Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Sommario—In diverse applicazioni pratiche è necessario conoscere le oscillazioni alle quali un sistema è molto spesso
sottoposto, si pensi al sistema costituito da un basamento sul quale sono poste macchine rotanti, alle sospensioni di
un’autoveicolo od un cavo destinato al trasporto dell’energia elettrica.
L’ingegnere elettrico deve dar conto anche all’aspetto meccanico dei sistemi, in quanto trascurando ad esempio gli
effetti vibratori del sistema costituito dal cavo dell’alta tensione e dal traliccio che lo sostiene, può capitare che la
frequenza della forzante, in questo caso il vento, eguagli uno dei modi propri del sistema provocando oscillazioni tali da
portare alla rottura dello stesso. Al fine di evitare il fenomeno di rottura sono stati ideati dei componenti da aggiungere al
sistema esistente capaci di annullare le oscillazioni che risulterebbero fatali per il sistema, tali componenti sono gli
smorzatori dinamici, nel particolare caso del sistema cavo-traliccio vengono utilizzati degli smorzatori dinamici detti
”Stockbridge damper”.
1 I NTRODUZIONE
F (t)=F0 cos(ωt) la quale può essere vista come Sostituendo quest’ultime nel sistema 4) si
uno dei termini dello sviluppo in serie di ottiene:
Fourier della particolare forzante agente. −m
1ω
2
X1f + k11 X1f + k12 X2f = F0
Si ha quindi: −m2 ω 2 X2f
(7)
+ k21 X1f + k22 X2f = 0
m = −k1 x1 − k3 (x1 − x2 ) + F (t)
1 ẍ1
Mettendo in evidenza:
(1)
m2 ẍ2 = −k2 x2 − k3 (x2 − x1 ) X − m1 ω 2 ) + k12 X2f = F0
1f (k11
X2f (k22 − m2 ω 2 ) + k21 X1f = 0
(8)
da cui:
Dividendo entrambi i membri del sistema 9)
m
1 ẍ1 + k1 x1 + k3 (x1 − x2 ) = F (t) per le rispettive masse si ha che:
(2) !
m2 ẍ2 + k2 x2 + k3 (x2 − x1 ) = 0 k11 k12 F0
− ω 2 + X2f
X1f =
m1 m1 m1
pertanto si ha:
(9)
!
k21 k22
m + x1 (k1 + k3 ) − k3 x2 = F (t)
1 ẍ1 − ω2 = 0
X1f m + X2f
m2 ẍ2 − k3 x1 + x2 (k2 + k3 ) = 0
(3)
2 m2
ponendo:
ponendo • Ω1 2 = k11 /m1
• k1 + k3 = k11 • Ω13 2 = −k12 /m1 = k3 /m1
• k2 + k3 = k22 • Ω23 2 = −k21 /m2 = k3 /m2
• k3 = k12 = k21 • Ω2 2 = k22 /m1
• F (t) = F0 cos(ωt) Da cui facendo una semplice analisi dimensio-
nale:
il sistema 3) si riscrive come: k [N ] 1 [m] 1 1 1
= = [kg] 2 = 2
m m [m] [kg] [s] [m] [kg] [s]
1 ẍ1
+ k11 x1 + k12 x2 = F0 cos(ωt)
(4)
m2 ẍ2 + k21 x1 + k22 x2 = 0 si deduce che i termini Ω hanno le dimensio-
ni di una pulsazione al quadrato, sostituendo
L’integrale generale del sistema 4) sarà un quest’ultimi nel sistema 9) si ottiene:
integrale del tipo: !
F0
Ω1 2 − ω 2 − Ω13 2 X2f =
X1f
m1
x
1 (t)
= x1l + x1f
x2 (t) = x2l + x2f
(5) (10)
!
2
+ X2f Ω2 2 − ω 2 = 0
−X1f Ω23
Nel seguito si analizzerà il solo andamento a
transitorio esaurito pertanto si trascureranno i che in forma matriciale assume la forma:
termini di oscillazione libera x1l e x2l . Le solu- !
2
Ω1 − ω 2 2
− Ω13 F0
zioni particolari x1f e x2f di sistema 5) saranno
X1f
soluzioni del tipo:
m1
!
=
(11)
X 2f
x (t) = X cos(ωt) −Ω23 2 Ω2 2 − ω 2 0
1f 1f
x2f (t) = X2f cos(ωt)
(6)
Risolvendo la 11) secondo Kramer si ottiene:
Da cui si ricavano le derivate prime e seconde:
F0 2
m − Ω13
1
ẋ1 = −ωX1f sin(ωt)
•
ẍ1 = −ω 2 X1f cos(ωt)
!
•
2 2
−
• ẋ2 = −ωX2f sin(ωt) 0 Ω2 ω
2 X = (12)
• ẍ2 = −ω X2f cos(ωt) 1f
∆
CORSO DI DINAMICA DELLE MACCHINE PROF. RICCARDO RUSSO SETTEMBRE 2018 3
!
F0
Ω1 2 − ω 2 Risolvendo come prima secondo Kramer si
m1
ottiene:
F0
2
− Ω
13
−Ω23 2 0 m1
X2f = (13)
∆
0 Ω2 2
con ∆ pari a: x1st = (20)
! ! ∆st
F0
∆ = Ω1 2 − ω 2 Ω2 2 − ω 2 − Ω13 2 Ω23 2 (14) 2
Ω1
m1
quindi si ha:
−Ω23 2 0
(21)
x2st =
!
F0
(Ω2 2 − ω 2 ) /∆ ∆st
X1f =
m1
con ∆st pari a:
(15)
∆st = Ω1 2 Ω2 2 − Ω13 2 Ω23 2 (22)
!
F0
Ω23 2 /∆
X2f =
m1
e quindi:
!
Si immagini ora di applicare la forzante F0 2
x = Ω2 /∆st
1st
staticamente, ovvero si impoga che:
m1
• x¨1 = x¨2 = 0
(23)
!
x1 = x1st F0
•
Ω23 2 /∆st
x2st =
x2 = x2st m1
•
• F (t) = F0
Ciò che si vuole ottenere ora è diagrammare
Quando la forzante è applicata staticamente il l’andamento di Xif /xist in funzione di ω , a tale
sistema 4) della pagina precedente si riscrive scopo si divida il sistema 15) per il sistema 23):
come:
F0
k x + k x
12 2st = F0 (Ω2 2 − ω 2 )
11 1st
(16) X ∆st
1f m 1
k21 x1st + k22 x2st = 0
=
x1st ∆ F0 2
Ω2
m1
Dividendo il sistema di equazione del sistema
19) per le rispettive masse si ottiene: (24)
F
0
Ω23 2
k11 k12 F0
X ∆st
x + x = m
2f
1
1st 2st =
m1 m1 m1
F
x ∆
0
2st Ω23 2
(17)
k21
m 1
k22
x1st + x2st = 0
quindi:
m2 m2
Ω2 2 − ω 2 ∆st
X1f
=
Che ricordando le posizioni fatte alla pagina
Ω2 2
x1st ∆
precedente si riscrive come: (25)
F0 X2f ∆st
2 2
Ω 1 x 1st − Ω 13 x 2st =
=
x2st ∆
m1
(18)
al fine di ricercare punti notevoli nel diagram-
−Ω 2 x + Ω 2 x ma che si vuole di seguito tracciare si ricercano
2 2st = 0
23 1st
ora le pulsazioni proprie del sistema. Si con-
E quindi in forma matriciale si ha: siderino di nuovo le equazioni di sistema 4)
F0 particolarizzandolo al caso di forzante nulla:
Ω1 2 − Ω13 2
x1st
m
= 1 (19) m ẍ + k x + k x = 0
1 1 11 1 12 2
x2st 2
−Ω23 Ω2 2 (26)
0 m2 ẍ2 + k21 x1 + k22 x2 = 0
CORSO DI DINAMICA DELLE MACCHINE PROF. RICCARDO RUSSO SETTEMBRE 2018 4
Le formule della pagina precedente giustificano Si valuti ora la quantità x2st alla pulsazione Ω2
le seguente tabella:
F0
2
Ω1
m1
ω 0 ω1 ω2 Ω2 → +∞
X1f −Ω23 2 0
1 −∞ +∞ 0 0 x2st = (43)
x1st ∆st
X2f ∆st
1 +∞ −∞ − 0 F0
x2st Ω13 2 Ω13 2 Ω23 2 !
m1
→ x2stΩ2 = (44)
∆st |ω=Ω2
Dividendo la 42) per la 44) si ottiene:
F0
Ω23 2
X2f m1 ∆st |ω=Ω2
= (45)
∆|ω=Ω2 F0
x2st ω=Ω2 Ω23 2
m1
X2f ∆st |ω=Ω2
→ = (46)
x2st ω=Ω2 ∆|ω=Ω2
∆st |ω=Ω2
→ X2f |ω=Ω2 = x2st |ω=Ω2 (47)
∆|ω=Ω2
Ricordando quanto trovato precedentemente:
Figura 2: Andamento oscillazioni forzate
∆|ω=Ω2 = −Ω13 2 Ω23 2
Si noti che per ω = Ω2 la massa m1 sulla quale
agisce la forzante resta ferma, mentre per la
2 2 2 2
∆st |ω=Ω2 = Ω1 Ω2 − Ω13 Ω23
massa m2 risulta: (48)
!
F0
Ω1 2 − ω 2 − Ω13 2 Ω23 2 !
F0
m1
X1f
x2st |ω=Ω2
=
m1
∆st |ω=Ω2
! = (38)
X2f 2 2
−Ω23 Ω2 − ω 2 0 Sostituendo 48) in 47) si ottiene:
F0 1 1
quindi: X2f |ω=Ω2 = Ω23 2 ∆st |ω=Ω2
m1 ∆st |ω=Ω2 −(Ω13 2 Ω23 2 )
! ! (49)
∆ = Ω1 − ω 2 2
Ω2 − ω 2 2
− Ω13 2 Ω23 2 (39) F0 Ω23 2
→ X2f |ω=Ω2 = − (50)
m1 Ω13 2 Ω23 2
ω = Ω2 → ∆ = −Ω13 2 Ω23 2 (40) F0 1
→ X2f |ω=Ω2 = − (51)
m1 Ω13 2
F0
2
(Ω1 − ω2) Ricordando le posizioni di pag.2 per le quali
m1
valeva
Ω13 2 = −k12 /m1 = k3 /m1
2 ω=Ω2 (52)
−Ω23 0
X2f = (41)
∆|ω=Ω2 La 51) si riscrive come:
F0 F0 1 F0 F0
Ω23 2 ! X2f |ω=Ω2 = − ! = =− (53)
m1 m1 k12 k12 k3
→ X2fΩ2 = (42) −
∆|ω=Ω2 m1
CORSO DI DINAMICA DELLE MACCHINE PROF. RICCARDO RUSSO SETTEMBRE 2018 6
K = k1 M = m1 k = k3 m = m2 k2 = 0
L’operazione di inserire una massa m Quindi per ω = Ω si ottiene:
2
all’interno del basamento rende il sistema s s s
a due gradi di libertà (evidentemente si è k22 (k2 + k3 ) k
ipotizzato che il gruppo di macchine fosse ω = Ω2 → = = (56)
m2 m2 m
schematizzabile come una massa avente un sol
grado di libertà). Dal paragrafo precedente per ω = Ω2 risulta
inoltre che:
Lo schema di figura 3 può essere semplificato X1f |ω=Ω2
=0
con lo schema di figura 4: F0 (57)
X2f |ω=Ω2
=− cos(ωt)
k
CORSO DI DINAMICA DELLE MACCHINE PROF. RICCARDO RUSSO SETTEMBRE 2018 7
Questo risultato sta ad indicare che lo smor- del vento, il quale può generare tre principa-
zatore dinamico (m, k) annulla l’oscillazione li tipi di oscillazioni, ampiamente studiate in
forzata della s massa M se la sua pulsazione letteratura:
k Galloping, con ampiezza misurata in me-
naturale ωs = eguaglia la pulsazione della •
m tri e intervallo di frequenze compreso tra
causa eccitante F0 cos(ωt).
0.1 Hz e 3 Hz.
In tali condizioni ω = ωs la massa m dello
smorzatore oscilla in opposizione di fase con • Eoliche, con ampiezza da millimetri a
la causa eccitante, determinando una reazione centimetri e intervallo di frequenze
kX2f dell’elemento elestico k che bilancia istan- compreso tra 3 Hz e 150 Hz.
te per istante la F0 cos(ωt). • Wake Induced, con ampiezza di alcuni
Nota la pulsazione ω della causa eccitante i centimetri e frequenze da 0.15 Hz a 10
valori della massa m e della rigidezza k da Hz.
attribuire allo smorzatore si trovano risolven-
do il sistema algebrico di tre equazioni in tre La maggior parte dei dispositivi smorzanti sono
incognite di seguito riportato: progettati per attenuare le vibrazioni eoliche.
Esse si verificano nel piano verticale e sono
ωs = ω causate da alternati fenomeni di distacchi di
vortice che possono coinvolgere sia conduttori
s che fasci di conduttori. Il distacco di vorti-
k
ω= (58) ce si verifica ad una particolare frequenza fs ,
m chiamata frequenza di Strouhal, dipendente dal
diametro del corpo d, dalla velocità del vento v
m
=r
e da un fattore S dovuto alla forma del corpo
M
soggetto all’azione del vento S:
Dove ω è da considerarsi nota ricavata da inda-
v
gini sperimentali, stesso discorso per quanto ri- fs = S (59)
guarda la massa M e il rapporto tra le due mas- d
se r è imposta in sede progettuale nel rispetto Le oscillazioni eoliche investono ogni tipo di
dei vincoli di ingombro e peso, in sintesi: conduttore e nel caso in cui la frequenza di
Stroual concida con una delle frequenze proprie
ω = N OT A M = N OT A r = IM P OST O del cavo, si instaura una condizione di riso-
nanza che genera eccessivi sforzi flessionali sul
2.1 Smorzatore Stockbridge conduttore e causa un deterioramento delle sue
condizioni. La parte terminale del cavo, in cui
Si pensi alla situazione di figura 6: è vincolato alla torre di trasmissione è la più
coinvolta per via della crescente rigidezza fles-
sionale dovuta alla presenza del supporto per
il fissaggio. Le linee ad alta tensione risentono
particolarmente di questo fenomeno a causa del
loro ridotto coefficiente di smorzamento.
R IFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Figura 9: Cavo messagero
[1] A.R. Guido e L. Della Pietra, Lezioni di meccanica applicata
alle macchine Vol.I, 2nd ed. NAPOLI, ITALY CUEN editore,
In uno Stockbridge simmetrico i due corpi posti 1999.
all’estremità hanno ugual massa e sono dotati [2] M. Buscemi Studio di un sistema di controllo attivo per la ridu-
zione delle vibrazioni nelle linee aeree di trasmissione dell’energia
di due identici gradi di libertà che corrispondo- elettrica , Tesi di Laurea. POLITECNICO DI MILANO,
no rispettivamente al primo e al secondo modo ITALY, 2016.