ed in funzione dell’andamento dei tassi si bilanciano
consentendo quindi di annullare il rischio.

Una strategia di questo tipo prevede di far ruotare il


capitale fra titoli anticorrelati consentendo di
essere “sempre” al riparo da rivolgimenti del
mercato.

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Analisi grafica dei dati storici: derivazione di intervalli [range di negoziazione]

2° RANGE
1° RANGE
Trading fra i livelli 93,85 – 94,60.
Trading fra i livelli 92,50 – 93,90.

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Analisi grafica dei dati storici: determinazione degli intervalli di negoziazione

2° RANGE
1° RANGE
Trading fra i livelli 93,85 – 94,60.
Trading fra i livelli 92,50 – 93,90.

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Esempio di risultato su tre mesi di negoziazione

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Il book di negoziazione [ABN AMRO - ISIN: NL0009289321]

 Sul book avvengono le trade.


 E’ strutturato in modo da avere sul lato sinistro le PDA ossia le proposte di acquisto ordinate per prezzo
decrescente e momento di inserimento della proposta, mentre sul lato destro sono mostrate le PDV
ossia le proposte di vendita ordinate per prezzo crescente e momento di inserimento della proposta.
 La trade avviene quando due proposte, una di acquisto ed una di vendita, incrociano il prezzo.
Tipicamente una è preesistente e l’altra viene immessa in modo da incrociare il prezzo. Se la trade è
avvenuta sul lato Bid allora si dice che la trade è un Sell, mentre se la trade è avvenuta sul lato Ask
allora si dice che la trade è un Buy.

 Stato della  Ultime contrattazioni


negoziazione del sul titolo, in questo
titolo [CHIU, caso la trade è
CONT, ASTA AP, avvenuta sul lato Bid
ASTA] ossia lo si considera
un Sell
 [PDA] Proposte di
acquisto [LATO  [PDV] Proposte di
BID o DENARO] vendita [LATO ASK o
LETTERA]
 Zona di
immissione della
proposta di
negoziazione

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Esempio di book molto liquido [BTP – ISIN IT0003934657]

 Il book di uno strumento molto liquido è caratterizzato dall’avere un ampio spread di negoziazione
istantaneo, ossia: BEST Ask – BEST Bid, nel caso in esame 4 tick.
 E’ possibile individuare delle zone “a barriera” dove ci sono Proposte di Negoziazione più importanti e
che rappresentano dei confini all’interno dei quali c’è una zona dove sono presenti Proposte di
Negoziazione più piccole.
 Un book di questo tipo è difficile da interpretare perché, dato il grande numero di partecipanti, si
dispone in modo da essere sempre in equilibrio.
 E’ interessante sviluppare anche gli altri livelli del book per individuare le “barriere”.

 Stato della  Ultime contrattazioni


negoziazione del sul titolo, in questo
titolo [CONT] caso la trade è
avvenuta sul lato Bid
 [PDA] Proposte di
ossia lo si considera
acquisto
un Sell
scaglionate.
 [PDV] Proposte di
 Proposta di
vendita scaglionate.
acquisto più
importante.  Proposta di vendita
più rilevante.

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Esempio di book poco liquido [BIRS: IT0006706318]

 Nel caso di un book poco liquido si può osservare come le proposte di negoziazione siano più rade
oppure concentrate attorno determinati livelli, inoltre lo spread istantaneo di negoziazione è più ampio,
nel caso in esame: BEST Ask – BEST Bid = 21 tick a meno della prima proposta.
 I market maker sono in generale più evidenti così come le caratteristiche della distribuzione delle
proposte che si affollano in regioni ad una distanza ideale o comunque nei pressi dei Market makers.
 C’è in generale una zona di grandezza variabile che corrisponde ai primi livelli del grafico dove
avvengono le trade dove c’è un certo spazio per inserirsi.

 Stato della  [PDV] Proposte di


negoziazione del vendita intermedie.
titolo [CONT]
 [PDV] Proposte di
 [PDA] Proposte di vendita [Limite
acquisto [Zona superiore, circa 100
immediatamente bps sopra]
superiore al Market
 [PDV] Proposta di
Maker]
vendita del Market
 [PDA] Proposta di Maker
acquisto del
Market Maker

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La community We bond su Facebook

We Bond – Noi Bond è una comunità per condividere esperienze e


contenuti sul trading delle obbligazioni – SIETE BENVENUTI

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Fare trading con i Bond – Conclusioni

Il mercato dei BOND è estremamente ampio e variegato e


consente di attuare strategie in grado di diminuire
sostanzialmente l’esposizione ai rischi tipici da obbligazioni.
Il tutto aumentando il rendimento complessivo del
portafoglio grazie all’attività di trading.

Per contatti:
Roberto PANE – Trader Indipendente
Email: rpane@hotmail.com
Twitter: #robertopane
Cell: +39 335 7797118

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