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Tra
leggende, miti e fatti storici reali, la nascita del
capoluogo lombardo si aggira intorno al 600 a.C
La storia delle origini di Milano affonda le sue radici nella notte dei tempi.
Molto probabilmente Milano fu fondata dai Celti appartenenti alla cultura
di Golasecca. Prove archeologiche del XIX secolo hanno dimostrato
che Milano nacque come un piccolo villaggio che nel tempo si è ingrandito.
Secondo la tradizione leggendaria riportata da Tito Livio, la fondazione della città
avvenne nel VI secolo a.C, ad opera di Belloveso. Quest’ultimo era il nipote del
sovrano dei Galli Biturgi. La tribù gallica sconfisse, sul Ticino, gli Etruschi, che
fino ad allora avevano dominato la zona. Successivamente, si sarebbero insediati
in un territorio già abitato dagli Insubri, che avevano dato il nome alla regione.
Mediolanum
Come è stato attestato sempre da TitoLivio, il toponimo latino della città
era Mediolanum. Secondo i linguisti questa parola si compone di due termini,
medio e plenum, che significano “in mezzo alla pianura” o “pianura di mezzo”. A
sua volta il toponimo Mediolanum riproduce un toponimo celtico dal significato
“città in mezzo alla pianura”. Infatti, la città era situata nel mezzo di importanti vie
di comunicazione. Questa era un’usanza tipica dei Celti. Di fatto, si ritrovano altre
città in Gallia con lo stesso nome. La leggenda narra che Belloveso si imbattè in
una mitica scrofa semilanuta, in latino medio lanum. La scrofa venne avvistata
sotto un biancospino, pianta sacra alla dea Belisama. L’animale indicò all’uomo il
luogo in cui fondare un santuario.
La scrofa semilanuta divenne il simbolo della Milano gallica fino al IV secolo.
Secondo altre versioni il toponimo Mediolanum indicherebbe il santuario
principale, ossia il complesso sacro più importante per le genti celtiche della zona.
Nell’opera Storie, Polibio scrisse di una processione alla dea Atena che
gli Insubri avrebbero allestito per scongiurare la sconfitta contro i Romani. La
disfatta avvenne comunque nel 222 a.C. Il santuario della dea si sarebbe dovuto
trovare nei pressi dell’attuale Duomo di Milano. Questa posizione, a 121 metri sul
livello del mare, era il punto ideale per ospitare l’acropoli.