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Leòn
itinerario in 31 tappe
(... ma poi sarete voi a decidere se farne di più o di meno)
• Cartina di ogni tappa con profilo altimetrico e distanze
• Descrizione delle tappe e delle cose interessanti da vedere
• Ostelli lungo il percorso con n° di telefono, ubicazione, servizi e altro
• Piccolo spazio per appunti di “Camino” - mini dizionario Italiano/Spagnolo
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... Un po’ di numeri prima di partire!
Lunghezza totale “camino” da S.Jean Pied-de-Port a Santiago 774,4 km
Tappe previste 31 (intero cammino)
Media km giornalieri 25,0 km
Tappa più lunga (la n°18). Arrivo a LEÓN 37,1 km
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19 León - San Martín del Camino / km 25,9
(León - Villar de Mazarife / km 20.6)
4
della sua facciata.Ci portiamo proprio sotto il palazzo e
Virgin del camino
attraversiamo il ponte Quevedo che sta alla sinistra e che
ci immette in Avenida De Quevedo. Si cammina sul lato
sinistro della strada. Siamo nella immediata periferia e
quindi in mezzo al traffico, a case, palazzi, zone commer-
ciali, industriali ecc. Quando la strada affianca i binari del
treno, diventa Avenida del Parroco Pablo Diez. Prose-
guiamo dritti per la Avenida e dopo aver superato una pas-
serella pedonale sopra i binari del treno, si entra in Trobajo
del Camino (percorsi 3,9km). Più avanti deviamo a sinistra su calle de la Sira San Pe-
dro (o Sampedro), e continuiamo lungo la via Camino de la Cruz, calle de Vargas per
rimetterci di nuovo sulla Avenida del Parroco Pablo Diez. Si prosegue lungo questa
Avenida che poco prima di entrare in Virgin del Camino, cambia nome e diventa Avenida
de Astorga (N-120) e si arriva fino al tempio della Virgin del Camino (percorsi km 7,6).
Una chiesa moderna con delle poderose statue bronzee sulla facciata che rappresentano
i 12 apostoli con la vergine, opera dello scultore José Maria Subirachs. All'altezza di que-
sto tempio si attraversa la strada e ci si porta quindi sulla sinistra. Si percorre la Calle de
la Paz. Dopo qualche centinaio di metri più
o meno all'altezza della fuente El Cañín
(percorsi km 8,5) bisogna prestare attenzio-
ne perchè il percorso si divide nei due itine-
rari. Ci sono delle indicazioni ma alla data
della trascrizione di questa guida non sono
molto ben evidenti.
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SINISTRA. Si prosegue lungo un pista in terra battuta fino ad incrociare poco più avanti le
grandi opere stradali della LE-20 Autopista Leòn- Astorga e subito dopo la A-66 Auto-
via Ruta de la Plata. Superate le autostrade si trovano alcune fattorie del pueblo de
Fresno del Camino. Da questo momento il cammino entra in un territorio piatto e brullo,
ma per molti aspetti affascinate e sicuramente lontano dai rumori del percorso classico
descritto sopra. Passiamo il paesino di Oncina de la Valdoncina (5,1 km dal bivio), Cho-
zas de Abajos (10,1km dal bivio)e si arriva a Villar de Mazarife (13,7 km dal bivio).
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IMPORTANTE SAPERE CHE ...
Per ogni tappa c’è a fine descrizione, l’elenco degli ostelli dislocati lungo il percorso.
Nella pagina precedente c’è l’elenco relativo alla tappa 19 e qui sotto le spiegazioni di
ciò che in tale elenco viene riportato. Tale spiegazioni, ovviamente, valgono per tutti gli
elenchi delle tappe successive .
Buen camino
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20 San Martín del Camino - Astorga / km 24,2
(Villar de Mazarife - Astorga / Km 30,9)
I due percorsi (Villar de Mazarife o San Martino del Camino) si ricongiungono a Orbigo.
Itinerario A: da San Martino. Si esce da san Martino passando il ponte sul canale del Páramo e
dopo aver girato a destra/sinistra prendiamo un tracciato ghiaioso che viaggia parallelo alla statale
N-120. Campi di mais e piccole coltivazioni di ortaggi si estendono alla nostra destra. A tre km dalla
partenza superiamo l'incrocio con la strada per Villavante e dopo un altro km e poco più, passiamo
sopra il piccolo sbarramento canal de la presa Cerrajera che serve da chiusa per le irrigazioni dei
campi. Due km dopo deviamo sulla destra rispetto alla N-120 e all'altezza di un serbatoio d'acqua,
poco prima di incrociare la strada provinciale, ci si ricongiunge con il cammino di chi arriva da Villar
de Mazarife.
Itinerario B: da Villar de Mazarife. Si esce da Villar lungo un sentiero di campagna che dopo 2,5
km circa si butta girando a sinistra sulla provinciale CV-194-24.
Lungo questa strada continuiamo per altrettanti Km fino ad incro- Cicogne compagne
ciare all'altezza di La Milla del Páramo il canale del Páramo. At- di cammino
traversato il ponte, si prosegue su di una lunga strada bianca di
campagna dritti dritti fino ad entrare a Villavante. Attraversiamo il
paese e poi girando verso sinistra si cammina per circa 0,5 Km
paralleli alla ferrovia. Dopo appunto 0,5Km giriamo verso destra
per superare i binari e proseguiamo lungo una strada di campagna
che ci porta ad incrociare la Autopista Leòn-Astorga AP-71. Si
attraversa l'autostrada passando sul cavalcavia della Regionale
CL-621 che percorriamo per circa 0,8km. Entriamo nella zona
industriale/commerciale di Orbigo e si giunge davanti ad una roton-
da. Passiamo dall'altra parte della rotonda per prendere la stradina
di campagna che sta proprio di fronte a noi e proseguendo su questa dopo 300m circa, all'altezza di
una serbatoio d'acqua, ci si ricongiunge con il cammino che proviene da San Martino del Camino.
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Di nuovo in insieme procediamo dritti fino ad attraversare lo stupendo Puente de Orbigo noto come il
Puente del paso Honroso (del passaggio
d'onore). Costruito nel XIV secolo deve questo
suo nome ad un celebre evento storico avvenu-
to nel 1434 che vide protagonista il giovane
cavaliere Suero de Quiñones il quale organiz-
zò un torneo d'armi sfidando tutti i cavalieri che
volevano passare il ponte. Tutto questo per
catturare il cuore di una giovane dama che di
lui non ne voleva sapere. Il torneo durò per
tutto il mese di luglio e alla fine, uscito vincitore,
il cavaliere portò in dono in pellegrinaggio a
Santiago una cinta azzurra che apparteneva
alla sua amata. Se dopo questa storia il giova-
ne avesse conquistato il cuore della dama ...
Il ponte di Orbigo ... del paso honroso non ci è dato a saperlo.
Il ponte attraversa il río Órbigo e nelle sue
acque vivono la trota comune e la trota Fario (Salmo trutta fario) che è l'ingrediente principale del
piatto tipico la "sopa" che si prepara all'Hospital de Orbigo. Attraversiamo il centro lungo la calle
principale che neanche farlo a caso si chiama Calle del camino de Santiago e Camino de Jacobe-
o. All'uscita ci troviamo ad un incrocio con due possibilità di itinerario: il tracciato classico che sta di
fronte a noi e che poi corre parallelo alla strada statale ormai straconosciuta N-120, oppure prendere
a destra una variante che passa per Villares de Órbigo molto apprezzata dai pellegrini per il pae-
saggio agrario e l'ambiente molto rilassante. In entrambi i casi il cammino si ricongiunge a Santibáñ-
ez de Valdeiglesias. Da qui il cammino riparte nuovamente congiunto, per una pista larga e ciottolo-
sa fino ad un allevamento di be-
stiame per continuare attraverso
un paesaggio piacevole con colti-
vazioni di vario genere, vitigni,
alberi di quercia, macchia tipica
locale. Una tratto molto tranquillo
che ci porta fino al suggestivo
crucero de Santo Toribio, un
eccellente punto panoramico che
si apre sulle città di Justo de la
Vega e Astorga. Scendiamo dal
Crucero per una strada abbastan- Verso Astorga
za ripida e polverosa (quando c'è
il sole ...) ed entriamo a Justo de la Vega che attraversiamo lungo Calle Real. Al termine del centro
abitato sulla destra riprendiamo una pista tra la vegetazione e i campi per 1,4 km. Al termine della
pista si percorre un tratto di asfalto della strada Logrogño-Vigo (circa 200m) si attraversa una grande
rotonda e lungo la Calle de la Puerta del Sol si entra nella città di Astorga meta della nostra tappa.
La città di Astorga vanta antiche origini romane quando era un accampamento militare durante le
guerre cantabriche (29/19 a.c.) Deve comunque il suo sviluppo alla sua
strategica posizione che permetteva il controllo sulle vie lungo le quali
transitava l'oro delle miniere del nord.
Da vedere sono la cattedrale de Santa María del XV secolo e con una
bella facciata plateresca. Il municipio di Astorga del 1675 con il carat-
teristico orologio le cui ore sono scandite da due automi Maragatos -
Zancuda e Colasa. Il palazzo episcopale oggi museo del cammino,
opera del geniale archittetto Antonio Gaudí ideatore tra l'altro della
"sagrada familia" a Barcellona. Le Mura di origine romane risalenti al III
secolo e successivamente modificate nei secoli successivi.
Astorga
Elenco accoglienze, pagina successiva >>
9
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
Refugio Parroquial C/ Álvarez Vega 987 38 84 44
no 90 si si anno 5
Hospital de Órbigo. 32 661 994 238
Albergue San 987 388 285
Hospital de Alvarez Vega, 35 si 40 si si 04/?? 7
Miguel 609 420 931
Órbigo
No (mw) -
Avenida Fueros 689 927 926 servizio si
Albergue Verde si 26 04/10 9
de León, 76 607 671 670 colazione a 3€ wi-fi
cena a 8€.
10
21 Astorga - Foncebadón / km 25,9
Note: Per i pellegrini più attenti e curiosi, quando si è a Murrias de Rechivaldo si può fare una
deviazione fino a Castrillo de los Polvazares come indicato nella descrizione allungando il cammi-
no di 1 km scarso.
12
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
Valdeviejas, Albergue de 150 m. alla destra della si, ma al mo-
pedanía de Peregrinos ermita del Ecce Homo, 620 960 060 no 10 mento manca out 03/10 5
Astorga Ecce Homo uscendo da Astorga l'autorizzazione
Albergue de
Carretera Santa
Murias de 987 69 11 50 no 20 si no 04/10 4
Colomba
Rechivaldo
Murias de Albergue Casa C/ Camino de San- Ni - servizio 8 (3€
Rechivaldo 636 06 78 40 si 48 cena 8€ si 03/11
Las Águedas tiago, 52 colazione 3€
lenzuola)
Albergue muni-
out
Castrillo cipal de Castrillo Calle del Jardín 655 803 706 no 7 si
wi-fi
04/10 3
de los de los Polvazares
Polvazares Albergue Hoste- Calle de la Magda- 987 053 990, si
si 30 no 04/10 8
ría Don Álvaro lena, 1 616 155 651 wi-fi
Albergue Ho- No - (servizio di 5
987 69 14 11
spedería San C/ Real, 11 si 24 pranzo, cena e si anno (in doppia
Santa 637 46 48 33 colazione)
Blas 35€)
Catalina de Albergue y
Somoza Centro de
C/ Real, 2 987 69 10 98 si 16 no si anno 6
turismo rural
El Caminante
Albergue 8 compresa
El Ganso C/ Real 660 912 823 si 30 si wi-fi 04/10
Gabino colazione
Albergue La 650 952 721 si
Senda C/ Real, s/n si 34 si 04/10 5/7
696 819 060 wi-fi
(antiguo El Tesín)
Albergue Plaza de Jerónimo 987 63 16
Ni 72 si si anno 5
Rabanal Nuestra Señora Morán Alonso 21, 616 089
del Camino Albergue Plaza de Jerónimo
Municipal Raba- Morán Alonso 987 631 687 no 34 si si 04/10 4
nal del Camino
Albergue
C/ Calvario, 4 987 69 19 01 no 46 si out 04/10 donativo
Gaucelmo
Albergue
Convento de Foncebadón 658 974 818 si 30 no (servizio di si 02/11 7
cena e colaz.)
Foncebadón
Albergue Monte si ( servizio
Foncebadón 695 452 950 Ni 35 ni anno 6
Foncebadón Irago di cena 7€
13
22 Foncebadón - Ponferrada / km 27,3
Amen
Oggi si tocca il punto più alto del cammino (1504 m slm) e forse
anche uno dei più simbolici del cammino: La Cruz de Hierro. La-
sciamo il suggestivo borgo di Foncebadon percorrendo la strada
centrale che scorre tra i ruderi della
case e la chiesetta la cui torre cam-
panaria riceve per prima i raggi di
sole del mattino. Passando davanti
alle antiche rovine dell'ostello di
Foncebadon del XI secolo che tro-
viamo alla nostra sinistra, è facile
andare con la mente indietro nei
secoli ed immaginare i pellegrini di un tempo quando calpestavano
queste stesse piste. Più avanti il cammino procede
parallelo alla strada LE-142 che più volte nell'arco della giornata incro-
ceremo. Giungiamo dopo circa mezz'ora di cammino alla Cruz de
Hierro (Ferro). Un lungo palo di legno con in cima una piccola croce
di ferro e ai piedi un cumulo di pietre. Sono le pietre che i pellegrini
portano. Chi dal proprio paese chi raccogliendole lungo il cammino.
Alla Cruz de hierro
14
Rappresentano i ricordi, i fardelli di cui i pellegrini vogliono liberarsi, i pesi, i dolori le sofferenze di
una vita. E' un gesto di liberazione che replicato
migliaia e migliaia di volte, ha creato questa mon-
tagnola. Una sosta ed una riflessione sono d’obbli-
go.
Lasciamo questo luogo suggestivo e carico di
energie e procediamo lungo lo splendido sentiero
parallelo alla strada. Arriviamo a Manjarin altro
luogo mitico del cammino. Tra i ruderi di vecchie
abitazione abbandonate, resiste ancora un
"refuge" particolare gestito da uno dei personaggi
più caratteristici del cammino, Tomás Martínez "el
Hospitalero Templarios. L'itinerario prosegue qua-
si sempre in parallelo alla strada principale, salvo
che in alcuni tratti per tagliare certe curve e per un
lungo tratto corre pianeggiante lievemente in salita El Acebo
fino a raggiungere una base militare per le tra-
smissioni radio ora abbandonata. Dopo 1 km dalla base militare si comincia a scendere con penden-
ze anche forti fino ad arrivare a El Acebo, splendido paesino con case di pietra e tetti in ardesia. E'
la prima località del Bierzo, ben nota nel cammino come documenta Juan Uría uno storico del cam-
mino, tanto che in un passato remoto, gli abitanti vennero esentati dai tributi al Re in cambio della
collocazione di 800 picchetti che dovevano segnare il cammino dei pellegrini. Nella "tienda" de José-
fa si preparano degli ottimi "boccadillos": Dice Josefà " il mejor
Verso Molinaseca boccadillos está preparado al estilo italiano: pan, un poco de acei-
te, tomate y jamón o queso"..., ma soprattutto sono la sua passio-
ne per i pellegrini e il suo sorriso che rendono ancora più buono il
panino. Uscendo da El Acebo una scultura ricorda un pellegrino
tedesco Heinrich Krausse morto sul cammino. Dopo un'ora scarsa
di cammino si arriva a Riego de Ambrós. Attraversiamo in tutta la
sua lunghezza il paese passando per plaza San Sebastián dove
troviamo l'albergue e una fontana. Si continua scendere lungo la
valle dell'arroyo de Prado in direzione Molinaseca. Il cammino
diventa tortuoso e difficoltoso fino a quando uscendo da una spa-
ruta boscaglia di pioppi si arriva ad imboccare la strada LE-142 proseguendo sulla quale poco dopo
alla nostra destra troviamo il santuario della Madonna Addolorata (fine del XVII secolo). Entriamo a
Molinaseca attraversando il bellissimo ponte mediovale sul fiume Meruelo. Località molto nota e
turisticamente frequentata come testimoniano i numerori Hotel, negozi e ristoranti che incrociamo
lungo la via principale la Calle Real. Uscendo dal centro di Molinaseca riprendiamo la strada LE-142
lungo Avenida De Manuel Fraga Iribame . Alla nostra sinistra dopo 0,5 km dall'uscita dal centro tro-
viamo l'albergue de peregrinos che potrebbe essere un punto di fine tappa. Poco più avanti a destra
lasciamo la strada principale e giriamo per una stradina che fiancheggia dei campi da tennis e pren-
diamo un sentiero che procede vicino al rio Meruelo e che più avanti si avvicina ancora alla strada.
In prossimità dell'abitato di Patricia dobbiamo prestare attenzione alla segnaletica del cammino che
spesso risulta nascosta. Infatti non dobbiamo entrare in paese seguendo la pista parallela alla stra-
da, ma portarci dall'altra parte e seguire la strada verso Campo che sta a sinistra. Campo ha origini
medievali e in esso troviamo varie taverne con il menù del dias. Alcune vestigia danno una datazio-
ne del villaggio, ancora più anteriore, come la fuente romana che troviamo proprio sul cammino. Nel
cuore del centro storico troviamo le casas solariegas de los Lu-
nas con gli stemmi d'armi e le due case delle Villaboa una di
queste con tanto di Torre. In plaza de Campo c'è la ermita del
Santo Cristo del siglo XVIII edificata sopra le mura della antica
chiesa medievale. A tre navate ad arco su quattro colonne di gra-
nito conserva nel suo retabolo in stile barocco, la statua de la
Virgen de la Encina del siglo XVI. Curiosa da vedere la quercia
centenaria vicino al tempio. Si esce da Campo sulla strada asfalta-
ta e prendiamo la piana del río Boeza che scorre alla nostra de-
stra. Attraversiamo alcuni sobborghi e su un ponte pedonale attra-
Il Castello di Ponferrada
15
versiamo il rio Boeza ed entriamo in Ponferrada. Città di quasi 70mila abitanti capitale della regione
del Bierzo. Fu un antico castrum romano a protezione delle miniere d'oro. Nel 1082 il ponte di legno
sopra il río Sil venne rinforzato con ferro di cui la zona aveva diverse miniere. Da qui il nome Pons
Ferrata alla città. Ma ciò che più di ogni cosa caratterizza Ponferrada è il Castillo de los Templa-
rios che testimonia con la sua bellezza, la potenza assunta all'epoca dall'ordine dei monaci templari.
Da vedera anche la basilica de Nuestra Señora de la Encina in piazza Virgin de la Encina, patro-
na del Bierzo e il municipio a cui si accede passando sotto l'arco della torre dell'orologio.
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
lungo la strada dopo n
Manjarín Refugio de Manjarín No no 35 si anno donativo
la Cruz de Hierroa o
Albergue parroquial si - cena e
Plaza de la Iglesia No no 23 colazione si 04/10 donativo
Apóstol Santiago comunitari
El Acebo Albergue - Mesón El 5 (in doppia 20)
C/ Real, 16 987 69 50 74 si 23 no si 01/12
Acebo (in tripla 30)
Albergue La Taber-
Lungo la strada 987 69 50 74 si 7 no si 01/12 5
na de José
Calle Real accanto
Riego de Albergue de Riego 987 69 51 90, n
alla ermita de San no 30 si 04/11 5
Ambros de Ambros 696 48 28 73 o
Sebastian
Albergue de peregri- Avenida Fraga 26
987 45 30 77 no Ni si anno 5
nos de Molinaseca Iribarne, s/n 44
Molinaseca
Albergue Santa Avenida Fraga 987 45 30 77, No - servizio
si 56 si 03/11 7
Marina Iribarne, s/n 615 302 390 cena 8€
Albergue de peregri-
Calle de la Loma,
Ponferrada nos San Nicolás de 987 41 33 81 no 174 si si anno donativo
s/n
Flüe
16
23 Ponferrada - Villafranca del Bierzo / km 24,1
Se abbiamo sostato all'albergue San Nicolás de Flüe prendiamo calle La Loma e seguendo la se-
gnalazione del cammino proseguiamo fino a calle Pregoneros e poi calle Del Temple che sbocca
nella Avenida del Castillo. Superiamo la Chiesa di San Andrés e percorriamo perimetralmente le
mura del Castello lungo calle Gil y Carrasco in direzione plaza de la Virgen de la Encina. Una volta in
piazza a sinistra scendiamo la scalinata e lungo
calle del Rañadero arriviamo al ponte sul río Sil che
attraversiamo. Attraversato il ponte, un centinaio di
metri dopo, si gira a destra per calle río Urdiales e
quando questa sfocia nella avenida de las Huertas
del Sacramento giriamo di nuovo a destra e prose-
guiamo su questa strada. Dopo circa 0.5 km, alla
prima rotonda troviamo la fontana de la Pimente-
ras. Sempre proseguendo dritti la via segue con un
Le suggestive mura ampia curva verso sinistra e si arriva a Plaza Luter
del castello dei Templari King al centro della quale si trova il monumento al
donatore di sangue. Qui si prende la prima a destra
la Avenida de la Libertad. Si attraversa un'area in
prossimità dello stadio di calcio; l'area ha un colore grigio fumo dovuto ai depositi della vecchia cen-
trale termica ora dismessa e che diventerà un Museo dell'energia. Si arriva in prossimita di Compo-
stilla e vi entriamo lungo la Avenida Segunda > avenida de Compostilla . Più avanti incrociamo la
chiesa parrocchiale, dei campi da tennis e un campo da calcio, la piccola Ermita de la Virgin de Com-
postilla e lungo la Traversìa del tercera che prose-
gue per Calle del Cabo de Finisterre, passiamo
sotto la strada Statale N-VI de la Coruña. Supera-
to il sotto passaggio tenendosi verso sinistra ci
inoltriamo nella campagna verso Columbrianos.
Tra le coltivazioni dei vigneti, di cui il Bierzo vanta
una buona tradizione e qualità (vedi i vini rossi del
Mencía), si erge alla nostra sinistra la iglesia de
San Esteban del 1778. Dopo la chiesa si scende
leggermente per passare sotto la strada CL-631 e
si entra in paese. Proseguendo lungo la Calle
Real si giunge ad un bivio particolare al centro Bivio particolare
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del quale si trova la capilla de San Blas y San Roque sulla cui facciata un dipinto di San Giacomo
ci ricorda che siamo sul camino di Santiago. A questo bivio prendiamo la strada a sinistra come ben
indica una tabella. Lungo un strada asfaltata tranquilla arriviamo a Fuentes Nueva (percorsi 8km) e
un "crucero" con il Cristo Crocifisso e Santiago Pellegrino danno il benvenuto. Sulla calle principale
troviamo la ermita del Divino Cristo al fianco della quale c'è un bar attrezzato per accogliere i pelle-
grini. Lasciamo il paese e sempre per strada asfaltata entriamo a Camponaraya. L'attraversamento
di questa località avviene lungo la Avenida de Anibal de Carral e superato il río Reguera del Naraya
che taglia a metà il paese, si prosegue lungo Avenida de Francisco Sobrin. Giunti all'altezza della
cooperativa Vinicola alla fine del paese, ci portiamo a sinistra e proseguiamo lungo una stradina
ghiaiosa che ci porta ad attraversare sopra un cavalcavia,
l'autostrada A-6. Comincia ora un tratto molto bello e rilassan-
te. Il territorio del Bierzo mostra il meglio di se con i suoi vigneti
e pioppi. Dopo 2,5km circa incrociamo una strada di traffico
automobilistico alla quale bisogna prestare attenzione nell'at-
traversamento e proseguendo nella stessa direzione giungia-
mo a Cacabelos cittadina sulle sponde río Cúa con oltre 5500
abitanti (percorsi km 16,6). Attraversiamo il centro lungo calle
Cimadevilla dove troviamo la Ermita de San Roque e più avan-
ti lungo calle de Santa Maria, la iglesia de Santa María riedifi-
“icone” del Bierzo cata nel XVI secolo che conserva un abside romanico. Nel
portico c'è una Madonna del XIII secolo. Uscendo dal centro
storico, oltre il ponte sul río Cúa, alla nostra destra c'è il Santuario de la Quinta Angustia del XVIII
secolo con annesso un grande e moderno ostello per i pellegrini. Curiosa all'interno del santuario la
statua di Sant'Antonio di Padova che gioca a carte con Gesù bambino. Per arrivare a Pieros si sale
un poco camminando sul lato destro della strada LE-713 (ex N-VI). Superiamo Pieros lasciandolo
sulla destra e continuiamo per circa 0,5km fino ad un bivio dove un segnale indicherebbe di prendere
la destra verso Valtuille de Arriba. In effetti questo percorso allungherebbe il tragitto. L'alternativa è
invece continuare lungo la strada dalla quale proveniamo e prendere 1,7km più avanti sulla destra
una stradina di campagna indicata da una segnale del cammino, che si ricongiunge poi con quella
proveniente da Valtuille de Arriba. Si risparmia quasi mezz'ora di cammino. Una volta ricongiunti si
prosegue per Villafranda del Bierzo. Prima di arrivare in città, camminando in leggera discesa, alla
nostra destra sotto sentiero pochi metri prima della chiesa de Santiago c'è il bellissimo Albergue dei
pellegrini mentre alla nostra sinistra appunto, l'antica iglesia de Santiago, chiesa romanica del XIII
secolo, ad una sola navata con uno splendido portale detto del
Perdono. Si racconta che la chiesa fu fondato per opera di San
Francesco d'Assisi. Il papa spagnolo Calisto III concesse ai pelle-
grini infermi, stanchi impediti a proseguire il cammino a chi passa-
va per questa porta, la stessa indulgenza che avrebbero ottenuto
arrivando a Santiago. Da vedere: il castillo de los Marqueses de
Villafranca del XVI secolo che però è privato, il convento de la
Anunciada de 1606 eretto sopra le rovine dell'antico Hospital de
San Roque dove la tradizione dice sostò Francesco d'Assisi. Lun-
go la Calle principale che attraversa la città si trovano vari palazzi Castello di Villafranca
di stile italiano e il convento San José.
18
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
Plaza del Santua-
Albergue de si
Cacabelos rio. uscendo dal 987 54 61 51 no 70 no 05/10 5
Cacabelos wi-fi
paese
Carracedo del Albergue de 10/15
Monasterio Carracedo del C/ La Roda, 1 608 888 211 si 36 si - mw wi-fi anno con biancheria
... fuori percorso Monasterio usa e getta
Albergue El no - servizio
Pieros C/ El Pozo, 15 639 888 924 si 19 cena 7/8€ e si anno 5
Serbal y la Luna colazione 2,5€
19
24 Villafranca del Bierzo - O Cebreiro / km 28,4
Oggi decisamente si sale con quasi 800 metri di dislivello. Si attraversa Villafranca lungo Calle del
Agua e Calle del Ribadeo. Dove termina calle del Ribadeo e inizia calle Santa Catalina si gira a sini-
stra di 90 gradi per un vicolo stretto calle de la Cuesta de
Zamora che ci porta al ponte sul rio Burbia. Prima di attra-
versare il ponte alla nostra destra troviamo il monumento al Pallozas
pellegrino.
Stiamo per entrare nel territorio della comarca (regione) de
Os Ancares posta tra León y Galicia. E' una riserva natura-
le con un paesaggio montagnoso abitato da una popolazio-
ne di tradizioni e costumi più della Galizia che della Casti-
glia/León. Qui troviamo le "Pallozas" tipiche abitazione di
pietra a pianta ellittica con tetto di paglia a forma di cono.
Sono i segni lasciati in eredità da tribù pre-romane che
abitavano queste terre.
Attraversato il ponte si presentano due opzioni:
- A destra il cammino sale in quota per per un percorso molto duro, ma sicuramente più spettacolare
per scendere poi e unirsi al cammino di fondo valle a Trabadelo.
- Sulla strada principale invece il cammino segue un percorso di fondo valle meno impegnativo e
faticoso.
La corsia “amarilla” Di seguito decriviamo proprio questa soluzione.
Si procede lungo calle de la Concepción e calle Espíritu
Santo. Per quest'ultima via si lascia Villafranca e seguia-
mo per 1 km il ciglio della strada che corre parallela al
rio Valcarce alla nostra sinistra. Ad un certo punto in
prossimità delle infrastrutture stradali della A-6 che pas-
sa sulla nostra testa e la strada statale N-VI, parte la
corsia speciale dedicata ai pellegrini con il fondo
dipinto di giallo e una protezione tipo "new Jersey" che
la divide dalla carreggiata stradale. Su questa pista più
volte passeremo sotto i viadotti dell'autostrada prima di
arrivare a Pereje. Alla deviazione per Pereje dobbiamo
attraversare la statale facendo attenzione al traffico e
percorrendo un viale alberato con splendidi pioppi e grandi castagni entriamo in paese; il primo pae-
se della giornata (percorsi 5,2km). Uscendo dal villaggio a sinistra troviamo l'albergue e poco dopo
20
riattraversimo la statale N-VI per riprendere la pista "gialla".
A 1,6km più avanti troviamo un'area di sosta e da qui dopo
un altro Km abbondante attraversiamo nuovamente la sta-
tale per prendere la deviazione per Trabadelo (percorsi
9,7km). Il paese è attrezzato per accogliere i pellegrini sia
come albergue che bar.
Al centro del paese il cammino si ricongiunge con il percor-
so "alto" eventualmente preso all'uscita da Villafranca del
Bierzo. Lasciamo Trabadelo e per oltre 1,5 km il cammino
prosegue su una pista asfaltata sopra la strada statale N-
I castagni di Valcarce VI. Superato un rio affluente del rio Valcarce si ritorna nella
corsia gialla dei pellegrini ricavata sulla statale e si arriva a
La Portela de Valcarce (percorsi 13,7km). Si esce dal paese percorrendo un tratto della statale,
prendiamo la deviazione per Ambasmestas e Vega de Valcarce. In entrambe le località troviamo
albergue, bar e taverne per i pellegrini. Sulla cima del colle di fronte a Vega d Valcarce, spiccano le
rovine del castillo de Sarracín del XV secolo sorto su una fortificazione precedente presidiata da
cavalieri templari. Sempre a Vega de Valcarce c'è iglesia de la Magdalena protettrice dei peccatori
e penitenti del cammino. Per la vecchia strada parallela alla N-VI ci dirigiamo verso Ruitelán. Alle
pendici del monte fuori dal paese, si trova la capilla de San Froilán dove la leggenda narra visse
nell'833/905 un eremita che addomesticò un lupo che lo attaccò. Successivamente l'eremita divenne
vescovo di León e ora è il Patrono di Lugo. Da qui la strada comincia a salire con più pendenza, ma
è solo un assaggio di quello che ci aspetta dopo. Più avanti arriviamo a Las Herrerías (percorsi
20,1km) che deve il suo nome alla presenza di ben 4 ferriere che lavoravano il ferro e altri metalli.
Nella Casa do Ferreiro si può vedere un'antica fucina restaurata. Poco più avanti troviamo il barrio
de Hospital che deve il suo nome alla presenza di un antico hospital inglese per i pellegrini già pre-
sente nel 1178. Da qui comincia la vera ascesa a O Cebreiro. Una dura salita per asfalto di quasi 1
km ci invita a moderare il passo e dosare le forze. E' in situazioni come questa che il peso della
"muchila" (zaino) gioca una carta determinante. In piena salita dobbiamo prestare attenzione a pren-
dere il sentiero che parte alla sinistra della strada asfaltata. Il sentiero è buono inizialmente tranquillo
per poi cominciare ad inerpicarsi tra querce e castagni fino ad arrivare al villaggio de La Faba
(percorsi 23,5Km). Dopo questo paese il sentiero esce dall'om-
bra degli alberi per salire lungo un terreno aperto da cui si può Cippo di confine
ammirare il panorama circostante. Si arriva a Laguna de Castil-
la l'utimo dei villaggio della provincia di León che si incontra nel
cammino. Si entra in Galizia come indica una grande pietra di
confine posta sul sentiero, spesso imbrattata con scritte seces-
sioniste. Da qui lungo il cammino, ogni 0,5 km troviamo un
cippo di pietra che fa la conta alla rovescia dei chilometri
mancanti fino a Santiago e il primo riporta 152,5. Sono le
ultime fatiche di questa che è una delle tappe più temute del
cammino che si conclude con l'arrivo alla chiesa romanica di
Santa María la Real. L'abergue si trova alla estremità opposta
del piccolo ma curatissimo abitato (percorsi 28,4km). Le origini di O Cebreiro risalgono ad epoca
pre-romana. E' da sempre la porta d'ingresso in Galizia attraverso la provincia di Lugo. L'antico vil-
laggio di montagna con le tipiche "pallozas" e case di pietra, oggi è diventato un affermato centro
turistico, come testimoniano i negozi di souvenir, bar e case ben ristrutturate. La chiesetta di Santa
María la Real del IX / X secolo conserva al suo interno alla destra dell'altare maggiore la cappella
del Santo Milagro dove oltre al calice del Santo Gral nel quale
secondo la tradizione si raccolse il sangue dell'ostia trasformatasi
in corpo di Cristo, c'è anche una raffigurazione della Virgen de los
Remedios (Santa Maria la Real). Nell'altare è sepolto don Elías
Valiña parroco di O Cebreiro fino al 1989 che oltre a essere un
promotore del recupero del cammino di Santiago, fu il creatore
della "flecha amarilla" la freccia gialla fedele compagna di cammi-
no di tutti i pellegrini di Santiago.
22
25 O Cebreiro - Triacastela / km 21,1
23
troppo presto e il bar è chiuso è possibile incontrare qualche donna del
paese che ci accoglie offrendo la deliziosa torta di "latte fritto" (percorsi
11,9km). Dopo Fonfria, cominciamo a perdere quota decisamente passan-
do per Biduello, Filloval, Pasantes, Ramil (percorsi 20,1km) dove troviamo
un castagno ultra centenario. E' facile trovare qualche anziano del posto
che racconta la leggenda di quel castagno che dice essere stato piantato
quando Cristoforo Colombo scoprì l'america ... ma forse è solo una leggen-
da. Siamo arrivati a Triacastela meta della nostra tappa dove possiamo
trovare diversi albergue. La tappa è breve giusta per riprenderci dalle fati-
che del giorno prima.
Il castagno di
“Colombo”
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
Hospital da Albergue de Hospi- Hospital da Si (ma senza
660 396 810 no 20 no anno 5
Condesa tal da Condesa Condesa pentolame ecc.)
24
26 Triacastela - Sarria / km 18,3
26
sia del Salvador del XIII secolo. Al di sopra di un punto panoramico che sta nella parte alta del
paese si può vedere il convento de la Magdalena le cui origini risalgono al XIII secolo. Sia nella
chiesa di Santa Marina che al convento ci si può fare apporre il sello sulla credencial.
località albergue Via telefono p letti servizio @ Apertura €
Albergue de
Peregrinos C/Mayor, 31 660 396 813 no 40 si si anno 5
de Sarria
Albergue Los C/ Mayor, 31. Frente
600 512 565 si 42 si si 03/11 8/9
Blasones a Protección Civil
Albergue Don 982 531 592 si
C /Mayor, 10 si 40 si anno 9
Álvaro 686 468 803 wi-fi
Albergue Vigo de Sarria nº 19. 982 530 130 si
si 15 si 03/11 9
A Pedra Entrando in paese 652 517 199 wi-fi
Albergue O 600 862 508 No si
Rúa Maior nº 44 si 43 anno 10
Durmiñento 982 53 1099 (servizio cena) wi-fi
Sarria
Albergue Dos C/ Conde de Lemos,
629 46 17 70 si 24 si out 05/10 9/10
Oito Marabedís 23
Albergue Interna- NO - servizio 10
Calle Mayor 57 982 53 51 09 si 44 si anno
cional Sarria colazione 4€, (in doppia 45€)
27
27 Sarria - Portomarín / km 22,4
28
Lasciamo Sarria percorrendo rúa Mayor. Si passa davanti all'edificio della Prisión Preven-
tiva e arriviamo al punto panoramico sopra la città adornato con un crucero. Poco più
avanti incrociamo il convento de la Magdalena e si scende a fianco del muro del cimitero
fino al río Pequeño affluente del rio Sarria e sul ponte medievale, Ponte Áspera, lo si
attraversa. Si prosegue nelle vicinanze della linea ferroviaria che più avanti attraversiamo.
Superati i binari passiamo un piccolo rio sopra una passerella di legno e successivamente
si comincia a salire per un sentiero coperto da castagni secolari fino a As Paredes
(Mojón 109), luogo di un Castro pre-romano. Da qui per una stradina locale ci avviciniamo
a Viley che ci accoglie con una scultura a ricordo di Don Germán Arias e nelle immediate
vicinanze troviamo un'area di sosta
attrezzata con distributori automatici di
caffè, bibite ecc. ... e pure un sello per
la credencial (percorsi 3,7km). Nuova-
mente su strada asfaltata proseguiamo
fino a Barbadelo dove è interessante
da vedere, come ci ricorda un pannello
informativo sul posto, la piccola chiesa
in stile romanico-galego de Santiago
con annesso camposanto. Bello il porta-
le ricco di simboli e iconografie medie-
vali. Alla nostra destra lungo il cammino
c'è anche l'albergue de peregrinos de
Barbadelo. Sempre su stradina asfalta-
ta proseguiamo verso Rente e più a- Horreos
vanti Sierra con una taverna situata
all'incrocio con strada la LU-5709.
All'incrocio proseguiamo dritti di fronte lungo un viale alberato e dopo 5 minuti troviamo
una fuente particolare per i pellegrini.
Proseguendo arriviamo nelle vicinanze del Molino de Marzán del 1920 e con una
"sterzata" a 90° a destra continuiamo su un camminamento costruito da lastre di pietra
per impedire di mettere i piedi nelle pozze d'acqua. Mezzo km dopo ci troviamo ad attra-
versare un'altra strada la LU-633 e quindi proseguiamo per Leiman con una locanda pro-
prio sulla via(percorsi 8,2km), Peruscallo dove troviamo alcuni Horreos (caratteristiche
costruzioni rurali per la conservazione del mais e altri cereali) e dove è facile trovare chi
vende lamponi o i bordoni da pellegrino. Si lascia definitivamente l'asfalto per entrare in
sentieri sotto le fronde di castagni fino a Cortiñas (percorsi 10km e Mojón 102), Lavan-
deira. Tra muretti a secco di pietra e sotto le fronde di castagni raggiungiamo Brea dove
ci attende la pietra miliare dei 100Km
a Santiago ... grande soddisfazione
soprattutto per i chi proviene da St. Je-
an o da Roncisvalle. Attenzione perchè
ce ne sono due quella vera è quella a
tronco di piramide ed è sempre imbrat-
tata da scritte e spry colorati. Pochi
metri dopo, Morgade (percorsi 12km)
con bar e albergue. Il successivo paese
è Ferreiros e siamo nel concello de
Paradela e per asfalto raggiungiamo
Mirallos dove un tempo i fabbri mette-
vano i chiodi alle scarpe dei pellegrini e
ferravano i loro cavalli. La iglesia de
Ferreiros, vecchie case in pietra
29
Santa María de Ferreiros distrutta nel 1790 venne ricostruita pietra su pietra nelle vici-
nanze di Mirralos.
Pur essendo un tempio modesto ha un importante portale romanico che poggia sopra due
teste di leone. La facciata si completa con un campanile a vela. Fino a A Pena, Couto e
Rozas (percorsi 15km, Mojón 97) continuiamo a camminare su asfalto e facilmente potre-
mo incontrare contadini che portano il loro bestiame alla stalla o ai pascoli. Dopo Rozas
raggiungiamo Moimentos che si trova subito dopo aver attraversato la strada LU-4203
(percorsi 16,4km). Pochi netri più avanti Mercadoiro con albergue, bar. Su pista asfaltata
arriviamo scendiamo a Parrocha e Vilachá.
Pur essendo un tempio modesto ha un importante portale romanico che poggia sopra due
teste di leone. La facciata si completa con un campanile a vela. Fino a A Pena, Couto e
Rozas (percorsi 15km, Mojón 97) continuiamo a camminare su asfalto e facilmente potre-
mo incontrare contadini che portano il loro bestiame alla stalla o ai pascoli. Dopo Rozas
raggiungiamo Moimentos che si trova subito dopo aver attraversato la strada LU-4203
(percorsi 16,4km). Pochi netri più avanti Mercadoiro con albergue, bar. Su pista asfaltata
arriviamo scendiamo a Parrocha e Vilachá. Una discesa abbastanza brusca ci avvicina
agli argini del lago artificiale di Portomarin. Un ponte di più di 350 metri che lo attraversa
ci porta a fare gli ultimi passi fino ad arrivare davanti all'icona dei pellegrini di Portomarin;
la scalinata di pietra ricostruita su uno degli archi del vecchio ponte romano-medievale
salendo la quale troviamo la capilla de la Virgen de las Nieves ed entriamo in paese
ponendo termine a questa tappa. I due quartieri che componevano l'antica Portomarin
San Nicolás y San Pedro giacciono sul fondo del lago artificiale Belesar. Il paese è stato
ricostruito nel 1960. La città era un pas-
saggio molto importante nel medioevo
con un grande ponte e Hospitales. La
grande chiesa-fortezza de San Nico-
lás eretta dai monaci dell'ordine de San
Juan de Jerusalén nel XIII secolo, a
seguito dell'invaso d'acqua, venne
"smontata e ricostruita" pietra su pietra
in alto dove appunto oggi la si può am-
mirare. Interessanti sono anche la fac-
ciata della iglesia de San Pedro, pure
essa ricostruita pietra su pietra di fianco
al palazzo de Berbetoros del XVII come
pure i palazzi del Conde da Maza, del Portomarin
XVI e dos Pimentales.
30
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
Albergue 10
C/ Rúa do Miño, 1 982 545 385 si 16 si no 04/10
Manuel (in doppia 25€)
Albergue 982 54 50 67, si
C/ Diputación, 9 si 23 si anno 10
Ultreia 676 60 72 92 wi-fi
31
28 Portomarín - Palas de Rei / km 25,0
33
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
Albergue de Gonzar lungo il cammino 982 15 78 40 no 28 si no anno 5
Gonzar Albergue privado 982 157 842, No - servizio 10
Gonzar, 3 si 40 pranzo, cena e no anno
Casa García 670 862 386 colazione (in doppia 35€)
No - servizio 10
Albergue Casa
Ventas, 4 696 79 45 07 si 22 pranzo, cena e no 03/11 (in doppia
Molar colazione
Ventas de 30€)
Naron No - servizio 10
si
Albergue O Cruceiro Ventas de Narón, 6 658 06 49 17 si 26 pranzo, cena e 03/10 (in doppia
colazione wi-fi 30/35€)
Albergue de peregri-
sulla destra
nos Escuela de 679 816 061 no 20 si si 04/11 8
entrando in paese
Ligonde
Ligonde Albergue Fuente del No - servizio
Ligonde, nº 4 687 550 527 no 20 no 06/09 donativo
Peregrino cena e colazione
34
29 Palas de Rei - Arzúa / km 28,8
Attraversiamo la statale accanto alla Casa del Concello de Palas de Rei e scendiamo per la travesía
del Peregrino per poi riattraversare la statale e continuare a scendere per la sterrata rùa do Aposto-
lo. Per terza volta passiamo la carretera e proseguiemo per la rúa Río Roxán, dove c’è una scultura
di alcuni pellegrini che stanno ballando, firmata da J. Novo. Prendiamo la avenida de Compostela,
e camminiamo parallelamente alla N-547, e dopo cinquecento metri (passato il km 35 della naziona-
le) voltiamo a destra per attraversare il río Roxán. Il mojón 64 ci segnala l’arrivo a San Sebastián de
Carballal. Più avanti riattraversiamo la statale e giunti al mojon 63,5 prendiamo un sentiero circonda-
to di eucalipti e querce, che arriva fino a Lacua (Mojón 63). Una buona fila di mattonelle di pietra
impedisce di camminare nel fango in caso di pioggia. Andiamo avanti fino a San Xulián do Camino,
annunciato dal mojón 62,5 dove troviamo la chiesa romanica risalente alla fine del XII secolo
(percorsi km. 3,4). Per la strada asfaltata passiamo Pallota (mojón 62) e scendiamo animosamente
fino al rio Pambre per poi arrivare a Ponte Campaña (percorsi km 4,5). Comincia un tratto piacevo-
lissmo tra alberi aggrappati a rocce e rami ritorti e pro-
seguiamo fino a Casanova. Lasciamo da una parte
l’albergue pubblico e piú in là la deviazione verso uno
privato e continuando per strada asfaltata la lasciamo a
sinistra per imboccare un sentiero che in molti periodi
dell'anno può essere infangato o addirittura percorso
da acqua come fosse un ruscello. Discendiamo fino ad
attraversare il rego do Vilar nel Porto de Bois per
salire poi un pendio fino a Campanilla (percorsi km. 8).
Per una strada secondaria arriviamo a O Coto. All’u-
scita da O Coto lasciamo la carreggiata a sinistra per
scendere a Leboreiro, definito nell’antichità come
Campus Leporarius o campo delle lepri percorsi Km
Chiesetta di Santa Maria e “el Cabacero” 9,2). Qui vedremo un cabeceiro: un cesto gigantesco
che, come gli horreos, si utilizzava per conservare il
granoturco. Dietro si trova l’interessante chiesa di Santa Marìa, in stile romanico di transizione. Ad
35
una sola navata e abside circolare. Nel timpano sopra
la porta è scolpita un'immagine della Vergine. Di fronte
c'è la facciata della Casa de la Enfermería antico
hospital per i pellegrini, fondato nel XII secolo dalla
famiglia Ulloa.
Lasciamo Leboreiro e passiamo un ponte medievale
sul río Seco. Al mojon 56 passimo per Desecabo e si
continua per un noioso tratto in corrispondenza della
N-547 e del Parco impresariale di Melide, detto anche
della Maddalena.
Un chilometro dopo il paesaggio migliora e scendiamo
Puente medievale di Furelos fino alla sponda del rìo Furelos. Attraversiamo questo
affluente dell’Ulla per il suggestivo ponte medievale
(percorsi km 13) ed entriamo a San Xoán di Furelos,
l'antisala di Melide e di fronte troviamo la piccola chiesa di San Juan, ricordata per la particolare
figura di Cristo crocifisso, ma con un braccio rivolto verso il basso quasi a voler a dare la mano
ai pellegrini che si avvicinano per toccarla ... è abbastanza facile incontrare il sacerdote, orgoglioso
della particolare scultura, che inviti i pellegrini in strada a visitare la chiesa.
Continuando il cammino poco prima di Melide prende la avenida de Lugo, attraversando la quale si
passa accanto alla cappella di San Rocco con il suo bel portale il suo caratteristico crucero del XIV
secolo considerato il più antico della Galizia.
Continuiamo per la rùa do Convento fino alla plaza do Convento (percorsi km. 14,8). Qui dove
s'incrocia il cammino primitivo che proviene da Oviedo, troviamo l’antico ospizio dei pellegrini, oggi
sede del Museo da Terra de Melide; il Convento di Sancti Spiritus e la sua chiesa; il palacio del
Ayuntamiento del XVIII secolo e la cappella di Sant’Antonio, in corrispondenza della quale la-
sciamo la piazza per imboccare la rúa San Antonio.
A Melide non possiamo esimerci dal mangiare El pulpo Galego con olio di oliva, sale e peperoncino
che assieme ai dolci locali come el "rico" e le "melindres" fanno parte della tradizione locale.
Usciamo da Melide passando accanto all'albergue pubblico lungo rúa Principal.
Con vista sulla valle scendiamo fino alla statale N-
547, che attraversiamo per prendere di fronte la CP-
4603 in direzione San Martiño. All’altezza di un risto-
rante-grill si gira a destra per calle Santa Maria e
troviamo la iglesia de Santa María de Melide
(percorsi km. 15,6).
Il tempio in stile romanico di fine del XII secolo, ha
una sola navata e abside semicircolare e ospita l'uni-
ca cancellata in ferro del periodo medievale della
Galizia. Proseguiamo lungo la stradina e dopo aver
superato le case di Carballal ci troviamo in mezzo
ad eucalipti, specie a foglie caduche, e prati e ruscelli
come il río Catasol (percorsi km. 17,2) il cui supera- Foto “da cartolina”
mento è divento una cartolina del cammino.
Si prosegue immersi in questo ambiente rilassante,
per Raido, ai piedi della N-547 e Parabispo. Immersi ancora nel bosco di eucalipti, superiamo l'arro-
yo de Valverde, Peroxa dove si trova il mojón 45,5, ed entriamo nel villaggio di Boente, diviso in
due dalla statale N-547 (percorsi km. 20,5).
Dopo la Chiesa di Santiago voltiamo a destra e discendiamo per una strada fino al río Boente e
dopo aver superato per un sottopasso-galleria la N-547, raggiungiamo Punta Brea. Dopo aver co-
steggiato dei prati affrontiamo una impegnativa salita che ci porta a sfiorare la statale N-547, e ci
conduce alle località di Figueiroa e Castañeda. In questo luogo si trovavano i forni di calce dove i
pellegrini depositavano la pietra che portavano da Triacastela (percorsi km. 22,7). Scendiamo per la
strada asfaltata fino al ruscello Ribeiral, situato tra Pedrido e Río. Si risale e continuiamo dritti sulla
strada, lasciando alla nostra sinistra la deviazione per Doroña. Più avanti quasi sempre per stradine
interpoderali asfaltate in discesa, si attraversa la statale N-547 su un sovrapassaggio e proseguendo
si raggiunge río Iso, a Ribadiso da Baixo, villaggio della comunità di Rendal (percorsi km 25,8).
Superato il ponte medievale troviamo l'ottimo albergue per i pellegrini di San Antón, recentemente
36
restaurato. Proseguendo si raggiunge nuovamente Arrivo albergue dei pellegrini di Ribadiso
la statale N-547 e con un lungo cammino percorren-
do calle de Lugo si arriva ad Arzuà meta della no-
stra tappa e che offre diverse possibilità di alloggia-
m e n t o .
Nel centro storico di Arzuà possiamo vedere l'antico
convento de la Magdalena del XIV secolo che era
un ricovero per i pellegrini più poveri, oggi è in rovi-
na. Vicino c'è la moderna iglesia parroquial de
Santiago che detiene le due immagini dell'apostolo
San Giacomo: Santiago Peregrino e Santiago Mata-
moros. Famosa in Arzuà la festa del formaggio che
si tiene ogni anno. Formaggi lavorati artigianalmente
prodotti nel territorio attiguo.
Albergue de 81 50 11 85,
Ribadiso de Baixo no 70 si out anno 5
Ribadiso de Ribadiso da Baixo 660 396 823
Baixo Albergue Los vicino all' albergue 647 020 600, si
si 56 si 04/10 10
Caminantes della Giunta 981 50 02 95 wi-fi
Albergue de Cima de lugar, 6
a fianco della Capilla 660 396 824 no 46 Si (ma senza out anno 5
Arzúa de la Magdalena
pentolame ecc.)
37
38
30 Arzúa - Pedrouzo / km 19,1
Dalla rúa Cima do Lugar, dov’è situato l’albergue pubblico, ci avviamo verso la strada sterrata do
Carmen. I portici e le facciate rivestite in legno salutano il nostro passaggio per Arzúa. Lasciata la
cittadina scendiamo fino alla fuente os Franceses e attraversando il río Vello arriviamo subito dopo
ad As Barrosas e alla sua capilla de San Lázaro (Mojón 36).
Continuiamo in discesa fino al río Brandeso, e saliamo fino a Pre-
guntoño, villaggio della comunità di Burres con il suo eremo di
San Paio del XVIII secolo (percorsi km 2,2). All’uscita evitiamo di
attraversare la N-547 grazie ad una galleria sotto la carreggiata e
saliamo un pendio, tra prati, coltivazioni di mais e con vista verso
Arzua, fino al luogo di A Peroxa, sempre della comunità di Burres
(percorsi km. 3,3). Entriamo ancora in un bosco di eucalipti che
sempre più caratterizza il paesaggio Galiziano. Prati a pascolo per il La bruma del mattino
bestiame si susseguono uno appresso l'altro e facilmente si posso-
no vedere anche i filari del bucato steso al vento e al sole ad asciu-
gare. Percorriamo piste coperte di fogliame che con un po' di pioggia diventano una fanghiglia fasti-
diosa. Scendiamo fino a riachuelo Ladrón per poi raggiungere Taberna Vella (Mojón 32 e percorsi
Km 5,2). Seicento metri dopo entriamo a Calzada, ultimo centro abitato del comune di Arzúa
(percorsi Km 5,8). Lasciamo il paese, ed entriamo nel territorio del Concello (comune) de O Pino. A
O Outerio/Calle il primo paese del nuovo "concello" che incontriamo passiamo sotto un hórreo carat-
teristico. Abbandoniamo il paese dopo aver attraversato l’arroyo Langüello e seguiamo per una rete
di strade e viuzze fino a Boavista e Salceda (percorsi Km 11,1). Qui percorriamo un tratto di cammi-
no parallelamente alla statale N-547 e passiamo accanto ad un piccolo monumento che ricorda un
pellegrino Guillermo Watt, morto lungo il Camino. Più
avanti in prossimità di una concessionaria di macchine
agricole attraversiamo con prudenza la statale N-547 per
proseguire lungo una stradina agricola tra bosco da una
parte e prati dall'altra, per 1km circa. Lasciamo O Xen
alla nostra destra e raggiungiamo As Ras (percorsi Km
13,1) dove nuovamente con prudenza riattraversiamo la
statale per entrare nel borgo di A Brea (Mojón 23,5 e
percorsi Km 13,6) e poco dopo a A Rabiña. Qui può
capitare che si accodino i pellegrini provenienti dal cam-
mino del Norte che hanno preso la strada alternativa di O
Pino. Parallelamente alla Nazionale e dopo averla attra-
Si passa sotto un Horreos
39
versata un’altra volta, superiamo facilmente la salita arrivan-
do a O Empalme (percorsi Km 15,3) dove troviamo degli
accoglienti bar. Proseguendo il cammino ci allontaniamo
dalla statale percorrendo una pista in mezzo agli eucalipti.
Quando poco dopo riaffianchiamo nuovamente la statale, al
termine di una breve discesa, un sottopasso ci porterebbe
all'eremo di Sant’Irene la santa martire portoghese con una
fonte barocca di acqua curativa e all'albergue privato per i
pellegrini. Proseguendo dritti invece, troviamo un
"merendero" con fontana d'acqua, un mulino a vento che
ricorda le fattorie americane e l'albergue pubblico di Santa Bosco di eucalipti
Irene. Il cammino prosegue e s'innoltra nuovamente tra gli
eucalipti e incrociamo il Mojón 20. Usciamo dal fitto del bosco e nuovamente per un sottopasso riat-
traversiamo la statale per andare in direzione di O Pedruozo. Un paio di case, una segheria e ancora
gli eucalipti ci conducono fino ad A Rúa frazione di Arca. Quando raggiungiamo nuovamente la sta-
tale ci teniamo sul bordo sinistro di essa e proseguendo stando bene sul ciglio a meno di 1 Km tro-
viamo il primo degli albergue di O Pedruozo dove termina la penultima tappa del nostro cammino.
Ad O Pedruozo troviamo tutto quello che può servire: albergue, pensioni, ristoranti, banca, farmacia
località albergue Via telefono p letti cucina @ Apertura €
Albergue N 547, p.k 75 (a 200 NO; servizio,
Salceda Pousada de metri a sinistra della 981 50 27 67 si 10 tapas a 2,5€ e wi-fi anno 7/9/12
Salceda pietra 26,3 km a Santiago menù a 8,5€
40
31 Pedrouzo - Santiago de Compostela / km 20,0
41
AC-250 la strada che conduce all'aereoporto e proseguendo si
arriva a Lavacolla e A Esquipa (percorsi Km 9,5). Si deve
attraversare la statale N-634a e prendere la direzione per
Villamaior. Un centinaio di metri dopo si incrocia il río Sionlla
conosciuto come il torrente de Lavacolla dove i pellegrini
ormai prossimi alla metà si cambiavano i loro sudici vestiti e si
lavavano nelle fresche acque. Una strada asfaltata in leggera
pendenza ci porterà fino al tanto atteso Monte do Gozo (monte
del godimento). Attraversiamo prima però Villamaior (percorsi
11 km), passiamo di fianco agli studi televisivi della TGV
(televisione della Galizia) e poco più avanti girando di 90° a
sinistra il centro regionale RTVE subito dopo il quale di nuovo
90° a destra ci dirigiamo verso San Marcos (percorsi km 14,8)
anticamera del Monte do Gozo. Una piccola deviazione a
sinistra dal percorso ci fa entrare nell'area dove è stato eretto il
monumento per l'anno Jacobeo del 1993 lo stesso anno in cui
venne inaugurato il vicino grande albergue capace di accoglie-
re fino a 800 pellegrini. Riprendiamo il cammino in direzione di
Munumento a monte do Gozo Santiago e scendiamo fino ad attraversare il sovrapasso della
autostrada E-1 e proseguiamo lungo la rúa San Lázaro dove
incontriamo il palazzo del congresso e Exposiciones de Galicia e l'albergue de peregrinos San Láza-
ro che permette di dormire più di una notte. Più avanti proseguendo prendiamo la rúa do Valiño
(percorsi Km 17,7) e continuando sempre dritti rúa das Fontiñas e lungo la quale incrociamo la
avenida de Lugo. Attraversiamo questa via di traffico e riprendiamo dall'altro lato di essa, ancora
per rúa dos Concheiros che più avanti dopo l'incrocio con la rúa da Angustia diventa rúa de San
Pedro. Adelante peregrino ... la meta è vicina. All'incrocio con la rua das Rodas (la strada di traffico
AC-261) entriamo nel centro storico proseguendo di fronte per rúa das Casas Reais fino a praza de
Cervantes. Lungo la rúa da Acibechería passando sotto Arco del Palacio dove è facile i suonatori
di cornamusa, entriamo trionfalmente e con il nodo in gola in Plaza del Obradoiro.
Mettiamo a terra la fedele "muchila" (lo zaino). Di fronte a noi la maestosità della cattedrale con le
sue torri, la sua scalinata, lo splendido portico della gloria, mentre dall'alto la statua del santo pelle-
grino ci saluta. Gustatevi appieno l'emozione di questo momento perchè sarà irripetibile e non abbia-
te paura a lasciarvi andare ad un pianto di gioia. E' il termine del vostro cammino (... o sarà l'ini-
zio??). Todo se comple!
Oltre a quelli che sono gli albergue per los peregrinos che riportiamo nella pagina a fianco, ricordia-
mo che è facile trovare delle modeste pensioncine a prezzi
ragionevoli, basta chiedere nei bar del centro storico ed è
facile avere sistemazione. Gli albergue di Santiago contra-
riamente a quelli di tutto il cammino ospitano i pellegrini
anche per più di una notte. E' il premio che la città offre ai
pellegrini. Non dimentichiamo di ritirare la Compostela
presso la oficina del peregrino in rúa do Vilar, 1, vicino alla
fontana de las Platerías. Ogni giorno poi a mezzogiorno
nella cattedrale si celebra la messa del pellegrino ultimo
atto di questa splendida avventura.
Cosa vedere in questa città lo lascio scoprire a voi, io con
questa guida al cammino mi fermo qui con la speranza di
essere stato un vostro compagno di cammino nei buoni e
nei cattivi momenti.
42
Apertu-
località albergue Via telefono p letti cucina @ ra
€
Albergue del Carretera del
660 396 827 no 400 si si anno 5
Monte do Gozo Aeropuerto, km 2
Rúa San Lázaro, 10€ 1^ notte
Residencia de s/n. Dietro il Museo 7€ 2^ e 3^
981 57 14 88,
Peregrinos San pedagógico, vicino al si 80 si out anno compreso telo da
618 266 894 bagno e biancheria
Lázaro camino alla destra, oltre la
via d’ingresso a Santiago. da letto
43
32 Santiago de Compostela - Negreira / km 22,0
Los Albergues: Albergue turísti- Los Albergues: Albergue San Los Albergues: Albergue de
co de Logrosa José. Dirección: Rúa de Caste- Negreira. Dirección: Patrocinio,
Dirección: Logrosa, Nº 6. Logro- lao, 20 bajo s/n. Está situado a 600 metros a
sa es una aldea de Negreira Localidad: Negreira la salida de Negreira, en el ca-
Localidad: Logrosa Tel: 98188 Tel: 881 976 934 mino hacia Olveiroa
5820 / 646142 55 Propiedad: Privado Localidad: Negreira
Propiedad: Privado Tel: 664 081 498
Propiedad: Xunta de Galicia
Albergue Lua
Dirección: Avenida de Santiago,
22
Localidad: Negreira
Tel: 629 92 68 02
Propiedad: Privado
44
33 Negreira - Olveiroa / km 33,0
45
34 Olveiroa - Finisterre / km 35,0
Albergue O Camiño das Estrela- Albergue San Roque. Albergue de Peregrinos de Fi-
sDirección: Avenida Finisterre, Dirección: En la aldea de Vilar sterra.
78. (1 km después de Corcubión en Dirección: C/ Real, 2
Localidad: Cee (A Coruña) dirección a Fisterra) Localidad: Fisterra
Tel: 981 74 75 75 Localidad: Corcubión Tel: 981 74 07 81
Propiedad: Privado Tel: 679 460 942 Propiedad: Xunta de Galicia
Propiedad: Concello de Corcubión
46
47
48
49
ITALIANO SPAGNOLO arrosto asado
0 cero aspettare esperar
1 uno auto coche
2 dos autobus bus
3 tres autostrada autovia, autopista
4 cuatro autunno otoño
5 cinco avere haber
6 seis baccalà bacalao
7 siete banana platano
8 ocho banca banco
9 nueve belvedere mirador
10 diez Bibita bibida
11 once bicchiere vaso
12 doce biglietto billete
13 trece birra cerveza
14 catorce birra alla spina caña
15 quince biscotto galleta
16 dieciseis bocca boca
20 viente bosco bosque
30 treinta braccio brazo
40 quarenta brodo caldo
50 cinquenta budino flan
60 sesenta buonanotte buenas noches
70 setenta buonasera buenas tardes
80 ochenta buongiorno buenos dias
90 noventa burro mantequilla
100 cien caccia caza
1000 mil caffè café
a che ora parte… a qué ora sale… caffelatte café con leche
acciuga anchoa calamaretti chiprrones
aceto vinagre calamari calamares
acqua agua calcio (gioco) futbòl
addio hasta luego, adiòs caldo caliente
aeroporto auropuero calore calor
aglio ajo camera cama
agnello cordero camminare andar
agosto agosto capelli cabellos
albergo di lusso parador capisco entiendo
albero arbol cappella capilla
altopiano meseta capra cabra
amico amigo carciofo alcachofa
aperto abierto carne ternera
approfittarsi aprovechar Carta papel
aprile abril Carta di credito tarjeta
arancia naranja casale caserio
arrivare llegar castello castillo
catena montuosa sierra
50
cavolo col estuario ria
cena cena fagioli judias
centro storico casco antigo farmacia farmacia
cercare buscar fava haba
che ora è? que hora es? febbraio febrero
chiesa iglesia fegato hìgado
chiuso cerrado ferrovia ferrocaril
ci vediamo … nos vemos … festa fiesta
ciao hola fidanzata novia
ciliegia cereza fiera feria
cipolla cebolla figlio hijo
colazione desayuno filetto fileta
come si chiama… come se llama.. fino a hasta
come stai? que tal? fiume rio
confraternita cofradia formaggio queso
conto cuenta freccia gialla flecha amarilla
coperta colcha freddo frio
cosa spendo? qué lew debo? frittata tortilla
costa cuesta fritto frito
costoletta chuleta frutta fruta
cotto cocido fungo champiñon
crema natilla gabinetto aseo
crocefisso agli incroci cruceiro galiziano gallego
culo culo gambe piernas
cuscino almohada gambero gamba
custode dell'albergue hospitalero gelato helado
data fecha gennaio enero
davanti delante ginocchia rodillas
decimo decimo giovedì jueves
dente diente giugno junio
dessert postres granaio horreo
destra derecha grazie gracias
dicembre diciembre grotta cueva
dietro detràs hamburger hamburguesa
dito dedo hotel hotel, hostal
doccia ducha ieri ayer
dolce postre insalata ensalada
domani mañana inverno invierno
domenica domingo io yo
donna mujer latte leche
dormire dormir lavare i panni lavar los paños
dove è … donde està … lavatoio lavadero
dove trovo un … donde hay un … lavatrice lavadora
dritto al frente lei ella
essere sèr lentamente despacio
estate verano Letto cama
51
limone limón orata dorada
lingua lengua ore piccole madrugada
lombata lomo ospedale hospital
lontano lejos osteria bodega
loro ello ottavo octavo
luce luz ottobre octubre
luglio julio padre padre
lui el paese pueblo
lunedì lunes pane pan
macchina fotografica camara panino bocadillo
madre madre panna nata
madrileni gatos parco parque
maggio mayo parlare hablar
maionese mayonesa parli italiano? hablas italiano?
mais maiz partenza salida
mancare (quanto manca?) faltar (cuanto falta?) passaggio pasaye
manzo vaca passo, valico collado
martedì martes pasta (dolce) pastela
marzo marzo patata patata, papa
mela manzana pelle piel
menu carta pentola olla
menu a prezzo fisso menu del dia peperoni pimientos
mercoledì miercoles per favore por favor
mezzo medio pesca melocoton
mezzogiorno mediodia pesce pescado
mi dispiace disculpeme petto di pollo pechuga
mi sembra … me parece … piastra (cottura) plancha
miele miel piatto unico plato combinado
mio mi piazza plaza
molto mucho piedi pie
municipio ayuntamiento pioggia lluvia
mura cittadine muralla piselli guisantes
nasello merluza polizia guardia civil
naso nariz pollo pollo
nebbia niebla polpo pulpo
negozio tienda pomodoro tomate
neve nieve ponte puente
noi nosotros pranzo comida
nono novenpo prego de nada
nostro nuestro primavera primavera
notte noche primo primer
novembre noviembre processione romeria
nulla nada prosciutto jamon
oggi hoy prossimo proximo
olio aceite può indicarmi.. me puede indicar
oliva acetuina può scriverlo puede escribir?
52
quanto costa cuanto cuesta tonno atùn
quartiere barrio torrone trurròn
quarto cuarto torta pastel, tarta
quinto quinto treno tren
rifugio albergue trota trucha
riposarsi descansar tu tu
riso arroz tuo tuyo
ruscello arroyo uccello pajaro
russare roncar ufficio postale correos
sabato sàbado ufficio turistico oficina de turismo
sale sal ultimo ultimo
salire subir uomo hombre
salmone salmon uovo huevo
salsiccia fresca salchicha uscire salir
salsiccia rossa chorizo uscita salida
salsiccia stagionata salchichon uva uva
salumi charcuterìa velocemente rapido
scendere bajar venerdì viernes
schiena espalda verso hacia
scusi perdòn verso il basso abajo
secco seco verso l'alto arriba
secolo siglo vescica ampolla
secondo segundo viale avenida
sempre dritto todo recto vicino cerca
sentiero senda vietato prohibido
sesto sexto vino vino
settembre setiembre vino bianco vino blanco
settimo septimo vino rosso vino tinto
sindaco alcalde voi vosotros
sinistra izquerda vorrei un biglietto quisiera un billete
sole sol vostro vuestro
spiaggia playa yogourt yogùr
spinaci espinacas zaino mochila
spuntino da bar tapa zucchero azucar
stanco cansado
stazione estaciòn
strada carretera, ruta, camino Brevi info sulla pronuncia:
LL - si pronuncia come la i
strada di campagna pista, carreterita
es. ampolla si pronuncia ampoia
strada di città calle amarilla >> amaria
succo di frutta zumo H - la H iniziale non si pronuncia
su es. hola si pronuncia “_ola”
suo
CH - si pronuncia ci
tenere tenèr
Mucho si pronuncia “mucio”
terzo tercero V - la V si pronuncia quasi una “B”
testa cabeza es. Ventana si pronuncia “Bentana”
sello Vaso >> baso
timbro
J - si pronuncia come un H espirata
toilette servicio
Roja si pronuncia roha
53
La storia di Santiago de Compostela
(….una delle tante versioni)
Giacomo, figlio di Zebedeo, pescatore, era uno dei 12 apostoli, come il fratello Giovanni
l'Evangelista. Dopo la resurrezione di Cristo per molti anni girò la penisola iberica per
compiere l'opera di evangelizzazione. Tornato in Palestina fu fatto decapitare dal re Erode
Agrippa, che temeva che l'apostolo acquisisse un eccessivo potere; i suoi discepoli Atta-
nasio e Teodoro ne raccolsero il corpo e lo trasportarono segretamente con una nave nei
luoghi della predicazione. Sbarcati nei pressi di Finisterre si addentrarono in Galicia e gli
diedero sepoltura.Nei secoli successivi si perse traccia del sepolcro. Nell'anno 813 l'ere-
mita Pelayo vide, per molti giorni successivi, una pioggia di stelle cadere sopra un colle.
Una notte gli apparve in sogno San Giacomo che gli svelò che il luogo delle luci indicava
la sua tomba. L'abate rimosse la terra che nei secoli si era depositata e scoprì il sepol-
cro. Ne diede notizia al Vescovo locale Teodomiro che confermò la veridicità dell'acca-
duto. La notizia giunse presto al papa ed ai principali sovrani cattolici dell'epoca. Di qui
iniziò il culto di Santiago (il nome è la contrazione di San Giacomo). Fu costruita una
piccola chiesa sul luogo del sepolcro; ben presto sorse intorno una città che fu denomina-
ta Santiago de Compostela (da campus stellae)
I Pellegrini
Lungo i diversi itinerari che portano a Santiago di Compostela sono transitate persone di
qualsiasi indole e condizioni: pellegrini di buona fede, per condanna giudiziaria o canoni-
ca, giullari, mendicanti, vagabondi, avventurieri, profughi, banditi...
Il pellegrino alla partenza si spogliava degli averi e spesso doveva vendere o ipotecare i
beni per potersi finanziare il viaggio. Faceva testamento e dava disposizioni per il gover-
no del patrimonio in sua assenza. Spesso la Chiesa interveniva attivamente in questa
funzione di tutela. Questo stato particolare conferiva al pellegrino un particolare presti-
gio.
La scelta di fare un pellegrinaggio era generalmente una libera decisione personale:
- per chiedere una grazia
- per adempiere ad un voto
- per una ricerca religiosa personale
Tuttavia in molti casi era imposto come pena dal giudice o come penitenza dal confessore
per colpe o peccati di particolare gravità. Chi era ricco poteva mandare una persona a
fare il pellegrinaggio per proprio conto.
I pellegrini viaggiavano solitamente in gruppo, per sostentarsi e proteggersi reciproca-
mente: i pericoli erano rappresentati dallo stato spesso precario delle strade, dalle cata-
strofi naturali e soprattutto dai banditi che infestavano le strade.
Lungo il percorso si sviluppò una rete di servizi per il sostentamento dei pellegrini: chiese,
monasteri, alloggi, ospizi, ospedali, locande, molti dei quali ancora visibili ai nostri giorni.
Lungo il cammino nacquero paesi e città, furono costruite strade, ponti. Della protezione
dei pellegrini dagli assalti dei briganti si occuparono per un lungo periodo molti ordini ospi-
54
taleri: tra essi principalmente i Templari (fino al loro scioglimento - secolo XIII). Molti re e
personaggi noti effettuarono il pellegrinaggio: San Francesco fu uno di questi.
Il pellegrinaggio a Santiago de Compostela ebbe una rapida diffusione nel mondo cristia-
no, nel quadro del rifiorire della spiritualità che caratterizzò l'inizio del secondo millennio.
Dante Alighieri (Vita Nova, XL, XXIV) parla di tre grandi vie di pellegrinaggio:
- una diretta a Gerusalemme - i pellegrini erano detti "palmieri" (le palme d'oltremare); la
palma era anche il simbolo del pellegrinaggio.
- una diretta a Roma - i pellegrini erano detti "romei" (da Roma); il simbolo era la croce.
- una diretta a Santiago - erano i "pellegrini" propriamente detti (il luogo più lontano, più
peregrino); il simbolo era la conchiglia.
Le grandi direttrici dei tre grandi pellegrinaggi del mondo cristiano erano costituite da:
- un insieme di vie che, attraversando la Francia su più tracciati, confluivano a Roncesval-
les e a Puente la Reina, per dirigersi a Santiago de Compostela
- un altro insieme di vie che, provenendo da diverse località europee, confluiva nella Via
Francigena fino a Roma; chi andava in Terrasanta proseguiva lungo l'antica via Appia fino
ai porti pugliesi. Questa stessa via era utilizzata, in direzione opposta, dai pellegrini che,
partiti dall'Italia diretti a Santiago, valicavano le Alpi e si immettevano nella Via Tolosana.
Il pellegrinaggio verso Santiago ebbe periodi di maggiore o minore partecipazione. Fu
sostenuto e promosso soprattutto dalla componente più illuminata ed evangelica della
Chiesa. Nel secolo XVIII iniziò un progressivo declino. La maggior parte delle strutture di
accoglienza cadde in abbandono; altre cambiarono destinazione d'uso. Una ripresa è
iniziata negli anni '80. Un decisivo contributo è stato dato dalla visita del papa Giovanni
Paolo II a Santiago nell'anno 1989, in concomitanza con l'incontro mondiale della gioven-
tù: mezzo milioni di giovani convennero a Santiago da ogni parte del mondo, e fu la mag-
gior concentrazione di pellegrini mai registrata. Da allora il flusso dei pellegrini è aumen-
tato progressivamente e in modo inarrestabile, tanto che, nei mesi estivi, si creano spesso
situazioni di eccessivo affollamento negli albergue esistenti, nonostante le strutture tem-
poranee aggiuntive che vengono allestite dai Comuni, dalle Parrocchie, dalle Associazio-
ni.
Il 23 ottobre 1987 il Consiglio d'Europa ha dichiarato i percorsi che portano a San-
tiago "itinerario culturale europeo", mettendo a disposizione risorse economiche per
segnalare convenientemente il cammino, ristrutturare e costruire i rifugi per alloggiare i
pellegrini; nel 1993 l'UNESCO li ha dichiarati "patrimonio dell'Umanità".
55
2 www.caminodesantiago.consumer.es
www.pellegrinibelluno.it