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MIGLIORAMENTO GENETICO
Innovazione di prodotto strategica
per il futuro delluva da tavola
Mensile - Poste Italiane S.p.A. - sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art.1 c.1; CN/BO
DOSSIER AGRUMI
Un comparto che uscir dalla crisi
attraverso innovazioni e qualit
FRUTTICOLTURA AL SUD
Sempre di pi le imprese
che credono nel melograno
DOSSIER AGRUMI
23 I marchi di qualit per la valorizzazione 32 Rischi fitosanitari dellagrumicoltura
dellofferta agrumicola siciliana nellarea mediterranea
SIMONA FABRONI - FLORA VALERIA ROMEO G. SORRENTINO - M. GUARDO - M.C. STRANO
PAOLO RAPISARDA S. DI SILVESTRO
27 Riconversione agrumicola condizionata 38 Effetto di diversi portinnesti
dalla Tristeza: nuovi portinnesti su sviluppo e produttivit di piante
tolleranti e cloni migliorativi di cedro in ambiente protetto
GIUSEPPE RUSSO - CONCETTA LICCIARDELLO FILIPPO FERLITO - BIAGIO TORRISI
PAOLA CARUSO - GIUSEPPE REFORGIATO GIUSEPPE CICCIARELLO - GIUSEPPE RUSSO
RECUPERO - DONATA PIETRO PAOLO DONATA PIETRO PAOLO - MARIA ALLEGRA
MARIA PATRIZIA RUSSO - MARCO CARUSO FRANCESCO INTRIGLIOLO
GIANCARLO ROCCUZZO
RUBRICHE
42 Dai frutteti metapontini 46 Le aziende informano
DI CARMELO MENNONE
44 Il caso Campania Basilicata, punto di riferimento
DI CARLO BORRELLI 42 per la produzione fragolicola italiana
e di ortofloricoltura
Anno LXXVII - 1/2 Gennario/Febbraio 2015 - www.agricoltura24.com
DIRETTORE RESPONSABILE: Ivo A. Nardella
DIRETTORE DI REDAZIONE: Beatrice Toni
REDAZIONE: Francesco Bartolozzi, Dulcinea Bignami,
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L
a rilevante quantit di uva da tavola prodotta in Italia,
insieme con la sua ottima qualit, ha consentito ne-
gli ultimi 6 decenni di soddisfare abbondantemente Un 2014 da dimenticare
il fabbisogno interno e di sostenere una crescita rilevante
dellesportazione, in grado di portare il nostro Paese alla po-
sizione di leader per lexport del settore. Negli anni novanta L annata 2014 stata particolarmente difcile per i produt-
tori, i confezionatori, i distributori e consumatori, e tutto
lindotto delluva da tavola. Le motivazioni sono due: landa-
le quantit esportate sono state comprese fra le 450.000 e le mento climatico avverso e la crisi economica che investe tutti.
650.000 t di uva, per giungere a quasi 700.000 t nel 2000 e Landamento climatico ha condizionato le qualit e le quantit
2001. Tale successo, stato conseguito nel tempo grazie a delle produzioni ortofrutticole, luva da tavola in particolare.A
variet come Regina, Victoria, Red Globe, Michele Palieri, causa di un inverno con temperature al di sopra delle medie
ed in particolare Italia che, per le loro apprezzate caratteri- stagionali, il germogliamento stato disforme e non totale. A
causa delle eccessive piogge e della costante umidit non si
stiche morfologiche ed organolettiche, hanno conquistato il avuta una buona allegagione, con forti attacchi di peronospo-
gusto dei consumatori. ra, con la conseguenza di una qualit inferiore alle aspettative.
Poi, si assistito ad un indebolimento del sistema pro- La mancanza di ore di sole sufcienti ha contribuito anche ad
duttivo e commerciale, anche in conseguenza dei muta- una minore colorazione dei grappoli.
Laspetto commerciale ha avuto ripercussioni negative nel-
menti di gusto del consumatore europeo, principale fruito- la formazione dei prezzi, sia per la qualit e soprattutto per la
re dellofferta italiana, che cominciava a mostrare sempre crisi economica sempre pi dilagante. Il potere di acquisto dei
pi la richiesta di nuovi requisiti qualitativi come lassenza consumatori sempre pi basso e le catene di distribuzione
di semi (apirenia). Dal 2002 in poi le difficolt del settore sono sempre costrette a lanciare promozioni!
hanno visto la diminuzione delle quantit esportate, scese Lunica nota positiva riguarda le variet di uve apirene. In-
fatti, le piogge non hanno danneggiato solo la produzione pu-
mediamente a circa 500.000 t, poco pi di un terzo della gliese, ma soprattutto la produzione di Spagna e Grecia, Paesi
produzione totale nazionale. grandi produttori di uve apirene; la nostra offerta quindi stata
Tutto questo ha portato, in una situazione mondiale che favorita dalla quasi assenza della concorrenza sui banchi della
vedeva la crescita dei consumi, al ristagno o addirittura alla distribuzione europea.
perdita di posizioni dellesportazione italiana. Si afferma Giacomo Suglia
sempre pi un cambiamento di gusto del consumatore eu- Ass. Pugliese Produttori Esportatori Ortofrutticoli - Bari
ropeo: aumenta la richiesta di uve apirene. Di fronte a tale Vice Presidente Fruitimprese - Roma
novit la filiera italiana delluva da tavola risulta incapace
prima di prevedere e poi di cogliere con la necessaria ra-
pidit il cambiamento, con conseguenti perdite di quote di primato nazionale con 6,5 Ml q (oltre il 60% del totale) con
mercato e cali produttivi. decrementi della produzione rispetto al 2011 del 21,7% e
Nel 2012 il raccolto di uve da tavola in Italia stato pari rispetto al 2006 del 38,8%. La Puglia e la Sicilia rappresen-
a 10,8 milioni di q, in diminuzione del 9% rispetto allanno tano congiuntamente il 93,8% della produzione nazionale.
precedente e del 25% rispetto al 2006. A livello territoriale, Da segnalare che la contrazione produttiva italiana av-
la produzione maggiore continua a registrarsi nel Mezzo- venuta mentre a livello mondiale il comparto delluva da ta-
giorno, dove nel 2012 sono stati raccolti 10,6 milioni di q (il vola stato interessato da una crescita produttiva, passando
98% circa della produzione italiana). La Puglia conferma il da 120 Ml di q del 1987, ai 145 Ml del 2007 (trend +17%),
con linversione registratasi tra Europa ed Asia in termini di tempo nuovi incroci di uva da tavola apirena adatti al terri-
area leader. Negli anni 90 il continente europeo forniva il torio, in grado di far produrre uva di qualit ed in maniera
40% della produzione mondiale e lAsia il 35; oggi, inve- sostenibile, a basso contenuto di residui di agro-farmaci e
ce, lAsia fornisce il 46% e lEuropa il 25. C stato anche con alto contenuto di sostanze a valenza salutistica, caratte-
un ampliamento dei Paesi produttori ed esportatori (Cile, ristiche di grande interesse per i consumatori. I produttori si
Egitto, Messico, Turchia, Cina, ecc.). Tuttavia, anche i Paesi sono quindi dovuti affidare a quello che la vivaistica inter-
consumatori sono aumentati con un maggiore dinamismo nazionale metteva a disposizione e, con laiuto di ricercato-
del commercio internazionale. ri e tecnici, trovare le migliori soluzioni di tecnica colturale
In questo scenario lItalia ha mostrato purtroppo segnali per ciascuna novit vegetale introdotta. Questo ha consen-
di crisi, tanto che nel 2002 ha perso la leadership mondiale tito al nostro Paese di cominciare ad avere una produzione
come principale Paese esportatore a discapito del Cile ed significativa di uve apirene.
stata avvicinata da USA e Turchia. Tale situazione risente Sul piano della proposizione di nuovi incroci ottenuti
della presenza sui mercati internazionali di uva provenien- localmente il CRA, con la sua sede di Turi (Ba) riuscito ad
te da nuovi Paesi produttori quali Egitto, Marocco, Tunisia avviare un importante programma di miglioramento geneti-
e Turchia che, oltre ad essere avvantaggiati da maggiore co che ha gi portato allottenimento di diverse migliaia di
precocit di produzione, stanno realizzando nuovi impianti semenzali di uva da tavola, di cui molti apireni, attualmente
tenendo conto delle attuali esigenze dei mercati interna- in fase di valutazione, alcuni dei quali stanno mostrando
zionali, che chiedono sempre pi uve apirene. Infatti, la gi importanti segnali di interesse. Da segnalare che mol-
richiesta di uva senza semi da parte del mercato inglese e te imprese locali hanno mostrato attenzione verso questa
nordeuropeo (principali importatori) in chiara crescita e attivit e manifestato linteresse a contribuire allo sviluppo
continua la domanda di questo prodotto da parte dei merca- della ricerca, intervenendo con co-finanziamenti e poi nella
ti continentali come Germania, Austria e Svizzera. gestione dei nuovi ottenimenti vegetali.
Negli ultimi anni comincia finalmente ad evolvere il Non possiamo non citare anche gli effetti negativi che la
panorama varietale delluva da tavola italiana; nei nuovi crisi economica vigente pone sul consumo di tutta la frutta
impianti viene dato maggiore spazio alle nuove variet di e quindi anche sulluva da tavola, contraendone i consumi
uve senza semi, orientando progressivamente la produzione e quindi le possibilit di assorbimento da parte del mercato.
verso la tipologia di prodotto richiesto dal mercato. Ancora, il persistere di barriere fitosanitarie che impedisco-
E veniamo allultima annata. Il 2014 stato un anno par- no/rallentano la possibilit di raggiungere nuovi mercati. Ma
ticolarmente critico per luva da tavola, essendosi manifestati questa situazione aggravata dalla difficolt del nostro siste-
effetti negativi derivanti da cause sia congiunturali che strut- ma politico, statale e regionale, nel sostenere lapertura e lo
turali. Le prime fanno riferimento alle situazioni eccezional- sviluppo di nuovi mercati, cosa che stanno riuscendo a fare
mente negative, sia per gli aspetti climatici e sia per situazioni Paesi come Per e Cile. E ancora, non possiamo dimenticare
legate ad eventi geopolitici, come la crisi Russia Ucraina e le conseguenze negative derivanti dalle difficolt del nostro
le decisioni collegate, che hanno comportato la chiusura della sistema esportativo di aggregarsi e fare massa critica, di uti-
possibilit di esportazione verso mercati in crescita, e negli ul- lizzare risorse pubbliche per fare promozione del prodotto,
timi anni sempre pi importanti per il settore. Peraltro questo di programmare lofferta sui mercati in funzione delle possi-
mercato stava assorbendo bene leccesso di uve con seme. bilit di assorbimento. A discapito, gli operatori citano una
Il viraggio produttivo verso le uve apirene richiede alcu- eccessiva complessit dei controlli, che non solo impegnano
ni anni, a causa del tempo che intercorre fra lavvio dellim- le imprese per tempi significativi (che hanno un costo), ma
pianto ed il raggiungimento dellet adulta del vigneto; la fanno sentire aleatoria la possibilit di ricevere il sostegno.
difficolt stata accentuata dalla mancanza a livello nazio- Per avere una visione pi completa della situazione at-
nale di chiare scelte su quali variet apirene impiantare. La tuale del settore uva da tavola accompagnano questa nota
ricerca di settore non stata sostenuta da adeguati finanzia- due contributi di qualificati esponenti della produzione e
menti e quindi non ha avuto la possibilit di realizzare per della commercializzazione.
I
l mondo delluva da tavola in fase caratteristiche organolettiche; lapirenia
prevede comunque la presenza di piccoli vinaccioli erbacei; si inoltre dimostrata
di rapida evoluzione e soggetto ad poco sensibile alle pi comuni malattie.
una serie di vorticosi cambiamenti Rubinia matura verso ne agosto, presenta buona fertilit delle gemme e grappoli
che stanno investendo il mondo com- di buona dimensione; anche in questo caso nelle bacche sono rinvenibili vinaccioli
merciale e produttivo. Apirene con di consistenza erbacea che la rendono praticamente apirena. poco sensibile a
nessuna traccia di seme, fortemente peronospora, oidio e botrite.
colorata, con chicchi allungati e croc-
canti, resistente alla conservazione,
altamente produttiva e facile da pro- della produzione per ettaro (con dimi- trezzarsi per essere sempre al corrente
durre: questo lidentikit delle variet nuzione dei costi di produzione per kg delle novit e valutare attentamente le
di uva da tavola che il mercato richie- di prodotto). performance varietali, per poter discer-
de sempre pi e che sono destinate a Le aziende produttrici di uva da ta- nere tra le decine disponibili sul mer-
soppiantare quelle che fino ad oggi vola nei diversi Paesi stanno diminuen- cato quella che maggiormente soddisfa
sembravano invece le regine incontra- do rapidamente di numero, ma cre- le esigenze aziendali. Non esiste la va-
state. scono in superficie. Le nuove variet riet perfetta ma la variet migliore per
Linnovazione varietale segue i devono dare la possibilit di produrre la propria azienda ed il proprio mer-
cambiamenti commerciali del mon- uva di buona qualit, aumentando allo cato.
do dellindustria. I prezzi delluva sui stesso tempo i volumi di produzione e quanto emerso con prepotenza
mercati non salgono anzi negli anni diminuendo i costi della raccolta, che dai due eventi clou di settore svol-
tendono a restare costanti se non ad- con la cosmesi del grappolo (dirada- tisi nellautunno, rispettivamente in
dirittura ad abbassarsi. Aumentano, mento ed acinellatura) rappresentano Spagna e Australia. Le prime 3 figure
invece, i costi di produzione, con ancora la voce di costo pi elevata in riportate in questa nota riferiscono su
conseguente diminuzione degli utili campo. alcuni dati statistici del settore delle
netti. La direzione in cui le aziende si I programmi di miglioramento ge- uve da tavola nel mondo. Il trend in
muovono per ottenere maggiori profit- netico nel mondo ormai sono diversi crescita, +21% nel periodo 2010/13,
ti quella dellincremento dei volumi e avviati con successo verso il rilascio per non interessa lItalia, che anzi re-
prodotti, attraverso un aumento sia continuo di nuove variet. Impensabi- gistra un calo produttivo del 25% negli
della superficie aziendale (che con- le condensare tutte le novit varietali ultimi 2 anni. Ci ha permesso ai no-
sente una riduzione dei costi fissi), sia in poche righe. Le aziende devono at- stri competitor europei di rafforzare le
11
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La viticoltura da tavola italiana, che
concentrata in Puglia e Sicilia (Fig. Dati: OIV 2014
6), deve intraprendere grossi e veloci
cambiamenti nel campo produttivo per Fig. 1 - Produzione mondiale di uva da tavola nel periodo 2000-13 (milioni di q).
permettere al proprio prodotto di esse-
re rapidamente competitivo sul piano 90 84
commerciale.
Tra questi: 80
modernizzazione delle tecniche 70
agronomiche: la nostra viticoltura an-
cora fortemente permeata di pratiche 60
tradizionali e non efficienti, i margini 50
di miglioramento sono notevoli in que-
sto ambito; 40
riduzione dei costi: luva da tavola 30
paragonabile alla Formula 1, dove la 21.2
18
differenza viene fatta dai centesimi di 20 14 13 11
secondo che si riescono a limare sul 9 8.6 7.8 7.3
10
giro, nel nostro caso sui costi di produ-
zione annuali e dimpianto; 0
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innovazione varietale;
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conservazione post-raccolta: non
siamo assolutamente attrezzati per Dati: OIV 2014 Uz
spedire uva in paesi lontani e questo
rappresenta un grosso handicap per i Fig. 2 - Principali Paesi produttori di uva da tavola nel mondo (2013, milioni di q).
nostri operatori commerciali; il mer-
cato della frutta ormai sempre pi 100
asia-centrico;
packaging.
Forse non ancora del tutto chiaro 80
ai vari soggetti del settore delluva da
tavola nazionale che la competizione 60
su scala globale, anno dopo anno, in-
cider principalmente sempre pi sul
comparto italiano. Tale tendenza ri- 40
guarda oggi un settore che fino a qual-
che lustro fa, dallalto della indiscussa
20
leadership tecnica in campo interna-
zionale, prototipo di riferimento per
gli altri competitor, sia per gli aspetti 0
Cina India Turchia Iran Egitto
positivi che per quelli negativi da non
replicare, riteneva di essere al riparo di Dati: OIV 2014
qualsiasi competizione, cullandosi su
effimeri allori. gi successo in passato Fig. 3 - Principali Paesi consumatori di uva da tavola (milioni di q).
per altre colture. Mandorlo ed olivo ci
vedevano leader indiscussi nel dopo- Quale ruolo potr avere in futuro sci dei suoi punti di debolezza, ma
guerra salvo poi, dopo mezzo secolo la viticoltura da tavola nazionale e pu- ben consapevoli delle eccellenze e
vederci comprimari per lolivo o gliese in particolare? delle peculiarit esclusive che vantia-
insignificanti comparse come nel caso Bisogna saper vedere ed immagi- mo. Il rafforzamento ed il rilancio del-
del mandorlo. nare il settore in senso realistico, con- la viticoltura da tavola dovr avvenire
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1.268
Situazione sempre pi difcile 1.180
causata dalla crescente
concorrenza di alcuni Paesi del
bacino del Mediterraneo, cui si
sono aggiunte nel 2014 difcolt
legate alla sanit del prodotto, 300 292 254 230
132
per effetto dellandamento 72
stagionale, e della chiusura del
Italia Egitto Algeria Spagna Marocco Grecia Romania Tunisia
mercato russo, notoriamente
interessato alluva da tavola Fig. 1 - Produzione di uve da tavola (000 t) nei Paesi con lo stesso periodo di maturazione
italiana. delluva italiana.
Come uscirne con una nuova
competitivit?
L
a coltivazione e la produzione
delluva tavola italiana non pu
essere trattata soltanto nellam-
bito dei confini nazionali, ma deve
confrontarsi con le altre viticolture
emergenti estere del Nord Africa (Egit-
to, Tunisia, Marocco) e con Grecia Loperazione pi costosa per la coltivazione Grappoli della variet con semi Italia, che
e Spagna nel bacino mediterraneo. delluva da tavola in Italia il diradamento dei rappresenta oltre il 50% della coltivazione
grappoli e delle bacche. italiana.
Queste sono caratterizzate da condi-
zioni pedoclimatiche simili allItalia,
ma attuate con costi della manodope- riferiscono alla produzione mondiale coltivano circa 13.500 ettari ad uve da
ra pi bassi per eseguire le numerose delluva da tavola sono state elaborate tavola. Le aree pi produttive sono le
e costose operazioni colturali tra cui con gli ultimi dati disponibili del rap- regioni della Murcia, Comunit Valen-
le sfogliature, i trattamenti antiparas- porto 2012 dellOrganizzazione inter- ciana e Andalusia. Murcia e Alicante
sitari e il diradamento dei grappoli e nazionale della Vite e del Vino (OIV) rappresentano il 70% della superficie
bacche. Inoltre, le temperature medie di Parigi. I riferimenti nazionali con i produttiva totale. In Spagna vengono
del Nord Africa sono pi alte, i vigneti dati dellIstat. commercializzate circa 50 variet di
non necessitano di coperture con lm In Europa la produzione di uva da uva da tavola, ma le principali sono
di plastica per anticipare la maturazio- tavola continua a diminuire per una Aledo, Ideal, Muscatel, Dominga e Na-
ne e si pu commercializzare luva gi minore redditivit, dovuta a crescenti poleon. Le uve apirene rappresentano
dal mese di maggio, quando lofferta costi di produzione e ad una forte com- il 30% della produzione totale e sono
sui mercati europei ed internazionali petizione da parte di altri fornitori in- prodotte principalmente nella regione
scarsa, con la possibilit di ottenere ternazionali di uva. Tra i Paesi produt- della Murcia.
ricavi elevati. tori di uva da tavola che si affacciano La Grecia il terzo maggiore pro-
Lesportazione delluva italiana av- sul Mar Mediterraneo, lItalia (Fig. 1), duttore di uva da tavola dellUe, do-
viene anche in molti Paesi extra-euro- con 1.268 t, produce di pi; a differen- po Italia e Spagna. In Grecia vengono
pei, per cui opportuno verificare la za degli altri Paesi quasi tutta luva ha coltivati attualmente 17.000 ettari; le
possibilit di incrementare il quantita- le caratteristiche di qualit richieste per principali aree di produzione sono Co-
tivo commercializzato. Le figure che si il consumo di frutta fresca. In Spagna si rinto nel Peloponneso, Kavala in Ma-
504
416
256 248 239
198
141 137 106 75 59 56 62
22
62
Cile
Italia
USA
Turchia
Paesi Bassi
Sud Africa
Spagna
Messico
Per
Cina
India
Brasile
Argentina
Egitto
Namibia
Irrigazione del vigneto; senza adeguate
quantit di acqua non possibile ottenere uva
di qualit. Fonte: OIV, annata 2011
Germania
Paesi Bassi
Regno Unito
Canada
Francia
Cina
Polonia
Belgio
Spagna
Svizzera
Austria
Svezia
Norvegia
Italia
Danimarca
Finlandia
Irlanda
sportazione totale nel mondo di uva
da tavola (Fig. 2). La raccolta inizia
alla met di gennaio e prosegue a feb-
braio con i quantitativi massimi di uva
commercializzata. Tra le variet colti-
vate vi sono Flame Seedless e Prime, Fig. 3 - Paesi importatori di uva da tavola (000 t).
entrambe apirene, e Red Globe rosa
con semi. Luva esportata anche in bassi, sottraendo quote di mercato ai le, Delight, Muscat Delight, luva nera
Cina con quantitativi modesti che po- produttori italiani. senza semi Evans Delight e le due va-
trebbero aumentare moltissimo se la Gli USA sono il primo importato- rianti rosse con semi African Delight e
commercializzazione non avvenisse re mondiale di uva fresca con circa Tropical Delight.
soltanto con il mercato allingrosso, 576.000 t (Fig. 3), seguono la Fede-
ma con modalit commerciale diversa razione Russa con 400.000 t, Ger- Uva essiccata
da quella attuale. Rilevanti quantitativi mania con 306.000, Paesi Bassi con
vengono esportati negli Stati Uniti. 302.000. Il Regno Unito importa Il Regno Unito il maggior impor-
Della produzione di uva italiana 231.000 t di variet senza semi. Tra tatore mondiale di uva passa (Fig. 4)
viene esportato circa il 40%, la parte i Paesi che acquistano uva fresca vi con 116 t (rappresenta il 15% delle im-
rimanente utilizzata per il consumo anche lItalia che riceve 24.000 t tra portazioni mondiali), seguito da Ger-
interno come frutta fresca e per la pre- la fine dellanno e il mese di aprile. mania con 83 t, Paesi Bassi (58 t), Fe-
parazione di altri prodotti fra cui suc- Dalla met di novembre alla fine del derazione Russa (45 t), Giappone (30
chi duva. LItalia il secondo Paese mese di dicembre in Europa arriva lu- t), Australia (29 t), Francia (24 t) e Italia
per lesportazione, seguono USA, Paesi va proveniente dal Brasile, dallinizio (21 t). Per quanto riguarda le espor-
Bassi che pur non essendo produttori dellanno quella prodotta in Sudafrica tazioni, lAsia di gran lunga il mag-
di uva da tavola, importano uva dagli delle variet precoci Early Sweet, Pri- gior esportatore guidata dalla Turchia
altri Paesi europei e dellemisfero Sud me e Starlight coltivate nelle provincie con 210 t, seguono Iran con 120 t. Gli
e riesportano, Sud Africa, Turchia e settentrionali e dellOrange River. Dal USA ricoprono un ruolo importante nel
Spagna, ecc. Luva da tavola egiziana Per proviene la Red Globe, altre va- mercato internazionale delluva passa,
matura tra maggio e i primi di giugno e riet da Namibia. Da marzo a giugno essendo il secondo maggior esportato-
raggiunge i principali mercati europei. luva proviene dallIndia, soprattutto re con 150 t.
Le quantit sono aumentate perch i uve bianche senza semi. I numerosi
vigneti realizzati recentemente con le importatori dei Paesi Bassi commer- La situazione italiana
variet Prime e Early Sweet sono in cializzano quasi tutte le variet di uva
produzione. Luva prodotta ha le carat- da tavola conosciute tra cui le variet La superficie italiana dei vigneti per
teristiche ottimali per la commercializ- senza semi Early Sweet, Prime, Sugra- uva da tavola di 35.883 ettari. Le-
zazione. Grecia, Spagna e Nord Africa one e Crimson e le variet con semi t visibile nella figura 5; la maggio-
riescono a vendere luva a prezzi pi Dan Ben Hannah, Victoria, La Rochel- re superficie di 12.779 ettari interessa
Italia; 21
35.883
Federazione
Russa; 45 Regno Unito; 116
12.779
Francia; 24
9.311
7.665
4.015
Paesi Bassi; 58 1.893
Germania; 83
0a4 5a9 10 a 14 15 a 24 25 oltre Totale
Fig. 4 - Importazione di uve essiccate (ooo t) di alcuni Paesi. Fig. 5 - Italia: superci (ha) e classe di et dei vigneti (anni).
Polonia
Altre variet 12% Regno Unito
17% 11%
Italia
52% Belgio
3%
Victoria Republica Ceca Francia Svizzera
18% 4% 11% 5%
Federazione Russa Paesi Bassi
5% 4%
Fig. 7 - Variet di uva da tavola pi coltivate in Italia. Fig. 8 - Esportazione italiana di uve da tavola (%).
Esempio di nuova variet di uva senza semi, Molti vigneti in Italia sono protetti in tempi
Confezionamento di Sugraone Seedless di ottima qualit; continua la sperimentazione diversi con reti o lm di plastica per anticipare
ottenuta con tecniche biologiche. di nuovi genotipi apireni. o ritardare la commercializzazione.
a 1,2 euro/kg. Le variet apirene hanno cato ha le sue preferenze, ad esempio gli stessi che in passato erano di esclu-
ottenuto il 30-50% in pi. Anche sui il Regno Unito e altri Paesi Nordeu- siva commercializzazione delle uve
prezzi lembargo russo ha determina- ropei come Svezia, Danimarca, Re- prodotte in Italia. Nel 2014 si ridotto
to una riduzione di 20-30 centesimi al pubblica Ceca e Norvegia chiedono il quantitativo esportato per la presen-
chilo per la maggiore offerta. Questo, solo uve senza semi, mentre Svizzera, za di una minore qualit delluva otte-
nonostante lItalia e la Spagna siano gli Austria, Germania, Francia, Finlandia nendo prezzi pi bassi e riduzione dei
unici fornitori del periodo settembre- preferiscono uve con semi. Si utilizza- consumi. Lembargo russo ha determi-
novembre. La Cina, il maggiore pro- no vaschette o cestini per il confezio- nato la saturazione di alcuni mercati
duttore mondiale di uva da tavola, ha namento. Il mercato delluva da tavola per la difficolt a smaltire lofferta. La
periodi di produzione opposti. Il Brasi- biologica in crescita nel Regno Uni- Russia era un grande consumatore di
le inizia la commercializzazione dalla to, dove per i prezzi sono in ribasso, uva da tavola con circa 400.000 t di
met di novembre, seguito poi e dal stabile in Germania, Paese in cui i uve acquistate. Chiuse quelle frontie-
Cile e dal Sud America. Anche gli al- prezzi mantengono ancora un discre- re, si cercato di collocare la produ-
tri grandi competitor del Mediterraneo to differenziale. zione in altri mercati, soprattutto in
sono assenti perch producono un po Europa. Alcuni esportatori in possesso
prima e inoltre hanno solitamente mer- Conclusioni di mezzi finanziari, uva sana e capa-
cati diversi. LEgitto esporta in Russia cit di conservare freschezza e sanit
e in Europa, la Grecia in Europa e nei La produzione di uva da tavola in per la durata del viaggio in mare han-
Balcani, la Turchia in Germania e in Italia continua a diminuire per una no spedito il prodotto in alcuni Paesi
Russia. minore redditivit, dovuta a crescen- asiatici.
ti costi di produzione e ad una forte
BIBLIOGRAFIA
Uva biologica competizione da parte di altri forni-
tori internazionali di uva. Tra i paesi Colapietra M. (2012) Luva da tavola nel mon-
do: offerta e competitivit della produzione
La coltivazione, conservazione e produttori del bacino mediterraneo italiana - Rivista di Frutticoltura. 1- 2/2012
commercializzazione delluva da ta- lEgitto desta maggiore preoccupazio- Lamacchia G. (2012) Sapore e shelf nel 2012
vola attuata anche con i regolamenti ne, per la buona qualit delluva, per i premiano luva italiana - Inserto uva da
dellagricoltura biologica. Recente- numerosi impianti di vigneti realizzati tavola dellInformatore Agrario n.46 del
7-12/2012
mente stata introdotta una confe- recentemente quasi tutti con variet Sarnari T. (2012) - Consumi ancora stagnanti per
zione certificata bio che consente di senza semi, il periodo di maturazione luva da tavola - Inserto uva da tavola dellIn-
mantenere luva con le caratteristiche tra la fine di maggio e i primi di giugno formatore Agrario n.46 del 7-12/2012
www.oiv.int
di freschezza per oltre un mese dalla (lo stesso delle variet precoci sicilia- www.agri.istat.it
raccolta, favorendo cos il trasporto ne), dei minori costi di produzione e www.italiafruit.net
per i mercati oltreoceano. Ogni mer- per i mercati di commercializzazione, www.freshplaza.it
D
opo Cina e Turchia, lItalia al pacit di conservazione frigorifera, co- gativa rappresentata dalla buccia che
terzo posto nel panorama mon- s da poter essere collocate sul mercato risulta essere spessa alla degustazione e
diale della produzione di uva in periodi di minore concorrenza. particolarmente astringente, astringen-
da tavola, con circa 1,1 Ml t (Ismea, Regal Seedless una variet apire- za che come dimostrato dipendente
2012). La Puglia, con pi di 650.000 na di uva da tavola bianca molto col- dallelevato contenuto in sostanze poli-
t (circa il 60% del totale), detiene il tivata in Sud Africa; ottenuta nel 1988 fenoliche (Joslyn e Goldstein, 1964). In
primato italiano con decrementi del dalla ARC Infruitec-Nietvoorbij, Stel- Regal Seedles, tale difetto si percepisce
21,7 % rispetto allanno precedente e lenbosch, in Sud Africa, incrociando soprattutto se si anticipa lepoca di rac-
del 38,8% rispetto al 2006. Puglia e Si- Datal x Centennial Seedless, la variet colta. In Sud Africa si raccomanda di
cilia rappresentano congiuntamente il presente da parecchi anni in Italia, effettuare la raccolta al raggiungimento
93,8% della produzione italiana. dove ha mostrato ottima adattabilit di una concentrazione in solidi solubili
La superficie pugliese coltivata ad alle condizioni pedoclimatiche di vari totali dai 17 Brix in su poich i flava-
uva da tavola di circa 35.000 ha to- ambienti, tanto che si sta diffondendo noli, che sono i principali polifenoli re-
tali. L81,4% della superficie rappre- nei nuovi impianti insieme con le altre sponsabili dellastringenza (Robichaud
sentata da uve con semi (28.500 ha), pi interessanti variet apirene. Oltre e Noble, 1990), sono presenti in pi
in particolare dalla cv Italia, connotata allapirenia, presenta bacche di grosse basse concentrazioni (WJ Fraser, 2007).
dal tipico sapore di moscato. Seguono dimensioni dalla polpa soda e croccan- Nel presente lavoro si voluto esa-
Vittoria, Red Globe, Michele Palieri, te, grappoli di medio-grandi dimensio- minare la differente risposta produttiva
Regina, Black Magic e altre. Il rima- ni, allungati con sufficienti spazi tra gli della cv Regal Seedless confrontando
nente 18,5% rappresentato dalla uve acini; interessante anche il periodo di differenti sesti di impianto. Inoltre,
apirene (6.500 ha) in cui primeggia la maturazione: in Puglia la variet produ- sono state valutate le performance
cv Crimson Seedless seguita da Sugra- ce uva che matura tra la prima e la se- produttive di due tipologie o presun-
one, Thompson Seedless ed altre apire- conda decade di settembre, quando so- ti cloni individuate sul detto territorio
ne in via di diffusione. no presenti soprattutto variet di uva da di coltivazione: rispetto alla tipologia
Negli ultimi ventanni linteresse tavola con semi e variet di uva da ta- pi diffusa, che chiamiamo clone E,
del consumatore europeo si orientato vola apirena a bacca colorata e a bacca si presa in esame anche unaltra sele-
verso le uve seedless: ci ha di con- bianca come Thompson Seedless la cui zionata dal CRA-UTV, che chiamiamo
seguenza influenzato la produzione produzione, per, richiede abbondante clone I, per il quale in corso il pro-
nazionale verso una tipologia di pro- uso di acido gibberellico per diradare il cesso di selezione.
dotto richiesto dal mercato. Infatti nel grappolo ed ottenere grappoli ed acini
territorio pugliese nei nuovi impianti sviluppati. Pertanto, le caratteristiche Metodologia
viene dato maggiore spazio alle nuove positive di consistenza e dimensioni
variet di uva senza semi ed in atto della bacca fanno s che Regal Seedless La ricerca stata condotta nel bien-
un cambiamento varietale che ha ini- possa diventare unalternativa alla col- nio 2012-2013, su due tipologie indi-
ziato a sostituire le variet di uve con tivazione di Thompson Seedless e di viduate sul territorio di coltivazione,
semi con variet apirene. pertanto conseguenza una cultivar interessante differenziantesi per dimensione del
in atto laumento dellofferta di que- per i produttori di uva da tavola pugliesi grappolo e dellacino. La prima speri-
sta tipologia di uva. Oltre allapirenia, ed italiani. mentazione ha riguardato la valutazio-
nelle uve da tavola la dimensione del Tra gli altri aspetti positivi, emer- ne della risposta produttiva del clone
grappolo e dellacino sono requisiti ge la produzione di uva prodotta per E della cv Regal Seedless allevata
qualitativi considerati molto importanti ceppo (ha elevata fertilit, da 1,7 a 2,1 con due diversi sesti impianto: un se-
dal consumatore. Altro aspetto molto grappoli per ogni germoglio) e la buona sto di impianto tradizionale (2,5 x 2,5
importante preso in considerazione tenuta delluva sulla pianta, anche do- m) ed un sesto dimpianto stretto (2,5 x
dallesportatore riguarda anche la ca- po la maturazione fisiologica. Nota ne- 1,0 m) ottenuto diminuendo la distan-
Conclusioni TAB. 5 - ANOVA A DUE FATTORI DEI DATI CARPOMETRICI PER LA CV REGAL SEEDLESS PER
DUE ANNI (FATTORE A) E DUE TIPOLOGIE (FATTORE B)
La sperimentazione, condotta per Fattori singoli Livelli di
due anni prendendo in considera- signicativit
Fattore A Fattore B
zione solo il clone E della cv Regal
Seedless adottando due differenti sesti 2012 2013 Clone E Clone I A B AxB
dimpianto, ha messo in evidenza che Peso medio bacca (g) 6,4 7,0 5,0 8,4 *** *** ***
nessuna differenza in termini di peso
Diametro polare (mm) 25,9 30,2 25,4 30,7 *** *** ***
emersa a carico del grappolo, sebbene
questo sia risultato pi lungo e quindi Diametro equatoriale 19,3 19,1 17,6 20,8 n.s. *** n.s.
pi spargolo adottando il sesto dim- (mm)
pianto tradizionale. Le bacche, invece, Resistenza alla 0,19 0,66 0,47 0,37 *** * **
hanno presentato maggior peso e mag- penetrazione (-kg)
giore diametro polare (acini pi allun- Resistenza al distacco 0,12 0,21 0,13 0,20 n.s. n.s. n.s.
gati). Nessuna differenza significativa (kg)
emersa per il diametro equatoriale. Resistenza allo
schiacciamento (-kg) 2,54 4,52 2,00 5,06 *** *** ***
Nessun effetto stato determinato dal
differente sesto dimpianto per quanto ***: valori signicativi per P 0,01; **: valori signicativi per P 0,05; *: valori signicativi per P 0,1; n.s: valori
riguarda la resistenza della bacca alle non signicativi
sollecitazioni esterne. La produzione
di uva non si differenziata fra le tesi, TAB. 6 - PARAMETRI CHIMICI RILEVATI SU MOSTO DEI DUE CLONI DI REGAL SEEDLESS
per effetto dello stesso peso e numero NELLE ANNATE 2012 E 2013
di grappoli per metro quadro e per et-
2012 2013
taro.
Dal confronto tra i due cloni di Re- Clone E Clone I Clone E Clone I
gal Seedless, invece, le migliori per- SST - Solidi Solubili Totali (Brix) 18,7 18,2 17,8 16,7
formance produttive sono state osser-
vate per il clone I, selezionato dal pH 3,55 3,60 3,24 3,50
CRA-UTV: il grappolo risultato pi AT - Acidit titolabile (g/l) 4,6 3,8 5,8 4,9
grande e pi sviluppato sia in termi- Rapporto SST/AT 4,06 4,78 3,06 3,40
ni di lunghezza del rachide che per
quanto riguarda lo sviluppo delle ali;
anche per le bacche sono stati regi- lavoro in corso di selezione clonale BIBLIOGRAFIA
strati valori migliori sia in termini di dovr confermare per gli altri caratteri
ANTONACCI D., PLACCO L., 1988. Risposta
peso che di dimensioni. Inoltre mi- genetici. produttiva della vite al variare della densi-
gliorata la resistenza dellacino allo Concludendo possiamo affermare t di impianto e della carica di gemme per
schiacciamento. Per il clone I sta- che la variet si adatta a diversi sesti ceppo e per ettaro. Rivista di Viticoltura e di
to registrato anche un miglioramento dimpianto e che particolare attenzio- Enologia di Conegliano, 1: 33-40.
FRASER W.J., 2007. Manipulation of the taste of
della produzione per ceppo e di con- ne deve essere posta nella scelta clo- Regal Seedless (Vitis vinifera L.) table grapes.
seguenza della produzione per etta- nale del materiale da impiegare per la Thesis of Master of Agrisciences at Stellen-
ro. Quindi tale clone risultato pi realizzazione dei nuovi impianti. Inol- bosch University.
interessante del clone E; sarebbero tre da evidenziare che in primavere FREGONI M., 2005. Viticoltura di qualit. Se-
conda edizione. Editore Phytoline S.r.l.
necessari approfondimenti sulle tec- particolarmente piovose, come quella JOSLYN M. A.; GOLDSTEIN J. L., 1964. Astrin-
niche colturali da adottare per ridurre del 2014, la variet mostra problemi gency of fruits and fruit products in relation
il difetto dellastringenza della buc- di colatura dei fiori e di perdita di pro- to phenolic content. Adv. Food Res., 12:
179-217.
cia. Dalla nostra indagine emerge che duzione. Tale problema sembra essere ROBICHAUD J.L.; NOBLE A.C., 1990. Astrin-
le due tipologie di Regal Seedless cor- fortemente riducibile nei vigneti protet- gency and bitterness of selected phenolics in
rispondono a due distinti cloni, che il ti con teli in polietilene. wine. J. Sci. Food Agric., 53: 343-353.
L
a concimazione della vite per
la produzione di uva da tavola
attuata per sostenere elevate
quantit con caratteristiche qualita-
tive possibilmente le migliori otteni-
bili. Varia in funzione della variet
coltivata, della precocit o del ritardo
della raccolta, della predisposizione
alle siopatie, delle caratteristiche del
terreno, ecc. Tra le fasi fenologiche
della vite, quella pi importante per
laccrescimento dei grappoli e delle
bacche compresa tra inizio allega-
gione e chiusura grappoli. Per ottene-
re grappoli e bacche molto sviluppati
necessario la disponibilit dei nu-
trienti nelle dosi equilibrate.
Tra gli elementi nutritivi utilizzati
dai viticoltori, il calcio ha un ruolo
fondamentale per la produzione di
uva da tavola di qualit perch con- Fig. 1 - Grappoli della variet Italia di parcelle fertilizzate con azoto e calcio.
tribuisce allo sviluppo e resistenza
meccanica dei tessuti. Lassorbimento t del suolo, migliora la penetrazione Sulla base di queste considerazioni
inizia con dose ridotta tra il germo- dellacqua. Nei terreni ricchi di calcio preliminari, lobiettivo delle ricerche
gliamento e la fioritura aumentando si ha un miglioramento del contenuto di valutare gli effetti dellimpiego
significativamente tra linizio dellal- di sostanze aromatiche nella bacca. del calcio distribuito in diverse epo-
legagione e la chiusura del grappolo. In mancanza di calcio assimilabile si che fenologiche e formulati commer-
Sotto forma di pectato svolge attivit ha una riduzione dellattivit fotosin- ciali sui parametri qualitativi e quanti-
cementante delle pareti cellulari della tetica, il rallentamento della crescita tativi dei grappoli e delle bacche del-
bacca verso alcuni parassiti. stato della pianta con riflessi negativi sul- la variet Italia rispetto alle modalit
accertato che gli apporti di calcio as- lo sviluppo del grappoli e acini. La di somministrazione dei viticoltori.
similabile durante il ciclo produttivo carenza di calcio contribuisce alla
della vite, migliora la conservabilit formazione della nota fisiopatia del Materiali e metodi
delluva matura nei vigneti coperti con disseccamento del rachide. Elevato
plastica per ritardare la raccolta, nelle contenuto di calcio nel terreno blocca
Caratteristiche del vigneto e tecniche
strutture climatizzate, durante il tra- lassimilazione del ferro e provoca la
colturali
sporto e la commercializzazione. Per formazione della clorosi ferrica. Molti
questi motivi i viticoltori attuano laute terreni su cui sono coltivati i vigneti Le ricerche sono state svolte in
concimazione con calcio. un ele- per la produzione di uva tavola con- agro di Adelfia (Ba) in un vigneto ad
mento fondamentale anche per latti- tengono livelli elevati di calcio inso- uva da tavola della cv Italia al 5 anno
vazione di enzimi, per la crescita del- lubile come carbonato di calcio, le di produzione, allevato a tendone a
le foglie e radici, come ammendante piante mostrano sintomi di carenza, doppio impalco con un sesto di 2,5
contribuisce a mantenere lequilibrio per cui necessario intervenire con x 2,5 m e 1.600 viti/ha. Le viti della
chimico nel terreno, riduce la salini- apporti di calcio solubile. cv Italia, sono state innestate sul por-
tinnesto Berlandieri Rupestris 140 azoto e calcio contenuti nella cal- nuto totale di elementi minerali nelle
Ru, potate a 4 tralci a frutto con 14 ciocianamide. Le caratteristiche del bacche diminuisce progressivamente
gemme e 56 per pianta. Nel vigneto terreno sono riportate in tabella 1; con la maturazione (M. Fregoni, Vi-
sono state eseguite le tecniche col- costituito da argilla, limo e sabbia in ticoltura di qualit). La quantit di
turali comunemente in uso tra i mi- proporzioni simili, buon contenuto calcio, rilevato in tutte le tesi quando
gliori produttori di uva da tavola. Gli di calcare attivo, sostanza organica e le bacche avevano il diametro polare
interventi irrigui sono stati effettuati pH. di 20 mm, era maggiore (167,4 mg/kg
in funzione delle esigenze del vigneto uva) con le concimazione della tesi
e dellandamento climatico durante Risultati 3 (urea + cloruro di calcio), seguita
le fasi fenologiche di ingrossamento dalla tesi 2 con la calciocianamide
delle bacche, chiusura del grappolo, Nella tabella 2 riportato il piano (151,5 mg/kg uva). Minor contenuto
invaiatura e maturazione (con apporti sperimentale con lindicazione delle di calcio stato riscontrato nel test
ridotti). In corrispondenza dei periodi modalit degli interventi fertilizzanti con 110,2 mg/kg uva. Dalle analisi
pi caldi e di maggiore evapotraspi- nelle diverse epoche fenologiche, i effettuate alla maturazione delluva,
razione, sono stati adottati interventi rispettivi quantitativi di calcio e azo- si rilevano diminuzioni del contenuto
irrigui settimanali. I concimi utilizzati to impiegati. La determinazione del di calcio nelle bacche del 44,9 e del
nella ricerche sono la calciocianami- contenuto di calcio nelle bacche del- 44,4% con lapplicazione della cal-
de avente in 100 kg di prodotto com- la variet Italia stata eseguita con ciocianamide con bacche di 5 mm e
merciale: 19,8 kg di azoto totale (di la mineralizzazione del campione con lurea + cloruro di calcio distribu-
cui 1,5 kg in forma nitrica, 15 kg in centrifugato a succo duva e la lettu- ita frazionata con bacche di 5 mm e
forma cianammidica, 0,5 kg in for- ra dellestratto con lo strumento ICP- chiusura grappolo.
ma diciandiamidica), 50 kg di calcio OES. Nella stessa tabella sono ripor- Nella tabella 3 e figura 5 sono ri-
(CaO) di cui 22 kg in forma idrosolu- tati anche i quantitativi (mg/kg uva) di portati gli effetti delle concimazioni
bile. Lurea e il cloruro di calcio sono calcio rilevati nelle bacche aventi il con azoto e calcio sul peso medio
stati miscelati nelle dosi necessarie diametro polare di 20 mm e alla matu- grappolo. Lapplicazione frazionata
per ottenere gli stessi quantitativi di razione delluva. noto che il conte- della calciocianamide con bacche di
TAB. 2 - PIANO SPERIMENTALE CON LINDICAZIONE DELLE MODALIT DEGLI INTERVENTI FERTILIZZANTI E LA VARIAZIONE DEL
CONTENUTO DI CALCIO NELLE BACCHE
Contenuto di calcio
nelle bacche (mg/kg) Riduzione del Ca
Tesi Prelievi campioni nella bacca da 20 mm
Calcio Azoto Totale
Epoche interventi alla maturazione
(kg/ha) (kg/ha) (kg/ha) Bacche di Maturazione
20 mm
Concimazioni 15/6 25/9 mg/kg uva %
1 - Urea + Cloruro di calcio Bacche di 5 mm 100 40 140 146,3 74,3 72,1 50,8
2 - Calciocianaamide Bacche di 5 mm 100 40 140 151,5 68,1 83,4 44,9
Bacche di 5 mm 50 20
3 - Urea + Cloruro di calcio
Chiusura grappolo 50 20 140 167,4 74,4 93,1 44,4
Bacche di 5 mm 50 20
4 - Calciocianamide
Chiusura grappolo 50 20 140 138,9 68,1 70,8 49,1
5 - Test 110,2 54,7 55,5 49,6
3 - Urea + Cloruro di Bacche di 5 mm 891 25.2 9.9 27.9 21.9 530 2.733 14.9 4.5 3.7
calcio Chiusura grappolo
Bacche di 5 mm 981 32.1 10.9 28.5 22.6 560 3.112 14.1 5.4 3.7
4 - Calciocianamide
Chiusura grappolo
5 - Test 855 27.5 9.5 27.3 22.5 450 2.412 15.1 5.4 3.6
Fig. 3 - Effetti delle concimazioni con calcio e azoto sulla riduzione % di calcio nella bacca.
3,112a
Conclusioni
2,781a 2,841a 2,733a 2,412b
Luva da tavola della variet Italia
ottenuta dalle ricerche con le conci-
mazioni con calcio e azoto, alla ma-
1 - Urea 2 - Calciocia- 3 - Urea 4 - Calciocia- 5 - Test turazione e raccolta aveva le caratte-
+ Cloruro namide + Cloruro namide ristiche di qualit con i valori riportati
di calcio di calcio
nelle tabelle 2 e 3. stato accertato
Fig. 6 - Effetti delle concimazioni con calcio e azoto sulla durezza della bacca (kg/cm2). la riduzione del contenuto di calcio
nella bacca tra le fasi fenologiche di
diverse concimazioni hanno influito distacco dalla bacca. Nel test (450 g) chiusura grappolo-maturazione. Lap-
anche sulla lunghezza del grappolo risultato la necessit di integrare la porto di calcio ha consentito, in tutte
ottenendo il miglior risultato di 32,1 disponibilit di calcio assimilabile dal le tesi concimate rispetto al test, di
mm con la calciocianamide fraziona- terreno con apporti di concimi conte- ottenere grappoli e bacche di peso e
ta; rispetto al test (27,5 mm) 4,6 mm nente calcio. sviluppo maggiore, allungare il grap-
in pi. Tra le tesi il miglior risultato polo, aumentare la resistenza della
Durezza della bacca
per il peso medio bacca (10,9 g) bacca al distacco e allo schiaccia-
stato ottenuto con la calciocianamide La bacca il frutto della vite, dal mento. Relativamente al contenuto di
frazionata, rispetto al test pesava 1,4 suo sviluppo, integrit, colorazione, zuccheri, acidit totale e pH, alla ma-
g in pi. Le dimensioni delle bacche assenza di macchie, dipende la quali- turazione e raccolta delluva non si
sono state rilevate con un calibro di- t delluva e il reddito del produttore. sono rilevate differenze tra tutte le te-
gitale. Le dimensioni del diametro po- La concimazione con calcio deter- si. In conclusione stata accertata la
lare sono variate da 27,3 mm del test minante per il conseguimento della necessit di concimare il vigneto per
a 29,1 mm. qualit. noto che il calcio riduce la la produzione di uva da tavola con al-
presenza di marciumi, imbrunimento meno con 100 kg/ha. Ci per ridurre
Distacco del pedicello interno, spaccature del frutto, forma- la presenza di marciumi, muffe, im-
una caratteristica qualitativa im- zione del cracking. Questa fisiopa- brunimento interno e spaccatura del-
portante per luva da tavola. Il pedi- tia si manifesta con la lacerazione dei la bacca (tra cui la nota fisiopatia del
cello deve essere caratterizzato da tessuti superficiali (epidermide e pri- cracking). Aumentando la durezza
elevata resistenza al distacco. Non mi strati dellesocarpo) della parte la- della buccia si ostacola linsorgere di
deve staccarsi dalla bacca durante terale della bacca con la formazione malattie fungine in post-raccolta favo-
la permanenza sulla pianta, durante di marciumi e muffe. Aumentando la rendo la conservazione delluva nelle
le fasi di maturazione e post-matura- durezza della buccia si ostacola lin- strutture climatizzata.
zione per le uve protette per il ritardo sorgere di malattie (Botrytis cinerea)
della raccolta, il confezionamento, in post-raccolta favorendo la conser- BIBLIOGRAFIA
conservazione, trasporto e commer- vazione delluva nelle strutture clima- Colapietra M. (2004) Luva da tavola: la col-
cializzazione. Ci anche perch du- tizzate. La durezza della bacca stata tura, il mercato, il consumo. Ed. Il Sole 24
Ore Edagricole Bologna
rante lacquisto spesso i grappoli ven- misurata con un penetrometro ed Considine J.A., Kriedemann P.E. 1972. Fru-
gono manipolati. Inoltre, deve essere espressa in kg/cm. I valori rilevati so- it splitting in grapes: determination of the
resistente alle malattie fungine e al no variati tra le tesi trattate e tra que- critical turgor pressure. Austral. J. Agr. Res.
disseccamento del rachide. La forza ste e il test. Maggiore resistenza della 23: 17-24
Matthews M.A., Cheng G., Weinbaum S.A.
necessaria per provocare il distacco buccia alla spaccatura (3,11 kg/cm) 1987. Changes in water potential and
del pedicello una caratteristica che si ottenuta con la tesi 4 concima- dermal extensibility during grape deve-
consente di valutare il grado di matu- zione frazionata con calciocianami- lopment. J. Amer. Soc. Hort. Sci. 112 (2):
314-319
razione della bacca. Interessanti risul- de con bacche di 5 mm e in chiusura Rolle L. et al. - Un approccio innovativo nel-
tati sono stati ottenuti dalle ricerche. grappolo. Tra le tesi concimate vi la valutazione delluva: la texture analys
I valori tra le tesi trattate non sono differenza statisticamente significati- Universit di Torino, Dipartimento di
risultati tra loro statisticamente signi- va perch i valori sono variati da 2,7 valorizzazione e protezione delle risorse
agroforestali
ficativi; sono variati tra 520 g della a 3,1 kg/cm. Rispetto al test si rile- Sequi P. (Coordinatore, 1989) Chimica del
tesi 1 a 560 g della tesi 4. Lapplica- vata una resistenza maggiore alla rot- suolo. Patron Editore Bologna
zione del calcio frazionato tra bacche tura: infatti, osservando i valori dalla Zurru R., Colapietra M. (2008) La coltivazione
delluva da tavola in ambiente mediterraneo.
di 5 mm e chiusura grappolo ha mi- tesi 1 alla tesi 4, si nota che sono stati Ed. Agris Agenzia regionale per la ricerca
gliorato la resistenza del pedicello al necessari rispettivamente 368 - 429 nella arboricoltura Cagliari.
Un ricco patrimonio di
arance e limoni che, dopo
Rapisarda nuovo direttore ad Acireale
i riconoscimenti europei
Igp e Dop, cercano la giusta
valorizzazione sui mercati
P aolo Rapisarda dal settembre 2014 il nuovo
direttore del Cra-Centro di Ricerca per lAgrumi-
coltura e le Colture Mediterranee di Acireale dopo il
attraverso la maggiore pensionamento di Francesco Intrigliolo.
La sua carriera di ricercatore, dal 1989 ad og-
sensibilizzazione degli gi, avvenuta presso lex Istituto Sperimentale di
operatori diretti della liera. Agrumicoltura, dopo un quadriennio di ricerca pres-
I possibili supporti della so lEnichem Agricoltura. I suoi principali studi ri-
ricerca per tracciare e validare guardano la qualit dei frutti in pre- e post-raccolta
il plus qualitativo delle tipicit degli agrumi e quella dei prodotti trasformati (succhi
ed essenze). Ha messo a punto metodi per la tra-
agrumicole siciliane. sformazione agrumaria estraendo sostanze ad alto valore aggiunto e compost di
qualit. Inoltre, ha effettuato ricerche mirate alla individuazione di nuovi marker per
differenziare i frutti biologici da quelli convenzionali e per la tipizzazione e lidenti-
cazione dellorigine geograca delle produzioni agrumicole mediante tecniche cro-
matograche, spettroscopiche NIR e isotopiche. Inoltre, ha coordinato la struttura
L
a Sicilia si sempre caratterizzata del Cra-Acm Centro di Testing per lIndustria dei Derivati Agrumari (Cetida) per la
per una naturale vocazione ver- promozione dellinnovazione tecnologica e dei servizi alle imprese. LUniversit degli
so la coltivazione degli agrumi, Studi della Calabria gli ha afdato linsegnamento di Chimica degli Alimenti.
come dimostra lampio panorama di
specie e variet presenti nella regione.
Nonostante lagrumicoltura siciliana Attualmente si registra un crescen- produttivo e leconomia del territorio
esprima prodotti di qualit, attualmente te interesse, da parte dei consumato- e al tempo stesso tutela lambiente.
mostra notevoli criticit legate, tra lal- ri, per i prodotti agroalimentari tipici
tro, alla bassa competitivit sul fronte con garanzia di qualit. Con il rego-
dei prezzi rispetto alle produzioni este- lamento CE 510/06 lUe ha stabilito Le produzioni agrumicole
re. La produzione, inoltre, si presenta le norme relative alla concessione dei tipiche siciliane IGP e DPO
frammentata, non concretamente orga- marchi Indicazione Geografica Pro-
nizzata e non sorretta da una condivi- tetta (IGP) e Denominazione dOrigi- Lagrumicoltura siciliana presen-
sa e partecipata strategia commerciale ne Protetta (DOP) di prodotti agricoli ta numerose eccellenze le cui qualit
di valorizzazione delle produzioni. La e alimentari. LItalia il Paese euro- distintive sono state premiate con il
produzione agrumicola, gi sensibil- peo con il maggior numero di prodotti riconoscimento di quattro marchi di
mente colpita dalla virosi della Tristeza agroalimentari a denominazione e in- qualit comunitari. Tra questi, la deno-
(Citrus Tristeza Virus CTV), soffre per dicazione geografica di origine rico- minazione di Arancia Rossa di Sicilia
lassenza di unorganica programma- nosciuti dallUe. Contando 264 pro- IGP (Reg. Ce 1107/96) stata assegna-
zione di potenziamento varietale e tec- dotti a marchio, tra denominazioni di ta alle arance pigmentate appartenenti
nologico che miri alla produzione di origine protette, indicazioni geogra- alle variet Moro, Tarocco e Sangui-
selezioni varietali promettenti, in virt fiche protette e specialit tradiziona- nello, coltivate nella Sicilia orientale
delle rinnovate esigenze del mercato. li garantite, lItalia dimostra di avere in unarea posta a Sud dellEtna tra le
In questo scenario una positiva azione eccellenze agroalimentari di grande provincie di Catania, Enna e Siracusa.
di ammodernamento che abbia lobiet- qualit fortemente legate al proprio I frutti di queste variet sono apprez-
tivo di superare tale congiuntura sfa- territorio di origine. Il sistema della zati sui mercati nazionali ed esteri per
vorevole pu essere individuata nella protezione dellindicazione geogra- le loro propriet organolettiche (legate
riqualicazione delle produzioni agru- fica e delle denominazioni dorigine allequilibrato rapporto tra gli acidi e
micole tipiche di qualit. introdotto dallUe favorisce il sistema gli zuccheri), nutrizionali e salutistiche.
nel contempo eventuali frodi alimenta- di Sicilia IGP e Limone di Siracusa bilit dellorigine geografica dei frutti
ri. Il crescente interesse dei consuma- IGP, attraverso una combinazione di di Arancia Rossa di Sicilia e Limone di
tori per i prodotti tipici con garanzia di tecniche analitiche innovative e me- Siracusa. Nello specifico, utilizzando
qualit ha spinto la ricerca verso lindi- todi chemiometrici. Lindagine, della le funzioni di classificazione di ogni
viduazione di tecniche di indagine in- durata di tre anni, stata sviluppata gruppo, derivate dalla applicazione
novative da utilizzare quale strumento in collaborazione con i rispettivi con- dellanalisi di regressione dei minimi
di classificazione e verifica dellorigine sorzi di tutela e ha previsto il campio- quadrati parziali (Partial Least Squa-
e della tipicit di tali prodotti alimen- namento dei frutti di arance rosse ap- res PLS) stato dimostrato che, sia
tari. Per effettuare studi sugli aspetti partenenti alle variet Moro, Tarocco per lArancia Rossa che per il limone
relativi alla provenienza degli alimen- e Sanguinello e di limone Femminello, Femminello, pi del 90% dei casi risul-
ti, fondamentale considerare tutti sia in aziende localizzate allinterno ta correttamente classificato nel grup-
gli elementi che possano avere avuto delle aree IGP, sia al di fuori dei con- po di appartenenza. Lapplicazione
uninfluenza sulla composizione e sul- fini indicati nei rispettivi disciplinari di dellanalisi chemiometrica ha quindi
le caratteristiche globali del prodotto. produzione. In particolare, stato co- permesso di individuare i legami con il
quindi possibile ricorrere a pi stru- struito un database rappresentativo territorio dei prodotti presi in conside-
menti dindagine, ad esempio analisi popolato con parametri qualitativi e razione, avviando cos il primo espe-
chimiche e spettroscopiche, in modo spettroscopici avanzati (spettri nel vici- rimento per lo sviluppo di un sistema
da sfruttare linformazione legata ad no infrarosso, rapporti isotopici 18O/16O affidabile per la certificazione dello-
aspetti diversi della natura degli ali- e 13C/12C, micro- e macroelementi) rile- rigine geografica e la tracciabilit di
menti studiati. vati nel succo dei campioni prelevati in queste produzioni.
aree IGP e non IGP. Il metodo adottato potrebbe essere
lo studio del Cra I risultati ottenuti in questo studio utilmente validato anche per altre pro-
Un recente studio condotto presso hanno dimostrato che la valutazione duzioni agrumicole tipiche e, se oppor-
il CRA Centro di Ricerca per lAgru- congiunta di marker chimici e pa- tunamente implementato mediante la
micoltura e le Colture Mediterranee rametri spettroscopici e limpiego di creazione di banche dati di riferimen-
di Acireale (Ct) stato mirato alla va- metodi di analisi multivariata dei dati to, potr essere utilizzato dalle autorit
lorizzazione e allidentificazione ge- offrono la possibilit di discriminare i di controllo per dar corso a verifiche
ografica di origine di frutti di agrumi frutti di agrumi prodotti in zone IGP da mirate e assicurare la tracciabilit del
tipici siciliani, con particolare riferi- quelli non IGP, costituendo uno stru- prodotto a marchio geografico protet-
mento alle produzioni Arancia Rossa mento importante ai fini della traccia- to.
I
l recente diffondersi del Citrus Tri-
steza Virus (CTV), che obbliga alla
riconversione utilizzando combina- Fig. 1 - Semenzali di Bitters (C22) in vivaio.
zioni dinnesto tolleranti, pu essere
considerata unopportunit per miglio- re la redditivit degli impianti. Inoltre, la vigore nellUe il virus della Tristeza
rare la competitivit della nostra agru- pianificazione dei nuovi agrumeti dovr degli agrumi considerato un patoge-
micoltura. A tale scopo, per contrastare tenere conto delle innovazioni realizza- no da quarantena, la cui introduzione
il maggiore costo di produzione rispetto te nellambito dei portinnesti, che pos- deve essere evitata allinterno del ter-
ad altri Paesi concorrenti, risulta fonda- sono contribuire in maniera sostanziale ritorio comunitario. Per la precisione,
mentale dotare la nostra agrumicoltura a migliorare lefficienza dellimpianto. la direttiva fitosanitaria 2000/29/CE
di cultivar in grado di fornire produzioni Non va inoltre trascurata la possibilit di dell8 maggio 2000, recepita in Italia
caratterizzate da elevato standard quali- intervento in specifiche nicchie di mer- con il DL 214 del 19 agosto 2005, non
tativo e valore salutistico. cato (lime, kumquat, ecc.) che oppor- considera tale patogeno come uni-
Il nostro patrimonio varietale si carat- tunamente gestite potranno alimentare dentit unica, ma lo distingue in due
terizza per prodotti peculiari come la- specifici flussi di mercato. grossi gruppi: isolati europei e non
rancia rossa, che stata negli ultimi anni In questa sede vengono riassunte europei. Questa necessit di distin-
rivalutata anche in altri Paesi agrumicoli le normative relative al controllo della zione del virus nasce dallesigenza di
per il maggiore valore salutistico deter- Tristeza, nonch i nuovi orientamenti considerare la sua variabilit genetica,
minato dai pigmenti antocianici presenti nellambito dei portinnesti e delle varie- che spesso ne determina laggressivit
nella polpa. Oltre ai prodotti tipicamen- t che potranno contribuire a rendere e quindi la severit dei sintomi sul-
te legati al territorio, la riconversione lepidemia di CTV unoccasione per il la pianta infetta. Il commercio delle
potrebbe essere inoltre orientata verso rilancio dellagrumicoltura italiana. piante ospiti (generi Citrus, Fortunella
nuove variet di arance e mandarino- e Poncirus e relativi ibridi) deve essere
simili rilasciate da istituzioni nazionali La normativa e lintervento accompagnato dal passaporto delle
ed estere, dotate di spiccate caratteri- pubblico e privato piante rilasciato dai Servizi Fitosani-
stiche distintive (precocit o tardivit, tari Regionali a quelle aziende vivai-
facile sbucciabilit, elevata pezzatura, stiche che sono autorizzate ed iscrit-
Norme comunitarie
prolungata shelf-life, ecc.) in grado di te al cosiddetto Registro Ufficiale dei
stimolare la domanda e quindi migliora- Per la normativa fitosanitaria in Produttori (RUP).
Tre tipi di condizioni, alternative tra obbligatori di lotta rimangono per gli venisse effettuato senza protezione, le
loro, vengono richieste: isolati severi, in particolare quelli che piante da vivaio dovranno essere sag-
- lassenza del patogeno nellarea di col- causano sintomi nelle combinazioni giate singolarmente ed esclusivamente
tivazione (zona indenne); di innesto considerate tolleranti, come riservate ad impianti da realizzare in
- la provenienza del materiale vegetale per esempio larancio dolce innestato zone di insediamento.
di propagazione da piante madri saggia- su arancio trifogliato ed i suoi ibridi (Ci-
Lintervento pubblico
te e trovate indenni da CTV e lalleva- trange, Citrumelo). Rispetto al decreto
mento delle piante da vivaio in ambien- precedente, il nuovo evita eradicazioni Grazie alla Legge Regionale 25 del
te protetto da reti anti-afidi; indiscriminate di combinazioni di in- 24 novembre 2011, la Regione Sici-
- la provenienza del materiale vegetale nesto tolleranti al virus e/o in presenza lia ha stanziato 10 milioni di euro che
di propagazione da piante madri saggia- di isolati poco virulenti in quei territori hanno permesso di finanziare la ricon-
te e trovate indenni da CTV ed il saggio dove, sebbene la virosi sia largamente versione di oltre 1.000 ha in aree con-
delle piante da vivaio prima della ven- diffusa, non si evidenziano sintomi del- taminate. Stime non ufficiali fanno pe-
dita che escluda la presenza del virus. la malattia. r ritenere che circa un terzo dei circa
Le aree indicate dal decreto sono le 35.000 ettari di agrumeti presenti nella
Norme nazionali seguenti: piana di Catania sia stato gi estirpato e
La Tristeza degli agrumi stato uno - zone focolaio (dove stata accertata riconvertito. Appare chiaro quindi che
dei primi virus ad essere inserito nella ufficialmente la presenza del CTV e si gran parte della riconversione sia stata
normativa fitosanitaria nazionale; infat- pu ritenere tecnicamente possibile la finora attuata grazie agli investimenti
ti, gi nel DM 1/7/1954 compariva tra sua eradicazione); dei privati.
i patogeni di cui doveva essere vietata - zone di contenimento (dove la diffu-
lintroduzione in Italia. Successivamen- sione del CTV tale da rendere tecnica- Materiale di propagazione
te, nel 1996 lItalia ha voluto rafforzare mente non pi possibile la sua eradica-
lazione di contrasto alla malattia con zione, ma possibile mantenere il suo La lotta alla Tristeza viene perseguita
un provvedimento di lotta obbligatoria contenimento a livelli inferiori al 6% di innanzitutto con lutilizzo di materiale
(DM 22 novembre 1996). Recentemen- infestazione); di propagazione certificato innestato su
te stato emanato un nuovo decre- - zone di insediamento (dove la diffu- portinnesti tolleranti (arancio trifoglia-
to di lotta Misure fitosanitarie per il sione dellorganismo nocivo tale da to e suoi ibridi) che hanno sostituito
controllo del virus della Tristeza degli rendere tecnicamente non pi possibile larancio amaro, troppo sensibile alla
agrumi Citrus Tristeza Virus (GU del il suo contenimento); malattia. Nello specifico, anche se i
29.01.2014 n. 23), il quale non prevede - zone tampone (fasce perimetrali di al- portinnesti tolleranti il CTV rappresen-
ununica misura fitosanitaria per contra- meno 1 km a partire dal confine delle tano una scelta imprescindibile per la
stare la malattia, cio lindiscriminata zone focolaio, di contenimento o di in- riconversione, si ricorda che la sensibili-
eliminazione di tutte le piante infette, sediamento). t allexocortite (Citrus Exocortis Viroid)
ma differenzia gli interventi a seconda In questo nuovo provvedimen- dellarancio trifogliato e dei suoi ibridi
della diffusione del virus nel compren- to particolare attenzione viene posta porta ad abbassamenti delle rese se non
sorio in esame e del tipo di isolato pre- allattivit vivaistica. Questattivit, alla morte delle piante. quindi neces-
sente. Leradicazione obbligatoria di un nelle aree non pi indenni dal virus, sario che i vivaisti utilizzino materiale
focolaio su qualsiasi ospite (sintomatico deve essere svolta con particolari ac- di propagazione garantito non solo dal
o meno) e per qualsiasi isolato (severo o corgimenti per rendere le strutture di punto di vista genetico, ma anche sani-
meno), concetto cardine del decreto del produzione indenni. Viene in partico- tario. Per tale scopo il servizio di Cer-
1996, nel nuovo provvedimento viene lare prescritto lobbligo (a) di utilizzare tificazione volontaria operativo nel
applicato solo nelle aree cosiddette fo- materiale di propagazione proveniente nostro Paese sin dal 1974. Il CRA-ACM
colaio, cio quelle aree indenni do- da piante madri controllate e trova- responsabile del centro di conserva-
ve per la prima volta si riscontrano casi te indenni da CTV; (b) di dotarsi di reti zione per la pre-moltiplicazione delle
di piante infette. Per le aree dove la ma- di protezione (reti anti-afidi) in grado variet di agrumi ed ha il compito di
lattia non pi tecnicamente eradicabi- di isolare la produzione da eventuali fornire alle associazioni dei vivaisti il
le viene introdotto il concetto di area attacchi di afidi vettori del virus. Nel materiale di propagazione per la costi-
di insediamento, dove gli interventi caso in cui lallevamento delle piante tuzione dei campi di piante madri, da
RIASSUNTO
precoci (Clemenruby, Caffin, Corsica 2, una riconversione che non si limiti ad Gli autori riassumono la normativa attual-
mente operante in Italia riguardante il Citrus Tri-
SRA 89, Spinoso) o tardive (Nour, Tardi- attenzionare esclusivamente gli aspetti steza Virus, nonch la problematica riguardante
vo, Hernandina) hanno una diffusione fitosanitari, ma che spinga gli agricol- la riconversione. La mancanza di una sufciente
limitata e solo negli ultimi anni vi sta- tori ad una razionale scelta varietale, quantit di materiale di propagazione certicato
un reale rischio per la nuova agrumicoltura che va
to un crescente ma limitato interesse da utilizzando le nuove selezioni rilascia- opportunamente evitato. Linnovazione varietale
parte di pochi agrumicoltori. Pertanto, te nel corso degli ultimi due decenni, nei nuovi impianti pu essere considerata una s-
da per rendere lepidemia di CTV una opportunit
leccessiva offerta di prodotto nel perio- con particolare riguardo alle precoci e per il rilancio della nostra agrumicoltura.
do di maturazione del clementine Co- tardive. Si potrebbe cos evitare di con-
mune ha causato una caduta di prezzo gestionare i mercati come accaduto SUMMARY
vertiginosa, anche al di sotto del costo con il clementine ed il Tarocco (Russo Authors summarize the rules currently opera-
di produzione. et al., 2007). ting in Italy regarding the Citrus Tristeza Virus, as
well as different aspects concerning the citrus re-
Le stesse problematiche caratterizza- La scelta degli agrumicoltori potreb- planting options. The lack of a sufcient quantity
no il settore dellarancicoltura siciliana, be anche essere orientata su altre variet of certied propagation material is a real risk for
the new citrus industry, which should be avoided.
in cui vi un eccesso di produzione di di agrumi, quali i nuovi cloni tardivi di The varietal innovation remains a challenge to
Tarocco Comune e di altri cloni (Gallo, Navel (Lanelate, Chislett, Powell) che make the epidemic of CTV an opportunity for the
Scir, ecc.) con epoca di maturazione a potrebbero rimpiazzare il Valencia o revival of Italian citriculture. New rootstocks are
now available and clones of tangerine hybrids are
gennaio-febbraio. Le selezioni precoci su nuove variet tardive di mandarino- under evaulation.
(Tapi, TDV e Lempso) e medio-tardive simili come Mandalate, Mandared,
(Sciara, Meli e S. Alfio) hanno ancora Afourer (Fig. 4) e Tango che potrebbe- BIBLIOGRAFIA
una ridotta diffusione. Inoltre, la scelta ro proporsi in alternativa al Nova, che Forner J.B., Forner-Giner M.A., Alcaide A., 2003.
Forner-Alcaide 5 and Forner-Alcaide 13: two
varietale in passato ha dato maggiore negli ultimi anni ha avuto uneccessiva new citrus rootstocks released in Spain. Hort-
rilevanza alla pezzatura fra le diverse diffusione. Science 38: 629-630.
caratteristiche qualitative, tenendo in Kupper R.S., Federici C.T. and Roose M.L., 2010.
Citrus rootstock breeding and evaluation. Ci-
minore conto la pigmentazione anto- Conclusioni trograph 1 (6): 30-36.
cianica: solo negli ultimi anni si stanno Reforgiato Recupero G., Russo G., Recupero S.,
Zurru R., Deidda B., Mulas M., 2009. Horti-
privilegiando le variet pi intensamen- Laumento delle superfici agrume- cultural evaluation of new Citrus latipes hy-
te pigmentate nella polpa e nella buc- tate da parte dei Paesi produttori, la brids as rootstocks for citrus. HortScience 44:
cia (Rosso ed Ippolito; Fig. 3). In que- globalizzazione dei mercati, la rapi- 595-598.
Russo G., Brancato R., Intrigliolo F., 2007. Innova-
sto contesto, si auspica che venga sti- da divulgazione delle innovazioni via zione varietale in agrumicoltura. Informatore
molata, anche con interventi pubblici, web sono tutti elementi che, se da un Fitopatologico 12: 22-27.
I
l settore agrumicolo, nonostante la
crisi di mercato piuttosto sensibi-
le e il momento caratterizzato da
una azione di riconversione dovuto al Fig. 1 - Pianta di agrumi infetta da CTV in agro di Centuripe (En).
diffondersi della virosi della Tristeza
(CTV), rimane un cardine della agricol-
tura e della economia siciliana. Riguar- gono divulgati dati sulla diffusione a to di piante. Anche la commercializ-
do il processo di riconversione, stando livello mondiale di numerosi patogeni zazione di frutti freschi da altre aree
alle stime ufciali, dovrebbe interes- e vettori che stanno interessando aree del mondo un rischio da non sotto-
sare oltre 33.000 ha nella sola Sicilia. sempre pi ampie. Ci porta allallerta- valutare, come dimostrano le frequenti
Unoperazione di tale portata compor- mento di organismi come lEPPO (Eu- segnalazioni di agrumi freschi vetto-
ta anche la produzione di piante indu- ropean Plant Protection Organization), ri di Guignardia citricarpa agente del
striali in quantit elevata, basti pensa- che si concretizzano in un monitorag- Citrus Black Spot. Le intercettazioni
re alla densit media ad ettaro di 400 gio e controlli continui, sia da parte su prodotto proveniente da Paesi ove
piante e si arriva a cifre impressionanti. dei Servizi Fitosanitari, sia da parte di endemico come il Sudafrica, hanno
Tutto ci avviene in un momento strutture scientifiche competenti. il animato, nel corso del corrente anno,
in cui lemergenza determinata dallin- caso dello Huanglongbing (HLB), un fitti contatti tra la Ue e i Paesi mem-
fezione di CTV impone il cambio di batterio distruttivo degli agrumi, rinve- bri, Italia compresa, con richieste for-
portinnesto dal tradizionale arancio nuto a Madera e alle Canarie, tra 2013 mali di interventi e blocchi del prodot-
amaro, a portinnesti tolleranti quali Ci- e 2014 (Siverio et al., 2014) con lindi- to alla prima intercettazione del pato-
trange e Citrumelo che, pur tollerando viduazione di nuovi vettori finora non geno.
il virus, sono sensibili ad altri patogeni segnalati e con un notevole allarme per
molti dei quali presenti nei nostri im- le aree agrumicole mediterranee adia- Virus e viroidi
pianti e non manifesti in virt della tol- centi.
leranza delle vecchie combinazioni di Ma lingresso di patogeni da qua- Nellambito dei virus e viroidi legati
innesto (Sorrentino et al., 2013). Oltre rantena non si limita solo a organismi alla coltura degli agrumi, ovviamente
a questo, nel settore fitosanitario ven- portati da vettori o legati a movimen- ancora lattenzione degli operatori
Batteri
Cancro batterico degli agrumi
Il patogeno responsabile di questa
malattia degli agrumi lo Xanthomo-
nas Axonopodis pv Citri, un batterio
gram negativo flagellato le cui colonie
producono un colore tipico giallo do-
Fig. 5 - Sintomi di CEVd su arancio trifoliato Fig. 6 - Danni da cancro batterico su frutti di vuto alla presenza di pigmenti carote-
innestato con Clementine Comune. agrumi. noidi e di cui esistono diversi ceppi e
patotipi: il pi devastante di questi lo
primo luogo su un esame del materia- do anche il CVds complex su arancio X. axonopodis pv. citri patotipo A; gra-
le vegetale, inteso come materiale di dolce cultivar Navelina ISA 315, nelle vi ma meno pericolosi sono i patotipi
propagazione, quali piante gi inne- stesse combinazioni di innesto. In que- B e C. La malattia causata da questo
state, piante ornamentali e eventuali sto caso tutte le combinazioni hanno batterio stata segnalata inizialmente
ospiti secondari dei vettori, oltre che su mostrato una riduzione di sviluppo e nel Sud-Est asiatico, in Giappone, in
un monitoraggio anche per i vettori. Il i sintomi sono comparsi sulle diverse Africa, in Oceania, nel Sud America e,
controllo chimico non una soluzione combinazioni sensibili con tutti i Ci- da alcuni anni, in Nord America. as-
perch tardivo e non eradicante per trange tranne il BA 300. sente nelle regioni EPPO.
un nuovo vettore. Sono attualmente in valutazione Questo patogeno legato alla fami-
anche nuovi impianti di arancio dol- glia delle Rutaceae, sugli agrumi causa
Viroidi ce su Citrange che hanno mostrato un i danni economici pi importanti so-
Nellambito dei viroidi degli agru- rapido deperimento e stentata cresci- prattutto su pompelmo (C. paradisi),
mi, oggi bene parlare non pi del sin- ta, nei quali abbiamo isolato anche il lima (C. aurantiifolia) e Poncirus trifo-
golo patogeno, ma delle interazioni dei CVdIV, in altri casi pi eclatanti si ri- liata, tutti altamente suscettibili. Aran-
patogeni presenti nel nostro ambiente. trova la combinazione CEVd + CVdIII cio amaro (C. aurantium), limone (C. li-
Difatti, dopo esperienze effettuate in e una sintomatologia evidente con fes- mon) e arancio dolce (C. sinensis) sono
agrumeti commerciali appositamente surazioni della corteccia alla base del moderatamente suscettibili. I mandari-
impiantati, si notato che le intera- tronco. Vanno tuttavia chiariti ancora ni (C. reticulata) sono moderatamente
zioni tra Cachexia (HpSVd), Exocortite i meccanismi di interazione tra HpSVd resistenti.
(CEVd), vidoidi del gruppo III (CVdIII), e CEVd, essendovi una casistica piut- Questo patogeno generalmente si
il Citrus Bent Leaf Viroid (CBLVd) e il tosto vasta e essendo stati individuati sviluppa sulle parti aeree della pianta,
viroide del gruppo IV (CVdIV) (Guardo una quindicina di nuovi impianti in determinando sulle foglie lesioni che
et al., 2005) sono estremamente impor- condizioni critiche, con percentuali di dapprima appaiono sulla pagina infe-
tanti, con espressioni di patologie di infezione variabili tra il 3 e il 16%. riore come piccole macchie puntiformi
differente importanza. Il dato certo e assolutamente vitale, di colore marrone, con alone giallastro
Gi nel recente passato, stato rimane la presenza di viroidi in piante per poi trasformarsi in pustole o eru-
condotto uno studio di questi patoge- di nuovo impianto, quindi la certezza zioni superficiali su entrambi i lembi
ni per confrontare i diversi portinnesti di un imperfetto utilizzo del materia- con struttura spugnosa o sugherosa. La
utilizzabili nel settore e con particola- le di propagazione, in conseguenza di parte colpita della foglia si stacca per
re riguardo a quelli tolleranti CTV; in mancata conoscenza della pericolosit lasciare dei veri e propri buchi. Anche
queste prove stato inoculato il CEVd delluso di materiale da innesto prove- sui rami e sui frutti la sintomatologia
isolato ISA1-CT-I acc.n.AY523582 (un niente da impianti commerciali. A que- simile. I frutti sono colpiti solo ester-
isolato blando), utilizzando il Clemen- sto proposito, si rammenta che in lavo- namente mantenendo inalterate le loro
tine Comune in differenti combinazio- ri risalenti a pochi anni fa (Caruso et caratteristiche, ma nonostante ci le le-
ni di innesto con Citrange BA300, Tro- al., 2007), un monitoraggio dei vecchi sioni riducono drasticamente il prezzo
yer e Carrizo, Citrumelo Swingle, aran- impianti commerciali ha evidenziato di mercato (Fig. 6). La disseminazione
cio amaro e arancio trifogliato Flying la presenza di questi patogeni con per- su lunghe distanze avviene tramite ma-
Dragon e Rubidoux. I risultati hanno centuali elevate, ma le vecchie combi- teriale di propagazione infetto come
mostrato chiaramente che con inoculo nazioni di innesto non erano sensibili marze o portinnesto semenzali. Non
di solo CEVd, il BA300 conferisce al- a questi patogeni e ci ha indotto pro- stata mai provata la trasmissione per
la pianta un aspetto nanizzante simile babilmente in errore pi di un produt- seme. Anche il trasporto dei frutti con-
al Flying Dragon, ma risulta tollerante tore. In particolare, nel monitoraggio taminati pu essere invece una poten-
alle infezioni di CEVd. Anche gli altri si evidenziata la seguente situazione: ziale fonte di diffusione su lunghe di-
hanno mostrato tolleranza allisolato, la media delle piante infette stata il stanze. Inoltre, in Florida stato notato
tranne larancio trifoliato che ha mo- 62,5%. Fra le piante infette il 95% era un incremento della diffusione di que-
strato i classici sintomi della patologia affetto da exocortite (CEVd) da sola o in sto patogeno ad opera della Minatrice
con desquamazione della corteccia e associazione con altri viroidi (77,5 % serpentina degli agrumi (Phyllocnistis
deperimento delle piante (Fig. 5). solo CEVd, il 2,5% CEVd + HpSVd, il citrella).
La prova stata ripetuta inoculan- 12,5% CEVd + HSVd + CVdIII, il 2,5% Anche questo patogeno da quaran-
T
ra gli agrumi di importanza eco- della produzione di liquori (Lota et ristiche qualitative di pregio sono stati
nomica minore, il cedro (Citrus al., 1999) e alla vendita come pro- fattori determinanti ai fini della ricer-
medica L.) ha assunto un inte- dotto fresco attraverso il circuito che ca dei portinnesti pi idonei (Russo
resse rilevante in alcuni ambienti interessa i praticanti il culto Ebraico et al., 2011). Linteresse deriva anche
dellarea Mediterranea quali Italia durante la festa dei Tabernacoli (Intri- dalla constatazione che, a fronte di
meridionale, Corsica, Creta, Grecia, gliolo e Calabretta, 2012). In questo una precoce entrata in produzione
Israele, Nord Africa. In Italia diffu- ultimo caso, come previsto dal pre- delle cedriere autoradicate, la durata
so prevalentemente in Calabria, nella cetto religioso, i frutti devono prove- economica, la costanza produttiva e
costa tirrenica della provincia di Co- nire da piante autoradicate; di con- la resistenza alle crittogame miglio-
senza e, precisamente, nei territori di seguenza, in Calabria la diffusione di re nelle piante innestate (Intrigliolo
S. Maria del Cedro, Diamante e Buon- impianti realizzati senza il portinne- e Calabretta, 2012). Lo scopo della
vicino. Qui, sebbene a partire dagli sto piuttosto frequente. Al contra- ricerca stato quello di valutare lin-
anni 70 siano state registrate con- rio, negli impianti pi obsoleti e ubi- fluenza su crescita, produttivit e ca-
trazioni dovute a crisi commerciali, cati in collina consuetudine impie- ratteristiche dei frutti di sette portin-
espansione urbanistica e limitazioni gare come portinnesto larancio ama- nesti in combinazione con la cultivar
orograche, le condizioni climatiche ro mentre, soprattutto nelle cedriere di cedro Liscio di Diamante.
e le tecniche colturali razionali mes- pi giovani, ladozione del limone
se a punto dai produttori, nonch la Volkameriano sempre pi frequen- Materiali e metodi
possibilit di avere interessanti sboc- te. In tale contesto, le conoscenze e
chi commerciali di nicchia, hanno le esperienze relative allinnesto del Le osservazioni sono state effet-
permesso di realizzare produzioni di cedro su altre specie sono piuttosto tuate negli anni 2011 e 2012 presso
qualit e redditizie. limitate (Nicolosi et al., 2005). lazienda sperimentale San Grego-
I cedri prodotti in Calabria vengo- Di recente la necessit di incre- rio del CRA-ACM ubicata a Reggio
no destinati al mercato della canditu- mentare la produttivit e linteresse Calabria (Lat. 38.06 N; Long. 15.65
ra, dellestrazione di olii essenziali, per lottenimento di frutti con caratte- E; 30 m s.l.m.). Limpianto stato rea-
lizzato nel 2008 con piante innestate
nel 2006 in un terreno sabbioso sub-
alcalino (86,1% sabbia, 7,3% limo,
6,6% argilla, pH 7,8), protetto da rete
ombreggiante (Fig. 1), con la cultivar
Liscio di Diamante innestata sui se-
guenti portinnesti: arancio amaro (C.
aurantium L.), arancio trifogliato Ru-
bidoux [Poncirus trifoliata (L.) Raf.],
arancio trifogliato Flying Dragon [P.
trifoliata (L.) Raf.], citrumelo Swin-
gle [C. paradisi (Macf). x P. trifoliata
(L) Raf.], limone Volkameriano (C.
volkameriana Ten. & Pasq.) e citran-
ge Troyer e Carrizo [C. sinensis x P.
trifoliata (L.) Raf.].
Fig. 1 - Panoramica della struttura ombreggiante che ha ospitato la prova e particolare Il sesto adottato stato di 4x4 m,
dellallevamento del cedro al suo interno. con orientamento dei filari Nord-Sud;
60 AB
AB
kg/pianta
40 A
B
B
AB B B AB
20 B AB
AB
B
ab AB b AB ab AB ab B a A b AB ab AB
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Fig. 3 - Produzione media per combinazione dinnesto nei due anni di studio. Per ogni anno e
per ogni produzione lettere diverse indicano differenze signicative tra i portinnesti (test HSD
di Tukey: lettere minuscole p0,05, lettere maiuscole p0,001, le barre indicano la deviazione
standard). Figg. 5-6 - Un particolare dei frutti di cedro
prima (in alto) e dopo linvaiatura.
a Conclusioni
2011 2012 Lo studio ha consentito di indivi-
1.000
a a a duare alcuni portinnesti decisamen-
ab a ab
800 b ab ab ab ab te consigliabili ed altri da valutare
c b b
Peso del frutto (g)
ranean conditions was evaluated during two con- te orange, that produced smaller trees with not terranee (CRA-ACM). A&G Catania, 20 34.
secutive years (2011 and 2012). The rootstocks excellent yield performances, should be suitable Lota M.L., de Rocca Serra D., Tomi F., Bessiere
studied were: i) Sour orange (C. aurantium L.), ii) for high density plantations, by adopting appro- J.M. e Casanova J., 1999. Chemical compo-
Rubidoux trifoliate orange [Poncirus trifoliata (L.) priate pruning techniques to promote acceptable sition of peel and leaf essential oils of Citrus
Raf.], iii) Flying Dragon trifoliate orange [P. trifo- fruit production. medica L. and C. limoni medica Lush. Fla-
liata (L.) Raf.], iv) Swingle citrumelo [C. paradisi vour Fragr. J., 14: 161-166.
(Macf). x P. trifoliata (L) Raf.], v) Volkamer lemon BIBLIOGRAFIA Nicolosi E., La Malfa S., El-Otmani M., Negbi M.
(C. volkameriana Ten. & Pasq.) and vi, vii) Troyer e Goldshmidt, E., 2005. The search for the
and Carrizo citranges [C. sinensis x P. trifoliate Cicala A. e Ferlito F., 2005. Studio dellapparato authentic citron (Citrus medica L.): historic
(L.) Raf.]. Trees were planted in 2008 on a deep radicale di piante di vite innestate ed autora- and genetic analysis. HortScience, 40(7):
sandy soil located at Reggio Calabria. dicate. Frutticoltura, 1: 44-48. 1963-1968.
The research identified some rootstocks, Intrigliolo F. e Calabretta M.L., 2012. Il cedro Li- Russo G., Reforgiato Recupero G., Recupero S.,
mainly Volkamer lemon, that could be intro- scio di Diamante. Consiglio per la Ricerca e la Intrigliolo F., 2011. La scelta dei nuovi por-
duced successfully in the given environmental Sperimentazione in Agricoltura, Centro di Ri- tinnesti: i risultati delle ricerche. Frutticoltu-
conditions. Flying Dragon and Rubidoux trifolia- cerca per lAgrumicoltura e le Colture Medi- ra, 1/2: 62-64.
I
n Basilicata le superci coltivate a fragola si sono con- Jonica (PIR 2), che ha dato migliori risultati in termini
solidate intorno ai 600 ha con un trend positivo in produttivi rispetto alla precedente, ma presenta il difetto
leggero aumento negli ultimi 5 anni. Questa evoluzio- di avere i petali attaccati al frutto e una colorazione non
ne positiva dovuta ai risultati commerciali conseguiti, brillante;
grazie a scelte colturali adeguate ed imprenditori che Florida Fortuna, ha dato risultati produttivi alterni,
hanno maturato conoscenze nella conduzione che ha aspetto legato al fenomeno di collasso delle piante, per
dato risultati produttivi positivi. La fragola di Basilicata il quale incide la qualit del materiale di propagazione,
si distingue per lelevata qualit della produzione che interessante per lanticipo con raccolta gi a dicembre.
consente il conseguimento di prezzi di vendita maggiori Per quanto riguarda la qualit delle produzioni
rispetto alla produzione provenienti da altri areali. stata una buona annata, infatti si avuto un prodotto
Le alternanze climatiche con ondate di freddo in eccellente, di colore rosso brillante e grado zuccherino
aprile e maggio, hanno rallentato molto la fenologia della elevato, regolare nella forma, ottima shelf life, caratteri
coltura nellarea. migliori a quelli realizzati da produzioni provenienti da
Da un punto di vista di tipologia di pianta coltiva- altre regioni o Paesi stranieri.
ta, ormai nel Metapontino prevalgono le piante fresche, Per gli aspetti fitosanitari stata una annata tranquil-
seguite dalle cime radicate, mentre solo marginalmente la, da rimarcare attacchi di Oidio e Muffa grigia soprat-
vengono coltivate le frigoconservate. tutto tra gennaio e febbraio dovuto alla elevata piovosit,
La variet maggiormente coltivata Candonga, con e attacchi di Phytophthora in primavera nelle bine latera-
oltre il 70% della superficie che riesce a spuntare prezzi li ai tunnel dovuto allo sgrondo delle acque piovane dal
superiori di 0,50 /Kg rispetto alle altre variet. Rimane film di copertura.
la leader indiscussa del panorama varietale lucano, so- Dal punto di vista quantitativo si avuta una produ-
prattutto grazie alle ottime caratteristiche organolettiche, zione leggermente inferiore rispetto allo scorso anno di
che accompagnate dalle capacit colturali maturate dai circa il 10%. Dal punto di vista dellanticipo, anche se
fragolicoltori consente di conseguire i migliori risultati linverno scorso stato mite, non si sono avuti particolari
produttivi quanti-qualitativi. scostamenti rispetto allanno precedente. La produzione
stata raccolta, per alcune variet rifiorenti, S. Andreas,
Principali variet unifera, e Florida Fortuna, gi nel mese di dicembre, per
poi proseguire con le altre variet unifere da met genna-
Nei campi commerciali sono state considerate anche io fino alla prima settimana di giugno.
altre vareit come: Rispetto alla precocit stata osservato un anticipo
Nabila, con buoni risultati qualitativi, interessante so- una migliore precocit per le piante di origine polacca,
prattutto per le quantit prodotte; un po pi tardiva stata la produzione di quelle di origi-
Sabrina, simile a Candonga, per aspetto del frutto e ne spagnola; questo probabilmente dovuto allinverno
grado zuccherino, anche se pi acida, ma che esprime mite che ha favorito la pianta polacca che aveva una
degli standard produttivi qualitativi certamente migliori; maggiore differenziazione a fiore, per il maggior numero
PIR 5, interessante soprattutto per la produttivit, ma di ore di freddo accumulate nella fase vivaistica.
non si diffusa nei campi commerciali; Dal punto di vista commerciale si avuto un prezzo
alla vendita inferiore rispetto allanno scorso; in alcuni Tra le nuove introduzioni si ricorda Santaclara,
periodi della raccolta i prezzi sono stati poco convenien- produttiva, ma con dati analitici inferiori rispetto alla
ti, questo dovuto anche alla concorrenza delle produzio- media; interessante per produzione e forma del frutto
ni rivenienti da altre aree fragolicole. Viva patricia, che presenta frutti con elevato grado
zuccherino. Buona produttivit ha presentato Jonica
Le prospettive (gi PIR 2); si conferma per la produzione Nabila,
mentre la Candonga rimane la variet meno produt-
Gli studi di adattamento varietali sono condotti pres- tiva.
so lAasd Pantanello Metaponto (provincia di Mate- In media le piante fresche hanno fatto registrare i
ra) dellAlsia nellambito del Progetto Mipaaf + Regioni pi alti valori di peso medio e consistenza, come pure
Liste varietali fruttiferi. In questa sperimentazione sono il pi alto grado zuccherino. Per questo aspetto si di-
in osservazione tre tipologie di piante, frigoconservate, stinta Pircinque e Viva Patricia, mente il dato di acidit
piante fresche e cime radicate. pi basso lha manifestato Nabila.
Nellambito delle nuove variet in corso di speri-
mentazione (mediamente vengono testate 40 cultivar Carmelo Mennone
allanno) risultati interessanti hanno dato Viva Patricia, Az. Sper.le Pantanello - Alsia Basilicata
Santaclara, Nabila, Sabrina, Pirdue e Pircinque. Metaponto (MT)