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Trading ad elevata probabilità di successo

con i pattern di prezzo


Copyright (c) 2003 Michele Maggi

Copyright (c) 2003 per l’edizione italiana: Trading Library Srl


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Redazione: Maurizio Mazziero


Impaginazione: Erika Parasecoli

ISBN 88-88253-22-X

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e di adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati.

Gli eventuali errori o imprecisioni presenti nell’opera non comportano


responsabilità dell’Editore e dell’Autore, che hanno posto comunque la massima cura
nell’elaborazione dei testi e dei grafici.

Le tabelle e i grafici presenti nell’opera sono stati realizzati dall’Autore


e sono anch’essi tutelati dalle Leggi sul Diritto d’Autore: ne è pertanto vietata la
riproduzione senza il consenso scritto dell’Editore.

La presente pubblicazione ha esclusivamente finalità didattiche. Non deve pertanto essere


intesa in alcun modo come consiglio operativo di investimento né come sollecitazione
alla raccolta di pubblico risparmio. I risultati presentati – reali o simulati – non
costituiscono alcuna garanzia relativamente a ipotetiche performance future.

L’attività speculativa comporta notevoli rischi economici e chiunque la svolga lo fa sotto


la propria ed esclusiva responsabilità, pertanto l’Autore e l’Editore non si assumono
alcuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di
investimento prese dal lettore.

Tutti i marchi citati sono registrati dai leggittimi proprietari.


“Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti sulle vecchie,
e forse potrai insegnare ad altri.”

- Confucio

Dedico questo libro a Simone perché sono certo che saprà


trovare armonia e ritmo anche sui mercati.
Sommario
Ringraziamenti 7
Prefazione 9
Introduzione 11

Capitolo 1
Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 13
Capitolo 2
Introduzione ai pattern 29
Capitolo 3
Come cercare i pattern 41
Capitolo 4
Money management 55
Capitolo 5
Libreria dei pattern 63
Pattern V4-C 65
Pattern 2L-C 71
Pattern 2i-C 77
Pattern 4dc-R 83
Pattern MV4-Gap-R 89
Pattern Gap-DN-C 95
Pattern Gap-UP-R 99
Pattern WB-R 105
Pattern BW-R 111
Pattern Long Tail Rev-D 117
Pattern Bottom 123
Pattern 3d-R 129

Appendice
Breve guida all’utilizzo delle funzioni
di Metastock per la costruzione dei pattern
di prezzo 135

Back Testing sul MIB 30 138


Presentazione
L’investimento in borsa ha sempre attirato l’attenzione di molte per-
sone. Nel tempo sono state elaborate diverse tecniche e sviluppate scuo-
le di pensiero che hanno tentato, con alterne fortune, di prevedere le
tendenze dei mercati. Analisi fondamentale, analisi tecnica, modelli ma-
tematico-statistici, reti neurali, sono solo alcune delle metodologie che
sono utilizzate quotidianamente per cogliere il timing giusto per operare
sui mercati finanziari.
Nella psicologia dell’investitore una delle situazioni peggiori da af-
frontrare, da un punto di vista emotivo, è il movimento avverso del
mercato dopo l’apertura di una posizione. Ce ne siamo accorti inevitabil-
mente nel corso degli ultimi anni, quando lo scoppio della bolla specu-
lativa ha fatto di colpo svanire i sogni di molti investitori e ha riproposto
in continuazione il dilemma “resistere o uscire”.
In mercati come quello attuale, in cui la volatilità è aumentata in
misura notevole, è sempre più importante trovare dei sistemi che con-
sentano di monitorare costantemente la propria posizione, limitando i
rischi di perdita del capitale.
L’utilizzo dei pattern di prezzo, basati essenzialmente sull’osser-
vazione dei grafici a barre o a candele giapponesi, consente di indi-
viduare quelle situazioni particolari che possono fornire importanti
informazioni sullo sviluppo delle quotazioni. La peculiarità del siste-
ma è di poter formulare ipotesi rialziste/ribassiste grazie alla confi-
gurazione assunta da un massimo di 4-5 barre e di poterle vedere
confermate o smentite nell’arco di pochi giorni. L’individuazione
di stop loss rigidi permette di limitare la rischiosità dei movimenti
avversi al segnale, mentre l’utilizzo della tecnica in questione su più
posizioni risponde a una delle regole fondamentali della finanza, os-
sia la diversificazione.
L’autore vuole offrire all’investitore un metodo pratico, preciso ed
efficace per confrontarsi quotidianamente con i mercati finanziari, senza
aver bisogno di porre particolare attenzione ai movimenti di tipo fonda-
mentale, psicologico o di altra natura che non siano i segnali provenienti
dal grafico osservato. Di facile lettura, il testo consentirà di apprezzare
tutti i vantaggi legati all’operatività con i pattern di prezzo.

IMIWeb Bank Spa


Desk Research
Ringraziamenti
Sono molte le persone che direttamente o indirettamente hanno
contribuito alla nascita di quest’opera. Non necessariamente offrendo
un contributo tecnico, ma anche e soprattutto aiutandomi nel creare un
ambiente sufficientemente stimolante perché le idee potessero prendere
forma.
Infatti, se è vero che le buone idee nascono da sole, è altrettanto ve-
ro che per nascere devono trovare un terreno fertile, fatto anche di scam-
bi di opinioni, confronti e discussioni, inserite in un contesto sereno e
collaborativo.
Il mio primo ringraziamento va a Maurizio Mazziero, per il costante
supporto e la preziosa collaborazione nonché per gli acuti suggerimenti
che mi hanno consentito di migliorare i modelli proposti in quest’opera.
Giova tra l’altro ricordare che il nostro primo contatto avvenne proprio
per una sua pertinente osservazione rivolta a una delle nostre pubblica-
zioni dalla quale nacque una serie di confronti che, oltre a elevare la qua-
lità dei nostri libri, ha contribuito a dare vita a una formidabile squadra
di persone in grado di realizzare prodotti di notevole qualità.
Desidero ringraziare poi la “più brava” Erika Parasecoli, per la dispo-
nibilità dimostrata nell’impaginare questo libro in tempi record, mante-
nendo l’elevato standard qualitativo che ci siamo imposti ma non posso
certo esimermi dal rivolgere un sincero ringraziamento anche a Marile-
na D’Adamo, Paola Gavazzi e Marco Crippa per aver dimostrato di sa-
per interpretare ogni giorno il corretto spirito imprenditoriale che anima
tutto lo staff di Trading Library.
Un ultimo ringraziamento (ma un semplice “grazie” non basta) a
Stella per aver reso possibile tutto ciò e per la sua inestinguibile capacità
di sorprendermi ogni giorno. Grazie.

Michele Maggi
Prefazione
Questo libro rappresenta una tappa fondamentale in un percorso
di ricerca iniziato oltre cinque anni fa e destinato a proseguire a lungo,
soprattutto grazie ai suggerimenti e al continuo confronto con colleghi,
amici e soprattutto con i partecipanti ai miei corsi sui pattern di prezzo.
Fin dagli inizi, come tanti, mi sono messo alla ricerca di un sistema
di trading che fosse “il mio”, in grado di ottenere buone performance
e, soprattutto, di mantenere sotto controllo l’inevitabile rischio cui ci si
espone operando sui mercati finanziari.
In anni di prove, simulazioni, test ma soprattutto di operatività rea-
le, mi sono reso conto che l’approccio più indicato per il mio modo di
intendere il trading come professione era quello di breve termine e orien-
tato a cogliere tutti i movimenti - anche di lieve entità - che i mercati ci
regalano ogni giorno.
Non ho mai cercato il colpaccio da +50% in una seduta, così come
non cerco - né prometto - la performance del 1000% in un anno.
Con i piedi per terra e armato del realismo che mi è stato trasmesso da
alcune persone che ho avuto la fortuna di incontrare sul mio cammino, ho
iniziato a costruire un modello in grado di dare buoni risultati in maniera
costante, senza deteriorarsi immediatamente dopo la fase di testing e, soprat-
tutto, in grado di interpretare al meglio la vera missione impossibile da com-
piere sui mercati finanziari: lasciar correre i profitti e tagliare le perdite.
Il risultato è una collezione di pattern di prezzo, finora presentati
solo in occasione di corsi specifici, combinati con un insieme di sem-
plici metodologie per la salvaguardia del capitale investito in ogni ope-
razione e sono sinceramente convinto che quanto presentato in questo
libro possa realmente costituire quel vantaggio competitivo - l’edge, per
dirla all’americana - di cui tutti hanno bisogno per poter sopravvivere
alle tempeste cui i mercati finanziari ci hanno abituato.

Michele Maggi, dicembre 2002


Introduzione
alla metodologia
I pattern rappresentano un ausilio al trading che si fonda sull’osser-
vazione del comportamento dei prezzi e sulle implicazioni che alcuni
comportamenti “ripetitivi” presentano.
Per quanto si possa essere esperti di un particolare mercato, è impos-
sibile riuscire a prevedere con assoluta certezza l’esito di una posizione
speculativa. Il fatto di individuare la direzione del trend o l’intonazione
positiva o negativa di un mercato non implica necessariamente la garan-
zia di porre in essere una posizione speculativa di successo.
Troppe, infatti, sono le variabili presenti sui mercati finanziari per
poter creare un modello omnicomprensivo che sia in grado di formulare
previsioni azzeccate al 100 %.
Ma se da un lato è impossibile prevedere con certezza i punti di
svolta dei mercati, dall’altro sono i mercati stessi a fornirci importanti
informazioni – almeno per il breve periodo – rispetto alla direzione e alla
plausibile velocità alla quale i prezzi potrebbero muoversi in una deter-
minata direzione.
Lo spirito del trading basato sui pattern di prezzo è proprio questo:
individuare particolari situazioni in cui l’azione stessa dei prezzi fornisce
importanti informazioni sull’imminente sviluppo delle quotazioni.
È un’operatività basata essenzialmente sull’osservazione dei grafici a
barre o a candele giapponesi e sull’analisi delle relazioni fra gli elementi
12 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

che le compongono che include una rilevante componente di gestione del-


le opportunità che derivano dal portare le probabilità a proprio favore.
Prima di iniziare lo studio dell’operatività basata sui pattern di prez-
zo, è opportuno ribadire alcuni concetti – probabilmente già noti – rela-
tivi alla costruzione dei grafici a barre.
Sebbene molti dei concetti espressi nel primo capitolo, Costruzione
e interpretazione dei grafici a barre, siano già stati ampiamente trattati da
altri autori, se ne consiglia comunque la lettura poiché alcuni dei con-
cetti espressi sono di fondamentale importanza per la costruzione di una
solida metodologia di trading basata sui pattern.
Capitolo

Costruzione
1
e interpretazione
dei grafici a barre
I grafici a barre sono senza dubbio la modalità di rappresentazione
dell’evoluzione dei prezzi più diffusa e utilizzata. Si tratta di sequenze di
barre verticali che rappresentano l’evoluzione delle quotazioni analizzate
nell’arco di tempo cui la barra è riferita.
Esistono quindi barre giornaliere (le più usate), settimanali, mensili
o infragiornaliere (da tre, cinque, quindici minuti ecc.), tutte accomuna-
te dalla medesima logica costruttiva.
Quando ci riferiamo a una barra, intendiamo sempre l’elemento
grafico che rappresenta il periodo considerato. Una barra giornaliera avrà
come apertura il primo prezzo battuto e come chiusura l’ultimo registrato
nella giornata. Analogamente, il minimo di una barra settimanale esprime
il valore più basso toccato dal titolo nella settimana considerata.

Quattro elementi delle barre (più uno)


che molti conoscono…
Gli elementi necessari per la costruzione di una barra sono quattro,
e più precisamente:
14 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

• Apertura (Open, O);


• Massimo (High, H);
• Minimo (Low, L);
• Chiusura (Close, C).
Che danno luogo alla notazione convenzionale OHLC.
Ai nostri fini ci si riferirà pertanto indifferentemente agli elementi
sia con il loro nome italiano (apertura, chiusura ecc.) sia con la lettera
che li identifica.
I quattro elementi necessari per la costruzione della barra ci for-
niscono implicitamente anche un ulteriore elemento, costituito dalla
distanza fra il minimo e il massimo. Tale elemento, che definisce l’escur-
sione dei prezzi nel periodo di tempo rappresentato dalla barra, prende
il nome di range.

FIGURA 1. Una barra mostra i valori di apertura, chiusura, minimo e


massimo oltre al range, la distanza fra i due estremi (minimo e massimo)
registrati nel periodo di tempo rappresentato dalla barra.
Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 15

Altri sei elementi che pochi conoscono


Accanto ai primi quattro (più uno) elementi che costituiscono le
barre, ne esistono altri sei, molto importanti per la comprensione delle
dinamiche di mercato.
Si tratta dei rapporti fra gli elementi delle barre:

• Posizione della chiusura rispetto al range


• Posizione dell’apertura rispetto al range
• Distanza fra apertura e chiusura
• Ampiezza della barra (range)
• Rapporto fra gli estremi della barra e la precedente
• Eventuale presenza di gap o lap

Posizione della chiusura rispetto al range


La posizione della chiusura rispetto al range esprime la forza o la
debolezza del titolo rispetto alla seduta appena conclusa. Se paragoniamo
una barra giornaliera (daily) a un meccanismo in movimento lungo un
binario, l’unico valore che resta costante per tutta la durata della seduta
(o del periodo considerato) è l’apertura. Essa, infatti, resta fissa indipen-
dentemente dallo sviluppo delle quotazioni nella giornata. Gli altri tre
elementi si mantengono invece variabili fino alla conclusione della sedu-
ta. Il vero massimo, così come il vero minimo della seduta saranno noti
solo dopo la chiusura. Quest’ultima, in particolar modo, viene conside-
rata il valore che più di altri sintetizza l’evoluzione della seduta.
Ai nostri fini, pur sapendo che il termine “prezzo di chiusura” può
indicare ben tre differenti valori, in funzione delle modalità di misura-
zione, considereremo l’ultimo prezzo battuto (last), ignorando i valori
medi espressi da quotazione ufficiale e di riferimento. In sostanza, siamo
interessati ai movimenti di prezzo “puri” e non mediati in alcun modo.
Per lavorare con i pattern, rispetto ai quali i prezzi di chiusura hanno
spesso un ruolo determinante, è utile concettualizzare il prezzo di chiu-
sura come una specie di cursore che si muove per tutta la giornata lungo
il percorso definito dal range. Alla chiusura delle contrattazioni, il nostro
“cursore” si fermerà in corrispondenza dell’ultimo prezzo, informandoci
sulla forza o sulla debolezza dei movimenti che hanno determinato la sua
posizione all’interno del range.
16 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Ma perché è così importante la posizione della chiusura rispetto al range?


Ogni prezzo battuto rappresenta un singolo momento nello scontro
fra acquirenti e venditori in una battaglia lunga un giorno (barre daily).
Si tratta di uno scontro che ha avuto come campo di battaglia esattamen-
te lo spazio disegnato dal range, che proprio per questo motivo assume
un’importanza fondamentale.
La chiusura rappresenta l’area del campo di battaglia dove ha avuto luo-
go l’ultimo scontro in ordine di tempo e quanto più ampio è il range, tanto
più significativa risulta essere la posizione della chiusura perché rappresenta
in qualche modo il terreno guadagnato da una fazione o dall’altra.

FIGURA 2. Uno schema che visualizza una chiusura “forte” e una “debole”,
in funzione della loro posizione relativa rispetto al range giornaliero.

Chiusure forti e deboli: la definizione


Una chiusura forte è per definizione posizionata nel 25% superiore
del range. Una chiusura debole è posizionata invece nel 25% inferiore.
I termini “parte alta” o “parte bassa” della barra si riferiscono pertan-
to alla posizione della chiusura relativamente al range nel rispetto delle
percentuali indicate.
Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 17

FIGURA 3. Una chiusura “forte”.

FIGURA 4. Una chiusura “debole”.


18 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Le implicazioni delle chiusure


Con riferimento all’analogia con la battaglia, la chiusura è il mo-
mento in cui le opposte fazioni si danno una tregua prima di iniziare
una nuova battaglia. La chiusura rappresenta pertanto un riferimento,
visibile a tutti gli operatori, che consente di capire a che punto è stata
sospesa la battaglia.
Se non si verificano fatti straordinari durante la notte, in particolar
modo su mercati che, come quello di New York, hanno la forza di in-
fluenzare pesantemente il nostro, è plausibile che il giorno dopo il mer-
cato apra rispettando l’intonazione della seduta precedente.

Posizione dell’apertura rispetto al range


Una doverosa premessa riguarda la scarsa liquidità iniziale dei mer-
cati. Subito dopo l’apertura i pochi operatori presenti sono in grado di
muovere i titoli molto più violentemente rispetto alle fasi successive. Vo-
latilità e velocità caratterizzano pertanto i primi minuti di contrattazio-
ne. Proprio per questa ragione alcuni analisti e trader consigliano di non
operare nei primi 30/45 minuti asserendo che, tra l’altro, i primi movi-
menti non sempre sono immediatamente rappresentativi della reale ten-
denza della giornata.
In realtà, come vedremo più avanti, esistono alcune tecniche che
traggono profitto proprio dall’operatività nei momenti immediatamente
successivi all’apertura.
Il prezzo di apertura, durante la seduta assume un peso notevole al
punto da diventare una vera e propria calamita e tale caratteristica può
essere sfruttata in maniera molto interessante.
Si è accennato in precedenza al fatto che l’apertura è l’unico ele-
mento della barra a restare costante per tutta la seduta mentre minimo,
massimo e chiusura restano virtualmente variabili fino al termine delle
contrattazioni.
Tuttavia, mentre il valore assoluto del prezzo di apertura non può
cambiare, può modificarsi di molto durante la giornata la sua posizione
relativa rispetto al range.
La posizione dell’apertura rispetto al range e alla chiusura ci informa
pertanto sulla direzione della giornata.
Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 19

FIGURA 5. La posizione dell’apertura e della chiusura danno importanti


informazioni rispetto alla direzione della giornata.

Distanza fra apertura e chiusura


Così come il range esprime l’ampiezza del territorio su cui si è di-
sputata la battaglia, la distanza fra apertura e chiusura offre importanti
informazioni sulle posizioni di partenza e arrivo dei due schieramenti.
In linea di massima è possibile affermare che livelli di apertura e
chiusura lontani fra di loro esprimono una notevole forza nella direzione
della chiusura mentre livelli vicini indicano un sostanziale accordo sui
valori di quotazione.
Nel caso di livelli di apertura e chiusura particolarmente vicini (o uguali)
tra loro, giocano un ruolo fondamentale il minimo e il massimo della barra.

L’ampiezza della barra


L’analisi dall’ampiezza della barra ci offre importanti informazioni
sulla volatilità del titolo in esame. La volatilità è la misura dell’escursione
del titolo in una data unità di tempo.
Un range esteso con una chiusura posizionata inequivocabilmente
sui minimi o sui massimi (regola del 25%) ci informa con grande preci-
sione sulla forza del rialzo o del ribasso.
20 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 6. L’ampiezza della barra ci informa sull’interesse che gli


operatori nutrono per il titolo.

FIGURA 7. L’ampiezza della barra assieme alle posizioni di apertura


e chiusura descrivono molto bene la dinamica della seduta.
Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 21

Cosa possiamo sapere (per ora)


L’analisi dei primi elementi costituiti da: OHLC, range e posizione
relativa di apertura e chiusura ci consente di comprendere immediata-
mente se hanno vinto le forze rialziste o ribassiste, ma soprattutto, come
hanno vinto.
L’ampiezza del range è un elemento fondamentale per valutare la
potenza delle forze in campo mentre la posizione della chiusura e del-
l’apertura all’interno del range ci consente di capire quali sono le forze in
campo.
È opportuno considerare le barre come una fotografia del mercato.
Ciascuna barra rappresenta infatti un’istantanea della giornata cui è ri-
ferita, ma è necessario interpretare la sua immagine statica in maniera
dinamica: non va infatti dimenticato che si tratta della fotografia della
situazione finale della giornata.

Il rapporto fra gli estremi della barra


e quella precedente
È importante valutare una singola barra in assoluto, ma è ancor più
utile analizzare il rapporto fra una barra e la precedente poiché si ot-
tengono informazioni sull’evoluzione del movimento anche in funzione
della pausa imposta dalla chiusura dei mercati. Spesso questa pausa ser-
ve per riequilibrare situazioni particolarmente emotive o per incorporare
ulteriori elementi legati ad altri mercati. Proprio per questi motivi as-
sumono fondamentale importanza il superamento dei livelli precedenti
(minimi e massimi) e le successioni di massimi e minimi coerenti con
il trend in atto, a conferma della solidità dei movimenti registrati dalle
barre. In alcune situazioni, anche due sole barre possono informarci sul-
l’imminente evoluzione del mercato.

L’importanza delle violazioni dei minimi


e dei massimi precedenti
Si è visto come i massimi e i minimi delimitino il range e rappre-
sentino le barriere ultime che hanno arginato le forze rialziste (massimi)
o le forze ribassiste (minimi). Il superamento dei precedenti massimi o
la violazione dei precedenti minimi rappresentano pertanto un nuovo
22 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

segnale di forza (o debolezza) nella direzione dello sfondamento.


Lo sfruttamento operativo dei pattern che vedremo, prevede in mas-
sima parte l’ingresso sul mercato al superamento di minimi o massimi
precedenti.
Esistono casi particolari di superamento di minimi e massimi, rap-
presentati dalle barre outside, barre generalmente molto estese che su-
perano i massimi e violano simultaneamente i minimi della precedente.
Sono barre che di fatto contengono il range della precedente.
Opposte alle barre outside, sono le barre inside cha rappresentano
giornate durante le quali non vengono superati né il minimo né il mas-
simo della barra immediatamente precedente. Hanno spesso un range
molto limitato e, di fatto, sono contenute dal range della precedente.

FIGURA 8. Lo schema della barra outside.


Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 23

FIGURA 9. Lo schema della barra inside.

I gap, i casi in cui il mercato si lascia


dietro il vuoto
A volte può capitare che l’azione dei prezzi sia così forte da genera-
re una barra i cui livelli estremi (minimo e massimo) siano superiori o
inferiori a massimi o minimi precedenti, generando così un vuoto tra
due barre attigue. I gap sono espressioni di notevole forza o debolezza
(in funzione della direzione) ma vanno valutati con estrema attenzione
poiché hanno un potenziale di inversione notevole.

I gap: definizioni
Il primo giorno si sviluppa una seduta normale. Il giorno successivo
l’apertura è superiore al massimo del giorno precedente e a fine giornata
anche il minimo risulterà superiore al massimo precedente: si tratta del
gap up o gap rialzista.
Oppure il giorno successivo l’apertura è inferiore al minimo del
giorno precedente e a fine giornata anche il massimo risulterà inferiore al
minimo precedente: si tratta del gap down o gap ribassista.
24 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 10. Schema di un gap rialzista.

FIGURA 11. Schema di un gap ribassista.


Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 25

La chiusura dei gap


I gap rappresentano sempre degli eccessi del mercato e tali eccessi
tendono ad essere recuperati da azioni del mercato stesso. Mentre non è
infrequente che si susseguano due o tre giorni caratterizzati da gap rial-
zisti o ribassisti, è praticamente certo che prima o poi il mercato tornerà
a rivedere i livelli di prezzo che hanno generato i gap e tale azione ha come
spiegazione la tendenza del mercato a recuperare uno stato di quiete.
Proprio per questo motivo, operando in corrispondenza dei gap è neces-
sario porre la massima attenzione all’evoluzione dei prezzi poiché tali confi-
gurazioni, se i prezzi non sono in grado di confermare la forza e la direzione
espressa dal gap stessi, si rivelano dei veri e propri boomerang, intrappolando
il trader dalla parte sbagliata del mercato. nel corso del libro verranno infatti
presentati alcuni pattern che funzionano proprio sulla base della negazione
dei segnale di forza apparente manifestato da particolari gap.

I lap
I lap si differenziano dai gap per la loro azione che prevede che apra-
no sopra (o sotto) la chiusura ma senza violare il massimo o il minimo
precedenti. Si tratta, in sostanza, di aperture al di fuori dello spazio deli-
mitato dalla distanza fra apertura e chiusura precedenti e che generano
barre in parte sovrapposte alla precedente.

Riassumendo, gli elementi necessari per studiare il comportamento


dei grafici a barre sono i seguenti:
• OHLC, i quatto elementi base
• Il range, l’estensione della barra
• Chiusura opposta all’apertura
• Barre inside e outside
• Gap e lap

Barre e candlestick giapponesi,


un rapporto di stretta parentela

Molti analisti e trader preferiscono usare le candele giapponesi anzi-


ché le barre. Si tratta di un metodo di rappresentazione grafica che, pur
partendo dalle stesse informazioni di base (OHLC, range ecc.), genera le
candele che risultano molto più immediate nell’analisi visuale.
26 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 12. Schema di un lap rialzista.

FIGURA 13. Schema di un lap ribassista.


Costruzione e interpretazione dei grafici a barre 27

Costruzione delle candele


La candela si compone del real body e delle shadow. Il real body è la
distanza fra apertura e chiusura e può assumere due colori: bianco e nero,
rispettivamente in caso di chiusura maggiore dell’apertura e viceversa. Le
shadow (letteralmente ombre) sono invece quelle porzioni di barra che
separano apertura e chiusura dal minimo e dal massimo.

Vantaggi nell’utilizzo delle candele

Prescindendo dalle modalità interpretative tipiche dell’analisi candlestick,


le candele offrono comunque una notevole immediatezza visiva rispetto alla
dinamica della seduta poiché consentono una maggior velocità di identifica-
zione di situazioni rialziste o ribassiste estreme (candele lunghe di un deter-
minato colore). Oltre a ciò, le candele danno migliore evidenza dei rapporti
fra gli elementi delle barre (rapporti fra apertura e chiusura e shadow).
Ai nostri fini utilizzeremo indifferentemente le barre e le candele
giapponesi, pur utilizzando al minimo le configurazioni classiche identi-
ficate da questo modello di analisi.

FIGURA 14. Candele bianche e candele nere.


28 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 15. Schema costruttivo di una candela giapponese.


Capitolo

Introduzione
2
ai pattern
Il termine inglese pattern è traducibile con modello, esempio, disegno,
motivo, struttura, campione.

In sostanza, un pattern di prezzo è una struttura grafica che pre-


senta svariate occorrenze nella storia di uno o più titoli; è un dise-
gno che si ripete la cui osservazione può fornire importanti informazioni
sull’imminente evoluzione delle quotazioni in funzione della storia del
pattern stesso.
Poiché ci riferiremo ai concetti appena espressi indifferentemente
con l’espressione pattern di prezzo o semplicemente pattern, si rende ne-
cessaria una precisazione. La letteratura dedicata all’analisi tecnica è ricca
di testi e studi sui pattern grafici, i cosiddetti chart pattern che si diffe-
renziano dai pattern di prezzo presentati in questo libro sostanzialmente
per il tempo che la loro formazione richiede. Un pattern grafico classico,
come un testa e spalle, un triangolo o un cuneo, richiede normalmente
settimane o mesi per ritenersi completato, almeno nell’accezione classi-
ca. I pattern di prezzo sono invece modelli molto più semplici ma tutta-
via estremamente affidabili che si manifestano nel corso di un numero
di sedute che raramente supera le cinque. Tale caratteristica ne fa lo stru-
menti ideale per i trader dinamici o addirittura per i day trader poiché
30 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

offre la possibilità di operare quotidianamente verificando in tempi bre-


vissimi la validità o meno del pattern e riducendo i rischi legati all’ope-
ratività in maniera estremamente significativa.

FIGURA 16. Esempio di identificazione di un pattern.

FIGURA 17. Ecco come, a seguito della formazione del pattern, si


verifichi un rilevante rialzo.
Introduzione ai pattern 31

Come si è visto, i pattern si sviluppano nell’arco di un massimo di


4-5 barre e si adattano pertanto a un’operatività di breve termine. Di
norma non consentono di formulare previsioni sugli obiettivi di prezzo
ma solo ipotesi rialziste o ribassiste che devono essere necessariamente
messe in relazione al contesto all’interno del quale il pattern di è svilup-
pato. Diviene pertanto essenziale gestire in maniera attenta e precisa la
posizione intrapresa dopo il segnale di ingresso. In pratica la gestione
della posizione diviene il vero punto cardine delle strategie di successo.

I pattern di prezzo: velocità operativa


L’orizzonte temporale necessario alla formazione dei pattern consen-
te di formulare un’ipotesi rialzista o ribassista e di vederla confermata
o smentita nell’arco di pochi giorni o addirittura il giorno successivo al-
l’apparizione del pattern stesso.
È una tecnica che, se applicata ai mercati azionari, è in grado
di offrire al trader numerosi candidati per l’operatività giornaliera
consentendo, tra l’altro, di lavorare su più posizioni contemporanea-
mente ottemperando a una delle regole d’oro della speculazione: la
diversificazione.
In altre parole, la possibilità di ottenere svariati segnali operativi su
numerosi titoli consente al trader di selezionare tra i titoli che hanno
presentato un pattern quello o quelli che, a livello discrezionale, appaio-
no più promettenti, scegliendo ad esempio quelli con la forza relativa
maggiore fra quelli che hanno manifestato un pattern rialzista.

La previsione dei prezzi


Esistono molte scuole di pensiero che disciplinano in maniera estre-
mamente precisa l’attività di previsione dei movimenti futuri.
Tipicamente derivate dallo studio della relazione fra prezzo e tempo,
tali tecniche consentono di formulare ipotesi di livelli-obiettivo a partire
da determinate situazioni di mercato. È il caso delle tecniche di Gann e
di Elliott o di altre tecniche di proiezione come ritracciamenti di Fibo-
nacci, cicli e astrologia finanziaria.
Si tratta di tecniche molto affascinanti – con svariati esempi di suc-
cesso – che tuttavia si adattano poco ai singoli titoli essendo sperimen-
tate su indici o su future e comunque legate normalmente a movimenti
di massa che non vengono necessariamente rappresentati da quelli di un
singolo titolo.
32 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Pur riconoscendo un certo fascino anche agli aspetti più esoterici


di tali teorie, è opportuno tenere sempre presente che esiste un elevato
grado di aleatorietà nella previsione di eventi che per definizione incor-
porano elementi casuali.
I pattern non hanno nulla di “magico” ma semplicemente conserva-
no nel tempo una tendenza statisticamente misurabile a precedere mo-
vimenti rialzisti o ribassisti di rilevante entità su determinati titoli. È
quindi necessario passare da una dimensione previsiva a una dimensione
più vicina al concetto di valutazione dell’imminente movimento senza
lasciarsi condizionare da altri fattori.

In pratica, non è vero ciò che è vero… ma è vero ciò che funziona.

Non ha senso, almeno per questo tipo di operatività, ricercare i mo-


tivi “profondi” dell’apparire di determinati pattern anche se è evidente
che ciascun modello identifica un particolare momento di mercato.
A noi, come trader di breve termine, interessa solo sapere che al-
l’apparire di un pattern farà probabilmente seguito un movimento, senza
curarci dei motivi di tipo fondamentale, psicologico o astrologico che
possono aver influito sul movimento stesso.

Trading discrezionale
Un punto fondamentale per comprendere l’operatività basata sui
pattern è inquadrarli in un’ottica di trading discrezionale. L’apparizione di
un pattern, rialzista o ribassista, non implica automaticamente un ingresso
in posizione ma segnala semplicemente una potenziale opportunità.
Il segnale fornito dal pattern deve poi essere valutato nel contesto
generale del mercato che si sta analizzando e acquisisce o perde affidabi-
lità anche in funzione delle condizioni al contorno che devono sempre
entrare a far parte del processo decisionale.
L’aspetto discrezionale è il vero punto di forza dell’operatività con
i pattern di prezzo poiché non ne limita l’azione a un insieme di regole
meccaniche ma consente al trader di contribuire al successo dell’opera-
zione con un’analisi più completa che può rafforzare o indebolire i segna-
li provenienti dai pattern.
Introduzione ai pattern 33

Continuazione o inversione?
La catalogazione dei pattern prevede una loro prima differenziazio-
ne in funzione della loro capacità di precedere un movimento di conti-
nuazione o di inversione.
Alcuni modelli identificano una pausa durante un trend e ne indi-
cano un’imminente ripresa (a prescindere dalla direzione) e vengono de-
finiti pattern di continuazione.
Altri modelli indicano invece situazioni di mercato ipervenduto o
ipercomprato e fanno presagire un imminente slancio nella direzione op-
posta al trend che li ha generati. Essi, di fatto, invertono il trend e ven-
gono pertanto definiti pattern di inversione.

Pattern di continuazione
Prerequisito fondamentale perché si possa parlare di pattern di con-
tinuazione è l’identificazione di un trend direzionale (verso l’alto o verso
il basso).
Il passo successivo è la ricerca di un momento di pausa nel movi-
mento direzionale e la relativa definizione della strategia operativa.
Un trend ascendente, per definizione, è caratterizzato da una se-
quenza di barre con minimi e massimi crescenti.

FIGURA 18. Lo schema ideale di un trend rialzista.


34 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Anche se nella realtà è impossibile che un trend manifesti minimi e


massimi crescenti per tutta la sua durata, esistono altre informazioni che
possono darci un’idea della presenza di un movimento direzionale. Un
esempio è rappresentato da una media mobile dei prezzi di chiusura che,
in un trend ascendente, deve sempre essere posizionata sotto ai prezzi
stessi e inclinata positivamente, in maniera coerente con la tendenza dei
prezzi.

FIGURA 19. La media mobile è inclinata positivamente ed è posizionata


al di sotto dei prezzi. Nell’ellisse sono indicate tre candele che
rappresentano un momento di pausa prima della ripresa del trend.

2L-C, un primo pattern di esempio


Questo primo pattern, così come tutti quelli presentati in questo
lavoro, nasce da una serie di osservazioni sui mercati reali e dallo sforzo
di formalizzare la dinamica che porta alla sua nascita. la logica di questo
pattern è la seguente:

1. negli ultimi tre giorni si è verificato almeno un altro


minimo uguale a quello di oggi;
2. oggi è una giornata rialzista;
3. ieri è stata una giornata ribassista;
4. il massimo di oggi è superiore al massimo di ieri;
5. la media dei minimi degli ultimi 3 giorni è superiore al livello
della media mobile a 20 giorni costruita sui minimi.
Introduzione ai pattern 35

In pratica le condizioni espresse per la convalidazione del pattern


indicano la ricerca di un micro-supporto (i due minimi allo stesso livello
nei tre giorni) e una chiara intonazione rialzista espressa sia dalle medie
mobili considerate sia dallo sviluppo dell’ultima barra.
Dalle condizioni espresse sopra, si evince che questo pattern prende
vita in funzione della relazione che lega tre barre consecutive. Tuttavia
non tutti gli elementi (OHLC e range) di tali barre vengono presi in
considerazione poiché si ritiene che solo alcuni di essi siano funzionali al
riconoscimento del pattern.
In dettaglio, gli elementi necessari per qualificare il pattern come ta-
le sono i minimi delle tre barre, l’apertura e la chiusura di oggi, l’apertura
e la chiusura di ieri, il massimo di oggi e il massimo di ieri. Oltre a tali
dati, entra in gioco anche una media mobile.

Le convenzioni utilizzate
per definire i pattern
La procedura per la definizione dei pattern prevede quindi che si
mettano in relazione tra di loro alcuni degli elementi delle barre igno-
rando gli altri che possono pertanto assumere qualsiasi valore senza per
questo influenzare il riconoscimento del pattern oggetto di analisi.
Nel caso del pattern 2L-C, per esempio, il rapporto tra apertura e
chiusura della barra di due giorni addietro non viene preso in conside-
razione, così come per la medesima barra non viene preso in considera-
zione neppure il massimo. È evidente che in tal modo i pattern possono
risultare validi pur assumendo configurazioni lievemente differenti in
funzione del valore degli elementi che non fanno parte dell’insieme di
dati necessari per l’identificazione.
I dati presi in considerazione dal pattern vengono espressi da una
sequenza simile alla seguente che prevede che ciascuna delle componenti
della barra venga identificata dalla sua iniziale (OHLC) e dalla giornata cui
è riferita in una scala da 0 a n dove 0 è la data più recente (oggi).
Ad esempio, la sequenza:

S = {(C0), (C1), (C2), (C3)}

identifica 4 barre per ciascuna delle quali si prende in considerazione


solo il valore di chiusura (C). A ciascun elemento viene associato un nu-
mero (0, 1, 2, 3, n) in funzione del fatto che si tratti di una misurazione
36 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

effettuata 1, 2, 3 o n giorni prima della barra più recente, identificata a


sua volta con 0.
La sequenza indica pertanto un pattern che prende in considerazio-
ne solo i valori di chiusura delle ultime 4 barre, compresa quella di oggi.
Ciascun pattern potrà pertanto venire identificato sia graficamente,
come disegno costruito dalle barre, sia sotto forma di sequenza.
Il nostro pattern di esempio, il 2L-C è identificato dalla seguente
sequenza:

S= {(O0, H0, L0, C0), (O1, H1, L1, C1), (L2)}

che indica quali sono gli elementi di ciascuna barra che vengono presi in
considerazione. In dettaglio, è evidente che per le due barre più recenti
(0 e 1) vengono presi in considerazione tutti gli elementi mentre per la
barra più vecchia viene preso in considerazione solo il minimo, elemento
necessario per verificare che il minimo di oggi (barra 0) sia uguale a quel-
lo di ieri (barra 1) o a quello dell’altro ieri (barra 2). L’ultima barra della
sequenza (la barra 2) può pertanto presentare qualsiasi valore rispetto ad
apertura, chiusura e massimo senza influenzare la validità del pattern in
questione.

Le immagini che seguono illustrano alcuni esempi di pattern 2L-C,


validi anche se in apparenza differenti tra di loro. Risultano validi poi-
ché, a prescindere dal “disegno”, mantengono le relazioni necessarie per
la loro convalida. Per semplicità non viene indicata la media mobile che
in ogni caso, anche se non mostrata negli esempi, entra a far parte della
procedura di convalida del pattern.

FIGURA 20. Pattern 2L-C. Due minimi uguali (ieri


e oggi); superamento del massimo di ieri da parte
di quello di oggi; contrapposizione tra giornata
rialzista (oggi) e giornata ribassista (ieri).
Introduzione ai pattern 37

FIGURA 21. Pattern 2L-C. Due minimi uguali (l’altro


ieri e oggi); superamento del massimo di ieri da
parte di quello di oggi; contrapposizione tra giornata
rialzista (oggi) e giornata ribassista (ieri).

FIGURA 22. Pattern 2L-C, un altro esempio.

FIGURA 23. Pattern 2L-C, un altro esempio.

FIGURA 24. Pattern 2L-C, un altro esempio.

Dalle differenze riscontrate nei vari “disegni” emerge anche l’appa-


rente diversità fra le configurazioni sui grafici reali. Di seguito alcuni
esempi di pattern 2L-C apparsi su alcuni titoli del mercato italiano che,
grazie alle relazioni che legano gli elementi effettivamente importanti per
la convalida del pattern, danno luogo a movimenti degni di nota. Ciascu-
no dei grafici indica con una freccia rivolta verso l’alto la barra (o candela)
che completa il pattern, lasciando l’operatività al giorno successivo.
38 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 25. Pattern 2L-C su Banca Popolare di Lodi. Si noti come


l’apparizione del pattern dia vita a un rialzo notevole, ben supportato
dalla media mobile.

FIGURA 26. Pattern 2L-C su Acea. La lieve entità del movimento


successivo al pattern non inficia la validità del modello.
Introduzione ai pattern 39

FIGURA 27. Pattern 2L-C su Gabetti. Il pattern coincide con il termine di


una brusca reazione che dà vita a una candela bianca che consente di
trarre interessanti profitti anche in una sola seduta.

FIGURA 28. Pattern 2L-C su Bayer. Questo pattern si presta anche per
un tipo di operatività molto veloce che sfrutta gli improvvisi movimenti
di reazione.
Capitolo

Come cercare
3
i pattern
La cosa più semplice per “trovare” i pattern di prezzo è lo studio dei
grafici. Analizzando i punti di svolta dei mercati o le zone che hanno de-
terminato una momentanea pausa del trend, non è difficile identificare
configurazione di due, tre o quattro barre che precedono il movimento.

Nel caso dei pattern di inversione ci si concentrerà sui minimi e sui


massimi di swing mentre per i pattern di continuazione si presterà atten-
zione a quei movimenti che, come i pullback, si presentano dopo forti
spinte iniziali.

Ma se da un lato è semplice – almeno in teoria – identificare le due


o tre barre che precedono i movimenti di prezzo che ci interessa cattu-
rare, dall’altro risulta più difficile comprendere quali siano le relazioni
significative di quelle barre e, soprattutto, come formalizzarle in termini
matematici.

Già da una prima ispezione visuale, la presenza di candele nere


(C<O) in prossimità dei massimi o di candele bianche in corrispondenza
dei minimi (C>O), ci informa sul possibile esaurimento del movimento
precedente ma quello che cerchiamo deve essere molto più preciso.
42 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Uno dei parametri che utilizzo spesso nella creazione di modelli


astratti (ottenuti cioè a prescindere dall’osservazione dei grafici ma solo
ipotizzando una sequenza logica nei movimenti) è la valutazione di quali
caratteristiche dovrebbe avere l’esaurimento di un movimento direzionale
o la ripresa di un trend.

Esaurimento di un trend
I forti trend rialzisti o ribassisti, culminanti con fasi di euforia o di
panic selling presentano in genere elementi caratteristici:
• incremento della volatilità, espresso dall’aumento del range
delle giornate;
• presenza di gap, in genere si tratta di gap di esaurimento
o exhaustion gap;
• notevole dimensioni delle shadow rispetto ai real body delle
candele.

Volendo ipotizzare l’esaurimento di un trend rialzista, potrebbe es-


sere lecito assumere che il culmine del movimento sia caratterizzato da
range estesi, da un massimo toccato da un punto estremo della barra (o
della candela) la cui chiusura negativa sia posizionata molto più in basso
e che, il giorno successivo il massimo sia decisamente inferiore.

Idealmente stiamo cercando un pattern simile a questo:

A seguito di un trend ascendente si


forma una candela nera con un massi-
mo ben distante dalla chiusura. Se a
ciò si aggiunge che il massimo è il va-
lore più elevato registrato nell’ultimo
mese (22 giorni) e che l’ombra supe-
riore (massimo - apertura) è più este-
sa rispetto a quella inferiore (chiusura
- minimo) si ottiene una descrizione
piuttosto precisa del nostro modello
ideale di un pattern con implicazioni
ribassiste.

A questo punto è possibile passare a visionare alcuni grafici per identificare


l’eventuale presenza di un simile pattern in prossimità dei massimi.
Come cercare i pattern 43

Va ovviamente ricordato che, trattandosi di un pattern di inversio-


ne, è condizione indispensabile che appaia dopo un trend rialzista.

FIGURA 29. Il grafico di Intesa BCI offre un esempio di come il nostro


pattern, ideato in astratto, trovi applicazione nella realtà. La candela nera
sui massimi, preceduta da quella bianca, ha il range più esteso delle
precedenti, fa registrare un massimo a un mese e ha un’ombra superiore
più sviluppata rispetto a quella inferiore.

FIGURA 30. Ecco lo stesso grafico visualizzato in un orizzonte temporale


più esteso. Le implicazioni ribassiste ipotizzate hanno trovato un’effettiva
conferma. Vale la pena provare a codificare un Expert che possa aiutarci a
identificare automaticamente questo pattern.
44 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 31. Questo è il semplice codice Metastock per la creazione


dell’Expert. Prevede che il range sia quello più esteso degli ultimi 7 giorni
e che il massimo della candela (che deve essere nera) sia un massimo
a un mese. Si conclude con il confronto tra la lunghezza della upper
shadow rispetto alla lower.

FIGURA 32. Il passo successivo consiste nel definire il simbolo e


l’eventuale scritta da associare all’apparizione del pattern.
Come cercare i pattern 45

Ora siamo pronti per metterci all’opera e applicare l’Expert ai grafici


reali e iniziare così la nostra serie di verifiche sull’affidabilità del pattern e
la conseguente formulazione di una strategia operativa compatibile con
l’apparizione del pattern sui grafici. L’Expert segnalerà automaticamente
quelle situazioni che identificano il pattern.

FIGURA 33. La conferma della validità del nostro pattern proviene


proprio dalla sua applicazione al primo grafico che ci aveva suggerito
che potesse esserci un’implicazione ribassista al suo apparire.

FIGURA 34. L’esame procede poi sempre sullo stesso titolo e, con
soddisfazione, notiamo che il pattern appare ancora una volta in
corrispondenza dell’inizio di un breve movimento ribassista.
46 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 35. Un esempio in cui, all’apparire del pattern non fa seguito


l’auspicato movimento ribassista ma una reazione verso l’alto. Teniamo
conto di questa situazione per lo sviluppo della strategia e per il corretto
posizionamento dello stop loss che sicuramente dovrà essere posizionato
in corrispondenza del massimo della candela nera.

FIGURA 36. Cambiamo grafico ed ecco il nostro pattern all’opera!


Dopo la sua comparsa, il titolo intraprende un prolungato movimento
ribassista.
Come cercare i pattern 47

L’importanza dello stop loss


Oltre alle consuete considerazioni legate alla corretta gestione della
posizione speculativa, operando con i pattern è necessario aggiungere
una componente operativa in più.

Se è vero che ogni pattern porta con sé delle implicazioni rialziste


o ribassiste, convalidate sempre dopo un’intensa attività di ricerca e ve-
rifica, è altrettanto vero che è impossibile che non si verifichino mai si-
tuazioni che facciano apparire il pattern senza che poi faccia seguito il
movimento nella direzione auspicata.

Questa ipotesi offre due spunti operativi:

1. invalidazione del pattern a causa di un movimento avverso;


2. invalidazione del pattern a causa del trascorrere del tempo senza
che si verifichi né l’ipotesi coerente con il pattern stesso né un
movimento contrario.

Nel primo caso ci si trova di fronte a un evidente negazione del


pattern, caso in cui, senza ulteriori indugi è necessario chiudere la posi-
zione al livello di stop stabilito. Se un pattern viene negato cade implici-
tamente l’implicazione ribassista o rialzista che lo caratterizza. È pertanto
necessario identificare graficamente il punto in cui il pattern risulterà in-
validato. Nel caso in cui uno degli elementi del pattern sia un massimo
o un minimo, è necessario posizionare lo stop proprio in corrispondenza
di tale livello.

Nel secondo caso, se a seguito della comparsa del pattern e dell’in-


gresso in posizione non si verifica il movimento previsto ma non scatta
nemmeno lo stop, si sta probabilmente entrando in una fase di conge-
stione, elemento che pur non implicando nulla in sé, immobilizza il
capitale utilizzato per l’operazione, elemento considerato comunque ne-
gativo. In altre parole: i pattern offrono tantissimi spunti operativi che
dovrebbero concretizzarsi immediatamente. Se ciò non avviene, proba-
bilmente si tratta di una situazione di mercato che non merita la nostra
attenzione e conviene pertanto concentrarsi su un’altra opportunità.
48 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

L’apertura della posizione


I pattern di prezzo sono configurazioni grafiche che dovrebbero dar
luogo a importanti movimenti di prezzo a partire dalla giornata succes-
siva. Proprio per questo motivo, la distinzione tra setup ed entry assume
un’importanza fondamentale. Il setup rappresenta la condizione prelimi-
nare e coincide con il completamento del pattern. Ad esempio, un pattern
composto da 4 barre non sarà considerato completo finché anche la quarta
barra non confermerà il disegno grafico che dà vita al pattern stesso.
Una volta completato il pattern, è necessario che si verifichi una
condizione aggiuntiva (entry) che faccia scattare il segnale di ingresso
in posizione. Tale condizione può anche essere implicita nel caso in cui
la strategia operativa associata al pattern preveda l’ingresso in posizione
il giorno dopo in apertura, senza attendere l’eventuale perforazione di
massimi o minimi.

Validità dei setup


A questo punto è lecito chiedersi quanto tempo possa passare tra la
comparsa del pattern e il segnale di ingresso. Nel caso in cui l’entry cor-
risponda alla violazione di un livello di massimo o di minimo del pattern
stesso, può accadere che il giorno successivo al setup non si verifichi la
condizione di ingresso. A questo punto, sempre in termini discrezionali,
esistono due alternative:

1. ritenere il pattern invalidato;


2. attendere ancora qualche seduta.

Nel primo caso ci si trova di fronte a una decisione perfettamente


coerente con il modello operativo presentato. Uno degli assunti di base,
infatti, prevede che se il pattern funziona, deve funzionare subito. In caso
contrario, l’ipotesi complessiva (rialzista o ribassista) risulta comunque
indebolita.

Nel secondo caso, è possibile attendere se, a livello discrezionale, si


ritiene che la barra che avrebbe dovuto far scattare il segnale non sia signi-
ficativa in sé. Tipico, a questo proposito è l’esempio delle barre inside.
Come cercare i pattern 49

FIGURA 37. Un tipico esempio di pattern il cui segnale operativo è


ritardato di un giorno a causa di una barra inside (identificata dal
riquadro).

I pattern nel contesto


Nonostante i pattern identifichino situazioni di prezzo particolari,
anche della durata di pochi giorni, l’apparizione di un pattern in corri-
spondenza di un livello importante (supporto o resistenza) o sul livello di
rottura di una figura classica (testa e spalle, triangolo, massimi o minimi
multipli) aggiunge affidabilità al modello.

In linea generale, se un pattern di inversione rialzista compare in


prossimità di un supporto, potrebbe rappresentare una situazione di po-
tenziale ripresa delle quotazioni.

Analogamente, un pattern di inversione ribassista che compare in


corrispondenza di una resistenza aumenta le possibilità che la resistenza
confermi la propria capacità di respingere i prezzi verso il basso.
50 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

FIGURA 38. Il primo pattern viene invalidato. Il secondo appare in


gennaio, in corrispondenza di una violenta reazione che crea un forte
supporto. Il terzo segnale, verificatosi in prossimità del supporto, è
ulteriormente rafforzato dal fatto che i minimi di quei giorni si trovano
a un livello molto vicino tra loro, ulteriore elemento che può far pensare
alla costruzione di una base per un nuovo balzo dei prezzi.

Quando prendere profitto


Questo è uno dei temi più importanti di tutta la metodologia. Gran
parte dei pattern sono profittevoli già nel giorno in cui scatta il segnale e
nel caso di una chiusura nella direzione sperata è consigliabile liquidare
da 1/3 a 2/3 della posizione, garantendosi così un profitto anche nel caso
in cui il mattino dopo le condizioni del mercato non siano favorevoli.

Se la posizione si dimostra profittevole e la direzione del trend viene


confermata anche dall’apparire di ulteriori pattern coerenti con quello
che ha fatto scattare il primo segnale, conviene incrementare la posizione
fissando un obiettivo di tipo grafico, in corrispondenza di un precedente
punto di svolta, massimo o minimo.

Il calcolo degli obiettivi


Questa metodologia di per sé non prevede un calcolo preciso degli
obiettivi di prezzo. Poiché i pattern sono basati su movimenti che si ori-
ginano in 3 o 4 barre, è impossibile legare un obiettivo alla base di par-
tenza. Molto utile, in questi casi, è l’identificazione di precedenti livelli
Come cercare i pattern 51

di prezzo “sentiti” dal mercato. Supporti, resistenze, gap sono tutti livelli in
corrispondenza dei quali può risultare conveniente liquidare la posizione.

Il calcolo degli obiettivi è utile anche per misurare il grado di rischio


a cui ci si espone. Ciascun pattern porta con sé la possibilità di un errore
e lo stop è il prezzo che si paga per questo errore. Da un lato, quindi, si è
sempre in grado di quantificare l’ipotetico costo dell’errore calcolando la
distanza tra il livello di ingresso in posizione e il livello dello stop mentre
dall’altro, il confronto del “costo” dello stop con l’ipotesi di guadagno
indicata dal target fornisce informazioni sulla convenienza dell’operazio-
ne in termini di rapporto rischio/rendimento.

FIGURA 39. Il pattern BW-R fa entrare in posizione al superamento del


massimo della barra nera facendo fissare lo stop loss sotto al minimo
della medesima barra. In questo modo si usa la barra come una specie
di doppio punto di riferimento. Il target è costituito dalla prima linea
di resistenza identificata dalle due candele bianche che si sono fermate
al medesimo livello di prezzo a distanza di pochi giorni. Chiaramente
nessuno vieta di gestire la posizione in altro modo, magari liquidandone
una parte alla prima chiusura in profitto.
In questo caso il rapporto rischio/rendimento è decisamente a nostro
favore poiché l’obiettivo è circa il doppio rispetto al rischio.
52 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Più pattern contemporaneamente


Nonostante le differenze costruttive tra i singoli pattern, può capi-
tare che si verifichino situazioni di mercato tali da far attivare a breve
distanza (una o due barre) più pattern che indicano una precisa direzio-
ne. Si tratta di un evento che aggiunge notevole affidabilità alle implica-
zioni espresse dai pattern stessi poiché indica una sostanziale coerenza di
fondo tra il movimento del mercato e quanto i pattern sono in grado di
interpretare.
Da un punto di vista operativo, se si entra in posizione in corrispon-
denza del primo pattern, il secondo può essere l’occasione per incremen-
tare la posizione, sempre operando in favore del trend dominante o per
rientrare nel caso di un recente stop.

FIGURA 40. Una sequenza di pattern rialzisti che consente di rientrare in


posizione dopo la violazione dello stop loss del primo e del secondo V4-C.
Come cercare i pattern 53

FIGURA 41. Un altro esempio di come sia possibile rientrare in posizione


per sfruttare un nuovo rialzo.

FIGURA 42. La coppia 2i-C/V4-C consente di catturare un movimento


di rilevante entità.
Capitolo

Money
4
management
A dispetto della sua notevole importanza per il successo nell’attività
di trading, la gestione del capitale viene quasi sempre considerata come
strategia accessoria, quasi come se il risultato finale delle operazioni di-
pendesse solo dalle tecniche di ingresso e uscita.
Accanto a tali tecniche, invece, la gestione del capitale a disposizione
assume un’importanza cruciale che diviene in realtà l’elemento determi-
nante per dominare le perdite e conseguire profitti nel lungo periodo.
Un caratteristica comune ai trader vincenti è infatti l’approccio me-
todologico al trading, che si esprime anche nella gestione del capitale
esposto alle operazioni speculative.
Il money management è, infatti, il vero punto cruciale delle strategie
di trading di successo poiché le preoccupazione principale di chi opera in
borsa dovrebbe essere in primo luogo quella di salvaguardare il capitale.
Quindi, oltre alla direzione che si prevede per il mercato e in base
alla quale si decide se operare long o short, è indispensabile saper anche
dosare il capitale da impiegare.
A questo proposito Larry Williams, nel libro I segreti del trading di
breve termine parla della Formula di Kelly come metodo per definire la
quantità di capitale da mettere in gioco in funzione della precisione del
sistema e del rapporto tra operazioni vincenti e perdenti.
56 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

In tal modo il capitale viene automaticamente “dosato” in funzione


dell’affidabilità del sistema consentendo così di diversificare con il capi-
tale rimasto operando su altri mercati o con altri sistemi.
Supponendo di impiegare il 20% del proprio capitale in un’opera-
zione e di rischiare come livello di stop loss il 10% di tale somma, il po-
tenziale dell’impatto negativo, a livello globale, risulterà limitato al 2%.
A prescindere dalle formule utilizzate, fra le quali quella di Kelly è solo
un esempio, è presente in tutte le strategie di successo una componente di
gestione del capitale che consente di distribuire il rischio, limitando forse i
guadagni derivanti da movimenti inaspettati ma preservando il capitale per
il futuro. Fra i metodi più efficaci per distribuire il rischio e massimizzare
i ritorni del capitale impiegato c’è sicuramente la diversificazione che, nel
caso dell’operatività con i pattern, di prezzo trova un’applicazione ideale.
Obiettivo primario della diversificazione è la distribuzione del rischio.
Premesso che, per definizione, il rischio a cui ci si espone operando sui
mercati finanziari non sarà mai eliminabile del tutto, il suo controllo può
contribuire in misura determinante al successo dell’attività di trading.
Il massimo beneficio, in termini di diversificazione, si ottiene ope-
rando su strumenti e mercati differenti in modo che le decisioni di
trading avvengano su elementi poco correlati tra di loro cosicché se qual-
cuno di questi elementi genera una perdita, quest’ultima sia compensata
dagli (auspicabili) risultati positivi ottenuti tramite gli altri elementi. In
termini pratici, ai fini del trading di breve termine, operare una diver-
sificazione, significa operare su più titoli contemporaneamente con un
insieme di tecniche collaudate.
Stessa strategia, differenti mercati
Lavorare su più strumenti finanziari contemporaneamente significa
operare una distribuzione del rischio rappresentata dall’utilizzo del me-
desimo sistema (o del medesimo insieme di sistemi) su differenti titoli (o
mercati). In questo caso si ragiona in termini di saldo delle operazioni il
cui risultato è la somma algebrica delle singole performance.
In pratica, utilizzando un sistema che genera segnali sui mercati
azionari, è possibile aprire contemporaneamente più posizioni su svariati
titoli – possibilmente alcune rialziste e altre ribassiste – in modo da co-
struire un portafoglio di giornata il cui sviluppo dovrebbe dare un risulta-
to positivo ogni giorno. Lavorando con i pattern diviene quindi possibile
ottenere una lista di candidati ogni sera dopo la chiusura e predisporre
svariate operazioni rialziste e ribassiste per la seduta dell’indomani.
Poiché normalmente si lavora con pattern che generano segnali che
Money Management 57

statisticamente si dimostrano corretti ben oltre il 50% delle volte, nel


lungo periodo adottare tale tecnica porta a conseguire buoni risultati
poiché si distribuisce il rischio su più candidati i quali sono a loro volta
utilizzati sulla base di segnali affidabili.
Se a ciò si aggiunge una corretta politica di money management e di
gestione della posizione, si ottiene un sistema di trading costituito da un vero
e proprio arsenale di strategie che è possibile mettere in pratica ogni giorno.

Un esempio di alcuni
“portafogli di giornata” che
contengono sia posizioni
in guadagno sia posizioni
in perdita. L’approccio “a
saldo” consente tuttavia di
porre in essere operazioni
il cui risultato a fine
giornata resti comunque
positivo, a condizione,
ovviamente, di tagliare
velocemente le posizioni
perdenti.

(fonte: Realtick © Townsend Analytics)


58 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Il vero modo per tagliare le perdite


Da un punto di vista psicologico, nonostante l’apparente facilità di
applicazione teorica, la regola che suggerisce di “lasciar correre i profitti
e tagliare le perdite” è una delle più difficili da seguire nell’operatività
pratica.
Parliamoci chiaramente: a nessuno piace perdere e sono davvero po-
chi quegli operatori in grado di tagliare disciplinatamente una posizione
perdente.
La mia esperienza mi ha portato a constatare come l’approccio degli
operatori sia spesso ineccepibile sulla carta, ma cambi radicalmente non
appena ci si confronta con la reale azione del mercato.
È infatti estremamente frequente che posizioni aperte con un oriz-
zonte temporale di breve durata si trasformino in veri e propri in-
vestimenti a lungo termine a causa di un movimento contrario delle
quotazioni che, invece che generare un utile ha causato una perdita. Lo
stress derivante dalla chiusura della posizione e dalla trasformazione della
perdita da virtuale in reale, porta la stragrande maggioranza degli ope-
ratori a negare l’evidenza e a introdurre nel loro piano di trading una
serie di elementi che non erano mai stati presi in considerazione prima
dell’apertura della posizione stessa.
Si rincorrono quindi elementi fondamentali, ci si aggrappa a report
letti di sfuggita, ci si convince che presto il mercato recupererà confer-
mando l’ipotesi iniziale.
In altre parole: si inizia a sperare…
E la speranza, se da un lato è l’ultima a morire, è invece la prima
a uccidere il trader. Purtroppo i portafogli degli investitori italiani del
2002, risentono pesantemente dell’euforia dei primi mesi del 2000 e
molti di essi mostrano perdite - virtuali - di molto superiori al 50%, che
in alcuni casi arrivano anche al 70-80%.
Si tratta di situazioni irrecuperabili tramite la semplice azione dei
mercati poiché la performance che un capitale ridotto dell’80% deve
registrare per ritornare in pareggio è del 400%. E più si scende peggio
è. La tabella pubblicata nella pagina seguente illustra l’effetto di quella
che è definita l’asimmetria della performance, semplice e spietato mec-
canismo che richiede una performance sempre più elevata in funzione
delle dimensioni della perdita.
Risulta quindi evidente che prima si taglia una perdita, prima si
eliminano gli effetti potenzialmente devastanti che derivano dal suo
mancato controllo. Inutile dire che una perdita dell’80% è iniziata
Money Management 59

probabilmente con un’erosione del capitale del 2 o del 3% che non è


stata tenuta sotto controllo.

Questa tabella indica la performance necessaria per recuperare una


determinata percentuale di perdita.

Operando con un approccio simile a quello descritto, la possibilità


di costruire il portafoglio di giornata fa sì che il trader possa concentrarsi
sul saldo del portafoglio stesso, riuscendo ad eliminare più facilmente le
posizioni perdenti che, proprio in funzione dell’affidabilità dei pattern,
non dovrebbero avere la forza di influenzare più di tanto il risultato com-
plessivo.
In tal modo, tagliare una singola perdita in presenza di un saldo glo-
bale positivo consente di affrontare l’operazione con un minimo carico
di stress e con la consapevolezza di poter contare comunque su un ap-
proccio vincente.
Le schermate di alcuni portafogli di giornata pubblicate a pagina 57
confermano la validità di questa strategia. Si noterà infatti come, pur in
presenza di perdite “tagliate” più o meno velocemente, il saldo comples-
sivo sia sempre positivo.
60 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Quanto capitale utilizzare?


Se da un lato l’operatività con i pattern consente di distribuire il ri-
schio su più titoli e di sopportare meglio le eventuali perdite, dall’altro
occorre inserire un elemento aggiuntivo per determinare quanto investi-
re in ogni singola operazione.
Anche in questo caso, ricorriamo agli insegnamenti del grande Larry
Williams.
Estremamente analitico anche nello studio di sistemi per il controllo
del rischio, Williams ha applicato con successo la celebre Formula di Kel-
ly, in base alla quale è possibile determinare quanto capitale impiegare in
un’operazione in funzione del rapporto storico fra operazioni vincenti e
perdenti e fra i valori assoluti degli utili e delle perdite.

La formula di Kelly è la seguente:

F = ((R+1) * P-1) / R

dove:
F: percentuale del capitale da utilizzare nell’operatività;
P: Percentuale di vincite del sistema (trade vincenti/trade perdenti);
R: Rapporto tra trade vincenti e perdenti (in valore assoluto, quanto
si vince in rapporto a quanto si perde).

In pratica, se il sistema di trading considerato guadagna il 56% delle


volte, con 56 operazioni in profitto e 44 in perdita, realizzando un gua-
dagno medio di 1.400 euro e una perdita media di 1.000, la formula di
Kelly può essere sviluppata come segue:

R = 1.400/1.000 = 1,4
P = 56%
F = ((1,4 + 1)* 56% - 1)/1,4 = 25%

Indicando chiaramente che l’affidabilità del sistema è tale da con-


sentire di mettere in gioco il 25% del capitale. Ovviamente, più sale la
percentuale delle operazioni vincenti e più migliora il rapporto fra gli
importi guadagnati e quelli persi, più cresce la percentuale che la formula
consente di allocare per l’attività speculativa.
Money Management 61

In sintesi, tanto più “sicuro” risulterà il sistema tanto più grande sarà
la percentuale del capitale da utilizzare.
Giova forse ricordare che la formula di Kelly nasce sui tavoli da gio-
co dei casinò statunitensi, luogo dove la casualità degli eventi è regina.
Il suo utilizzo, quindi, trova un’ideale applicazione anche sui mer-
cati finanziari dove tramite i pattern è possibile ottenere quel vantaggio
competitivo derivante dalla ripetitività dei comportamenti al quale va
sommata la possibilità di determinare il capitale in funzione delle perfor-
mance storiche di ciascun pattern misurate sui singoli titoli.
Ma analizziamo il funzionamento della Formula di Kelly in uno dei
più semplici esempi.
Immaginiamo di giocare con un avversario a testa o croce, gioco nel
quale per definizione esiste il 50% delle probabilità di vincere e il 50%
delle probabilità di perdere.
Se la puntata è la medesima per entrambi - supponiamo un euro - ci
troviamo in una situazione di teorica parità in cui nessuno dei due ha un
vantaggio rispetto all’altro. Nel lungo periodo nessuno vincerà.
Se invece le regole dovessero cambiare e a fronte di un euro di vinci-
ta potenziale per l’evento a noi favorevole (supponiamo testa), ci trovas-
simo a dover corrispondere 2 euro in caso di evento sfavorevole (croce),
ci troveremmo in una situazione sbilanciata.
Se da un lato, infatti, le probabilità dell’evento testa o croce risultano
le stesse (50/50), l’entità dei valori assoluti in gioco risulta a noi sfavorevole
comportando così una situazione in cui non sarebbe conveniente giocare.
E la Formula di Kelly, in questo caso consiglierebbe proprio di stare
fuori dal gioco.
Analogamente in un altro caso: se considerassimo il lancio di un da-
do e vincessimo solo in corrispondenza dell’uscita del numero 6, avrem-
mo un deciso svantaggio in termini di probabilità dell’evento (1/6) ma
se il rischio fosse controbilanciato da una posta sufficientemente elevata
potrebbe essere conveniente giocare.
Infatti, se vincessimo 20 euro in corrispondenza del 6 e perdessimo
solo 1 euro in corrispondenza di qualsiasi altro numero (1, 2, 3, 4 e 5)
andremmo probabilmente incontro a un notevole numero di perdite, ma
il solo fatto di vincere 20 euro in concomitanza con l’uscita del numero 6
compenserebbe adeguatamente i probabili eventi perdenti. In pratica, il
fatto che le probabilità di vincita siano così basse viene controbilanciato
dal vantaggioso rapporto della posta in gioco di 1 euro contro 20.
In sostanza, per 5 possibilità su 6 di perdere 1 euro ne ho una su 6
di vincerne 20.
Capitolo

Libreria
5
dei pattern
Di seguito vengono presentati alcuni dei pattern più inte-
ressanti e profittevoli identificati in anni di studio e ricerca.
Si tratta di modelli di semplice comprensione che posso-
no essere codificati facilmente con Metastock o individuati
visivamente. Aggiornamenti e ulteriori applicazioni sul sito
www.tradinglibrary.it.
Pattern
V4-C
Pattern V4-C 67

Pattern V4-C: la logica


pausa in un trend rialzista
• Oggi è una giornata rialzista;
• Il minimo di oggi è superiore
al minimo di 2 giorni fa;
• Il minimo di ieri è inferiore al minimo
di due giorni fa;
• Il minimo di due giorni fa è inferiore
al minimo di 3 giorni fa;
• Il massimo di oggi è superiore
al massimo di ieri.

! In pratica sto cercando una sequenza di 3 minimi decrescenti


a cui segue un segnale rialzista piuttosto forte.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Continuazione rialzista
Barre per il setup: 4
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0), (H1, L1), (L2), (L3)
Entry: Superamento del massimo della barra 0
Stop: Sotto al minimo del pattern.

Pattern V4-C: la formula Metastock


C>O AND L>Ref(L,-2)
{La chiusura di oggi è superiore all’apertura e il minimo di
oggi è superiore a quello di 2 giorni fa}

AND Ref(L,-1)<Ref(L,-2)
{e il minimo di ieri è inferiore a quello di due giorni fa}

AND Ref(L,-2)<Ref(L,-3)
{e il minimo di due giorni fa è inferiore a quello di 3 giorni
fa}

AND H>Ref(H,-1)
{e il massimo di oggi ha superato quello di ieri}
68 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

V4-C su Intesa. Dopo il primo pattern che dà luogo a una forte reazione
rialzista, il secondo e il terzo, apparsi a breve distanza l’uno dall’altro,
anticipano un altro forte movimento.

V4-C su Ericsson. Un esempio di come, dopo il primo pattern che


funziona correttamente, il secondo risulti indebolito e non dia luogo alla
reazione attesa.
Pattern V4-C 69

V4-C su Amga. Ecco come il pattern riesce a identificare i momenti


coincidenti con una reazione rialzista del titolo

V4-C su B. Pop. Lodi. Una sequenza di ben quattro pattern con esito
favorevole.
Pattern
2L-C
Pattern 2L-C 73

Pattern 2l-c: la logica


pausa in un trend rialzista
• Negli ultimi tre giorni si è verificato
almeno un altro minimo uguale a
quello di oggi;
• Oggi è una giornata rialzista;
• Ieri è stata una giornata ribassista;
• Il massimo di oggi è superiore al
massimo di ieri;
• La media dei minimi degli ultimi 3
giorni è superiore al livello della media
mobile a 20 giorni costruita sui minimi.

! Siamo alla ricerca di un pattern che indichi l’esistenza di un micro-


supporto costituito dai due minimi allo stesso livello.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Continuazione rialzista
Barre per il setup: 3
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0),
(O1, H1, L1, C1), (L2)
Indicatori: SMA-L 20 periodi
Entry: Al superamento del massimo della barra 0
Stop: Sotto al minimo dei tre giorni che
compongono il pattern.

Pattern 2L-C: la formula Metastock


(L=Ref(L,-1) OR L=Ref(L,-2))
{Il minimo di oggi è uguale a quello di ierio a quello di 2 giorni fa}
AND H>Ref(H,-1) {e il max di oggi è superiore al max di ieri}
AND C>O {e la chiusura di oggi è superiore all’apertura}
AND Ref(C,-1) < Ref(O,-1)
{e la chiusura di ieri è inferiore all’apertura}
AND (L+Ref(L,-1)+ Ref(L,-2))/3>Mov(L,20,S) {e la media degli ultimi
3 minimi è superiore alla media dei minimi a 20 giorni}
74 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

2L-C su Alleanza. Il pattern appare a metà strada di un trend rialzista e


consente di entrare in acquisto in una posizione a basso rischio.

2L-C su Unicredito. Un altro esempio di intercettazione di un momento


di pausa durante un trend rialzista che riprende vigoroso.
Pattern 2L-C 75

2L-C su San Paolo. Una violenta reazione rialzista pochi giorni dopo
l’apparizione del pattern.

2L-C su RAS. La formula costruttiva del pattern ne fa un alleato ideale


per operare in favore di trend.
Pattern
2i-C
Pattern 2i-C 79

Pattern 2i-C: la logica


pausa in un trend rialzista
o uscita da una congestione
• L’ultima barra è una barra rialzista;
• Ha massimo e minimo rispettivamente
superiore e inferiori a relativi valori
delle due barre precedenti (in pratica
è una outside rispetto alle due barre
che la precedono);
• La chiusura di ieri è inferiore a quella
di 2 giorni fa.

! Stiamo cercando un aumento di volatilità dato dall’apparire di una


barra rialzista (candela bianca) che incorpori le due precedenti

SCHEDA PATTERN
Tipo: Continuazione rialzista
Barre per il setup: 3
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0),
(O1, H1, L1, C1), (H2, L2, C2)
Entry: In apertura alla barra successiva al setup
Stop: Sotto al minimo dell’ultima barra di setup

Pattern 2i-C: la formula Metastock


H>=Ref(H,-1) AND L<=Ref(L,-1)
AND H>=Ref(H,-2) AND L<=Ref(L,-2)
{Il massimo di oggi è maggiore o uguale a quello di ieri e a
quello di 2 giorni fa}

AND C>O
{e la chiusura di oggi è superiore all’apertura}

AND Ref(C,-1) < Ref(C,-2)


{e la chiusura di ieri è inferiore a quella di due giorni fa}
80 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

2i-C su Intesa. Un esempio che mostra come il pattern sia in grado


di anticipare un rialzo. Tra l’altro, un elemento che conferisce ulteriore
forza all’ipotesi rialzista è rappresentato dalla presenza di ben 4 minimi
consecutivi al medesimo livello.

2i-C su Bipop (ora Fineco). Un esempio di ambivalenza del pattern:


il primo identifica un’inversione e il secondo prelude alla continuazione
del trend.
Pattern 2i-C 81

2i-C su B. Pop. Cremona. Ecco come il pattern riesce a intercettare


l’uscita da una congestione (prima) e una pausa nel trend rialzista (poi).
Pattern
4dc-R
Pattern 4dc-R 85

Pattern 4dc-R: la logica


inversione di un trend ribassista
• Si verificano 4 chiusure ribassiste
consecutive;
• Oggi è una giornata rialzista;
• La chiusura di oggi è superiore
a quella di ieri;
• Il massimo di oggi è superiore
al massimo di ieri.

!
In pratica sto cercando una sequenza di 4 giornate ribassiste cui
fa seguito un forte segnale rialzista. Questo pattern acquisisce
affidabilità se compare in prossimità dei minimi di mercato.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Inversione rialzista
Barre per il setup: 5
Elementi considerati: (O0, H0, C0), (H1, L1),
(C2), (C3), (C4)
Entry: In apertura il giorno dopo
Stop: Sotto al minimo del pattern

Pattern 4dc-R: la formula Metastock


Ref(C,-4) > Ref(C,-3)
AND Ref(C,-3) > Ref(C,-2)
AND Ref(C,-2) > Ref(C,-1)
{Una sequenza di quattro chiusure calanti}

AND Ref(C,-1) < C


{e la chiusura di oggi è superiore a quella di ieri}

AND H>Ref(H,-1)
{e il massimo di oggi supera quello di ieri}

AND C>O
{e oggi è una giornata rialzista}
86 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

4dc-R su Rinascente. Il pattern si dimostra estremamente efficace


nell’identificare i minimi di breve termine dai quali parte un movimento
rialzista.

4dc-R su Snia. Con precisione millimetrica, il pattern identifica tutti i


punti di svolta più significativi.
Pattern 4dc-R 87

4dc-R su Seat. Dopo il pattern inizia un movimento che porta il titolo a


segnare un +50% in meno di una settimana!

4dc-R su Bipop (ora Fineco). Un altro esempio di come il pattern


identifichi i momenti di esaurimento della spinta ribassista.
Pattern
MV4-Gap-R
Pattern MV4-Gap-R 91

Pattern MV4-Gap-R: la logica


inversione di un trend rialzista
• Si verifica un gap up seguito da una barra
rialzista;
• La giornata successiva è ribassista con il
valore di chiusura inferiore a quella del
giorno prima ma con il massimo più alto;
• La chiusura di oggi è inferiore a quella di
ieri e così il suo massimo. Inoltre è una
candela nera.

! In pratica sto cercando di identificare l’ultima spinta di un


movimento rialzista che incorpori un exhaustion gap.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Inversione ribassista
Barre per il setup: 4
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0), (O1 H1, C1),
(O2, H2, L2, C2), (H3)
Entry: Alla violazione del minimo della barra 0
Stop: Sopra al massimo del pattern

Pattern MV4-Gap-R: in Metastock


Ref(L,-2) > Ref(H,-3) {Gap-Up}

AND Ref(C,-2)>Ref(O,-2) {e Chiusura maggiore dell’aperura


della barra successiva al gap}

AND Ref(C,-1)<Ref(O,-1)
AND Ref(C,-1)<Ref(C,-2)
AND C<O AND H<Ref(H,-1)
{e Chiusura ribassista per la barra successiva e inferiore
alla precedente ma con il massimo più alto}

AND C<Ref(C,-2)
{e chiusura inferiore anche alla barra di due giorni fa}
92 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

MV4-Gap-R su TIM. Dopo l’apparizione del pattern i prezzi crollano


letteralmente.

MV4-Gap-R su AEM. Un esempio di come un pattern ribassista in


prossimità di una resistenza acquisisca ulteriore affidabilità.
Pattern
Gap-DN-C
Pattern Gap-DN-C 95

Pattern Gap-DN-C: la logica


continuazione di un trend
ribassista
• Si verifica un gap down;
• Seguono due barre con massimi
e minimi decrescenti.

! In pratica si attende che il gap ribassista sia confermato dalle due


barre successive e non inverta. È un pattern che spesso precede
cali di notevole importanza.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Continuazione ribassista
Barre per il setup: 3
Elementi considerati: (H0, L0), (H1, L1), (L2)
Entry: Alla violazione del minimo della barra 0
Stop: Sopra al massimo della barra che
ha generato il gap

Pattern Gap-DN-C: in Metastock


Ref(H,-1) < Ref(L,-2)
{Il massimo di ieri è inferiore al minimo del giorno prece-
dente}

AND L<Ref(L,-1)
{e il minimo di oggi è inferiore al minimo di ieri}

AND H<Ref(H,-1)
{e il massimo di oggi è inferiore al massimo di ieri}
96 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Gap-DN-C su Seat. Una sequenza di pattern ribassisti che


accompagnano il titolo in una brusca discesa offrendo parecchie buone
opportunità operative short.

Gap-DN-C su Mediolanum. Tre pattern che preludono a veloci ribassi.


Pattern Gap-DN-C 97

Gap-DN-C su Luxottica. Il primo dei due pattern sembra avvertire


dell’imminente crollo delle quotazioni indicato dal secondo pattern.

Gap-DN-C su Unicredito. Il pattern identifica con precisione il momento


in cui inizia una brusca discesa delle quotazioni del titolo.
Pattern
Gap-UP-R
Pattern Gap-UP-R 101

Pattern Gap-UP-R: la logica


inversione di un trend rialzista
• Si verifica un gap up
• Seguono due barre con massimi e minimi
crescenti
• La barra di oggi ha l’apertura superiore
alla chiusura (candela nera)

In pratica si valuta la possibilità che il gap rialzista sia un gap

! di esaurimento e che possa precedere una brusca reazione. È un


pattern che acquista affidabilità se segue altri gap perché la loro
presenza aumenterebbe la possibilità che si tratti di un gap di
esaurimento.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Inversione ribassista
Barre per il setup: 3
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0), (H1, L1), (H2)
Entry: Alla violazione del minimo della barra 0
Stop: Strettissimo sopra al massimo
dell’ultima barra

Pattern Gap-UP-R: in Metastock


Ref(L,-1) > Ref(H,-2)
{Il minimo di ieri è superiore al massimo del giorno prece-
dente}

AND H>Ref(H,-1)
{e il massimo di oggi è superiore al massimo di ieri}

AND L>Ref(L,-1)
{e il minimo di oggi è inferiore al minimo di ieri}

AND C<O
{e la chiusura di oggi è inferiore all’apertura}
102 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Gap-UP-R su Mediobanca. Ecco come a volte i gap rialzisti si risolvano


in un veloce ritracciamento verso il livello del gap stesso.

Gap-UP-R su Mediaset. Un esempio di come il pattern intercetti il


massimo di breve termine del titolo prima di un brusco calo delle
quotazioni.
Pattern Gap-UP-R 103

Gap-UP-R su Tiscali. Un titolo nervoso come Tiscali offre eccellenti


spunti operativi nei casi di gap rialzisti ricoperti.

Gap-UP-R su Recordati. Un esempio di come il pattern intercetti un gap


di esaurimento che dà luogo a un brusco calo delle quotazioni.
Pattern
WB-R
Pattern WB-R 107

Pattern WB-R: la logica


inversione di un trend rialzista
• Oggi è una candela nera inside che
segue una candela bianca

!
Siamo alla ricerca di un esaurimento della spinta rialzista che
potrebbe essere rappresentata da una barra ribassista “contenuta” nella
precedente rialzista. In pratica si ipotizza che le forze rialziste stiano
rallentando. Deve apparire sui massimi o dopo rialzi molto intensi.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Inversione ribassista
Barre per il setup: 2
Elementi considerati: O0, H0, L0, C0),
(O1, H1, L1, C1)
Entry: Alla violazione del minimo del pattern
Stop: Sopra al massimo del pattern

Pattern WB-R: in Metastock


Ref(C,-1)>Ref(O,-1)
AND C<O
AND H<Ref(H,-1) AND L>=Ref(L,-1)

Ovviamente è possibile aggiungere condizioni ulteriori come la pre-


senza di un massimo a uno o due mesi.
108 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

WB-R su Bulgari. Dopo l’apparizione del pattern, il titolo cede


velocemente oltre il 15% prima di assestarsi.

WB-R su Autostrade TO-MI. Un bel segnale ribassista quasi in


prossimità dei massimi di breve termine.
Pattern WB-R 109

WB-R su B. Pop. Novara. Una sequenza che mostra come a volte i falsi
segnali colpiscano anche i pattern più affidabili. Per fortuna per qualche
falso segnale che dà luogo a lievi perdite, quelli validi conducono a
movimenti rilevanti.

WB-R su B. Pop. Milano. Un massimo di breve termine intercettato con


precisione dal pattern.
Pattern
BW-R
Pattern BW-R 113

Pattern BW-R: la logica


inversione di un trend ribassista

• Oggi è una candela bianca inside che


segue una candela nera.

! Siamo alla ricerca di un esaurimento della spinta ribassistache


potrebbe essere rappresentata da una perdita di momentum.
Deve apparire sui minimi o dopo ribassi molto forti

SCHEDA PATTERN
Tipo: Inversione rialzista
Barre per il setup: 2
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0),
(O1, H1, L1, C1)
Entry: Alla violazione del massimo del pattern
Stop: Sotto al minimo del pattern

Pattern BW-R: in Metastock


Ref(C,-1)<Ref(O,-1) AND C>O
AND H<Ref(H,-1) AND L>=Ref(L,-1)

Ovviamente è possibile aggiungere condizioni ulteriori come la pre-


senza di un minimo a uno o due mesi.
114 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

BW-R su Fiat. A volte il pattern riesce a identificare i punti di svolta del


mercato con impressionante precisione.

BW-R su Espresso. Un esempio di come un pattern di inversione possa


intercettare anche interessanti movimenti di continuazione.
Pattern BW-R 115

BW-R su Intesa. Un’inversione di breve termine catturata con grande


precisione dal pattern.

BW-R su B. Pop. Cremona. Il pattern appare in corrispondenza del


breakout di una congestione e i prezzi esplodono verso l’alto.
116 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

BW-R su Italcementi. Un bel movimento rialzista dopo l’apparizione


del pattern.

BW-R su Bipop (ora Fineco). Due interessanti esempi di come il pattern


sia in grado di intercettare l’inizio dei movimenti di inversione.
Pattern
Long Tail
Rev-D
Pattern Long Tail Rev-D 119

Long Tail Reversal


Down: la logica
inversione di un trend rialzista
Si realizza una candela con una lunga
coda superiore (almeno il doppio di
quella inferiore) e il massimo coincide
con il massimo degli ultimi tre giorni.

Siamo alla ricerca di un massimo di breve periodo che dia luogo


! a un movimento ribassista. (Il colore del real body non
ha importanza)

SCHEDA PATTERN
Tipo: Inversione ribassista
Barre per il setup: 3
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0), (H1), (H2)
Entry: Alla violazione del minimo della barra 0
Stop: Sopra al massimo della barra 0

Long Tail Reversal Down: in Metastock


(((O>=C AND H-O > (C-L)*2
AND H-O > (O-C)*2)
OR (O<=C AND H-C > (O-L)*2
AND H-C > (C-O)*2))
AND H=HHV(H,3))
120 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Long Tail Rev-D su Capitalia. L’ineccepibile comportamento di un


pattern nato per identificare i massimi di breve termine.

Long Tail Rev-D su Fideuram. Ecco come il pattern intercetta


l’esaurimento delle reazioni rialziste.
Pattern Long Tail Rev-D 121

Long Tail Rev-D su San Paolo. Un eloquente pattern rappresentato


dalla lunga ombra superiore e dalla chiusura nella parte bassa del range.

Long Tail Rev-D su ST Microelectronics. Un massimo di breve termine


che dà luogo a una brusca reazione ribassista.
Pattern
Bottom
Pattern Bottom 125

Pattern Bottom: la logica


continuazione di un trend rialzista
• Oggi minimo e apertura sono uguali, a
significare una forte spinta rialzista;
• Il massimo è più alto della chiusura
(un debole ritracciamento);
• Il minimo di oggi è superiore al
minimo di ieri.

!
Siamo alla ricerca di un segnale di forza costituito
dall’inequivocabile intonazione della sequenza delle due candele
bianche. Il ritracciamento dell’ultima seduta è una veloce presa di
profitto dei day trader che prepara un nuovo rialzo per l’indomani.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Continuazione rialzista
Barre per il setup: 2
Elementi considerati: (O0, H0, L0, C0),
(O1, H1, L1 , C1)
Entry: In apertura il giorno dopo o
al superamento del massimo della barra 0
Stop: s Sotto al minimo della barra 1

Pattern Bottom: in Metastock


L=O AND H>C
AND Ref(C>O,-1)
AND L>Ref(L,-1)
126 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

Bottom su Capitalia. Una delle caratteristiche di questo pattern è la sua


capacità di seguire il trend. Infatti appare con frequenza anche a distanza
di poco tempo.

Bottom su Autostrade. Un esempio di come il pattern accompagni buona


parte del trend consentendo eventualmente di incrementare la posizione.
Pattern Bottom 127

Bottom su Alleanza. Anche in questo caso il primo pattern conduce a


un falso segnale decisamente compensato dal secondo che anticipa un
interessante movimento rialzista.

Bottom su Fineco. Due segnali corretti in sequenza e un terzo che si


rivela falso. Anche in questo caso, la perdita è minima se comparata con
i guadagni dei segnali corretti.
Pattern
3d-R
Pattern 3d-R 131

Pattern 3d-R: la logica


inversione di un trend ribassista
• Si verificano tre giornate
consecutive ribassiste;
• Oggi è una giornata rialzista.

! Un segnale di inversione dopo una forte svendita.

SCHEDA PATTERN
Tipo: Inversione rialzista
Barre per il setup: 4
Elementi considerati: (O0, C0), (O1, C1), (O1, C1)
Entry: Il giorno dopo al superamento
del massimo della barra 0
Stop: Sotto al minimo del pattern

Pattern 3d-R: in Metastock


C>O AND Ref(C<O,-1) AND
Ref(C<O,-2) AND Ref(C<O,-3)
132 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

3d-R su Unicredito. Il pattern appare in corrispondenza del termine


della reazione ribassista e consente di approfittare del forte movimento
del giorno successivo.

3d-R su TIM. Il pattern appare per due volte in breve tempo al medesimo
livello identificando un supporto che ne aumenta l’attendibilità
Pattern 3d-R 133

3d-R su Seat. Il pattern intercetta il minimo di breve periodo e consente


di approfittare del movimento che ne segue.

3d-R su San Paolo. Un altro pattern che consente di approfittare della


risalita dei prezzi.
Appendice
Breve guida all’utilizzo delle funzioni
di Metastock per la costruzione
dei pattern di prezzo
Di seguito vendono elencate le funzioni, i termini riservati, gli operatori
matematici e logici utilizzati nei pattern presentati.

PAROLE RISERVATE
C, Close Chiusura
O, Open Apertura
L, Low Minimo
H, High Massimo

OPERATORI MATEMATICI
< minore di
> maggiore di
= uguale
<= minore o uguale
>= maggiore o uguale
<> diverso
136 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo

OPERATORI LOGICI

AND Lega due eventi in maniera che la condizione sia verificata


solo se entrambi gli eventi sono verificati a loro volta. Ad
esempio: la chiusura di oggi e quella di ieri devono essere
superiori alla media mobile a 50 giorni.
C > MOV(C,50,S) AND REF(C,–1) > MOV(C,50,S)
In questo caso la condizione viene verificata solo se entrambe
le chiusure risultano superiori alla media mobile.

OR Lega due eventi in modo che la condizioni risulti verificata


se almeno uno degli eventi è verificato. Ad esempio: la
chiusura di oggi o quella di ieri deve essere superiore alla
media mobile a 50 giorni.
C > MOV(C,50,S) OR REF(C,–1) > MOV(C,50,S)
In questo caso, invece, la condizione viene verificata anche
se solo una delle chiusure risulta superiore alla media mobile.

FUNZIONI UTILIZZATE

HHV Highest High Value – Il valore massimo fra quelli


considerati in determinato arco di tempo. Ad esempio
il massimo più alto degli ultimi 10 giorni: HHV(H,10).

LLV Lowest Low Value – Il valore minimo fra quelli


considerati in determinato arco di tempo. Ad esempio
il minimo più basso degli ultimi 10 giorni: LLV(L,10).

REF Istruzione che consente di mettere in relazione le


componenti della barra di giornate precedenti.
Ad esempio, per indicare la chiusura di ieri: REF(C,–1)
dove –1 rappresenta un giorno fa rispetto all’ultima barra.

MOV Moving Average – Calcola la media mobile dei valori


indicati come argomenti. Ad esempio: MOV(C,20,S)
esprime la media mobile semplice (S) delle chiusure
misurate in un arco di 20 giorni.
Appendice 137

I pattern sul banco di prova


Che risultati può dare l’applicazione sistematica di una simile strate-
gia ai mercati reali? Con l’obiettivo di rispondere nella maniera più pre-
cisa possibile sono stati effettuati numerosi test sul nostro mercato per
mettere in luce i pregi e i difetti di un simile approccio.

Svolgimento del test

Nonostante le strategie operative che si basano sui pattern siano in-


dicate per un trading di tipo discrezionale, è stata utilizzata la medesi-
ma logica degli Expert per creare dei test storici con il System Tester di
Metastock. È stato così ottenuto un insieme di sistemi che entrano in
posizione in apertura il giorno dopo l’apparizione di un determinato pat-
tern e che stanno in posizione da uno a dieci giorni oltre la giornata di
ingresso uscendo in chiusura. Per ogni titolo sul quale viene effettuato
il test, il sistema indica la durata ottimale sulla base della performance
storica. L’obiettivo, ovviamente, non è la costruzione di un trading
system ottimizzato su un titolo in particolare ma dimostrare che, a pre-
scindere dalla durata dell’operazione (uno, due o dieci giorni), il sistema
nel suo complesso, sul paniere di titoli considerato, è comunque in grado
di conseguire un risultato positivo inteso come rapporto fra operazioni
vincenti e operazioni perdenti e, soprattutto di battere il mercato confer-
mando l’implicazione rialzista o ribassista di ciascun pattern.
Proprio per confermare quanto appena esposto si è scelto di consi-
derare l’arco temporale che va dalla fine del 1997 ad oggi, periodo in
cui molti titoli, pur avendo vissuto alti e bassi hanno sostanzialmente
registrato una performance limitata.
Si tenga presenta che questo test, per dimostrare la validità della
strategia proposta, è stato effettuato senza inserire stop loss né take profit,
proprio per dimostrare come le implicazioni rialziste o ribassiste espresse
dal setup e dal successivo segnale di ingresso mantengano la loro validità.
In altre parole, eliminando la componente discrezionale e la
possibilità di inserire uno stop loss, si è messo alla prova il sistema
nella peggiore delle condizioni. Chiunque deciderà di adottare tale
strategia potrà sicuramente ottenere performance migliori inserendo una
corretta politica di money management e di gestione della posizione.
Backtesting
sul MIB 30
Le tabelle che seguono indicano le performance più si-
gnificative ottenute dai pattern sul nostro mercato. Come già
accennato non si tratta dei risultati di un trading system ma
semplicemente di una simulazione di “cosa sarebbe successo”
se si fosse aperta una posizione da 10.000 euro automatica-
mente il giorno dopo l’apparizione del pattern.
Per ciascuno dei report di Metastock, sono riportati il no-
me del titolo, il pattern, la durata del trade (2-10 giorni) ol-
tre ai dettagli relativi alle operazioni totali, a quelle vincenti e
perdenti, al numero delle perdite consecutive eccetera.
Non manca una tabella con la formula di Kelly applicata
ad ogni singolo risultato che analizza la performance storica
indicando la percentuale di capitale ottimale da investire in
funzione dei risultati ottenuti.
Appendice 139

Come leggere i report di Metastock


Nonostante i presenti test non siano da considerare come il risultato
di un trading system (si ricorda infatti che l’unico obiettivo è la dimo-
strazione della validità dell’implicazione rialzista o ribassista del pattern),
riportiamo una tabella esplicativa di alcune delle voci più significative
per la corretta interpretazione dei report.

Durata ottimale
Titolo sul quale è Nome del pattern
della posizione
stato effettuato il test utilizzato
(2-10 giorni)

Profitto
netto totale

Performance
percentuale

Performance
buy and hold Commissioni
(acquisto iniziale pagate
e mantenimento
della posizione)
Trade
Operazioni perdenti
concluse

Trade
vincenti
Perdita
media

Perdite
Vincita media consecutive
140 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 141
142 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 143
144 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 145
146 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 147
148 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 149
150 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 151
152 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 153
154 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 155
156 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 157
158 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 159
160 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 161
162 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 163
164 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 165
166 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 167
168 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 169
170 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 171
172 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 173
174 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 175
176 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 177
178 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 179
180 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 181
182 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 183
184 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 185
186 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 187
188 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 189
190 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 191
192 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 193
194 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 195
196 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 197
198 Trading ad elevata probabilità di successo con i pattern di prezzo
Appendice 199

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