Direzione Investimenti
Loc. Poggio Cuculo, Patrignone 52100 Arezzo
COMUNE DI LATERINA
Provincia di Arezzo
PROGETTISTA:
COLLABORAZIONE ESTERNA:
Direttore Tecnico
Ing. Carlo Farcomeni
PROGETTO ESECUTIVO
REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO DI DEPURAZIONE A SERVIZIO DEL
COMUNE DI LATERINA
ELABORATO:
R-06
N.
0.0
1 EMISSIONE
FILE
REL_STRUT
DATA
nov. 2007
COMUNE DI LATERINA
(Provincia di Arezzo)
REALIZZAZIONE DELLIMPIANTO DI
DEPURAZIONE A SERVIZIO DEL COMUNE DI
LATERINA
PROGETTO ESECUTIVO
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SOMMARIO
1.
GENERALITA' ..................................................................................................... 4
2.
3.
3.2.
3.3.
3.4.
5.
4.2.
4.3.
4.4.
4.5.
Generalit....................................................................................................... 20
5.2.
5.2.1.
5.2.2.
5.2.3.
5.2.4.
5.2.5.
Metodologia di verifica.......................................................................... 25
5.2.5.1.
5.2.5.2.
5.2.5.3.
5.2.6.
5.3.
5.3.1.
5.4.
Edificio servizi....................................................................................... 34
gennaio 2007
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5.4.1.
Generalit............................................................................................... 47
5.4.2.
Vasca di grigliatura................................................................................ 49
5.4.3.
5.4.4.
5.4.5.
Vasca di sedimentazione........................................................................ 81
5.4.6.
Dissabbiatore ......................................................................................... 92
5.4.7.
5.4.8.
5.4.9.
5.4.10.
5.4.11.
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1. GENERALITA'
Oggetto della presente relazione sono i calcoli definitivi di verifica delle strutture
relative ai lavori di Realizzazione dellimpianto di depurazione a servizio del Comune
di Laterina in provincia di Arezzo.
Le opere in progetto che sono state oggetto di verifica sono costituite da:
- vasca di grigliatura;
- impianto di sollevamento;
- vasca di denitrificazione;
- vasche di ossidazione;
- vasca di sedimentazione;
- dissabbiatore;
- vasca di clorazione;
- stazioni di sollevamento per ricircolo liquami e ricircolo fanghi;
- vasca di digestione dei fanghi;
- ispessitore fanghi;
- locali servizi.
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2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il progetto delle strutture in esame stato condotto in accordo con quanto prescritto
dalla seguenti normative:
- D.M. 14/09/2005:
Riferimenti tecnici
CIRCOLARI
Circ. Min. LL.PP. 10/04/1997:
Circ.Min. LL.PP.1988,
n.30483
Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio
(e successive modifiche)
DM LL.PP. 16/01/96:
DM LL.PP. 09/01/96:
DM LL.PP. 11/03/88:
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EUROCODICI
EC2
EC7
EC8
Progettazione geotecnica
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3.1.
Strutture di fondazione
Rck 30 MPa
Strutture di elevazione
Rck 30 MPa
Rck 15 MPa
Copriferri minimi
3,0 cm
c = 25 kN/m
Classe di esposizione
XC3
(UNI11104)
Strutture di fondazione
Rck 30 MPa
Strutture di elevazione
Rck 30 MPa
Rck 15 MPa
Copriferri minimi
3,0 cm
Peso di volume
c = 25 kN/m
Classe di esposizione
XC2+XA1 (UNI11104)
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249 DaN/cm2
131 DaN/cm2
26 DaN/cm2
fctk = 0.7fctm =
18 DaN/cm2
fcfm =1.2fctm =
31 DaN/cm2
fctd = fctk/1.6 =
11,37 DaN/cm2
Tensione ammissibile
a = 255 N/mm2
fy/fyk 1,35
(ft/fy)medio 1,13
Nel caso si presenti la necessit di interrompere i getti (in funzione delle dimensioni dei
vari elementi costruttivi e/o di eventuali necessit di cantiere) si dovranno predisporre
armature di attesa con lunghezze di sovrapposizione non inferiori a 40 diametri.
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4. INQUADRAMENTO GEOLOGICO-GEOTECNICO
4.1.
LINEAMENTI GEOLOGICI
Larea in esame localizzata nel territorio comunale di Laterina, nella parte sudorientale del bacino di Montevarchi.
In particolare, il comparto individuabile in prossimit del fiume Arno, nella porzione
di pianura alluvionale compresa tra lArno stesso (a Sud), il Torrente Oreno (a Ovest) e
la Strada Provinciale Vecchia Aretina (a Nord). Larea di intervento posta ad una
distanza minima di 50 m sia dal Fiume Arno che dal Torrente Oreno.
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La quota media sul livello del mare dellattuale piano campagna di circa 172 m.
Sono assenti forme e/o processi di dissesto geomorfologico implicanti movimenti di
massa attivi e/o quiescenti.
Si rilevano due unit litologiche costituite da depositi fluvio-lacustri e alluvionali a
tessitura variabile, sedimentati durante il Quaternario.
La successione stratigrafica dellarea in esame viene ad essere costituita dalle seguenti
unit litologiche:
-
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Lunit delle alluvioni attuali e recenti depositate dellArno e dai suoi tributari
costituita superiormente da argilla limosa, limo e limo argilloso, passante
prevalentemente a ghiaie, ciottolame e sabbie. Tali depositi si rilevano nella pianura
alluvionale ed in particolare in corrispondenza del comparto di intervento.
Al di sotto di tale unit si trovano i depositi fluvio-lacustri villafranchiani, costituiti in
tale area da sedimenti argilloso-limosi con possibili livelli e lenti di ghiaie e sabbie.
Tali terreni affiorano a Nord del comparto di intervento, a monte della Strada
Provinciale Vecchia Aretina.
4.2.
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4.3.
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La Stratigrafia di Sintesi sopra riportata viene assunta in via cautelativa per modellare in
maniera univoca l'area di sedime delle opere in progetto, ai fini della determinazione delle
spinte delle terre. Tale scelta univoca nella caratterizzazione del terreno viene adottata in
quanto, pur con una modesta variabilit delle potenze degli strati presenti, essi si ripetono
con regolarit nelle varie prove penetrometriche statiche condotte. I vari strati sono stati
modellati scegliendo un valore dell'angolo d'attrito cautelativo tra i vari misurati nelle
prove. Inoltre, per quanto concerne lo strato di argille e limi poco consistenti, esso stato
trascurato per i seguenti motivi:
per la scarsa potenza dello strato stesso, che una lente di spessore massimo di
0,50-1,00 mt;
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La falda stata rinvenuta, nelle prove in cui si fatto uso del piezometro, ad profondit
variabili da 5.89 m a 7.00 m dal piano campagna. Nella schematizzazione adottata si
convenuto assumere per essa, in via comunque cautelativa, la profondit di 5.0 m dal piano
di campagna.
4.4.
Il Comune di Laterina (AR) nella classificazione dei comuni sismici inserito in Zona
3, secondo lOrdinanza P.C.M. 3274/03 e successive modifiche, mentre non risultava
classificato fra i comuni sismici dalla delibera regionale n.94 del 12/02/85.
Nellambito dello studio geologico del sito, non sono state eseguite prove specifiche
per la determinazione delle Vs30 (velocit media di propagazione entro 30 m di
profondit delle onde di taglio), da cui identificare la categoria del suolo di fondazione.
Sulla base dei dati disponibili e delle conoscenze acquisite, i terreni che caratterizzano
il substrato dei vari manufatti possono essere classificati nella categoria "C" di suolo di
fondazione.
C - Depositi di sabbie e ghiaie mediamente addensate, o di argille di media
consistenza, con spessori variabili da diverse decine fino a centinaia di metri,
caratterizzati da valori di Vs30 compresi tra 180 e 360 m/s (15 < NSPT < 50, 70
<cu<250 kPa) .
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4.5.
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Tanto per le opere in fondazione delle strutture in elevato, quanto per le opere interrate,
si far riferimento alle prescrizioni contenute nel capitolo 7 del D.M.14/09/2005.
Linterazione terreno struttura viene modellata secondo due distinte modalit
rispettivamente per le fondazioni e per le pareti perimetrali.
Per quanto concerne le fondazioni, siano esse platee o travi rovesce, si adotta un
modello su suolo elastico alla Winkler; nelle calcolazioni effettuate verr assunta una
costante di sottofondo pari a: Kw = 2,00 DaN/cm3.
Per quanto riguarda invece i setti dei manufatti scatolari, le spinte agenti su di essi
verranno calcolate secondo la stratigrafia di sintesi definita al paragrafo 4.3, adottando i
coefficienti di spinta in quiete Ko = (1-senF) x OCRn.
Le verifiche andranno condotte per entrambe le combinazioni A1+M1 ed A2+M2,
previste dal D.M. 14/09/2005 al punto 7.2.5;, utilizzando i coefficienti parziali di cui
alle tabelle seguenti:
Tabella I
Tabella II
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5.1. GENERALIT
Il progetto in esame prevede la realizzazione dei seguenti manufatti interrati in c.a.
gettati in opera:
- vasca di grigliatura;
- impianto di sollevamento;
- vasca di denitrificazione;
- vasche di ossidazione;
- vasca di sedimentazione;
- dissabbiatore;
- vasca di clorazione;
- stazioni di sollevamento per ricircolo liquami e ricircolo fanghi;
- vasca di digestione dei fanghi;
- ispessitore fanghi;
Verr infine preso in esame il progetto di realizzazione di un edificio servizi, avente
struttura a telaio in c.a.
5.2.1.
La valutazione
resistenze dei
secondo teorie
dettagliati, in
Metodologia di calcolo
degli effetti delle azioni sui manufatti, cos come la valutazione delle
componenti strutturali e la sicurezza strutturale verranno valutate
e metodi di calcolo numerico. Si far ricorso a modelli di calcolo
grado di correlare le azioni con i relativi effetti (es. azione e
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5.2.2.
La misura della sicurezza verr valutata attraverso il metodo dei coefficienti parziali
di sicurezza espresso dalla equazione formale:
in cui
Rd = resistenza di progetto della struttura; funzione dei valori caratteristici Rk,i di
ciascun materiale, diviso per un coefficiente parziale m,i (> 1) di sicurezza sulla
resistenza del materiale e per un ulteriore coefficiente parziale di sicurezza R,d
che tiene conto delle incertezze nel modellare la resistenza (R,d >1);
Ed = effetto delle azioni di progetto, una funzione del valore caratteristico di ciascuna
azione Fk,i moltiplicato per un coefficiente parziale di sicurezza F,i e per un
ulteriore coefficiente parziale di sicurezza E,d che tiene conto delle incertezze nel
modellare le azioni e i loro effetti (E,d >1). Ed anche funzione del coefficiente
di combinazione per lazione i-esima i .
I valori di progetto ad dei dati geometrici (dimensioni degli elementi) usati per valutare
gli effetti delle azioni o le resistenze, sono assunti uguali ai valori nominali anom
incrementati o ridotti (a seconda della condizione pi gravosa) di possibili deviazioni
a.
La vita utile di progetto dei manufatti in esame, inteso come periodo di tempo nel quale
le strutture, purch soggette a manutenzione ordinaria, devono poter essere utilizzate
per lo scopo al quale sono state destinate, stata assunta in Classe 1.
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5.2.3.
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5.2.4.
Le azioni prese in esame per lanalisi e le verifiche dei manufatti in progetto verranno
classificate secondo la variazione della loro intensit nel tempo in:
Permanenti (G) : azioni che agiscono durante tutta la vita della costruzione e la
loro variazione di intensit nel tempo cos piccola e lenta
da poterle considerare con sufficiente approssimazione
costanti nel tempo (es. peso proprio della struttura, peso di
ciascuna sovrastruttura, forze indotte dalla pressione del
terreno-escluse gli effetti di carichi variabili applicati al
terreno stesso-, forze risultanti dalla pressione dellacqua,
quando si configurino costanti nel tempo, ecc.);
Variabili (Q)
Particolare attenzione verr riservata al calcolo dellazione sismica, che verr effettuata
in accordo con le prescrizioni delle NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
(D.M. 14/09/2005).
Relazione di calcolo delle strutture in c.a.doc
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con:
- ag = 0.15g (per zona 3);
- S fattore che tiene conto della categoria del suolo di fondazione;
= 10 /(5 +)
- TB, TC, TD periodi che separano i diversi rami dello spettro, dipendenti dalla categoria
del suolo di fondazione.
I valori dei parametri che definiscono la forma delle spettro derivano dalle indagini di
risposta sismica locale.
In mancanza di tali accurate determinazioni, si possono assumere, come stato fatto
per il caso in esame, i valori di TB, TC, TD e S riportati nella Tabella sottostante,
considerando un suolo di fondazione Tipo C.
Relazione di calcolo delle strutture in c.a.doc
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Per le verifiche strutturali, gli spettri utilizzati per i diversi stati limite (SLU SLD)
discenderanno dallo spettro elastico sopra definito ed opportunamente modificato come
ai paragrafi seguenti.
5.2.5.
Metodologia di verifica
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dove:
Gkj rappresenta il valore caratteristico della j-esima azione permanente (peso proprio,
carichi permanenti portati, precompressione, ecc);
Qk1 rappresenta il valore caratteristico dell'azione variabile di base di ogni
combinazione;
Q ki rappresenta il valori caratteristico della i-esima azione variabile;
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I valori di ag, in questo caso, sono gli stessi che si adottano per lo spettro di risposta
elastico. Salvo pi accurate determinazioni, i valori di TB, TC, TD ed S da assumere, per
la categoria di suolo di fondazione C sono riportati nella Tabella I , per le componenti
orizzontali e nella Tabella II, per la componente verticale.
Tab. I
Tab. II
Dovr essere verificato che gli spostamenti strutturali non producano danni tali da
rendere temporaneamente inagibile ledificio. Questa condizione si potr ritenere
soddisfatta quando gli spostamenti interpiano ottenuti dallanalisi (dr) siano inferiori al
limite cautelativo di 0.003h
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dove
dr lo spostamento interpiano, ovvero la differenza tra gli spostamenti al solaio
superiore ed inferiore;
h laltezza del piano.
Gkj rappresenta il valore caratteristico della j-esima azione permanente (peso proprio,
carichi permanenti portati, precompressione, ecc);
Qk1 rappresenta il valore caratteristico dell'azione variabile di base di ogni
combinazione;
Q ki rappresenta il valori caratteristico della i-esima azione variabile;
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R ck
m,c Ec
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con,
m,c, pari a 1,5 per condizioni ambientali aggressive e combinazioni di carico sia rara
sia quasi permanente;
Ec, pari a 1,5 per condizioni ambientali aggressive e combinazione di carico rara; pari a
1,9 per condizioni ambientali aggressive e combinazione di carico quasi permanente.
La tensione massima s nellacciaio, indotta dalle azioni dovute alle combinazioni rare,
deve rispettare la limitazione seguente:
f yk
1,25
5.2.6.
Tanto per le opere in fondazione delle strutture in elevato, quanto per le opere interrate,
si far riferimento alle prescrizioni contenute nel capitolo 7 del D.M.14/09/2005.
Linterazione terreno struttura viene modellata secondo due distinte modalit
rispettivamente per le fondazioni e per le pareti perimetrali.
Per quanto concerne le fondazioni, siano esse platee o travi rovesce, si adotta un
modello su suolo elastico alla Winkler; nelle calcolazioni effettuate verr assunta una
costante di sottofondo pari a: Kw = 2,00 DaN/cm3.
Per quanto riguarda invece i setti dei manufatti scatolari, le spinte agenti su di essi
verranno calcolate secondo la stratigrafia di sintesi definita al paragrafo 3.3, adottando i
coefficienti di spinta in quiete Ko = (1-senF) x OCR(n).
Le verifiche andranno condotte per entrambe le combinazioni A1+M1 ed A2+M2,
previste dal D.M. 14/09/2005 al punto 7.2.5, utilizzando i coefficienti parziali di cui
alle tabelle seguenti:
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Tabella I
Tabella II
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5.3.1.
Edificio servizi
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Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
Sovraccarico permanente:
manto di copertura in coppi
60
daN/m2
impermeabilizzazione
30
daN/m2
240
daN/m2
330
daN/m2
TOTALE
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100
daN/m2
Il carico neve sulle coperture sar valutato infatti con la seguente espressione:
qs = i qsk
dove
qs il carico neve sulla copertura;
DESCRIZIONI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 15
PESO PROPRIO
1,40
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
SOVRACCARICO PERMAN. 1,40
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
Acc.Abitazioni Altr. 1,50
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
Acc.Tetti+neve Ult.P 1,50
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
Corr. Tors. dir. 0
0,00
1,00 -1,00
1,00 -1,00
1,00 -1,00
1,00 -1,00 -1,00
1,00 -1,00
1,00 -1,00
1,00
Corr. Tors. dir. 90
0,00
0,30
0,30 -0,30 -0,30 -0,30 -0,30
0,30
0,30
0,30
0,30 -0,30 -0,30 -0,30 -0,30
MASSE CONC. DIR. 0
0,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00 -1,00 -1,00 -1,00 -1,00 -1,00 -1,00
MASSE CONC. DIR. 90
0,00
0,30
0,30
0,30
0,30 -0,30 -0,30 -0,30 -0,30
0,30
0,30
0,30
0,30 -0,30 -0,30
DESCRIZIONI
16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
PESO PROPRIO
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
SOVRACCARICO PERMAN. 1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
Acc.Abitazioni Altr. 0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
Acc.Tetti+neve Ult.P 0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
0,20
Corr. Tors. dir. 0
-1,00
1,00
0,30 -0,30
0,30 -0,30
0,30 -0,30
0,30 -0,30 -0,30
0,30 -0,30
0,30 -0,30
Corr. Tors. dir. 90
0,30
0,30
1,00
1,00 -1,00 -1,00 -1,00 -1,00
1,00
1,00
1,00
1,00 -1,00 -1,00 -1,00
MASSE CONC. DIR. 0
-1,00 -1,00
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30
0,30 -0,30 -0,30 -0,30 -0,30 -0,30
MASSE CONC. DIR. 90
-0,30 -0,30
1,00
1,00
1,00
1,00 -1,00 -1,00 -1,00 -1,00
1,00
1,00
1,00
1,00 -1,00
DESCRIZIONI
31 32 33
PESO PROPRIO
1,00
1,00
1,00
SOVRACCARICO PERMAN. 1,00
1,00
1,00
Acc.Abitazioni Altr. 0,30
0,30
0,30
Acc.Tetti+neve Ult.P 0,20
0,20
0,20
Corr. Tors. dir. 0
0,30 -0,30
0,30
Corr. Tors. dir. 90
-1,00
1,00
1,00
MASSE CONC. DIR. 0
-0,30 -0,30 -0,30
MASSE CONC. DIR. 90
-1,00 -1,00 -1,00
DESCRIZIONI
PESO PROPRIO
1,00
SOVRACCARICO PERMAN. 1,00
Acc.Abitazioni Altr. 1,00
Acc.Tetti+neve Ult.P 1,00
Corr. Tors. dir. 0
0,00
Corr. Tors. dir. 90
0,00
MASSE CONC. DIR. 0
0,00
MASSE CONC. DIR. 90
0,00
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Pag. 37 di 153
Comb. frequenti
DESCRIZIONI
PESO PROPRIO
1,00
SOVRACCARICO PERMAN. 1,00
Acc.Abitazioni Altr. 0,50
Acc.Tetti+neve Ult.P 0,30
Corr. Tors. dir. 0
0,00
Corr. Tors. dir. 90
0,00
MASSE CONC. DIR. 0
0,00
MASSE CONC. DIR. 90
0,00
DESCRIZIONI
PESO PROPRIO
1,00
SOVRACCARICO PERMAN. 1,00
Acc.Abitazioni Altr. 0,30
Acc.Tetti+neve Ult.P 0,10
Corr. Tors. dir. 0
0,00
Corr. Tors. dir. 90
0,00
MASSE CONC. DIR. 0
0,00
MASSE CONC. DIR. 90
0,00
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Fattore di struttura
Il fattore di struttura da utilizzare per ciascuna direzione della azione sismica dato
dalla seguente espressione:
q = q o KD KR
nella quale, in considerazione della tipologia strutturale,
-
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GETTO IN OPERA
PIGNATTA
RES 8/15x15
214
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La verifica a taglio viene effettuata tenendo in conto la sezione rettangolare del travetto
12 cm x 14 cm.
Nello specifico:
VRd = 0.25 f ctd r (1 + 50 l ) bw d (D.M.09/01/1996)
Con il significato dei simboli della normativa in uso.
fctd=11.37 daN/cm2
r=1.44
l =
As
3.1
=
= 0.0161
d bw 16 12
VRd=14.18 kN>6.73 kN
La verifica risulta dunque soddisfatta.
Per quanto concerne gli elementi strutturali, i risultati analitici delle simulazioni
numeriche e le relative verifiche saranno riportati nellallegato 1.
Di seguito si riporteranno invece, in termini qualitativi, le rappresentazioni grafiche
delle principali grandezze di sollecitazione e deformazione della struttura in progetto.
Deformata (Combinazione Statica)
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Verifica Aste
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Come sar possibile controllare dagli allegati di calcolo risultano soddisfatte tutte le
verifiche strutturali agli SLU SLD SLE (stati limite di fessurazione, deformazione,
tensionali).
Riassumendo si avranno al variare dei vari elementi strutturali, le seguenti tipologie di
armatura:
STRUTTURE IN FONDAZIONE
Travi a T rovescia
4 16 sup. e inf.
st. 8/15 per tutta la lunghezza delle travi
STRUTTURE IN ELEVAZIONE
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Generalit
PARAMETRI DI SISMICITA
ZONA SISMICA
Terza
ACCELERAZIONE Ag/g
0,15
CLASSE DI IMPORTANZA
SISTEMA COSTRUTTIVO
C.A.
DIREZIONE SISMA
0/90
Il sisma verticale non stato preso in considerazione, perch, con riferimento al tipo di
struttura considerata, gli effetti indotti da tale azione sono trascurabili.
1,25
Periodo TB (sec.)
0,15
Periodo TC (sec.)
0,50
Periodo TD (sec.)
2,00
Fattore di struttura q
1,5
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Per tener conto delle capacit dissipative delle strutture si introduce un fattore riduttivo
delle forze elastiche, denominato fattore di struttura q, che per lopera in questione
stato posto, in via cautelativa, pari a 1,5 (in accordo con quanto previsto dallOrdinanza
P.C.M. 3274/2003 e successive modificazioni).
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5.4.2.
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Vasca di grigliatura
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Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
Sovraccarico variabile:
1000 daN/m2
p f ( z) = f z'
con z, profondit dal livello esercizio fanghi;
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h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
OCR, grado di sovraconsolidazione, pari a 1;
n = 0 .5 ;
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
gennaio 2007
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*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
-
q( z ' ) =
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
h (z) = K 0 Q
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Comb. frequenti
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Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
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Pag. 59 di 153
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5.4.3.
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Impianto di sollevamento
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Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
gennaio 2007
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1000 daN/m2
Sovraccarico variabile:
100 daN/m2
100 daN/m2
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
OCR, grado di sovraconsolidazione, pari a 1;
n = 0 .5 ;
d = arctg
gennaio 2007
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Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
-
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
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h (z) = K 0 Q
Con K0 valutato differentemente per le combinazioni di carico A1 ed A2 in
accordo con quanto previsto dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni.
Tutti i valori finora elencati sono facilmente rintracciabili dalla documentazione
relativa alle fasi di input ed output del manufatto, allegata alla presente relazione
strutturale dei calcoli.
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Comb. frequenti
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Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
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5.4.4.
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Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
100 daN/m2
100 daN/m2
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h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
OCR, grado di sovraconsolidazione, pari a 1;
n = 0 .5 ;
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
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*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
-
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
h (z) = K 0 Q
Con K0 valutato differentemente per le combinazioni di carico A1 ed A2 in
accordo con quanto previsto dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni.
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Comb. frequenti
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Risultati dellanalisi
gennaio 2007
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Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
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5.4.5.
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Vasca di sedimentazione
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Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
gennaio 2007
Pag. 83 di 153
1000 daN/m2
Sovraccarico variabile:
100 daN/m2
100 daN/m2
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
OCR, grado di sovraconsolidazione, pari a 1;
n = 0 .5 ;
d = arctg
gennaio 2007
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Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
-
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
gennaio 2007
Pag. 85 di 153
h (z) = K 0 Q
Con K0 valutato differentemente per le combinazioni di carico A1 ed A2 in
accordo con quanto previsto dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni.
Tutti i valori finora elencati sono facilmente rintracciabili dalla documentazione
relativa alle fasi di input ed output del manufatto, allegata alla presente relazione
strutturale dei calcoli.
gennaio 2007
Pag. 86 di 153
gennaio 2007
Pag. 87 di 153
Comb. frequenti
gennaio 2007
Pag. 88 di 153
gennaio 2007
Pag. 89 di 153
Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
gennaio 2007
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Pag. 91 di 153
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5.4.6.
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Dissabbiatore
La struttura ha una pianta circolare con un raggio 2.50 m ed ha altezza massima di 3.10
m con circa 1.50 m fuori terra ed realizzata completamente in c.a.
Le pareti perimetrali della vasca hanno spessore costante pari a 25 cm, mentre la platea
di fondazione pari a 30 cm.
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Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
OCR, grado di sovraconsolidazione, pari a 1;
gennaio 2007
Pag. 94 di 153
n = 0 .5 ;
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
gennaio 2007
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7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
h (z) = K 0 Q
Con K0 valutato differentemente per le combinazioni di carico A1 ed A2 in
accordo con quanto previsto dalle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni.
Tutti i valori finora elencati sono facilmente rintracciabili dalla documentazione
relativa alle fasi di input ed output del manufatto, allegata alla presente relazione
strutturale dei calcoli.
gennaio 2007
Pag. 96 di 153
gennaio 2007
Pag. 97 di 153
Comb. frequenti
gennaio 2007
Pag. 98 di 153
gennaio 2007
Pag. 99 di 153
Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
5.4.7.
Vasca di clorazione
gennaio 2007
Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
gennaio 2007
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
gennaio 2007
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
-
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
gennaio 2007
gennaio 2007
Comb. frequenti
gennaio 2007
gennaio 2007
Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
5.4.8.
gennaio 2007
Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
Sovraccarico variabile:
1000 daN/m2
100 daN/m2
100 daN/m2
gennaio 2007
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
OCR, grado di sovraconsolidazione, pari a 1;
n = 0 .5 ;
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
gennaio 2007
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
-
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
Comb. frequenti
gennaio 2007
gennaio 2007
Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
5.4.9.
gennaio 2007
Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
Sovraccarico variabile:
1000 daN/m2
100 daN/m2
100 daN/m2
gennaio 2007
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
OCR, grado di sovraconsolidazione, pari a 1;
n = 0 .5 ;
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
gennaio 2007
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
allunisono con lo scheletro solido; pertanto lazione dinamica dellacqua
implicitamente considerata nelladozione del g totale)
-
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
Comb. frequenti
gennaio 2007
gennaio 2007
Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
gennaio 2007
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
gennaio 2007
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
gennaio 2007
gennaio 2007
Comb. frequenti
gennaio 2007
gennaio 2007
Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007
Nella figura seguente riportato il modello strutturale agli elementi finiti utilizzato
nella analisi e nelle successive verifiche.
h ( z ) = K o nat z
con Ko = [1-sin(d)]OCRn
z, profondit dal p.c.;
gennaio 2007
d = arctg
Spinta statica dei fanghi nella vasca, espressa con lintegrale della seguente
distribuzione di pressione sulla parete:
p f ( z) = f z'
z, profondit dal livello esercizio fanghi.
ps =
ag
g
S * H
*, peso per unit di volume del terreno (per effetto della bassa permeabilit
del terreno - argille e limi nel caso in esame lacqua costretta a muoversi
gennaio 2007
7
k h w H w z'
8
dove,
ag
S
g
kh =
r
gennaio 2007
gennaio 2007
Comb. frequenti
gennaio 2007
gennaio 2007
Risultati dellanalisi
Nelle figure sottostanti possibile notare landamento della deformata, quello delle
tensioni e il corretto esito delle verifiche per gli Stati Limite considerati.
Deformata della struttura
gennaio 2007
gennaio 2007
gennaio 2007