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ISBN 978-88-96481-52-3
STRATEGIE CON LE
CANDELE HEIKIN-ASHI
Trading Library
Indice
Introduzione
2. Le candele Heikin-Ashi
2.1 Cosa sono le candele Heikin-Ashi
Conclusioni
Introduzione
Il perché l’oro, una volta toccati i 1.944 dollari, sia poi venuto giù con
una certa forza, ci interessa relativamente.
Noi, per il momento, prendiamo atto di tale movimento verso il basso
tracciando una linea che, in questo caso, si definisce area o zona di
resistenza.
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Ma, subito dopo, un nuovo crollo: questa volta di quasi 400 dollari!
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Quindi, nel giro di pochi giorni, abbiamo visto come l’area 1.926 dollari
appaia molto simile a un cavo elettrico scoperto: si prende la scossa nel
momento in cui lo si tocca.
Se allarghiamo lo stesso grafico fino ai giorni in cui è in fase di stesura il
presente capitolo, si nota come queste “zone di pericolo”, evidenziate con
piccoli cerchi, siano veramente fatali: quando si arriva da quelle parti si
scende o si sale.
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Il grafico, in qualche modo, ci parla se riusciamo ad “ascoltarlo” per
bene, ci dice dove intervenire, dove andrà il mercato.
La sua voce, però, non è garanzia di successo al 100%, poiché possono
subentrare dei fattori nuovi (dati macro, pubblicazione dati trimestrali,
eventi geo-politici e altro ancora) che possono dare una svolta diversa
rispetto al passato.
I mezzi per difendersi da questi imprevisti sono vari.
La mia preferenza va ai grafici Heikin-Ashi, le cui caratteristiche e
strategie saranno illustrate nei prossimi capitoli.
2. Le candele Heikin-Ashi
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Balza subito all’occhio la pulizia dei trend: nel primo grafico si
alternano candele nere e bianche, in quello Heikin-Ashi vi è una maggiore
continuità dei due colori.
Una prima importante osservazione da fare è che se il mercato apre a un
prezzo differente rispetto alla chiusura della seduta precedente, il cosiddetto
gap, questo non appare nel grafico Heikin-Ashi.
Lo si nota soprattutto nel mercato azionario, come in questo grafico
giornaliero di Fiat, dove sono evidenziati un paio di gap.
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Vediamo ora se l’area intorno a quel massimo ha una storia tale da
essere presa in considerazione come possibile zona di resistenza.
Allarghiamo il grafico e notiamo subito che, nell’anno precedente, il
massimo passa proprio da quelle parti: a 18.02!
Non possiamo, quindi, non tracciare una resistenza in area 18 dollari.
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Allarghiamo il grafico per vedere se siamo su una zona di resistenza.
È sufficiente tornare fino al 2012 per notare che, in quella stessa area, si
trovano i massimi dell’anno.
Ancora una volta la storia si ripete.
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Parte una nuova analisi per vedere se siamo anche su un supporto su cui
far partire un eventuale LONG.
Come sempre, facciamo uno zoom del grafico e ancora una volta, senza
andare troppo lontano nel tempo, già nel 2012, si vede che siamo su una
zona importante, sia come resistenza sia in qualità di supporto.
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La rottura produce subito i suoi effetti: nel giro di poche sedute siamo a
+3%, portiamo subito lo stop alla pari.
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Questa volta, la festa dura poco: il massimo guadagno si ferma al 6%,
Fiat torna a 4.16, operazione chiusa alla pari.
Il 15 aprile appare la candela nera Heikin-Ashi e da lì parte la nostra
analisi per capire se dobbiamo rimetterci SHORT.
Disegniamo la linea sulla chiusura Heikin-Ashi più vicina e più alta a
4.353.
Nel 2012 è stata una zona di supporto e resistenza, ma non testata più
volte, così come abbiamo visto nei casi precedenti.
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Dall’analisi che avevamo fatto, si era visto che non era un livello grafico
di un certo spessore e infatti non raggiunge il fatidico +3%.
Addirittura, il 23 aprile abbiamo la chiusura Heikin-Ashi a 4.4235, il che
significa resistenza violata!
Il giorno dopo chiudiamo la nostra posizione al ribasso al prezzo di
apertura a 4.55, una perdita del 10%.
Cerchiamo di recuperare il terreno perduto, entrando al rialzo,
considerato che 4.55 è dentro la soglia massima del 5% da 4.353, che
adesso diventa il nostro supporto di riferimento.
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Sono sufficienti poche sedute per arrivare al +3% e mettere così lo stop
alla pari.
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3.6 Esempi su altri titoli italiani e americani
La strategia con le candele Heikin-Ashi sul mercato azionario è
fantastica, certo non infallibile, ma il rapporto rischio/rendimento è così a
favore del secondo da permettere con un’operazione positiva di recuperarne
diverse con il segno meno.
Non solo, abbiamo visto che si può anche rimediare entrando sulla
rottura del livello grafico su cui abbiamo appena subito uno stop.
Ecco ora una rassegna di grafici Heikin-Ashi sui titoli inseriti
attualmente sul paniere italiano del FTSEMIB, con le varie operazioni
LONG/SHORT evidenziate con dei cerchietti.
Ci sono anche dei grafici relativi a delle azioni americane, per
dimostrare come la strategia funzioni benissimo su qualsiasi Piazza
finanziaria.
Lo scopo di tale illustrazione è di mostrare come le candele Heikin-Ashi
siano in grado di individuare le inversioni dei trend per poi cavalcarne
l’onda fino al movimento opposto.
E se la previsione dovesse rivelarsi sbagliata, si rimedia piuttosto
velocemente e bene con il breakout.
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4. Strategia multiday sul Forex
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La ragione di tale differenza risiede nella volatilità dei prezzi di chiusura
dell’azionario, mentre quelli del Forex risultano più attendibili in quanto il
mercato non chiude mai dalla domenica al venerdì.
Inoltre, mentre sull’azionario ci poniamo il problema di capire se ci
troviamo di fronte a una resistenza/supporto dopo un lungo trend e la
formazione di una candela Heikin-Ashi nera/bianca, nel mercato dei cambi
accade il contrario: utilizziamo il grafico Heikin-Ashi una volta giunti su un
livello che abbiamo già disegnato sul nostro grafico, seguendo il
ragionamento di individuazione dei punti di inversione, illustrato nel
capitolo 1.
La candela Heikin-Ashi confermerà il segnale SHORT (se su resistenza)
o LONG (se su supporto).
Potrebbe accadere che, in attesa della conferma dal grafico Heikin-Ashi,
l’occasione potrebbe “scappare via” per un rimbalzo/correzione troppo
veloce dal supporto/resistenza.
Ma, come uso dire in questi casi: “Meglio un guadagno teorico mancato
che una perdita reale subita”.
Il mercato offre tante opportunità di trading: è sufficiente attendere la
prossima.
Inoltre, i supporti e le resistenze sono storicamente destinati a cadere e
non lo sappiamo a priori, quindi meglio essere prudenti e aspettare una
conferma Heikin-Ashi piuttosto che entrare subito contro il trend corrente.
Essendo diverso il modo di tracciare la linea del supporto e della
resistenza tra il mercato azionario e il Forex cambia anche il criterio con
cui se ne decreta la perforazione.
Abbiamo visto che nell’azionario deve esserci una chiusura giornaliera
Heikin-Ashi dell’1% sopra o sotto la resistenza o il supporto.
Nel Forex è sufficiente una chiusura giornaliera sopra o sotto di 10 pip
dalla resistenza o supporto.
Cambia anche l’oscillazione massima di ingresso una volta formata la
figura di ingresso: nell’azionario è del 5% dal supporto/resistenza, nel
Forex consiglio un massimo di 100 pip.
Ovviamente, l’oscillazione può essere maggiore o minore in funzione di
altri elementi, primo fra tutti la composizione del Portfolio, ovvero delle
operazioni che si hanno già in corso.
Se, per esempio, siamo LONG con un buon guadagno sul cambio
euro/dollaro alla vigilia del meeting della BCE e si forma una candela nera
sul grafico euro/yen, potrebbe essere opportuno entrare anche con una
distanza superiore ai 100 pip dalla resistenza per neutralizzare l’esposizione
sull’euro.
Certi eventi sono altamente imprevedibili, il mercato potrebbe avere
delle forti oscillazioni e dei movimenti a noi sfavorevoli.
C’è anche chi preferisce prendere delle posizioni prima di tali
appuntamenti e “scommettere” su come andrà a finire; d’altronde i market
mover sono il pepe del trading, sono quelli che muovono il mercato.
La cosa importante è essere consapevoli del rischio che si corre.
Vediamo adesso degli esempi di trade con le candele Heikin-Ashi sul
Forex.
Riprendiamo il grafico euro/dollaro, dove in zona 1.39 si è formata una
resistenza e una candela nera Heikin-Ashi.
Ci sono quindi tutti i presupposti per un ingresso SHORT.
Abbiamo detto che la resistenza si traccia sulla chiusura più alta e quindi
a 1.3929.
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La violazione della resistenza avverrà con una chiusura giornaliera
superiore ai 10 pip da tale livello e quindi da 1.3940 in su.
Il giorno dopo la formazione della candela nera Heikin-Ashi, il 9 luglio
2014, l’euro/dollaro apre a 1.3843; siamo quindi dentro l’oscillazione
massima dei 100 pip (1.3929 - 100 pip = 1.3829).
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L’euro scende fino a quasi 1.35, un crollo di quasi 350 pip dal prezzo di
ingresso a 1.3843.
Anche per il Forex vale il discorso del trailing stop: nel momento in cui
si è in guadagno di 100 pip consiglio di portare lo stop alla pari, ovvero al
prezzo di ingresso.
Se poi il movimento dovesse essere ancora favorevole, come nel nostro
esempio dove a 1.35 abbiamo un guadagno teorico di 350 pips, lo stop
diventa uno stop profit e si poteva eventualmente metterlo a +250 pips
dall’ingresso (1.3593).
Anche l’entità del trailing stop varia a seconda delle operazioni che si
hanno in corso; potrebbe essere più stretto o più ampio in funzione degli
eventi in programma e dell’esposizione che si ha su alcune valute.
5. Strategia intraday su indici
Una prima condizione per essere un segnale valido è che tra l’apertura e
la chiusura della candela nera Heikin-Ashi deve esserci più di un punto.
Nel nostro caso, ha aperto a 9.455,54 e chiuso a 4.450,38.
Siamo quindi di fronte a un segnale SHORT!
la prima può essere una tecnica “mordi e fuggi”, utile nelle giornate in
cui vi è scarsa volatilità, con un target profit e uno stop loss di 10
punti;
la seconda consiste nel mettere lo stop sopra il massimo (o sotto il
minimo in caso di segnale LONG) e un target profit di almeno pari
entità allo stop, per avere un rapporto rischio/rendimento equilibrato.
la terza prevede uno stop sempre sopra il massimo (o sotto il minimo
in caso di segnale LONG) e nessun target profit, si adegua
semplicemente lo stop con la tecnica del trailing stop.
In tutti e tre i casi, lo stop iniziale passa alla pari (al prezzo di ingresso)
nel momento in cui l’operazione raggiunge i +10 punti.
Se si ha la possibilità di dividere il quantitativo che si intende utilizzare
per l’operazione, la situazione ottimale sarebbe un mix delle tre opzioni
presentate sopra o, almeno, delle prime due.
In questo modo, si potranno avere dei risultati immediati con la prima
variante, un guadagno superiore con la seconda e un altro ancora più
elevato con la terza, nel caso in cui il mercato dovesse poi proseguire con
un forte trend per il resto della giornata.
Usare solo la prima opzione potrebbe non essere soddisfacente, in
quanto si rischia di beccare degli stop di 10 punti, per poi vedere il mercato
partire nella direzione auspicata.
Se il primo trade della giornata dovesse concludersi con un risultato
positivo, si può anche scegliere di terminare l’operatività per il resto della
giornata.
In questo modo, oltre al guadagno economico, ne avremmo uno psico-
fisico: poche e buone operazioni fanno bene al portafoglio e alla salute.
Tornando all’esempio iniziale, dopo la candela nera Heikin-Ashi il Dax
apre a 9.446,50 ed è quello il prezzo a cui apriamo il nostro SHORT.
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Da questo primo esempio si evince che non sono stati usati indicatori,
oscillatori o altro; la strategia è veramente semplice: è sufficiente un grafico
Heikin-Ashi a 10 minuti.
Vediamo altri esempi, questa volta un’operazione al rialzo.
Dopo aver registrato una serie di nuovi minimi di giornata, si forma la
candela bianca Heikin-Ashi.
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Lo stop sarà così di 29 punti (9.451 – 9.422), mentre il target profit, per
la seconda variante della tecnica, sarà a 9.480 (9.451 + 29).
Così come nel caso dell’esempio dello SHORT, viene chiuso a -10 punti
la prima strategia e/o il primo quantitativo delle altre 2.
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Lo stop passa alla pari sulle restanti operazioni ancora aperte.
Il Dax arriva a 4.971 punti, ovvero +20 dal nostro prezzo di partenza.
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Con la prima opzione della strategia avremmo chiuso -10 punti; con la
seconda e terza, invece, alla pari.
Ovviamente, si può anche scegliere di utilizzare solo le tecniche con lo
stop sopra/sotto il massimo/minimo intraday e, a quel punto, la stessa
operazione sarebbe stata chiusa con un profitto di 10 punti.
Possono anche esserci dei movimenti ampi successivi alla formazione di
una candela Heikin-Ashi, come nell’immagine in basso, in cui lo SHORT,
partito a 9.564, ha raggiunto un massimo guadagno di 54 punti prima che si
formasse una candela bianca dopo un nuovo minimo di giornata.
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6. La psicologia del trading
Siamo giunti alla fine di questo viaggio alla scoperta delle potenzialità
offerte dalle candele Heikin-Ashi.
Mi auguro di aver trasmesso una parte del mio entusiasmo per questo
tipo di grafici, la cui conoscenza ha prodotto in me tantissimi benefici.
Da un punto di vista operativo le indicazioni che ne derivano sono così
chiare da eliminare molti elementi di disturbo nel momento in cui si deve
cliccare su BUY o SELL.
E se ne vedono anche i risultati in termini di rendimenti.
So già che lo farete, ma cercate di non esagerare con l’aggiunta di tanti
indicatori, oscillatori e cose simili, per avere dei segnali perfetti.
Non esiste il trading senza le perdite, bisogna solo circoscrivere il più
possibile i momenti difficili.
Eventualmente fate meno operazioni se questo rende più stabile la
performance.
Probabilmente guadagnerete di meno, ma ne trarrà sicuramente
beneficio anche il vostro benessere psico-fisico.
Avrete più tempo da dedicare a voi stessi e alle persone a voi care.
Rispettate gli stop: se una resistenza/supporto è stata violata è inutile
restare ancora in posizione SHORT/LONG perché ci sono buone possibilità
che il trend continui contro di voi con la perforazione di tali livelli.
Non scegliete una tecnica multiday e/o intraday in base ai potenziali
guadagni che offre, ma in funzione del tempo a vostra disposizione e
soprattutto del livello di stress che un tipo di operatività provoca in voi.
Investite gradualmente, non partite allo sbaraglio con tutto il capitale a
vostra disposizione. Prendete prima confidenza con la strategia e con il
mercato e poi aumentate gradualmente i quantitativi man mano che
arrivano gli eventuali profitti.
Non fatevi accecare dalla voglia di guadagnare tutto e subito, così come
di voler recuperare velocemente le possibili perdite.
Il mercato detta le condizioni, noi dobbiamo solo assecondarlo, seguirne
i movimenti e magari anticiparne un’inversione grazie alle candele Heikin-
Ashi.
Ma se abbiamo sbagliato accettiamo la sconfitta e chiudiamo il trade in
stop; è inutile pretendere di avere ragione.
E non facciamone una questione personale, non dobbiamo sentirci
avviliti; è solo un punto perso, ma la partita è apertissima e ce la giochiamo
con nuove operazioni.
Tra i mercati presentati in questo libro, l’azionario appare perfetto con le
candele Heikin-Ashi, per la volatilità presente praticamente tutto l’anno, in
particolar modo a Piazza Affari.
Sui titoli italiani, infatti, è facile arrivare a guadagni in doppia cifra
percentuale con le inversioni individuate dalle candele Heikin-Ashi, mentre
a Wall Street ci si ferma solitamente prima.
Ma, allo stesso modo, attenti alle trappole che si nascondono dietro alle
forte oscillazioni: si rischia, per esempio, di chiudere alla pari con il trailing
stop, un’operazione che poi spicca il volo nella direzione che avevamo
previsto.
La strategia intraday illustrata sul Dax, che si può applicare benissimo
anche ad altri indici come il nostro FTSEMIB o quello americano SP500,
racchiude l’essenza delle candele Heikin-Ashi: semplicità ed efficienza.
È la tecnica che amo definire “no stress”: poche operazioni, guadagni
costanti (che possono diventare molto importanti alla fine del mese) e…
buona salute!
Per quanto riguarda il Forex, le candele Heikin-Ashi si rivelano molto
utili nel filtrare diversi possibili falsi segnali; eviterete, così, tanti stop e
questo rappresenta già un primo guadagno.
Fate dunque la vostra scelta tra le strategie presentate e ricordate che
non si vive di solo trading!