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Sviluppo della New Economy delle ICT e della Net- Economy (originate
da fondamentali innovazioni scientifiche) ha consentito di produrre
strumenti e macchine per il consumo di cultura audiovisuale
disponibili e accessibili a costi relativamente contenuti in ogni parte
del mondo a miliardi di persone.
Nel modello della creativit per la qualit sociale prevalgono logiche di scelte
simboliche influenzate da processi di identificazione e a un allentamento dei nessi
costi-benefici.
Quindi, le due dimensioni che definiscono le ragioni del successo delle industrie
creative, ossia linnovazione tecnologica e lattenzione alla qualit sociale e culturale,
tendono a confondersi e sovrapporsi. Cultura tecnologica e cultura materiale hanno
momenti di reciproca contaminazione e momenti di solitario successo.
Cultura e creativit
Creativit e cultura sono un pilastro della qualit sociale, intesa come un contesto di
comunit libero, giusto, economicamente sviluppato. Creativit e cultura sono un
binomio indissolubile. LItalia sa guardare ai paesi avanzati e alle loro tecnologie, ma
anche ai paesi in via di sviluppo e alla loro grande tradizione culturale.
La qualit sociale
La qualit sociale pu essere definita come la misura in cui le persone sono capaci di
partecipare alla vita sociale, economica e culturale e allo sviluppo delle loro comunit
in condizioni che migliorano il benessere e il potenziale individuale.
La cultura rappresenta una componente importante per la qualit sociale : la
produzione e consumo quotidiani favoriscono una valorizzazione del tessuto sociale in
termini di coesione della comunit, la qualit delle relazioni umane.
La creativit come mezzo e non come fine
La creativit un input fondamentale per la produzione di cultura, tutta via la
creativit non un fine in s.
La creativit il modo per perseguire obiettivi dotati di valore e socialmente condivisi,
anche in campo culturale e tecnologico. Perch diventi qualit sociale la creativit
deve passare la prova della cultura e dellarte, della salvaguardia dei fini etici che i
mezzi atomici per esempio possono trascendere, del rifiuto della distruzione .
In Italia la creativit e le industrie culturali trovano condizioni spaziali e temporali di
successo soprattutto negli spazi creativi delle citt e dei suoi distretti produttivi e
sistemi locali di impresa.
La cultura come storia e territorio
Il cuore del modello italiano il legame della nostra creativit e produzione di cultura
con la storia e il territorio.
La cultura un bene idiosincratico, peculiare a un luogo spazialmente definito e in
grado di comunicare i suoi contenuti al mondo intero.
b) I distretti culturali
Le aree di distretto, o i cluster, a vocazione industriale o turistica sono unaltra
forma di esperienze spaziali legate al territorio che per le loro caratteristiche
culturali esprimono una forte vocazione creativa.
Alfred Marshall (1890-1919) stato il primo ad attirare lattenzione sullindustria
localizzata, attribuendo ai distretti culturali cinque grandi prerogative sotto il
profilo economico :
-la libera diffusione delle informazioni e delle idee
-la rapida diffusione delle innovazioni tecniche e organizzative
-lo sviluppo di attivit indotte nelle zone circostanti
-la riduzione dei costi unitari a un maggior impiego di macchine a seguito
dellintroduzione di
attrezzature altamente specializzate
-la creazione di un mercato stabile per la mano dopera specializzata
Sotto il profilo sociologico i distretti industriali italiani sono stati studiati da molti
tra cui Sacco, Pedrini, Santagata, Bagnasco.
I distretti culturali e industriali che producono beni di design fondati sulla cultura
locale e sulla tradizione sono la grande maggioranza dei distretti industriali
italiani. Accanto alla natura idiosincratica della componente culturale essi sono
caratterizzati da :
o Produzione di beni in cui prevalgono significative componenti intangibili :
estetica, di design, di decorazione
o Forte coesione sociale che genera fiducia e cooperazione, se pur in un
contesto di concorrenza
o Forte senso di identit
Un fattore di parziale ritardo nellesperienza italiana sta nel fatto di non muoversi
verso la frontiera della conoscenza e delle innovazioni tecnologiche ( che sono le
nuove risorse strategiche).
Cinema, videogame, editoria, radio , tv comunicano contenuti che lazione italiana
riesce a portare con fatica al successo nei mercati internazionali.
Le industrie culturali si basano su innovazioni tecnologiche sorte nel XX secolo e quindi
di possono considerare di formazione recente.
C una certa sottovalutazione della realt italiana. Per andare oltre le apparenze
bisogna considerare che la frontiera della conoscenza si spostata negli ultimi
ventanni sui fronti della nanotecnologie e delle biotecnologie, mentre computer,
software e ICT sono oggi industrie mature e diversificate, i cui mercati sono
attualmente dominati da grandi societ multinazionali estere.
Nel settore dellhardware ha sviluppato negli ultimi anni grandi potenzialit ( ST
Microelectronics, Catania)
Adozione creativa e capacit di assorbimento
A causa della natura elusiva di questo Macrosettore risulta ancora difficile unanalisi
economica completa delle industrie culturali e creative in base alla classificazione
convenzionale dellindustria e dei servizi adottata dalle statistiche ufficiali.
Identificazione della catena del valore della creativit nel processo produttivo di
ogni settore
I prerequisiti per lesistenza e lo sviluppo delle industri culturali e creative sono :
patrimonio culturale e formazione.
Le fasi di concezione, produzione e distribuzione del prodotto rappresentano i
momenti centrali della generazione del valore:
o La Concezione caratterizzata dallideazione, dalla concezione dei
prodotti, la loro tutela in termini di propriet intellettuale
o La Produzione traduce in beni e servizi commerciali il relativo contenuto
creativo o il bene culturale
o La Distribuzione intesa come rete di diffusione dei prodotti e servizi ed
usa canali tradizionali o di nuova generazione.
Aggregazione e stima dei dati statistici al fine di offrire il peso economico del
Macrosettore, in particolare in termini di valore aggiunto, occupazione e
produttivit.
Per definire ogni settore sono state utilizzate le classificazioni delle Attivit
Economiche ISTAT (ATECO 2002), che forniscono un livello relativamente
dettagliato in termini di valore aggiunto, addetti e produttivit. Bisogna inoltre
sottolineare che la classificazione ATECO 2002 fornisce un livello di omogeneit
necessario per misurare il valore economico del Macrosettore e per consentire,
per quanto possibile, la comparazione tra settori.
Tuttavia per alcuni settori ( arte contemporanea, patrimonio culturale, industria
del gusto) sono stati raccolti dati ottenuti da altre fonti
Il valore economico del Macrosettore
Dati forniti dallIstituto G. Tagliacarne relativi allanno 2004.
Sempre limitandosi
alle sole attivit di
concezione e
produzione, il valore
aggiunto prodotto
dalle industrie
culturali e creative in
Italia parti a quello
delle attivit
finanziarie, pi del
doppio dei settori di
fabbricazione di
macchinari,
produzione e distribuzione di energia e delle poste e telecomunicazioni.
UK
HONG KONG
Lapproccio proposto dal Centre for Cultural Policy Research dellUniversit di Hong
Kong per identificare e misurare limpatto delle industrie molto simile a quello
inglese per quanto riguarda la definizione di creativit e la scelta dei settori.
Viene per posto laccento sul contributo della creativit nel produrre significati sociali
e culturali, e inoltre si concentra sulla definizione di Creative Industries Production
System , ossia laggregato di attivit economiche che costituiscono la catena di
produzione del valore originato dalla creativit.
In questa prospettiva le attivit economiche sono classificate in base alla fase di
ideazione, produzione/infrastruttura e distribuzione.
USA
La definizione del settore delle industrie del Copyright si struttura su quattro livelli, in
base al grado di importanza che hanno i diritti di propriet nel valore totale del bene.
Al centro si collocano i prodotti totalmente basati sul Copyright, mentre nel settore pi
periferico quelli delle industrie copyright-related ( lettori cd e dvd, tv, computer )
Questo approccio permette unaccurata raccolta di dati statistici e una pi dettagliata
analisi economica del settore
FRANCIA
Mediante la definizione di Industrie Culturali sono analizzate solo quelle attivit che
combinano la produzione di beni a contenuto culturale con la dimensione industriale di
riproduzione su grande scala e distribuzione di massa.
Questa prima classificazione, basata su criteri tecnici ed economici ( la riproducibilit e
la funzione comunicativa) viene incrociata con un secondo criterio, quello giuridico ( la
protezione della propriet artistica o letteraria).
Non considerando i settori creativi, ma un loro sotto insieme, il campo dellanalisi
risulta molto pi ristretto rispetto agli altri studi ma , come nel caso delle Industrie del
Copyright, permette unaccurata raccolta di dati e una pi dettagliata analisi
economica del settore.
EUROPA
La classificazione dei settori si distanzia da quelle utilizzate negli studi degli altri paesi,
e porta a cinque gruppi di attivit : Beni e Attivit Culturali ; Industria Culturale ;
Enogastronomia ; Produzione di natura industriale e Artigiana ; Architettura e
Costruzioni.
Suddivisione delle attivit economiche in base a 3 livelli di coinvolgimento con il
Patrimonio Culturale e Ambientale.
Va segnalato anche il lavoro del Parlamento. Sin dal 2003 infatti, lorgano
legislativo europeo ha sempre tenuto una posizione di sostegno alla
promozione delle industrie culturali.
4. La funzione strategica
Lintervento in materia culturale funzionale ad un potenziamento europeo sul
piano della competitivit dellindustria europea.
Nella citt tradizionale gli abitanti, o la popolazione che vive nella citt ha coinciso
quasi interamente con la popolazione che lavora nella citt.
Per secoli lo spazio della citt stato circondato da mura ed ordinatamente separato
dal resto del territorio ( anche durante la rivoluzione industriale gli imprenditori e gli
operai erano concentrati nellarea urbana) .
Soltanto il ventesimo secolo ha determinato un cambiamento radicale.
o Le nuove popolazioni urbane e la nascita dellentertainment
city
Le trasformazioni urbane del ventesimo secolo hanno visto un importante
cambiamento nella morfologia sociale degli insediamenti urbani.
Lemergenza delle metropoli di seconda e terza generazione ha importanti implicazioni
sulla governance dei nuovi sistemi urbani.
Per secoli la base della sostenibilit finanziaria della citt stata la ricchezza prodotta
dai suoi abitanti. La residenza o la cittadinanza costituivano il presupposto delle varie
forme di tassazione.
Oggi leconomia delle citt si basa sempre pi sui consumi di popolazioni mobili che
non risiedono nelle stesse aree in cui lavorano. La gravitazione crescente degli utenti
della citt (City Users ) porta a uno sviluppo di un modello di metropoli che proprio
quello in cui stiamo vivendo oggi. E una realt diversa dalla metropoli di seconda
generazione.
Potremmo pensare al design come a un mero intervento estetico, che mira a differenziare
un prodotto di massa attraverso lindividuazione di caratteristiche che non incidono sulla
funzionalit del bene, ma solo sulla modalit che ha il consumatore di esperirlo, cio sui
valori simbolici e sul messaggio evocativo che il progetto di design riesce a trasmettere.
Design di fatto : artigiani e tecnici, operano nei centri di piccole e medie dimensioni che
tipicamente caratterizzano i distretti italiani.
Maggiore visibilit a livello nazionale e internazionale : offerta lavoro allettante sia dal
punto di vista remunerativo che della gratificazione
Design e impresa
Profilo economico
Lattivit di designer esplica il suo maggior contributo nella fase di creazione e produzione.
Nel 2004 la categoria design e cultrua materiale ha generato l1,57% del PIL italiano
LA MODA
Il comparto tessile e di abbigliamento ha registrato un quinquennio di crisi ma dal
2006 la congiuntura cambiata
Moda e territorio
Oltre l88% delle imprese tessili italiane situato in cinque regioni : Lombardia,
Veneto, Emilia Romagna, Toscana.
La parte della produzione tessile e di moda italiana ha luogo allinterno dei distretti
culturali.
La distribuzione del prodotto di moda sta vivendo una nuova trasformazione provocata
dallirrompere delle nuove tecnologie.
Per primo Giorgio Armani nel 2007 trasmette live su internet la sua sfilata di moda.
Inoltre le vendite online stanno diventando uno dei segmenti pi redditizi per la moda
( e-commerce).
Unaltra trasformazione nella distribuzione consiste nellattenzione verso il luogo dello
showroom, creando un connubio con larchitettura ( Rem Kohlas per Prada a NY, Frank
Gehry per Isey Miyake a NY ecc).
La debolezza italiana
Il settore distributivo vede il grande successo del segmento dedicato al pubblico dei
giovani cui si offrono prodotti di buon design a prezzi contenuti e con una qualit
medio-bassa (Zara, Mango, H&M). Si tratta di imprese in grado di controllare molto
efficacemente i cambiamenti dei gusti dei giovani. Sono innovative perch il tempo
per il disegno dei nuovi prodotti molto contenuto (3 settimane), sono in continuo
aggiornamento, quasi assenza delle campagne pubblicitarie.
E proprio lintegrazione del canale distributivo nel sistema della filiera produttiva delle
imprese tessili che ha portato questi marchi al successo internazionale.
Nessuna grande impresa italiana simile emerge nei dati.
Milano
Larea milanese ospita case di moda di grandissimo prestigio, portatrici di marchi
internazionali
e di studi di design.
Tra i pi importanti canali di comunicazione con i grandi acquirenti e i consumatori vi
sono le sfilate, le fiere, le settimane della moda.
In queste occasioni si rivela la dinamica della creazione milanese.
Come i blockbuster nel campo dellarte contemporanea, gli eventi pormozionali sono
un modo per far ritornare a Milano una clientela internazionale e mantenere viva
lattenzione dei media sulla produzione italiana.
Il sistema delle fashion star ( stilisti, compratrici, modelle) un meccanismo
importante nella costruzione dellimmagine di global fashion city di una citt. Versace,
D&G, Armani e altri hanno associato il loro nome e il loro brand alla citt.
Gli showroom diventano dei luoghi-esperienza, e a Milano sono stati oggetto di grande
investimento.
La moda affiora nella vita quotidiana della citt anche attraverso forme di pubblicit :
cartelloni, affiche ecc ridisegnano il profilo della citt.
Forma di marketing diretto che richiama costantemente il pubblico a ricordare il
connubio Milano-Moda.
Moda etica
Ovvero quella che seleziona e certifica i materiali con cui si confezionano i vestiti e
investe in sistemi di produzione sostenible.
Secondo LIstituto per la Certificazione Etica e Ambientale, lItalia agli ultimi posti in
Europa sia come consumatrice che produttrice di abbigliamento bio.
Lutilizzo di tessuti biologici e di una catena di produzione pi sostenibile pu far
aumentare il numero di acquirenti.
Su questa scia si sta sviluppando anche la tendenza del lusso etico : vestiti di alta
moda ( Gattinoni) realizzati con materie ricavate da risorse rinnovabili.
Moda e tecnologia
Tecnologia e moda ormai sono un binomio indissolubile.
Sopratutto nel campo dellabbigliamento sportivo e del tempo libero, la moda
incorpora la tecnologia.
Inoltre ampia la gamma in cui gli accessori tecnologici sono firmati da stilisti
acclamati. ( dare visibilit al marchio ma sopratutto realizzare prodotti che permettano
di distinguersi.)
IL CINEMA ITALIANO
Crescita della cinematografia italiana, fattori :
1. Passaggio generazionale dei produttori, che hanno dimostrato una sensibilit
superiore verso la sfida di conciliare il prodotto artistico con il mercato
2. Comunit degli autori : anche qui lavvicendamento det ha portato a una
nuova attenzione al racconto
3. Gusto del pubblico : la fiction televisiva ha sostituito negli ultimi anni il ruolo del
cinema medio in sala ed ha orientato il gusto del pubblico
4. Orientamento al marketing : product placement , fattore nostalgia. In generale
maturata una strategia di marketing moderno che ha portato al pubblico un
ventaglio di prodotti diversificato
5. Star system : lancoraggio a un attore famoso e riconosciuto dal grande
pubblico uno dei pochi elementi che consente di abbassare il rischio del
progetto.
Negli anni 60-70 boom del cinema.
Non pi stato finanziatore. Consumo parcellizzato e al tempo stesso pronto a
concentrarsi su pochi prodotti. Bisogno di stabilire una politica di Made in Italy anche
nel settore cinematografico.
A causa di una vasta gamma di canali di diffusione i processi stessi del consumo si
differenziano e i modi in cui ci si accosta al film si moltiplicano, ma rimane radicata
sempre lidea del cinema come esperienza.
Mentre il cinema americano si chiede di essere distante dalle nostre esistente
concrete, al cinema italiano si chiede prossimit, la quale porta con s una grande
partecipazione da parte del pubblico.
Leffetto negativo della prossimit la riduzione del raggio di circolazione delle
pellicole italiane.
Lo spettatore italiano percepisce il film ancora come un prodotto evenemenziale
valore legato a costruire un accadimento.
Il mercato del cinema
Diversi tipi di mercato che coincidono con i diversi canali di sfruttamento dellopera
cinematografica.
Il mercato del cinema in sala costituisce ancora per la singola pellicola la percentuale
pi rilevante dei suoi ricavi. Allo stesso tempo il mercato theatrical caratterizzato da
un elevato grado di incertezza e rischiosit. ( dovuta allimprevedibilit dei gusti degli
spettatori).
Panoramica del mercato europeo dal 1995 al 2005 un trend di crescita sia di
pubblico che di incassi. A confronto con la situazione statunitense ,questultima si
rivela sempre pi economicamente rilevante.
Il divario dovuto sopratutto alla forte domanda di cinema che caratterizza gli USA.
I mercati europei pi importanti dal punto di vista delle presenze e degli incassi sono
Francia, Germania, UK, Spagna, Italia.
Tema della stagionalit lItalia si differenzia dagli altri mercati europei per una
concentrazione di presenze maggiore nel periodo invernale.
Le tecniche di promozione e di comunicazione dei distributori sono molto importanti,
poich il film tende ad avere un calo progressivo delle presenze in sala dopo un picco
raggiunto nel primo weekend di programmazione. ( metodi di marketing moderni,
modalit innovative di comunicazione, eventi promozionali ad hoc).
In USA questi metodi sono pi sviluppati, anche per la distribuzione di film italiani da
parte delle Major o subsidiaries americane, e sono in grado di avere un copertura
maggiore a livello nazionale.
Oltre la sala
- Cinema con un ciclo di vita economico maggiore
- Moltiplicazione dei canali di fruizione
Il mercato italiano del cinema risulta essere di tipo intermediato, in quanto chi fa
cinema ha come cliente principale unaltra azienda, la televisione, e non lo spettatore.
( finanziamenti, co-produzioni, diritto dantenna)
Le reti televisive sembrano preferire altri formati, come le fiction e i reality show.
Inoltre sono trasmessi pi film americani (48%) piuttosto che quelli italiani (35%), che
sono trasmessi solitamente in seconda serata.
Trasmissione 60% di film classici della tradizione italiana.
Stessa cosa per quanto riguarda la pay-tv.
A partire dal 2002 la spesa per degli italiani per lhome video stata maggiore alla
spesa per la sala.( anche se il ritorno economico del mercato theatrical comunque
maggiore)
Fiction televisiva fenomeni di fandom
Film commission
Attivit delle FC sono : promozione, assistenza, formazione, valorizzazione delle
professionalit locali.
IL PATRIMONIO CULTURALE
Il patrimonio culturale una risorsa per la creativit e contribuisce a creare un
ambiente sociale e culturale in grado di produrre stimoli positivi nella produzione di
creativit dei singoli settori dellindustria culturale.
E consolidato nel sistema educativo nazionale.
Laspetto pedagogico in musei, aree archeologiche, chiese e castelli un veicolo di
educazione alla creativit. In un certo senso i musei ed eventi culturali svolgono un
ruolo parallelo a quello delle imprese e del learning by doing.
Le nuove tecnologie permettono una riproposizione di unapplicazione creativa al
patrimonio . Infatti come il patrimonio una risorsa per la produzione di creativit,
viceversa la creativit uno strumento nella costruzione di un patrimonio.
La creativit pu essere incorporata negli oggetti, nelle tecnologie e nelle
organizzaizoni economiche, acquista grande valore nello sviluppo delle tecnologie e
delle forme di organizzazione per i beni culturali.
La creazione, gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale sta sviluppando
un fiorente mercato caratterizzato da piccole e medie aziende dai forti contenuti
tecnologici. ( nuovi materiali, piattaforme digitali, modellistica 3D).
Il nostro patrimonio culturale sta diventando un vero e proprio laboratorio creativo per
lo sviluppo di tecnologie, materiali e metodologie molto innovative.
Le nuove tecnologie consentono di convogliare linteresse del pubblico verso il
patrimonio incrementandone il valore.
Su questo tema la nostra credibilit allestero altissima, un aspetto di questo settore
la sua esportabilit.
Patrimonio : musei statali + mostre temporanee + fiere
Integrazione con il paesaggio, che spesso assente, sottovalutato.
In merito il decreto legislativo 26 Marzo 2008 n. 63 di integrazione e correzione del
Codice dei Beni culturali e del paesaggio. Attraverso tale provvedimento infatti la
nozione di paesaggio sembra aver trovato una nuova unitariet e lassetto delle
competenze di tutela un maggior equilibrio.
Il turismo culturale nelle citt darte
Gli stessi musei, simbolo per eccellenza del tradizionale turismo culturale , stanno
vivendo un processo di trasformazione delle proprie funzioni classiche come dimostra
il grande fiorire di mostre evento o la nascita di nuovi musei come il Mambo, la
Triennale.
Sempre nel settore museale si sta assistendo a una specializzazione e moltiplicazione
tematica dellofferta, verso nuovi temi come la gastronomia,, impresa, storia ecc.
Turismo creativo un turismo che consuma esperienze e non pi legato al passato
ma anche al presente e al futuro, che non si interessa solo di cultura alta ma anche di
quella di massa.
Prodotti e servizi che le industrie creative forniscono a supporto dellesperienza
turistica culturale importanti da un punto di vista economico : editoria, multimedia,
pubblicit e comunicazione.
Rapporto dialettico tra turismo e architettura : opere architettoniche diventate
attrattive turistiche, sia larchitettura ha trovato nel turismo una forte spinta di
rinnovamento estetico e tecnico ( design hotel).
Eventi culturali
Dibattito sugli eventi culturali.
Duplice impatto delle istituzioni e degli eventi culturali sul territorio : forniscono un
contributo allo sviluppo economico e occupazionale del territorio ma possono anche
provocare danni al patrimonio culturale e incrementare i costi sostenuti dalle comunit
e enti locali.
Per quantificare lentit e il segno positivo o negativo dellimpatto economico,
necessario seguire un iter metodologico preciso : raccolta di informazioni di carattere
quantitativo e qualitativo, misurare limpatto economico, stima delle esternalit
positive.
Importanza della valutazione dellimpatto di un evento ( cosa sviluppata allestero).
Aumento della domanda di visitatori
Questione della gratuit dei musei e beni.
Laccesso gratuito, che non implica lassenza di un contributo volontario o di altre
forme di finanziamento, un buon obiettivo di politica culturale.
Una spesa di 100 milioni di euro, che equivale alle entrate derivanti dal pagamento dei
biglietti dei musei statali italiani, pu essere recuperata con vari strumenti :
- contribuzione volontaria
- le controprestazioni dei cittadini verso lo Stato ( gli alberghi per esempio potrebbero
pagare un imposta di scopo in relazione al fatto che il patrimonio culturale uno dei
fattori primari dellattrazione del turismo).
- incremento di vendita dei servizi aggiuntivi ( entrando gratis i visitatori sono
incentivati a spendere di pi nellacquisto al bookshop, al ristorante del museo ecc)
- incentivo a produrre pi mostre temporanee ( il biglietto per queste si paga,
diventano quindi stimolatrici, e catturano nuovo pubblico e sono una risorsa
finanziaria).
Problema della congestione nei grandi musei che pu essere risolto con la
prenotazione obbligatoria.
Conclusioni
Il patrimonio culturale italiano enorme, e certamente immenso rispetto alle risorse
scarse messe a disposizione dal settore pubblico. Il suo impatto sulla qualit della vita,
sullindustria, sullartigianato e sul turismo forte e va sfruttato meglio.
La politica di conservazione del patrimonio ha raggiunto alti livelli , ma pi incerta si
rivela la capacit di produrre nuova cultura attraverso musei, monumenti, paesaggio.
Anche la dimensione della domanda di patrimonio appare sottodimensionata e merita
strumenti fiscali pi flessibili e accomodanti.
Ma il pensiero che prevale su tutti la necessit di un cambio di mentalit da parte del
ministero e della politica. La mentalit ministeriale fortemente appiattita sulla tutela
del patrimonio e poco sensibile al tema della produzione di nuova cultura e di
promozione delle industrie culturali.
ARCHITETTURA E IDENTITA CULTURALE
Larchitetto crea un documento materiale che testimonia il contesto storico
e sociale, il sistema delle conoscenze, gli stili di vita, gli usi e consuetudini
del proprio tempo.
Larchitetto deve essere profeta, deve anticipare oggi uno spazio per le
esigenze di domani.
Per creare un clima favorevole alla creativit occorre fare in modo che gli
architetti non siano penalizzati, quando lavorano sulla sperimentazione e
innovazione, bens incoraggiati e motivati.
MUSICA E SPETTACOLO
Come per il patrimonio culturale anche la musica e lo spettacolo hanno in Italia
tradizioni secolari ancora fiorenti.
Lesame dellopera lirica, regina della tradizione italiana, ha mostrato tuttavia il
peso eccessivo della burocrazia, la mancanza di innovazione , debolezza della
formazione professionale.
Un dato positivo continua a essere la presenza di un patrimonio musicale, fatto
anche di teatri e strutture organizzative di grande rilievo internazionale.
La musica leggera trova invece maggiori difficolt a competere sui mercati
globali.
Possibilit di sviluppo di mercato musicale che sta assumendo una nuova
dimensione : lettori portatili, affermazione dei servizi di downloading, apertura
di canali discografici direttamente rivolti al consumatore, la pubblicazione di
album esclusivamente digitali.
ARTE CONTEMPORANEA
Larte contemporanea in s pura creativit. Ma entrando nel mondo delle arti visive
si scopre anche quanto le relazioni sociali, il mercato la produzione e le istituzioni
conino e modifichino il senso stesso del concetto di creativit.
Larte contemporanea fa parte del core, cio del nucleo della produzione culturale che
si organizza in modalit che non hanno a che fare con lindustria. Evidentemente per
non pi cosi, poich anche gli artisti hanno cominciato a produrre in serie, non tante
copie dello stesso oggetto ma una proliferazione di oggetti unici.
I consumatori mostrano ormai una certa insofferenza verso ritualit di prodotti sempre
pi prevedibili e quindi trovano nellarte un appagante diversivo anche a questo si
deve la maggior attenzione per larte e gli artisti.
Larte si sta adeguando al nuovo stato di cose, adottando strategie di seduzione e
richiamo dellattenzione tarate su un pubblico sempre pi distratto e disattento.
Questo non vale solo per le opere ma anche per i concept delle mostre, che devono a
loro volta imporre formati e modalit insoliti e originali per stuzzicare lattenzione di un
pubblico perennemente saturo di stimoli.
Effetto Matteo : concentrazione dellattenzione su un numero ristretto di artisti,a
scapito di tutti gli altri, tipico dei mercati culturali.
A cosa si deve lo scarso rilievo di cui soffre larte italiana allinterno del sistema
dellarte globale?
Debolezze strutturali che penalizzano notevolmente i nostri artisti e li costringono ad
andare a vivere altrove :
- mancanza di un collezionismo e di una committenza istituzionale e aziendale di
qualit ( che ci che permette a sistemi dellarte tradizionalmente deboli sul piano
del collezionismo privato di offrire agli artisti opportunit professionalmente
qualificanti ed economicamente redditizie)
- collezionismo privato diffuso ma frammentato, caratterizzato da pochi collezionisti
con grandi capacit di spesa.
- modalit di promozione degli artisti sul piano internazionale mancanza di di
dialogo con la scena locale che aiuti gli artisti a farsi conoscere.
Mentre la rete museale per larte contemporanea cresciuta notevolmente negli ultimi
anni, altrettanto non si pu dire degli spazi indipendenti e spazi espositivi non
collezionistici, che in Italia molto ridotto. Lassenza di questo tipo di spazi danneggia
gravemente gli artisti perch li priva di opportunit di lavoro nelle quali sperimentare e
definire la loro ricerca in assenza di vincoli e condizionamenti di tipo commerciale.
( Kunsthalle tedeschi)
Si potrebbe penare a forme di detassazione selettiva, per esempio labolizione dellIVA
o la concessione di uno statuto fiscale privilegiato quale quello concesso alle onlus,
ovvero organizzazioni non lucrative che operano nel sociale, riconoscendo cos allarte
una funzione sociale che oggi largamente sottovalutata.
Uno dei motivi centrali per i quali gli artisti italiani stentano ad affermarsi allestero
pu essere riscontrato nella mancanza di strutture adeguate dal punto di vista
formativo.
Il sistema delle accademie propone ancora un sapere incentrato sulla tecnica.
Collezionismo
Collezionare arte non pi semplicemente un modo di esprimere un gusto personale o
uno status sociale, quanto piuttosto prendere una posizione in unarena simbolica
molto complessa.
Un aspetto cruciale del collezionismo contemporaneo il suo legame con la
geopolitica : lattenzione nei confronti dellarte da parte di Cina e India riflette non solo
il dinamismo economico ma anche il crescente peso politico di questi paesi.
Larte italiana che oggi vende quella prodotta da artisti ormai scomparsi come Burri,
Fontana , Boetti o dai principali esponenti dellarte povera.
I protagonisti della nostra scena artistica fanno fatica anche soltanto ad arrivare nelle
aste che contano.