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PREFAZIONE
Benvenuto!
Il tuo lavoro d’ufficio ti sta stretto? Non vuoi basarti solo su queste entrate
per il resto della tua vita? Vuoi iniziare a pensare tu ai tuoi soldi invece di
sprecarli in inutili commissioni?
Quando ho scritto questo breve e-book, l’ho fatto con la finalità di creare
l’ambiente tecnico e mentale corretto per chi desidera diventare un trader
Intraday. In queste pagine non ti illustrerò solo le dinamiche e le tecniche
per entrare a mercato, ma condividerò con te gli aspetti indispensabili per
rendere solida quella stessa decisione di entrata.
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diversi. Sai cosa ho capito?
Buona lettura,
Stefano – Trader Intraday e analista in Future
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INDICE
PREFAZIONE 3
INDICE 5
1 LA TEORIA 6
1.1 Quando e quanto si lavora? 7
1.2 Capitalizzazione 8
2 GLI ATTREZZI DEL MESTIERE 12
2.1 Che cos’è un Future? 12
2.2 Standard & Poor’s 500 14
2.3 Come si muove e quanto si guadagna o perde? 16
3 I VOLUMI, LA CHIAVE DEL MERCATO 18
4 ISTITUZIONALI E HFT 23
4.1 Come possiamo sfruttare gli HFT? 27
5 SI ANALIZZA! 29
5.1 Simulazione di un’analisi 30
5.2 News Macroeconomiche 33
6 SI TRADA! 36
6.1 Continuazione (Trend follower) 40
6.2 Inversione (Reversal) 41
7 LE SOGLIE PSICOLOGICHE 44
8 MONEY MANAGEMENT 50
8.1 Rapporto Rischio/Rendimento 52
8.2 La volatilità 53
8.3 Esempi di gestione della posizione 55
9 LA PSICOLOGIA NEL TRADING 57
9.1 La paura 58
9.2 L’avidità 59
9.3 Lo stress 59
9.4 Le qualità dei trader di successo 60
10 TRADING INTRADAY AVANZATO 62
10.1 Range Bars 63
10.2 Time and Sales 65
10.3 Market Depth 66
10.4 Book Trader 67
10.5 Griglia HFT 68
CONCLUSIONI 70
I TUOI PROSSIMI PASSI 73
BREVE BIOGRAFIA DELL’AUTORE 74
5
CAPITOLO
01
LA TEORIA
Come tutti gli altri stili di trading presenta dei pregi e dei difetti che sono
importanti da conoscere prima di approcciarvisi.
Pregi Difetti
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1.1 QUANDO E QUANTO SI LAVORA?
Personalmente trado 4 giorni a settimana, 10 mesi all’anno, esclusi
insomma agosto, metà dicembre e metà gennaio.
Non è vero che per fare trading bisogna avere a disposizione tutto il
giorno. Non è vero che per fare bene in Intraday non si può avere un
altro lavoro.
Io ho un lavoro.
La differenza tra chi ce l’ha fatta e chi non ce l’ha fatta dipende da
una corretta pianificazione iniziale, da un corretto approccio e da una
costanza rafforzata dalla statistica, tutti punti che toccheremo nei
prossimi capitoli.
Seconda fascia oraria: 19.45 – 21.45 >> fascia serale (a ridosso della
chiusura del mercato).
Devi farle entrambe? No! Potrai scegliere se operare nella prima, nella
seconda o su entrambe: non conosco la tua vita privata, solo tu sai qual
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è quella più adatta a te.
1.2 CAPITALIZZAZIONE
Poco fa parlavamo di possibilità di lavorare anche con bassi capitali. Il
nostro concetto di bassa capitalizzazione corrisponde ad almeno 3000€.
Lo so che hai letto e visto che si può fare anche con 100€.
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tantomeno il mercato.
Sì, sono stato e sono tutt’ora in contatto con trader che si portano a casa
tra i 15 e i 20 mila dollari al mese. Ma lì entrano in gioco dinamiche
diverse.
Anche qua, sfatiamo un bel mito. Lo so, tutti o quasi ci siamo cascati.
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Anche a me all’inizio avevano detto che in 48 ore sarei stato pronto a
guadagnare.
È difficile fare una stima precisa, ci sono molte variabili tra cui eventuale
esperienza pregressa, attitudine, tempo a disposizione. Dalle statistiche
degli ultimi 5 anni raccolti dal team italiano di Assistenza Brokers
possiamo suddividere l’obiettivo come segue:
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Se puoi dedicare al mercato almeno 1 ora al giorno, in una nelle fasce
orarie indicate, hai una capitalizzazione di almeno 3000€ e ti sta bene
una rendita che può arrivare fino al 20% mensile… allora sei pronto
per proseguire in questa esperienza.
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CAPITOLO
02
Oltre ad una valenza operativa sono spesso utilizzati come hedging, ovvero
come una sorta di bilanciamento ad altri strumenti per ridurre il rischio.
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Il Future è uno strumento finanziario che compro con l’aspettativa che
il titolo aumenti la sua quotazione, oppure vendo con l’aspettativa che
il titolo riduca la sua quotazione.
Ecco, ci siamo capiti. Impara a guidare bene una macchina, poi quando
sarai bravo, guidarne un’altra sarà solo una formalità.
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sarà sì orientata al trading su un solo titolo, ma sarà facilmente riadattabile
a qualsiasi categoria di future. Perché non ti insegneremo un metodo, ti
insegneremo a leggere il mercato, la più grande arma di cui un trader può
disporre.
A tal proposito ci concentriamo sul Future dello Standard & Poor’s 500,
il più grande indice americano, un paniere formato dalle 500 aziende
statunitensi a maggiore capitalizzazione, e il Future del Nasdaq 100,
che racchiude le 100 società americane più importanti legate al settore
tecnologico.
Una caratteristica che accumuna tutti i Future è proprio che hanno una
scadenza, ovvero li puoi comprare e vendere tutte le volte che vuoi a patto
che tu lo faccia prima che scadano. La scadenza su ES è trimestrale, quindi
ogni anno di trading ti troverai di fronte a 4 scadenze e quindi 4 Futures
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diversi su cui operare:
MARZO (H) - GIUGNO (M) - SETTEMBRE (U) - DICEMBRE (Z)
Per evitare confusione, visto che i Future possono essere anche quotati
anni in anticipo, oltre alla lettera che ne descrive la trimestralità, l’ultima
cifra ne descrive l’anno.
ES H 8
In questo esempio che stai vedendo siamo di fronte al FUTURE dell’S&P
scadenza MARZO 18.
In ogni caso essendo un evento che capita ogni 3 mesi, all’interno del
nostro BLOG o sulla nostra pagina FACEBOOK andiamo sempre a
comunicare quando è il momento di cambiare.
Questo dipende dal broker a cui ti appoggi: i valori sono variabili tra i
1000€ e i 5000€. Ad esempio Interactive Brokers te ne richiede circa
3000€.
Questa cauzione serve al broker per tutelarsi. Devi sapere infatti che
come per la maggior parte degli strumenti finanziari, i titoli che stai
comprando o vendendo sono beni che valgono decine, e in certi casi,
anche centinaia di migliaia di euro.
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Il broker ti permette comunque di utilizzarli lasciando solo una piccola
cauzione grazie all’effetto leva. Trovi un approfondimento in merito
nella nostra Academy!
Gli orari ufficiali di negoziazione, per noi italiani, sono dalle 15.30 alle
22.15.
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Movimento (nome) Guadagno/perdita
0.25 (1 tick) 12.50$
0.50 (2 ticks) 25$
0.75 (3 ticks) 37.5$
1.00 (1 punto) 50$
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CAPITOLO
03
18
Simuliamo una compravendita tra 2 persone: quanto può valere un
bene così raro e appetibile ad una nicchia così limitata di interessati?
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Il prezzo BID è il miglior prezzo a cui quel titolo si può vendere
in quel momento, il prezzo ASK è il miglior prezzo a cui si
può comprare.
Anch’io all’inizio della mia carriera sono rimasto un po’ spaesato dalla
cosa, ma non preoccuparti, tempo qualche giorno e qualche prova e
diventerà parte di te.
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Ogni volta che una compravendita va a buon fine, l’Exchange segna un
+1 ad un contatore ai contratti scambiati.
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Sono importanti perché ci permettono di predire quello che è il
movimento del prezzo, andando alla fonte del mercato.
Non sono squali, sono esseri umani quanto me e te, ma con una piccola
differenza. Volendo potrebbero comprarsi un intero stato. E ne parliamo
nel prossimo capitolo.
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CAPITOLO
04
ISTITUZIONALI E HFT
I suoi aforismi, raccolti nel libro L’arte della guerra sono spesso associati al
trading, perché in fondo anche noi ci stiamo approcciando ad un campo di
battaglia. La nostra vita non è certo in pericolo, ma il nostro capitale deve
prima essere protetto e poi ampliato. Giusto per darti un’idea di quanto
questi comandamenti mi siano di supporto nel trading di tutti i giorni, ti
svelerò che ne tengo una versione stampata a fianco della mia postazione.
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In sostanza consiste in delle mega sale server con capacità di calcolo
spropositate che in tempo reale scandagliano qualsiasi contratto
scambiato sul mercato e grazie ad algoritmi di analisi riescono ad
entrare e uscire con operazioni della durata di pochi millisecondi.
Michael Lewis nel suo libro Flash boys ha stimato che grazie a questa
tecnologia in un sistema pienamente operativo poteva corrispondere
un profitto pari a 20 miliardi di dollari all’anno. Sì, 20 miliardi!
Come rivela questo studio condotto nel 2014, l’incidenza degli HFT
rispetto a tutti i contratti scambiati sul mercato è notevole.
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La prima considerazione è che sono presenti su qualsiasi tipo di
strumento finanziario. Sui Futures il loro impatto supera il 60%, se
parliamo di azioni si va oltre l’80%.
Ho una gran bella notizia per te: anche questi squali del mercato devono
sottostare alla legge della domanda e dell’offerta, quindi devono sempre
calibrarsi in modo da lasciare spazio anche a trader privati, controparti
che gli mettano a disposizione i contratti per chiudere la compravendita.
Inoltre i loro ingressi creano liquidità sul mercato, rendendo le dinamiche
più tradabili. Anche gli HFT, senza l’apporto di tutti noi non avrebbero
ragione di esistere.
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A livello operativo esistono decine di tipi diversi, che utilizzano principi
diversi, ma sono tutti accomunati dall’identificare e trarre vantaggio da
rapidi sbilanciamenti di liquidità di domanda e offerta o da inefficienze
dei prezzi di brevissima durata.
Operano ovviamente solo nei normali orari di trading, quando c’è più
liquidità.
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A livello pratico cambiano momentaneamente il prezzo, spesso
causando il movimento opposto. Se il prezzo era in crescita causano
un abbassamento, diversamente in caso di prezzo in discesa, causano
un recupero delle quotazioni.
Con queste informazioni, il tuo cammino verso una rendita extra del
10% mensile sarà molto più facile!
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In precedenza accennavo come oltre all’ora al giorno che dedico al
trading Intraday, buona parte della mia giornata io faccia altro.
Perché sì, sotto certi aspetti non possiamo minimamente competere con
la velocità e la potenza di calcolo delle macchine, ma dietro a qualsiasi
algoritmo c’è sempre il lavoro di esseri umani, altrimenti sarebbero
solo silicio e transistor.
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CAPITOLO
05
SI ANALIZZA!
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Andresti a 130 all’ora con un’autostrada ghiacciata?
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L’analisi richiede concentrazione: da questo momento basta Facebook
o qualsiasi altra distrazione. Ascoltare musica è ok se ti aiuta a trovare la
concentrazione.
REQUISITI
• Grafico dell’ES scadenza corrente a candele giornaliere.
• Grafico ES, scadenza corrente, con candele a 5 minuti.
• Grafico ES, scadenza corrente, con candele a 1 minuto.
Ovviamente per tutti i grafici, è necessario che siano presenti i volumi.
FASCIA POMERIDIANA
• Analisi contesto;
• Analisi giornata precedente;
• News macro;
• Analisi pre-market.
FASCIA SERALE
Le prime 3 voci sono le medesime, l’ultima funziona leggermente diversa
ma la vedremo dopo.
Esempio di analisi
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Passo 1
Analisi Contesto: [giornaliere] ES quota 2475: è sui massimi? È sui minimi?
È ricco di scambi? È in una fase di crescita? È in una fase di discesa? È in
un momento di lateralità? Si sta muovendo secondo la statistica?
In questo caso osserva il movimento delle ultime 15/20 sedute.
Passo 2
Quantifichiamo a livello numerico ciò che abbiamo imparato negli scorsi
episodi: possiamo suddividere i volumi giornalieri in bassi se < 1.5 milioni,
medi se in un range tra 1.5 a 2.5, elevati se superiori ai 2.5.
Passo 3
Quantifichiamo l’escursione massima giornaliera (massimo – minimo) e
ne definiamo la volatilità. Anche in questo caso questa tabella ti darà un
grande aiuto.
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In caso di ELEVATI scambi ed ELEVATA volatilità presta attenzione.
La strada è sgombra ma può essere molto scivolosa!
Ora che abbiamo definito un contesto mensile del nostro S&P, andiamo più
nel dettaglio, accantoniamo il grafico giornaliero e passiamo alle candele
a 5 minuti, concentrandoci sulla seduta del giorno precedente.
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Anche in questo caso, ti mettiamo a disposizione un video con diverse
casistiche di news macroeconomiche, così da avere un risvolto pratico sul
loro impatto.
Il secondo step è quello di analizzare l’impatto delle altre borse sul titolo,
nello specifico, durante lo svolgimento delle borse asiatiche (aperte quando
in Italia è notte) e l’incidenza portata da quelle europee (dalle 8 in poi).
L’ultimo step prevede invece l’analisi del pre open, ovvero dell’ora prima
che inizino le contrattazioni (14.30 - 15.30), dove già alcuni titoli azionari
americani iniziano a scambiare e abbiamo quindi i primi exit poll sul titolo.
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Bene, siamo partiti con la sola informazione che l’ES quotava 2475,
effettuando le analisi citate sopra, possiamo arrivare a dire che:
«ES quota 2475, è in una fase rialzista del suo ciclo, con le ultime 9 sedute
chiuse sempre in positivo, anche se nell’ultimo periodo sia i volumi di
giornata che la volatilità sono bassi. Nella giornata di ieri il titolo ha
mantenuto la tendenza rialzista sempre con una volatilità e degli scambi
sotto la media, quindi con un lento movimento. Nella seduta di oggi non
saranno previste notizie macroeconomiche che potrebbero influenzare il
suo andamento, quindi potrò operare senza ostacoli. Durante la seduta
asiatica il titolo era in leggera sofferenza, in quanto leggermente al di
sotto della chiusura di ieri.
Spinto dall’apertura positiva delle borse Europee il titolo ha ritrovato
forza piazzandosi sopra la quotazione della chiusura di ieri e nonostante
in pre open abbia avuto un po’ di movimenti contrastanti, la tendenza
rimane positiva e rialzista.»
In questo capitolo abbiamo visto quali sono tutti gli step da seguire per una
corretta analisi del tuo sottostante. Che tu intenda tradare l’ES o qualsiasi
altro titolo, questa routine migliorerà sensibilmente la tua sicurezza e
capacità di leggere il mercato, a prescindere dal suo contesto.
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CAPITOLO
06
SI TRADA!
Requisiti:
• Aver fatto l’analisi contesto e pre-market;
• ES grafico a candele 1 minuto;
• Volumi;
• Concentrazione.
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Per ora non valuteremo l’aspetto dei prezzi, prima devi abituare l’occhio
alle dinamiche di movimento più comuni.
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In questo momento di mercato, l’unica cosa da fare a livello operativo sarà
constatare la lateralità del mercato.
È però importante riconoscerlo, perché è dopo una fase laterale che inizia
un trend rialzista/ribassista. Inoltre, essere in un periodo di lateralità non
significa che non stia succedendo nulla. Potremmo, ad esempio, trovarci di
fronte ad un periodo di distribuzione da parte delle mani forti, ma questo
lo vedremo più avanti.
Ora che abbiamo definito come appare un trend laterale passiamo a quello
rialzista.
Una volta che avrai abituato l’occhio a riconoscere un trend rialzista potrai
portare la tua attenzione sui volumi.
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Siamo di fronte ad un trend ribassista quando vediamo una serie di
candele in cui prevale l’offerta alla domanda, modificando a ribasso le
quotazioni del titolo.
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Definiti questi 3 possibili scenari, a livello pratico dove andremo ad effettuare
le nostre operazioni?
In concreto, sono solo 2 le modalità di ingresso a mercato: CONTINUAZIONE
o INVERSIONE.
Il contesto che ti troverai sarà più o meno questo, ovvero una fuoriuscita
del titolo da fase laterale e l’innesco del trend.
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Speculare ma opposta, è la situazione in caso di movimento ribassista:
dopo una fuoriuscita del titolo da una situazione di lateralità andiamo a
sfruttare la discesa seguendo la direzione.
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Infatti, lo squilibrio tra domanda e offerta non può durare in eterno, e dopo
una certa escursione il titolo tende a tornare ad un valore più consono alla
sua quotazione. In questo caso andremo a venderlo al termine di un trend
rialzista, oppure ad acquistarlo a termine di un trend ribassista.
Esempio 1
In questo caso non dovremo cercare sul grafico situazioni di mercato
laterale, ma individuare trend che sono arrivati al termine del loro impulso
rialzista/ribassista e si approcciano ad invertire la direzione per riallineare
il prezzo. Solitamente nei punti di inversione abbiamo un visibile aumento
dei volumi, che fungono da conferma di un possibile inizio di inversione.
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Esempio 2
Stesso grafico dell’ES ma qualche minuto dopo: trend ribassista, incremento
volumetrico, inversione, entrata long, al rialzo.
Visto così sembra tutto molto semplice, vero? In realtà è proprio così!
Il problema, comune a tutti i corsi teorici, è che per illustrarti certe situazioni
si ricorre a situazioni passate, di cui si conosce già la conclusione.
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CAPITOLO
07
LE SOGLIE PSICOLOGICHE
Grazie al concetto di cavalcata e allo studio delle soglie psicologiche sarà più
semplice definire se entrare su continuazione, inversione, ma soprattutto,
quando uscire dalla nostra operazione.
Nel momento in cui si innesca un trend, rialzista o ribassista che sia, l’S&P
cambia la sua quotazione alterando il prezzo. Sì, ma di quanto?
Oppure l’eccessiva crescita del titolo ha portato chi aveva una visione
ribassista ad effettuare l’ingresso short.
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Questi particolari momenti di mercato sono molto ricercati anche dagli
algoritmi degli HFT, soprattutto i primari, che per operare al meglio hanno
un continuo bisogno di controparti disposti a prendere i loro contratti.
Volatilità Cavalcata
BASSA 5 punti
MEDIA 7.5 punti
ELEVATA 10 punti
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L’inversione del trend può avvenire dopo 5, 7.5 o 10 punti, a seconda
che la volatilità attesa sia bassa, media o elevata.
Non esiste una regola precisa. Per quanto mi riguarda, direi che mediamente
negli anni, 6 operazioni su 10 le faccio su continuazione e 4 su 10 su
inversione, a prescindere dal contesto di mercato.
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del nostro S&P. La quotazione di un titolo non è mai troppo o troppo poco,
quindi potenzialmente il range numerico è infinito.
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Impatto Ogni quanto?
BASSO Ogni 2,5 punti (2450, 2452.5, 2455, 2457.5)
MEDIO Ogni zero e cinque (2120, 2125, 2130, 2135)
ELEVATO Soglie riferimento (2025, 2050, 2075, 2100)
Secondo i nostri big data su ES, in questi prezzi nel 62% dei casi avviene
un’inversione del titolo di almeno 4 ticks. Se il titolo arriva da una cavalcata
di almeno 5 punti, le probabilità salgono al 66.3%.
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In questo esempio vediamo un bel movimento del nostro S&P che dopo
una breve lateralità sull’area 2470 ha avuto un piccolo trend rialzista,
fino a raggiungere l’area psicologica successiva a 72.50. Ha poi iniziato
il suo trend ribassista, che dopo una cavalcata di 5 punti ha fatto la sua
inversione sull’area psicologica dei 67.50 per andarsi a riprendere in area
2470.
Un buon esercizio che potresti fare per abituare l’occhio è quello di andare
indietro nel tempo e vedere il movimento dell’S&P. Sarai sorpreso di quante
volte il titolo si fermi o inverta i suoi trend a ridosso delle aree psicologiche,
e sarà proprio in concomitanza di questi valori che anche noi
andremo ad effettuare le nostre operazioni.
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CAPITOLO
08
MONEY MANAGEMENT
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Questi 1000€ teoricamente possono essere fatti con una sola operazione
chiusa con 1000€ di profitto, oppure 10 da 100€ cadauna, oppure 100
operazioni da 10€.
Tieni a mente che non tutte le operazioni andranno a buon fine. Questo
succederà dal primo all’ultimo giorno della tua carriera da trader.
I migliori trader che ho conosciuto nella mia carriera hanno una percentuale
di operazioni chiuse in profitto che vanno dall’82% fino all’87%.
51
quando il trade mi va contro sono disposto a perderne 100€.
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Nel trading esistono diversi tipi di rapporti rischio/rendimento, che variano
in base agli obiettivi del trader e alla natura dell’operazione. Solitamente,
più un’operazione dura nel tempo, più la forbice si allarga.
8.2 LA VOLATILITÀ
Perché è importante tener conto della volatilità?
Riuscire a prendere 8 ticks (o 2 punti) sul nostro ES in una giornata in
cui si è mosso in tutto di 7-8 punti, significa prendere il 25% di tutto il
53
movimento di giornata, il che non è semplicissimo.
Definiti questi paletti è giusto che tu sappia che quando diventerai un buon
trader, potrai ottimizzare il rapporto rischio/rendimento anche in corsa.
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8.3 ESEMPI DI GESTIONE DELLA POSIZIONE
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Nelle operazioni che mostro ogni giorno nell’Intraday Club spesso gestisco
la mia posizione e in certi casi questo mi porta un beneficio, in altri casi
era meglio lasciar tutto com’era.
Ogni mese creiamo un report con tutte le operazioni che abbiamo fatto,
per farti avere un’idea più chiara non solo di quanti trade facciamo, ma
anche di quante perdite subiamo, quanto dura in media un’operazione e
che profitti mensili otteniamo. Contattaci a info@assistenzabrokers.it e ti
invieremo un esempio!
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CAPITOLO
09
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Oltre al danno puramente economico (senza entrare nel dettaglio, ma
parliamo di una bella cifra) quello più grande è stato quello psicologico:
perdita della fiducia nelle mie capacità, rabbia, frustrazione, tutti elementi
negativi che hanno allungato di molto i miei tempi di recupero.
La nostra Silvia Pallavicini, che scrive di psicologia del trading sul Trading
Journal Blog, ha intervistato centinaia di trader e ha identificato le emozioni
più comuni che un trader vive durante il suo cammino e come riconoscerle
per affrontare il trading in modo consapevole. Abbiamo pensato di
condividerle con te.
9.1 LA PAURA
Dopo l’euforia iniziale subentra la paura. Dopo i primi mesi di simulazione
diversi trader raccontano di aver paura ad effettuare il passaggio ed operare
con denaro vero. Questo per il timore di perdere il proprio capitale.
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Ciò significa che 3 operazioni su 10 ci porteranno una perdita. E prima
imparerai a convivere con degli stop piuttosto frequenti, prima ti sentirai
più sereno nel trading con denaro vero. Considera comunque che a fine
mese queste perdite non vanno ad incidere sul tuo capitale.
9.2 L’AVIDITÀ
Anche l’avidità è un’emozione che spesso prende il sopravvento nel trading.
9.3 LO STRESS
Lo stress è un altro fattore da non sottovalutare.
Non tanto lo stress legato al trading, ma quello legato alla vita privata.
Può succedere anche a trader tecnicamente in gamba che per anni hanno
avuto ottimi risultati, di iniziare improvvisamente a perdere colpi.
La nostra ricerca ha dimostrato che nella maggior parte dei casi questi
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trader stavano attraversando una fase delicata nella loro vita privata:
divorzi, traslochi, malattie. Tutte situazioni che possono renderci poco
lucidi nell’affrontare i mercati.
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I migliori trader ci hanno rivelato che questo gli permette di non perdere
mai il contatto con il concetto di denaro. Perché anche se ora ti sembra
strano, anche guadagnare 1000€ al giorno è una bella responsabilità, a
prescindere dall’aspetto tecnico.
Come ben sai, il trading è una professione piuttosto solitaria, sia perché si
sta da soli di fronte al PC, sia perché spesso le persone intorno a noi non
capiscono di cosa si tratti.
Molti dei trader che abbiamo intervistato e che fanno parte della nostra
community, scelgono di starci vicino proprio perché attraverso lo scambio
continuo di idee possono migliorarsi costantemente. E ci hanno confidato
anche che il confronto li rende più sicuri delle loro scelte.
In questo capitolo abbiamo visto come gli aspetti emotivi rivestano un ruolo
chiave nel nostro trading di tutti i giorni e scoperto qualche “trucchetto”
per prevenire shock emozionali che vadano a pregiudicare i nostri ritorni
mensili.
Questo era l’ultimo tassello per completare una solida base che ti porterà
ad essere un trader Intraday.
61
CAPITOLO
10
Fino ad ora per analizzare i trend del nostro S&P abbiamo sempre utilizzato
le classiche candele e le uniche informazioni che possiamo avere sono: il
colore della candela, il valore di apertura, chiusura, minimo e massimo.
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10.1 RANGE BARS
Ora immagina di poter avere una radiografia che ti permetta di vedere tutti
gli scambi in acquisto e in vendita all’interno della candela.
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dalla domanda e dall’offerta che si muovono senza criteri temporali.
Chi lo dice che si debba muovere solo perché è passato 1 minuto o 5 minuti?
Nessuno!
La loro durata non è mai uguale, infatti la formazione di una nuova barra
è subordinata al movimento, in questo caso di almeno 5 ticks, del nostro
S&P.
In fasi di mercato lento una barra può durare anche un’ora, in fasi di elevata
volatilità la barra durerà solo una manciata di secondi.
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10.2 TIME AND SALES
Una volta abituato l’occhio all’interno dei time and sales, in certi casi potrai
vedere anche gli HFT primari in azione, che piazzano le loro raffiche di
contratti, solitamente a gruppi di 25 o 50 contratti alla volta.
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10.3 MARKET DEPTH
Un altro strumento che personalmente uso tantissimo è il Market Depth,
ovvero la profondità di mercato.
Facciamo un esempio:
ES quota 2455. Attualmente la sua quotazione è alta e decido di comprarlo
solo se la sua quotazione scenderà a 2454.
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10.4 BOOK TRADER
Il book trader è uno strumento che, oltre a permetterti di comprare e
vendere l’S&P, ti mostra anche tutti gli ordini in attesa di diventare contratti.
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10.5 GRIGLIA HFT
Se hai poco tempo va bene lavorare con la griglia HFT, ma dedica comunque
qualche minuto all’osservazione del mercato. Questa consapevolezza ti
permetterà di fare le tue operazioni in maniera più tranquilla. Se ti allontani
troppo dalle dinamiche di movimento, il trading diventerà un concetto
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astratto, e appena avrai qualche operazione dall’esito non fantastico,
finirai in una delle trappole mentali che ti abbiamo descritto nel capitolo
precedente.
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CONCLUSIONI
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2) Datti degli obiettivi
Non pensare subito alla Ferrari o alla casa a Montecarlo.
Datti degli obiettivi realistici, che siano in linea con i rendimenti mensili:
pagarti il mutuo, la scuola se hai figli, una bella vacanza.
Vedere rispettati questi obiettivi ti darà grande gioia, ti farà capire che
è possibile e l’entusiasmo ti porterà pian piano ad alzare ulteriormente
l’asticella e farti migliorare.
3) Lavora in gruppo
Il trading è spesso una professione solitaria, dove tu sei l’imprenditore di
te stesso e sei responsabile del tuo ritorno a fine mese.
Non avere un capo, non avere gerarchie, è sicuramente una bella cosa ed
è uno dei motivi per cui in tanti lo hanno scelto come professione.
Soprattutto i primi mesi, quando è tutto più delicato, avere a fianco qualcuno
di più esperto con cui confrontarsi può risparmiarti spiacevoli grattacapi.
4) Teoria VS Pratica
Quando hai dato il tuo esame di teoria della patente, conoscevi ogni singolo
cartello, limite, approccio alle rotonde.
La realtà dei fatti è che a livello pratico molto probabilmente non sapevi
nemmeno uscire dal tuo garage, e comunque eri assolutamente impreparato
ad affrontare un lungo viaggio o ad immergerti nella giungla del traffico
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quotidiano, pieno di automobilisti non sempre rispettosi delle regole.
Mentre per l’auto ci sono i simulatori di guida, per il trading il tuo broker
mette a disposizione una piattaforma simulata per effettuare compravendite
senza utilizzare denaro reale.
5) Ricordati le prime 4
Si tratta di una citazione di un uomo che ha fatto strada nel mondo degli
investimenti ed è fonte costante di ispirazione: Warren Buffet.
Non vedere questi mesi come mancati guadagni. Avrai i prossimi anni per
operare al meglio in reale. Inoltre, il rendimento che faresti in questi mesi
quando sarai a regime lo farai almeno ogni mese, quindi porta pazienza!
Spero che questo e-book ti abbia messo un po’ di ordine mentale o comunque
dato l’impronta giusta per approcciarti ai mercati in maniera seria ma
soprattutto profittevole nel tempo.
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I TUOI
PROSSIMI
PASSI
Se la tua risposta a queste domande è sì, allora abbiamo quello che fa per te.
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BREVE BIOGRAFIA DELL’AUTORE
STEFANO CORVI
Analista e Trader in Future
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