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Lo sviluppo turistico

Direzione e coordinamento scientifico


dott.ssa Stefania Berardi

Studio realizzato da

nei siti del patrimonio


Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo e sulla Promozione Turistica

UNESCO
Gru p p o d i l a v o ro
dott. ssa Stefania Berardi
dott. ssa Maria Stella Minuti
dott. Paolo Desinano

Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 2

principali caratteristiche
e trasformazioni indotte
Direzione
Direzione e coeordcoordinamento
inamento scientifico scientifico: Associazione Beni Italiani Patrimonio Lo Studio è stato realizzato dall’Associazione
dott.ssa Stefania
dott.ssa Stefania Berardi Berardi Mondiale Unesco Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco in
collaborazione con il Centro Italiano di Studi
Studio realizzato da
Studio realizzato da Presidente Superiori sul Turismo e sulla Promozione Turistica
Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo e sulla Promozione Turistica
Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo Claudio Ricci con il contributo del Ministero per i Beni e le
eGsulla Promozione Turistica
ruppo d i lavoro
Sindaco di Assisi Attività Culturali Legge 20 febbraio 2006, n.77
dott. ssa Stefania Berardi “misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani
Gruppo di lavoro
dott. ssa Maria Stella Minuti Segretariato di interesse culturale, paesaggistico e ambientale,
dott. ssaDesinano
dott. Paolo Stefania Berardi presso il Comune di Ferrara inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale posti
dott. ssa Maria Stella Minuti sotto la tutela dell’Unesco”.
dott. Paolo Desinano Comitato Tecnico Scientifico
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte presso
2
l’Ufficio Centro Storico di Firenze
Patrimonio Mondiale Unesco

Coordinamento editoriale
Arianna Zanelli, Carla Bottoni,
Alessandra Tamascelli

Progetto grafico
ViViVi s.a.s. comunicazione e design, Ferrara

Casa Editrice
Edisai Edizioni s.r.l., Ferrara

Chiuso in redazione
aprile 2013
Indice Prefazioni 1. Il modello del ciclo di vita per interpretare l’evoluzione
Claudio Ricci 11 di una destinazione turistica 52
Stefania Berardi 15 2. Le fasi dello sviluppo della destinazione turistica 53
3. La fase di stagnazione e gli scenari che si aprono per le città 61
Introduzione 16 4. I costi e benefici associati alle diverse fasi di sviluppo
della destinazione turistica 63
5. Il “circolo vizioso” dello sviluppo turistico nelle città heritage 66
Parte 1 21 5.1 Le fasi del circolo vizioso 67
6. Alcune considerazioni critiche sul modello del ciclo di vita della destinazione 71
1. Gli impatti generati dal turismo nelle città 23
1. Le città del Patrimonio Unesco e il turismo culturale 24 3. La capacità di carico turistica delle città d’arte 75
2. Gli effetti del turismo sui siti e le aree urbane 28 1. Aspetti definitori della capacità di carico turistica 76
2.1 L’impatto fisico ed ambientale del turismo nelle città d’arte 30 2. La capacità di carico turistica e il ciclo di vita della destinazione 84
3. L’impatto sociale del turismo 35 3. Difficoltà di applicazione pratica del concetto di capacità di carico 85
3.1 Gli effetti socio-economici 36 4. La capacità di carico come parte del processo di pianificazione del turismo 89
3.2 Gli effetti socio-culturali 37 5. Il modello Costa Canestrelli per la stima della capacità di carico nei centri storici 93
3.3 Comunità coinvolte nel turismo urbano e processi di spiazzamento 42
4. L’impatto del turismo culturale sulla qualità della vita nelle città storiche 46 4. Le politiche per le gestione del turismo nelle città storiche 101
1. La Convenzione concernente la protezione del Patrimonio Mondiale
2. Il ciclo di vita delle destinazioni turistiche per le città storiche 51 Naturale e Culturale World Heritage Committee 102

4 5
2. La pianificazione per un turismo sostenibile 108 Parte 2 163
3. Il Ciclo di vita della destinazione e le politiche turistiche 114
4. Politiche che incidono a livello fisico 119
5. La gestione delle situazioni di congestione turistica nei siti culturali 123 1. Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane.
6. Politiche per la gestione dei flussi 128 I casi di Assisi, Matera, San Gimignano e Siena 165
7. Politiche che incidono a livello socio-economico 131 1. Il turismo nelle città d’arte italiane 166
8. Politiche che incidono a livello ambientale 133 2. Il turismo nelle città d’arte italiane iscritte alla Lista Unesco del Patrimonio
9. Politiche per evitare di raggiungere il livello di saturazione 136 mondiale dell’Umanità 173
2.1 I siti Unesco in Italia 173
5. Il monitoraggio per le città storiche 141 2.2 L’individuazione di casi di studio 178
1. L’esigenza di monitoraggio per le città storiche del Patrimonio Mondiale 142 3. Analisi dei casi di Assisi, Matera, San Gimignano e Siena 181
2. Un Osservatorio per le città storiche del Patrimonio Mondiale 143 3.1 Analisi della domanda turistica 181
3. Il ciclo di vita della città e la rilevazione tempestiva delle situazioni di declino 151 3.1.1 La composizione della domanda nelle città 187
3.1 Le strategie per affrontare il declino 152 3.1.2 La domanda di turisti italiani e stranieri 188
3.1.3 La domanda negli esercizi alberghieri e complementari 194
Appendice 154 3.1.4 La stagionalità dei flussi turistici 200
3.2 Analisi dell’offerta turistica 204
3.2.1 Analisi della consistenza ricettiva 204
3.2.2 Il tasso di occupazione della capacità ricettiva 212

6 7
2. Sistema di monitoraggio e valutazione delle tendenze in atto nelle
destinazioni turistiche 217
1. Premessa 218
2. Il sistema IDES 219
3. Un’applicazione del sistema IDES 224
4. Applicazione del sistema IDES alle città Unesco oggetto dell’analisi 228

3. Analisi delle principali politiche turistiche per le città di Assisi, Matera,


San Gimignano e Siena 233
1. Politiche turistiche per i siti Unesco: l’analisi dei casi 234

Appendice statistica 267

Bibliografia 297

8 9
S
ono numerose le domande a cui questo studio vuole trovare risposta. Quali sono le dinamiche tu-
ristiche che coinvolgono un Sito Unesco? Come si sviluppano nel tempo? È possibile prevederne e
determinarne flussi e andamenti? Come si può stabilire il giusto equilibrio tra fruizione del Sito e so-
stenibilità, ovvero come combinare alti obiettivi turistici senza alterare o depauperare le condizioni ambien-
tali del Sito?
Le pagine che seguono mettono in gioco concetti importanti, quali la capacità di carico turistica, e offrono
modelli interpretativi utili a formulare analisi puntuali e, conseguentemente, a impostare azioni efficaci nella
politica locale e nei piani di gestione del Sito Unesco.
L’attenzione si focalizza su una specifica tipologia di Sito – città d’arte di dimensioni medie o piccole. La mo-
dalità di raccolta dei dati si accompagna all’individuazione di indicatori e parametri che mirano a quantificare e
qualificare la vita di un Sito. Si apre in tal modo un tavolo di lavoro dagli strumenti versatili, in grado di affronta-
re la realtà dei Siti Unesco di diverso profilo, secondo prospettive multiple che tengono conto dell’aspetto cul-
turale di valore e consevazione del bene e dello scenario socio-economico, unitamente alla gestione turistica.

Claudio Ricci
Sindaco di Assisi
Presidente Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco

11
I
siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità che costituiscono un naturale polo d’attrazione per il turismo
culturale, un fenomeno destinato sempre più a crescere nei prossimi anni, si ritrovano ad affrontare l’au-
mento delle presenze turistiche che, se da un lato tiene viva l’attenzione sull’unicità dei siti e sull’impor-
tanza della loro conservazione, dall’altro rischia di essere un elemento di forte criticità per il sito stesso, snatu-
randolo o danneggiandolo talvolta anche in maniera irreparabile.
L’esigenza di conciliare la salvaguardia dei siti con la possibilità di una fruizione immediata e sostenibile rap-
presenta il punto di partenza dell’analisi che è stata sviluppata nel presente lavoro. Si è focalizzata in particola-
re l’attenzione sulle città storiche di piccole e medie dimensioni che in Italia costituiscono una parte rilevante
del Patrimonio riconosciuto da Unesco di Valore Universale e che suscitano un crescente interesse dal lato del-
la domanda di turismo culturale.
Nella prima parte del lavoro di taglio prevalentemente teorico, sono stati considerati gli impatti del turismo a
livello fisico, socio-economico e culturale nel contesto urbano, proponendo quale chiave di lettura il modello
del ciclo di vita della destinazione turistica. Emerge con evidenza la necessità per le città storiche interessate
da consistenti flussi di visitatori di dotarsi di strumenti che consentano di monitorare le dinamiche turistiche e
di trasformazione dei siti, al fine di adottare dei sistemi di governance di tipo pro-attivo, in grado di prevenire
ed evitare l’avvicinarsi di situazioni di “declino” contraddistinte da una progressiva riduzione della qualità
ambientale del Patrimonio e dell’intera destinazione. Appare, dunque, di elevata utilità ai fini della gestione
dei centri storici siti Unesco la possibilità di disporre di un sistema articolato di indicatori che consenta di
individuare in maniera “tempestiva” i problemi emergenti e le aree di impatto dell’attività turistica in modo da
consentire un processo decisionale basato su dati certi ed affidabili. In base agli obiettivi predefiniti sarà quindi

13
possibile per le Amministrazioni preposte adottare delle efficaci politiche di gestione correlate con le fasi di
sviluppo in cui si colloca il sito.
La contestualizzazione del modello, realizzata nella seconda parte del lavoro, con riferimento ad alcune cit-
tà storiche (Assisi, Matera, San Gimignano e Siena) identificative di realtà collocabili in fasi diverse di sviluppo
dal punto di vista turistico ha consentito di verificare la concreta possibilità di adottare il modello di analisi de-
finito nelle sue linee teoriche.

Stefania Berardi
Responsabile del progetto

14 15
Introduzione
I
l turismo costituisce una delle attività di maggior comportare delle criticità per la conservazione stessa
interesse per attivare il processo di valorizzazio- dell’integrità e dell’autenticità del patrimonio cultura-
ne dei siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, le della città.
su cui si concentrano gran parte delle strategie di svi- Le trasformazioni indotte dal turismo tendono a mo-
luppo poste in essere dai siti stessi. Allo stesso tempo dificarsi nel tempo, in relazione alla fase di sviluppo in
il turi-smo nelle sue diverse manifestazioni rappresen- cui si colloca la destinazione; pertanto, in questa sede
ta uno dei fattori antropici tra i più impattanti, i cui ef- viene adottato l’approccio del modello del “ciclo di vi-
fetti devono essere attentamente considerati al fine di ta della destinazione turistica” (Butler) per inter-pre-
adottare strategie di sviluppo sostenibile. tare in chiave dinamica il turismo nelle città storiche.
La rilevanza delle città d’arte in Italia inserite nel Pa- L’individuazione della fase di sviluppo in cui si colloca
trimonio Mondiale rispetto al complesso dei beni Une- la località potrà essere di supporto ai policy maker per
sco, ed il trend di crescita che caratterizza la domanda definire le politiche di gestione del turismo, consen-
di turismo culturale in tali contesti, rendono opportu- tendo di differenziare le scelte in relazione an-che a
no approfondire il tema degli impatti generati dal turi- comportamenti adottati da altre realtà urbane che oc-
smo sull’ambito urbano e sul patrimonio tutelato. cupano una posizione analoga nel ciclo di vita.
Nella prima parte del presente lavoro vengono presi L’entità degli impatti di carattere socio-economico,
in considerazione gli impatti che il turismo determina culturale e ambientale è strettamente legata al livel-
nelle città storiche focalizzando l’attenzione in parti- lo d’uso della destinazione turistica; assume dunque
colare sugli effetti di carattere fisico, socio-economico un’importanza cruciale per le città storiche la defini-
e culturale che se non adeguatamente gestiti possono zione della capacità di carico da intendersi sia come

16 17
quantità “ideale” di turisti che la città può assorbire zione ci portano a considerare la capacità di carico co- dinamiche turistiche ci ha portato a valutare la possibilità fasi del ciclo di vita:
senza che la comunità locale ne subisca gli impatti ne- me una “management notion” identificabile in un in- di applicare un “Sistema di rilevamento interattivo della la pressione turistica, ossia il rapporto tra presenze tu-
gativi; sia come il livello d’uso che questa può soppor- sieme di principi idonei a favorire lo sviluppo sosteni- destinazione” (IDES – Interactive Destination Evaluation ristiche e residenti;
tare, oltre il quale i visitatori cominciano a diminuire bile dell’area. Più che un valore unico sarà dunque rap- System). Si tratta di uno strumento decisionale pratico la turisticità, ossia il rapporto tra numero di posti let-
per la percezione che essi hanno delle esternalità ne- presentata da un intervallo all’interno del quale esi- e dinamico che può fornire ai gestori delle destinazioni to e numero di residenti;
gative, che li induce a cercare destinazioni alternative. stono le condizioni per lo sviluppo di un turismo so- in-formazioni strategiche e di facile interpretazione, si è giunti alla scelta di quattro casi rappresentativi di
Nel presente lavoro il concetto della capacità di cari- stenibile. Il superamento costante di queste soglie po- consentendo di evidenziare situazioni di criticità su cui posizionamenti diversi: Matera, Siena, Assisi e San Gi-
co viene approfondito soprattutto con riferimento alla trà compromettere l’attrattività della città avviandola è necessario intervenire. mignano e rispetto ai quali si è sviluppata l’analisi.
possibilità di contestualizzazione nelle città storiche, verso una situazione di stagnazione e poi di declino, in Per dare maggiore concretezza al lavoro teorico svol- La metodologia di analisi dei singoli casi di studio
utilizzandolo come uno strumento gestionale di sup- cui potranno risultare compromessi anche i valori uni- to nella prima parte della ricerca sono state seleziona- realizzata sia sulla base di dati statistici sia su dati qua-
porto per la definizione e l’implementazione di politi- versali alla base della sua stessa iscrizione nella Wor- te nella seconda parte alcune città italiane del Patri- litativi relativi soprattutto alle politiche turistiche adot-
che per un turismo sostenibile. La determinazione del- ld Heritage List Unesco. In tali situazioni si rende ne- monio Mondiale dell’Umanità, al fine di analizzare le tate ha consentito di delineare un profilo delle quattro
la capacità di carico non può dunque essere scissa dal- cessario per la città adottare un sistema di monitorag- dinamiche della domanda e dell’offerta turistica che città d’arte evidenziando in maniera sintetica, in par-
la definizione di obiettivi di sostenibilità per la destina- gio permanente che consenta di individuare in manie- contraddistinguono il loro processo evolutivo. ticolare, attraverso l’applicazione del modello IDES, le
zione, da cui ne discendono in modo correlato i limiti ra tempestiva le eventuali situazioni di rischio su cui La scelta delle città avvenuta attraverso varie fasi, si situazioni di criticità su cui focalizzare gli interventi.
per lo sviluppo turistico desiderato. intervenire con misure efficaci per contrastare le ten- è concentrata in particolare sulle città di piccole e me- Si tratta di un modello di analisi che si ritiene valido
Le difficoltà di individuare con precisione ed in ma- denze negative in atto. die dimensioni, in quanto ritenute maggiormente rap- nelle sue linee generali anche per analizzare lo svilup-
niera univoca un livello ottimale di utilizzo delle risor- L’importanza di adottare da parte della governance presentative della situazione del nostro Paese. Attra- po turistico di altre tipologie di siti culturali, seppure
se della città e quindi il limite oltre il quale lo sviluppo della città un comportamento di tipo proattivo che verso l’utilizzo di due indicatori sintetici utilizzabili in prevedendo opportuni adattamenti che tengano con-
turistico comporta degli effetti negativi per la destina- preveda un’attività permanente di monitoraggio delle via indiretta per collocare le destinazioni nelle diverse to della natura del singolo sito.

18 19
Parte
1.
Gli impatti
generati
dal turismo
nelle città
1. Le città del Patrimonio Unesco e il turismo La crescita dei flussi turistici e delle attività collegate vazione del patrimonio, che a sua volta ha comporta- sulla città attori diversi quali residenti, city users e ope-
culturale comporta la necessità di conciliare le finalità primarie to variazioni anche nei criteri per la delimitazione del- ratori commerciali, che chiedono qualità di vita, ser-
della tutela e della conservazione del Patrimonio con l’ambito da sottoporre a tutela. vizi, adeguamenti alle attuali esigenze d’uso, ma an-
La vastità, l’importanza e la capillarità del patrimo- quelle della valorizzazione. Uno sfruttamento turisti- Le prime iscrizioni delle città storiche nella Lista del che occasioni economiche e stimoli culturali. Si rendo-
nio storico artistico dell’Italia rende il Paese una del- co eccessivo, tendente a privilegiare vantaggi di bre- Patrimonio Mondiale privilegiavano gli aspetti forma- no pertanto necessarie strategie di “conservazione in-
le mete più ambite del turismo culturale. Tale forma di ve termine può infatti mettere a repentaglio la conser- li e il “pittoresco” e tendevano ad assumere la nozio- tegrata” del patrimonio in grado di mantenere il ruolo
turismo che vede come destinazione principale l’am- vazione del patrimonio inducendo trasformazioni pro- ne di “gruppo di edifici” (contenuta nelle Operational attuale della città storica.
bito urbano presenta tassi di crescita più accentuati fonde nella città e mettendo a rischio anche il mante- Guidelines Unesco (3)); nelle iscrizioni più recenti è sta- Questi temi oggetto di approfondimento anche a li-
ri-spetto al turismo in generale affermandosi sempre nimento stesso dell’iscrizione nella Lista del Patrimo- ta data invece una maggiore rilevanza alla valutazio- vello internazionale (carte ICOMOS e Raccomandazioni
più come uno dei segmenti più attrattivi e remunera- nio Unesco. ne del “contesto” andando oltre il perimetro del “cen- Unesco) tendono ad affermare sempre più l’imposta-
tivi del mercato turistico del nostro paese, con un peso Il dibattito sulla gestione della città storica non ri- tro storico” e dando maggior risalto alla continuità dei zione secondo cui la città non va vista come un “mu-
che si attesta intorno al 25 % dei flussi complessivi. guarda solo l’ambito accademico (2); non sono infre- processi evolutivi che hanno contribuito e contribui- seo”, ma come un organismo vivente che si adatta al-
L’elevato numero delle città d’arte italiane iscritte nella quenti casi di centri urbani iscritti nella Lista del Patri- scono ancora a plasmare il territorio. le esigenze della vita moderna. L’opera di conservazio-
Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, contribui- monio Mondiale in cui si sono riscontrate situazioni di Per trasmettere alle generazioni future la città sto- ne dovrà riguardare non solo gli aspetti formali della
sce in modo determinante alla crescita del turismo cul- contrapposizione tra le ragioni della conservazione e rica con i suoi caratteri di integrità ed autenticità va città, ma anche quelli che si riferiscono alle “funzioni”
turale. Le città d’arte rappresentano infatti, senza om- quelle dello sviluppo che hanno portato, in alcuni casi, dunque tenuto conto di molteplici aspetti che inclu- urbane, in particolare la residenza, adattando gli usi ai
bra di dubbio, le destinazioni primarie per il turismo cul- addirittura alla rinuncia del riconoscimento in cambio dano l’integrità visiva anche del paesaggio circostante cambiamenti imposti dalle trasformazioni sociali.
turale dove si conserva la storia del patrimonio e delle di vantaggi economici immediati, non vincolati al ri- (la buffer zone) e la continuità d’uso nel rispetto di re- Emerge allora una nozione allargata di patrimonio
tradizioni, tanto da poter affermare che “il turismo cul- spetto della tutela del patrimonio. Nel corso degli anni quisiti di integrità funzionale e strutturale. urbano che trascende la tradizionale concezione di
turale è in gran parte turismo ur-bano” (1). si è assistito ad un mutamento del concetto di conser- Occorre riuscire a conciliare le aspettative che hanno centro storico, per accogliere un ambito di territorio
1. Costa P., Manente M. e Furlan M. C., Politica economica del turismo, TUP, p. 216
2. Borgarino M. P., La gestione del paesaggio storico urbano fra nuovi indirizzi e men- 3. Unesco, Operational Guidelines for the implementation of the World Heritage Conven-
talità consolidate, Politecnico di Milano, 2011 tion, 2008.
24 25
più vasto entro cui la città si è nel tempo costruita e dei più ampi obiettivi di sviluppo sostenibile, per tute- valutare l’impatto delle trasformazioni, in cui il tema impostare delle adeguate politiche di gestione orien-
modificata; una concezione che prende in considera- lare e migliorare la qualità dell’ambiente umano. della relazione fra conservazione e sviluppo sostenibile tate alla sostenibilità.
zione anche l’organizzazione dello spazio, i valori so- La Raccomandazione considera il “paesaggio stori- è posto tra gli statement iniziali che sottolineano il ruolo L’analisi degli effetti del turismo nelle città storiche
ciali e culturali radicati nel vivere urbano, la percezione co urbano” oggetto di tutela, come l’area urbana ri- strategico (attivo) che la conservazione del patrimonio costituisce l’obiettivo principale del presente lavoro,
visiva e il rapporto tra gli edifici, la topografia e la mor- sultato di una stratificazione storica di valori e di ca- può avere per la promozione dello sviluppo. in cui si valuta l’adozione del modello del ciclo di vita
fologia, integrando anche le componenti del patrimo- ratteri culturali e naturali che vanno al di là della no- La tendenza che gradualmente va affermandosi ve- delle destinazioni turistiche quale chiave interpretati-
nio intangibile e di difformità culturale che costituisco- zione di “centro storico” sino a includere il più am- de la sostituzione della “conservazione integrata” con va per la lettura di tali trasformazioni.
no l’anima di ogni singolo insediamento. pio contesto urbano e la sua posizione geografica. La obiettivi di “sviluppo integrato” per la città, ma anche L’obiettivo della sostenibilità comporta la necessità
La conservazione del patrimonio urbano in passa- considerazione del paesaggio storico urbano secon- per il contesto extraurbano. Le indicazioni fornite si di ottimizzare l’impiego delle risorse primarie per il tu-
to incentrata soprattutto sugli elementi fisici del patri- do l’accezione proposta nella Raccomandazione con- traducono in una attività di pianificazione che per ga- rismo, tenendo conto del delicato equilibrio che si vie-
monio, ormai da qualche tempo si va, dunque, sempre sentirebbe di preservare la qualità dell’ambiente ur- rantire la sostenibilità nelle città d’arte dovrà integrare ne a creare tra “benefici” e “costi” originati da tale at-
più orientando al riconoscimento dell’importanza dei bano, di integrare l’obiettivo della conservazione con le strategie di conservazione del patrimonio con le de- tività nelle città storiche. Occorre tener presente che
processi sociali, culturali ed economici della conser- quello dello sviluppo sociale ed economico, realiz- cisioni che riguardano lo sviluppo (tra cui gli interven- per affrontare in maniera corretta il problema della so-
va-zione dei valori urbani, con un progressivo adatta- zando un equilibrio tra ambiente urbano e naturale, ti di nuova edificazione, di trasformazione urbana e di stenibilità l’aspetto dell’ottimizzazione va inquadrato
mento delle politiche e la creazione di nuovi strumen- nonché tra le esigenze delle generazioni presenti e infrastrutturazione), incluso naturalmente il turismo. in uno scenario temporale di lungo periodo, che inclu-
ti di indirizzo. future e l’eredità del passato. Andranno pertanto valutati gli effetti prodotti da uno da nella valutazione le preferenze non solo della ge-
Tra questi va ricordata la recente Raccomandazio- La Raccomandazione, seppure costituisca un sviluppo turistico intensivo nelle città d’arte, secondo nerazione presente, ma anche di quelle future.
ne Unesco sul Paesaggio Storico Urbano (2011) (4) il cui documento di indirizzo privo di cogenza, rappresenta un approccio che tenga conto non solo del patrimonio La necessità di scelte intertemporali per impostare
obiettivo è quello di integrare e inquadrare le strate- un riferimento essenziale per la gestione delle città. storico artistico, ma anche del più ampio contesto rap- in modo adeguato il tema dello sviluppo turistico so-
gie di conservazione del patrimonio urbano all’interno Essa propone una strategia sistematica e oggettiva per presentato dal paesaggio storico urbano, in modo da stenibile ci induce a sviluppare l’analisi avvalendoci di

4. Unesco, Raccomandazione Unesco sul Paesaggio Storico Urbano, 2011.


26 27
supporti teorici di tipo dinamico, quali il modello del 2. Gli effetti del turismo sui siti - l’impatto sociale che comprende le alterazioni ge- fetti del turismo nei centri urbani, si farà specifico rife-
“ciclo di vita” (5) elaborato per interpretare l’evoluzione e le aree urbane nerate dal turismo sulle funzioni sociali ed econo- rimento alla dimensione ambientale, sociale e cultu-
delle destinazioni turistiche in relazione a diversi fatto- miche dell’area rappresentative della qualità della rale, proprio perché, tradizionalmente, si è meno pro-
ri, tra cui gli impatti del turismo nel contesto urbano. Gli impatti del turismo sono stati oggetto di appro- vita della popolazione residente. Tali effetti tende- pensi a riconoscere ed analizzarne le relazioni causa-
Generalmente si è soliti ritenere che le città stori- fondite analisi da parte della letteratura sul tema, in ranno ad essere tanto più evidenti quanto più di- li con il turismo, nonostante uno dei rischi per le città,
che di dimensioni più elevate riescano ad “assorbire” questa sede verranno richiamati soltanto relativamen- versa è la cultura ed il reddito del turista rispetto al in particolare per quelle a marchio Unesco, sia proprio
in maniera meno traumatica gli effetti derivanti dalla te ad alcuni elementi chiave in grado di fornire una pa- contesto socio-economico della destinazione. quello di vedere drasticamente ridimensionati i valori
presenza di elevati flussi di visitatori. Questa conside- noramica sufficientemente esaustiva sui vari tipi di ef- del Patrimonio alla base della loro iscrizione.
razione, unitamente all’evidenza che mediamente la fetti riconducibili al turismo urbano. Nel corso del tempo l’analisi degli impatti dovuti al La percezione di una maggior rilevanza della dimen-
dimensione delle città storiche italiane è medio-picco- Una parte della letteratura ha affrontato il tema de- turismo nei contesti urbani si è concentrata in preva- sione economica sulle altre ha comportato infatti per
la, ci induce a focalizzare l’analisi proprio su questa ti- gli impatti del turismo prendendo atto della loro mul- lenza sugli aspetti economici che tale fenomeno com- lungo tempo una valutazione del turismo in base ai
pologia di città maggiormente rappresentativa, dove tidimensionalità e della difficoltà di “isolare” tali effetti porta, per la rilevanza di questo tipo di effetti e per soli benefici economici traducibili in termini di contri-
modelli di sviluppo turistico intensivo possono com- attribuendoli in modo esclusivo al fenomeno turistico. una maggiore disponibilità di strumenti atti ad una buto alla formazione del reddito, alla creazione di nuo-
portare effetti significativi e talvolta, particolarmente Secondo tale approccio le diverse tipologie di impat- loro quantificazione. Minore attenzione è stata inve- vi posti di lavoro, alle entrate per lo stato, al saldo del-
impattanti. to nei centri urbani si distinguono nelle seguenti due ce riservata agli effetti ambientali/territoriali del turi- la bilancia dei pagamenti.
categorie (6): smo e, soprattutto, agli impatti sociali e culturali, per Senza prescindere nell’analisi dal riconoscimento dei
- l’impatto fisico che esprime le alterazioni prodotte una scarsa percezione immediata e riconoscibilità de- consistenti benefici economici prodotti dal turismo
dal turismo sull’ambiente nella sua accezione più gli stessi in relazione allo sviluppo turistico. per le città (il miglioramento della qualità della vita in
ampia, comprendente sia il carattere naturale che In questa sede oltre a focalizzare la nostra attenzio- termini di quantità e qualità dei servizi di cui beneficia
quello storico-artistico e culturale; ne su una panoramica di carattere generale degli ef- sia la popolazione locale che il turista; il miglioramento

5. Butler R. W. The Concept of a Tourist Area Cycle of Evolution: Implication for Manage-
ment of Resources, in “Canadian Geographer”, vol. 24 (1), 1980, pp. 27-31. 6. Costa P. Manente M. e Furlan M. C., op. cit., p. 129
28 29
dell’immagine che concorre a determinare identità Una crescita incontrollata dei flussi turistici fino ad strutture storiche; mentre sarebbe opportuno monitorare costantemen-
ed investimenti; la possibilità di networking con altre assumere le dimensioni di un fenomeno di massa ge- 3. danno intenzionale (vandalismo ed azioni terro- te le condizioni degli edifici del patrimonio culturale. A
città in circuiti che potenziano la competitività della nera degli effetti che nel tempo possono comportare ristiche); questo riguardo in diversi Paesi europei vengono defi-
località; la valorizzazione dei patrimoni immobiliari, una compromissione del patrimonio storico-artistico e 4. ignoranza e negligenza da parte dei turisti; niti degli standard e delle linee guida di supporto per
ecc. ) vanno considerati parallelamente anche le varie del paesaggio storico urbano. 5. trasformazioni e modernizzazione di edifici impostare forme adeguate di controllo degli accessi
voci di costo che le destinazioni urbane sono costrette A questo riguardo si ritiene opportuno considerare storici; turistici al patrimonio.
a sostenere. Si tratta di costi sia di natura monetaria in maniera distinta l’effetto del turismo sui singoli be- 6. conflitti di utilizzo. Il passaggio di consistenti flussi di visitatori si accom-
(principalmente costi di investimento e di gestione ni di valore storico, rispetto all’impatto che l’attività ge- Gli impatti connessi con aspetti ambientali quali i pagna ad un aumento del deterioramento meccani-
degli enti pubblici e dei singoli operatori, costi per il nera sul contesto urbano nel suo insieme ed in partico- cambiamenti relativi a umidità e clima, depositi (pol- co delle strutture storiche. Sono numerosi gli esempi
marketing pubblico territoriale), che esternalità non lare, sul centro storico dove si concentra la gran parte vere), inquinamento dell’aria e radiazioni (luce) causa- di danni causati da abrasioni incidentali delle super-
direttamente monetizzabili determinate dall’attività dei flussi di visitatori. no danni meccanici al patrimonio dovuti a costanti va- fici, oppure da un aumento delle vibrazioni, del cari-
turistica, addossate in genere a soggetti diversi da Gli impatti determinati dal turismo sui singoli beni di riazioni volumetriche che creano un ambiente favo- co quotidiano, o del sovraccarico su strutture portanti,
quelli coinvolti nella produzione turistica. valore storico (in relazione soprattutto al loro stato fi- revole al deterioramento biologico ed elettrochimico. quali travi, pavimenti, tetti, ecc., che in taluni casi ren-
sico) possono distinguersi a seconda dell’origine e del- Nella maggior parte dei casi i cambiamenti ambien- dono necessaria la modifica del percorso dei visitato-
2.1. L’impatto fisico ed ambientale del turismo le caratteristiche della loro manifestazione. Secondo le tali agiscono in sinergia e quindi gli impatti sono il ri- ri per evitare le situazioni di rischio. I beni del patrimo-
nelle città d’arte risultanze di uno studio elaborato a livello europeo (7) sultato di un’azione simultanea di più aspetti ambien- nio culturale sono purtroppo bersaglio anche di atti
Per quanto concerne l’impatto fisico del turismo nel- si possono considerare sei tipi di impatti e di rischi ge- tali, che unendosi ad altre condizioni climatiche e fisi- vandalici (in particolare di incisioni, iscrizioni, di prelie-
le città d’arte l’analisi va focalizzata su alcuni aspetti nerati dalla presenza di flussi consistenti di visitatori: che rendono difficile la loro identificazione e la mes- vo di parti dei monumenti, ecc.) e di azioni terroristiche,
connessi in primo luogo al patrimonio culturale localiz- 1. aspetti ambientali; sa a punto di misure per ridurre o evitare tali impatti. comportamenti che in genere risultano direttamente
zato prevalentemente nel centro storico delle città. 2. danno e deterioramento meccanico delle In molti casi gli aspetti ambientali sono sottostimati, collegati con l’importanza dei monumenti e degli edi-

7. Milos Drdacky, Tomas Drdacky, Impatti e rischi generati dalla presenza di un elevato
numero di visitatori, Picture D9, 2006
30 31
fici storici. Oltre al frequente desiderio da parte dei tu- to economico-sociale. Alle trasformazioni negative so- valuti gli impatti che tale attività produce sulla città monio edilizio del centro storico per essere adibito a fi-
risti di prelevare piccole parti di monumenti, si posso- pra richiamate, possono affiancarsene altre di caratte- storica nel suo complesso. Nel centro storico in genere nalità ricettive o comunque ad altre attività turistiche,
no verificare anche danni causati da ignoranza e ne- re positivo riconducibili ad una maggiore attenzione si ha un’elevata concentrazione di beni di interesse comportando in questo modo delle alterazioni dell’in-
gligenza. verso la salvaguardia del patrimonio culturale trami- storico-culturale e pertanto, è proprio in questa zona tegrità funzionale del patrimonio stesso.
Le esigenze di alloggio di numeri elevati di visita- te, ad esempio, la creazione di musei (come nel caso limitata che si registra una concentrazione di visitatori I cambiamenti indotti dal turismo potranno inoltre
tori generano una pressione significativa che può in- di case storiche o di luoghi della memoria storica, qua- rilevante, generalmente più elevata di quella che si accentuare il divario tra le aree sviluppate ad elevato
durre alla demolizione di vecchi edifici ed alla costru- li campi di concentramento, edifici industriali, stazioni riscontra per i singoli siti e i monumenti isolati. utilizzo turistico e quelle destinate alla comunità
zione di nuove strutture nei centri storici, oppure al- ferroviarie, ecc.). L’impatto fisico del turismo nel centro storico può in- residente, dando luogo in taluni casi, a situazioni
la trasformazione e modernizzazione di edifici storici da Un altro impatto del turismo riguarda le potenziali si- cidere anche in misura rilevante sull’ambiente costrui- di contrasto tra le due realtà. Ma sicuramente uno
destinare a strutture ricettive. Lo stile architettonico tuazioni di “conflitto d’uso” che si possono determina- to dando luogo a processi di espansione urbana ed a degli effetti più rilevanti riguarda la possibilità che
delle nuove costruzioni risulta spesso in contrasto con re soprattutto per quei luoghi per i quali è previsto un cambiamenti della struttura delle città storiche. l’elevato flusso di visitatori nel contesto urbano
quello del luogo, oppure si assiste a ristrutturazioni e/ uso particolare e permanente come le chiese, i mona- Per valutare in modo adeguato l’impatto che il turi- comporti il sovraccarico delle infrastrutture esistenti
o rifacimenti secondo lo stile architettonico dell’epo- steri, le cattedrali, ecc.. Si tratta in questi casi di trovare smo può comportare in tali contesti l’analisi non do- (strade, parcheggi, sistemi di comunicazione, ecc.)
ca, ma dal gusto discutibile, fino a diventare contra- un equilibrio tra la destinazione del sito e la necessità vrà focalizzarsi in maniera esclusiva sulle zone turisti- determinando la necessità di provvedere ad un loro
stanti con la realtà esistente e generare problemi per di mantenere l’integrità e l’atmosfera originari del luo- che, ma dovrà considerare anche le aree non interes- adeguamento ed alla realizzazione di infrastrutture
l’identità culturale locale della città. Al riguardo è ne- go e l’esigenza di fornire servizi e informazioni per una sate dal turismo, prevenendone il degrado e predispo- ex novo di maggiori dimensioni che, oltre a creare un
cessario che le amministrazioni pubbliche locali stabi- fruizione turistica di massa. nendo eventuali interventi di risanamento delle zone potenziale impatto negativo, rischiano in presenza di
liscano criteri e parametri per evitare che gli edifici e le La ricognizione degli effetti fisici del turismo sui degradate. una stagionalità dei flussi, di rimanere inutilizzate per
nuove attività turistiche provochino in aggiunta ad al- singoli beni del patrimonio storico-culturale dovrà Con sempre maggior frequenza si assiste a situazioni gran parte dell’anno, con elevati costi di manutenzione.
tri aspetti, problemi di spersonalizzazione del tessu- affiancarsi ad un’analisi più ampia ed articolata che in cui viene modificata la destinazione d’uso del patri- Tale problema si pone sia per le strutture ricettive che

32 33
bano�potranno�accompagnarsi�ad�interventi�di�riqualificazione�ambientale�del�sistema�
infrastrutturale� e� di� quello� dell’accessibilità/mobilità� determinate� da� una� massiccia�
presenza�di�flussi�di�visitatori;�come�accennato�tali�interventi�potrebbero�comportare�
per i parcheggi ed altre infrastrutture, come quelle di una�minaccia�per�il�mantenimento�dell’integrità�strutturale�del�centro�storico.��
Nella tabella sottostante vengono riportati i princi- che necessitano di un’attenta gestione in quanto in 3. L’impatto sociale del turismo

trasporto, determinando gradualmente un notevole pali impatti originati dal turismo sull’ambiente costrui- grado di incidere in maniera rilevante in primo luogo
Nella� tabella� sottostante� vengono� riportati� i� principali� impatti� originati� dal� turismo�
cambiamento nella composizione della rete degli to urbano con evidenziazione delle conseguenze po- sulla vivibilità della città storica, ma anche sullo stato Lo studio degli impatti di tipo sociale e culturale del
sull’ambiente� costruito� urbano� con� evidenziazione� delle� conseguenze� potenziali� più�
affari del centro storico. tenziali
probabili.� più probabili. di conservazione del patrimonio. turismo nelle città storiche è stato scarsamente appro-
Si vengono a determinare in questo modo degli ef- � fondito nel tempo in quanto gli studiosi si sono con-
fetti che incidono pesantemente sull’integrità struttu- Tab.�1���Gli�impatti�del�turismo�sull’ambiente�costruito� centrati in misura maggiore su altri contesti territoria-
Impatto� Conseguenze�potenziali�
rale, funzionale e visiva (8) del centro, mettendo in di- Forma�urbana� Espansione�urbana,�cambiamenti�della�struttura�urbana,�nella�destinazio� li, come le aree rurali, nella convinzione che risulti al-
ne�degli�edifici,�contrasto�tra�le�aree�sviluppate�per�i�turisti�e�quelle�per�la�
scussione, nel caso delle città iscritte nella Lista del Pa- comunità.� quanto problematico isolare gli impatti sul tessuto ur-
Infrastrutture� Sovraccarico�di�infrastrutture�(strade,�parcheggi,�sistemi�di�comunicazio�
trimonio Mondiale, il mantenimento stesso delle con- ne,�ecc.)�Adattamento�di�aree�ad�uso�turistico.� bano generati dal turismo da quelli provocati da altri
Impatto�visivo� Nuovi�stili�architettonici,�rifiuti,�abbellimento�ed�ornamento�delle�località.�
dizioni che ne hanno determinato l’iscrizione. Restauro� Restauro�di�siti�ed�edifici�storici,�di�costruzioni�fatiscenti�come�seconde� comportamenti, funzioni e modelli fisici urbani.
case.�
Erosione� Traffico�veicolare�con�effetti�di�vibrazione�sugli�edifici.� Come si accennava in precedenza, l’impatto sociale
Inquinamento� Inquinamento�dell’aria�causato�dal�turismo�che�provoca�danno�agli�edifici.��
Le modifiche apportate al patrimonio architetto- Fonte:�Hunter�e�Green,�Tourism�and�the�Environment:�a�Sustainable�Relationship,�Routledge,�London,�1996�
del turismo riguarda le alterazioni generate sulle fun-

nico e monumentale ed al sistema urbano potranno zioni sociali della comunità residente, in particolare, le
Tra�gli�effetti�di�tipo�fisico�ambientale�non�possono�essere�tralasciati�gli�impatti�che�il�
accompagnarsi ad interventi di riqualificazione am- Tra gli effetti di tipo fisico-ambientale non possono
turismo�determina�sulla�qualità�ambientale.�Associate�all’attività�turistica�si�potranno�
modificazioni indotte sulla qualità della vita.
bientale del sistema infrastrutturale e di quello del- essere tralasciati
rilevare� nell’ambiente� glidiverse�
urbano� impatti forme� che il turismo
di� inquinamento:� determina
da� quello� atmosferico� Per lo studio degli impatti sociali del turismo si pos-
l’accessibilità/mobilità determinate da una massic- sulla qualità ambientale. Associate all’attività turistica si
all’acustico,�dall’inquinamento�visivo�a�quello�idrico,�alle�vibrazioni,�ecc.�Si�tratta�di�tut� sono considerare in maniera distinta due grandi sot-
cia presenza di flussi di visitatori; come accennato potranno rilevare nell’ambiente urbano diverse forme
8. L’integrità strutturale fa riferimento allo stato di conservazione degli elementi fisici e territoriali che definiscono la
toclassi:
rilevanza del centro storico. L’integrità funzionale del sito è legata alla possibilità che questo possa essere fruito coe-
tali interventi potrebbero comportare una minac- di inquinamento:
rentemente da L’integrità
con i valori universali riconosciuti. quello visiva siatmosferico all’acustico,
riferisce all’apprezzabilità estetica del centro storico - gli impatti sull’ambiente socio-economico, ovve-
ed alla comprensibilità delle sue componenti.
cia per il mantenimento dell’integrità strutturale del dall’inquinamento visivo a quello idrico, alle vibrazioni, ro le dimensioni sociali che hanno attinenza con il
centro storico. ecc.29
Si tratta di tutta una serie di criticità ambientali
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
mondo della produzione, della distribuzione e del
8 . L’integrità strutturale fa riferimento allo stato di conservazione degli elementi fisici riconosciuti. L’integrità visiva si riferisce all’apprezzabilità estetica del centro storico ed al-
e territoriali che definiscono la rilevanza del centro storico. L’integrità funzionale del sito è la comprensibilità delle sue componenti.
legata alla possibilità che questo possa essere fruito coerentemente con i valori universali
34 35
consumo; sonali soprattutto per l’utilizzo dei medesimi beni o comunità ospitante rispetto ai turisti; to della società locale ma, nello stesso tempo la stes-
- gli impatti sull’ambiente socio-culturale. servizi. Questo tipo di relazione potrà in alcuni casi dar - le misure intraprese dal settore pubblico nella de- sa attività turistica si modifica. La teoria del ciclo di vita
luogo a rapporti di tipo “simbiotico e costruttivo” tra stinazione al fine di gestire il fenomeno turistico descrive la relazione dinamica della domanda turistica
3.1. Gli effetti socio-economici residenti e turisti con effetti positivi a vantaggio di tut- minimizzando i connessi costi socio-culturali. con la performance del sistema turistico, in cui l’attrat-
Nell’esaminare gli effetti socio-economici del turi- ti, oppure potrà originare situazioni “conflittuali” con tività della destinazione si modifica seguendo un sen-
smo vanno considerati separatamente tre momenti conseguenze di carattere negativo. L’impatto socio-economico risulta strettamente le- tiero di tipo ciclico.
fondamentali in cui avviene il contatto del turista con In ognuna delle situazioni prefigurate di contatto del gato con le caratteristiche della domanda e con l’or-
la comunità locale. Il primo fa riferimento alla vendita turista con la comunità locale gli effetti potranno assu- ganizzazione dell’offerta. La domanda si caratterizza 3.2. Gli effetti socio-culturali
di beni e servizi ai turisti: in questo caso il rischio per la mere connotazioni diverse, spaziando lungo un conti- a seconda del luogo di origine dei visitatori, delle loro L’altra classe di effetti sociali attribuibili al turismo
comunità locale è quello di avere un comportamento nuum, ai cui estremi si collocano da un lato le relazioni motivazioni, del diverso modo di fruizione delle risor- prende in considerazione gli impatti sull’ambiente so-
passivo mentre i turisti tendono ad assumere un ruolo molto positive e dall’altro le interazioni negative, in al- se da parte di ciascun segmento. Il numero di pernot- cio-culturale, originati dalla relazione che si instaura
di forza nella fissazione dei prezzi. Il secondo momen- cuni casi anche molto conflittuali. tamenti, la loro distribuzione e la divergenza tra l’am- tra residenti e turisti.
to fa riferimento alla vendita di servizi personali alle at- Per avere un quadro quanto più completo possibi- bito territoriale su cui ricadono i costi e quello che rice- Per interpretare questo tipo di impatti va tenuto con-
tività turistiche che si manifestano principalmente at- le degli impatti del turismo sulle città storiche a livello ve i benefici rappresentano alcuni degli indicatori chia- to di alcune caratteristiche fondamentali (9) che con-
traverso il lavoro, in molti casi di tipo non qualificato. socio-economico va tenuto conto nell’analisi anche di ve dell’impatto economico del turismo. In particolare notano la relazione che si genera tra turisti e comunità
Anche in questo caso si può determinare un rapporto ulteriori aspetti quali: nelle aree dove quest’ultimo indicatore evidenzia una ospitante. Questa risulta essere:
asimmetrico in cui i turisti assumono un ruolo predo- - la forza e la coerenza della comunità locale e del- divergenza elevata, la pressione turistica può diventa- - di carattere transitorio e di breve termine,
minante sulla comunità locale. Il terzo momento con- la sua cultura; re insostenibile; aumentano gli escursionisti e comin- essendo il soggiorno del turista limitato ad
sidera il contatto tra visitatori e residenti che si realiz- - la natura del turismo; cia a manifestarsi una situazione di crisi per la città. uno, due o comunque pochi giorni. Ciò fa sì
za negli incontri spontanei meno formalizzati e più per- - il livello di sviluppo economico e sociale della Per effetto del turismo si assisterà ad un cambiamen- che necessariamente le relazioni tendano ad

36 37
essere piuttosto superficiali, mentre rapporti più spesso come una relazione formalizzata e Tra gli ulteriori effetti negativi attribuibili al turismo Le funzioni naturali della città storica vengono pro-
profondi si potrebbero instaurare solo nel caso in pianificata. che incidono sulla sfera sociale sono da considerare gressivamente compromesse e trasformate dall’ecces-
cui il turista ritorni con una certa frequenza nella anche l’”effetto dimostrazione” (11) ed i problemi che sivo sviluppo turistico; in una prima fase si assiste allo
stessa località e nello stesso alloggio; L’attività turistica comportando scambi con la comu- si creano in termini di instabilità sociale con fenomeni sviluppo di attrazioni a basso prezzo (negozi per turi-
- caratterizzata dalla circostanza che i turisti so- nità locale può incidere talvolta anche in modo radica- di incremento della criminalità, della droga, dell’alcoli- sti, mercati, festival,....), per comportare poi in uno sta-
no spesso “sotto pressione”, nel senso che devo- le, sul sistema di valori tradizionali e religiosi, sugli sti- smo e della prostituzione; va tenuto conto inoltre del- dio più avanzato, uno spostamento delle attività tradi-
no visitare molte attrazioni e concentrare quante li di vita, le caratteristiche degli individui, le relazioni fa- l’accentuazione di modelli consumistici e di rapporti zionali fuori dalla città. Il centro storico diventa quindi,
più esperienze possibili in un breve arco tempo- miliari, la condotta morale, ecc. (10), generando proces- commercializzati dei locali con i visitatori. E’ stato ri- un luogo oggetto esso stesso di consumo da parte dei
rale. Questo fatto li rende spesso irritati e suscet- si di destabilizzazione della comunità locale ed accen- scontrato come il turismo sia spesso causa anche di turisti. A tutta questa serie di effetti negativi di tipo so-
tibili qualora eventuali ritardi li costringano a mo- tuando in questo modo, i cambiamenti che si determi- modificazioni del linguaggio, oltre che di fenomeni di cio-culturale si possono naturalmente affiancare an-
dificare i loro progetti; nano per l’intrinseca tendenza evolutiva delle comuni- commercializzazione dell’arte e di altre attività tradi- che delle esternalità positive indotte dal turismo e dal-
- altro elemento che non facilita l’instaurarsi di tà. Occorre tener presente che, in genere, tali effetti si zionali. Se da un lato quindi, il turismo contribuisce l’iscrizione delle città nella Lista del Patrimonio Mon-
rapporti è da ricercare nel fatto che i turisti so- manifestano in modo lento, con un carattere non pla- allo sviluppo ed al mantenimento delle attività tradi- diale. Tra queste vanno considerate in particolare: l’in-
no spesso “separati” dalla popolazione locale, in teale ed improvviso, anche se tendono ad essere per- zionali con l’incremento della spesa in souvenir, arti- nalzamento del livello culturale della popolazione e la
quanto trascorrono molto del loro tempo presso manenti ed irreversibili una volta che il cambiamento è gianato, usi tradizionali, ecc., dall’altro può comporta- possibilità di scambi culturali, la qualificazione dell’im-
le attrazioni turistiche in compagnia di altri visi- avvenuto. Proprio in virtù di ciò, il turismo viene in al- re una delocalizzazione di tali attività in zone periferi- magine della comunità/città ospite; la costruzione e/o
tatori. Soltanto in poche circostanze si incontra- cuni casi sottoposto a critiche che mettono in risalto, che, una banalizzazione del commercio e dell’artigia- il rafforzamento dell’identità locale e del senso di ap-
no con le persone del luogo o con quelle impie- tra l’altro, come tali impatti tendono a manifestarsi con nato artistico e dell’offerta gastronomica (menù turi- partenenza; il miglioramento sociale, il miglioramen-
gate nell’industria turistica; maggiore intensità proprio in quelle comunità di di- stici) ed, in taluni casi, la messa in scena di esperienze to dell’attività di conservazione del patrimonio; l’inter-
- carente di spontaneità in quanto si configura mensioni più piccole ed a carattere più tradizionale. culturali artificiose e prive di autenticità. scambio culturale e i cambiamenti politici.
11 . L’effetto di dimostrazione si basa sull’idea che la presenza dei turisti e l’esposizione locale ad adattarsi o ad impegnarsi per cose di cui avvertono la mancanza), ma soprattut-
9 . Mathieson e Wall, Tourism. Economic, Physical and Social Impacts, Longman, London- 10 . Feliziani V., Quanti turisti in città: modelli teorici ed empirici nell’analisi economica, della gente locale ai loro stili di vita ha un impatto sulle aspettative e sugli stili di vita del- to negativo (per gli effetti di ostentazione di simboli di ricchezza e di consumismo sfrena-
New York, 1982. Università di Roma Tre, 2011. la popolazione indigena generando un impatto sia positivo (se incoraggia la popolazione to da parte dei turisti e dell’industria turistica sulla popolazione locale).
38 39
A livello teorico numerosi sono i contributi sviluppati - assimilazione/genocidio: quando gli interessi dei stadi. E’ stata elaborata una “scala di irritazione” per gli to conflittuale si determina invece dalla contrapposi-
per approfondire gli effetti del turismo nelle città d’ar- turisti prevalgono su quelli della comunità locale abitanti che va da una fase iniziale di euforia, passa zione nell’uso delle risorse legate al territorio e dalle li-
te valutati sulla base dell’atteggiamento della popola- e questa viene svuotata della propria storia, delle all’apatia, poi all’irritazione ed infine all’antagonismo. mitazioni che i residenti subiscono per la presenza di
zione locale nei confronti dei turisti. tradizioni e della sua identità. Un ulteriore contributo per lo studio della relazione flussi turistici.
Alcuni studiosi propongono una sintesi del processo Interessante da considerare in relazione a questo te- turisti - residenti è stato formulato da Butler il quale
di trasformazione indotto dal turismo nell’ambiente ma il modello di Doxey (12) che analizza le reazioni psi- riprendendo il modello di Doxey considera tale rela- I comportamenti “antituristici” presenti nella comu-
socio-culturale considerando quattro fasi principali: cologiche che si possono potenzialmente manifesta- zione variabile non solo per effetto del trascorrere del nità locale possono assumere forme più o meno espli-
- idillio (o di Gaugain): quando pochi turisti, pacifica- re nella comunità di accoglienza in rapporto alla cre- tempo, ma anche in base al numero dei residenti che cite che esprimono una dissonanza cognitiva, nel sen-
mente immersi nella società ospitante, ne condivi- scita del turismo. Secondo tale interpretazione la qua- vivono di turismo e del tipo di turismo/escursionismo, so che si riconosce nel turismo un’attività che genera
dono lo stile di vita e le infrastrutture; lità della relazione e le reazioni psicologiche dei loca- determinando in questo modo una pluralità di situa- ricchezza e lavoro, ma nei fatti lo si ostacola con com-
- competizione/conflitto: quando i turisti più nume- li tenderebbero a deteriorarsi con lo sviluppo dell’atti- zioni che risentono delle condizioni che si vengono a portamenti ostili nei confronti dei singoli turisti.
rosi, si spartiscono con i locali le infrastrutture esi- vità turistica ed il conseguente aumento dei visitatori creare nella città. Le forme più esplicite (connesse con la crisi della cul-
stenti. I due gruppi sono ancora in contatto, ma si (Doxey Index). Il rapporto tra residenti e turisti risulta dunque carat- tura locale e con la sua progressiva omogeneizzazio-
instaura un rapporto di rivalità nell’uso delle risor- Come presupposto il modello di analisi considera terizzato a seconda delle circostanze da atteggiamenti ne con quella degli ospitati), tenderanno a manifestar-
se; che l’impatto tra turisti e residenti possa dar luogo a cooperativi e collaborativi, oppure da comportamen- si, in genere, in una forte chiusura verso i visitatori ed in
- separazione: quando i turisti, sovente più nume- vari gradi di “irritazione” per questi ultimi, in base al ti conflittuali. L’ambito della cooperazione e della col- un’assenza di volontà di cooperazione nella realizzazio-
rosi degli ospiti, dispongono di infrastrutture pro- numero di turisti ed alla minaccia potenziale che es- laborazione nasce dal legame di cointeresse e com- ne di servizi. I comportamenti antituristici di tipo impli-
prie ed entrano in contatto con i locali solo attra- si esprimono per lo stile di vita dei residenti. La rispo- partecipazione tra sviluppo del turismo e crescita del- cito, riscontrabili con maggiore frequenza, si affermano
verso canali codificati (guide, agenzie, portieri di sta della popolazione locale si modifica con il passare la produzione di ricchezza e benessere per le impre- con atteggiamenti di rifiuto per gli ospiti soprattutto da
albergo, ecc.); del tempo, secondo una successione articolata in più se e la popolazione residente; l’area dell’atteggiamen- parte di persone che non sono direttamente coinvolte

12 . Doxey, G.V., A causation theory of visitor-resident irritants: methodology and research


inferences, Proceedings of the Travel Research Association, 6 th annual, 1975, pp. 195-198.
40 41
vidui�definiti�“buoni”�e�“cattivi”�in�termini�di�impatto�e�di�percezione�dei�problemi.��

Tab.�2���Interazioni�tra�comunità�turistica�e�residenti��
nel turismo e che intendono scoraggiare gli operato- da parte dei residenti che dei turisti possono risulta- può indurre modifiche all’interno della comunità dei
ri del settore. re concorrenti (effetto congestione), o addirittura con- turisti (per esempio, provocando una sostituzione del- � � residenti�
� � buoni� cattivi�
trapposte (effetto esternalità), in misura tanto mag- la componente turistica con quella escursionistica) e Coesistenza�simbiotica�o� Coesistenza�conflittuale�con�
turisti� buoni�
modello�del�lichene� selezione�avversa�
3.3. Comunità coinvolte nel turismo urbano giore quanto più è limitata la disponibilità delle risor- modifiche nella comunità residente anche se in forma
e processi di spiazzamento se (come quelle culturali), le due categorie di fruito- meno accentuata (per esempio, con fenomeni di emi- � cattivi�
Coesistenza�conflittuale�con� Coesistenza�entropica�o�
espulsione�di�residenti� modello�delle�cavallette�
Per analizzare e comprendere le reazioni che si in- ri sono più disomogenee (per esempio, diversità cul- grazione). Fonte.�S.�Bimonte,�L�F.�Punzo,�op.�cit.,�p.�7�

staurano nelle città tra turisti e residenti va tenuto con- turali o aspirazioni contrastanti sull’utilizzo delle risor- Tali modifiche nelle due comunità daranno luogo a �
L’interazione�tra�le�due�comunità�darà�luogo�a�degli�esiti�che�risultano�collegati�ad�al�
to delle caratteristiche delle due comunità che entra- se comuni), o l’arrivo dei turisti sviluppa interessi con- variazioni degli impatti sul territorio, sia in senso fisico
cune�variabili�quali:�il�tipo�di�contatto�che�si�determina�tra�le�due�comunità�(ad�esem�
no in contatto e delle rispettive attitudini, cioè quelle trapposti nella comunità ospitante (per esempio, tra che socio-economico; in base al segmento espulso dal pio,�una�enclave�turistica�determina�conseguenze�diverse�rispetto�ad�un�turismo�diffu�
L’interazione tra le due comunità darà luogo a
dei residenti verso i turisti e dei turisti verso l’esperien- oppositori e fautori di un certo tipo di trasformazione processo di spiazzamento si produrrà un maggiore o degli esiti che
so);� la� dimensione� risultano
relativa� collegati
delle� due� comunità� ad alcune
(ad� esempio,� lo� stesso�variabili
flusso� turistico�

za turistica. Le variabili da prendere in esame fanno ri- territoriale). minore livello di accettabilità delle problematiche de- quali: il tipo di contatto che si determina tra le due
avrà�un�impatto�diverso�se�si�realizza�in�una�grande�città,�oppure�in�una�piccola�comu�
nità);� la� coesione� interna� nelle� due� comunità,� per� cui� comunità� fragili� sono� più� facil�
ferimento a: I problemi che si originano dalla relazione tra turisti e rivanti dal turismo. comunità (ad esempio, una enclave turistica determina
mente�esposte�al�rischio�di�cambiamenti�sociali�indotti�dal�turismo�rispetto�a�comunità�
- capacità di reddito, livello d’istruzione, accesso al- comunità residente assumono una maggiore rilevan- conseguenze diverse rispetto ad un turismo diffuso); la
più�forti�e�coese,�dove�con�maggiore�probabilità�il�turista�dovrà�adattarsi�alle�condizioni�
l’informazione; za se considerati in un’ottica dinamica. Per chiarire ulteriormente l’evoluzione del rapporto dimensione
locali.�
relativa delle due comunità (ad esempio,
- livello di coinvolgimento in attività connesse al tu- Nella città possono essere presenti contemporanea- tra turisti e residenti si può far ricorso alla schematiz- lo stessotra�flusso
La� relazione� turista� e�turistico
comunità� locale� avrà un impatto
è� dunque� diversonel�sesenso�
complessa� e� dinamica,�
rismo; mente tipologie diverse di turisti e/o di residenti che zazione proposta dagli studiosi Bimonte e Punzo (13) si realizza in una grande città, oppure in una piccola
che�può�assumere�forme�molto�diverse�e�variabili�nel�tempo.��

- tipo di relazione prevalente all’interno della comu- tendono a modificarsi nel tempo attraverso proces- L’incontro�tra�le�diverse�sub�comunità�può�dar�luogo�a�diverse�forme�di�coesistenza,�da�
che distinguono per ognuna delle due comunità (turi- comunità); la coesione interna nelle due comunità,
cui�scaturiscono�degli�equilibri�finali�alternativi:�si�può�realizzare�una�condizione�di�coe�
nità locale (cultura) e la vicinanza o condivisione di si di sostituzione. In presenza di preferenze e di inte- sti e residenti) delle sottocomunità di individui definiti per cui comunità fragili sono più facilmente esposte
sistenza�simbiotica�in�cui�la�comunità�dei�turisti�si�adatta,�condividendole,�alle�regole�
valori comuni tra residenti e turisti. ressi marcatamente disomogenei tenderà ad aumen- “buoni” e “cattivi” in termini di impatto e di percezio- al rischio di cambiamenti sociali indotti dal turismo
della� comunità� residente� ed� entrambe� le� comunità� cercano� di� ridurre� gli� impatti�
L’aspirazione o la volontà di utilizzare le risorse sia tare la conflittualità “intra” e “inter” comunità. Questo ne dei problemi. rispetto a comunità più forti e coese, dove con
sull’ambiente�circostante.�Dal�lato�dei�turisti�si�cerca�di�massimizzare�l’utilità�associata�

13. S. Bimonte, L F. Punzo, A proposito di Capacità di Carico Turistica. Una breve analisi teorica, Working Papers
13 . S. Bimonte, L F. Punzo, A proposito di Capacità di Carico Turistica. Una breve analisi teo-
rica, Working Papers Series, n. 4, 2005 Series, n. 4, 2005

42 43
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
maggiore probabilità il turista dovrà adattarsi alle avversa le due comunità oltre ad essere diverse non chiesa si parla piano), oppure può accadere che l’arri- investitori speculativi endogeni (le cavallette) verso al-
condizioni locali. condividono i medesimi valori o norme. Si potrebbe vo dei turisti, soprattutto se in numero elevato, generi tre mete, lasciando una situazione di decadimento per
La relazione tra turista e comunità locale è dunque avere la presenza di una comunità locale tollerante e uno spiazzamento nei residenti con fenomeni di emi- la comunità locale.
complessa e dinamica, nel senso che può assumere di una comunità di turisti invece intransigente: il risul- grazione. Non è una situazione molto probabile da ri-
forme molto diverse e variabili nel tempo. tato che si raggiunge dipenderà dalla comunità che scontrarsi nella realtà, in ogni caso, si possono deter-
L’incontro tra le diverse sub-comunità può dar luo- prevale e dal livello di degrado raggiunto. Si può veri- minare dei cambiamenti nella struttura economica e
go a diverse forme di coesistenza, da cui scaturiscono ficare l’ipotesi per cui i turisti inducono un comporta- sociale della località, attirando nuovi residenti più tol-
degli equilibri finali alternativi: si può realizzare una mento virtuoso nei residenti, oppure il caso contrario leranti ed in cerca di opportunità di investimenti spe-
condizione di coesistenza simbiotica in cui la comuni- in cui si realizzerà un effetto spiazzamento tra i turisti. culativi (ad esempio, centri storici invasi da negozi di
tà dei turisti si adatta, condividendole, alle regole del- Alla comunità più intransigente si sostituirà dunque souvenir).
la comunità residente ed entrambe le comunità cerca- quella più tollerante, o addirittura, la medesima com- Il quarto caso prefigurato è quello della coesistenza
no di ridurre gli impatti sull’ambiente circostante. Dal ponente modificherà i propri comportamenti (ad entropica in cui le due comunità si incontrano e condi-
lato dei turisti si cerca di massimizzare l’utilità associa- esempio, a Napoli il turista si adegua e passa anche lui vidono le stesse regole e gli stessi obiettivi, ad esem-
ta all’esperienza di visita, contribuendo a massimizza- come la gente del luogo con il semaforo rosso). pio, la realizzazione di guadagni facili di breve perio-
re le ricadute positive per la comunità locale. Entram- Si può riscontrare, inoltre, una situazione di coesi- do, anche a fronte di un depauperamento del capitale
be le comunità agiscono contribuendo ognuna al rag- stenza conflittuale con espulsione dei residenti, in cui il locale. Gli effetti di questo tipo di comportamento
giungimento dell’obiettivo dell’altra, pertanto, si rea- risultato dipende dalla forza relativa delle due comu- possono essere anche molto negativi, nel senso che si
lizza una situazione di simbiosi in cui si massimizza il nità. Il turista anche se “cattivo” per effetto del feed- può arrivare alla distruzione delle risorse alla base del-
beneficio totale (modello del lichene). back che riceve dall’esperienza di visita, può modifi- l’esperienza di visita dei turisti e determinare in questo
Nel caso della coesistenza conflittuale con selezione care i propri comportamenti (ad esempio, entrando in modo una migrazione sia dei turisti che degli

44 45
4. L’impatto del turismo culturale a focalizzare l’attenzione soltanto su alcuni aspetti che esigenze. Le ragioni di questa tendenza sono molteplici territoriali tende ad innalzarsi l’età media della popo-
sulla qualità della vita nelle città storiche possono ritenersi di fondamentale importanza per e complesse, (tra cui va incluso l’effetto del turismo) lazione che risiede nelle città storiche, con consisten-
una città storica dichiarata Patrimonio Unesco, senza riconducibili principalmente a motivazioni di carattere ti processi di invecchiamento e l’abbandono di nuclei
Lo sviluppo turistico come ampiamente sottolinea- per questo considerare esaustiva l’analisi proposta. economico (prezzo degli immobili e degli affitti, costo familiari con figli.
to, induce una serie di modificazioni di varia natura nei Tra gli aspetti da valutare con particolare attenzione della vita, qualità della vita nelle sue varie angolature,...) Alcune delle modificazioni che intervengono a livel-
centri urbani che intervengono in modo significativo a sono da includere i cambiamenti che intervengono a e socio-culturale, che comportano come effetto, in lo demografico nelle città storiche sono originate prin-
modificare la qualità della vita dei residenti (14). livello demografico. numerosi casi, un abbandono delle abitazioni del cipalmente dalle differenze che si creano tra la popo-
Il tema presenta una notevole complessità per i mol- L’analisi del profilo demografico e dei processi di mo- centro storico e una progressiva sostituzione di quelli lazione residente a carattere “permanente” e la popo-
teplici aspetti che contribuiscono a determinare la dificazione della popolazione che vive nei centri stori- che sono i city users del centro: studenti, emigrati, lazione “stagionale” di tipo turistico.
qualità della vita urbana, rendendo l’analisi ampia e ci risulta molto interessante da considerare nella con- lavoratori pendolari e turisti. I turisti infatti possono considerarsi a pieno titolo dei
complessa; tuttavia pur con le difficoltà suddette, si sapevolezza che il grado di attrattività che li caratte- In alcune città accanto allo sviluppo di un turismo residenti temporanei nelle località visitate e come ta-
ritiene utile identificare i potenziali impatti del turi- rizza è in qualche modo legato alla presenza di un tes- di massa emergono anche fenomeni di gentrificazio- li, manifestano una domanda che per taluni aspetti
smo in relazione a questo ambito. La presenza infatti suto urbano sociale e culturale ancorato alla storia, al- ne consistenti in “un processo di ‘rigenerazione’ di un tende a sovrapporsi a quella dei residenti, diventan-
di eventuali impatti negativi sulla qualità della vita ur- le tradizioni ed all’identità del luogo, che si contraddi- quartiere urbano associato all’arrivo di gruppi socia- do particolarmente rilevante soprattutto in alcuni pe-
bana potrebbe comportare oltre che un degrado del stingue per elementi di vitalità e di dinamismo. li ad alto reddito, che tende ad allontanare i gruppi a riodi dell’anno. Ciò può ingenerare problematiche im-
benessere e della prosperità della comunità locale, an- I centri storici sono interessati in generale da reddito più basso che lo abitavano precedentemente portanti in tema di sostenibilità dello sviluppo turisti-
che una mancanza di supporto per le iniziative turisti- processi di spopolamento che vedono un progressivo e che generalmente implica un sostanziale recupero e co che, se non adeguatamente gestite, possono sfo-
che da parte dei residenti. spostamento dei residenti nelle aree esterne (periferie miglioramento delle condizioni degli edifici deteriora- ciare nel tempo in situazioni critiche per il manteni-
La pluralità di dimensioni che definiscono nel loro e piccoli centri nelle immediate vicinanze della città) tesi nel tempo.” (15). mento della qualità ambientale e della vivibilità della
insieme la qualità della vita nelle città d’arte ci induce ritenute maggiormente accessibili rispetto alle loro Accanto a fenomeni di emigrazione verso altre realtà città. Tra i problemi più frequentemente riscontrabili

14 . EU – Gestione Pro-attiva dell’Impatto del Turismo Culturale sulle Risorse e sulle Eco-
nomie Urbane, Impatto del turismo culturale sulla qualità della vita urbana - D12, 2005 15. Legewie, da il Dizionario di geografia umana, p. 94.
46 47
riguardo a tali aspetti possono menzionarsi: ne locale possono comportare delle conseguenze sul
• i movimenti non equilibrati della popolazione nei piano economico sia di tipo positivo che negativo. Ad
diversi periodi dell’anno; esempio, il valore dei terreni nella destinazione tende
• l’invasione dello spazio urbano; a salire in presenza di una domanda crescente, deter-
• la perdita di privacy non soltanto negli spazi pub- minando un aumento dei prezzi dei terreni e delle ca-
blici, ma talvolta anche nei quartieri residenziali; se e riducendo di conseguenza, la possibilità di acces-
• la segregazione degli abitanti a causa della priori- so dei residenti alle case nelle località turistiche. Que-
tà conferita alle esigenze dei turisti; sto effetto di tipo inflazionistico andrà ad incidere sul-
• i cambiamenti di attività, soprattutto delle attività la popolazione attivando un progressivo processo di
economiche normali di servizio e aumento della sostituzione. Altri effetti di tipo economico da richia-
pressione economica che determinano con il tem- mare in questa sede possono riferirsi alle variazioni sul
po l’espulsione della popolazione originaria (de- gettito fiscale derivanti dagli andamenti demografici
centramento) e l’attrazione di nuovi gruppi sociali indotti dal turismo e la creazione di posti di lavoro nel
con conseguenze per l’ambiente culturale; turismo e nei settori collegati.
• le condizioni di stress della popolazione a causa
dell’intensità e della pressione del turismo di mas-
sa; cambiamenti del contesto umano e flussi di vi-
sitatori che possono provocare insicurezza e in al-
cuni casi indurre alla micro-criminalità.
I cambiamenti che si determinano nella popolazio-

48 49
2.
Il ciclo di vita
delle destinazioni
turistiche per
le città storiche
1. Il modello del ciclo di vita per interpretare del comportamento di spesa dei consumatori. Tale 2. Le fasi dello sviluppo della destinazione cui incide pesantemente il costo del viaggio; in mol-
l’evoluzione di una destinazione turistica modello è stato applicato per lo studio di diversi tipi di turistica ti casi tali visitatori si portano perfino il cibo da casa,
destinazioni tra cui quelle urbane (2) connotate da un anche perché non è disponibile un’offerta locale suffi-
L’idea che le destinazioni turistiche abbiano un ci- elevato valore storico e culturale. L’analisi dello sviluppo turistico per una città stori- cientemente strutturata per soddisfare le esigenze de-
clo di vita simile a quello degli altri prodotti è ormai Nel caso specifico verrà valutata la possibilità di adot- ca prende avvio con una prima fase, il lancio, in cui la gli escursionisti (fast food, pizzerie, ...). La spesa, dun-
da tempo accettato dagli studiosi. Tra questi in parti- tare questo modello interpretativo per le città storiche maggior parte dei visitatori proviene da aree situate que, si concentra in prevalenza nel luogo di origine dei
colare Butler (1) il cui contributo si basa sull’ipotesi che del Patrimonio Mondiale Unesco. nelle vicinanze della città, attratta dalle risorse cultu- visitatori ed i benefici per la destinazione, in questo ca-
l’evoluzione delle località turistiche si articola in diver- rali e assume un tipico comportamento di tipo escur- so, risultano trascurabili. Anche i costi che l’area si tro-
se fasi riconoscibili e rappresentabili graficamente da sionistico (day-trippers (3)), cioè senza prevedere il per- va a sostenere (indiretti e indotti), come ad esempio
una curva dall’andamento ad S. Tali fasi si articolano nottamento. La città non essendo molto conosciu- quelli connessi con la congestione del traffico, in que-
in: fase esplorativa, di coinvolgimento, di sviluppo, di ta, ha una posizione sul mercato turistico non ancora sta fase sono ancora modesti. Quanto ai costi per l’at-
consolidamento, di stagnazione e di declino. consolidata abbastanza da attrarre un turismo di tipo tività pubblicitaria e promozionale sostenuti dalla lo-
Secondo la dinamica del ciclo di vita il processo evo- residenziale. Mancano incentivi per giustificare il per- calità, seppure ancora di entità non molto rilevante, in
lutivo delle destinazioni è espresso dal numero dei vi- nottamento, in quanto la città ha ancora una struttura questa fase potrebbero essere superiori ai benefici. Gli
sitatori che, dopo una fase di crescita tende a ridursi complementare molto limitata e le infrastrutture turi- investimenti realizzati dall’Amministrazione pubblica
spontaneamente, pur in assenza di fattori esterni. stiche sono scarsamente sviluppate. Le strutture ricet- per le attrazioni e le strutture non saranno finalizza-
Questo processo di autolimitazione si manifesta in- tive esistenti, in genere, sono scarse e costose, struttu- ti esclusivamente al turismo, ma andranno a migliora-
dipendentemente da qualsiasi altro vincolo o inter- rate per soddisfare soprattutto una domanda legata re in generale la qualità della vita urbana per la popo-
vento, per effetto dell’evolversi di elementi quali: i gu- ai viaggi d’affari. La visita degli escursionisti nella cit- lazione locale.
sti, le motivazioni, le abitudini alla base della visita e 1. Butler R. W., The concept of the Tourism Area Cycle Evolution: Implication for Manage-
tà è associata in genere, ad una spesa contenuta, su
ment of Resources, in Canadian
Geographer, vol. 24, 1980, pp. 5-12.
2. Costa P., Manente M., J. Van Der Borg, Traditional Tourism Cities: Problems And Pers-
pectives, n. 1.1/1993.
3. Gli escursionisti propri o day trippers
52 53
Le risorse culturali e finanziarie necessarie in questa i costi locali diretti, determinandosi una prevalenza di relativamente bassi; allo stesso tempo diminuisce pro- visitatori, nel senso che la notorietà della destinazione
prima fase per l’avvio dello sviluppo turistico, rappre- benefici sui costi. In questa seconda fase il sistema del gressivamente la spesa degli escursionisti. si è così diffusa da attrarre anche i visitatori che si
sentano un punto critico, nel senso che non tutte le turismo urbano si sviluppa concentrandosi prevalen- trovano a trascorrere le proprie vacanze in zone situate
realtà potrebbero disporre di risorse adeguate, soprat- temente nella zona del centro storico a maggiore vo- Nella terza fase dello sviluppo (stagnazione) la ad una limitata distanza dalla città e quindi facilmente
tutto di tipo culturale e riuscire quindi a proseguire cazione turistica; si determina una situazione ottimale crescita del turismo residenziale nella città tende a raggiungibile. Gli “escursionisti indiretti” (4) così come
nello sviluppo conquistando consistenti quote di mer- sotto il profilo socio-economico per la città, nel senso rimanere stazionaria. Questa situazione non è dovuta vengono definiti questi visitatori, vanno a sommarsi
cato durature nel tempo. che il numero di visitatori pur essendo elevato non su- necessariamente alla completa soddisfazione della ai turisti residenziali ed ai day trippers e quindi non
pera dal punto di vista socio-economico il livello di tol- domanda potenziale, o alla saturazione del mercato si ha un effetto di sostituzione nella domanda. In
La seconda fase del ciclo (sviluppo) prevede il defini- lerabilità dei flussi, né quello fisico della capacità d’ac- del turismo residenziale, ma potrebbe derivare alcune situazioni i flussi giornalieri di escursionisti
tivo decollo del turismo nella città. L’Amministrazione coglienza. I costi legati alla congestione, all’inquina- dall’esaurimento (economico) del segmento di indiretti nella città provenienti da località di vacanza
locale realizza investimenti oltre che in attività promo- mento ed al fenomeno di crowding out, in questa si- domanda, nel senso che tutti i turisti che potevano situate nelle vicinanze risultano molto consistenti,
zionali, in attrazioni, strutture e infrastrutture, mentre tuazione, sono ancora contenuti. Man mano che il nu- permettersi di trascorrere la vacanza nella città già tanto da stimolare l’organizzazione di escursioni per
il settore privato, dal canto suo, interviene diversifican- mero dei turisti tende a superare quello dei residenti si lo fanno, oppure deriva dall’impossibilità fisica di la visita della città da parte di tour operator e agenzie
do e arricchendo l’offerta di tipo ricettivo. Le imprese verifica una situazione di consolidamento dello svilup- ampliare l’offerta ricettiva e quindi di soddisfare la di viaggi. Cresce, dunque, l’interesse per il centro
in questa fase investono per favorire la crescita della po turistico per la città. La composizione dei visitato- domanda potenziale. Si avrà dunque in questa fase urbano congiuntamente a quello per i resort e le
domanda; gli escursionisti diminuiscono, mentre il tu- ri in relazione alla spesa da essi effettuata nel territorio una domanda caratterizzata da una quota elevata di destinazioni turistiche vicine, che determina un nuovo
rismo residenziale tende a crescere in modo rapido. A può ritenersi quasi ideale, nel senso che sono nume- clientela fidelizzata che ritorna nella città, mentre si ha tipo di domanda i c.d. “falsi escursionisti” (5). Con tale
questo punto il numero dei visitatori aumenta in mo- rosi i visitatori che spendono nella città più di quan- l’incapacità della destinazione di attrarre nuovi clienti. termine si intendono quei visitatori che considerano
do esponenziale e parallelamente i benefici locali (di ti- to avevano preventivato per la vacanza, mentre i costi La stagnazione dei flussi residenziali non va intesa in la città come destinazione principale di vacanza pur
po diretto e indiretto) diventano consistenti, come pure sociali per la presenza dei turisti stanziali sono ancora contraddizione con la crescita del numero totale di alloggiando in una localizzazione vicina, in modo da

4. Per escursionisti indiretti si intendono i visitatori che visitano la città d’arte come me- 5. I falsi escursionisti o escursionisti impropri sono quei visitatori che pernottano in
ta integrativa rispetto ad una diversa destinazione di vacanza. strutture attorno al centro storico, ma che hanno come meta principale proprio la città.
54 55
evitare le limitazioni fisiche ed economiche del centro no di “turisticizzazione” del centro. zi la cui qualità tende via via a ridursi. Ad un primo pro- tro urbano, che nel frattempo, sono calati per effet-
urbano. Le imprese che organizzano escursioni per la visita cesso di trasformazione della domanda, caratterizzata to di una domanda decrescente. In tal modo, perfino
Con la presenza dei falsi escursionisti il sistema turi- del centro urbano, così come le imprese ricettive della da una diminuzione della propensione dei turisti ad al- i falsi escursionisti cominciano a perdere interesse per
stico urbano si amplia includendo oltre al centro stori- periferia vedono aumentare il proprio fatturato, men- loggiare all’interno della città e da una corrispondente la visita delle attrazioni culturali del centro che in pre-
co ed alla periferia, anche un anello “sub urbano”, do- tre nella città si sviluppa un’offerta di livello più basso, crescita dei “falsi escursionisti”, fa seguito un aumento cedenza rappresentavano la meta principale della lo-
ve cresce l’offerta di strutture alberghiere e di altre at- con negozi di souvenir economici, snack bar, ristoran- continuo del peso dell’escursionismo. In questo modo ro visita.
tività turistiche secondarie (come bar, negozi di souve- ti per la ristorazione veloce ed altre imprese che orga- si determina un’accentuazione della forbice tra i be- Gli ultimi a rinunciare alla visita delle attrazioni del
nir e di articoli da regalo) per soddisfare la nuova clien- nizzano, ad esempio, giri panoramici della città (sight- nefici ed i costi locali dovuta al progressivo processo centro storico saranno gli escursionisti indiretti e so-
tela. In questa fase la quota di benefici locali rispetto seeing tour). La struttura economica della destinazio- di esternalizzazione dei benefici e di internalizzazione prattutto i day trippers, in quanto secondo il loro mo-
al totale si riduce consistentemente, mentre aumenta ne lentamente si trasforma in una mono-cultura turi- dei costi per il sistema urbano. dello di comportamento il sacrificio sostenuto per la
la quota dei costi locali rispetto ai costi totali. Gli escur- stica che, alla lunga, può rappresentare una minaccia visita sarà inferiore rispetto a quello dei turisti residen-
sionisti indiretti infatti spendono gran parte del loro per la vivibilità dell’intero sistema urbano. La destinazione raggiunge la quarta fase del proces- ziali e dei falsi escursionisti. In questa fase, dunque, il
budget giornaliero per la vacanza al di fuori della città In diversi periodi dell’anno il numero dei visitatori su- so di sviluppo. La qualità dell’ambiente urbano si ridu- centro storico, malgrado la perdita di gran parte del
(per l’alloggio e per il trasporto), mentre l’elevata pres- pera i limiti stabiliti determinando fenomeni di conge- ce drasticamente; i residenti e le imprese hanno ormai suo appeal, risulta ancora attrattivo per il segmento
sione del turismo sulla città causa un aumento espo- stione a cui si associano una serie di problemi sia per abbandonato la città scegliendo localizzazioni più at- degli escursionisti.
nenziale dei costi locali indiretti. la popolazione locale e per le imprese non turistiche, trattive, mentre i turisti residenziali si orientano ver- La città, essendosi progressivamente trasformata in
In questo stadio dello sviluppo il numero di visitatori ma anche per gli stessi turisti che pernottano nell’area. so altre destinazioni urbane non ancora congestiona- una città a mono-cultura turistica dove risultano ca-
nel centro urbano ha ormai oltrepassato la capacità di Accanto ad una riduzione percepibile dell’attrattività te. Il prezzo della ricettività nelle zone periferiche, ini- renti altre attività economiche, viene interessata da fe-
carico sotto il profilo socio-economico e il processo di turistica del centro storico, i turisti che soggiornano si zialmente aumentato a causa della crescente doman- nomeni di disoccupazione per il declino dell’industria
crowding out in atto determina un ulteriore fenome- trovano a sopportare prezzi crescenti per beni e servi- da, ora tende quasi ad uniformarsi con i prezzi del cen- turistica locale e per il crescente numero di imprese

56 57
forme�di�consumo�non�adeguate.��

Fig.�1�–�Ciclo�di�vita�della�destinazione�turistica�
vita della destinazione era basata esclusivamente sul prezzi nella città determina a sua volta una crescente In aggiunta alle fluttuazioni di lungo termine dei vi-
rinnovamento
numero totale di visitatori, mentre successive revisio- competitività tra le destinazioni, che potrà portare sitatori andranno considerate inoltre anche le oscilla-
Presenze turistiche
stagnazione
ni prendono in esame aspetti anche di tipo qualitativo come conseguenza, ad una diminuzione del numero zioni stagionali che potranno accentuare le proble-
consolidamento
declino per spiegare l’andamento ciclico. Come si è visto, il ti- di visitatori e determinare quindi, in ultima analisi, matiche connesse con situazioni di sovraffollamen-
po di visitatori nella città tende a modificarsi nelle dif- anche un calmieramento dei prezzi. to. Il modello del ciclo di vita è collegato, dunque, al
sviluppo
ferenti fasi dello sviluppo, comportando effetti sui co- Lo sviluppo turistico risulta fortemente condiziona- concetto chiave di capacità di carico della destina-
sti e i benefici associati al turismo. La variazione dei to anche dai trend che connotano la domanda glo- zione, nel senso che il superamento di questo limite
coinvolgimento
prezzi, il trend della domanda a livello globale, il c. d. bale su cui agiscono fattori tendenziali quali le mode, comporta in generale una riduzione dell’appeal della
“paradosso del turismo” (6) e la capacità di carico della le tendenze del mercato, i media, ecc.. Ciò comporta città, rendendola progressivamente meno competi-
esplorazione
0 Tempo
destinazione sono ulteriori elementi che incidono sul- un’elevata variabilità ed un rischio per la destinazio- tiva, con conseguente riduzione delle visite, degli in-
l’andamento del turismo nella città, determinandone ne di improvvise riduzioni della quota di mercato e di vestimenti e quindi dello sviluppo in generale. Que-
La� formulazione� originaria� del� modello� del� ciclo� di� vita� della� destinazione� era� basata�
costrette a cessare la propria attività. il tipico andamento ciclico. uscita di scena. sta breve costatazione che verrà approfondita in se-
esclusivamente�sul�numero�totale�di�visitatori,�mentre�successive�revisioni�prendono�in�
Tra i fattori che contribuiscono a determinare la si- Per quanto concerne i prezzi questi risultano Affrontando il tema dello sviluppo turistico si rileva guito, sottolinea fin da ora la necessità di assicurare
esame�aspetti�anche�di�tipo�qualitativo�per�spiegare�l’andamento�ciclico.�Come�si�è�vi�
tuazione di declino del turismo nelle città d’arte va te- commisurati all’attrattività turistica della città; più
sto,�il�tipo�di�visitatori�nella�città�tende�a�modificarsi�nelle�differenti�fasi�dello�sviluppo,�
in molti casi un paradosso i cui effetti nel lungo perio- interventi appropriati per evitare di superare la capa-
nuto conto del deterioramento e/o del peggioramen- una località è attrattiva e più il turista dovrà spendere
comportando�effetti�sui�costi�e�i�benefici�associati�al�turismo.�La��variazione�dei�prezzi,� do possono portare il turismo a “distruggere se stesso” cità di carico turistica della città (valutata sotto i di-
toil�trend�della�domanda�a�livello�globale,�il�c.�d.�“paradosso�del�turismo”�(6)�e�la�capacità�
dello stato di conservazione del patrimonio cultura- per il suo soggiorno; a sua volta la pressione turistica in presenza di una pressione che raggiunge e supera il versi profili: economico, socio-culturale ed ambien-
ledi�determinato da un� sono�
carico� della� destinazione� eccesso
ulteriori�di turismo
elementi� e da forme
che� incidono� sull’andamento� di crescente
del� determinerà un ulteriore aumento dei livello della capacità di carico. Come effetto si avrà una tale), cercando in questo modo di rallentare il pro-
turismo�nella�città,�determinandone�il�tipico�andamento�ciclico.�
consumo non adeguate. prezzi. Si può, pertanto, affermare che il prezzo non riduzione significativa dell’attrattività della città e con- gressivo avvicinamento alla situazione di stagnazio-
Per�quanto�concerne�i�prezzi�questi�risultano�commisurati�all’attrattività�turistica�della�
riflette solo l’attrattività della località, ma soprattutto seguentemente, una drastica diminuzione del nume- ne e di declino.
6.La formulazione
Il Paradosso originaria
del turismo fa riferimento alla situazione indel
cui lo modello
sviluppo eccessivodel ciclo
dell’attività turisticadi l’effetto esercitato dalla domanda. L’incremento dei
può portare ro dei visitatori. Nella figura 2 viene schematizzato il ciclo di vita di
alla compromissione della qualità delle risorse e quindi del turismo stesso.

6. Il Paradosso del turismo fa riferimento alla situazione in cui lo sviluppo eccessivo


dell’attività turistica può portare alla compromissione della qualità delle risorse e quin-
di del
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
turismo stesso.
49
58 59
Il ciclo di vita delle destinazioni turistiche per le città storiche Parte I

una destinazione tenendo conto dell’evoluzione del


Fig.�2�–�Il�ciclo�di�vita�della�destinazione�secondo�il�tipo�di�domanda�

3. La fase di stagnazione e gli scenari che si Fig.�3�–�Ciclo�di�vita�della�destinazione�

Visitatori
aprono per le città
A
numero di visitatori e della composizione dei flussi �

Ringiovanimento B

nelle diverse fasi. � ZONA CRITICA PER LA


“CARRYING CAPACITY”
Stagnazione
� C
Consolidamento

Escursionisti La fase di stagnazione del ciclo di vita di una destina- D

La diversa incidenza dei costi e benefici del turismo � zione turistica può originare percorsi diversi. Una pri- Declino E


nelle città d’arte può essere vista come una determi- ma possibilità consiste nella “rigenerazione” della de-

NUMERO DI TURISTI
� Sviluppo

nante dell’evoluzione stessa della destinazione. � Visitatori stinazione a seguito di un intervento nella struttura ur-

Risulta, dunque, interessante analizzare le diverse �
Turisti residenti bana, o alla creazione o scoperta di nuovi attrattori tu- Coinvolgimento

� 0 Tempo
voci di costo (negative) e di beneficio (positive) che si Fonte:�Costa�P.�e�Manente�M.,�Economia�del�turismo,�cit.,�p.�292��
ristici. Per la destinazione si apre un nuovo ciclo (curva
Esplorazione

manifestano nelle città in relazione alle fasi dello svi- La�diversa�incidenza�dei�costi�e�benefici�del�turismo�nelle�città�d’arte�può�essere�vista�
“A”) che determina un rinnovato posizionamento del-
TEMPO

luppo turistico per comprendere l’incidenza che que- come�una�determinante�dell’evoluzione�stessa�della�destinazione.�� la destinazione sul mercato. Possono essere effettuati
Fonte:�ns�elaborazione�da:�WTO,�Sustainable�Tourism�Development:�Guide�for�Local�Planners,�pag.130�
Risulta,�dunque,�interessante�analizzare�le�diverse�voci�di�costo�(negative)�e�di�benefi�
ste possono avere sulla stessa evoluzione della desti- anche interventi di portata minore, come ad esempio, �
cio�(positive)�che�si�manifestano�nelle�città�in�relazione�alle�fasi�dello�sviluppo�turistico� Qualora� si� intervenga� in� maniera� tempestiva� sul� sistema� d’offerta� al� manifestarsi� dei�
nazione. per� comprendere� l’incidenza� che� queste� possono� avere� sulla� stessa� evoluzione� della�
l’adeguamento della capacità ricettiva, la valorizzazio- clino per adeguarlo rispetto alle mutate esigenze del-
primi�segnali�di�declino�per�adeguarlo�rispetto�alle�mutate�esigenze�della�domanda,�sa�
destinazione.�� ne e promozione delle risorse locali, il miglioramento larà�possibile�invertire�tale�tendenza�e�riprendere�la�crescita�dei�flussi,�sviluppando�nuovi�
domanda, sarà possibile invertire tale tendenza e ri-


dei servizi, in grado di assicurare comunque una ripre- prendere la crescita dei flussi, sviluppando nuovi pro-
prodotti�turistici�che�permettano�alla�destinazione�di�recuperare�terreno�(curva�“C”).��
La� mancanza� di� interventi� adeguati� di� conservazione� delle� risorse� soggette� a� sfrutta�
3.�La�fase�di�stagnazione�e�gli�scenari�che�si�aprono�per�le�città�� sa verso l’alto dei flussi costante, seppure di entità in- dotti turistici che permettano alla destinazione di re-
� mento�turistico�e�la�carenza�di�investimenti�in�infrastrutture�e�servizi�può�portare�ad�un�
La�fase�di�stagnazione�del�ciclo�di�vita�di�una�destinazione�turistica�può�originare�per�
feriore rispetto alla situazione descritta in precedenza cuperare terreno (curva “C”).
processo�di�degrado�lento,�ma�inarrestabile�della�città,�che�vede�progressivamente�ri�
corsi�diversi.�Una�prima�possibilità�consiste�nella�“rigenerazione”�della�destinazione�a� (curva “B”). La mancanza di interventi adeguati di conservazio-
dursi�la�sua�capacità�competitiva�con�l’avvio�di�una�fase�di�declino�del�mercato�turistico�
seguito�di�un�intervento�nella�struttura�urbana,�o�alla�creazione�o�scoperta�di�nuovi�at� e�di�riduzione�della�qualità�urbana�(curva�“D”).��
Qualora si intervenga in maniera tempestiva sul si- ne delle risorse soggette a sfruttamento turistico e la
trattori�turistici.�Per�la�destinazione�si�apre�un�nuovo�ciclo�(curva�“A”)�che�determina� Infine�si�potrà�presentare�la�situazione�estrema�connessa�con�catastrofi�naturali,�quali�
un�rinnovato�posizionamento�della�destinazione�sul�mercato.�Possono�essere�effettuati�
stema d’offerta al manifestarsi dei primi segnali di de- carenza di investimenti in infrastrutture e servizi può
terremoto�o�alluvioni,�che�porteranno�inevitabilmente�la�destinazione�in�una�situazione�
anche� interventi� di� portata� minore,� come� ad� esempio,� l’adeguamento� della� capacità� di� declino� (curva� “E”)� che� necessita� di� interventi� tempestivi,� la� cui� assenza� ne� potrà�
ricettiva,�la�valorizzazione�e�promozione�delle�risorse�locali,�il�miglioramento�dei�servi� comportare�anche�l’uscita�dal�mercato.��
zi,�in�grado�di�assicurare�comunque�una�ripresa�verso�l’alto�dei�flussi�costante,�seppure� �
60 61
di�entità�inferiore�rispetto�alla�situazione�descritta�in�precedenza�(curva�“B”).��
Il ciclo di vita delle destinazioni turistiche per le città storiche

portare ad un processo di degrado lento, ma inarre-


Tab.�1����Caratteri�delle�fasi�del�ciclo�di�vita�della�destinazione�
4. I costi e benefici associati alle diverse fasi di sita, percepisce degli effetti negativi in una città con-
stabile della città, che vede progressivamente ridursi Fasi�
Numero�
turisti�
Infrastrutture� Contatti�
Cambia�
mento�
Controllo�
Tipo�
turista� sviluppo della destinazione turistica gestionata (con una bassa qualità e con alti prezzi); 3)
la sua capacità competitiva con l’avvio di una fase di Esplorazione�
Molto�po�
Inesistenti�o�
carenti� pochi� nessuno� locale�
Precursori� la popolazione locale soggetta sia a benefici che a co-
chi� (Esploratore)�
poche�
declino del mercato turistico e di riduzione della quali- Introduzione� ridotto�
Investimenti�
� � regionale� pionieri�
Gli effetti positivi e negativi associati allo sviluppo sti connessi con la presenza dei visitatori, che è parti-
pubblici�
tà urbana (curva “D”). Innovatori�in� del turismo in una città storica generano delle voci di colarmente attenta alle conseguenze di lungo perio-
Rapida� crescita�e�
Nazionale�o�
Infine si potrà presentare la situazione estrema con- sviluppo�
crescita�
Numero�
Interventi�pri�
vati��
imper�
sonali�
maggiore� internazio�
splosiva�
turismo�in�
beneficio, ma anche di costo di tipo economico, fisi- do derivanti da una eccessiva pressione turistica sul-
nale�
massimo� dividuale�o�
nessa con catastrofi naturali, quali terremoto o alluvio- di�massa� co e socio-culturale, in alcuni casi anche molto rilevan- la città.
Stabilizzazio�
ni, che porteranno inevitabilmente la destinazione in Consolida�
mento�(matu�
Lenta�cre�
ne/ristrutturazi
one� � � Tutti�i�livelli�
Mercato�di� ti. Per valutare l’efficacia dello sviluppo turistico è op- Alla numerosità dei soggetti coinvolti nello sviluppo
scita�� massa�
una situazione di declino (curva “E”) che necessita di rità)� Numero�mas�
simo�
portuno, pertanto, considerare il “beneficio netto” che si affianca la difficoltà di stima di benefici e costi che
t.�organizza�
interventi tempestivi, la cui assenza ne potrà compor- Stagnazione� stabilizza�
Stabilizzazio�
ne/ristrutturazi � stabile� �
to� questo determina per la città, sulla base di un’attenta tendono a subire variazioni nelle diverse fasi del ciclo
(saturazione)� zione� turismo�di�
one�
tare anche l’uscita dal mercato. mecca�
massa� valutazione delle molteplici voci di costo e di benefi- di vita e la cui entità contribuisce a sua volta a spiega-
declino� pochi� locali� � locale� t.�di�massa�
nici�
Nazionale�o� cio. Tale valutazione si presenta complessa per una se- re la sequenza evolutiva delle fasi (7) del turismo nel-
rivitalizzazio� Nuovi�investi� ristruttura�
ripresa� � internazio� innovatori�
ne� menti� zioni�
nale� rie di difficoltà legate, in primo luogo, alla numerosità la città.
conversione� molti� � pochi� maggiore� � t.�di�massa�
delle parti coinvolte nel sistema turistico urbano che Nella prima fase del ciclo i benefici totali derivanti
Fonte:�ns.�elaborazione�da�Minguzzi�A.�e�Presenza�A.�Destination�Builging,�Pearson,�2010,�p.�91.�
� risultano percettori di benefici e costi in modo diffe- dal turismo sono quasi assenti, mentre i costi di
� rente: 1) la comunità esterna, cioè quella non di carat- investimento sono molto elevati, pertanto, il saldo
4.�I�costi�e�benefici�associati�alle�diverse�fasi�di�sviluppo�della�destinazio�
ne�turistica�
tere locale interessata principalmente alla tutela ed al- risulta negativo. In questa situazione come si è già
� la conservazione del patrimonio culturale; 2) il visita- rilevato, il flusso di visitatori sarà rappresentato quasi
Gli�effetti�positivi�e�negativi�associati�allo�sviluppo�del�turismo�in�una�città�storica�gene�
tore che avendo come obiettivo quello della soddisfa- esclusivamente da escursionisti che non pernottando
rano� delle� voci� di� beneficio,� ma� anche� di� costo� di� tipo� economico,� fisico� e� socio�
culturale,�in�alcuni�casi�anche�molto�rilevanti.�Per�valutare�l’efficacia�dello�sviluppo�tu� zione massima e di ottenere “value for money” dalla vi- fruiscono delle risorse nell’arco della giornata, senza
ristico� è� opportuno,� pertanto,� considerare� il� “beneficio� netto”� che� questo� determina�
per�la�città,�sulla�base�di�un’attenta�valutazione�delle�molteplici�voci�di�costo�e�di�bene�
7. Costa P., Manente M. e Furlan M. C., op. cit., 2001, p. 212.
ficio.�Tale�valutazione�si�presenta�complessa�per�una�serie�di�difficoltà�legate,�in�primo�
62 63
luogo,�alla�numerosità�delle�parti�coinvolte�nel�sistema�turistico�urbano�che�risultano�
apportare benefici economici interessanti per la (in termini di reddito, di occupazione e di immagine) escursionisti. Il numero totale dei visitatori supererà connota il patrimonio storico-culturale. I costi socia-
destinazione in termini di reddito e di occupazione. vengono percepiti in generale anche dal sistema la capacità di carico turistica della città, soprattutto li indiretti e indotti connessi con il turismo nel centro
A fronte, dunque, di benefici contenuti, i costi di commerciale e da gran parte della popolazione. In come limite fisico, rendendo opportuna la definizione storico ora sono considerevolmente più alti dei bene-
investimento da sostenere per avviare lo sviluppo questa fase la capacità di carico turistica della città, della capacità di accoglienza massima della città. fici e la diminuzione dell’attrattività della destinazione
turistico saranno invece rilevanti, soprattutto per le intesa come il limite socio-economico al turismo, potrà I benefici del turismo tenderanno ad essere anco- si ripercuote negativamente anche sugli escursionisti
spese di promozione e per gli investimenti finalizzati anche essere superata in alcune rare circostanze, senza ra crescenti, tuttavia il trend progressivamente si ridu- che cominciano, progressivamente, ad orientarsi ver-
alle attrazioni ed alle strutture che serviranno per determinare conseguenze preoccupanti per la città. ce per effetto della sostituzione graduale che si deter- so mete alternative.
avviare la città alla fase di “sviluppo” del ciclo di vita. L’importanza crescente dell’escursionismo in tutte le mina fra i turisti residenziali e quelli pendolari a carat- Volendo tracciare un bilancio dei costi e benefici ne-
In questa seconda fase si avrà per la città un forte sue diverse manifestazioni comporta nella terza fase tere escursionistico. Iniziano a manifestarsi delle ester- gli stadi che si susseguono nel ciclo di vita si rileva dun-
aumento dei benefici locali sia diretti che indiretti, oltre del ciclo, dei costi che progressivamente aumentano nalità negative, rappresentate principalmente da: fe- que che nella seconda fase il saldo è sicuramente posi-
che dei costi locali, anche se la crescita di questi ultimi in maniera sensibile a fronte di benefici locali nomeni di congestione, inflazione, crowding out delle tivo, mentre sarà necessario che il sistema turistico met-
sarà molto meno rapida. Le voci di costo più evidenti decrescenti; nonostante questo stato di fatto i benefici altre attività sociali ed economiche, che potranno an- ta in atto interventi specifici per evitare di entrare nella
da sostenere nella fase di crescita sono da ricondurre totali risulteranno ancora positivi. Il fenomeno del nullare il beneficio netto apportato dal turismo. A que- terza fase del ciclo, dove come si è visto, si ha un saldo
soprattutto ad aspetti gestionali per il personale ed crowding out in questa fase incide in modo consistente sto punto, quindi, il turismo non può più considerarsi benefici-costi negativo. E’ necessaria una programma-
alla promozione della località; dal lato dei benefici sull’economia del centro urbano, trasformandolo in un fattore di sviluppo e di crescita per la città, ma piut- zione che comprenda in primo luogo un monitoraggio
connessi con gli investimenti effettuati questi iniziano una mono-cultura turistica dove vengono meno le tosto, un “problema” da risolvere, un’attività che inci- costante dei principali indicatori turistici, in modo da li-
a diventare molto elevati, tanto da determinare un condizioni di vivibilità e di flessibilità che in precedenza de negativamente sullo sviluppo urbano. mitare e governare le esternalità negative determinate
apporto positivo del turismo all’economia della città. connotavano la città. In questa fase il flusso dei Nella quarta fase la qualità delle risorse culturali del- dallo sviluppo turistico evitando, in tal modo, che la cit-
Questa fase dello sviluppo può considerarsi quella visitatori tende ancora a crescere numericamente, la città risulta compromessa, talvolta anche in manie- tà proceda inesorabilmente verso la fase di declino in
più interessante, nel senso che i benefici economici anche se si modifica per effetto dell’incremento degli ra definitiva, per il carattere di non riproducibilità che cui il saldo benefici-costi è negativo.

64 65
5. Il “circolo vizioso” dello sviluppo turistico lizia urbana, le azioni di marketing e di promozione, 5.1 Le fasi del circolo vizioso nelle zone periferiche. La delocalizzazione interesse-
nelle città heritage la città deve continuamente reperire risorse ed è co- Alcuni autori (8) propongono il “circolo vizioso del- rà soprattutto quelle attività per le quali è sempre più
stretta ad aumentare l’imposizione fiscale. Dal lato del lo sviluppo turistico” come schema interpretativo per oneroso rimanere nella zona centrale, tra cui: alberghi,
Il ciclo di vita della destinazione turistica che, secon- settore privato, si assiste ad una progressiva espulsio- spiegare l’evoluzione del turismo nelle città storiche, aree ricreative, terminals di trasporti, ecc.. L’attività tu-
do un’interpretazione di base, analizza le dinamiche ne delle attività meno remunerative e competitive, ad in particolare in quelle di piccole e medie dimensioni, ristica, tuttavia, rimane concentrata nel centro stori-
del turismo in un contesto evolutivo sulla base di va- esempio quelle legate al settore artigianale, compor- che le porta fino al “declino” prefigurato nel modello co dove si trovano le attrazioni culturali e i servizi per
riabili quantitative, può essere integrato con conside- tando in tal modo una mono-tematizzazione cultura- del ciclo di vita. il turista.
razioni relative alla composizione dei flussi. Come è le dell’area; aspetto quest’ultimo che in caso di crisi del Il turismo in queste città dalle dimensioni limitate, Si avvia in questo modo la prima fase (fase A) del
stato già sottolineato, i cambiamenti più significativi settore turistico espone fortemente l’economia urba- soprattutto quando assume la connotazione di feno- circolo vizioso originata dall’incapacità della città
nella domanda sono dovuti soprattutto alla presenza na ad un rischio declino. meno di massa, può generare effetti più rilevanti che di contenere la crescita del turismo in relazione
crescente dei “falsi escursionisti” a cui si associano rile- Abbiamo visto come secondo l’approccio del ciclo di non nelle realtà medio-grandi, tanto da rappresenta- alle caratteristiche delle proprie risorse fisiche. Le
vanti voci di costo e di beneficio. vita ciascuna fase è associata ad un modello di espan- re, in molti casi, una minaccia per le altre funzioni ur- componenti complementari del prodotto turistico
Si verrebbe a creare una sorta di conflitto tra la zona sione del turismo e ad una specifica distribuzione eco- bane e per la conservazione del patrimonio culturale. che hanno un vincolo localizzativo meno stringente
centrale della città (su cui si concentrano i costi dell’at- nomico-spaziale dei costi e dei benefici. Il destination Una crescita eccessiva del turismo urbano porta al- rispetto a quello delle risorse primarie verranno
tività turistica, a fronte di benefici decrescenti) e le zo- management dovrebbe incidere su tale distribuzio- la saturazione dell’offerta localizzata nella zona cen- decentrate, cosicché l’area dove sono ospitati i visitatori
ne periferiche e quelle a breve distanza dalla città, che ne con comportamenti proattivi volti al riequilibrio trale della città, con un sovrautilizzo delle risorse e del- che gravitano sulla città tende progressivamente ad
traggono vantaggio dal turismo attratto dalla desti- dei costi e benefici del turismo ed al mantenimento le strutture (terreno, edifici, strade, parcheggi,....) situa- ampliarsi, superando anche i confini amministrativi.
nazione principale. Per garantire la conservazione e la di flussi di visitatori al di sotto della soglia della capa- te nelle vicinanze delle attrazioni centrali, fino a che la In genere questo processo di decentramento delle
manutenzione del Patrimonio, nonché i servizi di pu- cità di carico. saturazione e il conseguente aumento dei prezzi por- componenti di supporto del prodotto turistico avviene
ta allo sviluppo di strutture di tipo complementare spontaneamente, senza programmazione, generando

8. A. P. Russo, The “Vicious circle” of tourism development in heritage cities, in Annals of


Tourism Research, vol. 29, n. 1, pp. 165-182, 2002.
66 67
conseguenze come la crescita degli escursionisti La fase B del circolo vizioso si caratterizza quindi per la limitata informazione dei visitatori consentirà ai Il progressivo peggioramento della qualità e le con-
rispetto al totale dei flussi. La spesa dei visitatori una situazione di congestione della città, attribuibile fornitori di diminuire la qualità dei servizi offerti, pur seguenze che ne seguono sono dunque alla base del-
tende così a decentrarsi, mentre i costi continuano soprattutto all’aumento degli escursionisti. mantenendo inalterata, o addirittura aumentando, la la situazione negativa per la città evidenziata nel cir-
a manifestarsi nell’area del centro storico dove sono La città d’arte manifesta un’incapacità di ottenere loro quota di mercato. Si potrà determinare in tal modo colo vizioso (fase D). In questa fase si possono osser-
localizzate le attrazioni culturali primarie. benefici commisurati alla crescita della domanda tu- una parziale sostituzione dei clienti più attenti alla vare le reali implicazioni connesse con la proliferazio-
La crescita dell’escursionismo comporterà come ristica (fase C). L’eccessiva concentrazione delle visite qualità con altri meno attratti dagli aspetti qualitativi ne delle attività turistiche al di fuori del centro urbano,
conseguenza un aumento della “rigidità” dal momen- nel centro, a cui corrisponde una dispersione delle at- e più sensibili al prezzo, arrivando ad una condizione con la banalizzazione dei prodotti e con la congestio-
to che questo segmento di domanda si caratterizza tività commerciali di supporto, dovuta alla presenza di in cui rimangono sul mercato soltanto i fornitori con ne dei flussi. I prezzi dei servizi offerti nella zona cen-
per una stagionalità più marcata rispetto agli altri seg- escursionisti, si ripercuote negativamente sulla perfor- un’offerta di qualità più scarsa (9). trale tendono a salire, rendendo più conveniente l’ac-
menti (risente infatti in modo particolare delle condi- mance turistica della città. Questo stato di cose rende Mentre nelle fasi iniziali di espansione, il turismo ten- quisto di servizi periferici, per i quali aumenterà a sua
zioni climatiche, della presenza di eventi e di occasio- più difficile per le istituzioni locali il reperimento del- de a sostituirsi ad altre attività economiche meno re- volta la domanda, alimentando in questo modo le di-
ni di richiamo), per cui potrà dar luogo a notevoli oscil- le risorse per la conservazione del patrimonio storico munerative aumentando il suo peso economico, in namiche del circolo vizioso. Si chiude così il circolo ali-
lazioni dei flussi. culturale e per le varie iniziative legate all’innovazio- quest’ultima fase tende invece a “spiazzare se stesso”, mentato dal processo di espansione dell’attività turi-
Oltre che per una stagionalità più marcata, l’escur- ne, al marketing ed all’implementazione delle infor- sostituendo i prodotti di qualità più alta con quelli più stica al di fuori del centro storico della città.
sionismo si caratterizza inoltre, per un elevato grado mazioni. Si ha quindi una evidente difficoltà nel soste- standardizzati e a buon mercato. Lo spazio turistico Da un punto di vista teorico interpretativo può
di rigidità in termini spaziali: in genere la disponibili- nere i costi che l’attività turistica determina nel conte- viene interessato da un processo c. d. di “McDonaldiz- risultare interessante analizzare se può individuarsi
tà di un tempo più limitato, unitamente ad una certa sto urbano. zazione” che mette a repentaglio non soltanto la qua- una condizione di “stato stazionario”. Sulla base dello
carenza informativa, fa sì che la visita si concentri solo L’aumento della componente escursionistica lità dei servizi, ma l’intera qualità estetica del paesag- schema interpretativo proposto si evince come la
sulle attrazioni più conosciute situate nel centro stori- comporta, inoltre, una minore reattività della domanda gio storico urbano e il sistema dei valori culturali del- localizzazione dei turisti nelle città d’arte dipenda
co, con conseguente congestione dell’area. rispetto alla qualità dell’offerta turistica, in quanto la città. dai prezzi (collegati alla distanza delle strutture dalle

9. Si attua in questo modo un processo di selezione avversa.


68 69
contempo,� su� aspetti� tecnologici� ed� economici� che� incidono� positivamente� sulla� do�
manda�turistica.��

attrazioni primarie situate nel centro) e dalla qualità Fig.�4����Il�circolo�vizioso�dello�sviluppo�turistico�


e del suo hinterland. 6. Alcune considerazioni critiche sul modello
(espressa dalla congestione, a sua volta correlata alle Visita soltanto della zona centrale
Aumento della congestione Lo schema interpretativo proposto dal “circolo vizio- del ciclo di vita della destinazione
dimensioni della destinazione). Se il mercato è saturo, so” del turismo può ritenersi una valida spiegazione
B C
cioè il tasso di crescita della domanda è prossimo allo di come si arrivi alla situazione di declino della desti- Il modello del ciclo di vita è sicuramente uno stru-
zero, si potrebbe determinare un prezzo di equilibrio Ritorni limitati per il sistema
culturale della destinazione
nazione secondo una sequenza di relazioni causali tra mento centrale per studiare il trend storico dei flus-
Quota elevata di
in corrispondenza del quale la qualità e le forze di escursionisti
Visite più brevi Declassamento della
eventi, il cui punto di partenza è rappresentato dal su- si turistici della destinazione, consentendo di assume-
qualità del prodotto
“accentramento” (cioè la prossimità alle attrazioni peramento della capacità di carico della città. re decisioni organizzative in sintonia con le variazio-
centrali) si eguagliano. In questa situazione non A D ni strutturali e non semplicemente congiunturali del-
sarebbe giustificata un’ulteriore espansione della la domanda. Il concetto del ciclo di vita di una desti-
domanda (stato stazionario) che presenta a questo Espansione della zona turistica
Aumento della divergenza tra l’area dei
nazione è andato assumendo via via maggiore impor-
costi e l’area dei benefici
punto una composizione “ottimale” tra turisti ed �
tanza nella letteratura sul turismo, in particolare per-
Fonte:�ns.�elaborazione�da�Russo�A.�P.,�op.�cit.,�p.�169.�
escursionisti. ché suggerisce che ogni fase ha delle implicazioni:

La situazione sopra descritta non può considerarsi te realistica in relazione anche alla possibilità per gli
La�situazione�di�stato�stazionario�appare�scarsamente�realistica�in�relazione�anche�alla�
- sul numero e sul tipo di turisti;
però molto realistica, nel senso che nelle situazioni in enti territoriali di rivedere i confini amministrativi del-
possibilità�per�gli�enti�territoriali�di�rivedere�i�confini�amministrativi�della�municipalità� - sul livello e sulla natura del contatto tra la comuni-
cui il tasso di crescita della domanda tende a zero, si la municipalità centrale. La localizzazione delle attivi-
centrale.�La�localizzazione�delle�attività�nelle�zone�esterne�al�centro�determina,�in�as�
tà locale e i visitatori;
senza�di�politiche�redistributive,�una�difficoltà�di�compensazione�dei�costi�del�turismo�
assisterà allo sviluppo di nuovi mercati e ci si orienterà tà nelle zone esterne al centro determina, in assenza di
con�i�benefici,�per�cui�a�tal�fine�potrebbe�essere�opportuno�concentrare�sotto�un�unico�
- sul grado di cambiamento della destinazione;
verso nuovi target group, intervenendo al contempo, politiche redistributive, una difficoltà di compensazio-
soggetto�amministrativo�le�diverse�zone�della�città�e�del�suo�hinterland.� - sulla qualità delle risorse ambientali e culturali;
su aspetti tecnologici ed economici che incidono po- ne dei costi del turismo con i benefici, per cui a tal fine - sul controllo dell’industria turistica locale.
sitivamente sulla domanda turistica. potrebbe
Lo sviluppo turisticoessere opportuno
nei siti del patrimonio concentrare
UNESCO: principali sotto
caratteristiche e trasformazioni indotteun uni-
60 La considerazione del ruolo del turismo in relazione
La situazione di stato stazionario appare scarsamen- co soggetto amministrativo le diverse zone della città a questa pluralità di aspetti diventa, infatti, sempre più

70 71
determinante per il conseguimento della sostenibilità vi posti “autentici” da visitare. Secondo questa chiave dovrà adottare nuove strategie per il rilancio puntan- - tende a considerare il mercato in modo omo-
nella destinazione, suscitando un interesse crescente di interpretazione nella fase di introduzione per il lan- do anche su nuovi significati ed emozioni da associare geneo mentre ogni singola località può presentare di-
anche sul piano operativo. Il modello fornisce infatti cio della destinazione sarà importante prima di tutto al centro urbano ed al patrimonio, per dare impulso ad versi cicli di vita in relazione ai segmenti di mercato a
spunti interessanti per sviluppare le destinazioni in incuriosire il consumatore e comunicargli determinate una nuova fase di ripresa dello sviluppo. cui si rivolge che richiedono strategie differenziate;
modo da prevenire e contrastare quegli effetti che emozioni; egli sarà attratto dalla novità e si creerà delle In assenza di interventi tempestivi da realizzarsi già - è uno strumento di supporto per la pianifica-
le porteranno alla maturità e poi, eventualmente, al aspettative in termini emozionali. Nella fase di crescita nella fase di maturità, la città perde la sua capacità zione turistica anche se con efficacia limitata, nel sen-
declino. Le destinazioni non mantengono inalterati la strategia dovrà da un lato soddisfare le aspettative d’attrazione e si avvia inesorabilmente verso un decli- so che pur non essendo utilizzabile come strumento
nel tempo il proprio posizionamento e la quota di che il consumatore si è creato nel momento di lancio no, da cui è difficile e costoso uscirne. Non necessaria- previsionale consente di ipotizzare in modo attendibi-
mercato e la stessa strategia di sviluppo adottata della destinazione, dall’altro dovrà essere in grado di mente però una destinazione è destinata al declino; le l’inizio di una nuova fase e la sua durata, che è rico-
tende a modificarsi in quanto è da ritenersi sia una evocare nuove sensazioni per incuriosire una porzio- ciò è possibile se le imprese pubbliche e private del noscibile però soltanto a posteriori;
determinante dell’andamento del ciclo che il risultato ne sempre più ampia di pubblico. Nella fase di maturi- settore riescono a sostenere l’offerta locale attraverso - non è sempre facile identificare in quale fase
del ciclo stesso. La durata del ciclo della destinazione tà caratterizzata da profitti che rallentano, la destina- un continuo controllo della qualità dei suoi elemen- del ciclo si trovi la destinazione, anche perché difficil-
dipende, dunque, da svariati fattori che possono zione dovrà continuare ad investire sul lato sensoria- ti e l’eventuale sviluppo di nuove proposte attraenti mente è una curva nitida e il suo andamento può esse-
essere ricercati sia all’interno della destinazione, che le in quanto il consumatore che già conosce il prodot- e competitive (11). Le considerazioni alla base del mo- re influenzato da fattori che sfuggono al controllo dei
nel mercato e nella clientela. to ed è consapevole delle emozioni che è in grado di dello ci portano a sottolineare la necessità per le desti- manager locali (12).
A tutto ciò vanno aggiunte le “emozioni” del visita- trasmettergli, attenderà conferme nel momento della nazioni di “rigenerarsi” costantemente, preferibilmen- Il modello non va inteso, dunque, come una tecnica
tore da considerare come elemento aggiuntivo della fruizione rispetto alle sue aspettative. Nella fase di de- te prima che inizi la fase di declino. precisa, quanto piuttosto come uno strumento utile
strategia su cui agire, dal momento che esprimono an- clino la destinazione non è più in grado di trasmettere Il modello del ciclo di vita della destinazione pur nel- per concettualizzare lo sviluppo delle destinazioni ed
ch’esse una loro influenza sul ciclo di vita della desti- emozioni e andrà pertanto verso una lenta scomparsa la sua validità esplicativa presenta alcuni limiti di cui va i problemi chiave che si manifestano in ciascuna delle
nazione (10) spingendo il turista alla scoperta di nuo- dal mercato. Sempre secondo questa visione, la città tenuto conto nella sua implementazione: fasi che si susseguono.

10. Pini G., Il nuovo marketing del prodotto turistico, Franco Angeli, 2010 11. Minguzzi A. e Presenza A., op. cit., p. 92. 12. Argwal Opperman, What is new with the resort cycle? In Tourism Management 19, 1998.
72 73
3.
La capacità
di carico turistica
delle città d’arte
1. Aspetti definitori della capacità di carico identificare i limiti del sistema e a ridurre gli effetti del congestione sempre più complesse. Tali definizioni so- dei turisti-visitatori. Secondo tale approccio si può af-
turistica turismo, diventando in questo modo uno strumento no riconducibili a due scuole di pensiero sulla capaci- fermare che la capacità di carico turistica risulta come
centrale per la definizione di un percorso di sostenibi- tà di carico: l’insieme di più capacità che coinvolgono la dimen-
L’evoluzione della destinazione turistica secondo lità del turismo. - la prima fa riferimento alla capacità di assorbire i sione ambientale, la dimensione socio-demografica e
l’articolazione in fasi proposta nel modello del ciclo di Vista l’importanza dell’argomento nel corso degli flussi turistici senza che la comunità ospitante pos- quella politico-economica. Queste tre dimensioni pos-
vita, risulta strettamente connessa sia alle voci di costo anni si sono susseguite diverse interpretazioni ed ap- sa subirne gli impatti negativi, indicando quindi sono essere contestualizzate ai centri storici ed alle cit-
e di beneficio che il turismo comporta per la città, che profondimenti riferiti a contesti diversi, che hanno da- una quantità “ideale” di turisti; tà d’arte per capire quali sono gli elementi di maggio-
alla capacità di carico della destinazione. Con tale ter- to origine a vari modelli applicativi. - la seconda considera la capacità di carico in rela- re criticità da prendere in considerazione e definire i li-
mine si intende il “numero massimo di persone che vi- In letteratura si possono identificare sei metodi dif- zione alla teoria del ciclo di vita come quel livello miti di tollerabilità del turismo.
sita nello stesso periodo una determinata località sen- ferenti (1) per interpretare la capacità di carico turistica superato il quale i visitatori cominciano a diminui-
za compromettere le sue caratteristiche ambientali, fi- sulla base di diversi approcci, distinguibili in relazione re per la percezione che essi hanno delle esterna- Per ciò che concerne la dimensione ambientale del-
siche, economiche e socio-culturali e senza compro- ad alcuni elementi caratteristici quali: lità negative, che li induce a cercare altre mete di la capacità di carico questa potrà a sua volta articolar-
mettere la soddisfazione dei turisti” (WTO). - i limiti definiti dalle risorse; destinazione. si in: una dimensione ecologica-naturale e una fisico-
Si tratta di un concetto molto importante che con- - la tolleranza della popolazione ospite; Non esiste, pertanto, una definizione univoca della strutturale.
sente di valutare fino a che punto lo sviluppo turisti- - la soddisfazione dei visitatori-ospiti; capacità di carico turistica, né una procedura standard La prima fa riferimento ad elementi fissi, come ad
co può essere tollerato senza compromettere le risor- - l’eccessivo tasso di crescita del cambiamento; per la sua definizione, dal momento che il concetto esempio: la qualità dell’aria e dell’acqua, la flora, la
se da cui esso stesso dipende, garantendo al contem- - un approccio sistemico. tiene conto del carattere multidimensionale dello svi- fauna, che non sono modificabili dall’uomo. Per
po la soddisfazione degli obiettivi dell’industria turi- Le varie interpretazioni e definizioni di capacità di luppo turistico sostenibile che richiede di considerare individuare i limiti o le soglie allo sviluppo dell’attività
stica, del turista e della popolazione locale. La defini- carico si sono evolute nel tempo, con lo sviluppo del- gli impatti del turismo a livello ambientale, sociale ed turistica sotto questo profilo va considerato un insieme
zione della capacità di carico può dunque aiutare ad la ricerca operativa e con il manifestarsi di situazioni di economico, senza tralasciare la qualità dell’esperienza molto ampio di variabili, talvolta non facili da conciliare

1. Getz D., Tourism Planning and Research Tradition, Models and Futures, Paper presen-
ted at Australian Travel Research Workshop, Bunbury, 1987

76 77
tra loro, che fanno riferimento a diversi aspetti quali: delle infrastrutture (ricettività, sistema idrico e fogna- carico tiene conto del livello di “affollamento” che può delle risorse;
la percezione e la sensibilità dell’operatore, la fragilità
rio, sistema di smaltimento dei rifiuti, rete dei trasporti, risultare eccessivo sia per i turisti che per i residenti e, - il livello di qualità dell’esperienza turistica dei visi-
dell’ecosistema, il tipo di attività turistica, il grado parcheggi, servizi sanitari, ecc.) non è in grado di sod- quindi, fa riferimento alla capacità della città di assor- tatori.
di concentrazione temporale o spaziale dei flussi, il disfare la domanda proveniente dai turisti e dalla po- bire lo sviluppo turistico senza che ne vengano perce-
comportamento dei turisti, la coesistenza di più attività polazione locale. Questa dimensione a differenza di piti gli effetti negativi da parte di turisti e residenti. La La dimensione politico-economica della capacità di
e usi sociali, ecc. quella ecologica risulta variabile, nel senso che i limi- capacità di carico in questo caso deve tener conto del carico fa riferimento agli effetti dell’attività turistica
A titolo d’esempio alcune soglie di capacità di carico ti della capacità di carico possono essere rimossi me- grado di accettazione dei turisti da parte della popola- sulla struttura economica locale e sulla capacità del-
relative alla dimensione ecologica-ambientale si pos- diante la realizzazione di nuovi investimenti in infra- zione locale, considerando gli effetti che il turismo ha le istituzioni di gestire, coordinare e dirigere le azioni
sono riferire a: strutture, o attraverso misure di regolamentazione e sulla loro qualità della vita. e le strategie relative all’evoluzione del fenomeno tu-
- livello accettabile di congestione o di densità spa- di organizzazione. Anche in questo caso si riportano Esempi di capacità di carico riferiti alla dimensione ristico (2).
ziale dell’area (nei centri storici, nei musei, ecc.);
alcuni esempi di soglie di capacità di carico relative al- socio-demografica sono i seguenti: La destinazione dovrà riuscire a far coesistere, inte-
- livello accettabile di inquinamento dell’aria, del- la dimensione fisico-strutturale: - il numero di turisti e il tipo di attività turistiche che grandole, le funzioni turistiche con le altre attività lo-
l’acqua e di rumore in base alla tolleranza o alla ca- - intensità d’uso delle infrastrutture di trasporto, possono essere assorbite senza incidere sul senso cali, evitando in questo modo il fenomeno del crow-
pacità assimilativa dell’ecosistema locale; delle strutture ricettive, ecc; di identità, sullo stile di vita, sulle attività della co- ding out, cioè lo spiazzamento da parte del turismo
- perdita accettabile massima di risorse naturali (ac- - uso e congestione dei servizi di rifornimento idri- munità locale; delle altre attività economiche. Esempi di soglie di ca-
qua o territorio) prima che si verifichi una riduzio- co, energetico, di smaltimento dei rifiuti e delle ac- - il livello e il tipo di turismo che non altera in ma- pacità di carico riferite a questa dimensione possono
ne significativa delle funzioni dell’ecosistema. que reflue, ecc.; niera significativa la cultura locale in termini anche consistere in:
- adeguata disponibilità di altri servizi pubblici, co- di tradizioni, abitudini, religione; - livello di specializzazione turistica;
Per quanto riguarda la dimensione fisico-struttura- me quelli sanitari, della sicurezza, ecc. - il livello di turismo che non fa sentire la popola- - livello di occupazione nel turismo rispetto al tota-
le questa rappresenta il limite oltre il quale il sistema La dimensione socio-demografica della capacità di zione locale espropriata nell’uso e nella proprietà le delle risorse umane;
2. Fredella F. L., Il concetto di Capacità di Carico applicato alle destinazioni turistiche, Uni-
versità degli Studi di Foggia, 2009, p. 12

78 79
- quota di reddito proveniente dal turismo; conseguenza, della produzione (e quindi del red- tari, di smaltimento dei rifiuti, ecc.; mite in corrispondenza del quale i benefici economici
- stagionalità del turismo ed effetti sulla forza lavo- dito associato) destinata a soddisfarla. Si pensi al- • una capacità di carico percettiva ed esperienziale: a raggiungono il valore massimo (livello massimo di do-
ro e sull’economia in generale. la congestione del traffico, all’inquinamento acu- differenza degli altri tipi di capacità di carico que- manda).
stico, all’inflazione, al crowding out economico che sta si riferisce alla domanda piuttosto che all’offer- La capacità di carico sociale corrisponderà al livello
Si parla dunque di: determinerà un impoverimento della base econo- ta, ed indica il numero di persone che un’area o oltre il quale il confronto tra costi e benefici connes-
• una capacità di carico fisica (o ecologica): esprime il mica locale funzionale alle esigenze dei residenti e un’attrazione possono assorbire prima che la qua- si con l’impatto sociale evidenzia un’eccedenza dei
numero di visitatori che possono essere sistema- quindi, un conseguente degrado della qualità del- lità dell’esperienza per il turista venga influenza- costi.
ti fisicamente in una località oltre il quale le risor- la vita della popolazione ospitante; ta negativamente, risultando al di sotto delle sue
se ambientali e/o culturali della destinazione risul- • una capacità di carico socio-culturale: indica il vo- aspettative. Si tratta, pertanto, di una misura estre- Le componenti della capacità di carico riferite alle tre
tano danneggiate, o irreversibilmente degradate, lume di turisti che può essere accolto prima che la mamente soggettiva e quindi, di difficile valuta- dimensioni suddette assumono un’importanza diversa
per eccesso di pressione (degrado di un ecosiste- comunità locale o la sua cultura venga modifica- zione. in relazione alle caratteristiche della destinazione, al tipo
ma, di un monumento, un museo, ecc.). Questo li- ta in modo irreversibile, con conseguente degra- I concetti di impatto e di capacità di carico possono di turismo ed alla relazione che si instaura tra turismo
mite non può essere definito in maniera precisa, do della vita della popolazione ospitante. Si pen- essere tradotti in termini economici sulla base di una e ambiente. In virtù di ciò, i livelli massimi accettabili di
tuttavia il solo avvicinarsi ad esso produce effetti si all’effetto “dimostrazione”, alla banalizzazione di loro valutazione monetaria analizzando quindi costi e capacità di carico potranno differire, anche in misura
negativi; eventi tradizionali, ecc.; benefici ad essi associati (3). Da questo punto di vista sostanziale, pur in presenza di obiettivi analoghi. Le
• una capacità di carico economica: si riferisce al nu- • una capacità di carico infrastrutturale: indica il nu- la capacità di carico fisica corrisponderà al limite oltre componenti della capacità di carico possono variare
mero massimo di turisti che una località può as- mero di turisti che può essere accolto prima che il quale la risorsa risulta degradata in modo irreversibi- con il passare del tempo anche all’interno di una stessa
sorbire oltre il quale la qualità della visita si riduce le infrastrutture locali divengano incapaci di farvi le o recuperabile solo a fronte di costi tanto elevati da area, in funzione della sua capacità di adeguamento
drasticamente (dal lato della domanda) al punto fronte adeguatamente. Si fa riferimento alla capa- poter essere considerati infiniti. alle caratteristiche quantitative e qualitative del flusso
da determinare una contrazione della stessa e, di cità dei trasporti, ai servizi di acqua potabile, sani- La capacità di carico economica corrisponderà al li- turistico e del grado di accettabilità delle modificazioni

3. Costa P., Manente M. e Furlan M. C., op. cit.

80 81
economiche, ambientali, sociali e culturali che si dal turismo nella città. lo sviluppo di un turismo sostenibile. da porre per lo sviluppo turistico non potranno farsi
rendono necessarie. Un ulteriore aspetto da considerare fa riferimento Per procedere alla determinazione della capacità di dipendere soltanto dalla loro struttura fisica (che può
Le caratteristiche della destinazione rappresentano alla relazione che si instaura tra turismo e ambiente, carico occorre innanzitutto definire gli obiettivi di so- essere più o meno sensibile agli effetti del turismo di
dei fattori di base per lo sviluppo del turismo e com- condizionata a sua volta dalla forma e dal tipo di svi- stenibilità per la destinazione da cui ne discendono in massa), ma anche dalla vulnerabilità del sistema eco-
prendono un insieme molto ampio di elementi: risor- luppo turistico, dal ciclo di vita della destinazione, dai modo correlato i limiti per lo sviluppo turistico deside- nomico della città rispetto alla pressione esterna e dal
se locali, struttura sociale, struttura economica, cultu- sistemi organizzativi e tecnologici impiegati e dal regi- rato. Tali soglie, fissate in relazione agli obiettivi di so- modo in cui turisti e residenti percepiscono l’affolla-
ra, tradizioni, organizzazione politica, livello dello svi- me di gestione. stenibilità, dovranno tener conto anche di valutazioni mento.
luppo turistico. Da tali aspetti dipende la capacità del- Esistono, dunque, una serie di vincoli di cui va tenu- soggettive mediate dagli interessi dei diversi stakehol- Per la città i limiti alla crescita dei flussi da tenere pre-
la destinazione di fronteggiare le pressioni e gli effetti to conto nella determinazione della capacità di carico der territoriali. senti saranno dunque i seguenti:
generati dall’attività turistica. per le diverse destinazioni (centri storici e città d’arte, L’intervallo entro il quale si dovrà realizzare lo svi- a. la capacità di carico fisica: il limite oltre il quale
La tipologia di turismo determina le caratteristiche aree costiere, isole, aree protette, aree montane e rura- luppo sostenibile prevede un limite superiore rappre- l’ambiente locale e le risorse locali culturali sono dan-
di base del comportamento turistico e della relazio- li) che rendono evidente come questo parametro non sentato da uno sviluppo turistico intensivo, da inten- neggiate;
ne che si instaura con i residenti. Le caratteristiche dei possa essere determinato in maniera univoca e stabile. dersi come un vincolo superato il quale lo sviluppo b. la capacità di carico del consumatore: il limite
visitatori variano in base alle condizioni socio-econo- Ogni località si caratterizza per una propria capacità di per l’area non sarà più sostenibile, e un limite inferio- oltre il quale la qualità dell’esperienza del visitatore ca-
miche, alle motivazioni del viaggio, alle aspettative, ai carico che, più che un concetto scientifico, va conside- re definito in base ad un approccio allo sviluppo di ti- de drammaticamente;
comportamenti; inoltre i turisti presi singolarmente o rata come una “management notion” identificabile in po iper-conservativo, in cui ci si orienta verso forme c. la capacità di carico socio-culturale: il nume-
in gruppo avranno reazioni diverse rispetto alla densi- un insieme di principi idonei a favorire lo sviluppo so- di sviluppo a basso impatto, che tengono conto an- ro di visitatori che una città d’arte può assorbire senza
tà di visitatori, ai tipi di attività ed alla durata della per- stenibile dell’area. La capacità di carico sarà rappre- che del “valore d’opzione” legato a forme alternative generare irritazione ai residenti della città;
manenza. L’insieme di questi elementi influenzerà in sentata dunque più che da un valore unico, da un in- di sviluppo. d. la capacità di carico economica: il numero di vi-
maniera significativa le pressioni e gli impatti generati tervallo all’interno del quale esistono le condizioni per Nel caso dei centri storici e delle città d’arte i limiti sitatori che una città può ospitare senza impedimento

82 83
alle altre funzioni urbane sociali ed economiche. 2. La capacità di carico turistica e il ciclo di vita della fase in cui si trova la città e la definizione della ca- 3. Difficoltà di applicazione pratica del
Sulla base di questi limiti si può introdurre il concet- della destinazione pacità di carico ottimale associata potrà consentire di concetto di capacità di carico
to di capacità massima di accoglienza (4) cioè il nume- intraprendere delle iniziative per mantenere la posi-
ro massimo di visitatori ammissibile in una città d’arte I limiti alla crescita del turismo e di tollerabilità dei zione desiderata, o per spostarsi verso una condizione Il concetto della capacità di carico nel corso degli an-
che deve essere compatibile con la più restrittiva dei flussi, come si è detto, non costituiscono un valore uni- più accettabile. Di frequente viene riconosciuta la ne- ni è stato oggetto di numerosi approfondimenti teo-
quattro concetti di capacità di carico enunciati, soddi- co, ma vanno considerati in base agli obiettivi di svi- cessità di una politica turistica solo quando gli effet- rici, mentre sotto il profilo operativo sono emerse di-
sfacendo automaticamente anche quelli meno restrit- luppo definiti per le città storiche in relazione a ciascu- ti negativi si sono manifestati in tutta la loro evidenza verse criticità che tendono a ridurne l’efficacia eviden-
tivi. Il vincolo imposto dalle risorse fisiche, per loro na- na fase del processo di sviluppo del turismo (5). Il rap- e la località si sta già avviando verso una fase di decli- ziando una certa difficoltà applicativa.
tura non riproducibili, generalmente costituisce il li- porto che si instaura tra la capacità di carico e il ciclo no, mentre sarebbe opportuno definire la politica turi- Il concetto di capacità di carico appare di
mite massimo di accoglienza, mentre il limite imposto di vita assume una connotazione dinamica in quanto stica sin dall’inizio per evitare o, quantomeno, ritarda- difficile applicazione nella pratica per la presenza
per i beni e servizi turistici forniti dalle imprese può es- l’idea di cambiamento è implicita in entrambi i concet- re la fase di declino. contemporanea di variabili oggettive (che attengono
sere superato più facilmente ampliando la loro capa- ti; pertanto, per definire una politica turistica efficace Anche la determinazione della capacità di carico per alla determinazione di dati fisici) e soggettive (che
cità. è importante conoscere la relazione che si determina la città va fatta fin dalle fasi iniziali, contestualmente attengono alla trasformazione dei dati fisici in variazioni
tra i due concetti. con la definizione della sua posizione lungo il ciclo di di benessere); inoltre per la possibilità di quantificare e
La comprensione della fase di sviluppo in cui si col- vita, in modo tale che le autorità abbiano la possibilità tener conto di aspetti soggettivi quali la soddisfazione
loca la città nel suo ciclo di vita e l’utilizzazione del di implementare una politica turistica e tecniche di ge- dell’ospite. Anche ammettendo di poter misurare in
concetto in un’ottica di capacità di carico può evita- stione che assicurino i massimi benefici. modo appropriato la capacità di carico si pongono
re il manifestarsi di effetti negativi associati al turismo, notevoli problemi per la sua implementazione pratica.
ed allo stesso tempo, permettere la massimizzazione Prendendo atto delle difficoltà in ordine alla concreta
di quelli positivi. La verifica da parte dei policy maker possibilità di applicare la capacità di carico nelle

4. Costa P e Manente M., Economia del turismo, cit., p. 250


5. Costa P e Manente M., op. cit.
84 85
destinazioni turistiche ne consegue che la capacità uno strumento pratico e di carattere operativo. Que- non esclusivamente economici. destinazione va considerata come una realtà a sé, con
di carico e la sostenibilità siano da intendersi più sto consente da un lato di stabilire le condizioni di so- Uno dei problemi più rilevanti che si pone per la con- caratteristiche che variano in base al tipo di attività
come delle “linee guida generali” che consentono stenibilità desiderate e dall’altro di identificare il limi- creta definizione della capacità di carico della città è svolte dai turisti, il tempo che impiegano a realizzarle,
di comparare i risultati e di trasferire le esperienze, te massimo di pressione ambientale, rappresentando collegato con il “numero dei visitatori”. L’incremento la dimensione e composizione dei gruppi e le aspetta-
piuttosto che come definizioni scientifiche puntuali e inoltre uno strumento che fornisce adeguate informa- dei flussi produce automaticamente l’aumento di si- tive dei visitatori. Tali aspetti che connotano la destina-
rigorose. zioni sullo stato di pressione del sistema e consente di tuazioni di congestione e di altri impatti negativi nel zione incidono sulla soddisfazione del visitatore e sulla
Anche gli stessi valori soglia della sostenibilità effettuare un monitoraggio costante dell’area. Le diffi- momento in cui viene raggiunto, o superato, il livel- produzione di altri impatti negativi in misura maggio-
(espressi dalla capacità di carico) vanno considera- coltà di rendere il concetto della capacità di carico tra- lo critico della capacità di accoglienza della destina- re rispetto al ruolo svolto dal numero di visitatori.
ti come delle linee guida, o meglio, come dei princi- ducibile in principi applicativi sono in parte ricondu- zione. Da sottolineare come il “tipo” di uso turistico e Se da un lato i turisti non desiderano essere soli
pi generali di riferimento per lo sviluppo sostenibile cibili alla posizione dominante sul mercato dell’offer- “l’impatto” associato sono due concetti tra loro colle- nella visita, dal momento che il turismo in genere è
dell’area. Tali valori che dovranno essere rapportati sia ta, i cui obiettivi tendono tradizionalmente alla massi- gati, seppure in maniera non univoca, nel senso che un’esperienza collettiva e la presenza di altri visitatori
agli standard di sostenibilità (indicatori fisici) che agli mizzazione dei benefici economici. Secondo l’approc- un aumento dell’utilizzo a fini turistici di un’area non sul sito svolge una funzione informativa e di supporto
obiettivi politici di sostenibilità dell’area, non si riferi- cio dell’offerta il prezzo dovrebbe garantire il raggiun- comporta necessariamente un aumento proporziona- per la scelta, d’altro lato oltre certi limiti di presenza
scono solo a problemi soggettivi gestionali, ma anche gimento di un numero “desiderato” di visitatori senza le dell’impatto su tale spazio. contemporanea, la visita può diventare insopportabile
a problemi oggettivi di sostenibilità. la necessità di ricorrere alla definizione di soglie, men- Il numero di visitatori produrrà un effetto variabile e la qualità dell’esperienza del visitatore ridursi
La stima del livello d’uso massimo per la destinazio- tre nella realtà si è visto come questo meccanismo non sul loro livello di soddisfazione, che a sua volta dipen- drasticamente (6). Si individua pertanto, un punto
ne che tenga conto del livello desiderato delle condi- consente di raggiungere l’obiettivo desiderato, per la de dalle caratteristiche della destinazione. La densi- limite di affollamento superato il quale la qualità
zioni ambientali e socio-economiche e del livello di presenza di beni che non hanno un prezzo di mercato. tà di turisti è, dunque, un dato relativamente poco im- della visita si riduce al punto che il turista preferisce
soddisfazione del visitatore, pur con i suoi limiti, ri- Il “fallimento” del mercato tenderebbe dunque a spo- portante ed assume rilevanza solo se si analizza in re- rinunciarvi. Nella realtà si osservano tuttavia reazioni
sponde all’esigenza per la destinazione di dotarsi di stare l’attenzione verso obiettivi di tipo gestionale e lazione alle altre variabili sopra menzionate. Ciascuna diverse da parte di differenti tipologie di domanda

6. WTO, Tourism Congestion Management at Natural and Cultural Sites, 2004


86 87
che non necessariamente richiedono una riduzione misure per migliorare la gestione dei flussi, o attraver- in cui il numero di persone che vi possono entrare di- 4. La capacità di carico come parte del
del numero dei visitatori, quanto piuttosto una so campagne di promozione e di comunicazione. Un pende non solo da quante persone può trasportare processo di pianificazione del turismo
sostituzione tra segmenti di domanda, privilegiando ulteriore aspetto di criticità connesso con l’applicazio- (sotto il profilo tecnico), ma anche dalle persone che
target di consumatori a minore impatto ambientale. ne della capacità di carico fa riferimento al “giudizio di già lo occupano. Inoltre, la capacità di carico effettiva- Sulla base delle considerazioni effettuate si eviden-
Tutto questo implica che i valori soglia fissati per valore” alla base della sua determinazione, nel senso mente disponibile per i nuovi entranti dipende anche zia come la capacità di carico della città vada intesa
la capacità di carico non sono statici, ma variabili nel che possono essere assunte posizioni distinte rispetto dalla sensazione di benessere di quanti già ci sono, e come uno strumento strategico di pianificazione del-
tempo, da un luogo ad un altro ed in funzione degli alla sostenibilità del turismo ed al livello di accettabili- dunque, dalla percezione di benessere dei residenti la politica per lo sviluppo turistico locale e quindi co-
obiettivi fissati dai soggetti responsabili della gestio- tà dei cambiamenti che questa comporta. Tali giudizi nello spazio-risorsa a propria disposizione. I turisti dal stituisca una parte centrale del più ampio processo di
ne della destinazione. I limiti fisici sono da considerar- dovranno emergere dal confronto pubblico e dal con- loro punto di vista possono richiedere a loro volta uno pianificazione per lo sviluppo sostenibile.
si in senso relativo, in quanto dipendono dalle risorse senso politico espresso dai vari soggetti coinvolti nel- spazio-risorsa più o meno ampio; in questo modo si La definizione della capacità di carico e la pianifica-
e dalle tecnologie che si decide di investire per modi- lo sviluppo turistico della città. In genere non è assolu- può creare una situazione di squilibrio sul concetto di zione dello sviluppo turistico sono da considerarsi co-
ficare l’ambiente e le infrastrutture di accoglienza (più tamente facile definire i criteri in base ai quali il flusso capacità di carico da parte dei diversi soggetti (turisti e me due processi paralleli e complementari tra loro che
acqua, più strade, piazze hotel,...). Tuttavia, almeno nel turistico può ritenersi “troppo”, in quanto si tratta, per- residenti) da cui possono originarsi situazioni di colla- forniscono un modello generale di sviluppo ed una
breve termine tali limiti possono considerarsi prefissati lopiù, di criteri non oggettivi ed universalmente validi, borazione, oppure di conflitto tra le due comunità che guida per la comunità e gli amministratori locali.
e non modificabili, perché riflettono le caratteristiche per cui le decisioni da prendere in relazione alle limita- richiedono di mediare le differenti esigenze per rag-
strutturali del luogo. Quanto ai limiti percettivi, questi zioni d’uso potranno richiedere valutazioni politiche, giungere una capacità di carico di equilibrio. Tale pro- L’implementazione della capacità di carico e la de-
sono da intendersi in modo ancor più relativo, perché valide solo in determinate situazioni. cesso potrà rappresentare uno degli obiettivi di fondo finizione di una politica di sviluppo turistico deve es-
collegati all’attitudine sociale e culturale della comuni- Per chiarire meglio la difficoltà di esprimere al riguar- di una politica turistica per la sostenibilità. sere supportata da un insieme coerente di indicato-
tà residente e di quella turistica. Si tratta di limiti che do una valutazione oggettiva si può richiamare la me- ri rappresentativi delle dimensioni dello sviluppo lo-
possono essere anch’essi modificati intervenendo con tafora dell’ascensore utilizzata da Bimonte e Punzo (7) cale. Durante il processo di definizione della capacità

7. Bimonte S. e Punzo L. F., Quanti turisti sono troppi? Città di Toscana. Osservatorio per il
Turismo Sostenibile, UniSi, Grosseto, 2004; Feliziani V., Quanti turisti in città, cit.
88 89
Parte I


Fig.� 1� –� La� determinazione� della� capacità� di� carico� totale� come� parte� del� processo� di�
pianificazione�del�turismo� di carico inizialmente vanno messi a punto un insieme 1. indicatori fisico-ecologici; realizzazione di uno sviluppo sostenibile in termini di
di indicatori in grado di aiutare a comprendere la real- 2. indicatori socio-demografici; avvicinamento o allontanamento dagli obiettivi pre-
tà locale; in un secondo momento, anche in funzione 3. indicatori politico-economici. fissati. Tali indicatori consentono di monitorare i pro-
delle politiche di sviluppo locale, i risultati degli indi- gressi compiuti dall’intero sistema per il raggiungi-
catori confrontati con i “limiti” prefissati aiuteranno a In relazione a diversi tipi di destinazione turistiche, mento degli obiettivi di qualità sociale, economica e
definire le soglie di allarme del sistema ed a predispor- tra cui sono comprese le città storiche, si possono in- ambientale.
re le misure idonee a ridurre gli impatti. Quindi, il pro- dividuare gli indicatori di sostenibilità più appropriati Gli indicatori di turismo sostenibile descrivono il rap-
cesso di definizione della capacità di carico assume un da considerare per la determinazione della capacità di porto generale che si instaura tra il turismo e l’ambien-
carattere dinamico e manifesta numerosi punti di con- carico (8). Tra questi vengono segnalati quelli che as- te, ovvero gli effetti dell’attività turistica sull’ambien-
tatto con il processo di pianificazione turistica indiriz- sumono maggiore rilevanza rispetto alle destinazioni te.
zando la formulazione e l’applicazione delle politiche tipo e quindi presentano un’elevata priorità ai fini del- Gli indicatori di capacità di carico del turismo descri-
di turismo sostenibile. l’analisi (indicati nella tabella con la lettera H - high). vono a loro volta le pressioni puntuali del turismo su
Per identificare e definire i limiti della capacità di ca- un determinato ambiente, evidenziandone le soglie di
rico vanno utilizzati degli indicatori la cui definizione Ogni area tematica può essere analizzata attraver- capacità e di sostenibilità. Quindi gli indicatori per de-
dovrà essere in linea con i principi e i limiti di soste- so uno o più indicatori secondo la logica dello sche- terminare la capacità di carico sono direttamente col-
nibilità che si vogliono raggiungere per l’area. I diver- ma DPSIR (9). legati all’elaborazione degli indicatori di turismo so-
si concetti di capacità di carico turistica richiedono la stenibile, i quali a loro volta sono collegati agli indica-
definizione di un insieme ampio ed eterogeneo di in- Gli indicatori di sostenibilità forniscono un’indica- tori dello sviluppo sostenibile.
dicatori che possono essere ricondotti a tre categorie zione sulla condizione generale del sistema e costi-

Fonte:�European�Commission,�Defining,�Measuring�and�Evaluating�Carrying�Capacity�in�European�Tourism�
principali: tuiscono uno strumento di controllo del processo di
Destinations,�Final�Report,�2002,�p.�12.� 9. Lo Schema DPSIR: Driving forces, Pressures, States, Impacts, Responses, è adotta-
to dall’OCSE per stimare lo stato delle condizioni ambientali e gli impatti causati dalle at-
� tività produttive, tra cui quelle turistiche, con il fine di individuare delle azioni di risposta
per equilibrare lo sviluppo economico con le necessità sociali edc ambientali di un deter-
8. EU, Defining, Measuring and Evaluating Carrying Capacit, cit. minato territorio.
90 91
Parte I La capacità di carico turistica delle città d’arte

Tab.�1���Importanza�degli�indicatori�di�sostenibilità�
� Indicatori�fisico�ecologici� � Indicatori�politico�economici�
5. Il modello Costa Canestrelli per la stima del- da parte dei turisti e della popolazione residente.

Aree�tematiche�
Città� Aree�
Isole�
Aree� Aree� Località�di�
Aree�tematiche�
Città� Aree�
Isole�
Aree� Aree� Località�di�
la capacità di carico nei centri storici Il modello può essere applicato per individuare la ca-
storiche� costiere� protette� rurali� montagna� storiche� costiere� protette� rurali� montagna�
pacità di carico di città storiche, tra cui quelle del Patri-
Ambiente�naturale�e� Reddito�ed�investi�
biodiversità�
� H� H� H� H� H�
menti�turistici�
H� H� H� � H� H�
Il modello Costa Canestrelli (10) costituisce uno dei monio Mondiale soggette ad un’elevata domanda tu-
Qualità�dell’aria� H� � � H� � � Occupazione� H� H� H� � H� H� primi studi quantitativi per la misurazione della capa- ristica, rappresentando uno strumento efficace di in-
Inquinamento� Spese�ed�entrate�
acustico�
H� � � H� � H�
pubbliche�
H� H� H� � H� H� cità di carico nelle città d’arte messo a punto per il cen- dirizzo e di controllo per le politiche di gestione turi-
Energia� � � H� � � �
Acqua� H� H� H� H� � H�
Politica�per�lo�svi�
luppo�turistico�
H� H� H� H� H� H� tro storico di Venezia. La sua importanza innovativa stica.
Rifiuti� H� H� H� � H� H� H�=�Alta�priorità�
Fonte:�ns.�elaborazione,�tratta�da�European�Commission,�2002�
sta nel fatto che gli autori si sono posti come obietti- L’ipotesi alla base del modello è che per ciascuna de-
Eredità�culturale� H� H� H� H� H� H�
Infrastrutture�
� vo quello di fornire una valutazione quantitativa della stinazione sono identificabili diverse capacità di cari-
H� H� H� H� H� H� Ogni�area�tematica�può�essere�analizzata�attraverso�uno�o�più�indicatori�secondo�la�lo�
turistiche�
soglia critica della capacità di carico, definita come “il co, che esprimono il limite massimo di pressione turi-
Territorio� H� H� H� H� � H� gica�dello�schema�DPSIR�(9).��
Paesaggio� � numero massimo di persone che visitano nello stesso stica sostenibile da parte di soggetti diversi: in primo
H� H� H� � H� H�
(culturale)�
Gli�indicatori�di�sostenibilità�forniscono�un’indicazione�sulla�condizione�generale�del�si� periodo una determinata località senza compromet- luogo i turisti, che domandano beni e servizi per go-
Trasporto�e�mobilità� H� � � � � H� stema�e�costituiscono�uno�strumento�di�controllo�del�processo�di�realizzazione�di�uno�
terne le sue caratteristiche ambientali fisiche, econo- dere della visita, poi le imprese che offrono servizi ai
� Indicatori�socio�demografici� sviluppo�sostenibile�in�termini�di�avvicinamento�o�allontanamento�dagli�obiettivi�pre�
Città� Aree� Aree� Aree� Località�di� fissati.�Tali�indicatori�consentono�di�monitorare�i�progressi�compiuti�dall’intero�sistema�
miche e socioculturali e senza ridurre la soddisfazione turisti, e infine, la popolazione ospitante, che percepi-
Aree�tematiche� Isole�
storiche� costiere� protette� rurali� montagna�
per�il�raggiungimento�degli�obiettivi�di�qualità�sociale,�economica�e�ambientale.�� dei turisti”(OMT). sce gli effetti positivi e negativi della presenza turistica
Demografia� H� � H� H� H� H� Gli�indicatori�di�turismo�sostenibile�descrivono�il�rapporto�generale�che�si�instaura�tra�il� È importante notare che il concetto di “numero di nel proprio territorio di residenza.
turismo�e�l’ambiente,�ovvero�gli�effetti�dell’attività�turistica�sull’ambiente.�
Flussi�turistici� H� H� H� H� � H� persone” è usato in alternativa al “numero di turisti” per Viene considerata la capacità di carico:
Gli�indicatori�di�capacità�di�carico�del�turismo�descrivono�a�loro�volta�le�pressioni�pun�
Occupazione� H� H� H� � H� H� tuali�del�turismo�su�un�determinato�ambiente,�evidenziandone�le�soglie�di�capacità�e�di� sottolineare il fatto che per il calcolo della capacità di 1. Fisica o ambientale: rappresenta il limite oltre il
Comportamento�
� � H� � H� H�
sostenibilità.� Quindi� gli� indicatori� per� determinare� la� capacità� di� carico� sono� diretta� carico di una destinazione, non si può prescindere dal quale l’ambiente risulta danneggiato o in modo ir-
sociale�
mente� collegati� all’elaborazione� degli� indicatori� di� turismo� sostenibile,� i� quali� a� loro�
Salute�e�sicurezza� H� H� H� � H� �
considerare l’uso contemporaneo del sito effettuato reversibile, oppure recuperabile, ma soltanto con
volta�sono�collegati�agli�indicatori�dello�sviluppo�sostenibile.��
Problemi�psicologici� � H� � H� H� H� �
10. Costa P. e Canestrelli E., Tourist Carrying Capacity: A Fuzzy Approach, in Annals of
H�=�Alta�priorità� Tourism Research, vol. 18, 1991, pp. 295-311
92 9. Lo Schema DPSIR: Driving forces, Pressures, States, Impacts, Responses, è adottato dall’OCSE per stimare lo 93
stato delle condizioni ambientali e gli impatti causati dalle attività produttive, tra cui quelle turistiche, con il fine di indi-
costi molto elevati. Può essere a sua volta scompo- stinazione turistica devono considerarsi fissi poi- a dei limiti “fuzzy” (sfuocati), in quanto si tratta di gli interessi espressi dai soggetti coinvolti. Tali soglie
sta in : ché non possono essere modificati dall’uomo. limiti definibili non in maniera precisa, ma colloca- di attenzione potranno svolgere il ruolo di campanel-
• capacità di carico nella sua dimensione fisica - strut- 2. Economica: esprime il limite oltre il quale la qua- bili all’interno di intervalli entro cui gli impatti pro- lo d’allarme per l’amministrazione locale, affinché nei
turale, riferendola al limite (intensità d’uso) oltre lità della vita dell’area si riduce in modo molto sen- dotti dal turista sulla destinazione si traducono in casi in cui tali limiti di capacità vengano superati (fie-
il quale il sistema delle infrastrutture (strutture ri- sibile, al punto da determinare una contrazione un danno (fisico, sociale e economico) netto. re, mostre, eventi, incontri), le situazioni vengano ge-
cettive, sistema dei parcheggi, sistema raccolta e della domanda e di conseguenza della produzio- I limiti della capacità di carico sono condizionati a lo- stite come emergenze, facendo in modo che il supera-
smaltimento rifiuti, disponibilità idrica e di ener- ne destinata a soddisfarla. Essa misura la capaci- ro volta dal rispetto di alcuni vincoli da definire in base mento dei limiti non si protragga nel tempo rischian-
gia, rete viaria e dei trasporti,...) non è in grado di tà del sistema di gestire l’attività turistica nel tem- all’utilizzo di alcuni sottosistemi riferiti ai servizi offerti do di danneggiare irreparabilmente le risorse e il patri-
soddisfare la domanda proveniente dai turisti visi- po in modo economicamente conveniente, senza e alle risorse (riproducibili e non riproducibili) presen- monio di cui si dispone.
tatori e dalla popolazione residente. Tale dimen- produrre l’effetto spiazzamento delle altre attività ti nella destinazione. Dal punto di vista teorico la ca- Partendo da queste premesse secondo gli autori Co-
sione si caratterizza per il suo grado di flessibilità economiche rispetto all’industria turistica; pacità di carico della destinazione sarà data dal vinco- sta e Canestrelli la capacità di carico emerge come so-
in quanto i limiti posti alla capacità di carico pos- 3. Sociale: esprime il grado di accettazione da par- lo più stringente tra quello sociale, economico e am- luzione ad un problema di programmazione lineare,
sono essere ampliati in conseguenza di nuovi in- te della popolazione residente dei turisti la cui pre- bientale, cioè quello che per primo diventa attivo. Nel- in cui l’obiettivo per la città è quello di massimizzare
vestimenti infrastrutturali o attraverso misure di senza determina effetti sulla qualità della vita della la realtà ciò che assume maggior interesse per le am- il risultato derivante dall’accoglienza del maggior nu-
regolamentazione dei flussi turistici; popolazione ospitante. Si compone di una dimen- ministrazioni locali è invece la possibilità di avere a di- mero di visitatori possibili. Tale obiettivo si tradurrà in
• capacità di carico ecologica - naturale consideran- sione psicologica (o percettiva) superata la quale sposizione uno strumento di monitoraggio e di con- termini economici in un problema di massimizzazione
do che si supera tale capacità quando l’impatto l’esperienza del visitatore è significativamente de- trollo che permetta di individuare delle soglie di at- del reddito derivante dall’uso turistico della destina-
e il danno ambientale sono inaccettabili. Gli ele- ludente. tenzione, rispetto alle quali verranno fatte delle scel- zione da parte delle diverse tipologie di visitatori:
menti che si prendono in esame (sia la flora che la Secondo l’impostazione assunta nel modello cia- te e definite delle politiche di gestione turistica basa- 1. “alberghieri”: i turisti residenti che utilizzano le
fauna, il terreno, la qualità dell’acqua,...) della de- scuna capacità di carico sopra definita è associata te su una condivisione quanto più ampia possibile de- strutture alberghiere;

94 95
2. “extralberghieri”: i turisti residenti che pernotta- 2. capacità extralberghiera: numero di posti letto sostenere per accogliere i turisti; si collegano scenari di sviluppo alternativi:
no nelle strutture extralberghiere; nelle strutture ricettive extralberghiere quali: bed 7. capacità attrattore turistico: numero di visitato- 1. soluzione “pessimista”, o più stringente, che si
3. “escursionisti”: i visitatori che non pernottano & breakfast, agriturismi, campeggi, ostelli, case re- ri al giorno per l’attrattore turistico principale, nel ottiene introducendo nell’equazione di massimiz-
nel centro storico ma vi giungono per visitarlo. ligiose e case per ferie, country house, centri sog- caso di Venezia la Basilica di S. Marco emblema zazione i valori più bassi o i limiti più stringenti. I
Ad ogni tipologia di visitatori della città è associabile giorni studio, affittacamere e appartamenti uso della visita alla città. risultati così ottenuti saranno interpretati e porte-
un livello di spesa media giornaliera che rappresenta turistico: I vincoli individuati, ad eccezione della capacità di ranno a scenari di sviluppo conservativo, basato
la somma delle spese sostenute per l’acquisto dei beni 3. capacità ristorativa: numero di pasti al giorno accoglienza della Basilica di S. Marco, si riferiscono a su scelte dell’amministrazione locale prudenziali,
e servizi durante la loro permanenza nella destinazio- serviti per il pranzo; risorse riproducibili e di conseguenza sono da consi- in cui si cerca di non superare i limiti trovati;
ne, da cui deriva la capacità di creare indotto su mol- 4. capacità dei parcheggi: numero di posti auto di- derarsi espandibili. Tuttavia, il costo da sostenere per 2. soluzione “ottimista”, che si realizza quando si
te delle attività che compongono la località ospitante. sponibili; l’espansione di tali vincoli sarebbe da attribuirsi a tutta decide di accettare i limiti meno stringenti. In que-
La soluzione del problema di massimo condizionato 5. capacità di trasporto: trattandosi di Venezia si è la popolazione residente e non, esclusivamente, agli sto caso si sceglie di puntare su uno sfruttamento
farà riferimento alla massimizzazione del reddito turi- considerato il numero dei vaporetti e delle cor- imprenditori turistici che bilanciano i costi di gestione massimo di tutti i vincoli possibili.
stico della città, il cui vincolo è dato dalla capacità di se effettuate, sulla cui base è definibile un limite con i benefici derivanti dall’attività turistica. Per quan- Secondo l’impostazione assunta nel modello lo svi-
carico riferita ad alcuni sottosistemi dei servizi doman- massimo e un limite minimo di utenti/turisti, ipo- to riguarda l’eventuale ampliamento della capacità di luppo dei calcoli (a cui si rimanda per un approfondi-
dati dai turisti nella destinazione. tizzando un diverso grado di utilizzo da parte del- carico dei servizi legati al turismo va tenuto conto del mento di dettaglio) ha individuato un ordine di gran-
I vincoli presi in considerazione nel modello si riferi- le categorie di utenti/turisti individuate; problema che si può determinare di spiazzamento nei dezza per i flussi giornalieri nella città di Venezia pari
scono a: 6. capacità di smaltimento rifiuti (RU): numero di confronti di altre attività non turistiche. a 21.000 - 22.000 visitatori, limite che dovrebbe essere
1. capacità alberghiera: numero di posti letto negli chilogrammi al giorno di rifiuti solidi urbani che Tenendo conto dei valori di massimo e minimo sti- fatto rispettare attraverso la definizione di politiche e
alberghi (compresi le residenze d’epoca e i villaggi vengono smaltiti, valore che rappresenta uno mati per ciascun vincolo sopra descritto, il problema misure appropriate.
albergo) nel centro storico di Venezia; dei maggiori costi aggiuntivi che ogni città deve viene risolto proponendo due possibili soluzioni, a cui Sulla base dei risultati ottenuti sono state definite

96 97
delle politiche di gestione dei flussi per la città che
consentono di rispettare i limiti definiti per la capacità
di carico nelle due diverse ipotesi.
Tra le soluzioni proposte per la gestione del turismo
vi è l’ampliamento dell’offerta culturale in cui vanno
considerate non solo le risorse più note e visitate, ma
l’intero patrimonio culturale della città.
Si fa riferimento inoltre all’opportunità di implemen-
tare delle politiche basate su differenziazione di prez-
zi e su sistemi di incentivazione per cercare di sostitui-
re i turisti pernottanti agli escursionisti; ed a forme di
imposizione (ticket di ingresso, tassa di soggiorno) in-
terventi per “educare” la domanda ad adottare com-
portamenti di visita rispettosi della città e del suo pa-
trimonio. Questi costituiscono solo alcuni esempi di
politiche per la gestione turistica della città che posso-
no derivare dall’applicazione del modello, che potreb-
be rappresentare uno strumento da implementare an-
che in altre città d’arte sottoposte ad un’elevata pres-
sione turistica.

98 99
4.
Le politiche
per la gestione
del turismo
nelle città storiche
1. La Convenzione concernente la protezione tà in termini di sviluppo economico per favorire turismo e gli impatti che esso genera; patrimonio) che ex-post, attraverso un sistema di mo-
del Patrimonio Mondiale Naturale e Culturale la conservazione del Patrimonio stesso creando al - la relazione che si instaura con il settore turistico nitoraggio. Affinché il turismo risulti sostenibile è inol-
World Heritage Committee contempo risorse anche per la comunità locale. all’interno e all’esterno del sito; tre necessario che la pianificazione del patrimonio si
Il patrimonio rappresenta dunque la risorsa di base - l’ interazione con le comunità locali; integri con gli altri strumenti di pianificazione e di pro-
Le sfide poste dal turismo per la conservazione del- per il settore turistico tanto che la maggior parte dei - la presentazione dei valori universali e la focalizza- grammazione a livello locale, nazionale e regionale;
l’integrità e l’autenticità dei siti del Patrimonio Mon- siti del WH sono destinazioni turistiche significative. zione sull’esperienza dei turisti/visitatori. sarà dunque opportuno raccordare i contenuti del Pia-
diale impongono fin dal momento della loro iscrizione Quanto agli effetti che il brand del WH determina per i La gestione del turismo nei siti dovrà essere di na- no di gestione del sito, ad esempio, con quelli del Pia-
nella WHL la definizione di un framework di gestione siti, questi possono essere molto consistenti, anche se tura dinamica e finalizzata ad incrementare il valore no urbanistico territoriale, del Piano regolatore gene-
per salvaguardare i valori riconosciuti a livello univer- va osservato che tali impatti risultano più significativi dell’area, non sottovalutando gli effetti negativi che rale, del Piano Paesaggistico Particolareggiato, ecc.
sale e per monitorare gli impatti potenziali sulle popo- per le destinazioni meno conosciute rispetto a quelle si possono riscontrare nel caso in cui il turismo assu- I meccanismi di governance dei siti del patrimonio
lazioni locali derivanti da tale iscrizione. Ciò è quanto già note prima del loro riconoscimento Unesco. ma dimensioni eccessive o venga gestito in modo ina- devono inoltre essere supportati da un’efficace attivi-
viene sottolineato nella Convenzione del WHC (1) che deguato. tà di implementazione, che preveda adattamenti del-
affronta il tema dello sviluppo turistico nei siti e nelle L’impatto del turismo ed i modelli gestionali adotta- le strategie e delle politiche alle mutate condizioni di
città del Patrimonio Mondiale proponendo dei Princi- ti possono risultare differenti a seconda delle diverse La Commissione del WH sottolinea l’importanza di contesto.
pi di base per un turismo sostenibile. situazioni; al riguardo si riscontrano diversi esempi di un’accurata attività di pianificazione per garantire la
Innanzitutto occorre considerare la duplice relazione siti del Patrimonio che gestiscono in maniera positiva conservazione nel lungo periodo dei valori universa- La Commissione del WH raccomanda di basare la ge-
che si instaura tra WH e turismo: la relazione con il turismo, mentre ci sono altri casi in li dei siti considerando l’impatto del turismo sia in una stione del patrimonio ed il suo rapporto con il turismo
- da un lato il patrimonio attrae visitatori nelle desti- cui tale relazione va migliorata avendo presenti alcuni fase preventiva (identificando le minacce potenziali di su tre pilastri principali:
nazioni; ambiti prioritari di intervento, quali: un turismo che crescendo velocemente impatta sulle 1. definizione di una politica orientata a stabilire la
- dall’altro il turismo offre al WH delle opportuni- - la prevenzione e la gestione delle minacce del caratteristiche fisiche e sui processi relativi ai valori del relazione tra turismo e WH;

1. World Heritage Committee, Convention Concerning the Protection of the World


Cultural and Natural Heritage, Agosto, 2010

102 103
2. recepimento dei principi proposti dalla Com- - includere le comunità locali nella pianificazio- turismo sostenibile nei siti del Patrimonio Mondiale. Lo sviluppo turistico e le attività associate con le pro-
missione come schema di best practice per gli ne e gestione di tutti gli aspetti del sito del pa- Si tratta di Principi da condividere e adottare tra tutti prietà del Patrimonio Mondiale devono favorire e non
stakeholder finalizzati alla protezione ed alla con- trimonio, compreso il turismo. gli stakeholder coinvolti nello sviluppo del turismo danneggiare la protezione, la conservazione, la pre-
servazione delle risorse del patrimonio in presen- Agli indirizzi di carattere strategico vanno aggiunte in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati. sentazione e la trasmissione dei valori del Patrimonio.
za di turismo; anche altre indicazioni rivolte in particolare agli opera- I soggetti deputati alla gestione dei siti e delle Il turismo dovrebbe anche generare uno sviluppo so-
3. massimo contenimento dei cambiamenti delle tori del settore turistico; essi dovrebbero: destinazioni del patrimonio recependo tali Principi cio-economico sostenibile ed equo con benefici mate-
Operational Guidelines (2) per assicurare un ap- - collaborare con i manager dei siti del patrimonio potranno disporre di un framework coerente e di un riali e immateriali per le comunità locali e regionali in
propriato rapporto nella relazione tra patrimonio per la protezione dei valori universali tutelati; set di obiettivi in grado di facilitare la cooperazione modo che siano conciliabili con la conservazione del-
e turismo. - identificare i diversi ambiti di responsabilità e im- e il coordinamento dei vari soggetti pubblici e le proprietà.
Nel documento del WHC vengono identificati alcuni pegnarsi per sostenere le proprietà del WH come privati che intervengono nella gestione.
indirizzi strategici verso cui si dovrà orientare il man- risorse turistiche; Il management del sito potrà disporre inoltre di Principio 2: Partnerariati di cooperazione
gement dei siti per gestire adeguatamente la relazio- - lavorare sull’autenticità della proposta promuo- una metodologia che consentirà di effettuare del- I siti del Patrimonio Mondiale dovrebbero essere luoghi
ne con il turismo, quali: vendo esperienze di qualità. le valutazioni di benchmarking con le altre realtà e in cui tutte le parti cooperano attraverso partnership effi-
- basare l’attività turistica sulla protezione e la di realizzare il monitoraggio della performance del caci per massimizzare i risultati connessi con la conserva-
conservazione dei valori universali e sull’auten- La Commissione del Patrimonio Mondiale a sito nel tempo, al fine di migliorare le politiche e i zione, riducendo al minimo le minacce e gli impatti nega-
ticità della proposta al visitatore; coronamento delle considerazioni esposte sulla programmi di gestione e lo stato di conservazione tivi derivanti dal turismo.
- lavorare in modo integrato con il settore turisti- relazione turismo-patrimonio formula nove Principi del patrimonio.
co; che, pur non presentando carattere di obbligatorietà Di seguito si riportano i suddetti Principi: Principio 3: Sensibilizzazione e sostegno del-
- acquisire informazioni costanti sull’esperienza per i Paesi aderenti al WH, sono da considerare Principio 1: Contributo agli obiettivi del Patrimo- l’opinione pubblica
di visita del turista; elementi basilari a cui attenersi per sviluppare un nio Mondiale La presentazione, la promozione e l’interpretazione

2. Unesco, Operational Guidelines, cit., 2008


104 105
dei valori del Patrimonio Mondiale dovrebbe essere ef- che includono i partenariati di cooperazione dovreb- Principio 7: Capacità di gestione del sito nità locale ed al rafforzamento dei poteri locali in mo-
ficace, veritiera, completa e coinvolgente. Si dovrà au- be essere un aspetto integrante del sistema di gestio- I sistemi di gestione del Patrimonio dovrebbero avere do equo ed efficace.
mentare la sensibilizzazione a livello locale e interna- ne del sito. competenze e risorse disponibili adeguate per la piani-
zionale verso i temi del Patrimonio favorendo in que- ficazione e la gestione delle infrastrutture turistiche, per
sto modo un uso delle risorse conciliabile con la prote- Principio 5: Responsabilizzazione delle parti in- l’attività dei visitatori, per garantire la tutela dei loro va-
zione, la conservazione e la sostenibilità. teressate lori e il rispetto del patrimonio.
La pianificazione dello sviluppo del turismo deve esse-
Principio 4: Gestione proattiva del turismo re svolta in maniera partecipativa, includendo e raffor- Principio 8: Destinazione delle entrate generate
Il contributo dello sviluppo turistico e delle attività zando la partecipazione della comunità locale e di tutte dal turismo
dei visitatori connesse con i beni del Patrimonio Mon- le componenti coinvolte nel turismo. Le agenzie pubbliche e la gestione del sito dovrebbero
diale per la loro protezione, conservazione e presenta- applicare una percentuale sufficiente delle entrate deri-
zione richiedono una pianificazione continua e pro at- Principio 6: Infrastrutture turistiche e strutture vanti dal turismo e dall’attività dei visitatori associate al
tiva e un monitoraggio da parte della gestione del sito per il visitatore Patrimonio mondiale per garantire la conservazione, la
che deve rispettare la capacità di carico dei siti di tolle- Deve essere attentamente pianificato lo sviluppo di in- protezione e la gestione dei loro valori patrimoniali.
rabilità dei flussi senza degradare o minacciare i valori frastrutture e servizi per i visitatori del Patrimonio mon-
del patrimonio. La gestione del sito dovrebbe avere ri- diale, con processi periodici di aggiornamento e miglio- Principio 9: Contributo allo sviluppo delle co-
guardo al settore dell’offerta ed agli obiettivi più am- ramento per massimizzare la qualità dell’esperienza ed munità locali
pi della destinazione compresa la gestione delle situa- il gradimento dei visitatori, garantendo nel contempo Lo sviluppo delle infrastrutture del turismo e l’attività
zioni di congestione e la qualità della vita per la popo- che non ci siano impatti negativi significativi sui valori dei visitatori associati al Patrimonio mondiale dovrebbe
lazione locale. La pianificazione turistica e la gestione del patrimonio e sull’ambiente sociale e culturale. contribuire allo sviluppo socio-economico della comu-

106 107
2. La pianificazione per un turismo sostenibile di intesa come una politica trasversale che rende indi- • politiche che agiscono sulle motivazioni e sul com- primo caso dovranno essere individuate delle soglie
spensabile un’attività di coordinamento tra i vari am- portamento del turista e di chi offre beni e servizi di accettabilità dello sviluppo turistico, tenendo con-
La gestione delle città storiche richiede la definizio- biti coinvolti: ambiente, beni culturali, economia, ur- turistici; to sia delle caratteristiche dell’ambiente fisico che del-
ne di strategie e di politiche mirate per il turismo in cui banistica, ecc. • politiche non direttamente rivolte al turismo, ma la volontà politica in merito alla disponibilità ad accet-
la destinazione va vista come un sistema integrato di Per questo la pianificazione turistica della città do- che in ogni caso orientano e influenzano lo svilup- tare i costi sociali ed economici derivanti dal turismo.
risorse che necessita di una coordinata attività di go- vrà tenere conto dei vari piani e programmi esisten- po del sistema turistico. Nel secondo caso, la valutazione ex post sarà necessa-
verno. Al riguardo sarà necessario stabilire un equili- ti in modo da rendere coerenti gli obiettivi di svilup- Ai fini di un turismo sostenibile sarà inoltre neces- ria per stabilire l’entità degli effetti riconducibili all’at-
brio fra le diverse esigenze che andranno esplicitate po settoriali con quelli di carattere generale dell’area; sario pianificare lo sviluppo in modo da conciliare gli tività turistica, consentendo eventualmente di ridefini-
e armonizzate in modo specifico: esigenze di conser- al contempo, dovrà raccordarsi con gli obiettivi di con- obiettivi di una pluralità di soggetti mossi da interes- re soglie e livelli di compatibilità.
vazione, di utilizzo attuale delle risorse che generano servazione, tutela e valorizzazione delle risorse patri- si e motivazioni diverse e talvolta contrapposte: turi-
reddito e occupazione, esigenze dei residenti e di sod- moniali. sti, autorità pubbliche, imprenditori, popolazione lo- Gli obiettivi di sviluppo andranno definiti in maniera
disfazione dei turisti, ecc. cale. Alla marcata esigenza di coordinamento, sia tra condivisa da parte di tutti gli attori della destinazione
La gestione della destinazione si può esprimere at- Le politiche e gli interventi che agiscono sul sistema politiche che soggetti diversi, si affianca la necessità di prevedendo una gradualità negli interventi in modo
traverso politiche di conservazione e di gestione com- turistico, o lo condizionano, si possono ricondurre a tre predisporre strumenti per valutare l’efficacia della po- da consentire ai residenti di adattarsi alle mutate
plessiva dell’area e della sua popolazione, da par- principali categorie (3) che evidenziano la complessi- litica turistica e, quindi, il raggiungimento degli obiet- condizioni. Tali obiettivi andranno gestiti sulla base di
te di soggetti che operano su diversi livelli ed ambi- tà degli interventi necessari per una gestione ottima- tivi prefissati. Al riguardo sarà importante predisporre un approccio strategico che miri ad ottenere risultati
ti di competenza, con politiche e azioni di governan- le del fenomeno: un’attività di controllo che dovrà prevedere procedure di lungo periodo; sarà necessaria una strategia di
ce non finalizzate esclusivamente al turismo, ma che • politiche pensate e dirette al settore in quanto at- di valutazione sia ex-ante che ex-post, in modo da as- consenso per la gestione della destinazione in cui
coinvolgono anche altri settori, tra cui i beni culturali, tività economico-produttiva; sicurare una conoscenza analitica della situazione ini- si preveda il coinvolgimento della comunità locale
i trasporti, il paesaggio,.... La politica turistica va quin- ziale e delle modificazioni successive al controllo. Nel attraverso la partecipazione al processo decisionale

3. Berardi S. Principi economici ed ecologici per la pianificazione di uno sviluppo turistico


sostenibile, FrancoAngeli, Milano, 2007, p. 138
108 109
no�offerti�beni�e�servizi�necessari�per�soddisfare�la�sua�esperienza�di�visita;�
- dal� punto� di� vista� del� pianificatore� della� città:� in� questo� caso� egli� rappresenta� un�
ed alla gestione. vitàutente�temporaneo�dei�servizi�urbani,�delle�infrastrutture,�degli�spazi�pubblici,�che�
turistiche e il territorio dove queste si svolgono, destinazione, il suo grado di attrattività ed il suo me l’età degli individui si associa in genere a modelli
Per definire gli obiettivi di sviluppo in modo appro- nelrende�maggiormente�complessa�la�gestione�della�città.��
senso che una stessa variabile potrà assumere due raggio di attrazione; dal punto di vista urbanistico di consumo diversi e quindi, ad esigenze diversificate
Queste�due�diverse�ottiche�possono�determinare�alcune�incongruenze�tra�la�program�
priato sarà importante considerare tra gli altri aspet- diversi significati a seconda del contesto considerato invece questo valore esprime l’incremento di persone di cui andrebbe tenuto conto a prescindere dalla spe-
mazione� delle� attività� turistiche�e� il� territorio�dove� queste� si� svolgono,� nel� senso� che�
ti le aree in cui gli usi “normali “della città si incrociano (vedi tabella 1).
una�stessa�variabile�potrà�assumere�due�diversi�significati�a�seconda�del�contesto�con�
che si trovano nella città e che utilizzano infrastrutture cifica veste di turista o di residente.
con quelli turistici, realizzando una mappa della desti- siderato�(vedi�tabella�1).�� e servizi in un determinato arco temporale, incidendo La “distribuzione dei flussi turistici durante l’anno”
nazione dalla quale emergano le aree critiche e le te- � Consideriamo ad esempio il “numero di visitatori”: sulla qualità delle prestazioni. La programmazione rappresenta un elemento particolarmente rilevante
Tab.�1���Confronto�tra�sistema�turistico�e�componente�urbanistico�territoriale���
matiche dove l’impatto del turismo è più evidente. territoriale dovrà dunque tener conto del numero che incide sia sul sistema turistico che su quello
Sistema�turistico� Componente�urbanistico�territoriale�
Al riguardo il visitatore va considerato sotto due di- Numero�di�persone�che�usano�la�città�(temporanee�e�
degli arrivi e, valutando la fase di sviluppo in cui si urbanistico. In base all’entità dei flussi nei diversi
Numero�di�visitatori�
permanenti)�
versi punti di vista (4): trova la città, dovrà calibrare il tipo degli interventi da periodi andranno strutturati i servizi e le infrastrutture,
Nazionalità/città�d’origine� Non�rilevante��
- ai fini della programmazione turistica: in questo realizzare. tra cui, in particolare, quelle di trasporto, per
Fascia�d’età� Non�rilevante��
caso costituisce l’ospite a cui vanno offerti beni e Variazione�dei�flussi�di�utenti�da�e�verso�le�principali� Per quanto concerne la “nazionalità o la regione di evitare fenomeni di sovraffollamento che possono
Distribuzione�dei�flussi�durante�l’anno�
stazioni�
servizi necessari per soddisfare la sua esperienza provenienza” dei visitatori si tratta di un aspetto molto comportare una riduzione del livello qualitativo dei
Tempo�di�percorrenza�medio� Dimensione�della�domanda�di�servizi�
di visita; importante ai fini della programmazione e della pro- servizi urbani fruiti congiuntamente da residenti e
Attrattori�principali� Luoghi�da�conservare�e�fruire�
- dal punto di vista del pianificatore della città: in Accessibilità�agli�attrattori� Flusso�complessivo�della�mobilità�
mozione turistica della città, nel senso che andrà pre- visitatori. Tale problematica si accentua ulteriormente
questo caso egli rappresenta un utente tempora- Servizi�disponibili�al�turista� Servizi�pubblici�urbani�
so in considerazione per strutturare un’offerta di ser- in occasione di grandi eventi che richiamando
neo dei servizi urbani, delle infrastrutture, degli Concentrazione�delle�attività�turistiche� Disposizione�delle�attività�e�usi�del�territorio�
vizi rispondente, per quanto possibile, alle diverse ca- consistenti flussi di visitatori, rendono necessaria
spazi pubblici, che rende maggiormente comples- Fonte:�Barberis�W.�(a�cura�di),�L’impatto�del�settore�turistico,�cit.,�p.�12� ratteristiche della domanda (lingua, cultura,...). La pro- un’attenta programmazione di servizi complementari

sa la gestione della città. venienza dei visitatori assume invece minore rilevanza in aggiunta rispetto a quelli normalmente erogati.
Consideriamo�ad�esempio�il�“numero�di�visitatori”:�ai�fini�della�programmazione�turisti�
Queste due diverse ottiche possono determinare al- aica� rappresenta�
fini della programmazione
un� dato� determinante� per� valutare�turistica rappresenta
l’evoluzione� della� destinazione,� il� dal punto di vista della pianificazione urbanistica, così Un’adeguata attività di programmazione dovrà altresì
cune incongruenze tra la programmazione delle atti- un dato determinante per valutare l’evoluzione della
suo�grado�di�attrattività�ed�il�suo�raggio�di�attrazione;�dal�punto�di�vista�urbanistico�in� come la loro fascia d’età. Occorre tuttavia precisare co- evitare di sovradimensionare le infrastrutture ed i
vece�questo�valore�esprime�l’incremento�di�persone�che�si�trovano�nella�città�e�che�uti�

4. Barberis W. (a cura di), L’impatto del settore turistico sui contesti urbani, Cittalia, lizzano�infrastrutture�e�servizi�in�un�determinato�arco�temporale,�incidendo�sulla�quali�
n.1/2008
tà�delle�prestazioni.�La�programmazione�territoriale�dovrà�dunque�tener�conto�del�nu�
110 111
servizi urbani commisurandoli rispetto al periodo di aspettative/motivazioni di visita. Questa tendenza ri- Oltre agli aspetti infrastrutturali legati all’accessibili- tà turistica con le altre funzioni urbane secondo logi-
massimo affollamento, perché questo, in presenza di sulta più accentuata nel caso di turisti “repeaters” che tà degli attrattori occorrerà tenere presenti gli aspet- che di integrazione o di zonizzazione più o meno ac-
un’elevata rigidità dell’offerta, potrà generare degli avendo già visitato gli attrattori tradizionali tendono a ti connessi con la dotazione di “servizi disponibili per centuate.
elevati costi gestionali ed ambientali nei periodi di ricercare nella destinazione nuove esperienze collega- i turisti” costituiti in parte da servizi turistici (di cui do- Quelli citati sono solo alcuni dei temi che evidenzia-
bassa stagione. Oltre alla stagionalità dei flussi va te alla realtà locale; pertanto ai fini della programma- vrà interessarsi la programmazione turistica) ed in par- no punti di contatto tra il sistema turistico e quello ur-
tenuto conto anche del “tempo di permanenza media” zione turistica sarà importante conoscere in maniera te da servizi pubblici urbani che riguardano la città nel bano e la necessità di integrare lo sviluppo turistico
del turista sia in sede di programmazione turistica che approfondita le caratteristiche della domanda e del- suo insieme (di cui si dovrà occupare la pianificazione nel più ampio contesto della pianificazione urbanisti-
di pianificazione urbanistica, in quanto incide sulla l’offerta della città. urbanistica). ca e territoriale per garantire che tale processo avven-
quantità e sulla tipologia dei servizi domandati dai Tra gli aspetti di cui tener conto va considerata an- Un tema strettamente connesso alla dotazione dei ga in maniera equilibrata senza sconvolgere l’ambien-
turisti, sia quelli di natura prettamente turistica che che “l’accessibilità agli attrattori”: in un’ottica di pro- servizi è quello della “concentrazione sul territorio del- te urbano in cui si inserisce.
quelli legati alla residenzialità nella destinazione. grammazione turistica sarà importante tener conto le attività turistiche”: la programmazione dello svilup-
Per quanto concerne gli “attrattori principali” occorre di esigenze specifiche che possono presentare i di- po dovrà assicurare che tale concentrazione non alte-
sottolineare come nel caso del turismo urbano l’attrat- versi segmenti di domanda, tra cui in particolare i ri le caratteristiche che connotano l’attrattività e l’im-
tore è rappresentato dalla città nel suo insieme, non bambini, gli anziani con mobilità ridotta, o i disabili; magine del centro storico e dell’intera città, garanten-
solo quindi dai musei, dai monumenti o dalle opere mentre ai fini della pianificazione urbanistica dovran- do un elevato grado di conservazione e di integrità
d’arte. In virtù di questo fatto si osserva come il visita- no essere affrontate le tematiche inerenti la mobili- del paesaggio storico urbano. Sotto il profilo urbani-
tore tende a sovrapporsi sempre più ai residenti nel- tà urbana, tenendo conto delle potenziali sovrappo- stico gli aspetti da valutare presenteranno una mag-
la fruizione della città sia per godere degli elementi di sizioni tra le esigenze dei city users in termini di: ora- giore complessità nel senso che si dovrà tener conto
interesse culturale che per vivere un’esperienza di vita ri, qualità e dimensionamento dei servizi, sicurezza e dei diversi usi del suolo cercando di conciliare l’attivi-
all’interno dell’ambiente urbano rispondente alle sue servizi accessori.

112 113
3. Il Ciclo di vita della destinazione e le politiche del turismo nella destinazione e dei relativi costi e be- Ogni fase del ciclo di vita si caratterizza per specifi- La pianificazione strategica del turismo costituisce
turistiche nefici per individuare le principali politiche da adotta- che soglie di accoglienza dei flussi turistici: alcuni dei dunque, una condizione essenziale per garantire uno
re per contrastare eventuali tendenze negative in at- vincoli presenti, connessi per esempio, con il sottosi- sviluppo sostenibile nel tempo, ritardando il percorso
Nella definizione degli obiettivi per la gestione della to. stema che produce beni e servizi non riproducibili (ri- “naturale” della città verso una situazione di stagna-
destinazione andrà tenuto conto dei diversi cicli di vi- I decision maker dovranno valutare in ciascuna fase sorse ambientali e culturali) sono più stringenti men- zione e di declino e favorendo una permanenza più
ta che potranno riguardare non solo il turismo, ma an- le mosse strategiche più appropriate per massimizza- tre altri, quali quelli legati alla capacità produttiva, ri- prolungata nelle fasi positive della crescita e del con-
che altre attività (commerciale, artigianale, ...) che coe- re i benefici per la città minimizzando i costi e definire, sultano più facilmente espandibili. Il pianificatore turi- solidamento.
sistono nella città, i cui andamenti si sovrappongono quindi, le politiche da implementare. stico dovrà, pertanto, valutare i possibili interventi da In uno scenario di crescita della domanda in cui
e si intersecano tra loro, necessitando di un’interpreta- Il ciclo di vita è collegato al concetto chiave della ca- realizzare sui fattori che compongono l’offerta, tenen- si hanno modalità di consumo turistico intenso e
zione nell’ambito di un quadro comune (5). Per esem- pacità di carico della destinazione, il cui superamento do conto della fase di sviluppo in cui si colloca la città. concentrato diventa sempre più necessario per la
pio, in alcune città il declino dell’attività industriale, o potrebbe comportare una riduzione dell’appeal della La situazione iniziale in cui la destinazione è ancora città valutare i costi e le esternalità che si producono.
mercantile, segna l’inizio di un nuovo ciclo nel turismo località, rendendola meno competitiva. Questo a sua scarsamente conosciuta ai turisti richiede l’adozione di Nella fase di maturità ci possono essere momenti in
che, in alcuni casi viene visto come un’attività per rivi- volta si potrebbe riflettere sulla riduzione delle visi- politiche finalizzate in particolare alla promozione ed cui gli effetti negativi superano quelli positivi, anche
talizzare l’economia e l’immagine della città (6) . te, degli investimenti e dello sviluppo, evidenziando alla valorizzazione del patrimonio culturale (politiche in relazione al fatto che la destinazione diminuisce
Considerando il ciclo di vita per la destinazione in ri- la necessità di assicurare interventi appropriati per evi- turistiche di tipo tradizionale). In questa fase andran- la sua capacità d’attrazione; in questa fase i benefici
ferimento all’attività turistica si rilevano fasi successive tare di superare questa soglia critica (valutata sotto il no create le condizioni per l’accoglienza dei visitato- tendono a calare mentre i costi rimangono invariati
di sviluppo e corrispondenti voci di costo e di benefi- profilo economico, socio-culturale e ambientale) e per ri, basando gli interventi su un’accurata attività di pro- (7), avviandosi così verso una fase di declino da
cio di entità variabile a secondo della posizione assun- definire politiche finalizzate ad espandere tale limite, grammazione dello sviluppo che tenga conto adegua- cui è costoso e difficile uscire. L’evoluzione della
ta dalla città nel processo evolutivo. Sarà importante in modo da soddisfare livelli di pressione turistica cre- tamente dei vincoli e delle specifiche esigenze di tute- destinazione richiede, pertanto, un cambiamento delle
poter disporre di un quadro complessivo degli impatti scenti. la e conservazione del patrimonio. politiche turistiche, da politiche di sola valorizzazione
5. Costa P., Manente M. e Furlan M. C., op. cit., p. 158 zione di infrastrutture e servizi utilizzabili anche dai residenti, mantenendo vitali quelli già
6. Usare il turismo come strumento di rigenerazione urbana ha molteplici vantaggi poi- esistenti. Posti degradati possono essere riqualificati a fini turistici, si migliora l’immagine
ché è considerata un’industria crescente, ad alta intensità di lavoro, che favorisce la crea- esterna della città, che diventa più attraente per stabilirvi nuove attività. 7. Costa P., Manente M. e Furlan M. C., op. cit., p. 154
114 115
ad altre di regolazione o di contenimento degli effetti - misure dal lato della domanda tali da diversifica- della città per evitare di implementare delle misure
portante le politiche di prezzo: prezzi speciali con of-
negativi e di “esaltazione” di quelli positivi. re l’accessibilità secondo le differenti categorie di drastiche in stadi più avanzati dello sviluppo. Un ruolo
ferte, tourist card, ecc.; discriminazione dei prezzi tra
Gli impatti negativi di natura economica dovuti prin- visitatori, razionando l’uso della città attraverso molto importante, seppure di tipo tradizionale, viene
abitanti e turisti, oppure tra turisti ed escursionisti. Ini-
cipalmente allo spiazzamento di altre attività da parte prezzi restrittivi. svolto dalle politiche di prodotto, che dovrebberoziative di questo genere richiedono per la loro imple-
del turismo, provocando costi crescenti per la comuni- tendere a stimolare il turismo residenziale nella mentazione una stretta collaborazione ed un’attività
tà locale, richiedono politiche di gestione che tenga- Le politiche, oltre che tener conto della posizione città sviluppando un’offerta ricettiva in linea condi coordinamento tra pubblico e privato e tra imprese
no separati gli effetti positivi da quelli negativi cercan- della destinazione lungo il suo ciclo di vita, dovran- la capacità di carico. E’ importante che la ricettività
locali ed esterne e istituzioni.
do di far prevalere i primi sui secondi. In questa situa- no valutare anche la sua posizione rispetto alla regio- cresca non solo quantitativamente, ma anche sotto Sempre per rimanere nell’ambito delle politiche di
zione di maturità, soprattutto se in uno stato avanza- ne di appartenenza (cioè l’area a cui fisicamente la lo- il profilo qualitativo, presentandosi al tempo stesso
marketing vanno menzionate le politiche di distribu-
to, la città potrà adottare come politiche predominan- calità appartiene con cui ha rapporti di cooperazione, in maniera diversificata: la carenza di strutture azione (vendita della città tramite network, agenzie di
ti quelle di controllo dei flussi. di concorrenza). Andrà considerata inoltre la specializ- prezzi contenuti può ad esempio rappresentare un viaggi, tour operator); le politiche promozionali che
L’eccesso di domanda che si verifica in tale condizio- zazione turistica della città rispetto alla regione e, in limite in quanto stimola la presenza in città di “falsi”
devono diventare uno strumento attivo per attrarre
ne può rendere opportuna la ricerca di azioni diverse presenza di situazioni di omogeneità, potranno essere escursionisti. Potrebbe essere opportuno intervenire
nella città, in particolare, segmenti qualificati di do-
(8), quali: definite delle politiche comuni, ad esempio, per quan- anche sul packaging delle attrazioni per favorire una
manda. Un’attività di promozione positiva dovrebbe,
- misure dal lato dell’offerta per aumentare il grado to riguarda la comunicazione, la promozione, ecc. permanenza più prolungata nella città, ad esempio,ad esempio, rivolgersi al turismo residenziale; oppu-
di utilizzazione delle strutture e infrastrutture esi- arricchendo l’offerta di servizi nelle ore notturnere cercare di influenzare la quota di turisti stranieri re-
stenti o aumentare la loro capacità; La politica turistica dovrebbe assumere in anticipo (ristoranti, nights, casino, visite guidate della città,
sidenti o la quota di turisti con provenienze particolar-
- misure di “compensazione” per i residenti che non un carattere “anticiclico”: un approccio di marketing apertura dei musei, ecc.). mente interessanti per la città. Sarà possibile svolge-
vivono sul turismo per gli svantaggi sofferti accet- strategico urbano potrebbe consentire di adottare re anche una promozione negativa scoraggiando, per
tando i livelli di congestione esistenti; delle politiche finalizzate ad aumentare l’attrattività In questo contesto possono assumere un ruolo im- esempio, gli escursionisti specialmente quelli c. d. falsi

8. Costa P., Manente M. e Van der Borg J., Traditional Tourism Cities: Problems and Pros-
pectives, n. 1. 1/93 CISET; p. 38
116 117
e indiretti, convincendoli a soggiornare nella città. figge di ottenere ed i soggetti coinvolti. del turismo in genere sono molto più limitati e si rife- 4. Politiche che incidono a livello fisico
Nella tabella che segue vengono riportati a seconda In considerazione dei principali ambiti (fisico, socia- riscono principalmente alla costruzione di strutture ri-
della fase in cui si trova la destinazione, le politiche più le, ambientale) su cui si manifestano gli effetti del tu- cettive e di impianti, nonché a strutture destinate al- Gli impatti di tipo fisico prodotti dal turismo sull’am-
opportune da intraprendere, gli obiettivi che ci si Parte pre-I rismo nelle città storiche (9), possono distinguersi di- l’accoglienza di un numero elevato di visitatori. Anche biente urbano richiedono una serie di politiche am-
versi tipi di politiche che intervengono sui suddetti nel territorio circostante la città, l’hinterland, si potran- piamente diversificate per contrastare tali effetti.
Tab.�2���Politiche�per�le�città�d’arte�in�relazione�alle�fasi�del�ciclo�di�vita��
Fasi� Politiche� Obiettivi� Soggetti�coinvolti�� ambiti: no riscontrare degli effetti connessi con il turismo ge- Nei casi in cui si verifica un’eccessiva pressione dei
Fase�di�avvia�
valorizzazione�delle�risorse;�
promozione;�
diffusione�della�cono�
scenza;��
Amministrazione� 1. Politiche che incidono a livello fisico; nerato dalle risorse della città. Il circolo vizioso del tu- visitatori sulle strutture fisiche del centro storico e del-
mento� pubblica�
comunicazione� aumento�dei�flussi�
2. Politiche che incidono a livello sociale (umano); rismo (vedi cap. 2) fornisce una chiave interpretativa la città in genere, andranno definite delle politiche fi-
politiche�di�infrastrutturazione;�
politiche�di�sviluppo�dell’offerta� 3. Politiche che incidono a livello ambientale. dei fenomeni localizzativi del turismo che si verifica- nalizzate a contenere, o eliminare tali effetti, tenen-
(diversificazione);�
politiche�di�tutela�e�conserva� Amministrazione� Tali politiche andranno declinate in base alle esigen- no nei centri urbani e nei territori circostanti e degli ef- do conto del “grado di rigidità” che contraddistingue i
zione;� mantenimento�di�un� pubblica;�
Fase�di�crescita� definizione�della�capacità�di�ca� rapporto�positivo�bene� operatori�privati;�
rico;� fici/costi� popolazione�locale;�
ze specifiche ed alla connotazione del turismo nelle fetti connessi. sub sistemi della destinazione.
politiche�di�prodotto;� media�
politiche�di�prezzo;� diverse parti della città: centro storico, periferia, hin- Le politiche per la gestione del turismo dovranno In particolare, andrà considerato il sub - sistema del-
politiche�di�distribuzione�del�
prodotto.� terland. Il centro storico in genere rappresenta la zo- dunque avere una visione complessiva tenendo con- le risorse culturali che, in virtù della scarsa (o nulla) ri-
distribuzione�dei�flussi� na dove si riscontra la più elevata concentrazione di ri- to delle situazioni che si presentano nelle diverse aree producibilità delle risorse, presenta un’elevata rigidità
nello�spazio;�
politiche�di�tutela�e�conserva�
zione;�
destagionalizzazione;�
aumento�turismo�resi�
Amministrazione� sorse culturali con un’elevata attrattività. La doman- della città, anche se non interessate in modo diretto ed incapacità di adattarsi ad elevati flussi di visitatori.
Fase�di�maturi� controllo�e�gestione�dei�flussi;� pubblica;�
denziale�e�diminuzione�
tà�e�di�satura�
zione�
espansione�della�capacità�di�
carico;�
escursionismo;�
operatori�privati;�
popolazione�locale;�
da tende a localizzarsi in questo spazio abbastanza li- dalla presenza dei visitatori. Il vincolo rappresentato dalla capacità di assorbimen-
internalizzazione�dei�
politiche�di�branding�(sfruttan�
do�anche�il�marchio�Unesco)�
benefici;�
media�
mitato generando gli effetti già richiamati nel presen- to dei flussi da parte dei beni del patrimonio evitan-
esternalizzazione�dei�
costi�
te lavoro, a carico delle componenti fisiche, ambienta- do un peggioramento del loro stato di conservazione,
politiche�di�diversificazione�del�
prodotto�primario;�
li, sociali e culturali. andrà a costituire il limite che i decision maker dovran-
rilancio�dell’immagine;�
Fase�di�declino� politiche�di�rinnovo�del�prodot�
Fase�di�rinno� to�per�entrare�in�un�nuovo�ciclo�
rilancio�del�prodotto;�
individuazione�di�nuovi�
� Nella parte nuova della città, la periferia, gli effetti no tener presente nelle politiche di gestione della cit-
vo/rilancio� di�vita;�
target�di�clientela�
politiche�di�immagine;�
politiche�di�comunicazione�
9. Città Europee Sostenibili Relazione, Gruppo Di Esperti sull’ambiente Urbano Com-
missione Europea, Direzione Generale XI Ambiente, Sicurezza Nucleare E Protezione Ci-
vile, Bruxelles, Marzo 1996

118 119
In�considerazione�dei�principali�ambiti�(fisico,�sociale,�ambientale)�su�cui�si�manifestano�
tà. Andrà pertanto definito fin dal momento della pro- tendono, in numerosi casi, a proporre interventi con infrastrutturale (in termini di dimensionamento, tale area, soprattutto quelle di tipo ricreativo, cercan-
grammazione un livello di utilizzo delle risorse “otti- una similarità di stili, materiali e tecniche, che compor- localizzazione e tipologie); queste dovranno tener do di creare una ripartizione equilibrata tra gli usi, sal-
male” che tenga conto dei costi e dei benefici che que- tano una certa standardizzazione (tipica, ad esempio, conto degli obiettivi di sviluppo generali della città, vaguardando al contempo l’integrità funzionale del-
sto comporta per i diversi soggetti presenti nella città delle grandi organizzazioni commerciali) riducendo oltre che degli impatti generati dagli interventi la città. Andranno evitate scelte che portino ad un uso
e delle loro finalità (10). le diverse identità culturali locali. L’identità delle cit- sull’integrità strutturale e visiva della città storica. monofunzionale del centro storico, incoraggiandone
Nei casi di risorse ad elevata attrattività si impone, tà viene messa a rischio non solo dagli interventi sul- Nelle fasi iniziali dello sviluppo la destinazione ten- invece un uso misto che mantenga vivi i legami tra le
dunque, la necessità di definire delle soglie di tollera- le strutture, ma anche sugli spazi aperti, pubblici e pri- derà ad espandere la sua capacità d’accoglienza, con varie parti della città. In caso contrario, il rischio in cui
bilità dei flussi per evitare di ridurre, o compromette- vati della città nel suo complesso; per questo ci si sta interventi volti ad ampliare e diversificare l’offerta di si può incorrere è quello di trasformare il centro storico
re in maniera definitiva, la qualità del patrimonio cul- orientando sempre più verso una politica di tutela che servizi ed infrastrutture per soddisfare una domanda in un “museo” per un turismo di massa che attrae pre-
turale della città. Questo tipo di scelta sembra essere riguardi non solo le singole emergenze culturali della in crescita. senze soltanto nel periodo di alta stagione.
connaturata con il riconoscimento della città quale si- città, ma il paesaggio storico urbano nel suo insieme. Man mano che la destinazione si sviluppa l’attenzio- Si ritiene debbano essere valutate con estrema
to Patrimonio Mondiale che ne determina un aumen- ne si dovrà spostare sempre più verso aspetti di tipo attenzione anche quelle scelte tendenti alla
to dell’attrattività e della visibilità a livello internazio-
L’analisi degli effetti del turismo sull’ambiente fisico qualitativo, adottando politiche che tendano a conte- trasformazione di spazi all’interno dei centri storici
nale, legandola ad elementi di unicità e di eccezionali-
urbano deve considerare anche il sub sistema delle nere gli eccessi di infrastrutturazione che progressiva- in “serbatoi culturali” (università, musei, centri di
tà che rendono opportuno sottoporre la destinazione strutture e delle infrastrutture il cui vincolo di capacità mente vanno delineandosi. La qualità del contesto ur- esposizione, sale da concerto, ecc); si tratta di decisioni
a regimi speciali di tutela. (capacità d’accoglienza) è da ritenersi perlopiù bano potrebbe, dunque, risultare compromessa dagli che se pur finalizzate alla tutela del patrimonio
espandibile (ricettività, infrastrutture di trasporto, interventi realizzati riducendo l’attrattività della desti- culturale, possono comportare, anche in questo caso,
Un altro dei problemi legato allo sviluppo del turi- servizi ristorativi,....), soprattutto nel medio-lungo nazione. una mono-funzionalità con modifiche nell’atmosfera
smo nelle città storiche è la tendenza alla banalizza- termine. Tali premesse risultano fondamentali per In presenza di flussi molto elevati nel centro storico della città. In tal modo potrebbe risultare compromessa
zione del paesaggio urbano dovuta ad interventi che orientare le politiche che riguardano il contesto si potrà intervenire riducendo le attività localizzate in la sostenibilità economica del turismo, in quanto

10. Costa P. e Manente M., Economia, cit., p. 256


120 121
l’aumento del “monouso” comporterebbe una zione di politiche mirate per ridurre e gestire il feno- 5. La gestione delle situazioni di congestione e le scelte dei policy maker verso la massimizzazione
diminuzione dell’attrattività del centro e quindi del meno turistico. turistica nei siti culturali dei risultati positivi derivanti dal turismo e la minimiz-
turismo e della sua base economica. zazione degli impatti negativi provocati dalla conge-
Le scelte di politica da adottare per la gestione del Il problema della gestione di siti di elevato valore stione turistica.
turismo dovranno tener conto delle problematiche culturale riguarda in particolare quelli iscritti nella Li- Si verificano situazioni di congestione in presenza di
connesse con l’utilizzo congiunto delle infrastrutture sta del Patrimonio Mondiale, ma si estende a tutte ostruzioni fisiche che bloccano il flusso naturale di visi-
e dei servizi da parte di turisti e residenti. Numero- quelle destinazioni che presentano importanti attra- tatori o nel caso di passaggi stretti (restringimenti) che
se al riguardo possono essere le tecniche da adottare zioni culturali “da tutelare”. La loro elevata attrattività provocano un rallentamento nel transito dei flussi. La
per conciliare esigenze diverse; tra queste si segnala- di flussi di visitatori richiede l’adozione di misure par- situazione di congestione può verificarsi anche nel ca-
no a titolo esemplificativo alcune opzioni: indirizzare ticolari per la gestione del turismo al fine di garantirne so in cui il numero di visitatori risulti eccessivo in rela-
ad un utilizzo delle infrastrutture in fasce orarie diver- la tutela e la conservazione nel tempo. zione alla capacità della destinazione (o del sito) di ac-
se in modo che possano essere usate senza partico- L’importanza e la strategicità della gestione turisti- cogliere quel tipo di flusso. Per favorire uno sviluppo
lari problemi sia dagli abitanti che dai turisti; aumen- ca delle destinazioni e dei siti culturali viene ribadita in turistico sostenibile sarà importante dunque garantire
to delle aree pedonali e riduzione della circolazione di numerose occasioni dall’Organizzazione Mondiale per un’efficace gestione dei flussi sia in ingresso che all’in-
macchine; creazione di nodi di trasporto pubblico fa- il Turismo e da altre Organizzazioni internazionali che terno della destinazione. In questo caso, si tratterà di
cilmente accessibili. periodicamente elaborano Linee guida per la gestio- dare al visitatore l’effettiva possibilità di apprezzare e
La rigidità dell’offerta nel breve periodo si scontra ne dei flussi turistici (11) e Raccomandazioni specifica- godere della cultura locale e dei valori del luogo, con-
con fenomeni di congestione e di elevata concen- mente rivolte ai soggetti gestori di siti culturali e natu- sentendo la visita e l’acquisto di beni e servizi locali.
trazione di visitatori soprattutto in alcune parti del- rali di elevato valore. La finalità principale che emer- La gestione delle situazioni di congestione nei siti
la città, come il centro storico, richiedendo la defini- ge nei vari documenti è quella di orientare le politiche culturali deve tener conto della natura dinamica dei

11. OMT, Tourism Congestion Management at Natural and Cultural Sites, 2004
122 123
zione�del�sito�(trasporto,�ricettività,�guide,…).���

Tab.�4���Approccio�integrato�per�il�management�delle�situazioni�di�congestione��
flussi di visitatori ed adottare un approccio integrato, 1. l’esperienza di scelta della destinazione e del Fasi�della�
per la presenza in loco del visitatore nella città o nel
Esperienza�turistica� Stakeholders�
che si avvalga del supporto attivo delle autorità pub- periodo della visita (Demand Management); gestione�
sito culturale (Destination (Site) Management); le mi-
Decisione�di�viaggiare� Agenzie�di�promozione�e�marketing�per�
bliche locali, del settore privato, nonché dei media e 2. il viaggio verso la destinazione; Scelta�della�destinazione� il�turismo;� sure da adottare in questi casi dovranno riferirsi prin-
Tempistica�e�motivazione�del�viaggio� Guide�pubblicitarie�
delle agenzie turistiche in grado di influenzare la do- 3. l’esperienza di visita nella destinazione (Destina- Demand� Viaggio�di�gruppo�o�individuale� Tour�operator�outbound/inbound� cipalmente alle scelte di acquisto dei beni e servizi da
Management� Scelta�del�sistema�di�trasporto� Agenzie�di�viaggio�
manda. tion Management); Scelta�dell’alloggio� Media�dei�viaggi� parte del turista per la fruizione del sito (trasporto, ri-
Scelta�del�budget�da�spendere�per�la�va� Media�di�informazione�sul�patrimonio�
L’ICOMOS (International Council on Monuments and Si- 4. il viaggio verso il sito culturale; canza� Media�elettronici� cettività, guide,...).
tes) ha sviluppato da tempo questo approccio di tipo in- 5. l’esperienza nel sito (Site Management). �
Viaggio�di�lunga�distanza�verso�la�desti�
nazione�
Operatori�per�il�trasporto�internaziona�
le�e�nazionale��

tegrato per la gestione della congestione turistica iden- Autorità�locali� La scelta delle misure per contrastare le situazio-
Arrivo�nella�destinazione�
Infrastrutture�
tificando i principali stakeholders che a vario titolo sono Il primo momento è relativo ad una fase a monte Destination�
Cambio�per�il�trasporto�locale�
Tour�operator�inbound� ni di congestione nelle città e nei siti culturali dovrà
Alloggio��
Management� Trasporto�locale�
coinvolti in tali situazioni. La pluralità di soggetti e le at- dell’esperienza di visita, in cui il turista non ha anco- Orientamento�sul�luogo�
Fornitori�di�servizi�turistici�locali� tener conto del carattere permanente o temporaneo
Fornitura�di�servizi�locali�
Comunità�locale�
tività da essi svolte convergono nell’esperienza del visi- ra effettuato la sua scelta: in questo caso i diversi sog- della congestione. Nel primo caso si rilevano livel-
Operatori�di�trasporto�locale�
tatore; partendo da ciò sono state identificate delle fa- getti coinvolti dovranno adottare politiche e misure � Percorso�(viaggio�)�verso�il�sito� Tour�operators�inbound� li elevati di visitatori in modo continuativo, con un
Guide�turistiche�
si principali dell’esperienza turistica nelle quali si pos- di intervento sulla domanda (Demand Management) Arrivo�e�ingresso�al�sito� Manager�del�sito�
sovraffollamento continuo. Questa condizione può
sono verificare con maggiore probabilità fenomeni di per orientarla verso modalità che comportino un mi- Ricevimento�e�orientamento�
Visita�del�sito�
Pianificatori�del�sito�
Staff�per�l’ingresso�e�orientamento�
richiedere di rivedere alcuni aspetti legati alla frui-
congestione nei siti culturali. Proprio su tali fasi dovran- nor impatto sulla destinazione (scelta del periodo, si- Strutture�e�vendita�al�dettaglio�

Staff�di�sicurezza�e�ospitalità�
Guide�turistiche��
zione del sito per adeguarli al volume dei flussi, tra
Site�
no quindi focalizzarsi in via prioritaria gli interventi mi- stemazione di alloggio, permanenza, risorse da visita- Management�


Operatori�della�grande�distribuzione�e�
ristoro���
questi: accessi, parcheggi, aree di ingresso e bigliet-
rati per gestire la congestione. Di seguito si elencano le re,....), senza nel contempo disincentivarla in modo ec- �
Partenza�

Tour�operators�inbound�
terie, spazi pubblici e aree di visualizzazione strut-
varie fasi dell’esperienza turistica con evidenza di quel- cessivo. Viaggio�di�ritorno��
Viaggio�verso�un�altro�sito�
Operatori�di�trasporto�locali�
Guide�turistiche�
ture di interpretazione, aggiornamento del mana-
le che incidono in misura maggiore sulla probabilità di Il secondo ed il terzo momento da gestire riguarda- Fonte:�ns.�elaborazione�da�OMT,�Tourism�Congestion�Management�at�Natural�and�Cultural�Sites,�2004,�p.�5� gement, staff di gestione dell’informazione e delle
congestione del sito (in neretto): no la congestione che potenzialmente si determina risorse finanziarie.
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 110

124 125
La congestione temporanea si verifica in genere in le del luogo a tali variazioni. negativo. In alcune circostanze, addirittura, la quali, dunque, un’eccessiva presenza di visitatori può
corrispondenza di eventi periodici di forte richiamo per La definizione di politiche e misure per contrasta- presenza della folla può essere considerata non alterare l’autenticità del contesto. Dal lato della popo-
il mercato (come le vacanze scolastiche e le ferie annua- re gli effetti della congestione nella città dovrà consi- solo accettabile dal visitatore, ma costituire parte lazione residente la congestione derivante dal turismo
li, weekends, festival, celebrazioni, cerimonie religiose, derare oltre al rapporto (causale) che si instaura con integrante dell’esperienza di visita, aumentandone il viene percepita in tutta la sua negatività (riduzione di
eventi ciclici, concerti, ecc. ....) che generano un turismo la numerosità dei flussi e la loro concentrazione nel- gradimento. utilità) in relazione alle esternalità che essa produce,
numericamente significativo, concentrato in periodi re- lo spazio, anche il comportamento dei visitatori all’in- soprattutto nei casi di utilizzo congiunto di strutture,
lativamente brevi dell’anno, o della settimana (come i terno della città. Per intervenire su questo aspetto do- Per ciò che concerne la percezione della congestio- risorse e servizi della città.
week end). La gestione della congestione temporanea vranno essere adottate misure differenziate che po- ne dal lato della destinazione ospite, il problema va La percezione della congestione dal lato delle autori-
richiede di adottare misure speciali per incrementare trebbero comportare anche scelte strategiche nel- posto in termini relativi e non assoluti, nel senso che tà locali che gestiscono le infrastrutture e i servizi vie-
la presenza di personale, capienza dei trasporti, sicu- l’area del marketing per la ridefinizione dei target di assume rilevanza la proporzione dei visitatori rispetto ne considerata principalmente rispetto al livello fisico
rezza, risorse ristorative, ecc., limitatamente a periodi domanda e del prodotto offerto. alla popolazione locale. Un numero relativamente am- (strade, spazi pubblici, sistemi di trasporto) ed in rela-
di tempo abbastanza brevi. L’intervento su questo ge- Gli effetti della congestione possono assumere si- pio di visitatori (specialmente se turismo di gruppo), zione all’impatto che determina sui costi di gestione.
nere di risorse svolge un’importanza cruciale per gesti- gnificati parzialmente diversi anche in base alla per- quando supera numericamente la popolazione locale Questo breve richiamo delle diverse angolature e
re la pressione dei visitatori nel breve termine, ma non cezione stessa del visitatore che risulterà condizionata può essere considerato non desiderabile sia da parte percezioni della congestione da parte degli stakehol-
potrebbe essere sostenuto in modo continuativo, da- dal suo background socio culturale, dalle motivazioni dei turisti che dei residenti, specialmente nelle piccole der locali conferma ulteriormente la necessità di una
ta la forte oscillazione della domanda. Più problematica alla base della visita e dalle sue aspettative. comunità. Una pressione turistica particolarmente ele- gestione integrata della destinazione per affrontare e
si presenta invece la gestione della congestione nel ca- Nel caso ad esempio, di eventi, manifestazioni, eventi vata può incidere infatti negativamente sulla qualità gestire in maniera più efficace tali situazioni.
so di variazioni della domanda non preventivabili, in cui sportivi, il turista si attenderà la presenza di grandi dell’esperienza di visita, soprattutto di quei segmenti
dato il limitato tempo a disposizione non si ha la possi- numeri di visitatori nella destinazione, per cui l’effetto di domanda che desiderano conoscere modi di com-
bilità di adeguare la struttura organizzativa e funziona- del sovraffollamento non sarà necessariamente portamento, stili di vita della popolazione locale, per i

126 127
6. Politiche per la gestione dei flussi La qualità ed il gradimento legato alla fruizione degli storiche può essere realizzata secondo due linee di in- re all’origine sulla domanda potenziale (misure di pro-
spazi dove si concentra il numero più elevato di visita- tervento che prevedono: mozione o di dissuasione della domanda potenziale).
Le politiche di gestione dei flussi di visitatori nelle cit- tori può influenzare il livello di utilizzazione anche del - strategie integrate con adozione di misure “soft” Le prime si basano sulle caratteristiche dei siti pa-
tà d’arte devono intervenire su due livelli: da una par- resto della città; si tratterà di adottate delle strategie (o di carattere dissuasivo) che si attuano sulla do- trimoniali che possono assumere connotazioni più o
te tenendo conto delle problematiche connesse con che razionalizzino l’uso di questi spazi più saturi, ma manda potenziale nel luogo di origine; meno musealizzate e/o monofunzionali (museo, cat-
la fruizione dei siti, dall’altra regolamentando quelle che allo stesso tempo, sfruttando la notorietà e l’inte- - strategie “hard” di carattere restrittivo, che con- tedrale, giardini); in questi casi è normale che si stabili-
situazioni in cui si possono presentare con maggiore resse della domanda per tali siti, orientino il visitatore trollano la domanda presente nella destinazione. sca un sistema di restrizione e di controllo all’ingresso
probabilità condizioni di congestione. verso altre risorse meno conosciute al grande pubbli- In alcune situazioni potrebbe essere tuttavia ipotiz- del complesso monumentale o in parti di esso.
In genere nelle città d’arte la gestione dei flussi di vi- co. In questo modo sarà possibile decongestionare le zabile il ricorso ad un mix di interventi, sia di tipo soft Le seconde (misure di promozione o di dissuasione)
sitatori persegue quattro obiettivi di base: risorse principali e diffondere i benefici del turismo su che hard, per aumentare l’efficacia della gestione. si applicano all’origine sulla domanda potenziale e so-
a. proteggere gli spazi patrimoniali saturi diversifi- un territorio più ampio. Introducendo come ulteriore elemento di distinzione no collegate con le tecniche di promozione e di comu-
cando l’uso turistico degli spazi; degli interventi il “livello spaziale” sul quale si applica- nicazione. Di fatto, l’immagine di un monumento o di
b. mettere a valore spazi patrimoniali non utilizzati Il carattere trasversale del turismo richiede che la ge- no, si distinguono: una città d’arte condiziona a priori la scelta del viaggio,
dal turismo per ampliare il soggiorno dei visitato- stione dei flussi tenga in considerazione diversi aspet- • misure che regolano l’ingresso (o l’uscita) dei visi- pertanto, l’informazione e l’immagine turistica vanno
ri (nelle città) e/o decongestionare i punti più pro- ti che riguardano il controllo e la gestione di ciascuno tatori; considerati come i primi elementi da sfruttare per la
blematici; dei parametri chiave collegati alla visita: il parcheggio, • misure che regolano l’uso interno del sito. gestione dei visitatori che si vogliono, o si possono, ac-
c. creare infrastrutture di accoglienza per i visitato- i trasporti, le informazioni di ingresso, la pianificazione Per quanto concerne le misure che si pongono come cogliere. Il ruolo svolto da questi strumenti va messo
ri e migliorare i servizi che questi già utilizzano (in- urbana, la ristorazione, l’alloggio,...; funzioni che risul- obiettivo la regolazione dell’accesso (o la partenza) dei in relazione con lo stadio di sviluppo in cui si colloca la
formazione, ristorazione, ecc.); teranno facilitate in presenza di forme di gestione uni- visitatori nei siti culturali, queste si possono applicare città: in una situazione iniziale, la promozione e l’infor-
d. migliorare la soddisfazione dei visitatori. tarie. La gestione dei flussi di visitatori (12) nelle città nella destinazione stessa (controllo dell’entrata), oppu- mazione svolgeranno una funzione di attrazione dei

12. Van der Borg, Costa P. e Gotti G., Tourism in European Heritage Cities, in Annals of Tou-
rism Research, vol. 23,n. 2, 1996, pp. 306-321
128 129
visitatori, mentre nel caso di una destinazione matu- tare i benefici economici e di alleggerire la pressio- La diversificazione dell’uso turistico della città 7. Politiche che incidono a livello
ra con problemi di saturazione, tali interventi potran- ne sui siti più famosi, convogliando i flussi verso al- richiede anche una corretta canalizzazione dei flussi socio-ecomomico
no svolgere una funzione dissuasiva di controllo de- tre risorse della città e dei suoi dintorni. turistici pedonali e pertanto, misure specifiche che Gli interventi adottati per la gestione dei flussi e la ri-
gli arrivi. L’informazione preventiva al viaggiatore vol- Come detto, e’ importante cercare di massimizzare dovranno integrarsi con quelle relative al controllo duzione dei fenomeni di congestione potranno por-
ta ad informarlo sulla presenza di determinate misure la durata della visita e la spesa dei turisti; ciò è dell’accessibilità e della mobilità turistica e con la tare ad una distribuzione più equilibrata dei visitatori
restrittive per l’ingresso ai siti, viene comunque accet- realizzabile attraverso misure quali lo sviluppo di gestione del traffico, incluse le aree di parcheggio. nel centro storico rispetto al resto della città compor-
tata favorevolmente dalla domanda in quanto consen- attrazioni di larga scala, in modo che i visitatori tando anche in alcune situazioni una rivitalizzazione
te una migliore pianificazione della visita. possano fruire di tutto ciò che la località offre solo di aree degradate o a basso livello di attività. La mag-
con una permanenza di più giorni; altri interventi giore diffusione del turismo sul territorio determinerà
Per quanto concerne le misure che regolano l’uso tu- possono riguardare, ad esempio, l’organizzazione di un impulso all’economia locale diversificando le attivi-
ristico all’interno della destinazione, queste si collega- festival ed eventi, o la predisposizione di pacchetti tà economiche, dando luogo ad un incremento di po-
no fondamentalmente con strategie che cercano di a tema. Si potrebbe inoltre promuovere la città sti di lavoro e ad una migliore distribuzione del reddi-
diversificare l’utilizzazione turistica dello spazio, te- storica come centro di un turismo itinerante che to, garantendo una redistribuzione dei vantaggi sulle
nendo conto dei due principali ambiti nei quali si comprenda anche altre risorse e città “minori” in comunità locali.
concentrano gli effetti negativi del turismo: la con- modo da costituire una rete di attrazioni: i turisti I benefici economici prodotti dal turismo nell’area
servazione del patrimonio e l’economia locale. In potrebbero dirigersi verso queste altre località nei determineranno a loro volta una spinta alla protezio-
sostanza, si tratta di adottare misure che favorisca- momenti di massimo afflusso degli escursionisti in ne, alla manutenzione ed all’arricchimento del patri-
no l’allungamento della permanenza media dei turi- città, mentre potrebbero godere di ciò che offre monio culturale urbano, convogliando una parte del
sti nella città, trasformando la loro visita da escur- la città in quelle fasce orarie, per esempio le ore gettito finanziario del turismo verso questi aspetti.
sionistica in un soggiorno che consenta di aumen- serali, in cui gli altri visitatori se ne sono andati. La relazione positiva che si instaura tra turismo e

130 131
patrimonio potrà indurre ad intraprendere politiche Gli effetti indotti dal turismo sulla “qualità della vita” 8. Politiche che incidono a livello ambientale sivo, da vibrazioni), generando effetti negativi sia per
integrate in cui l’attività economica si combina con la nelle città storiche rendono quanto mai opportuno va- la popolazione che per il patrimonio.
dimensione culturale e sociale. Si potranno avviare lutare con attenzione tali processi di trasformazione per Tra gli effetti più significativi del turismo nelle cit- La produzione di rifiuti solidi rappresenta un altro
così modelli di sviluppo in cui il turismo rafforza definire obiettivi e politiche volte ad incidere sulle con- tà storiche vanno ricompresi quelli di tipo ambienta- elemento critico nella gestione del turismo per le cit-
la multifunzionalità dei centri storici, svolgendo dizioni di vivibilità nelle città storiche. le che incidono sulla qualità dello spazio urbano, ren- tà che impone l’attuazione di politiche volte da un lato
un’importante funzione per il recupero di attività e dendo opportuna la definizione di politiche in tal sen- ad incidere sulle modalità di raccolta e di smaltimen-
lavori tradizionali (artigianato tradizionale, attività so. Tali effetti tenderanno ad essere più evidenti nel to e dall’altro sui modelli di comportamento dei turisti,
commerciali tradizionali,....) legati alla preservazione centro storico piuttosto che nella parte nuova della delle imprese, tra cui anche i tour operators.
del patrimonio culturale. città, tuttavia, una visione unitaria rende opportuna Altro aspetto interessante da considerare che assu-
L’impatto socio-economico del turismo impone di l’implementazione di politiche che riguardino l’intero me una valenza di rilievo nel caso delle città storiche
adottare delle specifiche politiche e misure di controllo ambito urbano. del Patrimonio, è quello legato all’inquinamento di tipo
per ottimizzare i benefici per le comunità locali; tali po- Le diverse forme di inquinamento (atmosferico, vi- visivo. Il turismo infatti può comportare il proliferare di
litiche dovranno tendere ad instaurare dei forti legami sivo, acustico, idrico) associate al turismo che posso- insegne esterne e di segnaletiche intrusive che contri-
intersettoriali con altre attività economiche, anche di ti- no manifestarsi nelle città in presenza di flussi eleva- buiscono a modificare l’identità e l’atmosfera della cit-
po tradizionale, presenti sul territorio. In questo modo ti comportano la necessità di definire un ampio spet- tà, nonché ad alterare l’integrità visiva del sito.
gli effetti moltiplicativi (di tipo diretto, indiretto e indot- tro di politiche volte ad evitare, o comunque, a conte- Da quanto sopra delineato si evidenzia come la
to) attivati dal turismo potranno assumere una maggio- nere tali effetti. conservazione del patrimonio ambientale richieda
re intensità e diffusione per l’intera economia dell’area, Gli ambiti d’intervento fanno riferimento in primo da parte delle amministrazioni locali l’elaborazione
contribuendo a mantenere elevata l’attrattività e l’au- luogo al traffico urbano che costituisce una delle fon- di politiche attive di conservazione onde evitare
tenticità del contesto urbano e territoriale. ti primarie di inquinamento (atmosferico, acustico, vi- la compromissione dell’ambiente urbano e del

132 133
strettamente�collegata�alla�possibilità�di�conoscere�in�via�preventiva�la�capacità�di�cari�
co�della�città�e�di�stabilire�delle�politiche�che�evitino�di�raggiungere�e�superare�tale�va�
lore.�
patrimonio culturale in tutte le sue espressioni. La litica (Initialdella�
Nella� definizione� Carrying Capacity
politica� turistica� Assessment);
il� concetto� indella�
di� capacità� di� carico� una fase
destina� Attraverso la definizione della capacità di carico è sporadico alla stima della capacità di carico per la
conservazione è legata infatti oltre che al mantenimento intermedia con una valutazione più dettagliata (Detai-
zione�andrà�preso�in�considerazione�in�tre�momenti�(13):�in�una�fase�iniziale�di�studio� possibile stabilire i livelli massimi di sviluppo turistico città d’arte nel suo insieme per le ricordate difficoltà
propedeutica�alla�formulazione�della�politica�(Initial�Carrying�Capacity�Assessment);�in�
degli edifici e delle strutture, anche alla conservazione led Carrying Capacity) e nella fase di implementazione in corrispondenza dei quali viene mantenuta la quali- operative è stata sinora parzialmente compensata
una�fase�intermedia�con�una�valutazione�più�dettagliata�(Detailed�Carrying�Capacity)�e�
dell’atmosfera, delle identità culturali immateriali e enella�fase�di�implementazione�e�monitoraggio�(Feedback�di�Carrying�Capacity).��
monitoraggio (Feedback di Carrying Capacity). tà del prodotto senza che si determinino problemi ri- dalla stima di questo valore limitatamente ad alcuni
del paesaggio cittadino nel suo insieme, compresi gli � levanti a livello ambientale e socio-culturale. complessi monumentali a carattere monofunzionale
Fig.�1�–�Capacità�di�carico�e�sviluppo�del�turismo�sostenibile�
aspetti naturali e umani. �
Occorre tuttavia rilevare come nonostante la sua (La Alhambra, Versailles,...) per i quali le valutazioni

MARKET
ASPECTS
POLICY PRODUCT ENVIRONMENTAL
CHECK POINTS importanza sono ancora limitati i casi di città d’arte risultano più semplificate. In questi casi, si rileva come
Economics
Proprio la difficoltà di individuare preventivamente � development:
- objectives
in cui vengono definite delle strategie per il control- la gestione della capacità di carico si concretizza
� - policies

l’impatto del turismo sull’ambiente urbano rende op- - criteria


lo e la gestione dei visitatori adottando un approc- soprattutto in misure di gestione dei flussi di visitatori.

portuna la definizione di politiche basate sul “princi- �
Policy framework
for
tourism
cio basato sullo studio della capacità di accoglienza; L’applicazione di tali misure alle città d’arte potrebbe
d evelopment

pio precauzionale” per contenere i rischi associati a ta- �


Market & operational Area & enviromental
INITIAL
questo fatto è riconducibile soprattutto alle difficol- consistere nella fissazione della “densità di uso
CARRYING CAPACITY

le attività. L’applicazione di tale principio è però stret- tà operative che rendono tali studi molto complessi turistico” per zone specifiche, come il centro storico;
analyses analyses
ASSESSMENT

� Policy formulation

tamente collegata alla possibilità di conoscere in via �


e quindi scarsamente applicati nella gestione del pa- nella redistribuzione e canalizzazione dei visitatori
preventiva la capacità di carico della città e di stabili- �
Detailed
market
Detailed
exploitation
Detailed
product
Detailed
enviromental
DETAILED
CARRYING CAPACITY
trimonio. verso determinati assi; nella segnalazione e la
surveys surveys surveys Impact
ASSESSMENT

re delle politiche che evitino di raggiungere e supera- � La diversificazione e le singolarità del patrimonio valorizzazione del patrimonio; nella predisposizione
assessmen t


re tale valore. Policy choices
culturale (soprattutto dei contesti urbani) complicano di servizi per i turisti, ed altro ancora. Nell’ipotesi in cui

Nella definizione della politica turistica il concetto � Marketing Operational
Implementation
Monitoring &
Product Enviromental
MONITORING
EVALUATION
ulteriormente il quadro, obbligando alla ricerca di la capacità delle strutture della città venga superata e
management
audit audit audit aud it

di capacità di carico della destinazione andrà preso in soluzioni per il singolo caso specifico e quindi con una la zona turistica tenda ad espandersi in modo troppo
AND FEEDBACK OF
� Evaluation CARRYING CAPACITY


considerazione in tre momenti (13): in una fase inizia- limitata possibilità di applicazione in contesti diversi rapido, potrebbe essere opportuno formulare delle
Fonte:�World�Tourism�Organization,�Sustainable�cit,�p.�25�
le di studio propedeutica alla formulazione della po- � da quelli per cui sono state individuate. Il ricorso politiche per aumentare la capacità o incrementare
Attraverso�la�definizione�della�capacità�di�carico�è�possibile�stabilire�i�livelli�massimi�di�

13. World Tourism Organization, Sustainable cit, p. 25 13. World Tourism Organization, Sustainable cit, p. 25
134 135
l’attrazione potenziale della città, evitando di porre 9. Politiche per evitare di raggiungere il livello l’opportunità di aumentare la loro capacità per con- • interventi di formazione per il visitatore volti a mo-
dei limiti all’accesso, perché tali provvedimenti di saturazione sentire di espandere il numero dei visitatori. dificare i comportamenti di visita non corretti;
potrebbero potenzialmente determinare dei risultati Al riguardo si può far ricorso ad una serie di tecniche • interventi di tipo educativo per favorire la parteci-
controproducenti. L’importanza strategica per la destinazione di evita- di management da implementare a livello locale, tra pazione dei residenti all’attività turistica in modo
re/ritardare il raggiungimento del livello di saturazio- cui a titolo esemplificativo citiamo le seguenti (14): che la comunità locale possa percepirne i benefici
ne per le conseguenze che ne possono derivare al suo • espansione della capacità dei servizi legati alle e accettare in tempi rapidi questa forma di svilup-
processo di sviluppo (fase di stagnazione e di declino) utenze, in particolare la fornitura di acqua, lo smal- po;
ci inducono a considerare in maniera dettagliata di- timento dei rifiuti solidi e le telecomunicazioni; • disponibilità per i residenti di risorse e strutture a
versi tipi di approccio che la città può adottare in tale • espansione della capacità delle infrastrutture di utilizzo congiunto a costi ragionevoli.
situazione, sia in modo singolo che associato. Tali ap- trasporto quali strade, ferrovie e dei servizi corre-
procci sono finalizzati a: lati di tipo pubblico e privato; B. Dispersione della pressione
a. aumentare la capacità dell’offerta per espande- • dispersione delle attrazioni turistiche e delle strut- La strategia di dispersione della pressione turistica ri-
re il numero di visitatori (aumento dell’offerta); ture per evitare la congestione dei luoghi; chiede lo sviluppo di nuove attrazioni e la realizzazio-
b. disperdere la pressione (aumento della doman- • sostituzione di strutture turistiche di piccole di- ne di collegamenti tramite servizi di trasporto. Le con-
da); mensioni per turismo individuale con strutture dizioni in cui è realizzabile questa strategia presup-
c. limitare l’accesso. più grandi per gruppi organizzati; pongono una diffusione delle risorse culturali o natu-
• definizione di nuovi percorsi e miglioramento di rali sul territorio o la possibilità di sviluppare nuove at-
A. Aumentare la capacità quelli esistenti, anche mediante creazione di siste- trazioni di carattere artificiale. Indirizzando i flussi ver-
Una volta individuati gli elementi della città che han- mi di traffico a senso unico per migliorare l’afflus- so attrazioni “nuove”, o comunque fino ad allora sco-
no raggiunto il livello di saturazione andrà valutata so dei visitatori; nosciute al turismo, non si ha come effetto soltanto la

14. OMT, Sustainable Tourism Development, cit., p. 128


136 137
riduzione della pressione sul centro storico della cit- di prezzo e da altre tecniche che, a seconda delle si- - fissazione di un numero massimo di persone con-
tà, ma anche una maggiore diffusione sul territorio dei tuazioni, risultino incentivanti o disincentivanti, poten- sentito per la visita di determinate attrazioni turi-
benefici economici (reddito addizionale e occupazio- ziando in tal modo l’efficacia delle azioni intraprese. stiche in un dato periodo;
ne) generati dal turismo. La condizione indispensabi- - regolamentazione del traffico nei centri turistici
le per attuare una strategia di questo tipo è che venga C. Limitazione all’accesso consentendo soltanto l’accesso pedonale ai posti
realizzato tutto quel complesso di investimenti di na- L’imposizione di limiti all’accesso in un centro storico più famosi e visitati;
tura pubblica e privata di base per lo sviluppo turisti- o ad un sito culturale rappresenta una misura di carat- - limitazione alla costruzione di nuove strutture, ad
co di un’area. tere “estremo” che può essere applicata in alcuni ca- esempio attraverso provvedimenti di zonizzazio-
La dispersione dei flussi può essere attuata non solo si durante i periodi di punta e che va vista in maniera ne.
in senso spaziale, ma anche temporale, adottando po- congiunta con la capacità di carico.
litiche di destagionalizzazione della domanda che per- Le tecniche di limitazione dell’accesso includono i In corrispondenza dei periodi di punta si possono
mettono di ampliare il periodo di fruizione turistica seguenti interventi: presentare situazioni nelle quali tutte le sistemazioni
della città. - imposizione di misure di auto-limitazione, consi- ricettive sono prenotate o i posti per trasporto pas-
Potrebbero essere realizzati in maniera congiunta in- stenti nella fissazione di prezzi più alti per l’acqui- seggeri sono esauriti configurando in tal modo di fat-
terventi che da un lato tendano a potenziare la do- sto del prodotto turistico e di tasse di ingresso al- to limitazioni all’accesso di natura fisica. Come effetto
manda nei periodi di bassa stagione e dall’altro a rea- l’area; si otterrà che i turisti si sposteranno verso altre desti-
lizzare politiche di “de-marketing” per quelle attrazio- - fissazione di limiti di parcheggio; nazioni disperdendo così la pressione a livello spazia-
ni e per quelle zone della città che risultano sottopo- - fissazione di un numero massimo di strutture ri- le, oppure potranno scegliere altri periodi meno con-
ste ad un’eccesiva pressione turistica. Interventi di que- cettive che delimitano la capacità di accoglienza gestionati in cui visitare la città.
sto tipo possono inoltre essere affiancati da politiche della destinazione;

138 139
5.
Il monitoraggio
per le città storiche
1. L’esigenza di monitoraggio per le città menti, azioni correttive e preventive per “rinnovare” la 2. Un Osservatorio per le città storiche del Pa- questa sede le finalità principali a cui dovrebbe ri-
storiche del Patrimonio Mondiale destinazione. trimonio Mondiale spondere un Osservatorio per una destinazione cul-
Secondo diversi studi condotti sul tema, le destinazio- turale urbana.
L’approfondimento proposto nel presente elaborato ni urbane presentano un’elevata probabilità di entrare Al fine di favorire una gestione efficace del turismo Questo dovrà consentire di:
sugli effetti dello sviluppo turistico nelle città storiche in una fase di maturità e di declino, le cui cause princi- nelle città storiche è opportuno realizzare un’attività - verificare la conservazione nel tempo dei valori
ha evidenziato come anche le realtà più note possa- pali sono riconducibili a situazioni quali: la congestione di monitoraggio da sviluppare attraverso la costituzio- per cui il sito ha ottenuto l’iscrizione nella Lista del
no essere progressivamente interessate da situazioni determinata dal turismo di massa, l’elevata mobilità dei ne di un Osservatorio permanente che potrà garanti- Patrimonio Mondiale attraverso un monitoraggio
di “declino” definite tali secondo lo schema interpre- visitatori, il deterioramento dei siti del patrimonio cultu- re nel suo complesso la conservazione dei valori del- degli impatti derivanti dall’implementazione del
tativo del ciclo di vita. Le tendenze negative che si evi- rale ed il conflitto potenziale che si determina tra visita- la città universalmente riconosciuti. A questo riguardo Piano di gestione nel medio-lungo periodo;
denziano nel settore turistico vanno lette ed interpre- tori e popolazione residente nella città. si afferma l’importanza strategica dell’attività di moni- - evidenziare la presenza e gli impatti di fattori di ti-
tate in un quadro complessivo di analisi, al fine di defi- Come si è avuto modo di rilevare, l’eccezionalità dei toraggio per i siti del Patrimonio, già a suo tempo sot- po antropico e ambientale che incidono sul sito;
nire delle politiche adeguate e misure efficaci per con- siti del Patrimonio ne determina un’attrattività che tolineata nel lavoro di ricerca finanziato dal MIBAC che - valutare le modificazioni intervenute negli usi so-
trastare tali situazioni. può diventare in numerose situazioni eccessiva, o co- ha portato alla definizione di un modello di Osservato- ciali e culturali della popolazione che possono in-
Un’attività di pianificazione e di gestione della desti- munque pericolosa per il mantenimento dell’integrità rio per i siti Unesco italiani (1) (progetto realizzato nel cidere sull’autenticità e integrità del patrimonio;
nazione turistica non si dovrà limitare a prendere atto della città, ripercuotendosi poi negativamente sul tu- 2010 con fondi MIBAC legge n. 77/06). - monitorare gli impatti del turismo in quanto attività
dei cambiamenti intervenuti che interessano il siste- rismo stesso. Si evidenzia, pertanto, l’esigenza impre- Senza entrare nel dettaglio delle finalità genera- di particolare rilievo per i siti Unesco che determina
ma turistico, ma dovrà impostare un sistema di moni- scindibile di rilevare l’evoluzione del fenomeno turisti- li, degli obiettivi specifici, della struttura e del siste- a livello fisico, economico, sociale e culturale;
toraggio per rilevare in maniera tempestiva situazioni co per le città d’arte sia sotto il profilo quantitativo che ma di indicatori previsti per l’Osservatorio nel sud- - monitorare lo stato di attuazione e gli effetti di
di criticità che possono preludere al declino, avendo la qualitativo, cercando di cogliere le trasformazioni che detto modello, a cui si rimanda per un ulteriore ap- provvedimenti amministrativi e atti legislativi inci-
possibilità in questo modo di intraprendere provvedi- esso induce nel contesto in cui si sviluppa. profondimento, è tuttavia opportuno richiamare in denti sul sito previsti a livello statale e locale;
1. CST, Osservatorio dei siti Unesco Italiani - Studio preliminare delle principali metodo-
logie di osservatori realizzati in Italia o all’estero su tematiche analoghe a quelle del patrimo-
nio Mondiale, Mibac, Assisi, 2010
142 143
- valutare la validità del Piano di gestione ed evi- - condividere informazioni, conoscenze e compe- - fattori potenzialmente “incidenti” nel produrre va- no rappresentare delle minacce, rivelandosi dannosi
denziare l’eventuale necessità di modifiche e ag- tenze tra i diversi soggetti della rete dei siti Une- riazioni dei valori universali; per il mantenimento del valore eccezionale universale
giornamenti; sco nazionali e internazionali in merito alle espe- - livello di completezza e adeguatezza dell’apparato del sito, ma in alcuni casi possono generare anche im-
- valutare e confrontare i progressi ottenuti nella rienze di valorizzazione, di salvaguardia e tutela gestionale. patti positivi, come nel caso del turismo.
gestione del sito consentendo di stimare i risultati del Patrimonio, da poter estendere anche ad altre A partire dagli ambiti prescelti di approfondimento e
conseguiti nel perseguimento degli obiettivi pre- città d’arte. L’esame dell’integrità della città storica richiede di avendo come riferimento gli indici più comunemente
fissati dal Piano; valutare aspetti che si riferiscono al concetto nelle sue adottati nelle analisi territoriali, si possono individuare
- rilevare la presenza di fattori indiretti esterni al si- L’attività di monitoraggio si avvarrà di un sistema di diverse declinazioni di integrità strutturale, funziona- gli indicatori utili al monitoraggio dei fattori inciden-
to che possono incidere sulla sua integrità. indicatori che consentono di rilevare le caratteristiche le e visiva, scegliendo per ognuno di essi gli indicato- ti sulla città.
principali e i processi di cambiamento delle condizio- ri più appropriati.
Alle finalità generali precedentemente individuate ni sociali, economiche e ambientali della città e di va- Per quanto riguarda i fattori che incidono sul sito, tra I dati necessari alla costruzione degli indicatori sono
per l’Osservatorio si aggiungono una serie di obiettivi lutare l’efficacia della gestione evidenziando l’esigen- quelli di tipo antropico identificati dalla stessa Une- ottenuti in parte in maniera indiretta, ricorrendo cioè
specifici che tendono a differenziarsi a secondo delle za di eventuali misure correttive. Gli aspetti da monito- sco (2), vanno considerate le pressioni dovute allo svi- alle fonti statistiche disponibili sui diversi argomenti,
situazioni; tra questi ricordiamo le seguenti funzioni: rare sono naturalmente molteplici, per cui nella scelta luppo, derivanti dalle forme organizzative assunte dal ed in parte in modo diretto, reperendo le informazioni
- uniformare e migliorare la raccolta, la gestione, degli indicatori occorrerà definire le priorità in termini sistema insediativo, economico e infrastrutturale del direttamente presso l’amministrazione comunale in-
l’analisi e l’uso delle informazioni per una più ef- di ambiti di approfondimento. territorio; le pressioni ambientali derivanti da even- teressata e/o presso la struttura che gestisce il sito e le
ficace formulazione delle politiche di gestione dei Tali ambiti nel caso di una città Unesco dovranno far ri- tuali fenomeni d’inquinamento ed eventi atmosferi- sue attività. Per alcuni aspetti, in particolare per molti
siti e per il coordinamento con i diversi strumenti ferimento a: ci; i fattori naturali; le pressioni dovute al turismo ed al di quelli riguardanti gli usi sociali e culturali del patri-
di pianificazione e programmazione incidenti sul - grado di mantenimento delle condizioni di inte- numero di abitanti. monio i dati dovranno essere reperiti con indagini ad
sito; grità/autenticità; I fattori citati se non governati correttamente posso- hoc realizzate presso la popolazione residente, i turisti

2. Unesco, Operational Guidelines for the implementation, cit., 2008


144 145
in visita nella città e gli stakeholder territoriali. ticolarmente opportuna un’attività di monitoraggio edifici costruiti ad hoc e quante invece sono localizzate con politiche e azioni correttive.
che dovrà rilevare in modo continuativo le dinamiche in edifici preesistenti, opportunamente riconvertiti Un ulteriore aspetto da approfondire riguarda la
Il monitoraggio dei diversi ambiti di approfondimento in atto segnalando eventuali situazioni critiche lega- all’uso turistico ricettivo. Altri aspetti da indagare qualità delle strutture ricettive e dunque, la capacità
comporta il calcolo di un numero molto elevato di indi- te a forme di turismo quantitativamente e qualitativa- riguardano la composizione per tipologia ricettiva dell’offerta di venire incontro alle aspettative dei visi-
catori che, se da un lato è utile per ottenere un quadro di mente non adeguate rispetto alle caratteristiche del- alberghiera ed extralberghiera, la dimensione media tatori appartenenti a diversi segmenti. A tal fine, oltre
valutazione completo e dettagliato del sito, dall’altro può la città storica. Grazie all’attività dell’Osservatorio sarà delle strutture e il livello di utilizzazione delle stesse. all’esame dell’articolazione delle strutture ricettive per
risultare dispersivo in un’ottica di diagnosi sintetica dello possibile intervenire in tempi brevi per contrastare le Il peso assunto dalle diverse forme di ricettività e la categoria, la cui evoluzione nel tempo consente di va-
“stato di salute” della città e del suo posizionamento relati- situazioni di “pericolo” evitando così di compromette- dimensione media delle strutture sarà indicativo del lutare e misurare gli eventuali processi di riqualifica-
vo rispetto alle altre città d’arte siti Unesco italiani. re in modo irreparabile le risorse ed i valori tutelati. modello di ricettività che si è sviluppato nella località. zione in atto, può essere opportuno rilevare anche le
Per quanto riguarda il monitoraggio dell’attività turisti- L’analisi di tale modello e della sua evoluzione nel caratteristiche qualitative dell’offerta ricettiva in termi-
ca l’Osservatorio dovrà focalizzare l’attenzione su molte- Un primo aspetto da considerare nel monitoraggio tempo attraverso gli indicatori proposti consente ni di dotazione di servizi accessori al semplice alloggio
plici aspetti: dalle caratteristiche assunte dal comparto ri- riguarda il comparto principale dell’offerta turistica di valutare se questo può ritenersi conforme alle (parcheggio, ristorante, bar, accesso disabili, aria con-
cettivo a quelle dei settori complementari che con esse rappresentato dalle strutture che offrono servizi caratteristiche del sito Unesco ed ai valori che in esso dizionata, sala congressi, internet, ecc.). L’utilizzo ai fini
concorrono a definire il sistema dell’offerta turistica; dal di ospitalità ai turisti in visita: alberghi ed esercizi si vogliono preservare. del monitoraggio di alcuni indicatori di pressione tu-
contributo del turismo all’economia locale alla pressione extralberghieri. Andrà misurata la consistenza di Il livello di utilizzazione è uno dei principali indi- ristica consente di quantificare in modo piuttosto im-
che esso esercita sul territorio e sull’ambiente; dagli im- tali strutture nella città e nel territorio circostante, catori dell’efficienza gestionale delle strutture ricet- mediato l’impatto dei flussi turistici sulle risorse fisiche
patti di tipo sociale e culturale sulla comunità locale alla monitorandone l’evoluzione temporale, evidenziando tive presenti su un territorio; il monitoraggio di tale e ambientali del territorio prendendo in esame: le pre-
soddisfazione espressa dai residenti e visitatori. attraverso l’indice di espansione, l’entità delle strutture grandezza permette perciò di evidenziare eventua- senze turistiche in relazione alla superficie ed alla po-
La varietà e la pervasività degli effetti legati allo svi- di nuova costruzione. Con riferimento a quest’ultime li situazioni di difficoltà operativa dell’offerta ricet- polazione residente ed i posti letto rapportati alla po-
luppo turistico nei diversi ambiti della città rende par- è opportuno rilevare quante di esse occupano nuovi tiva su cui potrebbe essere opportuno intervenire polazione residente (tasso di funzione turistica).

146 147
Quanto più elevato è il rapporto tra le presenze tu- capacità di carico della città, il cui concetto è stato am- degli impatti negativi da questa determinati (4). la pressione che esercita sulla città (in termini ad esem-
ristiche e la popolazione (ed anche il rapporto rispet- piamente sviluppato in altre parti del presente lavoro. Nell’ottica di limitare le esternalità negative associa- pio, di produzione di rifiuti, necessità di posti auto, ser-
to alla superficie territoriale), tanto più si evidenziano Le difficoltà di quantificazione della capacità di ca- te alla presenza di un eccessivo numero di turisti, l’Os- vizi richiesti) a cui non sempre corrispondono benefi-
situazioni potenzialmente pericolose, in cui una pres- rico suggeriscono di mettere in relazione tale valore servatorio dovrà rilevare il numero “effettivo” di presen- ci adeguati, amplificando le problematiche relative alla
sione eccessiva può determinare rischi per il mante- con le finalità e gli obiettivi specifici definiti dal ma- ze che gravitano sulla città che sfuggono alle rilevazioni sostenibilità dello sviluppo turistico. Tale fenomeno an-
nimento della qualità ambientale, determinando nel nagement del sito, rendendo opportuno in taluni ca- di tipo tradizionale (soprattutto il turismo nelle secon- drà periodicamente stimato attraverso indagini dirette
tempo processi di banalizzazione delle risorse ed ef- si il ricorso a impostazioni che si discostano in parte de case e nel patrimonio abitativo non ufficialmente re- sulla domanda ed interviste realizzate a testimoni privi-
fetti di intolleranza da parte della comunità residente. da quelle più tradizionali, evitando di fissare un valo- gistrato). La valutazione di questo fenomeno che si pre- legiati, opinion leader e stakeholder territoriali.
Al riguardo potrà risultare molto utile non solo moni- re unico per la capacità di carico e definendo dei “limi- senta piuttosto complessa da realizzare, dovrà prevede- La stagionalità dei flussi costituisce un ulteriore
torare l’andamento di questi dati per evitare che rag- ti di cambiamento accettabile” (LAC) (3) per il sito, sul- re l’utilizzo di indicatori indiretti quali: la raccolta di rifiu- aspetto importante da prendere in considerazione ai
giungano valori eccessivi, ma anche effettuare un’atti- la base delle esigenze degli stakeholder e della strut- ti solidi urbani, il carico dei trasporti, i consumi di ener- fini del monitoraggio per consentire una valutazione
vità di benchmarking rispetto a situazioni presenti a li- tura di management. gia elettrica e telefonici, le vendite di quotidiani, ecc., delle conseguenze che può determinare sul grado di
vello provinciale/regionale ed in altre città d’arte del Le rilevazioni realizzate dall’Osservatorio in questo sulla base dei quali si può ottenere una misura del gra- utilizzo delle risorse della città, oltre che delle strut-
Patrimonio Mondiale Unesco con realtà similari. ambito potranno risultare utili in una duplice direzione: do di concentrazione stagionale del fenomeno. ture ricettive, dei servizi e delle infrastrutture. La con-
Il tasso di funzione turistica fornisce una stima del- per definire il valore (o un intervallo di valori) della capacità Un altro degli aspetti molto importante da rilevare è centrazione delle presenze durante alcuni periodi
l’importanza relativa di tale attività sulla vita econo- di carico della città o dei limiti di cambiamento accettabili; il fenomeno dell’escursionismo, cioè i visitatori che non dell’anno (o della settimana) consentirà di impostare,
mica della città. Nelle situazioni caratterizzate da un per monitorare l’andamento dei flussi turistici in relazione pernottano nella località, che rappresentano una quo- qualora necessarie, delle opportune politiche di de-
elevato sviluppo turistico, per la sopravvivenza stessa ai limiti di tollerabilità identificati, al fine di segnalare ta rilevante, in molti casi preponderante, dei flussi turi- stagionalizzazione per ridurre gli eventuali picchi di
dell’attività e dei valori su cui si fonda, si impone la ne- eventuali sforamenti di questi valori e attivare misure di stici che visitano i siti Unesco. Si tratta di una tipologia domanda, o viceversa, i periodi di sottoutilizzo.
cessità di tenere sotto controllo i flussi in relazione alla limitazione della domanda o di riduzione e/o mitigazione di domanda che assume un significato particolare per Il monitoraggio dovrà prendere in esame anche gli
3. Stankey G. H., Cole D. N., Lucas R. C., Peterson M. E. e Frissell S. S., The Limits of Accep- 4. N. Costa, Macro tecniche e micro tecniche di gestione degli impatti ambientali del turi-
table Change (LAC) System for Wilderness Planning, U.S.D.A., 1985; WTO, Guide for Local Au- smo, in “Turistica”, n. 1, 1993, pp. 33-40; N. Costa, I professionisti dello sviluppo turistico lo-
thorities, cit., cap. 6, 1999 cale, Hoepli, Milano, 2005
148 149
effetti di carattere socio-culturale indotti dal turismo sono richiedere interventi per mitigare o eliminare gli 3. Il ciclo di vita della città e la rilevazione do di svolgere una funzione di “segnalazione” delle si-
sulla comunità locale pur nella difficoltà della loro ri- eventuali attriti che si generano all’interno della città. tempestiva delle situazioni di declino tuazioni a rischio.
levazione in quanto indissolubilmente connessi con Il monitoraggio dovrà rilevare tra gli altri aspetti anche
quelli di carattere economico. I processi di trasforma- le modificazioni che intervengono nel tessuto produtti- La probabilità, peraltro non remota, che si verifichi- Le motivazioni che inducono il declino turistico per
zione determinati dal turismo a livello socio-culturale vo locale in termini di occupazione nel settore alberghi e no situazioni di declino per le città d’arte richiede da le città d’arte variano in funzione delle situazioni e so-
possono assumere sia una valenza positiva che nega- pubblici esercizi e nel comparto turistico allargato. parte dei soggetti preposti di impostare una gestio- no riconducibili a due categorie principali: fattori in-
tiva per la popolazione residente in relazione al profilo Per avere un quadro più completo possibile delle ne turistica di tipo proattivo che basandosi su l’attività terni specifici della destinazione e fattori esterni (o eso-
di analisi considerato ed al momento in cui viene rea- trasformazioni che interessano il tessuto produttivo e di monitoraggio riesca ad interpretare ed anticipare le geni) alla destinazione legati a cambiamenti del mer-
lizzata la valutazione; per questo diventa particolar- sociale della città connesse con lo sviluppo dell’attivi- tendenze negative che si verificano per le città. cato turistico globale.
mente importante monitorare i cambiamenti e le di- tà turistica l’Osservatorio dovrà approfondire l’analisi La pericolosità insita nella situazione di stagnazio- Tradizionalmente la situazione di negatività per la
namiche che interessano la comunità al fine di sup- considerando anche le attività tradizionali dell’artigia- ne e di declino il cui esito può comportare effetti ne- destinazione viene rilevata attraverso una diminuzio-
portare in modo efficace i processi decisionali. nato artistico e le produzioni agroalimentari ed eno- gativi non solo per il turismo, ma per il mantenimen- ne dei flussi turistici, anche se ogni fase del ciclo di vi-
L’interazione che si instaura tra la comunità residen- gastronomiche tipiche del territorio. to stesso dei valori universalmente riconosciuti, richie- ta è caratterizzata e riconoscibile tramite diverse varia-
te e quella dei turisti può assumere forme molto diver- de di valutare in maniera puntuale i costi ed i benefici bili, sia in termini di domanda che di offerta, tra cui il
se che tendono ad evolvere nel tempo e che risento- In appendice al capitolo si riportano in forma tabel- associati alle fasi dello sviluppo e di tenere sotto con- numero e il tipo di strutture, il livello di contatto con la
no delle preferenze e degli interessi concorrenti e, ta- lare una serie di indicatori specificamente selezionati trollo alcuni indicatori che possono ritenersi partico- popolazione ospite, il livello di controllo delle autorità
lora contrapposti, delle due comunità. Il monitoraggio (5) per rilevare l’andamento e le trasformazioni più si- larmente significativi nel segnalare situazioni di critici- e il tipo di turisti.
potrà verificare la presenza di diverse forme di relazio- gnificative del settore turistico di cui va tenuto conto tà per la destinazione. Pertanto, nell’ambito della com- Tra gli aspetti da valutare la cui presenza si associa
ne tra turisti e residenti cercando di cogliere quelle si- per il monitoraggio del turismo nella città storiche. plessa attività di monitoraggio svolta dall’Osservato- a situazioni negative per la destinazione si suggerisce
tuazioni che assumendo una certa problematicità pos- rio si potrà enucleare un set limitato di variabili in gra- di considerare come segnali di declino quattro macro-

5. CST, Osservatorio dei siti Unesco Italiani, cit., 2010


150 151
categorie fondamentali (6): sorse umane; segmentazione della domanda (nuovi segmenti, minacce per la città che emergono da un’analisi di tipo
1. diminuzione del numero dei flussi di visitatori 4. fattori esogeni: fattori politici; economici; am- nicchie di mercato, ecc.); SWOT (Strenghts, Weacknesses, Opportunities, Threa-
verso la destinazione: arrivi, pernottamenti, dura- bientali; minacce da parte di concorrenti; parti in- • offerta: sviluppo di nuove attrazioni o rinnova- ts) che la città dovrà realizzare al fine di garantire una
ta media del soggiorno, concentrazione stagiona- teressate esterne al settore del turismo. mento di quelle esistenti; aumento dell’offerta tu- gestione sostenibile della città che riesca a conciliare
le dei flussi; ristica (strutture ricettive, ristoranti, ecc.); creazio- le finalità primarie della conservazione e della tutela
2. diminuzione degli elementi che in precedenza 3.1 Le strategie per affrontare il declino ne di eventi speciali; certificazione di qualità e pro- con quelle della valorizzazione e dello sviluppo.
definivano la qualità della destinazione: spesa me- I responsabili delle destinazioni urbane dispongo- cessi di standardizzazione;
dia dei turisti, variazione nella composizione dei no di numerose strategie per affrontare la situazione • risorse della destinazione: tutela ambientale, si-
flussi di visitatori, diminuzione della qualità dei tu- potenziale di declino. Le opzioni strategiche effettiva- curezza, pianificazione, consapevolezza del ruo-
risti che visitano la destinazione, diminuzione del- mente utilizzate tendono però in molti casi a disco- lo del turismo da parte dei residenti, investimen-
la qualità del prodotto; starsi dai modelli teorici, in quanto ad esempio, può ti nella rete dei trasporti pubblici;
3. difficoltà di assicurare un turismo sostenibile: fi- risultare carente la visione e/o la missione per la de- • innovazione e organizzazione: formazione risorse
sica (congestione, danni all’ambiente e/o al patri- stinazione, oppure la disponibilità di dati raccolti se- umane, cooperazione tra pubblico/privato, part-
monio, traffico, ecc.); sociale (tensione tra visitatori condo una periodicità ed un livello di disaggregazio- nership con altre destinazioni, promozione della
e residenti, abbassamento della qualità della vita, ne interessante ai fini dell’analisi. Tra le principali stra- destinazione, investimenti in nuove tecnologie.
spiazzamento delle attività non turistiche, ecc.); tegie implementate da parte delle destinazioni turisti-
economica (diminuzione della domanda turistica che citiamo alcuni esempi raggruppabili in quattro ca- Tali strategie finalizzate ad arginare o invertire le si-
e contrazione delle attività economiche preposte tegorie principali secondo l’ambito specifico di inte- tuazioni di declino del turismo nelle città d’arte pur
al suo soddisfacimento); mancanza di infrastruttu- resse (7): nella loro varietà dovranno tuttavia risultare coerenti
re e offerta appropriate; necessità di investire in ri- • domanda: indagini periodiche sul turismo; con i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le
6. Commissione Europea - Direzione Generale Industria e Impresa, Sistema di rilevamen-
to tempestivo per identificare le destinazioni turistiche in declino e le migliori pratiche di pre- 7. Commissione Europea - Direzione Generale Industria e Impresa, Sistema di rilevamen-
venzione, 2002, p. 11 to, cit., p. 32.
152 153
Parte I

Il monitoraggio per le città storiche
Appendice�
� Tab.�2���Indicatori�delle�altre�strutture�dell’offerta�turistica�
Disaggregazione� Disaggregazione�
Appendice Tab.�1���Indicatori�delle�strutture�ricettive�turistiche�
Disaggregazione�
Indicatore� Unità�di�misura�

N.�ristoranti�/�pop.�
Fonte�
territoriale�
Comunale��
Indicatore�

- cd,�dvd,…�
Unità�di�misura� Fonte�
territoriale�

Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� Ristoranti� Unioncamere�


territoriale� res.*1000� Sito�e�Buffer�zone� ��Budget�di�spesa�a�livello�
Servizio�Turismo� comunale�per�fiere�ed�
Bar� N.�bar�/�pop.�res.*1000� Idem� Idem�
delle�Regioni� eventi�promoziona�
Comunale�e,�se�pos� Partecipazione�a�fiere�ed�e�
� Centri�d’informazione� N.�centri�/�pop.�res.� Annuari�turistici� li/spese�totali�
N.�esercizi�ricettivi/� sibile,�per�settore� Idem� venti�promozionali�
Densità�dell’offerta� Uffici�turistici�terri� e�accoglienza�turistica� *1000� locali� ��N.�presenze�a�fiere,�e� Comune,�Apt,�
superficie�comuna� urbano�(centro,�se� per�tipologia� Comunale�
ricettiva� toriali� Agenzie�di�viaggio�ed�altri� N.�agenzie�/�pop.� venti�promozionali�per� Associazioni�cul�
le�(in�km2)�*100� micentro,�periferia)�� Unioncamere� Idem� � regionale�
� intermediari�del�turismo� res.*1000� tipologia� turali�
Sito�e�Buffer�zone� - nazionali�
Comune�(Ufficio� Attività�di�guide� N.�imprese�/�pop.� ��N.�presenze�a�fiere,�e�
Idem� Idem� - internazionali�
e�accompagnatori�turistici� res.*1000� venti�promozionali�per�
Urbanistica)�
Disponibilità�di�mezzi�di�tra� Uffici�turistici� tipologia/N.�presenze�
Nuovi�esercizi�ri� N.�mezzi�/�pop.�res.*1000� Idem�
sporto�per�tour�turistici� territoriali� programmate�
Espansione�dell’offerta�ricettiva�� cettivi�/�Tot.�eser� Idem� Idem�
Disponibilità�di�servizi� N.�servizi�/�pop.� N.�pacchetti�e/o�circui�
cizi�ricettivi� Idem� Idem� Tour�operator,�
navetta� res.*1000� Offerta�integrata�di�eventi�e� ti/itinerari�turistico� Comunale�
Nuovi�esercizi�ri� Apt,�Uffici�turi�
Nuove�strutture�ricettive� Espansione�dell’offerta� manifestazioni� culturali�legati�ad�eventi� regionale�
cettivi�per�localiz� Nuove�attività�/�Tot.�atti� stici�territoriali�
per�localizzazione:� per�tipologia:� Idem� Idem�
e�manifestazioni�
zazione�/Tot.�nuovi� Idem� Idem� vità�
- in�nuovi�edifici� Comune�
esercizi�ricetti� ristoranti,�bar,�ecc.�
- in�edifici�riconvertiti� Associazioni�cul�
vi*100� Nuova�offerta��
Nuove�attività�per�loca� Card�turistica� Presenza/assenza� turali� Comunale�
Composizione�dell’offerta� per�localizzazione:�
lizzazione�/Tot.�nuove� Idem� Idem� Associazioni�di�
ricettiva�� - in�nuovi�edifici�
attività*100� categoria�
per�tipologia:� - in�edifici�riconvertiti�
Soggetto�organizzatore�degli�
� alberghi�5�stelle� �
eventi�e�manifestazioni�
� alberghi�4�stelle� Servizio�Turismo� Tab.�3�Indicatori�degli�eventi,�riti�e�manifestazioni� per�tipologia:�
� alberghi�3�stelle� N.�esercizi�ricettivi� delle�Regioni� Apt�
� Comunale�
� alberghi�2�stelle� per�tipologia/�tota� � Idem� Disaggregazione� N.�soggetti�per�tipologia� Comune�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� - pubblico� regionale�
� alberghi�1�stella� le�esercizi*100� Uffici�turistici�terri� territoriale� Pro�loco�
- privato�
� campeggi�e�vill.�turistici� toriali� Fonti�documentali� - locale�
� agriturismi� Archivi�storici�e� - esterno��
� bed&breakfast� fotografici� Interviste�ad�
Autenticit�
� alloggi�in�affitto� Interviste�diret� Grado�di�partecipazione�della� alto� opinion�leader�
per�singolo�evento�e�manife� Presenza/assenza� Comunale�
� altri� te�alla�popola� popolazione�locale� medio�� Comune� Comunale�
stazione��
N.�posti�letto�per� zione�locale� all’evento/manifestazione�� basso� Soggetto�orga�
Dimensione�dell’offerta�ricettiva�
tipologia/�N.�eser� Idem� Idem� Pro�loco,�Asso� nizzatore�
per�tipologia�
cizi�per�tipologia� ciazioni�culturali� �Entità�finanziamenti�
Utilizzazione�dell’offerta� Storicità�degli�eventi�e�mani� pubblici�per�eventi�e�
Presenze�/�let� N.�edizioni� Idem� Idem�
ricettiva� Idem� Idem� festazioni� manifestazioni/totale�
ti*365*100� Finanziamen� Comune�
per�tipologia� Materiale�informativo�(mo� finanziamenti�pubblici�
ti/sponsorizzazioni�delle�ini� Enti�pubblici� Idem�
Qualità�dell’offerta�ricettiva� nolingua/plurilingue)� ��Entità�sponsorizzazioni�
ziative� Associazioni�
(Disponibilità�di�servizi�presso�le� N.�esercizi�ricettivi� per�tipologia:� Apt,�Pro�loco,� per�eventi�e�manifesta�
strutture�ricettive)� con�singolo�servizio� Annuari�delle�strut� - guide� N.�pubblicazioni�per�tipo� Comune,�Uffici� zioni/totale�spesa�per�
Idem� Idem� evento�
per�tipologia:� /�totale�eserci� ture�ricettive�� - brochure� logia� turistici�territo�
� alberghi� zi*100� - pieghevoli� riali� Sponsorizzazioni�� Soggetti�sponsor�delle�
� esercizi�complementari� - locandine� per�tipologia:� iniziative�per�tipologi� Idem� Idem�
- materiale�multimediale� locale� a/totale�sponsorizzazioni�

154 155
Parte I
Parte I Il monitoraggio per le città storiche
Il monitoraggio per le città storiche

Disaggregazione� Disaggregazione� Tab.�5���Indicatori�di�impatto�fisico�ambientale�del�turismo��


Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� Disaggregazione�
territoriale� territoriale� � Indicatore� Unità�di�misura� Fonte�
territoriale�
esterna� non�al�sito/totale�resi� Disaggregazione�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� zione�dei�flussi,� tipologia� Soprintendenze�
N.�Fondazioni� Archivi,�docu� denti� territoriale�
Fondazioni,�Associazioni�cul� per�tipologia:� Soggetti�gestori�
� menti�civili�e� Conoscenza�del�logo�Unesco� Residenti�a�conoscenza� Indagine�diret� Servizio�turismo�
turali,�religiose/ricreative� Idem� - tariffe�differenziate,�� pubblici�e�privati�
N.�Associazioni�culturali� religiosi,�Comu� e�del�suo�significato�da�parte� del�logo�Unesco/totale� ta�su�popola� Idem� Presenze�tota� Regione� Comunale��
specifiche�� Presenze�per�kmq� - zonizzazioni�
per�anno�di�fondazione� ne� dei�residenti�nel�sito� residenti� zione�residente� li/superficie�comunale� Uffici�turistici� Sito�e�Buffer�zone�
- limitazioni�di�orari�di�ac�
N.�imprese�appartenenti� Comune� territoriali�
Camera�di� Focus�group� cesso�
alle�filiere�produttive�col� Presenze�su�popolazione�re� Presenze/popolazione�
Attività�economiche�collega� Commercio,�As� Partecipazione�diretta�della� Siti�web�con� Idem� Idem� �
legate�(es.�imprese�che� N.�riunioni�e�assemblee� sidente� residente�
te�al�settore�degli�eventi�e� sociazioni�di�ca� Idem� popolazione�al�mantenimen� possibilità�di�
realizzano�costumi,�alle� pubbliche�per�condivisio� Idem� Presenze�con�punte�più� Tab.�6���Indicatori�dell’artigianato�artistico�e�tradizionale�
manifestazioni� tegoria,�Comu� to�dei�valori�identitari�del�si� segnalazione� Presenze�max.�stagionalità�su�
stiscono�stand,� ne/totale�residenti� elevate/popolazione�re� Idem� Idem�
ne� to� diretta�da�par� popolazione�residente� Disaggregazione�
ecc.)/totale�imprese� sidente� Indicatore� Unità�di�misura� Fonte�
te�della�popo� territoriale�
N.�occupati�in�attività� Indice�di�concentrazione�
lazione�� Indice�di�stagionalità� Idem� Idem� N.�imprese�artigianato� Unioncamere�
Occupazione�in�attività�eco� economiche�collegate�al� di�Gini� Imprese�artigianato�artistico�e� Comunale�e�per�
Focus�group� artistico�e�trad./tot.�Im� Associazioni�di�
nomiche�collegate�al�settore� settore�degli�eventi�e� Idem� Idem� Grado�di�condivisione:� N.�visitatori�escursioni� tradizionale� settore�urbano�
con�opinion� Visitatori�su�popolazione�re� Comune� prese�artigiane�*100�� categoria�
degli�eventi�e�manifestazioni� manifestazioni/totale� Condivisione�dei�valori�iden� - alto� sti/popolazione�residen� Idem�
leader�e�stake� Idem� sidente�(escursionismo)� Indagine�diretta� Tasso�di�natalità�imprese�arti� N.�imprese�nuove�arti�
occupati� titari�del�sito� - medio� te�
holder�territo� gianato�artistico�e�tradiziona� gianato�artistico/totale� Unioncamere� Comunale�
� - basso� Servizio�turismo�
riali� le� imprese�artigiane��
Conoscenza�dei�criteri�e�dei� Regione�
Tab.�4���Indicatori�di�cambiamento�della�popolazione�locale�� Residenti�a�conoscenza� Indagine�diret� N.�posti�letto�ufficia� Tasso�di�mortalità�imprese� N.�imprese�cessate�arti�
valori�per�cui�il�sito�è�stato� Tasso�di�funzione�turistica� Istat� Idem�
dei�criteri�di�riconosci� ta�su�popola� Idem� li/popolazione�residente� artigianato�artistico�e�tradi� gianato�artistico/totale� Idem� Idem�
Disaggregazione� riconosciuto�patrimonio� Uffici�turistici�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� mento�/totale�residenti� zione�residente� zionale� imprese�artigiane�
territoriale� mondiale� territoriali�
Albi,�elenchi,�
N.�progetti�di�valorizza� Strumenti�di�promozione�del� Posti�letto�totali�(ufficiali�e� N.�botteghe�stori�
Attività�di�valorizzazione�cul� zione�e�sensibilizzazione� Comune� N.�strumenti�promozio� N.�posti�letto�tota� Comune� Continuità�generazionale�del� leggi�regionali�e� Comunale�e�per�
sito�� non)�su�popolazione�residen� Idem� che/totale�botteghe�ar�
turale�e�di�sensibilizzazione� attuati/�N.�progetti�di�va� Piano�di�Ge� Comunale� nali�per�tipologia/�pre� li/popolazione�residente� Stime�indirette� le�produzioni� comunali,�fonti� settore�urbano�
per�tipologia:� te� tigiane�
della�popolazione�locale� lorizzazione�e�sensibiliz� stione�del�sito� senze�turistiche� storiche�
- Studi�e�pubblicazioni�di� ��N.�gruppi�di�visitatori�
zazione�programmati� � Comune� N.�marchi�di�qualità�
natura�storica�artistica� ��Dimensione�media� Unioncamere�
Spesa�dei�residenti�per� N.�presenze�a�fiere�nazio� Pressione�turistica�sui�mo� Soprintendenze� Comunale� �
Spesa�per�attività�culturali�e� culturale� gruppi�visitatori� Marchi�di�qualità�e�di�autenti� Associazioni�di�
attività�culturali�e�ricrea� Istat� Regionale� nali�e�internazionali,�mo� Comunale� numenti�principali�� Enti�gestori�pub� Sito� N.�disciplinari�per�la�qua� Comunale�
ricreative� - Iniziative/azioni�di�pro� Comune� ��N.�visitatori�giornalieri� cità�delle�produzioni�� categoria�
tive/totale�spesa� stre,�workshop,�esposi� Intercomunale� blici�e�privati� lità�ed�autenticità�delle�
mozione� Apt� (ora)� Regioni�
Fruizione�delle�attività�cultu� zioni/presenze�turistiche� Regionale� produzioni�
rali�e�ricreative�� N.�biglietti�venduti�per�
- Prodotti�editoriali�(guide,� Forme�di�turismo�� Indagine�diretta�
SIAE� � N.�consorzi�di�valorizza� Unioncamere�
per�tipologia:� tipologia/popolazione� Comunale� ecc.)�aggiornati�e�plurilin� Adesione�delle�imprese�arti� Comunale�
N.�articoli,�servizi�reda� per�tipologia�di�prodotto:� presso�gli�stake� zione�delle�produzioni� Associazioni�di�
Comune� gue�sul�sito��
- cinema� residente� zionali,�ecc.�su�riviste� - culturale� N.�presenze�per�tipologia� holder�territoriali� giane�a�reti�territoriali� Regionale�
- Prodotti�multimediali�rife� artigianali� categoria�
- teatro� specializzate�/�presenze� - religioso� di�prodotto/totale�pre� Associazioni�al�
riti�al�sito� Comunale� N.�pacchetti�turistici� Apt�
N.�prestiti/popolazione� turistiche� - ecoturismo� senze� bergatori,� Pacchetti,�percorsi/itinerari�
residente� �� Portale�internet� � Tour�operator� Idem�
- agriturismo� turistiche� Tour�Operator� turistici�legati�all’artigianato�
Fruizione�delle�biblioteche� � Comune� Idem� � N.�percorsi/itinerari� Tour�organizer�
- enoturismo� Indagine�diretta� N.�presenze�a�fiere�ed� Apt�
N.�consultazioni/popo� Partecipazione�ad�iniziative�
lazione�residente� � - ………� presso�i�turisti� eventi�promozionali�le� Unioncamere�
Indagine�diretta� promozionali�nazionali�ed�in� Idem�
Partecipazione�della�popola� Residenti�partecipanti� Indagine�diret� gati�all’artigianato/totale� Associazioni�di�
� Forme�di�turismo�� presso�gli�stake� ternazionali�
zione�ad�eventi�e�manifesta� agli�eventi�e�manifesta� ta�su�testimoni� Idem� N.�presenze�per�modalità� uscite�programmate� categoria�
zioni�legati�al�Patrimonio� zioni/totale�partecipanti� privilegiati� per�modalità�organizzativa:� holder�territoriali,� Attività�laboratoriali�e�dimo� N.�laboratori�esperien� Associazioni�di�
organizzativa/totale�pre� Idem�
N.�fondazioni,�associazio� - individuale� Associazioni�al� strative�dei�sistemi�di�produ� ziali�per�attività�artigia� categoria� Idem�
senze�turistiche�
Sensibilizzazione�popolazio� ni�culturali,�centri�studi,� - organizzato� bergatori,�Tour� zione� nali� Unioncamere�
ne�locale�ai�temi�del�Patri� università� Comune� Idem� Operator� Associazioni�culturali,�collegi� N.�associazioni�cultura�
monio� � Unioncamere� Idem�
Presenza�di�misure�di�restri� Presenza/assenza�per� Comune� Sito� di�arti�e�mestieri� li/popolazione�residente�
Donazioni�finanziarie�e�

156 157
Parte I
Il monitoraggio per le città storiche Parte I Il monitoraggio per le città storiche


Tab.�7���Indicatori�di�cambiamento�della�popolazione�locale�� Disaggregazione�
Disaggregazione� Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� Disaggregazione�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� territoriale� Indicatore� Unità�di�misura� Fonte�
Disaggregazione� territoriale� territoriale�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte�
territoriale� Conoscenza�dei�criteri�e�dei� (Res.�<15�+�ultra�65)�/� � SGT� Elenchi�regionali�
Residenti�a�conoscenza� Indagine�diretta� Indice�di�dipendenza� Idem� Idem�
N.�progetti�di�valorizza� valori�per�cui�il�sito�è�stato� (15<res.<65�)x�1000� Documentazione�
dei�criteri�di�riconosci� su�popolazione� Idem�
Attività�di�valorizzazione�cul� zione�e�sensibilizzazione� Comune� riconosciuto�patrimonio� storico�letteraria,�
mento�/totale�residenti� residente� Famiglie�monocomponenti�x� N.�famiglie�monocompo� Prodotti�agricoli�e�alimentari� N.�prodotti�agricoli�e�a�
turale�e�di�sensibilizzazione� attuati/�N.�progetti�di� Piano�di�Gestione� Comunale� mondiale� Idem� Idem� guidistica�locale� Idem�
1000�famiglie� nente�/�N.�famiglie�x�1000� tipici� limentari�tipici�
della�popolazione�locale� valorizzazione�e�sensibi� del�sito� Strumenti�di�promozione�del� N.�strumenti�promozio� e�non,�fonti�orali,�
lizzazione�programmati� sito�� nali�per�tipologia/�pre� Famiglie�con�un�numero�di� N.�famiglie�con�2�4�com�
archivi�fotografici�
Spesa�dei�residenti�per� per�tipologia:� senze�turistiche� componenti�da�2�a�4�x�1000� ponenti�/�N.�famiglie�x� Idem� Idem�
Spesa�per�attività�culturali�e� famiglie� 1000�� Associazione�
attività�culturali�e�ricrea� Istat� Regionale� - Studi�e�pubblicazioni�di� �
ricreative� N.�famiglie�con�più�di�4� Presidi�slow�food� N.�presidi� Slow�Food� Idem�
tive/totale�spesa� natura�storica�artistica� N.�presenze�a�fiere�na� Famiglie�con�più�di�4�compo�
componenti�/�N.�famiglie� Idem� Idem� Comune�
Fruizione�delle�attività�cultu� culturale� zionali�e�internazionali,� nenti�x�1000�famiglie�
Comunale� x�1000�� Superficie�produzioni�tipiche� Superficie�per�produzioni�
rali�e�ricreative�� N.�biglietti�venduti�per� - Iniziative/azioni�di�pro� mostre,�workshop,�espo� Comune� Comune��
SIAE� Intercomunale� per�tipologia�(es.�vite,�oli� tipiche/totale�superficie� Idem�
per�tipologia:� tipologia/popolazione� Comunale� mozione� sizioni/presenze�turisti� Apt� %�popolazione�residente�da� Popolazione�residente�da�più� Catasto�agrario�
Comune� Regionale� Idem� Idem� vo,…)� agricola��
- cinema� residente� - Prodotti�editoriali�(guide,� che� più�di�10�anni� di�10�anni/totale�pop.�x�100�
- teatro� ecc.)�aggiornati�e�plurilin� � Superficie�per�produzioni�
%�popolazione�residente�da�3� Popolazione�residente�da�3� Superficie�produzioni�biologi�
N.�prestiti/popolazione� gue�sul�sito�� N.�articoli,�servizi�reda� Idem� Idem� biologiche/totale�super� Idem� Idem�
a�10�anni� a�10�anni/totale�pop.�x�100� che�
residente� - Prodotti�multimediali�rife� zionali,�ecc.�su�riviste� ficie�agricola��
� riti�al�sito� specializzate�/�presenze� Popolazione�residente�da� N.�punti�per�la�vendita�di�
Fruizione�delle�biblioteche� Comune� Idem� %�popolazione�residente�da�
N.�consultazio� �� Portale�internet� turistiche� meno�di�3�anni/totale� Idem� Idem� prodotti�tipici/totale�e�
meno�di�3�anni�
ni/popolazione�residen� � pop.�x�100� sercizi�commerciali�
Punti�vendita�e�per�la�degu� Comune�
te� %�popolazione�residente�nel� N.�residenti�centro�stori� � Comunale�
Tab.�8���Indicatori�per�il�profilo�demografico� Idem� Settore�urbano� stazione�dei�prodotti�enoga� Associazioni�di�
Partecipazione�della�popola� Residenti�partecipanti� Indagine�diretta� centro�storico� co/totale�pop.�residente�x�100 N.�punti�per�la�degusta� Settori�urbani�
stronomici� categoria�
zione�ad�eventi�e�manifesta� agli�eventi�e�manifesta� su�testimoni�privi� Idem� Disaggregazione� N.�diplomati/pop.�resi� zione�e�la�vendita�di�pro�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� Tasso�di�scolarità�superiore� Idem� Comunale�
zioni�legati�al�Patrimonio� zioni/totale�partecipanti� legiati� territoriale� dente� dotti�tipici/totale�esercizi�
N.�fondazioni,�associa� Istat� commerciali��
Residenti/superficie�terri� Comunale� Tasso�di�laureati� N.�laureati/pop.�residente� Idem� Idem�
zioni�culturali,�centri� Densità�demografica� Anagrafe�comu� N.�associazioni�culturali� Comune�
toriale� Settore�urbano�
studi,�università� nale� � Associazioni�culturali,�consor� � Unioncamere�
Sensibilizzazione�popolazione� Idem�
� Comune� Idem� zi�di�tutela�e�valorizzazione�� N.�consorzi�di�tutela�e� Associazioni�di�
locale�ai�temi�del�Patrimonio� Nati�vivi/popolazione�x� Tab.�9���Indicatori�per�le�produzioni�agroalimentari�ed�enogastronomiche�tipiche�
Donazioni�finanziarie�e� Tasso�di�natalità� Idem� Idem�
1000� valorizzazione� categoria�
non�al�sito/totale�resi� Disaggregazione�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� Reti�intercomunali,�associa� N.�reti�per�la�promozione�
denti� N.�morti/popolazione�x� territoriale�
Tasso�di�mortalità� Idem� Idem� zioni�per�la�promozione�turi� turistica�integrata� Comuni�
Conoscenza�del�logo�Unesco� Residenti�a�conoscenza� Indagine�diretta� 1000� N.�imprese�agricole�/tot.� Comunale�
Imprese�agricole� Unioncamere� Comunale� stica�integrata�(Strade�del�vi� � Unioncamere�
e�del�suo�significato�da�parte� del�logo�Unesco/totale� su�popolazione� Idem� Imprese�*100�� Regionale�
Immigrati/pop.�res.�X� no�e�dei�sapori,�Strade� N.�enti�territoriali�coin� Associazioni�
dei�residenti�nel�sito� residenti� residente� Tasso�d'immigrazione� Idem� Idem� Tasso�di�natalità�imprese�agri� N.�nuove�imprese�agrico�
1000� Idem� Idem� dell’olio,�ecc.)� volti�
Comune� cole�� le/totale�imprese�
Focus�group�

Partecipazione�diretta�della� Tasso�d'emigrazione� Emigrati/pop.�Res.�X�1000 Idem� Idem� Tasso�di�mortalità�imprese� N.�imprese�cessa�
N.�riunioni�e�assemblee� Siti�web�con�pos� Idem� Idem�
popolazione�al�mantenimen�
agricole�� te/totale�imprese� �
pubbliche�per�condivi� sibilità�di�segnala� Idem� Prodotti�agricoli�e�alimentari� Normativa�co�
to�dei�valori�identitari�del�si�
sione/totale�residenti� zione�diretta�da� Indice�di�vecchiaia� (Res.>�65/�res.<�14)�x�100� Idem� Idem� certificati�� munitaria,�nazio�
to�
parte�della�popo� per�tipologia:� nale�e�regionale�
lazione�� (res.�.>�65/residenti)�x� � DOC,�� N.�produzioni�per�tipolo� Camere�di�Com�
Indice�d'invecchiamento� Idem� Idem� Idem�
Grado�di�condivisione:� Focus�group�con� 100� � DOCG,�� gia� mercio��
Condivisione�dei�valori�iden� - alto� opinion�leader�e� � IGP,�� Albi/elenchi�speciali�
Idem� Ultra�70�soli/ultra�70�x�
titari�del�sito� - medio� stakeholder�terri� Indice�di�solitudine�e�vecchiaia� Idem� Idem� � IGT,�� Associazioni�di�
- basso� toriali� 1000�
� DOP,�� categoria�

158 159
Parte I Il monitoraggio per le città storiche

Tab.�10���Indicatori�di�impatto�socio�culturale�del�turismo� Tab.�11���Indicatori�per�l’impatto�economico�del�turismo��
Disaggregazione� Disaggregazione�
Indicatore� Unità�di�misura� Fonte� Indicatore� Unità�di�misura� Fonte�
territoriale� territoriale�
Addetti�nel�settore�alberghi�
Occupazione�nel�settore�al� Regionale� Valore�aggiunto�per�settore�
e�pub.�Esercizi/totale�unità� Unioncamere�
berghi�e�pubblici�esercizi� Provinciale� economico:�
di�lavoro�� Valore�aggiunto�per�set�
Addetti�dipendenti�nel�set�
- agricoltura� tore�economico/totale� Istat� Provinciale�
Occupazione�dipendente�
nel�settore�alberghi�e�pub�
tore�alberghi�e�pub.�Eserci�
Istat� Idem�
- industria�� valore�aggiunto�*100�
zi/totale�unità�di�lavoro�nel�
blici�esercizi�
settore�
- terziario�
Valore�aggiunto�turismo�
Addetti�indipendenti�nel� Rapporto�sul�Tu�
Occupazione�indipendente� Valore�aggiunto�del�turismo�� /totale�valore�aggiunto� Regionale�
settore�alberghi�e�pub.�e� rismo�Italiano�
nel�settore�alberghi�e�pub� Istat� Idem� *100��
sercizi/totale�unità�di�lavoro�
blici�esercizi� Saldo�effetti�di�valore�
nel�settore� Effetti�ricevuti�ed�effetti�tra�
aggiunto�=�Valore�ag� Rapporto�sul�Tu�
Diffusione�di�attività�com� N.�negozi�di�souvenir/totale� Comunale� smessi�dal�turismo�a�livello� Idem�
Comune� giunto�ricevuto�–�valore� rismo�Italiano�
merciali�per�turisti� attività�commerciali� Settori�urbani� interregionale��
aggiunto�trasmesso�
Rilevazioni�di� N.�imprese�settore�ricet�
%�residenti�che�ritengono�lo� Imprese�del�settore�ricettivo� Unioncamere�� Idem�
rette�su�popola� tivo/totale�imprese�
sviluppo�turistico:�
Livello�di�soddisfazione�del� zione�residente�
�molto�positivo� N.�imprese�per�classe�di�
la�comunità�locale�nei�con� Interviste�a� Comunale� Imprese�del�settore�turistico�
�positivo� attività�/�tot.�imprese� Idem� Idem�
fronti�del�turismo� opinion�leader�e� allargato�per�classe�di�attività�
�negativo� *100�
stakeholder�ter�
�molto�negativo�
ritoriali� Tasso�di�natalità�delle�impre�
N.�nuove�imprese�
Rilevazioni�di� se�del�settore�turistico�allar� Idem� Idem�
rette�su�popola� /totale�imprese�*100�
gato�per�classe�di�attività�
Disagio� N.�di�reclami�e�lamentele� zione�residente� Tasso�di�mortalità�delle�im�
della�comunità�locale�nei� dei�residenti�nei�confronti� Interviste�a� Idem� N.�imprese�cessa�
prese�del�settore�turistico�al� Idem� Idem�
confronti�del�turismo� del�turismo/totale�residenti� opinion�leader�e� te/totale�imprese*100�
stakeholder�ter� largato�per�classe�di�attività�
ritoriali� Valore�aggiunto�settore�
Rilevazioni�di� Valore�aggiunto�del�settore� alberghi�e�pubblici�eser�
Istat� Regionale�
rette�su�popola� alberghi�e�pubblici�esercizi� cizi/valore�aggiunto�to�
%�residenti�che�ritengono�
Percezione�degli�effetti�be� zione�residente� tale�
che�il�turismo�abbia�genera�
nefici�del�turismo�da�parte� Interviste�a� Idem� N.�unità�di�lavoro�del�
to�benefici�durevoli�legati�a�
della�comunità�locale�� opinion�leader�e�
infrastrutture�e�servizi� Unità�di�lavoro�del�settore� settore�alberghi�e�pub�
stakeholder�ter� Istat� Idem�
ritoriali� alberghi�e�pubblici�esercizi� blici�esercizi/totale�unità�
� di�lavoro�
Redditi�da�lavoro�nel�
� Redditi�da�lavoro�nel�settore� settore�alberghi�e�pub�
Istat� Idem�
alberghi�e�pubblici�esercizi� blici�esercizi/totale�red�
diti�da�lavoro�
Rapporti�di�collaborazione�tra�
N.�rapporti�di�collabora�
imprese�di�filiere�produttive�
zione/integrazione�tra� Unioncamere� Comunale�
collegate�con�il�turismo�(agri�
imprese/�totale�imprese�
coltura,�artigianato,�pesca,�…)��

160 �
Parte
1.
Caratteristiche e
dinamiche del turismo
nelle città d’arte italiane.
I casi di Assisi, Matera,
San Gimignano e Siena
mento� rispettivamente� del� 23,5� per� cento� e� del� 10,8� per� cento� fatto� registrare� dalle�
Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane
stesse�grandezze�a�livello�italiano�(Tab.1).��

Graf.1�Presenze�nelle�città�d’arte�e�in�Italia�(var.%�rispetto�all’anno�precedente)�
1. Il turismo nelle città d’arte italiane canze durante le principali festività religiose e civili.
Difficile da quantificare in maniera esatta, ma di en-
Per la vastità, l’importanza e la capillarità del patri- tità sicuramente molto rilevante, più che in altre desti-
monio storico e artistico dell’Italia, il turismo cultura- nazioni, è inoltre il fenomeno dell’escursionismo. Sono
le nelle città d’arte rappresenta uno dei segmenti più moltissimi, infatti, coloro che visitano le località artisti-
attrattivi e remunerativi del comparto turistico del no- �
che dell’Italia ma non vi pernottano, generando so-
stro Paese. In termini di flussi generati, circa 35 milio- so dello scorso decennio e, conseguentemente, ha vi-
Il�turismo�nelle�città�d’interesse�storico�e�artistico�è�dunque�cresciuto�più�della�media� prattutto nelle grandi mete del turismo heritage pro-
ni di arrivi e 94 milioni di presenze, il suo peso è secon- sto incrementare il suo peso sul totale dei flussi turistici,
nazionale�nel�corso�dello�scorso�decennio�e,�conseguentemente,�ha�visto�incrementare� blemi di sostenibilità.
il�suo�peso�sul�totale�dei�flussi�turistici,�passato,�in�termini�di�presenze,�dal�23,2�al�25�
do solo a quello del turismo balneare e le sue dinami- passato, in termini di presenze, dal 23,2 al 25 per cento.
per�cento.��
che sono state, seppure tra alti e bassi, tra le più per- Un’analisi più approfondita degli andamenti nel cor-
Un’analisi�più�approfondita�degli�andamenti�nel�corso�del�decennio�(Graf.1)�consente�
Fonte:�Istat� La dinamica dei flussi turistici nelle città d’arte

formanti del decennio appena trascorso. so del decennio (Graf.1) consente comunque di evi-
comunque�di�evidenziare�che�il�turismo�culturale�non�è,�di�fatto,�cresciuto�in�maniera� Un altro elemento che caratterizza il turismo nelle
Un�altro�elemento�che�caratterizza�il�turismo�nelle�città�d’arte�è�la�limitata�durata�del�
analizzata distintamente in base alla provenienza (Tab.
Dal 2000 al 2010 i flussi turistici nelle città d’arte so- denziare che il turismo culturale non è, di fatto, cre-
costante�dal�2000�al�2010,�ma�è�stato�soggetto�ad�ampie�fluttuazioni,�più�marcate�di� città d’arte è la limitata durata del soggiorno. La per-
soggiorno.�La�permanenza�media�dei�turisti�culturali�è,�infatti,�di�2,7�giorni,�un�valore� 2) evidenzia, a fronte di un sostanziale allineamento al
quelle�cui�è�stato�soggetto�il�turismo�italiano�nel�complesso,�con�forti�cali�nei�periodi�di�
no aumentati di circa il 30 per cento in termini di arri- sciuto in maniera costante dal 2000 al 2010, ma è stato manenza media dei turisti culturali è, infatti, di 2,7 gior-
nettamente�inferiore�a�quello�di�altri�segmenti�del�mercato�turistico,�come�il�balneare� trend generale per quanto riguarda la clientela italiana
crisi/recessione� economica� internazionale� (2002�2003� e� 2008�2009)� ma,� fortunata� (5,4�giorni)�e�il�montano�(4,8),�e�a�quello�medio�del�comparto�turistico�che�si�attesta�sui�
vi e del 19,7 per cento in termini di presenze, a fronte soggetto ad ampie fluttuazioni, più marcate di quel- ni, un valore nettamente inferiore a quello di altri seg- (cresciuta di poco meno del 6 per cento sia nelle città
mente,�con�ancor�più�forti�recuperi�negli�anni�successivi.�� 4,2�giorni.�Il�turismo�culturale�in�genere,�ma�soprattutto�quello�di�origine�nazionale,�si�
di un incremento rispettivamente del 23,5 per cento le cui è stato soggetto il turismo italiano nel comples- menti del mercato
pratica,� infatti,� turistico,
prevalentemente� come
nei� viaggi� brevi� il balneare
così� detti� (5,4
“di� corollario”:� gior-
week�end,� d’arte che nel complesso del Paese), performance
e del 10,8 per cento fatto registrare dalle stesse gran- so, con forti cali nei periodi di crisi/recessione econo- ni) e il montano (4,8), e a quello medio del comparto
short�break,�brevi�vacanze�durante�le�principali�festività�religiose�e�civili.�� nettamente migliori del mercato estero: dal 2000 al
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 154 Difficile� da� quantificare� in� maniera� esatta,� ma� di� entità� sicuramente� molto� rilevante,�
dezze a livello italiano (Tab.1). mica internazionale (2002-2003 e 2008-2009) ma, for- turistico che si attesta sui 4,2 giorni. Il turismo culturale 2010 le presenze di turisti stranieri nelle città d’arte sono
più�che�in�altre�destinazioni,�è�inoltre�il�fenomeno�dell’escursionismo.�Sono�moltissimi,�
Il turismo nelle città d’interesse storico e artistico è tunatamente, con ancor più forti recuperi negli anni ininfatti,�coloro�che�visitano�le�località�artistiche�dell’Italia�ma�non�vi�pernottano,�gene�
genere, ma soprattutto quello di origine nazionale, aumentate del 31,6 per cento, mentre nel complesso
dunque cresciuto più della media nazionale nel cor- successivi. sirando�soprattutto�nelle�grandi�mete�del�turismo�heritage�problemi�di�sostenibilità.��
pratica, infatti, prevalentemente nei viaggi brevi co- dell’Italia il loro incremento è stato del 17,7 per cento.
sì� detti “di corollario”: week-end, short break, brevi va- Il maggiore dinamismo dei flussi turistici provenienti
La� dinamica� dei� flussi� turistici� nelle� città� d’arte� analizzata� distintamente� in� base� alla�
provenienza�(Tab.�2)�evidenzia,�a�fronte�di�un�sostanziale�allineamento�al�trend�genera�
le�per�quanto�riguarda�la�clientela�italiana�(cresciuta�di�poco�meno�del�6�per�cento�sia�
166 nelle� città� d’arte� che� nel� complesso� del� Paese),� performance� nettamente� migliori� del� 167
e�artistiche,�a�fronte�di�crescite�più�contenute�delle�spese�sostenute�da�quelli��spinti�al�

Parte II viaggio�in�Italia�da�altre�motivazioni.��

mercato�estero:�dal�2000�al�2010�le�presenze�di�turisti�stranieri�nelle�città�d’arte�sono�
dall’estero, seppure anch’essi soggetti a periodi di resto del mondo e una certa carenza di competitività provenienza, l’importanza del suo contributo alla cre-
aumentate� del� 31,6� per� cento,� mentre� nel� complesso� dell’Italia� il� loro� incremento� è�
flessione, si è tradotto in un aumento, a fine decennio, del rapporto qualità/prezzo di alcuni segmenti dell’of- scita economica e sociale dell’Italia è messo in eviden-
stato� del� 17,7� per� cento.� Il� maggiore� dinamismo� dei� flussi� turistici� provenienti�
del peso della componente straniera sul complesso dei ferta turistica (su cui si tornerà più avanti).
dall’estero,�seppure�anch’essi�soggetti�a�periodi�di�flessione,�si�è�tradotto�in�un�aumen� za anche da altri indicatori: secondo stime realizzate
turisti delle città d’arte italiane, passato dal 54 per cento
to,�a�fine�decennio,�del�peso�della�componente�straniera�sul�complesso�dei�turisti�delle� dal Ciset di Venezia, il turismo culturale genera, infat-
del 2000 al 59,4 per cento del 2011.
città�d’arte�italiane,�passato�dal�54�per�cento�del�2000�al�59,4�per�cento�del�2011.� Ulteriori elementi di approfondimento riguardo alle ti, il 30 per cento del fatturato derivante dall’insieme

dinamiche e alle caratteristiche del turismo culturale delle attività legate al turismo, facendo registrare una
di provenienza dall’estero derivano dall’analisi dei da- spesa da parte dei turisti italiani e stranieri di circa 87
ti relativi alla spesa sostenuta dai turisti stranieri in va- � miliardi di euro.
canza nel nostro Paese, rilevati dall’indagine sul turi- più del 57 per cento di quelle complessivamente
E’�importante�inoltre�sottolineare�come�le�entrate�dall’estero�generate�dal�turismo�cul�
turale� rappresentino� più� del� 57� per� cento� di� quelle� complessivamente� derivate� dalle�
smo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia. Que- derivate dalle vacanze degli stranieri in Italia. Si tratta Passando a considerare il movimento turistico del-
vacanze�degli�stranieri�in�Italia.�Si�tratta�dunque�di�un�turismo�particolarmente�impor�


sti dati delineano un quadro ancora più positivo del tu- dunque di un turismo particolarmente importante
tante�non�solo�in�termini�di�volumi,�ma�anche�di�ricchezza�generata.�Il�confronto�tra�i� le città d’arte, disaggregandolo in base alla scelta del-
L’elevato grado d’internazionalità del turismo nel- rismo culturale di provenienza estera (Tab. 3), eviden-
L’elevato�grado�d’internazionalità�del�turismo�nelle�destinazioni�d’interesse�storico�ar� non solo in termini di volumi, ma anche di ricchezza
diversi�segmenti�del�mercato�turistico�mostra�la�maggiore�capacità�di�spesa�dei�turisti� la struttura ricettiva (Tabella 4), la dinamica dei flus-
le destinazioni d’interesse storico artistico, superiore ziando un incremento di oltre il 70 per cento in termini
tistico,�superiore�a�quello�registrato�mediamente�in�Italia,�e�il�suo�incremento�nel�tem� stranieri�
generata. interessati� all’offerta� culturale�
Il confronto tra i dell’Italia:�
diversila�segmenti
loro� spesa� giornaliera� si� attesta,�
del mercato si evidenzia performance migliori per gli esercizi ex-
mediamente,�intorno�ai�117�euro,�una�cifra�superiore�a�quella�sostenuta�da�tutte�le�al�
apo�è�un�importante�indicatore�della�notorietà�che�il�patrimonio�storico�e�artistico�del�
quello registrato mediamente in Italia, e il suo in- nominali, dal 2002 al 2011, dei consumi dei turisti stra- turistico mostra la maggiore capacità di spesa dei turisti tra alberghieri rispetto a quelli alberghieri, sia a livello
Paese�continua�ad�avere�a�livello�internazionale�e�della�reputazione�di�cui�ancora�gode� tre�tipologie�di�turisti�stranieri.�
cremento nel tempo è un importante indicatore della nieri in visita in Italia perché attratti dalle sue ricchezze
nel�mercato�del�turismo�culturale,�nonostante�la�concorrenza�sempre�più�agguerrita�di�
stranieri interessati all’offerta culturale dell’Italia: la
Tornando�a�considerare�il�complesso�dei�flussi�del�turismo�culturale�in�Italia,�indipen� nazionale che nelle città d’arte, ma con un vantaggio
notorietà che il patrimonio storico e artistico del Pae- storiche e artistiche, a fronte di crescite più contenute
vecchi�e�nuovi�competitor�in�Europa�e�nel�resto�del�mondo�e�una�certa�carenza�di�com� loro spesa giornaliera si attesta, mediamente, intorno
dentemente�dalla�loro�provenienza,�l’importanza�del�suo�contributo�alla�crescita�eco� per quest’ultime, che hanno visto crescere le presen-
se continua ad avere a livello internazionale e della re- delle spese sostenute da quelli spinti al viaggio in Ita-
petitività�del�rapporto�qualità/prezzo�di�alcuni�segmenti�dell’offerta�turistica�(su�cui�si� nomica�e�sociale�dell’Italia�è�messo�in�evidenza��anche�da�altri�indicatori:�secondo�sti�
ai 117 euro, una cifra superiore a quella sostenuta da ze nella ricettività complementare (+ 34,1 per cento)
tornerà�più�avanti).�� me�realizzate�dal�Ciset�di�Venezia,�il�turismo�culturale�genera,�infatti,�il�30�per�cento�del�
putazione di cui ancora gode nel mercato del turismo lia da altre motivazioni. tutte le altre tipologie di turisti stranieri. a ritmi più sostenuti di quelli rilevati nell’intero Paese
� fatturato�derivante�dall’insieme�delle�attività�legate�al�turismo,�facendo�registrare�una�
culturale, nonostante la concorrenza sempre più ag- E’ importante inoltre sottolineare come le entrate Tornando a considerare il complesso dei flussi del tu-
spesa�da�parte�dei�turisti�italiani�e�stranieri�di�circa�87�miliardi�di�euro.� (+18,2 per cento). Questi risultati positivi sono da attri-
Ulteriori�elementi�di�approfondimento�riguardo�alle�dinamiche�e�alle�caratteristiche�del�
guerrita di vecchi
turismo� culturale� e nuovi
di� provenienza� competitor
dall’estero� in Europa
derivano� dall’analisi� e nel
dei� dati� relativi� alla� dall’estero generate dal turismo culturale rappresentino rismo
� culturale in Italia, indipendentemente dalla loro buirsi essenzialmente all’ottimo andamento registrato
spesa� sostenuta� dai� turisti� stranieri� in� vacanza�nel� nostro� Paese,�rilevati� dall’indagine� Passando�a�considerare�il�movimento�turistico�delle�città�d’arte,�disaggregandolo�in�ba�

sul�turismo�internazionale�dell’Italia�della�Banca�d’Italia.�Questi�dati�delineano�un�qua� se� alla� scelta� della� struttura� ricettiva� (Tabella� 4),� la� dinamica� dei� flussi� evidenzia� per�

168dro� ancora� più� positivo� del� turismo� culturale� di� provenienza� estera� (Tab.� 3),� eviden� 169
viene�nelle�grandi�destinazioni�europee�concorrenti,�le�strutture�di�fascia�medio�bassa,�
formance�migliori�per�gli�esercizi�extra�alberghieri�rispetto�a�quelli�alberghieri,�sia�a�li� nella�maggior�parte�dei�casi�non�sono�inserite�in�catene�di�marchio,�sono�caratterizzate�
vello�nazionale�che�nelle�città�d’arte,�ma�con�un�vantaggio�per�quest’ultime,�che�hanno� da�un�basso�livello�qualitativo�e,�in�molti�casi,�hanno�una�gestione�stagionale�con�aper�
nel comparto dal 2000 al 2010 soprattutto da parte di nelle
visto�crescere�le�presenze�nella�ricettività�complementare�(+�34,1�per�cento)�a�ritmi�più� città d’arte gli alberghi mostrano comunque un giovanile, religioso o scolastico sensibili al prezzo, me di prenotazione e distribuzione integrate e coe-
ture�concentrate�in�pochi�mesi�dell’anno�in�alta�stagione.�

agriturismi,
sostenuti� di� quelli� bed
rilevati�and breakfast
nell’intero� e ostelli.
Paese� (+18,2� Negli
per� cento).� ultimi
Questi� an-
risultati� maggior dinamismo rispetto all’andamento medio na-
positivi� che ricercano offerte ricettive caratterizzate da un renti con
Lo�sviluppo� gli obiettivi di sviluppo di specifici territori,
di�un’offerta�qualificata,�attraverso�la�piena�valorizzazione�delle�strutture�
esistenti,�un�controllo�diffuso�ed�efficace�degli�standard�qualitativi,�forme�di�prenota�
ni, da�
sono� infatti, anche
attribuirsi� nelle città
essenzialmente� d’arte
all’ottimo� si è avuto
andamento� un
registrato� nel�signifi-
comparto� dal�zionale. buon rapporto qualità prezzo. L’offerta alberghiera rappresentano una condizione fondamentale per rea-
2000�al�2010�soprattutto�da�parte�di�agriturismi,�bed�and�breakfast�e�ostelli.�Negli�ul� zione�e�distribuzione�integrate�e�coerenti�con�gli�obiettivi�di�sviluppo�di�specifici�territo�
cativo sviluppo di un’offerta che si pone in alternativa La significativa e generalizzata crescita delle presen- tradizionale italiana non è in grado oggi di rispondere lizzare uno sviluppo turistico in segmenti del mercato
ri,�rappresentano�una�condizione�fondamentale�per�realizzare�uno�sviluppo�turistico�in�
timi� anni,� infatti,� anche� nelle� città� d’arte� si� è� avuto� un� significativo� sviluppo� di�
a quella tradizionale alberghiera e che si rivolge a seg- ze nelle strutture extra alberghiere a fronte di anda- in modo competitivo a questo tipo di domanda. Le culturale sensibili al prezzo ma interessanti in termini
segmenti�del�mercato�culturale�sensibili�al�prezzo�ma�interessanti�in�termini�di�qualità�e�
un’offerta�che�si�pone�in�alternativa�a�quella�tradizionale�alberghiera�e�che�si�rivolge�a�
menti di clientela più sensibili al prezzo, in forte cresci- menti assai più moderati nel comparto alberghiero
segmenti�di�clientela�più�sensibili�al�prezzo,�in�forte�crescita�soprattutto�nei�periodi�di�
strutture alberghiere in grado di offrire dei servizi di qualità e volumi, come nel caso dei giovani o di par-
volumi,�come�nel�caso�dei�giovani�o�di�parte�del�turismo�city�break�in�grandi�e�piccole�
destinazioni�culturali”�(1).�
ta soprattutto nei periodi di crisi economica.
crisi�economica.�� esprime un importante cambiamento in atto nei gu- adeguati agli standard delle destinazioni culturali te del turismo city break in grandi e piccole destinazio-

� sti e nei bisogni dei visitatori e che interessa in manie- straniere concorrenti si concentrano sulle fasce medie ni culturali” (1).
� ra particolare, come si è visto, il turismo culturale. e alte del mercato e non esiste un’offerta low cost
“Negli ultimi anni, la riduzione dei costi di trasporto competitiva, soprattutto nelle grandi città d’arte. A
attraverso le offerte delle compagnie low cost, lo differenza di quanto avviene nelle grandi destinazioni
sviluppo di internet e con esso la riduzione dei costi europee concorrenti, le strutture di fascia medio-
di raccolta delle informazioni e di acquisto diretto dei bassa, nella maggior parte dei casi non sono inserite
servizi turistici, la realizzazione di accordi tra istituzioni in catene di marchio, sono caratterizzate da un basso 1 De Carlo M., Le condizioni di sviluppo turistico delle destinazioni culturali, in De Carlo M. e Dubini P. (a cura di) La
valorizzazione delle destinazioni, Egea, Milano, 2008
locali e compagnie aeree per lo sviluppo di pacchetti livello qualitativo e, in molti casi, hanno una gestione L’analisi delle dinamiche e caratteristiche del turismo
Per�quanto�riguarda�invece�gli�esercizi�alberghieri,�i�dati�permettono�di�cogliere�dina�
Per quanto riguarda invece gli esercizi alberghieri, i specificamente rivolti al segmento culturale o del
miche�di�crescita�generalmente�più�contenute,�segnali�di�una�certa�perdita�di�competi�
stagionale con aperture concentrate in pochi mesi nelle città d’arte si conclude con l’esame dell’offerta ri-
159 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
dati permettono di cogliere dinamiche di crescita ge- territorio, hanno contribuito allo sviluppo di un’offerta
tività�del�comparto�in�termini�di�rapporto�tra�qualità�del�servizio�e�prezzo�praticato,�an� dell’anno in alta stagione. cettiva, pari a circa 800 mila posti letto, e dei suoi livel-
neralmente più contenute, segnali di una certa perdi- city break orientata a destinazioni culturali europee
che�se�nelle�città�d’arte�gli�alberghi�mostrano�comunque�un�maggior�dinamismo�rispet� Lo sviluppo di un’offerta qualificata, attraverso la li di utilizzazione.
ta di competitività del comparto in termini di rappor- tradizionali ed emergenti. Una parte crescente di
to�all’andamento�medio�nazionale.��� piena valorizzazione delle strutture esistenti, un con- Tra il 2000 e il 2010 (Tabella 5), la disponibilità ricet-
La�significativa�e�generalizzata�crescita�delle�presenze�nelle�strutture�extra�alberghiere�
to tra qualità del servizio e prezzo praticato, anche se questa domanda riguarda segmenti del turismo trollo diffuso ed efficace degli standard qualitativi, for- tiva delle città d’arte è cresciuta a ritmi notevoli (+37,4
a�fronte�di�andamenti�assai�più�moderati�nel�comparto�alberghiero�esprime�un�impor�
tante�cambiamento�in�atto�nei�gusti�e�nei�bisogni�dei�visitatori�e�che�interessa�in�ma� 1 De Carlo M., Le condizioni di sviluppo turistico delle destinazioni valorizzazione delle de-
stinazioni, Egea, Milano, 2008
niera�particolare,�come�si�è�visto,�il�turismo�culturale.��
170 171
“Negli�ultimi�anni,�la�riduzione�dei�costi�di�trasporto�attraverso�le�offerte�delle�compa�
per cento in termini di posti letto). La crescita è stata to, uno degli indicatori usati per misurare l’efficienza mostrata dal comparto extra alberghiero che con lo 2. Il turismo nelle città d’arte italiane iscritte
molto più consistente nel settore alberghiero, dove i gestionale della ricettività presente su un territorio e, sviluppo di formule alternative specificatamente rivol- alla Lista Unesco del Patrimonio mondiale del-
posti letto sono aumentati del 50 per cento, e ha de- dunque, il trend discendente dei livelli di occupazione te ai segmenti più sensibili al prezzo, ha saputo man- l’Umanità
terminato un incremento del peso degli alberghi delle degli alberghi delle città d’arte ne mette in luce alcuni tenere sostanzialmente stabili i livelli di occupazione,
città d’arte all’interno dell’offerta ricettiva alberghiera elementi di fragilità. seppure sempre attestati su livelli molto bassi e netta- 2.1 I siti Unesco in Italia
dell’Italia, passato dal 15,6 al 19,3 per cento. Nel corso degli anni, il sistema dell’offerta alberghie- mente inferiori a quelli degli alberghi. La vastità, l’importanza e la capillarità del patrimo-
Seppure a ritmi meno sostenuti, ma comunque su- ra delle città d’arte non è stato in grado di autoregolar- Questo breve excursus del turismo culturale nelle nio storico artistico italiano, più sopra ricordate, so-
periori a quelli nazionali, anche l’offerta extra alber- si e di adeguarsi alle dinamiche della domanda. Da un città d’arte ne ha messo in evidenza, pur tra alcuni ele- no testimoniate dal numero di iscrizioni alla Lista del
ghiera è cresciuta rispetto al 2000, facendo registrare lato, non ha saputo gestire in modo strategico e pro- menti di criticità, l’assoluta rilevanza nel panorama del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, dalla
un incremento del 25,2 per cento in termini di letti. grammato l’aumento dell’offerta, continuando ad in- turismo italiano, ma soprattutto l’enorme potenziale quale risulta che l’Italia è il Paese che detiene il mag-
La forte crescita dell’offerta ricettiva alberghiera nel- vestire in nuove strutture anche nei periodi di reces- in termini di crescita economica e sociale per l’inte- giore patrimonio culturale del mondo.
le città d’arte se confrontata con le dinamiche della sione causati dalla crisi economica, dall’altro, come più ro Paese. Naturalmente le potenzialità che il turismo Attualmente, la Lista dell’Unesco include 962 siti in
domanda, anch’esse in aumento ma in termini netta- sopra ricordato, non è stato capace di rispondere in culturale sarà in grado di esprimere nel prossimo fu- 157 stati del mondo che costituiscono parte del patri-
mente più contenuti, evidenzia un elemento di critici- modo competitivo ai cambiamenti in atto nelle abitu- turo saranno tanto più elevate quanto più stretto sa- monio culturale e naturale considerato di ecceziona-
tà. L’incremento più che proporzionale dei letti rispet- dini di viaggio e di turismo, caratterizzate da una sem- rà il rapporto tra i settori turistico e culturale, al fine di le valore universale. Dei 962 siti 745 sono culturali, 188
to alle presenze ha generato, infatti, un sovradimen- pre maggiore attenzione al rapporto qualità-prezzo e, attuare una politica di promozione e di valorizzazione naturalistici e 29 misti.
sionamento dell’offerta e una caduta di oltre 10 pun- di conseguenza, dalla ricerca di formule che garanti- del territorio maggiormente integrata e condivisa. L’Italia, con i suoi 47 siti, di cui 44 culturali e 3 natura-
ti percentuali del livello di utilizzo, passato, in termi- scano convenienza ma che mantengano i livelli di ser- li, guida la classifica mondiale, seguita da Spagna (44
ni utilizzazione lorda (2), dal 56,1 per cento del 2000 al vizio confacenti ai propri stili di vita e di consumo. siti, di cui 40 culturali, 3 naturali e uno misto) e Cina (43
43,1 per cento del 2010. Il tasso di utilizzo è, come no- Maggiore capacità in questo senso è stata invece siti, di cui 30 culturali, 9 naturali e 4 misti).
2. L’indice di utilizzazione lorda è costituito dal rapporto tra le presenze registrate ne-
gli esercizi e la disponibilità di letti espressa in termini di giornate-letto. In simboli: Ul=P/
(L*Gp)*100 dove P sono le presenze registrate, L i letti degli esercizi corrispondenti, Gp il
numero di giornate di disponibilità dei letti al lordo delle chiusure stagionali.

172 173
L’elenco dei siti italiani, ordinati in base all’anno ne: 1990 – criteri d’iscrizione: i, iii, iv) • Centro storico di Pienza (anno d’iscrizione: 1996 – • Su Nuraxi di Barumini (anno d’iscrizione: 1997 –
d’iscrizione nella Lista del Patrimonio mondiale del- • I Sassi e il parco delle Chiese rupestri di Matera (an- criteri d’iscrizione: i, ii, iv) criteri d’iscrizione: i, iii, iv)
l’Umanità, é la seguente: no d’iscrizione: 1993 – criteri d’iscrizione: iii, iv, v) • Aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre • Area archeologica di Agrigento (anno d’iscrizione:
• Arte rupestre della Valle Camonica (anno d’iscri- • Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto (anni Annunziata (anno d’iscrizione: 1997 – criteri d’iscri- 1997 – criteri d’iscrizione: i, ii, iii, iv)
zione: 1979 - criteri d’iscrizione: iii, vi) d’iscrizione: 1994 e 1996 – criteri d’iscrizione: i, ii) zione: iii, iv, v) • Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (anno
• Centro Storico di Roma, le Proprietà Extraterrito- • Centro storico di Siena (anno d’iscrizione: 1995 – • Il Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta con il d’iscrizione: 1997 – criteri d’iscrizione: i, ii, iii)
riali della Santa Sede nella Città, la Basilica di San criteri d’iscrizione: i, ii, iv) Parco, l’Acquedotto vanvitelliano ed il Comples- • Orto Botanico di Padova (anno d’iscrizione: 1997 –
Paolo fuori le Mura e i Beni compresi entro le Mura • Centro storico di Napoli (anno d’iscrizione: 1995 – so di San Leucio (anno d’iscrizione: 1997 – criteri criteri d’iscrizione: ii, iii)
di Urbano VIII (anni d’iscrizione: 1980 e 1990 – cri- criteri d’iscrizione: ii, iv) d’iscrizione: i, ii, iii, iv) • Area archeologica di Aquileia e Basilica Patriarcale
teri d’iscrizione: i, ii, iii, iv, vi) • Crespi d’Adda l’insediamento industriale (anno • Costiera Amalfitana (anno d’iscrizione: 1997 – cri- (anno d’iscrizione: 1998 – criteri d’iscrizione: iii, iv, vi)
• La chiesa ed il convento domenicano di Santa Maria d’iscrizione: 1995 – criteri d’iscrizione: iv, v) teri d’iscrizione: ii, iv, v) • Centro storico di Urbino (anno d’iscrizione: 1998 –
delle Grazie con il “Cenacolo” di Leonardo Da Vinci • Ferrara città del Rinascimento e il suo delta del Po • Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande di Mode- criteri d’iscrizione: ii, iv)
(anno d’iscrizione:1980 – criteri d’iscrizione: i,ii) (anni d’iscrizione: 1995 e 1999 – criteri d’iscrizione: na (anno d’iscrizione: 1997 – criteri d’iscrizione: i, ii, • Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano
• Centro storico di Firenze (anno d’iscrizione:1982 – ii, iii, iv, v, vi) iii, iv) con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Cer-
criteri d’iscrizione: i, ii, iii, iv, vi) • Castel del Monte (anno d’iscrizione: 1996 – criteri • Portovenere, Cinque Terre e Isole Palmaria, Tino e tosa di Padula (anno d’iscrizione: 1998 – criteri
• Venezia e la sua Laguna (anno d’iscrizione: 1987 – d’iscrizione: i, ii, iii) Tinetto (anno d’iscrizione: 1997 – criteri d’iscrizio- d’iscrizione: iii, iv)
criteri d’iscrizione: i, ii, iii, iv, vi) • I trulli di Alberobello (anno d’iscrizione: 1996 – cri- ne: ii, iv, v) • Tivoli, Villa Adriana (anno d’iscrizione: 1999 – crite-
• La piazza del Duomo di Pisa (anno d’iscrizione: teri d’iscrizione: iii, iv, v) • Residenze della Casa Reale di Savoia in Piemonte ri d’iscrizione: i, ii, iii)
1987 – criteri d’iscrizione: i,ii, iv, vi) • Monumenti paleocristiani di Ravenna (anno d’iscri- (anno d’iscrizione: 1997 – criteri d’iscrizione: i, ii, • Isole Eolie Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Fili-
• Centro storico di San Gimignano (anno d’iscrizio- zione: 1996 – criteri d’iscrizione: i, ii, iii, iv) iv, v) cudi, Alicudi, e Panarea (anno d’iscrizione: 2000 –

174 175
criteri d’iscrizione viii) di Genova (anno d’iscrizione: 2006 – criteri d’iscri- in base ai quali viene decisa e motivata l’iscrizione alla destinazione turistica (sviluppo, crescita, consolida-
• La Città di Verona (anno d’iscrizione: 2000 – criteri zione: ii, iv) Lista dell’Unesco. Poiché ciascun sito può essere eletto mento, maturità e declino) in modo da evidenziare le
d’iscrizione: ii, iv) • Mantova e Sabbioneta (anno d’iscrizione: 2008 – come patrimonio culturale dell’umanità in ragione di peculiarità che contraddistinguono sistemi turistici in
• Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti france- criteri d’iscrizione: ii, iii) una o più motivazioni, il numero complessivo di crite- fasi diverse della propria “vita” .
scani (anno d’iscrizione: 2000 – criteri d’iscrizione: • La ferrovia retica nei paesaggi dell’Albula e del ri di selezione, ovvero di requisiti qualitativi dei siti cul-
i, ii, iii, iv, vi) Bernina (anno d’iscrizione: 2008 – criteri d’iscrizio- turali, costituisce un indicatore statistico interessante,
• Tivoli, Villa d’Este (anno d’iscrizione: 2001 – criteri ne: ii, iv) in quanto rappresenta una misura indiretta del valore
d’iscrizione: i, ii, iii, iv, vi) • Le Dolomiti (anno d’iscrizione: 2009 – criteri d’iscrizio- qualitativo, oltre che quantitativo, del patrimonio cul-
• Le città Tardo Barocche del Val di Noto (anno ne: vii, viii) turale nazionale. Sulla base di tale indicatore il nume-
d’iscrizione: 2002 – criteri d’iscrizione: i, ii, iv, v) • Monte San Giorgio (anno d’iscrizione: 2010 – crite- ro complessivo di criteri corrispondenti ai siti italiani ri-
• Sacri Monti di Piemonte e Lombardia (anno d’iscri- ri d’iscrizione: viii) sulta pari a 138, un valore medio più elevato rispetto a
zione: 2003 - criteri d’iscrizione: ii, iv) • I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 quello dei Paesi immediatamente seguenti in gradua-
• Val d’Orcia (anno d’iscrizione: 2004 – criteri d’iscrizio- d.C.) (anno d’iscrizione: 2011 – criteri d’iscrizione: toria e notevolmente al di sopra della media europea.
ne: iv, vi) ii, iii, vi)
• Le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia (an- • Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino (anno Nelle pagine seguenti l’analisi delle dinamiche turi-
no d’iscrizione: 2004 – criteri d’iscrizione: i, iii, iv) d’iscrizione: 2011 – criteri d’iscrizione: iv, v) stiche si focalizzerà su quattro siti Unesco italiani ca-
• Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica (anno ratterizzati, da un lato, da una comune dimensione di
d’iscrizione: 2005 – criteri d’iscrizione: ii, iii, iv, vi) All’Italia corrisponde non solo il maggior numero di piccola città d’arte e, dall’altro, dal diverso posiziona-
• Le Strade Nuove ed il sistema dei Palazzi dei Rolli siti culturali, ma anche il maggior numero di criteri (3) mento assunto con riferimento al ciclo di vita di una
3. Un monumento, un insediamento o un sito, per ottenere l’iscrizione nella Lista, deve una civiltà vivente o scomparsa;
presentare almeno uno dei seguenti criteri ovvero costituire: iv) un esempio eminente di un tipo di costruzione o di un insieme architettonico, tecno-
i) un capolavoro del genio umano creativo; logico o paesaggistico relativo a uno o più periodi significativi della storia umana;
II) una testimonianza di un elemento che ha influito in modo considerevole, in un perio- v) un esempio eminente di insediamento umano sul territorio rappresentativo di una
do dato o in un’area culturale determinata, sullo sviluppo dell’architettura o della tecnolo- cultura, soprattutto se minacciato da mutazioni irreversibili;
gia, delle arti monumentali, della pianificazione urbanistica o del paesaggio; vi) un sito legato ad avvenimenti o tradizioni viventi, idee, credenze o opere artistiche
iii) una testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una tradizione culturale di o letterarie aventi un significato universale eccezionale.
176 177
� Assisi,�la�Basilica�di�San�Francesco�e�altri�siti�francescani��
� Città�di�Verona��
� Siracusa�(e�la�Necropoli�rocciosa�di�Pantalica�)�
� Genova:�le�Strade�Nuove�e�il�Sistema�dei�Palazzi�dei�Rolli�

2.2 L’individuazione di casi di studio • Centro storico di Siena Napoli,


� Firenze e Genova - in cui le problematiche spe- dei quali raggruppare le città selezionate.
Mantova�e�Sabbioneta�

La scelta dei siti Unesco italiani da analizzare è avve- • Centro storico di Napoli cifiche del turismo si fondono con quelle tipiche del- Gli indicatori scelti per valutare la fase di sviluppo del
2)�selezione�delle�città�del�Patrimonio�sulla�base�di�aspetti�connessi�con�la�dimensione�
nuta attraverso varie fasi: • Ferrara città del Rinascimento (e il suo delta del Po) la dimensione
urbana,� metropolitana
espressa� in� termini� di� popolazione�che le caratterizza.
residente,� La modo�
escludendo� in� tal� ta- turismo sono stati due:
1) individuazione, nell’ambito dei siti italiani iscrit- • I trulli di Alberobello bella successiva evidenzia, per ognuna delle venti città
dall’analisi�le�grandi�città�d’arte���Venezia,�Roma,�Napoli,�Firenze�e�Genova���in�cui�le� - la pressione turistica, ossia il rapporto tra presenze
problematiche� specifiche� del� turismo� si� fondono� con� quelle� tipiche� della� dimensione�
ti al Patrimonio Unesco per motivazione di carattere • Monumenti paleocristiani di Ravenna d’arte individuate, le principali dimensioni demografi- turistiche e residenti;
metropolitana� che� le� caratterizza.� La� tabella� successiva� evidenzia,� per� ognuna� delle�
culturale, delle città d’arte che sono state riconosciu- • Centro storico della città di Pienza che e turistiche che le caratterizzano. - la turisticità, ossia il rapporto tra numero di posti
venti�città�d’arte�individuate,�le�principali�dimensioni�demografiche�e�turistiche�che�le�
te per l’elevato valore universale nella loro globalità o • Modena: Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande 3) definizione dei criteri e degli indicatori sulla base
caratterizzano.�
letto e numero di residenti.
per porzioni significative del loro territorio (ad esem- • Centro storico di Urbino Sulla base del modello del ciclo di vita della destina-
pio il centro storico). All’interno della Lista dei siti ita- • Assisi, la Basilica di San Francesco e altri siti francesca- zione turistica, si ipotizza che si trovino in una fase ini-
liani sono 20 quelli che rispondono a tale requisito e ni ziale dello sviluppo quelle realtà caratterizzate da una
vengono riportati nell’elenco sottostante: • Città di Verona bassa pressione turistica e da una bassa turisticità. Man
• Centro storico di Roma (e le proprietà extraterrito- • Siracusa e la Necropoli rupestre di Pantalica mano che questi due indicatori (pressione turistica e tu-
riali della Santa Sede nella città e San Paolo Fuori • Genova: le Strade Nuove e il Sistema dei Palazzi risticità) assumono valori più elevati le città si colloca-
le Mura) dei Rolli no in stadi più avanzati dello sviluppo (crescita, conso-
• Centro storico di Firenze • Mantova e Sabbioneta lidamento), per arrivare alla condizione di maturità (al-
• Venezia e la sua laguna ta pressione turistica e alta turisticità) che può portare a
• La piazza del Duomo di Pisa 2) selezione delle città del Patrimonio sulla base di situazioni di super affollamento e congestione con il ri-
• Centro storico di San Gimignano aspetti connessi con la dimensione urbana, espressa schio di sfociare in una situazione di declino (altissima
• I Sassi di Matera in termini di popolazione residente, escludendo in tal turisticità, altissima pressione turistica).
• La città di Vicenza (e le Ville del Palladio nel Veneto) modo dall’analisi le grandi città d’arte - Venezia, Roma, La tabella sottostante riporta la classificazione delle

165 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte

178 179
ne�turistica�e�turisticità)�assumono�valori�più�elevati�le�città�si�collocano�in�stadi�più�a�
vanzati�dello�sviluppo�(crescita,�consolidamento),�per�arrivare�alla�condizione�di�matu�
rità�(alta�pressione�turistica�e�alta�turisticità)�che�può�portare�a�situazioni�di�super�affol�

città d’arte prese in esame sulla base dei valori assunti


lamento�e�congestione�con�il�rischio�di�sfociare�in�una�situazione�di�declino�(altissima� ristica; scegliere ai fini dell’analisi città localizzate in aree di- 3. Analisi dei casi di Assisi, Matera,
turisticità,�altissima�pressione�turistica).��
dai due indicatori utilizzati per l’analisi.
La� tabella� sottostante� riporta� la� classificazione� delle� città� d’arte� prese� in� esame� sulla�
- Siena con Media turisticità – Media pressione turi- verse del territorio nazionale (Nord, Centro e Sud) che San Gimignano e Siena
L’analisi ha preso in esame una città per ognuno dei
base�dei�valori�assunti�dai�due�indicatori�utilizzati�per�l’analisi.�� stica; avrebbero garantito una maggiore rappresentatività a
- Assisi con Alta turisticità – Alta pressione turistica; livello territoriale. 3.1 Analisi della domanda turistica
- San Gimignano con Altissima turisticità – Altissi- Sulla base dei criteri di selezione in precedenza pre-
ma pressione turistica. cisati verrà sviluppata l’analisi relativa alla domanda e
La scelta delle singole città all’interno dello stesso l’offerta nelle quattro città: Assisi, Siena, San Gimigna-
raggruppamento è stata motivata da una molteplici- no e Matera.
tà di fattori, tra cui: Lo sviluppo del turismo nelle destinazioni può es-
- la disponibilità di serie storiche di dati statistici sul sere descritto in maniera efficace dalle variazioni dei
turismo sufficientemente estese (2000-2011) e di- flussi di domanda espressi sia in termini di arrivi che di
saggregate sia dal punto di vista territoriale (dati presenze. Disponendo di una serie storica di dati rife-
comunali) che tipologico (provenienza; tipologie ri- riti ad un lasso di tempo abbastanza ampio sarà pos-
cettive; stagionalità); sibile evidenziare l’andamento turistico della destina-
- la dimensione del territorio comunale non troppo zione, cogliendo le varie fasi di evoluzione, dalla sua
superiore a quella dell’area urbana riconosciuta Pa- scoperta al declino.
raggruppamenti emersi dalla classificazione in modo 166
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
trimonio Unesco. Non sempre però è possibile disporre di serie statisti-
da garantire una rappresentatività dei siti caratterizza- che che risalgono molto indietro nel tempo, in grado di
ti da fasi diverse dello sviluppo turistico: La disponibilità di dati statistici ha rappresentato un cogliere le fasi iniziali dello sviluppo, soprattutto quan-
- Matera con Bassa turisticità – Bassa pressione tu- vincolo particolarmente stringente che ha impedito di do la dimensione territoriale considerata è piuttosto li-

180 181
globale.�A�partire�dal�2010�si�sono�evidenziati�però�dei�segnali�di�ripresa�nella�domanda�
che�hanno�riportato�i�flussi�nel�2011�ai�valori�su�cui�si�attestavano�nel�2001.��

Graf.�1���Arrivi�e�presenze�negli�esercizi�ricettivi�–�Assisi�N.�I.�2000�=�100�
mitata, come nel caso dell’ambito comunale; pertanto, tà di Assisi costituisce in parte un’eccezione rispetto una diminuzione del -4,7% rispetto al 2000.
come in questo caso, viene preso in esame l’andamen- a questa ipotesi, nel senso che la sua attrattività è da In considerazione delle premesse fatte sulle tipolo- 110,0

to dei flussi in corrispondenza di stadi di sviluppo della sempre legata ai valori religiosi di cui ne costituisce gie prevalenti di turismo nella città va precisato come 100,0

destinazione già più avanzati e consolidati. una delle massime espressioni nazionali ed internazio- l’anno base scelto nell’analisi, il 2000, essendo l’anno
90,0
Come è stato osservato nell’analisi di carattere teo- nali, dando luogo ad una significativa domanda a mo- del Grande Giubileo della Chiesa Cattolica, ha rappre-
rico sviluppata nella prima parte del lavoro, per inter- tivazione religiosa. Tuttavia, si rileva come tale motiva- sentato per Assisi un anno particolarmente positivo 80,0

pretare in modo più corretto l’evoluzione turistica del- zione tende in maniera sempre più evidente a sovrap- per i flussi di visitatori, pertanto, potrebbe essere op- 70,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

le città secondo il modello del ciclo di vita sarebbe op- porsi a quella di tipo culturale, il cui stretto legame per portuno considerare le variazioni a partire dai periodi arrivi presenze


portuno disporre di dati che considerino in maniera di- la città è sottolineato anche dai valori per i quali è sta- successivi, in assenza di eventi particolari.
Fonte:�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi�
stinta la domanda di segmenti diversi, in quanto il lo- ta iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale. Come si evidenzia nel Graf. 1 l’andamento dei flussi �
In�sintesi,�all’andamento�della�domanda�nella�prima�parte�del�decennio�piuttosto�stabi�
ro andamento potrebbe presentarsi differenziato nel pur con qualche piccola flessione si è mantenuto pres- parte a fattori esogeni (in particolare la crisi economi-
le� segue� una� fase� decrescente,� le� cui� motivazioni� riconducibili� in� larga� parte� a� fattori�
tempo. Nelle città in esame, tuttavia, si considera che soché costante fino al 2007, per subire poi continue ca internazionale)
esogeni� inducono
(in� particolare� la� crisi� a considerare
economica� internazionale)� inducono�tali variazio-
a� considerare� tali�
data la natura dell’offerta (città del Patrimonio Mon- Assisi riduzioni nei due anni successi (fino al 2009) in cor- nivariazioni�di�tipo�congiunturale�(di�breve�periodo)�piuttosto�che�a�carattere�strutturale,�
di tipo congiunturale (di breve periodo) piuttosto
la�cui�tendenza�inizia�ad�invertirsi�dal�2010�in�poi.�
diale), la domanda sia prevalentemente di tipo cultu- L’analisi dei dati statistici sulla domanda nel comune rispondenza della grave crisi economica di carattere che a carattere strutturale, la cui tendenza inizia ad in-

rale, seppure da intendersi in un’accezione più ampia di Assisi, relativi al periodo 2000-2011 evidenzia una globale. A partire dal 2010 si sono evidenziati però dei vertirsi dal 2010 in poi.
di turismo “territoriale” dove, accanto alla motivazione situazione caratterizzata da una riduzione degli ar- segnali di ripresa nella domanda che hanno riportato i
classica della visita al patrimonio storico-monumenta- rivi nell’intero arco temporale del -11,6%, passati da flussi nel 2011 ai valori su cui si attestavano nel 2001.
le e museale si aggiungono ulteriori declinazioni, che 532.574 arrivi del 2000 a 471.027 nel 2011. In sintesi, all’andamento della domanda nella prima Siena
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
169

vanno dalla partecipazione a festival, mostre e spetta- Per quanto concerne le presenze queste nell’ultimo parte del decennio piuttosto stabile segue una fase Nel comune di Siena nel 2011 si sono registrate
coli, alla scoperta del patrimonio intangibile. La real- anno di rilevazione sono pari a 991.280 unità mostrando decrescente, le cui motivazioni riconducibili in larga 1.024.298 presenze e 382.856 arrivi con un incremento

182 183
Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane
vertirsi� in� tempi� piuttosto� rapidi.� Potrà� essere� interessante� approfondire� nell’analisi�
l’andamento�e�la�dinamicità�delle�singole�componenti�della�domanda�di�origine�interna� San�Gimignano�
ed� estera.� La� tenuta� degli� arrivi� nell’area� andrà� messa� in� relazione� con� la� più� elevata� Nel�comune�di�San�Gimignano�nel�2011�si�sono�registrate�467.961�presenze�e�153.845�
rispetto all’anno base dell’analisi rispettivamente del molto variabile, che impone di tenere sotto osserva- +52,5% gli arrivi. L’andamento crescente di entrambe
arrivi,�una�situazione�che�nel�periodo�dal�2000�al�2011�ha�mostrato�una�crescita�consi�
mi anni pur se decrescenti, non sembrano denotare il
variabilità�delle�presenze�turistiche,�da�cui�ne�discende�una�permanenza�media�dei�tu�
6,3% e del 13,1%. E’ dunque un bilancio positivo quel- zione il dato per i problemi che ad esso si collegano in
risti�sul�territorio�molto�variabile,�che�impone�di�tenere�sotto�osservazione�il�dato�per�i� lestente:�+�67,7%�le�presenze;�+52,5%�gli�arrivi.�L’andamento�crescente�di�entrambe�le�
componenti è stato abbastanza continuativo negli raggiungimento della fase di maturità e del successi-
lo che si registra in generale per i flussi nell’intero de- termini organizzativi e gestionali.
problemi�che�ad�esso�si�collegano�in�termini�organizzativi�e�gestionali.� anni, infatti
componenti� gliabbastanza�
è� stato� arrivi hanno avuto
continuativo� una
negli� anni,� leggera
infatti� flessione
gli� arrivi� hanno� avuto� vo declino; ciò in quanto nonostante il periodo in esa-
� una�leggera�flessione�nel�periodo�2002�03�e�nel�2008,�mentre�le�presenze�dopo�la�con�
cennio: gli arrivi pur avendo subito numerose oscilla- nel periodo 2002-03 e nel 2008, mentre le presenze me sia stato caratterizzato da una crisi che ha interes-
Graf.�2���Arrivi�e�presenze�negli�esercizi�ricettivi���Siena�N.I.�2000=100� trazione�nel�periodo�iniziale�2001�04�hanno�ripreso�a�crescere�senza�soluzione�di�con�
zioni annuali non sono mai scesi al di sotto dei valori dopo la contrazione nel periodo iniziale 2001-04
tinuità,�non�risentendo�dell’effetto�della�crisi�economica�degli�ultimi�anni.��
sato la gran parte delle destinazioni, in questo caso si
120,0
dell’anno 2000; le presenze sono variate in modo mol- hanno ripreso a crescere senza soluzione di continuità,
La�realtà�che�ci�appare�per�la�città�toscana�in�esame�è�quella�di�una�situazione�turistica� osserva invece non solo una tenuta, ma addirittura un
in�espansione�ormai�da�diverso�tempo,�i�cui�tassi�di�crescita�degli�ultimi�anni�pur�se�de�
to più sensibile nel corso degli anni con punte di nega- 110,0
non risentendo dell’effetto della crisi economica degli incremento delle presenze.
crescenti,�non�sembrano�denotare�il�raggiungimento�della�fase�di�maturità�e�del�suc�
tività in corrispondenza degli anni della crisi economi- 100,0
ultimi anni.
cessivo�declino;�ciò�in�quanto�nonostante�il�periodo�in�esame�sia�stato�caratterizzato�da�
ca, anche se hanno manifestato una notevole capacità 90,0 La realtà che ci appare per la città toscana in esame
una�crisi�che�ha�interessato�la�gran�parte�delle�destinazioni,�in�questo�caso�si�osserva�

di ripresa in tempi limitati. 80,0 è quella di una situazione turistica in espansione or-
invece�non�solo�una�tenuta,�ma�addirittura�un�incremento�delle�presenze.�� Matera

L’andamento generale della domanda per la città di 70,0
mai da diverso tempo, i cui tassi di crescita degli ulti- La domanda turistica nel comune di Matera nel pe-
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Graf.�3���Arrivi��e�presenze�negli�esercizi�ricettivi���S.Gimignano��N.I.�2000=100�
Siena evidenzia dunque delle variazioni negative so- arrivi presenze 190,0
riodo dal 2000 al 2011 si è incrementata in modo mol-
stanzialmente di tipo congiunturale, il cui andamento Fonte:�Amministrazione�provinciale�di�Siena� 170,0 to consistente sia in termini di arrivi (+216% arrivi) che
tende ad invertirsi in tempi piuttosto rapidi. Potrà es- 150,0 di presenze (+ 106 %). Nell’ultimo anno di rilevazione
130,0
sere interessante approfondire nell’analisi l’andamen- si sono avute 182.044 presenze e 115.877 arrivi. Quel-
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 170 110,0

to e la dinamicità delle singole componenti della do- San Gimignano 90,0


lo che è successo nel decennio alla domanda turistica
manda di origine interna ed estera. La tenuta degli ar- Nel comune di San Gimignano nel 2011 si sono 70,0 di Matera è possibile riassumerlo in un trend di cresci-
rivi nell’area andrà messa in relazione con la più ele- registrate 467.961 presenze e 153.845 arrivi, una 50,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 ta che regista un solo punto di flesso nel 2007 (-11,8%
vata variabilità delle presenze turistiche, da cui ne di- situazione che nel periodo dal 2000 al 2011 ha arrivi presenze
per gli arrivi; -7,2% per le presenze).
Fonte:�Amministrazione�provinciale�di�Siena�
scende una permanenza media dei turisti sul territorio mostrato una crescita consistente: + 67,7% le presenze; � La forte e continua espansione dei flussi nell’ultimo
Matera�
La� domanda� turistica� nel� comune� di� Matera� nel� periodo� dal� 2000� al� 2011� si� è� incre�
mentata�in�modo�molto�consistente�sia�in�termini�di�arrivi�(+216%�arrivi)�che�di�presen�
184 185
per�gli�arrivi;��7,2%�per�le�presenze).� stabilmente�al�di�sotto�del�valore�medio�per�le�città�d’arte�italiane;�San�Gimignano�pre�
� senta�dei�valori�abbastanza�in�linea�con�il�dato�generale,�mentre�Matera�registra�valori�
Graf.�4���Arrivi�e�presenze�negli�esercizi�ricettivi�Matera��N.I.�2000=100� degli�arrivi�molto�al�di�sopra�di�quelli�delle�altre�città�d’arte�italiane.��
esponenziale del turismo nella città che fanno pensa- dato generale, mentre Matera registra valori degli arri- vi molto al di sopra di quelli delle altre città d’arte ita-

350,0
re ad una destinazione in fase di “sviluppo” nel suo ci- Graf.�5���Arrivi�turistici�ad�Assisi,�Siena,�S.�Gimignano�e�Matera�e�confronto�con�le�Città� liane.
d'arte�italiane���N.I.�2000=100�
300,0
clo di vita. Come si è in più parti sottolineato, questa Il confronto effettuato per le presenze tende a con-
250,0
è la situazione più positiva per la città, in cui i benefi- 350,0 fermare il posizionamento delle città del campione ri-
200,0

150,0
ci derivanti dal turismo tendono a superare i costi, per- 300,0
spetto al valore medio delle città d’arte italiane, per-
Assisi

100,0 tanto sarà importante cercare di monitorare la situa- 250,0


tanto si può affermare che gli incrementi di Matera
Siena

50,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
zione per capire se questo andamento tende a perdu- 200,0
e San Gimignano sono notevolmente al di sopra di
S. Gimignano

arrivi presenze rare nel tempo e quali potranno essere gli interventi 150,0
quelli registrati in generale nelle altre città d’arte.
Matera

Città d'arte*

Fonte:�APT�Basilicata� più appropriati per mantenere questo stato di cose. 100,0


La�forte�e�continua�espansione�dei�flussi�nell’ultimo�decennio�è�probabilmente�ricon�
50,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
3.1.1 La composizione della domanda nelle città
decennio è probabilmente riconducibile all’effetto di
ducibile�all’effetto�di�promozione�dell’immagine�della�città�lucana�connessa�principal� Il confronto Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata� Parte II Ai fini dell’analisi è importante considerare la seg-
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
promozione dell’immagine della città lucana connes-
mente�al�suo�ruolo�di�set�cinematografico�di�film�di�grande�impatto,�tra�cui�ricordiamo� Le situazioni analizzate per la domanda turistica nel- �
Graf.�6���Presenze�turistiche�ad�Assisi,�Siena,�S.�Gimignano�e�Matera�e�confronto�con�le�
mentazione della domanda in relazione alla prove-
il�film�“La�Passione�di�Cristo”�che�ha�promosso�la�città�in�tutto�il�mondo.�
sa principalmente al suo ruolo di set cinematografico le singole realtà possono essere messe in relazione Città�d'arte�italiane�N.I.�2000=100� nienza dei turisti (interna-esterna) per valutare il livel-
Le�politiche�di�promozione�associate�a�quelle�di�conservazione�e�di�recupero�strutturale�
die� funzionale�
film di del� grande
quartiere� impatto, tra cui
dei� Sassi,� in� quanto� ricordiamo
riconosciuto� Patrimonio�il filmsono�
Unesco,� “La con l’andamento del turismo culturale nelle città d’ar- 220,0 lo di dipendenza delle destinazioni da turisti stranie-
Passione di Cristo” che ha promosso la città in tutto il
certamente�alla�base�di�questa�crescita�esponenziale�del�turismo�nella�città�che�fanno� te italiane, consentendo in questo modo di valutare in ri o nazionali.
180,0
pensare�ad�una�destinazione�in�fase�di�“sviluppo”�nel�suo�ciclo�di�vita.�Come�si�è�in�più�
mondo. termini relativi gli andamenti riscontrati. Assi si Per favorire una gestione oculata delle località sa-
parti�sottolineato,�questa�è�la�situazione�più�positiva�per�la�città,�in�cui�i�benefici�deri�
Le politiche di promozione associate a quelle di con-
vanti�dal�turismo�tendono�a�superare�i�costi,�pertanto�sarà�importante�cercare�di�moni�
Le performance misurate in base agli arrivi evidenzia- 140,0 Sie na
rebbe opportuno poter contare su un equilibrio tra i
S. Gi mig nan o

servazione e per�
torare� la� situazione� di capire�
recuperose� questo�strutturale
andamento� tende�e funzionale
a� perdurare� del
nel� tempo� e� no la situazione di Assisi e Siena stabilmente al di sot- 100,0 Ma te ra diversi segmenti di clientela in modo da riuscire a con-
quartiere dei Sassi, in quanto riconosciuto Patrimonio
quali�potranno�essere�gli�interventi�più�appropriati�per�mantenere�questo�stato�di�co� to del valore medio per le città d’arte italiane; San Gi- Città d 'a rte*
tenere il rischio legato ad un’eccessiva dipendenza da
se.� 60,0
Unesco, sono certamente alla base di questa crescita mignano presenta dei valori abbastanza in linea con il 173
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 200 9 2010 2011
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte un segmento unico.
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 172 *�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�

186 Il�confronto�effettuato�per�le�presenze�tende�a�confermare�il�posizionamento�delle�cit� 187
A questo tipo di informazione sarebbe importante della città. Si riscontrano infatti associati a ciascuna di il 40,7% del totale, nel 2011 è al 39,3%. Il grado di in- ni che gli stranieri soggiornano nella città per lo stes-
affiancare quella ottenuta in base ad un altro criterio queste componenti dei modelli di comportamento e ternazionalità della domanda assisana si colloca note- so numero di notti.
di segmentazione: il rapporto turisti – visitatori di pas- di consumo parzialmente diversi e, conseguentemente, volmente al di sotto del valore medio calcolato per le
saggio, che rappresenta un indice della pressione fisi- anche di impatti che ne derivano per il territorio, di tipo città d’arte italiane, dove il confronto con il dato 2010 Siena
Parte II
ca a cui è sottoposta la destinazione. economico, ambientale e socio-culturale. (ultimo disponibile a livello nazionale) evidenzia uno Nel comune di Siena nel 2011 la domanda di turisti
Sarebbe quindi interessante poter monitorare in Graf.�7���Presenze�di�turisti�italiani�e�stranieri���Assisi�N.I.�2000=100� italiani e quella degli stranieri sostanzialmente si equi-
maniera appropriata i flussi dei visitatori di passaggio Assisi 110,0 valgono e l’esame delle dinamiche nel periodo inter-
(escursionisti) poiché rappresentano la componente La domanda che nel 2011 ha scelto di soggiornare corso dal 2000 mostrano lo stesso tipo di andamento.
più rischiosa per l’impatto prodotto che normalmente ad Assisi è costituita per il 60,7% da presenze di turi- 100,0 Nel grafico 8 appare evidente come siano presenti due
sfugge al controllo, in quanto non rilevata nelle fonti sti italiani e per il 39,3% da stranieri; anche per gli ar- picchi, uno per la domanda di turisti italiani (nel 2005),
ufficiali. Si sottolinea dunque la necessità per chi gesti- rivi la composizione è abbastanza analoga (59,8% ita- 90,0 l’altro per quella di turisti provenienti dall’estero (2002)
sce la destinazione, di prevedere indagini ad hoc per liani; 40,2% stranieri) con una netta prevalenza di turi- che si sono verificati per cause contingenti e che sono
stimare tale domanda che, in molte città d’arte costi- sti nazionali. 80,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
stati riassorbiti negli anni successivi. Dal 2007 i dati re-
tuisce un fenomeno rilevante e fuori controllo. Nel periodo dal 2000 al 2011 le presenze degli italia- Italiani Stranieri lativi alla domanda italiana mostrano un forte aumen-
ni si sono ridotte in misura pari al -2,4% mentre quel- Fonte:�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi� to fino a raggiungere il suo punto di massimo nel 2010,

3.1.2 La domanda di turisti italiani e stranieri le degli stranieri sono diminuite in maniera più signi- I�turisti�che�soggiornano�ad�Assisi�vi�rimangono�in�media�2�giorni,�valore�che�si�è�man� mentre per ciò che riguarda gli stranieri l’andamento
Un primo livello di analisi della composizione della ficativa (-8%). scarto di ben 20 punti percentuali.
tenuto�pressoché�costante�dal�2000�ad�oggi.�Si�rileva�come�sia�gli�italiani�che�gli�stra� è rimasto pressoché costante nel corso del tempo. Al
nieri�soggiornano�nella�città�per�lo�stesso�numero�di�notti.�
domanda distingue tra la componente interna ed este- La rilevanza dei flussi internazionali sul totale, nel de- I turisti che soggiornano ad Assisi vi rimangono in termine del 2011, la domanda estera risulta diminuita

ra, da cui scaturiscono molteplici informazioni essenzia- cennio in esame non si è modificata in modo sostan- media
Siena�
2 giorni, valore che si è mantenuto pressoché passando nel corso del decennio da un’incidenza pari
li per impostare gli interventi e le politiche di gestione ziale: infatti tale componente che nel 2000 pesava per costante dal 2000 ad oggi. Si rileva come sia gli italia- al 55,8 % ad un valore del 49,9 % (mentre la domanda
Nel�comune�di�Siena�nel�2011�la�domanda�di�turisti�italiani�e�quella�degli�stranieri�so�
stanzialmente� si� equivalgono� e� l’esame� delle� dinamiche� nel� periodo� intercorso� dal�
2000�mostrano�lo�stesso�tipo�di�andamento.�Nel�grafico�8�appare�evidente�come�siano�
presenti�due�picchi,�uno�per�la�domanda�di�turisti�italiani�(nel�2005),�l’altro�per�quella�
188 189
di� turisti� provenienti� dall’estero� (2002)� che� si� sono� verificati� per� cause� contingenti� e�
Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane Parte II Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane

Graf.�8���Presenze�di�turisti�italiani�e�stranieri���Siena�N.I.�2000=100� Graf.�9���Presenza�di�turisti�italiani�e�stranieri���San�Gimignano�N.�I.�2002=100� Graf.10���Presenze�di�turisti�italiani�e�stranieri�Matera�N.I.�2000=100�


Matera
180,0
140,0 400,0
350,0
Nella città di Matera la componente nazionale della
130,0 160,0

140,0
300,0 domanda ha un peso preponderante rispetto alla do-
120,0

110,0 120,0
250,0
manda totale. Nel tempo, tuttavia, a causa del mag-
200,0
100,0 100,0 150,0 giore dinamismo dei flussi di turisti stranieri, eviden-
90,0
80,0
100,0
ziato dal grafico 10, la quota del mercato interno è leg-
50,0
80,0
60,0 0,0
germente diminuita, passando dall’84,8% del 2000 a
70,0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Italiani Stranieri
circa il 73% del 2011. Conseguentemente il peso del-
Italiani Stranieri
Italiani Stranieri
Fonte:�Istat,�Amministrazione�provinciale�di�Siena�
Fonte:�Istat,�APT�Basilicata� la componente estera è cresciuto di circa 12 punti per-

Fonte:�Istat,�Amministrazione�provinciale�di�Siena�

Per�San�Gimignano�la�disaggregazione�dei�flussi�è�disponibile�dal�2002� centuali.
� La�permanenza�media�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi�nel�corso�degli�ultimi�anni�si�è�ri�
italiana passa dal 44,2 % nel 2000 al 50,1 nel 2011).
Il�turismo�a�Siena�nel�2011�presenta�una�permanenza�media�pari�a�2,7�giornate�che�ha� San Gimignano
Nel�2011�i�turisti�in�visita�a�San�Gimignano�si�fermano�in�media�per�3�giornate:�gli�ita� da cui disponiamo di dati di riferimento) un aumento
dotta,�passando�da�2,4�giorni�nel�2000�a�1,6�giorni�nel�2011.�La�domanda�turistica�negli� Questo significa che negli ultimi dieci anni, forse a
Il turismo a Siena nel 2011 presenta una permanen-
raggiunto�il�minimo�nel�2004�con�poco�più�di�2�giorni�(2,2).�In�particolare�gli�stranieri� Tra le città in esame San Gimignano è l’unica in cui la
liani�vi�soggiornano�per�2,1�giorni,�mentre�gli�stranieri�per�3,6�giorni.�� dell’incidenza del
ultimi� anni� si� sta� dunque� turismo
trasformando,� internazionale
scegliendo� formule� più� brevi�di 3 punti
di� soggiorno� ri� seguito di politiche di comunicazione mirate al merca-
rimangono�nella�città�per�2,4�giorni,�mentre�gli�italiani�vi�soggiornano�più�a�lungo,�per� � spetto�al�passato.�Tali�cambiamenti�coinvolgono�sia�gli�stranieri,�con�1,7�giorni�di�sog�
za media pari a 2,7 giornate che ha raggiunto il mini- componente straniera detiene un peso preponderante percentuali, arrivando al 75,5% nel 2011. Nel 2011 i to internazionale e della maggiore visibilità derivante
oltre�3�giornate�(3,1).�� Matera� giorno,�sia�i�nazionali,�con�1,5�giorni.�
mo
� nel 2004 con poco più di 2 giorni (2,2). In partico- rispetto a quella nazionale, in rapporto di quasi uno
Nella�città� di� Matera� la�componente� nazionale�della� domanda� ha� un� peso� preponde�
turisti

in visita a San Gimignano si fermano in media dal marchio Unesco, si è registrato un maggiore inte-
lare gli stranieri rimangono nella città per 2,4 giorni,
San�Gimignano� arante�rispetto�alla�domanda�totale.�Nel�tempo,�tuttavia,�a�causa�del�maggiore�dinami�
tre (un turista italiano ogni tre stranieri in arrivo). per 3 giornate: gli italiani vi soggiornano per 2,1 giorni,
Il�confronto�� resse per la città da parte degli stranieri.
Tra�le�città�in�esame�San�Gimignano�è�l’unica�in�cui�la�componente�straniera�detiene�un�
mentre gli italiani vi soggiornano più a lungo, per ol- Questa caratteristica, grazie alla crescita più sostenuta
smo�dei�flussi�di�turisti�stranieri,�evidenziato�dal�grafico�10,�la�quota�del�mercato�inter� mentre gli stranieri per 3,6 giorni.
In�un’ottica�di�confronto,�il�grafico�11,�relativo�ai�flussi�provenienti�dal�resto�d’Italia�e� La permanenza media nel totale degli esercizi ricettivi
peso�preponderante�rispetto�a�quella�nazionale,�in�rapporto�di�quasi�uno�a�tre�(un�turi� no�è�leggermente�diminuita,�passando�dall’84,8%�del�2000�a�circa�il�73%�del�2011.�Con� videnzia�trend�più�dinamici�rispetto�alla�media�delle�città�d’arte�italiane�per�tutti�i�siti�
tre 3 giornate (3,1).
sta�italiano�ogni�tre�stranieri�in�arrivo).�Questa�caratteristica,�grazie�alla�crescita�più�so�
delle presenze di turisti stranieri negli anni rispetto a
seguentemente�il�peso�della�componente�estera�è�cresciuto�di�circa�12�punti�percen�
nel corso degli ultimi anni si è ridotta, passando da
Unesco�considerati,�ad�eccezione�di�Assisi,�con�Matera�che�ha�registrato�gli�incrementi�
stenuta� delle� presenze� di� turisti� stranieri� negli� anni� rispetto� a� quelle� degli� italiani,� ha� quelle
tuali.� degli italiani, ha ulteriormente rafforzato il suo più�rilevanti,�distaccandosi�nettamente�da�tutti�gli�altri.�� 2,4 giorni nel 2000 a 1,6 giorni nel 2011. La domanda
ulteriormente�rafforzato�il�suo�appeal�internazionale,�registrando�dal�2002�(anno�base� appeal internazionale, registrando dal 2002 (anno base
Questo�significa�che�negli�ultimi�dieci�anni,�forse�a�seguito�di�politiche�di�comunicazio� Anche�con�riferimento�ai�flussi�provenienti�dall’estero�(graf.�12)�e�con�uno�scarto�anco� turistica negli ultimi anni si sta dunque trasformando,
da�cui�disponiamo�di�dati�di�riferimento)�un�aumento�dell’incidenza�del�turismo�inter� ne� mirate� al� mercato� internazionale� e� della� maggiore� visibilità� derivante� dal� marchio� ra�maggiore,�la�crescita�di�Matera�si�posiziona�nettamente�al�di�sopra�della�media�delle�
nazionale�di�3�punti�percentuali,�arrivando�al�75,5%�nel�2011.� Unesco,�si�è�registrato�un�maggiore�interesse�per�la�città�da�parte�degli�stranieri.� città�d’arte.�Superiore�al�dato�medio�è�anche�l’incremento�delle�presenze�straniere�re�
� � gistrato�a�San�Gimignano,�mentre�ad�Assisi�e�Siena�il�mercato�estero�si�è�rivelato�meno�
dinamico,�perdendo�di�conseguenza�peso,�come�si�è�visto,�nel�corso�del�decennio.�
190 � 191
Parte II 72,4
Parte II Caratteristiche 55,8
60,0e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane 59,4
54,0 49,9
Graf.�11���Presenze�di�clienti�italiani�ad�Assisi,�Siena,�S.�Gimignano�e�Matera�e�confron� 40,7
40,0 39,3
Graf.�11���Presenze�di�clienti�italiani�ad�Assisi,�Siena,�S.�Gimignano�e�Matera�e�confron�
to�con�le�Città�d'arte�italiane�N.I.�2002=100� Graf.�13���Incidenza�%�delle�presenze�di�stranieri�sul�totale�delle�presenze�
scegliendo formule più brevi di soggiorno rispetto al to�con�le�Città�d'arte�italiane�N.I.�2002=100�
200,0
20,0
27,4
Per quanto concerne il tempo medio di permanen-
100,0 15,2
passato. Tali cambiamenti coinvolgono sia gli stranieri, 200,0
0,0 za nelle città considerate si rileva il valore più elevato
80,02000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
con 1,7 giorni di soggiorno, sia i nazionali, con 1,5 150,0 72,4
75,4
per San Gimignano con 3 pernottamenti, poi trovia-
55,8 Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte
60,0 59,4
giorni. 150,0 Assisi
Siena
Assisi
54,0
40,7
49,9 mo Siena (2,7), Assisi (2,1) e Matera (1,6); come risulta
S. Gimignano Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
40,0 39,3
evidente anche dal grafico sottostante si tratta di valo-
Siena
Matera
S. Gimignano *�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
100,0 Città d'arte 27,4
Matera
� 20,0
Il confronto 100,0 Città d'arte
15,2
Per�quanto�concerne�il�tempo�medio�di�permanenza�nelle�città�considerate�si�rileva�il� ri che in alcune situazioni (Assisi e Matera) si collocano
0,0
valore�più�elevato�per�San�Gimignano�con�3�pernottamenti,�poi�troviamo�Siena�(2,7),�
In un’ottica di confronto, il grafico 11, relativo ai flus- 50,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 al di sotto del dato relativo alle altre città d’arte italia-
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Assisi�(2,1)�e�Matera�(1,6);�come�risulta�evidente�anche�dal�grafico�sottostante�si�tratta�
si provenienti dal resto d’Italia evidenzia trend più di- 50,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte
di�valori�che�in�alcune�situazioni�(Assisi�e�Matera)�si�collocano�al�di�sotto�del�dato�rela� ne, che impongono dunque un’attenta riflessione per
tivo� alle� altre� città� d’arte� italiane,� che� impongono� dunque� un’attenta� riflessione� per�
namici rispetto alla media delle città d’arte italiane per Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi;�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi;�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
comprendere�le�ragioni�di�questo�differenziale.��
comprendere le ragioni di questo differenziale.
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
tutti i siti Unesco considerati, ad eccezione di Assisi, con *�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
Poiché�il�dato�disaggregato�di�San�Gimignano�è�disponibile�solo�dal�2002�il�grafico�dei�confronti�parte�da�
tale�anno��
Poiché�il�dato�disaggregato�di�San�Gimignano�è�disponibile�solo�dal�2002�il�grafico�dei�confronti�parte�da�
�� Se si considera in maniera distinta il tempo di
�tale�anno�� Graf.�14���Permanenza�media�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi�
Per�quanto�concerne�il�tempo�medio�di�permanenza�nelle�città�considerate�si�rileva�il�
Matera che ha registrato gli incrementi più rilevanti, di- �
Graf.�12� �� Presenze� di�clienti�stranieri�ad�Assisi,�Siena,�S.� Gimignano�e� Matera�e�con� valore�più�elevato�per�San�Gimignano�con�3�pernottamenti,�poi�troviamo�Siena�(2,7),�
soggiorno degli italiani e degli stranieri si notano alcune
4,0
staccandosi nettamente da tutti gli altri. Graf.�12� �� Presenze� di�clienti�stranieri�ad�Assisi,�Siena,�S.� Gimignano�e� Matera�e�con�
fronto�con�le�Città�d'arte�italiane�N.I.�2002=100�
fronto�con�le�Città�d'arte�italiane�N.I.�2002=100�
Assisi�(2,1)�e�Matera�(1,6);�come�risulta�evidente�anche�dal�grafico�sottostante�si�tratta� differenze interessanti: gli stranieri tendono a rimanere
di�valori�che�in�alcune�situazioni�(Assisi�e�Matera)�si�collocano�al�di�sotto�del�dato�rela�
Anche con riferimento ai flussi provenienti dall’estero 320,0
tivo�3,0
alle� altre� città� d’arte� italiane,� che� impongono� dunque� un’attenta� riflessione�
3,0 per�
a San Gimignano più a lungo degli italiani, mentre
320,0 2,9
(graf. 12) e con uno scarto ancora maggiore, la crescita 280,0
280,0
comprendere�le�ragioni�di�questo�differenziale.��

2,8
2,7 2,7 viceversa a Siena vi stazionano per un tempo minore
240,0 2,4

di Matera si posiziona nettamente al di sopra della me- 240,0 Graf.�14���Permanenza�media�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi�


2,0
2,0
2,1
rispetto ai turisti nazionali. Potrebbe essere interessante
200,0 Assisi

dia delle città d’arte. Superiore al dato medio è anche 200,0


160,0
Assisi
Siena
Siena
S. 4,0
1,6
approfondire questo diverso comportamento della
160,0 Gimignano
l’incremento delle presenze straniere registrato a San 120,0
Matera
S.
Gimignano
Matera
Città d'arte*
1,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 domanda interna nelle due città che oltre a presentare
120,0
Gimignano, mentre ad Assisi e Siena il mercato estero 80,0
80,0
Città d'arte*
3,0
2,9
2,8
Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte 3,0
� delle analogie nell’offerta, sono situate anche ad una
40,0 2,7
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata� 2,7
si è rivelato meno dinamico, perdendo di conseguenza 40,02002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2,4
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
2,1
breve distanza tra loro (stesso territorio provinciale);
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2,0
peso, come si è visto, nel corso del decennio. 2,0
1,6
andrebbe analizzata la provenienza dei flussi e
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile� 181 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
1,0
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
Poiché�il�dato�disaggregato�di�San�Gimignano�è�disponibile�solo�dal�2002�il�grafico�dei�confronti�parte�da� 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
tale�anno��
Poiché�il�dato�disaggregato�di�San�Gimignano�è�disponibile�solo�dal�2002�il�grafico�dei�confronti�parte�da�
tale�anno�� Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte
192 � 193
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Negli�altri�due�casi�di�Assisi�e�Matera�si�osserva�invece�un�allineamento�del�tempo�di�
permanenza�degli�italiani�e�degli�stranieri.��� Parte II Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane


Graf.�15���Permanenza�media�dei�clienti�stranieri� Graf.�17���Presenze�negli�esercizi�alberghieri�e�complementari���Assisi�N.I.�2000=100� Graf.�18���Presenze�negli�esercizi�alberghieri�e�complementari���Siena�N.I.�2000=100�
soprattutto il tipo di itinerari che tali turisti scelgono,
4,5
nonché le motivazioni che li portano a visitare la 120,0
4,0 150,0

3,5
3,6 provincia di Siena. Negli altri due casi di Assisi e Matera si 110,0 130,0
3,2
3,0
2,8
osserva invece un allineamento del tempo di permanenza 100,0 110,0
2,7
2,5
2,4
2,2
2,4 degli italiani e degli stranieri. 90,0 90,0
2,0 2,0 2,1
1,7 80,0 70,0
1,5

1,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
3.1.3 La domanda negli esercizi alberghieri e 70,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
50,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte complementari Al berghi Es. complementari Alberghi Es. complementari

Risulta interessante considerare l’andamento delle Fonte:�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi�
Fonte:�Ufficio�del�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�Siena;�APT�Basilicata� Fonte:�Istat,�Amministrazione�provinciale�di�Siena�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile� presenze nella ricettività di tipo alberghiero ed extral- � �
Poiché�il�dato�disaggregato�di�San�Gimignano�è�disponibile�solo�dal�2002�il�grafico�dei�confronti�parte�da� Con�riferimento�alla�durata�della�permanenza,�il�tempo�medio�trascorso�dai�turisti�nelle� San�Gimignano�
Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane
tale�anno�� berghiero nelle quattro città Unesco esaminate. ze nel settore alberghiero si è dunque ridotta dal 66% al
strutture�alberghiere�è�pari�a�1,9�giorni,�mentre�risulta�più�prolungato�nelle�strutture�
derato, per un calo delle presenze negli esercizi alber-
� L’analisi� del� grafico� 19� evidenzia� per� il� comune� di� San� Gimignano� una� crescita� delle�
Graf.�16���Permanenza�media�dei�clienti�italiani�
� 63,3% a vantaggio del comparto extralberghiero.
complementari,�pari�a�2,7�giorni.�� ghieri
presenze�(-8,4%)
in� entrambe� ale�cui si è ricettive�
tipologie� accompagnato
ma,� mentre� nel� un andamento
comparto� alberghiero�

3,5
� Con riferimento alla durata della permanenza, il tem- negli esercizi
l’incremento� è� stato�complementari molto
contenuto� al� 3,8%,� in� quello� irregolare
complementare� fino al�al
è� schizzato�
3,2
Siena� 117,3%.�
3,1
3,0 3,1 Assisi po medio trascorso dai turisti nelle strutture alberghie- 2007 e poi nettamente in crescita negli ultimi anni. Di
Anche� Siena� si� è� caratterizzata,� nel�decennio� considerato,� per� un� calo� delle� presenze� Dunque,�se�nel�2002�la�composizione�percentuale�delle�presenze�era�piuttosto�omoge�
2,5 2,4 2,6 La dinamica dei flussi turistici analizzata distintamen- renegli�esercizi�alberghieri�(�8,4%)�a�cui�si�è�accompagnato�un�andamento�negli�esercizi�
è pari a 1,9 giorni, mentre risulta più prolungato nel- conseguenza, a fine decennio, la quota delle presen-
nea,�negli�ultimi�anni�si�è�verificato�uno�sbilanciamento�per�cui�oggi�i�turisti�preferisco�
2,1
2,0
2,1
te per comparti ricettivi evidenzia, nel caso di Assisi, buo- lecomplementari�molto�irregolare�fino�al�2007�e�poi�nettamente�in�crescita�negli�ultimi�
strutture complementari, pari a 2,7 giorni. ze nelle strutture alberghiere risulta più bassa di circa
no,�nella�scelta�dell’alloggio,�soluzioni�alternative�a�quelle�alberghiere�per�ragioni�lega�
anni.� Di� conseguenza,� a� fine� decennio,� la� quota� delle� presenze� nelle� strutture� alber�
1,5 1,5
ne performance per gli esercizi extralberghieri, dove le 10 punti percentuali rispetto all’inizio del periodo, an-
te,�almeno�parzialmente,�ad�una�maggiore�economicità�del�soggiorno.�
ghiere�risulta�più�bassa�di�circa�10�punti�percentuali�rispetto�all’inizio�del�periodo,�an� I� tempi� di� permanenza�dei� turisti� tendono� a� diversificarsi�nelle� due� tipologie� di� siste�
Lo sviluppo
1,0turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
182
presenze sono cresciute, nel decennio, del 9,7%, a fron- che�se�ancora�prevalente�rispetto�a�quella�degli�esercizi�complementari.��
che se ancora prevalente rispetto a quella degli eserci-
mazioni:� nel� 2011� essi� rimangono� negli� alberghi� per� 2,3� giorni� e� per� 3,7� giorni� nelle�
Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte

te di un calo del 11,4% registrato negli alberghi. Pur man- Siena zistrutture�extralberghiere.�
complementari.
Fonte:�Ufficio�del�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�Siena;�APT�Basilicata� tenendo un peso preponderante, la quota delle presen- Anche Siena si è caratterizzata, nel decennio consi-
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
Poiché�il�dato�disaggregato�di�San�Gimignano�è�disponibile�solo�dal�2002�il�grafico�dei�confronti�parte�da�
tale�anno��

194 3.1.3�La�domanda�negli�esercizi�alberghieri�e�complementari� 195
Parte II Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane

Graf.�19���Presenze�negli�esercizi�alberghieri�e�complementari���San�Gimignano�� Graf.�20���Presenze�negli�esercizi�alberghieri�e�complementari�–�Matera�N.I.�2002=100�
N.I.�2002=100*�
Matera za molto bassa che connota la città quasi come una
1650,0

1450,0
L’andamento più dinamico delle presenze negli eser- destinazione per visite escursionistiche; si tratta per-
260,0 1250,0 cizi complementari, registrato in tutti e tre i siti Unesco tanto di un dato molto importante da monitorare per
1050,0
220,0
850,0
appena esaminati, ha assunto a Matera i caratteri di un impostare politiche di vario genere finalizzate a pro-
180,0
650,0 vero e proprio exploit, con valori, nel 2011, 15 volte su- lungare il soggiorno dei turisti nella città e nel suo ter-
140,0 450,0
periori a quelli del 2002. Tra le motivazioni di queste ritorio comunale.
250,0
100,0
50,0 performance, un ruolo determinante è da ricercarsi nel-
60,0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Alberghi Es. complementari
l’elevato numero di strutture ricettive extralberghiere
Alberghi Es. complementari
Fonte:�Istat,�APT�Basilicata�
che sono state aperte negli ultimi anni anche all’inter- Il confronto
Fonte:�Istat,�Amministrazione�provinciale�di�Siena� *�Per�Matera�la�disaggregazione�dei�flussi�è�disponibile�dal�2002� no della città nel quartiere dei Sassi, per cui risulta dif- Le variazioni delle presenze negli esercizi alberghieri
*�Per�San�Gimignano�la�disaggregazione�dei�flussi�è�disponibile�dal�2002� �
� I� turisti� soggiornano� nelle� strutture� ricettive� alberghiere� per� 1,5� giorni� e� 1,7� giorni� in� ficile resistere al fascino di trascorrere qualche notte in dei quattro siti Unesco considerati, se confrontate con
San Gimignano
Matera� turisti preferiscono, nella scelta dell’alloggio, soluzio-
quelle�extralberghiere.�Come�si�può�notare,�si� tratta�di�una�permanenza�molto�bassa� queste antiche abitazioni ristrutturate con tutti i confort quelle medie delle città d’arte italiane, risultano gene-
L’andamento� più� dinamico� delle� presenze� negli� esercizi� complementari,� registrato� in�
L’analisi del grafico 19 evidenzia per il comune di San niche�connota�la�città�quasi�come�una�destinazione�per�visite�escursionistiche;�si�tratta�
alternative a quelle alberghiere per ragioni legate, moderni. Tuttavia, nonostante le ottime performance ralmente inferiori, tranne che a Matera dove, a parti-
tutti�e�tre�i�siti�Unesco�appena�esaminati,�ha�assunto�a�Matera�i�caratteri�di�un�vero�e� pertanto�di�un�dato�molto�importante�da�monitorare�per�impostare�politiche�di�vario�
Gimignano una crescita delle presenze in entrambe
proprio�exploit,�con�valori,�nel�2011,�15�volte�superiori�a�quelli�del�2002.�Tra�le�motiva� almeno parzialmente, ad una maggiore economicità
genere� finalizzate� a� prolungare� il� soggiorno� dei� turisti� nella� città� e� nel� suo� territorio�
delle strutture complementari, le presenze nel 2011 si re dal 2009, assumono valori nettamente al di sopra di
le tipologie ricettive ma, mentre nel comparto alber-
zioni�di�queste�performance,�un�ruolo�determinante�è�da�ricercarsi�nell’elevato�nume� del soggiorno.
comunale.�� concentrano ancora per la massima parte nelle strut- quelli medi delle località d’interesse storico artistico.
ro�di�strutture�ricettive�extralberghiere�che�sono�state�aperte�negli�ultimi�anni�anche�
ghiero l’incremento è stato contenuto al 3,8%, in quel- � I tempi di permanenza dei turisti tendono a diversi- ture alberghiere (79,4%) seppure tale incidenza si sia ri- Ancora più pronunciato, in positivo, appare lo scar-
all’interno�della�città�nel�quartiere�dei�Sassi,�per�cui�risulta�difficile�resistere�al�fascino� Il�confronto��
lo complementare è schizzato al 117,3%.
di�trascorrere�qualche�notte�in�queste�antiche�abitazioni�ristrutturate�con�tutti�i�confort�
ficarsi nelle due tipologie di sistemazioni: nel 2011 essi dotta dal 2002 di oltre 10 punti percentuali. to tra il trend di Matera e quello delle città d’arte ita-
Le�variazioni�delle�presenze�negli�esercizi�alberghieri�dei�quattro�siti�Unesco�considera�
Dunque,
moderni.� Tuttavia,�se nel 2002
nonostante� laperformance�
le� ottime� composizionedelle� strutture�percentuale
complementari,� rimangono
ti,� se�confrontate� negli alberghi
con� quelle�medie� per 2,3 italiane,�
delle� città�d’arte� giornirisultano�
e pergeneralmente�
3,7 gior- I turisti soggiornano nelle strutture ricettive alber- liane con riferimento alle presenze negli esercizi com-
delle presenze era piuttosto omogenea, negli ultimi
le�presenze�nel�2011�si�concentrano�ancora�per�la�massima�parte�nelle�strutture�alber� niinferiori,�tranne�che�a�Matera�dove,�a�partire�dal�2009,�assumono�valori�nettamente�al�
nelle strutture extralberghiere. ghiere per 1,5 giorni e 1,7 giorni in quelle extralber- plementari. Anche le strutture extralberghiere di San
ghiere�(79,4%)�seppure�tale�incidenza�si�sia�ridotta�dal�2002�di�oltre�10�punti�percen� di�sopra�di�quelli�medi�delle�località�d’interesse�storico�artistico.�
anni
tuali.�
si è verificato uno sbilanciamento per cui oggi i ghiere. Come si può notare, si tratta di una permanen- Gimignano e Siena mostrano andamenti più dinami-
Ancora�più�pronunciato,�in�positivo,�appare�lo�scarto�tra�il�trend�di�Matera�e�quello�del�
� le�città�d’arte�italiane�con�riferimento�alle�presenze�negli�esercizi�complementari.�An�
che�le�strutture�extralberghiere�di�San�Gimignano�e�Siena�mostrano�andamenti�più�di�
196 namici�di�quelle�delle�città�d’arte,�mentre�per�la�città�di�Assisi�si�evidenzia�un�trend�più� 197
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
ghiero,�con�i�possibili�rischi�connessi�ad�un’eccessiva�dipendenza�dal�settore.�� Poiché�il�dato�disaggregato�di�san�Gimignano�e�Matera�è�disponibile�solo�dal�2002,�il�grafico�dei�confrontii�
Parte II Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane
parte�da�tale�anno��
� �
Graf.�21���Presenze�negli�alberghi�di�Assisi,�Siena,�S.�Gimignano�e�Matera�e�confronto� Graf.�23���Incidenza�%�delle�presenze�nell'alberghiero�sul�totale�delle�presenze� Graf.�25���Permanenza�media�negli�esercizi�alberghieri�–�Anni�2002�2011� Graf.�26���Permanenza�media�negli�esercizi�complementari�–�Anni�2002�2011�
con�le�Città�d'arte�italiane�N.I.�2002=100�
120,0
3,0
180,0 7,0
6,5
100,0 6,0
160,0 97,2
2,5 2,5
5,0 5,1
80,0 2,3 2,3 2,3
140,0 70,2
79,4 4,5 4,5
72,9 2,2 4,0
65,9 2,1
65,6 63,3 2,1 3,7
Assisi 60,0
57,9
2,0
120,0 1,9 3,0 3,1
Siena 52,6 1,8 2,8 2,7
S. Gimignano
Matera
40,0 2,0
100,0 34,6
1,5 1,7
Città d'arte 1,5
20,0 1,0
80,0
0,0
0,0 1,0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
60,0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte* Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte*
Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte*

Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile� Fonte:�Ufficio�del�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�Siena;�APT�Basilicata�
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata� *�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
Poiché�il�dato�disaggregato�di�san�Gimignano�e�Matera�è�disponibile�solo�dal�2002,�il�grafico�dei�confrontii� *�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile� Parte II
parte�da�tale�anno�� Poiché�il�dato�disaggregato�di�san�Gimignano�e�Matera�è�disponibile�solo�dal�2002,�il�grafico�dei�confrontii� *�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile� Poiché�il�dato�disaggregato�di�san�Gimignano�e�Matera�è�disponibile�solo�dal�2002,�il�grafico�dei�confrontii�
� parte�da�tale�anno�� Poiché�il�dato�disaggregato�di�san�Gimignano�e�Matera�è�disponibile�solo�dal�2002,�il�grafico�dei�confrontii� parte�da�tale�anno��
�Graf.�24���Incidenza�%�delle�presenze�nell'extralberghiero�sul�totale�delle�presenze� parte�da�tale�anno�� �
Graf.�22���Presenze�negli�es.�compl.�di�Assisi,�Siena,�S.�Gimignano�e�Matera�e�confronto�
con�le�Città�d'arte�italiane�N.I.�2002=100� � 3.1.4�La�stagionalità�dei�flussi�turistici


1 0 0 ,0
ci Lodisviluppo
quelle delle città d’arte, mentre per la città di As-
turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 190
berghiero che, data la sua maggiore economicità, sem-
La�stagionalità�è�una�variabile�strategica�molto�importante,�poiché�come�è�facile�intui�
1600,0
� re,� picchi� eccessivi� nella� presenza� di� turisti� in� una� destinazione� possono� produrre� un�
1400,0
8 0 ,0
sisi si evidenzia un trend più moderato al di sotto del- bra aver subito di meno gli effetti negativi della crisi ri-
impatto�sociale�e�ambientale�negativo;�d’altra�parte�periodi�prolungati�caratterizzati�da�
1200,0
6 0 ,0
6 5 ,4
la media. spetto a quelli segnalati nel comparto rivale.
flussi� turistici� ridotti� o� irrilevanti� denunciano� l’impossibilità� di� avere� un’industria� turi�
1000,0

800,0
Assisi
4 0 ,0
4 7 ,4
4 2 ,1 Le diverse dinamiche registrate nei due comparti ricet- Tra le situazioni più equilibrate troviamo Siena, men-
stica�in�grado�di�assicurare�ad�ogni�destinazione�il�tanto�desiderato�sviluppo�economico�
Siena 3 4 ,4 3 6 ,7

tivi in tutte e quattro le città, con gli esercizi complemen- tre va segnalato il caso di Matera di� una�dove, comeusando�ricorda-
3 4 ,1
2 9 ,8 sostenibile.� È� possibile� misurare� la�stagionalità� destinazione� l’indice� di�
600,0 S. Gimignano 189 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e 2 7 ,1
trasformazioni indotte
2 0 ,0 2 0 ,6
Gini� che� quantifica� la� diseguaglianza� nella� distribuzione� delle� presenze� (sia� dei� turisti�
400,0 Matera

Città d'arte*
tari nettamente più performanti degli alberghi, ha fatto si vamo, si registra un’elevata concentrazione di presen-
italiani�che�degli�stranieri)�durante�l’anno�preso�a�riferimento.�È�un�numero�compreso�
200,0 0 ,0 2 ,8

0,0
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
che nel decennio considerato il peso della domanda nel ze nell’alberghiero, con i possibili rischi connessi ad
tra�0�ed�1:�valori�bassi�del�coefficiente�indicano�una�distribuzione�abbastanza�omoge�
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
settore alberghiero si sia ridotta a favore di quello extral- un’eccessiva
nea,� con� il� valore� 0�dipendenza
che� corrisponde� al�dal settore.
A s s is i S ie n a S a n G im ig n a n o M a t e ra C it t à d 'a rt e *


caso� di� equidistribuzione,� in� cui� tutti� i� mesi�
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Fonte:�Ufficio�del�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�Siena;�APT�Basilicata� dell’anno�registrano�lo�stesso�numero�di�presenze;�valori�alti�del�coefficiente�indicano�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile� una�distribuzione�più�diseguale,�con�il�valore�1�che�corrisponde�alla�massima�concen�
Poiché�il�dato�disaggregato�di�san�Gimignano�e�Matera�è�disponibile�solo�dal�2002,�il�grafico�dei�confrontii�
parte�da�tale�anno� Poiché�il�dato�disaggregato�di�san�Gimignano�e�Matera�è�disponibile�solo�dal�2002,�il�grafico�dei�confrontii�
parte�da�tale�anno�� trazione,�ovvero�la�situazione�limite�per�cui�in�un�unico�mese�sono�concentrate�tutte�le�
198 � 199
presenze.�
Graf.�25���Permanenza�media�negli�esercizi�alberghieri�–�Anni�2002�2011�
15,0

10,0

3.1.4 La stagionalità dei flussi turistici concentrazione, ovvero la situazione limite per cui in maggio, in occasione delle vacanze pasquali e dei ponti di italiani con
5,0 un andamento di presenze abbastanza

La stagionalità è una variabile strategica molto im- un unico mese sono concentrate tutte le presenze. primavera. Si osserva come la domanda degli stranieri pre- costanti dal
0,0 mese di marzo a settembre/ottobre. Le

e
o

io

no

e
io

to
o

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o

e
portante, poiché come è facile intuire, picchi eccessivi senta un andamento meno concentrato in periodi partico- presenze degli stranieri invece sono maggiormente

ril

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ai

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ar

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lu
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Parte II

ag
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ot

ce
tte
ge

m
fe

no

di
se
nella presenza di turisti in una destinazione possono lari, ma si distribuisce abbastanza uniformemente nel pe- concentrate nei mesi estivi, soprattutto in luglio.

italiani stranieri

Assisi�
produrre un impatto sociale e ambientale negativo; Assisi
La�domanda�turistica�nel�comune�di�Assisi�nel�2011�registra�durante�l’anno�alcuni�picchi�
riodo da marzo ad ottobre. Fonte:�Amministrazione�provinciale�di�Siena�

d’altra parte periodi prolungati caratterizzati da flussi di�La domanda
presenze;� turistica
la� massima� nel comune
concentrazione� dimese�
si� verifica� nel� Assisi nel 2011
di� Agosto� regi-
(153.567,� il� San�Gimignano�
15,7%� del� totale),� seguito� dal� mese� di� ottobre� in� corrispondenza� della� festa� di� San�
turistici ridotti o irrilevanti denunciano l’impossibilità stra durante l’anno alcuni picchi di presenze; la massima San Gimignano
La�stagionalità�per�la�domanda�di�S.�Gimignano�nel�2011�è�più�elevata�nel�mese�di�ago�
Francesco�e�nei�mesi�di�aprile�–�maggio,�in�occasione�delle�vacanze�pasquali�e�dei�ponti� sto�con�valori�abbastanza�elevati�anche�nel�mese�di�aprile.�Anche�in�questo�caso�si�rile�
di avere un’industria turistica in grado di assicurare ad concentrazione si verifica nel mese di Agosto (153.567, il
di�primavera.�Si�osserva�come�la�domanda�degli�stranieri�presenta�un�andamento�me�
Siena La stagionalità per la domanda di S. Gimignano nel
va�un�andamento�diverso�della�componente�italiana�e�straniera:�la�prima,�come�si�evi�
ogni destinazione il tanto desiderato sviluppo econo- 15,7% del totale), seguito dal mese di ottobre in corrispon-
no�concentrato�in�periodi�particolari,�ma�si�distribuisce�abbastanza�uniformemente�nel� La distribuzione mensile della domanda turistica 2011 è più elevata nel mese di agosto con valori abba-
denzia�dal�grafico,�tranne�il�mese�di�agosto�è�distribuita�abbastanza�omogeneamente,�
mico sostenibile. È possibile misurare la stagionalità di denza della festa di San Francesco e nei mesi di aprile –
periodo�da�marzo�ad�ottobre.�� di Siena esidinamiche
Caratteristiche presenta
del turismo piuttosto omogenea per i flussi stanza
nelle città d’arte italiane elevati anche nel mese di aprile. Anche in que-
mentre�la�seconda�è�più�concentrata�nei�mesi�estivi,�soprattutto�in�agosto.�

una destinazione usando l’indice di Gini che quantifi- sto
� caso si rileva un andamento diverso della compo-
Graf.�27���Stagionalità�della�domanda�di�italiani�e�stranieri��Assisi.�Anno�2011� Graf.�28���Stagionalità�della�domanda�di�italiani�e�stranieri��Siena.�Anno�2011� Graf.�29���Stagionalità�della�domanda�di�italiani�e�stranieri��S.Gimignano.�Anno�2011�
ca la diseguaglianza nella distribuzione delle presenze
20,0 20,0
(sia dei turisti italiani che degli stranieri) durante l’anno 25,0

15,0 20,0
preso a riferimento. È un numero compreso tra 0 ed 1: 15,0
15,0
10,0
valori bassi del coefficiente indicano una distribuzione 10,0 10,0
5,0
abbastanza omogenea, con il valore 0 che corrispon- 5,0
5,0

italiani 0,0 0,0


de al caso di equidistribuzione, in cui tutti i mesi del-

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stranieri

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0,0

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l’anno registrano lo stesso numero di presenze; valori

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italiani stranieri

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italiani stranieri

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ot

alti del coefficiente indicano una distribuzione più di- fe

di
se

no
� Fonte:�Amministrazione�provinciale�di�Siena� Fonte:�Amministrazione�provinciale�di�Siena�
seguale, con il valore 1 che corrisponde alla massima Fonte:�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi� � �
� San�Gimignano�
Siena� La�stagionalità�per�la�domanda�di�S.�Gimignano�nel�2011�è�più�elevata�nel�mese�di�ago�
La�distribuzione�mensile�della�domanda�turistica�di�Siena�si�presenta�piuttosto�omoge� sto�con�valori�abbastanza�elevati�anche�nel�mese�di�aprile.�Anche�in�questo�caso�si�rile� 193 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte

200 nea�per�i�flussi�italiani�con�un�andamento�di�presenze�abbastanza�costanti�dal�mese�di� va�un�andamento�diverso�della�componente�italiana�e�straniera:�la�prima,�come�si�evi�


201
Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane urbano�e�quindi�per�la�stessa�attività�turistica.��

Graf.�31���Distribuzione�mensile�delle�presenze���Anno�2011� Graf.�32���Presenze�di�clienti�italiani�per�mese�–�Anno�2011
nente italiana e straniera: la prima, come si evidenzia si della domanda italiana e straniera. Al riguardo si re-
20,0
dal grafico, tranne il mese di agosto è distribuita abba- gistra una doppia stagionalità per gli stranieri, men- 25,0

stanza omogeneamente, mentre la seconda è più Parte con-


II tre gli italiani prediligono Matera nel mese di agosto. 15,0 20,0

Assisi
centrata nei mesi estivi, soprattutto in agosto. Questo tipo di scelta fornisce alcune indicazioni anche 10,0 15,0
Siena
Matera� San Gimignano

La�domanda�turistica�nel�comune�di�Matera�nel�2011�ha�registrato�un�andamento�con�
sul tipo di turismo: una domanda che tende ad asso- 5,0
10,0
Matera

Matera
tre�periodi�di�massima�concentrazione:�nel�mese�di�maggio,�di�agosto�e�settembre�at� ciare la visita alla città al turismo balneare effettuato 0,0
5,0
Città d'arte*

La domanda
tribuibili� turistica
a� comportamenti� nel comune
in� parte� diversi� diitaliana�
della� domanda� Matera nel 2011
e� straniera.� Al� ri� nella regione stessa o in quelle vicine. 0,0

guardo�si�registra�una�doppia�stagionalità�per�gli�stranieri,�mentre�gli�italiani�prediligo�
ha registrato un andamento con tre periodi di massi-
no�Matera�nel�mese�di�agosto.�Questo�tipo�di�scelta�fornisce�alcune�indicazioni�anche� Assisi Siena San�Gimignano Matera Città�d'arte*

ma concentrazione: nel mese di maggio, di agosto e
sul�tipo�di�turismo:�una�domanda�che�tende�ad�associare�la�visita�alla�città�al�turismo� �
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane
settembre attribuibili a comportamenti in parte diver- Il confronto
balneare�effettuato�nella�regione�stessa�o�in�quelle�vicine.�� Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
*�I�dati�delle�città�d’arte�si�riferiscono�al�2010��
*�I�dati�delle�città�d’arte�si�riferiscono�al�2010��

Tra le città esaminate il grafico delle presenze mensi- � Graf.�33���Presenze�di�clienti�stranieri�per�mese���Anno�2011�
Graf.�30���Stagionalità�della�domanda�di�italiani�e�stranieri�–�Matera.�Anno�2011� Tab.�8���Indici�di�stagionalità�
li e il confronto dell’indice di Gini rilevano una stagio- � Indici�di�stagionalità�2005� Indici�di�stagionalità�2011� 25,0

20,0
nalità più elevata per i flussi di San Gimignano, men- �
Assisi�
Italiani� Stranieri Totale�
0,26� 0,33 0,28
Italiani� Stranieri Totale�
0,25 0,37 0,28�
20,0

Siena� 0,16� 0,35 0,23 0,06 0,35 0,18� Assisi


15,0
tre viceversa Siena è quella con il valore più basso del- S.�Gimignano� 0,34� 0,51 0,45 0,29 0,54 0,47� 15,0 Siena
Matera� 0,19� 0,23 0,18 0,21 0,34 0,23� San Gimignano
10,0
l’indice. Città�d’arte� 0,11� 0,21 0,17 0,11 0,23 0,18� 10,0 Matera

5,0 Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata� Città d'arte*


5,0

0,0
Nel periodo intercorso dal 2005 al 2011 la peraltro già piuttosto elevato, ed a Matera; mentre si
Nel�periodo�intercorso�dal�2005�al�2011�la�stagionalità�dei�flussi�non�ha�subito�variazio� 0,0

ni�di�rilievo:�si�è�mantenuta�stabile�ad�Assisi;�si�è�leggermente�incrementata�a�San�Gi�
stagionalità dei flussi non ha subito variazioni di rilievo: è leggermente ridotta a Siena.
mignano�dove�il�valore�era�peraltro�già�piuttosto�elevato,�ed�a�Matera;�mentre�si�è�leg� Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
� 196
italiani stranieri
� si è mantenuta stabile ad Assisi; si è leggermente Il confronto dei valori dell’indice di stagionalità per
germente�ridotta�a�Siena.��
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Fonte:�APT�Basilicata�

incrementata a San Gimignano dove il valore era leIl�confronto�dei�valori�dell’indice�di�stagionalità�per�le�quattro�città�in�esame�rispetto�a�
quattro città in esame rispetto a quello delle cit- *�I�dati�delle�città�d’arte�si�riferiscono�al�2010��

quello� delle� città� d’arte� italiane� (0,18� nel� 2011)� evidenzia�situazioni� di� maggiore� con�
Il�confronto� 3.2�Analisi�dell’offerta�turistica�
centrazione�dei�flussi,�soprattutto�a�San�Gimignano.�Siena�invece�è�la�città�che�risente�
Tra�le�città�esaminate�il�grafico�delle�presenze�mensili�e�il�confronto�dell’indice�di�Gini� �
di�meno�della�stagionalità�del�turismo,�soprattutto�per�quanto�riguarda�la�componente�
202 rilevano� una� stagionalità� più� elevata� per� i� flussi� di� San� Gimignano,� mentre� viceversa� 3.2.1�Analisi�della�consistenza�ricettiva� 203
italiana� (il� cui� valore� dell’indice� è� molto� vicino� allo� zero,� che� come� si� è� detto� indica�
tà d’arte italiane (0,18 nel 2011) evidenzia situazioni di 3.2 Analisi dell’offerta turistica la capacità delle città di soddisfare segmenti diversi Assisi
maggiore concentrazione dei flussi, soprattutto a San di domanda (in termini di profilo di spesa) con un’of- Nel 2011 nel comune di Assisi sono presenti 84 eser-
Gimignano. Siena invece è la città che risente di meno 3.2.1 Analisi della consistenza ricettiva ferta differenziata che preveda non solo strutture al- cizi alberghieri (22 % dell’offerta ricettiva totale) e 300
della stagionalità del turismo, soprattutto per quanto Per analizzare l’evoluzione della destinazione turisti- berghiere, ma anche extralberghiere, con formule che strutture extralberghiere (78 %); la capacità ricettiva
riguarda la componente italiana (il cui valore dell’indi- ca risulta interessante considerare oltre alla domanda consentano al turista culturale oltre che di contene- offerta è costituita da 4.383 posti letto alberghieri e
ce è molto vicino allo zero, che come si è detto indica anche l’offerta sia in termini di numerosità che di tipo- re la spesa, anche di avvicinarsi maggiormente ad una 6.179 extralberghieri. Si tratta dunque di una ricettivi-
l’equidistribuzione dei flussi nei vari mesi). logia di strutture. realtà locale più autentica e meno standardizzata. tà con una forte connotazione a carattere extralber-
In questa sede verrà presa in esame la consistenza Tra gli aspetti da considerare andrà infine preso in ghiero che rappresenta il 58% circa della complessiva
Il valore di questo indice andrà monitorato in manie- delle strutture ricettive analizzandone la distribuzione esame il livello di occupazione delle strutture ricettive, capacità ricettiva.
ra costante da parte dei gestori del sito, per cercare di con riferimento alle tipologie - alberghiera ed extral- un valore particolarmente interessante a cui è stret- E’ interessante considerare l’evoluzione che ha subi-
mantenerlo più basso possibile attraverso l’implemen- berghiera - e l’evoluzione che queste hanno subito nel tamente legata l’economicità e l’efficienza gestiona- to il comparto ricettivo nel decennio considerato nel-
tazione di politiche di destagionalizzazione dei flussi. corso dell’ultimo decennio. le delle strutture. Tale valore viene misurato attraver- l’analisi che ha visto un aumento dei posti letto tota-
In tal modo sarà possibile contenere gli effetti di un’ec- Risulta interessante considerare alcune caratteri- so l’utilizzo di due indicatori che tengono conto o del- li del 24,3%.
cessiva concentrazione dei visitatori i cui impatti, co- stiche strutturali degli esercizi ricettivi alberghieri l’intero periodo annuale (indice di occupazione lorda), Dal 2004 al 2011 la componente extralberghiera è
me si è visto nell’analisi teorica, possono comportare espresse dalla dimensione media e dall’indice di quali- oppure dei giorni effettivi di apertura delle strutture quella che ha presentato il maggior dinamismo cre-
dei rischi per il mantenimento dell’integrità del patri- tà. L’analisi di questi dati per le città Unesco considera- (indice di occupazione netta). A livello territoriale, es- scendo nell’intero periodo del 24%, mentre gli eser-
monio urbano e quindi per la stessa attività turistica. te consentirà di valutare l’evoluzione del comparto al- sendo difficile disporre del dato dei giorni di apertura cizi alberghieri sono cresciuti in media del 4,6%. Tra
berghiero non solo sotto il profilo quantitativo, ma an- effettiva delle imprese, viene utilizzato l’indice lordo le strutture extralberghiere di maggiore interesse da
che qualitativo. per motivi di praticità. considerare nell’analisi vi sono gli agriturismi (27,3 %
Può essere inoltre interessante valutare nell’analisi dei posti letto) che hanno avuto un forte sviluppo nel

204 205
periodo considerato (+7,3 %); l’aumento della loro ca- si tratta quindi ancora di esercizi di dimensioni piut- una progressiva espulsione delle strutture di livello tre città in cui si registra una netta prevalenza del com-
pacità ricettiva insieme ad un innalzamento del livello tosto limitate, molto inferiori a quelle medie delle cit- più basso, in termini dimensionali meno adeguate per parto extralberghiero.
qualitativo ha portato il comparto a sottrarre, in parte, tà d’arte italiane pari a 83 letti per esercizio. La ridotta accogliere forme di turismo organizzato. Per valutare Nell’arco di tempo dal 2000 al 2011 l’offerta di po-
quote di mercato alle strutture alberghiere. dimensione media delle strutture alberghiere non va alcuni aspetti qualitativi dell’offerta alberghiera può sti letto è complessivamente aumentata (+22%). Se si
Un’altra delle tipologie del comparto extralberghie- tuttavia considerata un elemento di assoluta criticità essere considerato un indicatore sintetico l’”indice di analizza la situazione dal 2004 al 2011 si rileva un in-
ro che ha subito un incremento significativo è quella dell’offerta umbra; le limitate condizioni possono es- qualità (4)” che dà la possibilità di confronto con il da- cremento della componente extralberghiera (+20%)
dei bed & breakfast che tendono a localizzarsi all’in- sere intese anche come una delle condizioni di auten- to medio delle città d’arte. Tale dato per Assisi nel 2011 che ha ampiamente compensato la diminuzione che
terno del centro urbano: nel 2002 l’offerta nei bed & ticità dell’offerta, in grado di incontrare le aspettative è pari a 74,4 presentando un incremento rispetto al si è avuta nei posti letto delle strutture alberghiere (-
breakfast appariva del tutto trascurabile, soltanto lo soprattutto del turista straniero che ama in particola- 2002 dove era pari a 65,5; nonostante questo proces- 3,2%).
0,4%; nel corso del decennio l’incidenza della capacità re l’italian life style tipico soprattutto delle città d’ar- so di miglioramento l’offerta della città umbra rispetto La dimensione media degli esercizi alberghieri pa-
ricettiva di queste strutture è arrivata al 4,2%. te “minori” e che è alla ricerca anche di forme di ricet- a tale dato si colloca ancora al di sotto del dato medio ri a 85 letti è aumentata rispetto al 2002 in cui era di
Questo processo di crescita delle strutture di tipo tività caratterizzate da location particolari, per esem- nazionale per le città d’arte pari a 87,4. 74 letti per esercizio. Le trasformazioni che hanno in-
complementare rispetto a quelle alberghiere può es- pio immobili di pregio ristrutturati nel centro storico teressato il comparto (riduzione dei posti letto) hanno
sere interpretato in senso positivo, rappresentando un di una città d’arte. comportato una riduzione dell’indice di qualità delle
punto di forza per la città che consente di allargare Un’analisi dettagliata delle strutture alberghiere per Siena strutture, che pur rimanendo elevato è sceso da 85,9
l’offerta e la sua varietà per soddisfare le esigenze di tipologia consente di rilevare una crescita dei posti let- Nel Comune di Siena nel 2011 si registrano 46 eserci- del 2002 a 84,5. Questo è un dato che seppure al di so-
un pubblico differenziato. Per quanto concerne la di- to nelle strutture di livello medio-alto e una riduzio- zi alberghieri con 3.925 letti e 253 strutture extralber- pra del valore medio per le città d’arte italiane può ri-
mensione media delle strutture alberghiere questa si ne di quelli nelle strutture di livello più basso ad una ghiere con una capienza di 3.722 posti letto. Si osser- chiedere di monitorarne con attenzione l’andamento
è mantenuta abbastanza stabile nel periodo in esa- e due stelle. Il quadro mostra dunque una tendenza al va quindi una ripartizione piuttosto equa della capaci- nei prossimi anni, al fine di evitare che si modifichi ul-
me, passando dai 50 letti del 2002 ai 52 letti nel 2011; miglioramento qualitativo dell’offerta alberghiera, con tà ricettiva tra le due componenti, a differenza delle al- teriormente in senso negativo, comportando così un
4. L’indice di qualità è ottenuto applicando al numero dei letti negli alberghi un sistema di
ponderazione che attribuisce loro un peso decrescente al decrescere della categoria e rap-
portando successivamente il valore ponderato dell’offerta a quello non ponderato. A valori
più elevati dell’indice corrisponde una maggiore presenza di alberghi di categoria elevata.

206 207
abbassamento del livello qualitativo dell’offerta com- senta il 75% dei posti letto totali. la cui capacità ricettiva è rispettivamente di 1.558 vato, ai consistenti interventi di recupero e riqualifica-
plessiva della città. Nel periodo dal 2000 al 2011 la ricettività comples- (65,5% del totale) e 821 posti letto. zione realizzati nel quartiere dei Sassi.
Un altro dato interessante da considerare nell’analisi è siva è aumentata del 94%; un esame dettagliato delle Nel periodo dal 2000 al 2011 i posti letto nel totale La dimensione media delle strutture alberghiere del
quello della diminuzione del peso della ricettività negli singole componenti evidenzia una maggiore dinami- delle strutture sono aumentati in modo molto consi- comune di Matera è diminuita passando da 84 posti
esercizi agrituristici di ben 4 punti percentuali, a fronte cità della componente extralberghiera (+50%) rispet- stente +82,5%; una lettura disaggregata dei dati mo- letto per struttura nel 2002 a 65 posti letto, in contro-
dell’aumento che si è registrato in generale nel compar- to a quella alberghiera (+29%) con specifico riferimen- stra come la componente extralberghiera sia stata tendenza rispetto a quanto si registra nelle altre città
to extralberghiero. Questo dato potrebbe far pensare ad to al periodo 2004-2011. quella più interessata dalla crescita: nel periodo 2004- del campione e le altre città d’arte italiane.
una fase di contrazione del prodotto “agriturismo”che ha La dimensione media degli esercizi alberghieri di 68 let- 2011 è aumentata del 185% mentre i posti letto negli A fronte del ridimensionamento delle strutture si è
avuto nella campagna senese un punto privilegiato per ti per struttura è aumentata rispetto al 2002 in cui era di alberghi sono aumentati anch’essi, ma in misura più registrato però un innalzamento dell’indice di quali-
la sua nascita e diffusione a livello nazionale e che proba- 49 unità. Una tendenza verso un miglioramento qualitati- contenuta (+47,5%). Naturalmente queste performan- tà che già si attestava su valori elevati: attualmente è
bilmente dopo aver raggiunto uno sviluppo elevato l’of- vo del settore può evidenziarsi anche dal valore dell’indice ces vanno considerate in relazione al dato di partenza, pari a 90,2 al di sopra del valore medio delle città d’ar-
ferta si sta progressivamente riducendo. di qualità pari a 80,5 esattamente identico a quello rilevato all’inizio del 2000 infatti l’offerta ricettiva della città era te italiane.
per le altre città d’arte, e migliorato rispetto al 2002. molto scarsa, al di sotto delle mille unità, a sottolinea-
L’offerta delle strutture agrituristiche riveste un ruolo re una situazione del turismo ancora in una fase molto
San Gimignano molto importante nel comune, pari a circa il 39 %. iniziale dello sviluppo. Il confronto
L’offerta ricettiva di San Gimignano si caratterizza per Tra le componenti più dinamiche dell’offerta extral- Volendo mettere a confronto l’offerta delle quat-
la presenza di 19 strutture alberghiere con 1.290 posti berghiera va segnalata quella dei bed & breakfast che tro città si osserva come tra queste Assisi sia quella in
letto e 299 strutture extralberghiere con 3.922 letti. Matera nel 2011 costituiscono il 48,4% della ricettività com- cui è disponibile un numero di posti letto più elevato
Si ha anche in questo caso una forte prevalenza del- Nel comune di Matera nel 2011 si registra la presenza di plessiva in termini di posti letto. Il forte sviluppo di (10.562) seguita nell’ordine da Siena (7.647), San Gimi-
la ricettività del comparto extralberghiero che rappre- 24 esercizi alberghieri e di 100 strutture extralberghiere, questo tipo di strutture è da collegarsi, come già rile- gnano (5.212) e Matera (2.379).

208 209
Parte II città�storica,�che�nelle�circostanze,�favorendo�un�più�stretto�legame�tra�il�centro�urba�

Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane no�ed�il�territorio�circostante.��


dell’indice�di�qualità�che�già�si�attestava�su�valori�elevati:�attualmente�è�pari�a�90,2�al�di� Le�dimensioni�medie�degli�esercizi�alberghieri�sono�aumentate�quasi�ovunque,�tranne�
sopra�del�valore�medio�delle�città�d’arte�italiane.�� Graf.�35���Letti�negli�esercizi�alberghieri�–�N.I.�2004=100� nel�caso�di�Matera;�a�questo�aumento�dimensionale�si�è�accompagnato�un�generalizza�
E’ interessante considerare la dinamica che ha coin- In tutte le città, tranne Matera (34,5%) troviamo un patrimonio alberghiero di Matera può certamente
� 160,0 to�miglioramento�del�livello�qualitativo�delle�strutture�(tranne�la�piccola�flessione�regi�
volto il comparto ricettivo nei diversi casi: come si è già
Il�confronto� ruolo molto consistente della ricettività extralberghie- giustificare l’elevato livello qualitativo ben superio-
strata�per�Siena).�La�recente�costruzione�del�patrimonio�alberghiero�di�Matera�può�cer�
150,0
sottolineato Materal’offerta�
Volendo� mettere� a� confronto� è la delle�
realtà che
quattro� ha
città� avuto
si� osserva� untra�proces-
come� queste�
140,0
ra che pesa nel caso di San Gimignano per il 75,2%, re al livello medio nazionale.
tamente�giustificare�l’elevato�livello�qualitativo�ben�superiore�al�livello�medio�naziona�
Assisi�sia�quella�in�cui�è�disponibile�un�numero�di�posti�letto�più�elevato�(10.562)�segui�
so di sviluppo più consistente, sia nelle strutture alber- 130,0 Assisi
per Assisi il 58,5% e per Siena per il 48,7%, a fronte di le.��
ta�nell’ordine�da�Siena�(7.647),�San�Gimignano�(5.212)�e�Matera�(2.379).�� Siena Tab.�9���Indicatori�dell'offerta�ricettiva�alberghiera�
ghiere che extralberghiere; una elevata dinamicità la si
E’�interessante�considerare�la�dinamica�che�ha�coinvolto�il�comparto�ricettivo�nei�diver�
120,0
S. Gimignano una media nazionale del 45,4%. 2002 2011
Matera
110,0
riscontra anche per San Gimignano, mentre un profi-
si�casi:�come�si�è�già�sottolineato�Matera�è�la�realtà�che�ha�avuto�un�processo�di�svilup� Città d'arte* Il ruolo del comparto alberghiero si è andato dun- Dimensione
media
Indice di
qualità
Dimensione
media
Indice di
qualità
100,0
po�più�consistente,�sia�nelle�strutture�alberghiere�che�extralberghiere;�una�elevata�di�
lo di crescita modesto lo si rileva sia per Assisi che per 90,0
que in parte attenuando, tranne il caso di Matera, evi- Assisi
Siena
50
74
65,1
85,9
52
85
74,4
84,5
namicità�la�si�riscontra�anche�per�San�Gimignano,�mentre�un�profilo�di�crescita�mode� San Gimignano 49 75,9 68 80,5
Siena, a loro volta allineate con il processo di espansio-
sto�lo� si�rileva�sia�per�Assisi�che�per�Siena,�a�loro�volta�allineate�con�il�processo�di� e� 80,0 denziando un processo di ampliamento della varietà Matera 84 82,7 65 90,2
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Città d'arte* 74 82,1 83 87,4 �
ne della ricettività nelle altre città d’arte italiane.
spansione�della�ricettività�nelle�altre�città�d’arte�italiane.��� � di opportunità ricettive offerte al turista culturale, che Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
� Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata� *�il�dato�delle�Città�d’arte�si�riferisce�al�2010�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile� può soddisfare le esigenze di visita in modo abbastan- �
Graf.�34���Letti�negli�esercizi�ricettivi�–�N.�I.�2000=100� Poiché�il�dato�disaggregato�di�Matera�è�disponibile�solo�dal�2004,�il�grafico�dei�confrontii�parte�da�tale�anno��
� za diversificato, con formule che prevedono il soggior- Tab.�10���Indicatori�dell'offerta�ricettiva�extralberghiera�
300,0 2002 2011
Graf.�36�–�Letti�negli�esercizi�complementari�–�N.I.�2004=100� no sia all’interno della città storica, che nelle circostan- % letti % letti bed % letti % letti bed
agriturismi & breakfast agriturismi & breakfast
250,0 300,0
ze, favorendo un più stretto legame tra il centro urba- Assisi 20,0 0,4 27,3 4,2
Assisi Siena 9,1 n.d. 5,3 n.d.
200,0 Siena 250,0 no ed il territorio circostante. San Gimignano
Matera
37,9
55,7
n.d.
1,7
38,8
18,4
n.d.
48,4
San

150,0
Gimignano
Matera
Le dimensioni medie degli esercizi alberghieri sono Città d'arte* 6,6 2,6 11,2 7,9 �
200,0
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�

100,0
Città d'arte* Assisi
Siena
aumentate quasi ovunque, tranne nel caso di Ma- *�il�dato�delle�Città�d’arte�si�riferisce�al�2010�
150,0
tera; a questo aumento dimensionale si è accom-
S. Gimignano
Matera

50,0 Città d'arte*


2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 100,0 pagnato un generalizzato miglioramento del livello Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 204


Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata� 50,0
qualitativo delle strutture (tranne la piccola flessio-
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
� � ne registrata per Siena). La recente costruzione del
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
Poiché�il�dato�disaggregato�di�Matera�è�disponibile�solo�dal�2004,�il�grafico�dei�confrontii�parte�da�tale�anno��

210 211
denziato�dal�grafico�38.�
Caratteristiche e dinamiche del turismo nelle città d’arte italiane

Graf.�37���Occupazione�lorda�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi� Graf.�39���Occupazione�lorda�negli�esercizi�alberghieri�
3.2.2 Il tasso di occupazione della capacità ricettiva 45,0
per le città d’arte (tranne il 2011 di cui non è disponibi-
42,1 60,0

Il confronto tra la capacità ricettiva potenziale utiliz- le il dato per il raffronto).


37,0 50,0
36,7 46,4
zata nelle diverse città del Patrimonio Unesco, ci mo- 35,0 33,5 42,3 43,1
41,4
32,2 40,0 40,7 39,2
stra una situazione più favorevole nell’ultimo anno per 28,7
25,7
31,7 34,4 Il tasso di utilizzo delle strutture complementari che
28,5 30,0
Siena con un’occupazione media del 36,7%, seguita da 25,0 24,6
25,4 presenta in generale valori inferiori rispetto a quello
21,0 20,5
20,0
Assisi (25,7%), San Gimignano (24,6%) e Matera (21%). del comparto alberghiero per la presenza di tipologie
15,0
10,0
Le variazioni di questo indice nel corso degli ultimi 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 di strutture a diretto contatto con la natura (campeg-
anni, in calo in tutte e quattro le città, derivano da un Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte*
Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte*
� gi, agriturismi,..., la cui apertura è legata ai ritmi sta-

andamento squilibrato delle presenze e dei posti let- Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi;�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
gionali), si è mantenuto abbastanza stabile per Assisi,
to, come evidenziato dal grafico 38. *�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
� Parte II
Poiché�il�dato�disaggregato�di�Matera�è�disponibile�solo�dal�2004,�il�grafico�dei�confrontii�parte�da�tale�anno��

Matera, San Gimignano, mentre è migliorato notevol-
� mente per il comune di Siena.
Graf.�38���Dinamica�di�crescita�delle�presenze�e�dei�posti�letto�nel�periodo�2004�2011�
Il tasso di occupazione costituisce dunque un dato Graf.�40���Occupazione�lorda�negli�esercizi�complementari�

molto interessante da monitorare nel tempo che po- 120 105 35,0
31,8
Gli indicatori di pressione turistica e turisticità
100 30,0
trà fornire indicazioni sia ai fini della gestione azienda- 84 77 Per valutare la pressione esercitata sulle città dai flus-
80 25,0
le che per quella del territorio del sito. presenze 20,0
21,5
19,2
21,4 si di visitatori e i loro livelli di turisticità è opportuno
60 43,8 18,3

40
29,5 letti
15,0
16,6
14,5
16,1
12,5
considerare alcuni indicatori tra cui i più significativi
15,1
Considerando nello specifico la situazione nel com- 20 1,2
6,9
10,0
9,5 sono riportati nella tabella seguente. I valori degli indi-
5,0
parto alberghiero questi valori risultano nell’ultimo 205
0
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 0,0
catori, calcolati per il 2000 e il 2010, evidenziano situa-
Assisi Siena San Gimignano Matera
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
anno più elevati rispetto al dato generale, seppure in � zioni di maggiore affollamento e pressione ad Assisi e
Assisi Siena San Gimignano Matera Città d'arte*
tutte le situazioni al di sotto del dato medio nazionale Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
� � San Gimignano. I trend dei flussi turistici nel decennio
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�
Il�tasso�di�occupazione�costituisce�dunque�un�dato�molto�interessante�da�monitorare�
*�il�dato�delle�Città�d’arte�per�il�2011�non�è�ancora�disponibile�
nel�tempo�che�potrà�fornire�indicazioni�sia�ai�fini�della�gestione�aziendale�che�per�quel� Poiché�il�dato�disaggregato�di�Matera�è�disponibile�solo�dal�2004,�il�grafico�dei�confrontii�parte�da�tale�anno��

212 la�del�territorio�del�sito.�� 213



Parte II

considerato più dinamici a San Gimignano che ad As-


Il�tasso�di�utilizzo�delle�strutture�complementari�che�presenta�in�generale�valori�inferio�
sisi hanno determinato un calo della pressione turisti-
ri�rispetto�a�quello�del�comparto�alberghiero�per�la�presenza�di�tipologie�di�strutture�a�
ca nella cittadina umbra e un incremento in quella to-
diretto�contatto�con�la�natura�(campeggi,�agriturismi,…,�la�cui�apertura�è�legata�ai�ritmi�
stagionali),�si�è�mantenuto�abbastanza�stabile�per�Assisi,�Matera,�San�Gimignano,�men�
scana modificando la loro posizione relativa.
tre�è�migliorato�notevolmente�per�il�comune�di�Siena.��
Con riferimento alla turisticità, data la limitata esten-

sione territoriale del comune di Siena, il numero dei
Gli�indicatori�di�pressione�turistica�e�turisticit�
posti letto rapportato alla superficie comunale risulta
Per�valutare�la�pressione�esercitata�sulle�città�dai�flussi�di�visitatori�e�i�loro�livelli�di�turi�
sticità�è�opportuno�considerare�alcuni�indicatori�tra�cui�i�più�significativi�sono�riportati�
più elevato in questa città rispetto alle altre. La dina-
nella�tabella�seguente.�I�valori�degli�indicatori,�calcolati�per�il�2000�e�il�2010,�evidenzia�
mica fortemente espansiva in tutte e quattro le desti-
no�situazioni�di�maggiore�affollamento�e�pressione�ad�Assisi�e�San�Gimignano.�I�trend�
nazioni dell’offerta ricettiva ha determinano infine un
dei�flussi�turistici�nel�decennio�considerato�più�dinamici�a�San�Gimignano�che�ad�Assisi�
incremento generalizzato dei livelli di turisticità.
hanno�determinato�un�calo�della�pressione�turistica�nella�cittadina�umbra�e�un�incre�
mento�in�quella�toscana�modificando�la�loro�posizione�relativa.�

Tab.�11���Pressione�turistica�e�turisticità�
2000�
Pres./pop.� (Pres./365)/pop. Letti/Pop.� Letti/Sup.�
Letti/Sup.�
�� *100� *100� *100� *Pop.*10.000�
Assisi� 4.135,30� 11,33 33,77 45,46� 18,07
Siena� 1.819,76� 4,99 11,83 52,75� 9,97
San�Gimignano� 3.937,88� 10,79 37,82 19,31� 27,25
Matera� 153,93� 0,42 1,47 2,17� 0,38
2010�
Pres./pop.� (Pres./365)/pop. Letti/Pop.� Letti/Sup.�
Letti/Sup.�
�� *100� *100� *100� *Pop.*10.000�
Assisi� 3.276,38� 8,98 39,90 59,68� 21,36
Siena� 1.949,69� 5,34 14,34 65,80� 12,08
San�Gimignano� 5.909,07� 16,19 63,29 35,50� 45,59
Matera� 267,34� 0,73 3,81 5,95� 0,98
Fonte:�Istat,�Ufficio�Turismo�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�provinciale�di�Siena,�APT�Basilicata�

Con� riferimento� alla� turisticità,� data� la� limitata� estensione� territoriale� del� comune� di�
214 Siena,�il�numero�dei�posti�letto�rapportato�alla�superficie�comunale�risulta�più�elevato� 215
2.
Sistema di monitoraggio
e valutazione delle
tendenze in atto nelle
destinazioni turistiche
1. Premessa cazioni operative in ambito turistico; successivamen- 2. Il sistema IDES - simulare l’effetto del cambiamento delle variabili
te viene applicato ai siti Unesco oggetto della presen- attraverso immagini create con un semplice inter-
Per un’efficace gestione e pianificazione di una de- te analisi. Un’efficace sistema di rilevamento delle caratteristi- faccia.
stinazione è necessario sottoporre a monitoraggio le che e delle tendenze in atto in una destinazione turisti- L’IDES è dunque uno strumento di rilevamento vir-
sue dinamiche turistiche attraverso l’impiego di stru- ca è il “Sistema di valutazione interattivo delle destina- tuale che, una volta selezionate le variabili strategi-
menti che consentano di rilevare in maniera tempesti- zioni” (IDES – Interactive Destination Evaluation System), che e adottati livelli di “soglia” appropriati, consente
va le tendenze negative che possono comprometter- un sistema di diagnosi olistica definito nell’ambito di uno di evidenziare le situazioni di criticità e fornisce sugge-
ne l’attrattività, avviandola verso una possibile condi- studio commissionato dalla Direzione Generale Imprese rimenti per l’implementazione di misure pratiche per
zione di declino, o che si rivelino pregiudizievoli, nel e Industria della Commissione Europea volto a definire contrastarle.
caso si tratti di un sito Unesco, per il mantenimento dei strumenti di rilevamento tempestivo per l’identificazio-
suoi valori universali. ne di situazioni di potenziale declino di una destinazio- L’IDES si avvale dell’utilizzo, quale strumento pratico
Qui di seguito si propone un sistema di rilevamen- ne turistica. per la rilevazione, del grafico a ragnatela, un’immagine
to e valutazione delle tendenze di una destinazione Il sistema consiste nella creazione, attraverso l’utiliz- che consente di ottenere una sintesi visiva delle
turistica che consente di cogliere i segnali di “allerta” zo di indicatori selezionati, di uno strumento decisio- principali caratteristiche di una destinazione. Queste
con riferimento ad alcune caratteristiche significative, nale pratico e dinamico in grado di: caratteristiche sono presentate come un’unica
fungendo dunque da utile supporto per identificare le - fornire ai gestori di una destinazione informazioni immagine, il così detto grafico “a ragnatela” o “a radar”,
politiche di gestione da attivare per contrastarne i po- strategiche e di facile interpretazione sulla situa- in cui i valori standardizzati sono rappresentati su
tenziali effetti negativi. zione attuale e sui rischi di un possibile declino; assi che si diramano a cerchio intorno ad un’origine.
Il sistema di rilevamento viene prima definito in ter- - illustrare in modo efficace l’evoluzione della destina- Unendo i valori sugli assi si ottiene un poligono da
mini teorici e descritto con riferimento alle sue impli- zione nel tempo attraverso una serie di “istantanee”; cui emerge il profilo della destinazione delineato dalle

218 219
Parte II

Graf.�1�–�Grafico�a�ragnatela�destinazione�A�/�Situazione�al�tempo�1�
variabili considerate. L’utilizzo dei grafici a ragnatela nel modello IDES ai stinazione è potenzialmente molto elevato. Per sele-
Un singolo grafico a ragnatela offre un’”immagine sta- V1
fini del rilevamento di situazioni/tendenze negative in zionare un quadro di dimensioni gestibili e rappre-
tica”, simile a una foto della destinazione, mentre una atto nelle destinazioni turistiche comporta, come più sentabili attraverso strumenti grafici di sintesi, quali
V7 V2
sequenza cronologica di questo tipo di grafici permet- sopra ricordato, due ordini di questioni: i grafici a ragnatela, è utile valutare i potenziali indi-
te di ottenere una descrizione dinamica molto efficace catori in base ai requisiti che devono soddisfare. A ta-
V6 V3
dell’evoluzione della destinazione. - l’individuazione di un numero ristretto di indica- le proposito, l’OCSE (1) ha definito tre grandi requisi-
Le principali caratteristiche del sistema turistico del- tori che possano rappresentare in maniera effica- ti, accolti e condivisi a livello internazionale, rispetto
V5 V4
la destinazione possono essere comprese immedia- � ce gli aspetti salienti del sistema turistico locale e ai quali selezionare gli indici da utilizzare per l’imple-
tamente osservando la forma dell’immagine. Anche Graf.�2���Grafico�a�ragnatela�destinazione�B�/�Situazione�al�tempo�2� siano di rilevanza e utilità ai fini dell’analisi; mentazione di un sistema di monitoraggio: rilevan-
eventuali equilibri/disequilibri del sistema turistico - l’individuazione e l’inserimento all’interno del gra- za e utilità rispetto agli obiettivi dell’analisi, solidità
della destinazione sono facilmente riconoscibili dalla V1 fico di valori “soglia” il cui superamento rappre- scientifica e misurabilità. Questi criteri generali per la
forma dell’immagine: più è confinato in una sezione V7 V2
senta un campanello di allarme di caratteristiche e selezione degli indicatori possono dunque essere ri-
particolare del poligono, più il sistema e squilibrato. processi in atto che possono rivelarsi pregiudizie- condotti, nel caso specifico del monitoraggio di de-
Il valore di una caratteristica specifica è identificabile voli per lo sviluppo equilibrato della destinazione stinazioni turistiche che siano anche siti Unesco, ai
V6 V3
tramite la concavità (valore ridotto) e convessità (valo- o per il mantenimento dei suoi valori universali nel seguenti requisiti:
re elevato) del grafico. caso si tratti di un sito Unesco. 1. rilevanza e utilità ai fini dell’analisi:
V5 V4
I due grafici a ragnatela riportati di seguito potreb- � Qualsiasi sistema di rilevamento e monitoraggio, e - rappresentatività delle condizioni ambientali e so-
bero, dunque, riferirsi a due destinazioni con profi- stanziali modifiche sono intervenute in alcuni caratte-
� dunque anche l’IDES, richiede una selezione sistema- cio-economiche locali, dei fattori di pressione sul-
L’utilizzo� dei� grafici� a� ragnatela� nel� modello� IDES� ai� fini� del� rilevamento� di� situazio�
li turistici diversi (A e B), oppure ad una stessa destina- ri del turismo locale. tica di indicatori. Il numero di indicatori che possono le risorse, delle politiche territoriali e del sistema di
ni/tendenze�negative�in�atto�nelle�destinazioni�turistiche�comporta,�come�più�sopra�ri�
zione “fotografata” in tempi diversi (T1 e T2), dove so- cordato,�due�ordini�di�questioni:� essere raccolti per monitorare la dinamica di una de- gestione;

- l’individuazione� di� un� numero� ristretto� di� indicatori� che� possano� rappresentare� in� 1. OCSE, Sustainable development, Annual report 2001
maniera�efficace�gli�aspetti�salienti�del�sistema�turistico�locale�e�siano�di�rilevanza�e�
220 221
utilità�ai�fini�dell’analisi;��
Sistema di monitoraggio e valutazione delle tendenze in atto nelle destinazioni turistiche

Graf.�3�–�Modello�IDES�
- capacità di mettere in evidenza le opportunità da ta dati; pubblici locali, capacità di ristorazione, capacità di
V1
valorizzare e le minacce da contrastare; - disponibilità nel tempo e frequenza di aggior- smaltimento dei rifiuti, capacità massima di accoglienza
- capacità di orientamento delle decisioni e dei namento. dei monumenti, disponibilità di parcheggi, ecc. – che V7 V2

comportamenti dei gestori della destinazione tu- L’identificazione di valori soglia è invece necessaria differiscono da località a località.
ristica; per fornire punti di riferimento rispetto ai quali V6 V3

- capacità di restituire l’efficacia delle scelte; valutare l’andamento complessivo degli indicatori Una volta definiti indicatori e valori soglia, si può pro-
- immediatezza comunicativa; ed evidenziare eventuali situazioni di criticità. Anche cedere all’implementazione del sistema di valutazio- V5 V4

2. solidità scientifica: in questo caso non si tratta di un compito agevole ne interattivo della destinazione e alla costruzione del �

- sensibilità ai mutamenti nel tempo dei fenomeni perché generalmente non esistono valori oggettivi e grafico dell’IDES che consente di confrontarne visiva- condizioni

che necessitano di attenzione in merito al
rappresentati; universalmente applicabili: esistono alcune proposte mente i rispettivi valori. Quando gli indicatori raggiun- loro
� possibile percorso evolutivo.
- sensibilità alle differenze di performance fra diver- avanzate all’interno di qualche applicazione, come gono o superano i valori soglia, mettono in evidenza 3.�Un’applicazione�del�sistema�IDES�

si ambiti territoriali; quella che vedremo nel paragrafo successivo, ma in situazioni di criticità che, se non opportunamente go- Questo� paragrafo� riporta� l’esempio� di� applicazione� del� sistema� di� rilevamento� IDES�
- attendibilità ed affidabilità dei metodi di misura e generale la definizione dei valori soglia dei singoli vernate e contrastate, possono ingenerare condizioni realizzato�nell’ambito�dello�studio�commissionato�dalla�Commissione�Europea�più�so�
raccolta dei dati; indicatori dipende dalle esigenze e dalle particolari di declino. pra�citato.�Nello�studio�il�sistema�viene�applicato�ad�un’ipotetica�destinazione�turistica�
che�ha�completato�le�fasi�di�introduzione�e�sviluppo�ed�è�attualmente�monitorata�nelle�
- comparabilità di stime e misure effettuate nel tem- caratteristiche del territorio, nello specifico, della Il grafico 3 mostra il tipico risultato ottenibile dall’ap-
fasi�finali�del�ciclo�di�vita:�maturità,�declino�e�rinnovamento.�
po; destinazione turistica o del singolo sito Unesco. E’ il plicazione del sistema in cui si evidenzia che gli indi- In�base�ad�un’analisi�dell’efficacia�degli�indicatori�utilizzabili�per�rilevare�gli�aspetti�da�
3. misurabilità: caso, ad esempio, degli indicatori di pressione turistica catori V1, V3 e V7 hanno oltrepassato le rispettive so- monitorare�e�della�facilità�di�reperimento�dei�dati�necessari�alla�loro�costruzione,�sono�
- esistenza, reperibilità ed affidabilità dei dati ne- il cui valore soglia è rappresentato dalla capacità di glie, facendo luce su situazioni di allerta che richiedo- state�identificate�cinque�variabili�considerate�sufficienti�per�implementare�con�succes�
so�l’IDES:�
cessari; carico della località, parametro che dipende da una no interventi e azioni correttive appropriate. L’indica- �
- costi e tempi necessari alla elaborazione e raccol- serie di vincoli – capacità di trasporto dei mezzi tore V2, invece si trova sul confine, rilevando quindi 1.�Rapporto�tra�turisti�e�residenti��
E’�un�indicatore�di�impatto�sociale�dei�flussi�turistici�che�misura�la�congestione�causata�
dal� turismo.� Ha� un� duplice� significato� economico:� le� infrastrutture� commisurate� alla�
popolazione� sopportano� il� flusso� turistico� (crescente� e� stagionalizzato),� con� conse�
222 223
guenze�dal�punto�di�vista�dell’efficienza�economica�e�della�coerenza�tra�costi�di�fornitu�
3. Un’applicazione del sistema IDES misurate alla popolazione sopportano il flusso turisti- 3. Ruolo economico del turismo Gini, tradizionalmente utilizzato per misurare la con-
co (crescente e stagionalizzato), con conseguenze dal Individua il grado di dipendenza dell’economia lo- centrazione di un carattere all’interno di una distribu-
Questo paragrafo riporta l’esempio di applicazione punto di vista dell’efficienza economica e della coeren- cale dal fenomeno turistico. E’ generalmente misurato zione, consente di rilevarne l’intensità, assumendo va-
del sistema di rilevamento IDES realizzato nell’ambi- za tra costi di fornitura e finanziamento dei servizi; se la attraverso diversi indicatori quantitativi espressi in ter- lori compresi tra 0 (caso di perfetta omogeneità nella
to dello studio commissionato dalla Commissione Eu- domanda turistica cresce rispetto alla popolazione resi- mini di rapporti: unità locali turistiche / unità locali to- distribuzione temporale dei flussi) e 1 (caso di massi-
ropea più sopra citato. Nello studio il sistema viene dente, il prezzo dei servizi privati offerti può aumentare tali; addetti nel turismo / addetti totali; addetti nel tu- ma concentrazione in un solo periodo).
applicato ad un’ipotetica destinazione turistica che ha con conseguenze negative sulla convenienza localizza- rismo / popolazione residente; reddito prodotto dal-
completato le fasi di introduzione e sviluppo ed è at- tiva dei residenti. Ci sono anche valenze culturali: perdi- l’industria turistica / reddito complessivo. Si tratta di 5. Indice di Gini della struttura della domanda
tualmente monitorata nelle fasi finali del ciclo di vita: ta delle tradizioni culturali, dialetti, ecc. approssimazioni spesso poco attendibili per la trasver- Lo scopo di questo indicatore è misurare la distri-
maturità, declino e rinnovamento. salità del “prodotto” e per le lacune dei dati. buzione della domanda turistica tra le diverse ca-
In base ad un’analisi dell’efficacia degli indicatori uti- 2. Quota di visitatori di passaggio tegorie che la compongono: gli escursionisti, a cui,
lizzabili per rilevare gli aspetti da monitorare e della fa- Si basa sull’ipotesi che il flusso di escursionisti sia 4. Indice di Gini della stagionalità come si ricordava più sopra, sono associati vantaggi
cilità di reperimento dei dati necessari alla loro costru- un problema da gestire: generalmente implica un im- La stagionalità è una variabile strategica importan- economici ridotti e impatti negativi notevoli, i turi-
zione, sono state identificate cinque variabili conside- patto ambientale e fisico considerevole (e di difficile te, dal momento che picchi eccessivi nell’affluenza di sti che pernottano nelle strutture extra alberghiere,
rate sufficienti per implementare con successo l’IDES: quantificazione in anticipo) a cui corrispondono mino- turisti in una destinazione possono produrre impat- il cui contributo è maggiore poiché pagano l’allog-
ri spese e quindi minori benefici per l’economia loca- ti sociali e ambientali negativi, mentre periodi prolun- gio e altri servizi e interagiscono con la destinazione
1. Rapporto tra turisti e residenti le; è altamente stagionalizzato; non ha limitazione na- gati caratterizzati da flussi turistici ridotti o irrilevanti per più di un giorno, e i turisti frequentatori di alber-
E’ un indicatore di impatto sociale dei flussi turistici turale nella capacità di accoglienza ma è ‘teoricamen- denunciano l’impossibilità di avere un’industria turisti- ghi che sono caratterizzati dalle abitudini di consu-
che misura la congestione causata dal turismo. Ha un te infinito’. ca articolata e forte, in grado di assicurare lo sviluppo mo più elevate. Anche in questo caso l’indice di Gini
duplice significato economico: le infrastrutture com- economico sostenibile della destinazione. L’indice di si presta a misurare il fenomeno, assumendo valori

224 225
Parte II
fasi�finali�del�ciclo�di�vita�di�una�destinazione:�maturità,�declino�e�rinnovamento.�
� toraggio,�nell’esempio�sono�stati�poi�definiti�i�valori�di�soglia�per�ciascuna�di�esse,�indi�
Tab.�1�–�IDES�applicato�ad�una�destinazione�turistica�ipotetica� cati�nella�tabella�seguente,�e�sono�stati�ipotizzati�tre�scenari�diversi�corrispondenti�alle�
ridotti laddove la distribuzione tra le tre categorie di Indicatore soglia
periodo P3
valore
periodo P4
valore
periodo P4
valore
lefasi�finali�del�ciclo�di�vita�di�una�destinazione:�maturità,�declino�e�rinnovamento.�
fasi finali del ciclo di vita di una destinazione: matu- Il secondo grafico identifica chiaramente una situa-
valore /soglia valore /soglia valore /soglia
visitatori è più omogenea e valori elevati nel caso in Turisti/residenti
Quota di visitatori di passaggio
15,00 17,14 1,14 12,86 0,86 15,00 1,00 rità, declino e rinnovamento.
� zione di declino, poiché la maggior parte delle varia-
0,35 0,30 0,86 0,50 1,43 0,25 0,71
Tab.�1�–�IDES�applicato�ad�una�destinazione�turistica�ipotetica� Sistema di monitoraggio e valutazione delle tendenze in atto nelle destinazioni turistiche
cui la quota di visitatori di passaggio è molto eleva- Ruolo economico del turismo
Indice di Gini della stagionalità
0,25
0,15
0,25
0,19
1,00
1,27
0,25
0,21
1,00
1,40
0,33
0,13
1,33
0,87 I tre grafici seguenti “illustrano le dinamiche di una periodo P3 periodo P4 periodo P4 bili registra un valore superiore alla soglia. Tuttavia,
Indice di Gini della struttura della domanda 0,35 0,32 0,91 0,42 1,21 0,30 0,85 Indicatore soglia valore valore valore

ta. L’aumento dell’indice evidenzia, dunque, un cre- Mancanza di cooperazione


Impatto ambientale
0,50
3,00
0,50
2,40
1,00
0,80
0,50
3,60
1,00
1,20
0,33
2,70
0,67
0,90

destinazione turistica, dalla fase di maturità a quella
Turisti/residenti 15,00
valore
17,14
/soglia
1,14
valore
12,86
/soglia
0,86
valore
15,00
/soglia
1,00
quelle che richiedono azioni immediate sono legate
Il�secondo�grafico�identifica�chiaramente�una�situazione�di�declino,�poiché�la�maggior�
Quota di visitatori di passaggio 0,35 0,30 0,86 0,50 1,43 0,25 0,71
parte�delle�variabili�registra�un�valore�superiore�alla�soglia.�Tuttavia,�quelle�che�richie�
scente squilibrio tra l’impatto fisico ed economico Fonte:�Commissione�Europea����DG�Imprese�e�Industria,�“Sistema�di�rilevamento�tempestivo�per�identifica� di declino e rinnovamento. L’analisi dei grafici permet-
Ruolo economico del turismo
Indice di Gini della stagionalità
0,25
0,15
0,25
0,19
1,00
1,27
0,25
0,21
1,00
1,40
0,33
0,13
1,33
0,87
alla problematica ambientale e della stagionalità, non-
re�le�destinazioni�turistiche�in�declino�e�le�migliori�pratiche�di�prevenzione�� dono�azioni�immediate�sono�legate�alla�problematica�ambientale�e�della�stagionalità,�
Indice di Gini della struttura della domanda 0,35 0,32 0,91 0,42 1,21 0,30 0,85
del turismo con connesso incremento del rischio di � te di monitorare in maniera efficace l’evoluzione della
Mancanza di cooperazione
Impatto ambientale
0,50
3,00
0,50
2,40
1,00
0,80
0,50
3,60
1,00
1,20
0,33
2,70
0,67
0,90
ché a una forte pressione dovuta alla quota di visitato-
nonché�a�una�forte�pressione�dovuta�alla�quota�di�visitatori�di�passaggio.�
I�tre�grafici�seguenti�“illustrano�le�dinamiche�di�una�destinazione�turistica,�dalla�fase�di� �
precipitare verso un’economia non sostenibile. essere espressa facilmente con indicatori dell’intensi-
maturità�a�quella�di�declino�e�rinnovamento.�L’analisi�dei�grafici�permette�di�monitora�
destinazione.
Fonte:�Commissione�Europea����DG�Imprese�e�Industria,�“Sistema�di�rilevamento�tempestivo�per�identifica� ri� di passaggio.
re�le�destinazioni�turistiche�in�declino�e�le�migliori�pratiche�di�prevenzione��

All’elenco delle cinque variabili appena descritte, netà d’uso, come ad esempio il rapporto numero di visi-
re�in�maniera�efficace�l’evoluzione�della�destinazione.� � In particolare, il grafico relativo al primo periodo evi-
I�tre�grafici�seguenti�“illustrano�le�dinamiche�di�una�destinazione�turistica,�dalla�fase�di� Graf.�5���Indicatori�per�una�destinazione�turistica�nella�fase�di�declino�
In�particolare,�il�grafico�relativo�al�primo�periodo�evidenzia�una�situazione�di�maturità�
sono state poi aggiunte altre due per raggiungere una tatori - superficie. E’indicatore di congestione provo- denzia una situazione di maturità in cui i problemi
maturità�a�quella�di�declino�e�rinnovamento.�L’analisi�dei�grafici�permette�di�monitora� �
in� cui� i� problemi� principali� sono� rappresentati� dalla� stagionalità� e� dal� rapporto� turi� DECLINO
conoscenza più completa della destinazione: cata dal turismo, ovvero del livello di abuso potenzia-
sti/residenti,�mentre�le�altre�variabili�si�mantengono�entro�valori�accettabili.�
principali sono rappresentati dalla stagionalità e dal
re�in�maniera�efficace�l’evoluzione�della�destinazione.� � Turisti/residenti

In�particolare,�il�grafico�relativo�al�primo�periodo�evidenzia�una�situazione�di�maturità� �
6. Cooperazione le� delle risorse rapporto turisti/residenti, mentre le altre variabili si Impatto ambientale Quota di visitatori di pas saggio
in� cui� i� problemi� principali� sono� rappresentati� dalla� stagionalità� e� dal� rapporto� turi� �
Graf.�4�–�Indicatori�per�una�destinazione�turistica�nella�fase�di�maturità�
Questa variabile può essere espressa con la formula �
Quantità di rifiuti, consumo idrico e inquinamento at- mantengono entro valori accettabili
sti/residenti,�mentre�le�altre�variabili�si�mantengono�entro�valori�accettabili.� �
“1 – livello di cooperazione”, dove il “livello di coope-
mosferico
� sono altri indicatori che potrebbero rivelarsi
MAT URITA'
Turisti/ residenti
� �
Mancanza di cooperazione Ruolo economico del turismo
Graf.�4�–�Indicatori�per�una�destinazione�turistica�nella�fase�di�maturità�
razione” è rappresentato dalla percentuale comples- utili per esprimere l’impatto ambientale, anche se sono

Imp att o a mbien tale Qu ota di visitatori d i passaggio �

� MAT URITA' �
siva di operatori e organizzazioni coinvolti nelle part-caratterizzati

da una disponibilità di dati inferiore. � Turisti/ residenti

Indice di Gini della struttura della
domanda
Indice di Gini della stagionalità


nership. � Una volta definite le variabili che identificano gli
Man canza di coop erazione Ruolo econo mico del turismo Imp att o a mbien tale Qu ota di visitatori d i passaggio �


aspetti rilevanti da sottoporre a monitoraggio, nel- �

� Indice di Gini della st rut tur a della
Indice di Gini della st agionalità �
7. Impatto ambientale. l’esempio
� sono stati poi definiti i valori di soglia per
domanda � Man canza di coop erazione Ruolo econo mico del turismo
Nel grafico relativo al periodo di rinnovamento, invece,
� Nel� grafico� relativo� al� periodo� di� rinnovamento,� invece,� quasi� tutte� le� variabili� sono�
Questa variabile rappresenta la pressione fisica a cui ciascuna
� di esse, indicati nella tabella seguente, e so- � Indice di Gini della st rut tur a della
Indice di Gini della st agionalità
quasi
rientrate�tutte le variabili
in� un� intervallo� di� valori� sono rientrate
accettabile� in un
(sottintendendo� intervallodi�di
l’implementazione�
domanda

la destinazione è sottoposta a causa del turismo e può no stati ipotizzati tre scenari diversi corrispondenti al- � valori
strategie� accettabile (sottintendendo
e� misure� nella� destinazione),� l’implementazione
nonostante� sia� evidente� che� il� rapporto� turi�
� sti/residenti�deve�essere�attentamente�monitorato�e�che�la�destinazione�dipende�an�
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 220

cora�fortemente�dal�turismo�(il�ruolo�economico�del�turismo�è�l’unica�variabile�con�un�
valore�superiore�alla�soglia)”�(Commissione�Europea,�2012).�
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 220
226 227
di strategie e misure nella destinazione), nonostante 4. Applicazione del sistema IDES alle città dall’applicazione di IDES ai soli due siti Unesco di Assisi nistico è stato da noi stimato sulla base di dati e in-
Sistema di monitoraggio e valutazione delle tendenze in atto nelle destinazioni turistiche

sia evidente che il rapporto turisti/residenti deve Unesco oggetto dell’analisi e San Gimignano. Come vedremo, a differenza del formazioni ricavabili da due diverse attività di anali-
il�numero�dei�visitatori�di�passaggio,�grandezza�chiave�nella�costruzione�del�sistema,�e�

essere attentamente monitorato e che la destinazione modello descritto nelle pagine precedenti, le variabili sicome�si�è�giunti�all’individuazione�dell’indicatore�“ruolo�economico�del�turismo”.�
e ricerca: le rilevazioni sul turismo culturale e reli-
Il� numero� di� escursionisti� di� San� Gimignano� è� stato� ricavato� dal� Sistema� di� Indicatori�
dipende ancora fortemente dal turismo (il ruolo La parte conclusiva del capitolo è dedicata all’appli- utilizzate per l’analisi e la realizzazione dei grafici a gioso dell’Umbria, condotte nell’ambito delle attivi-
OTD�per�i�10�pilastri�NECSTouR,��realizzato�nell’ambito�del�Progetto�toscano�di�costru�
economico del turismo è l’unica variabile con un valore cazione del sistema di valutazione interattivo delle de- ragnatela di queste due città d’arte sono sei e non sette, tà dell’Osservatorio turistico regionale, e lo studio “Li-
zione�degli�Osservatori�Turistici�di�Destinazione�secondo�il�modello�previsto�dal�proget�
superiore alla soglia)” (Commissione Europea, 2012). stinazioni - IDES alle città d’arte italiane inserite nel- per la mancanza di informazioni utili all’individuazione nee strategiche per lo sviluppo del turismo culturale in
to�europeo�NECSTouR�(2).�
Per�quanto�riguarda�Assisi,�invece,�il�flusso�escursionistico�è�stato�da�noi�stimato�sulla�
Parte II la Lista dell’Unesco selezionate per l’analisi, in quan- del “livello di cooperazione” presente nelle due città. Umbria” realizzato dal Cst di Assisi.
base�di�dati�e�informazioni�ricavabili�da�due�diverse�attività�di�analisi�e�ricerca:�le�rileva�
Graf.�6���Indicatori�per�una�destinazione�turistica�nella�fase�di�rinnovamento�
to caratterizzate, come più sopra evidenziato, da livel- Con riferimento alle altre variabili, è opportuno ricor- Per l’identificazione del ruolo economico del turismo
zioni� sul� turismo� culturale� e� religioso� dell’Umbria,� condotte� nell’ambito� delle� attività�
� li diversi di turisticità e pressione turistica che ne fanno dare le fonti da cui è stato ricavato il numero dei visita- nelle due città è stato invece utilizzato il peso, sul to-
dell’Osservatorio�turistico�regionale,�e�lo�studio�“Linee�strategiche�per�lo�sviluppo�del�
RINNOVAMENTO

T uristi/resid enti
presupporre il diverso posizionamento nel ciclo di vita tori di passaggio, grandezza chiave nella costruzione tale, degli occupati nel settore turistico (3) relativo alle
turismo�culturale�in�Umbria”�realizzato�dal�Cst�di�Assisi.�

Per�l’identificazione�del�ruolo�economico�del�turismo�nelle�due�città�è�stato�invece�uti�
� Impatto ambientale di una destinazione turistica.
Qu ota di visitatori di passagg io del sistema, e come si è giunti all’individuazione del- provincie di appartenenza delle due città (Perugia per
lizzato�il�peso,�sul�totale,�degli�occupati�nel�settore�turistico�(3)�relativo�alle�provincie�di�
� Purtroppo, la sperimentazione del sistema IDES in l’indicatore “ruolo economico del turismo”. Assisi e Siena per San Gimignano).
appartenenza�delle�due�città�(Perugia�per�Assisi�e�Siena�per�San�Gimignano).�

Mancanza di cooperazione tutti e quattro i siti – Assisi, Siena, San Gimignano e
Ruolo eco nomico del turismo Il numero di escursionisti di San Gimignano è stato Il quadro che emerge dall’applicazione dell’IDES alle
Il�quadro�che�emerge�dall’applicazione�dell’IDES�alle�due�città�è�evidenziato�dalle�tabel�

le�e�grafici�seguenti.�
� Matera - si è rivelata impraticabile, a causa dell’impos- ricavato dal Sistema di Indicatori OTD per i 10 pilastri due città è evidenziato dalle tabelle e grafici seguenti.
Indice di Gini della struttura della
Indice di Gini della stagionalità �
� domanda
sibilità, con riferimento a Siena e Matera, di reperire NECSTouR, realizzato nell’ambito del Progetto tosca- Tab.�2�–�IDES�applicato�ad�Assisi�

tutti i dati necessari alla costruzione degli indicatori. In no di costruzione degli Osservatori Turistici di Destina- �

� particolare, per queste due città, non esistono affatto zione secondo il modello previsto dal progetto euro- �

4.�Applicazione�del�sistema�IDES�alle�città�Unesco�oggetto�dell’analisi� (Matera) o sono parziali (Siena) le stime del movimen- peo NECSTouR (2).
� �

La�parte�conclusiva�del�capitolo�è�dedicata�all’applicazione�del�sistema�di�valutazione�
to escursionistico relativo ai visitatori di passaggio. Per quanto riguarda Assisi, invece, il flusso escursio- �

interattivo� delle� destinazioni� �� IDES� alle� città� d’arte� italiane� inserite� nella� lista� Di seguito si riportano dunque i risultati emersi �
2. Network of European regions for a Sustainable and Competitive Tourism, cio
� e dall’ISTAT per classificare le varie tipologie di professioni.
dell’Unesco�selezionate�per�l’analisi,�in�quanto�caratterizzate,�come�più�sopra�eviden� www.necstour.eu Nel sistema di indicatori OTD del comune di San Gimignano gli occupati del turismo si so-
3. Catalogare le imprese o i lavoratori del settore turistico risulta assai difficile con i da- no
� fatti coincidere con quelli del commercio e delle attività di servizi di alloggio e ristora-
ziato,�da�livelli�diversi�di�turisticità�e�pressione�turistica�che�ne�fanno�presupporre�il�di� ti generalmente a disposizione, infatti la dicitura “professione turistica” non rientra in nes- zione. Per uniformità, stesso criterio è stato utilizzato anche nell’individuazione dell’indi-
suna tipologia unica della classificazione ATECO 2007, utilizzata dalla Camera di Commer- catore per la provincia di Perugia.
verso�posizionamento�nel�ciclo�di�vita�di�una�destinazione�turistica.�
228 2. Network of European regions for a Sustainable and Competitive Tourism, www.necstour.eu
229
Purtroppo,�la�sperimentazione�del�sistema�IDES�in�tutti�e�quattro�i�siti�–�Assisi,�Siena,�
3. Catalogare le imprese o i lavoratori del settore turistico risulta assai difficile con i dati generalmente a disposizione,
Parte II

Graf.�7���IDES���Assisi�
Tabelle e grafici identificano, per entrambe le desti- del sistema di rilevamento tempestivo dovrebbe pre- �

nazioni, situazioni di “allerta” che derivano principal- vedere l’identificazione di valori di soglia specifici per �

mente dalla forte pressione sul territorio dovuta alla ogni singola destinazione, basandoli sull’analisi delle �
quota molto elevata di visitatori di passaggio a cui si reali capacità di carico che la caratterizzano e, soprat- �

legano problematiche di sostenibilità ambientale e di tutto, sulle linee di sviluppo turistico fissate dai gesto- �

ricadute sul tessuto sociale cittadino che richiedono ri responsabili delle politiche turistiche. �
la predisposizione di adeguate azioni correttive per E’ comunque evidente che, seppure con livelli di al- �

contrastarne gli effetti negativi. Anche la problemati- larme da definire in maniera più precisa sulla base del-
Tab.�3�–�IDES�applicato�a�San�Gimignano�
ca della stagionalità, con le connesse ricadute negati- le reali situazioni locali, entrambe le città scontano le �

ve, appare rilevante in entrambe le destinazioni e me- problematiche, tipiche di molte piccole città d’arte, re- �

ritevole di interventi di contenimento. lative ad un eccesso di flussi escursionistici, con punte

Seppure il profilo di entrambe le città sia analogo, di elevata concentrazione in alcuni periodi dell’anno, �

la situazione di San Gimignano appare più “critica”, che comportano evidenti situazioni di squilibrio tra �

con l’area che eccede i valori di soglia maggiormen- l’impatto fisico ed economico generato dal turismo. �
te estesa. Graf.�8���IDES�–�San�Gimignano�

A tale proposito è comunque importante ricordare

che, nell’applicazione dello strumento IDES ai due si- �

ti Unesco, sono stati adottati i valori soglia individua- �



ti nello studio realizzato per conto della Commissio- �
ne Europea e definiti in maniera teorica in relazione �

ad un’ipotetica destinazione culturale. Come si ricor- �



dava in precedenza, in realtà, la concreta applicabilità �
230 231
3.
Analisi delle principali
politiche Turistiche
per le città di Assisi,
Matera, San Gimignano
e Siena
1. Politiche turistiche per i siti Unesco: l’anali- grammazione specifici per la gestione del Patrimonio SWOT Analysis. Questo tipo di analisi fornirà la base San Gimignano
si dei casi culturale (il Piano di Gestione) che consentono di ap- fondamentale per identificare le principali criticità San Gimignano è sito UNESCO dal 1990 (centro stori-
procciare i temi dello sviluppo in un’ottica di sosteni- sulle quali intervenire definendo delle adeguate co) per le seguenti motivazioni:
Il quadro della realtà turistica emerso dall’analisi del- bilità, inquadrando al suo interno il turismo come una politiche e strategie di intervento di breve e medio- “Rappresenta un capolavoro del genio creativo
le quattro città storiche oggetto di indagine, delineato delle attività antropiche più significative ed impattan- lungo termine. umano. Porta una testimonianza unica di una ci-
sulla base di dati statistici quantitativi forniti dalle fonti ti per la città ed il suo Patrimonio. Si ritiene opportuno pertanto riproporre in questa viltà esistente del passato e un eccezionale esem-
ufficiali nazionali e locali può essere ulteriormente ar- Il Piano di Gestione pertanto, consente secondo le sede in forma sintetica per ciascuna delle realtà analiz- pio di un complesso architettonico e paesaggisti-
ricchito da alcuni elementi di carattere qualitativo che sue specifiche finalità di conciliare le esigenze prima- zate (tranne il caso di Matera il cui Piano di Gestione è co, testimonianza di importanti tappe della storia
forniscono una visione delle principali iniziative e poli- rie della tutela e della conservazione con quelle della in corso di definizione) i risultati dell’analisi SWOT, qua- umana.”
tiche implementate a livello locale. valorizzazione, non meno importante per la città, an- le punto di partenza per l’implementazione delle po-
Le realtà in esame, come è stato ampiamente confer- che per la conservazione stessa del patrimonio cultu- litiche delle città.
mato dai dati statistici relativi alla domanda ed all’of- rale urbano. Fonte:
ferta, evidenziano situazioni differenziate dal punto di All’interno del Piano di Gestione secondo le L’analisi relativa alla città toscana evidenzia una serie
vista dello sviluppo turistico che giustificano interven- indicazioni fornite nelle Linee Guida per la realizzazione di interventi realizzati nel periodo più recente ed an-
ti e misure parzialmente diverse, pur essendo tutte in- del Piano di gestione formulate dal MIBAC, viene cora in corso (1), che mostrano un approccio allo svi-
quadrabili negli obiettivi generali della tutela e con- opportunamente realizzata un’analisi approfondita luppo turistico di tipo organico e strutturato che ten-
servazione propri dei siti del Patrimonio Mondiale. della città dalla quale emergono i suoi punti di forza de a rimuovere (o ridurre gli effetti) quei punti di de-
Le città storiche considerate nell’analisi, trattando- (Strenghts) e di debolezza (Weacknesses), le opportunità bolezza emersi dall’analisi, nonché ad attenuare/fron-
si di città Unesco sono dotate (o sono in corso di defi- (Opportunities) e le minacce (Threats) che derivano dal teggiare le minacce che gli provengono dal contesto
nizione come nel caso di Matera) di strumenti di pro- contesto esterno, sintetizzate secondo lo schema della esterno.

1. L’analisi è frutto di una ricerca condotta principalmente su web

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ha�punti�di�eccellenza,�anche�fondati�sulla� � La�ripopolazione�del�centro�con�esercizi�
valorizzazione�della�cultura�materiale�del� commerciali�dedicati�al�visitatore�di�passo,�
ANALISI�SWOT�� territorio�e�dei�suoi�prodotti;� crea�una�cultura�dell’attività�turistica�fon�
data�essenzialmente�sul�rapporto�tempo�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza� � La�consapevolezza�della�problematica�so�
raneo�e�puramente�commerciale,�disillu�
stenibilità�degli�sviluppi�turistici�degli�ultimi�
� Grande�patrimonio�storico�culturale�artisti� � La�struttura�dei�flussi�turistici�che�grava�su� dendo�quelle�frange�di�turisti�che�sono�in�
co�concentrato�in�un�centro�storico�intatto� un�centro�storico�di�piccole�dimensioni,�è� anni,�ha�condotto�ad�iniziative�di�ripensa� cerca�di�originalità;�
e�preservato�nei�secoli,�dichiarato�Patrimo� fondamentalmente�dominata�dalla�com� mento�e�di�partecipazione�e�generato�un� � Poche�aziende�sono�avviate�alle�buone�
nio�dell’Umanità�dall’UNESCO�in�un�conte� ponente�escursionistica�che�ha�un�alto� Laboratorio�dell’Eccellenza�e�disciplinari� pratiche�della�gestione�ambientale�(ed�
sto�monumentale�inserito�in�un�paesaggio� impatto�ambientale�ed�un�basso�ritorno� settoriali�ad�adesione�volontaria;� anche�alla�certificazione/registrazione�
dominato�dagli�elementi�di�una�cultura�ma� economico�sociale�(nella�misura�in�cui�va� � Grande�impegno�dell’attuale�governo�co� ambientale),�nonostante�la�loro�parteci�
teriale�antica,�che�ben�si�presta�ad�una�frui� lorizza�gli�aspetti�esterni�o�monumentali� munale,�che�si�esprime�in�vari�atti�pro� pazione�ed�il�loro�impegno�nell’offerta�di�
zione�quale�paesaggio�culturale;� della�cultura�locale�e�poco�quelli�interni,� grammatici,�oltre�che�nell’impegno�di�man� qualità;�
� San�Gimignano�vive�nell’immaginario�col� legati�allo�stile�di�vita);� dato.� � Lacune�nella�strategia�di�comunicazione,�
lettivo�per�la�sua�skyline�unica,�che�ne�fa�la� � San�Gimignano�continua�ad�essere�vista� � come�ad�esempio�la�mancanza�di�un�solo�
New�York�del�Medioevo;� come�una�destinazione�turistica�comple� contenitore�(come�potrebbe�essere�un�si�
� L’agricoltura,�con�produzioni�di�altissima� mentare�rispetto�ai�due�grandi�poli�ad�es� to�web)�che�raccolga�tutte�le�informazioni�
qualità�e�produzioni�tipiche�ed�artigianali,� so�vicini,�Firenze�e�Siena,�in�assenza�di�un� turistiche�che�riguardano�San�Gimignano,�
permette�una�filiera�integrata,�turismo�e� progetto�per�la�valorizzazione�di�San�Gi� mostrando�l'offerta�e�creando�un�rappor�
enogastronomia,�che�con�il�suo�breve�per� mignano�come�destinazione�in�quanto�ta� to�più�armonico�tra�le�azioni�promozionali�
corso�permette�inoltre�di�ottimizzare�il�ri� le�e�di�un�coordinamento�con�le�politiche� dei�vari�operatori,�che�al�momento�sono�
torno�territoriale�dalla�spesa�turistica;� di�quelle�destinazioni�maggiori;� lasciate�alla�singola�iniziativa�di�ognuno;�
� Il�turismo�è�un�motore�delle�esportazioni�di� � La�dimensione�relativamente�piccola�della� � Mancanza�di�valorizzazione�e�visibilità�di�
prodotti�di�alta�qualità�durante�tutto� destinazione�non�è�compensata�da�strate� tutto�ciò�che�è�fuori�dal�ristretto�spazio�
l’anno;� gie�di�valorizzazione�delle�sue�molte�e�va� del�patrimonio�più�conosciuto,�che�porta�
rie�risorse;� una�forte�concentrazione�dei�flussi�solo�in�
� Il�sistema�della�ricettività�e�di�ristorazione�
ha�punti�di�eccellenza,�anche�fondati�sulla� � La�ripopolazione�del�centro�con�esercizi� alcune�parti�del�territorio,�specificamente�
valorizzazione�della�cultura�materiale�del� commerciali�dedicati�al�visitatore�di�passo,� il�centro�storico,�e�spinge�il�turista�a�sotto�
236 territorio�e�dei�suoi�prodotti;� crea�una�cultura�dell’attività�turistica�fon� valutare�il�tempo�necessario�per�visitare� 237
data�essenzialmente�sul�rapporto�tempo� San�Gimignano�e�per�conoscerla�nei�suoi�
una�forte�concentrazione�dei�flussi�solo�in�
alcune�parti�del�territorio,�specificamente�
il�centro�storico,�e�spinge�il�turista�a�sotto� elementi�di�unicità�riconosciuti.�Soprattutto� mente�fidelizzati,�diventa�crescente,�in�un�
valutare�il�tempo�necessario�per�visitare� il� patrimonio� storico�artistico,� che� rappre� processo� di� retro�alimentazione� che� è� già�
San�Gimignano�e�per�conoscerla�nei�suoi� senta� il� maggior� fattore� di� attrazione� turi� partito�ed�è�difficile�bloccare�senza�un�in�
vari�aspetti;� stica,� non� ha� vincoli� di� stagionalità� e� per� sieme�di�azioni�concertate�ed�a�largo�rag�
� Conseguentemente,�mancanza�di�integra� mette�inoltre,�puntando�a�prodotti�turistici� gio;�
zione�nel�prodotto�turistico�di�un�gran� culturalmente� più� sofisticati� che� si� fondino� � La� tendenza� intensiva� ed� industriale�
numero�di�risorse�ambientali�e�culturali� maggiormente� sullo� stile� di� vita� e� dell’agricoltura�moderna�toglie�spazio�alle�
limitrofe�al�centro�storico;� sull’esperienza� di� vivere� a� San� Gimignano,� culture�antiche�ed�alla�loro�tipica�differen�
almeno� per� un� breve� periodo,� la�creazione� ziazione�(le�culture�a�maglia�larga),�e�così�
� Difficoltà�di�accessibilità�attraverso�i�tra�
di�una�comunità�di�visitatori;� minaccia� il� paesaggio,� elemento� fonda�
sporti�pubblici.�
� Il�centro�storico�è�ricco�di�attività�artigiana� mentale�della�fruizione�esperienziale�della�
Opportunità� Minacce�
li�artistiche� e� di� laboratori� di� arti,� che� pos� destinazione.�
� La� localizzazione� di� San� Gimignano,� che� si� � La� grande� pressione� demografica� ed� eco� sono�essere�essi�stessi�attrazione�per�un�tu�
trova�a�poca�distanza�da�due�grandi�poli�del� nomico�sociale�del�turismo�rischia�di�svuo� rismo�colto,�informato�e�di�maggior�potere�
turismo�culturale,�Firenze�e�Siena,�permet� tare� il� centro� storico� alterandone� i� ritmi� d’acquisto;�
te�di�ricercare�sinergie�ed�inserirsi�più�atti� culturali,� minacciandone� la� vita� sociale� e,�
� L'appartenenza� alla� Via� Francigena� offre� la�
vamente� in� una� rete� di� destinazioni� di� pri� attraverso�gli�effetti�sui�prezzi�e�sui�valori�
possibilità� di� poter� sfruttare� le� politiche�
mo�livello�internazionale�che�nella�provincia� immobiliari,� allontanando� i� residenti� e� le�
dell'Unione� Europea� e� del� Ministero� dei�
come� nella� regione� ha� punti� di� eccellenza� attività�commerciali�ad�essi�funzionali,�co�
Beni�Culturali,�che�stanno�investendo�molto�
ed�unicità�universalmente�riconosciuti;� sì� contribuendo� alla� musealizzazione� di�
sull'offerta�di�itinerari�culturali.�
� La� crescita� relativamente� più� vigorosa� e� una� realtà� che� invece� dovrebbe� attrarre�
come�città�viva;� Fonte:��
maggiormente�stabile�dei�turismi�di�nicchia,�
in�particolare�del�turismo�a�motivazioni�cul� � Espellendo� i� visitatori� in� cerca� della� To�

turali�ed�esperienziali,�e�del�modello�fai�da� scana�originale,�la�dipendenza�dagli�escur� L’analisi�relativa�alla�città�toscana�evidenzia�una�serie�di�interventi�realizzati�nel�perio�
te� del� turista� indipendente,� premia� le� de� sionisti,�che�pure�rappresentano�un�serba�
stinazioni� come� San� Gimignano� che� hanno� toio� importante� di� futuri� turisti� possibil� do�più�recente�ed�ancora�in�corso�(1),�che�mostrano�un�approccio�allo�sviluppo�turistico�
di�tipo�organico�e�strutturato�che�tende�a�rimuovere�(o�ridurre�gli�effetti)�quei�punti�di�
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Tra le misure implementate ricordiamo: sti e, conseguentemente, per le strategie d’offerta de- di Destinazione (OTD). Tale osservatorio nasce come Certificazioni ed iniziative per la qualità
gli operatori locali. Questa scelta però, al di là dei pare- iniziativa pilota all’interno di NECSTouR, una rete San Gimignano è titolare dal 2005 del marcio “Bandie-
La fissazione di un ticket e la tassa di soggiorno ri generali sulla tassa di soggiorno, dimostra determi- di istituzioni europee organizzata in associazione re Arancioni” del Touring Club Italiano uno specifico ti-
Nel 2012 San Gimignano risulta essere uno dei 143 nazione nel perseguire realisticamente una politica di e sostenuta dalla Commissione Europea nella sua po di certificazione di terza parte. La Bandiera Arancio-
Comuni virtuosi d’Italia, infatti è stato inserito nella Li-
sviluppo turistico integrato. Iniziative tese a migliorare promozione di uno sviluppo turistico sostenibile e ne è il marchio di qualità turistico-ambientale del TCI,
sta in base al rispetto dei parametri considerati dal Mi-
il turismo devono essere necessariamente finanziate e competitivo. conferito a quelle piccole località dell’entroterra (sotto i
nistero dell’Economia e delle Finanze (il rispetto del non possono rimanere pure intenzioni ma devono tro- La partecipazione a questa iniziativa, che ha regi- 15.000 abitanti) la cui offerta soddisfa requisiti connes-
patto di stabilità interno negli anni 2010 e 2011, l’auto-
vare concreti finanziamenti attuativi. strato un ampio coinvolgimento degli stakeholder si alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla tu-
nomia finanziaria, l’equilibrio di bilancio dato dal rap- La fissazione di ticket e di imposte può essere intesa territoriali, mostra la piena avvertenza del Comune di tela dell’ambiente, alla cultura dell’ospitalità, all’acces-
porto tra le entrate e le spese, la capacità di riscossio-
non solo come un sistema per reperire fondi da desti- San Gimignano della necessità di gestire il fenomeno so ed alla fruibilità delle risorse, alla qualità della ricetti-
ne). Come noto i Comuni che sono considerati virtuo- nare al mantenimento della “qualità ambientale” del- turistico sul proprio territorio dotandosi di strumenti vità, della ristorazione e dei prodotti tipici. Il marchio è
si non concorrono “alla realizzazione degli obiettivi dila città e del suo patrimonio, ma anche come uno stru- allineati alle migliori best practice internazionali con attribuito dal TCI previa autocandidatura, quindi di sele-
finanza pubblica” che, per quanto concerne il Patto di mento di regolazione dei flussi, soprattutto in quelle un forte attenzione alla sostenibilità. Un simile siste- zione e verifica da parte di esperti del TCI, e deve soddi-
stabilità interno, significa che ad essi è assegnato un realtà, come San Gimignano caratterizzate dall’elevata ma contribuisce quantomeno a creare un’attenzione sfare i requisiti richiesti dal Modello di Analisi Territoria-
saldo obiettivo pari a zero. presenza di flussi anche di tipo escursionistico. sistematica e permanente su una serie di indicatori le del TCI, una specie di norma.
Nonostante questa nota meritoria il Comune non ri- che permettono di interpretare il turismo in manie- Esperti del TCI monitorizzano la località e suggerisco-
nuncia a reperire risorse proprio dal settore turistico Osservatorio Turistico della Destinazione ra realistica e documentata al fine di migliorare la ge- no interventi di miglioramento e recupero, se necessa-
applicando la tassa di soggiorno e, da tempo, il ticket Una delle misure più interessanti adottate stione delle determinanti economico-territoriali cor- rio. Periodicamente l’Amministrazione Comunale deve
per i bus. Come noto, soprattutto in tempi di crisi, ciò dall’amministrazione per la gestione turistica del relate. inviare un “report di avanzamento” relazionando sulle
rappresenta un indubbio aggravio di costo per i turi- territorio è la costituzione di un Osservatorio Turistico attività svolte, i progetti in corso, ecc.

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Questa titolarità dimostra la disponibilità di San Gi- operatori economici, non solo del settore turistico, al- turistici (soprattutto in relazione ai consumi idrici), ma stiche dei territori del vino compresi nei Comuni che
mignano di sottoporsi ad un certificazione di terza la salvaguardia dell’integrità dell’intera comunità. Da anche quelle collegate alla salvaguardia del paesaggio aderiscono, coadiuvandoli nel favorire il loro sviluppo
parte che manifesta, limitatamente ai criteri definiti questo punto di partenza si spinge fino a definire, in (con particolare riferimento alle trasformazioni economico e sociale.
dal TCI, una volontà di perseguimento del migliora- maniera partecipata, un insieme specifico di indicato- associate alla presenza degli agriturismi). L’Associazione Nazionale Città dell’Olio (fondata nel
mento qualitativo continuo della propria offerta turi- ri operativi che fungono da benchmark per le attività Anche la recente questione della installazione di una 1994) comprende Comuni, Province, Camere di Com-
stica territoriale. del territorio. Questo approccio consente di fornire dei centrale per la produzione energetica a biomasse viene af- mercio e Comunità Montane di territori che danno no-
fattivi strumenti che ogni operatore sarà poi in grado frontata in maniera partecipata con la popolazione e con me ad un olio o in cui esista un’affermata tradizione
In aggiunta a ciò è da segnalare anche l’iniziativa di applicare al proprio settore di business. Il progetto particolare riferimento all’impatto dei mezzi di trasporto olivicola. Gli obiettivi di promozione e valorizzazione
SangimignAmo consistente nell’elaborazione, in modo è tutt’ora in corso ma la proposta e la sua strutturazio- pesanti in relazione all’alimentazione della centrale stessa. dei territori olivetati d’Italia, alla base dell’attività del-
condiviso, di strategie di sviluppo del territorio comu- ne manifestano una “cultura della qualità” che si ritie- l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, scaturiscono
nale. Come recita il sito web comunale: ne debba essere sempre più diffusa sul territorio. Networking di qualità dai molteplici valori riconosciuti alla pianta dell’olivo e
“I cittadini si incontrano per trovare le soluzioni più San Gimignano aderisce ai seguenti importanti circuiti: al prezioso prodotto olio extravergine d’oliva. San Gi-
efficaci in grado di rispondere alle esigenze delle im- Attenzione alla qualità ambientale • Città del vino (dal 1987); mignano aderisce all’associazione dal 1996.
prese di San Gimignano e dintorni. Questo è il senso Sono da rilevare come esempi di attenzione alla qua- • Città dell’Olio (dal 1996); L’Associazione Città del Bio nasce nel 2004 con lo
del progetto, che ha l’obiettivo di fornire alla città uno lità ambientale anche recenti attività, in parte ordina- • Città del Bio. scopo di sviluppare progetti su importanti aspetti
strumento in grado di contribuire a rilanciare l’econo- rie, che evidenziano la cura con cui la municipalità si come la ristorazione biologica, la promozione e lo
mia del territorio e la qualità della vita dei cittadini”. occupa della tematica. L’Associazione Città del vino” nasce nel 1987 (San sviluppo delle produzioni biologiche, l’informazione
La valutazione ambientale strategica, associata alla Gimignano ha aderito nel medesimo anno) ed ope- e l’orientamento dei cittadini verso un consumo
L’iniziativa muove dalla redazione di una Carta dei Variante del Piano Urbanistico, evidenzia con chiarezza ra per la promozione e la valorizzazione delle risorse etico e consapevole, la promozione di uno sviluppo
valori che cerca di indirizzare l’ordinaria attività degli l’attenzione alle problematiche attivate dai flussi ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche e turi- ecosostenibile, l’impiego di tecniche e di prodotti

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ecocompatibili sia nei settori produttivi che nel ranti la specifica realtà in oggetto. particolarmente varie ed in fase di maturazione come rale attraverso il potenziamento e la qualificazione del
terziario, la qualità della vita nelle città. San Gimignano descritte di seguito. sistema territoriale di erogazione dei servizi ai cittadi-
aderisce all’associazione dal 2009. Matera ni, per migliorare la qualità della vita e dei servizi alle
Sono tutti marchi che contribuiscono a fornire un’im- Matera è sito Unesco dal 1993 per le seguenti moti- Ticket e tassa di soggiorno imprese (in particolare quelle dell’industria turistico-
magine della città e del territorio che evidenziano scel- vazioni: Matera ha un sistema di gestione degli accessi per culturale e creativa e quelle dei servizi avanzati), per
te di immagine coerenti ed integrate. È interessante “L’insediamento umano nel territorio di Matera è anti- bus, caravan etc. basato su ticket. Inoltre applica la tas- sviluppare l’imprenditorialità e la competitività, realiz-
osservare la tempestività dell’adesione che testimonia chissimo. Il nucleo originario della città era, ed è anco- sa di soggiorno a partire da maggio 2012. Quindi, al zando modelli di intervento per la sostenibilità urbana
prontezza e convinzione. ra oggi, costituito dalla Civita ai cui lati, nelle due conche pari di altre località turistiche, il turismo è considerato anche finalizzati a sviluppare e sostenere la candidatu-
In relazione al networking è da segnalare anche carsiche, si sono sviluppati gli stupefacenti Sassi. Nel X se- una rilevante opportunità impositiva pur con tutte le ra di Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
l’adesione al “Progetto speciale di interesse regiona- colo gruppi di pastori incominciarono ad insediarsi e a problematiche che essa, soprattutto in periodi di crisi, Il piano è in via di attuazione dopo le fasi preliminari
le Via Francigena”, approvato dalla Giunta Regiona- ricavare nella morbida roccia abitazioni rustiche. Questi comporta come già osservato più sopra. esperite nel corso del 2011 e primi mesi del 2012. L’indi-
le con delibera 116 del 2008, ha già dato un primo ri- agglomerati divennero talmente complessi da determi- rizzo del piano, inoltre, manifesta espressamente la de-
sultato: il Master Plan della Via Francigena in Tosca- nare un’occupazione totale dei pendii e diedero vita ad Il pieno recupero dei Sassi – I piani PISUS terminazione dell’amministrazione di potenziare la tu-
na, che individua, tappa per tappa, le infrastrutture una delle strutture urbane organizzate più incredibili mai Matera è attualmente impegnata nell’attuazione dei risticità di Matera e, a tal fine, di far leva sulla dimensio-
leggere da realizzare in tempi brevi per rendere que- create al mondo, un capolavoro assoluto dell’ingegno e Piani Pisus (Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibi- ne culturale della città ulteriormente sottolineata dalla
sta strada fruibile per i percorsi a piedi, a cavallo in della capacità di adattamento di un’umanità impegnata le) un importante programma dell’Unione Europea in candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019.
bicicletta e in automobile. Anche questa scelta mo- a sopravvivere alle difficoltà ambientali.” grado, per qualità e quantità, di incidere in maniera si-
stra coerenza e sistematicità nello sviluppare le op- gnificativa sulla riqualificazione del territorio. La candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019
zioni turistiche disponibili sul territorio senza rincor- La città sta approcciando il proprio sviluppo turistico Nello specifico di Matera il PISUS ha lo scopo di valo- Matera, come appena ricordato, ha presentato la
rere modelli astratti ed improbabili, nonché snatu- muovendosi in diverse direzioni che appaiono rizzare la città come grande attrattore turistico-cultu- propria candidatura per divenire Capitale Europea

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della Cultura per l’anno 2019. L’iniziativa, che mira a comunicazione che hanno preparato la prima edizio- di Matera per lo sviluppo del turismo culturale. re un quadro di azione mirante, complessivamente, a
promuovere congiuntamente l’intero territorio regio- ne della Borsa Internazionale del Turismo culturale e del- promuovere il turismo culturale a Matera.
nale, costituisce una formidabile opportunità che raf- le città dei Siti UNESCO, in programma a Lerici - La Spe- Il Centro Internazionale di Studi sulla Dieta
forza ulteriormente la vocazione di destinazione cul- zia - presso il Centro Congressi Villa Mergola, il 22 no- Mediterranea Siena
turale della città. vembre 2012. La rilevanza del marchio Unesco per Matera è stata riba- Siena è sito Unesco dal 1995 (Il centro storico) per le
L’evento, un B2B nel settore turistico, sarà riservato dita dall’istituzione del Centro Internazionale di Studi sulla seguenti motivazioni:
Networking di qualità agli operatori di settore (strutture ricettive, agenzie di Dieta Mediterranea promosso dalla CCIAA della città. “Straordinaria città medievale che ha conservato le
Matera recentemente ha aderito a specifiche iniziati- incoming, agenzie di viaggio e di servizi) e a buyers L’iscrizione nel 2010 della Dieta Mediterranea nel pa- proprie caratteristiche. E’ un capolavoro di inventiva
ve “a rete” mirate ad esaltare il turismo culturale quali: specializzati nel turismo culturale, in particolare inte- trimonio immateriale Unesco celebra un aspetto del- in quanto gli edifici sono stati disegnati per essere
• Rete degli enti camerali Città UNESCO; ressati al circuito dei Siti unesco (buyers luxury travel, la cultura italiana che è parte dell’identità nazionale. adattati alla struttura urbana creando un tutt’uno con
• Cento sindaci insieme per l’ambiente ed pae- giornalisti, operatori incoming) provenienti da paesi La parola dieta - dal greco dìaita - indica lo “stile di vi- il circostante paesaggio culturale.”
saggio. esteri. ta” formato dai saperi trasmessi tra le generazioni e dai La città sta approcciando il proprio sviluppo turisti-
Matera partecipa al network delle CCIAA di Geno- L’iniziativa “Cento sindaci insieme per l’ambiente ed modi d’interazione con l’ambiente naturale, il Mediter- co muovendosi in diverse direzioni che appaiono par-
va, La Spezia, Perugia e Foggia. Il progetto intende co- paesaggio” ha lo scopo di attivare un processo di ag- raneo, dove i frutti del mare e della terra sono da mil- ticolarmente varie ed in fase di maturazione come de-
struire un network di aree “meno note”, accomuna- gregazione finalizzato alla fondazione di una “costi- lenni i protagonisti d’ogni giorno. scritte di seguito.
te dal riconoscimento “patrimonio materiale UNESCO”, tuente per la bellezza e il paesaggio”, processo di ag- Matera, in primo luogo con la CCIAA, ha promosso
proponendo i territori delle province coinvolte ad un gregazione tra le Regioni italiane che confluiranno nel- convintamente l’istituzione del Centro Studi ed ha mo-
pubblico internazionale, sempre più attento ad un tu- la Rete delle Reti dedicata alla memoria di Angelo Vas- strato una grande tempestività nel valorizzare risorse
rismo culturale e di qualità. sallo, il sindaco di Pollica (SA) assassinato nel 2010. tipiche del proprio territorio e della propria tradizione.
Il network ha dato luogo ad una serie di iniziative di Queste due recenti adesioni testimoniano l’attenzione Anche questa iniziativa, dunque, concorre a compor-

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commerciali�
� Incapacità�di�comunicare�e�valorizzare�
� Attività�culturali�(convegni,�mostre�ecc.)�
adeguatamente�il�patrimonio�storico�
Analisi�S.W.O.T.� � Rara�ed�eccezionale�
artistico�(difficoltà�a�comunicare�al�di�fuori�
� Concentrazione�di�istituzioni�culturali�(uni� di�Siena�le�iniziative�e�attività�culturali)�
Fattori�di�pressione�e�fattori�di�rischio� versità,�accademie,�fondazioni,�istituti,�as� � Mancanza�di�sinergia�e�coordinamento�
sociazioni)�
Cultura�Patrimonio�Artistico���Turismo� tra�le�diverse�attività�(culturali,�artistiche,�
� Presenza�delle�contrade�e�ruolo�del�Palio� enogastronomiche,�produttive)�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza� nella�vita�cittadina� � Forte�oscillazione�fra�i�flussi�in�alta�e�bas�
� Forte�identità�culturale�(legati�alla�città�ed� � Tempi�brevi�di�permanenza�turistica� � Fondi�per�la�manutenzione�del�patrimonio� sa�stagione�con�forti�ripercussioni�sulla�
alla�cultura�del�Palio)� storico�artistico(risorse�per�la�tutela)� stabilità�e�la�qualità�dei�lavori�turistici�
� Inquinamento�del�patrimonio�culturale�
� Patrimonio�storico���artistico�di�eccellenza� (monumenti,�fontane,�arredi�urbani)�deri� � Forte�e�connaturata�consapevolezza�nei� � Mancanza�di�una�rete�di�offerta�integrata�
vante�dalla�forte�presenza�di�Colombi�(ec� cittadini�nella�conoscenza�della�città� che�i�turisti�percepiscano�facilmente,�sia�a�
� Alto�valore�paesaggistico�
cessivo�accumulo�guano)� � Presenza�Norme�di�tutela�del�centro�stori� livello�cittadino�che�provinciale�
� Importanti�flussi�turistici����città�d’arte�
� Interferenze�tra�le�attività�di�manutenzio� co� � Scarsità�proposte�turistiche�destinate�a�
� Rete�di�offerta�qualificata�e�diversificata�di�
ne�della�pavimentazione�del�centro�con�i� � Buona�qualificazione�degli�addetti�al�turi� giovani�ed�anziani�
strutture�ricettive,�pubblici�servizi,�attività�
flussi�turistici�ed�i�residenti� smo� � Orari�rigidi�e�limitati�utilizzati�dai�gestori�
commerciali�
� Incapacità�di�comunicare�e�valorizzare� � Presenza�Università�pubbliche,�estere�e� dei�servizi�di�somministrazione,�nonostan�
� Attività�culturali�(convegni,�mostre�ecc.)�
adeguatamente�il�patrimonio�storico� ospedale�universitario� te�la�flessibile�organizzazione�del�Regola�
� Rara�ed�eccezionale� mento�comunale.�
artistico�(difficoltà�a�comunicare�al�di�fuori�
� Concentrazione�di�istituzioni�culturali�(uni� di�Siena�le�iniziative�e�attività�culturali)�
Opportunità� Minacce�
versità,�accademie,�fondazioni,�istituti,�as� � Mancanza�di�sinergia�e�coordinamento�
sociazioni)� � Riconoscimento�UNESCO�e�Piano�Gestione� � Possibilità�di�fenomeni�degenerativi�(turi�
tra�le�diverse�attività�(culturali,�artistiche,�
� Presenza�delle�contrade�e�ruolo�del�Palio� enogastronomiche,�produttive)� Unesco� smo�di�massa�e�sostituzione�negozi�di�vi�
nella�vita�cittadina� � Importanza�crescente�della�varietà�cultu� cinato�con�negozi�per�turisti���spiazzamen�
� Forte�oscillazione�fra�i�flussi�in�alta�e�bas�
rale�a�livello�mondiale;� to)�
� Fondi�per�la�manutenzione�del�patrimonio� sa�stagione�con�forti�ripercussioni�sulla�
storico�artistico(risorse�per�la�tutela)� stabilità�e�la�qualità�dei�lavori�turistici� � Politiche�Regionali�in�materia�di�turismo� � Impatto�della�crisi�sulla�qualità�e�quantità�
sostenibile;� dei�flussi�turistici�
� Forte�e�connaturata�consapevolezza�nei� � Mancanza�di�una�rete�di�offerta�integrata�
248 cittadini�nella�conoscenza�della�città� � Coordinamento�interventi�sul�Centro�Sto� � Rischio�di�museificazione�del�patrimonio� 249
che�i�turisti�percepiscano�facilmente,�sia�a�
sto�architettonico�e�sicurezza�
� Politiche�Regionali�in�materia�di�turismo� � Impatto�della�crisi�sulla�qualità�e�quantità�
sostenibile;� dei�flussi�turistici� �
� Coordinamento�interventi�sul�Centro�Sto� � Rischio�di�museificazione�del�patrimonio�
culturale�� Parte II Ambiente�Territorio�Mobilità�
rico�
� Proposta�di�Siena�capitale�europea�2019� � Rischio�di�scomparsa�delle�attività�artigia� Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�

� Turismo�come�mercato�di�esportazione� nali�e�commerciali�storiche� � Buoni�indicatori�ambientali� � Mobilità�difficoltosa�


delle�produzioni�locali�artigianali�ed�agroa� � Progressivo�incremento�delle�opere�di� � Assenza�di�industrie�inquinanti� � (accesso/sosta)�per�i�residenti�nel�centro�
limentari�–�filiera�corta� manutenzione�necessarie�nel�Centro�Sto� storico�
239 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte � Bassa�densità�abitativa�
� Turismo�come�rivitalizzazione�delle�attività� rico,�sia�per�patrimonio�pubblico�che�pri� � Necessità�di�una�maggiore�regolamenta�
� Istituzione�ZTL�fin�dagli�anni�’60�ed�ARU�
commerciali�e�produttive�localizzate�nelle� vato� zione�per�la�sosta�dei�motorini�ed�aree�pe�
aree�periferiche�del�centro�storico� � Presenza�diffusa�aree�pedonali�interdette�
� Progressiva�carenza�di�risorse�per�le�ope� donali�e�carenza�di�stalli�sosta�
al�traffico�veicolare�
� Via�Francigena� re�di�conservazione�del�centro�storico� � Carenza�parcheggi�per�i�residenti�
� Occupazioni�temporanee�del�suolo�pub� all’interno�del�Centro�storico�
blico�per�attività�somministrazione�cibo�e� � Gestione�della�raccolta�rifiuti�
bevande,�spesso�in�contrasto�con�conte�
� Costi�elevati�della�manutenzione�del�pa�
sto�architettonico�e�sicurezza�
trimonio�storico�e�artistico�

Opportunità� Minacce�
Ambiente�Territorio�Mobilità� � Organizzazione�mobilità,�nuovi�parcheggi�e� � Sosta�difficoltosa�per�i�residenti�del�centro�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza� segnaletica�stradale�(potenziamento�ac� storico�
cessi�stazione,�parcheggio�Peruzzi�e�Cer� � Congestione�del�traffico�relativo�a�traspor�
� Buoni�indicatori�ambientali� � Mobilità�difficoltosa� chiaia,�ecc.)� to�merci�
� Assenza�di�industrie�inquinanti� � (accesso/sosta)�per�i�residenti�nel�centro� � Spostamento�dello�stadio�e�creazione�del� � Presenza�animali�randagi�in�ambito�urbano�
� Bassa�densità�abitativa� storico� Parco�urbano�della�Lizza� (cani�e�gatti)�
� Istituzione�ZTL�fin�dagli�anni�’60�ed�ARU� � Necessità�di�una�maggiore�regolamenta� � Metropolitana�leggera�per�ridurre�il�traffi� � Garantire�maggiore�collaborazio�
zione�per�la�sosta�dei�motorini�ed�aree�pe� co�extra�comunale�di�accesso�
� Presenza�diffusa�aree�pedonali�interdette� ne/coordinamento�tra�istituzioni�ed�Enti�
donali�e�carenza�di�stalli�sosta�
al�traffico�veicolare� per�interventi�sul�sottosuolo�ed�in�facciata�
250 � Carenza�parcheggi�per�i�residenti� nel�centrostorico� 251
all’interno�del�Centro�storico�
� Organizzazione�commercio�nel�Centro�Sto� � Spopolamento�residenti�
� rico�(Centro�Commerciale�naturale)� � Eccessivo�peso�della�rendita�
Economia�Società�Istituzioni� � Coordinamento�tra�le�istituzioni�per�la� � Crisi�economica�
programmazione�delle�attività�culturali�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza� � Spiazzamento�commerciale�
(grandi�eventi)�
� Alterazione�e�banalizzazione�delle�produ�
� Elevati�livelli�di�benessere� � Coordinamento�nella�comunicazione�del� � Opportunità�offerte�dalle�reti�di�città,�lega�
zioni�tradizionali�destinate�ai�turisti�(�proli�
� Positivo�apporto�generato�dal�settore�turi� sito� te�all'immagine�per�progetti�di�investimen� Parte II
ferazione�attività�commerciali�improprie)�
stico� � Scarsa�diversificazione�della�base�produt� to�innovativi�(green�economy)�

� Presenza�Terziario�avanzato�e�sistema� tiva� �
bancario� � Dimensione�del�Comune�di�Siena�critica,�a� Elementi�salienti�scaturiti�dall’analisi�S.W.O.T.�
� Modello�politico�istituzionale� volte�insufficiente,�per�il�livello�delle�sfide�
per�la�città�di�Siena�
� Elevata�qualità�della�vita�dei�residenti,�tra�
le�più�alte�in�Italia,�città�sicura� Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�
� Tessuto�economico�artigiana� � Forte�identità�culturale�(legati�alla�città�ed� � Interferenze�tra�le�attività�di�manutenzio�
le/commerciale�(assenza�attività�industriali� alla�cultura�del�Palio)� ne�della�pavimentazione�del�centro�con�i�
o�ex�produttive�nel�centro)� flussi�turistici�ed�i�residenti�
� Patrimonio�storico���artistico�di�eccellenza�
� Artigianato�di�qualità�(produzioni�storiche)� � Importanti�flussi�turistici�–�città�d’arte� � Incapacità�di�comunicare�e�valorizzare�a�
e�botteghe�storiche� deguatamente�il�patrimonio�storico�
� Rete�di�offerta�qualificata�e�diversificata�di�
� Tradizione�enogastronomica�di�qualità�e� artistico�
strutture�ricettive,�pubblici�servizi,�attività�
importanza�prodotti�tipici� commerciali� � Forte�oscillazione�fra�i�flussi�in�alta�e�bassa�
stagione�con�forti�ripercussioni�sulla�stabi�
� Contrasto�attività�commerciali�abusive� � Rara�ed�eccezionale�concentrazione�di�isti�
lità�e�la�qualità�dei�lavori�turistici�
grazie�ad�un�efficiente�sistema�di�regola� tuzioni�culturali�
mentazione�e�vigilanza� � Necessità�di�una�maggiore�regolamenta�
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
� 241Presenza�Norme�di�tutela�del�centro�stori�
zione�per�la�sosta�dei�motorini�ed�aree�pe�
co�
Opportunità� Minacce� donali�e�carenza�di�stalli�sosta�
� Buona�qualificazione�degli�addetti�al�turi�
� Organizzazione�commercio�nel�Centro�Sto� � Spopolamento�residenti� � Costi�elevati�della�manutenzione�del�pa�
smo�
rico�(Centro�Commerciale�naturale)� trimonio�storico�e�artistico�
� Eccessivo�peso�della�rendita� � Buoni�indicatori�ambientali�
252 � Coordinamento�tra�le�istituzioni�per�la� � Crisi�economica� � Istituzione�ZTL�fin�dagli�anni�’60�ed�ARU� 253
� Costi�elevati�della�manutenzione�del�pa�
smo�
trimonio�storico�e�artistico�
� Buoni�indicatori�ambientali�
� Istituzione�ZTL�fin�dagli�anni�’60�ed�ARU�
Ticket e tassa di soggiorno cia, associazioni di categoria, sindacati e aperto ai cit-
� Tessuto�economico�artigiana�
Siena ha un sistema di gestione degli accessi per bus, tadini; compito del Forum è quello di dialogare e riflet-
le/commerciale�(assenza�attività�industriali�
o�ex�produttive�nel�centro)� caravan etc. basato su ticket. Inoltre applica la tassa di tere insieme sul turismo e sui modelli di sviluppo eco-
Opportunità� Minacce� soggiorno a partire da marzo 2012. Storicamente l’eco- nomico-culturali del territorio.
nomia di Siena è basata su una forte componente turi- Questa esperienza evidenzia l’attenzione della città
� Riconoscimento�UNESCO�e�Piano�Gestione� � Possibilità�di�fenomeni�degenerativi�(turi�
Unesco� smo�di�massa�e�sostituzione�negozi�di�vici� stica per cui, qui in misura ancora maggiore, la tassa di per una gestione sistematica del turismo.
� Politiche�Regionali�in�materia�di�turismo� nato�con�negozi�per�turisti���spiazzamento)� soggiorno rappresenta un introito rilevante per l’am-
sostenibile� � Impatto�della�crisi�sulla�qualità�e�quantità� ministrazione e, anche in questo caso, tutte le proble- Attenzione alla qualità ambientale
� Proposta�di�Siena�capitale�europea�2019� dei�flussi�turistici�
matiche che essa, soprattutto in periodi di crisi, com- L’amministrazione promuove il turismo sostenibile
� Turismo�come�mercato�di�esportazione� � Progressivo�incremento�delle�opere�di�
porta come già osservato più sopra. sia con consigli al turista, pubblicati sulla sezione tu-
delle�produzioni�locali�artigianali�ed�agroa� manutenzione�necessarie�nel�Centro�Stori�
limentari�–�filiera�corta� co,�sia�per�patrimonio�pubblico�che�privato� rismo del sito web del Comune, sia con un apposito
� Turismo�come�rivitalizzazione�delle�attività� � Congestione�del�traffico�relativo�a�traspor� Osservatorio Turistico della Destinazione manuale indirizzato alle imprese ricettive. Quest’ulti-
commerciali�e�produttive�localizzate�nelle� to�merci� Anche Siena, come San Gimignano, aderisce alla re- ma iniziativa è articolata in una sezione che tratta del
aree�periferiche�del�centro�storico� � Spopolamento�residenti� te NECSTouR per cui è dotata di un Osservatorio Turi- turismo specifico di Siena ed una sezione successiva
� Via�Francigena� � Eccessivo�peso�della�rendita� stico di Destinazione (OTD). La struttura operativa del che offre alcune indicazioni di carattere generale ma
� Organizzazione�mobilità,�nuovi�parcheggi�e� � Alterazione�e�banalizzazione�delle�produ�
Comune che realizza l’OTD è denominata HOST Siena pratico agli operatori ricettivi.
segnaletica�stradale�(potenziamento�ac� zioni�tradizionali�destinate�ai�turisti�(�proli�
cessi�stazione,�parcheggio�Peruzzi�e�Cer� ferazione�attività�commerciali�improprie)� dove l’acronimo “host” sta per Home Observatory Su- Sono da rilevare come esempi di attenzione alla qua-
chiaia,�ecc.)� stainable Tourism. lità ambientali anche recenti attività, in parte ordina-
� Organizzazione�commercio�nel�Centro�Sto� A questa iniziativa è affiancato un forum permanen- rie, che evidenziano la cura con cui la municipalità si
rico�(Centro�Commerciale�naturale)�
te, composto da rappresentanti della Regione, Provin- occupa della tematica.
� Coordinamento�tra�le�istituzioni�per�la�
programmazione�delle�attività�culturali�
(grandi�eventi)�
254 255
Assisi�
Accanto all’OTD anche queste iniziative testimonia- pio risalto a questo segmento turistico sia con infor- Assisi Assisi� è� sito� UNESCO� dal� 2000� (Basilica� S.� Francesco� e� altri�siti�unico
senta un esempio francescani)� per� le�
di continuità dise�
una città-san-
no una gestione attiva del turismo a Siena. mazioni specifiche (una Lista limitata ma affascinante Assisi è sitoguenti�motivazioni:�
Unesco dal 2000 (Basilica S. Francesco e al- tuario all’interno della sua posizione ambientale dalle
di itinerari) sia con un’adesione particolarmente mo- tri siti francescani) per le seguenti motivazioni: origini ad oggi. Assisi è legata alla diffusione del movi-
Sienagenda tivata a manifestazioni nazionali quali la Giornata del “Rappresenta un insieme di capolavori del genio crea- mento francescano, focalizzando su un messaggio di
“Rappresenta�un�insieme�di�capolavori�del�genio�creativo�umano,�come�la�Basilica�di�San�Fran�
Sienagenda è un sito web che raccoglie, in maniera Trekking Urbano. tivo umano,cesco�e�gli�altri�siti�francescani,�che�hanno�fatto�di�essa�un�riferimento�fondamentale�per�la�sto�
come la Basilica di San Francesco e gli al- pace e tolleranza anche le altre religioni.”
completa, organica e accattivante le molteplicità delle Il prodotto è collegato agli itinerari francigeni. Siena ria�dell’arte�in�Europa�e�nel�mondo.�Lo�scambio�di�messaggi�artistici�e�spirituali�dell’Ordine�
tri siti francescani, che hanno fatto di essa un riferimen-
Francescano�ha�contribuito�significativamente�allo�sviluppo�dell’arte�e�dell’architettura.�Assisi�
opportunità turistiche che Siena e il suo territorio so- ha ospitato le giornate francigene, rievocazioni, stu- to fondamentale per la storia dell’arte in Europa e nel Il turismo ad Assisi presenta una specifica comples-
rappresenta�un�esempio�unico�di�continuità�di�una�città�santuario�all’interno�della�sua�posizio�
no in grado di offrire. di afferenti a questa particolare tematica che risulta mondo. Lo scambio di messaggi artistici e spirituali del- sità dovuta al fatto che, tra le città prese in considera-
ne�ambientale�dalle�origini�ad�oggi.�Assisi�è�legata�alla�diffusione�del�movimento�francescano,�
Centrato soprattutto sugli attrattori, in particolare gli estremamente interessante in termini turistici. focalizzando�su�un�messaggio�di�pace�e�tolleranza�anche�le�altre�religioni.”�
l’Ordine Francescano ha contribuito significativamente zione, è quella di più lunga tradizione in quanto “me-
eventi, il sito offre informazioni anche sui servizi turi- La dimensione speciale è invece quella del turismo allo sviluppo dell’arte e dell’architettura. Assisi rappre- ta di viaggio” considerando la plurisecolare presenza

stici (alloggi, ristoranti etc.). dei “diversamente abili”. Siena si propone con partico-
Per quanto semplice ed immediato nella sua struttu- lare convinzione sulla tematica con ampie pagine in- Analisi�S.W.O.T�
ra di navigazione si presenta come una fonte informati- formative relative ad opzioni specificamente proget-
va affidabile e sobria. tate per tipologie di “diverse abilità” (lingua dei segni, Settore���Quadro�di�insieme�
itinerari senza barriere, turismo dei suoni etc.). Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�
Un target, un prodotto ed una dimensione speciali In definitiva la città mostra di far leva sulle proprie � Patrimonio�culturale,�religioso,�urbanistico,� � Elevata�incidenza�della�popolazione�con�
La città manifesta con estrema evidenza particolare ricchissime attrazioni turistiche con uno sguardo ver- paesistico,�archeologico�ed�ambientale�di�al� più�di�65�anni�
attenzione ad un target, un prodotto ed una dimen- so aspetti che mirano ad innovare un’offerta consoli- tissimo�pregio� � Offerta�ricettiva�di�basso�livello�qualitati�
sione speciali. data di qualità. � Alta�visibilità�di�Assisi�come�città�di�un�turi� vo�
smo�religioso��culturale� � Limitato�utilizzo�di�marchi�di�qualità�cer�
Il target è quello del trekking urbano. Siena offre am-
� Presenza�di�importanti�Musei,�attrezzature� tificati�
ed�Istituzioni�culturali�nazionali�e�internazio� � Bassa�propensione�da�parte�delle�impre�
nali� se�locali�ad�avviare�processi�di�interna�
256 257
� Elevata�qualità�della�vita�dei�centri�abitati�e� zionalizzazione�
� Elevata�qualità�della�vita�dei�centri�abitati�e� zionalizzazione� � Insediamenti�storici,�dei�centri�e�dei�nuclei� locale�dal�solo�settore�turistico�
presenza�di�un�benessere�diffuso� � Riduzione�costante�nel�tempo�del�nume� storici�"francescani"�diffusi�nel�territorio�
� Scarsa�conflittualità�sociale� ro�di�residenti�nel�centro�storico�
� Edifici�rurali�recuperabili�alle�antiche�funzio�
� Ridotto�tasso�di�criminalità� � Presenza�di�limitati�servizi�primati�nel�
nalità�e�valorizzati�con�nuove�attività�eco�
� Significativa�rilevanza�nell'economia�locate� centro�storico�
nomiche�compatibili�(turismo,�agriturismo,�
del�settore�commerciale� � Rischi�di�abbandono�delle�culture�alto�
centri�per�te�culture�biologiche�e�per�la�di�
� Elevata�capacit�produttiva�agricola�e�rela� collinari�e�pressioni�trasformative�emer�
stribuzione�dei�prodotti�tipici)�
tive�produzioni�tipiche�(vini�e�olio)� genti�del�patrimonio�edilizio�esistente�e�
del�paesaggio�urbano�e�rurale;� �
� Elevata�capacità�di�attrarre�flussi�migratori�
� Carenze�dell'attività�di�valorizzazione�e�di�
� Tasso�di�occupazione�superiore�a�quello� Settore���Cultura�
promozione�dei�luoghi�di�pregio,�urbani�e�
medio�nazionale�
territoriali,�meno�noti;� Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�
� Buona�offerta�formativa�(con�la�presenza�
� Carenze�relative�alle�infrastrutture�viarie�
della�sede�decentrata�della�facoltà�di�Eco� � Alta�visibilità�di�Assisi�quale�centro�di�eccel� � Limitate�risorse�pubbliche�e�private�de�
e�alla�logistica;�
nomia�di�Perugia)� Parte II lenza�di�un�turismo�religioso�e�culturale� stinate�alla�tutela�ed�alla�valorizzazione�
� Scarso�sviluppo�di�un'offerta�di�servizi�
� Patrimonio�culturale,�archeologico�ed�arti� del�patrimonio�storico�artistico�esistente�
avanzati�per�la�commercializzazione�ed�il�
marketing�dei�prodotti�locali;� stico�di�grandissimo�pregio�(Basilica�di�S.� � Assenza�di�pubblicazioni�di�guide�turisti�
� Assenza�di�pubblicazioni�di�guide�turisti� Francesco,�etc.)� che�aggiornate�soprattutto�successive�a�
che�aggiornate� gli�eventi�sismici�del�1997�
� Forte�identità�culturale�
Opportunità� Minacce� � Presenza�di�importanti�Musei,�attrezzature�
245 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte ed�Istituzioni�culturali�nazionali�ed�interna�
� Grandi�potenzialità�di�sviluppo�del�settore� � Forte�invecchiamento�della�popolazione�
turistico�culturale�religioso� zionali�(ONU)�
� Difficoltà�di�ricambio�generazionale�in�
� Valorizzazione�delle�risorse�naturali�(Parco� agricoltura� � Centro�di�eventi/manifestazioni�culturali�so�
del�Monte�Subasio)� ciali�di�livello�nazionale�e�internazionale�
� Rischi�di�dissesto�idrogeologico�
� Condizioni�favorevoli�per�l'attrazione�di�in� � Rischi�sismici� Opportunità� Minacce�
vestimenti�esteri�
� Significativa�dipendenza�dell'economia� � Grande�richiamo�del�sito�nella�storia�cultura� � Rischi�dell'integrità�dei�siti�per�effetto�del�
� Insediamenti�storici,�dei�centri�e�dei�nuclei� locale�dal�solo�settore�turistico� le�europea� processi�derivanti�dalla�massificazione�
storici�"francescani"�diffusi�nel�territorio� turistica�
� Forte�interesse�esistente�a�livello�europeo�
258 � Edifici�rurali�recuperabili�alle�antiche�funzio� per�il�patrimonio�culturale�e�religioso� 259
nalità�e�valorizzati�con�nuove�attività�eco�
le�europea� processi�derivanti�dalla�massificazione� che�aggiornate�soprattutto�successive�a�
� Forte�interesse�esistente�a�livello�europeo� turistica� gli�eventi�sismici�del�1997�
per�il�patrimonio�culturale�e�religioso�
Opportunità� Minacce�
� Insediamenti�storici,�dei�centri�e�dei�nuclei�
storici�"francescani"�diffusi�nel�territorio� � Espansione�mondiale�dei�flussi�turistici�nel� � Concorrenza�da�parte�di�aree�limitrofe�
Analisi delle principali politiche turistiche per le città di Assisi, Matera, San Gimignano e Siena campo�storico�culturale,�ambientale�e�d'af� (in�particolare�la�città�di�Perugia)�mag�

fari� giormente�dotate�di�servizi�e�attrezzature�
� Sviluppo�di�iniziative�per�la�valorizzazione� ricettive�

delle�risorse�naturali�finalizzate�al�turismo�
Settore���Turismo�
naturalistico�ambientale�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza� � Presenza�di�edifici�rurali�recuperabili�per�an�
� Disponibilità�di�innumerevoli�siti�di�attrazio� � Strutture�ricettive�di�media�e�bassa�cate� tiche�funzionalità�o/e�per�nuove�attività�eco�
ne�storico�religioso�culturale�di�grande�ri�
Lo sviluppo goria�
turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 246
nomiche�compatibili�(turismo,�agriturismo,�
Parte II
chiamo� � Permanenza�media�temporalmente�bas� centri�per�le�culture�biologiche�e�per�la�di�
� Significativa�presenza�annua�di�visitatori� sa�(pari�a�circa�2,2�gg)�rispetto�alla�media� stribuzione�dei�prodotti�tipici)�

presso�i�principali�luoghi�di�culto� regionale�e�nazionale� �
� Ottima�dotazione�di�risorse�ambientali�e�na� � Mancanza�di�collegamenti�strutturati�
Settore���Agricoltura�
turali�(Parco�del�Monte�Subasio)� con�tour�operator�qualificati�in�pacchetti� Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�
turistici�di�interesse�culturale�e�di�per�
� Qualità�di�alcune�produzioni�(vini� � Forte�senilizzazione�delle�campagne�
manenza�media�superiore�all'attuate�
DOC"Assisi"�e�olio�d'oliva�DOP�"Umbria",�sot� � Modesta�redditività�
� Bassa�valorizzazione�turistica�ricreativa� tozona�Colli�di�Assisi�Spoleto)�abbinati�a�si�
� Limitato�utilizzo�di�marchi�di�qualità�cer�
� Concentrazione�del�flussi�turistici�in�pe� gnificativi�fenomeni�di�agriturismo�
tificati�
riodi�dell'anno�comunque�limitati�(mar� � Importanza�dell'agricoltura�per�la�salvaguar�
zo�ottobre)� � Pressioni�insediative�emergenti�nelle�a�
dia�dell’ambiente�in�zone�marginali�degrada�
ree�agricole�di�collina�e�di�pianura;�
� Assenza�di�pubblicazioni�di�guide�turisti� te�
che�aggiornate�soprattutto�successive�a� � Rischi�di�abbandono�delle�culture�alto�
gli�eventi�sismici�del�1997� collinari�e�di�trasformazione�delle�maglie�
delle�sistemazioni�agricole�storiche�nelle�
260 Opportunità� Minacce� 261
aree�collinari�e�di�pianura.�
per�le�aree�interne� ciali�
� �
Settore�–�Socio�economico�locale� Settore�–�Industria,�artigianato�e�terziario�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza� Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�
� Alti�livelli�di�occupazione� � Riduzione�costante�nel�tempo�del�nume� � Presenza�di�un�forte�settore�terziario� � Presenza�dì�un�comparto�industriate�ed�
� Benessere�diffuso� ro�di�residenti�nel�centro�storico� artigianale�poco�sviluppati�con�presenza�
� Presenza�di�un�settore�agro�alimentare�di�
Analisi � Scarsa�e�disomogenea�diffusione�all'in�
delle principali politiche turistiche per le città di Assisi,
� Settore�del�terziario�(commercio)�predomi� Matera, San Gimignano e Siena namico� di�imprese�piccole�e�piccolissime�
nante� terno�delle�aree�urbane�di�servizi�di�base� � Modesta�propensione�alla�Internaziona�
� Presenze�di�imprese�artigiane�di�prodotti�di�
alla�persona�ed�alte�imprese� lizzazione�
qualità�ed�in�particolare�nell'ambito�del�ri�
� Scarsa�conflittualità�sociale�
camo,�della�lavorazione�del�ferro�battuto�e� � Progressivo�ridimensionamento�della�oc�
� Buona�integrazione�degli�immigrati� della�pietra,�nonché�nella�lavorazione�del�le� cupazione�
� Bassa�criminalità� gno�
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 248
Opportunità� Minacce� Opportunità� Minacce�

� Presenza�già�in�essere�di�un'alta�qualità�della� � Declino�demografico�ed�invecchiamento� � Sviluppo�di�comparti�innovativi�e�specializza� � Possibilità�di�riduzione�del�margini�di�


vita� della�popolazione� zioni�in�ricerca�di�fonti�di�energia�alternative� competitività�di�alcuni�comparti�manifat�
� Potenzialità�legate�alla�presenza�di�un�polo� � Spopolamento�dell'area�e�presenza�di� in�sede�regionale� turieri�per�la�concorrenza�delle�aree�limi�
universitario�finalizzato�a�valorizzare�la�for� nuclei�familiari�di�piccole�dimensioni� trofe�
mazione�specialistica� � Crisi�dei�commercianti�per�l'aumentata� �
concorrenza�dei�grandi�centri�commer� Settore�–�Ambiente�
ciali�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�

� Bassi�tassi�di�inquinamento�atmosferico� � Elevato�carico�chimico�sul�suolo�per�l'uso�
Settore�–�Industria,�artigianato�e�terziario�
� Buona�presenza�di�aree�naturali�protette� di�fertilizzanti�in�agricoltura�
Punti�di�forza� Punti�di�debolezza�
� Elevata�presenza�di�risorse�ambientali,�cul�
� Presenza�di�un�forte�settore�terziario� � Presenza�dì�un�comparto�industriate�ed� turali,�urbane�
262 � Presenza�di�un�settore�agro�alimentare�di� artigianale�poco�sviluppati�con�presenza� 263
Opportunità� Minacce�
di�imprese�piccole�e�piccolissime�
turali,�urbane�

Opportunità� Minacce�

� Presenza�di�parchi�naturali�ancora�poco�va� � Rischi�di�dissesto�idrogeologico� Le mostre ste la Basilica. L’opera ha recuperato un’ampia porzio-


lorizzati�(Parco�del�Monte�Subasio)� � Rischio�sismico� Assisi possiede diversi contenitori culturali il cui pie- ne di territorio, estremamente suggestiva, che risulta-
� Espansione�della�domanda�del�turismo�am�
bientate�e�paesaggistico� no recupero è stato accelerato dalla ricostruzione suc- va di fatto completamente inaccessibile alla fruizione
� cessiva al sisma del 1997. Tra questi è da segnalare il turistica.
Palazzo del Monte Frumentario. È dunque frequente Questa opzione paesaggistica va ad incrementare la
la proposta di mostre artistiche sia localizzate esclu- già ampia offerta turistica di Assisi consentendone an-
francescana con 249 particolare
Lo svilupporiferimento
turistico nei sitiall’indulgenza Ciò principali
del patrimonio UNESCO: premesso la città sta
caratteristiche approcciando
e trasformazioni il proprio svi-
indotte sivamente in città (come ad esempio “I colori di Giot- che una parziale diversificazione tematica rispetto al
del Perdono d’Assisi che, dal 1216, ha visto la Porziun- luppo turistico muovendosi in diverse direzioni de- to” nel 2010 oppure “I gessi di Botero” nel 2012) sia al- core che rimane tipicamente religioso.
cola come grande attrattore competitor rispetto a Ro- scritte di seguito. l’interno di un circuito in cooperazione con altre loca-
ma, Santiago e Gerusalemme. lità umbre (come ad esempio quelle del Perugino nel Il Salone Mondiale del Turismo città e siti
Quindi alla presenza strutturale del cosiddetto “tu- Ticket e tassa di soggiorno 2004). UNESCO
rismo religioso”, di gran lunga prevalente come moti- Assisi ha un sistema di gestione degli accessi per bus, Di norma le mostre occupano un periodo dell’anno Dal 2010 Assisi ospita annualmente il Salone Mondia-
vazione in termini di arrivi e presenze, si aggiungono caravan etc. basato su ticket ma non applica la tassa che va da marzo a settembre in funzione dell’alta sta- le del Turismo città e siti UNESCO (World Tourism Expo,
altre forme di turismo tra cui, in primo luogo, quel- di soggiorno. Sulla decisione ha sicuramente influito gione turistica. WTE). Il progetto World Tourism Expo Unesco rappre-
lo culturale (comunque largamente ricollegabile alla la caratterizzazione religiosa del turismo di Assisi con senta il primo appuntamento a livello mondiale specia-
tradizione francescana). Quindi la gestione della de- una propensione alla spesa particolarmente contenu- Il Bosco di San Francesco lizzato nel settore dei beni patrimonio dell’umanità.
stinazione Assisi presenta specifiche complessità an- ta ed una domanda largamente intermediata dai tour Dal 2011 Assisi, grazie all’opera del Fondo per l’Am- Si tratta di una Borsa turistica tematica che permet-
che perché i poli di governance dei flussi turistici, og- operator (con contratti estremamente spinti sul lato biente (FAI), si è arricchito di un nuovo attrattore a va- te di esaltare le peculiarità dei siti Unesco, offrendo agli
gettivamente, non sono solo quelli civili ma anche dei costi per passeggero). lenza paesaggistica costituito dal Bosco di San Fran- espositori una vetrina qualificata e organizzata che for-
quelli religiosi, in particolare francescani. cesco. Si tratta del lato nord della collina su cui insi- nisca concrete opportunità d’incontro con i principali

264 265
Tour Operator e Giornalisti del Mondo.
Il Wte dà l’opportunità di promuovere in maniera ade-
La candidatura a Capitale Europea della Cultu-
ra 2019
Appendice statistica
guata le bellezze di questi siti e città realizzando un ac- Assisi, insieme a Perugia, ha presentato la propria
cattivante circuito turistico che riesca a coinvolgere un candidatura per divenire Capitale Europea della Cul-
numero sempre maggiore di Tour Operator internazio- tura per l’anno 2019. L’iniziativa, che mira a promuove-
nali fornendo la possibilità di creare circuiti turistici che re congiuntamente l’intero territorio regionale, costi-
integrino i classici tour. L’obiettivo è quello di propor- tuisce una formidabile opportunità che rafforza ulte-
re un tipo di promozione che consideri anche gli aspet- riormente la vocazione di destinazione culturale del-
ti legati alla fragilità ed all’unicità di alcuni siti propo- la città.
nendo un circuito che tenga conto non solo della valo- Il lavoro associato alla candidatura costituirà un si-
rizzazione del Patrimonio ma anche della sua tutela. La curo volano per riorganizzare, ampliare e valorizzare
migliore garanzia della conservazione del Patrimonio il già ampio patrimonio di opportunità che Assisi ed il
Mondiale è l’attenzione e il rispetto che ognuno di noi, suo territorio dispongono circa il turismo culturale.
come individui, può portare verso questo Patrimonio. l
turisti in particolare, devono essere consapevoli del si-
gnificato dei loro atteggiamenti e azioni.
L’evento rappresenta un’importante vetrina interna-
zionale del turismo culturale e riveste dunque per As-
sisi una rilevante opportunità in termini di immagine.

266
� �
� �
Tab.�1���Arrivi�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Anni�2000�2011���Valori�assoluti� Tab.�2���Presenze�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Anni�2000�2011���Valori�assoluti�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2000� 532.574� 338.502 100.857 36.668� 26.890.515 2000� 1.040.132� 963.291 279.117 88.263� 78.467.836
2001� 483.919� 370.085 104.879 40.280� 27.031.099 2001� 987.574� 941.492 272.757 93.892� 80.980.850
2002� 485.574� 372.510 100.349 40.625� 26.794.229 2002� 1.014.757� 990.165 296.936 87.946� 77.081.199
2003� 458.802� 344.875 92.387 46.647� 26.534.350 2003� 972.134� 875.590 270.454 85.883� 75.679.669
2004� 469.518� 359.160 98.446 54.499� 29.010.517 2004� 979.773� 790.813 254.324 88.852� 81.388.134
2005� 472.480� 367.609 102.845 60.569� 29.588.817 2005� 979.344� 963.302 333.194 92.314� 86.244.843
2006� 499.826� 363.482 117.945 76.371� 33.111.566 2006� 1.011.950� 886.923 363.932 115.925� 91.806.246
2007� 499.844� 347.138 127.152 67.361� 33.675.144 2007� 1.026.777� 873.398 406.083 107.601� 93.186.871
2008� 461.512� 336.295 120.725 76.876� 33.025.977 2008� 969.779� 944.825 424.222 127.037� 91.097.369
2009� 409.900� 375.485 130.426 81.348� 33.038.846 2009� 908.464� 1.022.218 434.862 133.329� 91.032.898
2010� 431.110� 382.345 145.708 100.760� 34.919.611 2010� 915.470� 1.062.164 460.198 162.196� 93.887.643
2011� 471.027� 382.856 153.845 115.877� 2011� 991.280� 1.024.298 467.961 182.044� �
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�Il�dato�Istat�delle�città�d’arte�relativo�al�2011�non�è�ancora�disponibile� *�Il�dato�Istat�delle�città�d’arte�relativo�al�2011�non�è�ancora�disponibile�
� �


Tab.�2���Presenze�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Anni�2000�2011���Valori�assoluti�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 256
2000� 1.040.132� 963.291 279.117 88.263� 78.467.836
2001� 987.574� 941.492 272.757 93.892� 80.980.850
268 269
2002� 1.014.757� 990.165 296.936 87.946� 77.081.199
� �
Tab.�3���Permanenza�media�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi� Tab.�4���Presenze�mensili���Anno�2005�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�
2000� 2,0� 2,8� 2,8� 2,4� 2,9� gennaio� 34.642� 35.846 3.949 4.158� 4.311.004
2001� 2,0� 2,5� 2,6� 2,3� 3,0� febbraio� 20.635� 32.016 1.812 3.481� 4.563.368
2002� 2,1� 2,7� 3,0� 2,2� 2,9� marzo� 69.265� 74.819 14.554 7.151� 6.418.665
2003� 2,1� 2,5� 2,9� 1,8� 2,9� aprile� 103.032� 91.339 20.018 9.912� 6.924.569
2004� 2,1� 2,2� 2,6� 1,6� 2,8� maggio� 111.481� 114.050 42.741 8.317� 8.512.683
2005� 2,1� 2,6� 3,2� 1,5� 2,9� giugno� 94.760� 112.290 47.611 8.665� 8.527.114
2006� 2,0� 2,4� 3,1� 1,5� 2,8� luglio� 90.964� 108.168 49.535 8.367� 10.204.633
2007� 2,1� 2,5� 3,2� 1,6� 2,8� agosto� 144.465� 104.500 61.120 11.086� 10.011.956
2008� 2,1� 2,8� 3,5� 1,7� 2,8� settembre� 106.260� 107.796 46.603 8.922� 8.279.053
2009� 2,2� 2,7� 3,3� 1,6� 2,8� ottobre� 117.334� 96.861 34.914 9.727� 7.763.810
2010� 2,1� 2,8� 3,2� 1,6� 2,7� novembre� 44.757� 47.156 4.773 6.849� 5.648.564
2011� 2,1� 2,7� 3,0� 1,6� � dicembre� 41.749� 38.461 5.564 5.679� 5.079.424
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�Il�dato�Istat�delle�città�d’arte�relativo�al�2011�non�è�ancora�disponibile�



Tab.�4���Presenze�mensili���Anno�2005�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�
gennaio� 34.642� 35.846 3.949 4.158� 4.311.004
febbraio� 20.635� 32.016 1.812 3.481� 4.563.368
marzo� 69.265� 74.819 14.554 7.151� 6.418.665 257 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
aprile� 103.032� 91.339 20.018 9.912� 6.924.569
270 maggio� 111.481� 114.050 42.741 8.317� 8.512.683 271
� �
Tab.�5���Presenze�mensili���Anno�2005���Comp.�%� Tab.�6���Presenze�mensili���Anno�2011�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 3,5� 3,7 1,2 4,5� 5,0 gennaio� 40.312� 59.128 7.541 7.568� 4.674.071
febbraio� 2,1� 3,3 0,5 3,8� 5,3 febbraio� 22.430� 49.741 5.018 7.112� 4.975.356
marzo� 7,1� 7,8 4,4 7,7� 7,4 marzo� 47.599� 73.210 10.366 11.154� 6.423.896
aprile� 10,5� 9,5 6,0 10,7� 8,0 aprile� 104.841� 96.396 38.490 18.514� 7.570.130
maggio� 11,4� 11,8 12,8 9,0� 9,9 maggio� 100.070� 103.745 49.940 17.941� 8.795.250
giugno� 9,7� 11,7 14,3 9,4� 9,9 giugno� 97.956� 104.881 62.173 18.607� 9.100.786
luglio� 9,3� 11,2 14,9 9,1� 11,8 luglio� 99.558� 119.862 82.741 16.543� 11.688.855
agosto� 14,8� 10,8 18,3 12,0� 11,6 agosto� 153.567� 111.858 90.288 27.447� 11.713.839
settembre� 10,9� 11,2 14,0 9,7� 9,6 settembre� 109.812� 107.496 65.633 19.759� 9.187.534
ottobre� 12,0� 10,1 10,5 10,5� 9,0 ottobre� 119.915� 90.585 39.500 17.111� 8.404.021
novembre� 4,6� 4,9 1,4 7,4� 6,5 novembre� 45.033� 51.478 7.379 8.379� 6.048.971
dicembre� 4,3� 4,0 1,7 6,2� 5,9 dicembre� 50.187� 55.918 8.892 11.909� 5.304.934
Indice�di� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
0,28� 0,23 0,45 0,18� 0,17
stagionalità�
*�dato�2010�
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�





Tab.�6���Presenze�mensili���Anno�2011�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 40.312� 59.128 7.541 7.568� 4.674.071
febbraio� 22.430� 49.741 5.018 7.112� 4.975.356 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 258
marzo� 47.599� 73.210 10.366 11.154� 6.423.896
aprile� 104.841� 96.396 38.490 18.514� 7.570.130
272 273
maggio� 100.070� 103.745 49.940 17.941� 8.795.250

� �
Tab.�7���Presenze�mensili���Anno�2011���Comp.�%� Tab.�8���Letti�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Anni�2000�2008���Valori�assoluti�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 4,1� 5,8 1,6 4,2� 5,0
febbraio� 2,3� 4,9 1,1 3,9� 5,3 2000� 8.494� 6.262 2.681 842� 580.896
marzo� 4,8� 7,1 2,2 6,1� 6,8 2001� 8.709� 6.460 3.114 963� 593.156
aprile� 10,6� 9,4 8,2 10,2� 8,1 2002� 8.847� 6.785 3.365 1.187� 610.741
maggio� 10,1� 10,1 10,7 9,9� 9,4 2003� 8.957� 6.885 3.481 1.234� 620.706
giugno� 9,9� 10,2 13,3 10,2� 9,7 2004� 9.173� 7.154 3.624 1.344� 633.033
luglio� 10,0� 11,7 17,7 9,1� 12,4 2005� 9.391� 7.386 4.347 1.559� 663.003
agosto� 15,5� 10,9 19,3 15,1� 12,5 2006� 9.857� 7.530 4.539 1.668� 718.024
settembre� 11,1� 10,5 14,0 10,9� 9,8 2007� 9.941� 6.794 4.589 1.810� 734.462
ottobre� 12,1� 8,8 8,4 9,4� 9,0 2008� 10.383� 7.598 5.077 1.928� 768.428
novembre� 4,5� 5,0 1,6 4,6� 6,4 2009� 10.443� 7.630 5.151 2.098� 769.459
dicembre� 5,1� 5,5 1,9 6,5� 5,7 2010� 10.580� 7.811 5.189 2.309� 798.024
Indice�di� 2011� 10.562� 7.647 5.212 2.379� ��
0,28� 0,18 0,47 0,23� 0,18
stagionalità� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� *�Il�dato�Istat�delle�città�d’arte�relativo�al�2011�non�è�ancora�disponibile�
*�Idato�2010� �
� �
� �

Tab.�8���Letti�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Anni�2000�2008���Valori�assoluti�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� 259 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte

2000� 8.494� 6.262 2.681 842� 580.896


2001� 8.709� 6.460 3.114 963� 593.156
274 2002� 8.847� 6.785 3.365 1.187� 610.741 275
� �
Tab.�9���Occupazione�lorda�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi� Tab.�10���Arrivi�di�Italiani�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Valori�assoluti�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2000� 33,5� 42,1 28,5 28,7� 37,0 2000� 294.329� 126.460 � 30.595� 11.554.984
2001� 31,1� 39,9 24,0 26,7� 37,4 2001� 274.138� 132.630 33.923� 11.706.225
2002� 31,4� 40,0 24,2 20,3� 34,6 2002� 290.307� 122.054 33.969 33.114� 11.089.647
2003� 29,7� 34,8 21,3 19,1� 33,4 2003� 275.116� 132.784 33.667 37.601� 11.424.534
2004� 29,3� 30,3 19,2 18,1� 35,2 2004� 280.043� 157.115 33.671 44.371� 12.579.065
2005� 28,6� 35,7 21,0 16,2� 35,6 2005� 275.508� 161.809 35.101 48.510� 12.522.846
2006� 28,1� 32,3 22,0 19,0� 35,0 2006� 282.541� 151.392 39.359 57.944� 13.972.770
2007� 28,3� 35,2 24,2 16,3� 34,8 2007� 285.729� 153.601 44.299 50.317� 14.094.402
2008� 25,6� 34,1 22,9 18,1� 32,5 2008� 272.766� 156.569 42.434 58.502� 14.176.706
2009� 23,8� 36,7 23,1 17,4� 32,4 2009� 249.427� 182.856 50.250 63.449� 14.458.777
2010� 23,7� 37,3 24,3 19,2� 32,2 2010� 260.276� 177.778 55.209 77.694� 14.876.048
2011� 25,7� 36,7 24,6 21,0� � 2011� 281.593� 167.292 55.972 86.801� �
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�Il�dato�Istat�delle�città�d’arte�relativo�al�2011�non�è�ancora�disponibile� *�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili�
� �
� �


Tab.�10���Arrivi�di�Italiani�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Valori�assoluti�
Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 260
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2000� 294.329� 126.460 � 30.595� 11.554.984
2001� 274.138� 132.630 33.923� 11.706.225
276 2002� 290.307� 122.054 33.969 33.114� 11.089.647 277
� �
Tab.�11���Presenze�di�Italiani�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Valori�assoluti� Tab.�12���Permanenza�media�degli�Italiani�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�
2000� 617.010� 425.869 �� 74.848� 36.091.737 2000� 2,1� 3,4 2,4� 3,1
2001� 579.505� 390.903 � 78.925� 37.083.638 2001� 2,1� 2,9 2,3� 3,2
2002� 620.669� 390.579 81.943 71.135� 34.061.064 2002� 2,1� 3,2 2,4 2,1� 3,1
2003� 585.878� 379.598 77.836 67.707� 34.360.322 2003� 2,1� 2,9 2,3 1,8� 3,0
2004� 588.778� 351.451 75.182 69.815� 36.633.994 2004� 2,1� 2,2 2,2 1,6� 2,9
2005� 585.644� 461.019 94.539 72.328� 36.554.913 2005� 2,1� 2,8 2,7 1,5� 2,9
2006� 596.370� 398.037 102.043 86.806� 38.721.986 2006� 2,1� 2,6 2,6 1,5� 2,8
2007� 607.053� 400.316 121.532 78.280� 38.095.746 2007� 2,1� 2,6 2,7 1,6� 2,7
2008� 578.272� 453.567 108.052 92.666� 37.350.937 2008� 2,1� 2,9 2,5 1,6� 2,6
2009� 544.082� 544.152 121.123 102.345� 37.714.990 2009� 2,2� 3,0 2,4 1,6� 2,6
2010� 559.351� 553.599 121.684 122.758� 38.103.274 2010� 2,1� 3,1 2,2 1,6� 2,6
2011� 601.986� 512.988 115.217 132.205� 2011� 2,1� 3,1 2,1 1,5� �
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili� *�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili�
� �
� �

Tab.�12���Permanenza�media�degli�Italiani�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�
2000� 2,1� 3,4 2,4� 3,1
2001� 2,1� 2,9 2,3� 3,2
2002� 2,1� 3,2 2,4 2,1� 3,1 261 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
2003� 2,1� 2,9 2,3 1,8� 3,0
278 2004� 2,1� 2,2 2,2 1,6� 2,9 279
� �
Tab.�13���Presenze�italiane�mensili���Anno�2005� Tab.�14���Presenze�italiane�mensili�–�comp.�%���Anno�2005�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte� Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�
gennaio� 28.103� 22.916 3.301 3.371� 2.384.871 gennaio� 4,8� 5,0 3,5 4,7� 6,5
febbraio� 12.983� 22.539 1.038 2.809� 2.210.167 febbraio� 2,2� 4,9 1,1 3,9� 6,0
marzo� 47.786� 49.929 8.565 5.421� 2.837.193 marzo� 8,2� 10,8 9,1 7,5� 7,8
aprile� 66.400� 53.672 8.003 8.166� 3.046.089 aprile� 11,3� 11,6 8,5 11,3� 8,3
maggio� 53.675� 48.887 8.781 5.950� 3.128.851 maggio� 9,2� 10,6 9,3 8,2� 8,6
giugno� 49.982� 46.546 9.858 6.748� 3.635.271 giugno� 8,5� 10,1 10,4 9,3� 9,9
luglio� 44.757� 39.772 9.375 6.488� 3.785.022 luglio� 7,6� 8,6 9,9 9,0� 10,4
agosto� 101.715� 40.273 20.227 9.569� 4.225.966 agosto� 17,4� 8,7 21,4 13,2� 11,6
settembre� 54.829� 38.316 8.241 6.052� 3.047.029 settembre� 9,4� 8,3 8,7 8,4� 8,3
ottobre� 60.361� 40.923 10.432 7.629� 2.998.690 ottobre� 10,3� 8,9 11,0 10,5� 8,2
novembre� 29.588� 29.471 2.375 5.245� 2.645.514 novembre� 5,1� 6,4 2,5 7,3� 7,2
dicembre� 35.465� 27.775 4.343 4.880� 2.610.250 dicembre� 6,1� 6,0 4,6 6,7� 7,1
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Indice�
0,26� 0,16 0,34 0,19� 0,11
� di�stagionalità�
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
� �
� �
Tab.�14���Presenze�italiane�mensili�–�comp.�%���Anno�2005� �
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�

gennaio� 4,8� 5,0 3,5 4,7� 6,5
febbraio� 2,2� 4,9 1,1 3,9� 6,0
marzo� 8,2� 10,8 9,1 7,5� 7,8
aprile� 11,3� 11,6 8,5 11,3� 8,3
maggio� 9,2� 10,6 9,3 8,2� 8,6
giugno� 8,5� 10,1 10,4 9,3� 9,9 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 262
280 281
luglio� 7,6� 8,6 9,9 9,0� 10,4
� �
Tab.�15���Presenze�italiane�mensili���Anno�2011� Tab.�16���Presenze�italiane�mensili���Anno�2011���Comp.�%�
Mesi� Assisi� Siena� San�Gimignano Matera� Città�d'arte*� Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 34.367� 43.765 6.401 6.563� 2.454.024 gennaio� 5,7� 8,5 5,6 5,0� 6,4
febbraio� 17.903� 36.646 3.564 5.876� 2.379.667 febbraio� 3,0� 7,1 3,1 4,4� 6,2
marzo� 36.520� 48.887 6.417 8.621� 2.834.032 marzo� 6,1� 9,5 5,6 6,5� 7,4
aprile� 66.310� 50.013 12.844 13.159� 3.132.637 aprile� 11,0� 9,7 11,1 10,0� 8,2
maggio� 50.011� 42.958 9.069 10.406� 3.267.104 maggio� 8,3� 8,4 7,9 7,9� 8,6
giugno� 44.576� 39.915 10.788 12.284� 3.577.283 giugno� 7,4� 7,8 9,4 9,3� 9,4
luglio� 51.662� 40.121 11.242 11.842� 3.995.601 luglio� 8,6� 7,8 9,8 9,0� 10,5
agosto� 104.855� 44.491 22.825 22.140� 4.624.953 agosto� 17,4� 8,7 19,8 16,7� 12,1
settembre� 53.606� 39.787 10.470 12.650� 3.155.519 settembre� 8,9� 7,8 9,1 9,6� 8,3
ottobre� 69.768� 45.955 10.883 11.646� 3.103.276 ottobre� 11,6� 9,0 9,4 8,8� 8,1
novembre� 29.863� 36.667 3.804 6.391� 2.802.478 novembre� 5,0� 7,1 3,3 4,8� 7,4
dicembre� 42.545� 43.783 6.910 10.627� 2.776.700 dicembre� 7,1� 8,5 6,0 8,0� 7,3
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Indice�
0,25� 0,06 0,29 0,21� 0,11
di�stagionalità�
*�dato�2010�
� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�dato�2010�
� �
� �
Tab.�16���Presenze�italiane�mensili���Anno�2011���Comp.�%�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 5,7� 8,5 5,6 5,0� 6,4
febbraio� 3,0� 7,1 3,1 4,4� 6,2
marzo� 6,1� 9,5 5,6 6,5� 7,4
aprile� 11,0� 9,7 11,1 10,0� 8,2 263 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte

282 maggio� 8,3� 8,4 7,9 7,9� 8,6 283


giugno� 7,4� 7,8 9,4 9,3� 9,4
� �
Tab.�17���Arrivi�di�Stranieri�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Valori�assoluti� Tab.�18���Presenze�di�Stranieri�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Valori�assoluti�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2000� 238.245� 212.042 � 6.073� 15.335.531 2000� 423.122� 537.422 � 13.415� 42.376.099
2001� 209.781� 237.455 6.357� 15.324.874 2001� 408.069� 550.589 14.967� 43.897.212
2002� 195.267� 250.456 66.380 7.511� 15.704.582 2002� 394.088� 599.586 214.993 16.811� 43.020.135
2003� 183.686� 212.091 58.720 9.046� 15.109.816 2003� 386.256� 495.992 192.618 18.176� 41.319.347
2004� 189.475� 202.045 64.775 10.128� 16.431.452 2004� 390.995� 439.362 179.142 19.037� 44.754.140
2005� 196.972� 205.800 67.744 12.059� 17.065.971 2005� 393.700� 502.283 238.655 19.986� 49.689.930
2006� 217.285� 212.090 78.586 18.427� 19.138.796 2006� 415.580� 488.886 261.889 29.119� 53.084.260
2007� 214.115� 193.537 82.853 17.044� 19.580.742 2007� 419.724� 473.082 284.551 29.321� 55.091.125
2008� 188.746� 179.726 78.291 18.374� 18.849.271 2008� 391.507� 491.258 316.170 34.371� 53.746.432
2009� 160.473� 192.629 80.176 17.899� 18.580.069 2009� 364.382� 478.066 313.739 30.984� 53.317.908
2010� 170.834� 204.567 90.499 23.066� 20.043.563 2010� 356.119� 508.565 338.514 39.438� 55.784.369
2011� 189.434� 215.564 97.873 29.076� � 2011� 389.294� 511.310 352.744 49.839� �
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili� *�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili�
� �
� �
� �
Tab.�18���Presenze�di�Stranieri�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi���Valori�assoluti�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2000� 423.122� 537.422 � 13.415� 42.376.099
2001� 408.069� 550.589 14.967� 43.897.212
2002� 394.088� 599.586 214.993 16.811� 43.020.135 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 264
2003� 386.256� 495.992 192.618 18.176� 41.319.347
284 285
2004� 390.995� 439.362 179.142 19.037� 44.754.140
� �
Tab.�19���Permanenza�media�degli�Stranieri�nel�totale�degli�esercizi�ricettivi� Tab.�20���Presenze�straniere�mensili���Anno�2005�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�
2000� 1,8� 2,5 2,2� 2,8 gennaio� 6.539� 12.930 648 787� 1.926.133
2001� 1,9� 2,3 2,4� 2,9 febbraio� 7.652� 9.477 774 672� 2.353.201
2002� 2,0� 2,4 3,2 2,2� 2,7 marzo� 21.479� 24.890 5.989 1.730� 3.581.472
2003� 2,1� 2,3 3,3 2,0� 2,7 aprile� 36.632� 37.667 12.015 1.746� 3.878.480
2004� 2,1� 2,2 2,8 1,9� 2,7 maggio� 57.806� 65.163 33.960 2.367� 5.383.832
2005� 2,0� 2,4 3,5 1,7� 2,9 giugno� 44.778� 65.744 37.753 1.917� 4.891.843
2006� 1,9� 2,3 3,3 1,6� 2,8 luglio� 46.207� 68.396 40.160 1.879� 6.419.611
2007� 2,0� 2,4 3,4 1,7� 2,8 agosto� 42.750� 64.227 40.893 1.517� 5.785.990
2008� 2,1� 2,7 4,0 1,9� 2,9 settembre� 51.431� 69.480 38.362 2.870� 5.232.024
2009� 2,3� 2,5 3,9 1,7� 2,9 ottobre� 56.973� 55.938 24.482 2.098� 4.765.120
2010� 2,1� 2,5 3,7 1,7� 2,8 novembre� 15.169� 17.685 2.398 1.604� 3.003.050
2011� 2,1� 2,4 3,6 1,7� � dicembre� 6.284� 10.686 1.221 799� 2.469.174
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili� �
� �
� �
� �
Tab.�20���Presenze�straniere�mensili���Anno�2005�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte�
gennaio� 6.539� 12.930 648 787� 1.926.133
febbraio� 7.652� 9.477 774 672� 2.353.201
marzo� 21.479� 24.890 5.989 1.730� 3.581.472 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte
265
aprile� 36.632� 37.667 12.015 1.746� 3.878.480
286 maggio� 57.806� 65.163 33.960 2.367� 5.383.832 287
� �
Tab.�21���Presenze�straniere�mensili���Anno�2005���Comp.�%� Tab.�22���Presenze�straniere�mensili���Anno�2011�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 1,7� 2,6 0,3 3,9� 3,9 gennaio� 5.945� 15.363 1.140 1.005� 2.220.047
febbraio� 1,9� 1,9 0,3 3,4� 4,7 febbraio� 4.527� 13.095 1.454 1.236� 2.595.689
marzo� 5,5� 5,0 2,5 8,7� 7,2 marzo� 11.079� 24.323 3.949 2.533� 3.589.864
aprile� 9,3� 7,5 5,0 8,7� 7,8 aprile� 38.531� 46.383 25.646 5.355� 4.437.493
maggio� 14,7� 13,0 14,2 11,8� 10,8 maggio� 50.059� 60.787 40.871 7.535� 5.528.146
giugno� 11,4� 13,1 15,8 9,6� 9,8 giugno� 53.380� 64.966 51.385 6.323� 5.523.503
luglio� 11,7� 13,6 16,8 9,4� 12,9 luglio� 47.896� 79.741 71.499 4.701� 7.693.254
agosto� 10,9� 12,8 17,1 7,6� 11,6 agosto� 48.712� 67.367 67.463 5.307� 7.088.886
settembre� 13,1� 13,8 16,1 14,4� 10,5 settembre� 56.206� 67.709 55.163 7.109� 6.032.015
ottobre� 14,5� 11,1 10,3 10,5� 9,6 ottobre� 50.147� 44.630 28.617 5.465� 5.300.745
novembre� 3,9� 3,5 1,0 8,0� 6,0 novembre� 15.170� 14.811 3.575 1.988� 3.246.493
dicembre� 1,6� 2,1 0,5 4,0� 5,0 dicembre� 7.642� 12.135 1.982 1.282� 2.528.234
Indice� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
0,33� 0,35 0,51 0,23� 0,21
di�stagionalità�
*�dato�2010�
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� �





Tab.�22���Presenze�straniere�mensili���Anno�2011�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 5.945� 15.363 1.140 1.005� 2.220.047
febbraio� 4.527� 13.095 1.454 1.236� 2.595.689 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 266
marzo� 11.079� 24.323 3.949 2.533� 3.589.864
aprile� 38.531� 46.383 25.646 5.355� 4.437.493
288 289
maggio� 50.059� 60.787 40.871 7.535� 5.528.146
� �
Tab.�23���Presenze�straniere�mensili���Anno�2011���Comp.�%� Tab.�24���Arrivi�negli�esercizi�alberghieri���Valori�assoluti�
Mesi� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
gennaio� 1,5� 3,0 0,3 2,0� 4,0 2000� 420.794� 264.167 � � 24.053.961
febbraio� 1,2� 2,6 0,4 2,5� 4,7 2001� 366.930� 296.392 � � 24.089.432
marzo� 2,8� 4,8 1,1 5,1� 6,4 2002� 362.332� 297.526 62.814 39.835� 23.268.284
aprile� 9,9� 9,1 7,3 10,7� 8,0 2003� 340.652� 268.019 55.106 44.808� 22.925.095
maggio� 12,9� 11,9 11,6 15,1� 9,9 2004� 351.499� 281.138 50.197 49.065� 25.320.445
giugno� 13,7� 12,7 14,6 12,7� 9,9 2005� 348.855� 296.409 52.985 50.124� 25.599.604
luglio� 12,3� 15,6 20,3 9,4� 13,8 2006� 371.137� 284.982 60.727 60.756� 28.700.317
agosto� 12,5� 13,2 19,1 10,6� 12,7 2007� 364.614� 284.744 64.179 52.788� 29.019.473
settembre� 14,4� 13,2 15,6 14,3� 10,8 2008� 328.144� 270.825 55.436 61.189� 28.297.029
ottobre� 12,9� 8,7 8,1 11,0� 9,5 2009� 287.628� 285.818 58.347 65.994� 28.165.671
novembre� 3,9� 2,9 1,0 4,0� 5,8 2010� 306.049� 287.915 68.810 82.341� 29.886.801
dicembre� 2,0� 2,4 0,6 2,6� 4,5 2011� 338.283� 286.510 70.830 93.967� �
Indice�
0,37� 0,35 0,54 0,34� 0,23 Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
di�stagionalità�
*�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili�
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�

*�dato�2010�
� �


Tab.�24���Arrivi�negli�esercizi�alberghieri���Valori�assoluti�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� 267 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte

2000� 420.794� 264.167 � � 24.053.961


2001� 366.930� 296.392 � � 24.089.432
290 2002� 362.332� 297.526 62.814 39.835� 23.268.284 291
� �
Tab.�25���Presenze�negli�esercizi�alberghieri���Valori�assoluti� Tab.�26���Permanenza�media�negli�esercizi�alberghieri�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2000� 708.546� 646.939 � � 59.484.263 2000� 1,7� 2,4 � 2,5
2001� 641.682� 647.648 � � 60.504.071 2001� 1,7� 2,2 � 2,5
2002� 665.785� 652.195 156.237 85.518� 54.128.555 2002� 1,8� 2,2 2,5 2,1� 2,3
2003� 636.659� 553.853 137.171 82.320� 53.051.137 2003� 1,9� 2,1 2,5 1,8� 2,3
2004� 646.300� 602.455 115.547 78.877� 59.070.551 2004� 1,8� 2,1 2,3 1,6� 2,3
2005� 642.141� 647.279 135.323 76.208� 62.683.551 2005� 1,8� 2,2 2,6 1,5� 2,4
2006� 659.314� 614.341 153.698 90.972� 67.127.334 2006� 1,8� 2,2 2,5 1,5� 2,3
2007� 660.887� 639.733 170.989 81.474� 67.937.786 2007� 1,8� 2,2 2,7 1,5� 2,3
2008� 604.029� 596.306 152.142 99.608� 66.608.271 2008� 1,8� 2,2 2,7 1,6� 2,4
2009� 564.930� 592.063 157.713 106.372� 65.750.020 2009� 2,0� 2,1 2,7 1,6� 2,3
2010� 572.248� 617.846 165.787 131.130� 68.428.817 2010� 1,9� 2,1 2,4 1,6� 2,3
2011� 627.532� 592.766 162.123 144.453� � 2011� 1,9� 2,1 2,3 1,5� �
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili� *�I�dati�di�alcuni�anni�non�sono�disponibili�
� �
� �

Tab.�26���Permanenza�media�negli�esercizi�alberghieri�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2000� 1,7� 2,4 � 2,5
2001� 1,7� 2,2 � 2,5
2002� 1,8� 2,2 2,5 2,1� 2,3 Lo sviluppo turistico nei siti del patrimonio UNESCO: principali caratteristiche e trasformazioni indotte 268
2003� 1,9� 2,1 2,5 1,8� 2,3
292 293
2004� 1,8� 2,1 2,3 1,6� 2,3
� �
Tab.�27���Letti�negli�esercizi�alberghieri���Valori�assoluti� Tab.�28���Occupazione�lorda�negli�esercizi�alberghieri�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*� Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2004� 4.190� 4.054 999 1.056� 348.628 2004� 42,3� 40,7 31,7 20,5� 46,4
2005� 4.239� 4.212 1.267 1.121� 355.278 2005� 41,5� 42,1 29,3 18,6� 48,3
2006� 4.320� 4.087 1.261 1.128� 390.860 2006� 41,8� 41,2 33,4 22,1� 47,1
2007� 4.234� 4.142 1.258 1.199� 402.316 2007� 42,8� 42,3 37,2 18,6� 46,3
2008� 4.421� 4.018 1.294 1.296� 420.278 2008� 37,4� 40,7 32,2 21,1� 43,4
2009� 4.434� 4.043 1.290 1.437� 425.182 2009� 34,9� 40,1 33,5 20,3� 42,4
2010� 4.364� 4.000 1.290 1.558� 435.348 2010� 35,9� 42,3 35,2 23,1� 43,1
2011� 4.383� 3.925 1.290 1.558� �� 2011� 39,2� 41,4 34,4 25,4� �
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata� Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
*�Il�dato�Istat�delle�città�d’arte�relativo�al�2011�non�è�ancora�disponibile� *�Il�dato�Istat�delle�città�d’arte�relativo�al�2011�non�è�ancora�disponibile�
� �


Tab.�28���Occupazione�lorda�negli�esercizi�alberghieri�
Anni� Assisi� Siena� S.�Gimignano� Matera� Città�d'arte*�
2004� 42,3� 40,7 31,7 20,5� 46,4
2005� 41,5� 42,1 29,3 18,6� 48,3
2006� 41,8� 41,2 33,4 22,1� 47,1
2007� 42,8� 42,3 37,2 18,6� 46,3
2008� 37,4� 40,7 32,2 21,1� 43,4
2009� 34,9� 40,1 33,5 20,3� 42,4
2010� 35,9� 42,3 35,2 23,1� 43,1
2011� 39,2� 41,4 34,4 25,4� �
294 295
Fonti:�Istat,�Ufficio�Turismo�del�Comune�di�Assisi,�Amministrazione�Provinciale�Siena,�APT�Basilicata�
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