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L'AGRICOLTURA PUGLIESE CONTA 2023

Book · March 2023

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7 authors, including:

Grazia Valentino Giuseppe Gargano


Council for Agricultural Research and Agricultural Economy Analysis Council for Agricultural Research and Agricultural Economy Analysis
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Matteo Tomaiuolo Lucia Tudini


Council for Agricultural Research and Agricultural Economy Analysis Council for Agricultural Research and Agricultural Economy Analysis
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L’AGRICOLTURA PUGLIESE CONTA 2023

CREA 2023 Centro di ricerca


Politiche e Bioeconomia
L’AGRICOLTURA PUGLIESE CONTA 2023

CREA, 2023
Referenti tematici
Giulia Diglio, Giuseppe Gargano, Pierpaolo Pallara, Massimiliano Schiralli, Matteo Tomaiuolo, Lucia Tudini, Graziella Valentino

Progettazione e gestione banca dati


Rosa Chiarella

Elaborazioni
Donato Carone, Domenico Casella, Rosa Chiarella, Massimo Di Lonardo, Annamaria Lapesa, Riccardo Mirra, Daniela Napolitano

Progettazione grafica e realizzazione


Pierluigi Cesarini

Coordinamento editoriale
Massimiliano Schiralli, Graziella Valentino

Foto
Francesco Laroccia

Il rapporto è stato completato nel mese di marzo 2023


È possibile consultare la pubblicazione su Internet, al sito http://www.crea.gov.it/web/politiche-e-bioeconomia/-/
È consentita la riproduzione citando la fonte.
Siamo oramai giunti alla IV edizione de breve spaccato del comparto della pesca e per la Puglia un settore agricolo orientato
“L’agricoltura pugliese conta 2023”, un dell’acquacoltura che rappresentano una alla diversificazione colturale, ma anche
opuscolo che si inserisce nel filone di pub- fetta di attività primarie oltremodo impor- alla multifunzionalità, e particolarmente
blicazioni divulgative del Centro Politiche tanti per una regione che da sola sviluppa incline al confronto con i mercati, seppure
e Bioeconomia del CREA, il cui lo scopo è 856 km di coste. ancora in un contesto di forti e sempre più
descrivere in modo semplice e chiaro l’an- Secondo i dati ISTAT, nel 2021 il valore complesse pressioni globali.
damento del sistema agroalimentare sia della produzione e dei servizi prodotti Anche il settore ittico regionale nel 2021
a livello nazionale che regionale. Anche dall’agricoltura pugliese sono cresciuti presenta complessivamente un lieve in-
per questa edizione è confermato l’inten- rispetto al 2020, grazie ad un contributo cremento del valore della produzione
to di tratteggiare una panoramica agile e particolarmente significativo delle colture e una sostanziale tenuta del VA, con un
veloce di tipo congiunturale che permetta legnose e delle attività connesse. Di contro incremento dei consumi intermedi, confer-
di cogliere anche elementi di evoluzione però, alcuni indicatori, come quello degli mando la particolare vocazione produttiva
e trasformazione in una logica di breve investimenti fissi o il valore aggiunto pro- della Puglia verso questo settore.
periodo. Accanto ai principali indicatori dotto dall’industria alimentare regionale, In definitiva “L’agricoltura pugliese conta
dell’agricoltura, dell’agroindustria, della che segnano un significativo calo, tradu- 2023” rappresenta l’ulteriore conferma da
distribuzione e dei consumi alimentari cono in una riduzione di performance le parte del CREA PB, attraverso il lavoro dei
pugliesi, vengono proposti elementi tra- conseguenze delle condizioni di incertezza suoi ricercatori e dei suoi tecnici, a rin-
sversali legati alla tutela dell’ambiente, determinate dalla pandemia da COVID-19, novare l’impegno nella messa a punto di
alle energie rinnovabili, come il solare che hanno di fatto frenato taluni processi un quadro conoscitivo del settore primario
fotovoltaico, e alla diversificazione. Anche di crescita osservati negli anni precedenti. pugliese a servizio di operatori economici
in questa edizione inoltre è presente un Ad ogni modo i dati continuano a delineare e dei policy maker del territorio.
INDICE
ECONOMIA E AGRICOLTURA SISTEMA AGROINDUSTRIALE

Superficie e popolazione pag. 10 Industria alimentare pag. 32


Prodotto interno lordo pag. 13 Distribuzione pag. 34
Valore aggiunto pag. 16 Consumi alimentari pag. 37
Occupazione pag. 19 Ristorazione pag. 40
Produttività pag. 22 Commercio estero pag. 42

STRUTTURE DELLE AZIENDE AGRICOLE


ANDAMENTO CONGIUNTURALE DEL SETTORE
Aziende agricole e coltivazioni pag. 46
Investimenti pag. 24
Consumi intermedi pag. 26
Risultati produttivi pag. 28
PRODOTTI DI QUALITÀ DIVERSIFICAZIONE

Prodotti a denominazione pag. 50 Agriturismo pag. 64


Agricoltura biologica pag. 53

RISULTATI ECONOMICI PESCA E ACQUACOLTURA


DELLE AZIENDE AGRICOLE
Pesca e acquacoltura pag. 70
Aziende agricole pugliesi pag. 58

AMBIENTE E RISORSE NATURALI

Consumo di suolo pag. 76


Uso dei prodotti chimici pag. 78
Solare fotovoltaico pag. 80
ECONOMIA E AGRICOLTURA
SUPERFICIE E POPOLAZIONE
Il territorio della Puglia ha una superficie tero territorio nazionale e al 15,8% di pugliesi, Foggia è la più estesa con circa
di 1.954.050 ettari, pari al 6,5% dell’in- quello del Mezzogiorno. Tra le province 700 mila ettari, pari al 36% del totale
regionale; segue Bari città Metropolitana
con circa 386 mila ettari (19%). Il ter-
ritorio è prevalentemente pianeggiante
Consistenza del territorio agricolo, 2020 (000 ha) e collinare. La Puglia è una delle regioni
italiane che possiede il maggior numero
Superficie SAU/Superficie
SAU
territoriale territoriale %
di ettari di Superficie Agricola Utilizzata
(SAU), pari al 66% della superficie regio-
Puglia 1.288,21 1.954,05 65,93
nale e a circa il 10% della SAU nazionale.
Mezzogiorno 5.983,88 12.372,98 48,36
Alla data del 1° gennaio 2022, la Puglia
Italia 12.535,36 30.206,83 41,50
presenta una popolazione residente di
% Puglia/Mezzogiorno 21,53 15,79
3.922.941 abitanti. La popolazione di ge-
% Puglia/Italia 10,28 6,47
nere femminile è in assoluto maggiore ri-
Fonte: nostre elaborazioni su dati 7° Censimento generale dell’Agricoltura, ISTAT
spetto a quella maschile, tale prevalenza
si manifesta in tutte le classi d’età a par-
tire dalla fascia 35-39 anni. In termini
Densità di popolazione, 2021 (abitanti/Km2) assoluti, la distribuzione per classi di età
evidenzia delle differenze nella distinzio-
Italia 195,4 ne di genere. In particolare, la popolazio-
Mezzogiarno 161,1 ne più giovane è formata in prevalenza
dal genere maschile. Al contrario la po-
Puglia 200,8
polazione femminile inizia a prevalere
I dati della superficie territoriale si riferiscono al 2020 in modo marcato in tutte le classi di età
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT superiori ai 55 anni.
10
La distribuzione della popolazione all’in- Distribuzione della popolazione residente in Puglia per età e sesso al 1° gennaio 2022
terno del territorio regionale è molto
disomogenea. La provincia con il minor
numero di abitanti è Barletta-Andria- 10%
Trani, mentre quella più popolata è Bari
9%
città metropolitana. La densità demogra-
fica in Puglia è pari a circa 201 abitanti 8%
per kmq, valore superiore sia alla media 7%
del Mezzogiorno sia, seppur lievemente,
a quella italiana. 6%
Si stima che l’incidenza della popolazione 5%
straniera sia, al 1° gennaio 2022, pari
al 3,4% della popolazione residente in 4%

regione (135.173 unità). Tra i residenti 3%


stranieri prevale lievemente la popolazio-
2%
ne maschile e, più nel dettaglio, tale pre-
valenza è evidente in tutte le classi di età 1%
sino ai 39 anni, mentre la prevalenza del
0%
numero di donne è evidente dalle classi 0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95-99 100+
di età dai 40 anni in su. Femmine Maschi

Fonte: nostre elaborazioni su dati Geodemo-ISTAT

11
Distribuzione della popolazione straniera residente in Puglia per età e sesso al 1° gennaio 2022

15%
14%
13%
12%
11%
10%
9%
8%
7%
6%
5%
4%
3%
2%
1%
0%
0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95-99 100+

Femmine Maschi
Fonte: nostre elaborazioni su dati Geodemo-ISTAT

12
PRODOTTO INTERNO LORDO
Nel 2020 il prodotto interno lordo della tore economico è confermato dall’an- rispetto all’anno precedente, dato nel
Puglia è stato pari a 66.465 milioni di damento del PIL per abitante pari, nel complesso risulta comunque inferiore
euro registrando, rispetto all’anno pre- 2020, a 16.813 euro (valori concate- rispetto a quello del Mezzogiorno (-8%)
cedente, un brusco decremento in ter- nati), valore che decresce del 7,8% e dell’Italia (-8,7%). In particolare, ri-
mini reali pari al -8,3% (valori conca-
tenati), nonostante a partire dal 2014
avesse mantenuto un andamento sem- Andamento del PIL in Puglia dal 2010-2020*
pre positivo, pur permanendo al di sot-
to dei valori raggiunti nel 2011 (-5%). 77.000
Negli ultimi dieci anni, l’andamento del
PIL si è caratterizzato per l’alternarsi 75.000
di un periodo iniziale di calo nel periodo
2011-2013 (-4,6%), ad una fase di so- 73.097
73.000
stanziale crescita avvenuta nel periodo 73.487 72.607
2014-2018 (+3,6%) per poi tornare a 72.514 72.462
71.794
decrescere, come detto, a partire dal 71.000
71.284
2019. Se si confronta il valore registra- 70.761
70.111 70.011
to nel 2020 con il valore del 2015, si 69.000
osserva che nell’ultimo quinquennio, il
PIL regionale si è ridotto del 6%, valore 67.000
inferiore rispetto a quanto registrato
66.465
nel Mezzogiorno (-7%) ma leggermente 65.000
superiore rispetto a quanto avvenuto a 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
livello nazionale (-5%). * Valori concatenati con riferimento all’anno 2015 in milioni di euro
Il peggioramento negativo dell’indica- Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

13
PIL per unità lavorativa (euro) dal 2011-2020. Puglia, Mezzogiorno, Andamento del PIL per abitante (euro) dal 2011-2020. Puglia, Mezzo-
Italia giorno, Italia

PIL/unità lavorativa PIL/abitante


Puglia Mezzogiorno Italia Puglia Mezzogiorno Italia

Prezzi Valori Prezzi Valori Prezzi Valori Prezzi Valori Prezzi Valori Prezzi Valori
Anni Anni
correnti concatenati* correnti concatenati* correnti concatenati* correnti concatenati* correnti concatenati* correnti concatenati*

2011 51.663 53.730 54.616 56.678 66.349 69.412 2011 17.228 17.917 18.198 18.885 27.503 28.773
2012 51.914 53.056 54.936 56.043 65.544 67.525 2012 17.316 17.697 18.108 18.473 27.025 27.842
2013 51.970 52.858 55.182 55.790 66.263 67.491 2013 16.852 17.140 17.766 17.961 26.756 27.251
2014 52.174 52.786 54.963 55.374 66.814 67.436 2014 16.970 17.169 17.698 17.830 26.968 27.219
2015 52.665 52.665 55.697 55.697 67.521 67.521 2015 17.415 17.415 18.129 18.129 27.454 27.454
2016 52.740 52.261 55.550 55.103 68.244 67.479 2016 17.790 17.628 18.379 18.231 28.186 27.870
2017 53.079 51.994 56.410 55.226 69.082 67.814 2017 18.213 17.841 18.842 18.447 28.911 28.381
2018 54.306 52.470 57.382 55.551 69.819 67.813 2018 18.758 18.124 19.169 18.558 29.554 28.705
2019 54.585 52.202 57.807 55.459 70.385 67.743 2019 19.059 18.227 19.505 18.713 30.007 28.881
2020 51.377 48.483 54.751 51.846 66.210 62.990 2020 17.816 16.813 18.185 17.220 27.725 26.377
* Valori concatenati con anno di riferimento 2015 * Valori concatenati con anno di riferimento 2015
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

14
spetto al 2015, il valore del PIL pugliese Per quanto riguarda, invece, l’andamen- interrotto nel solo 2018 e che prose-
per abitante, espresso in valori conca- to del PIL per unità lavorativa in Puglia, gue sino al 2020 (-7,1% solo nell’ultimo
tenati, decresce del 3,5%, dato inferio- sempre in termini di valori concatena- anno). Tale andamento è molto simile a
re rispetto ai valori dell’Italia (-3,9%) e ti, si registra nel periodo 2011-2017 un quello verificatosi sia nel Mezzogiorno
a quelli del Mezzogiorno (-5%). continuo trend decrescente che viene che in Italia.

15
VALORE AGGIUNTO
Nel 2020 il valore aggiunto (VA) totale quella relativa all’Agricoltura, silvicoltura Incidenza % del valore aggiunto dell’Agricol-
ai prezzi di base correnti è stato pari a e pesca è lievemente diminuita (-1,9%), tura, silvicoltura e pesca sul valore aggiunto
totale, 2020*
65.618,4 milioni di euro (Meuro), con una mentre si registra un sostanziale decre-
diminuzione del 5,2% rispetto all’anno pre- mento nei valori raggiunti dall’Industria Regioni VA agricolo/VA totale
cedente. Le diverse branche dell’economia (-5,7%) e in quelli dei Servizi (-5,3%). Piemonte 1,7%
non hanno avuto un andamento uniforme Il contributo del settore primario alla for- Valle d'Aosta 1,2%
rispetto ai valori del 2019 e, in particolare, mazione del valore aggiunto dell’economia Liguria 1,1%
Lombardia 1,1%
Trentino Alto Adige 4,2%
Veneto 2,2%
Andamento del valore aggiunto dell’Agricoltura, silvicoltura e pesca, 2011-2020* Friuli Venezia Giulia 1,5%
Emilia Romagna 2,5%
35.000 Toscana 2,3%
Umbria 2,9%
30.000
Marche 1,8%
25.000 Lazio 1,2%
Abruzzo 3,1%
20.000 Italia
Molise 5,6%
15.000
Mezzogiorno Campania 2,7%
Puglia Puglia 4,2%
10.000 Basilicata 5,8%
5.000
Calabria 5,3%
Sicilia 4,4%
0 Sardegna 4,2%
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Italia 2,2%
* Valori correnti in milioni di euro * Valori correnti
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

16
regionale, sempre in termini di prezzi cor- periodo 2011-2020, il contributo del set- Incidenza % del valore aggiunto dell’Agricol-
renti, è pari nel 2020 a 2.767,7 milioni di tore primario alla formazione del valore tura, silvicoltura e pesca sul valore aggiunto
totale, 2020*
euro (corrispondenti al 4,2% del valore aggiunto è variato annualmente restando
aggiunto totale). Quest’ultimo valore ha all’interno di un range ricompreso tra il Province ripartizione VA agricolo/VA totale
avuto nel periodo 2011-2020 un andamen- 4% (2012) e il 4,5% (2015). Foggia 10,3%
to tendenzialmente crescente, anche se Se si passa ad analizzare l’incidenza del
Bari 2,3%
intervallato da anni caratterizzati da im- valore aggiunto agricolo sul valore totale
Taranto 4,3%
provvisi cali (2014, 2016, 2018 e 2020), delle diverse province pugliesi e, quindi,
Brindisi 4,7%
che gli ha permesso nell’ultimo anno di la distribuzione territoriale di questo in-
Lecce 2,4%
realizzare un incremento pari al 14,2% dicatore economico, si osserva che gli ul-
Barletta-Andria-Trani 5,5%
rispetto ai valori raggiunti nel 2011. Se si timi dati disponibili (anno 2020) rilevano
Puglia 4,2%
considera l’andamento del valore aggiun- come il contributo più alto sia dato dalla
to della branca Agricoltura nell’ultimo provincia di Foggia (10,3%), seguita dalle *Valori correnti
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
decennio, ma questa volta in termini di province di Barletta-Andria-Trani (5,5%),
valori concatenati e, quindi, di evoluzione Brindisi (4,7%) e Taranto (4,3%). L’inci-
normalizzata, si registra nell’ultimo anno denza più bassa viene, invece, rilevata con
un decremento rispetto al valore raggiun- riferimento alle province di Bari (2,3%) e
to del 2011 (-2%). Inoltre, sempre nel di Lecce (2,4%).

17
Variazione del VA a prezzi di base per le branche Agricoltura, silvicoltura e pesca, Industria e Servizi (variazioni in % 2020 su 2019)*

Regioni Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria Servizi Totale


Piemonte -4,0 -9,0 -6,7 -7,3
Valle d'Aosta -12,9 -7,6 -7,7 -7,8
Liguria -7,1 -2,5 -10,5 -8,9
Lombardia -1,6 -6,6 -5,2 -5,5
Trentino Alto Adige -11,1 -4,9 -5,9 -5,9
Veneto 3,0 -7,3 -8,0 -7,5
Friuli Venezia Giulia -17,4 -8,6 -4,7 -6,1
Emilia Romagna -1,7 -6,1 -5,9 -5,8
Toscana -7,0 -10,1 -11,2 -10,8
Umbria -7,0 -10,4 -6,4 -7,4
Marche -7,7 -10,2 -5,4 -6,9
Lazio 3,6 -6,8 -7,4 -7,2
Abruzzo -6,7 -9,0 -6,3 -7,1
Molise -2,1 -12,7 -4,4 -6,0
Campania 4,5 -6,6 -7,3 -6,9
Puglia -1,9 -5,7 -5,3 -5,2
Basilicata 3,5 -21,1 -4,1 -9,1
Calabria -10,0 -7,6 -6,0 -6,4
Sicilia 0,7 -6,3 -5,6 -5,4
Sardegna -7,9 -15,0 -5,9 -7,3
Italia -2,6 -7,5 -6,7 -6,8

* Valori correnti
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

18
OCCUPAZIONE
Nel 2021 l’occupazione in Puglia registra un to all’annualità 2020, che l’8,9% delle unità piegati nel settore agricolo, pari a livello re-
incremento pari a poco più di 18.600 uni- è impiegato nel settore dell’agricoltura, sil- gionale nel 2021 a 36.986 unità, registra un
tà (+1,6%) raggiungendo un totale di circa vicoltura e pesca, mentre il 70,8% afferisce aumento del 5,2% rispetto all’anno preceden-
1.206.760 occupati, incremento percentual- ai Servizi, il 12,9% all’Industria e soltanto il te, in controtendenza con il trend decrescente
mente superiore rispetto a quanto avvenuto 7,3% alle Costruzioni. del biennio precedente. L’incidenza degli occu-
a livello nazionale (+0,8%) e nel Mezzogiorno Il numero di occupati stranieri stagionali im- pati stranieri sugli occupati totali è pari al
(+1,3%).
Gli occupati in agricoltura nell’ultimo anno
Occupati in Agricoltura, silvicoltura e pesca (000 unità)
aumentano dell’1%, incremento inferiore sia
rispetto ai valori del Mezzogiorno (+2,7%) 2019 2020 2021
che a quelli nazionali (+1%). L’incidenza de- Maschi 76 83 83
gli occupati in agricoltura a livello regionale Puglia Femmine 28 23 23
è pari all’8,8%, valore superiore rispetto sia Totale 104 106 107
al dato del Mezzogiorno (7,3%) che a quello Maschi 324 319 326
nazionale (4,1%). Mezzogiorno Femmine 115 107 112
Dal punto di vista della suddivisione per ses- Totale 440 426 438
so, nello stesso anno si rileva che l’incidenza Maschi 663 675 678
della componente femminile impiegata nel set-
Italia Femmine 233 230 235
tore dell’agricoltura pugliese è pari al 22%,
Totale 896 905 913
percentuale inferiore sia rispetto al dato na-
Occupati in Agricoltura, silvicoltura e pesca in totale (%)
zionale (25,8%) che a quello del Mezzogiorno
Maschi 9,8 10,8 10,8
(25,5%).
Puglia Femmine 6,4 5,5 5,4
Attraverso l’analisi della distribuzione delle
Totale 8,6 8,9 8,8
unità di lavoro totali in Puglia per branca di
attività, è possibile verificare, con riferimen- Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

19
Occupati stranieri in agricoltura tempo determinato (OTD) per sesso Occupati stranieri in agricoltura tempo determinato (OTD) per sesso
e provincia (numero) e ripartizioni geografiche (numero)
2019 2020 2021 2019 2020 2021
Maschi 12.838 9.509 10.389 Maschi 38.731 38.483 37.172
Foggia Femmine 4.872 4.492 4.601 Nord-Ovest Femmine 10.080 9.556 9.290
Totale 17.710 14.001 14.990 Totale 48.811 48.039 46.462
Maschi 5.148 5.306 5.434 Maschi 82.191 66.922 64.513
Bari Femmine 1.869 1.888 2.025
Nord-Est Femmine 35.344 29.362 29.015
Totale 7.017 7.194 7.459
Maschi 2.901 2.934 3.288 Totale 117.535 96.284 93.528
Taranto Femmine 1.496 1.488 1.481 Maschi 46.683 47.429 47.766
Totale 4.397 4.422 4.769 Centro Femmine 11.006 10.584 10.843
Maschi 2.233 2.260 2.407 Totale 57.689 58.013 58.609
Brindisi Femmine 1.171 1.187 1.195 Maschi 99.027 95.833 100.946
Totale 3.404 3.447 3.602 Mezzogiorno Femmine 36.844 35.077 35.388
Maschi 2.011 2.198 2.210 Totale 135.871 130.910 136.334
Lecce Femmine 1.046 1.003 1.053 Maschi 266.632 248.667 250.397
Totale 3.057 3.201 3.263 Italia Femmine 93.274 84.579 84.536
Maschi 2.235 2.054 2.062 Totale 359.906 333.246 334.933
Barletta-Andria-
Femmine 930 830 841
Trani Stranieri su occupati in agricoltura (%)
Totale 3.165 2.884 2.903
Maschi 25,7 23,8 25,6
Maschi 27.366 24.261 25.790
Puglia Femmine 11.384 10.888 11.196 Puglia Femmine 17,1 17,0 17,7
Totale 38.750 35.149 36.986 Totale 22,4 21,2 22,5
Maschi 266.632 248.667 250.397 Maschi 41,9 40,2 41,1
Italia Femmine 93.274 84.579 84.536 Italia Femmine 28,4 26,9 27,2
Totale 359.906 333.246 334.933 Totale 37,3 35,7 36,4
Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS

20
22,5%, valore decisamente più basso rispetto a 11.196 unità) sul numero complessivo di Unità di lavoro in Puglia per settori di attività
al corrispondente valore nazionale (36,4%). stranieri impiegati a livello regionale è pari economica (000 unità), 2020
L’incidenza più elevata degli occupati stranie- al 30,3%, valore superiore rispetto al corri-
ri sugli occupati totali si registra in provincia spondente dato nazionale (25,2%). Più nel
di Foggia (35,9%), percentuale di gran lunga dettaglio le incidenze maggiori, superiori al 8,9%
più elevata rispetto a tutte le altre province. 31%, si osservano nelle province di Brindisi,
L’incidenza della componente femminile (pari Lecce e Taranto. 12,9%

7,3%
Occupati stranieri tempo determinato (OTD) impiegati in agricoltura

2019 2021 Var. 2021/2019


70,8%
Incidenza Incidenza
Province
Totali Stranieri Stranieri/ Totali Stranieri Stranieri/ Totali Stranieri
Tot. Tot.
n n % n n % % %
Foggia 45.416 17.710 39,00 41.798 14.990 35,86 -7,97 -15,36
Bari 37.648 7.017 18,64 36.372 7.459 20,51 -3,39 6,30
Agricoltura, silvicoltura e pesca 122
Brindisi 22.807 3.404 14,93 22.185 3.602 16,24 -2,73 5,82
Taranto 27.055 4.397 16,25 26.183 4.769 18,21 -3,22 8,46 Industria in senso stretto 177
Lecce 20.414 3.057 14,98 19.103 3.263 17,08 -6,42 6,74
Barletta-Andria-Trani 19.380 3.165 16,33 18.638 2.903 15,58 -3,83 -8,28 Costruzioni 100
Puglia 172.720 38.750 22,44 164.279 36.986 22,51 -4,89 -4,55
Italia 965.621 359.906 37,27 918.963 334.933 36,45 -4,83 -6,94 Servizi, inclusa Pubbl. Amm.ne 971
Fonte: nostre elaborazioni su dati INPS Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

21
PRODUTTIVITÀ
Nel 2020 la produttività del lavoro in Valore aggiunto ai prezzi di base per UL per settore (euro)* per anno - Puglia
Puglia, espressa in termini di valore ag-
giunto per occupato (VA/UL), registra un 60.000
decremento rispetto all’anno precedente
(-5,6%).
50.000
L’unico settore dell’economia regionale
che mostra una sostanziale stabilità nella
40.000
produttività è quello del settore primario
(+0,7%), mentre registrano un decremen-
to sia il settore dei servizi, inclusi quelli 30.000
della pubblica amministrazione (-5,5%),
sia quello dell’industria (-7,6%). 20.000

10.000

0
2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Agricoltura, silvicoltura e pesca Industria, incluse costruzioni Servizi, inclusa Pubb. Amm.ne

* Valori concatenati con anno di riferimento 2015


Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

22
ANDAMENTO CONGIUNTURALE DEL SETTORE
INVESTIMENTI
Gli investimenti fissi lordi delle imprese menti per settore economico, nel decen- misura assai differente dai tre settori
pugliesi sono pari nel 2020 a 11.082 mi- nio 2011-2020, si osserva la prevalenza economici. Mentre il calo dei servizi è
lioni di euro (valori concatenati 2015), dei servizi (con una incidenza compresa stato pari a poco meno del 7% (-648 mi-
con un significativo decremento (-8%) ri- tra il 75% e l’80%), seguiti dall’industria lioni di euro in valore assoluto) e quello
spetto al 2019, in probabile conseguenza (con un peso sui valori complessivi com- dell’industria di circa il 10% (-218 milioni
della condizione di incertezza poco favo- presi tra il 17% e il 21%). Residuale è la di euro), il decremento per il primario è
revole alla realizzazione di investimenti partecipazione dell’aggregato agricoltura, giunto a sfiorare il -20%, pur a fronte di
causata dalla pandemia da COVID-19. Si silvicoltura e pesca (con valori compresi un valore assoluto contenuto (-93 milioni
tratta di una netta inversione di tenden- tra il 3% e il 4%) alla formazione del va- di euro).
za rispetto al trend in aumento registrato lore totale. Si tratta di una significativa battuta
nei due anni precedenti. La citata diminuzione complessiva degli d’arresto della tendenza all’incremento
Analizzando la distribuzione degli investi- investimenti nel 2020 è determinata in registrata negli anni precedenti dall’ag-

Investimenti fissi lordi per settore di attività economica - Anni 2011-2020* (Meuro)

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
Agricoltura, silvicoltura e pesca 453 390 387 358 331 306 411 503 469 375
Industria (compreso costruzioni) 2.249 2.491 2.245 1.887 1.932 2.010 1.951 2.152 2.156 1.937
Servizi 10.805 9.072 8.150 8.419 9.305 9.196 8.863 9.378 9.418 8.771
Totale Puglia 13.503 11.950 10.779 10.664 11.568 11.512 11.224 12.033 12.042 11.082

* Valori concatenati con anno di riferimento 2015


Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

24
gregato agricoltura, silvicoltura e pesca. Andamento degli investimenti fissi lordi in Agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia (Meuro)
È evidente testimonianza di un atteg-
Valori concatenati*
giamento prudenziale degli imprenditori
% su
nell’utilizzo di risorse per l’acquisto di Anno
Valori % anno
correnti precedente Valori VA
beni materiali durevoli (macchine, im- assoluti Tot.
Agricoltura, silvicoltura
pianti, attrezzature, mobili, mezzi di tra- Investimenti
e pesca
sporto, costruzioni e fabbricati, terreni), 2011 448 27,9 453 3,4 16,1
avvenuto, tra l’altro, in una condizione 2012 391 -12,7 390 3,3 14,8
di sostanziale tenuta del valore aggiunto 2013 383 -2,1 387 3,6 13,3
realizzato dal settore, sul quale gli inve- 2014 356 -6,8 358 3,4 13,5
stimenti fissi nel 2020 sono stati pari 2015 331 -7,0 331 2,9 11,3
al 3,4%, con una flessione di ben il 19% 2016 306 -7,7 306 2,7 10,9
rispetto al 2019. Sembra essersi mani- 2017 417 36,4 411 3,7 14,9
festata una propensione agli acquisiti di 2018 519 24,4 503 4,2 18,0
materiali di consumo e al risparmio. 2019 493 -5,1 469 3,9 16,8
2020 392 -20,4 375 3,4 13,7

* Valori concatenati con anno di riferimento 2015


Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

25
C0NSUMI INTERMEDI
Il valore dei beni e dei servizi consumati nei molto prossimi tra loro, quelle per sementi e da quelli citati rappresentano il 45,5% del
processi produttivi dell’agricoltura pugliese piantine, concimi, prodotti fitosanitari, man- complesso dei consumi intermedi in Puglia,
nel corso del 2021 è stato prossimo (valori gimi-bestiame. Anche per il 2021 si evidenzia a fronte di un valore medio italiano più con-
correnti) a 2,2 miliardi di euro, manifestando come l’incidenza di queste ultime (9,3%) si tenuto (33,3%).
la medesima incidenza (8%) degli anni prece- continui ad attestare a circa un terzo del Nel 2021, tanto in Puglia quanto in Italia,
denti sull’omologo dato nazionale. Di contro, valore nazionale (28,7%), considerata la gli incrementi di maggiore entità rispetto al
la silvicoltura regionale presenta consumi nota prevalenza delle produzioni vegetali nel 2020 dei consumi intermedi in valori corren-
intermedi pari a poco meno dell’1% del dato contesto pugliese e la relativa importanza ti sono soprattutto per i concimi (+22,3%),
nazionale, mentre la pesca fa ricorso a beni degli allevamenti. I beni e i servizi differenti per mangimi-bestiame (+14,6) e per l’energia
e servizi per un valore pari al 15% circa di
quanto utilizzato nel Paese. Tali incidenze
sono strettamente correlate alla rilevanza
Consumi intermedi* Agricoltura, silvicoltura e pesca (valori a prezzi correnti in 000 euro)
dei due settori nel contesto italiano.
In confronto con il 2020, il valore dell’intero
Puglia 2020 2021 Var. % 2021/2020
aggregato in Puglia si manifesta in crescita
Agricoltura 2.067.974 2.208.512 6,8
(+6,7%), in controtendenza rispetto alla
Silvicoltura 4.352 3.834 -11,9
variazione registrata nell’anno precedente
Pesca 90.677 95.264 5,1
(-1,3%) e in coerenza con quanto avvenuto, Totale Puglia 2.163.003 2.307.610 6,7
sia pure in misura più ampia, su scala nazio- Italia
nale. La variazione positiva appare correlata Agricoltura 26.157.214 28.529.671 9,1
principalmente all’incremento dei prezzi. Silvicoltura 444.256 390.197 -12,2
Analizzando la composizione dei consumi Pesca 587.942 614.582 4,5
intermedi, si conferma l’importanza delle Totale Italia 27.189.412 29.534.451 8,6
spese per l’energia motrice ormai prossime * Compreso SIFIM
al 20% del totale, cui seguono, con valori Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

26
Consumi intermedi dell’Agricoltura, variazione % del valore a prezzi correnti 2021/2020

Sementi e Mangimi e spese Altri beni e


Concimi Fitosanitari Energia motrice Reimpieghi Totale
piantine varie per il bestiame servizi
Puglia 6,1 14,6 22,3 3,5 14,2 17,6 0,3 6,8
Italia 6,1 14,2 22,3 3,5 14,2 17,6 0,1 9,1
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

motrice (+14,2%). Di particolare rilievo è Consumi intermedi dell’Agricoltura per categoria di beni e servizi acquistati, 2021 - Puglia
stato l’incremento registrato per i reimpieghi
(+17,6%), indicatore di una tendenza al mag-
Concimi
gior uso di prodotti realizzati in azienda quali 8,2%
sostitutivi di quelli acquistabili sul mercato. 6,4% Fitosanitari

45,5% 7,9% Sementi e piantine


Mangimi e spese varie per il bestiame
9,3% Energia motrice
Reimpieghi
3,1% 19,6% Altri beni e servizi*

* Compresi SIFIM
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

27
RISULTATI PRODUTTIVI
Nel 2021 l’aggregato agricoltura, silvicoltura partecipazione della pesca, con circa 223 totale) del settore agricolo.
e pesca ha realizzato in Puglia una produzio- milioni di euro, e ancor più modesta quella Quest’ultimo manifesta l’ormai consolidato
ne complessiva di quasi 5,4 miliardi di euro della silvicoltura (32,5 Meuro), a fronte di primato delle coltivazioni legnose e di quelle
(valori correnti). Si conferma la contenuta una prevalenza assoluta (oltre il 95% del erbacee, entrambe con valori di produzione

Valore delle produzioni e dei servizi ai prezzi di base per principali comparti, 2021

Puglia Italia
Produzione Variazione 2021/2020 Produzione Variazione 2021/2020
% su valori % su valori % su valori % su valori
000 euro 000 euro
correnti concatenati* correnti concatenati*
Coltivazioni erbacee 1.959.501 6,1 -1,6 16.604.128 9,4 -1,9
Coltivazioni foraggere 27.011 21,0 2,7 2.008.346 17,6 -0,2
Coltivazioni legnose 1.930.380 14,6 8,5 13.421.976 0,1 -6,2
Allevamenti zootecnici 349.070 4,2 1,7 16.890.400 5,5 1,8
Attività di supporto alla agricoltura1 725.398 5,8 3,6 7.195.510 5,9 3,4
Attività secondarie(+)2 276.367 15,6 10,1 5.323.882 16,0 9,6
Attività secondarie(-)3 136.473 -0,8 -16,8 1.089.665 6,7 -8,4
Totale produzioni agricoltura 5.131.255 9,7 4,1 60.354.577 6,5 -1,4
Silvicoltura 32.561 5,3 -9,3 2.652.401 3,8 -5,3
Pesca 223.022 1,8 1,1 1.283.299 2,1 -1,8
TOTALE 5.386.838 64.290.276
1
Comprende contoterzismo attivo e passivo, confezionamento prodotti agricoli, manutenzione parchi e giardini, servizi annessi all’allevamento, fecondazione artificiale, nuovi impianti produttivi
2
Attività effettuate in ambito agricolo, quali agriturismo, trasformazione latte, frutta, carne, ecc.
3
Attività esercitate in agricoltura da altre branche economiche
* Valori concatenati con anno di riferimento 2015
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

28
di poco superiori a 1,9 miliardi di euro e una foraggere che assommano a 376 Meuro e a bito agricolo che, con oltre 865 Meuro
incidenza sul totale del settore di circa il un contributo del 7,3% alla formazione del costituiscono il 17% del totale settoriale.
38%. Ne consegue, sempre in linea con quan- valore complessivo del settore. Continua ad Si tratta di una distribuzione differente
to avvenuto in passato, un ruolo residuale essere di rilievo l’entità dei servizi connessi rispetto a quella registrata a livello na-
della zootecnia e del collegato comparto delle e delle attività secondarie realizzate in am- zionale, soprattutto per le marcate spe-
cificità e chiara diversificazione dell’agri-
coltura regionale. In Italia, infatti, risulta
Produzione di beni e servizi ai prezzi di base della branca agricoltura in Puglia - Valori a prezzi prevalente il comparto zootecnico (31%
correnti (000 euro), 2021
del totale delle produzioni agricole), se-
guito dalle coltivazioni erbacee (28%) e
Cereali e legumi secchi 503.554
dalle legnose (22,5%). I servizi connessi
1,2% Patate e ortaggi 1.356.391
14,5% 10,1% e le attività secondarie presentano una
Coltivazioni industriali 1.180 incidenza di poco superiore a quella re-
1,0% Fiori e piante da vaso 98.377 gistrata in Puglia. Permane, comunque,
2,9% Coltivazioni foraggere 27.011 una maggiore rilevanza in Italia (8,8%)
3,2% 27,2% Prodotti vitivinicoli 1.139.133 delle attività quali agriturismo, trasfor-
4,4% Prodotti dell'olivicoltura 512.245 mazione di latte, frutta e carne, ecc., ef-
Frutta e agrumi 218.783 fettuate in ambito agricolo, in confronto
Carni 158.012 a quanto avviene in Puglia (5,4%).
10,3% In regione le produzioni agricole fanno
0,0% Latte 142.520
2,0% registrare un diffuso incremento dei
Uova e miele 47.947
0,5% valori, sia a valori correnti che concate-
22,8% Attività di supporto all'agricoltura 725.398
nati (rif. anno 2015), con aumenti deci-
Altro 60.810
samente più significativi dei primi plau-
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT sibilmente per un incremento dei prezzi.
29
Il fenomeno appare di particolare rilevo per offerti dall’agricoltura (in primis l’ospitalità to patate e ortaggi (oltre 1.356 Meuro, 27%
le coltivazioni foraggere (+21%), per le le- agrituristica) e dei prodotti trasformati vei- del totale), nel quale vi è un’ampia gamma di
gnose (+14,6%) e per le attività secondarie colati dal canale Horeca. colture che conseguono produzioni superiori
(+15,6%) che hanno fruito di un effetto rim- La distribuzione del valore delle produzioni ai 10 Meuro. I prodotti vitivinicoli, secondi
balzo rispetto alla cospicua flessione registra- tra i principali comparti dimostra la già evi- per valore delle produzioni ed equamente co-
ta nel 2020, causata dagli effetti della pan- denziata diversificazione dell’agricoltura re- stituiti da uva da tavola e da uva da vino, si
demia da COVID-19 sulla vendita dei servizi gionale. Risulta prevalente il raggruppamen- attestano su circa 1.139 Meuro. Di assoluto
rilievo è la perfomance dei prodotti dell’oli-
vicoltura. Rappresentati prevalentemente
Principali produzioni vegetali in Puglia, 2021 dall’olio, hanno fatto segnare nel 2021, pur a
fronte di un contenuto aumento delle quanti-
Quantità Valore1
tà prodotte, un marcato apprezzamento, pas-
Var.% Var.%
000 t
2021/2020
000 euro
2021/2020 sando dai 237 Meuro (5,4% del totale) del
Cereali 1.082,1 -3,0 490.535 30,9 2020 ai 512 Meuro (10,3%) del 2021. Simila-
Frumento tenero 22,5 -42,9 5.482 -27,8 re è quanto avvenuto per il raggruppamento
Frumento duro 931,8 -1,9 445.958 32,6 cereali e legumi secchi - giunti nel 2021 ai
Patate 63,0 4,9 37.082 10,5 503 Meuro (10,1% del totale) rispetto ai 386
Ortaggi 2.800,8 0,5 1.319.309 -0,9 Meuro del 2020. Ciò in virtù del significativo
Fiori e piante da vaso nd nd 98.377 4,0 incremento del valore della produzione pre-
Uva da tavola 583,7 -5,0 424.767 12,0 valente, il frumento duro, pari a circa il 33%
Vino (000 hl) 9.595,0 -0,7 474.420 -6,0 e pur a fronte di una diminuzione delle quan-
Olio 599,8 4,6 404.021 62,9 tità realizzate di circa il 2%. La zootecnia,
Agrumi 261,4 0,1 79.244 3,1 nel suo complesso, ha realizzato produzioni
1
A prezzi correnti per circa 350 Meuro, di poco superiori al 7%
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT del totale.
30
SISTEMA AGROINDUSTRIALE
INDUSTRIA ALIMENTARE
Le ultime statistiche ISTAT, relative Andamento dell’industria alimentare nel periodo 2015-2020 (Meuro)
all’anno 2020, che permettono di descri-
Var. %
vere in Puglia l’andamento del comparto 2015 2016 2017 2018 2019 2020
2020/2015
della trasformazione alimentare, mostra-
Valore Aggiunto ai prezzi di base
no, senza dubbio, una battuta di arresto
Puglia 1.117,8 1.282,3 1.278,5 1.284,6 1.357,6 1.234,3 10,4
rispetto alla situazione osservata nel
Mezzogiorno 5.702,8 6.025,2 6.103,5 6.385,7 6.515,2 6.055,4 6,2
2019. In particolare, il valore aggiunto,
Italia 26.972,9 27.913,9 28.331,8 29.504,7 30.255,9 29.292,1 8,6
ossia l’indice che descrive l’importanza
Investimenti fissi lordi
del comparto in ragione della ricchezza
Puglia 387,7 500,7 365,8 436,1 457,9 329,1 -15,1
prodotta, decresce nel 2020 di circa il
Mezzogiorno 1.554,3 2.034,2 1.722,0 2.033,2 1.948,4 1.544,2 -0,6
9% rispetto al 2019. In questa riduzione
Italia 6.391,1 7.264,9 7.340,3 8.861,2 8.060,1 6.415,9 0,4
si possono leggere sicuramente tutti gli
Redditi da lavoro dipendente
effetti causati dai lockdown e dalle mi-
Puglia 552,7 615,1 637,5 667,5 723,3 662,2 19,8
sure di contenimento adottate nel 2020
Mezzogiorno 2.806,1 2.942,8 3.046,1 3.129,7 3.290,5 3.121,2 11,2
per arginare gli effetti della pandemia da
Italia 13.558,0 14.186,6 14.526,8 14.873,4 15.482,8 15.169,3 11,9
COVID-19 e che hanno, come noto, prodot-
Retribuzioni lorde
to un generale rallentamento della cresci-
Puglia 407,1 456,8 475,6 495,3 533,4 490,5 20,5
ta. In termini assoluti nel 2020, secondo i
Mezzogiorno 2.090,7 2.205,7 2.285,3 2.329,1 2.435,5 2.327,9 11,3
dati ISTAT, il valore aggiunto è stato pari
Italia 9.933,6 10.471,2 10.747,7 10.923,0 11.375,0 11.143,0 12,2
a 1,2 miliardi di euro, con una perdita di
Contributi sociali
circa 123 milioni di euro rispetto al 2019.
Puglia 145,6 158,3 161,9 172,2 189,9 171,7 17,9
Occorre evidenziare che anche a livello
Mezzogiorno 715,4 737,1 760,8 800,6 855,0 793,3 10,9
nazionale e del comprensorio delle regio-
Italia 3.624,3 3.715,4 3.779,1 3.950,4 4.107,8 4.026,3 11,1
ni del Mezzogiorno si osserva, rispetto al
2019, un abbattimento del valore aggiun- Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

32
to, seppure in misura meno marcata che vestimenti fissi realizzati a vantaggio del A completare il quadro sugli elementi eco-
in Puglia, ma tutto sommato tale da lascia- comparto. Essi, infatti, nei sei anni di os- nomici descrittivi dell’industria alimenta-
re quasi inalterato il contributo del valore servazione, hanno registrato un calo, pari re regionale, l’ISTAT offre informazioni
aggiunto pugliese alla formazione della al -15%. Secondo le stime ISTAT, il loro sul lavoro dipendente, dalla cui osserva-
ricchezza del comparto nazionale (circa valore nel 2020 è stato pari a circa 329 zione, nonostante la flessione congiuntu-
il 4%) e del comparto facente capo alle milioni di euro e la loro incidenza sulla ric- rale rispetto al 2019, emerge la solidità
regioni del Mezzogiorno (circa il 20%). chezza prodotta dall’industria alimentare del comparto attraverso la conferma di
Nonostante l’andamento congiunturale, regionale è stata pari al 27%, in linea con un trend crescente, nei sei anni di osser-
nel lungo periodo l’industria di trasforma- il valore medio nazionale e con quello della vazione, sia per i redditi da lavoro dipen-
zione pugliese ha continuato a mantenere media delle regioni meridionali. Inoltre, si dente, che per le retribuzioni e i contributi
un andamento crescente, seppure più con- osserva che gli investimenti realizzati per sociali versati. In particolare, nel 2020 i
tenuto rispetto alla crescita del periodo il comparto pugliese rappresentano il 5% redditi da lavoro dipendente sono pari a
riferita al 2019. Infatti, dal 2015 al 2020, degli investimenti complessivi realizzati circa 662 milioni di euro, in calo rispet-
esso è cresciuto del 10%, valore comunque per il comparto nazionale nel 2020. Come to al 2019 di quasi l’8,5%; analogamente
più elevato della crescita media registrata per il valore aggiunto, emerge che a livello calano anche le retribuzioni lorde (-8%)
per le regioni del Mezzogiorno e anche di congiunturale, la quota degli investimen- e quindi i contributi sociali (-9,6%). Come
quella nazionale. ti regionali nel 2020 si riduce rispetto detto la tendenza nei sei anni di osserva-
Quanto emerso in relazione all’anda- all’anno precedente del 28%, percentuale zione rimane positiva e, rispetto ai conte-
mento del valore aggiunto, trova sicura molto più alta di quanto si osserva a livello sti Mezzogiorno e Italia, la Puglia realizza
corrispondenza nell’andamento degli in- nazionale e delle regioni del Mezzogiorno. indici di crescita sempre superiori.

33
DISTRIBUZIONE
Nel 2021 cresce lievemente il numero Gli esercizi attivi nelle vendite di carne e (12%) e in frutta e verdura (11,9%).
degli esercizi commerciali al dettaglio prodotti a base di carne si confermano la Nell’ultimo anno si assiste ad un andamen-
in sede fissa attivi in Puglia nel settore forma di distribuzione con il numero più to non omogeneo tra i vari settori e, in
alimentare che ora possono contare su elevato di unità (18%), seguiti dagli eser- particolare, si segnala il calo degli esercizi
17.401 unità (+0,3% rispetto al 2020). cizi specializzati in prodotti del tabacco specializzati in Pane, pasticceria, dolciumi

Esercizi commerciali alimentari al dettaglio, esluse GDO, in sede fissa, 2021

FG BA TA BR LE Puglia
Specializzazione
n % n % n % n % n % n %
Frutta e verdura 303 10,8 839 13,4 335 12,8 216 10,9 374 10,0 2.067 11,9
Carne e prodotti a base di carne 479 17,0 1.138 18,2 506 19,3 347 17,6 665 17,8 3.135 18,0
Pesci, crostacei, molluschi 151 5,4 511 8,2 141 5,4 127 6,4 251 6,7 1.181 6,8
Pane, pasticceria, dolciumi 72 2,6 194 3,1 103 3,9 109 5,5 161 4,3 639 3,7
Bevande (vini, olii, birra ed altre) 84 3,0 189 3,0 87 3,3 41 2,1 117 3,1 518 3,0
Prodotti del tabacco 353 12,5 707 11,3 294 11,2 252 12,8 483 13,0 2.089 12,0
Altri prod. in esercizi specializzati 183 6,5 645 10,3 203 7,7 205 10,4 270 7,2 1.506 8,7
Altri prod. in esercizi non specializzati 1.192 42,3 2.032 32,5 957 36,4 677 34,3 1.408 37,8 6.266 36,0
In complesso 2.817 100,0 6.255 100,0 2.626 100,0 1.974 100,0 3.729 100,0 17.401 100,0
% su totale esercizi 16,2 35,9 15,1 11,3 21,4 100,0
Densità1 226,0 250,2 212,5 192,4 207,1 224,8
1
Abitanti/esercizi alimentari
Fonte: nostre elaborazioni su dati Osservatorio nazionale del commercio, MiSE - ISTAT

34
(-1,5%) e Carne e prodotti a base di car- to si deve evidenziare come le statistiche su 3.525 unità che costituiscono poco più
ne (-0,8%), mentre i settori delle Bevande disponibili non permettano di attribuire in del 23% della rete commerciale ambulante
(+2,2%) e dei Pesci, crostacei e molluschi modo corretto i dati alle province di Bari e regionale. La provincia di Bari concentra
(+2%) registrano un sensibile incremen- di Barletta-Andria-Trani. In termini di den- oltre il 41% degli esercizi commerciali am-
to. Sotto il profilo della ripartizione terri- sità si registra una media regionale pari a bulanti nel settore alimentare, seguita da
toriale si rileva il primato della provincia circa 225 abitanti per esercizio alimentare. Lecce (22%) e Foggia (15%).
di Bari che accoglie più di un terzo degli Prosegue nell’ultimo anno la contrazione Il numero dei supermercati in Puglia può
esercizi regionali (35,9%), mentre le pro- degli esercizi commerciali ambulanti spe- contare su 639 unità che rappresentano il
vince di Lecce (21,4%) e di Foggia (16,2%) cializzati nel settore alimentare (-0,6% su 18,4% dei punti vendita del Sud e delle Iso-
seguono più distanziate. A questo proposi- base regionale) che possono contare ora le e il 5,8% dei punti vendita nazionali. Le
superfici complessive di vendita si estendo-
no per 503.766 mq, corrispondenti al 4,8%
Esercizi commerciali ambulanti in Puglia (n), 2021 delle superfici totali italiane, mentre gli
addetti impiegati sono pari a 9.311 unità
FG BA TA BR LE Totale (4,3% del valore nazionale). Le province di
Alimentare 524 1.458 401 371 771 3.525 Lecce e Bari presentano i valori più elevati
Abbigliamento, Tessuti e Calzature 52 184 64 38 112 450 in termini di numerosità delle unità, super-
Abbigliamento e Tessuti 436 1.164 259 445 544 2.848 fici di vendita e numero di addetti.
Calzature e Pelletterie 46 171 48 56 130 451 Inoltre, sono presenti a livello regionale
Mobili e Articoli di uso domestico 28 138 44 64 75 349 21 ipermercati (3% del valore dell’Italia),
Altri Articoli 843 1.104 715 674 3.571 6.907
aventi una superficie complessiva di ven-
dita di 155.433 mq (4,1%) e 2.181 addetti
Non specificato 227 154 78 123 113 695
occupati (2,8%).
TOTALE 2.156 4.373 1.609 1.771 5.316 15.225
Nell’ultimo anno si registrano 613 mini-
Fonte: nostre elaborazioni su dati Osservatorio nazionale del commercio, MiSE mercati (11,2% di quelli presenti in Italia),
35
con una superficie di vendita di 169.897 continua ad essere la provincia con il mag- addetti, sia con riferimento agli ipermerca-
mq (10,8%) e 4.398 addetti (12%). Bari gior numero di unità, superfici di vendita e ti che ai minimercati.

Grande distribuzione alimentare per ripartizione provinciale, 2021

Supermercati Ipermercati Minimercati


Sup. di Sup. di Sup. di
Unità Addetti Unità Addetti Unità Addetti
vendita vendita vendita
n n n n n n
mq mq mq
Foggia 86 70.057 1.368 2 13.579 195 69 18.401 543
Bari 175 145.008 3.157 7 43.392 812 200 54.798 1.752
Taranto 62 44.011 802 2 18.690 457 32 9.673 252
Brindisi 77 59.116 908 4 40.872 187 96 26.746 558
Lecce 184 145.078 2.237 4 24.800 347 174 48.724 981
Barletta-Andria-Trani 55 40.496 839 2 14.100 183 42 11.555 312
Puglia 639 503.766 9.311 21 155.433 2.181 613 169.897 4.398
Sud e Isole 3.475 2.844.269 53.345 145 853.710 13.907 2.521 711.619 16.448
Italia 10.967 10.435.475 215.474 702 3.828.999 78.194 5.460 1.577.695 36.729

Fonte: nostre elaborazioni su dati Osservatorio nazionale del commercio, MiSE

36
CONSUMI ALIMENTARI
Il 2021 si caratterizza per una marcata (-4,8% in termini di valori correnti rispetto accentuata e in funzione dell’influenza
ripresa nei consumi delle famiglie italiane al 2019). In particolare, si assiste a varia- esercitata su essi dalle restrizioni dettate
(+4,7%), anche se tale risultato non per- zioni positive per quasi tutti i singoli capito- per contrastare la pandemia e le limitazio-
mette di raggiungere i livelli pre-pandemici li di spesa, anche se in maniera più o meno ni alle socialità e negli spostamenti.
L’incremento nella spesa delle famiglie
italiane si è manifestato su tutto il terri-
Spesa media mensile delle famiglie per capitolo (composizione percentuale rispetto al totale), torio nazionale con incrementi più intensi
2021 nel Nord e con la sola eccezione delle Isole
dove non si è rilevato alcun incremento
Puglia Mezzogiorno Italia
significativo. Il Sud e le Isole si conferma-
Prodotti alimentari e bevande analcoliche 22,3 24,2 19,3
no per avere i livelli di spesa più bassi nel
Bevande alcoliche e tabacchi 1,7 1,9 1,8
nostro paese, mentre in tutte le altre ri-
Abbigliamento e calzature 5,0 5,3 4,1
partizioni geografiche si rilevano valori più
Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili 38,2 34,5 37,4
elevati rispetto alla media nazionale.
Mobili, articoli e servizi per la casa 4,4 4,5 4,6
Servizi sanitari e spese per la salute 4,8 5,1 4,8
Questa evoluzione ha determinato la ri-
Trasporti 9,0 9,2 9,9
presa della crescita dei divari territoriali
Comunicazioni 2,4 2,4 2,2 esistenti tra il Nord e il Sud e, ancora, di
Ricreazione, spettacoli e cultura 2,6 3,2 4,1 quelli esistenti tra famiglie di soli italiani
Istruzione 0,4 0,4 0,6 e famiglie con stranieri o di soli stranie-
Servizi ricettivi e di ristorazione 2,7 2,6 4,1 ri. Inoltre, la disuguaglianza nei livelli di
Altri beni e servizi 6,5 6,6 7,1 spesa tra le famiglie più abbienti e quelle
Spesa media mensile* 1.808 1.985 2.437 meno abbienti cresce, tornando ai livelli
registrati nel 2019.
* Valori in euro
La Puglia è la regione che registra la spesa
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
per consumi più contenuta in Italia. Più nel
37
Spesa media mensile delle famiglie per regione, 2021

Spesa media mensile, prezzi correnti (euro)


Totale Prodotti alimentari e bevande analcoliche
2020 2021 Var.% 2021/2020 2020 2021 Var.% 2021/2020
Piemonte 2.260 2.373 5,0 461 469 1,7
Valle d'Aosta 2.528 2.721 7,6 513 474 -7,7
Liguria 2.324 2.339 0,7 424 446 5,2
Lombardia 2.674 2.904 8,6 453 477 5,3
Trentino Alto Adige 2.742 2.950 7,6 460 466 1,3
Veneto 2.387 2.563 7,3 453 450 -0,7
Friuli Venezia Giulia 2.418 2.576 6,5 462 485 5,1
Emilia Romagna 2.649 2.659 0,4 461 445 -3,4
Toscana 2.483 2.594 4,5 474 468 -1,2
Umbria 2.250 2.414 7,3 451 500 10,8
Marche 2.198 2.170 -1,2 516 454 -12,1
Lazio 2.642 2.712 2,6 483 464 -3,9
Abruzzo 2.083 2.226 6,8 446 446 -0,1
Molise 1.883 2.077 10,3 439 471 7,3
Campania 1.959 2.035 3,9 525 534 1,7
Puglia 1.798 1.808 0,5 401 404 0,7
Basilicata 1.736 2.029 16,9 436 486 11,4
Calabria 1.854 1.915 3,3 544 539 -1,0
Sicilia 1.947 1.992 2,3 501 506 1,0
Sardegna 1.956 2.066 5,7 411 383 -6,8
Italia 2.328 2.437 4,7 468 470 0,5
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

38
dettaglio, il valore della spesa media mensile in termini reali se si considera la dinamica spesa media mensile complessiva, valore
delle famiglie pugliesi, espressa in termini inflazionistica nazionale (+1,9%). superiore rispetto a quanto rilevato in Ita-
correnti, è pari a 1.808 euro (solo +0,5% Nell’ultimo anno la spesa a livello regionale lia (19,3%) ma inferiore rispetto al dato del
rispetto al 2020), valore decisamente più per alimentari e bevande analcoliche risul- Mezzogiorno (24,2%). Se prendiamo in con-
basso rispetto alla media italiana (2.437 ta essere sostanzialmente stabile rispetto siderazione tutti i capitoli di spesa, la voce
euro) e, in misura minore, rispetto a quella al 2020 (+0,7%), in linea con le variazioni prodotti Alimentari registra un valore me-
raggiunta dal Mezzogiorno (1.985 euro). In rilevate a livello nazionale, assestandosi su dio inferiore solo a quello relativo alle spese
ogni caso, l’incremento nei consumi regio- un valore medio di circa 404 euro. La spe- per Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri
nali deve essere fortemente ridimensionato sa alimentare rappresenta il 22,3% della combustibili (38,2%).

39
RISTORAZIONE
Nel 2021, sulla base delle stime conte- con effetti che si sono protratti anche Guardando più nel dettaglio la composi-
nute nel recente Rapporto annuale sul- nell’ultimo anno. Nonostante il lieve re- zione delle imprese pugliesi emerge che
la ristorazione della FIPE (Federazione cupero registrato nel 2021, sempre se- la ditta individuale è la forma giuridica
italiana pubblici esercizi), si registra condo stime della FIPE, nell’ultimo anno prevalente (59%), mentre la società di
una crescita della spesa delle famiglie si registra una perdita complessiva di capitali (23%) e la società di persone
italiane in servizi di ristorazione rispet- circa 194.000 lavoratori dipendenti del (17%) sono rappresentate in una quota
to all’anno precedente. In particolare, la comparto rispetto ai livelli raggiunti nel minore. Le imprese registrate nel setto-
spesa delle famiglie relativamente al ca- 2019, con una contrazione maggiore in re della ristorazione e gestite da donne
nale “fuori casa” è pari a 65 miliardi di termini assoluti ad appannaggio dei ri- rappresentano in Puglia poco più del
euro (+20,4% rispetto al 2020), valore storanti (-114.682 unità). 25% del totale, mentre le imprese giova-
che comunque rimane ben lontano dai li- Nel 2021 le imprese di ristorazione atti- nili, ossia quelle dove i giovani con meno
velli registrati nel periodo precedente la ve presenti in Puglia sono 20.193, pari di 35 anni costituiscono la maggioranza
diffusione della pandemia. In questo con- al 5,9% delle imprese di settore italiane in termini di quote di partecipazione o
testo nell’ultimo anno il valore aggiunto e al 17,5% di quelle del Mezzogiorno. I incarichi attribuiti, rappresentano poco
dei servizi di ristorazione è stimato a ristoranti e le attività di ristorazione meno del 16%. Infine, le imprese aventi
livello nazionale in 33,2 miliardi di euro. mobile continuano ad essere il principale “titolari” stranieri attive nel settore rap-
Le misure restrittive e la conseguente servizio di ristorazione a livello regiona- presentano poco più del 5%.
chiusura del canale della ristorazione le (58%), seguiti dai bar e altri esercizi Nell’ultimo anno è negativo il saldo tra
nazionale, adottate nel 2020 per fron- simili senza cucina (41%), mentre le le imprese di settore pugliesi che hanno
teggiare la pandemia, hanno influito mense e i catering rappresentano una avviato l’attività e quelle che l’hanno
pesantemente sul fronte occupazionale quota molto piccola (poco meno dell’1%). cessata (-650 imprese).

40
Imprese attive nei servizi di ristorazione, 2021

11.768
Puglia 8.241
184

67.144
Mezzogiorno 47.041
1.245

196.031
Italia 140.213
3.528

0 50.000 100.000 150.000 200.000

Mense e catering Bar e altri esercizi simili senza cucina Ristoranti e attività di ristorazione mobile

Fonte: nostre elaborazioni su Rapporto FIPE Ristorazione, 2021

41
COMMERCIO ESTERO
Nel 2020 le esportazioni regionali di Bilancia agroindustriale e sistema agroindustriale in Puglia*
prodotti agroalimentari registrano una
Aggregati macroeconomici 2019 2020
crescita consistente rispetto a quella
Totale produzione agroindustriale1 (P) 6.337.588 6.160.574
dell’anno precedente (+9,4%) che per-
mette di raggiungere e oltrepassare la Importazioni (I) 1.941.687 1.963.267
soglia di 1,8 miliardi di euro di valore Esportazioni (E) 1.680.665 1.838.194
complessivo. Allo stesso tempo le im- Saldo (E-I) -261.022 -125.073
portazioni agroalimentari aumentano Volume di commercio 2
(E+I) 3.622.351 3.801.462
rispetto a quanto rilevato nel 2019 ma Consumo apparente3 (C=P+I-E) 6.598.610 6.285.647
ad un tasso di crescita più basso (+1,1%)
restando, nel complesso, al di sotto dei 2 Indicatori (%) 2019 2020
miliardi di euro. Grado di autoapprovvigionamento4 (P/C) 96,0 98,0
A questo andamento congiunturale cor-
Propensione a importare5 (I/C) 29,4 31,2
risponde un decremento nel saldo della
Propensione a esportare6 (E/P) 26,5 29,8
bilancia agroalimentare regionale (meno
125 milioni di euro), risultato questo Grado di copertura commerciale7 (E/I) 86,6 93,6
che deve ritenersi complessivamente
* Migliaia di euro correnti, i dati relativi alla produzione agroindustriale comprendono anche la voce “tabacco lavorato”
positivo, almeno se confrontato con i 1
Produzione agricoltura, silvicoltura e pesca e valore aggiunto dell’industria alimentare a prezzi base
risultati deludenti realizzati nel 2019. 2
Somma delle esportazioni e delle importazioni
I consistenti incrementi registrati dal- 3
Produzione agroindustriale più le importazioni e meno le esportazioni
le esportazioni, anche in presenza di Rapporto tra produzione e consumi
4

5
Rapporto tra importazioni e consumi
una lieve decrescita della produzione 6
Rapporto tra esportazioni e produzioni
agroindustriale (-2,8%), determinano la 7
Rapporto tra esportazioni e importazioni
crescita sostenuta nella propensione ad Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
esportare. La propensione ad importare
42
aumenta rispetto all’anno precedente Principali prodotti agroalimentari di importazione/esportazione della Puglia, 2020-2021 (Meuro)
ma in misura meno marcata rispetto alla
Import
precedente, a causa della lieve crescita 2020 2021
delle importazioni e nonostante si regi- Frumento duro 523,1 449,9
stri un importante decremento nei con- Olio di oliva vergine ed extravergine 158,7 165,3
sumi apparenti (-4,7%). Olio di palma per uso non alimentare nd nd
Nel 2021 si registra un consistente de- Oli di semi e grassi vegetali nd nd
cremento nelle importazioni di frumento Zucchero e altri prod. saccariferi nd nd
duro (-14%) e di frumento tenero e spel- Frumento tenero e spelta 99,8 83,6
ta (-16,3%), mentre crescono in valore Mandorle 81,0 82,4
l’olio di oliva vergine ed extravergine Totale agroalimentare 1.963,3 2.101,0
(+4,2%) e le mandorle (+1,7%). Se si
passa ai risultati raggiunti dai princi- Export
pali prodotti esportati si osservano an- 2020 2021
Uva da tavola 446,2 442,0
damenti non omogenei. In particolare,
Pasta alim. non all'uovo, né farcita 167,1 165,5
registra un forte rallentamento rispetto
Olio di oliva vergine ed extravergine 87,7 88,2
all’anno precedente la voce conserve di
Cagliate e altri formaggi freschi 52,4 71,8
pomodoro e pelati (-52%), mentre uva
Vini rossi e rosati IGP confezionati 64,9 70,8
da tavola (-1%) e pasta alimentare non Conserve di pomodoro e pelati 147,1 70,6
all’uovo (-1%) decrescono lievemente. Cavolfiori e cavoli 59,8 68,7
Tra i prodotti che registrano un incre- Totale agroalimentare 1.838,2 1.861,5
mento si segnalano le esportazioni di ca- “nd”: informazioni non disponibili per le norme di tutela della riservatezza dei dati
gliate e altri formaggi freschi (+37,1%),
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT
cavolfiori e cavoli (+14,8%) e vini rossi e
rosati IGP confezionati (+9,1%).
43
STRUTTURE DELLE AZIENDE AGRICOLE
AZIENDE AGRICOLE E COLTIVAZIONI
Gli ultimi dati dell’archivio ASIA Agricoltu- Le imprese agricole per regione, 2019-2020 (n)
ra dell’ISTAT, relativi al 2020, in assenza
Imprese Var %
dei dati ISTAT dettagliati a livello territo- 2019 2020 2020/2019
riale sul numero delle imprese agricole, Piemonte 31.331 30.926 -1,3
permettono di cogliere eventuali cambia- Valle d'Aosta 866 857 -1,0
menti congiunturali in riferimento alle sole Liguria 5.086 4.948 -2,7
imprese agricole attive. L’archivio ASIA, Lombardia 28.038 27.756 -1,0
infatti, censisce solo le aziende agricole Trentino Alto Adige 20.673 20.785 0,5
considerate imprese attive sulla base della Veneto 43.360 42.960 -0,9
presenza di occupazione dipendente e del Friuli Venezia Giulia 7.721 7.650 -0,9
volume di affari, ossia due parametri che Emilia Romagna 35.261 34.540 -2,0
servono a far supporre l’unità produttiva Toscana 19.329 19.097 -1,2
come attivamente operante sul mercato. Umbria 6.210 6.173 -0,6
Pertanto, il numero di aziende riportato Marche 11.113 11.026 -0,8
in tabella è sicuramente un sottoinsieme Lazio 19.317 19.407 0,5
dell’universo delle aziende che esercitano Abruzzo 10.631 10.472 -1,5
l’attività agricola, ma comunque sufficien- Molise 4.259 4.165 -2,2
te a dare informazioni sul settore. Campania 23.547 23.555 0,0
Puglia 48.248 47.823 -0,9
Nel 2020 il numero di imprese pugliesi at-
Basilicata 7.212 7.205 -0,1
tive in agricoltura è stato di 47.823 unità,
Calabria 23.425 23.257 -0,7
in calo di quasi l’1% rispetto al 2019. La
Sicilia 41.446 41.934 1,2
tendenziale decrescita del numero di uni-
Sardegna 16.379 16.584 1,3
tà, già peraltro evidenziata dai dati azien-
Italia 403.452 401.120 -0,6
dali ISTAT fino al 2017 e poi confermata da
quelli della banca dati ASIA, è controbilan- Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT, Registro ASIA Agricoltura, 2019 e 2020

46
ciata dal primato che la Puglia continua a si il 50% coltivata ad erbacee, in parti- re più diffuse sono quelle che identificano
detenere a livello nazionale, come regione colare cereali, legumi, ortive e foraggere tradizionalmente il territorio pugliese,
con il maggior numero di imprese attive, avvicendate, per circa il 36% ad arboree, prima di tutto i cereali, che coprono il
prima del Veneto e della Sicilia. Di contro, soprattutto vite, olivo e fruttiferi, e per il 27% della superficie agricola a livello re-
però, i dati 2020 confermano, così come rimanente 15% interessata dalla presen- gionale e, quindi, l’olivo che ne interessa
già osservato nel precedente anno, che la za di prati e pascoli permanenti. Le coltu- il 26%.
Puglia manifesta un tasso di decremento
del numero di imprese tra i più alti rispet-
to alle altre regioni e superiore alla media
Superficie investita per principali coltivazioni (000 ha), 2021 - Puglia
nazionale. Alla luce di queste osservazioni,
emerge quindi che, nonostante la tradizio- Cereali 404.364
nale propensione ad operare sui mercati,
14,7% Legumi 9.940
le aziende agricole pugliesi stanno suben-
do i contraccolpi di un contesto caratteriz- 1,8% 27,4% Ortive 84.983
zato da forti pressioni competitive globali 0,6% Foraggere avvicendate 232.300
e strutturali.
Il quadro strutturale è completato con Vite 114.199
le informazioni rinvenienti dall’indagine 0,7%
Olivo 378.200
sulle produzioni agricole ISTAT, che de-
5,8%
scrivono l’uso della SAU per tipo di colti- 25,6% Agrumi 9.407
vazione. Gli ultimi dati disponibili al mo-
15,7% Fruttiferi 26.559
mento della scrittura di questo opuscolo,
7,7%
relativi all’anno 2021, non modificano di Prati permanenti e pascoli 217.960
fatto quanto già descritto per il 2020. In
sintesi, la SAU pugliese risulta per qua- Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

47
PRODOTTI DI QUALITÀ
PRODOTTI A DENOMINAZIONE
Nel 2022 in Puglia si contano 26 prodotti una fetta importante della produzione re- in termini di produzione, in Puglia così
agroalimentari di qualità (pari al 5,5% gionale di vino (30%, con una produzio- come in Molise, Campania e Calabria, i
dei 475 prodotti riconosciuti in Italia) e ne nel 2021 di 691.555 ettolitri di DOP e vini a denominazione rappresentano una
38 vini di qualità (il 7% dei 543 nazio- di 2.170.467 ettolitri di IGP). Tuttavia, quota inferiore rispetto ai vini da tavo-
nali), divisi tra marchi DOP (Denomina-
zione Origine Protetta), IGP (Indicazione
Numero di DOP, IGP e STG per Regione, 2022
Geografica Protetta) e STG (Specialità
Tradizionale Garantita). I prodotti agro- 70

alimentari di qualità pugliesi riguardano


nello specifico 13 prodotti DOP, 9 pro- 60 59 58

dotti IGP e 4 prodotti STG. Le DOP sono 53

prevalentemente riferite all’olio extra- 50 48

vergine di oliva e, a seguire, ai formaggi 41 40 40


38
e, in ultimo, ai prodotti di panetteria.
40 38
35 36
33 33
Quest’ultima voce è riferita al “Pane di 30 31
29
31
30
Altamura”, il prodotto agroalimentare 27 26
24
regionale più famoso, per essere stato il 20
20 19
21 21
19
18
primo pane in Italia ad aver ottenuto il 17 17
13 14 14
12 12
riconoscimento del marchio DOP. Le IGP 10 8 9
11 10

sono rappresentate prevalentemente dai 6 6

prodotti ortofrutticoli e cereali. 0


1

Relativamente ai vini di qualità la mag-


e

a
lia
nte

a
dia

he

zo
a

ria
a
a

lise
ria

glia

ilia
o
dig

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ani

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Pu
mp

sili
Ma
d'A

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Tos

Ab

Ca
zia
Lom
Pie

Ro

Ba

Sa
Alt

Ca
gior parte dei riconoscimenti riguardano
lle

ene

ilia
no
Va

nti

li V

Em
Tre

Friu

le DOP (32 vini DOP e 6 vini IGP). La pro- Prodotti Agroalimentari Vino

duzione di vini DOP e IGP rappresenta Fonte: nostre elaborazioni su dati Ismea - Qualivita 2022 - Aggiornamento al 07 novembre 2022

50
la. Al contrario, nel resto del territorio Operatori, impianti e superficie dei prodotti agroalimentari DOP, IGP e STG, 2021
nazionale la produzione di vini a deno-
minazione è prevalente su quella non a Operatori (n)(1) (2)
denominazione. 86.035
Secondo i dati ISTAT, nel 2021 la superfi- Italia
cie pugliese utilizzata per la produzione 34.591 Mezzogiorno
di prodotti agroalimentari di qualità è Puglia
di 54.081 ettari e rappresenta il 43,5% 4.657

della SAU del Mezzogiorno, nonché il


19,4% della SAU nazionale. Gli operatori Impianti (n)
impegnati sono 4.657, corrispondenti al 11.838
5,4% degli operatori presenti a livello Italia
nazionale nel settore. Gli impianti di tra- 3.958 Mezzogiorno
sformazione sono 614 (5,3% del dato na- Puglia
614
zionale). Nell’ultimo anno aumenta il nu-
mero di operatori del settore, il numero
degli impianti di trasformazione e la SAU Superficie (ha)
investita, anche se l’incremento rispetto 278.193
all’ultimo anno è pari a meno dell’1%, in Italia
linea con l’andamento registrato a livello 124.418 Mezzogiorno
Puglia
nazionale. 54.081

1
Un produttore e/o trasformatore e/o operatore presente in due o più settori viene conteggiato due o più volte
2
Un operatore può essere contemporaneamente sia produttore sia trasformatore
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

51
52
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Piemonte

Valle d'Aosta

Liguria

Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT


Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Toscana

Vino da tavola
Umbria

Marche

DOP
Lazio

IGP
Abruzzo

Molise
Incidenza della produzione di vino DOP e IGP sul totale per regione, 2022

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna
AGRICOLTURA BIOLOGICA
Il Green Deal europeo sancisce la ne- Superficie biologica e in conversione per coltura (ha), 2021
cessità di raggiungere entro il 2050 la
neutralità climatica, cioè l’equilibrio tra Altre colture
le emissioni di carbonio e il suo assorbi- Olivo
mento. Tra le strategie indicate vi è quel-
la di destinare, entro il 2030, almeno il Vite

25% dei terreni coltivabili all’agricoltu- Agrumi

ra biologica. Attualmente in Italia la SAU Frutta in guscio


condotta con metodi e tecniche di tipo
Frutta***
biologico ammonta ad oltre 2,2 milioni di
ettari, prevalentemente localizzata nelle Ortaggi**

regioni centrali e meridionali del paese. Altre colture da seminativi


Di contro il 54% circa degli operatori bio
Colture foraggere
sono impiegati nel Centro-sud.
Secondo i dati del Sistema d’Informazio- Colture industriali

ne Nazionale sull’Agricoltura Biologica Piante da radice


(SINAB), aggiornati al 31/12/2021, in Colture proteiche*
Puglia le superfici coltivate con metodi
Cereali
biologici sono pari a 286.808 ettari, con
un incremento rispetto all’anno prece- 0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000

dente del 6,4%. Questi dati confermano Italia Mezzogiorno Puglia

la Puglia al secondo posto a livello nazio- * Colture proteiche, leguminose, da granella


nale (dopo la Sicilia) per superfici e pro- ** Agli ortaggi sono accorpate le voci “fragole” e “funghi coltivati”
duzioni coltivate con metodi sostenibili *** La frutta comprende “frutta da zona temperata”, “frutta da zona subtropicale”, “piccoli frutti”
per l’ambiente. Le superfici biologiche Fonte: nostre elaborazioni su dati SINAB

53
e/o in conversione regionali rappresen- Superficie biologica per regione, 2021
tano il 23,1% delle superfici del Mezzo-
SAU biologica1 Incidenza su totale SAU2
giorno e il 13,1% di quelle nazionali.
Var. % Media Az.
Il monitoraggio SINAB indica, per le ha %
2021/2020 ha
%
aziende biologiche pugliesi, una dimen- Piemonte 51.528 2,4 4,3 20,3 5,5
sione media aziendale di 34,2 ettari, in Valle d’Aosta 1.255 0,1 -11,0 27,9 2,0
aumento di poco più di due ettari rispet- Lombardia 50.604 2,3 -3,1 27,3 5,0
to al precedente anno. Se confrontata sia Liguria 5.914 0,3 11,1 15,9 13,5
Trentino Alto Adige 23.355 1,1 5,5 8,9 7,2
con la superficie media nazionale (28,8
Veneto 48.090 2,2 4,5 17,3 5,8
ettari) sia col valore medio regionale Friuli Venezia Giulia 21.299 1,0 23,4 23,8 9,5
(6,7 ettari) delle aziende convenzionali, Emilia Romagna 183.578 8,4 4,9 34,5 17,6
le dimensioni delle imprese bio pugliesi Toscana 225.295 10,3 25,0 36,1 35,2
denotano una maggiore professionalizza- Umbria 50.936 2,3 7,5 30,3 17,3
zione del settore. Marche 116.398 5,3 4,0 31,3 25,5
Lazio 164.783 7,5 1,3 31,9 24,4
In merito agli orientamenti produttivi, il Abruzzo 57.475 2,6 13,4 28,7 13,9
31,2% delle superfici bio sono deputate Molise 12.645 0,6 4,1 29,7 6,9
alle due principali colture arboree pu- Campania 100.284 4,6 55,0 15,3 19,5
gliesi (olivo e vite, con rispettivamente Puglia 286.808 13,1 6,4 34,2 22,3
71.312 e 18.206 ettari); superfici rile- Basilicata 122.555 5,6 17,0 40,6 26,5
Calabria 197.165 9,0 2,2 19,7 36,3
vanti sono interessate dalla cerealicoltu-
Sicilia 316.147 14,5 -17,4 31,3 23,6
ra (58.926 ettari, pari al 20,5%), dalle Sardegna 150.456 6,9 2,4 72,7 12,2
colture foraggere (27.948 ettari, pari ITALIA 2.186.570 100,0 4,4 28,8 17,4
al 9,7%) e dalle orticole (12.255 ettari, 1
SAU biologica e in conversione
pari al 4,3%); le restanti superfici sono 2
SAU totale da 7° Censimento generale dell’Agricoltura, ISTAT
destinate alle colture industriali, ai pra- Fonte: nostre elaborazioni su dati SINAB e ISTAT

54
ti, ai pascoli e ai pascoli magri, a varie terreni a riposo (98.161 ettari). perfici coltivate con metodi biologici
tipologie di frutta e frutta in guscio, ai La distribuzione territoriale delle su- è sostanzialmente invariata rispetto

Operatori del settore biologico, 2021

Produttori* Trasformatori* Operatori complessivi


n Variazione 2021/2020 n Variazione 2021/2020 n % Variazione 2021/2020
Piemonte 2.541 0,5 1.282 4,3 3.215 3,7 0,9
Valle d'Aosta 45 2,3 22 -8,3 54 0,1 1,9
Lombardia 1.851 -6,8 1.610 -3,0 3.078 3,6 -4,7
Liguria 371 8,2 252 5,0 546 0,6 4,4
Trentino Alto Adige 2.630 -0,2 802 2,0 3.130 3,6 -0,2
Veneto 2.787 1,1 1.693 3,3 3.886 4,5 2,0
Friuli Venezia Giulia 895 23,8 385 42,6 1.109 1,3 21,9
Emilia Romagna 5.319 1,0 1.877 3,5 6.466 7,5 0,7
Toscana 6.246 18,4 2.724 4,3 6.974 8,1 16,5
Umbria 1.683 3,6 556 0,0 1.875 2,2 2,8
Marche 3.717 -2,5 825 -1,6 4.000 4,6 -2,9
Lazio 5.166 4,2 1.193 6,0 5.695 6,6 3,8
Abruzzo 2.003 7,9 677 7,3 2.310 2,7 7,4
Molise 426 -2,1 152 -0,7 506 0,6 -1,9
Campania 6.563 29,0 1.117 9,7 7.205 8,4 26,5
Puglia 8.398 -0,3 2.225 2,3 9.232 10,7 -0,4
Basilicata 3.018 34,0 265 9,5 3.133 3,6 32,5
Calabria 10.010 2,7 2.270 5,4 10.400 12,1 2,9
Sicilia 10.109 2,6 2.987 11,3 11.128 12,9 2,5
Sardegna 2.069 5,5 318 4,6 2.202 2,6 5,3
ITALIA 75.847 6,0 23.232 4,9 86.144 100,0 5,4
*La somma di produttori e trasformatori non corrisponde agli operatori complessivi per la presenza di operatori che svolgono sia produzione che trasformazione. Inoltre sono qui compresi gli importatori
Fonte: nostre elaborazioni su dati SINAB

55
all’anno precedente, con oltre la metà ne biologica (produttori esclusivi, prepa- una caratteristica tipica delle regioni
della superficie biologica regionale che ratori esclusivi, produttori/preparatori e meridionali mentre nelle regioni centro-
ricade nelle province di Bari e Foggia importatori) ha fatto registrare una legge- settentrionali (principalmente Lombardia,
(rispettivamente circa il 30% e il 27% ra riduzione rispetto all’anno precedente Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e To-
della superficie bio regionale). Nelle ed è oggi pari a 9.232 unità lavorative scana) risultano prevalere gli importatori,
stesse province si distribuisce in modo (10,7% degli operatori complessivi pre- in forma esclusiva o associata ad attività
sostanzialmente equilibrato oltre il 60% senti in Italia). Questo dato porta la Puglia di produzione e/o preparazione e questo a
dei seminativi biologici, mentre quasi la al terzo posto tra le regioni italiane per conferma di una maggiore propensione di
metà delle superfici dedicate agli olive- numero di operatori biologici (dopo Sicilia questi territori nel creare valore aggiunto
ti è distribuita tra Bari (26%) e Lecce e Calabria). nelle fasi successive alla produzione.
(23%). Circa il 37% delle superfici desti- Tra gli operatori, la categoria dei produtto- A livello regionale, bisogna infine sottoline-
nate ai vigneti per uva da vino è invece ri esclusivi e/o dei produttori-preparatori are che il sistema di controllo e certifica-
localizzato in provincia di Foggia. (8.398 unità) risulta essere preponde- zione del comparto biologico è attualmente
Il numero complessivo di operatori su rante rispetto ai trasformatori (2.225 effettuato da 12 Organismi riconosciuti e
base regionale in possesso di certificazio- unità). Questa ripartizione rappresenta autorizzati dal MASAF.

56
RISULTATI ECONOMICI DELLE AZIENDE AGRICOLE
AZIENDE AGRICOLE PUGLIESI
La Rete di Informazione Contabile Agricola su tutto il territorio regionale e rappresen- olivicolo e, a seguire, da aziende zootecni-
(RICA) è una indagine campionaria annuale tanti gli indirizzi produttivi maggiormente che, ad indirizzo cerealicolo, arboreo misto
istituita dalla Commissione Economica Eu- diffusi. In particolare, il campione risultava e orticolo in pieno campo.
ropea nel 1965 e gestita in Italia dal CREA costituito per circa il 18% da aziende con Dall’analisi delle informazioni rilevate sul
PB. In Puglia, nel 2020, il campione rileva- OTE (Orientamento Tecnico Economico) vi- campione, per l’anno 2020, emerge che le
to contava 704 aziende agricole, distribuite tivinicolo, per il 16% da aziende con OTE aziende con la maggiore PLV (Produzione

Dati strutturali, medie aziendali, 2020 - Puglia

Costi Costi Redditi Gestione extra- Reddito


OTE SAU UBA UL ULF PLV1
correnti pluriennali distribuiti caratteristica netto
ha n €
Cerealicolo 45,8 0,0 0,8 0,8 61.288 30.199 4.718 4.351 121 25.701
Orticolo p.c. 21,1 0,0 2,6 1,0 115.221 45.997 5.967 24.245 -1.152 40.485
Frutticolo 18,8 0,0 3,1 1,1 110.133 43.684 6.313 30.898 6.194 35.482
Vegetali
Vitivinicolo 10,8 0,0 1,7 0,7 86.691 23.266 7.595 18.760 1.522 39.447
Olivicolo 27,1 0,0 1,5 0,7 48.495 14.440 5.643 13.995 3.068 19.589
Arboreo misto 26,9 0,0 2,6 0,8 110.774 34.481 7.513 31.954 6.250 45.594
Bovini da latte 25,8 73,4 2,0 1,6 196.946 115.038 10.666 13.638 5.479 63.320
Zootecnici Ovicaprini 70,0 44,6 2,5 2,0 90.100 33.724 7.404 13.597 -329 38.101
Bovini misti 77,0 33,3 1,3 1,2 62.916 23.332 4.042 6.838 -559 28.145
1
Non comprende i prodotti reimpiegati in azienda e le entrate da attività complementari (agriturismo, noleggio macchine, entrate da energie rinnovabili, ecc.)
Fonte: nostre elaborazioni su dati RICA

58
Lorda Vendibile) sono quelle ad indirizzo zione il risultato cambia. Infatti, le aziende (RN) più elevato sono quelle ad indirizzo zo-
zootecnico con bovini da latte (196.946 con la maggiore produzione ad ettaro risul- otecnico con bovini da latte (63.320 euro),
euro), a seguire ci sono quelle ad indirizzo tano le vitivinicole (8.002 euro/ha), seguite quindi le arboree miste e poi le orticole in
orticolo in pieno campo e, infine, quelle ar- dalle zootecniche bovine da latte e, infine, pieno campo. L’incidenza del reddito netto
boree miste e frutticole. dalle frutticole. A fronte di ciò, le aziende sulla PLV ha i valori minimi per le aziende
Rapportando la PLV alla superficie di produ- che realizzano il reddito netto aziendale frutticole e zootecniche con bovini da latte
(32%) a causa della notevole incidenza dei
costi correnti e di manodopera.
Indicatori strutturali e economici per OTE, 2020 - Puglia Di interesse è l’indicatore sull’impiego di
lavoro, espresso in Unità di Lavoro (UL).
OTE
PLV/ PLV/ PLV/ RN/ RN/PLV RN/ RN/ Come ci si può attendere, emerge che gli in-
ha UBA1 UL ULF (%) ha UBA1 dirizzi produttivi con un maggiore impiego
Cerealicolo 1.338 72.706 34.114 42 561 di manodopera sono il frutticolo e l’orticolo
Orticolo p.c. 5.468 43.975 40.145 35 1.921 p.c. insieme all’arboreo misto con, rispetti-
Frutticolo 5.852 36.057 33.556 32 1.885 vamente, circa 3,1 UL e 2,6 UL per azienda.
Vegetali In particolar modo è interessante che per
Vitivinicolo 8.002 49.656 56.493 46 3.641
questi indirizzi l’incidenza della manodope-
Olivicolo 1.789 31.479 27.003 40 723
ra familiare su quella totale è minima (circa
Arboreo misto 4.115 42.263 55.261 41 1.694 1/3). Questo ultimo parametro, al contrario,
Bovini da latte 7.627 2.684 98.233 39.411 32 2.452 863 risulta massimo nelle aziende cerealicole e
Zootecnici Ovicaprini 1.287 2.021 36.144 19.461 42 544 855 zootecniche.
Bovini misti 817 1.891 49.185 23.389 45 366 846 Relativizzando il reddito netto alle unità di
lavoro familiari (ULF), si può osservare che
1
Per gli OTE vegetali gli indici per UBA non sono stati calcolati in quanto non significativi i valori più bassi sono a carico delle aziende
Fonte: nostre elaborazioni su dati RICA zootecniche con ovicaprini (19.461 euro),
59
Risultati economici delle principali colture, media - Puglia 2020

Superficie Prodotto Risultati economici per ettaro


Totale Produz. Lorda Spese Margine Spese Specif./
Media Resa Prezzo
Coltura osservazioni Irrigata coltura1 specifiche totali2 Lordo Prod. Lorda
coltura produttiva di vendita
(A) (B) (A-B) (A/B)
n ha % q/ha €/ql € %
Frumento duro 237 17,7 1,0 31,8 31,2 1.100 392 708 35,6
Avena 72 9,3 0,0 25,3 17,7 579 249 329 43,1
Pomodoro da industria 11 13,4 98,0 1.006,3 12,1 12.309 4.125 8.185 33,5
Anguria 28 1,0 100,0 588,9 21,9 12.926 5.582 7.343 43,2
Melanzana 18 0,2 100,0 409,9 53,9 22.141 8.143 13.998 36,8
Peperone 18 0,8 100,0 380,3 48,9 18.616 4.678 13.938 25,1
Finocchio 19 1,3 100,0 218,4 38,6 8.445 2.922 5.523 34,6
Erbai affienati 109 14,0 0,0 57,8 10,5 641 211 430 32,9
Arancio 31 5,7 98,5 207,5 29,0 6.026 2.242 3.784 37,2
Ciliegio 31 5,6 59,2 22,9 281,2 6.554 2.131 4.423 32,5
Clementino 38 9,0 95,6 186,7 35,9 6.699 2.833 3.866 42,3
Mandorlo 49 4,8 30,8 7,3 176,6 1.296 272 1.025 20,9
Pesco 33 3,4 94,8 241,0 63,5 15.305 2.592 12.712 16,9
Vite da tavola 46 6,4 99,0 276,7 67,1 18.559 3.744 14.815 20,2
Vite da vino comune 117 4,8 57,4 198,8 35,9 7.168 1.454 5.714 20,3
Vite da vino di qualità 97 4,2 18,6 116,0 71,9 8.354 1.070 7.285 12,8
Olivo da olio (prov. FG, BA, BAT) 251 4,2 20,2 36,6 53,3 2.103 447 1.656 21,2
Olivo da olio (prov. TA, BR, LE) 308 11,5 30,0 21,4 32,9 901 205 696 22,8

1
Il valore è dato dalla somma della PLT e dei premi PAC accoppiati
Per le colture sono comprese le spese di acqua, assicurazioni, certificazioni, energia, concimi, contoterzismo, commercializzazione, difesa, sementi
2

Per tutte le attività produttive sono esclusi i costi della manodopera, delle macchine aziendali, del capitale fondiario e i costi generali dell’azienda
Fonte: nostre elaborazioni su dati RICA

60
mentre quelli più alti riguardano le vitivinico- con il margine lordo più elevato, troviamo gregati per 2 aree geografiche omogenee,
le (56.493 euro) e a seguire le arboree miste. l’uva da tavola e alcuni ortaggi (peperone e quali la zona salentina e la zona a nord del
L’indagine RICA offre la possibilità di osser- melanzana). Molto interessante è quanto si Salento, mostrano un divario importante,
vare i risultati economici anche per singola rileva per l’olivo, in assoluto la coltura pu- fortemente penalizzante per l’area salen-
coltura e tipo di allevamento, permettendo gliese più diffusa, presente nel 79% delle tina, come noto, coinvolta dall’epidemia di
di verificare che, nel 2020, tra le colture aziende rilevate. Nello specifico, i dati disag- Xylella.

Risultati economici dei principali allevamenti, media - Puglia 2020

Prod. Principale
Risultati economici per UBA
(latte)
Totale UBA Spese Spese
Quintali Produz. di cui di cui foraggi di cui mangimi, Margine specif./Pro-
Allevamento osservazioni1 medie per capo Prezzo di Lorda2 di cui specifiche
mangimi e lettimi foraggi e letti- Lordo
vendita latte totali duz. Lorda
latte acquistati acquistati mi reimpiegati
(A) (B) (A-B) (B/A)
n ql €/ql € % € %
Bovino 53 66,8 73,5 41,1 2.349 81,9 1.449 986 118 226 900 61,7
Ovino 19 26,7 0,9 83,1 1.110 49,7 526 126 58 275 584 47,4
1
Le osservazioni relative ai bovini sono quelle con soli capi da latte essendo state escluse quelle che hanno anche o solo vacche nutrici
2
Il valore è dato dalla somma della PLT e dei premi PAC accoppiati
3
Per gli allevamenti le spese più rappresentative sono i mangimi, i foraggi e le spese veterinarie
Per tutte le attività produttive sono esclusi i costi della manodopera, delle macchine aziendali, del capitale fondiario e i costi generali dell’azienda
Fonte: nostre elaborazioni su dati RICA

61
DIVERSIFICAZIONE
AGRITURISMO
Le attività agrituristiche rivestono un ruolo coli nelle zone rurali, per l’integrazione dei luppo di tali attività permette di utilizzare
fondamentale per lo sviluppo di un territo- redditi delle aziende agricole e il migliora- al meglio il patrimonio rurale esistente, sia
rio, per la permanenza dei produttori agri- mento delle condizioni di vita. Inoltre, lo svi- edilizio che naturale (anche ai fini turistici),

Aziende agrituristiche per regione (n), 2021

Toscana 5.380
Trentino Alto Adige 3.749
Lombardia 1.728
Veneto 1.570
Umbria 1.414
Piemonte 1.364
Lazio 1.315
Emilia Romagna 1.258
Marche 1.101
Sicilia 959
Puglia 958
Campania 870
Sardegna 792
Friuli Venezia Giulia 703
Liguria 699
Abruzzo 588
Calabria 552
Basilicata 214
Molise 116
Valle d'Aosta 60
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000

Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

64
di valorizzare i prodotti tipici e locali e di molto diffuse sul territorio e sono in con- agrituristiche. Nel 2021, esse, pari a 958
favorire e orientare i flussi turistici. tinua crescita. Tra le regioni del Mezzo- unità - in lieve crescita rispetto al 2020
In Puglia le aziende agrituristiche sono giorno la Puglia è quella con più aziende - rappresentano il 29% delle aziende me-

Presenze dei clienti negli agriturismi per regione (n), 2021

Toscana 3.783.768
Trentino Alto Adige 2.719.053
Veneto 1.021.679
Umbria 875.101
Lombardia 566.391
Puglia 559.678
Emilia Romagna 428.221
Piemonte 401.281
Marche 393.499
Liguria 311.555
Sicilia 307.659
Friuli Venezia Giulia 190.472
Sardegna 118.703
Lazio 84.525
Abruzzo 80.969
Calabria 70.329
Campania 66.162
Basilicata 38.746
Valle d'Aosta 25.548
Molise 7.842

0 500.000 1.000.000 1.500.000 2.000.000 2.500.000 3.000.000 3.500.000 4.000.000


Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

65
ridionali e il 3,8% di quelle nazionali. In Rispetto alla differenziazione per tipo il servizio di alloggio (862 unità) mentre
particolare, la Puglia si posiziona all’undi- di attività, emerge che la maggior parte sono meno quelle che offrono il servizio di
cesimo posto tra tutte le regioni italiane. delle aziende agrituristiche pugliesi offre ristorazione (693 unità). Quindi relativa-

Posti letto per Regione (n), 2021

Toscana 84.074
Trentino Alto Adige 30.569
Umbria 25.386
Lazio 15.419
Puglia 15.305
Lombardia 15.129
Sicilia 14.421
Veneto 14.358
Marche 12.675
Piemonte 11.197
Emilia Romagna 10.374
Liguria 9.859
Sardegna 7.205
Calabria 6.755
Campania 6.693
Abruzzo 6.230
Friuli Venezia Giulia 4.879
Basilicata 2.361
Molise 853
Valle d'Aosta 578
0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

66
mente ai servizi offerti, nel 2021 il 90% sulta prima tra le regioni del Mezzogiorno espressa come numero di fruitori registra-
delle aziende agrituristiche regionali offre e al quinto posto nella graduatoria nazio- ti nell’anno, in Puglia nel 2021 risultano
l’alloggio, il 72% offre la ristorazione e il nale. Tale dato è in calo rispetto al 2020 registrati 559.678 clienti (un dato che
47% offre altre tipologie di servizi (equita- (-3,2%). In media le aziende con alloggio segna un incremento del 43% rispetto al
zione, escursionismo, trekking, mountain offrono una disponibilità di 16,6 posti letto, 2020). Questo dato proietta la Puglia tra le
bike, corsi, sport, fattorie didattiche, ecc.). valore più alto rispetto alla media italiana regioni più scelte dai turisti (settima regio-
Relativamente alla disponibilità di posti (circa 12,1 posti letto/azienda). ne in Italia e prima rispetto alle regioni del
letti (nel 2021 pari a 15.305) la Puglia ri- Relativamente alla domanda del servizio, Mezzogiorno).

67
PESCA E ACQUACOLTURA
PESCA E ACQUACOLTURA
Con un valore di 127,8 milioni di euro nel il 61% della flotta peschereccia e delle dra- battello, a fronte di un dato medio nazionale
2021 il settore ittico regionale rappresenta ghe idrauliche con il 6%, mentre diminuisce pari a 104 giorni per battello.
una quota pari al 4,1% del VA del settore pri- quello delle imbarcazioni che utilizzano gli Il volume degli sbarchi risulta pari a 14.011
mario pugliese, con un’incidenza che risulta attrezzi da traino con il 31%. In termini di tonnellate per un valore di 73,7 milioni di
maggiore a quella rilevata a livello naziona- tonnellaggio gli attrezzi da traino costituisco- euro, con un prezzo medio della produzione
le, dove pesca e acquacoltura costituiscono no il 75%, la pesca artigianale il 12% e le dra- alla prima vendita di 5,30 euro/kg, in linea
l’1,9% del VA. Tali valori mettono in eviden- ghe idrauliche il 6%, mentre il restante 7% è con il dato nazionale di 5,40 euro/kg. Rispet-
za la particolare vocazione produttiva della rappresentato dai palangari, la circuizione e to all’anno precedente si osserva una forte
Puglia nella pesca e nell’acquacoltura: il VA le volanti a coppia. contrazione della produzione sia in termini
del settore ittico regionale contribuisce per Complessivamente la flotta pugliese è stata quantitativi (-15%) che di valore (-16%),
il 19% alla formazione del VA nazionale del attiva per 197.015 giorni (16% del totale con un andamento diverso rispetto al dato
settore. Rispetto all’anno precedente si rileva nazionale), con una media di 135 giorni per nazionale, che presenta un incremento so-
un lieve incremento del valore della produzio-
ne (circa +2%) e una sostanziale tenuta del
VA, con un incremento dei consumi interme-
di (+5%). Conto economico della pesca e acquacoltura Puglia, 2021
La flotta operante lungo le coste pugliesi è
2020 2021 Var. 2021/2020
costituita da 1.455 battelli e rappresenta il
Meuro %
12,3% del totale nazionale, il 10,5% del ton-
produzione 219 223 1,8
nellaggio e il 12% della potenza motore, con
produzione di beni e servizi per prodotto 227 232 2,2
una stazza media (10 TSL) inferiore al dato
Pesca e (-) attività secondarie 8 9 15,6
nazionale (11,7 TSL). Rispetto al 2020 au-
acquacoltura consumi intermedi 91 95 5,1
menta il peso delle imbarcazioni che utilizza-
valore aggiunto 128 128 -0,6
no gli attrezzi passivi della pesca artigianale
che dal punto di vista numerico raggiungono Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

70
stenuto del valore oltre che delle quantità. Il produttivi sia delle volanti a coppia che del- dagli attrezzi da traino con 9.045 tonnellate
forte calo che si registra a livello regionale la circuizione. Il contributo alla produzione e 45,3 milioni di euro e dalla pesca artigiana-
è da attribuire prevalentemente ai risultati della flotta peschereccia è fornito soprattutto le con 3.025 tonnellate e 22,8 milioni di euro.

Flotta peschereccia per regione, 2021

Battelli Stazza lorda Potenza motore


% % %
n t kW
Veneto 641 5,4 11.152 8,0 75.252 8,2
Friuli Venezia Giulia 344 2,9 1.435 1,0 20.979 2,3
Liguria 489 4,1 3.095 2,2 32.242 3,5
Emilia Romagna 589 5,0 6.725 4,9 59.211 6,5
Toscana 581 4,9 5.066 3,7 39.035 4,3
Marche 729 6,1 14.177 10,2 79.120 8,7
Lazio 587 4,9 6.872 5,0 49.448 5,4
Abruzzo 512 4,3 9.427 6,8 46.764 5,1
Molise 101 0,9 2.265 1,6 10.373 1,1
Campania 1.049 8,8 9.683 7,0 66.166 7,2
Puglia 1.455 12,3 14.542 10,5 109.803 12,0
Calabria 796 6,7 5.383 3,9 43.362 4,7
Sicilia 2.567 21,6 38.975 28,1 200.839 22,0
Sardegna 1.424 12,0 9.782 7,1 81.423 8,9
ITALIA 11.864 100,0 138.579 100,0 914.017 100,0
Fonte: nostre elaborazioni su dati MiPAAF, Programma nazionale raccolta dati alieutici

71
Catture e valore della produzione per regione, 2021 Le principali specie pescate sono costituite
dal gambero rosa mediterraneo, dal nasello
Catture Valore della produzione
e dalle alici che, con 5.417 tonnellate e 19,5
t % Meuro %
milioni di euro, nell’insieme incidono per il
Veneto 18.214 13,4 89,8 12,2
39% sulle catture e per il 26% sul valore
Friuli Venezia Giulia 1.900 1,4 13,9 1,9 della produzione. Altre specie di rilievo in
Liguria 2.940 2,2 20,6 2,8 termini di valore sono la seppia, il polpo di
Emilia Romagna 17.428 12,8 48,8 6,6 scoglio, il gambero rosso, la pannocchia e la
Toscana 5.810 4,3 38,6 5,3 triglia di scoglio.
Marche 22.371 16,4 96,5 13,1 In base alle elaborazioni sulla BDN dell’Ana-
Lazio 4.461 3,3 38,0 5,2 grafe Zootecnica, istituita dal Ministero della
Abruzzo 11.896 8,7 43,7 5,9 Salute presso il CSN dell’Istituto “G. Capora-
Molise 1.626 1,2 9,0 1,2 le” di Teramo, nel 2021 la consistenza delle
Campania 7.364 5,4 44,6 6,1 attività di acquacoltura in Italia (compresi
Puglia 14.011 10,3 73,7 10,0 incubatoi, ingrasso per consumo, laghetti di
Calabria 4.201 3,1 23,8 3,2 pesca sportiva, pesci riproduttori e vivai)
Sicilia 18.696 13,7 153,5 20,9 risulta di 3.464 unità, di cui 173 localizzate
Sardegna 5.463 4,0 41,5 5,6 in Puglia. Gli allevamenti pugliesi destinati
ITALIA 136.380 100,0 736,1 100,0 all’ingrasso per consumo ammontano a 142
unità, di cui 119 finalizzate alla produzione
Fonte: nostre elaborazioni su dati MiPAAF, Programma nazionale raccolta dati alieutici
di molluschi.

72
Catture e valore della produzione per sistema di pesca in Puglia, 2021 Numero di allevamenti per ASL di
appartenenza e specie, 2021
Catture Valore della produzione
t % 000 euro % Allevamenti per specie
Strascico e rapidi 9.045 64,6 45.329 61,5 ASL Molluschi Pesci Crostacei
Volanti a coppia 807 5,8 1.050 1,4 n
Circuizione 541 3,9 801 1,1 Foggia 34 19 4
Draghe idrauliche 280 2,0 1.062 1,4 Bari 0 1 0
Polivalenti passivi 3.025 21,6 22.844 31,0 Taranto 104 4 0
Palangari 314 2,2 2.622 3,6
Brindisi 1 3 0
Totale 14.011 100,0 73.708 100,0
Lecce 2 1 0
Fonte: nostre elaborazioni su dati MIPAAF, Programma nazionale raccolta dati alieutici
TOTALE 141 28 4
Fonte: nostre elaborazioni su dati Anagrafe Nazionale Zootecnica
Quantità e valore delle catture per principali specie pescate in Puglia, 2021
Catture Valore della produzione
t % 000 euro %
Gambero rosa 2.189 15,6 8.347 11,3
Nasello 1.725 12,3 9.165 12,4
Alici 1.502 10,7 1.969 2,7
Pannocchia o canocchia 919 6,6 3.211 4,4
Polpo di scoglio 755 5,4 6.768 9,2
Triglia di fango 742 5,3 2.305 3,1
Seppia 666 4,8 7.036 9,5
Moscardino bianco 319 2,3 1.822 2,5
Totano 312 2,2 1.091 1,5
Muggini 302 2,2 592 0,8
Altre specie 4.579 32,7 31.402 42,6
Totale 14.011 100,0 73.708 100,0
Fonte: nostre elaborazioni su dati MiPAAF, Programma nazionale raccolta dati alieutici

73
AMBIENTE E RISORSE NATURALI
CONSUMO DI SUOLO
Il suolo in condizioni naturali svolge un ruo- Suolo consumato per regione (ha), 2021
lo fondamentale nel fornire al genere umano
beni di sostentamento e, allo stesso tempo, 350.000

contribuisce alla regolazione e al supporto


dei servizi ecosistemici. È una risorsa am- 300.000
bientale fragile, la cui destinazione origina-
ria (agricola, naturale o seminaturale) può 250.000
mutare a vantaggio delle coperture artificia-
li del terreno per effetto, principalmente, di 200.000
dinamiche di tipo insediativo.
Nel 2021, secondo i dati diffusi dall’ISPRA, 150.000
si rileva un peggioramento a livello nazio-
nale nella perdita di suolo di tipo naturale 100.000
e un corrispondente incremento delle aree
artificiali. In particolare, tale variazione è 50.000
definita consumo di suolo e in Italia è pari,
nell’ultimo anno, a 6.910 ettari. Il valore 0
complessivo di suolo consumato nel nostro

Lazio
Marche
Liguria

Sardegna

Sicilia
Trentino Alto Adige

Lombardia
Molise

Piemonte
Basilicata

Emilia Romagna
Abruzzo

Friuli Venezia Giulia


Valle d'Aosta

Calabria

Toscana

Campania

Puglia

Veneto
Umbria
paese è pari a ben 2.148.512 ettari. Il con-
sumo di suolo nell’ultimo anno ha coinvolto
anche le aree agricole e, sempre secondo i Fonte: nostre elaborazioni su dati ISPRA
dati ISPRA, ha interessato principalmente
i seminativi (-2.569 ettari) e, in misura mi-
nore, le foraggere (-407 ettari) e le colture A livello regionale si stima che vi sia sta- di suolo netto pari a poco meno di 499 et-
permanenti (-476 ettari). to nel 2021 un incremento del consumo tari rispetto all’anno precedente e che ciò
76
abbia permesso alla copertura artificiale Incidenza di suolo consumato per regione (%), 2021
di raggiungere la superficie complessiva di
158.695 ettari. L’incidenza di suolo consu- 14,00
mato in Puglia è pari all’8,2%, valore legger-
mente superiore al dato nazionale (7,1%) e 12,00
secondo solo alle regioni Lombardia, Veneto,
Campania e Emilia-Romagna. 10,00
Nell’ultimo anno il consumo di suolo pro ca-
pite in Puglia si attesta sui 403 mq/ab, va-
8,00
lore superiore al dato medio nazionale (366
mq/ab). Tra il 2006 e il 2021 si stima che
a livello regionale vi sia stato un consumo 6,00

di suolo netto di 13.752 ettari (pari a poco


meno del 12% del consumo di suolo netto 4,00

rilevato in Italia).
A livello provinciale è Lecce la provincia con 2,00
la più elevata percentuale di suolo consuma-
to (14,3% corrispondenti a 39.521 ettari), 0,00

Friuli-Venezia Giulia
mentre Brindisi ha il valore più elevato di

Emilia-Romagna
Trentino-Alto Adige
Valle d'Aosta

Piemonte
Basilicata

Campania
Abruzzo

Lombardia
Calabria

Toscana
Sardegna

Molise

Umbria

Veneto
Marche

Puglia
Liguria

Lazio
Sicilia
suolo consumato pro capite (poco meno di
520 mq/ab).
Fonte: nostre elaborazioni su dati ISPRA

77
USO DEI PRODOTTI CHIMICI
L’uso a scopi agricoli dei fertilizzanti di sinte- La seconda macrocategoria di formulati sentata dai prodotti fitosanitari: fungicidi e
si è responsabile per l’emissione di circa 1,25 chimici impiegati in agricoltura è rappre- battericidi, insetticidi e acaricidi, erbicidi ed
miliardi di tonnellate di CO2 a livello mondia-
le, pari al 25% del contributo emissivo dell’in-
tero comparto agricolo. Fertilizzanti distribuiti in agricoltura in Puglia (t)
A livello regionale, i dati relativi al quinquen-
nio 2017-2021 evidenziano come il trend di 250.000
utilizzo di fertilizzanti chimici (minerali,
organici e organo-minerali) si sia caratteriz-
zato per una fase inizialmente decrescente 200.000 196.520 193.257
(sino all’anno 2019) a cui è seguita una netta
169.027
inversione di tendenza che ha permesso di
153.604
raggiungere, ma non di eguagliare, i valori 150.000
registrati nel 2017. Con tali dati la Puglia si 128.939
conferma, purtroppo, al primo posto tra le re-
gioni meridionali nella distribuzione in agri- 100.000
coltura dei concimi chimici e al quinto posto
a livello nazionale, dietro a Emilia-Romagna,
Lombardia, Veneto e Piemonte. 50.000
25.280 20.551
Per avere un’idea dell’importanza economica 21.016 21.357 20.612 20.462
20.829
19.496
24.299
17.154
del mercato di tali prodotti chimici ad uso
agricolo in Italia, si consideri che il fatturato 0
2017 2018 2019 2020 2021
della filiera produttiva e commerciale nazio- Minerali Organici Organo Minerali
nale ammonta a circa 1 miliardo di euro, di
cui ben il 70% in quota ai concimi minerali. Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

78
essiccanti, altri principi a composizione mi- di Veneto, Emilia-Romagna e Sicilia, con un Composizione dei fitofarmaci impiegati in
sta. Per avere un’idea dell’importanza econo- impiego pari a circa il 10% del totale nazio- Puglia (000 t), 2020
mica della produzione degli agrofarmaci basti nale. Secondo l’indagine annuale dell’ISTAT
ricordare che nel 2020 l’Italia, con 56.372 sui fitosanitari, le quantità di tali formulati 11,7%
tonnellate, si è collocata al sesto posto a li- chimici utilizzati in agricoltura nel 2020
vello mondiale nella commercializzazione di ammontano a quasi 13 mila tonnellate, dato
tali prodotti e al terzo posto in Europa dopo perfettamente in linea con i valori registrati 19,0%
Spagna e Francia. Le industrie del settore nel precedente anno. I fungicidi e i battericidi 50,3%
occupano in Italia circa 2.000 addetti ed in- rappresentano i prodotti fitosanitari più uti-
vestono circa il 6% del loro fatturato com- lizzati a livello regionale (50,3% del totale),
plessivo in Ricerca e Sviluppo. seguono il gruppo degli erbicidi ed essiccanti
18,9%
La Puglia si conferma, anche per questa ca- (19%) e quello degli insetticidi e degli acarici-
tegoria, ai primi posti in Italia tra le regioni di (18,9%). Infine, la voce “altri fitosanitari e
a maggior utilizzo di fitofarmaci, alle spalle principi attivi vari” contribuisce con l’11,7%.

Fungicidi 6,48

Insetticidi e acaricidi 2,44

Erbicidi 2,45

Vari 1,50

Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

79
SOLARE FOTOVOLTAICO
Il solare rappresenta la seconda fonte più Lecce presenta a livello nazionale la maggio- lenza nelle regioni settentrionali e, in partico-
utilizzata per la produzione di energia elettri- re concentrazione di potenza fotovoltaica lare, in Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia
ca in Italia tra quelle rinnovabili dopo quella installata (3,2%) e la quota più elevata di e Piemonte.
idroelettrica. La Puglia, secondo quanto indi- produzione di energia elettrica da impianti Nell’ultimo anno si registrano in Puglia nel
cato nell’ultimo rapporto statistico del Gesto- fotovoltaici (964 GWh pari al 3,8% del totale settore agricolo 1.937 impianti (4,8% del
re Servizi Energetici (GSE), riveste un ruolo nazionale). numero complessivo nazionale nel settore
importante nel settore fotovoltaico naziona- A livello nazionale gli impianti si concentra- agricolo), aventi una potenza installata pari
le, con i quasi 59.000 impianti distribuiti sul no nel settore residenziale e, in maniera re- a 121 MW (4,7%) e una produzione lorda di
suo territorio nel 2021 (5,8% degli impianti siduale, nel settore agricolo. Gli impianti di 145 GWh. Rispetto all’anno precedente, nel
italiani) e con una potenza installata che sfio- quest’ultimo settore sono presenti in preva- 2021 si rilevano a livello regionale impor-
ra i 3 GW (13%). La regione si caratterizza
per i numerosi parchi fotovoltaici a terra di
Impianti, potenza e produzione lorda del fotovoltaico, 2021
grandi dimensioni e per avere, tra le regioni
italiane, la maggiore occupazione di superfi- 2021 Var. % 2021/2020
cie del suolo. Potenza Produzione Potenza Produzione
Il settore ha registrato nell’ultimo anno una Impianti Impianti
installata lorda installata lorda
crescita nel numero degli impianti (+8,6%) n MW GWh n MW GWh
in linea con quanto avvenuto sul piano na- Puglia 58.914 2.948 3.881 8,6 1,7 1,1
zionale e nel Mezzogiorno, mentre le cresci- Mezzogiorno 273.360 8.331 10.170 7,5 2,8 -0,6
te della potenza installata (+1,7%) e della Italia 1.016.083 22.594 25.039 8,6 4,4 0,4
produzione lorda (+1,1%) hanno registrato Impianti fotovoltaici nel settore agricolo
valori più contenuti. Bari è la provincia del Puglia 1.937 121 145 5,7 8,0 4,3
Sud con la percentuale più elevata di impianti Mezzogiorno 9.765 668 798 7,6 2,3 -3,4
Italia 40.358 2.570 2.844 5,9 3,0 -1,0
fotovoltaici installati nell’ultimo anno (2,1%
del totale nazionale), mentre la provincia di Fonte: nostre elaborazioni su dati GSE (Gestore Servizi Energetici)

80
tanti incrementi nel numero degli impianti settore raggiunge il valore del 44% a livello dalla realizzazione di impianti fotovoltaici a
(+5,7%), nella potenza installata (+8%) e regionale. terra circa 5.380 ettari di superficie agricola
nella produzione lorda (+4,3%). La percen- Con riferimento al consumo di suolo, l’ISPRA e che la categoria colturale più interessata a
tuale di energia autoconsumata in questo stima che in Puglia siano stati interessati livello regionale sia costituita dai seminativi
(4.085 ettari) e, più distanziata, dai vigneti
(641 ettari). La percentuale di suolo agricolo
Impianti fotovoltaici e potenza installata nel settore agricolo per regione, 2021 sostituito da tali impianti è stimata dall’I-
SPRA nello 0,3% del totale del suolo agricolo
(ISPRA, Consumo di suolo, dinamiche territo-
20.000 400
riali e servizi ecosistemici. Edizione 2022).
17.500 350

15.000 300

12.500 250
MW
n 10.000 200

7.500 150

5.000 100

2.500 50

0 0
Campania
Emilia Romagna
Lombardia

Marche

Abruzzo

Sardegna
Toscana
Trentino Alto Adige
Piemonte

Basilicata
Molise
Lazio
Veneto

Umbria
Valle d'Aosta

Puglia
Friuli Venezia Giulia

Calabria
Liguria

Sicilia
Impianti (n) Potenza installata (MW)

Fonte: nostre elaborazioni su dati GSE (Gestore Servizi Energetici)

81
ISBN 9788833852508

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