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/t-eisr'-T
TIENI DURO.
^''^^^^
iS^i^^:
QABRIELE
DANNVNZIO
LARISCDSS.
^ ^^1^
\>
A'
Mi
PROPRIET LETTERARIA
EDIZIONE FUORI COMMERCIO
A TUTTI I COMBATTENTI
NELLA TERRA D'ITALIA
NEL MARE D'ITALIA
NEL CIELO ly ITALIA
DEDICA
UN COMPAGNO FEDELE
NELLA VITA
NELLA MORTE
E NELL'AVVENIRE.
ALLA GUARDIA
DEL PIAVE.
COMBATTENTI,
compagni, or un
sovviene?
Un
essere interrotto se
Pi
forte
era
il
era
un
nel
fuoco,
non
Tutto Tuomo
grido e
una rapina
a volo su per
scoppii,
dalla folgore
nella
rapina,
gli
a volo sotto
Io
scroscio del
mando
e di l dalla mta
una bandiera,
ogni carne era un lembo del tri-
V^era innanzi a
ma
colore palpitante
tutti
D verde
r altra
Ve
altura
il
il
bianco
il
monte, e anche
da prendere, immensi.
ne ricordate?
Ora siamo
qui fermi
9
La
Carso non
vacilla sotto
piede;
il
ma
abbiamo
il
ci
il
tal-
cuore di
tutti
Siamo qui
piamo
di noi
Ebbene
nostri cari.
fermi, compagfni*
una riva
io vi dico
Stam-
disperata.
che molto pi di
mente pi
richiamandovi
compiuto.
Non
ci
che rimangono
IO
Tutto
il
non
resto
vale, tutto
il
resto
dev'essere silenzio*
Per mille
sopra
giorni,
afle
fiac-
tutti
e a tutte le
gli errori
mero, come
sotto
il
il
nostro nu-
profeta inventa
il
futuro
Non
importa.
L dove
verso,
i
avverso e per-
luoghi e
eletti
tutto era
le fortune,
al pi
novissimi soldati
grande sforzo
guerra grande?
Non
Abbiamo issato i
nostri pezzi l
di tutta la
importa*
il
dove
suo pane
trasportato l'impeto
ss
si
tiglio dell'aquila?
Dove non
Non
importa*
bestia
le
sue tane
il
suo
in
un attimo?
a miracolo la vetta
Non
importa,
non im-
porta
Vi
le
^Ua
partisse
qui
12
si
mozz
non
si
parta,
le
tronchiamo
ambo
le ali
piet;
come
la nostra pri-
che hanno
il
sante.
Vi sono
Ve
che
si
temelo.
Vi sono
Non voglio ricordarmene, n voi volete Nomi di altre correnti? Non voglio
conoscerli,
n voi
volete
citt,
uomini,
13
dimenticate
italiani,
vita,
come
rigeneratrice
quella
del battesimo.
Se
un torrente, di quest'acqua.
Se un ruscello limita il vostro campo,
passa
di quest'acqua.
Se una fontana
e di quest'acqua.
per
mezzo
le
mura, davanti
contrade di
alle
davanti afle
nostre chiese, di
Essa
tutti
protegge
i
nostri
tutti
contro
altari
il
nostri
asili.
distruttore
tutti
nostri
focolari.
vostri
figli,
dovranno
maschio
che
la
il
Piave
vena maestra
della
di tutti gli
questo fiume
nostra vita,
la
suo sangue.
Non
Tutta
non vale
la luce di
la luce
La
vittoria noi
in questa riva;
l'abbiamo radicata
Siamo
certi,
o
)5
che a un
mavera,
tratto,
le
come
le
frondi di pri-
irromperanno
dalle cicatrici
non
le ali
nuove
morti che
tutti
^attenderanno in
piedi,
polture
eroiche,
fino
alF ultima
delle
e pi oltre,
Viva sempre
16
Fltalia
secoli.
!
giorni,
A UNA RADUNATA
DI UFFICIALI
D'OGNI ARMA.
COMPAGNI
come
denti
il
pi
amaro
miei
quando non
domandava la Patria, ma
Fatto unanime di volgere la fronte al
nemico e di non mai pi cedere. N
vorrei oggi parlare se questa parola non
fosse a me e a voi un respiro nel combattimento, una pausa nella battaglia,
un modo di guardarci dentro le pupifle,
zioni corali
vamo
il
fe-
Veggo
il
doloroso
amore tremare
Erano
le
A UNA RADUNATA
erano
l'anima
si
luminosa che
affluisse
da
a oriente
non era pi
primo un capo
di
uomini.
Non
di
quei nostri
commiati
Le
fraterni
sul
piccole bandiere,
faville
La
le
della bandiera
come
Tutte
averne una.
che,
sul
le
mani
Ve
si
tendevano per
ne furono
di
quelle
DI UFFICIALI
come un segno
pressa come la
di passione, quasi
masti ai luoghi,
troveremo,
come
corpi. Li ri-
ma non
ci
di
senza speranza,
un amore
dannazione,
ma non senza
Armata
del destino.
Non pu
essere deluso n
menomato.
cancellato n
con
come
dal calore.
letto,
tra voi
la roccia
taglia
leg a
quell'asprezza,
sterilit
un amore
l'amore del
ri-
rinomineremo.
li
quei sassi,
im-
nel sacramento di
Conoscete
D OGNI ARMA
la
salma e abbandonata
tra
pi cari
il
predi-
A UNA RADUNATA
il
altro e
m'ebbe
il
oltre
il
Timavo
rifulge
d'una gloria
falcata,
lasciato
Ma
Quel
sacrificio fu tutto
d'amore. Per
il
la crosta e-
stranea*
II
talvolta
a mutare
la figura
d'un luogo
dei
torrenti,
di
un
tempi*
Ne versammo
disfatte*
22
Rinvenimmo
le selci
e le febbri
DI UFFICIALI
Roma
di
nella
D OGNI ARMA
belletta
palude
della
nei calvari! pi
tristi.
mi
vacilla
che mi rimane.
Ecco che
chiato da
un'onda
portato via
di
sangue
infinita;
il
corso
dell'eternit.
Se
che
ci
mai questo
moltiplica? Se quello
li
solleva e
li
scaglia. Sbito
A UNA RADUNATA
battente per
un
fucile tra le
mani, sempre
Nessun posto
pu rimaner vuoto, oggi. Dov' Io
spazio utile per un uomo, l dev'essere
un uomo, in piedi o in ginocchio, carpone o boccone, ma sempre con un
caduto.
al servizio
un'arme.
di
buona.
notte, valsero
e le unghie.
pugni e
calci,
qui le pietre
denti
non
si
non
stritoleranno
Non
e
il
un nemico
afferrato ?
per una
sola
giusto, per
attenzione:
non
fallire
il
per mirar
colpo. Ci
si
si
possa tro-
DI UFFICIALI
razione, che
irridere,
si
che
D OGNI ARMA
ci
si
possa indugiare e
riposare.
II
ferito,
non
o una
ha requie. Se
gli
spalla, tutto
il
duole
collo
il
tutta
soffre?
non
male che
in
le si
non
appreso e
la
minaccia
fino ai precordii?
il
pure r Isonzo. Di
non
v' e terra
da
ce la contrasta. Questo
il
Piave,
il
primo
un
di
25
A UNA RADUNATA
la
n ossame
e*
il
di
puro
dolina ne
la
calvario,
il
ma
borghi e di casolari,
fiore
d'Italia,
e*
la pi
il
e'
la grazia an-
nostri
palma
Ora
Santi
le
portino
degne che
sempre in
mano.
di
la
ita-
branca ignobile
l sopra.
dell'
invasore
La belva nauseabonda
turpa e appesta
il
nostro giardino.
de-
Che
faremo ?
Tanto abbiamo
l'
in-
il
sangue
D OGNI ARMA
DI UFFICIALI
non
non
basta, offerirsi
non basta
basta,
Uno
uomini.
gano per
abolito
valga per
ha
latina
La guerra
latina abolisca
vostri
La guerra
mille.
Talune
madri
delle
le
italiane, quelle
donne
rammaricano
se
non un
da
sacrificare, e
figlio,
non
marico un atto
due
pi.
il
di
Dio
degli
non avere
figli,
tre
figli
Ma quel ram-
di fecondit spirituale
al-
Timprowiso il figliuolo disarmato smarrito stravolto, da prima non riconoscibile; e grid: ** Che accaduto?
27
A UNA RADUNATA
conoscenza
di tutto piuttosto
dannarsi a conoscere
II
che con-
cosa orrenda.
la
a quel lume
sinistro.
La disperata morte
Ma
il
vero coraggio
dolore,
dere.
nostro dolore
II
anzi di diamante.
la perspicuit
s*
come
di
Falto
compren-
fatto di rcca,
Non
del
diamante
o uomini nuovi, o
fratelli
nel
patto
verace.
Se
gi soffia sopra la
massa
Lo
Se
vi
spirito
infelice,
e la
suscita.
DI UFFICIALI
D OGNI ARMA
mio?
**
Sei tu ? sei
il
figliuolo
.,,
Non
su
era
lui
ma
crudo: un marchio
del servo
spalla
qualcosa di pi
Non
fosse
era in
il
marchio
marchio per
vile
la lordura
Non
ma
tutto,
stata
come
ma un
la
solo
se la carne
rimessa in un'altra
non t'ho
fatto.,,
ma-
A UNA RADUNATA
lungo
le valli,
gli
chino
le tristi
**
Chi dice
Io
abissi
umane?
della
muso
docile
Richiamavano
gi per
taglia
30
il
alla
me-
di prigionieri
vedevamo
strascicarsi
Avevano
tutti
insieme
un
colore
DI
non
Non
Qascuno aveva
per orizzonte
dosso
il
Non
si
si
sapeva
se,
a vederli,
il
cuore
minio o
di
pativamo
incolpevole, penetrati da
una
bellezza
AI pi sagace e
al pi
appas-
A UNA RADUNATA
di colli cilestri
e di malinconia,
mai apparso
era
non
in
le
si
si
nel fiato;
fiato
abbrac-
ci
ci
palpitava
carne,
tura
quando
si
si soffre si
spera e
si
rimemora
si
dispera insieme.
il
il
pi
umano,
il
Veneto sembra
conflitto
dei fiumi
venuto
Tuomo ne
cercato,
viene.
V ha salvato dal
e del
mare,
Tha
32
fra tutti
L'uomo r ha
trepida
DI UFFICIALI
D OGNI ARMA
e rifoggiato,
Tha
fecondato,
Tha
senza numero.
grigia
dalla
Non
ar-
anni
sembra emerso
palude padana
ma
dal-
Per
ci intendete
come oggi
Non
si
parli,
dell^ autunno.
cita in
fre
il
domani.
in noi
5
come
soffrono
soffrono
venturi.
figli
33
A UNA RADUNATA
Ma
niva cos forte che pareva dovesse fendere sin la fronte dei buoi aggiogati.
Ma
il
Eppure oggi
sempre no-
la nostra
anche
pi torbidi
saranno
Non
pi
salvati.
Non
con
V* salute se
tutte le forze e
La
34
v^ altro
non
con
nel combattere
armi.
tutte le
non
**
DI UFFICIALI
palmo a palino
**
Pollice
della
,,
il
ARMA
Non
La
parola
Non
piegare
,,.
**
neppure:
,,.
vi sono vili
nemico
CXJNI
pollice
Patria oggi
d^un'ugna
Se
per
perdono,
condonazione,
mondo
senza piet
senza mi-
un'altra
si
di
pi bassa.
Non
giusto ricordare
Goti
gli
35
A UNA RADUffATA
Eruli gli
La
ira.
come
una
dottrina esplodente.
frenesia pare
un
avviene talvolta
Anche
di ridere
quando consideriamo
rore,
e pose di
la
sua
prodotto chimico. Ci
pur
nell'or-
mosse
questa massiccia belva meccerte
canica.
necessario disarticolarla.
Perseveriamo.
Che gridavano,
anni, sotto
tagli,
**
il
or mille e mille
vincitori ai vinti?
Non
siete
voi uomini,
da noi possedute,
si siete
men buone
Ietti.
cose
dei ve-
Noi
dalle
DI UFFICIALI
afle
D OGNI ARMA
remo
pel
le
serbe-
abbiamo
reciso.
Ma
il
testo
tedesco
fatto
alla tasca
d'un
prigioniero nel
di scuole e di ospedali,
donne, di
ai torturatori di
di vecchi.
**
mania
armi
in
fanciulli
Di pi nobile e
di pi agile
numero
forme.
**
Le
non
vostre vergini
molli le
A UNA RADUNATA
busto. Sul
marmo
sbatteremo
n grembo
cioli.
pargoli vostri
come
cuc-
defle
germi
La rauca sequenza
teutonica vuol
la
nostra carne
imbelle
non
mare
buona
se
non a
come
concide'
la vita
come
come
sia
Non
donne e
spesso
il
vincitore di domani.
la vittoria se
detta?
mai
mondo.
del
il
Che
domani cova
che sorta
se abbattessi
il
di
vinto fu
la
ven-
padre saresti tu
tuo avversario e
38
vale
tuo?
DI
Prole della
**
Germania
in
armi,
figgi,
uccidi, e uccidi
**
Eccoti
gloria.
uccidi, e
aperto
il
cammino
della
questo
il
bella.
Si pu
pace? Si pensa
il
mai
Ca-
ritornello
ai castighi
ful-
far
com' romano e
tra
pascoli di
ARMA
italiano rispon-
OGNI
della riscossa
Brenta e Piave,
Asiago e
le
rupi della
E
il
40
mare.
AGLI ITALIANI
DELLE REPUBLICHE
LATINE.
A
di
gli
tutti
nefl^
Repu-
delle
Italiani
America
libera,
di
giure
luogo
seconda
questa
non pu
chiamata della madre
essere invito ma comandamento
Italia
Quando
combattevamo
la
prima
da
liberare,
d^ aspra
vittoria pi aspra, vi
stassero
vittoria
in
Vi bastava
dalle fatiche
alzare la fronte
gere sopra r
Oceano
la
faccia
della
AGLI ITALIANI
Sono pieno
per
morti
Ma
d^orgoglio per
vivi e
,,.
ingiusto
su
poggi, su
nostri monti, su
nostri
nell^ Italia
dove
Italia bella
sofferto,
siete nati,
dove avete
di
ritornare
Ora non
gnare
il
miele
dolce ritorno,
no
La
il
**
ritomo
La
di
Patria e
ferita,
di
lacera,
mente piagata
che copre
il
mammella sinistra
La piaga si allarga,
alla
cuore.
Se
la
dolorosa vi
come
giorno vi chiama,
come
Se
di
seme, a raccogliere
cumulare
il
frutto,
ad ac-
vostri beni?
mani
abili.
Non
Ma
qui
non
z*
se
il
gli
non
il
della
aguzzo come
la baionetta in asta,
tempo
pampa;
esuli:
il
d'Italia,
45
AGLI ITALIANI
Mi sembra
un
che, se avete
r acciaio
filiale,
petto
macchine
delle vostre
tete pi lavorare,
Non
po-
amministrare, lucrare,
masse
degli
nemico
il
infedeli,
di
lontani,
non
morte :
vit, di
si
noi, per
per
si tratta
soltanto di vita o
tratta di libert
potenza o
prossimi
di ser-
di miseria, di
onore
non
resistiamo, se
la terra
la terra
con
il
utensile
E cos saranno
e servi in
di
due
vostri
figli,
stranieri
a quando,
generazione in generazione.
Per
ci voi siete
oggi chiamati a
il
vostro lavoro.
mare, fondato
istituti
il
fiume e
sodalizi focolari
conquistato
ogni giorno
che
la patria
il
diritti
nome
il
i-
iflu-
solenni, esaltato
latino.
Ma
prima vi chiede
oggi
di pre-
avvenire, potreste
grido e
non
non accorrere
al
suo
47
AGLI ITALIANI
il
sangue del suo martirio rimarrebbe accagliato sopra le vostre braccia avvilite.
Sareste
rifatti
Se alcuno
di
liberi
di quegli
che uccidevano
figli
vergognassero
di crescere sotto
uo-
sbat-
non
il
si
giogo
dei conquistatori.
Ma
un
altro
mezzo a
assalito
voi:
dai
Timagine
mercenarii
di colui che,
austriaci
all^estancia della
di
soli
tredici
dieci; e
vinse.
**
Ogni colpo
fallito
perdizione,
tt
avvia verso
porti
donde partono
le
Soleva
egli
piombo
delle carabine,
occhio solo,
chiudendo un
f,
non
la
ODrdigliera distante.
voi
l'udite?
Non
libert
siete
anche voi
come
**
figli
della
49
AGLI ITALIANI
come
irta
triste
e pi bella.
il
goletta, e
Ecco
la
il
polmoni corrosi :
**
Gli Italiani
non
si
rendono I
Se
ritornate, se venite
a combattere
nostro
la legione giurata
che ricusava
dava
il
Non
il
soldo
il
il
povero
ricco? assai pi
del ricco?
Poverissimo
della
come
egli era,
lo sposo
Ma,
camicia.
due
il
verso
ceva
**
un
come
Non
era
una
lui,
sorta di carit
la patria infelice?
egli
e,
le-
Tuttavia
di-
la patria
la patria.
figli
vere, noi
non perdano
la
cagione di vi-
Chi sar
il
vostro pilota
se
non
trainava
il
tica alla
cuari:
**
Ognuno
oggi combatta
Tacome
Non
mifle.
non
vi sar
AGLI ITALIANI
DEGLI STATI UNITI.
it
NELLA
prima notte
guerra,
nella
prima guerra,
Roma
Roma
ziosa.
come
sua repu-
Roma non
in
aveva
maggio un vano
silenzio aveva offerto
sacrifizio alle
popolo
blica. II
gettato alle
di
nuvole
ma
clamore
il
della
tempo austero
al
nostra
della
prima ora
di
Tra
monumenti che
la tor-
inalzarsi
come
il
sembrava
pi vasto e
pi
il
Una
voce
d^ Italia
lontano e da presso.
Un uomo
lenzio
dltalia vi
come
iscolpita,
si
ve
Ve
lo disse,
di
ne ricordate?
mand
manda una
quel
lapide
si-
non
sia
da
scolpire: la pi grande.
55
AGLI ITALIANI
Disse
gruppo
**
Esuli
volontari!
di stelle, sotto
Roma,
coloni di
di libert,
vigilanti, gi rivolti
capo e Tanima,
il
il
segno
il
sotto
rivolti alla
tiste la
Ma
mari
Madre che
amore
silenziosi,
vi aspetta
e di sangue
non poteva
vano, se supera
petto
II
il
si-
essere raccolto, n
misurato n pesato
il
Il
grido stesso
Io spazio e
non passa
al travaglio, eravate al
dagno, eravate
sorda, in
alla
rava o disconosceva
5
gua-
la necessit e la
DEG STATI
giustzia del nostro
UNITI
combattimento. E-
men-
Troppo avevate
dispe-
avevate dimenticato
costruendo in
pietre
il
un
la
sua fiamma,
con
altro suolo
vostro focolare.
Troppo
altre
Troppo lunga
nell^ esilio
Non
la
Vi sem-
quercia della
non avessero
radici pro-
Ma
Le
stelle
tettrice
la luce si
come
57
AGLI ITALIANI
una
costellazione
sinistro.
II
di
L^aprile,
la
uomini
mese
il
stellata
la
sua causa:
nostra
la
causa
liberi
Tevento ammirabile.
rec
con
l'
che
gli
nome
il
uomini
di
voce
oggi,
Campidoglio
un luogo
busto dedicato
liberi
gloria
ec-
romana, una
al-
chiamarono
Cavaliere
del-
Umanit.
ramoscello di
58
lilla
offerto
dal
poeta
DEG STATI
alla
bara di
come
Abramo
UNITI
Lincoln.
sacra
fiorente
**
ri-
forma
di cuore.
aprile di
un
il
grido
capitano 1
O mio capitano
rombo
ed ascolta
il
Per
bandiera sventola
te la
Ecco che
il
Sorgi
gruppo
,,.
di stelle
su la
una
costellazione di primavera
le Pleiadi,
un segno
propizio ai na-
segno per
reggiano
II
tutte le
come
uno
spiritual
la nostra guerra.
come
il
AGU ITAUANI
rificano
Io
spirito
che Io conduce a
riconfermare e risuggellare
con
le
la libert.
Perch
il
suo patto
non
per la riconquista
quanto per
Roma
retaggio
la salvezza di tutto ci
fa oggi
suo
del
si
si
tanto
che
fu la nobilt
arm, come
una
II
quello che
un
la bellezza
offerto alla
sacrificio
speranza
dell'uomo.
Cos
ella
merit di rinascere,
un cuore nuovo,
si
60
riebbe
un
si
fece
solo volto,
fuse in
una
sola virt.
Questo
il
DEG STATI
guerra,
il
improvviso
all^
UNITI
vediamo
risplendere
oltre
La
ma
non
nostra guerra
distruttrice
creatrice
II
barbaro con
tutte le
le
atrocit
lire l'idea
lotta,
tutte
Tuomo
si
faceva dell'uomo.
Or
n barbaro
belluina.
senile
Ora
il
con una
viso
del-
non
fu
mai
tanto amato.
l'
ha
confitto nel
6i
AGLI ITALIANI
putridume; ha abbattuto
cattedrali
le
Tanima perenne; ha
le sedi della
di tutte le arti;
ha sconvolto
madre
della
di
Dio.
precipita e trabocca
un
il
linea-
grembo
Ora la bellezza
sul mondo come
torrente di maggio.
petti
e arso
disfatto
Non
abbiamo
e contenerla
II
gran popolo
lata,
di
di te;
libert, disperino
non
io di te sar
pur
gli altri
mai per
di-
tutta la vostra
leva ed offre
per combattere.
trasfigurate
in
spiritualit
operante. Apparite
come
**
Ed
ecco vi
ardente
una razza
di passione e di
lotta,
di tutto
di
il
Mannahatta coprono
gli
tamburo
ultimi guaiti
della vilt.
II
morte
Abramo
di
AGLI ITALIANI
a sud, a
notte
est,
a ovest,
atlantica
le
odono
nella
la
costellazione di primavera.
**
una nuova
Non
pace
utile.
in
mezzo a un popolo
Eravate
in guerra adottati da
figli
64
suoi
vostri e
d'una patria
combattenti.
dunque
DEG STATI
UNITI
suoi averi?
vecchio diede
chi era
il
pi robusto
si
pieg
Buona Causa?
Persisteva un malessere molle, perdurava un disagio ambiguo. No, la luce
non era interamente fatta. Un occhio
la
batteva.
contro
tutti
contro
si
levava
non affrontava
nemici, non armava il Diritto
tutti
barbari,
tutti
violatori;
ma
faceva di-
Tedesco e non
guerra al
ali* Austriaco 1
da parte appunto
e
la
il
Lasciava
nostro avversario
65
AGLI ITALIANI
immediato^
faccia
quello
ferro
impeto
contro
nime contro
la pi
tutti
una-
ardore
astuzia,
della
freddo,
caro
avevamo
odiosa
il
Diritto **pi
vita ,
costrizione
diritti
di
tutte
rispettava
secolare di
le
libert,
senza
proteggere
patria libera
imbrancate e forzate
fede
ma una
non
una
falsit costituita
in violenza.
Anche una
volta
Era un
il
dolore e stato
mondo
sole saliente
ingiusto.
ma non
culmi-
le
il
DEG STATI
UNITI
del novis-
simo giorno
falli
Abbiamo dovuto
tutti
sacrifizii
biamo dovuto
la
redentori in terra.
patire
rinnegazione.
La
la tristezza dell^alta
fra
di
patire la legge di
tradimento e
il
Erano
ha provato
Patria
colui
Ab-
**
La mano
tuttavia col
Maestro
gli
undici
fedeli.
Non
vittorie?
le
E la dodicesima fu V
sue undici
**
oscura ,
all^awersario.
Voi
Io sapete
omai.
Abbiamo
sop-
AGLI ITALIANI
gogna,
tutti
gli
strazi!
Ed
eccoci in
due volte
Due
oggi.
italiani,
mune
L'Unione
fa
nostro compito.
suo
il
nostro disegno,
Comprende
una
pena co-
decrepita
e conferma
**
L'Austria
menzogna che
il
crolla.
giusto davanti
inevitabile che
Se
si
di sopravvivere,
le loro origini
vittoria
si
alla
Impero genti
rinvengano esse
ricongiungano
giusto ed
disfaccia e sparisca.
degne
68
uomini.
risollevate.
alla
vita
il
nostro
la santit
Washington
arma,
vi riconsacra e vi
a s e
ristampa e
Essa viene.
spinge,
voi.
Non
vi incita,
manda, ma
non vi
non verrete voi
non
vi
viene con
tutti?
medesima nave.
Sapete voi qual fosse
quella su cui per la
vig
il
nome
il
di
giovinetto Garibaldi?
Maravigliosa ed umile,
si
chiamava
Costanza*
**
Com'eri
spira
bella,
o Costanza, ! so-
r Eroe quando
la ripensa,
quando
fiato*.
69
nome
il
ideale d'ogni
nave che vi
Che ciascuno
di voi Io
veda
rilucere
sangue
Piave
in ciascuno di voi
gler Teroe
Non
di
risve-
domani.
tardi domani.
guerra incomincia.
70
si
La
nostra vera
ALLE RECLUTE
DEL '9?.
COMPAGNIE
Non
Io lega.
ma
d'eschio
Io tronca,
Io
di quercia
rona vallare. E, se
il
colui
parlo
vi
il
voi chiuso e
vero
poeta
se
io qui
non
nel
senza
ri-
mio linguaggio
il
di
canto che in
il
anela*
Oh
-
tra voi
qualcuno
io Io so
ha l'acqua
del Natsone
del ponte,
per
combattere e
sentirsi
sotto
l'arco
impaziente di
di morire.
quasi in un'ode
nel
sente
voi
non
ratto improvviso:
guerra se non
scoppio
'99
un evento
entusiastico
essere la
lirico^
uno
della volont di
creazione.
Entrando
voi giovinetti
primissimo
fiato
sbito
nella
colti
quel
incolti,
voi ancor
fiore,
materno,
ed
avete
voi nel
caldi
appreso in
del
un
lume attraverso
avete
intraveduto
tre
mondi,
un
in
voi
Io
battito
di
fizio,-
che
si
Tavvenire a suscitarvi
e Tordine nuovo.
74
le
nuove imagini
Dove va
cuore
vostro
escita
favilla
la
il
balzo
dal
nell^attimo
vertiginoso,
*99
dell^ assalto
Va
avversa?
Nessuno
bene
prepari, se
prepara
un
la faccia
genti
si
tutti
sappiamo che
si
sa
fato magnifico
terra
della
dell^uomo.
quel che
di noi
Il
ma
non sopra
nel gorgo
non scopre
modi
della torbida
stampa;
ma
indovina
il
ritmo d*una
culmine
di
dalla passione
Eccovi in
o dalla
bellissima cerna.
non
Non
tiere della
vittoria*
v' nulla
Il
che
maschio ar-
'99
con
la
sangue latino
,,
carne
fatta
**
gentil
Veramente mi sembra che l'insigne privilegio non si sia mai ifluminato in alcuna giovinezza come oggi
nella vostra:
Di
**
Sicilia
sangue
gentil
di
latino,,.
Lombardia,
di
d'ogni
nostra
contrada,
il
tutti
il
meme-
la
sangue
**
gentil
latino .
non
Iesi
cangianti che
76
il
macchia,
a quei
volti
vicenda
nella
del
credono
speranze
mare.
*99
Le
respirare
nostre
in
voi
Siete
per
vittoria.
Ho
filo
del pericolo, l
dove
accanto
*99
della
il
viso
nelle
ima-
a gota
e
il
il
viso che
fervore sublima
Ora ecco,
vi
dolore scarnisce
il
ha asciugato
la
primo pianto,
il
gnato
la
prima
vere
il
ha
favella, guidato
perdonato
consigliato
ecco vi
alla
fuoco, vi grida:
Va
e vinci
Perch
il
**
Va
lei,
vi
consolato,
e combatti.
Va
per
che
e muori,.
capezzale del
Ma
a muo-
guerra, vi caccia al
Per proteggere
lare,
inse-
che valgono
se con
lei
la tovaglia
fumante
non
siete?
preservate:
78
ma
la
una che
suo agio,
'99
una che
citt,
sforzo,
comprende che v^
un
altro
bene a cui
Timmolazione
gemmato
d'isole,
un orlo
non
di alpi, la
Ma
la
grande causa
Se nessuno
tutti Io
*99
Ma
dramma
era
velato,
simile
ieri,
un
di folgori in
La nazione
era
Non
bastava la
prire
il
rombo
Chi dir se
o ingiusto?
80
il
il
Ha
della chiusa
tragedia.
una
D'essa non
bilancia?
pugno
non
se
rimane in
gli
giogo,
il
*99
che una
pu
si
falsare.
mai guardato
contro una muraglia
L'avevamo
faccia,
ritto
noi
un
pina o sopra
girone carsico?
in
al-
Non
combattenti, dietro
sangue e
di sudore,
segnati, ci
ha
il
velo di
A un tratto ci ha
percossi.
Abbiamo do-
La
colui che la
riceve.
questo non e
un enigma.
Ecco che
e isolato.
il
dramma
l,
nudo e
ora svelato
possiamo
sfuggirgli,
Ha la
lotta. Non
solo.
ma dominarlo. La
E, per cercare
la
*99
non
la nostra
non
resto
Il
aiuta.
ci
aiutano,
come
non c'ingombra e
ci
vecchia
la
la
La
non
ignavia
pesa.
Ha
la qualit
come quando
Tutta
la
la
sua
sua
civilt
civilt
Ha
non
da difendere?
le
vale la sua
da difendere
la sua
anima vera.
anima vera.
Compito tremendo e sublime, il massimo che le sia stato mai messo innanzi,
dalla
nascita
di
Roma
al
battesimo
Ora mi sembra
*99
polmoni
di
uomini
di tutti gli
liberi re-
spireranno
la
A
Tutto
posso
voi
il
passato
alfine
parlare
non vale
cosL
alla vostra
che rapisce
plline.
La
grande
il
storia
zefiro carico di
non
vi vale pi di
insorti
Che fanno a
voi
le
testimonianze dei
Venzone marciarono
Le mummie
Bidernuccio?
don
Madonna
Anastasia
ri-
il
*99
tarono
tallo al
il
loro
me-
nemico,
me,
duomo
Furlani tutto
certo,
di Cividale e intendere
il
ritmo
poco e voglio
mia
nella
84
*^^
pensiero che
il
pi di quello del
mia
mio
mio
cervello valga
pilota e
prua valga pi
vita a
che la
di quella
gazione di tutto
me
battaglia, se io
mi umilio
mi
e ignaro, io
sono un
nella patria
dismemorato
nuova,
io
piglio
nuova,
io
anima vera
croce
la
dell^ Italia
Povera cara
Italia
donne
della
come
quelle
fertili
mandano un pugno
la soglia
ben
'99
di figli
costrutti
mam-
melle generose I
Quando mai
una
vi
nell* universo
fu
tenace ?
L^atterratio a vicenda, le calcano
la
nuca,
spe^^ano
le
le reni
si
ri-
mette in piedi
Le frugano
le viscere, la
bruciano
d^un mondo
s^ncinge
col ferro;
improvviso
rotta in
e fumanti; e
sanguinanti
tronconi
un fabbro
grifagno
la
vampa
Ha
il
marchio
del
servaggio
86
fronte
*99
mistero
rughe
grandi
sue
delle
verticali,
imbellettata e adornata
come
una
lasciarsi
la
dell'Aurora
scaglia
le
furibondo perch
somiglianza
riscolpisce
di
il
vivace di ve-
Mediterraneo
Ha
foggiato
sformato
la
il
libert
martello
il
levi.
si
Che cosa v^
lei
la
il
Caspio,
sua origine?
Tuomo moderno, ha
cristianesimo,
D'ogni
un^arte compiuta
di
ha
liberato
ha
lavoro
tra-
d'ogni tumulto,
fatto
una
ha preso
torbide
armoniose.
idoli
ha
Con
la creta delle
la
sue figure
cenere di
tutti
gli
suo Genio.
87
Quanto
tare questi
punta
ci
titoli
*99
zato
bruciati,
vino?
nostro
nel
li
ringalluz-
Li abbiamo
semenza
Ve
come una
superflua
Io dico, fanti leggeri.
Non
vi
oggi uno pi
sciolto*
speditezza balza
di
menti
Non
secolari.
Alfine la nostra
dagli impedi-
abbiamo
pi
esperienza
ci
stra angoscia.
noi
futura
il
servir, fuorch la
II
no-
destino,
fra
noi e la vita
*99
suno veramente
biamo
noi
arrestato
nemico
G)me
sul
ab-
Piave
daremo a noi
Sappiamo quale, noi
cos noi
soli,
aiuta.
ci
il
la nostra vittoria.
soli
soli.
E, come nessuno
suno
comprende.
ci
orgoglio a orgoglio.
aiuta, nes-
ci
Aggiungeremo
Salutiamo Tac-
Ma
sanno
essi
non sapessero
pi
quell'altra
Fiutano
vento
il
presagi.
di
di
alti
mi-
Italia
gli arcieri
Giovanni Acuto.
come
si
beve
seduttrice.
il
Marca
Gioiosa,
profumo profondo
Combatteranno
essi
della
pel
89
corpo
*99
ammirabilmente
Italiani,
crificata,
se la bellezza
soli
sar
sa-
pre-
II
nostra
che
antica
dello spirito.
Tuomo ne
citt
Se
zione, le pietre
la
si
riceve Ogni
un capolavoro
diamo
fendono
ma Io spirito
vige e
domanda
forma
al nostro fervore
alla distru-
fiamma ? Getteremo
se necessario:
tutto,
anche
le
ta-
vole pi sacre
II
nemico
ci
stimava un popolo
di custodi vacillanti
90
Credeva che,
sotto
minaccia,
*99
avremmo
gli
sbito
Pas-
non
fate
ma
sate,
o invincibili;
male
ai dentelli dell'architrave!
deh,
che
liscio
nel
un
elmetto di ferro
morione
cesellato
una
di
Enea
da
panno
Silvio,
come un pomo
di
daga
commette necessario un
destino ci
il
mura
si
palesa
del Colleoni,
Un compagno
marino,
di
Romagna, mi
all'ag-
in
una
manda
9J
'99
tre pi la
tomba ravennate
di
della cavallata
Campaldino
polla
di
vuota
la
Dante cavaliere
Ram-
lampada
la
spenta.
Che importa,
tutto
arda
fede,
se
il
le
da
nostro
ungere
serva a
se
l'unanimit
per
della nostra
insonne
olio
macchine
nostre
guerriere ?
Un
pi imperioso
bera da
tutto
amato.
quello
neppure
mezzo a voi
il
amore ci liabbiamo
che
ferventissimo in
Lo
forza
anche
come
le
le
del vino
92
spirito di vita
lirica
con noi,
dell'entusiasmo,
arche
sepolcrali
per
la
cui
scoppiano
nuovo*
Non
con Tawersario
Esanimi, come
le fenditure
suoi
'89
la
vita.
dei
battaglioni
in
sono
che
marcia,
fal-
cerenio.
Se a
lui
mostra soltanto
a
noi
scopre
oggi
pi
specchiano
la
sua faccia
suo
il
volto
divino che
ieri.
bestiale,
divino,
Lo
ri-
luce.
Un
popolo
parola d'ordine,
battaglia,
il
giovane
nella
nome
sua
scelse
per
pi bella
vent
**
danza.
potete pi ascoltare
*99
numero
siete
il
siete
quel
creatrice
E
nostra
Talloro
94
bella
nel
battaglia
solco della
e
risorto
IL
VINCITORE
NON PU
IL
VINCERE.
PERDITORE
NON PU
PERDERE.
Re
cedere a
d^ Inghilterra
un
Buona Causa,
io la ricevo
cielo
il
mano
della Si-
un campo
italiano,
oggi dalla
gnoria Vostra in
sotto
ha voluto con-
italiano vendicato
ogni
mio
spirito
il
nuova
vento
mare
e della nostra
libert.
meno
Y istinto profondo
Dovunque
sempre
il
le
ella
serba dentro
vostre
ali Io
le
sue pieghe
sentono in vigore e in
vastit.
7
97
IL
campo
con noi
il
dove sbocca
vostre
il
vittorie
Piave testimone
azzurre.
delle
Lungamente
Per
con
notte del
il
Quamaro ha
in faccia al
nemico
la
riconfermato
volont della
Patria.
La
compimento
II
della legge.
reno
del
di
al
cospetto
Prometeo
liberato,
il
il
98
poeta
cuor
pie
Tir-
del
dei
sono
IL
insorti^ e le
loro
dormiranno
pi.
in trono con
La
Verit,
Gioia,
la
levata
regner
sul
vittoria!
Ecco che
costrutto
di
tano feconde
le
selva
come
italica,
polline
il
ridivend
pri-
mavera*
La
sar
sommersa da
sangue.
tezza
Non
non
un'alluvione
importa.
vacilla, la
La
di
vostra cer-
nostra certezza
// vincitore
IL
una
fatalit
sta
al
Ecco
non pu perdere*
perditore
il
numero,
baionette,
alle
macchinazioni,
batterie, alle
alle
alle cor-
ruzioni.
La causa
spossa un
schiaccer.
per
cui
il
nemico
si
Tutti
errori
nostri
tutti
tere
la
bella
causa viva:
nostra
pi
la
al-
Miei
brethren,
lora
fratelli,
*ive
noi siamo
liberi
My
al-
di resina
D gran
popolo
inglese,
radicato
il
pi
IL
sicuro maflevadore
del
patto che ci
serra
d'onore come
il
comando
SOI
V OMBRA
DELLE ALI
E L'OMBRA
DELLA CROCE.
LA
staura
le
sorti
italiana
dell'ala
le
il
nostro
cielo.
La
glorifica-
domenica
spiriti
ardenti.
le
trionfale, nel
palme
Osanna
agitate
negli al-
Hosanna in excetsis*
E questo un giorno di fede consaorato da un grido di gloria. Oggi la
tissimi!
A tutte
Buona
le
Causa,
alla
nostra pi che a
uomini, oggi
tutte,
tutti gli
la fede vita e la
fede gloria.
Credere necessario.
necessit
come
il
essenziale
come
a noi una
il
respiro,
polso.
105
nuova
minaccia, noi ci confermiamo in una
volont che io dico essere una volont
i
nostri
monti s'accumula
la
solare
umana
essere ab-
ove impazza
106
la bestia furibonda
Ecco che
l'acqua
ali:
mento
si
come
vola
la
con
scaglia nell'aria.
nel mito,
ma
La
vittoria
ali*
Irta d'ali*
^i
ali
un'imagine
le diede
Roma*
ha nella spalla
nella,
lirica
chioma*
ed una po-
tenza pratica.
Ma
il
popolo
esalti
T Italia
cielo, necessario
un
al
tutto
dominio del
blica*
occidente, a oriente, la
fiamma,
il
medesimo
appello.
J07
Napoli, in
con umili
sol giorno,
offerte,
alla
un
nazione,
orientale
fuorusciti
costa
marina, nel
driglia
della
nome
di
Nazario
che
condurr
Io
dove
si
va per non
ritornare*
Pu
taluno
costruttori
opporre:
preparano
ali
**
Mentre
Non
di fede.
sopra
di
La Lega
questo pegno a
mano
tutti
bronzo
na
data con una
gli Italiani:
ma
si
stendesse
aerea domandi
generosa come se
il
guerra.
moneta
lieve?
di fede nell^arme
la
in cos gran
sanno
macchina
morti,
Lo sanno
L^ombra
della
Quando,
in
nissimo, in
guerra, sul
come un
un giorno omai
lonta-
mone con
la
soma
funerea, tutto a-
prua e
timoni,
ali
mi
traverse, fra
formavano
la croce
dei morti,
v^
cruenta.
V' un canto
un
comincia
il
e torturati.
lamento dei
fanciulli schiavi
sembra ne tremi
di
con-
con
Io strazio ci
O ala
d* Italia, tu sei la
mia fede
rono
bruciati,
Se
tutti,
cittadini e combattenti, o-
il
grido aereo,
Patria nuova.
UQ
il
le
am-
palme verso
gli
PASQUA
DI PROMISSIONE.
ci
Pasqua
ha crociati con
ha
di
la croce bianca,
gno in
il
cui
si
ci
rossa
vince e in cui
muore,
si
prima
nella
non
per
nome
il
mata
il
la
mattino pasquale
di luce
luce.
Terza ArCarso
del
in
se
suolo erboso,
un campo
nostri piedi
il
calcano
di pietre
lebriamo una
Pasqua
carsica.
Dico
cammo
rivarcammo
il
Vallone del
Non
sembra che
il
vento
ci
porti
U3
PASQUA
DI PROMISSIONE
un rombo
di
dalle foibe
come da bocche
pane riverse?
campane
le
sete, nella
bronzo
II
doline
dalle
di
cam-
Sabato santo ha
sciolto
fuoco nel
di
landa di
deserto
di
che
rammemora
provera e promette
Laggi
nel
il
calice
sangue
ribofle e risplende
dell' aria
Trabocca
dalla
senza labbro
Una
parola ripete,
**
colo chiuso:
Bevetene
tutti
Per
<<
alla
U4
il
Be-
tutti
Bevetene
*'
Sdobba
PASQUA
il
DI
PROMISSIONE
dai
quattro gioghi
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
E
il
sangue
di
San Martino.
il
sangue
di
Monfalcone
il
sangue
di
Vermegliano.
il
sangue
di
Rubbia.
il
sangue
di
Boscomalo.
il
sangue
di
Doberd
il
sangue
di
Merna
il
il
il
il
sangue del
il
sangue
di
Faiti.
tutti
calvarii ro-
il
sangue
torie sitibonde.
il
di Trieste
il
abbandonato,
sangue
fonti del
che
fu
Timavo fiume
il
solco
la via sterile.
lavato
nelle
lustrale.
U5
PASQUA
DI
PROMISSIONE
cuori se ne riempiano.
vostri
cher
Che
Non vi soffo-
ma vi fortificher sopra
la
morte.
**
colmo
Ripete,
**
comanda
Prendi questo
calice.
mio
furore.
ognuno
passione sua, della sua umanit misera e della sua speranza immortale*
**
lei
la
infinitamente sapiente,
pi
tente,
non pu
ella sia
se
infinitamente munificente,
pu dare
)t6
fare di pi;
di pi.
bene
non
PASQUA
DI
PROMISSIONE
rinnovata,
^*
questo clamore.
non
ri-
ispegiiere
,,
Non
tcrra^ terrai
il
volto della
volto
al
del
Fi-
d^uomo?
II
La
di
nostra ha avuto la
Gethsemanit
tale,
il
la
suo sudore
sua
notte
sangue,
il
bacio
giorni dell'anno
mio
ti
conti tra
ed io ve lo
**
XJ7
PASQUA
Oggi
idiif
ma,
ella
pu
non
PROMISSIONE
DI
dire:
tutti*
**
Voi
siete net-
tt
Anche pu dire
Vegliate in armi
il mio sguardo sopra di voi,
se non volete soccombere alla tenta:
**
e sentite
Su
tutti
polcro ella
e piangere
non ha tempo
non deve.
terra la Galilea;
a primavera,
fiori
la
si
no-
e pi fatale, e
pi
di piangere,
belli.
Ma
veste di
fiori
anche
moriva e
si
muore
si
si
senza confini.
Quelli
dato la
che
loro
sono
vita
morti,
hanno
come prezzo
del
mondo.
Quelli che soffrono e
ns
travagliano,
PASQUA
PROMISSIONE
DI
come prezzo
loro pena
danno la
mondo
del
morranno per
Non
celebriamo
Siamo ancra
risorgere; e
la
Resurrezione,
Dovremmo
e del tormento.
biamo
il
non vogliamo
con
la croce
perire.
noi, pesante;
tante
ci
ma
Se siamo
siamo
rialzati.
rialzeremo, infaticabilmente.
abbiamo
visto sotto
cicchio, perdere
fante colpito da
Ab-
Se cadremo,
rialzeremo. Tante volte cadremo e
caduti, ci
ci
perire per
il
mano
sinistra;
ma
trabocca innanzi,
n9
PASQUA
PROMISSIONE
DI
fitta
protesa la
mano
come
chiodo
hanno
e
delle
sue bende
mani
strangolarle*
Hanno
bruciato
hanno rubato
le
nostre
le
chiese,
nostre campane,
ma-
sterilito
menze, corrotto
cosso
ciulli,
le
nostri vecchi
fatto
onta
tratto in schiavit
alle
i
nostri fan-
nostre
donne,
nostri pi giovani
fratelli.
la in-
PASQUA
fedelt
DI
PROMISSIONE
Gerusalemme^
di
che
Colui
non
pu pi piangere.
Non
piange; combatte.
dalla guerra
ma
Non ha
posca
per
umana
il
il
nazioni in-
consumato
le
Patisce
libero
inesausto
misfatto,
mercato
e divina
ma
alla
bocca
sua
soltanto
il
vento
le
sue piaghe.
la terra
Non
come
ci
le
il
Tempo non
sopraffanno
sia nostro
gli eventi
Sono
PASQUA
ai nostri piedi
Una
luce
la
PROMISSIONE
DI
s'
partita
sopra
le fronti
Alte
le
fronti,
Le campane
tutto
il
delle legioni.
cielo
compagni
di
fuoco suonano in
a marteflo sul
un convito che
v' affamato, non v'
questo
brami
di saziarsi e di
**
me
Non
Per
affretto.
assetato
che
bevere come io
122
ALLE RECLUTE
DEL J900.
STORMI
maggio,
del quarto
canzone
di partenza,
la vostra
non
era
una
azione di grazie?
Vi
mezzo
s^
inginocchi nel
della
la
libro
V Aiace,
a suo
modo
sestieri
folli
danz
danza
Rioni
di Sofocle*
risonarono di
contrade
come a vespro
il
di
impoverito sopra
voci
ritessere
tetti
il
cielo
ospiti
degli
penosi.
Allargavate
l'aria
il
dubbia,
citt.
crepuscolo
infido,
che sono
irrequieti,
sopra quelli
la satolla,
quelli
quelli
che sono
di
sazii
di paura,
nati,
sopra
sopra
sopra quelli
arricchirsi,
sopra
quelli
V Italia
piombo,
alla
il
ginocchio di
il
il
tal-
sollievo
Lode a Dio e lode all^uomol Abbiamo potuto udire il grido della gratitudine eroica,
pi bello fra
il
tutti
lazione intera, ha
che va
fanciulli,
J26
diritto al
prima dell'immo-
un suono
cos
puro
cuore dell'Eterno*
nostro cuore
lute^
segno
il
Ringraziamo
eterna.
1900
il
dell* Italia
Dio
sa-
della
Lodate
graziatelo.
Cantate un
dette.
Vi
Dio
il
della riscossa.
un dono
fu fatto
pi che
divino.
Veramente voi
sopra
tutti
gli
Siete
tissimi.
Anche sopra
altri.
gli
i
Se
vi
avventurati
Siete
eletti
fortuna-
i
i
prediletti.
siete gli
il
ma-
Tra
guerra
siete
vidiano
Goffredo
tutte
le
le
creature
pi invidiabili.
vivi e v'invidiano
Mameli
della
V* inmorti.
disperato di
non
il
egli
Come non
eguale per
vero che la
cos
tutti,
non
morte
sia
vero che
Ringraziate la vostra
stella.
Non
anno; nasceste
del
i
all'alba
massimo tra
come i
secoli,
diana e
il
secoli grandi.
Anche
hanno
la loro
mattini,
loro brivido.
vostra culla fu
non
non
d'un secolo, e
il
carme
II
canto della
secolare, che
udiste, che
si
potette
metro
ruppe sotto
strofe, e
il
immane
del vaticinio.
Ve
l'antico
si
il
peso
il
vostro
ve ne ricordate.
vita vostra,
e che la
madre
di
ognuno abbia
tolto
Non^ come
messo con
amore
e timore
Tha
l'antica,
oggi
ri-
a espiazione
di spiriti
A
dove
fuoco pi divampa
dato con-
un
sumarvi
nella sublimit di
in cui gli
furore
un
mondo.
ginocchia materne ?
pi beati im-
Beatissimi
dovr chiamarvi
il
poeta
avvenire.
9
129
Ho
detto
subitanea
divampare ; ed
vostra
della
d*un
gliante. Balzate
la parola
azione abba-
tratto alla
som-
zona che
di l dal
umano
limite
il
sogno an-
una
tutte
le
la
storia
e violentemente avvicinano
il
futuro
nima
dere
stessa deve
i
l'a-
rompere e trascen-
spada paladina
tutti,
entrate in
pi umile fante
}30
una
si
ma
del fucile di
battaglia
dove
il
T evento
dell^evento, e
il
sopra
pi alto e
il
mai ondeggiato
la strage.
vera come
come
la terra sotto
il
vostro piede,
come
non ombra
ma
irradiazione in-
non
iscrizione incisa
immobile
nella tavola
ma
spirito ope-
di
Simonide?
battaglia tra la
Pelope...
Persia e
Gettate
esempi. Lasciate
il
Qui
la
fu la
terra di
libri degli
antichi
leone silenzioso di
**
di
monti. La-
Roma, ai
Abbiamo veduto
che il coraggio umano, come ogni altra
cosa umana oggi, non ha misura Ogni
raggio ignoto a Sparta e a
sommo
il
roismo
e, il
sia toccato
un
v^
monta
La
giorno dopo,
Non
vi sconfidate di superarlo
Termo-
La chiave
resiste
il
lacrima
di
tossico, si
il
ogni zolla ?
f32
si
combatte
da ben
beve
la
fiamma,
di
Piccardia sarebbe
tregua
bolge dantesche
vi
Se
cielo oscurato
il
mascherato
luogo
Si mastica
si
dell^e-
Non
sono se non
la
Un
vi
pi
truce
un
delle
difensore nasce da
sono pi
crateri
zolle
Non
divoranti
II
sua anima
Ma
il
suo miracolo.
anche pi
battaglia
befla
una
la battaglia
d'Italia!
Eravate
ravviava
pada
ieri fanciulli
capelli,
La madre
accendeva
mati
la
bidire
spiro
Vi ha
si
il
un
respiro dell'altezza
vate assunti ?
che leggendo
il
chia-
pu disub-
e vi siete levati, e a
lam-
la
rimboccava
vi
un
tratto
altro
re-
Dove
era-
che cosa
sia
sia
rapiJ33
mento
questa
ora di comprendere;
altra,
Eravate
fanciulli
ieri
mentichiamo
i
apparite
Un momento
trincea,
di cicatrici, per
non voi
ci
di-
confitti nella
riati
veterani sto-
non guardare
se
che Favete
ritessuta. Signoreggiate
il
Un
creatore
il
pi
quello
titanico,
di
triste della
sette
linee
nostra razza
citt, la liberta
dalla
la
sua
per
mi
secoli
alla
aiuta a figu-
il
firmamento
dove
come
mistero
la
egli
tratt
ispirazione apol-
ima-
giovani sono su
loro plinti
come
la
per
il
conquista
colpa,
distante.
vergogna,
la
paura, la morte.
e
dominano
proferitori della
Dominano
la
sventura,
la
la
Dominano
le sibille
profeti
Parola
ma
facitori
della Parola,
nire
il
le
ma
male
Io
ma
creature
l'affrontano
si
agitano,
si
Negli sfondi
drizzano,
non guardano
intenti nel
se
non
il
si
ver-
segno,
Prima che
il
**
Credo
,,
colpa,
vergogna, dalla
dalla
Le
Siete a noi
come
il
Tombra non
illesi
e gli immuni.
Ho
le
udito le madri di
il
donne
affetti?
Mantova
pre-
nemico perpetuo,
col
)36
pugno
alto, col
1900
commiato?
Dietro
le
andarono dalla
quelle che
inariditi,
Sicilia
nel
pane avvolto in
di
un fazzoletto, viaggiando
al
modo
sorelle
il
figliuolo sor-
lutto, le fidanzate
vedove e
gli orfani
lutto, le
Conoscete ora
dano pi
vostre c'erano le
Dietro le
ridente
giorni e giorni
fisso
silenzii
che coman-
dei gridi?
invalidi, c'erano
monchi,
gli
rimasti su
mutilati, c'erano
stroppii,
gli
rattratti,
torsi
cagna,
citure e
con
visi rabberciati
con
gli innesti,
ricu-
le
santi mostri
Farte meccanica,
che pota
li
tutti
quei corpi
umani
accresce di
magnanimit come
smembrati
con
testimonianza
la
si
martiri
confessori stracciati e
ma
rin-
sentenzia
la cui gloria
**
Questo
lui,
Iddio
C'erano
gli orbi,
che accettarono
la luce del
c'erano
il
mondo,
sono pi scrutare
ma
ciechi, quelli
quando
vittoria inchinandosi
la ricon-
Se
siete
belli,
vostra bellezza?
avete raumiliata la
Se
siete
Ma
essi
sentono come
i
veggono,
vi
i
cuore?
ma
essi
vi
ticci
avete
forti,
come
come
rimessi-
virgulti
crudo giova
**
a intromettere
il
il
taglio
sole ,
dietro di loro
sono
morti.
verso
Nova
Villa,
quello
scheletro
139
J900
rosso, con
contro
il
il
terriccio
nemico?
Ce
rivolti
tutt^ora,
l,
fuori
tutto
di
sassi,
un seccume
col
pugno
chiuso,
tenace di cartilagini,
il
nemico ?
Le piogge
di ieri, le chiare
italiane d'aprile,
hanno
piogge
portato via la
le loro
senza carne?
Avevamo
piedi
tolto
dalle
pi avanti, pi avanti
Le
quando erano
140
piena di
scoperchiata di Doberd
feriti
nella paglia.
Sono
il
ossame.
tutti
in piedi^ anch^essi.
Oggi
vizii,
dei
Non
guardate pi
alle vostre
donne annerate, n
invalidi.
commessi
Non
a
comunicare
Ho
nella
simile a
un
donne, n
alle
agli
agli orfani,
voi guardano.
Non
G)n
nes-
pu pi potentemente
la vostra vita.
questa.
Avevamo
traslatato
nostri martiri
primi.
II
cimitero
era
muli
interrompevano
di zolle
E v'erano
le
file.
vostri fratelli
Novantanove,
quelli del
1900
coi visi
tomba
tomba Era
di
giugno, era
ime
giorno
il
s'alzava,
chinavano
si
vedeva
fiamma candidissima
affi
ato
Pentecoste
dei
sotto
il
allora
si
la baionetta rilucente
d'un
visi
morti
fuoco
dei
sormon-
imagine d'una
eretta,
bianco.
morti,
che mitriava
era
il
a guisa
Era
la
l'ardore
sacrificio
della purit.
J42
piedi
1900
E quest^anno la
Pen-
terzo anniversario.
una
Cinque giorni e
vigilia.
Ed
vigilia, iniziati
alla
vittoria
prossima
preghiera
* *
uomini
la
liberi.
in terra,
come
in cielo,
sieno santificati
avvenga
il
l>ostri
nomi,
Date
il
pane cotidiano
alla nostra
fede*
come
noi
non
rinnegheremo
mai
il
vostro amore*
J43
da ogni dubbio
vile.
E, se necessario,
combatteremo
non
all' ultima
fino
ma
con
7>oi fino
all'ultimo granello
Se
necessario,
combatteremo
fino
che
V Iddio
giusto
non venga
morti*
Cos
Hi
sia* ,,
giudicare
'bivi
LA CORONA
DEL FANTE.
FANTI
della Brigata
compagni
del
Toscana, miei
Settantasettesimo
furono
in
che mi
vita che
m^
memoria,
dalla
da
attribuiti lauri
una
mi trema e con
Se mai mi
sbalza.
arbitri
vani
trascorsa perfino
tutti
io
li
getto per
pezzo
di metallo raccolto
di l dalla
ancor caldo
grande
Ombra
fraterna che
una
ha voluto
battere.
il
non
se
non
il
giorno sacro
147
come
Timavo, Consideriamolo
del
alI*eroe
il
suo anniversario
dalIMmminenza
cano
sedici giorni:
un
brarlo con
anticipato
Man-
della battaglia.
il
tempo
di
cele-
San Giovanni.
Se oggi siamo a giuramento, voglia
sorte che il 2S di questo maggio
Faiti e di
la
con noi
egli
e beato nella
risuscitato
vittoria.
Era
la
ricordano
tano
feria
i
d'Ognissanti.
superstiti ? se
veterani?
in
una
Io
sentiamo;
Una
ne rammen-
battaglia d'oro,
Se ne
Lo sappiamo,
abbiamo
sentito pi
in cui
sole
il
ma
Talba
non
annunziato dal-
gloria
dalla
citazione
che prende
il
Era
i
il
le loro
dove
Non
gli
sole
s^era
balzavano
all^ assalto.
uomini, tanto
le
rilucere
cose rilucere.
II
razione.
Ecco che
la dolina
melmosa
schiena dei
devano,
le
fanti.
Le
barelle
splendevano.
J49
pi di tutto splendeva
rossa, sfavillante
un
come
il
ricorda di quel
si
mano
interamente
come T estremit
il
di
nemico ? La
II
cielo s'era
more.
Come
gi sul
Golgota,
sfondo di calvarii
fragorosi
non restava
il
avti-
si-
quello
dove
dei
non qualche
troncone di croce senza braccia. Le granate talvlta avevano un suono chiaro
boschi
di
anche
J50
se
gli scoppii
si
dorassero.
Erano
come potenti
nell^oro, L^assalto
aveva V inzio
timpano
battute di
di sogno.
Riodo
il
Veliki:
dieci
mar-
Taltro,
grido, e
delle
il
canto.
una
battaglia d'oro, la pi
d'una
una
musa
I fanti
vittoria
che ha
la
voce
La
luce
mordevano
l'azzurro.
leste.
La
La morte
un ingombro ma una
Non
spinta
erano
caduti.
J5J
divenivano
feriti
alfieri dell'in-
gli
voleva raggiungere.
tronchi
tritati,
fumo, cadaveri.
liana, c'era
Fu
il
scheggiame,
macigni,
fuorch
nufla
Non c'era
Ma
meriggio
d'Italia,
cinquanta minuti
zogiorno
il
di ebrezza,
A mezI
prigio-
**
Com'
possibile?
Fu come V ala,
II primo grido
tino,
Come
di quella
con
l'
le
nell'espugnazione fulminea
montagna
tetra
Isonzo,
che pareva
se-
non erano pi
non
torrente ritroso.
Come
la
d'un
gran Iena
groppa
rovesci
bandon essa
dietro
di
se
Veliki
il
Di
oltre.
che poi
nominata
dalla
sosta impaziente.
Rimane
mone
qui con
di quell'ora
Generale,
il
me un
profonda
solo testi:
il
nostro
mano
la
Eravamo
nefla caverna
ma
la
vo-
cima, batteva gi
il
Faiti
come un vento
Eravamo
accosciati
sul
selvaggia,
te-
implacabile.
nendo
bandiera spiegata su
la
come
ginocchia
Un
nostre
le
solo
sangue
mozzicone
ardeva a terra; e
si
concero
affrettare
la
deliberazione
per sollecitare
cillava
cillasse.
il
tremenda,
sacrificio divino.
Va-
e l
proposito
in
quei
volti
ossuti.
Quando
si
sua luce in
piedi,
suno
s.
Tutti
balzammo
in
lembo
il
bandiera.
della
ciascuno
trasse
Che mai
quel
brivido
E, se
in
colpito,
lembo
nel
stretto
pu-
pu valere
compagni giurati?
nella vita
di
quel
non
pel
punto
sarei
io
morto
fossi stato
nella pi
pura grazia?
La granata non mi
perse di
colp;
mi
co-
II
fante
si
pose
al lavoro.
Con
la
di stac}55
li
rame
lavorando
daU^acciaio^
attento e leggero,
Perch
ci
il
capitano,
**
la
corona? ,,
" No tf rispose
**
metti tanto ?
Hai paura
il
fante,
Ho
,,
gli
di
**
chiese
guastare
La corona
paura
di
gua-
deve servire
fra poco,
,,
Castagnevizza e
sforzo
il
orientale tra
Questo
daccio in
scritte di
carta ch'egli
aveva seco
della battaglia,
Uho
titolo di nobilt,
}56
sul
terreno
ereditata; e
m'
La sua
la
come
ai suoi sol-
rame due
una d'argento e una
fronde di lauro,
**
d'oro,
d'oro
quella
perch oggi, in
il
Italia, la
poeta
il
combattente;
fronda d'oro
amica
a
lui
sorti
dono
il
n a
me
Ma
n a voi l'urto
mai un
concesse
mano
delle
intervallo
di
dif-
agio.
II
ferito
tuna.
Ci
ritrovammo su
Trieste, in
una sera
la
della
via
di
terza pri-
sua speranza.
mavo
latino
Allora
si
fu
il
suo fiume
la
Il
Ti-
letale.
corona
gorgo notturno.
157
egli
riceva.
la
corona
di tutti
la
la
Ciascuno
fanti.
di voi
dante
il
3 novembre J9J6?
**
Incomincia :
soldati del
tutti
Ufficiali,
graduati e
Secondo Battaglione,
siete
eroi.
r ordine
degni di questo
tutti
Coman-
un nome
nome
ma
tutti
non
fanti
chiaro,
un nome che
un nome da
perpetuo.
}58
lodare,
da celebrare in
il
fante e-
semplare.
fante.
scita.
mota
Per amore
e della polvere
l'ardimento, per
aveva tentato
del-
di
prendere
le
ali,
di
Quando
l'incontrai
prima
la
pareva
si
volta,
dell'aviatore
rammaricasse
macchina
cielo
alata*
Ma
non era
avrebbe perduta
avrebbe smarrita
la
la
d'una
cos.
Nel
Anche in sella
stava come un fante. La forma del
cavallo non s'accordava con la sua
Egli
159
Montava a
Uarcione era
soldati.
la
riscolpita
secondo
il
fante.
Era come
voi,
come
combattuto con
lui,
combattono senza
quelli
che hanno
di lui,
come
di
che combatteranno
quelli
senza rammentarsene.
Quando
di lode
con
io
sommessa,
quel
sbito
ch'era in lui
160
gli
il
egli
mi rispondeva,
pallore
trasparente
segno dell'emozione
mi rispondeva netto:
miei soldati mi valgono, ,t
Tutti
profonda,
**
E mo-
strava
le trincee
spaventose cementate
mille
un giorno
mille
vofle togliersi
parve
di essere pi vicini
segna
tutti,
tutti,
che vi premia
al
Dio
che vi
tutti.
dell'e-
le
dal frodatore.
una
una illuminazione repentina, un momento sovrumano, Aveva il suo motto breve, il suo gesto
folgore, era
rapido.
Sorgeva
nell'aria,
alla
vista
come una
statua istantanea,
vostro
dentro di voi
r armatura
interna,
sempre
l;
orrenda
La
vostra
come
vita
il
il
vostro co-
stramazza e
il
rimane
il
II
vostro corpo
fucile
}62
ha
tirato
fanti
fucile pi giusto
non
mira del
colto
la
con
quello,
non
ha mai
fallito
Non
colpo.
il
vero
forse?
Siete tutti eroi vi gridava Gio-
**
carsico
delirio
San
Carlo.
tre giorni
Ognissanti
tra
Ma
prima
di inerpicarvi,
Eroi
pure uomini
come
di correre.
ma
cose,
ma
come
le pietre tritate,
sventrati,
come
come
le
tiglie
rotte, l,
scatole
gli
povere cose
elmetti
vuote,
sacchi
sformati,
come
le
bot-
tiro
nemico, con
mezza gamba,
morte
non
Oh
**
non
si
pu rispondere
nell'antico sacrificio
tende
la gola al coltello
senza chiudere
occhi.
indugia,
coltello
II
sembra anche
il
grida:
boia fallisce
U attimo
Una
d'intollerabile pena.
stimone
gli
il
^*
voce
Tagliai,,
di te-
Quando
L' immobilit
fofla.
dominio
attimi.
di s pi
Ma
della
nefl' attesa
la
ardua:
prova del
l'attesa
sotto
il
di
ferro freddo,
un
ma
sotto la
non
fe-
rocia di
flagello
le falde di
fuoco,
fetida,
lacer
li
li
cosse con
li
con
le
zanne
delle
cagne.
Si dice che c' una vita e
che
c*
e nella
Ma
per
la vita e
il
la morte;
specie di
un elemento nuovo,
limite sospeso, una specie
e*
dice
non
una
si
dove
canta, e
non
dell'uomo.
Carne da macello? La
delle
mandre che
chiamarono Lupi.
di essere ingiusto.
loro, quella
Monte Melino vi
non m'importa
Guardo voi, conosco
al
165
Ora
Vi ho
d quel grand^urto
veduti.
come
tratto,
fucile imbrattato
Bene
letta?
vi
ho
Chi
impaccio
al vostro
scaglia
battete
di pietra
la
del
leva
di pa-
non
distrutto
soffio.
lere
una
d*
passione, ero
dalla
un
come un pugno
offerta saliente
incenso
gettato
dei
d'officio,
mestieri,
villani, o-
spelonche,
voi
come
che addentate
gnotta e tracannate
166
appostatori da
il
la pa-
fiasco, voi
che
il
muso
se
non
non
col vostro
punto
che con
stimoniato
quali
anni
tre
la
di martirio
fede
all'Italia
etema,
potremo incoronarti?
vale*
hai te-
II
metallo
non
falsi conii
aureole
Ripenso
di
sole
Veliki nella
diarii dei tuoi
raggiate
vittoria
sul
vostro
d'Ognissanti.
Toscana, come
diarii di
cento
non
altri
Atti di
Martiri?
dell'ardire
mantelline grigie e
svolavano
gli stracci di
dove puntano
Quei
fanti
le
carne
tali
as-
rugghio e singulto,
**
di
il
che stampavano
la creta
rono
la poltiglia
e quelli che
si
grumosa
Podgora,
tutti -
Monte Nero,
l' Ermada, da Tolmino
chele al
del
dal
San Mi-
Pecinka, da
nomi
soverchiano
vittoriosi
- tutti,
Timavo,
del
rono
carono
reticolati
le forbici
con
le
pinze e con
pei
tutti
sono
gli
fronte unica
si
sia
eroi
che su
bom-
barde schiaccianti,
**
fonti
combattuta
la battaglia di
novecento giorni.
di noi,
L'ombra
del
contro
suo splendore.
fallo
espiato
non pu
I nostri
morti
della
il
conquista.
i
di
nostri morti
tengono accesi
fuochi
non
si
consumano.
)69
Miei Lupi ,f
vi
grida Giovanni
**
anche un
c'
un fuoco
San Giovanni.
in
nel pugno.
altri
fiamma
la
,,
Farca
chiata.
sono
ci
Ho
da accendere.
fuochi
S,
Ma
di
Aquileia
magnanimo
II
s' scoper-
venuto per
gran petto
il
la
at-
la bandiera av-
ammant
il
suo
fe-
Ve
ne ricordate?
Tra
le
Giudicarie e
taglia
solo
lagune del
le
nome
vostra
la
prova
riaccendersi
battaglia
suprema,
d' Italia, la
fanti,
man-
il
cer r impronta.
Novembre 19t7
Maggio I9J8,
\n
INDICE
L
IL
una radunata
ficiali
d'ogni
di
Pug.
41
53
7J
95
103
iti
uf-
arma
III.
IV
bliche latine
Uniti
V.
VL
vincitore
...
non pu vin-
cere
VII.
Uombra
DC
X.
Pasqua
di
....
promissione
123
La corona
(45
del fante.
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