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QUESTO VOLUME, SPROVVISTO DEL TALLONCINO A FRONTE (O OP-


0 7
PORTUNAMENTE PUNZONATO O ALTRIMENTI CONTRASSEGNATO), È DA

BO
CONSIDERARSI COPIA DI SAGGIO - CAMPIONE GRATUITO, FUORI COMMER-

Alessandro Borri

RR
CIO (VENDITA E ALTRI ATTI DI DISPOSIZIONE VIETATI: ART. 17, C. 2 L. 633/1941).

In copertina: Il libro di Storia e Geografia © Elaborazione grafica da iStockphoto.com


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ESENTE DA IVA (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 2, LETT. D). ESENTE DA DOCUMENTO

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DI TRASPORTO (DPR 26.10.1972, N. 633, ART. 74).

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Espansioni online per docenti e studenti
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IL LIBRO D I
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STORIA
IL L IBRO DI

STORIA E GEOGRAFIA
PERCORSI DI STORIA, GEOGRAFIA E CITTADINANZA PER GLI UTENTI DEI CTP

E GEOGRAFIA
ELEMENTI CARATTERIZZANTI DI QUESTO VOLUME
Destinatari Adulti e giovani adulti, italiani e stranieri, dei corsi di licenza media dei CTP.

 uattro moduli. I primi tre sono dedicati alla storia (modulo 1 L’Ottocento,
Q

IL LIBRO DI
modulo 2 Il primo Novecento, modulo 3 Dal secondo Novecento a oggi), l’ul-
timo alla geografia (modulo 4 Uno sguardo sull’Europa e l’Italia).
I moduli di storia prevedono una rubrica operativa ricorrente, Gli appunti del
La struttura
cittadino, dedicata all’educazione alla cittadinanza.
Nel modulo di geografia l’educazione alla cittadinanza propone la presen-
tazione delle principali istituzioni dell’Unione Europea, di alcuni documenti
importanti (La Carta dei diritti dell’Unione) e del Patrimonio Unesco. PERCORSI DI STORIA, GEOGRAFIA E CITTADINANZA

STORIA E GEOGRAFIA
Ogni modulo si apre con l’esplicitazione delle competenze e abilità da svilup-
pare e si chiude con una verifica di quanto acquisito.
PER GLI UTENTI DEI CTP
La trattazione è affrontata con un linguaggio e una sintassi semplificati per
permettere una migliore comprensione da parte degli utenti stranieri.
Frequenti sono le voci di glossario.
Il progetto
L’apparato didattico è molto ricco. Oltre alla verifica di modulo, infatti, si con-
tano numerosi box operativi a seconda delle sollecitazioni offerte dal testo.
Le attività proposte sono finalizzate alla discussione in classe e alla ricerca
individuale in Internet, con lo scopo di sviluppare le competenze informatiche
parallelamente all’acquisizione di nuove conoscenze.

+ RISORSE  uida per l’insegnante


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ONLINE Soluzioni degli esercizi
WWW.IMPAROSULWEB.EU Normativa
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BORRI
LIBRO DI STORIA GEOGRAFIA PER CTP RISORSE
ONLINE

30370_PH1_Borri.indd 1 03/08/12 14:42


Alessandro Borri

il libro di storia
e geografia
Percorsi di storia, geografia e cittadinanza
per gli utenti dei ctp

La Linea Edu

LOESCHER EDITORE edizioni la linea

Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione

001_fronte_colophon_30370.indd 1 24/07/12 18:05


© Loescher Editore - Torino - 2012



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68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633.
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Ristampe
5 4 3 2 1 N
2017 2016 2015 2014 2013 2012

ISBN 9788858303702

Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte Contributi


nella realizzazione di quest’opera, è possibile p. 9: BPN, 1996; p. 11: Scala, Firenze/Museo del Risorgimento, Milano; p. 13:
UTET, 1994; p. 14: © JupiterImages, 2009; p. 17: Museo Napoleonico, Roma; p.
che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne
18: Deutsches Historisches Museum, Berlino; p. 19:Electa, 1986/Galleria d’Arte
scusiamo fin d’ora con i lettori e ringraziamo coloro che, Moderna, Milano; p. 20: (c) © JupiterImages, 2009; (bs) © ICPonline; (bd) ©
contribuendo al miglioramento dell’opera stessa, vorranno The Granger Collection/Archivi Alinari; p. 22: (bs) Museo nazionale del Risorgi-
segnalarceli al seguente indirizzo: mento, Torino; (bd) © White Images, 2009/Scala, Firenze; p. 25: Pedicini, 1987;
p. 26: Edizioni Quasar, Roma, 1978/Einaudi, Torino, 1979; p. 27: (ad) Archivio
Loescher Editore s.r.l. Scala, Firenze; (bd) Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1983; p. 28: Mu-
Via Vittorio Amedeo II, 18 seo Civico Sforzesco, Collezione Bertarelli, Milano; p. 29: (ad) Archivio IGDA/
10121 Torino Banca Popolare di Novara, Novara, 1997; (bd) Archivi Alinari, 1927; p. 31: ©
White Images, 2010/Scala, Firenze; p. 32: Wikipedia, Pubblico Dominio; p. 38:
Fax 011 5654200
La Domenica del Corriere, 5 giugno 1914; p. 39: (ad) Raccolte Museali Fratelli
clienti@loescher.it Alinari, donazione Miniati, Firenze; (bd) Dumont, Colonia, 1999; p. 42: Editori
Riuniti, 1998/Musei Provinciali, Gorizia; p. 43: Pach Brothers, 1912/Library of
Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità Congress, Washington/Wikipedia Pubblico Dominio; p. 45: (ad) Einaudi, 1979;
certificato CERMET n. 1679-A p. 47: Archivio Costa, 1993; p. 48: (ad) Skira, 2000; (bd) Fabbri, 1990; p. 49:
Hulton Getty Picture Collection Limited/Konemann, Colonia, 2000; p. 51: David
secondo la norma UNI EN ISO 9001-2008 J. and Janice L. Frent Collection; p. 52: (ac) G. Grosz by SIAE Roma, 2012; (b)
H.N. Abrams Inc., 1986; p. 55: (ad) © DACS/Archives Charmet/The Bridgeman
Art Library/Archivi Alinari; (bd) Archivio Mondadori/Archivio Achille Rastelli/
Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2000; p. 57: (cd) Archivio Giunti/Giunti,
2000; p. 58: (bd) Electa, Milano, 1983; p. 59: Istituto Luce, Roma/Electa, Mi-
lano, 1983; p. 60: Electa, Milano, 1983; p. 61: Eurelle, 2000; p. 65: (ad) “Storia
illustrata”, 1989; p. 67: Koenemann/The Hulton Getty Picture Collection; p. 68:
Coordinamento editoriale: Andrea Ghezzi e Alessandro Menon Signal Corps Collection; p. 69: “Storia illustrata”, 1975; p. 70: (a) Hulton Getty/
Phaidon, 1999; (b) Archivio IGDA/Banca Popolare di Novara; p. 73: (cs) M. Ev-
Coordinamento redazionale: Alessandro Menon stafiev/Wikipedia; (cd) H.Miller/U.S. Defence Visual Information Center; p.76:
Fondazione Salce, Trieste; p. 79: NASA/Bison Books, 1991; p. 80: Editions La
Martiniére/Agence France-Press; p. 84: Supi/Corbis/Bettmann; p. 86: (ac) Edi-
Redazione: Alessandro Menon e Martina Prati
tions de La Martinière-Agence France-Press, Parigi, 2001/Knesebeck, Monaco,
2001; (ad) Ernest Manewnal/Black Star/Colorific!, Londra/Phaidon, Londra,
Progetto grafico: Visulagrafika - Torino
2002; p. 89: (bc) BPN, 1992; (bd) I.Lichtenberg/Photo Access, 1995; p.91: Archi-
vio Leoni/Archivi Alinari; p. 92: Istituto Luce/Gestione Archivi Alinari, Firenze;
Impaginazione: Studio Ampa - Bologna
p. 93: Electa, 2002; p. 94: (as) © ANSA su licenza Archivi Fratelli Alinari; (bs) ©
AGF/Scala, Firenze, 2011; p. 98: www.giorgiodefrancesco.net; p. 102: (ad) www.
Ricerca iconografica: Emanuela Mazzucchetti
giorgiodefrancesco.net; p. 105: I. Kostin, Novosti Press Agency, 1986; p. 109:
e Giorgio Evangelisti
(cd) Beyer, 2005/Wikipedia GNU Free Documentation License Version 1.2; (bd)
© Sunset/Tipsimages.com, 2009; p. 111: ADAC; p. 112: (as) cosmo-skymed.it;
Copertina: Visualgrafika – Torino
(ad) Larsz, 2006; p. 114: (as) Ondaeoliana, 2008; (ad) © ivandon/Shutterstock.
com, 2012; p. 115: (as) © ICPonline.com, 2007; (ad) Y.Arthus-Bertrand/Edizioni
Stampa: Sograte Litografia s.r.l. - Zona Industriale Regnano White Star, 2007; p. 117: © AND Inc./Shutterstock.com, 2012; p. 121: © F. Gat-
- 06012 Città di Castello (PG) tuso/Shutterstock.com, 2012; p. 124: M.Jodice/TCI, 1985; p. 125: FiatAuto press.

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001_fronte_colophon_30370.indd 2 24/07/12 18:05


Presentazione

I l libro di storia e geografia si rivolge agli insegnanti e agli studenti dei corsi per adulti dei
CTP. È composto di quattro moduli: i primi tre sono dedicati allo studio della storia
(modulo 1 L’Ottocento, modulo 2 Il primo Novecento, modulo 3 Dal secondo Novecento a oggi), il
quarto a quello della geografia (modulo 4 Uno sguardo sull’Europa e l’Italia). Poiché in ciascun
modulo è stata dedicata un’unità specifica all’Italia, è possibile ricavarne un quinto che
affronta esclusivamente la storia italiana dal Congresso di Vienna ai giorni nostri.

La scelta di privilegiare la storia contemporanea è stata dettata dal fatto che essa permette
agganci continui all’esperienza e alla storia individuale degli studenti che frequentano i
corsi. Sul piano della geografia, la scelta di trattare l’Europa e l’Italia è invece funzionale alla
conoscenza della realtà in cui gli stessi studenti sono inseriti. Per quanto riguarda la dimen-
sione “mondo”, essa può essere affrontata attraverso i moduli di storia. Per i suoi aspetti
fisici si può ricorrere al planisfero collocato in fondo al volume.

Ogni modulo si apre con l’esplicitazione delle competenze e delle abilità da sviluppare ed
è suddiviso in unità, a loro volta articolate in lezioni. Queste sono in tutto una quarantina
in modo che, a fronte del monte-ore disponibile per l’insegnamento della storia e della ge-
ografia, ciascuna possa essere svolta mediamente nell’arco di un paio d’ore. Per permettere
una maggiore elasticità, una serie di argomenti, anche importanti, sono stati trattati come
approfondimenti.

I contenuti del testo base delle lezioni sono essenziali e la loro trattazione è affrontata
con un linguaggio e una sintassi semplificati per permettere una migliore comprensione da
parte degli studenti stranieri. Allo stesso scopo sono state introdotte numerose voci di glos-
sario, che spiegano non solo termini specifici della materia, ma anche termini o espressioni
più generici ritenuti di non immediata comprensione.

Numerose sono pure le attività proposte in itinere, finalizzate sia alla discussione in classe,
sia alla selezione, individuazione ed elaborazione delle informazioni, sia, infine, alla ricerca
in internet. Quest’ultima attività, in particolare, permette il potenziamento delle compe-
tenze informatiche. Una verifica finale aiuta poi a consolidare quanto appreso nel corso
di un’intera unità.

Per quanto riguarda l’educazione alla cittadinanza, essa è stata trattata in un duplice
modo: mediante una rubrica ricorrente e operativa, “Gli appunti del cittadino”, e attraverso
alcune lezioni specifiche (La Costituzione italiana, L’Unione Europea).

Alessandro Borri

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Indice

GLI APPUNTI DEL CITTADINO


Modulo 1 La pena di morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
L’Ottocento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Lezione 3 L’età giolittiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

unità 1
Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
La Restaurazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Unità 4
Lezione 1 Il Congresso di Vienna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Il colonialismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
APPROFONDIMENTO Lezione 1 La spartizione dell’Africa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Dalla rivoluzione francese a Napoleone . . . . . 8
GLI APPUNTI DEL CITTADINO
Lezione 2 Il colonialismo in Asia
Stato e nazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 e America latina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
APPROFONDIMENTO Gli Stati Uniti:
Lezione 2 Le rivolte degli anni Venti e Trenta . . 11 da potenza agricola a potenza industriale . . . . . 34
GLI APPUNTI DEL CITTADINO
Lezione 3 I contrasti di fine Ottocento . . . . . . . . . . . . . 35
La Costituzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
GLI APPUNTI DEL CITTADINO Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
La repubblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
APPROFONDIMENTO
L’espansione dell’industria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Modulo 2
Il primo Novecento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
Unità 2
Il Quarantotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Unità 5
La Prima guerra mondiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
Lezione 1 La borghesia in lotta per il potere . . . 16
Lezione 1 L’inizio del conflitto
Lezione 2 Le organizzazioni e le lotte operaie . . 18 e gli schieramenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
GLI APPUNTI DEL CITTADINO
I sindacati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 L ezione 2 L’ingresso dell’Italia
e degli Stati Uniti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
APPROFONDIMENTO
Il 1° maggio, la festa dei lavoratori . . . . . . . . . . . . . . 19 L ezione 3 La fine della guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO
Il socialismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 La rivoluzione russa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

Unità 3 Unità 6
Il Risorgimento italiano e l’Italia Le dittature al potere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
postunitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Lezione 1 L’ascesa del fascismo in Italia . . . . . . . . . 47
Lezione 1 L’unificazione italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Lezione 2 Il nazismo in Germania . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
GLI APPUNTI DEL CITTADINO APPROFONDIMENTO
Il referendum e il plebiscito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 La crisi del 1929 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
Lezione 2 L’Italia dopo l’unificazione . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Lezione 3 Lo stalinismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

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A PPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO
Regimi autoritari e regimi totalitari . . . . . . . . . . . . . . 54 La globalizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90

Unità 7 Unità 11
L’Italia fascista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 L’Italia repubblicana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
Lezione 1 Lo Stato fascista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 Lezione 1 La nascita della Repubblica . . . . . . . . . . . . 91
Lezione 2 L’economia fascista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59 Lezione 2 Dal boom economico a oggi . . . . . . . . . . . 92
Lezione 3 Il fascismo negli anni Trenta 61
Lezione 3 La Costituzione italiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
. . . . . . . . . . .

Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 APPROFONDIMENTO
Le migrazioni in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
Unità 8
La Seconda guerra mondiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
Lezione 1 Lo scoppio del conflitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Unità 12
Lezione 2 L’Italia, l’URSS e gli Stati Uniti I problemi e le prospettive del mondo
in guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
contemporaneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
Lezione 3 La fine della guerra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
Lezione 1 Il Medio Oriente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100
APPROFONDIMENTO
La Shoah e i genocidi del Novecento . . . . . . . . . . . 72 Lezione 2 Il terrorismo internazionale . . . . . . . . . . . . . 103
GLI APPUNTI DEL CITTADINO Lezione 3 La sfida ecologista . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105
L’articolo 3 della Costituzione italiana . . . . . . . . . 73
Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

Modulo 3 Modulo 4
dal secondo Novecento Uno sguardo sull’Europa
a oggi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75 e sull’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

Unità 9 Unità 13
Il mondo diviso in due . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 L’Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
Lezione 1 La ricostruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 Lezione 1 L’Europa fisica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108
GLI APPUNTI DEL CITTADINO Lezione 2 L’Unione Europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116
L’Organizzazione delle Nazioni Unite . . . . . . . . . . . 77
APPROFONDIMENTO
Lezione 2 Due blocchi contrapposti . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 Le istituzioni europee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
Lezione 3 La fine del comunismo Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119
e del mondo bipolare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80
Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 Unità 14 L’Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

Unità 10
Lezione 1 L’Italia fisica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120
Il Nord e il Sud del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 Lezione 2 L’Italia antropica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122
Lezione 1 La decolonizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 APPROFONDIMENTO
Il patrimonio dell’Unesco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126
Lezione 2 Gli squilibri fra Nord
e Sud del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 Verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127

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L’Ottocento
competenze
 rientarsi nelle componenti storiche, geografiche e sociali attraverso
O
il passato.
Esercitare la cittadinanza attiva.
Leggere e interpretare le trsformazioni del mondo del lavoro.

abilità
unità 1 unità 3
La Restaurazione Il Risorgimento italiano e l’Italia
Selezionare, organizzare e rappresentare le postunitaria
informazioni con tabelle. Costruire una mappa concettuale.
Ricercare informazioni in Internet. Compilare una cronologia.
Confrontare situazioni politiche e storiche Confrontare situazioni politiche e storiche
differenti. differenti.
Leggere carte storiche e tematiche. Selezionare, organizzare e rappresentare le
Compilare una cronologia. informazioni con tabelle.
Selezionare informazioni.
unità 2 Leggere e interpretare grafici.
Il Quarantotto Leggere carte storiche.
Leggere carte storiche. Ricercare informazioni in Internet.
Operare su una carta storica.
Selezionare, organizzare e rappresentare le unità 4
informazioni con tabelle. Il colonialismo
Ricercare informazioni in Internet. Selezionare, organizzare e rappresentare le
Compilare una cronologia. informazioni con tabelle.
Confrontare Costituzioni differenti. Interpretare.
Confrontare situazioni politiche e storiche Scrivere didascalie.
differenti. Selezionare informazioni.
Elaborare una breve scheda riassuntiva. Elaborare confronti partendo da una tabella.
Selezionare informazioni. Leggere carte storiche.
Ricercare informazioni in Internet.

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unità 1 Che cosa ti fa venire

La Restaurazione
in mente la parola
“restaurazione”? Da
quale verbo deriva?
Quali parole puoi unire
a tale verbo?

lezione 1 Il Congresso di Vienna


Le decisioni di Vienna
Il 1815, generalmente considerato come data d’inizio dell’Età contemporanea, se-
gna la sconfitta definitiva di Napoleone Bonaparte, imperatore dei francesi, per
coalizione alleanza.
opera di una coalizione a cui aderiscono i più importanti Stati europei: Austria, In-
potenze Stati molto
ghilterra, Prussia e Russia. Riunite in un congresso a Vienna (capitale dell’impero forti.
austro-ungarico), queste potenze vincitrici prendono importanti decisioni.

Approfondimento
Dalla rivoluzione francese a Napoleone
La proclamazione della repubbli­ stocratico dalla società. Si apre quindi
ca In Francia una grave crisi econo- il cosiddetto periodo del Terrore, du-
regime forma di
mica provoca un crescente malcon- rante il quale vengono giustiziate con governo. Il regime
tento tra la popolazione, che diventa la ghigliottina migliaia di persone. monarchico è guidato
da un sovrano (re).
sempre più ostile al re Luigi XVI e si
organizza per abbattere il regime Il periodo napoleonico Nel frat- aristocrazia il ceto
dei nobili (baroni,
monarchico. Il 14 luglio del 1789 il tempo le potenze europee si alleano conti, marchesi,
popolo di Parigi assalta la Bastiglia, per attaccare la Francia rivoluziona- duchi, principi).

la prigione della città. ria, che però riesce a difendersi. Ma Parlamento


la situazione interna diventa sempre assemblea composta
Inizia così la rivoluzione francese, che dai rappresentanti
più instabile, fino a quando Napoleo- eletti dal popolo.
abolisce i privilegi del re e dell’aristo-
ne Bonaparte, un ufficiale dell’eser- cittadini coloro che
crazia e confisca i beni della Chiesa.
cito francese, nel 1799 assume il pote- godono di diritti
Viene inoltre creato un Parlamento, politici ed economici,
re. Nel 1804 si proclama imperatore.
che emana la Dichiarazione dei dirit- diversamente dai
Negli anni seguenti estende il potere “sudditi”, che devono
ti dell’uomo e del cittadino: in essa si solo ubbidire al re.
della Francia su gran parte dell’Eu-
afferma la parità di tutti i cittadini di
ropa, ma nel 1812 subisce la prima repubblica forma
fronte alla legge, in base ai principi di di governo in cui il
grave sconfitta in una guerra contro potere è esercitato
“libertà, uguaglianza e fratellanza”.
la Russia. Nel 1813 Napoleone subisce dai rappresentanti
eletti dal popolo.
Dopo la proclamazione della repub- un’altra grave sconfitta da parte delle
blica (1792) e la decapitazione del re potenze europee, le quali riescono a giacobini formazione
politica nata in
e della regina (1793), il potere viene riconquistare la propria autonomia. Francia durante
assunto dai giacobini, guidati da Ro- La sconfitta definitiva di Napoleone la rivoluzione, su
posizioni radicali
bespierre, convinto della necessità di avviene però due anni più tardi, nel (estremiste).
eliminare ogni traccia del regime ari- 1815.
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l'ottocento 1

Le principali decisioni sono:


• riportare al potere tutti i sovrani spodestati
da Napoleone nei singoli Stati, ristabilendo
quasi ovunque l’assolutismo;
• garantire l’equilibrio fra i diversi Stati, evi-
tando la superiorità di uno di essi sugli altri.
Inoltre, i sovrani di Russia, Austria e Prussia
firmano la Santa Alleanza, un accordo in
base al quale ciascun sovrano s’impegna a in-
tervenire con le armi in favore dell’altro per
reprimere ogni possibile rivolta. Il Congresso di
Vienna.
Proprio per il tentativo di ristabilire la stessa situazione politica dell’Europa
precedente la rivoluzione francese e l’epoca napoleonica, il periodo che segue il
Congresso di Vienna è detto “Restaurazione”.
spodestati privati
della posizione di
Il ritorno dei vecchi sovrani dominio.

Queste le conseguenze delle decisioni prese a Vienna: assolutismo regime


in cui tutto il potere
• la Francia torna sotto il governo di una monarchia e perde tutti i territori con- è esercitato in modo
assoluto (cioè senza
quistati dopo il 1792; limiti) da un’unica
• in Spagna e in Portogallo fanno ritorno sul trono le dinastie dei Borbone e dei persona, che governa
solo in base alla
Braganza; propria volontà e
senza sottostare a
• la Svizzera diventa una confederazione di Stati; leggi uguali per tutti.
reprimere fermare,
schiacciare.
Stati sotto controllo asburgico
R E G NO DI SV E Z IA
Limiti della Confederazione germanica
Stoccolma San Pietroburgo
ico

Mare
del Riga
lt

Nord
a

R E G NO DI REGNO Copenaghen
B

G RA N B R E TAG N A DI DANIMARCA a r
M
E I RL A NDA
Amsterdam
Londra Amburgo
Berlino IA
REGNO DEI SS
Oceano PAESI BASSI DI PRU Varsavia
O
R E G N IMPERO RUSSO
Colonia
Atlantico
Parigi
REGNO DI
BAVIERA
Monaco
REGNO DI Vienna
FRANCIA CONF. Budapest
ELVETICA
IMPERO D’AUSTRIA
Bordeaux
LOMBARDO-VENETO
Torino
A

Bucarest
REGNO DI SARDEGN

D. DI PARMA
REGNO DI Belgrado
PORTOGALLO Marsiglia GRAND. DI D. DI MODENA
Madrid TOSCANA STATO
DELLA
Lisbona Barcellona CHIESA I M PE RO
R E G NO DI
S PAG N A OT TO M A N O

Baleari REGNO

DELLE DUE
Mare Mediterraneo
SICILIE
Atene
L’Europa dopo
il Congresso di
Vienna.
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Budapest

UNITà 1 La Restaurazione
LIECHTENSTEIN

FRANCIA
Tirolo I M PE RO AUST RO-U N G A R I CO
SVIZZERA Carinzia
Trentino
Re g n o
Trento
Savoia Re eto d’Ung h e r i a
gno en
Lo m bar d o - V

• il Belgio viene unito all’Olanda nel regno dei Paesi


Piemonte Milano Venezia Croazia

DI
Mantova

A
Torino DUCATO

Bassi;
DI PARMA Ferrara

G N
E PIACENZA DUCATO

REGNO
DI MODENA
CONTEA Genova E REGGIO Ravenna I M P E RO
DI NIZZA

D
S A R D E
lm

• gli Stati tedeschi si riuniscono in una confedera-


OT TO M A N O

a
DUCATO REP. DI SAN MARINO
Nizza DI MASSA DUCATO Firenze az
DI LUCCA Ancona ia
PRINC. DI
GRANDUCATO STATO

zione, cioè un’unione, guidata dall’impero d’Austria;


MONACO
DI TOSCANA
Perugia
D E LL A Pescara

• l’Italia, a suo tempo unificata in parte da Napoleone,

D I
Corsica Mare Adriatico
(Fr.) CHIESA

viene nuovamente suddivisa in piccoli Stati, quasi

O
Roma Pontecorvo

G N
Benevento

tutti dipendenti dall’Austria. L’impero austriaco, Napoli


Salerno

R E
infatti, domina direttamente il regno Lombardo-
R E G NO
S a r d e g na
Mare Tirreno

Veneto e indirettamente tutti gli altri, a eccezione Cagliari


DE LLE D UE

dello Stato della Chiesa e del regno di Sardegna, Sardegna S ICI LI E


Mar

guidato da Vittorio Emanuele I di Savoia.


Palermo
Ionio
Sicilia Catania

L’Italia dopo il Congresso


di Vienna. Mare Mediterraneo

Ricerco nuove informazioni

Osserva la carta dell’Italia dopo il Congresso di Vienna e, dopo aver fatto una ricerca in
Internet, compila la tabella come nell’esempio.
Nome dello Stato Chi comanda?
Regno di Sardegna Re di Sardegna – famiglia Savoia
Regno Lombardo-Veneto
Ducato di Parma
Ducato di Modena
Ducato di Massa e Carrara
Principato di Lucca
Granducato di Toscana
Stato della Chiesa
Regno delle Due Sicilie

L’idea di nazione
I confini stabiliti nel Congresso rimangono stabili per quasi quarant’anni, anche
diplomatica frutto di
se in molte aree dell’Europa qualcosa sta cambiando. una decisione presa
Le decisioni di Vienna, infatti, sono un’operazione diplomatica che non tiene da persone che si
occupano degli affari
conto di alcuni grandi cambiamenti politici e sociali. Gli ideali propagandati dalla di politica estera.
rivoluzione francese e diffusi in Europa dall’espansione napoleonica da un lato espansione
rendono sempre più insostenibile l’assolutismo, dall’altro portano molti popoli eu- allargamento,
ropei sottomessi al dominio straniero a percepirsi come una nazione, cioè come ingrandimento.
una comunità di persone unite da una stessa lingua, un’unica religione, una me- percepirsi sentirsi.
desima storia e identiche tradizioni. Per questo motivo, molti di questi popoli ini-
ziano a lottare per costituire uno Stato-nazione, indipendente e sovrano, libero dal dominio straniero.
Tutto l’Ottocento sarà così scandito da rivolte e rivoluzioni per limitare il potere dei sovrani e della
nobiltà loro alleata, o per ottenere l’indipendenza in nome dell’idea di nazione.
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l'ottocento 1

Gli appunti del cittadino

Stato e nazione
Lo Stato è un’organizzazione politica che esercita la sovranità (il potere) su un territorio e sul
popolo che lo abita. La nazione è invece una comunità di persone che hanno una storia e una
lingua comune, e costumi e tradizioni simili. I primi Stati nazionali a formarsi in Europa sono
stati Francia, Inghilterra e Spagna.
Stato e nazione, però, non sempre coincidono. Esistono Stati uninazionali, nei quali i cittadini
appartengono alla stessa nazione, e Stati plurinazionali, i cui cittadini appartengono a naziona-
lità diverse (ne sono un esempio la Svizzera e il Belgio). Vi sono poi nazioni prive di un proprio
ordinamento statale, come per esempio quella palestinese o quella curda.

STATO

Popolo Territorio Sovranità

Cerca in Internet informazioni sul popolo dei curdi. Chi sono? Esiste uno Stato
indipendente curdo? Dove vive questa popolazione?

lezione 2 Le rivolte degli anni Venti e Trenta


Gli obiettivi della borghesia
Protagonista degli eventi successivi al Congresso di Vienna è la borghesia, che si borghesia ceto
sociale composto da
oppone al potere della nobiltà e dei sovrani assoluti con lo scopo di: mercanti, banchieri e
• ottenere una monarchia costituzionale, cioè con una Costituzione che limiti il professionisti (medici,
avvocati ecc.).
potere dei sovrani, oppure una repubblica, con un governo eletto dal popolo;
monarchia
• avere maggiori diritti politici e più libertà di azione economica; costituzionale
un regime in cui i
• giungere a uno Stato-nazione unitario (per i popoli divisi in tanti piccoli Stati poteri del sovrano
e dominati dalle potenze straniere). sono regolati da una
Costituzione.
Coloro che lottano per cambiare le
patrioti coloro
cose hanno spesso obiettivi diversi: che lottano per
• i patrioti combattono soprattutto l’indipendenza della
propria terra o patria.
per l’indipendenza del proprio popo-
liberali moderati
lo dal dominio straniero; coloro che chiedono il
• i liberali moderati chiedono la Co- riconoscimento della
libertà e dei diritti di
stituzione e una maggiore libertà po- ogni individuo, e per
litica ed economica; questo si oppongono
all’assolutismo.
• i liberali democratici vogliono un
liberali democratici
regime repubblicano eletto dal po- favorevoli a dare il
polo e una maggiore giustizia sociale. potere al popolo.
Un simbolo di un’organizzazione segreta.
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UNITà 1 La Restaurazione

Al di là delle differenze, essi sono uniti dalla comune volontà di organizzare ri-
volte in tutti gli Stati. Per sfuggire al controllo delle polizie devono però incon-
società segrete
trarsi di nascosto e per questo si diffondono le società segrete, che operano in associazioni che
clandestinità. In Italia la società segreta più famosa è la “Carboneria”, che lotta operano in forma
clandestina, cioè
per liberare il paese dal dominio straniero e per creare uno Stato unitario. nascosta, per evitare
di essere scoperte
dalla polizia dello
Stato contro il quale
combattono.
clandestinità
situazione di chi vive
e agisce di nascosto.
Gli appunti del cittadino
Carboneria società
segreta così chiamata
La Costituzione perché i suoi
partecipanti, per
La Costituzione è l’insieme di norme che stabiliscono l’ordinamento di uno non farsi riconoscere
Stato e dettano i diritti e i doveri dei cittadini. Nell’Ottocento i liberali dalla polizia, usano il
gergo dei carbonai,
chiedono le Costituzioni per limitare il potere dei sovrani. cioè delle persone che
lavorano e vendono il
carbone.
 icerca in Internet il testo della Costituzione del tuo paese
R
e leggine i primi articoli: quali sono le idee più importanti? insurrezioni
movimenti
Discutine in classe con i compagni. rivoluzionari contro il
potere costituito.

Le insurrezioni in Europa e in Italia


Subito dopo il Congresso di Vienna scoppiano
numerose rivolte, che nel 1820-21 diventa-
no vere insurrezioni: prima in Spagna, poi
in Portogallo, nel regno delle Due Sicilie,
in Piemonte e in Grecia. Sotto la pressione
dei moti popolari, i sovrani concedono la Co-
stituzione, ma appena le acque si calmano la
aboliscono, riprendono a esercitare il potere
in modo assoluto e fanno arrestare o uccide-
re i capi delle sommosse. Solo la Grecia, dopo
anni di lotta contro i turchi che la occupavano
dal 1453, riesce a conquistare l’indipendenza
nel 1829.
Nel 1830, in Francia le proteste portano alla
caduta di re Carlo X e alla nascita di una mo-
narchia costituzionale guidata da Luigi Fi-
lippo d’Orleans. In quello stesso anno e nel
successivo scoppiano rivolte anche in Belgio,
che ottiene l’indipendenza dall’Olanda, in alcuni Stati tedeschi, in Polonia e in I moti del 1830-31.
Italia (a Modena, Parma e Bologna). In questi due ultimi paesi le insurrezioni
falliscono, anche perché, è il caso dell’Italia, la maggior parte del popolo non
conosce le idee e le iniziative delle società segrete.
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l'ottocento 1

Mazzini e la Giovine Italia


Giuseppe Mazzini è uno degli uomini più importanti che lottano per il cambia-
mento in Italia. Nel 1831 egli dà vita a un’associazione politica chiamata “Giovi-
ne Italia” che, a differenza delle società segrete, rende pubbliche le proprie idee.
Per mezzo di essa, Mazzini vuole costituire un’Italia unita, indipendente e repub-
blicana. Tuttavia, anche le insurrezioni promosse da Mazzini non ottengono ri-
sultati positivi, perché manca l’appoggio del popolo. Alla Giovine Italia, infatti,
aderiscono solo studenti, intellettuali, commercianti, professionisti e artigiani.
Oltre al programma politico della Giovine Italia, ve ne sono altri che si propon- Giuseppe Mazzini.
gono la liberazione dell’Italia dal dominio straniero. Da una parte ci sono coloro
che vorrebbero uno Stato unito sotto la guida di un re: sono i liberali moderati.
Tra loro vi è Vincenzo Gioberti, fautore di una confederazione di Stati sotto
la guida del papa: egli è infatti convinto che il cattolicesimo sia l’elemento uni-
ficante dell’Italia. Dall’altra parte ci sono invece i repubblicani, fra i quali lo
stesso Mazzini, che lottano per unire l’Italia e trasformarla in una repubblica. fautore sostenitore.
Sono repubblicani anche i liberali democratici, che si ispirano ai principi della
rivoluzione francese di libertà, uguaglianza e fratellanza.

organizzo le informazioni
Completa la tabella sulla “Giovine Italia”.
Fondatore
Ideale politico
Partecipanti

Gli appunti del cittadino

La repubblica
La repubblica è una forma di governo in cui la sovranità appartiene al popolo, che la esercita
attraverso i suoi rappresentanti. Può essere presidenziale, semipresidenziale o parlamentare.
Nella repubblica presidenziale (per esempio gli Stati Uniti) il presidente è eletto direttamen-
te dal popolo ed è anche capo del governo. Anche nella repubblica semipresidenziale (per
esempio la Francia) il presidente viene eletto direttamente dal popolo, ma non è il capo del go-
verno. Quest’ultimo, pur essendo eletto dal presidente, deve ricevere l’approvazione anche del
Parlamento. Nella repubblica parlamentare (per esempio l’Italia) la maggior parte dei poteri è
in mano al Parlamento, composto da rappresentanti eletti dal popolo. Il Parlamento esercita il
potere legislativo (cioè fa le leggi) ed elegge il presidente, il quale gode di poteri limitati.

L a repubblica prevede un ricambio periodico del presidente per evitare un potere


personale eccessivo. Fai una ricerca su alcuni Stati (Tunisia, Egitto, Libia, Siria,
Bielorussia ecc.) per vedere quanto sono rimasti in carica alcuni presidenti,
valutando caso per caso se tale rischio si è verificato oppure no.
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UNITà 1 La Restaurazione

Approfondimento
L’espansione dell’industria redditizia
produttiva.

La rivoluzione industriale Nel della macchina a vapore permette lo colonie territori


conquistati dalle
Settecento in Inghilterra si affer- spostamento delle fabbriche nelle re- grandi potenze.
ma un nuovo metodo di produrre le gioni ricche di carbone. materie prime
merci, basato sul sistema di fabbrica materie da impiegare
La nascita della classe operaia Il nella produzione,
e sull’utilizzo delle macchine. A que-
passaggio dall’attività artigianale al come minerali,
sto profondo cambiamento nel modo legnami, fibre tessili,
sistema di fabbrica è all’origine del- prodotti agricoli ed
di produrre è stato dato il nome di
la formazione di una nuova classe energetici (come il
“rivoluzione industriale”. Lo svi- petrolio).
sociale, quella operaia, che si con-
luppo dell’industria in Inghilterra è
centra nei luoghi in cui sorgono le domanda di beni
stato possibile grazie alla ricchezza domanda di prodotti,
fabbriche. Nascono così i quartieri come vestiti, cibo,
del paese, che vanta un’agricoltu-
operai, dove i lavoratori sono sot- servizi.
ra moderna e perciò redditizia,
toposti a condizioni di vita spesso settore tessile
un commercio molto sviluppato,
disumane. industria che produce
numerose colonie da cui provengo- tessuti e indumenti.
no importanti materie prime, una A partire dai primi anni dell’Otto- energia idraulica
domanda di beni in crescita grazie cento l’industria inizia a espandersi energia prodotta
dall’acqua.
all’aumento della popolazione. anche in altri Stati europei: a metà
Ottocento, in paesi come il Belgio, la macchina a vapore
L’utilizzo di macchine si ha inizial- macchina che
Francia, la Prussia e in alcune zone trasforma il vapore
mente nel settore tessile. In un pri-
dell’impero austriaco, come l’Italia in energia per
mo tempo le fabbriche nascono lungo far muovere vari
settentrionale e la Boemia, essa è meccanismi.
i corsi dei fiumi per utilizzare l’ener-
già sufficientemente sviluppata.
gia idraulica; in seguito, l’invenzione

La diffusione dell’industria nell’Ottocento.

San Pietroburgo
Stoccolma
Göteborg
Dublino
Glasgow L’interno di una fonderia.
Riga Mosca
Manchester
Copenaghen
Londra Amburgo Danzica

Bruxelles Breslavia
Colonia Kiev
Parigi Praga
Rostov
Nantes Basilea Monaco
Vienna Odessa
Lione
Bilbao Torino Milano
Tolosa
Marsiglia Area industrializzata
Genova
Madrid
nel tardo Settecento
Barcellona
Area industrializzata
Valencia Napoli nel primo Ottocento
Area industrializzata
a metà dell’Ottocento
Area industrializzata
nel tardo Ottocento

Ricerco nuove informazioni

Per approfondire la rivoluzione industriale inglese, ricerca informazioni in Internet e


utilizzale per scrivere un breve testo sul quaderno.
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Verifica

 1 Indica l’anno dei seguenti avvenimenti e mettili in ordine sulla linea del tempo,
scrivendo nel quadratino la lettera corrispondente.

………………………… ………………………… ………………………… ………………………… …………………………

a. Rivolte in Spagna, in Portogallo, nel c. Rivolte in Francia e caduta di re Carlo X


regno delle Due Sicilie e in Piemonte d. Indipendenza della Grecia
b. Congresso di Vienna e. Fondazione della Giovine Italia

2 Vero o falso?
1. La rivoluzione francese fa conoscere gli ideali di libertà. v f
2. Napoleone conquista buona parte dell’Europa. v f
3. Il Congresso di Vienna riporta Napoleone al potere. v f
4. Con il Congresso di Vienna l’Italia viene divisa in molti Stati. v f
5. Dopo il Congresso di Vienna, la Francia continua a essere la nazione più importante
in Italia. v f
6. La Carboneria è un’importante società segreta italiana. v f
7. Le società segrete ottengono importanti vittorie. v f
8. La Giovine Italia vuole un’Italia unita guidata da un re. v f
9. I liberali moderati vogliono un’Italia repubblicana. v f

3 Collega causa ed effetto.


Per sfuggire al controllo delle polizie porta al fallimento le rivolte.
La segretezza delle società viene istituita la Santa Alleanza.
Per fermare possibili rivolte i patrioti fondano le società segrete.

4 Collega ciascun termine della colonna di sinistra con la definizione corretta che trovi
nella colonna di destra.
Restaurazione Governo guidato da rappresentanti eletti dal popolo.
Monarchia Persone che lottano per la libertà e l’indipendenza del proprio paese.
Repubblica Movimento rivoluzionario contro il potere costituito.
Patrioti Periodo in cui si cerca di riportare la situazione al periodo precedente la
rivoluzione francese e l’epoca napoleonica.
Liberali moderati Governo del re.
Insurrezione Persone che vogliono più giustizia sociale e un governo guidato dal
popolo.
Liberali democratici Persone che vogliono un’Italia libera dagli stranieri e guidata dal re.
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unità 2

Il Quarantotto
Che cosa significa
l’espressione:
“È successo un
quarantotto”?

lezione 1 La borghesia in lotta per il potere


Un anno di rivolte in tutta Europa
Nel 1848 scoppiano rivolte in vari paesi
dell’Europa. La prima si verifica a Pari-
gi, dove moltissimi artigiani, operai e
Mare

co
DANIMARCA Copenaghen Riga

ti
del
borghesi protestano contro il re Luigi

al
B
Nord ar
Filippo chiedendo migliori condizioni di IMPERO
M
Amburgo

lavoro, salari più alti e la possibilità di


Amsterdam PAESI A
BASSI Hannover
Berlino
S I RUSSO
U S
partecipare alla vita politica. Dopo Pari-
Dusseldorf Varsavia
R
P Posen

gi è la volta di Vienna (13 marzo), poi di Colonia


Francoforte
Budapest (15 marzo), in Ungheria, quin- Nantes
Parigi
Stoccarda Praga Brunn
Cracovia

di di Berlino (18 marzo). F R A N C I A Neuchatel


Monaco IMPERO
Vienna Budapest
In generale i borghesi europei chiedono Limoges
SVIZZERA
Milano Venezia
A USTRO-UNGARICO
riforme e Costituzioni più liberali, men-
Lione Torino
Zagabria
Parma
tre popoli come gli ungheresi, gli slavi e
A

Marsiglia
REG NO DI SARDEGN

Genova Bologna

gli italiani, sottomessi all’impero austria-


STATO
Firenze DELLA
CHIESA
co, lottano per l’indipendenza. La notizia
dello scoppio di rivolte in importanti
Roma
REGNO

città sotto il controllo austriaco spinge i


Napoli DELLE
Corfù
DUE SICILIE
patrioti di Milano e Venezia a sollevarsi Mare Mediterraneo Palermo

contro l’Austria (marzo 1848). Di fronte


Cefalonia GRECIA

alle richieste di cambiamento, in Italia i


sovrani concedono le prime Costituzioni. I moti del 1848.

Ricerco nuove informazioni

Osserva sulla carta le città dove sono scoppiate le rivoluzioni nel 1848 e fanne un
elenco sul quaderno. Quindi, con l’aiuto di un atlante geografico o di Internet, stabilisci
per ciascuna di esse a quale Stato attuale appartiene.

La Prima guerra d’indipendenza


Mentre Milano e Venezia si liberano degli austriaci, Carlo Alberto di Savoia, re di Sardegna, decide
di sfruttare l’occasione per mettersi a capo del movimento indipendentista e attaccare l’Austria. Invia
quindi il suo esercito in aiuto dei patrioti che lottano nel Lombardo-Veneto, con l’appoggio di volon-
tari toscani, romani e napoletani, ma dopo alcune vittorie importanti, viene sconfitto a Custoza il 9
agosto 1848.
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l'ottocento 1

All’inizio del 1849 il vento del cambiamento si fa sentire in diverse parti d’Italia:
a Roma, dove il papa Pio IX lascia la città in rivolta, nasce la Repubblica romana
abdica rinuncia al
guidata da Giuseppe Mazzini. Nel 1849 Carlo Alberto riprende la guerra contro titolo di re e lascia il
l’Austria, ma è sconfitto definitivamente a Novara nel marzo dello stesso anno. potere in favore di
qualcun altro.
Carlo Alberto abdica quindi in favore del figlio Vittorio Emanuele II, mentre
Prima guerra
l’Austria continua a dominare sul Lombardo-Veneto e riprende il controllo di d’indipendenza
Milano e Venezia. Anche il papa riprende possesso di Roma, dove la repubblica la prima guerra
combattuta per
cade, nonostante la valorosa difesa da parte dei patrioti accorsi da tutta Italia. liberare parte del
Questa guerra, ricordata come Prima guerra d’indipendenza, rende evidente territorio italiano dal
dominio straniero.
che il regno di Sardegna non può da solo sconfiggere l’Austria.

Gli esiti delle rivolte


Quasi tutte le rivolte scoppiate in Europa vengono represse dall’inter-
vento degli eserciti. Federico Guglielmo IV, re di Prussia, abolisce la
Costituzione e le truppe russe fermano ogni insurrezione in Un-
gheria.
In Francia la rivolta ha portato alla caduta della monarchia co-
stituzionale e alla nascita della repubblica con la concessione
della libertà di stampa e di associazione, e l’estensione del diritto
di voto. Nel dicembre del 1848 Luigi Napoleone Bonaparte, ni-
pote di Napoleone I, viene eletto presidente della repubblica. Nel
1852, grazie al suo prestigio e all’appoggio dei borghesi modera-
ti e dei monarchici, riesce a farsi proclamare imperatore con il
nome di Napoleone III.

Napoleone III.

Organizzo le informazioni

Elenca per punti che cosa avviene in Italia nelle date indicate.
Date Che cosa succede?
1848
1849

Ricerco nuove informazioni

Il 4 marzo 1848 Carlo Alberto emana lo Statuto albertino, la Costituzione del regno di
Sardegna. Ricerca in wikipedia o in un’enciclopedia per quanto tempo è stato in vigore
lo Statuto, da quante parti era composto, quale tipo di governo era previsto, quale era
il ruolo della religione cattolica, quali i diritti riconosciuti. Dopo aver letto e riflettuto in
particolare sugli articoli 1, 2, 6, 24, 25, 26, 28, compila una breve scheda.
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UNITà 2 Il Quarantotto

lezione 2 Le organizzazioni e le lotte operaie


La nascita dei sindacati e le prime conquiste degli operai
Nei primi decenni dell’Ottocento il sistema industriale si estende a diversi paesi
potere contrattuale
europei, anche se l’agricoltura continua a essere l’attività più importante. Sono potere dei lavoratori
molti coloro che tentano di entrare in fabbrica, anche perché i lavori agricoli di ottenere contratti
che migliorano le
sono stagionali. Le condizioni degli operai sono comunque particolarmente dif- condizioni di lavoro
ficili: il lavoro di fabbrica dura 15-16 ore al giorno e i salari sono bassi. Proprio (orario, salari ecc.).
per l’abbondanza di manodopera disponibile, gli operai non hanno potere con-
Uno sciopero
trattuale e sono così costretti ad accettare qualsiasi condizione di lavoro.
operaio in un
Con il passare del tempo la classe operaia diventa sempre più numerosa e tenta di dipinto di R. Koehler.
organizzarsi per difendere i propri diritti. Le prime organizza-
zioni sindacali nascono in Inghilterra, proprio dove è iniziata
la rivoluzione industriale. Grazie all’azione delle Trade Unions,
come sono chiamati i sindacati inglesi, gli operai riescono a ot-
tenere l’abbassamento dell’orario di lavoro a 10 ore, il divieto
di lavoro delle donne e dei bambini nei pozzi delle miniere, la
riduzione a 8 ore al giorno dell’orario di lavoro per i bambini.
Dopo il 1848 il movimento operaio o proletario si sviluppa a
livello europeo e la classe operaia prende sempre più coscien-
za della propria forza.

Gli appunti del cittadino

I sindacati
I sindacati sono associazioni libere di lavoratori nate per difendere i loro interessi. Sono nati nel
XIX secolo e fin da subito hanno lottato contro lo sfruttamento della classe operaia, detta “pro-
letariato”. Le prime organizzazioni sindacali sono state le Trade Unions inglesi, le Gewerkschaften
tedesche, le Bourses du travail francesi. In Italia il movimento si è sviluppato in ritardo. Le prime
Camere del Lavoro risalgono infatti agli ultimi anni dell’Ottocento.
La Costituzione italiana dà importanza alle organizzazioni sindacali e al diritto di sciopero.
All’articolo 39 si sottolinea che il compito dei sindacati è quello di trattare con i datori di lavoro
e con il governo per ciò che riguarda i contratti, cioè le norme che regolano il
rapporto fra lavoratore e il datore di lavoro. All’articolo 40, invece, si sottoli-
nea il diritto dei lavoratori di scioperare per raggiungere determinati scopi
senza essere licenziati. Dal 1990 è in vigore una legge che pone regole precise è in vigore è legge
allo sciopero per le persone che lavorano in settori particolarmente delicati, effettiva.
come per esempio quello sanitario.

In diverse parti del mondo non sempre è garantita la possibilità di organizzare
sindacati o di scioperare. Fai una ricerca in Internet sui paesi dove non esistono i
sindacati e dove è limitata la possibilità di fare sciopero.
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l'ottocento 1

La nascita di partiti d’ispirazione socialista


Sono molti gli intellettuali che si occupano della condizione operaia. Fra questi capitalisti coloro che
spicca Karl Marx, che in opere come Il Manifesto del partito comunista (1847) e Il hanno capitali
Capitale (1867) propone un’alleanza dei proletari contro i capitalisti, per arrivare e fabbriche.

all’eliminazione della proprietà privata e alla costituzione di una società dove socialismo pensiero
politico che vuole
tutto è in comune (socialismo/comunismo), senza più distinzioni tra le classi. trasformare la
Il pensiero di Marx si diffonde in tutta Europa e spinge le associazioni operaie dei società con riforme
che portano
vari paesi a mettersi in contatto fra loro, dando origine nel 1864 all’Associazione all’uguaglianza tra
Internazionale dei Lavoratori, che prende il nome di Prima Internazionale. tutti i cittadini. 

Nascono quindi i primi partiti politici che vogliono portare la questione operaia comunismo pensiero
politico che vuole
all’attenzione dei vari governi: nel 1875 nasce il Partito socialdemocratico in la messa in comune
Germania, nel 1892 il Partito socialista in Italia, nel 1906 il Partito laburista in degli strumenti
di produzione e
Inghilterra. l’eliminazione della
proprietà privata.
Da che cosa deriva la
parola “proletario”?
Approfondimento Cerca il suo significato
sul vocabolario.
Il 1° maggio, la festa dei lavoratori
Le lotte dei sindacati e dei partiti operai
riescono a migliorare, anche se solo in
parte, la condizione degli operai. Una del-
le prime richieste è quella di portare a 8
ore l’orario di lavoro. Sono soprattutto le
organizzazioni statunitensi che chiedono
questa riforma, con lo slogan “tre 8”, cioè
“8 ore di lavoro, 8 di riposo e 8 per fare ciò
che uno vuole”. Nel corso di una manife-
stazione organizzata il 1° maggio 1886 nel-
la città americana di Chicago per ottenere
le 8 ore lavorative, la polizia interviene e
Uno sciopero di lavoratori
uccide diversi manifestanti: alcuni vengono arrestati e poi condannati a
in un dipinto di G. Pellizza
morte. Da allora il 1° maggio è diventata la festa simbolo dei lavoratori. da Volpedo.

Organizzo le informazioni

Ricerca nel testo di questa lezione le informazioni per completare la tabella.


Date Che cosa succede?
1847
1864
1875
1886
1892 Nasce il Partito socialista italiano
1906
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UNITà 2 Il Quarantotto

Ricerco nuove informazioni

Fai una ricerca in Internet e spiega il progetto politico proposto da Marx.

Approfondimento
Il socialismo
Nuovi modelli di lavoro Lo sviluppo Nuovi modelli di società Accanto alle loro
dell’industria finisce per aumentare le differen- proposte ve ne sono di più complesse, che pre-
ze sociali, nonostante i principi di libertà, ugua- vedono grandi trasformazioni della società:
glianza e fratellanza sostenuti dalla rivoluzio-
• Pierre Joseph Proudhon (1809-1865) è con-
ne francese. Per questo motivo nell’Ottocento
vinto che la situazione operaia possa cambiare
si diffondono diverse teorie che si oppongono
solo con una rivoluzione sociale e con la fine
al modello industriale dominato dai capitali-
della proprietà privata;
sti. Nasce così il socialismo, parola che indica
quell’insieme di teorie che propongono l’ugua- • Louis August Blanqui sostiene che un grup-
glianza economica e politica fra tutte le perso- po di operai ben organizzati deve prendere il
ne. Fra i primi sostenitori di questo pensiero vi potere per eliminare le differenze sociali
sono: esistenti;

• Robert Owen (1771-1858), un operaio diventa- • Karl Marx e Friedrich Engels cercano inve-
to proprietario di un’industria tessile che egli ce di capire innanzitutto il funzionamento del
trasforma in una “fabbrica modello”, dove gli sistema economico capitalista, fondato sullo
operai lavorano 10 ore al giorno, sono ben pa- sfruttamento dei lavoratori da parte dei pro-
gati, hanno l’assistenza in caso prietari delle fabbriche, per cambiare
di malattia e scuole materne per completamente la società. Secondo i
i figli; due, il proletariato deve organizzar-
si e fare la rivoluzione per abolire
• Charles Fourier (1772-1837),
la proprietà privata e per arrivare
che propone il modello del “fa-
a una società senza distinzioni di
lansterio”, cioè una comunità
classe.
dove gli operai vivono e lavo-
rano, svolgendo le funzioni più
adatte a ciascuno di loro. Charles Fourier.

La fabbrica modello di Owen a New Lanark (Scozia). Marx ed Engels.

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Verifica

 1 Completa le frasi scegliendo l’alternativa corretta fra quelle presentate.


1. Nel 1848:
scoppiano rivolte che chiedono la Costituzione.
la Francia attacca la Prussia.
Carlo Alberto di Savoia conquista il Lombardo-Veneto.
2. Al termine della Prima guerra d’indipendenza Carlo Alberto di Savoia:
attacca l’Austria.
abdica in favore del figlio.
appoggia i patrioti.
3. Le rivolte del 1848:
portano tutti gli Stati a ottenere la Costituzione.
alla fine falliscono, a eccezione della Francia.
portano molti Stati all’indipendenza.

2 Vero o falso?
1. Il sistema industriale all’inizio dell’Ottocento si sviluppa in tutti gli Stati europei. v f
2. Le condizioni di vita degli operai all’inizio dell’Ottocento sono difficili. v f
3. Le prime organizzazioni operaie nascono negli Stati Uniti. v f
4. Marx vuole arrivare a una società senza classi e senza proprietà privata. v f
5. Nel 1866 nasce l’Associazione Internazionale dei Lavoratori. v f
6. Già nella prima metà dell’Ottocento nascono diversi partiti operai. v f
7. Owen crea un modello di fabbrica in cui gli operai sono ben pagati e hanno diversi servizi. v f

3 Collega ciascun termine della colonna di sinistra con la definizione corretta che trovi
nella colonna di destra.
Capitalisti L’organizzazione che si occupa della difesa dei lavoratori.
Sindacato Teoria che vuole migliorare le condizioni dei lavoratori attraverso un
piano di riforme.
Statuto Teoria che si propone la fine della proprietà privata e la creazione di
una società senza classi.
Comunismo I proprietari delle fabbriche e dei macchinari.
Socialismo Costituzione.

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unità 3

Il Risorgimento Da che cosa deriva e che


cosa significa la parola

italiano e l’Italia
“Risorgimento”? Prova a
ipotizzare perché questa parola
è usata per indicare un periodo

postunitaria
ben preciso della storia italiana.

lezione 1 L’unificazione italiana


La Seconda guerra d’indipendenza
Nel 1852 il nuovo re di Sardegna, Vittorio Emanuele II, nomina presidente del Consiglio e ministro
delle finanze Camillo Benso conte di Cavour, un liberale moderato. Cavour inizia a modernizzare
il piccolo regno facendo costruire ferrovie, industrie e attrezzando il porto di Genova. Inoltre ha il
progetto di ampliare il territorio del regno di Sardegna. Per realizzare questo progetto, Cavour sa di
doversi scontrare con l’Austria, che occupa il Lombardo-Veneto, e per questo cerca di avere alleati
potenti come Francia e Inghilterra.
Nel 1858 Cavour incontra a Plombières Napoleone III e firma un accordo segreto di alleanza.
Secondo l’accordo, la Francia si impegna a entrare in guerra a fianco del regno di Sardegna se
l’Austria l’attaccherà. In caso di vittoria, al regno di Sardegna andrà il Nord Italia, mentre la
città di Nizza e la regione della Savoia diventeranno francesi.
Di fronte allo schieramento dell’esercito piemontese lungo la linea
di confine con il Lombardo-Veneto, l’Austria dà un ultimatum al
regno di Sardegna: se non ritirerà l’esercito, scoppierà la guer- esercito piemontese
esercito del regno
ra. Al rifiuto di Vittorio Emanuele II, gli austriaci entrano con di Sardegna, di cui il
l’esercito in Piemonte. Secondo quanto previsto dai patti di Piemonte è la regione
principale.
Plombières, Napoleone III dichiara guerra all’Austria.
ultimatum ultimo
La guerra è fin da subito positiva per i franco-piemontesi, an- avviso.
che grazie all’appoggio dei “Cacciatori delle Alpi”, un esercito armistizio accordo di
di volontari guidato dal patriota Giuseppe Garibaldi. Nel frat- fine guerra.
tempo in Italia centrale scoppiano insurrezioni che costringono i
governanti alla fuga. Napoleone III, preoccupato della sempre maggiore
influenza piemontese, decide di firmare un armistizio con l’Austria a
Villafranca, nel luglio 1859. In seguito a questo armistizio, la Lombardia
passa al regno di Sardegna, mentre il Veneto rimane all’Austria. Intanto,
nel marzo del 1860, le popolazioni di Toscana, Emilia e Romagna decidono
di unirsi direttamente al regno di Sardegna attraverso un plebiscito.

Camillo Benso conte di Cavour. Giuseppe Garibaldi.


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l'ottocento 1

Gli appunti del cittadino

Il referendum e il plebiscito
Talvolta il popolo è chiamato a esprimersi direttamente su determinate questioni. Di solito ciò
avviene attraverso il referendum. Esso è uno strumento di democrazia diretta, grazie al quale
l’elettore dà personalmente il suo parere su un tema o su una legge (per esempio, nel 1946 gli
italiani hanno deciso fra repubblica e monarchia con un referendum).
Il plebiscito è sempre una votazione che coinvolge il popolo e che viene usata per avere l’appro-
vazione popolare a situazioni di fatto.

Organizzo le informazioni

Completa la tabella riportando gli avvenimenti accaduti nelle date indicate.


Date Che cosa succede?
1852
1858
Luglio 1859
Marzo 1860
SV I Z Z E R A
IMPERO AUSTRO-UNGARICO

La spedizione dei Mille e l’unità d’Italia Savoia


Milano Venezia
Trieste

Nel marzo del 1860 l’Italia è divisa in quattro parti: il regno


R E G NO
FRANCIA

Torino
DI SARDEGNA

di Sardegna (che comprende anche Lombardia, Emilia, Ro-


Genova Quarto Bologna IMPERO

magna e Toscana), lo Stato della Chiesa, il regno delle Due


Nizza OTTOMANO
Firenze
Ancona

Sicilie e il Veneto, che è rimasto sotto il controllo austriaco. Perugia


Castelfidardo

Nell’aprile del 1860 scoppiano rivolte nella Sicilia dei Bor- Talamone
STATO Mare Adriatico
boni. Giuseppe Garibaldi, spinto dai patrioti siciliani, vuole
Corsica
PONTIFICIO Sulmona
Roma

organizzare una spedizione militare per liberare l’Italia del


REGNO
Volturno
Teano

Sud. Cavour è contrario a tale progetto perché ha paura che Napoli Salerno
DELLE

Garibaldi voglia trasformare l’Italia meridionale in una re-


Sardegna Sapri
Mar Tirreno DUE SICILIE
pubblica e attacchi lo Stato della Chiesa, protetto dai francesi. Cosenza
Mar
Principali battaglie
Nonostante tutto, Garibaldi realizza il suo progetto: il 6 Itinerario dei Mille
Messina
Ionio

maggio 1860 un migliaio circa di volontari garibaldini (det-


Piemontesi Palermo
Reggio Calabria
Milazzo
Regno di Sardegnanel 1860 Calatafimi

ti, appunto, “I Mille”) parte da Quarto, vicino a Genova, e


Marsala
Sicilia
Territori ceduti alla Francia

sbarca a Marsala in Sicilia. In poche settimane i soldati ga- Regno d’Italia nel 1861
Mare Mediter r a n e o

ribaldini, grazie anche all’appoggio della popolazione loca-


L’impresa dei Mille.
le, liberano la Sicilia dal controllo dei Borboni. Borboni dinastia al
Garibaldi passa poi in Calabria e giunge nel settembre del 1860 a Napoli, accolto potere nel regno delle
Due Sicilie.
come un salvatore. Da più parti si teme la nascita di una repubblica nel Sud e
Centro Italia, così Cavour decide di mandare l’esercito piemontese in Italia cen- spedizione militare
azione offensiva con
trale occupando Marche e Umbria, a quel tempo sotto il controllo dello Stato l’aiuto delle armi.
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UNITà 3 Il Risorgimento italiano e l’Italia postunitaria

della Chiesa. Il 26 ottobre 1860 Garibaldi e Vittorio Emanuele II, alla guida dei
rispettivi eserciti, si incontrano a Teano (Caserta). Garibaldi in quella occasione
riconosce Vittorio Emanuele II come “re d’Italia” e gli affida tutti i territori libe-
rati. Il 17 marzo 1861 nasce ufficialmente il regno d’Italia, con capitale Torino.

Organizzo le informazioni

Osserva la carta di p. 23 e sulla base delle informazioni che puoi ricavare dalla sua
lettura e di quelle che hai trovato nel testo, descrivi per punti la spedizione dei Mille e
quella organizzata da Cavour.

Ricerco nuove informazioni

Fai una ricerca sul pensiero politico di Mazzini, Garibaldi e Cavour e scrivi un testo sul
quaderno, mettendo in rilievo le loro diverse posizioni.

lezione 2 L’Italia dopo l’unificazione


I problemi dell’Italia unita
Veneto Il nuovo regno d’Italia nasce dall’unifi-
54% apparati
54% cazione di territori e popolazioni divisi amministrativi
78% da secoli di dominazioni straniere. Per- uffici e organi che
si occupano della
tanto, al momento dell’unità, l’Italia è
54%
gestione dello Stato.
74% 83% caratterizzata dall’esistenza di leggi, antiquati superati,
84% apparati amministrativi, tradizioni, vecchi.
86% lingue, sistemi di misura e monete dif- meccanizzata
ferenti; è necessario quindi avviare un
Stato della
Chiesa 68% basata sull’uso delle
macchine.
processo di vera unificazione.
86%
86%
86% inadeguata
90% Nel 1861 l’Italia è sostanzialmente un insufficiente.
paese arretrato, cioè poco sviluppa-
squilibri mancanti
to rispetto ad altre nazioni europee.
86%
di equilibrio, non in
L’agricoltura utilizza ancora metodi parità.

89% antiquati, non è meccanizzata e i rac- in deficit situazione


in cui le uscite (le
colti non sono sufficienti. L’industria è spese) superano le
sviluppata solo intorno alle città di Mi- entrate.
L’analfabetismo in Italia nel 1861.
lano, Torino e Genova. La rete strada-
le e ferroviaria, molto importante per lo sviluppo economico, è inadeguata: le
ferrovie sono estese per soli 2000 km e in alcune zone (come la Sardegna) non
esistono proprio. Anche la società italiana soffre di gravi squilibri: solo il 20%
della popolazione sa leggere e scrivere. Le finanze dello Stato sono in deficit,
cioè lo Stato ha molti debiti a causa delle spese militari fatte per raggiungere
l’unità. Il nuovo governo ha quindi gravi problemi da risolvere.
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l'ottocento 1

Destra e Sinistra
Nel 1861 solo mezzo milione di italiani sui 22 milioni complessivi ha il diritto conservatori coloro
di voto. Questo diritto, infatti, è riconosciuto solo ai maschi maggiorenni che che sono legati alle
possiedono qualcosa (almeno 40 lire) e che sanno leggere e scrivere. vecchie tradizioni
e non sono aperti
Nel Parlamento italiano si formano due schieramenti: la Destra e la Sinistra. a cambiamenti o a
riforme.
La Destra è composta da uomini che provengono dagli ambienti dell’aristocra-
zia terriera del Sud e della grande borghesia del Centro-Nord. Favorevoli alla accentratore che
controlla tutto.
linea politica di Cavour, sono moderati e conservatori, e vogliono uno Stato
forte e accentratore. La Sinistra, invece, è un raggruppamento parlamentare
composto da democratici, mazziniani e repubblicani, che rappresentano la me-
dia borghesia professionale e gli artigiani. Costoro, a differenza degli uomini
della Destra, sono più sensibili a ideali di giustizia sociale.

La Destra al governo
Dal 1861 al 1876 l’Italia è governata dalla Destra e da primi ministri come Bet-
tino Ricasoli, Urbano Rattazzi e Marco Minghetti. Essi cercano di risanare il bi- primi ministri i
lancio dello Stato attraverso una serie di tasse. La più importante e contestata capi dei ministri
che compongono i
è la “tassa sul macinato”. Le tasse colpiscono soprattutto i ceti più deboli, ma governi.
permettono di raggiungere il pareggio di bilancio nel 1874. bilancio dello Stato
A livello più generale, la Destra si caratterizza per un controllo molto forte sul l’insieme delle
entrate e delle uscite
territorio e per l’estensione delle leggi piemontesi a tutta la nazione, come (spese) dello Stato.
l’obbligo della leva militare. Fra le altre riforme importanti della Destra ci sono contestata criticata,
l’ampliamento della rete ferroviaria e la riforma della scuola elementare. rifiutata.
tassa sul macinato
tassa pagata per ogni
quintale di cereali
macinato.
pareggio di bilancio
situazione in cui le
entrate e le uscite del
bilancio dello Stato
sono in parità.

L’apertura del leva militare periodo


primo tratto in cui gli uomini sono
ferroviario in obbligati a svolgere il
servizio militare.
Italia: Napoli-
Portici (1839).

SelezionO LE informazioni

Dopo aver riletto il testo, sottolinea con colori diversi le frasi che parlano della
situazione economica, della situazione sociale e di quella politica del regno d’Italia.

SINTETIZZO LE informazioni

Quali sono le riforme più importanti decise dalla Destra? Riportale sul quaderno.
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UNITà 3 Il Risorgimento italiano e l’Italia postunitaria

La grave situazione dell’Italia meridionale non investono


risorse non
Per il nuovo Stato una delle questioni più difficili è la situazione del Sud Italia. spendono denaro per
sviluppare le attività
Al momento dell’unificazione, infatti, l’economia è molto arretrata. L’attività economiche.
principale è l’agricoltura, ma la maggior parte delle terre è in mano a grandi
braccianti lavoratori
proprietari, che non investono risorse e sfruttano i braccianti. della terra pagati a
Dopo la sconfitta dei Borboni e dei grandi proprietari terrieri che li sostengono, giornata.

i contadini e i braccianti sperano di ottenere le terre, perché lo stesso Garibaldi brigantaggio le


lotte dei cosiddetti
ne ha promesso la distribuzione. In realtà la situazione non cambia, anzi in al- “briganti”, uomini
cuni casi peggiora: non solo le terre non vengono ridistribuite, ma i contadini e e donne che
combattono contro
braccianti vengono anche colpiti dalle tasse imposte dallo Stato e dall’obbligo la dura politica del
della leva militare, che toglie per due anni braccia utili al lavoro nei campi. regno d’Italia nei
confronti del Sud del
La reazione di molti contadini delle regioni meridionali por- paese.
ta al fenomeno del brigantaggio, cioè alla nascita di gruppi
armati che incendiano gli uffici comunali e gli archivi con le
liste della leva, compiono rapine, cercano di prendere i beni
dei grandi proprietari (bestiame e denaro).
Così, fra i cosiddetti “briganti” e il nuovo regno d’Italia si
scatena una vera e propria guerra: nel Centro-Sud opera-
no più di 350 bande di briganti, mentre il regno d’Italia im-
pegna più di 100.000 soldati per reprimere il fenomeno. In
cinque anni di lotta (1861-1865) vengono uccisi più di 5000
briganti e arrestati più di 8000, mentre i problemi che han-
no causato la protesta restano non risolti.
Un gruppo di
briganti.

SINTETIZZO LE informazioni

Cerca di spiegare sul quaderno le motivazioni che portano alla nascita del fenomeno
del brigantaggio.

La Terza guerra d’indipendenza


Nel 1866 la Prussia, che vuole liberarsi dal controllo dell’Austria, propone al regno d’Italia un’alleanza
per attaccare su due fronti l’impero austriaco, che possiede ancora il Veneto, il Trentino e Trieste.
Subito dopo scoppia la guerra. Gli austriaci sconfiggono ripetutamente gli italiani: solo i volontari
di Garibaldi riescono a ottenere alcune vittorie. Fortunatamente i prussiani vincono gli austriaci a
Sadowa. Con la pace di Vienna l’Austria cede al regno d’Italia il Veneto e Venezia, anche se non an-
cora Trento e Trieste. Nel frattempo il governo della Destra decide nel 1865 di spostare la capitale da
Torino a Firenze.
Terminata la guerra, i volontari di Garibaldi cercano di puntare su Roma per completare l’unifi-
cazione e soprattutto per conquistare la capitale naturale dell’Italia. Nel 1867 Garibaldi è però fer-
mato a Mentana dai francesi, che da sempre difendono il papa. Solo nel 1870 la situazione cambia.
In quell’anno, infatti, l’imperatore francese Napoleone III è sconfitto dai prussiani: ciò porta in
Francia alla caduta dell’impero e alla nascita della repubblica. Le truppe francesi a difesa di Roma
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l'ottocento 1

sono richiamate in patria e que-


sto permette all’esercito del re-
gno d’Italia di entrare in città
e conquistarla. Nel 1871 Roma
diventa capitale del regno. Al
papa rimane solo il territorio
della Città del Vaticano.
In quello stesso anno avviene an-
che l’unificazione degli Stati te-
deschi per iniziativa della Prus-
sia: nasce così la Germania. La breccia di Porta Pia, attraverso la quale l’esercito italiano entra a Roma.

ELABORO LE informazioni

Dopo aver riletto il paragrafo elabora una cronologia dei fatti che hanno portato a
conquistare il Veneto e Roma. Quali territori mancano per completare l’unificazione
italiana dopo la Terza guerra d’indipendenza?

La Sinistra al governo abolita eliminata,


Nel 1876 la Sinistra vince le elezioni e il governo è guidato da Agostino Depretis annullata.
(1813-1887). Inizia una fase di sviluppo industriale: sono realizzate le acciaierie conquiste coloniali
di Terni, la società mineraria Montecatini, le officine ferroviarie Breda. Vengo- conquiste di colonie,
cioè di territori posti
no inoltre fatte importanti riforme: diventa obbligatoria l’istruzione elementare in aree lontane, da
(1877), è abolita la tassa sul macinato (1880) ed è esteso il diritto di voto al 7% dominare e sfruttare.

della popolazione (1882). previdenziale cioè


della previdenza
In politica estera la Sinistra decide di firmare nel 1882 un patto con la Germania e sociale, che si occupa
l’Austria: la Triplice Alleanza. La firma di questo accordo serve all’Italia ad avere delle difesa dei
lavoratori in caso di
l’approvazione internazionale per le conquiste coloniali. Come tanti Stati euro- infortunio, malattia,
pei, infatti, l’Italia cerca di impossessarsi di territori in Africa, ma spesso senza gravidanza e nella
vecchiaia.
grande successo. Alla morte di Depretis, il potere passa a Francesco Crispi (1818-
1901), siciliano ed ex seguace di Garibaldi. Di fronte alle
proteste del popolo, che vuole migliorare le proprie
condizioni di vita, Crispi reagisce con violenza e blocca
ogni tentativo di sciopero. Tuttavia attua una serie di
importanti riforme a livello previdenziale (pensioni
per la vecchiaia, l’invalidità e la maternità delle donne
lavoratrici) e abolisce la pena di morte.
In politica estera Crispi continua la politica di Depre-
tis: l’Italia, dopo aver conquistato l’Eritrea nel 1890,
cerca di occupare l’Etiopia. Il tentativo si conclude
però con una pesante sconfitta nel 1896 ad Adua.

Le fasi finali della battaglia di Adua.


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UNITà 3 Il Risorgimento italiano e l’Italia postunitaria

organizzo le informazioni

Completa la tabella riportando gli avvenimenti accaduti nelle date indicate.


Date Che cosa succede?
1876
1877
1880
1882
1890
1896

Gli appunti del cittadino

La pena di morte
La pena di morte, chiamata anche pena capitale, è l’uccisione di un individuo ordinata da un’au-
torità in seguito alla condanna di un tribunale. Il primo Stato al mondo ad aver abolito la tortura
e la pena capitale è il granducato di Toscana, in data 30 novembre 1786.
L’Italia decide di abolire la pena di morte nel 1889, ma durante il fascismo, nel 1926, tale pena
viene reintrodotta e rimarrà in vigore fino al 1946. La pena di morte è tuttora praticata in molti
Stati del mondo.

In quali regioni del mondo la pena di morte è ancora praticata? In quali paesi
del mondo non è più applicata pur essendo ancora prevista dal codice? Per
rispondere fai una ricerca in Internet.

lezione 3 L’età giolittiana


disoccupazione
La crisi economica mancanza di lavoro.
Verso la fine del secolo l’Italia attraversa una profonda crisi Gli scontri del 1898
rincaro aumento.
a Milano.
politica, dovuta alle sconfitte africane, ma anche economi-
ca, con la disoccupazione sempre in crescita e il rincaro
dei prezzi.
L’aumento delle tasse porta a una serie di manifestazioni
e proteste: la più importante è quella di Milano nel 1898.
In quell’occasione i manifestanti sono attaccati dall’eserci-
to del regno, guidato dal generale Bava Beccaris, che spara
sulla folla provocando 80 morti.
La scelta della forza da parte dello Stato non fa altro che
peggiorare la situazione di tensione, tanto che nel 1900 un
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l'ottocento 1

giovane anarchico, Gaetano Bresci,


anarchico persona
uccide con un attentato il re Um- che lotta contro
berto I. Il nuovo re, Vittorio Ema- lo Stato e contro
qualsiasi forma di
nuele III, in un clima di incertezza potere in nome della
nomina capo del governo Giuseppe libertà assoluta.
Zanardelli e ministro degli Inter- ministro degli
ni Giovanni Giolitti, un liberale che Interni il ministro
che si occupa
si è mostrato contrario all’uso della dell’ordine pubblico.
forza contro i lavoratori che prote-
stano per migliorare le proprie con- L’assassinio di
dizioni di vita. Umberto I.

Il governo di Giolitti
Giolitti diventa capo del governo nel 1903 e tiene quasi ininterrottamente il po-
tere fino al 1913. Durante la sua guida l’Italia conosce un grande sviluppo indu- tutela difesa.
striale, soprattutto nelle regioni del Nord e in particolare nell’area compresa fra
Milano, Torino e Genova. Il Sud resta invece arretrato e ciò favorisce l’emigrazione delle popolazioni
meridionali per cercare lavoro fuori dall’Italia.
A livello sociale il governo Giolitti stabilisce nuove leggi che prevedono il riposo festivo, la limitazione
dell’orario del lavoro, una tutela delle donne e dei ragazzi e il diritto di sciopero. È inoltre ampliato
il diritto di voto a tutti i cittadini maschi che sanno leggere e scrivere, o che hanno fatto il servizio
militare: possono ora votare circa 8.600.000 persone, il 24,5% della popolazione.
Durante il suo governo l’Italia continua la politica coloniale: nel 1911 attacca la Libia, giungendo a
occupare nel 1912 la sua area costiera, senza però riuscire a sconfiggere l’opposizione interna.
Nel frattempo cresce l’opposizione al governo, grazie anche alla formazione di nuovi
partiti. Nel 1892 nasce il Partito socialista italiano, che vede la partecipazione di
figure come Filippo Turati, Andrea Costa e Anna Kulishoff. Nel Partito socialista
sorgono due correnti, quella massimalista e quella riformista. I massimalisti
vogliono cambiare la situazione attraverso una rivoluzione; i riformisti voglio-
no invece migliorare la condizione dei lavoratori attraverso riforme graduali.
Nel paese è presente anche un movimento anarchico, ostile a qualsiasi forma
di potere.
Anche i cattolici cominciano a partecipare attivamente alla vita politica italia-
na, dopo anni di esclusione dovuta ai cattivi rapporti fra Stato della Chiesa e regno
d’Italia.
Giovanni Giolitti.

seleziono le informazioni

Dopo aver riletto il testo sottolinea con colori diversi le frasi che descrivono i seguenti
aspetti dell’Italia nel periodo di Giolitti:
• la situazione economica;
• la situazione sociale;
• la situazione politica.
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Verifica

 1 Indica l’anno dei seguenti avvenimenti e mettili in ordine sulla linea del tempo,
scrivendo nel quadratino la lettera corrispondente.

………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… …………………………

a. S
 econda guerra c. Guerra di Libia e. Triplice Alleanza
d’indipendenza d. Uccisione del re Umberto I f. Nascita del regno d’Italia
b. Terza guerra d’indipendenza

2 Vero o falso?
1. Nel 1860 l’Italia è definitivamente unita. v f
2. Nel 1871 l’Italia si trasforma in repubblica. v f
3. Garibaldi prova più volte a conquistare Roma. v f
4. Con la Terza guerra d’indipendenza il regno d’Italia conquista il Veneto. v f
5. Durante la Terza guerra d’indipendenza l’Italia ottiene importanti vittorie militari. v f
6. Per conquistare Roma, il regno d’Italia deve lottare contro Napoleone III. v f
7. Dal 1861 al 1876 l’Italia è governata dalla Sinistra. v f
8. La tassa sul macinato è molto impopolare. v f
9. La Destra raggiunge il pareggio di bilancio. v f
10. Uno dei problemi principali del nuovo Stato italiano è l’analfabetismo. v f
11. Con Francesco Crispi l’Italia conquista Etiopia ed Eritrea. v f
12. La fine dell’Ottocento è caratterizzata da proteste e scioperi. v f
13. Giolitti favorisce lo sviluppo all’economia italiana. v f
14. Con Giolitti l’Italia abbandona la politica coloniale. v f

3 Collega causa ed effetto.

A causa dell’introduzione di nuove tasse l’Italia ottiene il controllo del Veneto.


e della leva obbligatoria
La mancanza di lavoro favorisce la conquista di Roma.
La sconfitta di Napoleone III da parte scoppiano rivolte in diverse città, specie a
della Prussia Milano.
A causa dei problemi economici spinge molti italiani a emigrare.
Grazie alla vittoria di Sadowa nel Sud si sviluppa il brigantaggio.

4 Scrivi il significato delle parole elencate.


Risorgimento: ........................................................................................................ Armistizio: ........................................................................................................................
Plebiscito: .................................................................................................................... Brigantaggio: ..............................................................................................................
30 Disoccupazione: . .............................................................................................. Colonie: . ..............................................................................................................................

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l'ottocento 1
unità 4

Il colonialismo
lezione 1 La spartizione dell’Africa
spartizione
L’espansione coloniale divisione.
Nei secoli XVI e XVII Inghilterra, Francia, Spagna, Olanda e Portogallo conquistano mercati i luoghi in
ampie parti di Africa, Asia e America. All’inizio dell’Ottocento, però, è soprattut- cui si fanno gli scambi
commerciali.
to l’Inghilterra ad avere conservato un grande impero coloniale, mentre Spagna,
ideologiche basate su
Portogallo, Olanda e Francia hanno perduto quasi tutti i loro possedimenti. idee decise in anticipo
Dalla metà del secolo in poi, tuttavia, la conquista coloniale riprende e porta a e non provate dalla
realtà dei fatti.
una vera e propria corsa alla spartizione del mondo. La ricerca di nuove terre da
circumnavigazione
occupare nasce dalla volontà di trovare materie prime necessarie per lo sviluppo navigazione completa
industriale, ma anche nuovi mercati dove vendere le merci prodotte. Si aggiungo- intorno a un’isola o a
un continente.
no anche motivazioni politiche: molti Stati vogliono infatti dimostrare la propria
potenza attraverso la conquista di territori coloniali sempre più grandi.
Ma vi sono anche motivazioni culturali e ideologiche: gli europei pensano di
essere superiori alle altre popolazioni del mondo, considerate arretrate, sotto- L’inaugurazione del
sviluppate e bisognose di guida. canale di Suez.
L’espansione coloniale aumenta
ancora di più dopo l’apertura del
canale di Suez nel 1869. Questo ca-
nale artificiale, costruito su territo-
rio egiziano dai francesi su progetto
italiano, mette in comunicazione il
Mediterraneo con il Mar Rosso. In
questo modo per le potenze euro-
pee è molto più facile penetrare in
Africa e Asia, in quanto non sono
obbligate a effettuare la circumna-
vigazione del continente africano.

Le conseguenze della colonizzazione


L’Africa è il continente che attira maggiormente le nazioni europee. Pur essen-
do stato privato per secoli dei suoi uomini attraverso la tratta degli schiavi, il
continente africano, soprattutto all’interno, è sconosciuto. Nel 1876 a Bruxelles tratta degli schiavi
commercio degli
si svolge un congresso geografico internazionale, voluto dal re del Belgio Leo- schiavi, strappati con
poldo II, per discutere sulle esplorazioni. In realtà il congresso è l’occasione per la forza dall’Africa e
portati in America
dare il via all’espansione coloniale nel continente africano, che in pochi decenni per farli lavorare
viene interamente conquistato, tranne la Liberia e l’Etiopia. nelle piantagioni di
canna da zucchero,
La colonizzazione provoca però gravi tensioni fra gli Stati, che entrano in con- di tabacco, di caffè, di
flitto tra loro per il possesso di quei territori. Con la Conferenza di Berlino del cotone e di ortaggi.
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UNITà 4 Il colonialismo

1884-1885 i paesi europei definiscono le nor-


Algeri
me per la spartizione dell’Africa e tracciano i
confini dei vari domini coloniali.
Marocco
Madeira (Port.) spagnolo Tunisia
Marocco Canale

Ben presto inizia lo sfruttamento dei terri-


Canarie (Sp.) Il Cairo di Suez
Ifni (Sp.)
Algeria Libia Egitto
tori controllati. In ogni colonia si sviluppa
Rio De Oro

Isole di
Capo Verde Africa la monocoltura, cioè la coltivazione di un
unico prodotto: il caffè in Kenia, il cacao
(Port.)
Africa Occidentale Francese Sudan Socotra
Equatoriale Anglo-egiziano Eritrea (R.U.)
Gambia
Francese
nell’Africa centro-occidentale, le arachidi
Fashoda Gibuti
Guinea Port. Somalia
Nigeria Britannica
Sierra Leone Costa ETIOPIA
nel Senegal. In questo modo la popolazione
d'Oro Somalia
LIBERIA Camerun
Togo Italiana

locale si impoverisce sempre di più, perché


Uganda
Fernando Poo (Sp.) Kenya
Congo

la sua economia dipende completamente da


Sao Tomé e Principe (Port.) Francese Congo Is Amiranti
Belga Africa (R.U.)
Rio Muni
Orientale Is Aldabra
Tedesca (R.U.)
una sola produzione.
Regno Unito Is. Comore (Fr.)
Angola Rhodesia Niassa
Francia del Nord
Germania Rhodesia Mozambico
Africa del Sud Madagascar
Italia Occidentale Beciuania
Tedesca monocoltura
coltivazione di un
Portogallo Johannesburg
Swaziland Réunion (Fr.) I possedimenti coloniali
Belgio Unione Basutoland Maurizio (R.U.) degli Stati europei in Africa. unico prodotto.
Spagna Sudafricana
Città del Capo

Organizzo le informazioni

Osserva la carta qui sopra: per ciascuno Stato europeo indicato in tabella individua e
scrivi i nomi dei paesi africani da esso colonizzati.
Inghilterra
Francia
Germania
Belgio
Portogallo

elaboro le informazioni

Leggi la frase del politico francese Jules Ferry. Spiega che cosa sostiene e discutine in
classe.
«Signori, occorre avere il coraggio di parlare a voce alta e più sinceramente.
Bisogna affermare apertamente che le razze superiori hanno effettiva-
mente dei diritti nei confronti di quelle inferiori».

Partendo dai contenuti della lezione, cerca di


dare un titolo all’immagine qui a fianco. Che cosa
stanno facendo i personaggi ritratti? Chi sono,
secondo te? Discutine con l’insegnante.

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