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Il test del mese

Abbiamo
la pasta

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Meno micotossine e poco glifosato. Il motivo? Le aziende sotto la pressione
dei consumatori hanno smesso di importare grano canadese fortemente
sospettato. Ma è bene non abbassare la guardia come testimonia il nostro test

di Enrico Cinotti

I
consumatori hanno vinto una prima, si- italiana ha dovuto cambiare le rotte dell’ap-
gnificativa, battaglia del grano. Se la guer- provvigionamento perché i consumatori hanno
ra per avere una materia prima davvero chiesto di cambiare la pasta”, ci spiega Rolan-
“pulita” è ancora lunga, le nuove analisi do Manfredini, responsabile Sicurezza alimen-
del Salvagente su 23 campioni di pasta tare della Coldiretti.
testimoniano però un cambio di passo: i E la conferma arriva direttamente dai dati
pastai italiani non hanno retto la pressio- Istat sulle importazioni cerealicole: in meno di
ne dei consumatori e hanno cambiato rotta alle due anni, dal 2016 ad oggi, il grano canadese
navi che importano il grano duro coltivato in si è letteralmente azzerato passando da oltre
altri paesi. un miliardo di chili ad appena 43 milioni nel
Sotto la spinta di un’opinione pubblica che da primo semestre 2018. Nello stesso periodo il
anni anche grazie ai test del Salvagente chiede- “duro” statunitense è sceso di quasi il 60%
va una materia prima senza glifosato e Don, la mentre parallelamente il grano francese ha per
cosiddetta vomitossina, il mercato si è dovuto due anni di seguito raddoppiato i quantitativi,
adeguare. La bassa contaminazione da glifo- passando da quinto a primo fornitore di fru-
sato e l’assenza di alcune micotossine rispetto mento dell’Italia.
alle indagini analitiche svolte dal nostro gior- La provenienza, come abbiamo più volte ri-
nale in anni recenti, raccontano di un frumento marcato, da sola non garantisce qualità. Tutta-
diverso, “coltivato in aree meno umide e per via aver ridotto l’uso di un grano come quello
questo più solarizzato”, ci spiega il professor nord americano mette al riparo da alcuni ri-
Alberto Ritieni, grande esperto dei micotossi- schi, come quello del glifosato che in questi pa-
ne, in queste pagine. La presenza contenuta di esi è autorizzato anche in fase di pre-raccolta
glifosato, poi, ci segnala l’impiego di un grano per favorire la maturazione dei chicchi: si usa
meno trattato di quello del Nord America che la chimica perché la natura - il sole - è meno
è “essiccato” chimicamente con il noto erbicida clemente. Ognuno tragga le sue considerazioni.
della Monsanto, ritenuto “probabile cancero- I nostri dati invitano a un cauto ottimismo.
geno” dalla Iarc. Trovare campioni con anche 4 o 5 residui di
In altre parole i nuovi risultati delle nostre ana- pesticidi, con il rischio dell’effetto combinato
lisi che presentiamo in questo lungo servizio sulla nostra salute, così come l’insorgenza di
confermano che la materia prima è oggi diversa micotossine diverse da quelle a cui eravamo
da quel grano, canadese e statunitense, spesso abituati ci suggeriscono che è ancora presto per
troppo contaminato dal Don e con residui di cantar vittoria. E ci invitano a non abbassare
glifosato davvero preoccupanti. “L’industria la guardia.
© Doram/iStock

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Il test del mese

VOIELLO
DE CECCO 100% GRANO AUREO

Origine del grano: Ue e non Ue Origine del grano: Italia


Glifosato (mg/kg): Assente Glifosato (mg/kg): Assente
Altri pesticidi (mg/kg): Assenti Altri pesticidi (mg/kg): Assenti
Don (mcg/kg): Assente Don (mcg/kg): Assente
Livello micotossine: Ottimo Livello micotossine: Ottimo
Proteine (%): 16,19 Proteine (%): 16,04
Prova cottura: Eccellente Prova cottura: Buona/Ottima

Prezzo Prezzo
(euro/kg): (euro/kg):
2,26 2,24

9,8 9,5

DE CECCO LA MOLISANA
INTEGRALE

Origine del grano: Ue e non Ue Origine del grano:


Glifosato (mg/kg): Assente Italia, altri paesi Ue e non Ue
Altri pesticidi (mg/kg): Assenti Glifosato (mg/kg): Assente
Don (mcg/kg): Assente Altri pesticidi (mg/kg): Assenti
Livello micotossine: Ottimo Don (mcg/kg): Assente
Proteine (%): 16,57 Livello micotossine: Ottimo
Prova cottura: Ottima Proteine (%): 15,26
Prova cottura: Ottima
Prezzo Prezzo
(euro/kg): (euro/kg):
2,64 2,14

9,6 9,5

Cosa abbiamo i chicchi sono cresciuti interamente nel nostro


paese, mentre in altri 7 il grano italiano è misce-

cercato. E trovato lato ad altri provenienti dall’Europa e non solo.


In nessun caso viene indicato il Canada, anche
se non sappiamo se grano canadese possa esse-

A bbiamo portato 23 campioni di penne in


ben tre diversi laboratori per cercare e
quantificare pesticidi e micotossine e per valuta-
re stato miscelato nei prodotti che indicano un
generico - ma consentito dalla norma - “Paesi
non Ue”. In un caso poi, quello della Del Verde,
re il tenore delle proteine e la tenuta di cottura. l’origine non è indicata ma non si tratta di una
violazione della legge perché il termine minimo
Origine del grano di conservazione supera l’entrata in vigore della
Dal 17 febbraio scorso è obbligatorio indicare legge e quindi il pacco è stato immesso in com-
in etichetta il paese o i paesi di coltivazione del mercio prima che diventasse obbligatorio speci-
grano e quello di molitura. Per i prodotti bio, l’o- ficare l’origine. In questo caso la legge autorizza
rigine della materia prima era già obbligatoria. le vecchie confezioni fino all’esaurimento scorte.
Possiamo dire che mentre per tutti i pacchi ana-
lizzati il paese di molitura è sempre l’Italia, quello Glifosato e altri pesticidi
di coltivazione varia molto: solo in 7 campioni Nell’analisi multiresiduale abbiamo cercato ol-

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Il test del mese

GAROFALO Legenda
RUMMO BIO INTEGRALE
Eccellente (10-9,1)
Origine del grano: Ue e non Ue Origine del grano: Ue
(Italia, Arizona, Australia) Glifosato (mg/kg): Assente Ottimo (9-8)
Glifosato (mg/kg): Assente Altri pesticidi (mg/kg): Assenti
Altri pesticidi (mg/kg): Assenti Don (mcg/kg): Assente Buono (7,9-7)
Don (mcg/kg): 50 Livello micotossine: Ottimo
Livello micotossine: Ottimo Proteine (%): 12,82 Medio (6,9-6)
Proteine (%): 14,75 Prova cottura: Eccellente
Prova cottura: Ottima Mediocre (5,9-4)
Prezzo Prezzo
(euro/kg): (euro/kg): Scarso (sotto 4)
2,38 3,18

I laboratori
9,1 8,9 Le diverse analisi
sono state svolte in
tre laboratori diversi.
Le prove sulle mico-
RUMMO
ALCE NERO BIO tossine sono state
BIO INTEGRALE svolte presso il labo-
ratorio di Chimica
Origine del grano: Italia Origine del grano: Italia degli alimenti del
Glifosato (mg/kg): Assente Glifosato (mg/kg): Assente dipartimento di Far-
macia dell’Università
Altri pesticidi (mg/kg): Assenti Altri pesticidi (mg/kg): Assenti Federico II di Napoli.
Don (mcg/kg): 27,3 Don (mcg/kg): Assente I test per valutare
Livello micotossine: Ottimo Livello micotossine: Ottimo la concentrazione
Proteine (%): 14,24 Proteine (%): 13,90 di proteine e le
prove sulla tenuta in
Prova cottura: Buona Prova cottura: Ottima cottura della pasta
sono stati condotti
nei laboratori del
Prezzo Prezzo
Gruppo Maurizi a
(euro/kg): (euro/kg): Roma. Infine l’analisi
4,34 2,98 multiresiduale sui
pesticidi è stata
eseguita dalla pH
Srl di Tavernelle Val
di Pesa.
9 8,9

tre 500 molecole di fitofarmaci. A cominciare mitossina particolarmente fastidiosa specie per
dal famigerato glifosato che abbiamo trovato i più piccoli, e che trova terreno fertile nei ce-
in due campioni: Lidl ed Eurospin. In 11 dei 23 reali cresciuti in un ambiente umido, piovoso e
campioni sono stati rintracciati residui (sempre poco soleggiato, possiamo dire che la situazione
al di sotto dei limiti di legge). Con tracce di una sembra decisamente migliore che in passato. In
singola sostanza ci sono Garofalo, Del Verde, due casi (Lidl ed Eurospin) il livello è superiore a
Barilla integrale; con due residui ci sono Lidl, 300 mcg/kg e comunque supera la soglia dei 200
Barilla, Coop, Divella, Esselunga e Granoro. mcg che la renderebbe adatta anche per i bam-
Nella Molisana integrale abbiamo riscontrato bini di età inferiore a 3 anni. Nel caso della Del
ben 3 molecole mentre in quella Eurospin fac- Verde il “tetto” in vigore nel baby food è molto
ciamo il pieno con 5 residui. Per la valutazione vicino, con 194,5 mcg/kg riscontrati. In tutti gli
del rischio dei pesticidi rinvenuti rimandiamo altri casi il Don è molto contenuto se non as-
alle considerazioni del dottor Panizza di Isde-I- sente e questo rende queste paste adatte anche
talia pubblicate nelle pagine seguenti. per i più piccoli. Dai radar del laboratorio scom-
paiono anche le aflatossine, compresa la temuta
Don e altre micotossine B1, noti cancerogeni. Troviamo invece in modo
Abbiamo cercato 19 micotossine nei prodotti ricorrente il fusarenone, la ht-2, lo zearalenone
del nostro panel. Se partiamo dal Don, la vo- (la normativa prevede anche in questo caso un

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Il test del mese

DE CECCO BUITONI
BIO

Origine del grano: Ue e non Ue Origine del grano: Italia


Glifosato (mg/kg): Assente Glifosato (mg/kg): Assente
Altri pesticidi (mg/kg): Assenti Altri pesticidi (mg/kg): Assenti
Don (mcg/kg): 21,5 Don (mcg/kg): Assente
Livello micotossine: Ottimo Livello micotossine: Ottimo
Proteine (%): 14,21 Proteine (%): 13,61
Prova cottura: Buona/Ottima Prova cottura: Buona/Ottima

Prezzo Prezzo
(euro/kg): (euro/kg):
3,18 1,78

8,8 8,7

COOP BARILLA BIO


BIO

Origine del grano: Italia Origine del grano: Italia


Glifosato (mg/kg): Assente Glifosato (mg/kg): Assente
Altri pesticidi (mg/kg): Assenti Altri pesticidi (mg/kg): Assenti
Don (mcg/kg): Assente Don (mcg/kg): 27,3
Livello micotossine: Ottimo Livello micotossine: Ottimo
Proteine (%): 13,08 Proteine (%): 12,36
Prova cottura: Ottima Prova cottura: Buona

Prezzo Prezzo
(euro/kg): (euro/kg):
1,50 3,18

8,7 7,5

limite ma i nostri risultati sono infinitamente al legge la pasta tradizionale non può avere meno
di sotto) diverse altre micotossine appartenenti del 10,50% di proteine, mentre quella integra-
alla famiglia delle enniatine. Fatta eccezione per le non può scendere al di sotto dell’11,50%.
il Don anche il giudizio sulle “altre micotossine” Tutti i campioni rispettano tali soglie anche se
è più che rassicurante. Nonostante non ci sia un ci sono paste più “virtuose” di altre. Le nostre
limite di legge, la pasta Lidl e Del Verde hanno penne vanno da un minimo del 12,36% della
riportato dei picchi (rispettivamente 117 e 161) Barilla Bio a un massimo del 16,57% riscontra-
per quanto riguarda la enniatina B. to nella De Cecco Integrale.

Proteine Prova di cottura


Rispetto a quanto dichiarato nella tabella nu- Il giudizio per questo tipo di test è complessiva-
trizionale riportata sulle confezioni, abbiamo mente positivo visto che non si scende mai sotto
riscontrato dei valori di proteine maggiori: la il “Buono”. In prima battuta è stato misurato il
normativa consente un margine di tolleranza tempo di cottura con quello riportato in etichet-
del 20% Una buona pasta dovrebbe avere una ta: nella stragrande maggioranza dei casi i dati
concentrazione di proteine superiore al 14%. corrispondevano. Una volta cotte sono state poi
E non a caso: maggiore è la presenza protei- contate le penne adese (collosità) e quelle rotte
ca migliore è la resa in cottura della pasta. Per (consistenza) e valutata la resistenza al taglio.

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Il test del mese

BARILLA Legenda
BARILLA
5 CEREALI
Eccellente (10-9,1)
Origine del grano: Origine del grano:
Italia, altri paesi Ue e non Ue Italia, altri paesi Ue e non Ue Ottimo (9-8)
Glifosato (mg/kg): Assente Glifosato (mg/kg): Assente
Altri pesticidi (mg/kg): Altri pesticidi (mg/kg): Buono (7,9-7)
Piperonil butossido 0,019 Piperonil butossido 0,043
Don (mcg/kg): Assente Pirimifos metile 0,098 Medio (6,9-6)
Livello micotossine: Ottimo Don (mcg/kg): 9,6
Proteine (%): 14,52 Livello micotossine: Ottimo Mediocre (5,9-4)
Prezzo Prova cottura: Ottima Prezzo Proteine (%): 16,06
(euro/kg): (euro/kg): Prova cottura: Ottima Scarso (sotto 4)
2,58 1,56

6,9 6,4

GAROFALO DIVELLA

Origine del grano: Ue e non Ue Origine del grano:


Glifosato (mg/kg): Assente Italia, altri paesi Ue e non Ue
Altri pesticidi (mg/kg): Glifosato (mg/kg): Assente
Pirimifos metile 0,005 Altri pesticidi (mg/kg):
Don (mcg/kg): Assente Piperonil butossido 0,020
Livello micotossine: Ottimo Pirimifos metile 0,039
Proteine (%): 14,65 Don (mcg/kg): Assente
Prova cottura: Ottima Livello micotossine: Ottimo
Prezzo Prezzo Proteine (%): 13,51
(euro/kg): (euro/kg): Prova cottura: Buona
2,50 1,40

6,7 6,3

ESSELUNGA COOP

Origine del grano: Origine del grano: Ue e non Ue


Italia, altri paesi Ue e non Ue Glifosato (mg/kg): Assente
Glifosato (mg/kg): Assente Altri pesticidi (mg/kg):
Altri pesticidi (mg/kg): Piperonil butossido 0,018
Piperonil butossido 0,063 Pirimifos metile 0,009
Pirimifos metile 0,067 Don (mcg/kg): 80,2
Don (mcg/kg): Assente Livello micotossine: Ottimo
Livello micotossine: Ottimo Proteine (%): 13,50
Prezzo Proteine (%): 14,87 Prezzo Prova cottura: Buona
(euro/kg): Prova cottura: Eccellente (euro/kg):
0,83 0,98

6,5 6,2

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Il test del mese

Legenda
GRANORO DEL VERDE
Eccellente (10-9,1)
Origine del grano: Italia, altri paesi Origine del grano: Non indicata
Ottimo (9-8) Ue e non Ue Glifosato (mg/kg): Assente
Glifosato (mg/kg): Assente Altri pesticidi (mg/kg):
Buono (7,9-7) Altri pesticidi (mg/kg): Pirimifos metile 0,011
Piperonil butossido 0,035 Don (mcg/kg): 194,5
Medio (6,9-6) Pirimifos metile 0,032 Livello micotossine:
Don (mcg/kg): 122,2 Mediocre
Mediocre (5,9-4) Livello micotossine: Ottimo Proteine (%): 14,77
Prezzo Proteine (%): 13,57 Prezzo Prova cottura: Ottima
Scarso (sotto 4) (euro/kg): Prova cottura: Ottima (euro/kg):
1,38 2,10

6,1 4,5

LA MOLISANA
INTEGRALE COMBINO (LIDL)

Origine del grano: Italia Origine del grano: Ue e non Ue


Glifosato (mg/kg): Assente Glifosato (mg/kg): 0,049
Altri pesticidi (mg/kg): Altri pesticidi (mg/kg):
Deltametrina 0,011 Cipermetrina 0,021
Piperonil butossido 0,072 Don (mcg/kg): 300,5
Pirimifos metile 0,123 Livello micotossine:
Don (mcg/kg): Assente Mediocre
Livello micotossine: Ottimo Proteine (%): 14,51
Prezzo Proteine (%): 16,22 Prezzo Prova cottura: Ottima
(euro/kg): Prova cottura: Ottima (euro/kg):
2,78 1,18

6 3,5

TRE MULINI (EUROSPIN)


Fitofarmaci e “funghi”: i limiti di legge
Origine del grano: Ue e non Ue
Esistono limiti di legge specifici per le diverse sostanze cer- Glifosato (mg/kg): 0,055
cate. In alcuni casi non è stato ancora fissato un “tetto” . Ogni Altri pesticidi (mg/kg):
limite si riferisce al grano. Glifosato: 10 mg/kg. Cloropirifos Cloropirifos etile 0,009
0,05 mg/kg. Cipermetrina 2 mg/kg. Deltametrina 1 mg/kg. Cipermetrina 0,018
Per il Piperonil butossido non c’è limite. Pirimifos 5 mg/kg. Piperonil butossido 0,050
Per le micotossine la situazione è meno normata. Deossiniva- Pirimifos metile 0,042
lenolo (Don): 200 mcg/kg nella pasta per bambini; 750 per Don (mcg/kg): 308
quella per adulti. Aflatossina B1: 2 mcg/kg nei prodotti per Prezzo Livello micotossine: Ottimo
adulti; 0,10 nel baby food. Fumonisine B1+B2: 1.000 nei pro- (euro/kg): Proteine (%): 14,35
dotti per adulti, 200 nel baby food. Zearalenone: 20 mcg/kg 1,38 Prova cottura: Buona
nel baby food a base di mais e cereali trasformati. Su enniatine
e altre micotossine “emergenti” non ci sono ancora limiti.

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Il test del mese

Pesticidi, livelli bassi


ma c’è l’effetto cocktail
Celestino Panizza, Isde-Italia: “I risultati del test mostrano una contaminazione
contenuta, tuttavia il 25% dei campioni presenta due o più residui di fitofarmaci.
Un dato da non sottovalutare vista l’azione cumulativa dei composti sulla salute”

“I
risultati che emergono dal vostro moni- fosato, clorpirifos, cipermetrina e deltametrina
toraggio mostrano una contaminazione - sono presenti in pochi campioni. Sul glifosato,
contenuta, al di sotto dei limiti di legge. rilevato solo nella pasta Lidl ed Eurospin, è mol-
Tuttavia se consideriamo la percentuale di pro- to probabile che abbia influito il drastico taglio
dotti con due o più residui, il monitoraggio Efsa delle importazioni dal Canada e dagli Stati Uniti
segnala il 18,5% dei campioni di frumento (non operato dai produttori negli ultimi due anni.
essendo disponibili i dati che riguardano il pro- Discorso diverso per altre due molecole che, in
dotto lavorato, la pasta) mentre nel vostro caso base alle analisi, sono più frequenti nei nostri
è quasi al 25% (6 su 23). Nei prodotti biologici campioni: il piperonil butossido e il pirimifos
peraltro non risultano presenti residui. Su circa metile, spesso presenti contemporaneamente.
un quarto dei campioni il vostro test ha rilevato Semplice casualità oppure esiste un legame?
la presenza di due o più residui: questo a mio “Potrebbe non essere casuale - aggiunge Panizza
giudizio è un dato da non sottovalutare visto che - visto che il piperonil è un sinergizzante usato
gli effetti in linea di principio si nei formulati degli insetticidi”
possono cumulare anche a bas- mentre il pirimifos, aggiungia-
se dosi. Va dunque considerato In 5 campioni troviamo mo noi, è un insetticida a tutto
l’effetto cumulativo e sinergico il piperonil butossido tondo.
dei vari composti sull’organi- Nello specifico, il piperonil
smo umano”. Il dottor Celesti-
e il pirimifos: il primo butossido è un coadiuvante di
no Panizza è co-coordinatore amplifica l’azione alcuni fitofarmaci e consente
del gruppo Pesticidi dell’Isde-I- acaricida dell’altro di amplificarne l’efficacia. In
talia, l’Associazione dei Medici altre parole non è un pesticida
per l’Ambiente e insieme a lui abbiamo voluto in senso stretto, ma un coformulante di molti
approfondire i risultati delle nostre analisi. prodotti commerciali che viene inserito nel pro-
È lecito chiedersi innanzitutto che tipo di mo- dotto finale per dare stabilità chimica al princi-
lecole abbiamo rintracciato negli 11 campioni pio attivo, anche se questo ne prolunga la sua
su 23 pacchi di pasta analizzati. Partiamo dalla presenza nell’ambiente. Una sostanza con una
molecola che forse i nostri lettori conoscono più tossicità più bassa delle altre che abbiamo ri-
da vicino: “Il glifosato - spiega - è un probabile scontrato, autorizzata in Europa in agricoltura
cancerogeno per l’uomo e fortemente sospetto biologica, “anche se - precisa l’esperto - in altre
interferente endocrino. Il clorpirifos è altresì so- parti del mondo non è ammessa”.
spettato di alterare il sistema ormonale, mentre Il pirimifos invece è un acaricida cosparso sui
la cipermetrina è classificata come possibile can- cereali dopo la raccolta per salvaguardarne lo
cerogeno dall’Epa, l’Agenzia statunitense per la stoccaggio. “La Ue - conclude il dottor Panizza -
protezione dell’ambiente, ed è sospettata di es- ha abbassato il limite massimo della concentra-
sere un interferente endocrino”. La deltametri- zione del pirimifos nel riso, da 5 a 0,5 mg/kg. Per
na, che abbiamo riscontrato in un solo campio- il frumento, il limite invece è rimasto invariato,
ne, è classificata come moderatamente tossica ovvero 5 mg/kg”. Vere e proprie contraddizioni
dall’Oms. Queste primi quattro molecole - gli- difficili da digerire per gli amanti della pasta.

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Il test del mese

Le micotossine svelano
un grano “diverso”
Il professor Ritieni della Federico II di Napoli: “I bassi livelli di Don riscontrati
e la presenza di altre contaminazioni fungine segnalano un’altra provenienza
della materia prima rispetto alle analisi passate. Meno rischi? Direi differenti”

“S
e seguiamo il profilo delle micotossi- Alcune come il Don, noto anche come “vomi-
ne che abbiamo analizzato possiamo tossina” per gli effetti associati soprattutto negli
tracciare a grandi linee il profilo della animali, sono tipiche di alcuni climi. Nelle ana-
materia prima impiegata per produrre i campio- lisi svolte in passato per il Salvagente, avevamo
ni di pasta del vostro test. I bassi livelli di alcune registrato delle concentrazioni più elevate rispet-
micotossine, come il Don, l’assenza di altre e in- to a quelle oggi osservate.
vece la presenza di alcune emergenti, come le en- Stando ai risultati attuali, solo due campioni - Lidl e
niatine, lasciano pensare a un grano cosiddetto
‘solarizzato’, ovvero coltivato in aree del pianeta
sicuramente meno umide. Questo è pur vero che
si traduce in un grano con alcuni rischi inferiori,
come la presenza ridotta del Don, ma non per
questo in un grano esente da criticità”. Il pro-
fessor Alberto Ritieni, ordinario di Chimica de-
gli alimenti presso il Dipartimento di Farmacia,
dell’Università Federico II di Napoli, è uno dei
più noti esperti di micotossine nel nostro paese
e dirige il laboratorio dove abbiamo analizzato
la presenza di 19 micotossine nei 23 campioni
di pasta del nostro test. Ritieni, conosciuto e ap-
prezzato dai lettori del Salvagente anche per la
sua rubrica Miti Alimentari sul nostro sito, ci
offre la conferma analitica di quello che sembra
accaduto nel mercato dell’approvvigionamento:
i pastai italiani, in due anni, come confermano
i dati Istat, hanno di fatto azzerato le importa-
zioni di grano canadese e statunitense, esposto a
un clima umido molto favorevole all’insorgenza
di contaminazioni fungine e micotossine, il De-
ossinivalenolo o Don in primis, e trattato anche
in pre-raccolta con il glifosato, e si sono orien-
tati su una materia prima più esposta al sole. “I
risultati a nostra disposizione suggeriscono una
© Andrew Rafalsky/iStock

diversa area di provenienza della materia prima


rispetto alle analisi svolte in passato”.
Professor Ritieni, possiamo dire: segui le micotossi-
ne e trovi il grano che finisce nei nostri piatti?
Le micotossine, come abbiamo sempre detto,
sono degli ottimi marcatori della materia prima.

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Il test del mese

Eurospin - superano i 200 mcg/kg, limite per il con- tre. Dai nostri risultati sono ricorrenti le HT-2 e
sumatori sotto i tre anni, e in un caso - Del Verde - si le diverse enniatine, B e B1 in particolar modo.
sfiora il “tetto”. Possiamo ritenerci soddisfatti? Parliamo di contaminanti per i quali non ci sono né
Non abbiamo riscontrato mai aflatossine, come limiti né profili di rischio assodati…
la cancerogena B1, e questo è di per se un dato Sì, ma segnalano una contaminazione fungina
positivo. Lo stesso livello più basso di Don è che è sempre bene non sottovalutare. La HT-2
da valutarsi come un dato incoraggiante: più possiamo definirla un naturale “rimpiazzo” del
le concentrazioni di micotossine sono elevate Don: quando questo non è presente ecco che
e maggiore risulterà il grado spunta la HT-2, meno studiata
di ammuffimento del grano. perché fino ad oggi poco fre-
Sotto controllo anche un’al- Composti nuovi come quente, ma sospetta di essere
tra micotossina per la quale la la Ht-2 e le enniatine anche più tossica. Le enniatine,
normativa prevede un limite, lo sono considerate degli antibio-
zearalenone, noto interferente
invitano a non abbassare tici naturali, e la loro emergen-
endocrino, la cui presenza è ri- la guardia: “Vanno za sta cominciando a insospet-
sultata decisamente contenuta. limitate al massimo” tire gli studiosi. A mio giudizio
Tutto sotto controllo? la tendenza dei produttori do-
Non del tutto. Le micotossine dipendono molto vrebbe essere quella di limitare il più possibile
dalla materia prima. Molte di queste sostanze la presenza delle micotossine, anche perché oltre
sono “sorvegliate speciali”, magari perché sono al limite in sé, esiste l’effetto di coabitazione di
emergenti e quindi al momento meno studiate. più composti sull’organismo anche se presenti a
Ma non per questo sono meno pericolose di al- basse dosi a dar vita all’effetto “cocktail”.

Adulti e bebè:
doppio “tetto”
Le micotossine sono poco regolamen-
tate tuttavia in alcuni casi, come il Don,
esiste un doppio limite per adulti e per
il baby food (per bambini inferiore a tre
anni). Il deossinivalenolo è una “muffa”
che fa registrare casi di intossicazione
con sintomi acuti come nausea, vomi-
to, specie nei più piccoli, mal di pancia
e disturbi gastrointestinali.
Nella pasta per adulti non può superare
i 750 mcg/kg mentre in quella per
bambini sotto i tre anni deve essere
inferiore a 200.
Facile comprendere i paradossi di
questi limiti e la loro scarsa tutela: un
lato un bambino è considerato adulto
a tre anni e un giorno, dall’altro molto
spesso in famiglia si cucina la stessa
pasta per tutti. Per cui, se da un lato
il Salvagente ha sempre chiesto un
limite intermedio dall’altra la presenza
di Don, sopra i 200 mcg/kg andrebbe
segnalata sulle confezioni ad esempio
perché non adatta ai bambini.

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Il test del mese

+100%

Variazioni importazioni
di grano duro
primo semestre 2017 rispetto
allo stesso periodo del 2018 +50%

-14% -50% -89%


Russia Stati Uniti Canada
Grecia Francia
+200% +116%

La Francia era il nostro 5° fornitore -50%


nel 2016. Diventa ora il primo
con circa 700 milioni di chili nel 2018

-100%

Le navi cambiano rotta:


stop all’import dal Canada
Dal 2016 a oggi l’acquisto di grano canadese è crollato da 1 miliardo di chili
a soli 46 milioni. Taglio netto anche a quello da Usa e Messico. Manfredini,
Coldiretti: “Il consumatore informato impone le proprie scelte all’industria”

L
e importazioni di grano dal Canada e 2018 le importazioni di grano canadese sono
dagli Stati Uniti in due anni sono lette- passate da un miliardo di chili a soli 46 milio-
ralmente crollate. L’industria pastaria ita- ni e il Canada, fino a due anni fa prima fonte
liana ha dovuto fare i conti con le richieste dei di approvvigionamento dell’industria italiana,
consumatori di avere un grano “pulito” libero è ormai stata scalzata dalla Francia: nell’ulti-
da glifosato e da micotossine che invece carat- mo biennio si è passati da 130 milioni chili a
terizzavano il frumento nord americano, trat- 360 milioni nei primi sei mesi dell’anno. Solo
tato anche in fase di pre-raccolta con l’erbicida nell’ultimo periodo dalla Francia l’import è au-
Monsanto per favorirne l’essiccazione. mento del 116% mentre parallelamente i chic-
In base ai dati Istat che Coldiretti ha elaborato chi dal Canada sono diminuiti dell’89%.
per il Salvagente, dal 2016 al primo semestre “Queste cifre sono un esempio eclatante di

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Il test del mese

L’origine in etichetta
Fino a marzo 2020, quando entrerà in
vigore la nuova direttiva Ue sull’indica-
zione della provenienza dell’ingrediente
prevalente di un cibo confezionato, resta
in vigore il decreto 191 del 19 agosto 2017
con il quale è stata introdotta in Italia
l’indicazione obbligatoria dell’origine del
grano per la pasta.
In confezione bisogna riportare:
a) Paese di coltivazione del grano: con
il relativo nome del paese (o paesi) nel
quale il grano viene coltivato;
Dal Canada nel 2016 b) Paese di molitura: con il nome del
importavamo 1 miliardo di chili di grano duro, paese in cui il grano è stato macinato.
Se queste fasi avvengono nel territorio
43 milioni di chili
nel primo semestre 2018 di più paesi possono essere utilizzate le
seguenti diciture: Paesi Ue, Paesi Non Ue,
Paesi Ue e Non Ue. Se il grano è coltivato
almeno per il 50% in un solo paese, ad
Il Messico nel 2016 era il nostro 3° fornitore esempio in Italia, si potrà usare la dicitura:
con 196 milioni di chili “Italia e altri Paesi Ue e/o Non Ue”.
I prodotti immessi sul mercato o etichet-
mentre oggi le importazioni sono state azzerate tati prima dell’entrata in vigore del decreto
(17 febbraio 2018), possono essere com-
Fonte: Coldiretti per Il Salvagente su dati Istat mercializzati fino all’esaurimento scorte.

come un consumatore informato orienta le rischio che l’industria si potesse arroccare sulle
proprie scelte d’acquisto e costringe l’industria proprie posizioni c’era, facilitato anche dal Ceta,
ad adeguarsi a queste nuove esigenze”, com- il Trattato di libero scambio tra Europa e Ca-
menta Rolando Manfredini, responsabile Sicu- nada. E invece il consumatore è stato più forte.
rezza alimentare della Coldiretti. “L’introduzione dell’obbligo di indicare l’origi-
Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione dell’o- ne del grano ha accelerato un processo in atto,
pinione pubblica sulle criticità di un certo tipo in cui il consumatore aveva preso coscienza di
di coltivazione del frumento, soprattutto nord alcune problematiche”, aggiunge Manfredini.
americano: dal ricorso massiccio ai pesticidi, L’industria italiana ha dovuto obbedire nono-
glifosato in testa, alla proble- stante l’opposizione iniziale al
matica del Don, la micotos- decreto sull’origine. “Il 90%
sina responsabile di disturbi La Molisana da settembre dei consumatori - precisa l’e-
gastro-intestinali anche gravi ha iniziato a usare solo sperto della Coldiretti - apprez-
nei più piccoli, che in Canada è za l’indicazione obbligatoria
tollerata nel grano a concentra-
grano 100% italiano della provenienza della materia
zioni ben più elevate che non Le penne testate sono prima su pasta, riso, latte e de-
in Europa. I test condotti negli della linea precedente rivati del pomodoro e in base
ultimi quattro anni dal Sal- a queste nuove informazioni
vagente, hanno sempre messo in evidenza una compie acquisti sempre più consapevoli”.
contaminazione di micotossine e di glifosato Parallelamente in questi anni è anche aumen-
che, sebbene sotto le soglie legali, dimostravano tata la richiesta di sicurezza alimentare e la
comunque una materia prima non “pulita”. consapevolezza che alcune sostanze nocive per
E quello che si chiedeva all’industria pastaria l’organismo non solo possono essere sostitui-
tricolore era di cambiare i “fornitori” o comun- te ma anche definitivamente messe al bando.
que di non guardare solo in una direzione. Il Come il glifosato nel grano.

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Il test del mese

Proteine alte, il segreto


per una buona cottura
Daniela Maurizi, esperta di sicurezza alimentare e a capo dell’omonimo
laboratorio dove abbiamo svolto le prove: “Una pasta di elevata qualità
dovrebbe avere una concentrazione proteica superiore al 14%”

È
forse il segreto della pasta, l’anima na-
scosta che tiene tutto insieme ed evita
che dentro il piatto gli spaghetti o le
penne diventino tutta una colla. Le proteine e
con esse il livello di glutine collegato sono uno
dei parametri da prendere in considerazione
nella scelta. Non già per motivi nutrizionali
ma per garantirsi la tenuta in cottura dell’ali-
mento tricolore per eccellenza.
“Una buona pasta dovrebbe avere una con-
centrazione di proteine superiore al 14%.
Maggiore è la presenza proteica, migliore è
la resa in cottura della pasta”, spiega Danie-
la Maurizi, esperta di sicurezza alimentare e
amministratore delegato del Gruppo Maurizi, sticella prevista dalla norma anche se a guar-
nei cui laboratori abbiamo eseguito le anali- dare i risultati si apre un bel ventaglio tra la
si per valutare la concentrazione di proteine pasta che ha il contenuto minimo, la Barilla
e le prove sulla tenuta in cottura della pasta. Bio con il 12,36%, e quella con il massimo di
“Maggiore è la presenza di proteine e più ele- proteine, la De Cecco Integrale con il 16,57%.
vato sarà il livello di glutine e proprio il glu- Su ogni confezione in tabella nutrizionale il
tine è la ‘barriera’ naturale che trattiene l’a- produttore deve riportare il contenuto di pro-
mido ed evita che una sua fuoriuscita renda teine espresso almeno per 100 g. Per verificare
appiccicosa la pasta. Possiamo quindi dire che l’attendibilità di quanto dichiarato abbiamo
più glutine ha una pasta, più voluto valutare in laboratorio
risulta essere consistente ed il contenuto effettivo.
elastica”. I nostri risultati vanno In molti casi la percentuale
La stragrande maggioranza da un minimo del 12,36% riscontrata è più elevata di
dei campioni analizzati su- quella dichiarata sulle confe-
pera l’asticella del 14% di
della Barilla Bio a un zioni del produttore. Come si
proteine e in diversi casi ad- massimo del 16,57% spiega questa differenza?
dirittura si sale a 16% come della De Cecco Integrale Risponde la dottoressa Mau-
nel caso della Voiello, Barilla, rizi: “Per le informazioni in
De Cecco, La Molisana Integrale e De Cecco etichetta si può avere un bel margine di tol-
Integrale. leranza, in particolare secondo le linee guida
La percentuale delle proteine per legge nella della commissione europea del 2012 la tolle-
pasta tradizionale non può essere inferiore a ranza per questi valori di proteine è del 20%”. 
10,50% mentre per quella integrale non può Se vogliamo poi andare a confrontare la pasta
andare al di sotto dell’11,50. Nessun campio- “bianca” con quella integrale possiamo dire
ne da noi analizzato si pone al di sotto dell’a- che non risulta esserci una supremazia protei-

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Il test del mese

I consigli per prepararla al meglio


ca: “Il livello di proteine non dipende tanto da • La pasta deve cuocere in acqua abbondante, almeno 1
quanta parte del chicco impiego per la farina - litro di acqua ogni 100 grammi di prodotto
precisa la dottoressa Maurizi - quanto dal tipo
di grano. Possiamo solo dire che da un punto • Non aggiungere acqua fredda quando si scola la pasta
di vista nutrizionale la pasta integrale avendo
più fibra ha un indice glicemico leggermente • La durata delle cottura non dipende tanto dal tipo di
più basso della tradizionale”. materia prima, o se è “bianca” o integrale, ma dipende
Se poi andiamo a valutare i nutrienti presenti essenzialmente dallo spessore
in cento grammi di pasta tradizionale scopria-
mo che, a secondo della marca scelta, le calorie • Per ogni litro d’acqua occorrono tra i 10 e i 12 grammi
sono mediamente 350-360 kcal, i carboidrati di sale grosso marino che va aggiunto solamente
circa 70 g di cui tra i 2,5 e i 3 grammi di zuc- quando l’acqua inizia a bollire. Se si mette prima
cheri. E qui torna l’eterna domanda che tutti ci l’ebollizione risulta più lenta
poniamo di fronte a un bel piatto di macchero-
ni fumanti: ma la pasta fa ingrassare? • Il giudizio sulla pasta lo si può avere solo mediante
Come spiegano gli esperti è un errore bandire la prova del palato: è impossibile stabilire a priori la
completamente dalla dieta la pasta solo per il bontà o la qualità della pasta giudicandola magari in
timore di ingrassare perché è parte integrante base al colore, al formato o anche alla materia prima
della dieta mediterranea. Tuttavia come ricor-
da la Fondazione Umberto Veronesi il segre- • Una volta cotta la pasta deve presentarsi senza rottu-
© MariusFM77/iStock

to del consumo dei carboidrati è sceglierli fra re, poco collosa, non deve ammassarsi e deve evider-
quelli che hanno un basso indice glicemico, nziare una certa resistenza durante la masticazione
ovvero che fanno innalzare di poco la glicemia
nel sangue. E in fatto di pasta, l’integrale può
essere una ottima soluzione.

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Il test del mese

Come valutare la pasta


prima di portarla in tavola
Le prove per giudicare la Ok il tempo è giusto
cottura sono state quattro: “La presenza di animelle è
sintomo di una cottura non
corrispondenza tra tempo ultimata”, ci spiega la dottoressa
di cottura dichiarato e quello Daniela Maurizi responsabile del
laboratorio che ha svolto le prove.
effettivo e i test di resistenza, Le animelle sono quei puntini
consistenza e collosità. bianchi che emergono tagliando
la penna per valutare la cottura:
Con qualche piccolo
1.
se “spuntano” la pasta non è pronta
nonostante il tempo indicato
accorgimento possiamo sulle confezioni.
ripeterle anche a casa

Se si incolla troppo…
Il test sulla collosità si effettua
verificando, una volta scolata la
pasta, la presenza di penne adese
(“incollate”) tra di loro: sotto il 30%
il giudizio è ottimo, se sono
tra il 30 e il 50% la performance

4.
è accettabile, se più della metà
sono attaccate il voto
è insufficiente.

Si sono rotte oppure no? Resistenza al taglio


La terza prova è per valutare Una volta cotta e scolata, la penna
la consistenza delle penne. Una volta scolate (o qualsiasi altro formato) va
contate quante ne risultano rotte: sotto il tagliata con le mani: se si “spacca”

3. 2.
30% il giudizio è ottimo, se sono tra il 30 e a fatica significa che la pasta tiene
il 50% la performance è accettabile, se più bene la cottura; viceversa se si
della metà non sono integre… bocciate! sfalda meglio cambiare.

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