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Stefano Pierguidi
Nel 1934 Jacob Hess sugger che laffresco di Dome- preparatorio di Domenichino a Windsor Castle (fig.
nichino in palazzo Patrizi Costaguti fosse stato ese- 2), ha anche sottolineato come il tema del Tempo,
guito in due fasi distinte, datando intorno al 1614 il non semplicemente il Carro del Sole, fosse fin dalli-
Carro del Sole e intorno al 1621, al tempo in cui Ago- nizio il soggetto principale della decorazione3. In
stino Tassi eseguiva la quadratura, la Verit sollevata realt laffresco di palazzo Patrizi Costaguti com-
dal Tempo e i putti negli altri tre scomparti laterali positivamente e iconograficamente disomogeneo,
(fig. 1)1. Nel suo famoso saggio Veritas filia Tempo- poich il tema della Verit sollevata dal Tempo dovet-
ris del 1936 Fritz Saxl analizz laffresco di Domeni- te essere inserito dallartista in un secondo momen-
chino alla luce del concetto platonico del Sole come to, come risposta allaccusa di plagio mossa da Gio-
personificazione del Bene, sottolineandone quindi vanni Lanfranco alla pala daltare di Domenichino
lunitariet da un punto di vista iconografico2. Lin- con lUltima Comunione di san Gerolamo (1614;
terpretazione dello studioso stata unanimemente Roma, Pinacoteca Vaticana).
accolta, e Richard E. Spear, analizzando un disegno Nel disegno di Windsor Castle il Carro del Sole
1. Domenichino
e Agostino Tassi,
Il Carro del Sole
e la Verit sollevata
dal Tempo, Roma,
palazzo Costaguti
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2. Domenichino, preceduto da quello dellAurora e seguito dalle Ore nel giardino di Armida, raffigurato ad esempio in
I carri del Sole danzanti; in basso si riconoscono Titone e Cefalo. A dipinti assai celebri di Annibale Carracci (1601-
e dellAurora,
Windsor Castle, Spear si deve lindividuazione della principale fonte 1602 circa; Napoli, Gallerie Nazionali di Capodi-
Royal Collections iconografica dellinvenzione, il fregio di Baldassarre monte) e dello stesso Domenichino (1620-1621
Peruzzi alla Farnesina, che si affiancava naturalmen- circa; Parigi, Louvre)10. Il perch di tale scelta facil-
te alle decorazioni soffittali di Guido Reni e di Guer- mente intuibile: la relazione tra gli affreschi di
cino nei casini Borghese (oggi Pallavicini-Rospiglio- Domenichino e Guercino veniva sottolineata dalla
si; 1613-1614) e Ludovisi (1621)4. Domenichino raffigurazione dei carri, un motivo particolarmente
aveva ambiziosamente progettato un affresco che adatto alla decorazione di volte e soffitti.
costituisse una sintesi dei precedenti romani pi Una volta ricostruito il processo attraverso il quale
illustri nella tradizione iconografica dei carri cele- Patrizi arriv alla selezione dei soggetti degli affre-
sti5. probabile che fosse il committente stesso, schi commissionati a Domenichino e Guercino, la
Costanzo Patrizi, a suggerire quel tema. Nato nel lettura di Spear secondo cui il tema centrale del
1589 e nominato tesoriere generale da Paolo V nel disegno di Windsor sarebbe il Tempo stesso si rivela
1615, egli era stato riconfermato in quel ruolo da poco convincente, anche perch il Tempo non il
Gregorio XV nel 16216: non sorprende, quindi, che protagonista neanche della composizione finale,
egli si ispirasse ai due cicli pi noti commissionati dove al centro del discorso allegorico in effetti la
dai due cardinal nepoti di quei pontefici7. Anche Verit, condotta dal padre verso il Sole. Il cambia-
laccostamento del tema del Carro del Sole a quello mento fu quindi radicale: nessuno aveva mai raffi-
di Rinaldo e Armida deve essere stato suggerito dal gurato prima il tema della Veritas filia Temporis
casino Borghese. Nei due ambienti minori ai lati associato al carro del Sole, e nessuno lo avrebbe fatto
della sala con laffresco di Reni, Domenico Passigna- in seguito. Lo stesso Poussin, che pure cit esplicita-
no e Giovanni Baglione avevano infatti dipinto, mente il gruppo di Domenichino in un dipinto oggi
rispettivamente, La Battaglia di Rinaldo e Armida e al Louvre, omise il carro del Sole11. anche impro-
Armida incorona Rinaldo addormentato8. Sempre su babile che Domenichino abbia fatto riferimento alla
commissione di Patrizi, Guercino esegu lArmida concezione platonica del Sole come personificazio-
rapisce Rinaldo sul suo Carro sul soffitto di unaltra ne del Bene, come riteneva Saxl: egli era un pittore
sala del palazzo, raffigurando il momento immedia- colto per gli standard dellepoca12, ma certamente
tamente successivo a quello dellaffresco di Baglio- non si dilettava di filosofia, e i semplici criteri con
ne9: si trattava di un soggetto decisamente atipico, cui vennero selezionati i soggetti dei due affreschi di
rispetto al successivo, canonico episodio di Rinaldo Domenichino e Guercino porta a escludere lesi-
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ficativa variante dallo stesso Poussin nel grande probabile che lo stesso Bernini avesse deciso di
dipinto del 1641 eseguito per il cardinale Richelieu scolpire la Verit seguendo lesempio di Domenichi-
(Parigi, Louvre), scopertamente ispirato allaffresco no. Antoine Coypel affermava di aver sentito dire da
romano di Domenichino49, la Verit insidiata dalla Bernini che egli rimpiangeva di non aver lodato
Maldicenza e dallInvidia. Nelliconografia cinque- pubblicamente lUltima Comunione di san Gerolamo
centesca della Veritas filia Temporis solo la prima, di Domenichino allepoca delle polemiche per non
indicata come Bugia o come Calunnia, perseguitava contraddire un potente gentiluomo suo amico, da
la Verit50: linclusione dellInvidia potrebbe essere identificare forse con Scipione Borghese52. Poco
stata suggerita a Poussin dalle vicende che avevano prima di morire, quindi, lo scultore ricordava anco-
coinvolto e amareggiato Domenichino. Poussin, ra bene quellepisodio che aveva appassionato tutto
come noto, fu uno dei pi grandi estimatori del lambiente artistico romano dei primi anni venti. E,
bolognese e in particolare della sua pala in San avendo egli stesso subto pi tardi le calunnie dei
Gerolamo della Carit, che egli giudicava il pi suoi nemici a proposito del campanile di San Pietro,
grande dipinto di Roma insieme alla Trasfigurazione si pentiva di non aver difeso Domenichino dai suoi
di Raffaello51. Domenichino, da parte sua, non detrattori. Bernini doveva quindi conoscere anche
avrebbe potuto raffigurare lInvidia nellaffresco di laffresco di palazzo Patrizi Costaguti e il suo rap-
palazzo Patrizi Costaguti se non a rischio di com- porto con la polemica intorno allUltima Comunio-
promettere ulteriormente lomogeneit della com- ne di san Gerolamo. Non esiste in fondo nessun pre-
posizione e del significato dellinvenzione. cedente pi diretto e vicino per la Verit di Bernini.
Questo articolo stato scritto nel 2008 e la bibliografia da 1657 (catalogo della mostra), Roma 2001, p. 63. Come
considerarsi aggiornata a quella data. Non si quindi potuto noto, il Carro del Sole preceduto dallAurora di Reni era
tener conto del catalogo Innocente e calunniato: Federico accompagnato da quattro scene campestri allusive delle sta-
Zuccari (1539/40-1609) e le vendette dartista, a cura di C. gioni affrescate da Paul Bril, mentre in una sala adiacente a
Acidini e E. Capretti, Firenze 2009. quella affrescata da Guercino con il Carro dellAurora erano
quattro paesaggi di Domenichino, Viola, Bril e lo stesso
Guercino. Nel palazzo acquistato dalla famiglia Patrizi nel
1
J. Hess, Die Knstlerbiographien von Giovanni Battista Pas- 1598 si trovava gi un fregio con i Mesi che Francesca Cap-
seri, Leipzig 1934, pp. 38-39, nota 2. pelletti ha riferito alla bottega di Antonio Tempesta con una
2 F. Saxl, Veritas filia Temporis, in Philosophy and History. datazione intorno al 1576-1579, cfr. F. Cappelletti, Paul Bril e
Essays presented to Ernst Cassirer, Oxford 1936, pp. 213-214. la pittura di paesaggio a Roma, 1580-1630, Roma 2006, pp.
3 R.E. Spear, Domenichino, 2 voll., New Haven and London 17-18. Giovanni Baglione riferisce peraltro che: Molte opere
1982, I, p. 234; A. Mignosi Tantillo, in C. Strinati e A. Tantil- del suo [di Bernardino Cesari] stanno in fregi di stanze gi
lo (a cura di), Domenichino 1581-1641 (catalogo della de Signori Patritii, et hora de Signori Costaguti in piazza
mostra), Milano 1996, p. 495. Matthea, cfr. G. Baglione, Le vite de pittori, scultori et archi-
4 R.E. Spear, in Domenichino cit., p. 234. tetti: dal Pontificato di Gregorio XIII fino a tutto quello dUr-
5 Su questa tradizione cfr. S. Pierguidi, Le bore pi principa- bano VIII, Roma 1642, pp. 147-148; M. Minozzi, La famiglia
li del giorno: liconografia della Notte, dellAurora e del Gior- Patrizi cit., pp. 19-20; H. Rttgen, Il Cavalier Giuseppe Cesari
no, in Schifanoia, 22/23, 2002, pp. 121-144, con bibliografia dArpino: un grande pittore nello splendore della fama e nel-
precedente. lincostanza della fortuna, Roma 2002, pp. 522 e 562. Sulla
6 M. Minozzi, La famiglia Patrizi a Roma, in A.M. Pedrocchi tradizionale associazione del carro del Sole con le stagioni, i
(a cura di), Le Stanze del Tesoriere. La Quadreria Patrizi: cul- lavori nei campi o semplicemente con paesaggi campestri,
tura senese nella storia del collezionismo romano del Seicento, cfr. F. Cappelletti, Luso delle Metamorfosi di Ovidio nella
Milano 2000, p. 19. decorazione ad affresco della prima met del Cinquecento: il
7 Il rapporto tra il collezionismo di Patrizi e quello di Scipio- caso della Farnesina, in Die Rezeption der Metamorphosen
ne Borghese stato sottolineato da A.M. Pedrocchi, Costanzo des Ovid in der Neuzeit: der antike Mythos, in H. Walter, H.
Patrizi, Cassiano dal Pozzo ed altri amatori darte nella Roma Horn (a cura di), Text und Bild, Berlin 1995, pp. 115-128; S.
di Papa Borghese, in F. Solinas (a cura di), Segreti di un colle- Pierguidi, Le drame de la lumire et de lombre: la tradizione
zionista: le straordinarie raccolte di Cassiano dal Pozzo, 1588- iconografica della sequenza Notte-Aurora-Giorno, in Studi
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Romani, L, 2002, pp. 279-281; R. Ubl, Guido Renis Aurora: London 1986, pp. 149-150. Il rilievo, tra laltro, fu una delle
politische Funktion, Gattungspoetik und Selbstdarstellung der fonti iconografiche della cosiddetta Danza della Vita Umana
Malerei im Gartenkasino der Borghese am Quirinal, in Jahr- (in realt una Danza delle Stagioni) di Nicolas Poussin (Lon-
buch des Kunsthistorischen Museums Wien, I, 1999, pp. 213 dra, Wallace Collection), un dipinto che per altri versi si lega
e 220; F. Cappelletti, Paul Bril cit., pp. 276 e 302. al disegno di Domenichino di Windsor, cfr. R.E. Spear, in
8 Sul significato degli affreschi del casino Borghese cfr. R. Ubl, Domenichino cit., p. 235; R. Beresford, A Dance to the Music
Guido Renis Aurora cit., pp. 209-241; M. Beer, I sogni di Sci- of Time by Nicolas Poussin, London 1995, p. 43; M. Bull,
pione: visione, allegoria, letteratura nel Casino dellAurora di Poussin and Nonnos, in The Burlington Magazine, CXL,
Palazzo Rospigliosi-Pallavicini a Roma, in A. Guidotti, M. 1998, p. 736.
Rossi (a cura di), Percorsi tra parole e immagini (1400 - 1600), 19 possibile che Domenichino si rifacesse a unedizione
Lucca 2000, pp. 179-201. secentesca delle Immagini degli di di Vincenzo Cartari in cui
9 B. Sandstrm, Lenlvement de Renaud par Armide, un des- scritto che Ercole poteva significavare sia il Tempo che il Sole,
sin de Bnigne Gagneraux, in Gazette des Beaux Arts, CIII, cfr. V. Cartari, Le imagini de gli dei de gli antichi, Padova 1608,
1984, pp. 99-100. p. 322 (il passaggio era chiaramente indicato anche nellindice
10 D. Posner, Annibale Carracci. a study in the reform of Italian dellopera). Domenichino consult molto probabilmente una
painting around 1590, London 1971, II, p. 578; R.E. Spear, delle edizioni di primo Seicento del manuale di Cartari pub-
Domenichino cit., p. 221. Altrettanto inusuale il soggetto di blicate dal Tozzi, dalle cui illustrazioni egli trasse ispirazione
un dipinto di Poussin a Berlino, Gemldegalerie, che raffigu- per la posizione delle gambe dei cavalli del carro di Apollo-
ra il momento immediatamente precedente, in cui Armida fa Sole e per linserimento di Pegaso in quello dellAurora, cfr.
trasportare da alcuni amorini Rinaldo addormentato per Pierguidi, Le bore pi principali del giorno cit., p. 137.
portarlo via sul suo carro, cfr. H. Keazor, Coppies bien que 20
J. Hess, Die Knstlerbiographien cit., p. 121.
mal fettes: Nicolas Poussins Rinaldo and Armida re-exami- 21 G.P. Bellori, Le vite [ed. Borea cit.], pp. 324-325.
ned, in Gazette des Beaux Arts, CXXXVI, 2000, pp. 253-264 22 G.B. Passeri, Vite de pittori, scultori ed architetti, che anno
e S. Lavessire, in O. Bonfait e J.-C. Boyer, (a cura di), Intor- lavorato in Roma morti dal 1641 fino al 1673, Roma 1772, p. 26.
no a Poussin. Ideale classico e epopea barocca tra Parigi e Roma 23 S. Pierguidi, Dalla Veritas filia Temporis di Francesco Marco-
(catalogo della mostra), Roma 2000, pp. 66-71. lini allAllegoria di Londra del Bronzino: il contributo di Fran-
11 Su questo dipinto cfr. nota 49. cesco Salviati, in Artibus et historiae, 26, 2005, pp. 165-168.
12 R.E. Spear, in Domenichino cit., pp. 8-9, 27-28 e 153-155. 24 G. De Tervarent, Veritas and Justitia Triumphant, in Jour-
13 C. Ripa, Iconologia, Roma 1593, p. 285. nal of the Warburg and Courtauld Institutes, VII, 1944, pp.
14 C. Ripa, Iconologia, Roma 1603, p. 500. 95-96; D. Benati, in D. Benati, E. Riccomini (a cura di), Anni-
15 J. Hess, Die Knstlerbiographien cit., p. 38. bale Carracci (catalogo della mostra, Bologna), Milano 2006,
16 G.P. Bellori, Le vite de pittori, scultori e architetti moderni, pp. 164-165. Sulla provenienza del dipinto cfr. T. Montanari,
Roma 1672, pp. 21-22 (edizione a cura di E. Borea, Torino Francesco Barberini, lArianna di Guido Reni e altri doni per
1976, pp. 324-325). Anche per gli affreschi di Annibale Car- la Corona dInghilterra: lultimo atto, in Studi sul Barocco
racci della Galleria Farnese e per quelli di Agostino Carracci romano: scritti in onore di Maurizio Fagiolo dellArco, Milano
nel palazzo del Giardino di Parma, Bellori diede uninterpre- 2004, p. 84.
tazione distorta del loro significato, cfr. C. Dempsey, Et nos 25 S. Beguin, Quelques remarques propos des changes entre
cedamus amori: Observations on the Farnese Gallery, in The la Flandre, Rome, Fontainebleau et Paris, in N. Dacos (a cura
Art Bulletin, L, 1968, pp. 364-368; J. Anderson, The Sala di di), Fiamminghi a Roma 1508-1608 (atti del convegno inter-
Agostino Carracci in the Palazzo del Giardino, in Art Bulle- nazionale), Bollettino darte, 100, 1999, p. 242.
tin, LII, 1970, pp. 42-43; S. Pierguidi, SullAmor Omnia Vin- 26 Il dipinto citato in un inventario della collezione Colon-
cit del J. Paul Getty Museum e la fortuna delle allegorie da- na del 1714 come il Tempo che abbraccia una donna, e in
more a Roma intorno al 1600, in Bollettino darte, XCI/137- uno del 1783 come il Tempo che rapisce la Bellezza, cfr. E.A.
138, 2006, pp. 68-69. Bellori non comprese correttamente Safarik, Collezione dei dipinti Colonna: inventari 1611-1795,
neanche il soggetto della Caccia di Diana di Domenichino Munich 1996, II, pp. 478, no. 2092; 642, no. 393; H. Rttgen,
(Roma, Galleria Borghese), cfr. S. Pierguidi, La freccia in aria, Il Cavalier Giuseppe Cesari cit., p. 432. Lestensore dellinven-
ovvero la rappresentazione del tempo in pittura: La Caccia di tario del 1783 commise un errore simile a quello degli esten-
Diana di Domenichino e Le tre Parche di Simon Vouet, in Les sori degli inventari della collezione Spada del 1718 e 1759,
Cahiers dHistoire de lArt, 7, 2009, pp. 20-25. Su tutto il che indicarono quello stesso soggetto per il Ratto di Orithia
problema delle letture iconografiche di Bellori cfr. S. Piergui- di Francesco Solimena, cfr. R. Cannat, M.L. Vicini, La Galle-
di, E se noi riconosciamo bene la mente dellArtefice: Bellori ria di Palazzo Spada: genesi e storia di una collezione, Roma
e la nascita delliconologia come (fallace) scienza interpretati- 1992, pp. 149 e 174, n. 739.
va, in Cesare Ripa und die Begriffsbilder der Frhen Neuzeit 27 D. Bernini, Vita del cavalier Gio. Lorenzo Bernino, Roma
(atti del convegno, Universit di Heidelberg), in corso di 1713, pp. 80-81; Sulla Verit cfr. soprattutto H. Kauffmann,
pubblicazione. Giovanni Lorenzo Bernini: die figrlichen Kompositionen, Ber-
17 R.E. Spear, in Domenichino cit., pp. 234-235. lin 1970, pp. 194-221 e M. Winner, in A. Coliva e S. Schtze
18 Lassociazione di Paride al Carro del Sole poteva essere (a cura di), Bernini scultore. La nascita del Barocco in Casa
stata suggerita dal celeberrimo rilievo di villa Medici inciso Borghese (catalogo della mostra), Roma 1998, pp. 290-309.
da Marcantonio Raimondi, cfr. P.P. Bober, R. Rubinstein, 28 J.M. Massing, Du texte a limage: la Calomnie dApelle et son
Renaissance artists & antique sculpture: a handbook of sources, iconographie, Strasbourg 1990, pp. 157, 208, 210 e 356-364.
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