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POSSESSIVI
DIMOSTRATIVI
DETERMINATIVI
RELATIVI
INTERROGATIVI
INDEFINITI
NOMINATIVO
Ego nos
Tu vos
GENITIVO
Mei nostri, nostrum
Tui vestri, vestrum
Eius, illius eorum, illorum, illarum, illorum
DATIVO
Mihi (mi) nobis
Tibi vobis
Ei, illi iis (eis), illis
ACCUSATIVO
Me nos
Te vos
Eum, eam, id eos, eas, ea
Illum, illam, illud illos, illas, illa
ABLATIVO
Me nobis
Te vobis
Eo, ea, eo iis (eis)
Illo, illa, illo illis
VOCATIVO
Solo 2° persona :
Tu vos
PRONOMI PERSONALI
I persona
II persona
Tu tu vos voi
Tui di te ves/vestri di voi
Tibi a te, ti vobis a voi, vi
Te te, ti vos voi, vi
Tu o tu vos o voi
Te per te vobis per voi
CONGIUNZIONI COPULATIVE
CONGIUNZIONI DISGIUNTIVE
AUT, VEL, -VE = o ( oppure ) AUT se i membri della disgiunzione sono opposti o molto diversi
VEL o -VE se simili o analoghi
CONGIUNZIONI AVVERSATIVE
CONGIUNZIONI CORRELATIVE
CAUSALI
COMPLEMENTI DI LUOGO
Con LOCUS e NUMERUS + un aggettivo o un genitivo è frequente l’omissione della preposizione IN nel complemento di
stato in luogo.
Nello stato in luogo IN si omette anche quando il sostantivo è accompagnato dall’aggettivo TOTUS
STATO IN LUOGO :
Es. : Romae
Se i sostantivi sono della della I e II declinazione , ma pluralia tantum, oppure della III declinazione si usa l’ablativo
senza preposizione
Es. : Athenis , Neapoli
MOTO A LUOGO :
per i nomi propri di città ed isole piccole si esprime con l’accusativo semplice
MOTO DA LUOGO :
per i nomi propri di città ed isole piccole si esprime con l’ablativo semplice
PER + accusativo
Se un complemento di luogo espresso da un nome di città o piccola isola è preceduto da preposizione, significa che si
tratta dei pressi della città o piccola isola
Es. ad Panornum = presso Palermo
a Brundisio = dalle vicinanze di Brindisi
COMPLEMENTO DI COMPAGNIA
COMPLEMENTO DI ESTENSIONE
Latus = largo
Longus = lungo
Altus = alto, profondo
Il caso del complemento è l’accusativo
Pateo, extendor = estendersi accompagnati a volte dalle espressioni : in longitudinem, in latitudinem, in
altitudinem
COMPLEMENTO DI DISTANZA
COMPLEMENTO DI ETA’
- natus,a,um + accusativo
- sostantivo appropriato all’età : puer, puella, adulescens, iuvenis … + genitivo
- con il verbo ago, generalmente nel participio agens e il numero ordinale accresciuto di un’unità col sostantivo
annus all’accusativo singolare
Si esprime con : genitivo età, misura, durata, prezzo, peso, genere, razza, famiglia, classe sociale
Genitivo o ablativo qualità morale permanente
Ablativo qualità morale momentanea o qualità fisica
Aggettivi che indicano un ordine di posizione nello spazio o di successione nel tempo, come : primis, medium,
summus, imus hanno diverso valore e si traducono diversamente a seconda che si riferiscano a tutto il concetto
espresso dal sostantivo o solo da una parte di ciò che indica.
Hanno tutti genitivo singolare in – IUS e dativo singolare in –I per tutti e tre i generi
PRONOME RELATIVO
PRONOMI-AGGETTIVI DIMOSTRATIVI
Questo :
Codesto :
Quello :
IL MEDESIMO, L’IDENTICO
CHIUNQUE, QUALUNQUE
INDEFINITI GENERICI
plurale
m. n.
ulli ulla
ullorum ullarum rerum
ullis ullis rebus
ullos ulla
ullis ullis rebus
INDEFINITI NEGATIVI
Neuter, neutra, neutrum = nessuno ( fra due ) pronome e aggettivo
Nemo, nihil = nessuno, nulla, niente ( pronome )
Nullus, nulla, nullum = nessuno ( aggettivo )
m. n. m. n.
nemo nihil ( nil ) nulli nulla
nullius nullius rei nullorum nullarum rerum
nemini ( nulli ) nulli rei nullis nullis rebus
neminem nihil nullos nulla
nullo nulla re nullis nullis rebus
Se dopo il pronome neutro c’è un aggettivo di I classe questo si esprime con il genitivo partitivo, raramente concorda
con il pronome al neutro.
Es.
Aliquid novi = qualcosa di nuovo
Se l’aggettivo è della II classe si concorda sempre
Es.
Aliquid suave = qualcosa di soave
Se ci sono più aggettivi di diversa classe di solito si concordano con il pronome
Es.
Nihil pulchrum aut suave
PRONOMI INDEFINITI
“ALTRO”
per tradurre alius aliud agit = “chi fa una cosa, chi fa un’altra”,
ali alio more vivebant = “gli uni vivevano in un modo ,gli altri in un altro”
- per indicare “il prossimo” ( gli altri ) si usa alii ( plurale ) , alter ( singolare )
Es.
ama alios ( alterum) tamquam te ipsum ( o ipse )
INTERROGATIVO GENERICO :
quis ? = chi ? quid ? = che cosa ? ( pronome )
INTERROGATIVO DUALE : uter ?, utra ?, utrum ? = chi ?, quale ? ( dei due ) ( aggettivo e pronome )
Interrogativi rafforzati :
Uter ?, utra ?, utrum ? si declina come un aggettivo della I classe con il genitivo in –ius ( utrius ) e il
dativo in –i ( utri )
usato come aggettivo quando si riferisce a un sostantivo
usato come pronome seguito dal genitivo partitivo quando si riferisce a un pronome ( uter vestrum )
ne –uter, ne –utra, ne –utrum = nessuno dei due
uterque, utraque, utrumque = l’uno e l’altro dei due
qualis, e ? = quale ? ( indica qualità )
quantus, a, um ? = quanto grande ? ( indica grandezza )
quot ? ( indeclinabile ) = quanti ? ( indica numero )
PRONOME RIFLESSIVO
sui di sé
sibi a sé, si
sé sé, si
sé da sé
È la domanda espressa direttamente contrassegnata dal punto interrogativo. Possono essere introdotte da un pronome,
un aggettivo, un avverbio interrogativo, tanto in italiano che in latino.
Queste interrogative sono chiamate parziali perché la domanda verte su un termine della frase e la risposta può essere
molto varia.
Esistono altri due tipi di interrogazione : l’interrogazione totale che verte sulla frase intera e la risposta può essere solo
“si” o “no”. La “marca” di questo tipo di interrogazione è –ne enclitico
Es.
venisne mecum ? = vieni con me ?
INTERROGATIVA RETORICA
INTERROGATIVA DISGIUNTIVA
INTERROGATIVE INDIRETTE
Le interrogative si dicono indirette o dipendenti quando dipendono da un verbo che significa : chiedere, dire, sapere,
spiegare, importare.
Le interrogative indirette che esprimono domanda non retorica sono introdotte da –ne enclitico o da num, laddove in
italiano si usa la congiunzione se.
Es.
quaesitum est ex Socrate nonne sapientem beatum putaret
INTERROGATIVA RETORICA
Particella introduttiva nonne ( implicita la risposta affermativa )
Particella introduttiva num ( implicita la risposta negativa ).
La retorica indiretta ( rara) è introdotta da nonne.
PROPOSIZIONI INFINITIVE
I TEMPI
INFINITO PRESENTE indica un rapporto di contemporaneità con il tempo della reggente
Es.
Dico te bonum esse dico che sei buono
Dicebam te bonum esse dicevo che eri buono
PROPOSIZIONI CONSECUTIVE
Indicano la conseguenza o l’effetto di ciò che è stato enunciato nella proposizione reggente
UT + congiuntivo
Se negativa UT NON ( ut nemo, ut nihil, ut nullus ut numquam, ut nusquam ) + congiuntivo
I tempi del congiuntivo, presente, imperfetto, perfetto corrispondono ai tempi dell’indicativo italiano
In italiano sono introdotte da “che” + indicativo
Quando c’è identità di soggetto tra reggente e consecutiva possono essere espresse anche “da” + infinito
Es.
La neve era così alta che arrivava alle finestre
PROPOSIZIONE FINALE
I tempi sono :
il presente se nella proposizione reggente c’è il presente o il futuro
l’imperfetto se nella proposizione reggente c’è l’imperfetto, il perfetto o il più che perfetto
es.
pugnamus ut liberi simus
combattiamo per essere liberi
pugnamus ut patria libera sit
combattiamo perché la patria sia libera
PARTICIPIO ATTIVO
Es. laudat-urus, a, um ( che loderà, che avrebbe lodato, sul punto di lodare )
Si declina come un aggettivo della prima classe.
Se nella proposizione reggente c’è un verbo di movimento il part. futuro può indic are lo scopo.
Es. venerunt pacem petituri = vennero per chiedere la pace
PARTICIPIO PASSIVO
COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
ablativo sing. in -e
genitivo plur. in -um
neutro plur. casi retti in -a
- ablativo semplice
es.
asinus patientior est equo
si usano l’uno o l’altro quando il primo termine è in nominativo o accusativo
si usa quam quando il primo termine è in genitivo, dativo o ablativo
si usa quam quando il primo termine è accompagnato da preposizione
si usa l’ablativo quando il secondo termine è un pronome relativo
Se il secondo termine di paragone è espresso da due aggettivi o avverbi si pongono ambedue in grado comparativo
oppure si fa precedere al primo l’avverbio magis
COMPARATIVO ASSOLUTO
Il comparativo si dice assoluto se usato senza secondo termine di paragone né espresso né sottinteso denota un
eccessorispetto a quello che dovrebbe essere.
Si rende in italiano con : piuttosto, un po’, un po’ troppo.
COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA
SUPERLATIVO
Si forma togliendo la desinenza del genitivo aggiungendo:
- issimus, -issima, -issimum e declinando come un aggettivo della I classe
- agli aggettivi che al nominativo escono in -er si aggiungono:
-rimus, -rima, -rimum
il superlativo si rafforza con :
unus = proprio, senza paragone
( unus e vel si usano non solo con i superlativi )
vel = anche, persino
facile = senza dubbio
longe, multo = di gran lunga
GRADO POSITIVO
GRADO COMPARATIVO
- comparativo di maggioranza coincide con il comp. neutro degli aggettivi nei casi retti del singolare
es. honeste, honestius
- comparativo di minoranza e di uguaglianza si formano in modo analogo agli aggettivi
- comparativo assoluto, come per gli aggettivi
- comparazione tra due avverbi come negli aggettivi
-ius quam -ius
magis… quam …
GRADO SUPERLATIVO
Dal superlativo degli aggettivi sostituendo alla terminazione del genitivo la terminazione del genitivo la
terminazione -e
honest-e
honestissim-e
quam+ superlativo di avverbio o di aggettivo corrisponde all’italiano “ il più che si può” , “il più possibile”
CUM / UT / UBI + indicativo, indica contemporaneità alla reggente, si rende con : “quando”
CUM + congiuntivo, introduce una proposizione causale, si rende con : “ poiché “, “dato che”, “dal momento che “ ,
oppure con un gerundio
È un sostantivo verbale che sostituisce l’infinito nei casi genitivo, dativo, accusativo con preposizione, ablativo
Il verbo “esse” non ha il gerundio
Può reggere un complemento oggetto, sia diretto ( accusativo ) che indiretto ( altro caso ). Però quando il verbo è
accompagnato da un complemento oggetto diretto, di regola il gerundio è sostituito dal gerundivo :
- il caso è quello del gerundio
- il genere è il numero sono quelli del sostantivo oggetto
genitivo……………………...……..gerundivo o gerundio
dativo…………………………...….gerundivo
accusativo con preposizione……….gerundivo
ablativo semplice…………………..gerundivo o gerundio
ablativo con preposizione………….gerundivo
VERBI DEPONENTI
VERBI SEMIDEPONENTI
Indica :
1 imminenza dell’azione :
profecturus sum
2 intenzione :
scripturus sum
3 la fatalità di un’azione :
quod futurum est
INDICATIVO
Pres. victurus,-a,-um sum, es, est victuri, -ae, -a sumus, estis, sunt
Sto per vincere
Più che perf. victurs,-a,-um fueram, fueras, fuerat victuri,-ae,-a fueramus, fueratis, fuerant
Ero stato per vincere
Futuro anteriore victurs,-a,-um fuero, fueris, fuerit victuri,-ae,-a fuerimus, fueritis, fuerint
Sarò stato per vincere
CONGIUNTIVO
Pres. victurus,-a,-um sim, sis, sit victuri, -ae, -a simus, sitis, sint
Io stia per vincere
INFINITO
INDICATIVO
Pres. monendus, a, um sum, es, est monendi, -ae, -a sumus, estis, sunt
Devo essere ammonito
CONGIUNTIVO
Pres. monendus, a, um sim, sis, sit monendi, -ae, -a simus, sitis, sint
INFINITO
Per evitare confusioni con altro dativo, invece del dativo d’agente, si usa solitamente a, ab + ablativo per esprimere il
complemento d’agente con nomi di persona o animale.
Queo e nequeo = potere e non potere sono da ritenersi composti di eo pagg. 226
posso o non posso in base alle circostanze
PERIODO IPOTETICO INDIPENDENTE
IMPERATIVO NEGATIVO
Alcuni verbi si costruiscono con ut + congiuntivo ( neg. Ut non, ut nemo, ut nihil ecc. ) che introducono una
proposizione dipendente in funzione di un caso nominativo o accusativo. Questa proposizione dipendente si
chiama completava del verbo reggente, mentre l’ut ( ut non ) si chiame esplicativo, perché determina in concreto il
senso della reggente ( da non confondersi con l’ut consecutivo ).
ABLATIVO ASSOLUTO